Le affezioni della bocca

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Le affezioni della bocca
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9-03-2009
15:02
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Natur Vet
IL BENESSERE DEL CAVALLO
Le affezioni
della bocca
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La prima cosa che mi sentirei di controllare, nel governo
del vostro cavallo, è la bocca.
Sembrerà cosa strana rispetto agli arti, all’aspetto generale, allo stato dei piedi, ma
ricordiamoci che attraverso la
bocca passa il suo nutrimento, cioè la benzina per il suo
motore, tutto ciò che serve a
far funzionare e mantenere in
efficienza il suo metabolismo.
A parte i problemi che derivano da un alterato sviluppo degli organi propri della
bocca, tipo la palatoschisi o uno
sviluppo abnorme dei denti in
posizione e quantità, esistono molte cause traumatiche
che possono causare patologie precise.
Consideriamo il fatto che
il cavallo “macina” letteralmente il cibo, consumando così i denti molari.
Questi crescono emergendo dalle gengive, così da rimanere sempre allo stesso livello anche logorandosi. Normalmente le tavole dei denti
molari inferiori sono inclinate verso il basso e l’esterno,
invece quelle dei molari superiori lo sono verso l’alto e
l’interno, combaciando con le
precedenti. Il movimento di trituramento del cibo fa sì che
i bordi interni dei molari inferiori diventino molto taglienti,
ferendo così la lingua, mentre i bordi esterni dei molari
superiori creano lesioni alla
Verificare la condizione dei denti
del cavallo è una pratica
semplice, che si dovrebbe
richiedere al veterinario almeno
una volta all’anno
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La buona funzionalità dell’apparato
masticatorio e una bocca sana sono
i primi due indispensabili strumenti
per contribuire al benessere del nostro
cavallo. Non sottovalutiamoli mai
Testo di Stefano Morini, foto di Paolo Biroldi
mucosa delle guance. Così il
cavallo non mastica adeguatamente la sua razione lasciando cadere a terra parte
del cibo, creando situazioni di
rallentamento della peristalsi intestinale fino alla colica da
ostruzione, rendendo difficoltosa l’assimilazione degli ele-
menti nutritivi da cattiva digestione. Questa situazione deleteria può essere prevenuta
valutando frequentemente lo
stato delle feci, in cui si possono rilevare facilmente parti eccessivamente grossolane
di fieno, erba o mangime mal
masticato. È buona regola, co-
munque, far pareggiare le tavole dentarie, se necessario,
da un buon professionista almeno una volta all’anno.
I PROBLEMI
RICORRENTI
Purtroppo esiste una grande varietà di cause che possono causare traumi alla
bocca anche gravi e che non
sempre sono di facile valutazione. Un morso eccessivamente severo o un suo uso incompetente sono motivo di frequenti ferite che a volte suppurano, andando a creare infiammazioni anche all’osso sottostante le barre. Qui la prevenzione è ovvia, soprattutto se ci ricordiamo il vero, antico uso del morso : il cavaliere addestrava il suo cavallo, abituandolo a muoversi in
avanti, appena sentiva la
pressione sulle barre, cioè un
modo di gestire il cavallo letteralmente opposto all’attuale.
Ricorderei ancora corpi
estranei (sassi, parti legnose
di arbusti, chiodi o fil di ferro) presenti in fieni di cattiva
qualità e mal confezionati, parti acuminate e non arrotondate di box o staccionate, su
cui specialmente animali con
ticchio d’appoggio sono soliti sfregarsi oppure alimenti di
fantasiosa provenienza. Lo sapete, ci sono persone che
“amano” talmente il loro cavallo da propinargli letteralmente qualunque cosa possa
coccolarli da un punto di vista alimentare. Verdure di ogni
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ananas non pelati, cardi,
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eruzione degli incisivi permanenti ( da due anni e mezzo a quattro).
ERBE STRATEGICHE
Trattata più sopra la prevenzione logistica e allevatoriale di queste patologie, passiamo a valutare cosa offre la
fitoterapia in questi casi. Una
buona profilassi è costituita da
una miscela di propoli (
estratto idroalcoolico al 30%)
da spruzzare periodicamente ( due volte al giorno,per 10
giorni ogni due mesi, circa) in
bocca al cavallo, avendo cura di nebulizzare con precisione
il farmaco fitoterapico in ogni
angolo della bocca. In questo
modo avremo un effetto antinfiammatorio, antibiotico e
disinfettante. Per le ferite già
in suppurazione, stomatiti e
gengiviti, propoli più Equiseto Concentrato, associato al Perna Canaliculus e alla Bardana, sono altamente efficaci e
danno una guarigione rapida.
Per le infezioni più gravi, tipo osteite, sarà utile associare alle erbe una terapia antibiotica su base chimica per velocizzare al massimo la remissione dei sintomi e impedire l’azione osteolitica dei batteri produttori di pus. Data l’impossibilità di far usare dei colluttori fitoterapici ( ve lo do per
certo: i cavalli non fanno i gargarismi…\), soprattutto nei
casi di infezione dentarie, potrebbe essere necessaria l’estrazione chirurgica, seguita
da terapia locale a base di erbe antiemorragiche e cicatrizzanti. Un’ultima cosa: nei
cavalli che, per traumi vari o
per effetto del ticchio d’appoggio, i denti tendono a scheggiarsi e a rompersi, l’Equiseto Concentrato e una miscela di estratti di frutti vari, associati, hanno una buona azione nel riparare le lesioni provocate.
Adesso sta a voi, e… ricordate il detto: “A caval comprato si guarda in bocca. Eccome!”.
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