A prima vista sembra un piccolo grande amore
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A prima vista sembra un piccolo grande amore
Anno II Novembre 2008 Periodico multimediale amatoriale non ufficiale completamente gratuito dedicato al mondo di Claudio Baglioni - Responsabile rivista Enrico Avagliano del sito web www.tuttiqui.net L’EVENTO - Quest’anno i concerti toccheranno anche Roma e Napoli, attesa per le date a partire dalla prossima primavera A prima vista sembra un piccolo grande amore È partita da Milano l’anteprima di Q.P.G.A, il nuovo tour di Claudio Baglioni BUON QPGA A TUTTI ! Il regista di Cucaio Tv Conosciamo un po’ Cucaio Tv, la nuova idea nata dallo staff di SMNews e soprattutto del suo direttore, Pasquale Picone, in onda dal giugno 2008, attraverso quello che possiamo definire la colonna portante, il regista, Gianluca Martinenghi. Gianluca, cos'è Cucaio Tv? «Cucaio Tv è un progetto che nasce semplicemente dall'idea di rivivere delle emozioni passate, ma anche di vivere il mondo attuale di Claudio in una maniera un po’ differente, innovativa, fuori da tutto quello visto fin'ora». In cosa consiste esattamente? «È una vera e propria tv, con una programmazione settimanale di 7 ore, che si ripete 24 ore su 24». Con quali criteri scegliete cosa mandare in onda? «Il materiale su Claudio è davvero molto. Variamo dalle tour, alle partecipazioni tv, o a semplici videoclip, fatti anche da Gianluca Sorrentino e Anna Tamisari, allo scopo di ascoltare diverse canzoni, a partire dalle più famose, sino ad arrivare alle inedite. Per la scelta ci avvaliamo anche dei desideri del nostro pubblico, e in questo, cerchiamo di accontentare tutti». A giudicare dalle statistiche sembra procedere molto bene. In qualche mese più di 600.000 minuti visualizzati. Quali sono i segreti di questo successo? Gianluca Martinenghi «Segreti? No,nessun segreto. Sicuramente non è stato facile, perché come si può immaginare, noi che curiamo la tv abbiamo anche una vita privata, un lavoro, e conciliare il tutto non sempre è così semplice. Se c'è un segreto è sicuramente la nostra passione, che ci dà determinazione e costanza». Visti i risultati dovete avere una gran passione per Claudio Baglioni. «Certo. Tutto questo lo facciamo per lui, magari nella speranza che un giorno si gusti qualche momento della sua carriera sul nostro sito». È una cosa molto bella. Il giudizio più importante per voi è sicuramente quello degli spettatori. Piace l'idea? «Anche se sarebbe una domanda da fare a loro, sembra davvero piacere. Avendo una chat, abbiamo i commenti su tutto quello che facciamo in diretta! Anche se devo dire che fino ad ora sono stati tutti molto buoni. Dall'apertura del sito sulla piattaforma Mogulus, sino ad arrivare a www.cucaiotv.net, abbiamo sempre ricevuto più complimenti che critiche, quindi suppongo che piaccia!». Sulla vostra tv ogni tanto può apparire la scritta “LIVE”: in cosa consiste? «A proposito del nostro pubblico, i cosiddetti "live" servono per, come direbbe Claudio, renderli un pò più attori. Infatti, soprattutto la sera dopo le 21, ora dopo la quale la chat solitamente si affolla, interrompo la programmazione ed esaudisco i desideri di alcuni, mandando in onda ciò che mi viene richiesto, a volte anche sottoforma di dedica». Un'altra bella idea per intrattenere il pubblico. Ma so anche che non è l'unico momento in cui interrompi la programmazione. «Esatto. Almeno una volta al mese mandiamo in onda qualcosa che non si è mai visto sulla nostra tv, come un concerto per intero, come "Acustico" che abbiamo mandato in onda martedì 18 novembre, ma che sarà possibile rivedere!» Il cinque novembre all’«Allianz» Teatro di Milano è cominciata l’avventura del tanto atteso «QPGA», nome sicuramente insolito per definire una mini tournée, per tutti coloro che non sono assidui ascoltatori delle vicende baglioniane o per quanti non possono essere associati alle vicende clabbers… QPGA è se non altro l’ epilogo di burrascosi avvenimenti che Baglioni ha avuto con lo stesso Claudio per l’ accettazione della canzone che ha segnato il suo successo rendendolo noto al mondo: rappresenta l’epilogo degli esordi quando muoveva i suoi primi passi con LAMPADA OSDRAM, SABATO POMERIGGIO, TI AMO ANCORA e le altre e fa rientrare in scena quel ragazzo divenuto ormai uomo che non ha perso quei sentimenti divenuti nel frattempo maturi. Come ha dichiarato lui stesso a «C’è posta per te», Questo piccolo grande amore ni, in particolare la sezione «mercatino dei biglietrappresenta un amore che non è stato per la vita ti» alla ricerca delle prime file. ma che ha segnato tutta la vita! Adesso che l’evento è iniziato,non È proprio vero, visto che raccon- Non appena ci resta che vivere quello che sarà sicurata la storia d’amore dalla quale è nato sono state mente un momento indimenticabile e un figlio - Giovanni - e una meraviglia di ufficializzate irripetibile, quello che rappresenterà lo le date è canzone come «Avrai», intensa di emospettacolo per eccellenza di un uomo che scattata zioni, auguri, desideri e attese sperannon sa fare altro che stupirci regalandoci la corsa ze... emozioni su commozioni, turbamenti, al posto Appena sono state ufficializzatrasporti, entusiasmi ma soprattutto viagmigliore te le date siamo corsi per accaparrarci i gi!!! biglietti migliori, abbiamo inviato infiniti sms a Buon QPGA a tutti!! quanti come noi non attendevano altro, molti Paperina’78 altri ancora hanno visitato i diversi siti baglioniaCLABBER 16157 Q.P.G.A. a prima vista Claudio Baglioni MILANO Allianz Teatro dal 12 novembre 2008 ROMA Gran Teatro dal 26 novembre 2008 NAPOLI Pala Partenope dall’8 dicembre 2008 ...primavera 2009 (continua)... Dove possiamo trovare tutte le informazione su Cucaio Tv? «Sul nostro blog SMNews, sul nostro Myspace www.myspace.com/cucaiotv.net, oppure sul nostro stesso sito www.cucaiotv.net». Grazie mille Gianluca, ancora in bocca al lupo per questo progetto. «Crepi il lupo, naturalmente. Grazie a voi. Vi invito a venirmi a trovare su CucaioTv. Alla prossima!». Roberta Massaro a pagina 4 SPECIALE RADUNO 2008 a pagina 2 SPECIALE O’SCIA’ 2008 Inviate i vostri articoli e le vostre foto a: [email protected] [email protected] pagina 2 di là dal ponte LA STORIA, GLI OSPITI, LE PARTECIPAZIONI E TUTTE LE VICISSITUDINI DELL’EVENTO Ripercorrendo le emozioni... Dalla nascita della manifestazione, nel 2003, fino all’ultima edizione di Wanda D’Amico (Koinè) Ricordando O'Scià. Un' isola, un uomo si impegna in una manifestazione di un valore morale altissimo, il coinvolgimento degli isolani che trepidano nell'attesa di rivivere il loro momento grazie a Claudio Baglioni.La fondazione O'Scià, così come la stessa manifestazione nascono nel 2003, anno della prima edizione. Non un festival, non una rassegna, non un semplice concerto. Niente competizione, anzi c'è unione per uno stesso scopo. Si comincia così a dipingere una Lampedusa nuova, da non ricordare solo per gli sbarchi dei clandestini, ma da ricordare anche per la vita, per il sole, per il mare. Gli artisti ospiti sono liberi di muoversi di improvvisare, tutto è libero, e la musica riprende il suo scopo quello di trasmettere, riprende la sua forma semplicemente artistica, chi sa fare musica la regala. 