A prima vista sembra un piccolo grande amore

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A prima vista sembra un piccolo grande amore
Anno II
Novembre
2008
Periodico multimediale amatoriale non ufficiale completamente gratuito dedicato al mondo di Claudio Baglioni - Responsabile rivista Enrico Avagliano del sito web www.tuttiqui.net
L’EVENTO - Quest’anno i concerti toccheranno anche Roma e Napoli, attesa per le date a partire dalla prossima primavera
A prima vista sembra un piccolo grande amore
È partita da Milano l’anteprima di Q.P.G.A, il nuovo tour di Claudio Baglioni
BUON QPGA A TUTTI !
Il regista di Cucaio Tv
Conosciamo un po’ Cucaio Tv, la nuova idea nata dallo staff di
SMNews e soprattutto del suo direttore, Pasquale Picone, in
onda dal giugno 2008, attraverso quello che possiamo definire
la colonna portante, il regista, Gianluca Martinenghi.
Gianluca, cos'è Cucaio Tv?
«Cucaio Tv è un progetto che nasce semplicemente dall'idea di
rivivere delle emozioni passate, ma anche di vivere il mondo
attuale di Claudio in una maniera un po’ differente, innovativa,
fuori da tutto quello visto fin'ora».
In cosa consiste esattamente?
«È una vera e propria tv, con una programmazione settimanale
di 7 ore, che si ripete 24 ore su 24».
Con quali criteri scegliete cosa mandare in onda?
«Il materiale su Claudio è davvero molto. Variamo dalle tour,
alle partecipazioni tv, o a semplici videoclip, fatti anche da
Gianluca Sorrentino e Anna Tamisari, allo scopo di ascoltare
diverse canzoni, a partire dalle più famose, sino ad arrivare
alle inedite. Per la scelta ci avvaliamo anche dei desideri del
nostro pubblico, e in questo, cerchiamo di accontentare tutti».
A giudicare dalle statistiche sembra procedere molto bene.
In qualche mese più di 600.000 minuti
visualizzati. Quali sono i segreti di questo
successo?
Gianluca Martinenghi
«Segreti? No,nessun segreto. Sicuramente
non è stato facile, perché come si può
immaginare, noi che curiamo la tv abbiamo
anche una vita privata, un lavoro, e conciliare il tutto non sempre è così semplice. Se
c'è un segreto è sicuramente la nostra
passione, che ci dà determinazione e
costanza».
Visti i risultati dovete avere una gran passione per Claudio
Baglioni.
«Certo. Tutto questo lo facciamo per lui, magari nella speranza
che un giorno si gusti qualche momento della sua carriera sul
nostro sito».
È una cosa molto bella. Il giudizio più importante per voi è
sicuramente quello degli spettatori. Piace l'idea?
«Anche se sarebbe una domanda da fare a loro, sembra davvero piacere. Avendo una chat, abbiamo i commenti su tutto
quello che facciamo in diretta! Anche se devo dire che fino ad
ora sono stati tutti molto buoni. Dall'apertura del sito sulla
piattaforma Mogulus, sino ad arrivare a www.cucaiotv.net,
abbiamo sempre ricevuto più complimenti che critiche, quindi
suppongo che piaccia!».
Sulla vostra tv ogni tanto può apparire la scritta “LIVE”: in
cosa consiste?
«A proposito del nostro pubblico, i cosiddetti "live" servono
per, come direbbe Claudio, renderli un pò più attori. Infatti,
soprattutto la sera dopo le 21, ora dopo la quale la chat solitamente si affolla, interrompo la programmazione ed esaudisco i
desideri di alcuni, mandando in onda ciò che mi viene richiesto,
a volte anche sottoforma di dedica».
Un'altra bella idea per intrattenere il pubblico. Ma so
anche che non è l'unico momento in cui interrompi la programmazione.
«Esatto. Almeno una volta al mese mandiamo in onda qualcosa
che non si è mai visto sulla nostra tv, come un concerto per
intero, come "Acustico" che abbiamo mandato in onda martedì
18 novembre, ma che sarà possibile rivedere!»
Il cinque novembre all’«Allianz» Teatro
di Milano è cominciata l’avventura del tanto
atteso «QPGA», nome sicuramente insolito per
definire una mini tournée, per tutti coloro che
non sono assidui ascoltatori delle vicende baglioniane o per quanti non possono essere associati
alle vicende clabbers…
QPGA è se non altro l’ epilogo di burrascosi avvenimenti che Baglioni ha avuto con lo
stesso Claudio per l’ accettazione della canzone
che ha segnato il suo successo rendendolo noto
al mondo: rappresenta l’epilogo degli esordi
quando muoveva i suoi primi passi con LAMPADA OSDRAM, SABATO POMERIGGIO, TI AMO
ANCORA e le altre e fa rientrare in scena quel
ragazzo divenuto ormai uomo che non ha perso
quei sentimenti divenuti nel frattempo maturi.
Come ha dichiarato lui stesso a «C’è
posta per te», Questo piccolo grande amore ni, in particolare la sezione «mercatino dei biglietrappresenta un amore che non è stato per la vita ti» alla ricerca delle prime file.
ma che ha segnato tutta la vita!
Adesso che l’evento è iniziato,non
È proprio vero, visto che raccon- Non appena ci resta che vivere quello che sarà sicurata la storia d’amore dalla quale è nato sono state mente un momento indimenticabile e
un figlio - Giovanni - e una meraviglia di ufficializzate irripetibile, quello che rappresenterà lo
le date è
canzone come «Avrai», intensa di emospettacolo per eccellenza di un uomo che
scattata
zioni, auguri, desideri e attese sperannon sa fare altro che stupirci regalandoci
la corsa
ze...
emozioni su commozioni, turbamenti,
al posto
Appena sono state ufficializzatrasporti, entusiasmi ma soprattutto viagmigliore
te le date siamo corsi per accaparrarci i
gi!!!
biglietti migliori, abbiamo inviato infiniti sms a
Buon QPGA a tutti!!
quanti come noi non attendevano altro, molti
Paperina’78
altri ancora hanno visitato i diversi siti baglioniaCLABBER 16157
Q.P.G.A. a prima vista
Claudio Baglioni
MILANO
Allianz Teatro dal 12 novembre 2008
ROMA
Gran Teatro dal 26 novembre 2008
NAPOLI
Pala Partenope dall’8 dicembre 2008
...primavera 2009 (continua)...
Dove possiamo trovare tutte le informazione su Cucaio Tv?
«Sul nostro blog SMNews, sul nostro Myspace
www.myspace.com/cucaiotv.net, oppure sul nostro stesso sito
www.cucaiotv.net».
Grazie mille Gianluca, ancora in bocca al lupo per questo
progetto.
«Crepi il lupo, naturalmente. Grazie a voi. Vi invito a venirmi a
trovare su CucaioTv. Alla prossima!».
Roberta Massaro
a pagina 4
SPECIALE
RADUNO
2008
a pagina 2
SPECIALE
O’SCIA’
2008
Inviate
i vostri articoli
e le vostre foto a:
[email protected]
[email protected]
pagina 2
di là dal ponte
LA STORIA, GLI OSPITI, LE PARTECIPAZIONI E TUTTE LE VICISSITUDINI DELL’EVENTO
Ripercorrendo le emozioni...
