VDR n.44 - Rotary Cagliari Nord

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VDR n.44 - Rotary Cagliari Nord
Anno XXV - Numero 44 - Novembre 2006 - Poste Italiane SpA Spediaione in Abbonamento Postale
D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1 - DCB - Roma
Periodico
del Distretto
2080 R.I.
[email protected]
del ROTARY
VOCE
Novembre 2006
Rotary Foundation
Mese della
n.44
SOMMARIO
Rotary
Foundation
6
37
Lettera del Governatore
3
Agenda del Governatore
4
Tony Lico
Rotary Foundation
9
• Il fondo permanente
Italo Melanesi
• Interventi umanitari
Domenico Concezzi
• Borse di Studio
Daniela Tranquilli
• GSE
Pier Giorgio Poddighe
• Alumni
Paola Marrocco Ugolini
• Associazione Alumni - ex Borsisti
Giuseppe Guerreri
Quadro attività
progettuale
Dal Mondo Rotary International
• Nuove strategie e
tradizione
Raffaele Pallotta
• Il Distretto 2090
40
Note
e Notizie
dai Club
Dal Distretto
• Formazione e istruzione
• Scuola nel Tigrai
Vitalità Rotariana
28
d’Acquapendente
Luciano Pierini
35
Antonio Arcese
Giorgio Di Raimondo
Alberto Aime
50
AERA - Associazione Europea
Rotary per l’Ambiente
51
Good News Agency
53
Pensieri e
Immagini
56
Claudio Marcello Rossi
Voce del Rotary
Periodico del Distretto 2080 R.I.
www.rotary2080.org
Anno XXV n. 44
Novembre 2006
Poste Italiane S.p.A.
Spedizione in abbonamento postale D.L.
353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
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Questo numero di “Voce del Rotary” è stato chiuso
in tipografia il giorno 14 novembre 2006
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1
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
“… tutte le azioni,
i programmi ed i progetti
della Fondazione sono tesi
alla cooperazione internazionale
e quindi alla ricerca del raggiungimento
della pace mondiale.”
La lettera del Governatore
ROBERTO
IVALDI
Mese di Novembre
“… valore
insostituibile è
l’attività
progettuale dei
professionisti
rotariani che
inventano,
sostengono,
seguono e
realizzano gli
interventi. ”
R.Ivaldi
Cari amici,
devo dirvi, per la mia funzione, che novembre è il mese dedicato dal RI alla Fondazione Rotary.
Come non mi stancherò mai di dire, la RF è stata creata dal RI come uno degli strumenti più efficaci per realizzare l’obiettivo n. 4 del Rotary, che recita: “Propagare la comprensione reciproca, la cooperazione e la
pace a livello internazionale[….]”. Vorrei precisare bene qui che in nessuno degli obiettivi del Rotary si dice
che il RI deve fare beneficenza, azioni caritatevoli, azioni in difesa dei deboli o quant’altro: si parla di “servizio a favore della collettività” cosa ben diversa da quanto spesso viene propagandato nei Club come “azione
rotariana”.
Questa precisazione perché, tornando alla RF, dobbiamo capire bene che tutte le azioni, i programmi e i progetti della Fondazione sono tesi, prevalentemente, alla cooperazione internazionale e quindi, in ultima analisi, alla ricerca del raggiungimento della pace mondiale.
Devo dire che, da quando esiste il Rotary, ci siamo riusciti poco: due catastrofiche guerre mondiali, una cinquantina di guerre locali, ora stiamo arrivando addirittura ad una guerra che assomiglia ad una guerra di
religione, che non accenna ad attenuarsi nel futuro immediato. Ciò non toglie che, si parva licet, il RI, attraverso la RF, continua a seminare pace, comprensione
e buona disposizione all’integrazione di religioni, etnie
e popoli diversi e lontani.
Infatti così vanno viste le 37.000 borse di studio che,
di anno in anno, hanno portato studenti di 110 paesi
ad approfondire la loro conoscenza scolastica in università distanti dai loro luoghi di origine, così come i
migliaia di GSE che ogni anno portano team di giovani professionisti di ogni Distretto a conoscere tematiche professionali simili alle loro in Distretti di altro continente o nazione.
Per non parlare degli interventi umanitari, che danno
alle nostre azioni quella coloritura di supporto ai paesi del Sud del mondo, di cui ci piace fregiarci. Prima di
tutto i Matching Grant, (MG) qualche migliaio di progetti l’anno che, partendo da interventi minimi di poche migliaia di dollari, fino ad interventi di 25 mila dollari, consentono di effettuare investimenti rilevanti in
paesi terzi: dal carbone per la stufa della scuola carceraria, fino ad apparecchiature complesse di tipo medicale per la dotazione ad ospedali ubicati nella savana africana o nella giungla brasiliana. E lo spirito è
sempre lo stesso: il Club padrino ed il Club progetto
devono essere ubicati in paesi differenti, per realizzare la conoscenza reciproca. Con questo strumento si
riesce ad investire circa 130 milioni di dollari l’anno,
che sono i nostri dollari, che annualmente versiamo
alla RF, senza parlare del valore insostituibile dell’attività progettuale dei professionisti rotariani, che inventano, sostengono, seguono e realizzano gli interventi.
Perché non parlare anche dei “3-H”? Si tratta di interventi di più ampio respiro, fino a 300 mila dollari, dove la RF investe il 90% dell’intervento, mentre ai Club
padrini è richiesto solo il 10%. Si tratta di progetti molto difficili da realizzare, dove l’investimento va nel senso delle 3-H appunto: umanità, salute, fame, ma dove l’ottenimento del contributo dipende dalla serietà e
profondità dell’attività progettuale.
Per questi interventi (MG e 3-H) la proibizione più grave dettata dalla RF riguarda la costruzione di edifici
quale unico scopo: per evitare malversazioni, la RF non
accetta progetti che riguardino l’ingegneria civile. E allora vengono in supporto le altre associazioni di sostegno umanitario: il RI ci consiglia sempre di lavorare insieme ad altri, per non dover sostenere da soli
tutti gli impegni. Ricordo questo consiglio a tutti, perché talvolta, nella foga di voler “fare da soli” si dimentica che l’aiuto degli altri (Club, Distretti, associazioni di volontariato, etc.) può essere determinante.
E per finire, cosa dire della PolioPlus? Negli anni Ottanta è stata una scommessa. La RF ha speso circa
600 milioni di dollari su un totale complessivo di circa
un miliardo di dollari. Siamo arrivati quasi alla fine. Da
3
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
mille casi nuovi di infezione al giorno siamo passati a
circa mille casi nuovi l’anno, i paesi endemici sono rimasti quattro, ed erano un centinaio, in molti continenti non si ricorda neanche l’esistenza del poliovirus
e non esiste più la necessità di vaccinare i bambini.
Abbiamo fatto un miracoloso regalo ai bambini e alle
giovani mamme di tutto il mondo e, vi assicuro, l’abbiamo fatto proprio noi, coi nostri soldi in gran parte,
ma anche con i nostri volontari che hanno partecipato alle campagne di Immunizzazione Mondiale, durante
le quali si sono vaccinati fino a 10 mila bambini in un
giorno e per le quali si è arrivati addirittura alla sospensione per una giornata di conflitti in atto (per es.
in Liberia). Quando avremo l’eradicazione? Lo spostamento di masse di popoli rifugiati in vaste zone di guerre locali ci impedisce di dare una risposta. Ma sia che
si tratti di 5 anni o di 10 anni o di 15, l’obiettivo sarà
raggiunto. Oggi il RI si appoggia ad agenzie dell’ONU
e al contributo dei governi dei paesi interessati per il
raggiungimento di questo obiettivo. Non ci sono stati
richiesti più danari diretti ai Rotariani e questo facilita
l’utilizzo dei versamenti per gli altri scopi, come ho detto sopra. Ma ciò non toglie che il RI è sempre direttamente presente nello svolgimento dei lavori di vaccinazione.
Ecco: ho detto molto. Non ho parlato di Fondi di Impiego Distrettuale (DDF) e di Borse di studio della pa-
ce: ma sono argomenti di cui si è parlato a lungo al
recente Seminario della RF.
Ora dovrei passare alle lamentazioni. Nel nostro Distretto ci sono pochi MG e sono progettati sempre dai
“soliti noti”, che si occupano anche dell’unico 3-H studiato negli ultimi dieci anni nel Distretto 2080; le candidature per le borse di studio sono poche e mal documentate, l’ospitalità per il GSE è sempre scadente
ed offerta sempre dagli stessi Club (Sardegna e Lazio,
quasi mai Roma), i versamenti dello scorso anno per
l’annual giving sono stati scarsi e decisamente insufficienti. Ma non voglio appesantirvi. Invece mi piace
farvi sapere che la vendita di cravatte e foulard presidenziali (che io considero un po’ il mercatino del Governatore) ha fruttato finora ben 5.240 Euro, che sto
versando alla RF: non mi sembra poco. Grazie a tutti:
ce ne sono ancora parecchi esemplari da vendere e ve
li porterò quando verrò a trovarvi.
Una ultima nota riguardante il mese: dal 31 ottobre al
7 novembre 2006 si celebrerà la Settimana Mondiale
dell’Interact: spero che tutti i Club Interact e la Commissione Distrettuale per la Gioventù facciano grandi
cose.
Buon lavoro!
Lettera d’invito
Il 18 ottobre 2006, il Governatore ha inviato la seguente lettera a tutti i Club.
Caro Presidente,
leggo mensilmente la Vostra pubblicazione di Club (ci sono tanti nomi, da “Foglietto” a
“La Ruota” fino alle più fantasiose come “Bollettino” e chi più ne ha più ne metta) e mi sono
chiesto se i Vostri giornalisti hanno mai pensato di scrivere sulla pubblicazione distrettuale
“Voce del Rotary”.
Sarebbe importante per il Distretto, per Voi e per il Direttore di “Voce”, disporre periodicamente di materiale del Club da pubblicare, per parlare soprattutto delle Vostre attività
(anche per l’aggiornamento del “QUADRO Progetti dei Club” ivi già pubblicato) nello stesso
spirito con il quale Vi ho chiesto il poster di Club per il Congresso.
Ogni mese verrà inoltre pubblicato il migliore articolo pervenuto (a giudizio insindacabile di Claudio Marcello Rossi), magari riferito proprio al tema rotariano del mese. Sarà citata
ovviamente la fonte (cognome e nome del rotariano che scrive e Club di appartenenza) e questa partecipazione sarà tenuta in debito conto nella preparazione della richiesta di elogio presidenziale a fine marzo, quando manderò ad Evanston le proposte.
Che ve ne pare?
Grazie della collaborazione.
Roberto
* * *
L’agenda del Governatore
Novembre/Dicembre 2006
Novembre
Giovedì
2
Lunedì
6
Martedì
7
Mercoledì 8
Giovedì
9
Venerdì 10
Lunedì
13
Martedì 14
Mercoledì 15
Giovedì 16
Venerdì 17
Lunedì
20
Martedì 21
4
RC
RC
RC
RC
RC
RC
RC
RC
RC
RC
RC
RC
RC
Viterbo Ciminia
Roma Foro Italico
Roma Centenario
Aeroporto Leonardo da Vinci
Terracina
Formia
Viterbo
Roma Nord
Latina Monti Lepini
Roma Colosseo
Cassino
Porto Torres
Sassari Nord
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
22
23
24
28
29
30
Dicembre
Lunedì
4
Martedì
5
Mercoledì 6
Lunedì
11
Giovedì 14
Venerdì 15
RC
RC
RC
RC
RC
RC
RC
RC
RC
RC
RC
RC
Sassari Silki
Sassari
Alghero
Roma Parioli
Pomezia
Roma Sud
Roma
Roma
Roma
Roma
Roma
Roma
Est
Nord Est
Tevere
Tirreno
Nord Ovest
Sud Est
NdR
Ad oggi, i migliori articoli, giudicati e
pubblicati su VOCE DL ROTARY, sono risultati:
in Ottobre:
“Il mistero di un’isola”,
di Alberto Aime, RC Cagliari Est,
pubblicato a pag. 9
5
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
Dal Mondo Rotary International
Dal Mondo Rotary International
Rotary Foundation
I Rotariani,
grazie
all’impegno
umanitario e
allo spirito
volontario e
filantropico che li animano, rappresentano
il volto umano della Fondazione e lo
strumento principale di
attuazione delle sue
iniziative umanitarie,
culturali ed educative.
Ogni giorno, lavorando
insieme al
miglioramento delle
condizioni di vita altrui
e alla riduzione del divario economico e
sociale, contribuiscono a realizzare l’ideale
di un mondo di serenità e di pace.
Nella pagina: testo e foto in alto tratti da
Rotary.Org; foto a lato da Progetto MG,
D.2080; nelle altre pagine foto tratte da
GRAMEEN Communication.web
6
Nelle pagine che seguono, assieme alla
descrizione dell’operato dei singoli comparti
vengono indicati anche norme e
comportamenti pratici per lavorare con RF
orrei iniziare questa serie di
articoli dedicati dai responsabili delle diverse commissioni alla Rotary Foundation rendendo
omaggio ad un grande uomo, Muhammad Yunus, premio Nobel 2006
per la Pace, creatore della Grameen
Bank (Grameen in bengalese significa contadino) meglio conosciuta come la “Banca dei Poveri” con la particolarità che i clienti sono gli azionisti della banca.
Nato nel 1940 nel villaggio di Jobra,
vicino a Chittagong nel Bengala Orientale ha studiato nella sua città e poi
grazie ad una borsa di studio Fulbright si è trasferito a Nashville nel
Tenneesse dove ha conseguito il dottorato in economia.
Tornato in patria, nel 1972 è diventato capo del dipartimento economico rurale dell’università di Chittagong e nel 1983 ha fondato la Grameen Bank, banca rurale che si fonda sul Microcredito di cui Yunus è
convinto ideatore. Tutto nacque in
modo molto casuale.
V
Mahammad Yunus
Dopo la disastrosa carestia che nel
1974 mise in ginocchio il Bangladesh, Yunus si rese conto che la povertà estrema della popolazione non
era dovuta a mancanza di buona volontà o di coraggio, ma di un capitale anche piccolissimo che le permettesse di intraprendere una attività. L’idea gli venne dopo aver parlato con una donna, Sufia, che intrecciava cesti di vimini che poi venivano rivenduti obbligatoriamente
a coloro che le fornivano il materiale e che le davano un margine estremamente esiguo di guadagno. Il lavoro di Sufia veniva retribuito due
RF
ANTONIO
LICO
penny al giorno. 25 centesimi di dollaro era la somma necessaria per ricomprare altro materiale: insomma
un giro vizioso per cui ciò che rimaneva, alla fine, a questa povera donna, non le permetteva neanche una
vita dignitosa.
Anche se nascosto è uno sfruttamento della condizione femminile,
una situazione comune a molte donne in un paese tradizionalista come
il Bangladesh dove una donna rimasta vedova o ripudiata dal marito ha misere possibilità di vita. Inoltre, anche se lo desidera, non le è
permesso uscire di casa per guadagnarsi da vivere. Eppure era difficile vincere la paura delle stesse donne. Yunus, profondo conoscitore del
costume del Bangladesh, nel suo girovagare per i villaggi, si circondava di studentesse per accattivarsi la
fiducia delle abitanti ed ancora ora
la Grameen Bank ormai conosciuta
ed apprezzata si avvale per il 90%
di personale femminile.
Yunus ebbe l’intuizione felice di creare una catena di prestiti con interessi minimi, diversificati secondo i
progetti delle attività che si volevano intraprendere o addirittura nulli
per i più poveri. I prestiti non sono
assistiti da alcuna garanzia (reale,
personale) e sono dati in maggioranza a donne considerate il fulcro
della famiglia, più attente ai bisogni
dei figli e più ansiose di creare loro
un futuro migliore.
Eppure nonostante le ovvie difficoltà incontrate nei villaggi da parte
delle autorità religiose e da parte
delle famiglie, che non vedevano con
favore questa forma di emancipazione femminile che minacciava il loro potere, il microcredito cominciò a
diffondersi.
Gruppi formati da almeno 5 donne
si riunivano, chiedevano un prestito
facendosi garanti l’una per l’altra e
impegnandosi a restituire le piccole
rate delle somme dovute settimanalmente.
Questo perché “il denaro si attacca
al suo padrone” scrive Yunus “ e se
lo si deve restituire dopo un anno
sarà più difficile staccarsene”.
Dice ancora Yunus “i poveri non c’è
ragione che non rimborsino, soprattutto se vogliono avere un prestito
successivo per espandere la loro attività”. Inoltre poiché quasi il 60%
delle fruitici è analfabeta la Grameen
Bank insegna loro a scrivere il nome per sottoscrivere il contratto che
impegnerà il loro futuro e quello delle loro famiglie.
Riflettiamo un momento sulla portata di questo atto. La cliente riesce
ad ottenere un prestito solo dopo
che ha imparato a fare la propria firma ed apporla sul contratto di prestito. Un vero e proprio prestito d’onore con risultati eccellenti. I prestiti sono ripagati al 99.06%.
Un risultato eccezionale se lo si confronta con le cifre del recupero dei
crediti delle altre banche; risultato
che è la conseguenza di un rapporto personale di reciproca fiducia,
quello che è ormai svanito negli impersonali istituti di credito del mondo occidentale. Il microcredito base della Grameen Bank è ormai diffusissimo in molte nazioni fra cui
gli Stati Uniti dove la parte più povera della nazione usufruisce regolarmente delle attività sociali finanziate con questo sistema.
È interessante notare come oltre a
combattere la povertà nel Bangladesh il Microcredito ha aiutato l’e-
“… oltre 60 programmi di
microcredito in ogni parte
del mondo, che superano i
3 milioni di dollari.”
7
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
Dal Mondo Rotary International
conomia di varie isole della Norvegia dove, per ragioni climatiche le
donne non avevano grandi possibilità di lavoro e che persino nelle riserve indiane del nord america ha
contribuito a dare una certa autonomia economica a persone schiave dell’alcool.
“Non sono i poveri i responsabili della loro povertà ma le istituzioni create loro intorno e la politica di cui sono vittime – dice ancora Yunus – se
offriamo loro le stesse opportunità
dei ricchi non resterà nessun povero “. Una lotta contro la povertà dunque, partendo dai più poveri.
“… Il Rotary
International non è
rimasto insensibile a
questo fenomeno mondiale.
È dal 1984 che attraverso i
Programmi Umanitari
della Fondazione Rotary
(Sovvenzioni Paritarie,
Distrettuali Semplificate e
3H) ed il programma
APIM del Rotary
International, la nostra
Istituzione ha introdotto il
Microcredito che prende il
nome di Credito Rotativo.”
8
L’ONU tra gli obiettivi del Millenium
Development Goal ha stabilito per il
2015 la riduzione della povertà e per
il 2030 la sua cancellazione. Forse
con un po’ di ottimismo.
Non è certamente solo il microcredito che potrà cancellare la povertà
ma è a questo fine che la Grameen
Bank impegna le sue risorse.
“Ogni essere umano è dotato di potenzialità vaste, illimitate ed è una
responsabilità sociale ad aiutare ciascuno a farle emergere. Il mio sogno è di creare una società in cui a
tutti sia data la possibilità concreta
di liberare le proprie energie creative” questo è il sogno del Premio Nobel per la Pace. E tutto è nato da un
prestito personale dello stesso Yunus di 27 dollari dato ad un gruppo
di 40 donne per acquistare il bambù per fare cesti e conseguentemente
per una vita più dignitosa per se stesse e per le loro famiglie.
Il Rotary International non è rimasto insensibile a questo fenomeno
mondiale. È dal 1984 che attraverso i Programmi Umanitari della Fondazione Rotary (Sovvenzioni Paritarie, Distrettuali Semplificate e 3H)
ed il programma APIM del Rotary International, la nostra Istituzione ha
introdotto il Microcredito che prende il nome di Credito Rotativo.
Colgo l’occasione per sottolineare
ancora una volta la differenza esistente fra i Programmi della Rotary
Foundation e quelli del Rotary International.
Attualmente ed in particolare con la
Rotary Foundation i rotariani sono
coinvolti in oltre 60 progetti di microcredito in ogni parte del modo per
un importo che supera notevolmente i 3 milioni di dollari.