2003 Durante la prima edizione, quella del 2003, O'Scià acquisisce la sua forma libera, diversi artisti si esibiscono, ma quasi mai da soli. Niente scenografie sontuose. Solo la presenza simbolica degli “uomini della luce” di Enzo Catellani: sculture di uomini che sollevano dei cerchi luminosi, a ricordare che nessuno più e meglio dell’uomo può farsi portatore di luce al tempo stesso riflettore e riflettente. Lo spettacolo è limpido e pulito, gli artisti e l'uomo, niente distrazioni. Nasce in questa prima edizione quello che poi sarà il brano simbolo di O'Scià, la storica canzone di Domenico Modugno "Nel blu dipinto di blu", che al termine della serata viene cantata da tutti gli artisti presenti alla serata. La manifestazione si rivela originale e unica anche nel suo tempo, dura tre giorni e ogni giornata musicale dura 12 ore dal pomeriggio alla sera, le prove sono aperte, chiunque appassionati o meno può prendervi parte, tutto termina alle 2 del mattino seguente con le note di "Volare" che salutano tutti artisti, pubblico, palco e mare. FIATO a ciò che O'Scià è, luce e speranza. Altri 3 giorni - il 23, 24 e 25 settembre - sono di nuovo tutti su quel palco, tantissime persone affollano Lampedusa, per quello che ormai è un evento. Sul palco salgono artisti del calibro di Amadeus, Gigi D'Alessio, Biagio Antonacci, Tiromancino, Marina Rei, Anna Tatangelo, Paola Turci, Pino Insegno e Roberta Lanfranchi, Marco Masini, Gianni Togni, Morgan, Antonello Venditti. Il palco si riempie sempre di più, la gente si affolla e si accalca negli aeroporti e nelle spiagge di Lampedusa. 2006 Altra edizione, altri giorni interamente dedicati alla musica e alla solidarietà, ancora una volta il palco è pieno di nomi celebri e tra palco e spiaggia una folla di gente attende che lo spettacolo abbia inizio. Tra i nomi da ricordare Baccini, Loredana Bertè, Orchestra Casadei, Luisa Corna, Riccardo Cocciante, Neri Marcorè, i Neri per caso, Michele Zarrillo, Gatto Panceri, Giorgio Panariello e moltissimi altri. Gli occhi di chi guarda e ascolta si riempiono di speranza, chilometri percorsi per assistere a uno spettacolo infinito che rimarrà nel cuore e nella storia. 2004 L'anno successivo la manifestazione, per la felicità di tutti coloro che avevano vissuto un sogno, si ripete, arricchendosi di partecipanti, non solo nel pubblico, ma anche nelle presenze artistiche: Luca Barbarossa, Baraonna, Simona Bencini , Edoardo Bennato, Enrico Brignano, Massimo Bubola, Luca Carboni, Niccolò Fabi, Eugenio Finardi, Irene Grandi, Enzo Iacchetti, Pino Insegno, Rosa Martirano, Antoine Michel, Andrea Mirò, Nek, Max Pezzali, Ron, Enrico Ruggeri , Mario Venuti. Le presenze sono forti e incisive, danno forza al messaggio che la manifestazione vuole infondere, per la gioia di tutti i presenti, collaborazioni forti e emozioni che non lasceranno mai spazio alla dimenticanza, ricordi ed emozioni che entrano nell'anima, perché irripetibili, nessun altro concerto potrebbe regalare nuovamente le stesse cose. 2007 Nel 2007 O’Scià si “allarga”, prendendo terreno anche a Malta, si mette in piedi l’idea dell’Europa come punto di incontro tra civiltà diverse, l’Europa come terra di rifugio e di speranza, l’impegno della Fondazione è quello di concorrere a creare le condizioni grazie alle quali chi migra possa fermarsi e trasformare la propria vita e la propria esistenza possano trasformarsi e dare così anche agli occhi degli Europei stessi un’idea e una percezione diversa della migrazione, che non è più quella di minaccia. Anche in questo caso i nomi di coloro che salgono sul palco sono d’eccezione: Serena Autieri, Matia Bazar, Simone Cristicchi, Stefano Di Battista, Neri Marcorè, Annalisa Minetti, Fabrizio Moro, Neri per Caso, Nicky Nicolai, Ivana Spagna, Avion Travel, Franco Califano, Antonio Casanova, Paola Cortellesi, Enzo Gragnaniello, Mariella Nava , Roy Paci & Aretuska, Senit, Ricky Tognazzi, Le Vibrazioni, Eugenio Bennato, Mario Biondi, Paolo Bonolis, Rossella Brescia, Alex Britti, Fabio Concato, Pino Daniele, Don Backy, Ira Losco, Laura Pausini. Tutte le presenze e le edizioni di O’Scià sono volte a sostenere, incoraggiare e favorire l’incontro e il dialogo tra arti e culture diverse che si incontrano in uno stesso territorio, ecco la scelta intanto di artisti che non fossero soltanto cantanti, ma di arti diverse e varie ed ecco perché la scelta di zone e paesi colpite, come Lampedusa, da un flusso migratorio artistico. 2005 E così siamo al 2005: le presenze crescono, il format ormai gli si è cucito addosso, O'Scià si fa più grande, ancora collaborazioni grandi che serviranno a dare 2008 L’ultima edizione è ancora lì da assaporare: un altro evento che ha portato ulteriore speranza a chi sostiene la Fondazione e il progetto... Lampedusa, la mia seconda casa Anche quest’anno mi sono ritrovata sulla spiaggia della Giutgia, dopo tutta una serie di incertezze che hanno rischiato di far saltare la manifestazione. Io ero una di coloro che, avendo preso i biglietti aerei già da maggio, non avrebbe mai rinunciato a Lampedusa, ad una settimana su quella meravigliosa isola che solo grazie a Baglioni ho scoperto!!! E anche quest’anno non sono stata delusa, è stata una settimana densa di emozioni e carica di quell’energia che solo il Grande Mago riesce a trasmettere. Sono una di quelle persone che una volta preso il suo lettino in spiaggia non lo lascia più e credetemi l’isola l’ho vissuta i tre giorni precedenti i concerti, ma vivere l’atmosfera che c’è su quella sabbia (che diventa quasi introvabile una volta posizionati i teli da mare!!!!) è una bellissima esperienza. Diventa come una tua seconda casa e la gente che ti è a fianco diventano i tuoi vicini di pianerottolo e ti sembra di conoscerli da sempre!!! E poi ritrovare gli amici che avevi lasciato un anno fa, conoscere altre persone, è davvero una grande gioia. Chi non ha vissuto