Dalla nascita della manifestazione, nel 2003, fino all’ultima edizione
di Wanda D’Amico (Koinè)
Ricordando O'Scià. Un' isola, un uomo si impegna in
una manifestazione di un valore morale altissimo, il
coinvolgimento degli isolani che trepidano nell'attesa
di rivivere il loro momento grazie a Claudio Baglioni.La
fondazione O'Scià, così come la stessa manifestazione
nascono nel 2003, anno della prima edizione. Non un
festival, non una rassegna, non un semplice concerto.
Niente competizione, anzi c'è unione per uno stesso
scopo. Si comincia così a dipingere una Lampedusa
nuova, da non ricordare solo per gli sbarchi dei clandestini, ma da ricordare anche per la vita, per il sole, per
il mare.
Gli artisti ospiti sono liberi di muoversi di improvvisare,
tutto è libero, e la musica riprende il suo scopo quello
di trasmettere, riprende la sua forma semplicemente
artistica, chi sa fare musica la regala.
2003
Durante la prima edizione, quella
del 2003, O'Scià acquisisce la sua
forma libera, diversi artisti si esibiscono, ma quasi mai da soli. Niente scenografie sontuose. Solo la
presenza simbolica degli “uomini
della luce” di Enzo Catellani: sculture di uomini che sollevano dei cerchi luminosi, a
ricordare che nessuno più e meglio dell’uomo può farsi
portatore di luce al tempo stesso riflettore e riflettente. Lo spettacolo è limpido e pulito, gli artisti e l'uomo,
niente distrazioni.
Nasce in questa prima edizione quello che poi sarà il
brano simbolo di O'Scià, la storica canzone di Domenico Modugno "Nel blu dipinto di blu", che al termine
della serata viene cantata da tutti gli artisti presenti
alla serata.
La manifestazione si rivela originale e unica anche nel
suo tempo, dura tre giorni e ogni giornata musicale
dura 12 ore dal pomeriggio alla sera, le prove sono
aperte, chiunque appassionati o meno può prendervi
parte, tutto termina alle 2 del mattino seguente con le
note di "Volare" che salutano tutti artisti, pubblico,
palco e mare.
FIATO a ciò che O'Scià è, luce e speranza.
Altri 3 giorni - il 23, 24 e 25 settembre - sono di nuovo
tutti su quel palco, tantissime persone affollano Lampedusa, per quello
che ormai è un evento. Sul palco salgono
artisti del calibro di
Amadeus, Gigi D'Alessio, Biagio Antonacci, Tiromancino,
Marina Rei, Anna
Tatangelo,
Paola
Turci, Pino Insegno e Roberta Lanfranchi, Marco Masini, Gianni Togni, Morgan, Antonello Venditti.
Il palco si riempie sempre di più, la gente si affolla e si
accalca negli aeroporti e nelle spiagge di Lampedusa.
2006
Altra edizione, altri
giorni
interamente
dedicati alla musica e
alla solidarietà, ancora una volta il palco è
pieno di nomi celebri
e tra palco e spiaggia
una folla di gente attende che lo spettacolo abbia
inizio. Tra i nomi da ricordare Baccini, Loredana Bertè,
Orchestra Casadei, Luisa Corna, Riccardo Cocciante,
Neri Marcorè, i Neri per caso, Michele Zarrillo, Gatto
Panceri, Giorgio Panariello e moltissimi altri.
Gli occhi di chi guarda e ascolta si riempiono di speranza, chilometri percorsi per assistere a uno spettacolo
infinito che rimarrà nel cuore e nella storia.
2004
L'anno successivo la manifestazione, per la
felicità di tutti
coloro che avevano vissuto un
sogno, si ripete,
arricchendosi di
partecipanti, non
solo nel pubblico, ma anche nelle presenze artistiche:
Luca Barbarossa, Baraonna, Simona Bencini , Edoardo
Bennato, Enrico Brignano, Massimo Bubola, Luca
Carboni, Niccolò Fabi, Eugenio Finardi, Irene Grandi,
Enzo Iacchetti, Pino Insegno, Rosa Martirano, Antoine
Michel, Andrea Mirò, Nek, Max Pezzali, Ron, Enrico
Ruggeri , Mario Venuti.
Le presenze sono forti e incisive, danno forza al messaggio che la manifestazione vuole infondere, per la
gioia di tutti i presenti, collaborazioni forti e emozioni
che non lasceranno mai spazio alla dimenticanza,
ricordi ed emozioni che entrano nell'anima, perché
irripetibili, nessun altro concerto potrebbe regalare
nuovamente le stesse cose.
2007
Nel 2007 O’Scià si
“allarga”, prendendo
terreno anche a Malta,
si mette in piedi l’idea
dell’Europa come punto di incontro tra civiltà
diverse, l’Europa come
terra di rifugio e di speranza, l’impegno della Fondazione è quello di concorrere a creare le condizioni
grazie alle quali chi migra possa fermarsi e trasformare
la propria vita e la propria esistenza possano trasformarsi e dare così anche agli occhi degli Europei stessi
un’idea e una percezione diversa della migrazione, che
non è più quella di minaccia. Anche in questo caso i
nomi di coloro che salgono sul palco sono d’eccezione:
Serena Autieri, Matia Bazar, Simone Cristicchi, Stefano Di Battista, Neri Marcorè, Annalisa Minetti, Fabrizio Moro, Neri per Caso, Nicky Nicolai, Ivana Spagna,
Avion Travel, Franco Califano, Antonio Casanova,
Paola Cortellesi, Enzo Gragnaniello, Mariella Nava ,
Roy Paci & Aretuska, Senit, Ricky Tognazzi, Le Vibrazioni, Eugenio Bennato, Mario Biondi, Paolo Bonolis,
Rossella Brescia, Alex Britti, Fabio Concato, Pino Daniele, Don Backy, Ira Losco, Laura Pausini. Tutte le
presenze e le edizioni di O’Scià sono volte a sostenere,
incoraggiare e favorire l’incontro e il dialogo tra arti e
culture diverse che si incontrano in uno stesso territorio, ecco la scelta intanto di artisti che non fossero
soltanto cantanti, ma di arti diverse e varie ed ecco
perché la scelta di zone e paesi colpite, come Lampedusa, da un flusso migratorio artistico.
2005
E così siamo al 2005: le presenze crescono, il format
ormai gli si è cucito addosso, O'Scià si fa più grande,
ancora collaborazioni grandi che serviranno a dare
2008
L’ultima edizione è ancora lì da assaporare: un altro
evento che ha portato ulteriore speranza a chi sostiene la Fondazione e il progetto...
Lampedusa, la mia seconda casa
Anche quest’anno mi sono ritrovata sulla spiaggia
della Giutgia, dopo tutta una serie di incertezze che
hanno rischiato di far saltare la manifestazione. Io
ero una di coloro che, avendo preso i biglietti aerei già
da maggio, non avrebbe mai rinunciato a Lampedusa,
ad una settimana su quella meravigliosa isola che solo
grazie a Baglioni ho scoperto!!! E anche quest’anno non
sono stata delusa, è stata una settimana densa di
emozioni e carica di quell’energia che solo il Grande
Mago riesce a trasmettere. Sono una di quelle persone
che una volta preso il suo lettino in spiaggia non lo
lascia più e credetemi l’isola l’ho vissuta i tre giorni
precedenti i concerti, ma vivere l’atmosfera che c’è su
quella sabbia (che diventa quasi introvabile una volta
posizionati i teli da mare!!!!) è una bellissima esperienza. Diventa come una tua seconda casa e la gente che
ti è a fianco diventano i tuoi vicini di pianerottolo e ti
sembra di conoscerli da sempre!!!
