04-relazione tecnica

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04-relazione tecnica
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SOMMARIO
OPERE ELETTRICHE ........................................................................................................................ 2
1.
PREMESSA ..................................................................................................................................... 3
2.
LEGGI E NORME APPLICABILI .................................................................................................... 4
3.
4.
2.1
Leggi ........................................................................................................................................ 4
2.2
Norme...................................................................................................................................... 4
CRITERI PROGETTUALI ................................................................................................................ 6
3.1
Quadri elettrici ......................................................................................................................... 6
3.2
Condutture............................................................................................................................... 8
3.3
Protezioni ................................................................................................................................ 9
3.4
Apparecchi illuminanti e sorgenti luminose ............................................................................. 9
INDICAZIONI SULL’ESECUZIONE DELLE OPERE ................................................................... 11
4.1
Impianti viale Alberato da parcheggio via Clerici alla Cascina ............................................. 11
4.1.1
Interventi specifici sul quadro elettrico .............................................................................. 11
4.1.2
Interventi specifici sulla rete di distribuzione ..................................................................... 12
4.1.3
Apparecchi illuminanti ....................................................................................................... 12
4.2
Impianti Passerella viale F. Testi .......................................................................................... 14
4.2.1
Zone di studio .................................................................................................................... 14
4.2.2
Classificazione e categoria illuminotecnica di riferimento ................................................. 15
4.2.3
Classificazione e categoria illuminotecnica di progetto e di esercizio .............................. 15
4.2.4
Interventi specifici sul quadro elettrico .............................................................................. 15
4.2.5
Interventi specifici sulla rete di distribuzione ..................................................................... 16
4.2.6
Apparecchi illuminanti ....................................................................................................... 17
5.
IMPIANTI DI MESSA A TERRA.................................................................................................... 20
6.
VERIFICHE TECNICHE E STRUMENTALI .................................................................................. 21
6.1
Verifiche tecniche visive ........................................................................................................ 21
6.2
Verifiche tecniche strumentali ............................................................................................... 21
6.3
Documentazioni .................................................................................................................... 22
OPERE DI ASSISTENZA EDILE ...................................................................................................... 23
7.
8.
CRITERI PROGETTUALI DI INTERVENTO IN ASSISTENZA .................................................... 24
7.1
Consegna - Tracciamenti - Ordine di esecuzione dei lavori ................................................. 24
7.2
Cavidotti - Pozzetti - Blocchi di fondazioni - Pali di sostegno ............................................... 24
INDICAZIONI SULL’ESECUZIONE DELLE OPERE EDILI ......................................................... 28
8.1
Impianti viale Alberato da parcheggio via Clerici alla Cascina ............................................. 28
8.2
Impianti Passerella viale F. Testi .......................................................................................... 28
Parco Nord Milano
Viale alberato e passerella viale F. Testi
Progetto preliminare
pag.
1
Comm. ES1157 / Rt
OPERE ELETTRICHE
Parco Nord Milano
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1.
PREMESSA
L’intervento oggetto della presente progettazione definitiva/esecutiva riguarda l’illuminazione di un
viale posto all’interno di un’area adibita a parco di interesse pubblico e di un’area di collegamento del
parco alle limitrofe zone residenziali, definita “passerella”, come illustrato nella relazione generale.
Nonostante trattasi di una zona di interesse pubblico, il percorso pedonale oggetto dell’intervento non
verrà utilizzato dal pubblico nelle ore notturne ed essendo l’illuminazione dello stesso richiesta ai soli
fini scenografici non si ritiene di dover applicare le norme UNI 11248 e UNI EN 13201.
Dette norme sono invece applicabili nella progettazione della passerella ciclo pedonale.
Il progetto preliminare verrà sviluppato sulla base delle richieste e delle indicazioni trasmesse
dall’amministrazione del parco, “Consorzio Parco Nord Milano”, e con riferimento a quanto indicato
nello studio di progetto dell’aprile 2010.
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2.
LEGGI E NORME APPLICABILI
2.1
Leggi
•
Legge Regionale Lombarda n. 17 del 27.03.2000 e s.m.i., in tema di "Misure urgenti in
tema di risparmio energetico ad uso illuminazione esterna e di lotta all'inquinamento
luminoso";
•
Delibera n. 2611 del 11 dicembre 2000 della Giunta Regionale Lombarda in merito alle
fasce di protezione degli osservatori astronomici specificate nella L.R. 17/00
•
Legge Regionale Lombarda n. 38 del 21.12.2004 “Modifiche e integrazioni alla legge
regionale 27 marzo 2000, n. 17 ("Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso
illuminazione esterna e di lotta all'inquinamento luminoso") ed ulteriori disposizioni”
•
Nuovo Codice della Strada D.Lgs 30 Aprile 1992 n. 285
•
Decreto legislativo 360/93: “Disposizioni correttive ed integrative del Codice della Strada”
approvato con Decreto legislativo n.285 del 30.04.1992
•
DPR 503/96: “Norme sulla eliminazione delle barriere architettoniche”
•
Legge 10/1991: “Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso
razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di
energia”.
•
Legge n. 9 del gennaio 1991 “Norme per l’attuazione del nuovo Piano energetico
nazionale: aspetti istituzionali, centrali idroelettriche ed elettrodotti, idrocarburi e
geotermia, autoproduzione e disposizioni fiscali”
•
D.M. n. 37 del 22 gennaio 2008 Regolamento concernente l’attuazione dell’art. 11quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005 recente
riordino delle disposizioni in materia di attività d’installazione degli impianti all’interno degli
edifici.
•
Legge 81 del 09.04.2008 (agg. Dlgs N. 106 del 03.08.09) - Attuazione dell'articolo 1 della
legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro.
2.2
Norme
•
EN 12464-2 “Light and lighting - Lighting of work places - Part 2: Outdoor work places”
•
Norma EN 13201: “Road lighting
•
Norma
UNI
11248-2007
“Illuminazione
stradale.
Selezione
delle
categorie
illuminotecniche”
•
Norma UNI 10819: “Impianti di illuminazione esterna. Requisiti per la limitazione della
dispersione verso l’alto del flusso luminoso”. (solo per le definizioni, poiché superata dalla
Legge Regionale 17/2000 per quanto riguarda i contenuti)
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•
Norma UNI EN 40: “Pali per illuminazione pubblica”.
•
Norma CEI EN 60598 : “Apparecchi di illuminazione”.
•
Norme CEI 34 relative a lampade, apparecchiature di alimentazione ed apparecchi di
illuminazione in generale.
•
Norma CEI 34-33: “Apparecchi di illuminazione. Parte II: Prescrizioni particolari.
Apparecchi per l’illuminazione stradale”.
•
Norma CEI 11-4: “Esecuzione delle linee elettriche aeree esterne”.
•
Norma CEI 11-17: “Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica.
Linee in cavo”.
•
Norma CEI 64-7: “Impianti elettrici di illuminazione pubblica”.
•
Norma CEI 64-8: “Esecuzione degli impianti elettrici a tensione nominale non superiore a
1000V”
•
Norma CEI 17-13/1: “Apparecchiature assiepate di protezione e manovra per bassa tensione
(quadri B.T.)”
