copertina ottobre
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copertina ottobre
50 Come è nella sua natura, solo raramente è visto come protagonista principale, più spesso, per notare la sua presenza bisogna osservare con attenzione e calma. Tuttavia la sua presenza non è mai banale: gli è stata attribuita una tale ricchezza di significati simbolici da permettere una lettura trasversale attraverso i secoli. Capolavori che potrebbero comporre una vera e propria storia con baffi e coda, colma di sorprese. Gli aneddoti sul gatto si sprecano, e molti sono illuminanti; il gatto è una presenza certamente amica e un tantino inquietante: “mamma, il gatto mi guarda!!”, “guardalo anche tu...”, “…sì, ma lui mi guarda di più!!??” Tutte le nazioni, in ogni lingua o dialetto, possiedono una ricchissima antologia di filastrocche, proverbi, modi di dire, superstizioni e paragoni che riguardano i gatti. I detti popolari nella loro varietà mettono in evidenza le mille facce possibili di un animale che rimane inspiegabile, affascinante e misterioso e che tale rimarrà sempre. UN PO’ DI STORIA. Chi scrive ha voluto inserire questo elogio al gatto perché è molto difficile parlare dei persiani rimanendo distaccati e imparziali, soprattutto dopo aver allevato per quasi trent’anni questa razza e se queste piccole meraviglie pelose fanno ancora parte della propria vita. La razza persiana è stata “costruita” in un centinaio di anni da allevatori e appassionati. Esiste uno standard di razza che, però, è in continua evoluzione. I primi esemplari vennero importati dalla Persia, l’attuale Iran, e da ciò deriva il nome “persiano”: erano gatti tarchiati, forti, con il pelo lunghissimo e un carattere dolcissimo, tanto che in epoca vittoriana la regina Vittoria ne possedeva di bellissimi esemplari e in particolare alcuni di colore blu: è definito blu il colore grigio perché il pelo controluce assume delle tonalità azzurro-bluastre. Quei primi esemplari erano tuttavia ben diversi dall’attuale persiano: un lungo e paziente lavoro di ibridazione con i gatti d’angora turchi e, senza dubbio, anche con altre razze ha portato via via ad accorciare il corpo e il muso, allargare la testa e rendere molto grandi gli occhi, nonché a migliorare la tessitura e la lunghezza del pelo. L’AMICO DEI BAMBINI. I colori del persiano sono moltissimi, più di 200, e il suo pelo lungo e setoso è piacevolissimo al tatto. L’espressione del muso è, di norma, dolce e simpatica, quasi un bambolotto, un giocattolo e, quando è adulto, anche la sua poca propensione al movimento lo fa vedere ai più come una specie di soprammobile. È un animale molto robusto e forte e, grazie alla sua bontà, possiamo fargli quasi di tutto in termini di gioco: chi scrive ha visto bambini piccoli portarsi dietro il gatto tenendolo per il collo, vestirlo con i vestitini delle bambole e infilarlo nella casetta o nella carrozzina della bambola senza che questi avesse la minima reazione di fuga o di ribellione e, quando il bambino, stremato dalle lunghe ore di corsa e di gioco si addormenta nel suo lettino, ecco che il gattone si accovaccia di fianco come a proteggerlo e a scaldarlo, ma quando decide diversamente da ciò che noi vorremmo, ci rendiamo conto che è molto più forte di noi e dobbiamo ricrederci e arrenderci. COSA DICE LO STANDARD. Taglia da media a grande. Corpo corto e compatto, dorso e spalle forti e muscolose, petto largo. Collo corto e forte. Zampe corte, robuste e grosse. Piedi larghi e rotondi, i peli interdigitali sono preferiti. Testa rotonda ben bilanciata con cranio largo e sopratesta arrotondata. Mento forte, mascella larga e potente. Naso corto e largo con narici ben aperte che permettano l’agevole flusso dell’aria. Stop tra gli occhi non più alto della palpebra superiore e neppure più basso della palpebra inferiore. Orecchie piccole, con punte arrotondate e peli che fuoriescono dall’interno, piazzate distanti tra loro e abbastanza basse sulla testa. Occhi di forma rotonda, grandi e aperti, distanti tra loro. Colore brillante ed espressivo di colore puro. Coda corta e folta in proporzione con la lunghezza del corpo, termina con la punta leggermente arrotondata. Pelliccia lunga e densa, sottile e setosa non lanosa. Una folta gorgiera copre le spalle e il petto.