E poi ritrovare gli amici che avevi lasciato un anno
fa, conoscere altre persone, è davvero una grande
gioia. Chi non ha vissuto l’isola non può capire quello
che si prova, ti sembra di vivere in un’altra dimensione, gli Odori, i Suoni, i Colori assumono diverse sfumature e ti penetrano attraverso i sensi in maniera indelebile. Si vivono situazioni quasi inimmaginabili, ma che
in quel posto ti sembrano la cosa più normale del mondo, tipo svegliarti la mattina alle 6 dopo un temporale
e camminare senza meta inebriandoti del profumo
della pianta di finocchietto!!!!! E ti diventa quasi normale entrare nel 13.5 per fare colazione e trovarti al
tavolo vicino Paolo Gianolio, andare a pranzo al ristorante e alla sedia accanto vedere Guido Tognetti e
altri dello staff, poi prendere il caffè al bar della
Giutgia e farti la foto con Stefano Pisetta oppure
fermarti per strada a scambiare due parole con Pio
Spiriti e Roberto Pagani. Poi la tensione sale, la gioia
esplode, il cuore impazzisce quando sul palco, a pochi
metri da me, sale Claudio Baglioni!!!!!!!! Quest’anno non
è andata come lui voleva, ma sono state tre serate
fantastiche e indimenticabili.
La prima con l’allegria di Paolo Belli e la sua orchestra e con un Claudio Baglioni che, sebbene in tensione
all’inizio, si è completamente sciolto ballando addirittura il sirtaki. La seconda con tutta l’energia, la forza
e l’emozione che solo un grande uomo come lui può
riuscire a trasmettere. Nonostante la pioggia incessante ha continuato a cantare sotto l’acqua, lui come
noi, tutti zuppi ma felici. Penso di essere una privilegiata per aver assistito a quello spettacolo unico ed
irripetibile. Nella terza serata invece è esplosa tutta
la simpatia di Fiorello (già dalla prove si era capito a
cosa andavamo incontro...) con un Claudio Baglioni in
una veste alquanto inedita (parlare e cantare in siciliano!!!), ma simpaticissima. La cosa più bella è stato
vedere Claudio Baglioni sul palco alla fine dello spettacolo temporeggiare prima di andar via.
Non voleva lasciarci, non voleva lasciare il suo
pubblico, ha intonato alè-oo e se non fosse venuto
Fiorello a portarlo via per un braccio, sarebbe rimasto
con noi ancora a lungo!!!! Non credo di essere riuscita a
trasmettere tutto quello che ho provato, è veramente
difficile a parole descrivere determinate emozioni, so
solo che quando il 28 mattina ho messo piede
sull’aereo che mi avrebbe riportato alla mia realtà, ho
sentito un tuffo nel mio cuore. Non so se il prossimo
anno O’Scià ci sarà, non so se il nostro fiato continuerà ancora a soffiare su quell’isola, so solo che esperienze come questa ti lasciano un qualcosa dentro che
niente e nessuno riuscirà mai toglierti.
O’scià a tutti voi!!!!
Teresa
di là dal ponte
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di là dal ponte
EMOZIONI - Le sensazioni di un clabber al raduno
Un brivido ...e patapan!
di Leonardo Benucci
Avvolto dalla magia
un ricordo perenne
DAL MIO DIARIO
Ciao a tutti.
È trascorsa esattamente una settimana dal
raduno di Roma, anche l’orario coincide con il termine di una giornata superlativa che ha visto sotto il
cielo della capitale circa tremila automezzi, tra auto
ed autobus, snodarsi tra le strade sotto il coro:
“Tuttiqui!”, per poi proseguire come una processione
in lungo ed in largo per l’Italia.
In lungo ed in largo per la Penisola a riportarci nella
nostra quotidianità e realtà!
È trascorsa una settimana all’insegna del
ricordo, all’insegna del non dimenticare nulla di ciò
che è stato protagonista in quel giorno fantastico,
all’insegna di tenere stretto dentro il cuore un’anima
e una voce, da custodire gelosamente e da tirare fuori
quando ne hai più bisogno.
Così ho trascorso la mia settimana dopo il
raduno: tirando fuori dai cassetti ricordi chiari, limpidi
e puliti di un concerto che mi ha entusiasmato: con il
senno di 7 giorni dopo mi rendo sempre più conto che
era proprio quello di cui avevo bisogno; mi rendo
conto che erano proprio quelle le canzoni che volevo
ascoltare; che era proprio quello il Claudio che volevo
vedere; che tutto era proprio quello di cui avevo bisogno!
Oggi ho sentito diverse persone (tra telefono, sms, msn), le quali, come me, hanno iniziato una
domenica, la prima d’aprile, che sembrava spoglia,
misera e povera (pur sotto un cielo splendido), confrontata con quella trascorsa insieme sotto il tendone
della Fiera di Roma (Gianna, Roberta, Paola, Melissa,
Maurizio, …).
Non è stato così, infatti, la domenica, oggi,
non si è articolata squallidamente ed è proprio questa
la magia di Claudio: è proprio riportare in tutto ciò
che, magari, non vuoi fare, l’arte della poesia. La
magia di Claudio si articola proprio nel trasferire nella
quotidianità le emozioni che provi, per poterle, poi, e
sempre condividere con chi ti sta accanto. E’ poter,
sempre e in ogni situazione, mettere in luce gli insegnamenti di uno stile di vita semplice, ma nello stesso
tempo ricercato, di uno stile di vita chiaro e genuino.
Gli abbracci ed i saluti tra di noi a fine concerto, il
volerci risentire o inviare messaggi in questa settimana (per condividere, ricordare, esprimere…) ne sono
la prova.
Questa è la magia che oggi vorrei condividere con voi: non sono triste o dispiaciuta, non sono
apatica o annoiata. Tengo solo nel cuore le magiche
note, le frasi cantate, la calda voce, i visi e le espressioni di tutti quanti sono stati con me domenica scorsa, che mi effondono nell’anima la voglia di essere
sempre viva in una strada dove c’è sicuramente un
gancio in mezzo al cielo.
Un abbraccio forte forte a tutti.
Carmen
Patapan è una delle poche creazioni di Claudio in cui non ritrovo un vissuto personale, perché ho avuto la fortuna di non subire dei dolori
così profondi. Nonostante questo, Patapan mi ha commosso
al primo ascolto, al
secondo, al centesimo e a tutti quelli
che ci sono stati nel
mezzo.
Ammesso
che ci possa essere
un motivo per la
commozione,
che
cosa è stato allora?
Quella domenica pomeriggio, per
me c'è stata un'emozione altrettanto forte di quando
Claudio ha terminato Patapan: quella
di quando ha deciso
di cominciarla. Patapan non sarà mai
un pezzo che si può
cantare di fronte a
qualsiasi pubblico:
ci vuole intimità,
fiducia, sintonia di
sentimenti
per
mettere in scena,
di fronte a migliaia
di persone, il proprio viaggio dentro
al dolore. Se ogni
volta un raduno può
essere diverso dal
precedente, tutte
le volte però Claudio ha sempre questo atteggiamento
di complicità, confidenza,
amicizia
verso chi è venuto
fino a lì. Con un
amico si può scherzare e raccontare
gli aneddoti, gli si
possono presentare
gli ex compagni di
scuola oppure, come
è successo quel
giorno, si può rivelare la propria sofferenza.