•
Norma CEI 17-113 (EN 61439-1) -Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per
bassa tensione (quadri B.T.) – Parte 1: “Regole generali”.
•
Norma CEI 17-114 (EN 61439-2) - Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per
bassa tensione (quadri B.T.) – Parte 2: “Quadri di potenza”.
•
Norma CEI 23-51 – Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di
distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare.
•
CEI 0-2 : Guida per la definizione della documentazione di progetto per impianti elettrici.
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3.
CRITERI PROGETTUALI
Tutti i componenti usati dovranno essere alla regola dell’arte e idonei all’ambiente di installazione; in
particolare si segnala la necessità di utilizzare componenti che abbiano un’adeguata resistenza agli
agenti atmosferici in quanto installati all’aperto.
Il materiale soggetto alla direttiva bassa tensione deve essere marcato CE mentre per il materiale non
soggetto alla direttiva bassa tensione i prodotti dovranno essere certificati in conformità alle norme
(esempio IMQ)
Gli apparecchio di illuminazione dovranno avere il marchio di conformità Europeo ENEC e l’azienda
produttrice deve avere un sistema di qualità certificato (CSQ9 secondo la norma UNI EN ISO 9001).
3.1
Quadri elettrici
I nuovi impianti di illuminazione saranno alimentati da quadri esistenti posizionati nelle aree limitrofe
alla zona di intervento; le posizioni degli attuali quadri sono rilevabili dalle planimetrie allegate al
progetto preliminare.
Sui quali verranno installate un numero adeguato di apparecchiature di protezione e comando
dedicate alla gestione dei circuiti. L’energia viene fornita direttamente dal distributore entro manufatti
predisposti per il contenimento dei contatori di energia.
Le consegne di energia presentano le seguenti caratteristiche tecniche di base :
Sistema di distribuzione
- TT
Tensione
- 400/230V o 230V
Frequenza
- 50Hz
Potenza
(valore correlato alla potenza
degli impianti connessi)
Nei calcoli relativi alla potenza complessiva, verrà tenuto conto, oltre al valore di potenza installata,
anche della potenza dissipata dagli alimentatori e dalle perdite di linea, per un fattore comune pari a
1,12.
I quadri elettrici devono essere conformi alla alle norme CEI17-13 o CEI 23-51; pertanto nella
esecuzione delle manutenzioni ordinarie o straordinarie sarà cura dell’installatore provvedere a tutte
le operazioni necessarie per adeguare la costruzione del quadro elettrico alle norme sopra citate.
Essi dovranno essere dotati di tutte le apparecchiature ed accessori, specificati nella documentazione
o meno, ma comunque necessari per la corretta installazione ed il perfetto funzionamento.
L'assenza dei dati contenuti nella presente documentazione non solleva l’appaltatore da
responsabilità qualitative, dimensionali e quantitative.
Sarà quindi cura dello stesso assumere una visione globale dello sviluppo dell'impianto e richiedere
tutte le necessarie indicazioni per l’adeguamento dei quadri o delle apparecchiature in essi contenute.
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Per l’intervento dovranno essere osservate le seguenti prescrizioni:
-
le connessioni saranno effettuate mediante capocorda a compressione e ciascun
conduttore sarà numerato con idonei contrassegni ad entrambe le estremità o per tutta la
lunghezza del cavo;
-
le derivazioni ai vari interruttori saranno effettuate mediante barrette isolate o con
connessioni a compressione isolate con guaina termoresistente;
-
nel caso di cavi multipli dovrà esservi un contrassegno di identificazione sul cavo e su ogni
suo conduttore; ciò sarà fatto in sede di installazione anche per i cavi in arrivo dall'esterno;
-
i contrassegni dovranno riportare le sigle ed i numeri indicati sui disegni;
-
le morsettiere saranno del tipo componibile, segnalate, divise a gruppo e montate a non
meno di 300 mm dal piano di calpestio e a non meno di 100 mm. dal fondo o dal tetto del
quadro;
-
sul fronte del quadro ed all'interno saranno previste per ogni componente le relative
targhette di identificazione;
-
dovranno essere fornite e installate tutte le targhe di segnaletica (TENSIONE ELETTRICA
PERICOLOSA - VIETATO USARE ACQUA PER...);
-
ciascuna apparecchiatura componente il quadro porterà una dicitura o sigla di indicazione;
la dicitura o sigla dovrà corrispondere a quella indicata sui disegni;
I collegamenti meccanici del quadro saranno realizzati indistintamente con sistema antiallentamento.
L’appaltatore dovrà rilasciare una dichiarazione scritta di rispondenza alle norme CEI o alle norme
IEC equivalenti, in particolare riguardo a:
-
il grado di protezione contro i contatti diretti verso l'esterno;
-
il grado di protezione della segregazione tra le sezioni ed i componenti;
-
la sovratemperatura all'interno del quadro con il carico nominale previsto;
-
la protezione contro i corto circuiti e la tenuta ai corto circuiti internamente al quadro;
-
la corretta installazione delle apparecchiature secondo le indicazioni delle case costruttrici
e le prescrizioni normative;
I quadri elettrici esistenti dovranno essere oggetto di manutenzione straordinaria con verifiche e
controlli visivi e strumentali atti alla produzione delle adeguate certificazioni.
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3.2
Condutture
Le apparecchiature di illuminazione verranno alimentate mediante:
-
linee elettriche interrate, posate entro tubazioni di protezione in materiale plastico
esistente e pozzetti rompitratta o di derivazione esistenti;
-
linee elettriche interrate, posate entro nuove tubazioni di protezione in materiale plastico e
pozzetti rompitratta o di derivazione;
Per gli interventi di nuova realizzazione saranno previste, oltre alle forniture in opera degli apparati
per la rete elettrica, anche le assistenza murarie necessarie alla esecuzione degli scavi, dei reinterri,
dei collegamenti alle apparecchiature, nonché dell’adeguato ripristino delle pavimentazioni.
Le tubazioni utilizzate nella posa interrata avranno caratteristiche di elevata resistenza allo
schiacciamento, nonché di buona rigidità dielettrica al fine di assicurare idonee condizioni di
isolamento.
Esse verranno adagiate sul fondo dello scavo e protette da un getto di calcestruzzo che avrà il
compito di evitare futuri danni in caso di scavi.
Dovranno essere considerate le distanze di rispetto, per evitare mutue influenze, da impianti di tipo
elettronico, o reti di distribuzione della rete gas (minimo 500mm); nel corso della programmazione
delle opere verrà verificata, in collaborazione con l’ufficio tecnico del Parco, la presenza di sottoservizi
che possano determinare rischi di danni o guasti.
Le tubazioni si attesteranno ai pozzetti di derivazione che, dotati di chiusino in materiale metallico di
tipo carrabile, saranno istallati a filo del piano finito; i pozzetti avranno dimensioni tali da permettere
sia l’infilaggio delle linee che l’eventuale intervento per derivazioni o giunzioni con giunte al GEL.