Dal punto di vista operativo i fondi
del credito rotativo (espressione che
fa riferimento al Nome del Rotary e
alla rotazione del fondo che dopo il
prestito viene restituito e prestato
nuovamente)sono destinati a iniziative che permettono a persone di basso reddito, soprattutto donne, di comprare bestiame o attrezzature per avviare piccole imprese personali.
Le sovvenzioni possono anche esser
utilizzate per costituire il capitale di
un fondo rotativo fin o ad un massimo di 10,000 dollari per gruppo o
più gruppi di credito o banca di villaggio che altro non è che un gruppo di persone (da 10 a 30 generalmente donne) organizzato ed addestrato in maniera tale da poter offrire garanzia reciproca al ripagamento dei prestiti ottenuti.
In base a quanto stabilito dalla Fondazione Rotary, le sovvenzioni umanitarie possono essere utilizzate per
coprire i costi di avviamento di un
fondo rotativo fino a quando il fondo stesso non diventi autosufficiente. Gli interessi generati da un fondo rotativo possono essere usati per
coprire i costi di amministrazione di
un progetto specifico.
In caso di chiusura del fondo, il capitale iniziale deve essere restituito
alla Fondazione Rotary.
Ovviamente per tutto quello che è
stato detto in precedenza non può
essere finanziata la costituzione di
fondi per il rilascio di garanzie.
Nel 1999 nella Convention di Singapore del Rotary International Yunus
ha ricevuto dalle mani del Presidente Internazionale James Lacy la nostra più alta onorificenza “Premio per
la comprensione mondiale” unitamente ad un contributo di US$ 100,000
versato alla Grameen Bank.
La Rotary Foundation con il programma Ogni Rotariano Ogni Anno
chiede che ognuno di noi contribuisca con 100 dollari all’anno.
Muhammad Yunus ci ha insegnato e
ci ha dimostrato quanto si può fare
con solo… 27 dollari.
Il fondo permanente
Le ali della Fondazione Rotary nel XXI secolo
ITALO
ei nostri club, nelle riunioni
dei direttivi e delle commissioni spesso si parla delle attività della Fondazione: con maggior
frequenza di borse di studio, di GSE,
di matching grants e sovvenzioni
semplificate; con frequenza decisamente inferiore si affronta il tema di
come la Fondazione attui questi programmi. La risposta è semplice: grazie al sostegno dei soci che mettono a disposizione tempo, capacità
professionali e “denaro”.
I club promuovono raccolte di fondi
a favore della R.F. attraverso contribuzioni al Fondo Annuale, ma le
somme a disposizione della Fondazione provengono anche da forme di contribuzioni al Fondo Permanente del
quale mai si sente parlare.
Proviamo a scoprire insieme questo sconosciuto
Per garantire stabilità finanziaria a lungo termine e competere con le grandi Fondazioni che operano nel mondo, la R.F. nel 1982 ha istituito il Fondo Permanente al
fine di assicurare redditi integrativi per far fronte alla
crescente domanda di interventi umanitari nei vari paesi in via di sviluppo.
Si tratta di un fondo di dotazione i cui contributi sono
investiti in perpetuo – non a caso il logo è costituito da
due grandi piramidi: la sfida dell’uomo contro il tempo.
Pertanto solo le rendite sono utilizzate per programmi
di servizio.
N
MELANESI
La Fondazione si è posta come traguardo il raggiungimento di una “massa critica” pari ad 1 miliardo di USD
entro il 2025 per far fronte alla progressiva espansione dei suoi programmi internazionali in campo umanitario, culturale ed educativo e rispondere così, anche in futuro, ai bisogni del momento.
Iniziamo con il confrontare l’ammontare delle contribuzione al Fondo Permanente nel nostro Distretto e nel resto del mondo rotariano, confronto
che evidenzia una grande differenza
percentuale: 1 % contro l’8,4 %.
Il Fondo Permanente
2025
2006
2004-05 Destinazione contributi R.F.
2004-05 Destinazione contributi Distretto 2080
117,9 milioni di USD
Sovvenzioni annuali
USD 388,899.79
Sovvenzioni per progetti (PolioPlus, ecc.)
USD 43,166.73
Fondo permanente
USD 3,013.33
9
VOCE del ROTARY
Tale differenza è dettata sia dalla scarsa conoscenza del
Fondo Permanente nel nostro paese, sia dal quadro di
riferimento delle norme tributarie che penalizza fortemente la possibilità di effettuare grandi donazioni (non
Novembre 2006
deducibilità fiscale). Credo, comunque, che una migliore
conoscenza ci avvicini a questo diverso e personale modo di contribuire allo sviluppo del Rotary e della nostra
Fondazione.
I CONTRIBUTI AL FONDO PERMANENTE SONO INVESTITI E, SALVO UNA QUOTA CAPITALIZZATA
FR NE UTILIZZA LE RENDITE PER FINANZIARE I SUOI
PROGRAMMI DI SERVIZIO.
PER COMPENSARE L’INFLAZIONE, LA
Ogni anno gli Amministratori rivedono la politica degli
investimenti per assicurare che il valore reale del Fondo cresca nel tempo e che il tasso annuale di spesa non
superi il tasso di reddività a lungo termine detratto il
tasso d’inflazione previsto. Negli anni in cui la redditività del capitale investito, ricalcolata per tener conto
La forte discesa dei mercati finanziari negli ultimi tre
anni, tuttavia, ha inciso sul valore di mercato del Fondo, di conseguenza, nell’anno fiscale 2003-04, gli
Amministratori hanno indetto una moratoria sulle
sovvenzioni per evitare di intaccare la consistenza
patrimoniale del Fondo permanente. Tale tendenza
alla discesa si è invertita e, nell’anno rotariano 200405, la redditività del Fondo è salita a 4,5 milioni di
dollari.
dell’inflazione, supera il tasso di spesa, il surplus viene
reinvestito per far fronte ai periodi in cui avviene l’inverso. Secondo questa politica, la somma destinata ai
programmi nell’anno 2003-2004 (ultimo rapporto ufficiale pubblicato) sarebbe stata pari al 6,5% del valore
medio di mercato del Fondo nei tre anni precedenti.
Il Fondo Permanente contribuisce a finanziare i
Programmi Annuali e garantisce il futuro dei Programmi della Fondazione
A partire dal 1 luglio 2004 gli Amministratori hanno ridotto il tasso di spesa al 4,5% (rispetto alla previsione
del 6,5%) di cui 3,75% sarà destinato alle borse di studio, lo 0,25% alle spese operative dei programmi e lo
0,50% allo sviluppo del fondo ed ai costi amministrativi di carattere generale.
Bequest Society
Diventa membro della Bequest Society una persona o
una coppia che indichi la Fondazione Rotary quale beneficiaria di un lascito testamentario.
Per lasciti di 10.000 dollari o più viene consegnato un
riconoscimento consistente in una spilla circolare diamantata a sei livelli
ed un cristallo al
primo livello.
Grandi Donatori
Per “Grande Donazione” s’intende un
contributo minimo
di 10.000 USD, in
contanti o vitalizi.
I livelli di riconoscimento per i Grandi Donatori sono sei;
i donatori ricevono uno speciale riconoscimento ed hanno diritto ad un cristallo inciso, unitamente ad un distintivo circolare con uno o più diamanti a seconda del
livello di donazione. I contributi sono cumulativi.
I Grandi Donatori i
cui contributi superano i 250.000
USD possono avere il ritratto esposto nella Sala d’Onore presso la sede centrale. I Grandi Donatori che raggiungono i livelli da 2 a 6 saranno
iscritti permanentemente nella Sala d’onore.
Numerose sono le opportunità di donazione:
• Borse di Studio dotate ed intestate, da parte di singoli, aziende fondazioni, per un importo di almeno
25.000 USD (costo di una borsa di studio).Le Borse
Dotate sono istituite con un contributo di almeno
150.000 USD;
• Fondi intestati (almeno 25.000 USD);
• Finanziamento di un programma specifico (almeno 50.000 USD);
• Donazioni a favore dei Centri Rotariani di Studi
Internazionali (almeno 500.000 USD);
• Donazioni aziendali;
• Donazioni pianificate, lasciti testamentari, vitalizi,
assicurazioni sulla vita, cessioni di proprietà con diritti di usufrutto a vita.
Fra tante opportunità ciascuno di noi può scegliere la
soluzione adeguata, voglio evidenziare come possibilità la rendita vitalizia. Nello specifico la Fondazione in
cambio di una donazione, per esempio di immobili, in
relazione a parametri quali il valore del bene, le prospettive di vita del donatore, si impegna ad erogare una
rendita annua per la durata della vita del donatore (rotariani e non rotariani).
ULTERIORI FORME PERSONALIZZATE DI DONAZIONE SONO POSSIBILI PRENDENDO CONTATTO DIRETTAMENTE CON LA SEDE
EUROPEA DI
ZURIGO
DELLA
R.F..
IL FONDO PERMANENTE FINO AD ORA HA INVESTITO OLTRE
60.000.000 DI USD
I capitali sono investiti in diverse aree specifiche. L’allocazione degli investimenti ha come target il 54% in
azioni statunitensi, il 18% in azioni non statunitensi, il
10% in proprietà immobiliari, il 5% in investimenti alternativi e il 13% in obbligazioni.
I fondi sono investiti in maniera tale da assicurare il sostegno finanziario dei programmi odierni e la possibilità di finanziarli in futuro. L’obiettivo principale è la con-
COME SI CONTRIBUISCE
IL FONDO PERMANENTE RICEVE
CONTRIBUTI IN CONTANTI,
DONAZIONI DI BENI E LASCITI TESTAMENTARI
Il Fondo offre a Rotariani e non Rotariani l’opportunità
di contribuire in maniera permanente al futuro del Rotary. La R.F. riconosce ai donatori i seguenti titoli onorifici:
Benefattori
Il titolo di Benefattore è conferito a chiunque contribuisca con un importo pari o superiore a 1.000 USD al
Fondo Permanente, oppure indichi il Fondo quale beneficiario di un lascito testamentario.
Ogni benefattore riceve un attestato personalizzato ed
un distintivo. Non ci sono vari livelli di riconoscimento
quale benefattore ed il riconoscimento è permanente.
10
11
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
Dal Mondo Rotary International
Interventi umanitari
della Rotary Foundation
C
DOMENICO
ONCEZZI
Presidente della Commissione Distrettuale per i Programmi Umanitari
na volta chiarita la struttura
organizzativa della Rotary
Foundation e le procedure che
regolano la raccolta e la utilizzazione dei fondi, entriamo nel merito degli Interventi Umanitari, iniziando dai progetti più semplici, che possono essere gestiti localmente, per
concludere con i grandi Progetti Internazionali.
Tutto quello che occorre sapere è
ampiamente spiegato nella ricca documentazione rotariana che è disponibile sul sito Web del R.I. (www.rotary.org) e su quello del nostro Distretto (www.rotary2080.org). Lo
scopo di questi appunti è quello di
agevolare una conoscenza di base
per tutti gli amici rotariani che, pur
avendo poco tempo disponibile, desiderano portare il proprio contributo ai diversi programmi umanitari di
cui si parla in ogni nostro Club.
Prima di tutto, presumiamo che in
ogni Club esista una Commissione
per la RF con un responsabile per i
Progetti Umanitari ed è appena il caso di ricordare che ogni socio che
desideri proporre un’opera umanitaria sarà bene che ne parli con agli
amici della Commissione RF del proprio Club, prima di ogni sua iniziativa esterna a nome del Rotary.
La Commissione RF di ogni Club opera le proprie scelte prioritarie, fra le
iniziative locali e quelle esterne, che
possono essere inter-Club, oppure
inter-distrettuali, senza limiti di geografia.
Anche se alcuni programmi esterni
(per esempio Matching Grant e 3H)
prevedono il contatto diretto fra il
Club e la Direzione della RF di Evaston, è buona norma che tutte le
proposte alla RF di ogni Club siano
coordinate con la Commissione Distrettuale della RF, prima di essere
inoltrate. I motivi saranno evidenti
dai paragrafi che seguono e dai moduli in oggetto.
U
servazione del capitale e il suo aumento a un tasso più
alto di quello dell’inflazione, al fine di garantire il potere di acquisto del fondo.
Al 30 giugno 2005 le attività nette del Fondo ammontavano a 157,8 milioni di dollari, considerando anche le promesse di donazioni il totale ammontava a 453,7 milioni di dollari.
Decidere di contribuire alla Fondazione con donazione
sottende un diverso e continuato impegno nei confron-
ti dell’azione internazionale ed una sensibilità verso la
missione del Rotary International che ci coinvolge ed
espone in prima persona.
Ad ogni donatore viene lasciata l’opportunità di contribuire conservando l’anonimato, tuttavia la Fondazione apprezza l’opportunità di un pubblico riconoscimento che non solo ha il valore di un ringraziamento ma è di esempio ed incoraggiamento per altre
donazioni.
L’impegno della Commissione Distrettuale sarà di:
– far conoscere il Fondo Permanente, le sue finalità, le diverse modalità di contribuzione;
– verificare l’interesse e la disponibilità dei soci
verso questa opportunità che la Fondazione ci offre;
– fornire, a tutti coloro che risulteranno interessati, il supporto necessario per le scelte più opportune;
– trovare strumenti di comunicazione che contribuiscano alla conoscenza della R.F. e del Fondo Per-
manente tra i non rotariani perché sono convinto che
ci siano ampi settori interessati a collaborare finanziariamente nel perseguimento di obiettivi umanitari
e pacifisti mediante programmi e iniziative nei campi dell’educazione, della cultura e dello sviluppo che
sono propri del l’ambiente rotariano.
Sicuramente parliamo di contribuzioni decisamente superiori a quelle che normalmente siamo abituati a versare, ma nell’arco di un anno con le opportune economie potremmo raggiungere l’importo di E 834 sufficiente a trasformarci in “benefattore” e contribuire, così, con un significativo “mattone” allo sviluppo della R.F.
Riconsideriamo allora il nostro modo di contribuire e le diverse
opportunità che ci vengono offerte, raccogliamo questa sfida e
uniti arriveremo al traguardo!
Commissione distrettuale Fondo Permanente
Italo Melanesi Coordinatore
Francesco Acuto per il Lazio
Donato D’Angelo per il Lazio
Gianpaolo Imbrighi per Roma
Leonardo Tilocca per la Sardegna
12
RC
RC
RC
RC
RC
Roma Monte Mario
Latina
Monterotondo Mentana
Roma Est
Sassari Nord
Sovvenzioni semplificate
Iniziamo dal caso più semplice ed
assumiamo che un Club abbia deciso di realizzare un progetto umanitario locale e desideri ricevere un
supporto finanziario dalla RF, accedendo direttamente ai fondi disponibili presso il Distretto. Siamo dunque a trattare di SDS (Sovvenzioni Distrettuali Semplificate) che
al R.I. vengono definite DSG (District Simplified Grants).
Orientativamente, ci riferiamo a sovvenzioni di alcune migliaia di dollari USA che vengono erogate dal Distretto a fronte di un Progetto approvato dalla Commissione Distrettuale RF, sulla base di preventivo e
programma di rendiconto, a condizione che ci sia un reale coinvolgimento dei rotariani, oltre ad altre
condizioni che possiamo riassumere come segue:
– Valutazione delle esigenze della
comunità beneficiaria e piano di
un intervento specifico,
– Prova di coinvolgimento della comunità beneficiaria,
– Nomina di una commissione composta da almeno tre rotariani, per
la gestione del progetto di cui trattasi e dei fondi richiesti.
Le richieste debbono essere compilate su appositi formulari (disponibili su Internet o presso la Commissione Distrettuale), riempiendo tutte le voci. Le domande vanno presentate dal 1° Luglio al 31 Marzo
ed i fondi saranno disponibili nel mese di luglio successivo.
Di che fondi si tratta?
I fondi disponibili presso il Distretto
per le SDS sono costituiti dal 20%
del fondo che la RF pone annualmente a disposizione del Distretto,
con la denominazione FODD (Fondo
a Disposizione Distrettuale) mentre
il restante 80% rimane custodito
presso RF e serve a coprire altre ini-
ziative del distretto in oggetto, come Borse di Studio, Matching Grants
ed altro. Ricordiamo che l’ammontare del FODD è pari al 50% dei versamenti effettuati
3 anni prima dallo
stesso Distretto alla RF. Il rimanente
50% di quei versamenti serve a
mantenere il fondo mondiale della
RF. Va precisato che i fondi SDS vengono annualmente erogati dalla RF
al Distretto, a fronte di un “Contratto” ove la Commissione Distrettuale si impegna alla osservanza di norme specifiche ed al rendiconto puntuale per ogni progetto che
sarà finanziato con SDS.
A titolo di esempio, riportiamo che i
fondi SDS dell’anno rotariano
2005-2006, per il nostro Distretto
2080, erano di circa 9.000 USD (SDS
55578), con i quali sono stati supportati 5 progetti, presentati da 5
Rotary Club romani: Appia Antica,
Monte Mario, Monterotondo Mentana, Nord Est, Olgiata.
I fondi SDS per il corrente anno rotariano 2006-2007 sono circa 15.000
USD (SDS 59336) e sono stati resi
disponibili solo dopo accurata rendicondazione della passata gestione.
Proposte da alcuni Club sono in arrivo. La distribuzione dei fondi SDS
rimane prerogativa del Distretto, che
ovviamente ne rende conto alla RF.
Sovvenzioni paritarie
Passiamo ora a considerare le Sovvenzioni Paritarie o Matching
Grants. Si tratta di sovvenzioni importanti che vanno da un minimo di
5.000 fino a 150.000 USD destinate a progetti concepiti e condotti
in collaborazione fra due o più Club,
appartenenti a Distretti e paesi diversi. Tipicamente sono progetti internazionali, ma, più che la geografia, conta la reale collaborazione fra
rotariani di Distretti diversi.
Diciamo subito che sono esclusi i progetti che comportano la costruzione
13
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
Dal Mondo Rotary International
di immobili, anche se prefabbricati,
come pure sono escluse le donazioni di fondi a persone o Enti, anche
se altamente meritevoli. L’esclusione di opere edilizie è stabilita dalla
RF per le obiettive difficoltà nella gestione dei tempi e dei costi e la relativa rendicontazione. L’esclusione
di donazioni è implicita nel concetto
stesso delle Azioni Rotariane che presumono un reale e personale coinvolgimento dei rotariani. La parola
inglese Matching forse rende l’idea
molto meglio di Paritaria, perché implica l’accostamento di cose e/o persone perfettamente compatibili, proprio come lo sono i programmi rotariani, in qualunque parte del mondo
essi vengano concepiti.
Il messaggio che si vuole dare è semplice: un progetto Matching Grant
nasce dalla congiunta volontà di
più rotariani, che si trovano in
luoghi diversi, di realizzare qualcosa di utile e definito a beneficio di una comunità che ne ha
provatamente bisogno. Non solo,
un progetto MG è valido solo se i benefici perdurano anche dopo la sua
conclusione.
I dettagli sulla compilazione delle domande sono disponibili, come già
detto sopra. In questa sede, ricordiamo che il documento di partenza
(e non secondario) per ogni proposta di MG è costituito da un modulo
sottoscritto dai rotariani che appartengono al Club ed al Distretto nel
quale il progetto dovrà essere realizzato, cioè dal Partner Locale. Naturalmente occorre ben definire il
progetto, i costi totali ed i costi che
si chiede vengano finanziati dalla RF,
allegando un documento simmetrico al primo, redatto e sottoscritto
14
dal Partner Internazionale, che tipicamente è il Club/Distretto da cui
nasce l’iniziativa e che si fa carico
della maggioranza dei costi. La partecipazione ai costi da parte del Partner Locale può essere solo simbolica, minimo 100 dollari, ma la sua
partecipazione alla gestione del progetto è indispensabile.
La sovvenzione della RF (questo è il
significato formale di Matching) è pari al 50% dei contributi versati in
contanti dai Partner (Locale + Internazionale, che può essere uno o
più Club) ed al 100% (dunque si raddoppia) del contributo destinato dal
Distretto sponsor che preleva dal
proprio fondo disponibile presso la
RF, cioè dal proprio FODD.
Le domande di Sovvenzioni Paritarie vengono approvate dal
1° agosto al 15 maggio di ogni
anno.
Naturalmente si richiede un’esauriente documentazione, sia per la presentazione delle domande, che per il
rendiconto dei progetti approvati.