Quando un amico racconta a me qualcosa di
così personale, io prima mi chiedo se davvero ho
meritato la sua fiducia, poi mi viene da ringra-
Tutte le informazioni su
www.radiocucaio.it
Grazie a Grazia di www.ancorassieme.net
per le bellissime foto di questa pagina!
ziarlo di cuore per la condivisione. Ho applaudito
al primo accordo di Patapan, come tantissimi
altri, e mi sono sentito un po' in colpa perché
forse anche per
quello non ha trovato
subito
la
selezione
giusta
sulla
pianola.
Dopodiché,
ho
ascoltato questo
amico che cantava
il suo dolore: ed e'
stato
naturale
provare dolore per
lui, ed ero in lacrime e però non
avrei voluto fermarlo mai, perché
ero felice che
disseminasse quella voce straziante
su ognuna delle
migliaia di anime,
così forse avrebbe resa più lieve la
sofferenza.
Quando
una
persona a cui vuoi
bene, che ti ha
dato così tanto, ti
fa vedere in modo
così chiaro cosa
nascondeva
nel
cuore, cosa puoi
fare se non abbracciarlo, appena
finisce di parlare?
Mi sarei alzato
in mezzo alla platea anche se fossi
stato il solo, quando si è spenta
l'ultima
parola:
era tutto il poco
che potevo fare
per dire che ti
ammiro, ti ringrazio per la fiducia,
che in qualche
modo siamo qui,
che sei riuscito a
farci capire.
Commuoversi
ancora
adesso,
soltanto a ripensarci mentre scrivo o mentre leggo, è segno che, quella domenica
pomeriggio, qualcosa di grande è veramente
accaduto.
di là dal ponte
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LA RECENSIONE - Con questo lavoro il cantante dimostra di aver raggiunto la propria dimensione, senza emulare Claudio
Giulio Spinucci, l’alba di un artista
Esce il 6 dicembre «L’alba di noi», il nuovo lavoro con nove brani inediti
Ho avuto l'onore di poter ascoltare questo
disco "L'alba di noi" in anteprima e da circa due
mesi non faccio altro che memorizzare ogni piccolo particolare per poter cogliere il succo di questo
contenuto a dir poco sorprendente.
L'effetto immediato è la stranezza con il quale,
fino al giorno prima, si girava in auto con Stevie
Wonder, lontano da ogni particolare rapporto e
adesso con Giulio Spinucci, così amico ma tanto
lontano da noi quando lo si ascolta a distanza,
tanto da poterlo paragonare ai veri grandi.
Io credo che personalmente ci si poteva aspettare un qualcosa che si avvicinasse molto a
ciò con cui Giulio Spinucci è cresciuto, la timbrica
di Claudio Baglioni, i suoi vocalizzi, il suo modo di
girare il suono e non sapete quanto sono stato
contento di sentire traccia dopo traccia, solo e
soltanto la voce di questo ragazzo, senza somiglianze e senza alcuna emulazione, quindi il primo
complimento va a Giulio per aver trovato la sua
dimensione, "cosa che nessuno si aspettava".
Vocalmente semi-perfetto, qualche vocale
mangiata in qualche brano ma molto molto piacevole, nonostante spesso le note e l'estensione dei
brani non sia molto rilassante. Strumentalmente è
un disco molto movimentato e poco noioso, si
passa da una ballad strappacuore: Traccia 6 "Così
diversi per amarsi" a qualcosa di movimentato:
Traccia 1 "L'alba di noi" senza nemmeno accorgersi che si arriva al finale: Traccia 9 "Oltre!" senza nemmeno accorgersi che si sta già ripartendo
dalla 1.
Una cosa che ho notato è l'atmosfera creata
da suono-voce, arrangiamento-vocalità, dove non
c'è musica e si poteva fare meglio, interviene
Giulio riempiendo anche con i respiri quelle parti
Inuscitail6dicembre2008
dei brani forse carenti nell'arrangiamento. Geniale
idea la disposizione delle track, in quel modo,
dalla 1 alla 9 non ci si annoia.
Un complimento speciale a colui che ha gestito la registrazione in sala di ripresa, Mario Marcucci, mixando ed agendo sull'effettistica dei brani in
maniera poco percepibile e molto molto fine, non
esagerando con mutazioni vocali degne di effetti
speciali.
Per il resto un grande IN BOCCA AL LUPO a
Giulio Spinucci e un buon ascolto a tutti voi!
Marco Giannetti
La poesia di Carmen Furfaro
Caro Claudio
Caro Claudio,
il mondo dei tuoi fans
ti abbraccerebbe
in «un mondo a forma di te»
proprio adesso
che ha ricevuto «un po’ di più».
Ad ogni attimo di eterno
lo sorprendi.
Tutti si chiedono
«dov’è dov’è» oppure «chi c’è in ascolto»
e «con le vie dei colori»,
lungo il Tevere che andava lento lento,
riguarda le tue «fotografie»:
sei proprio un «grand’uomo»!
Adesso «stai su»,
in questa «notte di note»,
i tuoi fans gridano
«mille giorni di te e di me»
e non se ne vanno via di schiena,
ma ti ripetono a squarciagola
«io sono qui».
E non ci sono
che fotografie…
I vostri scatti
con Claudio
Inviateci le
vostre foto
con Claudio
e le vedrete
pubblicate
sui prossimi
numeri della
fanzine!
E-mail:
[email protected]
[email protected]
Paco e Javier Shankara con Claudio a Madrid nel 2005
pagina 6
di là dal ponte
SENZAZIONI - Tra leggerezza e bellezza del paesaggio
Avere ali bianche e un cuore d’aliante
Una passeggiata si trasforma in sogno
di Renato Castelli
Li guardavo dal basso, quel rifugio - una piccola ne: il sogno di Icaro, il sogno dell'uomo di volare solitacasa nella quale s’immagina un brulicare di vita - e quel rio è lì davanti ai miei occhi.
Ali bianche d'aliante tracciano nel cielo traiettorie
dosso che copriva la cima del monte, una dolce cupola
gialla d'erba assolata che si stagliava sul blu di un cielo silenziose e leggere in un azzurro che ora è tutto loro.
terso e sperduto nell'orizzonte di una sua vita... perché Vorrei poter lanciare l'anima lassù, vorrei lanciare il mio
anche il cielo ha una sua vita, con quelle nuvole che cuore a cavalcare le onde del vento, perché diventi
fuggono, giocano, discutono rumorosamente, s'invola- davvero un cuore d'aliante a vivere un respiro di silenno in un viaggio verso l'infinito più lontano permesso al ziosa leggerezza e perché possa nutrirsi dell'armonia
della bellezza che cade attorno, di colori e di armonia di
nostro sguardo.
Una salita che oggi le mie gambe sentono molto forme, a volte severe, a volte di dolcezza spalmata sul
più faticosa di un tempo. E a quel tempo corre il pensie- mondo che abbiamo intorno.
