Avvocati, escort e fenici - domenica 26 luglio 2009

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Avvocati, escort e fenici - domenica 26 luglio 2009
Avvocati, escort e fenici - domenica 26 luglio 2009
di enzo leva su "Sono solo cazzate" - http://enzoleva.it
Avvocati, escort e fenici
Da più parti si legge che gli italiani non sono interessati alle faccende private di
Berlusconi, alle sue 'frequentazioni’, alle sue bugie: tutti fatti che se fossero relativi a
personaggi dell’opposizione diventerebbero subito scandali immensi, sulla bocca di tutti.
La verità, però, non è che gli italiani non stiano a giudicare gli scandali che riguardano
Berlusconi; semplicemente, gli permettono tutto perché è lui.
Dire che non si è interessati alla vita privata di Berlusconi, ignorarne tutte le vicende è,
come sia, un appoggio incondizionato alla sua politica, ai suoi affari ed alle leggi ad
personam che gli consentono di fare quel che vuole.. e il permesso di rovinare l’Italia per
scopi personali.
Ma gli italiani sono, in cuor loro, tutti 'Berlusconi’: amano le sue stesse cose, sono
machisti sensibili al sesso femminile come lui e si vantano delle avventure extraconiugali,
se possono cercano le “vie traverse” per ottenere i loro scopi . . .
In uno: se avessero i soldi di Berlusconi tutti gli italiani farebbero, probabilmente, le sue
stesse cose!
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Tutti, o almeno quelli che lo giustificano senza chiedersi nulla, senza rendersi conto che un
uomo di 72 anni che mente come uno scolaretto forse non è quanto di più affidabile possa
esistere e – probabilmente – non è la persona a cui demandare decisioni che poi ci
riguardano tutti e che potrebbero anche essere molto importanti . ... e pericolose!
La stupidità di quelle persone che rinunciano a controllare l’operato di chi hanno votato,
giustificando il tutto con frasi tipo “lasciatelo lavorare”, “sta lavorando”, “non disturbate
il manovratore” (frasi, peraltro, di fascista memoria) è quella di non rendersi conto che da
quando Berlusconi ha iniziato, 15 anni fa, la sua carriera politica (non dimentichiamolo,
per suoi esclusivi interessi privati) la corruzione, la bugia e l’interesse privato sono
diventati la norma.
Sappiamo bene che qui da noi vi sono persone che, pur di non votare comunista,
eleggerebbero a loro capo anche il diavolo in persona: e così votano a destra e sopportano
tutto dai suoi leader pur non essendo sempre d’accordo con loro e vergognandosi (forse)
di quello che fanno.
La sinistra, d’altra parte, non aiuta certo queste persone a cambiare opinione, ad orientarsi
– magari – verso un centro più moderato: basti pensare alla sparizione pressoché totale dei
partiti ex Rifondazione Comunista (ovvero di estrema sinistra) ed alle polemiche appena
riaperte in questi giorni di preparazione al congresso PD.
Berlusconi tutto questo lo sa ed utilizza i media a sua disposizione (in pratica, pressoché
tutti) per rinforzare questo concetto. Se parlate con la gente, vi giustificherà il suo
appoggio a questa politica degenere con frasi tipo “è sempre stato così”, “a sinistra e a
destra, tutti i politici sono ladri”, “non cambierà mai nulla”, “è sempre uno schifo”, ecc.
E sopporta così una quantità di bugie e falsità che pure non permetterebbe ad un figlio.
“Adesso tutti sanno che non sono un santo”, ha dichiarato Berlusconi con un mezzo
sorriso, quando le prove contro di lui sono diventate evidenti. Ma non è una affermazione
di pentimento o di rassegnazione, solo un altro sistema per deviare la discussione da quello
che è il vero problema: la falsità.
Berlusconi è un bugiardo, lo è sempre stato ed è sempre pronto a mentire per nascondere
le sue azioni e favorire i propri interessi. Fino a qualche giorno prima della sentenza Mills,
ha negato di conoscere questo avvocato e in una delle sue solite autodifese non richieste
(credo in uno dei comizi fatti per l’elezione di Cappellacci in Sardegna) si è lamentato
delle accuse della sinistra, dicendo che “ [...] si inventano di tutto per offendermi, prima il
caso di quella ragazza (Noemi Letizia), poi le falsità di relazioni con quell’avvocato
inglese, come si chiama “.
Queste le sue parole, proprio poco prima della condanna a quattro anni e mezzo
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dell’avvocato Mills, riconosciuto colpevole di aver corrotto giudici per conto di Mediaset,
e prima che si sapesse che agli atti giudiziari inglesi risultava che Mills che aveva
incontrato più volte Berlusconi e che – addirittura – era stato suo ospite ad Arcore!
Ma non è tutto: fino a pochi giorni prima che l’Espresso pubblicasse le registrazioni della
D’Addario, Berlusconi ha negato strenuamente di conoscerla, di incontrare escort e di
pagare prostitute.
