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L’epopea dell’Aviazione Civile Italiana (1926-1940)
COME RONDINI NEL CIELO
L’epopea dell’Aviazione Civile Italiana (1926-1940)
COME RONDINI NEL CIELO
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INTRODUZIONE:
L’esposizione, alles ta nelle pres giose sale del MUSEO STORICO DELLA COMUNICAZIONE presso il MINISTERO
DELLE POSTE E TELECOMUNICAZIONI DI ROMA EUR, ricostruisce e passa in rassegna la genesi dell’Aviazione
Civile in Italia, ripercorrendo le tappe che portarono, con i primi modelli di macchine volan elaborate dai
pionieri delle costruzioni aeronau che, alla produzione di gioielli tecnologici sempre più sicuri e alla graduale
creazione del trasporto aereo italiano.
Durante l’impegno bellico della Grande Guerra, un Paese pre amente agricolo e rurale come il nostro operò uno
sforzo notevole nella produzione degli aeromobili ge ando le basi della sua industria aeronau ca.
L’armata dell’aria fu in grado di schierare migliaia d’aerei con una compagine di aviatori di o mo livello.
Terminata la prima guerra mondiale alcuni pilo e imprenditori pensarono che lo sviluppo dell’aviazione
commerciale avrebbe supplito alla saturazione del mercato militare.
La morfologia del territorio italiano rappresentò inizialmente un ostacolo al traffico aereo per la presenza delle
catene montuose ma il rapido sviluppo tecnologico ribaltò presto la situazione colmando (e in parte
mascherando) con il volo il gap infrastru urale della nazione.
Nei primi anni si u lizzarono in prevalenza idrovolan , poi gradualmente gli aeromobili terrestri crebbero per
numero e importanza.
TUTTI GLI AEROMOBILI FURONO SOPRATTUTTO UTILIZZATI PER IL SERVIZIO DI POSTA AEREA.
Tra le due guerre mondiali il progresso aeronau co italiano segnò uno straordinario incremento: nel 1938 l’Italia
deteneva circa la metà dei prima contempla dalla Federazione Aeronau ca Internazionale (record di velocità,
altezza, durata, affidabilità …).
Memorabili i raid mondiali di Francesco de Pinedo e Italo Balbo i quali diedero pres gio e fama all’intero se ore
aeronau co nazionale che iniziò a vendere all’estero i propri prodo .
SIMBOLO:
LA RONDINE NELLE VARIE RIELABORAZIONI GRAFICHE È DA SEMPRE STATA, DALLA SUA NASCITA NEGLI ANNI
VENTI FINO A OGGI, IL SIMBOLO DELL’AVIAZIONE COMMERCIALE ITALIANA.
LE COMPAGNIE:
Le prime compagnie aeree italiane iniziarono la loro a vità nel 1926 con capitali priva e sovvenzioni pubbliche
e nell’arco di un decennio, in un travagliato contesto economico, raggiunsero il numero di 14, alimentando un
traffico di passeggeri e merci terzo al mondo dopo quello di Gran Bretagna e Francia.
1926 S.I.S.A. (Società Italiana Servizi Aerei) con base Trieste.
Il 1° aprile 1926 effe uò il primo volo di linea italiano sulla tra a Trieste Torino.
U lizzava esclusivamente velivoli CANT.
Nel 1929 percepiva un sussidio chilometrico statale di 11,44 £/Km e aveva una percentuale di u lizzazione del 53%.
Confluì nella SAM il 1° agosto 1935.
Collegava Trieste - Torino - Zara.
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1926 S.A.N.A. (Società Anonima Navigazione Aerea) con base Genova.
Collegata all’industria meccanica genovese, si dotò degli idrovolan WAL realizza su proge o DORNIER dalla
CMASA di Marina di Pisa.
Nel 1929 aveva dallo Stato un contributo chilometrico di 17 £/Km ed un coefficiente di riempimento del 31%.
Fu assorbita dalla SAM il 1° luglio 1934.
Collegava Roma - Napoli - Palermo.
1926 A.E.I. (Aero Espresso Italiana) con base Brindisi.
U lizzava idrovolan SIAI S.55C e DORNIER WAL.
Nel 1929 percepiva un sussidio chilometrico statale di 30 £/Km e aveva una percentuale di u lizzazione del 21%.
