Altro che Facebook e Twitter: si torna ai feed RSS?

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IDEE E PENSIERI
Altro che Facebook e
Twitter: si torna ai feed
RSS?
Marco Valerio Principato
Riconfigurazione flussi: secondo
me Facebook e Twitter diverranno
una seconda TV e una seconda
radio. Per il resto c'è altro.
Se i social network “mainstream” continueranno a smanettare, come ho
raccontato sul New Blog Times,
sull'ordine di presentazione dei post, a
mio avviso finiranno per trovarsi con un
pugno di mosche in mano o poco più.
Nel senso che, di “sociale”, non avranno
più nulla: saranno dei semplici surrogati
della TV commerciale (Facebook) e della
radio commerciale (Twitter).
Stessa cosa per Twitter: le ricerche produrranno liste interminabili di tweet
promossi o blasonati perché di twitteri
che hanno orientato la propria attività
di pubblicazione all'ottenimento di uno
sterminato numero di follower, a prescindere dalla qualità di questi ultimi e
da quella dei contenuti. Cioè, diventerà
una sorta di emissione radiofonica dove
tutto è funzione della pubblicità e poco,
o niente, è funzione della qualità del
contenuto.
LA QUESTIONE DI TWITTER È SOLO LA
PUNTA DI UN ICEBERG
A prescindere dall'abbandono sempre
più imponente da parte dei giovani, per
chi ha qualche anno in più quali alternative restano? Quanto vale la pena di
continuare a frequentare simili realtà?
Sono domande assillanti, specie per chi
di questa “presenza” in certo qual modo
vive e ne trae profitto.
«Ho inserito nei segnalibri la mia pagina
analitica e senza dubbio la controllerò
Questo perché in Facebook si leggeranregolarmente per vedere quali perforno solo i post delle grandi news outlets,
mance ho, ma sono dati che forse sarebdegli opinionisti affermati (lasciamo
be meglio non conoscessi», scrive su
stare come affermati) e di coloro che,
The Next Web Martin Bryant, direttore
sfruttando le statistiche, avranno pubdel sito. «Immagino un futuro prossimo
blicato in funzione dell'aumento del
in cui gran parte del fattore umano di
consenso e non della qualità del conteTwitter viene spazzato via, man mano
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che gli utenti verificano periodicamente
le loro statistiche e rilevano quali messaggi sono stati più di interesse, piegandosi poi a un affinamento delle loro
strategie di pubblicazione volte a ottenere più engagement e raggiungere, così,
un'audience più ampia».
So bene, per esempio, che queste novità
preoccupano chi oggi svolge proprio
l'attività del Social Media Manager: conosco chi lo fa per Tre Italia, per esempio, e sono certo che avrà di che riflettere sul tema.
guono, subito dopo il suo invio ha rastrellato un engagement totale del 6,7
per cento con 26 visualizzazioni, 15 impression e 1 engagement. Al di là dello
specifico significato, se “dessi retta” dovrei fare tesoro di una simile indicazione e piegare la mia attività “da quella
parte” (o altre che, a seguito una sperimentazione mirata, funzionassero ancora meglio): ne ricaverei, in breve tempo,
un aumento di follower e un maggior
engagement.
Follower che, invece, come dimostra
Personalmente ho deciso di non dargli
un altro dei grafici,
più importanza di quel che merita (zero,
crescono – perché
per quanto mi riguada). Ma non posso
per fortuna non tutnegare che lo strumento – ancora molto
ti hanno spento il
condizionato dalla lingua: in inglese è
cervello – ma in
un conto, in italiano è tutt'altro, ma non
maniera simile alla
durerà – produce un subolo e insidioso
crescita economica:
stimolo a cambiare le proprie strategie.
costantemente
e
Un esempio è il tweet che ho inviato do- Trend di crescita dei
lentamente. Niente
menica scorsa, volutamente in inglese miei follower.
“picchi”,
niente
per far giungere il messaggio proprio a guizzi, tutto molto lineare. Non esattachi è più interessato (cioè i Social Media mente ciò che vorrebbe chi intende “luManager di Facebook: li hanno anche crare” su Twitter.
loro, ovviamente).
LE POSSIBILITÀ DI FARE DIVERSAMENTE
A differenza di molE allora come seguire, senza tante introti altri miei tweet,
missioni, un sito che ci interessa davveche so bene che non
ro e magari non pubblica nemmeno post
se li fila nessuno se
a ripetizione, a gruppi di 30 o 40 post al
non pochi follower
giorno (solo perché secondo i paradigmi
L'engagement di un mio che davvero mi seTweet.
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ritenuti in auge, più scrivi e pubblichi, Quanto all'interazione sociale, alla fine
meglio è)? Specie oggi che più di metà per i più “intimi” anch'io finisco per imdel Web è sul mobile?
piegare i gruppi di un Instant MessaIo azzardo una risposta semplice: RSS. ging, nel mio caso BBM: sono più tranSi, i cari, vecchi Feed RSS. Se avessero quillo sulla corretta gestione dell'ordine
perso validità e rilevanza, applicazioni di visualizzazione e soprattutto decido
come RSSOwl sarebbero scomparse, in- io, assieme agli amici, chi c'è nel gruppo,
vece sono vive e vegete, io stesso conti- esattamente come WhatsApp, peraltro.
nuo a usarla (anche in virtù del poterla
impiegare come una sorta di micro-robot, specializzabile).
E sempre meno spesso, se non in ottica
“vuoto a perdere”,
pubblico foto solo su
Ma sul mondo mobile? Be', non so riFacebook: sempre più
spondere a proposito di Android e iOS,
spesso mi rivolgo a
ma nel mondo BlackBerry 10 c'è una riInstagram, che su
sposta più che eloquente: FeedMinder.
BlackBerry si usa maSi tratta di una App di
gnificamente
con
aggregazione di Feed
l'App
iGrann,
tra
RSS molto flessibile e
l'altro gratuita: come
capace, oltretutto, di L'App iGrann in
dicevo sul New Blog
aggregare anche da funzione
Times, vedo quel che
Twitter, “superando”, c'è senza intromissioni, se mi piace lo
in certo qual modo, il faccio sapere, se voglio commentare
problema. E i risultati commento, e fine.
sono
fruibilissimi,
E se per caso a qualcuno piacesse anche
personalizzabili,
schedulabili, con tan- Vine (non mi pare che in Italia abbia anFeedMinder su
to (se lo si desidera) cora attecchito molto, ma non si sa
BlackBerry 10:
mai), sappia che su BlackBerry 10 c'è
gestisce i Feed RSS in di allarmi e notifiche.
Il tutto per €1,79: Whine, degnissima sostituta dell'App ufmaniera perfetta.
tanto è il costo di ficiale.
quell'App in versione completa, ma è “All'uccello ingordo gli crepa il gozzo”,
davvero impagabile.
dice il proverbio. State attenti, laggiù a
Menlo Park e dintorni: restare senza
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cibo poi è brutto.
Marco Valerio Principato
Argomenti trattati:
social, facebook, twitter, futuro
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