PROPOSTA DI SERVIZIO DI PSICHIATRIA DI LIAISON

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PROPOSTA DI SERVIZIO DI PSICHIATRIA DI LIAISON
DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE DELL'AZIENDA OSPEDALIERA DI COMO
Direttore: Dr. Claudio Cetti
PROPOSTA DI SERVIZIO DI PSICHIATRIA DI LIAISON
Responsabile: Dr. Raffaele Iavazzo
1. PREMESSA
La psichiatria di liaison può essere considerata la punta avanzata di cui l’organizzazione sanitaria moderna si dota per
rispondere a diversi bisogni di molti utenti. Schematicamente possiamo dire che essi sono pazienti da un lato ed operatori
dall’altro.
Ai primi è destinata l’organizzazione di un servizio di consulenza per casi problematici (i casi psichiatrici classici, il disagio che
nasce dall’impatto con la malattia, il caso del paziente con famiglia ad alta emotività espressa); ai secondi è indirizzata sia
l’organizzazione di corsi di formazione sia quella di incontri periodici di supervisione.
Un altro bisogno diffuso sempre più espresso da parte dei vari reparti ospedalieri riguarda il counselling per il burn out degli
operatori.
Lo stesso Piano Regionale Salute Mentale 2003-2005 dedica un’attenzione mai vista in precedenza, e così recita:
"L’integrazione della psichiatria nell’Ospedale Generale ha determinato, negli ultimi anni, una maggior capacità di
riconoscimento dei disturbi psichici da parte di altri specialisti, un incremento delle richieste di visite nei reparti ospedalieri e
un aumento della richiesta di programmi di cura per specifiche popolazioni di utenti affetti da patologie primariamente
medico-chirurgiche. L’Ospedale Generale è una delle sedi più importanti per il riconoscimento dei disturbi psichici. Questo
accade perché l’esperienza di malattia, soprattutto se grave e/o cronica diventa fattore scatenante di molti disturbi psichici.
L’Ospedale Generale è dunque un “territorio” ad alta morbilità a ragione dell’alta prevalenza di disturbi psichiatrici associati a
patologie mediche gravi, croniche, invalidanti e ad esito infausto. Per la risposta alle richieste dell’Ospedale Generale, si
individua come strumento organizzativo per il DSM, un Servizio di Psichiatria di Consultazione e Collegamento".
Da diversi anni erano presenti iniziative disperse, con prestazioni psichiatriche con caratteristiche “contenitive” e riparatorie,
relativamente a pazienti che esprimevano segni di sofferenza psichica, sia pazienti in carico ai servizi di salute mentale, o
pazienti senza particolare riferimento, attraverso il sistema di visite parere erogato dai vari SPDC presenti nei Presidi, con
prestazioni psicologiche che venivano richieste per un settore di pazienti che secondo il pregiudizio comune dovevano essere
risparmiati dal contatto con gli psichiatri; va sottolineato che in tutta l’azienda operava un unico psicologo a 20 ore sostenuto
da tirocinanti, da interventi sporadici di singoli operatori che con passione e nel generale misconoscimento (“quel lavoro è
una perdita di tempo che sottrae attività ai vari pazienti”) erano disponibili a supportare sul piano psicologico e relazionale
autonome esperienze di gruppi di operatori motivati.
Con questa iniziativa l’Azienda e il Dipartimento hanno voluto farsi carico di un problema che sta diventando sempre più
esplosivi e negativo a segno della particolare problematicità delle relazione tra pazienti ed operatori, e tra pazienti e
famigliari, dentro il sistema organizzativo, con tutti i pregiudizi che si sviluppano attorno ai tempi del mentale e dell’emotivo.
2. FINALITA'
Qualsiasi paziente sa, quando si reca in ospedale, che la funzione del medico è una buona funzione quando esce dal proprio
sapere di disciplina e si occupa di tutta la persona. Solo per poche patologie siamo disposti ad essere presi in carico come
portatori di organi malati. In generale l’instaurarsi di un processo morboso provoca sempre reazioni anche psicologiche, di cui
qualcuno deve farsi carico. Il medico sa che il punto focale della medicina è rappresentato dall’incontro tra la personalità
dell’operatore sanitario e quella del paziente. La psichiatria di liaison si propone di aiutare l’organizzazione sanitaria ad
assicurare:
- una presa in carico piena della sofferenza, sia quella organica che quella psichica;
- una migliore umanizzazione dell’ambiente di cura, come premessa indispensabile di una “Buona Cura”;
- un’attenzione alla soddisfazione dell’utente;
- un’attenzione alla motivazione dell’operatore e sostegno nei momenti di disagio;
- un aumento dell’indice di attrazione, con un miglioramento della configurazione interna (miglioramento dei
processi di cura) e di quella esterna (miglioramento della concorrenzialità);
- risposta alle richieste di visita a parere;
- attività di collegamento e quindi di cura e prevenzione per i pazienti organici a rischio (pz con ictus,
coronaropatici ecc.);
- presa in cura del paziente nel reparto di ricovero per ridurre le richieste di trasferimento al reparto psichiatrico;
- educazione al riconoscimento e al trattamento dei disturbi psichiatrici “comuni” (disturbi depressivi e d’ansia) da
parte dei medici dell’Ospedale Generale;
- partecipazione ai programmi di miglioramento della qualità delle cure e di umanizzazione dell’Ospedale
Generale.
3. OBIETTIVI
1)
2)
3)
4)
Attivare un servizio di visite-parere
Assicurare la possibilità di interventi di supervisione
Attivare Corsi di Formazione alla relazione per gli operatori sanitari
Attivare un servizio di counselling per burn out degli operatori