l’isola non può capire quello che si prova, ti sembra di vivere in un’altra dimensione, gli Odori, i Suoni, i Colori assumono diverse sfumature e ti penetrano attraverso i sensi in maniera indelebile. Si vivono situazioni quasi inimmaginabili, ma che in quel posto ti sembrano la cosa più normale del mondo, tipo svegliarti la mattina alle 6 dopo un temporale e camminare senza meta inebriandoti del profumo della pianta di finocchietto!!!!! E ti diventa quasi normale entrare nel 13.5 per fare colazione e trovarti al tavolo vicino Paolo Gianolio, andare a pranzo al ristorante e alla sedia accanto vedere Guido Tognetti e altri dello staff, poi prendere il caffè al bar della Giutgia e farti la foto con Stefano Pisetta oppure fermarti per strada a scambiare due parole con Pio Spiriti e Roberto Pagani. Poi la tensione sale, la gioia esplode, il cuore impazzisce quando sul palco, a pochi metri da me, sale Claudio Baglioni!!!!!!!! Quest’anno non è andata come lui voleva, ma sono state tre serate fantastiche e indimenticabili. La prima con l’allegria di Paolo Belli e la sua orchestra e con un Claudio Baglioni che, sebbene in tensione all’inizio, si è completamente sciolto ballando addirittura il sirtaki. La seconda con tutta l’energia, la forza e l’emozione che solo un grande uomo come lui può riuscire a trasmettere. Nonostante la pioggia incessante ha continuato a cantare sotto l’acqua, lui come noi, tutti zuppi ma felici. Penso di essere una privilegiata per aver assistito a quello spettacolo unico ed irripetibile. Nella terza serata invece è esplosa tutta la simpatia di Fiorello (già dalla prove si era capito a cosa andavamo incontro...) con un Claudio Baglioni in una veste alquanto inedita (parlare e cantare in siciliano!!!), ma simpaticissima. La cosa più bella è stato vedere Claudio Baglioni sul palco alla fine dello spettacolo temporeggiare prima di andar via. Non voleva lasciarci, non voleva lasciare il suo pubblico, ha intonato alè-oo e se non fosse venuto Fiorello a portarlo via per un braccio, sarebbe rimasto con noi ancora a lungo!!!! Non credo di essere riuscita a trasmettere tutto quello che ho provato, è veramente difficile a parole descrivere determinate emozioni, so solo che quando il 28 mattina ho messo piede sull’aereo che mi avrebbe riportato alla mia realtà, ho sentito un tuffo nel mio cuore. Non so se il prossimo anno O’Scià ci sarà, non so se il nostro fiato continuerà ancora a soffiare su quell’isola, so solo che esperienze come questa ti lasciano un qualcosa dentro che niente e nessuno riuscirà mai toglierti. O’scià a tutti voi!!!! Teresa di là dal ponte pagina 3 pagina 4 di là dal ponte EMOZIONI - Le sensazioni di un clabber al raduno Un brivido ...e patapan! di Leonardo Benucci Avvolto dalla magia un ricordo perenne DAL MIO DIARIO Ciao a tutti. È trascorsa esattamente una settimana dal raduno di Roma, anche l’orario coincide con il termine di una giornata superlativa che ha visto sotto il cielo della capitale circa tremila automezzi, tra auto ed autobus, snodarsi tra le strade sotto il coro: “Tuttiqui!”, per poi proseguire come una processione in lungo ed in largo per l’Italia. In lungo ed in largo per la Penisola a riportarci nella nostra quotidianità e realtà! È trascorsa una settimana all’insegna del ricordo, all’insegna del non dimenticare nulla di ciò che è stato protagonista in quel giorno fantastico, all’insegna di tenere stretto dentro il cuore un’anima e una voce, da custodire gelosamente e da tirare fuori quando ne hai più bisogno. Così ho trascorso la mia settimana dopo il raduno: tirando fuori dai cassetti ricordi chiari, limpidi e puliti di un concerto che mi ha entusiasmato: con il senno di 7 giorni dopo mi rendo sempre più conto che era proprio quello di cui avevo bisogno; mi rendo conto che erano proprio quelle le canzoni che volevo ascoltare; che era proprio quello il Claudio che volevo vedere; che tutto era proprio quello di cui avevo bisogno! Oggi ho sentito diverse persone (tra telefono, sms, msn), le quali, come me, hanno iniziato una domenica, la prima d’aprile, che sembrava spoglia, misera e povera (pur sotto un cielo splendido), confrontata con quella trascorsa insieme sotto il tendone della Fiera di Roma (Gianna, Roberta, Paola, Melissa, Maurizio, …). Non è stato così, infatti, la domenica, oggi, non si è articolata squallidamente ed è proprio questa la magia di Claudio: è proprio riportare in tutto ciò che, magari, non vuoi fare, l’arte della poesia. La magia di Claudio si articola proprio nel trasferire nella quotidianità le emozioni che provi, per poterle, poi, e sempre condividere con chi ti sta accanto. E’ poter, sempre e in ogni situazione, mettere in luce gli insegnamenti di uno stile di vita semplice, ma nello stesso tempo ricercato, di uno stile di vita chiaro e genuino. Gli abbracci ed i saluti tra di noi a fine concerto, il volerci risentire o inviare messaggi in questa settimana (per condividere, ricordare, esprimere…) ne sono la prova. Questa è la magia che oggi vorrei condividere con voi: non sono triste o dispiaciuta, non sono apatica o annoiata. Tengo solo nel cuore le magiche note, le frasi cantate, la calda voce, i visi e le espressioni di tutti quanti sono stati con me domenica scorsa, che mi effondono nell’anima la voglia di essere sempre viva in una strada dove c’è sicuramente un gancio in mezzo al cielo. Un abbraccio forte forte a tutti. Carmen Patapan è una delle poche creazioni di Claudio in cui non ritrovo un vissuto personale, perché ho avuto la fortuna di non subire dei dolori così profondi. Nonostante questo, Patapan mi ha commosso al primo ascolto, al secondo, al centesimo e a tutti quelli che ci sono stati nel mezzo. Ammesso che ci possa essere un motivo per la commozione, che cosa è stato allora? Quella domenica pomeriggio, per me c'è stata un'emozione altrettanto forte di quando Claudio ha terminato Patapan: quella di quando ha deciso di cominciarla. Patapan non sarà mai un pezzo che si può cantare di fronte a qualsiasi pubblico: ci vuole intimità, fiducia, sintonia di sentimenti per mettere in scena, di fronte a migliaia di persone, il proprio viaggio dentro al dolore. Se ogni volta un raduno può essere diverso dal precedente, tutte le volte però Claudio ha sempre questo atteggiamento di complicità, confidenza, amicizia verso chi è venuto fino a lì. Con un amico si può scherzare e raccontare gli aneddoti, gli si possono presentare gli ex compagni di scuola oppure, come è successo quel giorno, si può rivelare la propria sofferenza. Quando un amico racconta a me qualcosa di così