Le tubazioni saranno attestate sulla parte bassa del pozzetto così da mantenere libero il maggior
volume interno per le manovre e le operazioni elettriche.
Le linee avranno caratteristiche tali da poter essere posate all’aperto e in zone con presenza elevata
di acqua ed umidità.
Verranno previsti conduttori di tipo FG7(R) 0,6/1kV in formazione multipolare per l’alimentazione ai
circuiti trifasi e monofasi.
Le giunzioni o le derivazioni verranno realizzate con sistemi che conservino le caratteristiche del cavo
elettrico originale; in particolare verranno proposte soluzioni di giunzione derivata o lineare con
contenitori in materiale plastico e morsetti in lega annegati in gel isolante che, al completamento
dell’operazione, garantiscono un grado di protezione IP67.
Ciò significa che l’eventuale presenza di acqua nei pozzetti o, comunque, sulla derivazione non
creerà problemi al circuito elettrico.
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3.3
Protezioni
Protezione contro i contatti indiretti :
Nell’attuale progetto sono stati impiegati e verranno utilizzati componenti di classe II, o comunque
privi di masse (totalmente isolanti).
Particolare attenzione dovrà essere rivolta dall’installatore nella posa dei conduttori nel punto di
ingresso all’apparecchio illuminante in modo che non si danneggi la guaina di protezione esterna; allo
scopo verranno utilizzati gli appositi pressatavi forniti dal produttore.
I conduttori ammessi per tale tipologia di posa sono quelli con tensioni di isolamento 0,6/1kV, per altro
già descritti nel precedente punto.
Con tale scelta impiantistica verranno meno le necessarie protezioni differenziali poste su quadri
elettrici che, comunque al fine di migliorare le condizioni di sicurezza, verranno mantenute .
Tuttavia, a fronte di scelte tecniche e di proposte avanzate dalla ditta in fase di progettazione
definitiva/esecutiva, sarà ammesso l’utilizzo di componenti di classe I; nel caso dovrà essere
realizzata o integrata la rete di dispersione verso terra e installati dispositivi di protezione differenziale
coordinati con l’impianto.
Protezione contro le sovracorrenti ed il corto circuito :
L’utilizzo di protezioni di tipo magnetotermico sui quadri elettrici risulta essere abbondante rispetto le
effettive necessità di protezione in quanto la normativa non richiede la protezione contro il
sovraccarico per le linee di illuminazione pubblica; tuttavia la presenza di tale dispositivo permette di
ovviare alla verifica del corto circuito di fine linea e contribuisce a limitare interventi intempestivi per
l’innesco delle lampade.
Le linee di distribuzione verranno dimensionate affinché abbiano una corretta portata di corrente a
pieno regime e, elemento fondamentale, presentino una caduta di tensione a fine linea tale da non
compromettere il funzionamento delle apparecchiature.
3.4
Apparecchi illuminanti e sorgenti luminose
L’installazione delle apparecchiature illuminanti all’esterno, e quindi a perennemente a contatto
con agenti atmosferici, determina la necessità di utilizzare componenti con particolari
caratteristiche tecniche in modo che sia garantita una efficace resistenza.
I corpi illuminanti di nuova installazione dovranno avere, in linea di massima, le seguenti
caratteristiche:
-
essere in grado di non avere emissioni del flusso luminoso verso l’alto;
-
essere in grado di fornire una elevata efficienza luminosa ed una emissione che non
disturba gli osservatori astronomici;
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-
dovranno garantire l’uniformità degli illuminamenti con conseguente contenimento
dell’abbagliamento;
-
le sorgenti luminose devono avere caratteristiche tali da ridurre l’inquinamento luminoso ed
il consumo energetico, sempre nel rispetto dei requisiti illuminotecnici, relativi a ciascuna
zona o strada, che tutelano la sicurezza del traffico delle persone e del territorio;
-
la tipologia indicata dalla Legge Regionale n.17/00 e s.m.i. risulta essere quella ai vapori di
sodio ad alta e bassa pressione o ad alogenuri per i centri storici o con sorgenti a bassa
efficienza luminosa;
-
grado di protezione contro i liquidi e la polvere IP67 minimo;
-
viterie e sistemi di fissaggio in acciaio inox;
-
guarnizioni fra il corpo apparecchio e l'armatura da incasso, per proteggere dalla
penetrazione di acqua;
-
Entrata cavi con avvitamento PG;
-
Per il montaggio usare solo cavi flessibili, ad es. H07RN-F;
-
Vetro di copertura semisatinato o trasparente antiscivolo;
Le caratteristiche del prodotto saranno ben specificate nel progetto definitivo/esecutivo al fine di
permettere una corretta analisi e valutazione in fase di procedura di aggiudicazione dell’appalto.
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4.1
INDICAZIONI SULL’ESECUZIONE DELLE OPERE
Impianti viale Alberato da parcheggio via Clerici alla Cascina
Il viale oggetto di intervento è un accesso alla “cascina” in cui si trovano tutti gli uffici e i locali
operativi attraverso cui Il Parco si occupa dell'intera gestione nonché il Centro Visitatori, uno spazio
per mostre e incontri, e la biblioteca "Area Parchi" (Archivio Regionale per l'Educazione Ambientale.
L’intento del committente è quello di avere un’illuminazione scenografica ad uso temporaneo, nelle
sole occasioni definite dal gestore stesso.
Ciò non esclude la necessità di ottenere un’illuminazione sufficientemente uniforme.
L’illuminazione è richiesta ai soli fini scenografici, e attivata occasionalmente e temporaneamente in
caso di particolari eventi e a discrezione della gestione.
Secondo le indicazioni e le richieste trasmesse dal committente lo scopo non dovrà, quindi, essere
quello di rendere il viale illuminato per la percorrenza dei pedoni nelle ore notturne.
L’impianto, in accordo a quanto prescritto dalla LR. 17 del 27.03.2000 art. 9 comma 4, rientrerà nella
concessione in deroga per “le sorgenti di luce di uso temporaneo o che vengano spente entro le ore
20.00 nel periodo di ora solare ed entro le ore 22.00 nel periodo di ora legale”.
Alla luce di quanto sopra, l’illuminazione del viale in oggetto, rientra nelle tipologie della sopra citata
deroga e pertanto le prescrizioni della LR 17/00 in materia di inquinamento luminoso e risparmio
energetico, non sono applicabili.
4.1.1
Interventi specifici sul quadro elettrico
L’impianto verrà alimentato dal quadro elettrico posto nell’edificio “G” della Cascina in prossimità del
cunicolo accessibile dall’interno della struttura.
In posizione accessibile, e al riparo dagli agenti atmosferici, verrà installato un centralino a 24 moduli
entro cui saranno cablate le apparecchiature di protezione e comando; in particolare si prevede :
-
Sezionatore generale;
-
Interruttore 1P+N 6A “C” 230V 50Hz 6kA Id=0,03A
-
Contattori modulari da guida 2P 25A 230V 50Hz
-
Orologi giornalieri/settimanali
-
Selettori M-0-A
-
Pulsantiera di gestione scenari su sistema DMX o similari
-
Apparati di controllo del sistema DMX o similare
-
Morsettiere di connessione dei conduttori in uscita
Le apparecchiature dovranno essere montate e cablate con conduttori di adeguata sezione e
codificati secondo le indicazioni poste sugli schemi elettrici.