Vorrei che, per una volta tanto, questo cuore d'aro, quando questa strada sarebbe stata ingoiata da un
liante potesse vivere davvero un sogno d'immio slancio, da un mio anelito di azzurro e di
spazio. Ma questo anelito non mi manca nem«Vorrei che, una menso che regali un attimo d'illusione di
poter stare lassù, al di sopra di ciò che ci fa
meno oggi: il passo è più greve, le parole
volta tanto,
male, di ciò che ci opprime, di ciò che appeaffaticano il fiato, ma la voglia è la stessa, e
questo cuore
santisce la nostra vita. Poi penso a quell'omisalendo, oggi più di allora, mi accorgo di quand'aliante
potesse
no lassù, quell'uomo chiuso in quella che
to il mondo si allarghi quando vai in alto, di
quanto il cielo diventi più grande, di quanto vivere davvero sembra solo una fantasia, che non vedo, ma
laggiù nella valle tutto diventi più relativo e, un sogno d'im- so che c'è. In questo momento avrà di certo
da lontano e dall'alto, sia davvero possibile menso che regali la percezione di poter domare il vento, ma
credere che il cielo e la terra si uniscano in un attimi d'illusione» anche lui vive un'illusione: in realtà, è anche
lui, come noi tutti, in balia del vento e delle
abbraccio. Un abbraccio che ci dice che da
qualche parte, in qualche posto, non so come e non so sue folate bizzarre e imprevedibili, che spesso ci manquando, crescendo e cercando, vivendo e soffrendo, dano dove vogliono loro e non dove desideriamo noi.
Comincia la discesa su nuovi sentieri, lasciando la
tutti noi ritroveremo ciò che le nostre anime e i nostri
cuori hanno perduto o mai trovato nei giorni lasciati strada già percorsa dietro di noi nel ricordo. E' un nuovo
cammino con una pace diversa nell'anima, un'anima
dietro i nostri passi.
Le parole hanno accompagnato il nostro cammino che ha vissuto per un attimo coscientemente l'illusione
e il rifugio è li davanti a noi, conforto d'oasi dopo una dell'immenso, prima di tornare in una realtà che forse,
salita vissuta nel caldo di un primo sole di maggio. almeno per un po’, ci sembrerà più accettabile.
Pochi passi, e la cima che dal basso era nascosta dal Si taglia un pendio ripidissimo che scende a valle come
dosso è lì davanti a noi. Svetta una grande croce di per dar corpo al desiderio di tagliare e sfuggire alle
ferro come un urlo verso il cielo, come un monito lan- discese ripide del nostro esistere: passi in un panorama
ciato lassù a dire che i nostri slanci di passione, il nostro mozzafiato che spazia dal bianco delle nevi perenni alla
soffrire i giorni che ci vengono da vivere, la nostra ricer- pianura infinita, persa nella foschia di un caldo che
ca del bello, non possono essere stati vissuti invano, cerca di preannunciare un'estate in arrivo.
davvero meritano un destino di pace, di verità... E di Il lago di Como, gemma azzurra in un solco verde fra le
verità, Colui che sa, ce ne dovrà raccontare parecchie, montagne, ci saluta come un dolce richiamo, a dirci che
di spiegazioni ce ne dovrà dare molte per farci com- anche giù a terra ci aspetta qualcosa di bello da vivere
prendere e per giustificare l'assurdità di molti dei giorni se si ha voglia e desiderio di farlo, come a dirci che di
questa voglia e di questo desiderio che da qualche
che abbiamo vissuto.
Mi guardo intorno: lì dove tutti siamo più vicini al parte tutti noi abbiamo dentro, non dobbiamo dimenticielo, siamo in molti a guardare il silenzio che scende carci mai.
Il sentiero si addentra in un fantastico bosco di
giù da quella croce! Un frusciare d'aria, una scia bianca
in cielo e gli occhi vengono rapiti da una stupenda visio- faggi. Parole, che non riescono a trovare come spiegare la bellezza e la pace di quel posto, escono dalle nostre bocche, ma c'è la voglia di trovare la bellezza, di
«E scriverò il mio nome
trovare la musica giusta per la vita. Sotto quel cielo
sui fogli della gente»
ombroso non c'è più la folla che pian piano si è persa nel
cammino: c'è un silenzio vincitore che solo ogni tanto
I vostri autografi di Claudio
viene interrotto dai sussurri e dalle melodie di foglie
che non possiamo evitare di schiacciare sotto i nostri
passi (che bello se sapessimo essere tanto leggeri da
non offendere questo tappeto che abbiamo sotto i
piedi!) e dal correre del vento fra queste fronde ombrose. Ormai, diventa chiaro che presto dovremo tornare
giù, nella realtà della vita di tutti i giorni, ma so che il
«E non lasciare andare un giorno
per ritrovar te stesso
figlio di un cielo così bello
perché la vita è adesso»
Autografo a Shankara
(La vita è adesso - Claudio Baglioni)
Claudio Baglioni in concerto
mio cuore rimarrà lassù, il mio cuore d'aliante resterà
quassù nell'irrealtà dell'immenso fondo di un mondo a
metà: a metà fra il sogno che questa sia la vita e la
realtà che questa sia, invece, una fuga dalla vita.
Una fuga che nutre la speranza e che regala la
voglia per altre fughe, sempre più intense, sempre più
decise, a cercare il bello e l'armonioso che ci è dato da
vivere; una fuga che sarà, magari solo per un momento,
un'altra età nell'età della vita, il volo di un eterno istante di un cuore d'aliante, di quella parte pura del cuore
che non vuole smettere di esistere, di vivere, che cerca
quell'energia per crescere la virtù di resistere nel sogno
infinito di essere qualcosa e qualcuno.
Un nuovo rifugio ci riporta fra altra gente che,
rumorosa nel suo allegro vociare di canti e di allegria,
ne impregna i muri, poi, un po’ tutti, diventati più sommessi e silenziosi, ci accompagnano sugli ultimi passi
che ci riportano dove siamo partiti. Scende la sera: luci
soffuse di un sole che cala all'orizzonte e lancia i suoi
ultimi raggi a giocare a nascondino fra il bosco che qui è
diventato più intenso.
Sentiamo un po’ più di silenzio anche fra le macchine in paziente attesa del nostro ritorno. Forse oggi tutti
sappiamo un po’ di più che il tempo se ne va e non
lascia niente altro che i nostri ricordi e le nostre emozioni, vissute in uno scampolo di vita da custodire gelosamente nello scrigno della memoria.
La TV dedicata a
Claudio Baglioni
Completamente gratuita
e senza scopi di lucro
www.cucaiotv.net
di là dal ponte
pagina 7
Da «Questo piccolo grande amore», passando per tutti gli altri successi del passato
Un incontro
speciale
La scoperta di Claudio
I ricordi dell’infanzia, le prime canzoni alla radio
«Pioggia su vetro. Questo siamo noi. E, come
gocce, scivoliamo giu,quasi sempre troppo
velocemente. Ci avviciniamo, ci allontaniamo.
Ci uniamo, ci separiamo.
Ci troviamo e ci perdiamo.
Ci ritroviamo o ci perdiamo per sempre.
A volte invece, lungo la superficie del vetro,
fianco a fianco, senza incontrarci mai, senza
nemmeno mai accorgerci l'uno dell'altro. E mai
che siano chiare le ragioni di tutto questo».