personale, io prima mi chiedo se davvero ho meritato la sua fiducia, poi mi viene da ringra- Tutte le informazioni su www.radiocucaio.it Grazie a Grazia di www.ancorassieme.net per le bellissime foto di questa pagina! ziarlo di cuore per la condivisione. Ho applaudito al primo accordo di Patapan, come tantissimi altri, e mi sono sentito un po' in colpa perché forse anche per quello non ha trovato subito la selezione giusta sulla pianola. Dopodiché, ho ascoltato questo amico che cantava il suo dolore: ed e' stato naturale provare dolore per lui, ed ero in lacrime e però non avrei voluto fermarlo mai, perché ero felice che disseminasse quella voce straziante su ognuna delle migliaia di anime, così forse avrebbe resa più lieve la sofferenza. Quando una persona a cui vuoi bene, che ti ha dato così tanto, ti fa vedere in modo così chiaro cosa nascondeva nel cuore, cosa puoi fare se non abbracciarlo, appena finisce di parlare? Mi sarei alzato in mezzo alla platea anche se fossi stato il solo, quando si è spenta l'ultima parola: era tutto il poco che potevo fare per dire che ti ammiro, ti ringrazio per la fiducia, che in qualche modo siamo qui, che sei riuscito a farci capire. Commuoversi ancora adesso, soltanto a ripensarci mentre scrivo o mentre leggo, è segno che, quella domenica pomeriggio, qualcosa di grande è veramente accaduto. di là dal ponte pagina 5 LA RECENSIONE - Con questo lavoro il cantante dimostra di aver raggiunto la propria dimensione, senza emulare Claudio Giulio Spinucci, l’alba di un artista Esce il 6 dicembre «L’alba di noi», il nuovo lavoro con nove brani inediti Ho avuto l'onore di poter ascoltare questo disco "L'alba di noi" in anteprima e da circa due mesi non faccio altro che memorizzare ogni piccolo particolare per poter cogliere il succo di questo contenuto a dir poco sorprendente. L'effetto immediato è la stranezza con il quale, fino al giorno prima, si girava in auto con Stevie Wonder, lontano da ogni particolare rapporto e adesso con Giulio Spinucci, così amico ma tanto lontano da noi quando lo si ascolta a distanza, tanto da poterlo paragonare ai veri grandi. Io credo che personalmente ci si poteva aspettare un qualcosa che si avvicinasse molto a ciò con cui Giulio Spinucci è cresciuto, la timbrica di Claudio Baglioni, i suoi vocalizzi, il suo modo di girare il suono e non sapete quanto sono stato contento di sentire traccia dopo traccia, solo e soltanto la voce di questo ragazzo, senza somiglianze e senza alcuna emulazione, quindi il primo complimento va a Giulio per aver trovato la sua dimensione, "cosa che nessuno si aspettava". Vocalmente semi-perfetto, qualche vocale mangiata in qualche brano ma molto molto piacevole, nonostante spesso le note e l'estensione dei brani non sia molto rilassante. Strumentalmente è un disco molto movimentato e poco noioso, si passa da una ballad strappacuore: Traccia 6 "Così diversi per amarsi" a qualcosa di movimentato: Traccia 1 "L'alba di noi" senza nemmeno accorgersi che si arriva al finale: Traccia 9 "Oltre!" senza nemmeno accorgersi che si sta già ripartendo dalla 1. Una cosa che ho notato è l'atmosfera creata da suono-voce, arrangiamento-vocalità, dove non c'è musica e si poteva fare meglio, interviene Giulio riempiendo anche con i respiri quelle parti Inuscitail6dicembre2008 dei brani forse carenti nell'arrangiamento. Geniale idea la disposizione delle track, in quel modo, dalla 1 alla 9 non ci si annoia. Un complimento speciale a colui che ha gestito la registrazione in sala di ripresa, Mario Marcucci, mixando ed agendo sull'effettistica dei brani in maniera poco percepibile e molto molto fine, non esagerando con mutazioni vocali degne di effetti speciali. Per il resto un grande IN BOCCA AL LUPO a Giulio Spinucci e un buon ascolto a tutti voi! Marco Giannetti La poesia di Carmen Furfaro Caro Claudio Caro Claudio, il mondo dei tuoi fans ti abbraccerebbe in «un mondo a forma di te» proprio adesso che ha ricevuto «un po’ di più». Ad ogni attimo di eterno lo sorprendi. Tutti si chiedono «dov’è dov’è» oppure «chi c’è in ascolto» e «con le vie dei colori», lungo il Tevere che andava lento lento, riguarda le tue «fotografie»: sei proprio un «grand’uomo»! Adesso «stai su», in questa «notte di note», i tuoi fans gridano «mille giorni di te e di me» e non se ne vanno via di schiena, ma ti ripetono a squarciagola «io sono qui». E non ci sono che fotografie… I vostri scatti con Claudio Inviateci le vostre foto con Claudio e le vedrete pubblicate sui prossimi numeri della fanzine! E-mail: [email protected] [email protected] Paco e Javier Shankara con Claudio a Madrid nel 2005 pagina 6 di là dal ponte SENZAZIONI - Tra leggerezza e bellezza del paesaggio Avere ali bianche e un cuore d’aliante Una passeggiata si trasforma in sogno di Renato Castelli Li guardavo dal basso, quel rifugio - una piccola ne: il sogno di Icaro, il sogno dell'uomo di volare solitacasa nella quale s’immagina un brulicare di vita - e quel rio è lì davanti ai miei occhi. Ali bianche d'aliante tracciano nel cielo traiettorie dosso che copriva la cima del monte, una dolce cupola gialla d'erba assolata che si stagliava sul blu di un cielo silenziose e leggere in un azzurro che ora è tutto loro. terso e sperduto nell'orizzonte di una sua vita... perché Vorrei poter lanciare l'anima lassù, vorrei lanciare il mio anche il cielo ha una sua vita, con quelle nuvole che cuore a cavalcare le onde del vento, perché diventi fuggono, giocano, discutono rumorosamente, s'invola- davvero un cuore d'aliante a vivere un respiro di silenno in un viaggio verso l'infinito più lontano permesso al ziosa leggerezza e perché possa nutrirsi dell'armonia della bellezza che cade attorno, di colori e di armonia di nostro sguardo. Una salita che oggi le mie gambe sentono molto forme, a volte severe, a volte di dolcezza spalmata sul più faticosa di un tempo. E a quel tempo corre il pensie- mondo che abbiamo intorno. Vorrei che, per una volta tanto, questo cuore d'aro, quando questa strada sarebbe stata ingoiata da un liante potesse vivere davvero un sogno d'immio slancio, da un mio anelito di azzurro e di spazio. Ma questo anelito non mi manca nem«Vorrei che, una menso che regali un attimo d'illusione di poter stare lassù, al di sopra di ciò che ci fa meno oggi: il passo è più greve, le parole volta tanto, male, di ciò che ci opprime, di ciò che appeaffaticano il fiato, ma la voglia è la stessa, e questo cuore santisce la nostra vita. Poi penso a quell'omisalendo, oggi più di allora, mi accorgo di quand'aliante potesse no lassù, quell'uomo chiuso in