Relativamente al nostro Distretto
2080, possiamo riferire di due progetti di MG approvati a giugno
2006, presentati da due nostri Club
che hanno assunto la funzione di Prime Contact, e che sono già in fase
di realizzazione. Essi sono:
– MG 56161, relativo ad arredi essenziali per un Centro di Accoglienza per bambini orfani in Tanzania, per una sovvenzione di oltre 8.000 USD, su un costo totale
di 24.000, con Partner Locale il RC
di Dar-Es-Salaam Nord (D. 9200)
e Partner Internazionale il RC di
Roma Sud Est, con Project Manager il socio Giancarlo Bedosti.
– MG 59093, relativo alle risorse
idriche nella Repubblica del
Benin, per una sovvenzione di oltre 15.000 USD,
su un costo totale di 45.000,
con Partner Locale il RC di
Abomey-Calavi (D. 9100)
e Partner Internazionale
molto variegato, costituito da diversi RC, coordinati dal RC di Roma Appia
Antica (Prime), a cui aderiscono i RC romani di Campidoglio, Cassia e Medi-
Le Borse di Studio
degli Ambasciatori
terraneo, assieme a due RC tedeschi di Postdam e Postdam-Alter
Markt (D. 1940) ed al RC polacco
di Gdynia (D. 2230). Ognuno dei
suddetti RC ha contribuito con versamenti che vanno dai 2.500 ai
3.000 USD. Project Manager è il
socio Luigi Apuzzo
DANIELA
Progetti 3H
Sappiamo cosa siano i 3 H: Healt,
Hunger, Humanity (Salute, Fame,
Umanita’). Si tratta delle sovvenzioni
più importanti che la RF dedica ai
progetti umanitari e vanno dai 100.000
ai 300.000 dollari USA per ogni progetto che sia destinato ad iniziativa
pluriennale (2-4 anni), per migliorare le condizioni sanitarie, alimentari ed economiche di regioni in via
di sviluppo.
Come per il caso precedente, è essenziale la partecipazione attiva di rotariani ed un progetto è
considerato valido se è lanciato,
gestito e realizzato da rotariani
di almeno due Paesi.
Il livello di finanziamento per ogni
progetto prevede una cura particolare in tutti gli aspetti, dalla documentazione da sottoporre per l’approvazione, ai rapporti di avanzamento e di fine lavori, oltre al rapporto di auto-sostentamento locale,
dopo la fine del progetto.
Anche la valutazione delle proposte
richiede una cura particolare, tanto
che sono previste due fasi operative: Proposta preliminare da sottoporre entro il 31 marzo e, in caso
affermativo, domanda circostanziata di sovvenzione da presentare entro il 1° agosto di ogni anno.
Riferiamo con piacere che un Club
del nostro Distretto in collaborazione con vari Club del Distretto 2090,
del D.2040 e D.2050 ha sponsorizzato un Progetto 3H che ha già passato la prima fase di qualificazione.
Si tratta del 3H Grant 59876, che
prevede un intervento umanitario
pluriennale presso un’area depressa del Nord-Est del Brasile. Il RC di
Pesaro (D.2090) è il promotore, mentre per il Distretto 2080 la funzione
di Prime è assunta dal RC Roma, per
il coordinamento del socio Claudio
Marcello Rossi.
er dare la possibilità di concretizzare i propri interventi di
servizio e una maggiore incisività il Rotary aveva bisogno di un’organizzazione parallela.
Fu grazie a questa idea che nel 1917
Arch Klumph, allora presidente del
Rotary International, propose la creazione di un Fondo di Dotazione denominato Fondazione del Rotary (Rotary Foundation - RF ) con il preciso intento di aiutare a costruire un
mondo migliore attraverso la realizzazione di programmi educativi e
umanitari.
Tutti i programmi della Fondazione
Rotary sono resi possibili dai contributi volontari offerti da Rotariani e
da non Rotariani che credono negli
ideali del Rotary International.
Il programma Borse di Studio ebbe
inizio però solo nel 1947 quando, alla morte di Paul Harris, molte furono le donazioni e i versamenti alla
Fondazione.
Questo programma interessante e
unico nel suo genere rientra nei Programmi Educativi della RF e ne costituisce un fiore all’occhiello.
Infatti dal 1947 il Programma ha permesso a oltre 37.000 giovani di studiare all’estero e ha erogato oltre
446 milioni di dollari per le Borse di
Studio.
La Rotary Foundation è al mondo il più grande erogatore privato di Borse di Studio.
Il Rotary International- grazie alla
Rotary Foundation - può per mezzo
delle Borse di Studio offrire a molti
giovani (non rotariani né parenti di
rotariani )la possibilità di svolgere i
propri studi per un anno in un Paese estero o di approfondire la conoscenza di una lingua straniera.
P
Questi giovani costituiscono l’investimento Rotary per il futuro e ne
rappresentano la fiducia e la speranza: che i “nostri” Borsisti diventino i leader di domani e offrano un
contributo sostanziale non solo alle
loro comunità di appartenenza ma
al mondo intero, seguendo gli ideali del Rotary nel favorire la comprensione internazionale e la pace
nel mondo. Attraverso il programma delle Borse di Studio ed i Borsisti si sviluppa lo scopo della Fondazione e del Rotary:
• Si aumenta la consapevolezza e il
rispetto delle differenze culturali
inviando i Borsisti quali “ Ambasciatori dell’amicizia rotariana “ a
studiare in un altro paese.
• Si formano leader capaci di provvedere alle necessità umanitarie
delle società del mondo, incorag-
TRANQUILLI FRANCESCHETTI
giandoli a dedicare la loro vita personale e professionale a migliorare il tenore di vita nel proprio paese e nella propria comunità.
• Si influenzano i paesi di tutto il
mondo tramite una distribuzione
geografica equilibrata dei Borsisti.
• Si promuove nei e con i Borsisti l’ideale rotariano del “Servire al di
sopra di ogni interesse personale“
tramite la loro partecipazione attiva a progetti d’azione dei Club.
• Si crea un’associazione che durerà tutta la vita instaurando dei profondi legami tra il Rotary e gli ex
Borsisti.
Solo comprendendo e condividendo
queste premesse si può capire la
grandezza e la validità di questo Programma.
***
Le “Borse di Studio degli Ambasciatori“ (Ambassador scholarship) si dividono in:
• Borse di Studio Annuali: permettono la frequenza di una Università estera per 1 anno accademico con un contributo fino ad un
max di 26.000 $
• Borse di Studio Pluriennali: permettono la frequenza di una Università estera per 2 anni con un
contributo fino ad un max di 26.000
$ per i 2 anni
• Borse di Studio Culturali semestrali: consentono lo studio intensivo di una lingua straniera ed
immersione nella cultura di un altro paese con un contributo max
di 19.000 $
«… Tutti i programmi
della Fondazione Rotary
sono resi possibili dai
contributi volontari
offerti da Rotariani e da
non Rotariani …»
15
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
Requisiti essenziali
• Sovvenzioni per Docenti Universitari: permettono ad un docente Universitario anche rotariano di insegnare in Università di
paesi in via di sviluppo per 3-10
mesi con contributi da 12.500 $ a
22.500 $
• Borse biennali per la Pace: permettono il conseguimento di un
Master post laurea. Si ottiene un
Dottorato dopo 2 anni di studi sulla pace, sulla risoluzione di conflitti e sulle relazioni internazionali.
Da tutte le Borse (tranne che per le
Sovvenzioni per Docenti Universitari) sono esclusi i Rotariani, i loro figli e i loro parenti o coloro che lavorano negli uffici del Rotary.
Borse di Studio
ANNUALI e BIENNALI
• i Candidati devono aver completato almeno DUE anni di Università od avere concluso i corsi di una
scuola secondaria ed aver svolto
un’adeguata esperienza professionale per almeno DUE anni prima di iniziare la borsa.
• I Candidati devono mostrare doti
dirigenziali e qualità di “ Ambasciatori dell’Amicizia per il Rotary“
e capire e sostenere gli obbiettivi
del programma.
• I Candidati devono avere una buona conoscenza della lingua parlata nel paese scelto che ne faciliti
l’inserimento nella comunità locale e rotariana.
• Si può dare la preferenza ai Candidati che studiano materie a carattere umanitario e che siano interessati a studiare in paesi a basso reddito.
Non esistono limiti di età per i Candidati.
Borse di Studio CULTURALI
I requisiti sono gli stessi delle Borse Annuali con l’aggiunta che i Candidati devono avere almeno un anno di formazione a livello universitario o un’esperienza equivalente di
lavoro e devono avere una conoscenza media della lingua scelta
Sovvenzioni per
Docenti Universitari
I Candidati devono:
• Essere da almeno 3 anni ( o se
pensionati essere stati per almeno 3 anni) titolari di una cattedra presso un’università
o un istituto superiore.
• Essere cittadini di un Paese in cui vi sia un Rotary
Club.
• Avere ottima conoscenza
della lingua parlata nel
Paese in cui intendono recarsi.
• Manifestare l’intenzione di
insegnare in un Paese a
basso reddito
• Possono essere Rotariani
* * *
16
Quest’anno nel mondo ci sono
800 Borsisti:
32 sono in Italia e
9 sono a Roma
L’obiettivo del programma delle Borse di Studio è quello di contribuire
ai buoni rapporti internazionali ed i
Borsisti devono impegnarsi a svolgere la loro missione di Ambasciatori di amicizia rotariana presso il
«… I Tutor
rotariani
costituiscono un
riferimento, un
porto sicuro per il
Borsista che non si
sentirà solo anche
se in un paese
lontano ma troverà
nel Rotary la “Sua
famiglia”.»
Paese che li accoglie, partecipando
oltre che ai corsi universitari anche
a manifestazioni rotariane, alla vita del Rotary locale che li ospita.
Ciascun Borsista è assistito da un
Tutor rotariano Assistente nel Suo
paese e da un Tutor rotariano Assistente nel Paese dove va a studiare.
Altrettanto importante è il Tutor rotariano Sponsor per il BORSISTA ITALIANO che parte; infatti suo sarà il
compito di incontrare e colloquiare
con il Candidato prima della firma
della domanda, spiegando lo scopo
della Borsa, le finalità del Rotary che
Lui come Borsista – Ambasciatore
rappresenterà; suo il compito di “
familiarizzare” il Borsista in partenza con le attività rotariane del Rotary Club sponsor. Dovrà inoltre assicurare che i moduli della domanda siano compilati in maniera corretta e completa.
Il Candidato dovrà conoscere bene
i programmi e la vita del Club padrino perché dovrà illustrarne le attività nei Rotary Club che frequen-
terà all’estero. È opportuno quindi
che anche il Presidente del club sponsor incontri e discuta con il Candidato circa i progetti di studio e come questi si armonizzino con le finalità del Rotary. Al termine della
Borsa di studio l’Assistente Sponsor
dovrà mantenere rapporti con il Borsista: molti ex Borsisti sono ora ottimi Rotariani !
Il Tutor Assistente rotariano del nostro distretto è figura fondamentale per il BORSISTA STRANIERO che
arriva: sarà infatti il riferimento rotariano per la durata della Borsa;
suo il compito di assisterlo nelle
procedure di arrivo, aiutarlo nel disbrigo delle pratiche amministrative e burocratiche (CF, conto bancario), introdurlo nel Rotary Club
ospitante e presentarlo ai Soci, perché partecipi alle attività del club,
metterlo in contatto con il Rotaract,
verificare che segua il corso degli
studi.
I Tutor rotariani costituiscono un riferimento, un porto sicuro per il Borsista che non si sentirà solo anche
se in un paese lontano ma troverà
nel Rotary la “Sua famiglia “. Il distintivo del Rotary, che noi e i borsisti portiamo con orgoglio sul petto (così dovrebbe essere !) è il linguaggio universale che unisce persone diverse ma … ispirate agli stessi principi e ideali; è quel ponte ideale - desiderato da Paul Harris cento anni fa - che permette di percorrere tanta strada, di superare
montagne, di solcare oceani grazie
ai suoi ingranaggi perfetti e uguali
nel mondo.
La Commissione Distrettuale
2006-2007 formata da Mario Spizzichino, Maria Letizia Mingiacchi, Viviana Paliotta, Carlo Sardara, Giovanni Acciarro, ha promosso la diffusione del programma non solo presso i Rotary Club e i rotariani ma soprattutto fuori dal Rotary: presso le
Università, le scuole superiori, gli
istituti professionali e i conservatori di Musica.
Le Borse di Studio degli Ambasciatori dell’Amicizia rotariana sono uniche al mondo: una splendida ed esclusiva occasione per giovani brillanti
di studiare in università estere prestigiose ma soprattutto la possibilità di instaurare un rapporto unico
con i Rotary Club e con i rotariani
che li accolgono.
* * *
A che punto siamo?
Borsisti stranieri 2006-07
ospiti nel nostro Distretto
Quest’anno la RF ha programmato
di inviare presso il nostro Distretto
9 Borsisti di cui
– 3 biennali ( Matematica, Canto, Filmologia) dal Giappone
– 3 annuali (Bioetica, Storia delle
Religioni, Architettura) dagli USA
– 3 semestrali (Lingua Italiana) dal
Giappone e USA.
A settembre già 3 dei 9 Borsisti stra-
I Programmi
Proseguendo una tradizione instaurata l’anno passato (con molto successo grazie all’impegno del RC Cassia) anche quest’anno sarà organizzata entro il mese di marzo una “serata del Borsista” in Interclub con
numerosi Club rotariani. Coinvolgeremo i Borsisti stranieri a Roma e i
nostri Borsisti in partenza e coloro
che sono appena rientrati. Ascolteremo le loro idee e le loro esperienze. Durante la serata dell’anno passato dove sono intervenuti sia Borsisti ospiti a Roma, sia nostri borsisti in partenza per Egitto, Olanda,
Giappone, Tunisia,i Rotariani hanno
potuto ascoltare i giovani borsisti.
Questo incontro è stato molto positivo per i Borsisti e per i Rotariani che
«… Grazie ai contributi dei Rotariani
il nostro Distretto ha avuto la
possibilità di assegnare
4 Borse di Studio
(3 annuali e 1 semestrale)
per l’approfondimento
di una lingua.»
nieri sono a Roma, hanno iniziato i
loro corsi all’Università o presso la
scuola di Lingue D.Alighieri e- come
è richiesto dalla RF - hanno partecipato diverse a riunioni rotariane, ben
accolti e aiutati dai loro Assistenti
Tutor rotariani. Infatti da maggio con
uno scrupoloso lavoro, la Commissione ha individuato i Rotariani disposti a svolgere il ruolo di Tutor Assistenti. I Tutor ( Piero Cacace, Beatrice Caldani, Stefano Ciccotti, Paolo Corradino, Gerald Kelton, Viviana
Paliotta, Silvio Piccioni, Marco Squicciarini, Eugenio Vascon ), che ringrazio con affetto, hanno ricevuto i
dati dei Borsisti e il materiale informativo sui ruoli dell’Assistente e del
Borsista così da essere pronti all’accoglienza. Ben presto e con entusiasmo hanno iniziato i contatti: una
regolare corrispondenza al fine di organizzare al meglio il loro arrivo e il
loro soggiorno romano.
hanno iniziato a familiarizzare con i
Borsisti e a conoscere meglio il Programma Borse di Studio della RF.
La Selezione
Borsisti selezionati a giugno 2006
per Borse di Studio 2007-2008
Quest’anno sono arrivate al nostro
Distretto ben 11 domande. Tutti i
curricula erano di grande qualità e
le materie scelte di attualità.
Grazie ai contributi dei Rotariani il
nostro Distretto ha avuto la possibilità di assegnare 4 Borse di Studio
(3 annuali e 1 semestrale) per l’approfondimento di una lingua.
La Commissione Esaminatrice ( composta dai rotariani Lico, Tranquilli,
Ferretti GA, Kelton, Melanesi, Spizzichino, Veraldi - rotariana ed ex borsista -) ha intervistato i Candidati,
tutti di altissimo livello e grande personalità. I campi di interesse sono
stati: diritto internazionale, diritto
17
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
«…le Borse di Studio della Rotary Foundation
hanno un valore aggiunto rispetto alle borse
tradizionali: il valore aggiunto siamo… noi
rotariani! è il Rotary alla base di questo
Programma!»
umanitario, medicina, fisica, archeologia, apprendimento della lingua spagnola, musica, sociologia.
Si è voluto premiare non solo la capacità e la preparazione di giovani
interessati a materie inusuali ma soprattutto giovani per i quali la RF
avrebbe rappresentato una opportunità di studio unica.
I Club sponsor dei 4 vincitori sono
stati rispettivamente: RC Roma Sud,
RC Frosinone, RC Latina Monti Lepi-
«… l’impegno più
importante che noi
rotariani abbiamo nei
confronti dei Borsisti è il
ruolo di Assistente Tutor e
di Assistente Sponsor.»
ni. Tutte le candidature da noi selezionate, inviate ad Evanston alla Rotary Foundation, sono in attesa della definitiva assegnazione che avverrà entro dicembre p.v. Da allora,
poiché i “nostri” Borsisti sono “ Ambasciatori dell’Amicizia Rotariana”,
sarà nostro il compito di introdurli
nei Club, perché conoscano i nostri
programmi, i nostri ideali, e condividano i nostri principi. A questo compito sono chiamati non solo i rispettivi Club sponsor ma i rispettivi Rotariani Tutor: Dipende anche da noi
se i giovani Borsisti saranno buoni
Ambasciatori del Rotary!
Non dobbiamo dimenticare infatti
che le Borse di Studio della Rotary
Foundation hanno un valore aggiunto
rispetto alle borse tradizionali: il valore aggiunto siamo… noi rotariani!
è il Rotary alla base di questo Programma!
I Borsisti avranno sul petto il distintivo con l’emblema della Fondazione Rotary e saranno gli Ambascia-
18
tori degli ideali, dei principi e dei programmi rotariani; grazie a Loro i nostri ideali raggiungeranno uomini e
donne lontane: saranno Loro i “nostri” Ambasciatori, conoscendo e apprezzando popoli diversi potranno
realizzare lo scopo fondamentale del
Rotary: diffondere anche attraverso
la cultura la comprensione internazionale e la pace.
Il successo del Programma dipende
solo dal nostro lavoro rotariano.
Molto possiamo fare per incoraggiare questo magnifico ed unico Programma di Studio offerto ai giovani
! Tutti noi Rotariani siamo chiamati
a Promuovere la conoscenza delle
Borse di Studio non solo nel Rotary
ma soprattutto fuori dal Rotary: nelle Università o nel mondo dell’imprenditoria: potremo far conoscere
il Rotary e trovare oltre ai Candidati anche potenziali nuovi soci rotariani e donatori per la Fondazione;
dobbiamo impegnarci a Selezionare i possibili Candidati verificandone i requisiti essenziali e a Orientare i Candidati: illustrando loro le
finalità del Rotary e la vita rotariana cosicché possano svolgere bene
il ruolo di Ambasciatore. Ma sicuramente l’impegno più importante che
noi rotariani abbiamo nei confronti
dei Borsisti è il ruolo di Assistente
Tutor e di Assistente Sponsor.
Risultati della Commissione
Borse di Studio
dopo quattro anni di lavoro
Con l’impegno e l’entusiasmo costante durante questi quattro anni
abbiamo raggiunto tanti obbiettivi:
– Un’ottima intesa tra i Tutor e i Borsisti.
– Un ottimo inserimento nei Club e
nelle attività collegate ai Club.
– Costanti e ottimi rapporti con i dirigenti del Centro Linguistico D.Alighieri(CLIDA) scelto da Evanston
dove i Borsisti a Roma nel primo
mese di soggiorno approfondiscono la conoscenza della lingua italiana. Il prof. Fucile e la dottoressa Savona sono molto disponibili
e collaborativi.
– Rapporti con RF di Evanston settimanali: le risposte ad ogni quesito sono arrivate in 24 ore.
– Collegamento tra i Tutor: sono state organizzate riunioni interclub
per far conoscere non solo i Borsisti ma anche i Tutor rotariani.
– Diffusione del programma Borse
di Studio molto efficace: il numero delle richieste aumenta ogni anno e i Candidati sono di altissima
qualità !
– Molta responsabilità dei Borsisti
nel presentare i reports trimestrali
e nella gestione della Borsa: i loro doveri sono stati ben spiegati e
recepiti.
– Nessuna domanda respinta da Evanston perché incompleta.