Nel quadretto sarà mantenuta la possibilità di ampliamento pari a circa il 30% dello spazio utilizzato.
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L’alimentazione allo stesso avverrà dal quadro generale edificio “G” posto al piano terra su cui verrà
installato un interruttore automatico magnetotermico differenziale con le seguenti caratteristiche :
-
Interruttore 1P+N 10A “C” 0,3A 230V 50Hz 6kA
Il cablaggio nel quadro verrà eseguito con conduttori N07V-K 450/750V di sezione 1,5mmq e di
adeguata colorazione, mentre il collegamento al quadretto avverrà con un cavo a doppio isolamento
3G2,5mmq intubato o inguainato nel tratto esterno ai quadri elettrici.
L’installatore dovrà adeguare lo schema del quadro esistente e predisporre la corretta certificazione
per la modifica realizzata.
4.1.2
Interventi specifici sulla rete di distribuzione
La zona oggetto dell’intervento è già in parte dotata di una distribuzione interrata utilizzata per la
distribuzione di cavo in fibra ottica e di due cavi di energia (probabilmente l’alimentazione ed il
trasporto segnali alle telecamere e al citofono).
Sarà possibile, pertanto, utilizzare tali percorsi esistenti per la posa delle linee di alimentazione alle
apparecchiature di illuminazione.
Si prevede comunque, ad integrazione della rete e per poter raggiungere tutte le utenze, la
realizzazione di uno scavo per la distribuzione nelle aree non supportate dall’esistente.
Lo scavo verrà eseguito con mezzi di piccola taglia in considerazione del fatto che la sezione dello
stesso sarà dimensionata per la posa di una tubazione di diametro 125mm e di pozzetti rompitratta o
di derivazione di dimensione 500x500x600mm.
Ove presente la tubazione interrata si interverrà, comunque, con piccoli scavi necessari per
distribuzione le linee sino alle apparecchiature e per la posa delle stesse a filo della pavimentazione.
Le linee saranno infilate nelle tubazioni e attestate a cassette di derivazione o smistamento isolate in
gel; esse saranno del tipo FG7(O)R 0,6/1kV e avranno una sezione adeguata a mantenere il valori di
caduta di tensione entro il 2%.
Il dimensionamento della linea dovrà inoltre prevedere la possibilità di ampliamento del carico sino al
50% per eventuali integrazioni future.
Le operazioni di infilaggio dei conduttori comprenderanno anche la posa di un traino in materiale
plastico per eventuali futuri interventi da parte della Amministrazione del Parco.
4.1.3
Apparecchi illuminanti
L’illuminazione scenografica verrà affidata ad apparecchiature illuminanti di differenti tipologie
disposte come dalle planimetrie allegate e tali da favorire effetti illuminotecnica a luce diffusa.
A titolo esemplificativo si descrivono le caratteristiche tecniche, estratte da prodotti ritenuti adeguati e
con i quali sono state eseguite simulazioni.
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Tipologia
Proiettore da incasso orientabile
Materiale
Corpo in fusione di alluminio anodizzato 18 µm.
Completo di scheda LED RGB.
Da completare con anello di finitura in alluminio o acciaio.
Ottica
Supporto ottico orientabile di 30°.
Montaggio
Completo di pozzetto in PVC.
Resistente ad un carico statico fino a 20kN.
Alimentazione
Alimentazione e controllo in corrente costante a 350 mA tramite dispositivi
elettronici disponibili come accessorio separato oppure tramite driver
equivalente incorporato.
Precablato con 1,5m di cavo esapolare per il collegamento al driver esterno.
Pressacavo PG13,5.
Voltage
350mA
Tipo sorgente
LED RGB
Potenza
3,5W
Colore del LED
RGB
Tipo di alimentazione
Elettronica con interfaccia DMX
Potenza alimentatore
75W – IP67
Dimmerazione
DMX
Anello e cornice
Con bordo diritto in acciaio inossidabile
Ottica
Flood
Tipo di installazione
A filo terreno
Temperatura al vetro
< 40°C
Dimensioni
152 mm
Vetro
Extra chiaro
Profondità
170 mm
Grado di protezione
IP68
Classe F
Si
Classe isolamento
Classe III
Tipologia
Apparecchio da semi-incasso luce radente
Materiale
Corpo in acciaio inossidabile
Da completare con anello di finitura in alluminio.
Ottica
Luce fissa di tipo radente.
Montaggio
Completo di cassa in PVC.
Resistente ad un carico statico fino a 20kN.
Alimentazione
Alimentazione e controllo in corrente costante a 350 mA tramite dispositivo
elettronico incorporato.
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Precablato con 1,5m di cavo tripolare per il collegamento alla linea.
Pressacavo PG16.
Voltage
350mA
Tipo sorgente
LED
Potenza
5W
Colore del LED
Calda 3000°K
Tipo di alimentazione
230V 50Hz
Anello e calotta
In alluminio anodizzato e verniciato
Ottica
Emissione 90°
Tipo di installazione
A filo terreno
Dimensioni
175 mm
Vetro
a Lente rigata e profilata a emissione a lama
Profondità
182 mm
Grado di protezione
IP67
Classe F
Si
Classe isolamento
Classe I
4.2
Impianti Passerella viale F. Testi
La zona oggetto di intervento è una passerella che attraversa il viale F. Testi. Essa raccorda una
zona densamente urbanizzata del comune di Sesto San Giovanni con la rete dei percorsi già esistenti
nel parco e con altri percorsi ciclabili comunali.
La richiesta del committente e quella di illuminare la passerella per l’uso cui è destinata.
4.2.1
Zone di studio
Trattasi di un unico tratto di passerella di collegamento che conduce all’esterno del parco suddivisibile
in due parti:
-
Tratto rettilineo
-
Tratto in curva
La passerella è dotata, inoltre di 2 scale di accesso alle vie pubbliche e alle pensiline di attesa dei
mezzi pubblici.
Esse dovranno essere correttamente illuminate ai fini della sicurezza di transito.
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4.2.2
Classificazione e categoria illuminotecnica di riferimento
La passerella oggetto di intervento si congiunge a delle piste ciclabili esistenti e non illuminate.
La strada che interseca al livello inferiore, non interferisce con l’illuminazione della passerella, che
resta completamente scollegata da essa.
L’utilizzo di sorgenti luminose di adeguata potenza e la tipologia degli apparecchi illuminanti dovranno
assicurare che si evitino fenomeni di abbagliamento alla viabilità sottostante (viale F. Testi).
Conseguentemente a quanto sopra esposto, si classifica la zona come ad uso ciclo/pedonale.
La categoria illuminotecnica di riferimento, come indicato nel norma UNI11248/2007, sarà S3.