quella che to il mondo si allarghi quando vai in alto, di quanto il cielo diventi più grande, di quanto vivere davvero sembra solo una fantasia, che non vedo, ma laggiù nella valle tutto diventi più relativo e, un sogno d'im- so che c'è. In questo momento avrà di certo da lontano e dall'alto, sia davvero possibile menso che regali la percezione di poter domare il vento, ma credere che il cielo e la terra si uniscano in un attimi d'illusione» anche lui vive un'illusione: in realtà, è anche lui, come noi tutti, in balia del vento e delle abbraccio. Un abbraccio che ci dice che da qualche parte, in qualche posto, non so come e non so sue folate bizzarre e imprevedibili, che spesso ci manquando, crescendo e cercando, vivendo e soffrendo, dano dove vogliono loro e non dove desideriamo noi. Comincia la discesa su nuovi sentieri, lasciando la tutti noi ritroveremo ciò che le nostre anime e i nostri cuori hanno perduto o mai trovato nei giorni lasciati strada già percorsa dietro di noi nel ricordo. E' un nuovo cammino con una pace diversa nell'anima, un'anima dietro i nostri passi. Le parole hanno accompagnato il nostro cammino che ha vissuto per un attimo coscientemente l'illusione e il rifugio è li davanti a noi, conforto d'oasi dopo una dell'immenso, prima di tornare in una realtà che forse, salita vissuta nel caldo di un primo sole di maggio. almeno per un po’, ci sembrerà più accettabile. Pochi passi, e la cima che dal basso era nascosta dal Si taglia un pendio ripidissimo che scende a valle come dosso è lì davanti a noi. Svetta una grande croce di per dar corpo al desiderio di tagliare e sfuggire alle ferro come un urlo verso il cielo, come un monito lan- discese ripide del nostro esistere: passi in un panorama ciato lassù a dire che i nostri slanci di passione, il nostro mozzafiato che spazia dal bianco delle nevi perenni alla soffrire i giorni che ci vengono da vivere, la nostra ricer- pianura infinita, persa nella foschia di un caldo che ca del bello, non possono essere stati vissuti invano, cerca di preannunciare un'estate in arrivo. davvero meritano un destino di pace, di verità... E di Il lago di Como, gemma azzurra in un solco verde fra le verità, Colui che sa, ce ne dovrà raccontare parecchie, montagne, ci saluta come un dolce richiamo, a dirci che di spiegazioni ce ne dovrà dare molte per farci com- anche giù a terra ci aspetta qualcosa di bello da vivere prendere e per giustificare l'assurdità di molti dei giorni se si ha voglia e desiderio di farlo, come a dirci che di questa voglia e di questo desiderio che da qualche che abbiamo vissuto. Mi guardo intorno: lì dove tutti siamo più vicini al parte tutti noi abbiamo dentro, non dobbiamo dimenticielo, siamo in molti a guardare il silenzio che scende carci mai. Il sentiero si addentra in un fantastico bosco di giù da quella croce! Un frusciare d'aria, una scia bianca in cielo e gli occhi vengono rapiti da una stupenda visio- faggi. Parole, che non riescono a trovare come spiegare la bellezza e la pace di quel posto, escono dalle nostre bocche, ma c'è la voglia di trovare la bellezza, di «E scriverò il mio nome trovare la musica giusta per la vita. Sotto quel cielo sui fogli della gente» ombroso non c'è più la folla che pian piano si è persa nel cammino: c'è un silenzio vincitore che solo ogni tanto I vostri autografi di Claudio viene interrotto dai sussurri e dalle melodie di foglie che non possiamo evitare di schiacciare sotto i nostri passi (che bello se sapessimo essere tanto leggeri da non offendere questo tappeto che abbiamo sotto i piedi!) e dal correre del vento fra queste fronde ombrose. Ormai, diventa chiaro che presto dovremo tornare giù, nella realtà della vita di tutti i giorni, ma so che il «E non lasciare andare un giorno per ritrovar te stesso figlio di un cielo così bello perché la vita è adesso» Autografo a Shankara (La vita è adesso - Claudio Baglioni) Claudio Baglioni in concerto mio cuore rimarrà lassù, il mio cuore d'aliante resterà quassù nell'irrealtà dell'immenso fondo di un mondo a metà: a metà fra il sogno che questa sia la vita e la realtà che questa sia, invece, una fuga dalla vita. Una fuga che nutre la speranza e che regala la voglia per altre fughe, sempre più intense, sempre più decise, a cercare il bello e l'armonioso che ci è dato da vivere; una fuga che sarà, magari solo per un momento, un'altra età nell'età della vita, il volo di un eterno istante di un cuore d'aliante, di quella parte pura del cuore che non vuole smettere di esistere, di vivere, che cerca quell'energia per crescere la virtù di resistere nel sogno infinito di essere qualcosa e qualcuno. Un nuovo rifugio ci riporta fra altra gente che, rumorosa nel suo allegro vociare di canti e di allegria, ne impregna i muri, poi, un po’ tutti, diventati più sommessi e silenziosi, ci accompagnano sugli ultimi passi che ci riportano dove siamo partiti. Scende la sera: luci soffuse di un sole che cala all'orizzonte e lancia i suoi ultimi raggi a giocare a nascondino fra il bosco che qui è diventato più intenso. Sentiamo un po’ più di silenzio anche fra le macchine in paziente attesa del nostro ritorno. Forse oggi tutti sappiamo un po’ di più che il tempo se ne va e non lascia niente altro che i nostri ricordi e le nostre emozioni, vissute in uno scampolo di vita da custodire gelosamente nello scrigno della memoria. La TV dedicata a Claudio Baglioni Completamente gratuita e senza scopi di lucro www.cucaiotv.net di là dal ponte pagina 7 Da «Questo piccolo grande amore», passando per tutti gli altri successi del passato Un incontro speciale La scoperta di Claudio I ricordi dell’infanzia, le prime canzoni alla radio «Pioggia su vetro. Questo siamo noi. E, come gocce, scivoliamo giu,quasi sempre troppo velocemente. Ci avviciniamo, ci allontaniamo. Ci uniamo, ci separiamo. Ci troviamo e ci perdiamo. Ci ritroviamo o ci perdiamo per sempre. A volte invece, lungo la superficie del vetro, fianco a fianco, senza incontrarci mai, senza nemmeno mai accorgerci l'uno dell'altro. E mai che siano chiare le ragioni di tutto questo». Era il risultato di una ricerca da bambina. Quanti ne avevo...? 