– Organizzato a Roma il 1° Seminario di Orientamento Distrettuale per i Borsisti italiani in partenza e per i Borsisti stranieri a
Roma con l’intervento della Responsabile Senior dei Borsisti della RF, Sra. Elana Kranz venuta appositamente da Evanston. Erano
Presenti 10 Borsisti, 6 Tutor, il Direttore del Centro Linguistico D.Alighieri, il Responsabile Distrettuale RF PDG A.Lico.
Durante il Seminario sono state formulate proposte innovative da sottoporre ad Evanston per modificare
alcuni aspetti delle Borse di Studio
Ricordiamo le principali:
– Aumento della somma per vitto e
alloggio sia per i nostri Borsisti
all’estero sia per i Borsisti che
vengono nel nostro Distretto (ora
è insufficiente per una vita dignitosa)
– Miglioramento della conoscenza
della lingua italiana per i Borsisti
che vengono nel distretto a frequentare l’Università.
– Uniformità di requisiti richiesti tra
i Borsisti italiani e i Borsisti stranieri.
– Approfondimento della conoscenza di particolari modalità bancarie.
– Maggior controllo del profitto dei
Borsisti ospiti nel nostro Distretto.
… Ma il nostro fiore all’occhiello è
aver costituito una Commissione Esaminatrice per i Candidati composta
da 7 rotariani tra cui un ex Borsista
della RF. I Rotariani componenti
la Commissione sono stati scelti di anno in anno in funzione degli interessi scientifici dei Candidati e dei temi delle Borse richieste così da garantire obiettività
e specifica valutazione.
I requisiti richiesti ai Candidati sono
stati costanti ogni anno e conformi
con le direttive di Evanston.
Entro dicembre 2007 la Fondazione
Rotary da Evanston comunicherà la
ratifica della classifica dei Vincitori.
Entro ottobre 2008 (anno accademico 2008-2009) i Borsisti inizie-
Borse di Studio
per l’anno 2008-2009
ranno gli studi all’estero.
Tutti i moduli e ogni informazione sui requisiti dei Candidati, sulle Borse di Studio e sulla RF si
trovano sul sito www.rotary.org/italiano/Rotary Foundation/Borse
degli Ambasciatori e possono essere stampate in italiano.
* * *
In questi quattro anni di lavoro nella Commissione grazie al contatto
costante con i giovani borsisti, ho
avuto tante testimonianze di riconoscenza e gratitudine perché grazie al Rotary e alla Borsa di Studio
Abbiamo bisogno di candidature valide per poter offrire una splendida
e unica opportunità di studio a giovani promettenti
Le domande per le Borse di studio per l’anno accademico 20082009 scadranno il 30 aprile 2007.
I moduli devono essere compilati in
ogni parte e inviati al Distretto 2080
- Piazza Cola di Rienzo 69, Roma
00195 - entro tale data.
La selezione distrettuale avverrà entro giugno 2007.
la vita di alcuni giovani è veramente cambiata. Sono queste testimonianze che ci devono spronare a continuare a lavorare nel Rotary e per
il Rotary.
Serata in Interclub RC Roma
Appia Antica e Roma Monte Mario
per l’incontro dei nostri Borsisti e
l’Ambasciatore del Giappone
Le possibilità di aiutare gli altri e di
contribuire alla pace e alla comprensione tra le genti, offerte dalla
nostra organizzazione nata più di
100 anni fa, sono innumerevoli: sta
a noi rotariani con il nostro impegno, la nostra credibilità de il nostro
entusiasmo rendere possibile la realizzazione del sogno di Paul Harris!
Aiutiamo la nostra
Fondazione a crescere
19
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
Dal Mondo Rotary International
GSE
Group Study Exchange
Scambio Gruppo di Studio
Ciò che il Rotariano deve sapere…
PIER GIORGIO
Scrivo questo articolo su invito del
Presidente della Commissione Rotary Foundation PDG Tony Lico al
termine del mio impegno triennale
di guida della sottocommissione per
lo scambio Gruppi di Studio. Mi chiede di scrivere una specie di “bignami” sul GSE, spero di non tediarvi
troppo. Ho cercato di riassumere tut-
ta la procedura da seguire per organizzare uno scambio GSE con informazioni utili per chi mi succederà in questo incarico, per i Club e per
i candidati.
* * *
Il GSE è uno dei programmi educativi della Rotary Foundation. Venne
ideato nel 1955 da un Distretto della Nuova Zelanda ed allora era indicato con l’acronimo ROTA (Rotary
Overseas Travel Award ); in seguito
nel 1965 divenne un programma della RF.
Il programma rappresenta una opportunità unica nel suo genere di
scambi a carattere culturale e professionale perchè si rivolge a giovani uomini e donne che hanno una età
tra i 25 ed i 40 anni agli inizi della
loro attività professionale. I gruppi
trascorrono da quattro a sei settimane all’estero, dove partecipano
ad attività inerenti il loro campo professionale. Il programma è stato idea-
GSE in Korea
20
PODDIGHE
to per favorire lo sviluppo delle capacità professionali e dell’attitudine
alla leadership dei giovani.
L’organizzazione di un GSE
a livello distrettuale
1° adempimento: costituzione a livello distrettuale, all’interno della
Commissione Rotary Foundation, di
una sottocommissione Scambi di
Gruppi di Studio che viene coordinata da un Chairman nominato dal
Governatore il quale a sua volta e di
concerto con il Presidente della Commissione Distrettuale della RF e con
il Governatore nomina i componenti della stessa.
Compito della sottocommissione è
promuovere la partecipazione del Distretto e dei Club al programma, scegliere di concerto con il Governatore ed il Presidente della Commissione RF il tipo di GSE che si farà e,
compito non meno importante, deve pianificare l’itinerario del team
che visiterà il proprio Distretto.
Viceversa, la selezione del team del
proprio distretto che visiterà il distretto partner è compito di una commissione specifica presieduta dal
Chairman GSE del Distretto e composta dal Governatore, dal suo diretto predecessore (PDG), dal Governatore eletto e da tre rotariani.
2° adempimento: scelta del tipo di
GSE, numero di GSE da compiere
nell’anno, numero componenti team.
Ci sono diversi tipi di scambio GSE:
uno viene definito scambio monoprofessionale o specialistico ovvero
un team composto da persone tutte dedite alla stessa professione (medico, avvocato, giornalista, ecc), un
altro viene definito culturale (musicisti, artisti, curatori di musei); un
altro che è il più comune è quello de-
finito tradizionale o multi-disciplinare con membri appartenenti a diverse professioni; vi è infine uno
scambio definito umanitario, appunto
inteso a promuovere progetti ed iniziative umanitarie che il distretto potrà intraprendere in futuro.
Ogni Distretto in regola con il pagamento delle quote al RI ed indipendentemente dai contributi versati alla RF può presentare una domanda
di finanziamento dal Fondo Mondiale per l’invio di un gruppo GSE all’anno.
Si può altresì richiedere di inviare
dei membri supplementari, in questo caso vigendo la reciprocità sarà
necessario il consenso del Distretto
ospitante. Se ottenuto, si potranno
inviare al massimo altri due membri (non rotariani) tramite uno stanziamento dal FODD di partecipazione di USD 2000 per partecipante
supplementare (USD 1000 in caso
di scambio con paese limitrofo).
Si può inoltre richiedere la partecipazione di un secondo gruppo GSE,
ovvero richiedere alla RF un’altra
sovvenzione, mediante il sistema di
partecipazione/ Share, al costo FODD
di USD 11.000 ( che diventano 6.000
in caso di scambio con paese limitrofo). Si può anche ricevere dall’altro distretto partner o donare al distretto partner una donazione intera o parziale dal loro/proprio FODD
(USD 5500 o se limitrofo USD 3000)
utile per inviare il secondo team, nel
caso di donazione parziale il ns./loro Distretto dovrà far fronte per la
differenza.
In un anno si possono inviare comunque al massimo due team.
Altri sussidi da parte della RF:
I distretti hanno diritto ad un sussidio per il corso di orientamento del
team di USD 500 se hanno stanziato un identico importo in FODD, se
non viene richiesto il distretto deve
comunque organizzare un corso di
orientamento della durata di almeno 12 ore da compiersi prima della
partenza del team. Sempre i distretti
hanno diritto ad ulteriori fondi (USD
1000) se organizzano un corso di lingua della lingua del paese che verrà visitato dal team, ovviamente se
GSE in U.S.A.
la lingua parlata nel paese dove si
recherà il team non corrisponde alla lingua italiana.
La RF paga i biglietti di viaggio del
team dal punto che verrà indicato
dal Governatore eletto che compilerà il Travel Information Sheet. Non
paga i trasferimenti da e per gli aeroporti, il costo dei visti, le spese
personali di qualsiasi tipo, gli addebiti per il trasporto bagagli che superano il peso consentito, le spese
di spedizione di articoli personali,
l’assicurazione sanitaria. Infine la RF
assegna al Distretto un contributo di
USD 400 per la partecipazione del
team ospitato alla propria conferenza distrettuale.
Fatte tutte queste premesse, vi chiederete come praticamente il Distretto partecipa al programma:
il Governatore eletto riceve il modulo (167IT) ( modulo domanda per
i distretti/ District Application) che
deve essere inoltrato ad Evanston
alla RF entro il 1 ottobre (dell’anno
precedente di entrata in carica del
Governatore eletto); questo modulo deve essere sottoscritto dal Governatore eletto e dal Presidente della Commissione RF in carica del Distretto, pena la inammissibilità della domanda. Ciò significa che prima
di detta scadenza il Governatore eletto con l’ausilio della Commissione
GSE ricercherà il Distretto partner e
scambierà al riguardo l’intesa di gemellaggio; in tal caso lo scambio
prende il nome di gemellaggio predeterminato o prearranged partnership.
Nel caso in cui un distretto non comunichi alla RF entro il 1 ottobre la
richiesta di una sovvenzione GSE con
la specifica del Distretto gemellato
e con il consenso dell’altro distretto
con il quale si vuole abbinare ( i distretti si dovranno quindi indicare a
vicenda nell’apposito modulo ed in
precedenza ci si dovrà scambiare
una comunicazione di intenti scritta, ed in prossimità della data di scadenza ci si dovrà ribadire l’intesa),
saranno gli amministratori della RF
a gemellare il Distretto con altro distretto che non aveva anche questo
trovato un distretto partner ( Trustee Pairing Preferences), basandosi sulle aree geografiche di preferenza comunque indicate nel modulo 167 IT e scegliendo un paese che
in precedenza non è stato oggetto
di scambio GSE con quel distretto.
Nel periodo novembre-gennaio (dell’anno precedente all’inizio dell’incarico del Governatore Eletto) la RF
ufficializza agli officer dei distretti gli
abbinamenti effettuati. Se ciò non
avviene il partner verrà assegnato
in occasione dell’Assemblea Internazionale. Una volta ottenuta questa comunicazione il Governatore
21
VOCE del ROTARY
eletto con l’ausilio del GSE Chairman
in carica dovrebbe con l’assenso del
Governatore in carica iniziare a diramare tale notizia ai Club del Distretto in quanto già da quel momento inizia la ricerca dei potenziali candidati del proprio distretto al
ruolo di team leader e team member ( NB in quel momento vi è l’ufficializzazione dello scambio, ma ancora non è ufficiale la data dello scambio). Contemporaneamente si invia
al Governatore eletto dell’altro Distretto il nominativo del Chairman
GSE che si occuperà nel relativo anno sociale dello scambio con tutti i
suoi riferimenti e con l’invito di comunicare l’omologo del proprio distretto. Ottenute queste informazioni inizia il dialogo via e-mail e con
contatti telefonici dapprima fra i due
GSE Chairman e di seguito anche tra
il GSE Chairman ed il team leader
straniero (….“ovviamente in coreano, americano, portoghese e sassarese” …..NDR).
Il Governatore eletto partecipa all’Assemblea Internazionale (la scuola dei Governatori) ed in quella sede parteciperà alla sessione plenaria GSE dove viene fatto sedere a
fianco al governatore eletto del/dei
distretto/i gemellato o abbinato, ed
in quella occasione concorderà le date di partenza e di arrivo dei gruppi
GSE al 50° Congresso
22
Novembre 2006
dei due distretti e compilerà un modulo di informazioni sul proprio distretto ed il Travel Information Sheet.
Il periodo di visita del team ospitato deve includere il Congresso Distrettuale dove nel programma ufficiale (quello stampato), si dovrà
dedicare al GSE uno spazio di almeno trenta minuti. In caso si ospitino
due team GSE ciascun team dovrà
avere a disposizione trenta minuti.
Quindi il Governatore Eletto al suo
ritorno consegnerà al GSE Chairman
i due fogli del Travel Information
Sheet e da quel momento e comunque in occasione del SIPE, poi all’Assemblea ed infine il 1°luglio colui che ricoprirà il ruolo di Chairman
GSE del Distretto divulga ai Club la
richiesta ufficiale di segnalare dei
candidati a team member e a team
leader e chiede la disponibilità dei
Club ad ospitare il team.
Selezione del proprio team: Almeno sei mesi prima della partenza
vengono selezionati i componenti del
team dall’apposita commissione di
selezione che valuta il loro CV, la conoscenza linguistica e le motivazioni che spingono il candidato a proporsi a questa esperienza.
In precedenza i Rotary Club, anche
chi non ha versato un dollaro alla
Fondazione, avranno divulgato nella loro comunità l’opportunità offer-
ta da questo programma e raccolte
diverse candidature, proporranno al
Distretto - dopo una prima selezione a livello di club - quelle ritenute
migliori e comunque non più di due
candidati.
Chi è il candidato ideale a membro del team?
I candidati devono: aver svolto per
almeno due anni un attività a tempo pieno presso un impresa commerciale, industriale o di servizi o
una libera professione; avere una
età tra i 25 ed i 40 anni al momento della domanda; avere la cittadinanza del paese in cui risiedono e
lavorare o vivere nell’ambito territoriale del Distretto 2080; essere in
buona salute, avere una solida preparazione di base ed essere disposti ad accettare altre culture, essere aperti, tolleranti e flessibili, parlare con sufficiente scioltezza la lingua del distretto ospite ed anche la
lingua inglese, potersi assentare dal
posto di lavoro per quattro-sei settimane con il consenso del proprio
datore di lavoro, avere i requisiti per
ottenere dal paese ospitante il visto
di ingresso, poter partire con il resto del gruppo nelle stesse date, saper utilizzare il computer con i programmi più comuni quali word, power point, posta elettronica etc.
Casi di incompatibilità: non possono essere selezionati soci attivi o
onorari dei Rotary Club, dipendenti
di club rotary o del distretto rotary,
coniugi, ascendenti e discendenti in
linea retta di soci attivi e onorari o
dipendenti del Rotary, coniugi di altri componenti il gruppo, ex soci di
club rotary che deve aver dato le dimissioni da almeno tre anni, non possono essere accompagnati da altri
loro familiari.
Sono viceversa incoraggiati a partecipare sempre che non incorrano
nelle incompatibilità sopra segnalate i soci del Rotaract.
Mettete la comunicazione della selezione sul vostro quotidiano locale,
interpellate gli ordini professionali.
Chi è invece il capogruppo (Team
Leader) ideale: innanzitutto è un
rotariano, competente ed esperto,
con buona conoscenza dell’azione internazionale, del Rotary, della Ro-
tary Foundation e del proprio paese.
Non può essere selezionato il governatore in carica, né il suo immediato predecessore, né il governatore eletto. Il capogruppo dovrà restare con il team per tutto il periodo di scambio, godere di buona salute, non potrà farsi accompagnare
per la durata ufficiale dello scambio
da nessun parente, dovrà prendere
parte all’orientamento del team facendo sì che al momento della partenza i membri siano ben informati,
affiatati e motivati, dovrà ovviamente
avere la padronanza della lingua del
paese che si visiterà e possibilmente anche della lingua inglese, anche
lui dovrà avere una buona conoscenza
dell’uso del computer e dei suoi programmi più diffusi e dovrà sapere
realizzare un blog. Dovrà avere spirito di iniziativa ed avere quindi quei
requisiti di leadeship che gli permettano di gestire un gruppo ed eventuali imprevisti.
Selezione: I candidati proposti dai
club partecipano quindi ad un incontro di selezione a livello distrettuale ( le spese per partecipare a
questo incontro sono coperte dal Club
che lo sponsorizza) ed una volta selezionati, dovranno frequentare un
corso di almeno dodici ore, per prepararsi a questa esperienza ( il costo di partecipazione è a carico del
distretto sotto la supervisione del
GSE Chairman) e per conoscersi. Dovranno inoltre produrre un certificato medico attestante la condizione
di buona salute, un passaporto in
corso di validità, una dichiarazione
del datore di lavoro o personale dove dichiarano la disponibilità a recarsi all’estero nel periodo del soggiorno e dovranno stipulare a proprie spese una assicurazione medica che copra le spese per cure mediche, ricoveri e per rimpatrio di
emergenza. La Harbour Group
(www.hginsurance.com) è la società convenzionata con la RF che al riguardo ha studiato un apposita polizza approvata dalla RF con costi assolutamente di favore stipulabile on
line sul loro sito web
La selezione deve compiersi con almeno quattro mesi di anticipo rispetto alla data di partenza. Una vol-
«…sponsorizzando un candidato e ospitando
un team GSE si sta partecipando al
perseguimento degli obiettivi del Rotary,
perché realizziamo la reciproca
comprensione e la cooperazione.»
ta selezionato il team ed aver previsto delle riserve, che diventeranno membri ufficiali in caso di mancata partecipazione al corso di orientamento, i loro profili con foto devono essere inviati al distretto partner per permettere loro di programmare le visite professionali. Al
più tardi questa informazione deve
pervenire all’altro distretto entro tre
mesi prima della partenza. Cosa importantissima è che i componenti del
team studiando l’altro paese identifichino, per quanto riguarda la loro
professione, delle ipotesi di visite
professionali indicandole tramite il
team leader ed il GSE Chairman all’altro Distretto.
Una volta selezionato il team, a questo viene consegnata tutta la documentazione elaborata sull’argomento GSE dalla RF, in precedenza ordinata sul sito web del Rotary International. Almeno due mesi prima della data di partenza il GSE Chairman
invia alla RF ad Evanston ( facendo
ovviamente una copia del tutto per
ciascun membro ed una per se) il
modulo (161IT) che è il modulo riservato al team member ed il modulo 260IT che è riservato al team
leader, entrambi i moduli devono essere sottoscritti dal presidente del
club sponsor, dal Presidente della
Commissione distrettuale RF e dal
Chairman GSE e dal Governatore, il
tutto insieme al modulo di richiesta
documenti di viaggio al RITS, alla
copia dell’assicurazione di ciascun
componente il team, alla copia del
certificato medico, copia del visto se
richiesto.
Sempre entro sessanta giorni prima
bisogna comunicare al distretto ospite la composizione ufficiale del team.
Prima della partenza controllare che:
1. il team abbia elaborato una presentazione della durata di 20 minuti su power point nella lingua
del paese che lo ospiterà ( copia
su CD o DVD, pen drive, computer e posta elettronica) in modo
che con altri discorsi la presentazione non duri più di 30 minuti.
Copia di tale presentazione al GSE
Chairman
2. Il team abbia predisposto sempre
nella lingua del paese che lo ospiterà, un folder con la presentazione di ciascun componente del
team e relativa foto e riportante
un indirizzo di saluto del Governatore, del RF Chairman e GSE
Chairman sempre con relativa foto ( spesa a carico del Distretto)
3. Siano stati fatti dei biglietti da visita dei componenti il team, all’americana con fotografia ( spesa a carico del Distretto)
4. Il team porti con se piccoli regali per ringraziare le famiglie ospitanti e rotariani o professionisti
che li ospiteranno;
5. Il Team leader porti la bandiera
ed inno del proprio paese
6. Tutti i componenti il team portino delle foto della propria famiglia, amici, città per instaurare un
dialogo con chi ospiterà il team.
Il GSE Chairman dovrà organizzare
una cerimonia di saluto alla presenza delle autorità rotariane, foto di rito da pubblicare poi sul sito web del
distretto e su Voce del Rotary.
I Club sponsor daranno al proprio
candidato selezionato almeno 20 guidoncini che il componente del team
utilizzerà negli incontri con i RC dell’altro Distretto e nella conferenza
distrettuale.Anche il Governatore darà al team leader almeno una serie
20 di guidoncini ed un regalo per il
Governatore dell’altro Distretto (normalmente lo stesso che viene regalato ai presidenti).Il team leader avrà
con sé un regalo per il GSE Chairman dell’altro Distretto e lo consegnerà o in occasione della conferenza
23
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
ospitare il team nel corso di
una riunione del Club, possibilmente conviviale.