Era il risultato di una ricerca da bambina. Quanti ne
avevo...? 12, 13 anni forse. "Questo piccolo grande
amore", unica canzone di Baglioni che anche oggi si può
a caso sentire alla radio, è stata l'inizio di un grande lontano dalla realtà baglioniana. Lontano dalle
amore. Prima del tempo d'Internet in Croazia era promozioni dei dischi, lontana dai concerti, dai club,
difficile sapere chi è sto Baglioni, ma io non rinunciavo. dalle persone che condividevano la passione per l'opera
Volevo sapere. Volevo sentire. Volevo assaporare il di un uomo. Quando qualcuno in Croazia mi avrebbe
sentimento di questa musica sconosciuta. Di questo chiesto della musica che ascoltavo, un punto
poeta mistico. Al meno, mistico per me.
interrogativo si avrebbe apparso sopra le teste della
Dopo «Questo piccolo grande amore», grazie a gente quando avrei detto Baglioni. Ogni tanto,
Internet, è venuta "E tu". Ed è successo. Un tipo di raramente, incontro uno che conosce il nome e la
corteggiamento tra me e la musica di Baglioni,
musica. è sempre un momento gioioso.
è diventato amore. Ero quasi ossessionata con «Vorrei che, una Chiacchiero con la gente al Internet. Le
"E tu". La ascoltavo, e riascoltavo. Chiudendo
novità, i nuovi dischi in preparazione, i
volta tanto, quegli occhi immaginavo i versi, sentivo i sapori e
commenti sulle canzoni. Ogni tanto vedo le
sto cuore d'aliante
profumi. Rivivevo gli amori da bambina,
foto dei concerti, e dei incontri che fanno i
potesse
vivere
avventure d'estate. Nella mia mente, correvo a
baglioniani. E mi si stringe il cuore. Anch'io
davvero un sogno vorrei vedere un suo spettacolo. Incontrare la
piedi nudi nascosta nell'ombra delle stelle...
Una dopo l'altra scoprivo le canzoni. "Le d'immenso che gente che conosce la sua musica. Ma tutto
ragazze del est", "Signora Lia", "Solo", "I regali un attimo questo appartiene alla realtà baglioniana di
d'illusione»
silenzi del tuo amore", «Poster»... Vivevo
cui io non faccio parte. E di nuovo grido al
queste canzoni. La mia solitudine ogni giorni
cielo immenso: «Se anche tu vedi la stessa
più grande, respirava dentro di me è cresceva come un luna non siamo poi cosi lontani.»
cancro. Ma grazie a questa musica è diventata quasi
Qualche anno fa è venuto il punto finale. La ciliegia
amichevole. Non ero più sola. Questo ho capito. C'era sulla panna, il caffè nero nel freddo del mattino, la
lui, il "cavaliere blu che catturo la gioventù di corona su una testa nobile... è venuto "Viaggiatore sulla
primavere..." Vivevo i destini dei personaggi di sue coda del tempo". Anni di ricerche, ore passate in
canzoni. Respiravo l'aria delle ragazze del est, piangevo Internet, tutto il tempo chiusa a ascoltare la musica, i
assieme a signora Lia, e sognavo di andare lontano con versi e la voce di Claudio Baglioni, e ad un tratto tutto
la ragazza da Poster... con ogni ascolto rivivevo queste questo aveva senso. Come pezzi di un puzzle finalmente
storie. Le alzavo dai fogli morti, dalle note perse nella legati in modo giusto. "Viaggiatore" mi ha lasciato
realtà del passato, presente e futuro, assaporavo la voce senza parole. "Hangar", "Il mondo a forma di te", "Mal
che me le portava. Gridavo nel cielo morto “Se anche tu d'universo", "Opere e omissioni"... uno dopo l'altro i
vedi la stessa luna non siamo poi cosi lontani”. Ero brani uscivano dal mio computer ed io non riuscivo a
credere. Era stupendo. Una serie di canzoni che
formavano un unita perfetta. La tragedia della vita, ma
un briciolo di speranza che quasi non si osava ad aprire
gli occhi. Divoravo il suono. Facevo i tuffi nel dolce blu
del disco. Questi cari, dolci versi correvano per le mie
vene. Vivevano dentro di me. Io ero esse. Ed esse erano
me. Il mondo aveva il colore blu. Il colore del
“Viaggiatore”. Per me ascoltare la musica di Baglioni
vuol dire avere un certo colore dell'anima. Questo è
quello che ci unisce. Quello che portiamo con orgoglio
al nostro petto. Quello che ci fa cantare, a quello che ci
fa gridare, come il grido sempre al cielo scuro: «Se
anche tu vedi la stessa luna, non siamo poi cosi lontani.»
Svigir
A volte mi è capitato di pensare che
l’emozione più grande che potessi provare
l’avessi già provata, ad esempio quando mio fratello ebbe il primo figlio ed io divenni zio, quando mi diplomai o quando la mia squadra del cuore
vinse lo scudetto... Beh, mi sbagliavo...
L’emozione più grande che ho provato ora la
conosco ed è quasi indescrivibil… è qualcosa che
ti attraversa e non sai darle una dimensione, un
senso, la provi e basta... questo mi è successo la
mattina del 12 ottobre 2008 quando ho incontrato Claudio…. In realtà non si è trattato proprio di un incontro casuale: ero li che aspettavo
da ore e mentre attendevo con la speranza di
vederlo pensavo a tutto quello che avrei voluto
dirgli se fossi stato appunto cosi fortunato da
incrociarlo. Intorno alle 15,50 è comparso alle
mie spalle: non me n’ero accorto, ad avvisarmi a dire il vero - che ce lo avevo alle spalle è stato
il suo fedele Sandrone, che molto probabilmente aveva capito che non era per caso che mi
trovassi lì. È stato in quel preciso istante che mi
si è gelato il sangue: salivazione zero, sguardo
assente e con un filo di voce l’ho chiamato. Sapete qual’era la mia paura più grande
nell’incontrarlo in una situazione del genere ???
Rendersi conto che magari non sarebbe potuto
essere come lo si immaginava... ma questa era
una provabilità assai improbabile (scusate il
gioco di parole). Si è avvicinato e, udite udite, si
è presentato.
Abbiamo scattato un po’ di foto con la gentile collaborazione di Sandrone, parlato per un
paio di minuti e poi si è allontanato salutandomi
per nome. Premesso che non era la prima volta
che lo vedevo di persona, nei 49 concerti che ho
visto spesso si era avvicinato ai fans e quindi
avevo avuto già occasione di fare foto o rimediare una dedica, ma una situazione come quella
di quel lunedì (soli io e lui ) non mi si era mai
presentata.
Vi scrivo questo perché per chi, come noi,
segue Claudio nel suo viaggio possa rendersi
conto e magari provare le stesse sensazioni che
ho provato io. Ora sono ancor più convinto che
vent’anni passati ad ascoltare la sua musica sono
stati veramente importantissimi per me…
Un saluto a tutti .
www.smnewsblog.wordpress.com
Giordano
pagina 8
di là dal ponte
LA NOVITA’ - Le foto dei fans ai raduni, ai concerti e agli altri eventi di Claudio Baglioni
L’amico e io...