12, 13 anni forse. "Questo piccolo grande amore", unica canzone di Baglioni che anche oggi si può a caso sentire alla radio, è stata l'inizio di un grande lontano dalla realtà baglioniana. Lontano dalle amore. Prima del tempo d'Internet in Croazia era promozioni dei dischi, lontana dai concerti, dai club, difficile sapere chi è sto Baglioni, ma io non rinunciavo. dalle persone che condividevano la passione per l'opera Volevo sapere. Volevo sentire. Volevo assaporare il di un uomo. Quando qualcuno in Croazia mi avrebbe sentimento di questa musica sconosciuta. Di questo chiesto della musica che ascoltavo, un punto poeta mistico. Al meno, mistico per me. interrogativo si avrebbe apparso sopra le teste della Dopo «Questo piccolo grande amore», grazie a gente quando avrei detto Baglioni. Ogni tanto, Internet, è venuta "E tu". Ed è successo. Un tipo di raramente, incontro uno che conosce il nome e la corteggiamento tra me e la musica di Baglioni, musica. è sempre un momento gioioso. è diventato amore. Ero quasi ossessionata con «Vorrei che, una Chiacchiero con la gente al Internet. Le "E tu". La ascoltavo, e riascoltavo. Chiudendo novità, i nuovi dischi in preparazione, i volta tanto, quegli occhi immaginavo i versi, sentivo i sapori e commenti sulle canzoni. Ogni tanto vedo le sto cuore d'aliante profumi. Rivivevo gli amori da bambina, foto dei concerti, e dei incontri che fanno i potesse vivere avventure d'estate. Nella mia mente, correvo a baglioniani. E mi si stringe il cuore. Anch'io davvero un sogno vorrei vedere un suo spettacolo. Incontrare la piedi nudi nascosta nell'ombra delle stelle... Una dopo l'altra scoprivo le canzoni. "Le d'immenso che gente che conosce la sua musica. Ma tutto ragazze del est", "Signora Lia", "Solo", "I regali un attimo questo appartiene alla realtà baglioniana di d'illusione» silenzi del tuo amore", «Poster»... Vivevo cui io non faccio parte. E di nuovo grido al queste canzoni. La mia solitudine ogni giorni cielo immenso: «Se anche tu vedi la stessa più grande, respirava dentro di me è cresceva come un luna non siamo poi cosi lontani.» cancro. Ma grazie a questa musica è diventata quasi Qualche anno fa è venuto il punto finale. La ciliegia amichevole. Non ero più sola. Questo ho capito. C'era sulla panna, il caffè nero nel freddo del mattino, la lui, il "cavaliere blu che catturo la gioventù di corona su una testa nobile... è venuto "Viaggiatore sulla primavere..." Vivevo i destini dei personaggi di sue coda del tempo". Anni di ricerche, ore passate in canzoni. Respiravo l'aria delle ragazze del est, piangevo Internet, tutto il tempo chiusa a ascoltare la musica, i assieme a signora Lia, e sognavo di andare lontano con versi e la voce di Claudio Baglioni, e ad un tratto tutto la ragazza da Poster... con ogni ascolto rivivevo queste questo aveva senso. Come pezzi di un puzzle finalmente storie. Le alzavo dai fogli morti, dalle note perse nella legati in modo giusto. "Viaggiatore" mi ha lasciato realtà del passato, presente e futuro, assaporavo la voce senza parole. "Hangar", "Il mondo a forma di te", "Mal che me le portava. Gridavo nel cielo morto “Se anche tu d'universo", "Opere e omissioni"... uno dopo l'altro i vedi la stessa luna non siamo poi cosi lontani”. Ero brani uscivano dal mio computer ed io non riuscivo a credere. Era stupendo. Una serie di canzoni che formavano un unita perfetta. La tragedia della vita, ma un briciolo di speranza che quasi non si osava ad aprire gli occhi. Divoravo il suono. Facevo i tuffi nel dolce blu del disco. Questi cari, dolci versi correvano per le mie vene. Vivevano dentro di me. Io ero esse. Ed esse erano me. Il mondo aveva il colore blu. Il colore del “Viaggiatore”. Per me ascoltare la musica di Baglioni vuol dire avere un certo colore dell'anima. Questo è quello che ci unisce. Quello che portiamo con orgoglio al nostro petto. Quello che ci fa cantare, a quello che ci fa gridare, come il grido sempre al cielo scuro: «Se anche tu vedi la stessa luna, non siamo poi cosi lontani.» Svigir A volte mi è capitato di pensare che l’emozione più grande che potessi provare l’avessi già provata, ad esempio quando mio fratello ebbe il primo figlio ed io divenni zio, quando mi diplomai o quando la mia squadra del cuore vinse lo scudetto... Beh, mi sbagliavo... L’emozione più grande che ho provato ora la conosco ed è quasi indescrivibil… è qualcosa che ti attraversa e non sai darle una dimensione, un senso, la provi e basta... questo mi è successo la mattina del 12 ottobre 2008 quando ho incontrato Claudio…. In realtà non si è trattato proprio di un incontro casuale: ero li che aspettavo da ore e mentre attendevo con la speranza di vederlo pensavo a tutto quello che avrei voluto dirgli se fossi stato appunto cosi fortunato da incrociarlo. Intorno alle 15,50 è comparso alle mie spalle: non me n’ero accorto, ad avvisarmi a dire il vero - che ce lo avevo alle spalle è stato il suo fedele Sandrone, che molto probabilmente aveva capito che non era per caso che mi trovassi lì. È stato in quel preciso istante che mi si è gelato il sangue: salivazione zero, sguardo assente e con un filo di voce l’ho chiamato. Sapete qual’era la mia paura più grande nell’incontrarlo in una situazione del genere ??? Rendersi conto che magari non sarebbe potuto essere come lo si immaginava... ma questa era una provabilità assai improbabile (scusate il gioco di parole). Si è avvicinato e, udite udite, si è presentato. Abbiamo scattato un po’ di foto con la gentile collaborazione di Sandrone, parlato per un paio di minuti e poi si è allontanato salutandomi per nome. Premesso che non era la prima volta che lo vedevo di persona, nei 49 concerti che ho visto spesso si era avvicinato ai fans e quindi avevo avuto già occasione di fare foto o rimediare una dedica, ma una situazione come quella di quel lunedì (soli io e lui ) non mi si era mai presentata. Vi scrivo questo perché per chi, come noi, segue Claudio nel suo viaggio possa rendersi conto e magari provare le stesse sensazioni che ho provato io. Ora sono ancor più convinto che vent’anni passati ad ascoltare la sua musica sono stati veramente importantissimi per me… Un saluto a tutti . www.smnewsblog.wordpress.com Giordano pagina 8 di là dal ponte LA NOVITA’ - Le foto dei fans ai raduni, ai concerti e agli altri eventi di Claudio Baglioni L’amico e io... Un gruppo di amici del sito www.ancorassieme.net: i ragazzi di Bari, foto scattata nel dicembre 2007 Foto scattata davanti al Palalottomatica il 24 aprile 2007 in occasione del tour «Tutti qui» Nella foto un gruppo di amici del sito www.ancorassieme.net Foto scattata il giorno del raduno alla fiera di Roma: Grazia del sito www.ancorassieme.net e alcuni amici Inviate le vostre fotografie agli indirizzi: [email protected] [email protected] Anna al raduno di Viterbo Enrico e Chicca al raduno di Firenze Nelle tre foto qui sopra, altri momenti del raduno alla fiera con Nicla e sui amici di là dal ponte pagina 9 Cerchiamo di conoscere non soltanto il grande