Fu assorbita dalla SAM il 1° giugno 1934. Collegava Brindisi - Atene - Costan nopoli.
1926 TRANSADRIATICA con base Venezia.
U lizzava i robus JUNKERS F.13 e G.24 tedeschi.
Si dimostrò la più efficiente compagnia aerea italiana dell’epoca.
Nel 1929 percepiva un sussidio chilometrico statale di 12,20/16,20 £/Km e aveva una percentuale di
u lizzazione del 60%.
Fu assorbita dalla SAM nel dicembre 1931. Collegava Venezia - Klagenfurt - Vienna.
1927 ADRIA AERO Lloyd con base Tirana.
Venne acquistata dal governo italiano dalla Lu hansa nell’agosto 1927 per operare in Albania. Il suo pacche o
azionario fu poi conferito alla SAM e quindi all’Ala Li oria nel 1935.
Operava con i BREDA 44.
1928 A.L.I. (Avio Linee Italiane) con base Torino.
Cos tuitasi con capitale interamente FIAT a vò il primo collegamento aereo Milano-Roma il 1° o obre 1928.
U lizzava i FIAT G.12 - G.18
Privilegiò la reddi vità delle linee piu osto che il loro numero, assorbendo nel 1937 circa un quinto del traffico
italiano.
Sulla Milano - Roma trasportava in media 10,3 passeggeri per volo e 15,8 sulla Roma - Amsterdam.
Fu l’unica compagnia a non confluire nell’Ala Li oria e, salvo l’interruzione dovuta al confli o, operò fino al 1952.
Nel 1929 percepiva un sussidio chilometrico statale di 13,45 £/Km e aveva una percentuale di u lizzazione del 52%.
Collegava Torino - Milano - Roma - vari scali europei.
1928 C.N.A. (Compagnia Nazionale Aeronau ca) con base Roma.
Realizzata all’interno dell’aeroporto del Li orio (Urbe) operava sopra u o come scuola di volo fornendo servizi
di posta e pubblicità con aeromobili addestra vi.
1928 S.A.M. (Società Aerea Mediterranea) con base Roma.
Nacque il 26 marzo 1928 per volontà del So osegretario all’Aeronau ca Italo Balbo con capitale statale e la
dichiarata intenzione di razionalizzare la presenza italiana sulle ro e aeree mediterranee.
Il suo primo presidente fu il generale Francesco de Pinedo.
Nel 1929 percepiva un sussidio chilometrico statale di 15,50 £/Km e aveva una percentuale di u lizzazione del 42%.
La flo a comprendeva numerosi ed eterogenei aeromobili polivalen .
Collegava Roma con vari scali mediterranei ed europei.
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1931 N.A.A. (Nord Africa Aviazione) con base Bengasi.
Creata il 4 luglio 1931 finanziata dal Ministero delle Colonie ebbe come dire ore tecnico Bruno Velani che
concluse la sua carriera oltre quarant’anni dopo come presidente Alitalia.
Nel primo anno si ebbero solo 5 cancellazioni su 280 voli con il trasporto di circa 2800 passeggeri, 10 tonnellate
di posta, 33 di bagagli e 17 di merci.
Fino al 1° agosto 1935, quando fu incorporata nell’Ala Li oria, non ebbe alcun incidente.
Collegava Bengasi - Tripoli - Roma.
1931 S.I.T.A.R. (Società Incremento Turismo Aereo Roma) con base Roma.
Operava in prevalenza voli turis ci con MACCHI M.24 - SIAI S.16.
1934 ALA LITTORIA con base Roma.
Cos tuita il 28 o obre 1934, fu la prima Compagnia di Bandiera Italiana di proprietà statale. Incorporò la SAM
la SANA, la SISA e l’AERO ESPRESSO.
La concentrazione di uomini e mezzi permise di avviare un complesso programma di interazione
par colarmente visibile nella ristru urazione di scali e uffici, svolta con l’aiuto di giovani ar s e archite .
Per i collegamen con i Paesi mediterranei si impiegavano in prevalenza idrovolan .
Per le tra e terrestri fu u lizzato il SIAI S.73.
La numerosa flo a comprendeva anche CANT - MACCHI - CAPRONI.