Nell’elaborare l’itinerario si
deve tener presente che ciascun componente il team dovrà effettuare almeno 5 giornate di incontri e formazione
professionali, non necessariamente consecutivi e dovrà
avere almeno mezza giornata di pausa a metà settimana ed un giorno di riposo nel
fine settimana per dedicarsi
al tempo libero, non necessariamente alla presenza di
rotariani.
GSE al 50° Congresso
distrettuale o meglio se presente nell’itinerario in occasione della visita
al suo club di appartenenza.
Il GSE Chairman concorda con il RITS,
avendo sentito prima il team, il programma di viaggio e riceverà dal
RITS i biglietti aerei. In caso di componenti sardi il volo dalla Sardegna
a Roma è a carico del Distretto.
Durante il soggiorno il team si dovrà tenere in contatto via e-mail con
il GSE Chairman ed aggiornare il blog
in modo di permettere a tutti di conoscere praticamente in tempo reale che cosa fanno.
Entro due mesi dal rientro ciascun
componente del team deve consegnare al GSE Chairman che a sua
volta lo invierà via e-mail ad Evanston un rapporto scritto sull’esperienza compiuta, allegando inoltre
un modulo precompilato (mod. 164IT)
Risorse utili: ormai sul sito del Rotary International e sul sito del ns.
distretto c’è tutto quello che può servire.Il Gruppo al termine del proprio
soggiorno di scambio potrà rimanere a sue spese nel paese ospitante.
Ospitalità del team straniero: è
compito della commissione GSE e del
suo Chairman elaborare l’itinerario
del team. Pertanto una volta divulgata la lettera ai club con i profili e
foto dei componenti del team ed i loro desiderata, e stabilita una sca-
24
denza per manifestare la disponibilità del Club ad ospitare il team, e ricevuta dai Club la disponibilità scritta con il dettaglio del soggiorno (che
comprenderà le visite professionali
o vocational e culturali oltre alle indicazioni di un referente nel club, dove verranno ospitati), il GSE Chairman elabora l’itinerario e programma giornaliero località per località
includendo gli orari dei relativi appuntamenti e lo comunica ai Club selezionati, al GSE Chairman dell’altro
Distretto, al team leader del team
dell’altro distretto ed al Dipartimento GSE presso Evanston ed alla sottocommissione distrettuale GSE. In
questa comunicazione è prassi indicare anche informazioni utili circa le
usanze dei luoghi che si visiteranno,
sul clima, abbigliamento, ed i recapiti telefonici e di cellulare dei rotariani che si occuperanno di loro (ciò deve essere fatto almeno due mesi prima dell’inizio del viaggio).
L’ospitalità può essere di
due tipi: preferibilmente
presso case di rotariani o nell’impossibilità presso
hotel. Vi è
infine anche la possibilità di
Accoglienza: è il momento più importante.
In collaborazione con i componenti della Commissione
GSE e con il primo club ospitante è importante organizzare una
cerimonia di accoglienza nel luogo
di arrivo, normalmente in aeroporto. Portate uno striscione di benvenuto, una bandiera del loro paese e
una italiana, inviate loro la fotografia di chi gli accoglierà. Al loro arrivo concedetegli - per riprendersi dal
viaggio e dal jet lag - un giorno di
riposo, ciò preferibilmente in albergo. Il GSE Chairman avrà già concordato in precedenza con il team
leader la data, orario e luogo per un
incontro con tutto il team per parlare del programma di soggiorno. Giornalmente il GSE Chairman sentirà il
team leader per conoscere con franchezza dei problemi sorti durante lo
scambio ed abbinerà per ciascuna
area un componente della Commissione Distrettuale GSE che fungerà
in sua veste da supervisore/ rappresentante d’area che assista il gruppo nelle località visitate
Nell’elaborare l’itinerario il GSE Chairman terrà presente al fine
di permettere a tutti
i club del Distretto quali sono i Club
già visitati, preferendo se possibile
l’inserimento di nuovi.
Il soggiorno presso ciascuna località dovrà essere di almeno due giorni e non più di tre; ricordiamoci che
non sono un pacco postale. Per quanto riguarda il nostro distretto fa eccezione Roma, dove il loro soggiorno nella capitale sarà di almeno 5
giorni e comunque non più di una
settimana.
Sinceramente sottolineo che ho iniziato con una scarsa disponibilità dei
Club di Roma ad ospitare i team e
che viceversa chiudo questa mia
esperienza con cinque club romani
che hanno ospitato il team, seppure ad una conviviale. Vi faccio riflettere sul fatto che l’ospitalità in famiglie a Roma non è praticabile considerate le distanze, quindi considero quest’ultimo risultato un lusinghiero successo. Ovviamente il GSE
Chairman concorderà con i vari club
gli spostamenti fra Club e Club, facilitando il contatto fra gli stessi.
Al termine del loro soggiorno prevedere un incontro di saluto, una
conviviale informale alla presenza
delle autorità rotariane e dello staff
della commissione GSE.
Consigli per i Club: documentate
con fotografie e riprese il soggiorno
del team, fate un comunicato stampa annunciando il loro arrivo nella
vs. città, invitate la stampa a partecipare all’incontro dove il team si presenterà al Club, organizzate un loro
incontro con le autorità locali ( sindaco, ambasciatore del loro paese),
prevedete un incontro con il Rotaract, con gli studenti che partecipano al programma Scambio Giovani,
fate visitare loro le Università e le facoltà relative ai loro studi. Nelle conviviali nei club, ricordatevi che essendo loro gli ospiti d’onore, il loro
inno andrà eseguito per primo e che
la bandiera del loro paese dovrà secondo cerimoniale occupare il posto
che gli spetta. Sempre nel corso della conviviale rispettare scrupolosamente il cerimoniale e ricordatevi che
il team leader assume il rango di Governatore e per di più di ospite d’onore. Dovete rispettare il programma così come predisposto, eventuali aggiunte potranno farsi solo se ap-
provate dal team leader in quanto
ogni aggiunta potrebbe portare alla
cancellazione per mancanza di tempo di attività programmate o una riduzione del tempo libero. Fate in modo che nonostante il team dovrebbe
conoscere la nostra lingua, sia presente un rotariano che conosca la loro o in casi “disperati” un interprete. Ricordate alle famigli ospitanti
che la famiglia deve occuparsi dei
pasti, del lavaggio e della stiratura
dei vestiti dell’ospite, al riguardo informatevi di eventuali diete particolari o problematiche relative al cibo
derivanti a motivi di salute o religio-
nere una conferenza sulla sua esperienza.
Risorse: ormai sul sito web del Rotary International in lingua italiana
si trova qualsivoglia notizia e manuale sul GSE. Per i più pigri consultate il catalogo disponibile presso tutte le segreterie dei Club.
* * *
Conclusioni: Vorrei mandare da
queste colonne un grosso in bocca
al lupo a Claudia e Maria Beatrice
che il prossimo anno mi succederanno in questo incarico, insieme ad
un grazie di cuore per il supporto a
Raccolto di soia in Brasile (maggior produttore mondiale): una fra le tante immagini
portate dal Gruppo GSE-Brasile al 50° Congresso Distretto 2080, sulle tradizioni, i prodotti e le innovazioni industriali del loro Paese.
si. Regali: è usanza a livello di club
scambiare il guidoncino. Lo dico io
che sono sardo, quindi nessuno comunque me ne voglia, in Sardegna
spesso i Club regalano dei libri, che
seppure di pregio sono normalmente voluminosi e pesanti e qualche
volta proprio per questi motivi sono
abbandonati con enorme dispiacere
da parte dei team. Cene o pasti in
genere: realizzate conviviali leggere, ricordatevi che uno scambio GSE
non deve tramutarsi in uno stare,
seppure piacevole a tavola.
Al rientro del team del nostro distretto invitate i componenti (per lo
più se lo avete sponsorizzato) a te-
tutti i componenti la commissione
Distrettuale GSE, allo staff del GSE
Department RF di Evanston, ed ai
Rotary Club del Distretto che hanno
ospitato sempre in maniera eccezionale i team che abbiamo accolto.
Sottolineo, accingendomi a concludere questo mio intervento, che sponsorizzando un candidato e ospitando un team GSE si sta partecipando
al perseguimento degli obiettivi del
Rotary, perché realizziamo la reciproca comprensione e la cooperazione. Anche in questo modo Apriamo la Via e con consapevolezza Condividiamo (to share) gli obiettivi del
Rotary.
25
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
Dal Mondo Rotary International
Dal Mondo Rotary International
Alumni
M
U
PAOLA
ARROCCO
GOLINI
Presidente Commissione Alumni
li Alumni della Fondazione
Rotary sono persone non rotariane che hanno da questa
ricevuto sovvenzioni educative. Includono borsisti Ambasciatori, borsisti della Pace, membri di gruppi di
studio,beneficiari di sovvenzioni per
docenti universitari o di sovvenzioni per la ricerca. Gli Alumni dovranno essere i portavoce degli ideali e
della missione del Rotary nel raggiungimento della pace e della comprensione internazionale.
La Commissione Distrettuale Alumni contribuisce al coinvolgimento di
questa preziosa risorsa nella vita rotariana.
È importante tenere i contatti e mantenere il feeling maturato nello spirito degli Alumni, di ritorno nei propri paesi, organizzare loro relazioni
in occasioni delle riunioni dei Rotary
Club per testimoniare i termini di
crescita culturale e professionale acquisibili attraverso le borse di studio e l’esperienza umana vissuta a
contatto di realtà sociali diverse, ma
con i valori universali dell’amicizia e
della fratellanza.
Un coinvolgimento ulteriore degli
Alumni si ha facendoli partecipare o
illustrando loro le iniziative di ” interesse pubblico” del Club o invitandoli alle riunioni dei nuovi borsi-
G
sti o Gruppi di Studio (GSE) in procinto di partire per l’estero o aiutandoli a mettersi in contatto con rotariani di nuova zona se si fossero
trasferiti in un altro distretto.
È fondamentale quindi avere un’attenzione costante e fare ciò che può
essere utile a mantenere vivo l’entusiasmo degli Alumni ed il loro interesse verso il Rotary.
Infatti, in relazione alle loro professioni (medici, professionisti ed esperti in vari campi) potrebbero recarsi
come Volontari del Rotary in paesi
in cui si abbia bisogno delle loro competenze professionali; se si trattasse di docenti universitari potrebbero divenire ottimi candidati per l’ammissione ad un Rotary Club; se di
giovani studenti potrebbero entrare
nel Rotaract. Risultati di questo tipo
ravvivano il senso d’orgoglio che i
Rotariani avvertono per i programmi educativi della Rotary Foundation
e la convinzione nel voler fornire il
loro appoggio a questa Fondazione.
Fino a qualche tempo fa alla Commissione ALUMNI era rimasto solo il
compito di tenere in ordine l’elenco
degli ex- Borsisti, dei GSE, degli
Scambi Giovani e dei Ryla che si erano succeduti negli anni, di aggiornare gli indirizzi di quelli più lontani
nel tempo, di tenere insomma un
piccolo archivio. E questo perché alcuni tentativi di rintracciarli erano risultato vani: scrivere loro lettere,
sollecitare i Presidenti dei Club, che
li avevano sponsorizzati, a cercarli e
vari altri.
A questo punto ho deciso di contattarli personalmente: niente lettere,
niente e-mails: il telefono. La tua voce, come diceva una pubblicità; convinta che al di là di tutte le tecnologie, il contatto umano che si stabilisce con il calore di una conversazione, non ha confronti. E così, superando il disagio di telefonare a persone che non si conoscono, sono riuscita nel mio intento. Li ho trovati.
Sono stati disponibilissimi.
Ho chiesto loro se avevano voglia di
venire a raccontarci la propria esperienza, se questa era stata di giovamento per la loro professione, se ritenevano interessante scambiare le
proprie opinioni con altri Alumni che
erano stati in paesi diversi. Così da
farli riavvicinare al Rotary.
Ci sono riuscita. Alla prima riunione
non erano molti: una quindicina di
persone, nessuno prendeva la parola, ma via, via il mio entusiasmo
li ha contagiati ed alla fine della giornata eravamo diventati un gruppo di
amici che desideravano ritrovarsi
nuovamente.
La conclusione da quel primo incontro? Quattro di quei quindici sono diventati rotariani. Una di loro si chiama Cristiana Serva ed è stata presente al Congresso del Governatore
Ivaldi come Presidente di Club.
Incoraggiati da questo successo, abbiamo proseguito su questa strada
e rintracciato ventotto Alumni tra cui
alcuni dalla Sardegna, da Roma e
dal Lazio. Ho già avuto la loro adesione per una riunione che si terrà
a Roma a Novembre mese dedicato
alla Rotary Foundation.
Ancora una volta le iniziative della
Fondazione si confermano strumenti di incontri e di crescita personale
e professionale.
Associazione Alumni - Ex Borsisti
G
GIUSEPPE
UERRERI
RC Roma Castelli Romani
ono circa 91.000 gli Alumni
(termine comprensivo anche
delle Alumnae), professionisti di molti paesi del mondo, che hanno beneficiato, dal 1947 ad oggi, di
S
26
sovvenzioni e contributi della Rotary
Foundation, sotto forma di:
1. Borse degli Ambasciatori
2. Sovvenzioni per lo Scambio di
Gruppi di Studio (GSE)
3. Sovvenzioni come Volontari del
Rotary
4. Sovvenzioni per la Ricerca
5. Sovvenzioni come Docenti Universitari
La categoria “Alumni” include professori, medici, avvocati, ambasciatori, alti funzionari governativi, imprenditori, scrittori e dirigenti di azienda. Alcuni sono stati insigniti di prestigiose onorificenze.
La loro partecipazione ai programmi della Fondazione ha ispirato molte iniziative a favore dell’umanità.
È compito della Sottocommissione
Alumni garantire il coinvolgimento
di questa preziosa risorsa nelle attività rotariane mediante la Associazione Alumni della Rotary Foundation. Molti di loro hanno fatto strada e sta a noi riavvicinarli al Rotary
e farli sentire parte della nostra
grande famiglia. Essi custodiscono
un patrimonio umano e professionale fondato su una esaltante esperienza di vita a contatto con realtà
sociali ed economiche complesse e
diversificate.
Dobbiamo dunque accoglierli tra noi
affinché possano ravvivare con il nostro aiuto l’esperienza assimilata in
ambiente rotariano ed offrire un tangibile contributo alle attività della
Fondazione.
Quali beneficiari di risorse della Fondazione, costituiscono una ricchezza della nostra associazione e possono, con la loro testimonianza, con-
tribuire ad incrementare lo spirito di
appartenenza dei nostri soci.
Questo gruppo qualificato ed omogeneo e gli ideali universali che condividono fanno di loro un prezioso
patrimonio di esperienze che dobbiamo utilizzare per svolgere un
ruolo di rilievo nella società. Chiamiamoli dunque a raccolta, incoraggiandoli a rimanere attivi nel Rotary, invitandoli a partecipare a riunioni ed attività mirate, chiedendo loro di rivivere la loro esperienza umana e professionale parlandone presso il club sponsor od altri club.
La Associazione Alumni, ormai prossima alla sua costituzione, rappresenta un naturale punto di approdo per chi, rientrato in Italia, sia
predisposto a mantenere legami con
il Rotary.
L’argomento è stato discusso nella
Convenzione del Centenario tenutasi a Chicago nel giugno 2005 dove
la creazione di una Associazione Alumni è stata auspicata come strategia
per un maggior coinvolgimento degli Alumni nel Rotary.
Compiti e finalità
dell’Associazione
Creare e mantenere una banca da-
ti degli Alumni del Distretto limitata
agli ultimi cinque anni.
Trattenere gli Alumni nell’ambito del
Rotary coinvolgendoli in riunioni ed
attività ed inserendoli come volontari nei programmi locali ed internazionali dei Club.
Coinvolgere gli Alumni nella formazione/preparazione dei candidati borsisti e dei partecipanti ai programmi Scambi di Gruppi di Studio (GSE).
Incoraggiare i Club e gli Alumni a
servirsi del sito web (www.rotary.org)
per ogni utile aggiornamento.
Divulgare il Bollettino RE CONNECTIONS disponibile in formato telematico e stampa.
Riempire e spedire ad Evanston la
scheda contenente i propri dati e coordinate.
Non dimentichiamo gli Alumni della
Fondazione e impegnamoci a mantenere un dialogo con loro.
Se non ce li teniamo vicini coinvolgendoli nella vita associativa dei nostri Club, essi saranno perduti per
sempre. E con essi perderemo dei
potenziali soci rotariani particolarmente motivati, certamente dei convinti sostenitori degli ideali rotariani e probabili sostenitori/donatori
della Fondazione Rotary.
Appuntamento
Seminario RF
Il prossimo 2 dicembre, Luis Vicente
Giay, Chairman della Rotary Foundation
sarà in Italia ed in Reggio Emilia interverrà al SEFR – Seminario Fondazione
Rotary del D.2070, a cui sono invitati con lettera dell’8 novembre scorso del
PDG Carlo Sarasso RRFC Zona 12 e 10
(part 2B) e Health and Hunger Regional
Group Coordinator, Zona 12G - i
Governatori, i Presidenti delle Commissioni e Sottocommissioni RF dei
Distretti Zona 12, gli Strategic Advisors
RF, i Major Gifts Advisors RF, gli Alumni
Luis Vicente Giay
Coordinator RF Zona 12 R.I.
Con l’occasione della giornata del Seminario, ci sarà un incontro con Luis Vicente Giay, specificatamente dedicato
alla trattazione di temi e problemi afferenti alla Fondazione Rotary e di specifico interesse e rilievo strategico ed
operativo per i Presidenti delle Commissioni e Sottocommissioni RF dei 10 Distretti della Zona 12 R.I.
27
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
Dal Mondo Rotary International
Dal 50° Congresso
Raffaele Pallotta d’Acquapendente, RID al 50° Congresso del nostro Distretto, ha esposto in un
lungo intervento, filosofia, valori, indirizzi, consigli e raccomandazioni per ben operare
nel e per il Rotary. Un affresco a tutto tondo di questo mondo rotariano ove al
richiamo a perseguire i valori dell’Etica dentro il Sodalizio e nelle professioni
- spunto per la nascita della nostra Associazione - si sono mescolati, in coerente esposizione, aspetti organizzativi del nuovo corso, spiegazioni, richiami,
incitamenti. Con metodo ed intatto entusiasmo.
La prima parte di tale esposizione (accompagnata in Congresso da proiezione di slides) è stata pubblicata nel numero di Ottobre. In questo numero, come già anticipato, la seconda e conclusiva parte.
VOCE del Rotary rinnova a Raffaele la stima e la fraterna gratitudine
per il suo contributo.
(NdR)
Le basi della conoscenza
su cui costruire un Rotary moderno
RAFFAELE
l Rotary realizza i suoi scopi istituzionali mediante
tre principali campi d’attività chiamati i “Pilastri del
Rotary”
A) I programmi generali
B) le quattro vie d’Azione
C) La Fondazione Rotary.
La Piramide rotariana è composta da:
• CONSIGLIO CENTRALE (board of Directors) che è
il governo del R.I., Presidente, Presidente eletto e 17
Direttori di cui uno con funzioni di V. Presidente e uno
di Tesoriere. Oltre tali cariche, sono “Ufficiali” del RI
i 530 Governatori Distrettuali.
• CONSIGLIO DI LEGISLAZIONE che è il Parlamento del R.I., composto da 530 delegati (1 p/Distretto),
si riunisce ogni 3 anni.
Tutti i rotariani sono tenuti ad una formazione permanente che consenta loro d’essere coscienti dell’associazione in cui militano ed informati dell’aggiornamento costante dei suoi programmi. I presidenti e gli ex
presidenti hanno iniziato la formazione nei SIPE distrettuali e la continuano partecipando alle Assemblee
ed ai Congressi.
I governatori eletti frequentando i GETS (Governorselected Training Seminar) e l’assemblea internazionale.
I governatori in attività di servizio e gli ex governatori
frequentando Istituti e Congressi Internazionali.
PALLOTTA D’ACQUAPENDENTE
I
28
IL NUOVO PIANO
STRATEGICO DEL R.I.