cantautore, ma anche la persona Che onore di cittadino! di Angiola Sorrentino Quando ho saputo che Claudio Baglioni sarebbe diventato cittadino onorario di Pompei,son rimasta piacevolmente sorpresa… Claudio mio vicino di casa… Questa volta non è un sogno,ma pura realtà! Con la mostra fotografica “O’Scià” inaugurata a Pompei domenica 12 ottobre e unicamente dedicata al tema dell’immigrazione clandestina e dell’integrazione razziale, si è voluta sancire una certa collaborazione tra Pompei, Lampedusa e Linosa, di cui Claudio è già cittadino onorario. È inutile ricordare che O’Scià è una grande kermesse musicale che si svolge a Lampedusa ogni fine settembre e che vede protagonisti i più famosi artisti italiani richiamati da un problema molto sentito e molto attuale. O’Scià è nata per enucleare l'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni internazionali sul tema dell'immigrazione, diventando così una delle rassegne artistiche con scopi sociali più importanti in ambito europeo. Claudio ha ricevuto la cittadinanza onoraria ed il krest di Pompei dal primo cittadino, l’avvocato Claudio D’Alessio, ed è diventato amico di questa città. Il sindaco, invece, ha ricevuto la maglia di O’Scià dalle mani di Claudio. Il nostro Mago ha dichiarato che Pompei si è dimostrata una città modernissima per l’iniziativa dell’incontro e che bisogna essere artisti anche nell’incontrarsi. L’impegno di ogni essere umano è quello di lasciare il mondo meno peggio di come l’ha trovato. Inoltre ha ricordato con emozione che nel 2000, in quel teatro dove ha ricevuto il premio, vi era già stato per provare con la sua band; infatti nell’agosto di quell’anno a Pompei Claudio aprì il tour acustico “Sogno di una notte di note”, che per lui fu uno dei più belli; lo ricorda dicendo che fu una serata veramente meravigliosa: ”I decibel erano talmente bassi che si udivano i respiri delle persone anziché il nostro cantare e suonare”. Io sono stata molto fortunata: ho assistito a quel concerto, ricordo che la settimana precedente fu una delle più intense della mia vita. Di sera ero con altri fans all’ingresso dell’albergo del nostro beniamino con la speranza di vederlo uscire per andare alle prove in teatro. Più volte la nostra attesa fu premiata e per poterlo rivedere si correva da una parte all’altra! Per le strade di Pompei spesso si incrociavano Paolo Gianolio che gustava un gelato o Danilo Rea che passeggiava tranquillo. In quella settimana strinsi molte amicizie: è questa la bellezza dell’attesa, si diventa complici di un evento comune dove ci si scambiano emozioni e si riescono a carpire piccole notizie che ti fanno capire che in fondo il nostro Claudio è uno di noi, ma con la fortuna di saper cantare quelle emozioni che ognuno di noi prova ma non sa spesso esternare: lui è il nostro portavoce! Il concerto, svoltosi nell’anfiteatro degli scavi di Pompei, fu uno dei più belli e suggestivi a cui ho mai assistito e il grande mago ha espresso il desiderio di ripetere quella magica serata: è quello che mi auguro e che gli auguro! Dopo questa mia parentesi nostalgica aggiungo che Claudio ha concluso la serata pompeiana con un mini concerto sul sagrato del Santuario a cui hanno assistito migliaia di fans in un moderato visibilio, rispettosi del luogo sacro in cui le note di Claudio si spandevano! Come al solito è stato disponibilissimo e tutti lo aspettiamo l’anno prossimo alla quinta edizione di “Pompei città” come egli stesso ha promesso. Visto che Pompei è città simbolo della pace nel mondo, si è anche prospettata l’ipotesi di realizzare la prossima edizione di “O’Scià” proprio nel Teatro Grande con l’approvazione del sindaco D’Alessio. Noi ne saremmo orgogliosissimi! Grazie a te, Claudio, anche qui con la tua umanità sei riuscito a coinvolgere una città intera a cui, sicuramente, se ne accoderanno delle altre! Chi è davvero Claudio? Riflessioni oltre l’apparenza della vita artistica Sono anni, ormai, che sentiamo nominare Claudio Baglioni. Ne sentiamo parlare per mille motivi: O’scià, concerti, album, dvd, partite del cuore e interviste. Cioè qualcosa legato sempre alla sua vita artistica. Ma tralasciamo un aspetto fondamentale! La persona! Chi è veramente Claudio Baglioni? Cosa ha nel suo cuore? Cosa ha sofferto nella sua vita? Cosa prova ogni volta che scrive o canta una canzone? Cosa prova nel vedersi etichettato come il “cantore dell’amore” o il “tizio del piccolo grande amore”? Ce lo siamo mai chiesti? Non penso! Cerchiamo di capire e conoscere non solo il Claudio artista e cerchiamo di scoprire quella bellissima persona che è il Claudio uomo, padre, compagno, amico e… persona! Mi chiedo come si faccia a giudicare una persona se di essa si conosce solo un aspetto e per lo più quello artistico. Per questo, avendo avuto la fortuna e la possibilità di conoscerlo, anche se in una situazione un po’ particolare, di persona, e da persona, cercherò di parlare di lui come se stessi parlando di Claudio, un Claudio qualunque. Conobbi Claudio il 6 novembre 2006. La prima volta che ho incontrato Claudio, ho pensato che non fosse lui! È totalmente diverso da come lo vediamo in tv. È molto più alto, magro, sciupato e carino!... Molto disponibile, dolce e divertente! Lo guardavo con gli occhi di una ragazzina innamorata che aveva coronato quello che sembrava un sogno incoronabile!... E ho provato una sensazione stranissima nell'abbracciarlo!... Come se stessi realmente abbracciando quel sogno! La discussione durò pochissimo in confronto a quello che avrei desiderato, ma fu anche troppo lunga, per capire di che verità umana mi trovassi di fronte! Mi ritrovai a parlare con Claudio in seguito ad uno spiacevole episodio, in cui lui, non solo mi stette vicino come artista, ma soprattutto da uomo e padre. Beh, era tutto molto diverso: era molto intimidito… Non sapeva come parlarmi, cosa dirmi… però è stato molto più paterno, molto più vicino! C'era qualcosa che ci legava realmente. qualcosa che mai distruggeremo… La vita! La mia vita! Io sono legata a lui e lui alla mia vita, e mai, neanche se mai lo rivedrò, saremo ognuno nel cuore dell'altro anche se in modo diverso. Mi ha fatto sentire una persona speciale, fortunata, ma non diversa! Ero speciale per quel che avevo visto e vissuto... ma non diversa perché con problemi in quel momento! Ha saputo coccolarmi con le parole oltre che con delle carezze magiche! Cosa mi trasmetteva? Tremavo, avrei voluto abbracciarlo forte, stringerlo a me, fargli capire Claudio Baglioni in concerto (foto di Grazia www.ancorassieme.net) quanto fosse importante