Collegava Italia - Mediterraneo - Europa.
1935 ALA LITTORIA Linea dell’Impero con base Roma.
Inaugurata nel dicembre 1935 con mezzi interamente italiani su tu i 7500 Km del percorso Roma Mogadiscio,
questa intensa a vità di volo poneva nel 1938 Ala Li oria al primo posto in Africa davan ad Air France e
Imperial Airways.
Venivano impiega CANT Z506 e SM S.75.
Collegava Roma con l’Africa orientale.
1938 AVIOTRASPORTI con base Roma.
Collegava Roma con l’Africa orientale trasportando in prevalenza posta e merci.
Gli aerei impiega erano i CAPRONI C.133 - C.148.
Collegava Roma con Assab (Eritrea).
1939 L.A.T.I. (Linee Aeree Transcon nentali Italiane) con base Roma.
Dal 21 dicembre 1939 collegava Roma con Rio de Janeiro rifornendosi a Siviglia - Villa Cisneros (Sahara
occidentale) - Isola del sale (Capo Verde) - Natal.
Fino alla sospensione dei voli impos dal Brasile il 24 dicembre 1941 la L.A.T.I. compì 211 traversate atlan che
trasportando 434 passeggeri, 70 tonnellate di posta, 129 di merci. U lizzava aerei SM.73 - SM.83.
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LOCATION:
Il pres gioso MUSEO STORICO DELLA COMUNICAZIONE, che ospita la mostra, illustra l'evoluzione dei sistemi di
comunicazione dai tempi dell’impero romano ad oggi.
Le stanze occupano una superficie complessiva di circa 3500 m² dove vengono raccol ogge , cimeli e documen che
riguardano la storia d’Italia, tes moniando in par colare l’evoluzione del servizio postale terrestre, mari mo ed aereo.
Ampio spazio è dedicato all’evolversi della telegrafia, telefonia e radiocomunicazioni militari.
Oltre agli apparecchi di Meucci e di Morse, è stata ricostruita anche la cabina radiotelegrafica del panfilo Ele ra, il
laboratorio galleggiante usato da Guglielmo Marconi per i suoi esperimen , in cui sono colloca alcuni apparecchi
originali.
In mostra anche l'antenato del fax, il pantelegrafo, messo a punto da Giovanni Caselli nel 1861 per trasme ere scri
disegni.
e
Conservato anche uno dei tre esemplari, esisten oggi al mondo, della macchina criptografica Enigma, u lizzata
durante il secondo confli o mondiale per la trasmissione in codice di messaggi.
Esposta anche una preziosa raccolta di buche di impostazione (la più an ca è del 1633) e una ricchissima raccolta
filatelica di oltre 950 mila pezzi tra francobolli an chi e moderni, bozze e cartoline postali.
GLI SPAZI DEL MUSEO RAPPRESENTANO L’IDEALE AMBIENTAZIONE PER COLLOCARE LA MOSTRA “COME
RONDINI NEL CIELO” AFFINE PER I CONTENUTI DI STORIA, SCIENZA E COSTUME.
Da evidenziare che il Museo delle Poste e Telecomunicazioni di Roma Eur, seppure di grande valore culturale, è
poco conosciuto poiché visitabile solo su richiesta programmata.
“Come rondini nel cielo”, l’i nerario visivo è corredato da un fluire d’immagini spesso inedite che narrano l’epopea
dell’aeronau ca civile italiana simbolo dell’ingegno e della crea vità del nostro Paese.
Il materiale esposto proviene da collezioni private, dalla Fototeca S.M.A. (Stato Maggiore dell’Aeronau ca),
dall’Archivio Centrale dello Stato e dall’ Archivio del Museo Storico della Telemunicazione.
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TEMATICHE PROPOSTE:
RAPPRESENTAZIONE DELLE 14 COMPAGNIE AEREE ITALIANE che nel periodo 1926-1940 realizzarono una rete di
collegamento nazionale ed internazionale terzo al mondo per volumi trasporta .
Per gen le concessione, dalla collezione privata della CONTESSSA MARIA FEDE CAPRONI:
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PANNELLI ILLUSTRATIVI PROVENIENTI DAL MUSEO CAPRONI DI TRENTO.
LIBRETTI NOMENCLATORI DI AEROMOBILI.