– Gli Istituti (su scala regionale): Sono un aiuto per i
leader passati, presenti e futuri dei distretti e dei club
perché permette loro di conoscere i nuovi indirizzi del
R. I. ed i punti di vista dei dirigenti internazionali.
È auspicabile la presenza e il contributo d’idee di tutti i
rotariani impegnati nel servizio.
* * *
1° Obiettivo: ERADICARE TOTALMENTE E DEFINITIVAMENTE LA POLIOMIELITE IN TUTTI I PAESI
DEL MONDO.
Nell’ultimo rapporto inviato ai componenti del Board,
l’8 settembre scorso, Manjit Sawhney, coordinatore internazionale per la campagna polioplus, riferisce di 25
nuovi casi di Polio denunziati quel giorno nell’Uttar Pradesh Occidentale. Il totale dei casi di Polio nel 2006 sale, solo in Asia, a 283. Questo rapporto, unito agli altri
provenienti da altre parti del mondo, porta il numero di
nuovi casi a qualche migliaio e ci indica che la nostra
battaglia contro la Polio non può considerarsi esaurita.
2° obiettivo: Acquisire, studiare e selezionare nuovi
programmi mondiali da mettere in opera solo dopo che sarà stata completamente eradicata la Poliomielite.
3° obiettivo: Creare programmi tesi a far lavorare
i club con l’opportuna flessibilità connessa con i
diversi modelli delle Società in cui operano.
4° obiettivo: Sviluppare un piano per meglio utilizzare le risorse dei club ed ottenere una loro maggiore efficienza sul territorio.
5° obiettivo: Sviluppare e perfezionare la formazione e l’istruzione continua dei rotariani a tutti i
livelli.
6° obiettivo: Creare e attuare un piano che provveda
al riconoscimento e alla preservazione delle diversità culturali.
La formazione permanente dei dirigenti è, quindi, affidata alla frequentazione dei
7° obiettivo: Diffondere l’immagine pubblica del Rotary mediante un costante ricorso alle pubbliche relazioni e utilizzando i mass media a seconda delle esigenze e dei modelli differenziati per le singole realtà
territoriali.
CONVEGNI INTERNAZIONALI costituiti da:
– Il Congresso del RI, ovvero la Convention (su scala mondiale): ha lo scopo di stimolare, motivare e informare tutti i Rotariani, in particolare i Presidentientranti dei Club ed i dirigenti del RI, affinché promuovano con entusiasmo e con progetti concreti lo
sviluppo del Rotary a livello mondiale, dei Distretti e
dei Club.
– L’Assemblea internazionale (su scala mondiale):
provvede alla formazione e all’addestramento dei Governatori eletti e dà loro la possibilità di discutere e
tracciare piani e programmi d’attività per il loro mandato.
L’organizzazione “territoriale” del Rotary (Regioni/Zone/Distretti/Club) è la seguente:
6 Regioni / 34 Zone / 530 Distretti:
• ASIA >Zone 1-6 e 9 Distr. 2500-387
• AUSTRALIA/NEW ZEALAND > Zone 7 e 8 Distr. 94509980
• AFRICA/EUROPE > Zone 10-16 Distr. 1360-2490
• RIBI > Gran Bretagna, Irlanda Zone 17 e 18 Distr.
1010-1290
• MEXICO/CENTRAL-SOUTH AMERICA > Zone 19-21
Distr. 4060-4980
• CANADA/UNITED STATES > Zone 22-34 Distr. 50007980
Il Distretto è un territorio, che raggruppa un certo numero di club, affidato a un Governatore che ha il compito di promuovere lo scopo del Rotary e far si che i
Club siano gestiti a norma di regolamento e che, per la
qualità e l’attività dei loro soci, siano stimati e considerati nei loro territori.
Il Governatore deve:
• Possedere la stima della comunità per la sua irreprensibile condotta e per quella dei suoi più prossimi
familiari.
• Possedere la leadership e l’autorità morale per far rispettare le regole rotariane.
• Essere convincente ed esprimere il proprio pensiero
in modo chiaro e preciso.
Scopo del piano direttivo distrettuale è quello d’aiutare il Governatore ad assistere con maggiore efficacia i
club.
Criteri di selezione dei membri della squadra distrettuale
• L’esperienza di leadership maturata a livello di club o
di distretto
• Aver avuto successo a livello di club
• Avere le competenze necessarie per ben espletare gli
incarichi
• Avere un’opportuna tendenza alla leadership
I CLUB
• Non sono circoli ricreativi ne tanto meno salotti di
chi, a turno, li presiede.
• Essi sono rappresentanze locali del mondo rotariano con le sue regole e i suoi modelli.
• Non sono tribune da offrire a persone di potere
per crearsi dei meriti.
Chiunque venga invitato in un Club Rotariano deve, al
contrario, sapere di ricevere una cortese e preziosa possibilità di poter consultare, su problemi concreti, una
parte molto selezionata della società civile e non di dover “concedere” la sua presenza, dopo molte pressioni
e reiterati inviti.
Un Club sarà tanto più efficiente quanto maggiore sa-
29
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
I È necessario dare, anche, la giusta importanza ai
Presidenti degli anni trascorsi, ai quali è opportuno che vengano demandati compiti di consultazione e di coordinamento e, magari, l’attenta ricerca
di soci, in grado di poter esercitare le funzioni presidenziali, da proporre all’attenzione dell’assemblea
del Club.
I È necessario dare molta importanza ai coniugi perché il loro coinvolgimento è fondamentale per una
più solida coesione fra i soci, per una loro maggiore
identificazione nei principi del “Rotary” e per il successo dell’azione dei Club.
I È necessario, perciò, che conoscano bene quel Rotary nel quale operano i loro compagni di vita.
Il R.I. è stato l’ispiratore
di tutte le altre associazioni di club di servizio
Il PDG Nevio Urio, D.4640 (Brasile) riceve il distintivo di
socio onorario del R.C. Roma per l’azione concreta e continua di otto anni di lavoro nella realizzazione dei Villaggi
Morros in collaborazione con il club italiano.
IL NUOVO PIANO DIRETTIVO PER I ROTARY CLUB
Il modello più adatto a renderci di nuovo attrattivi è
quello di rafforzare in noi l’impegno d’essere, innanzi
tutto, un gruppo di persone per bene – rappresentanza
qualificata di differenti attività, professioni e carriere
– impegnate volontariamente ad identificare problemi sociali di carattere generale, ma soprattutto locale di cui si studiano, con metodologia multidisciplinare, possibili soluzioni non contaminate da interessi di
parte.
rà la considerazione che avrà un suo invito, come occasione rara e qualificante da non perdere.
I nostri club devono rappresentare un complesso armonico di persone con posizioni elitarie non di nascita, ma di pensiero. Devono fare opinione con
l’intelligenza, la preparazione dei soci e le azioni collettive che riescono a compiere.
Sarà necessario che i Rotary in Italia, per gran parte
formati da uomini di cultura, partecipino più intensamente al processo di rinnovamento, affinché possano
diventare concreti punti innovativi di riferimento.
30
I SOCI
I Il Rotariano italiano non dev’essere un Superman o
una Superwoman, ma dev’essere... uomo o donna,
di buon carattere e buona reputazione proprietario,
socio, rappresentante legale o direttore di un’azienda, o esercente un’attività o una professione rispettabile e riconosciuta o detentore d’importante posizione in un’impresa o in una filiale o agenzia della
stessa, con funzioni direttive e autorità decisionali.
deve conoscere bene SCOPO, PROGRAMMI e ATTIVITÀ del Rotary per promuoverne gli obiettivi e le
realizzazioni anche nella sua vita privata e professionale
I Al Rotariano non è permesso:
• sfruttare il Rotary a fini politici è la nuova struttura amministrativa, approvata dal Consiglio Centrale del RI, studiata partendo dalle seguenti considerazioni:
• il tempo sempre più limitato a disposizione dei Rotariani,
• l’avvicendarsi annuale della dirigenza,
• l’esigenza di stabilire una continuità di programmi
pluriennali,
• la necessità di rendere i club più efficienti
• far parte di altri Club dediti ad attività simili
• Rifiutare gli incarichi di servizio che gli vengano richiesti
• Avere atteggiamenti conflittuali o di scarsa tolleranza verso i consoci
È la nuova struttura amministrativa, approvata dal Consiglio Centrale del RI, studiata partendo dalle seguenti
considerazioni:
• il tempo sempre più limitato a disposizione dei Rotariani,
• l’avvicendarsi annuale della dirigenza,
• l’esigenza di stabilire una continuità di programmi pluriennali,
• La necessità di rendere i club più efficienti
È una struttura amministrativa ideata per dare
forza e coesione ai club,
– continuità nelle scelte amministrative e nello
svolgimento dei progetti
– un maggior numero di dirigenti ben preparati
– una squadra dirigente più forte e coesa
È un’estensione, a livello di club, del Piano direttivo distrettuale.
Incoraggia la continuità della leadership e la collaborazione tra i dirigenti uscenti ed entranti per
quanto riguarda gli obiettivi del club e la gestione dei progetti di servizio.
Propone una struttura semplificata di commissioni che rispecchiano, a livello di club, le commissioni distrettuali.
Il Nuovo Regolamento raccomanda l’istituzione
solo di cinque commissioni, incaricate di aiutare
il club nella realizzazione dei suoi obiettivi a lungo termine.
Amministrazione – Cura tutte le attività amministrative del club.
Pubbliche relazioni – Si occupa delle attività volte a diffondere tra i non rotariani l’operato del Rotary e a promuovere le attività e i progetti del club.
Fondazione Rotary – Sostiene la Fondazione con
un piano di incentivazione ai contributi finanziari e alla partecipazione attiva dei soci.
Progetti di servizio – Si occupa dello sviluppo di
progetti culturali, umanitari e professionali rispondenti alle esigenze della comunità locale e
internazionale.
Effettivo – Elabora e mette in atto un piano di reclutamento e conservazione dei soci.
E’, inoltre, necessario dare molta importanza ai coniugi perché il loro coinvolgimento è fondamentale per una
più solida coesione fra i soci, per una loro maggiore
identificazione nei principi del “Rotary” e per il successo dell’azione dei Club.
È necessario, perciò, che conoscano bene quel Rotary
nel quale operano i loro compagni di vita.
È stato, infatti, proclamato dall’UNESCO: “ Il creatore
del moderno concetto di Servizio e uno dei maggiori
movimenti a carattere sociale del XX° secolo”.
5
COMMIS
SIONI
“Ogni rotariano sia tale in ogni momento, sempre, comunque e dovunque”.
Dobbiamo avere sempre presente che:
“Vince chi è veloce ad adattarsi, lento a lamentarsi e pronto al cambiamento”
Per cambiare bisogna conoscere.
La non conoscenza può rappresentare il primo passo verso il disinteresse.
NON SI PUÒ AMARE, APPREZZARE E FAR CRESCERE
CIÒ CHE NON SI CONOSCE
31
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
Dal Mondo Rotary International
Il Distretto 2090
P
LUCIANO
IERINI
Gavernatore D.2090
Raffaele Pallotta d’Acquapendente
32
uattro Regioni contigue, in
origine, hanno costituito il
nostro Distretto 2090, le Marche, l’Umbria, l’Abruzzo ed il Molise.
Nasce dall’originale Distretto 208,
nel quale erano ricomprese anche
le regioni del Lazio, nonchè la Sar-
Q
Alla capitale Tirana, si sono aggiunte le città di Durazzo e Korca.
Possiamo dire, che quando l’Amico
P.D.G. Maurizio Maurizi ha avuto il
compito di governare, vi erano 39
Clubs.
Quindi un buon incremento in que-
degna.
Nell’anno 1984, con il caro Amico
P.D.G. Pino Baroni, fu ammainato lo
stendardo che ci univa tutti, per vederne risalire due, appunto, il 208
ed il 209. Fu una bella e commovente cerimonia!
Siamo diventati poi il 2080 ed il 2090.
Il territorio convenuto, con l’amichevole e pratica divisione, si è poi
per noi ampliato, poichè nel 1992,
il 12 Maggio, l’Albania ricevette il
consenso a far parte del Rotary International, inserita nel nostro Distretto.
Venne anche il Presidente Internazionale, l’indiano Rajendra K Saboo,
che consegnò la Carta, al Club di Tirana. L’evento aveva molti significati per il nostro sodalizio.
Naturalmente, il Distretto ha subito
considerato come parte attiva l’Albania, avendo però cura di un attento e programmato sviluppo di
Club, che oggi sono 3, su 64 in totale.
sti anni ed anche ora, si stanno valutando aree, ove appare possibile
la nascita di nuovi Club.
La regione Marche, che ne ha il maggiore numero, 26 per l’esattezza è
assai ricettiva per la nostra attività
ed anche per le nuove azioni.
L’Umbria con 14 Clubs, vanta il Club
di Perugia nato 70 anni fa ed un corso di lingua italiana, organizzato proprio dal Rotary che, a
fianco ma indipendente dalla Università per
Stranieri, conta 52 anni di attività.
Le zone dell’Abruzzo che
ha 16 Club e del Molise
che ne ha 5, sia pure
con caratteristiche lievemente diverse, hanno costituito ugualmente
un buon centro di crescita.
Alcune concentrazioni di
attività industriali a livello nazionale ed in-
ternazionale hanno consentito, in
molte aree, mantenimento e contestuale sviluppo del nostro sodalizio.
Finalità che tutti desideriamo.
Parlo delle aree dell’Abruzzo ed a
confine con il Molise, ove sono presenti aziende come Honda e Fiat ed
altri che nell’indotto, sviluppano e
prosperano.
La predominanza calzaturiera nel
maceratese e nella nuova Provincia
di Fermo, le grandi attività nel campo elettrodomestici a Fabriano, le industrie meccaniche e del legno, nella parte più a nord delle Marche, costituiscono ugualmente dei forti capisaldi. L’Umbria, con flussi turistici
continui in ogni stagione sia nei luoghi della Cristianità, come Assisi e
sia per la ricchezza di arte e cultura in questo grande bacino verde,
sono fonte di stabilità.
Qui vi sono, parimenti valide, attività industriali, dal tabacco, al tessile a grandi mangimifici, alla cioccolata ed altro ancora.
Quindi una grande versatilità, sia pure nelle proprie tradizioni ed autonomie.
Queste le caratteristiche generali.
Il nostro sodalizio è assai presente
anche in ambito culturale, scientifico, industriale e nelle professioni intese nel più ampio ventaglio.
Intendo dire da quelle “liberali”, al-
33
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
Dal Distretto
le nuove, connesse al mutare rapido ed informatico dei nostri tempi.
Le prevalenti attività dei nostri rotariani e rotariane sono rappresentate da medici, avvocati, imprenditori, professionisti di area tecnica,
insegnanti di ogni ordine e grado,
consulenti e commercialisti.
Comunque, vi è una buona e qualificata presenza, ovunque.
Se parliamo di progetti, desidero raccontare un grande 3H, sempre di tutti i Distretti italiani che porta il nome “Vita per l’Albania”.
Iniziò da qui però, per nostre conoscenze del territorio.
Furono vaccinati nel 94-95-96, circa 700.000 bambini e ragazzi albanesi, contro L’Epatite B, e di seguito il Governo albanese decretò l’obbligatorietà di tale vaccinazione, poichè in precedenza al nostro intervento, era una vera calamità.
Nell’Istituto Centrale di Epidemologia, vi è una targa in bronzo con il
nostro logo e la gratitudine del Ministro.
L’Amico P.D.G. Giorgio Rossi ne fu
grande esecutore e regista.
Quando nel 1992 andai la prima volta in questo paese delle Aquile e lo
ho fatto spesso, anche recentemente, vi erano negli ospedali, scatole
di alluminio per bollire le siringhe
con scritto “Regio Esercito Italiano”....!
Molto si è fatto, anche in occasione
del terremoto che ha colpito l’Umbria e le Marche nel 97-98, con una
raccolta di fondi, veramente inattesa. Posso dire, per avere programmato e diretto tutti gli interventi con
altri due Amici rotariani, che è stata una delle esperienze più gratificanti del mio “SERVIRE”.
Da Assisi, a Foligno, da Nocera Umbra ove la Scuola Materna è intitolata a Jan Harris, a Fabriano e Camerino ove la Biblioteca Emerenziana ha sede, in un nuovo manufatto
di 850 mq, però con sopra scritto
“.Camerino Rotary Palace”.
Gli amici rotariani dell’Abruzzo, hanno allestito 20 anni fa il primo Campus per diversamente abili che oggi
ospita, per una settimana di vacanza, circa 100 persone disabili ed altrettanti accompagnatori.
34
Si effettuano, a volte, visite mediche informali, ma vi sono anche musica e balli, con spettacoli di rotariani. Anche nelle Marche, da tre anni, è nato il Campus, simile a quello dell’Abruzzo ed ormai con pari affluenza in un totale di 190 persone.
A queste si aggiungono molti volontari rotariani e rotariane, familiari e
posso dirVi che questo modello è
esportabile… tanto ne riceve il Rotary.
Vogliamo, per aver ricevuto insegnamenti utili, ricambiare, gli Amici dell’Abruzzo.
Con l’aiuto del Distretto 2050, nelle
persone di Carlo Giorgio Pedercini
ed Aldo Adami, da tre anni nelle Marche si attua un’altra bellissima iniziativa, il “Corso di Informatica per
non Vedenti”.
Da questo anno cercheremo di estendere a Club Abruzzesi, in numero di
5, perchè è così che si deve intendere il Rotary, anche in questi rapporti.
Si è contribuito ancora, con tutti i
nostri Distretti insieme ed in questo
anno, nel progetto “Un Cuore per
l’Albania”, con 10 interventi su neonati cardiopatici.
Anche 18000 volumi sono andati in
Albania, tutti in italiano.
Parte sono andati a Saranda, nel sud
e parte a Tirana.
Sono volumi per ragazzi da 5 a 12
anni, che li apprezzano.
Anche un Forum sull’agricoltura dello scorso anno, ci ha visto a Tirana
con l’Ambasciatore d’Italia e tante
autorità.
Siamo poi uniti, con il Vostro 2080
nel Premio D’Andrea e quest’anno
ne celebriamo la XXX° edizione a
Termoli.
Tanti altri interventi e azioni vorrei
elencare ad onore e gratitudine di
chi mi ha preceduto, ma forse avremo altre occasioni e poi, il Rotary va
avanti e noi con forza lo dobbiamo
sostenere.
Caro Roberto qui siamo 3600 fra rotariani, rotariane e soci onorari, ma
spero in un anno di coesione, e Servire ancora, per il bene di tanti, così come hanno fatto i nostri predecessori.
Dal Distretto 2030
Formazione e istruzione
egli anni compresi fra il 2002
ed il 2005, quale risultato di
una capillare campagna tesa ad accrescere il numero dei soci,
sono sorti nel Distretto ben diciotto
nuovi Club equamente ripartiti fra
Roma, Lazio e Sardegna. Nello stesso periodo si è pertanto registrato
l’arrivo di numerosi nuovi affiliati al
Rotary, ma, in verità - guardando al
totale netto di ogni fine anno sociale – in numero inferiore alla cifra che
sarebbe stato lecito attendersi. Sinora, non era stata posta sufficiente attenzione al fenomeno, ma, nello scorso mese di settembre, Alberto Cecchini, Presidente della Commissione sviluppo dell’effettivo, esaminando i dati relativi al periodo luglio 2005 – giugno 2006, è arrivato
alla conclusione che, nell’anno in esame, privo della costituzione di altri
Club, si è avuto un decremento netto di 31 soci. Siamo, cioè, passati da
4063 a 4032 associati.
