1 CORSO DI SCRITTURA CREATIVA (classe II A). LE STRATEGIE

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1 CORSO DI SCRITTURA CREATIVA (classe II A). LE STRATEGIE
CORSO DI SCRITTURA CREATIVA (classe II A).
LE STRATEGIE DELLA SCRITTURA: SCRIVERE I VARI TIPI DI TESTO E “FARE IL
TEMA”.
LEZIONE 3
(16 Maggio 2011)
IL TESTO INTERPRETATIVO-VALUTATIVO.
Ombre Rosse, di John Ford. Con John Wayne, Claire Trevor, Thomas Mitchell, John Carradine.
Western, USA, 1939.
Durata: 97’.
Una diligenza deve attraversare un territorio selvaggio, minacciato dagli indiani Apache. Gli
occasionali compagni di viaggio sono divisi da antipatie reciproche e da forti pregiudizi. Tra gli
altri, si segnalano per la loro personalità e il loro carattere, una giovane donna di nome Dallas, uno
sceriffo, un giocatore professionista e un medico spesso alcolizzato. A loro, poco dopo la partenza,
si aggiunge Ringo Kid, un giovane fuggito di prigione che vuol vendicarsi della banda che gli ha
sterminato la famiglia. Lo sceriffo lo arresta e lo fa salire a bordo, dove però entra in confidenza
solo con Dallas. Le difficoltà e le peripezie del viaggio accentuano le distanze tra i vari personaggi,
sempre sotto la minaccia degli Apache. Proprio quando la meta è vicinissima, la diligenza è assalita
dai pellerossa e solo il coraggio di Ringo Kid e l’arrivo all’ultimo momento della cavalleria, salvano
i bianchi.
Giunti a destinazione, i passeggeri superstiti si separano. Ringo, dopo aver dichiarato a Dallas i suoi
sentimenti riesce a vendicare i suoi familiari e con la complicità dello stesso sceriffo, si rifugia in
Messico assieme alla sua donna.
Il film è un grande classico western. Anzi, è forse il capostipite di una lunga serie di film analoghi
sul tema del viaggio nel Far West sotto la minaccia di pellerossa e banditi e con l’immancabile
figura dell’eroe di turno. L’elemento essenziale della vicenda, come in ogni western, è l’avventura,
ma non manca l’approfondimento di aspetti psicologici relativi ai caratteri dei protagonisti. La
drammaticità della situazione, porta infatti a galla vari aspetti, buoni e cattivi, della personalità di
ciascuno.
Opera di un regista abile e accorto come John Ford, il film è ancora oggi, a distanza di tanto tempo
dalla sua produzione, suggestivo anche sotto il profilo tecnico, per l’efficacia delle riprese, la scelta
dei piani, per il montaggio e il ritmo dell’azione. Ottima anche la fotografia, tutta giocata sulla
contrapposizione fra bianco e nero. L’interpretazione di John Wayne, nella parte dell’eroico Ringo
Kid, resta ancor oggi magistrale.
Il film è una pietra miliare del cinema d’azione, con le sue emozioni nette e forti. Impedibile anche
per i più giovani.
(Roberto Alberini)
-Informazioni tecniche
-Descrizione
-Interpretazione
-Conclusione
Il paragrafo che hai appena letto appartiene alla tipologia testuale che si definisce interpretativovalutativa: è, in pratica, una recensione, in questo caso di un film. Realizzandola, il suo autore
(Roberto Alberini), si è proposto di descrivere, interpretare e valutare il film in questione per aiutare
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il lettore a capire se vale o no la pena guardarlo, ma anche per guidarlo alla visione e alla
comprensione del significato.
Naturalmente è possibile elaborare recensioni non solo di film, ma anche di romanzi, saggi, libri in
generale, album musicali, opere di qualsiasi genere.
E’ chiaro che è possibile realizzare una recensione completa e onesta, di un libro o di un film, solo a
patto di conoscere bene l’oggetto della recensione stessa!
Per realizzare un testo interpretativo-valutativo completo e ben articolato, è consigliabile una
suddivisone del paragrafo in quattro punti, seguendo una scaletta di questo tipo:
-una prima parte informativa, che contenga tutti i dati utili per individuare l’oggetto della
recensione (autore, eventuale traduttore, titolo, luogo di edizione, anno di edizione, casa editrice,
numero delle pagine, prezzo – qualora si tratti di un volume; titolo, regista, attori, genere, luogo e
data di produzione, durata ed eventualmente sala di proiezione – qualora si tratti di un film);
-una seconda parte descrittiva, che contenga la presentazionedell’oggetto della recensione, per lo
più sotto forma di riassunto della trama del libro, o del film;
-una terza parte interpretativa, che contenga l’analisi del libro o del film, sia sul piano del
contenuto, sia sul piano delle soluzioni tecniche adottate dall’autore/regista;
-una quarta parte strettamente valutativa, che contenga il giudizio finale e il commento personale
dell’autore della recensione;
La parte informativa e quella descrittiva possono a volte trovarsi fuse, ma è necessario i nuclei
dell’una e dell’altra appaiano presenti nella nostra recensione. Dovendo perciò scrivere un testo
interpretativo-valutativo come appunto una recensione, è bene che i punti della scaletta siano
affrontati tutti, specie per i primi esercizi. Dopo aver acquisito un po’ di pratica, si potranno tentare
soluzioni più agili e riassuntive.
Nella elaborazione di un testo interpretativo-valutativo, oltre a rispettare i consueti principi di
organicità e correttezza, si consiglia di provare a immedesimarsi nell’eventuale lettore della
recensione e provando a fornire tutti i dettagli che noi stessi troveremmo utili per farci un’idea
completa del libro che stiamo per acquistare o del film che avremmo intenzione di vedere.
E’ necessario motivare sempre le affermazioni, soprattutto nella parte interpretativa, sostenendo con
adeguate argomentazioni, opinioni e giudizi.
In questa tipologia testuale è particolarmente importante la cura del lessico specialistico proprio del
settore cui appartiene l’opera della quale stiamo elaborando la recensione, si tratti di un romanzo, di
un brano musicale, di un film: è bene dunque allenarsi e imparare a usare la terminologia adeguata.
Il tempo verbale che si consiglia di impiegare è in questo caso prevalentemente il presente, tempo
“commentativo” per eccellenza, perché chi realizza una recensione è come se parlasse dell’oggetto
in questione avendolo davanti a sé.
Al momento della revisione finale del testo interpretativo, è bene prestare particolare attenzione alla
completezza dell’esposizione: chi leggerà la recensione non si aspetta soltanto di “capire” qualcosa
in più dell’oggetto che gli è presentato nel brano e la valutazione che di esso viene offerta, ma dovrà
essere adeguatamente stimolato a prendere un contatto diretto con l’oggetto stesso (film, romanzo,
canzone…) o anche, se già lo conosce, a ragionare meglio su di esso, confrontando l’opinione
dell’autore della recensione con la propria.
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