Un gruppo di amici del sito www.ancorassieme.net: i ragazzi di Bari, foto scattata nel dicembre 2007
Foto scattata davanti al Palalottomatica il 24 aprile 2007 in occasione del tour «Tutti qui»
Nella foto un gruppo di amici del sito www.ancorassieme.net
Foto scattata il giorno del raduno alla fiera di Roma: Grazia del sito www.ancorassieme.net e alcuni amici
Inviate le vostre
fotografie
agli indirizzi:
[email protected]
[email protected]
Anna al raduno di Viterbo
Enrico e Chicca al raduno di Firenze
Nelle tre foto qui sopra, altri momenti del raduno alla fiera con Nicla e sui amici
di là dal ponte
pagina 9
Cerchiamo di conoscere non soltanto il grande cantautore, ma anche la persona
Che onore
di cittadino!
di Angiola Sorrentino
Quando ho saputo che Claudio Baglioni sarebbe
diventato cittadino onorario di Pompei,son rimasta
piacevolmente sorpresa… Claudio mio vicino di casa…
Questa volta non è un sogno,ma pura realtà! Con la
mostra fotografica “O’Scià” inaugurata a Pompei domenica 12 ottobre e unicamente dedicata al tema
dell’immigrazione clandestina e dell’integrazione razziale, si è voluta sancire una certa collaborazione tra
Pompei, Lampedusa e Linosa, di cui Claudio è già cittadino onorario. È inutile ricordare che O’Scià è una
grande kermesse musicale che si svolge a Lampedusa
ogni fine settembre e che vede protagonisti i più famosi artisti italiani richiamati da un problema molto
sentito e molto attuale. O’Scià è nata per enucleare
l'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni
internazionali sul tema dell'immigrazione, diventando
così una delle rassegne artistiche con scopi sociali più
importanti in ambito europeo.
Claudio ha ricevuto la cittadinanza onoraria ed il
krest di Pompei dal primo cittadino, l’avvocato Claudio
D’Alessio, ed è diventato amico di questa città. Il
sindaco, invece, ha ricevuto la maglia di O’Scià dalle
mani di Claudio. Il nostro Mago ha dichiarato che Pompei si è dimostrata una città modernissima per
l’iniziativa dell’incontro e che bisogna essere artisti
anche nell’incontrarsi. L’impegno di ogni essere umano è
quello di lasciare il mondo meno peggio di come l’ha
trovato. Inoltre ha ricordato con emozione che nel
2000, in quel teatro dove ha ricevuto il premio, vi era
già stato per provare con la sua band; infatti
nell’agosto di quell’anno a Pompei Claudio aprì il tour
acustico “Sogno di una notte di note”, che per lui fu
uno dei più belli; lo ricorda dicendo che fu una serata
veramente meravigliosa: ”I decibel erano talmente
bassi che si udivano i respiri delle persone anziché il
nostro cantare e suonare”. Io sono stata molto fortunata: ho assistito a quel concerto, ricordo che la settimana precedente fu una delle più intense della mia vita.
Di sera ero con altri fans all’ingresso dell’albergo del
nostro beniamino con la speranza di vederlo uscire per
andare alle prove in teatro. Più volte la nostra attesa
fu premiata e per poterlo rivedere si correva da una
parte all’altra! Per le strade di Pompei spesso si incrociavano Paolo Gianolio che gustava un gelato o Danilo
Rea che passeggiava tranquillo. In quella settimana
strinsi molte amicizie: è questa la bellezza dell’attesa,
si diventa complici di un evento comune dove ci si
scambiano emozioni e si riescono a carpire piccole
notizie che ti fanno capire che in fondo il nostro Claudio è uno di noi, ma con la fortuna di saper cantare
quelle emozioni che ognuno di noi prova ma non sa spesso esternare: lui è il nostro portavoce! Il concerto,
svoltosi nell’anfiteatro degli scavi di Pompei, fu uno dei
più belli e suggestivi a cui ho mai assistito e il grande
mago ha espresso il desiderio di ripetere quella magica
serata: è quello che mi auguro e che gli auguro!
Dopo questa mia parentesi nostalgica aggiungo che
Claudio ha concluso la serata pompeiana con un mini
concerto sul sagrato del Santuario a cui hanno assistito migliaia di fans in un moderato visibilio, rispettosi
del luogo sacro in cui le note di Claudio si spandevano!
Come al solito è stato disponibilissimo e tutti lo aspettiamo l’anno prossimo alla quinta edizione di “Pompei
città” come egli stesso ha promesso. Visto che Pompei
è città simbolo della pace nel mondo, si è anche prospettata l’ipotesi di realizzare la prossima edizione di
“O’Scià” proprio nel Teatro Grande con l’approvazione
del sindaco D’Alessio. Noi ne saremmo orgogliosissimi!
Grazie a te, Claudio, anche qui con la tua umanità sei
riuscito a coinvolgere una città intera a cui, sicuramente, se ne accoderanno delle altre!
Chi è davvero Claudio?
Riflessioni oltre l’apparenza della vita artistica
Sono anni, ormai, che
sentiamo nominare Claudio Baglioni. Ne sentiamo
parlare per mille motivi:
O’scià, concerti, album,
dvd, partite del cuore e
interviste. Cioè qualcosa
legato sempre alla sua
vita artistica.
Ma tralasciamo un
aspetto fondamentale! La
persona! Chi è veramente
Claudio Baglioni?
Cosa ha nel suo cuore? Cosa ha sofferto nella
sua vita? Cosa prova ogni
volta che scrive o canta
una canzone? Cosa prova
nel vedersi etichettato
come
il
“cantore
dell’amore” o il “tizio del
piccolo grande amore”?
Ce lo siamo mai chiesti? Non penso!
Cerchiamo di capire e conoscere non solo il
Claudio artista e cerchiamo di scoprire quella
bellissima persona che è il Claudio uomo, padre,
compagno, amico e… persona!
Mi chiedo come si faccia a giudicare una persona se di essa si conosce solo un aspetto e per lo
più quello artistico.
Per questo, avendo avuto la fortuna e la possibilità di conoscerlo, anche se in una situazione un
po’ particolare, di persona, e da persona, cercherò
di parlare di lui come se stessi parlando di Claudio, un Claudio qualunque.
Conobbi Claudio il 6 novembre 2006. La
prima volta che ho incontrato Claudio, ho pensato
che non fosse lui! È totalmente diverso da come
lo vediamo in tv. È molto più alto, magro, sciupato e carino!... Molto disponibile, dolce e divertente! Lo guardavo con gli occhi di una ragazzina
innamorata che aveva coronato quello che sembrava un sogno incoronabile!... E ho provato una
sensazione stranissima nell'abbracciarlo!... Come
se stessi realmente abbracciando quel sogno!
La discussione durò pochissimo in confronto a
quello che avrei desiderato, ma fu anche troppo
lunga, per capire di che verità umana mi trovassi
di fronte!
Mi ritrovai a parlare con Claudio in seguito ad
uno spiacevole episodio, in cui lui, non solo mi
stette vicino come artista, ma soprattutto da uomo
e padre.
Beh, era tutto molto diverso: era molto intimidito… Non sapeva come parlarmi, cosa dirmi…
però è stato molto più paterno, molto più vicino!
C'era qualcosa che ci legava realmente. qualcosa
che mai distruggeremo… La vita!
La mia vita! Io sono legata a lui e lui alla mia
vita, e mai, neanche se mai lo rivedrò, saremo
ognuno nel cuore dell'altro anche se in modo diverso.
Mi ha fatto sentire una persona speciale, fortunata, ma non diversa! Ero speciale per quel che
avevo visto e vissuto... ma non diversa perché con
problemi in quel momento! Ha saputo coccolarmi
con le parole oltre che con delle carezze magiche!
Cosa mi trasmetteva? Tremavo, avrei voluto
abbracciarlo forte, stringerlo a me, fargli capire
Claudio Baglioni in concerto (foto di Grazia www.ancorassieme.net)
quanto fosse importante per me. Lo guardavo e
sembravo paralizzata, anche se sapevo che non mi
avrebbe mai detto no ad un abbraccio!