4.2.3
Classificazione e categoria illuminotecnica di progetto e di esercizio
Si sono valutati i parametri d’influenza riportati nel prospetto 2 e 3 della norma UNI sopra citata -
Ambiente
Flusso di traffico
ciclisti
Pedoni
Pendenza media
Tratto di
progetto
Categoria
illuminotecnica di
progetto
Pista ciclabile
S3
Extraurbano
Normale
Ammessi
>2%
Rettilineo
S3
Pista ciclabile
S3
Extraurbano
Normale
Ammessi
>2%
Curva
S2
Descrizione del
tipo di strada
Categoria
illuminotecnica
di riferimento
analisi dei rischi – e si è concluso quanto segue:
In accordo alle normative vigenti, sono previsti i seguenti requisiti fotometrici:
ILLUMINAMENTO ORIZZONTALE
Classe
S2
S3
4.2.4
E. Medio (minimo
mantenuto) lx
E. min.
(mantenuto)
Ti (valore
dell'incremento di
soglia)
10
7,5
3
1,5
15
15
Interventi specifici sul quadro elettrico
L’impianto verrà alimentato dal punto di consegna nel posto in prossimità del Teatro. Esso è inserito
in una struttura indipendente fissata al terreno.
Nella stessa struttura è posto un quadro elettrico da cui sono alimentate le utenze della zona.
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Progetto preliminare
pag.
15
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Su tale quadro l’installatore provvederà ad installare un interruttore automatico magnetotermico
differenziale avente le seguenti caratteristiche tecniche :
-
Interruttore 1P+N 10A “C” 0,3A 230V 50Hz 6kA
Il cablaggio nel quadro verrà eseguito con conduttori N07V-K 450/750V di sezione 1,5mmq e di
adeguata colorazione; l’installatore dovrà adeguare lo schema del quadro esistente e predisporre la
corretta certificazione per la modifica realizzata.
Tramite una linea multipolare verrà alimentato un quadro elettrico inserito nel contenitore in
vetroresina, dotato di basamento, esistente e posizionato in prossimità della passerella stessa.
Nel progetto definitivo/esecutivo verrà analizzato in dettaglio lo spazio disponibile per l’inserimento di
tale componente.
Il quadro di distribuzione alle utenze della passerella sarà composto da un centralino a 24 moduli
entro cui saranno cablate le apparecchiature di protezione e comando; in particolare si prevede :
-
Sezionatore generale;
-
Interruttore 1P+N 6A “C” 230V 50Hz 6kA Id=0,03A
-
Contattori modulari da guida 2P 25A 230V 50Hz
-
Orologi giornalieri/settimanali
-
Selettori M-0-A
-
Pulsantiera di gestione scenari su sistema DMX o similari
-
Apparati di controllo del sistema DMX o similare
-
Morsettiere di connessione dei conduttori in uscita
Le apparecchiature dovranno essere montate e cablate con conduttori di adeguata sezione e
codificati secondo le indicazioni poste sugli schemi elettrici.
Nel quadretto sarà mantenuta la possibilità di ampliamento pari a circa il 30% dello spazio utilizzato.
Il cablaggio nel quadro verrà eseguito con conduttori N07V-K 450/750V di sezione 1,5mmq e di
adeguata colorazione; le connessioni verranno attestate a morsettiere disposte sulla guida din; si
raccomanda l’utilizzo di capocorda adeguati per il corretto serraggio dei morsetti.
4.2.5
Interventi specifici sulla rete di distribuzione
La distribuzione dal quadro del Teatrino sino al contenitore in vetroresina posto vicino alla passerella
dovrebbe risultare esistente e composto da tubazioni in PVC interrate e dotate di pozzetti rompitratta
o di smistamento.
All’interno di tali tubazioni sono posate linee di energia per alimentazione dei servizi, l’illuminazione
del quadro teatrino, ecc.
Sarà possibile, pertanto, utilizzare tali percorsi esistenti per la posa della linea di alimentazione al
Quadro Passerella.
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pag.
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Si prevede comunque, ad integrazione della rete e per poter raggiungere le utenze, la realizzazione di
uno scavo per la distribuzione sino alla base della passerella stessa.
Lo scavo verrà eseguito con mezzi di piccola (bobcat, catenarie, ecc.) taglia in considerazione del
fatto che la sezione dello stesso sarà dimensionata per la posa di una tubazione di diametro 125mm
e di pozzetti rompitratta o di derivazione di dimensione 500x500x600mm.
Le linee saranno infilate nelle tubazioni e attestate a cassette di derivazione o smistamento isolate in
gel; esse saranno del tipo FG7(O)R 0,6/1kV e avranno una sezione adeguata a mantenere il valori di
caduta di tensione entro il 2%.
Il dimensionamento della linea dovrà inoltre prevedere la possibilità di ampliamento del carico sino al
50% per eventuali integrazioni future.
Le operazioni di infilaggio dei conduttori comprenderanno anche la posa di un traino in materiale
plastico per eventuali futuri interventi da parte della Amministrazione del Parco.
Il sistema di distribuzione delle linee elettriche sulla struttura della passerella dovrà invece essere
oggetto di approfondita analisi con i responsabili del Parco al fine di trovare soluzioni tecniche
impiantistiche con il minimo impatto visivo.
Nel progetto preliminare è stata studiato e proposto una fascia battiscopa in acciaio zincato a caldo,
di tipo componibile e apribile, che permetta sia il contenimento dei conduttori, che degli alimentatori
delle apparecchiature, che le apparecchiature illuminanti stesse.
La scelta di studiare una forma inclinata verso la pavimentazione ha lo scopo sia di rendere gradevole
la struttura che di permettere una minore emissione di fasci luminosi sopra i 90°.
Per la distribuzione sulla struttura tubolare verrà proposta una soluzione con installazione di tubi in
acciaio, di tipo verniciabile, con staffette di ancoraggio saldate alla struttura stessa.
In tale modo si vorrebbe evitare l’installazione di flange attorno alla struttura tubolare o interventi con
esecuzione di forometrie della stessa per fissare gli ancoraggi.
Ovviamente quanto proposto dettagliatamente nel progetto definitivo/esecutivo verrà analizzato al fine
di optare per la soluzione tecnica migliore.
4.2.6
Apparecchi illuminanti
L’illuminazione scenografica verrà affidata ad apparecchiature illuminanti di differenti tipologie
disposte come dalle planimetrie allegate e tali da favorire effetti illuminotecnica a luce diffusa sul
percorso pedonale, ciclabile e scenografica sulla struttura tubolare.
A titolo esemplificativo si descrivono le caratteristiche tecniche, estratte da prodotti ritenuti adeguati e
con i quali sono state eseguite simulazioni.
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Tipologia
Proiettore da incasso a parete luce radente
Materiale
Corpo in fusione di alluminio anodizzato 18 µm.
Completo di scheda LED RGB.
Da completare con anello di finitura in alluminio o acciaio.
Ottica
Supporto ottico orientabile di 30°.
Montaggio
Completo di pozzetto in PVC.
Resistente ad un carico statico fino a 20kN.
Alimentazione
Alimentazione e controllo in corrente costante a 350 mA tramite dispositivi
elettronici disponibili come accessorio separato oppure tramite driver
equivalente incorporato.
