le risorse genetiche di frumento per una - Liceo Marconi

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le risorse genetiche di frumento per una - Liceo Marconi
LE RISORSE GENETICHE DI FRUMENTO PER UNA
AGRICOLTURA SOSTENIBILE
Liceo Scientifico G.Marconi-Fg -Docente: Di Adila A. Studenti:
Vitulli Marta, Bucci Anna Sara, Manzulli Giorgia, De Luca Martina
Le risorse genetiche ed in generale la biodiversità devono essere considerate come un bene economico da salvaguardare. L'uomo nel corso dei
millenni ha sfruttato la variabilità genetica, inizialmente in modo inconsapevole e in seguito applicando principi della selezione, ottenendo significativi
successi, quali: i) incremento quanti-qualitativo delle produzioni agricole; ii) difesa delle colture, attraverso il reperimento e lo sfruttamento agronomico
delle resistenze genetiche verso gli stress biotici ed abiotici.
Resa (t ha-1)
6
5
4
3
2
1900
1920
1940
1960
1980
2000
Attualmente, l’interesse della ricerca è rivolta a sistemi agricoli ecocompatibili allo scopo di salvaguardare la variabilità di una specie dal rischio di
erosione genetica che, se duratura, può portare anche all’estinzione.
Principali cause determinanti l’erosione genetica
Perdita modificazione o frammentazione degli habitat
Conversione delle terre all’agricoltura industriale
Introduzione di varietà moderne e coltivazioni esotiche
Disturbo ed estirpazione di risorse genetiche
Ipersfruttamento delle risorse per motivi commerciali o di
sussistenza
Distruzione (urbanizzazione) dell’habitat e delle
aziende agrarie
Scomparsa di manodopera specializzata nella raccolta e
conservazione del seme o di materiali da propagazione
Prelevamento accidentale. Impatto degli erbicidi e dei pesticidi
Strategie d’intervento
Tra le strategie d’intervento praticabili per la lotta all’erosione genetica, è doveroso citare le grandi opportunità di applicazione delle tecniche derivanti dalle
biotecnologie vegetali. In tal modo si può condurre l’analisi e la caratterizzazione della diversità genetica, fondamentali per le strategie di conservazione delle risorse
genetiche; tale approccio viene denominato conservazione in situ a partire da semi conservati ex situ in banche di germoplasama.
Conservazione ex situ
Conservazione in situ
In agricoltura, le tecniche di conservazione in
situ consistono nel mantenimento e utilizzazione
delle varietà tradizionali o native delle colture
agricole e coinvolgono il mondo della ricerca e
gli agricoltori.
Sono previste iniziative
comunitarie di
incentivazione
e
premi
economici
agli
agricoltori che si impegnano a coltivare risorse
genetiche minacciate o in via di estinzione (Reg.
CEE 2078/92)
Per conservazione ex situ si intende la modalità di
prelievo di specie minacciate o rare dal loro habitat
naturale e la tutela in luoghi appositamente predisposti
alla loro accoglienza e mantenimento.
Svalbard Global Seed Vault -Deposito sotterraneo
globale dei semi di Svalbard- ha la funzione di fornire una
rete di sicurezza contro la perdita botanica accidentale
del "patrimonio genetico tradizionale" delle sementi.
Le biotecnologie vegetali possono servire a:
R R S S R S S R
R S S R R
individuare e caratterizzare la diversità genetica
come nuovi mezzi di conservazione e gestione delle
risorse genetiche;
BIOTECNOLOGIE VEGETALI:
selezione assistita con
marcatori molecolari
•incrementare l’efficienza d’uso della biodiversità
attraverso la selezione mirata del migliore
germoplasma, la selezione assistita attuabile nel
miglioramento genetico, e la manipolazione genetica.
La conservazione della biodiversità e l’affermarsi di un’agricoltura sostenibile sono temi d’interesse
delle politiche comunitarie, della ricerca scientifica, dell’opinione pubblica.
LA GLOBALIZZAZIONE E LE PRINCIPALI SFIDE PER LE GIOVANI GENERAZIONI DELLE AREE RURALI
Foggia, 13 marzo 2012 – Facoltà di Agraria-Foggia
Si ringraziano il dott. P . De Vita del CRA -Cer - Foggia; la dott.ssa N. Di Benedetto, la prof.ssa Z. Flagella; il prof. A. Sevi della Facoltà di Agraria -Unifg