Quando non ha potuto più negare i fatti, ha cambiato strategia: “tutto quel che sapete è
che non sono un santo”, ha scherzato e sorriso.
Ora, a me non interessa sapere se è un santo o no: mi lascia però perplesso il fatto che chi
ci governa è così facilmente disponibile, per fatti propri, a mentire ed accusare chi lo
attacca di essere criminale ed eversivo. Perché se è vero – come sempre ripeto – che i fatti
privati di Berlusconi non mi interessano (e non devono interessare), se è vero che
Berlusconi deve essere libero, come chiunque, di avere le frequentazioni che preferisce, di
pagare prostitute o anche trans, è anche vero che – però – deve offrire evidenti prove che,
al governo, segue una linea che sia nei nostri interessi e non a difesa dei suoi fatti personali
e dei suoi 'scheletri nell’armadio’.
Le prove delle sue bugie sono molto evidenti e creerebbero forti problemi in qualsiasi
Paese realmente democratico; ma evidentemente, a noi manca molto ad un reale
sentimento di democrazia, visto che qui in Italia non se ne parla!
In tutto il mondo l’opinione pubblica sta parlando del “sexy-gate” di Berlusconi, sulle sue
bugie e sta interrogandosi con perplessità sull’indifferenza mostrata dagli italiani: “The
Indipendent” dedica all’argomento addirittura un’intera pagina, e perfino i giornali in
Thailandia ne parlano: ma noi no.
Qui si parla – in tutti i TG di prima serata - dei turisti che per un errore di battitura sul
navigatore satellitare sono andati a cercare la “Grotta Azzurra” a Carpi invece che a Capri,
come se fosse un avvenimento trascendentale, qualcosa degno di essere evidenziato: però
nessuno parla delle registrazioni della D’Addario, delle bugie di Berlusconi & soci, dei
paventati reperti archeologici scoperti (e sotterrati) a Villa Certosa.
E nemmeno delle proteste dei cittadini di L’Aquila, delle manifestazioni inscenate dagli
abruzzesi (senza appoggio politico o sindacale), della decisione del sindaco Massimo
Cialente di restituire la fascia tricolore al Presidente della Repubblica perché deluso delle
false promesse ricevute e non ancora mantenute.
Per saperne qualcosa di più bisogna – assurdamente – andare a leggere i giornali stranieri
in internet: ma quanti possono e sono in grado di farlo? «Non ho mai pagato nessuna per
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venire a letto con me», «La D’Addario? Non la conosco: è una pagata dai giornali per
diffamarmi», «Quell’avvocato, come si chiama? Mills, è stato pagato per gettare
discredito su Mediaset», «Elio Letizia lo conosco perché era autista di Craxi», «Noemi
l’ho incontrata poche volte, sempre insieme ai genitori», «Non è vero che ho presentato
alle elezioni tutte veline, è una diffamazione della sinistra», «Le donne che sono col PdL
hanno elevate capacità politiche», «Mia moglie Veronica è manovrata dalla sinistra, e
dovrà chiedermi scusa per le sue accuse.»
Sono tutte affermazioni (e smentite) rilasciate dal presidente del consiglio: bisogna
credergli, oggi, quando dichiara che il “lodo Alfano” serve solo a difendere le più alte
cariche istituzionali da attacchi eversivi?
Oppure che la legge sulle intercettazioni telefoniche è fatta per proteggere la nostra
privacy?
Che la immorale ed indecente legge sulle immigrazioni è il meglio che si poteva fare e
non è – invece – un favore fatto agli indispensabili alleati della Lega Nord?
Come vedete, le bugie di Berlusconi sulla sua vita privata non sono argomenti da
affrontare con un sorriso e con un «ora sapete che non sono un santo», ma investono il suo
aspetto pubblico e la credibilità delle azioni intraprese dal suo governo.
E credo che sia giusto che tutti, ma specialmente chi lo ha votato, facciano sentire la
propria voce e non accettino supinamente di comportarsi come sudditi obbedienti e
silenziosi.
Nel frattempo, il fotografo Zappadu ha dichiarato (a Radio Capital) che, a suo parere, le
foto da lui scattate a Villa Certosa non riprendono affatto situazioni moralmente
compromettenti: quindi, non avrebbero giustificato il pronto sequestro (richiesto ed
ottenuto da Berlusconi); a meno che non si voglia, con quest’azione, nascondere l’accesso
di alcune auto (le cui targhe sono visibili) e gli incontri con persone che si vorrebbero
tenere segreti.
----------------------------------* Paolo Guzzanti ha scritto sul suo blog, riguardo il ministro Mara Carfagna: «È
ammissibile o non ammissibile, in una democrazia ipotetica, che il capo di un
governo nomini ministro persone che hanno il solo e unico merito di averlo servito,
emozionato e soddisfatto personalmente? Io non sono moralista, non me ne frega
niente della vita sessuale di Berlusconi: ma tu non puoi mettere alle Pari
opportunità una che sta lì solo perché ti ha succhiato l uccello!»
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