per me. Lo guardavo e sembravo paralizzata, anche se sapevo che non mi avrebbe mai detto no ad un abbraccio! Ho rivissuto tutte le sue parole dentro i miei e i suoi occhi! Mi trasmetteva sicurezza, amore... Mi ha fatto sentire felice! È riuscito a farmi sorridere e a darmi la forza per rivedere una luce, in un momento di buio totale! Ma il gesto più carino è stato pensarmi e nominarmi sul momento di “saltare”... mi ha fatto rabbrividire e trovare in quelle gambe doloranti e cedenti la forza di saltare con lui! Una tenacia, una sensibilità, un’affettuosità e considerazione che penso in pochi avrebbero avuto fossero stati il “Baglioni” descritto dai commenti della gente! Ho sentito nella sua voce, la purezza del suo cuore, dei suoi pensieri, delle sue parole. Ho sentito nelle sue parole la sua educazione, la sua timidezza, il suo rispetto. Ho sentito nella sua freschezza l’interessamento per una persona ignota. È una persona che ha sicuramente i suoi difetti, come chiunque, ma a differenza di molti i suoi pregi non li esibisce enfatizzandoli. Molte volte ho sentito commenti del genere: “Baglioni? Quel montato rifatto?” Beh, su una cosa posso essere sicura: Claudio non è per niente montato! Aiuta il prossimo con la sua musica, con il suo esempio, con il suo modo di essere, di esprimersi e di trasmettere. Basti pensare a cosa fa ormai da 6 anni a Lampedusa. Come si dedica alla vita e basta, anche, interpretare i suoi testi! Tornando invece ai commenti poco carini, voglio chiarire una piccola cosa riguardo al secondo punto, ovvero, la chirurgia plastica. E anche se fosse? È la sua vita. Se vi interessate realmente nel conoscerlo solo dal punto di vista artistico, per favore, limitatevi a contestarlo solo sul piano artistico. Non posso dire o obbligare nessuno ma, da una voce che ha scoperto Claudio col tempo e in modo insolito, lasciatevi suggerire: “Claudio è realmente una persona diversa. Scopritela!” Non smettere mai di trasmettere… Yulja pagina 10 di là dal ponte Puoi scaricare gratuitamente la fanzine da questi siti: www.smnewsblog.wordpress.com www.tuttiqui.net www.radiocucaio.it www.cucaiotv.net www.fabioconti.blogspot.com www.brever.net www.ancorassieme.net www.granduomo.altervista.org www.senzamusica.net www.stelledistelle.blogspot.com Notizie in breve e ultim’ora LA DISCOGRAFIA COMPLETA È uscita il 21 ottobre 2008 la discografia illustrata di Claudio Baglioni. All'interno troverete tutta la storia discografica, a colori, che cataloga tutti gli LP, CD, Videocassette DVD - libri - collaborazioni e fumetti di e su Claudio Baglioni: un'opera realizzata da Melisanda Mattei Autunnali, Manlio Fierro e Raffaele Pirretto. Destinato a diventare la Bibbia del BAGLIONIANO DOC poiché raccoglie tutto quello che Claudio ha realizzato fino ad oggi a partire dall'inizio della sua carriera. La prefazione stessa l'ha scritta Claudio Baglioni, che non sola ma è accompagnata da quella di Massimiliano Savaiano e Guido Tognetti, le due persone che dagli anni novanta accompagnano il nostro mito. Dulcis in fundo le fotografie, alcune delle quali compresa la copertina sono state scattate da Grazia di Ancorassieme. Disponibile nelle librerie e su IBS. viaggio attraverso la memoria e le emozioni delle sue canzoni. La serata sarà a scopo benefico, a sostegno delle attività del FAI. Informazioni: tel. 011/530979 - sito internet www.fondoambiente.it. Vendita biglietti al Regio, piazza Castello 215, tel. 011/8815241, euro CONCERTO AL TEATRO REGIO Conto alla rovescia per il concerto di uno dei più noti cantautori italiani. Claudio Baglioni si esibirà al teatro Regio di Torino alle ore 20.30 di lunedì 24 novembre. Ad invitarlo a Torino è stato il Fondo per l’ambiente italiano (Fai). Baglioni sarà accompagnato sul palco soltanto dal suo pianoforte, per un 110-90-70-55-35 compresa tessera Fai. 21/11/2008 IL «PUGLIA NIGHT PARADE» La Puglia diventa il più grande palcoscenico a cielo aperto del mondo. Dal 5 al 7 dicembre, infatti, “Puglia Night Parade” metterà in scena più di 80 spettacoli, il meglio degli artisti di strada, danza, teatro, musica e concerti, in un sapiente mix fra turismo, cultura e intrattenimento. Dai colossi del nuovo circo visuale Cirque du Soleil e Les Farfadais, al teatro di strada dei Transe Express, alle compagnie teatrali Els Comediants e La Fura dels Baus, le eccellenze sulla scena artistica mondiale, trasformeranno la Puglia in una vetrina internazionale. La rassegna è promossa dall’Assessorato al Turismo della Regione Puglia con l’organizzazione del Teatro Pubblico Pugliese. Tutti i capoluoghi di provincia, Bari, Foggia, Brindisi, Lecce, Taranto, insieme a Barletta e ai due siti tutelati dall’Unesco, Castel del Monte ed Alberobello, ospiteranno una folta serie di spettacoli di altissimo livello artistico e culturale. Oltre alle spettacolari parate che travolgeranno la scena urbana, strade, piazze, chiese, castelli e palazzi storici saranno occupati da eventi, mostre, spettacoli teatrali e musicali. In calendario concerti di Franco Battiato (Taranto), Antonello Venditti (Bari), Claudio Baglioni (Bari), Roy Paci e performance di poeti, scrittori e testimonial della pugliesità nel mondo. (info da www.ancorassieme.net) www.stradafacendocb.altervista.org Questo numero è stato chiuso il 24 novembre 2008 - La precedente fanzine è stata scaricata 650 volte http://serenatainsolxte.spaces.live.com è un periodico multimediale amatoriale, non ufficiale e completamente gratuito dedicato a Claudio Baglioni Lo staff: Responsabile pubblicazione: Enrico Avagliano Responsabile impaginazione: Gianluca Sorrentino Coordinamento editoriale: Fabio Conti Redazione tecnica e organizzativa: Pasquale Picone Nicoletta De Lucia Hanno collaborato a questo numero: Wanda D’Amico (Koinè), Angiola Sorrentino, Paperina ‘78, Carmen Furfaro, Renato Castelli, Teresa, Svigir, Leonardo Benucci, Marco Giannetti, Giordano, Yulja, Roberta Massaro, Grazia di Ancorassieme.net In alcune tappe milanesi del tour QPGA è stato distribuito un tabloid, che tratta dei concerti e degli artisti che si esibiscono in provincia. Tra questi il nostro Claudio. Qui a sinistra, la copertina della rivista. Sul portale SMNews potete trovare anche le trascrizioni degli articoli pubblicati all’interno. ROMA - 20 dicembre 2008 - ore 21,30 Ristotheatre «LA BIGA» via Raffaele Costi, 9 (zona Tor Sapienza) Fanzine Italiane - Associazione di Promozione Sociale Tutti i fan di Claudio Baglioni possono collaborare a questa rivista! Invia articoli, foto e materiale a: info@tuttiqui,net [email protected] www.fanzineitaliane.it