ORARI, CARTOLINE, MEDAGLIE, STRUMENTI DELLA STORIA DELL’AVIAZIONE CIVILE ITALIANA.
STORIA DELLE CROCIERE ATLANTICHE.
PUBBLICITÀ DEGLI SPONSOR E DELLE BENZINE AERONAUTICHE.
STRUMENTAZIONE STORICA DEL SERVIZIO METEOROLOGICO NAZIONALE.
MODELLINI IN SCALA DI AEREI D’EPOCA.
Per gen le concessione, della collezione privata dell’Associazione Italiana Donne dell’Aria (A.D.A.):
• STORIA DELLE DONNE PILOTA ITALIANE
UNA SPECIALE SEZIONE È RISERVATA ALLA RIPRODUZIONE DI OPERE PITTORICHE A TEMA AERONAUTICO:
_Aerografiche pos uturiste di GIACOMO DE PONTI.
_Aeropi ure di MARCELLA MENCHERINI.
_Acquarelli di SERGIO PIETRUCCIOLI.
_Origami aeronau ci di AURELIO LIOTTA.
_Acrilici su tela di NAZZARENO GALGANO.
IL MUSEO STORICO DELLA COMUNICAZIONE alles sce per l’occasione numerose bacheche di FILATELIA STORICA
A TEMA AERONAUTICO.
POSTE ITALIANE realizza l’ANNULLO POSTALE DELL’EVENTO.
La mostra, con il patrocinio di ROMA CAPITALE e dell ANPAN (Associazione intercategoriale personale navigante
dell’aviazione civile italiana), sarà anche proposta agli studen delle scuole medie superiori con visite guidate
programmate nell’ambito di un Proge o di divulgazione della cultura aeronau ca tra i giovani.
L’esposizione, di notevole impa o visivo anche per il suo contenuto che evoca il fascino dell’avventura insito nel
volo degli anni ‘20 e ‘30, è ada a a ogni pologia di pubblico e dall’evento è possibile realizzare una
pubblicazione dall’evidente valore storico e culturale.
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DURATA:
Dal 2 al 24 maggio 2013 con visite programmate.
L'EVENTO SI PROPONE SENZA FINI DI LUCRO ED È CONCEPITO UNICAMENTE A SCOPO DIVULGATIVO.
CURATORE DELLA MOSTRA:
GIUSEPPE DIONISI
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GIACOMO DE PONTI:
Il Generale di Brigata Aerea Giacomo De Pon , comandante responsabile dell’Ufficio Generale Spazio Aereo e
Meteorologia (USAM) dello Stato Maggiore Aeronau ca, ha iniziato la sua produzione ar s ca realizzando
originali aerografiche ispirate alle leggendarie crociere aeree italiane.
I suoi quadri oggi adornano gli ambien della sala VIP dell'aeroporto di Ciampino, rievocando un par colare
momento storico della nostra aeronau ca: l'epoca pionieris ca in cui le ali tricolori sono state portate a raverso
tu i con nen .
Le 12 opere proposte, su par colari cornici di alluminio, misurano cm. 40x52.
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MARCELLA MENCHERINi:
Nata ad Arezzo e figlia d'arte, avendo ricevuto s molo e impulso dalla madre Rosa Antonelli, apprezzata pi rice,
Marcella Mencherini, mossasi nel vivace universo pi orico Toscano, ha a nto da quell'ambiente l'amore per
l'arte e in par colare, per la pi ura che l'accompagna nella sua a vità ar s ca.
Ad essa infa ha dedicato una parte notevole della sua a vità, dividendosi tra gli studi giuridici, poli ci e storici
(fulcro della sua formazione culturale e professionale) e tra le tele e i pennelli, fedeli compagni e tes moni delle
sue emozioni. Dalla sua prima mostra a Firenze, ha tenuto personali in varie ci à d'Italia e all'estero.
E' stata poi presente in importan colle ve, o enendo riconoscimen e premi. L'incontro rela vamente
recente con l'aeropi ura ha aperto un nuovo orizzonte nella sua esplorazione ar s ca, vissuta come una bella
ed avvincente avventura.