Precablato con 1,5m di cavo esapolare per il collegamento al driver esterno.
Pressacavo PG13,5.
Voltage
350mA
Tipo sorgente
LED RGB
Potenza
3,5W
Colore del LED
RGB
Tipo di alimentazione
Elettronica con interfaccia DMX
Potenza alimentatore
75W – IP67
Dimmerazione
DMX
Anello e cornice
Con bordo diritto in acciaio inossidabile
Ottica
Flood
Tipo di installazione
A filo terreno
Temperatura al vetro
< 40°C
Dimensioni
152 mm
Vetro
Extra chiaro
Profondità
170 mm
Grado di protezione
IP68
Classe F
Si
Classe isolamento
Classe III
Tipologia
Proiettore sporgente luce scenografica colorata
Materiale
Corpo e snodi in pressofusione d'alluminio. Vetro di protezione extrachiaro
temperato termicamente con resistenza allo shock 20 Joule.
Completo di scheda LED RGB.
Da completare con anello di finitura in alluminio o acciaio.
Ottica
LED dotati di lenti spot o flood
Montaggio
A parete o con sistemi da definire con il committente
Alimentazione
Alimentazione integrata. Precablato con 1,5 m di cavo multi-funzione
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Progetto preliminare
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per esterni (alimentazione+DMX) completo di pressacavo PG11 per una
perfetta tenuta stagna.
Voltage
100-240V AC 50/60Hz
Tipo sorgente
LED RGB
Potenza
58W
Colore del LED
RGB
Tipo di alimentazione
Elettronica con interfaccia DMX
Dimmerazione
DMX
Accessorio
Completo di staffa lunga (compresa)
Ottica
Flood Lighting
Dimensioni
lung.=240 mm; diam. 190 mm
Grado di protezione
IP67
Classe F
Si
Classe isolamento
Classe I
Tipologia
Proiettore sporgente luce scenografica bianca ad alta emissione
Materiale
Corpo e snodi in pressofusione di alluminio. Vano ottico alettato per garantire
La massima dissipazione del calore. Orientabile di 180° sul piano verticale
Con bloccaggio meccanico del puntamento e di +/45 ° sul piano orizzontale
Tramite staffa di fissaggio.
Ottica
LED ad alta emissione nel colore bianco caldo o bianco neutro completo di
Ottica microsfaccettata in alluminio spot o flood
Montaggio
A parete completo di staffa o con sistemi da definire con il committente
Alimentazione
Driver elettronico 700mA integrato. Precablato con 1,5 m di cavo H07RN-F.
Voltage
220-240V AC 50/60Hz
Tipo sorgente
LED
Potenza
10W
Colore del LED
Monocromatico bianco neutro
Accessorio
Completo di staffa (compresa)
Ottica
Spot
Dimensioni
lung.=130 mm; diam. 80 mm
Grado di protezione
IP67
Classe F
Si
Classe isolamento
Classe II
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Progetto preliminare
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5.
IMPIANTI DI MESSA A TERRA
La necessità di installazione di apparecchiature illuminanti con costruite in classe I determina la
necessità della presenza di un impianto di dispersione verso terra.
I punti da cui sono derivate le linee di alimentazione agli impianti risultano essere già dotate di tali
impianti; essi sono correttamente eseguiti e verificato periodicamente secondo le indicazioni
contenute nel DPR 462/01.
Dai quadri esistenti verrà quindi derivata una corda di dispersione verso terra che sarà utilizzata per i
nuovi impianti.
Per i conduttori di protezione ed equipotenziali saranno utilizzati cavi unipolari senza guaina, isolati
con mescola termoplastica di tipo SPEEDY-FLAMM sigla del conduttore N07V-K non propaganti
l'incendio, secondo norma CEI 20-35, EN 60332, CEI EN 50266-2-4, CEI 20.22 III, CEI 20-37 a
ridotta emissione di gas corrosivi.
I conduttori dovranno essere tassativamente contraddistinti dal colore giallo/verde, colore che non
dovrà assolutamente essere utilizzato per i conduttori appartenenti a circuiti diversi da quello di terra.
I circuiti di distribuzione luce derivati dai quadri, potranno avere il conduttore di protezione inglobato
nella conformazione del cavo stesso.
Dovranno essere rispettate le seguenti sezione minime :
Sezione 2,5 mmq.
Per connessioni equipotenziali protette
meccanicamente da tubazioni o guaine.
Sezione 6 mmq.
Per connessioni equipotenziali non protette
meccanicamente da tubazioni o guaine.
Sezione 16 mmq.
Per collegamenti dorsali a utenze con cavo di linea
sino a 35 mmq.
Sezione 0,5 x Fase
Per collegamenti dorsali a utenze con cavo di linea
superiore a 35 mmq.
Le connessioni equipotenziali verranno eseguite con utilizzo di bullonerie in acciaio e di fascette in
lega, così da limitare effetti di corrosione o di ossidazione e verranno utilizzate condutture con le
seguenti dimensioni :
Sezione 6 mmq.
Per connessioni equipotenziali non protette
meccanicamente da tubazioni o guaine e per collegamenti a
piccole masse estranee.
Sezione 16 mmq.
Per connessioni equipotenziali non protette
meccanicamente da tubazioni o guaine e per collegamenti a
grosse masse estranee.
L'impiego dovrà comunque essere realizzato nel rispetto delle norme CEI vigenti.
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Progetto preliminare
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6.
VERIFICHE TECNICHE E STRUMENTALI
Al termine dei lavori, o eventualmente in corso d’opera, dovrà essere effettuate la verifica degli
impianti realizzati.
Essa verrà divisa in due fasi principali riguardanti :
-
Verifiche tecniche visive;
-
Verifiche tecniche strumentali;
6.1
Verifiche tecniche visive
Dovranno essere accuratamente controllati gli impianti al fine di accertare che i materiali e i
componenti siano stati installati correttamente secondo le prescrizioni dei costruttori.
Le operazioni preliminari saranno le seguenti :
-
Verifica della corretta compilazione delle documentazioni AS-BUILT;
-
Verifica del rispetto delle prescrizioni di progetto sulla esecuzione delle opere;
Conseguentemente ai controlli preliminari si provvederà, se necessario, a completare o
correggere le documentazioni in modo da potere trasmettere, al termine della verifica, la pratica
completa e di facile consultazione.
In dettaglio l’esecuzione degli esami a vista comprenderà :
- A)
Verifica metodo di protezione contro i contatti diretti e indiretti;
- B)
Verifica del rispetto delle distanze minime e delle protezioni mediante barriere;
- C)
Scelta dei conduttori e verifica della rispondenza al progetto;
- D)
Scelta dei dispositivi di protezione e verifica rispondenza al progetto;
- E)
Scelta dei componenti e rispetto dei gradi di protezione;
- F)
Identificazione dei conduttori;
- G)
Presenza di schemi, cartelli monitori e di informazione;
- H)
Identificazione dei circuiti e dei componenti;
- I)
Idoneità delle connessioni dei conduttori;
- L)
Agevole accessibilità dell’impianto per interventi manutentivi;
6.2
Verifiche tecniche strumentali
Dovranno essere eseguite le misure strumentali sulle linee di distribuzione e sulle
apparecchiature installate, al fine di poter verificare i coordinamenti tra i dispositivi di protezione
e le apparecchiature di distribuzione.