Disaggregando i dati, è anche emerso che il calo delle 31 unità – ed è
questo il fatto che ci interessa da vicino – era, a sua volta, il risultato di
261 ammissioni e di ben 292 cessazioni. Da qui la prima, spontanea
reazione che, evidentemente, eravamo stati bravi nel cooptare nuovi
soci, ma non altrettanto nel mantenerli. Secondo gli obiettivi fissati all’inizio dell’anno, avremmo dovuto
perseguire, invece, una crescita netta di 81 soci, vale a dire uno in più
per ciascun Club. Intendiamoci, non
è certamente il caso di creare drammi, ma l’accaduto suona comunque
come un campanello d’allarme per
ricordarci che affiliare nuovi soci va
bene, ma dobbiamo anche attuare
programmi per coinvolgerli e motivarli sì da suscitare in loro un legittimo orgoglio di appartenenza al Rotary. E’, infatti, possibile operare per
mantenere viva ed operativa l’attenzione del socio verso i programmi rotariani e penso che, nel nostro
caso, provvederanno ancor più gli
appositi organismi dei Club e del Distretto, ma non v’è dubbio – ed è
questa la vera ragione del presente
N
Al volgere del suo primo secolo di vita il
Rotary va incontro a profonde trasformazioni,
delle quali il Piano Direttivo di Distretto, ormai
sperimentato, e il Piano Direttivo di Club, in
fase di attuazione, sono paradigmatica
espressione, in quanto portatori di elementi
innovativi, quali la programmazione pluriennale e il supporto collegiale all'azione dei vertici con mandato annuale. In questo processo
evolutivo due sono i fattori condizionanti: a)
selezione delle personalità atte a fungere da
elementi trainanti nel divenire del Distretto;
b) individuazione degli aspetti condizionanti
sia il consolidamento dell'effettivo, sia l'espansione in aree nelle quali sussistano le
condizioni per nuove iniziative. Da questi presupposti è derivata la decisione di riunire in
un'unica tornata i Seminari Distrettuali sulla
Leadership e su Effettivo – Espansione, accumunati da un analogo intento, quello della
riflessione sul Futuro del Distretto. A questo
fine ampio spazio è stato riservato alla discussione, dalla quale si auspica possa derivare quel contributo di idee e di ipotesi operative che i Rotariani del nostro Distretto sono
certamente in grado di dare.
articolo – che anche il settore della
formazione e dell’istruzione debba
fare la sua parte intervenendo per
assistere ed aiutare i Club nella revisione, nell’aggiornamento e, ove
occorresse, nella formulazione dei
programmi per l’orientamento dei
nuovi affiliati nonché per la formazione dei futuri dirigenti di Club.
È ormai evidente, insomma, che nei
Club si avverte il bisogno di persone motivate a rimanere e di dirigenti
preparati a svolgere incarichi di responsabilità.
A tal proposito, e per questo solo fine, è opportuno sottolineare che per
futuri dirigenti di Club, oltre a quanti vengono eletti dall’assemblea dei
soci, fra novembre e dicembre di ogni
anno, per poi assumere incarichi a
partire dal primo luglio immediatamente successivo, qui si intendono
anche i Presidenti di Commissioni e
di Sottocommissioni che, nominati
in primavera dal Presidente entrante, diventano ugualmente operativi
dal primo luglio seguente.
La viva raccomandazione che, in questa sede, viene rivolta ai Presidenti
di Club, sia in carica che entranti, è
che entrambi i gruppi di dirigenti,
una volta eletti o nominati, siano
chiamati ad aggiornare le proprie cognizioni sui contenuti e sulle modalità di svolgimento dell’incarico che
andranno a ricoprire nel Club. Non
cito cifre sull’alto numero complessivo dei dirigenti in questione perché mi preme di più sottolineare il
fatto che essi costituiscono lo zoccolo duro del proprio sodalizio e sono la chiave per il successo del Rotary anche nei confronti degli associati, specialmente di quelli da poco
arrivati.
In nessun caso, quindi dovrebbero
operare dirigenti non all’altezza del
compito assegnato.
Giova ribadire, a questo punto, che
la Commissione Distrettuale Formazione ed Istruzione dispone di bravi
ed esperti istruttori che possono coadiuvare i Presidenti anche nella fase di attuazione dei programmi di
formazione dei nuovi dirigenti. At-
A
ANTONIO
RCESE
Istruttore Distrettuale
tualmente, la Commissione è ancora impegnata nel programma di addestramento dei soci con meno di
tre anni di anzianità nel Rotary, dal
momento che, al 30 giugno 2006 appartenevano ancora a questa categoria oltre ottocento affiliati. Pur non
disponendo di dati più precisi in merito, è tuttavia forte il sospetto che
proprio alla categoria dei soci con
anzianità inferiore ai tre anni appartenga una buona parte dei 292
che, come dicevamo all’inizio, non
debbono essersi sentiti ben integrati nel Club e che quindi – forse perchè delusi - ci hanno lasciato.
Inoltre, è altrettanto forte il sospetto che le grandi cifre citate siano di
per se stesse chiaro segnale di un fenomeno che, all’interno dei Club, sta
assumendo sempre di più preoccupanti connotazioni di tipo strutturale. È certamente opportuno, quindi,
riflettere seriamente sul tipo di turnover che è in atto nei nostri Club e
sulle sue dannose conseguenze, ma
è anche necessario ed urgente intraprendere azioni adeguate. Per quanto concerne l’attività formativa, da
queste preliminari considerazioni è
nata la proposta che i componenti del
Comitato Formazione e Istruzione
non debbano più addestrare soci, ma
formatori a livello di Club e di ripristinare, nel contempo, l’istituto del
“Tutore”, vale a dire del socio che accoglie, orienta, motiva ed integra nel
sistema il nuovo arrivato.
Sarà compito della Commissione Formazione ed Istruzione assistere i Presidenti sia nella formulazione e sia
nella realizzazione di brevi corsi mirati a facilitare al massimo il compito del “Tutore”. Inoltre, ogni Club sarà libero di nominarne più di uno, tenuto conto della necessità dell’alternanza, delle dimensioni numeriche
del Club e di quant’altro. Per i dirigenti, infine, sono previsti corsi di
due sedute, ciascuna di quattro ore.
Gli Assistenti del Governatore sono
stati informati delle varie iniziative
qui esposte con l’intesa che, a loro
volta, le illustreranno ai Presidenti in
carica. Buon lavoro a tutti.
35
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
Dal Distretto
Dai Club
La scuola del Distretto 2080
in Etiopia ha iniziato
la sua attività
GIORGIO
DI RAIMONDO
PDG D. 2080
Con grande soddisfazione desidero
che tutti gli amici rotariani
del Distretto 2080 sappiano che
dai primi giorni del mese di
ottobre 2006 sono iniziate nella
scuola le attività didattiche.
Rivolgo ancora una volta
una caloroso ringraziamento a
tutti coloro che hanno partecipato
a questa iniziativa umanitaria
che contribuirà negli anni
alla doverosa e necessarissima
formazione di quei bambini.
Quadro
dell’Attività Progettuale
dei Club
Distretto 2080
Anno 2006 - 07
Foto “Save the Children”
C l u b : ne
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o
t
i
v
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In
informaz
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Il QUADRO che segue rappresenta, in sintesi, il lavoro concreto portato avanti
Contrib ggiornamenti.
dai Club attraverso varie modalità di servizio (progettualità, iniziative, contried a
!!
è di tutti!
o
r
d
buti) nei vari campi della loro attività, quì conglobati nei capitoli (“enfasi” del
a
u
q
l
I
RI) ACQUA, SANITA’, POVERTÀ (e FAME), ALFABETIZZAZIONE ed anche CULTURALE
e CIVICO.
L’informazione si avvale sia del materiale presentato al governatore in occasione delle sue visite ai
Club, sia di quanto esposto da questi in sede del 50° Congresso (manifesti), sia infine di quello direttamente trasmesso a VOCE DEL ROTARY dai Club o dai responsabili funzionali (Aree) del Distretto.
Lo scopo di questa analisi e sua pubblicazione:
A) Rendere merito ai Club che si impegnano nell’allestimento di opere ed attività significative e che
possono costituire esempio e spunto per altri Club (anche per co-partecipazioni).
B) Raffigurare il quadro complessivo (nel Distretto) dell’attività progettuale portata avanti, costituendo un bilancio del lavoro in corso o realizzato (spessore, modalità, indirizzi).
È in allestimento l’analisi di tale attività anche dal punto di vista del rapporto con la Fondazione
Rotary. Tutto ciò risulterà – nel tempo – prezioso per la lettura dell’attività svolta (quantità, tipologia, indirizzo), per trarne conclusioni e nuove idee di miglioramento e per assolvere al dovere (e
soddisfazione) di divulgare l’operato del Rotary, specie quando significa progetti, opere, iniziative
utili di sostegno e di servizio in favore di comunità bisognose.
* * *
La Scuola nel Tigrai finanziata dal D.2080 (Foto “Save the Children”)
36
La Redazione prega i Club di segnalare eventuali inesattezze, carenze, imprecisioni rilevate, di cui
si scusa in anticipo, rivolgendo l’invito ai singoli Club a collaborare sia segnalando tali possibili errori (di cui sarà presa immediata nota), sia nel fornire materiale aggiornato (testi, dati, immagini)
relativo alla loro attività progettuale e di servizio.
37
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
P R O G E TT I P E R S E TT O R E
Settori
Denominazione
Rotary
Club
Colori :
Color Giallo:
Roma Castelli Romani
Roma Foro Italico
Acqua
Sanità
Povertà
Alfab.ne
Culturale
Civico
e altro
TOTALE
TOTALE Progetti (alla data )
10
22
14
11
19
34
110
Totale Contribuzioni (alla data)
12
5
3
1
1
2
24
s/ tipologia progettuale
Solo contributo finanziario
Roma Est
Denominazione Progetto-Iniziativa
Bosa
Carbonia
Cagliari Est
Cerveteri Ladispoli
Civitavecchia
Dorgali
Flaminia Romana
Formia Gaeta
Guidonia Montecelio
La Maddalena C.S.
Latina
Nuoro
Ogliastra
Pomezia Lavinium
Rieti
Roma
Roma Appia Antica
Roma Cassia
38
Progetto pozzi Eritrea
Progetto “campi estivi”
Progetto “Sreening patologie visive e scheletriche”
Progetto “Una goccia per il Mozambico”
Progetto Nassiria
Progetto Forum del Tirreno (continuazione)
Progetto Canile Municipale
Progetto Scuola in M.G. Vato (Madagascar):
Progetto Acqua Marocco
Progetto “Premio Orgoglio professionale”
Progetto “Prevenzione” c/o scuole - triennale
Progetto parco Giochi a Civita Castellana
Progetto Libreria per scuola
Contributo Pozzo Burchina Faso
Progetto “Strada Magistra” (asfaltatura)
Progetto Riqualificazione Basilica S.Sinforosa
Progetto Riqualificazione Pineta S.Angelo Romano
Progetto Oratorio Parrocchia S.maria del Popolo Villalba
Progetto Premio Lapis Tiburtinum
Progetto Piazza Francesco Baracca
Progetto Alfabetizzazione
Progetto Annullo postale 30 anni Guidonia Montecelio
Progetto Arredo Urbano- parcamento Aereo
Progetto Fedeltà al lavoro
Progetto sanità “Ada” (Oculistica e Obesità)
Contributo a progetti Risorse Idriche
Progetto asfaltatura strada
Contributo Progetto acqua Marocco (partecipazione con Dorgali)
Progetto “Sentieri”( idee per..)
Progetto Planetario Ist. Tec. Com. Salvatore Satta
Contributo e Studio iniziative assieme a RC Dorgali
Contributo interclub “Sistema approv.to idrico Akrur, Eritrea”
Progetto acquisto mezzo trasporto per port.ri handicap
contributo a Comboniani in Africa
contributo Adozioni a distanza (Africa)
Progetto Forum su Ricerca Farmaceutica
Progetto Forum Sviluppo Area Pontina
Progetto Protocollo d’Intesa con Comuni Pomezia e Ardea (umanit.- cult.-servizi)
Progetto Task force ( medico/legale/ amm.va) p/immigrati (Caritas & Comune)
Contributo Risorse Idriche Malawi
Progetto Corso Italiano per immigrati (continuazione)
Contributo Progetti idrici Africa
Progetto Casa Romana Anziano inaug. (“Nosso Brasil”/Morros)
Progetto Adozioni scolastiche a distanza -continuazione (“Nosso Brasil/Edu)
Costruzione n° 1 abitazione per indigenti (“Nosso Brasil/Morro tres)
Progetto 3H Bahia: Sanità/Povertà/Alfabet. “Nosso Brasil” e RC D.2090 - 2040 - 2080)
Progetto Premio Salute e Ambiente
Progetto “Rete acqua Villaggio Togba”, Benin
Contributo Scuola restauro Rebibbia
Progetto Consulenza professionale a indigenti
Progetto Sedificio scolastico Cordoba (Argentina)
Progetto centro orientamento professionale Studenti
Contributo restauro S.Anselmo (Aventino)
Contributo Medical center Assaf H. Gerusalemme
Progetto Premio “Una vita per….”
Contributo Acqua Marocco (partecip. con Dorgali)
Contributo Acqua Villaggio Togba, Benin
Contributo progetto DREAM HIV Malawi S.Egidio
Premio Veio (continuazione)
Progetto “Mentore” - borse studio a scuola del Municipio Roma
Progetto “Formazione Mediterraneo”
Progetto Studio Inquinamento Indoor
1
1
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1
1
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1
1
1
1
Roma Nord Ovest
Roma Olgiata
Roma Palatino
Roma Sud Est
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1
1
1
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1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
Roma Monte Mario
Roma Nord Est
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1
1
Roma Eur
Roma Mediterraneo
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1
1
1
1
Roma Sud Ovest
Roma Tevere
1
Tempio Pausania
1
1
1
3
1
1
Terracina Fondi
Tivoli
Siniscola
1
1
1
Viterbo Ciminia L.V.
1
1
Progetto Banca Consulenze professionali per indigenti
Contributo Malati AIDS Casa Pino
Progetto Monitoraggio igiene territorio locale
Progetto idrico Africa
Contributo Risorse Idriche: pozzo in Africa
Progetto Ambulanza (per Roma)
Progetto Intolleranze alimentari infantili /celiaci (Africa)
Contributo Acqua Marocco (partecip. con Dorgali)
Progetto “Sportello del cittadino” con Municipio II° (continuazione)
Progetto biblioteca in scuola romana
Progetto Sovvenzioni docenti per PVS
Inaugurazione e avvio Casa Romana Anziano 1 unità (“Nosso Brasil”/Morros)
Contributo Progetto Risorse Idriche Benin
Progetto Attrezzature ambulatoriali Roma
Progetto Assistenza Anziani (Roma)
Contributo. Ospedale Anyama (Costa d’Avorio)
Progetto Assistenza Anziani (San Pietro in Vincoli, RM)
Progetto “Casablanca Oasis”
Progetto Pozzo acqua Etiopia (Scuola Tigrai)
Progetto Biblioteca Centro Anziani, Municipio XVIII, Roma
Progetto tele-medicina World Wide
Progetto rinnovamento premio Casalegno
Sostegno base a CRE (Centro reabilitazione Equestre)
Progetto “scuole sicure” e defribillatore
Progetto “Ludoteca” al Policli. U. 1° - Ematologia pediatrica
Progetto “disabili” P.V. (continuazione)
Progetto “Calendario” (continuazione)
Progetto “isola Socotra” (yemen) -incubatrice - con ONU e Policl. U.1°
Progetto “orientamento professione” (Liceo de Santis, RM -continuazione)
Progetto Interaract Educazione Immagine
Progetto Biblioteca Ruspoli (palazzo d. Panphili)
Progetto RYLA Comunicazione Mass media - Giovani
Progetto Alfabetizzazione (linguistica/didattica) per extracomunitari (cont.ne)
Progetto Centro orientamento scolastico (Ist. Raffaello)
Progetto Festa del varo (attività marinare e pesca del litorale; coll.con Munic.XIII)
Progetto idrico Ismani
Contributo Progetto Jandira Adozioni a distanza
Progetto Laboratorio didattico: Tutela e Salvaguardia della natura
Progetto Salvamamme e casetta Salvamamme al S.Camillo
Progetto Orientamento professionale: Incontri con Studenti
Progetto Tanzania(Nyumba Yetu): Cucina e farmaci per Casa acc.za orfani (AIDS)
Contributo Progetto Huruma (Nairobi)
Progetto intolleranze alimentari infantili (Africa)
Progetto Alfabetizzazione
Progetti in Burchina Faso
Progetto Conservazione Mura Aureliane
Progetto Conservazione Mosaici Foro Italico
Progetto recupero aereo Fiat G50 (Serbia)
Progetto Residenza Familiare Ospedaliera
Biblioteca a Goma
Progetto Rilancio Vestigia archeologiche
Progetto Idrico Mozambico (RC Beica)
Progetto “Domus” (preservazione archeologica)
Progetto “Dia Bambi”
Progetto percorso “Passi nella Storia”
Progetto Riscopriamo il Duomo
Progetto “Viniscola” (continuazione)
Ristrutturazione artistica del molo della caletta
Progetto Parco Giochi
Progetto Vela per diversamente abili
Progetto interclub “Sistema approv.to idrico Akrur, Eritrea”
Contributo Acqua Marocco (partecip. con Dorgali)
Progetto restauro dipinti a Sutri
Progetto “Lago Vico”
Progetto Casa Accoglienza “Nonna Anna”
TOTALE Progetti (alla data)
TOTALE Azioni di sostegno/contributo a Progetti (alla data)
1
1
1
1
1
1
1
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1
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1
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2
110
24
1
10
12
22
5
14
3
11
1
19
1
La tabella indica che ad oggi, ovvero ad un terzo del cammino dell' anno rotariano, i Club hanno impostato o hanno in
corso, ben 134 azioni rotariane specifiche, indirizzate alle mete richiamate dal RI. (110 progetti e 24 azioni di sostegno
finanziario finalizzato).
QUESTO E' FARE ROTARY !
39
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
Note e Notizie dai Club
Note e Notizie dai Club
Questa rubrica intende riprendere senso ed aspetti di ciò che anche in passato veniva pubblicato nella Rivista
in merito a Programmi e attività dei Club. Saranno selettivamente ospitati eventi, conviviali e progetti dei Club
(realizzati o pianificati) che siano dai Club stessi giudicati di particolare, rilevante interesse per l’apprezzamento dei lettori della Rivista o per l’aggiornamento del QUADRO DELL’ATTIVITÀ PROGETTUALE DEI CLUB.
R.C. Roma Cassia
MASTER
in politiche di pace e sviluppo nel Mediterraneo
di Massimo Brancaccio e Anna Cabras
Da sinistra: F.Nieddu del Rio (pres. RC Reggio Calabria Sud Parallelo
38, P.Bova (Assist.te Gov. D.2110); Prof. S.Berlingò (Rettore
Università Dante Alighieri); PDG Prof. Vito Rosano (Coordinatore
Area 12 R.I.); Piero Cacace (Presidente RC Roma Cassia)
Due Rotary Club gemellati: il R.C. Reggio Calabria
Sud Parallelo 38 del Distretto 2100 e il R.C. Roma Cassia del Distretto 2080 firmano con l’Università per Stranieri “Dante Alighieri“ di Reggio
Calabria un accordo di partenariato per realizzare un Master di II° livello in Politiche di Pace, Cooperazione e Sviluppo nell’Area del Mediterraneo:
una superba sfida.
È l’inizio di un percorso attento e previdente che Rotary e Università hanno coraggiosamente e gioiosamente intrapreso il 27 ottobre 2006 a Reggio Calabria.
La cordiale ospitalità e la posizione strategica del club
reggino, la determinazione e la competenza di entrambi
i club attori, la compiacente accoglienza accademica e
la benevolenza delle autorità civili ne sono stati ambiente e cornice.
I club attori: Reggio Calabria Sud, Presidente Dr. Francesco Nieddu del Rio, estensore Prof. Massimiliano Ferrara; Roma Cassia, Presidente Dr. Piero Cacace, estensore Ing. Francesco Martinelli. Il Distretto ospitante rappresentato da: PDG Prof. Vito Rosano coordinatore Zona 12 (Malta, Albania, Italia,
S.Marino), Assistente del DG Ing. Pino Bova, Istruttore distrettuale Luciano Lucania. L’Università Per Stranieri di R.C. con il
suo Magnifico Rettore il Prof. Salvatore Berlingò.
Il Master: attraverso l’incontro ed il confronto di esperienze e conoscenze delle lingue e della cultura mediterranea, in vista
dei crescenti flussi migratori, è finalizzato a promuovere una progressiva integrazione delle relazioni euro-mediterranee. Avrà
obiettivi formativi e professionali, con 4 macromoduli e 23 micromoduli, su lingue (italiano, arabo e inglese avanzato), giurisprudenza internazionale, economia politica e diplomazia. Sarà un master di II° livello (post-laurea), ospiterà 60 masterini; verranno di seguito i gemellaggi con club di paesi esteri delPiero Cacace e
l’Area interessata, il piano economico (e speriamo le borse di
Francesco Nieddu del Rio
firmano l’ Accordo
studio della R.F.). Una sfida superba, ha detto Ferrara; le fondazioni assicurano la conservazione nel tempo del fabbricato, ha
detto in chiave allegorica Martinelli e poi Berlingò; il Rotary quale intermediario di pace e progresso culturale, ha detto ancora
Martinelli.