Ho rivissuto tutte le sue parole dentro i miei e
i suoi occhi! Mi trasmetteva sicurezza, amore...
Mi ha fatto sentire felice! È riuscito a farmi sorridere e a darmi la forza per rivedere una luce, in un
momento di buio totale! Ma il gesto più carino è
stato pensarmi e nominarmi sul momento di
“saltare”... mi ha fatto rabbrividire e trovare in
quelle gambe doloranti e cedenti la forza di saltare
con lui!
Una tenacia, una sensibilità, un’affettuosità e
considerazione che penso in pochi avrebbero avuto fossero stati il “Baglioni” descritto dai commenti della gente!
Ho sentito nella sua voce, la purezza del suo
cuore, dei suoi pensieri, delle sue parole.
Ho sentito nelle sue parole la sua educazione,
la sua timidezza, il suo rispetto. Ho sentito nella
sua freschezza l’interessamento per una persona
ignota. È una persona che ha sicuramente i suoi
difetti, come chiunque, ma a differenza di molti i
suoi pregi non li esibisce enfatizzandoli.
Molte volte ho sentito commenti del genere:
“Baglioni? Quel montato rifatto?” Beh, su una
cosa posso essere sicura: Claudio non è per niente
montato! Aiuta il prossimo con la sua musica, con
il suo esempio, con il suo modo di essere, di esprimersi e di trasmettere.
Basti pensare a cosa fa ormai da 6 anni a Lampedusa.
Come si dedica alla vita e basta, anche, interpretare i suoi testi!
Tornando invece ai commenti poco carini,
voglio chiarire una piccola cosa riguardo al secondo punto, ovvero, la chirurgia plastica.
E anche se fosse?
È la sua vita. Se vi interessate realmente nel
conoscerlo solo dal punto di vista artistico, per
favore, limitatevi a contestarlo solo sul piano
artistico. Non posso dire o obbligare nessuno ma,
da una voce che ha scoperto Claudio col tempo e
in modo insolito, lasciatevi suggerire: “Claudio è
realmente una persona diversa. Scopritela!”
Non smettere mai di trasmettere…
Yulja
pagina 10
di là dal ponte
Puoi scaricare gratuitamente la fanzine da questi siti:
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www.tuttiqui.net
www.radiocucaio.it
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www.fabioconti.blogspot.com
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www.ancorassieme.net
www.granduomo.altervista.org
www.senzamusica.net
www.stelledistelle.blogspot.com
Notizie in breve e ultim’ora
LA DISCOGRAFIA COMPLETA
È uscita il 21 ottobre 2008 la discografia illustrata di Claudio Baglioni.
All'interno troverete tutta la storia
discografica, a colori, che cataloga
tutti gli LP, CD, Videocassette DVD - libri - collaborazioni e fumetti
di e su Claudio Baglioni: un'opera
realizzata da Melisanda
Mattei Autunnali, Manlio
Fierro e Raffaele Pirretto.
Destinato a diventare la
Bibbia del BAGLIONIANO
DOC poiché raccoglie tutto
quello che Claudio ha
realizzato fino ad oggi a
partire dall'inizio della sua
carriera. La prefazione
stessa l'ha scritta Claudio
Baglioni, che non sola ma
è accompagnata da quella
di Massimiliano Savaiano
e Guido Tognetti, le due
persone che dagli anni
novanta accompagnano il
nostro mito. Dulcis in fundo le fotografie, alcune
delle quali compresa la
copertina sono state scattate da Grazia di Ancorassieme. Disponibile nelle
librerie e su IBS.
viaggio attraverso la memoria e le
emozioni delle sue canzoni. La
serata sarà a scopo benefico, a
sostegno delle attività del FAI. Informazioni: tel. 011/530979 - sito
internet www.fondoambiente.it.
Vendita biglietti al Regio, piazza
Castello 215, tel. 011/8815241, euro
CONCERTO AL TEATRO REGIO
Conto alla rovescia per il concerto di
uno dei più noti cantautori italiani.
Claudio Baglioni si esibirà al teatro
Regio di Torino alle ore 20.30 di
lunedì 24 novembre. Ad invitarlo a
Torino è stato il Fondo per
l’ambiente italiano (Fai). Baglioni
sarà accompagnato sul palco soltanto dal suo pianoforte, per un
110-90-70-55-35 compresa tessera
Fai. 21/11/2008
IL «PUGLIA NIGHT PARADE»
La Puglia diventa il più grande
palcoscenico a cielo aperto del
mondo. Dal 5 al 7 dicembre, infatti,
“Puglia Night Parade” metterà in
scena più di 80 spettacoli, il meglio
degli artisti di strada, danza, teatro,
musica e concerti, in un sapiente
mix fra turismo, cultura e intrattenimento. Dai colossi del nuovo circo
visuale Cirque du Soleil e Les
Farfadais, al teatro di strada dei
Transe Express, alle compagnie
teatrali Els Comediants e La Fura
dels Baus, le eccellenze sulla scena artistica mondiale,
trasformeranno la Puglia
in una vetrina internazionale.
La rassegna è promossa
dall’Assessorato al Turismo della Regione Puglia con l’organizzazione
del Teatro Pubblico
Pugliese.
Tutti i capoluoghi di
provincia, Bari, Foggia,
Brindisi, Lecce, Taranto, insieme a Barletta e
ai due siti tutelati
dall’Unesco, Castel del
Monte ed Alberobello,
ospiteranno una folta
serie di spettacoli di
altissimo livello artistico e
culturale. Oltre alle spettacolari parate che travolgeranno la scena urbana, strade, piazze, chiese, castelli e palazzi
storici saranno occupati da eventi,
mostre, spettacoli teatrali e musicali.
In calendario concerti di Franco
Battiato (Taranto), Antonello Venditti (Bari), Claudio Baglioni (Bari),
Roy Paci e performance di poeti,
scrittori e testimonial della pugliesità
nel mondo.
(info da www.ancorassieme.net)
www.stradafacendocb.altervista.org
Questo numero è stato chiuso il 24 novembre 2008 - La precedente fanzine è stata scaricata 650 volte
http://serenatainsolxte.spaces.live.com
è un periodico multimediale amatoriale, non ufficiale
e completamente gratuito dedicato a Claudio Baglioni
Lo staff:
Responsabile pubblicazione: Enrico Avagliano
Responsabile impaginazione: Gianluca Sorrentino
Coordinamento editoriale: Fabio Conti
Redazione tecnica e organizzativa:
Pasquale Picone
Nicoletta De Lucia
Hanno collaborato a questo numero:
Wanda D’Amico (Koinè), Angiola Sorrentino,
Paperina ‘78, Carmen Furfaro,
Renato Castelli, Teresa, Svigir,
Leonardo Benucci, Marco Giannetti,
Giordano, Yulja, Roberta Massaro,
Grazia di Ancorassieme.net
In alcune tappe
milanesi del tour
QPGA è stato
distribuito un
tabloid, che tratta
dei concerti e degli
artisti che si esibiscono in provincia.
Tra questi il nostro
Claudio.
Qui a sinistra, la
copertina della
rivista. Sul portale
SMNews potete
trovare anche le
trascrizioni degli
articoli pubblicati
all’interno.
ROMA - 20 dicembre 2008 - ore 21,30
Ristotheatre «LA BIGA»
via Raffaele Costi, 9
(zona Tor Sapienza)
Fanzine Italiane - Associazione di Promozione Sociale
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possono collaborare a questa rivista!
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