Le misure strumentali da eseguire saranno le seguenti :
- A)
Misura della resistenza di isolamento delle linee;
- B)
Verifica dei collegamenti equipotenziali;
- C)
Verifica del corretto intervento dei dispositivi differenziali;
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- D)
Misura dell’illuminamento artificiale in condizioni di esercizio;
Tutte le misure dovranno essere inserite in tabelle o documentazioni riepilogative che permettano
future verifiche o controlli.
6.3
Documentazioni
Oltre alla dichiarazione di conformità completa di tutti gli allegati obbligatori, l’installatore avrà l’onere
di aggiornare la documentazione tecnica secondo quanto costruito completandola con le eventuali
integrazioni o modifiche applicate nel corso delle opere.
A corredo dovrà altresì essere presentata una monografia delle apparecchiature principali installate e
che necessitino di recupero di elementi di normale uso o consumo.
Verrà infine prodotto un manuale di manutenzione ordinaria programmata così come indicato nella
norma CEI 0-10 e adattato alle normali procedure manutentive del committente.
La documentazione sarà trasmessa in singola copia cartacea al fine di permettere alla direzione lavori
il controllo e ricevere l’approvazione.
Di seguito la documentazione, completa di eventuali correzioni o precisazioni avanzate dalla
direzione lavori, verrà trasmessa in triplice copia cartacea.
Tutti i documenti sopra citati saranno infine consegnati in formati PDF per una facile e rapida stampa,
e nei formati di costruzione WORD, EXCEL, AUTOCAD, ecc. per dare la possibilità al committente di
provvedere ad aggiornamenti o modifiche future.
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OPERE DI ASSISTENZA EDILE
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7.
CRITERI PROGETTUALI DI INTERVENTO IN ASSISTENZA
La scelta tecnica ed architettonica di installare delle apparecchiature illuminanti ad incasso nel
terreno, nonché la necessità di alimentare tali apparecchiature, determina l’esigenza di interventi di
natura edile al fine di realizzare degli scavi con conseguenti reinterri e ripristini delle pavimentazioni
per la posa dei componenti indicati nel progetto.
Le operazioni saranno condotte con l’utilizzo di mezzi automatici di piccola taglia e tali da permettere
l’esecuzione degli interventi senza arrecare intralcio al normale utilizzo degli spazi e dei viali da parte
dei cittadini.
Particolare cura dovrà essere adottata dall’appaltatore nelle operazioni in prossimità degli alberi e
delle siepi al fine di evitare danni sia alle fronde che alle radici.
Per il coordinamento e le modalità di intervento l’appaltatore dovrà interpellare il reparto
manutenzione del Parco che provvederà a segnalare e a consigliare tutte le necessarie operazioni al
fine di mantenere in ottimo stato il patrimonio naturale.
Il completamento delle operazioni sarà stabilito con l’eventuale semina delle aree oggetto di
intervento o ripristino delle pavimentazioni come riscontrate all’origine.
7.1
Consegna - Tracciamenti - Ordine di esecuzione dei lavori
Dopo la consegna dei lavori, di cui sarà redatto apposito verbale sottoscritto dalle parti, l’Appaltatore
dovrà eseguire a proprie spese, secondo le norme che saranno impartite dalla Direzione Lavori, i
tracciamenti necessari per la posa dei conduttori, degli apparecchi di illuminazione e delle
apparecchiature oggetto dell’appalto.
L’Appaltatore sarà tenuto a correggere ed a rifare a proprie spese quanto, in seguito ad alterazioni od
arbitrarie variazioni di tracciato, la Direzione Lavori ritenesse inaccettabile.
In merito all’ordine di esecuzione dei lavori l’Appaltatore dovrà attenersi alle prescrizioni della
Direzione Lavori senza che per ciò possa pretendere compensi straordinari, sollevare eccezioni od
invocare tali prescrizioni a scarico di proprie responsabilità.
Non potrà richiedere indennizzi o compensi neppure per le eventuali parziali sospensioni che, per
ragioni tecniche od organizzative, gli venissero ordinate.
7.2
a)
Cavidotti - Pozzetti - Blocchi di fondazioni - Pali di sostegno
Cavidotti
Nell’esecuzione dei cavidotti saranno tenute le caratteristiche dimensionali e costruttive, nonché i
percorsi, indicati nei disegni di progetto. Saranno inoltre rispettate le seguenti prescrizioni:
-
il taglio del tappetino bituminoso e dell’eventuale sottofondo in agglomerato dovrà avvenire
mediante l’impiego di un taglia asfalto munito di martello idraulico con vanghetta. Il taglio avrà
una profondità minima di 15 cm e gli spazi del manto stradale non tagliato non dovranno
superare in lunghezza il 50% del taglio effettuato con la vanghetta idraulica;
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Progetto preliminare
pag.
24
Comm. ES1157 / Rt
-
esecuzione dello scavo in trincea, con le dimensioni indicate nel disegno;
-
fornitura e posa, nel numero stabilito dal disegno, di tubazioni rigide in materiale plastico a
sezione circolare, con diametro esterno di 125 mm, peso 730 g/m, per il passaggio dei cavi di
energia;
-
la posa delle tubazioni in plastica dei diametro esterno di 125 mm verrà eseguita mediante
l’impiego di selle di supporto in materiale plastico a uno od a due impronte. Detti elementi
saranno posati ad un’interdistanza massima di 1,5 m, alfine di garantire il sollevamento dei tubi
dal fondo dello scavo ed assicurare in tal modo il completo conglobamento della stessa nel
cassonetto di calcestruzzo;
-
formazione di cassonetto in calcestruzzo Rck 15 MPa, a protezione delle tubazioni in plastica; il
calcestruzzo sarà superiormente lisciato in modo che venga impedito il ristagno d’acqua;
-
il riempimento dello scavo dovrà effettuarsi con materiali di risulta o con ghiaia naturale
vagliata, sulla base delle indicazioni fornite dai tecnici comunali. Particolare cura dovrà porsi
nell’operazione di costipamento da effettuarsi con mezzi meccanici; l’operazione di
riempimento dovrà avvenire dopo almeno 6 ore dai termine dei getto di calcestruzzo; trasporto
alla discarica del materiale eccedente.
Durante la fase di scavo dei cavidotti, dei blocchi, dei pozzetti, ecc. dovranno essere approntati tutti i
ripari necessari per evitare incidenti ed infortuni a persone, animali o cose per effetto di scavi aperti
non protetti.
Durante le ore notturne la segnalazione di scavo aperto o di presenza di cumulo di materiali di risulta
o altro materiale sul sedime del viale, dovrà essere di tipo luminoso a sorgente elettrica, tale da
evidenziare il pericolo esistente per il transito pedonale e ciclabile.