Marcella Mencherini è stata definita"Aerofuturista del 2000", e lei si riconosce in questa denominazione,
perché, accostandosi al mondo del volo nella sua totalità e quindi anche nelle sue espressioni ar s che, ha
avuto modo di approfondire la conoscenza di quella felicissima stagione dell'arte italiana cos tuita
dall'aeropi ura degli anni trenta, trovando in essa mo vi di riflessione su imprese epiche poco riportate dai libri
di storia e dall'informazione in genere, nonché mo vi di grande affinità col suo modo di sen re l'espressione
dell'arte, a raverso un dinamismo di linee che supera una concezione sta ca della rappresentazione del reale.
L’epopea dell’Aviazione Civile Italiana (1926-1940)
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SERGIO PIETRUCCIOLI:
Sergio Pietruccioli è nato a Roma nel 1946, in una casa dove l’unica cosa che abbondavano erano i pennelli, i
colori e le ma te, la carta di varia qualità e diverso spessore, ma mai carta da disegno.
Dal padre ha ereditato la “mano felice” nel disegno e nella pi ura e dall’angelo custode la passione per gli aerei
e, in genere, per tu i mezzi militari, volan e non.
Fin da piccolo ha usato ma te, pastelli, tempera, acquarello, olio e, perfino, penna biro, per illustrare aerei,
solda , cow boys, navi, ecc. che vedeva nei film americani degli anni ’50; poi ha iniziato ad acquistare le prime
riviste di Ali e di Interconair così ha potuto perfezionare le forme ed i colori dei suoi sogge .
Da circa 8 anni si dedica, con grande professionalità, a riprodurre aerei in volo, carri arma ed altro ancora, che
dal 2005 cataloga per argomento e per epoca storica.
Dal 1990 risiede nel Comune di Anzio (RM).
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AURELIO LIOTTA:
“Avevo circa 11 anni di età quando ho iniziato a costruire aerei di carta dopo aver le o un libro dal tolo
"L'aeroplano cosa è" e questo hobby, seppur sopito nel tempo, è stato ripreso con interesse circa 25 anni fa
(1984).”
Con i primi aerei di carta è sopraggiunta una sfrenata passione per il volo che mi ha fa o intraprendere con
successo la professione, durata 30 anni, di Pilota Civile di linea; ho iniziato con piccoli aerei ad elica (3 anni) per
poi passare sui Jets di linea come il FOKKER 28, DC9 30, ed infine MD80, totalizzando circa 12.000 ore di volo,
9.000 delle quali con il grado di Comandante Istru ore.
Forte dell'esperienza di cui sopra ed avendo una buona manualità ho iniziato a pensare all'aereo di carta non più
come gioca olo per adul ritarda , come molte persone ignoran oserei dire giudicano, ma come ricerca
sperimentale nel campo aerodinamico della bassa velocità e rido "Numeri di Osborne Reynolds" che possono
portare alla costruzione di veri aerei da trasporto (George Cayley insegna) come il caso dell'ormai storico
supersonico Concorde, la cui idea, pochi sanno, è par ta da un modellino di carta volante.
La realizzazione dei modelli nasce dallo studio, dalla ricerca, dalla sperimentazione e dall'applicazione metodica
e ragionata. Alcuni sono fru o di una illuminazione improvvisa, di un incontro casuale, di un errore o di una
piega sbagliata.”.
“COM.TE AURELIO LIOTTA”
NON SI SMETTE DI GIOCARE PERCHÉ SI INVECCHIA, MA SI INVECCHIA PERCHÉ SI SMETTE DI GIOCARE!!!
“GEORGE BERNARD SHAW”
“Origami è una parola di origine giapponese che significa "piegare la carta" o "carta piegata", secondo il contesto della frase in cui viene usata,
e indica una tecnica che perme e di realizzare figure e forme di ogni po mediante la piegatura di uno o più fogli di carta.
La storia dell’origami comincia probabilmente con l’invenzione della carta, che si fa risalire ufficialmente al 105 d.C. in Cina. Il nuovo materiale
aveva, fra i suoi innumerevoli pregi, quello di poter essere piegato e ripiegato senza strapparsi e di "mantenere la piega".
L’origami potrebbe essere nato allora, ma non esistono no zie precise; occorre aspe are il 610 d.C., allorché un monaco buddista portò la
tecnica per la fabbricazione della carta in Giappone.”