Nessuna giustificazione potrà essere addotta dall’Appaltatore per lo spegnimento di dette luci di
segnalazione durante la notte anche se causato da precipitazioni meteoriche.
Tutti i ripari (cavalletti, transenne, ecc.) dovranno riportare il nome della Ditta appaltatrice dei lavori, il
suo indirizzo e numero telefonico.
L’inadempienza delle prescrizioni sopra indicate può determinare sia la sospensione dei lavori, sia la
risoluzione del contratto qualora l’Appaltatore risulti recidivo per fatti analoghi già accaduti nel
presente appalto od anche in appalti precedenti.
Il reinterro di tutti gli scavi per cavidotti e pozzetti dopo l’esecuzione dei getti è implicitamente
compensata con il prezzo dell’opera; è altresì ritenuto compreso il ripristino delle pavimentazioni e le
semine delle aree a verde.
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b)
Pozzetti in opera con chiusino in ghisa
Nell’esecuzione dei pozzetti saranno mantenute le caratteristiche dimensionali e costruttive, nonché
l’ubicazione, indicate nei disegni allegati. Saranno inoltre rispettate le seguenti prescrizioni:
-
esecuzione dello scavo con misure adeguate alle dimensioni del pozzetto;
-
formazione di platea in calcestruzzo Rck 20 MPa, con fori per il drenaggio dell’acqua;
-
formazione della muratura laterale di contenimento, in mattoni pieni e malta di cemento,
-
conglobamento, nella muratura di mattoni, delle tubazioni in plastica interessate dal pozzetto;
sigillature con malta di cemento degli spazi fra muratura e tubo;
-
formazione, all’interno dei pozzetto, di rinzaffo in malta di cemento grossolanamente lisciata;
-
fornitura e posa, su letto di malta di cemento, di chiusino in ghisa, completo di telaio, per
traffico incontrollato, luce netta 40 x 40cm, peso ca. 80 kg, con scritta “Illuminazione” sul
coperchio;
-
riempimento del vano residuo con materiale di risulta o con ghiaia naturale costipati; trasporto
alla discarica del materiale eccedente.
E’ consentito in alternativa, e compensata con lo stesso prezzo, l’esecuzione in calcestruzzo delle
pareti laterali dei pozzetti interrati con chiusino in ghisa.
Lo spessore delle pareti e le modalità di esecuzione dovranno essere preventivamente concordati
con la Direzione Lavori.
c)
Pozzetto prefabbricato interrato con chiusino in ghisa
E’ previsto l’impiego di pozzetti prefabbricati ed interrati, comprendenti un elemento a cassa, con due
fori di drenaggio, ed un coperchio rimovibile.
Detti manufatti, di calcestruzzo vibrato, avranno sulle pareti laterali la predisposizione per l’innesto dei
tubi di plastica, costituita da zone circolari con parete a spessore ridotto.
Con il prezzo a corpo sono compensati, oltre allo scavo, anche il trasporto a piè d’opera, il tratto di
tubazione in plastica interessato dalla parete del manufatto, il riempimento dello scavo con ghiaia
naturale costipata, nonché il trasporto alla discarica del materiale scavato ed il ripristino del suolo
pubblico.
d)
Blocchi di fondazione dei corpi illuminanti e dei pali
Nell’esecuzione dei blocchi di fondazione per il contenimento delle apparecchiature illuminanti o per il
sostegno dei pali saranno mantenute le caratteristiche dimensionali e costruttive secondo le
normative vigenti.
Saranno in particolare rispettate le seguenti prescrizioni:
-
esecuzione della scavo con misure adeguate alle dimensioni del blocco;
-
formazione del blocco in calcestruzzo dosato Rck 30 MPa;
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Progetto preliminare
pag.
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-
esecuzione della nicchia per l’incastra dell’apparecchio illuminante o del palo, con l’impiego di
cassaforma;
-
fornitura e posa, entro il blocco in calcestruzzo, di spezzone di tubazione in plastica del
diametro esterno di 80 mm per il passaggio dei cavi;
-
riempimento eventuale dello scavo con materiale di risulta o con ghiaia naturale accuratamente
costipata; trasporto alla discarica del materiale eccedente;
-
sistemazione del cordolo in pietra eventualmente rimosso.
d)
Blocchi di fondazione dei corpi illuminanti e dei pali
L’eventuale rimozione dei cordoli del marciapiede è compreso nell’esecuzione dello scavo del blocco.
Per tutte le opere elencate nel presente articolo è previsto dall’appalto il ripristino del suolo.
Il dimensionamento maggiore dei blocchi di fondazione rispetto alle misure indicate in progetto non
darà luogo a nessun ulteriore compenso.
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8.
8.1
INDICAZIONI SULL’ESECUZIONE DELLE OPERE EDILI
Impianti viale Alberato da parcheggio via Clerici alla Cascina
La posa delle apparecchiature illuminanti a filo pavimentazione determina la necessità di realizzare
degli scavi per la posa sia delle apparecchiature che delle tubazioni di alimentazione alle stesse.
Lo scavo verrà realizzato lungo il viale e avrà dimensioni tali da contenere le tubazioni per
l’alimentazione alle apparecchiature illuminanti.
L’appaltatore avrà cura di utilizzare mezzi che, nel corso delle operazioni, non provochino danni alle
radici causate da strappi ma dovrà procedere affinché venga effettuato un taglio netto delle stesse
senza danneggiarle.
Oltre alle tubazioni dovranno essere posate le apparecchiature interrando le casseforme e
bloccandole con calcestruzzo.
A completamento delle operazioni verrà fornita a posata una piastra in pietra (tipologia da definire con
i responsabili del parco) di dimensioni 600x600mm circa ove verrà inserita l’apparecchiatura
illuminante.
L’elemento avrà il compito sia di segnalare agli operatori la presenza dell’apparecchiatura illuminante
evitando colpi che potrebbero danneggiarla, sia di limitare la crescita dell’erba in prossimità
dell’apparecchio e, quindi, garantire la corretta emissione dei fasci luminosi.
A finitura della posa degli apparecchi illuminanti incassati, dovrà essere posta una piastra in pietra
grezza appoggiata al terreno, con lavorazione per fissaggio cornici e apparecchi illuminanti; dotata di
forometria centrale di dimensioni massime 200mm; la piastra dovrà avere le seguenti dimensioni:
- 600x600mm
spessore 50mm;
essa dovrà essere realizzata in Beola grigia e, comunque, di tipologia definita in accordo con
l’amministrazione del Parco.
8.2
Impianti Passerella viale F. Testi
Gli interventi edili a servizio di tale zona sono limitati alla realizzazione di scavi per il trasporto delle
linee alla passerella stessa, nonché per l’alimentazione alle apparecchiature illuminanti poste in
prossimità delle scale e dell’indicazione percorso dalla pensilina di attesa del tram.
Le modalità di esecuzione delle opere, nonché le rifiniture indicate sia per gli scavi che per le
apparecchiature illuminanti, sono identiche a quanto in precedenza annotato.
Sulle planimetrie allegate alla documentazione di progetto sarà possibile rilevare i percorsi e le
necessarie opere di natura edile.
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Progetto preliminare
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