Noi rientriamo a Roma con il cuore colmo di cose belle: quel seme gettato sul tavolo delle firme verso 60 giovani laureati che
poi condivideranno e diffonderanno operativamente i nostri ideali; il sole, i colori, l’arte e le leccornie di una terra incantevole;
l’ospitalità dei soci del Club locale che ci ha accolto, coccolato,
deliziato dal momento in cui abbiamo messo piede nel loro aeroporto fino a quello in cui ci siamo ritornati (accompagnati da
loro) per ripartire: sì tutto ciò è Rotary.
40
R.C. Roma Castelli Romani
6° FORUM - Ricerca Scientifica
e Diffusione dell’Innovazione
di Franco Bronzini
Il 14 ottobre, con largo anticipo rispetto alle precedenti edizioni, il Rotary club Roma Castelli Romani, ha inteso organizzare
con l’Istituto Neurotraumatologico Italiano (I.N.I.) e con il contributo della Regione Lazio, il suo sesto Forum. Ancora una volta, è stato posto all’attenzione dei cittadini e degli operatori locali, un tema di indubbio interesse.“ Il diabete mellito una malattia subdola di esteso impatto sociale, stato dell’arte, ricerca e prospettive future”. Così titolavano i manifesti e gli articoli
dei numerosi giornali della provincia romana che hanno voluto esaltare l’evento. Una malattia che si insinua in larghe fasce
di età, con un crescendo che sembra non arrestarsi anche tra i giovani. L’incontro si è tenuto tra rotariani, medici, operatori
sanitari, politici ma soprattutto con molti cittadini evidentemente interessati a questo tema. L’Aula Magna dell’I.N.I. di Grottaferrata era interamente occupata da persone attente ad ascoltare l’intervento di apertura dei lavori del presidente del club,
Franco Lupi e degli assessori del comune di Marino e Grottaferrata, nonché a compiacersi della presenza dei due Consiglieri
della Regione Lazio, Onorevoli, V.Rinaldi e F.Desideri. Il presidente Franco Lupi ha ricordato anche un’importante iniziativa del
club, fatta in collaborazione con la Croce Rossa afferente al comune di Marino e con il diretto interessamento dell’assessore
alla sanità, Dr. Guerra. Tra il mese di settembre e in parte di ottobre, nelle farmacie comunali dei comuni di Marino, Grottaferrata, Frascati, gratuitamente sono stati effettuati dei prelievi sanguigni tra i cittadini per verificarne il tasso glicemico. Gli
interessanti risultati sono stati poi commentati anche dagli specialisti intervenuti direttamente al Forum in quanto relatori.
Infatti sono stati focalizzati i vari aspetti delle problematiche inerenti al diabete e al preoccupante dato statistico fornito dall’O.M.S. secondo cui nel 2025, viene ipotizzato solo in Italia, un diabetico su dieci persone. Gli interventi che si sono susseguiti, hanno chiarito come il diabete si manifesta dal punto di vista clinico e sintomatologico, quali strumenti preventivi sono
necessari per contenerlo, medicinali di vecchia e nuova generazione posti a confronto, complicanze cardiache e vascolari e
approcci terapeutici e chirurgici. Insomma una tale vastità di argomentazioni che hanno tenuto incollati alle poltrone la stragrande maggioranza degli intervenuti. Quindi un plauso al Prof. Andrea Fabbri, moderatore e grande esperto endocrinologo.
Al Prof. Aldo Di Alesio, diabetologo, al Prof. Elios Russo, nefrologo, al Dr. Alessio Pederzoli, chirurgo vascoDa sinistra: Prof. A. Di Alesio,
Dr. A. Stipo, Prof. A. Fabbri,
lare e al Dr. Antonino Stipo, cardiologo. Un particolail presidente F. Lupi,
re ringraziamento al coordinatore Dr. Raffaele ScalDr. R. Scalpone, Dr. A. Pederzoli,
Prof. E. Russo.
pone dell’INI. Tutti hanno contribuito a tenere alto il
livello dei temi affrontati, e tutti hanno ricevuto i meritati applausi e apprezzamenti da parte dei presenti.
Numerose poi sono state le domande da parte del pubblico presente in sala, ovviamente tutte pertinenti ed
interessanti, e alle quali i relatori non si sono certo
sottratti. Il presidente del club Franco Lupi, evidentemente soddisfatto, ha chiuso i lavori del Forum, donando ai relatori una riproduzione di una stampa antica sul paesaggio castellano.
R.C. Cerveteri Ladispoli
Venerdì 27 ottobre ha organizzato per tutti, al solo scopo
didattico, una rappresentazione sul Nuovo Mondo del Volo,
all’avia superfice di S.Germano, Ceri.
Validi docenti e piloti sportivi hanno illustrato i concetti,
le tecniche, i metodi, le leggi fisiche, le problematiche del
volare.
Erano a disposizione (in forma statica) aerei a 3 assi, deltaplani pendolari motorizzati, paramotori.
41
VOCE del ROTARY
Novembre 2006
Note e Notizie dai Club
R.C. Roma Olgiata
Isola di Socotra.
Il progetto di donazione di una incubatrice ed un’isola
(Socotra, Yemen) dove muoiono ogni anno decine e
decine di bambini nati prematuri, per mancanza di
apparecchiature mediche idonee, è stato lo spunto per
l’allestimento di un documentario, proiettato in tutte le
classi di due scuole elementari sul territorio. L’isola di
Socotra, e le immagini prese dal prof. Metello Jacobini al
ritorno dal suo lungo viaggio in quelle terre (un paradiso
terrestre, dichiarato “patrimonio dell’umanità”).
Accanto: la pagina del Mensile del Club con testo ed
immagini dell’evento.
“Scuole Sicure”
Il progetto ha per scopo di illustrare alle insegnanti
elementi di Primo Soccorso nelle scuole.
Nelle immagini, tratte dal mensile del Club, momenti
vissuti con le insegnanti di due scuole per aiutarle ad
affrontare la loro vita quotidiana in mezzo ai bambini,
anche con il bagaglio di nozioni di primo Soccorso,
secondo linee guida internazionali.
Il manifesto Poster
Al 50° Congresso
42
R.C. Roma Nord Ovest
Il Premio Casalegno si rinnova per
diventare più“rotariano”
Immagine del
cartoncino-invito
Premio 2005-2006
di Giorgio Castellucci
Presidente Roma Nord Ovest
Tutti gli amici rotariani dei Club romani sicuramente conoscono il Premio Casalegno,
istituito dal Club Roma Nord Ovest nel 1981, come premio di giornalismo, intitolato
alla memoria di Carlo Casalegno, vice Direttore del quotidiano “La Stampa”, assassinato dalle brigate rosse.
Con tale premio si è inteso onorare, nel ricordo di un uomo che ha servito la propria
professione, e con essa la società, fino all’estremo sacrificio, giornalisti italiani e stranieri che avevano informato la propria attività all’ideale rotariano del servizio al di là
di ogni interesse personale.
Dopo 28 edizioni (i primi due anni sono state doppie) risultano premiati molti dei più
noti giornalisti degli ultimi anni come Jacobelli, Zavoli, Vespa, Bocca, Spadolini, Montanelli, Levi, Rossella etc..
La tradizione del Premio ha sempre visto ripetersi la commemorazione del giornalista Casalegno come prologo della successiva premiazione del prescelto, all’esito di una votazione che, come sapete, coinvolge tutti i rotariani d’Italia.
Oggi, dopo 25 anni, i soci del Club che ha fondato e gestisce in totale autonomia il Premio, hanno avvertito la necessità di
modificare alcuni contenuti del Premio stesso, per renderlo più efficace ed attuale.
Anzitutto premetto che certamente intendiamo conservare il nome di Carlo Casalegno, che resta un eccezionale prototipo di
professionalità impegnata nella difesa di fondamentali valori sociali.
Vogliamo però estrapolare, da questo eccezionale personaggio, quei valori etici che in quanto universali, non sono espressi
solo dalla categoria dei giornalisti cui Casalegno apparteneva.
Riteniamo di più ampio respiro rivolgere il Premio a qualunque persona, istituzione ed Organizzazione italiana o straniera, che abbia operato in armonia con gli ideali di comprensione ed amicizia, ai quali si inspira l’azione del Rotary International, comunicandone così lo spirito di
servizio.
Il Premio sarà pertanto, da quest’anno, un premio alla comunicazione
dei valori etici, intesi come lealtà, rispetto delle regole ed impegno per
gli altri, che da sempre il Rotary sostiene e diffonde, concentrandoli nel
Da immagini
motto “servire al di sopra di ogni interesse personale.
di anni passati:
Vorremmo pertanto candidare al premio qualunque persona o istituzioil Senatore G. Andreotti
consegna il premio al
ne, abbia operato nell’ambito della sua attività, nel rispetto di tali prinGiornalista Carlo Rossella
cipi, comunicando un esempio di comportamento etico che diventa così anche un esempio di ciò che il Rotary intende comunicare, per migliorare la qualità della vita di tutti. In questo modo, senza nulla togliere alla illuminante persona di Carlo Casalegno, che resta sempre il nostro archetipo, intendiamo premiare non
solo giornalisti, considerati i limiti che una unica categoria professionale determinano, ma chiunque abbia data alla collettività un messaggio, con i suoi comportamenti, coincidente con l’etica rotariana.
Al nostro premiato dovremmo poter porre le note 4 domande, di cui al documento del 1932, ed ottenere le risposte che ogni
rotariano deve poter dare.
Riteniamo quindi che tale allargamento dei candidabili al Premio, sulla base del richiamo dei valori rotariani, nel ricordo dell’esempio di Carlo Casalegno, sia un modo migliore per far conoscere la nostra Associazione all’esterno.
Circa le modalità di svolgimento del Premio, poco è cambiato, perché in sostanza l’unica differenza è che il Comitato organizzatore sceglie preliminarmente le categorie entro le quali la Giuria, anch’essa nominata dallo stesso organo, deve individuare la terna dei candidati da sottoporre al giudizio di tutti i rotariani d’Italia.
La stessa Giuria può richiedere a tutti i club nazionali di concorrere alla designazione dei candidati, nell’ambito delle categorie predeterminate.
Pensiamo così di avere rispettato lo spirito originario del Premio, dando però allo stesso un più ampio respiro, coerentemente con i valori che il Rotary sostiene e diffonde.
Il Roma Nord Ovest si farà carico, come ogni anno, di organizzare il Premio, ma confida nella partecipazione di tutti i Club del
Distretto 2080 alla cerimonia di premiazione, che si terrà probabilmente in Campidoglio il giorno 10 maggio 2007, per poi
chiudere con una conviviale in interclub.
Generoso sponsor della nuova edizione 2007 del Premio Carlo Casalegno sarà la NOVASIM SpA, società di intermediazione
mobiliare che ha già convenuto un accordo in tal senso con il Club.
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VOCE del ROTARY
Novembre 2006
Note e Notizie dai Club
R.C. Roma Nord Ovest
R.C. Pomezia Lavinium
Un pozzo per la vita
In viaggio con i neutrini
di Anna de Gasperis, Carlo del Bò
di Tommaso Gramiccia
Se è vero, e noi rotariani lo sentiamo nel nostro intimo, che la missione del Rotary è diffondere il valore del “servizio”, motore e propulsore ideale di ogni attività (art. 4 - Statuto del R.I.), vogliamo portare a conoscenza di tutti l’iniziativa umanitaria che il Rotary Club Roma Nord Ovest sta attuando dall’anno sociale 2005/2006.
Premesso che, nell’ambito della lotta all’analfabetismo intrapresa dal Rotary International, i Club si sono uniti per rendere
possibile il progetto promosso dal proprio Distretto 2080 per la costruzione di una scuola in Etiopia nella regione del Tigray,
avvalendosi della collaborazione su quel territorio dell’Associazione Save the Children, possiamo adesso rendere noto che per
iniziativa del Rotary Club Roma Nord Ovest il villaggio nel quale è già operativa la scuola (vedi pag. 36) può da oggi contare
anche sul totale finanziamento di un pozzo idrico che contribuirà a dare umano sollievo a tutta la comunità del luogo.
La costruzione di un pozzo rafforza in modo determinante l’intervento del Rotary nel Tigray, Distretto di Enderta.
Gli abitanti delle zone rurali povere dell’Etiopia, ed in particolare i bambini, sono assai vulnerabili alle carenze idriche perché
la maggior parte di loro utilizza per l’uso domestico fonti non protette e l’acqua dei fiumi. Di conseguenza alcuni problemi sanitari legati alla carenza di acqua, quali le malattie diarroiche, le infezioni della pelle, ed altri, sono diffusissimi.
Inoltre, lo scarso livello di conoscenza delle principali norme igieniche rappresenta un’altra fonte di problemi sanitari negli
ambienti rurali e queste situazioni colpiscono in modo particolarmente grave le madri e i bambini.
La realizzazione di un pozzo era uno degli obiettivi del Rotary Club Roma Nord Ovest che il Presidente Giorgio Castellucci, nella relazione programmatica, aveva indicato come attività prioritaria del suo anno rotariano, in linea con le indicazioni del R.I.
Successivamente è stata messa a fuoco l’iniziativa col ritenere opportuno fornire un’ulteriore possibilità di vita e di sviluppo
proprio nel luogo dove è stata costruita la scuola.
Un grazie particolare deve andare al socio Sergio Giovannetti che ha dato il suo convinto e fattivo supporto al perseguimen-
Il Prof. Borgia è titolare della cattedra di fisica all’Università “La Sapienza” e ricercatore al
CERN di Ginevra e all’INFN che gestisce i Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
Lo scorso 11 settembre, notizia riportata da tutti i media nazionali ed esteri, un fascio di neutrini è stato “sparato” dall’acceleratore SPS del CERN sulla traiettoria rettilinea fino al Gran
Sasso. L’esperimento effettuato rappresenta la prova definitiva sull’esistenza della massa dei
neutrini e fornirà importanti conclusioni sulle origini e il destino dell’universo.
Il prof. Borgia - tra i nostri maggiori ricercatori di fisica delle particelle a livello internazionale
- ha ripercorso il “viaggio “storico” dei neutrini. Il nome a questa particella “fantasma” fu dato da Enrico Fermi nel 1933 per distinguerlo dai neutroni. Ci vollero ben 22 anni per arrivare
ad ingegnare un esperimento che segnalasse la presenza “attiva” dei neutrini.
I neutrini, ha spiegato il prof. Borgia all’attenta assemblea di rotariani, hanno una presenza diffusa nell’universo, hanno un’energia cosi bassa da non provocare alcun effetto misurabile con gli strumenti più sofisticati. I neutrini diffusi in tutto l’universo di bassissima energia sono residui “archeologici” dei primi istanti del Big Bang.
Le Supernove, ha proseguito il professore, stelle grandi almeno dieci volte il sole, alla fine della loro storia collassano e l’energia di questo collasso è trasportata per il 99% dai neutrini e solo l’1 % dal lampo di luce visibile che segnala l’esplosione.
I reattori nucleari e gli acceleratori sono le sorgenti artificiali di neutrini.
Al laboratorio europeo del CERN a Ginevra, l’acceleratore SPS produce un fascio di neutrini nella direzione del Gran Sasso distante circa 700 Km. L’11 settembre 2006 i primi neutrini generati al CERN sono arrivati al Gran Sasso, al laboratorio sotterraneo dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare attraversando l’apparato sperimentale dedicato alla loro misura, OPERA.
L’universo ha proseguito il professore è in continua evoluzione, quello che a noi appare è soltanto l’1% dello spazio il resto è
to di tale obiettivo.
Con il pensiero rivolto in particolare ai tanti bambini che potranno usufruirne, il Presidente Castellucci nella conviviale del 19
ottobre ha voluto dare al Club e agli ospiti presenti l’importante notizia che il Distretto di Enderta, Tigray Meridionale, avrebbe goduto di questa umanitaria realizzazione resa possibile dal contributo di E 11.000,00 elargito dalla Società Acqualatina
SpA del Gruppo Veolia Water, e dal supporto all’operatività fornito da Save the Children, che realizzerà il progetto con la sua
equipe di costruzioni in collaborazione con il governo locale e con la partecipazione del personale scolastico.
Il Socio Sergio Giovannetti ha presentato quindi ai convenuti della serata il Dott. Silvano Morandi Amministratore Delegato
della Società Acqualatina, il quale con parole toccanti ha spiegato i motivi della generosa elargizione e ha voluto esprimere
la soddisfazione di aver contribuito ad aiutare proprio quei bambini che in questo periodo stanno iniziando a frequentare la
scuola voluta da tutti i Rotariani del Distretto.
Nella stessa serata conviviale la Dottoressa Cristina Onufrio di Save the Children ha spiegato le procedure messe già in atto
e quanto rimane da avviare per la realizzazione del
pozzo i cui tempi di trivellazione dovrebbero essere
comunque brevi in quanto
si avvantaggiano di studi
geologici in fase conclusiva.
Il Rotary Club Roma Nord
Ovest può giustamente essere fiero del contributo dato per alleviare, per forza
di cose in una piccola area,
uno dei più grossi problemi
che affliggono l’umanità.
Questo ci fa sentire tutti più
utili e ci rende più sereni.
Lo spirito rotariano è ancora una volta premiante e
non dimentichiamo che “
una goccia d’acqua costanFoto “Save the Children”
te fa crescere una quercia”.
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“materia oscura”, invisibile. Al di là dello spazio ci potrebbe essere una “extradimensione” e la materia oscura ne potrebbe
far parte; se questa potrebbe essere composta da neutrini la risposta è negativa, ma certamente il ruolo dei neutrini nella
storia e nella comprensione dell’universo non è insignificante. Tutto ciò ripropone l’origine dell’universo e le sue implicazioni
religiose. La complessità dei fenomeni fisici, ha concluso il professore, non deve provocare un allontanamento dalla loro comprensione. Al contrario è necessario capire la scienza e le sue implicazioni. Non bisogna lasciare che le suggestioni e le false
interpretazioni c’inducono a timori ingiustificati e rifiuto della conoscenza. La scienza non è né “buona” né “malvagia”. E’ l’uso che ne fa l’uomo che la rende tale.
***
Il Presidente del Club Tomassino Gramiccia dopo aver ringraziato il prof. Borgia, ha finito dicendo che lo spirito di quest’iniziativa s’inserisce nell’ambito del suo programma d’approfondimento culturale e scientifico. Le iniziative proseguiranno con
altre relazioni di ricercatori e con le visite al CERN a Ginevra e ai Laboratori sotterranei del Gran Sasso.
Attraverso il sistema solare: dal Sole a Sedna
di Tommaso Gramiccia
Il prof. Luciano Iess, docente del corso di strumentazione spaziale presso la Scuola di specializzazione d’Ingegneria Aerospaziale dell’Università “La Sapienza”, nel corso della conferenza del 17 ottobre, ha illustrato i recenti sviluppi delle esplorazioni planetarie, con le eccezionali immagini trasmesse dalle sonde spaziali e le interessanti simulazioni che hanno
mostrato il lancio, “l’atterraggio”, e il lavoro delle sonde spaziali su remoti pianeti. Le immagini hanno rinnovato a tutti i presenti il fascino della scoperta e dell’avventura. Il Professore ha spiegato che con l’eccezione di Plutone, l’esplorazione del sistema solare, mediante navicelle robotizzate, ha ormai raggiunto tutti i pianeti ed anche alcuni asteroidi e comete. Marte e Saturno visitati di recente da sonde europee ed americane, sono stati oggetto d’osservazioni accurate che hanno assai ampliato la nostra comprensione non solo di quei pianeti ma anche dei processi di formazione del sistema solare. Nuove e più ardite missioni ha proseguito il professore sono in programma verso Mercurio, il sole e gli oggetti che si trovano oltre l’orbita di Plutone.
L’attento interesse suscitato e dalla relazione e dalle splendide immagini della NASA porterà il Club ad organizzare un secondo
incontro nei prossimi mesi.
Questa iniziativa s’inserisce nell’ambito del programma del mese di ottobre che il Rotary club Pomezia Lavinium ha dedicato
alla scienza e al più ampio programma culturale e scientifico che caratterizzerà l’intero anno rotariano.
I prossimi mesi vedranno il club impegnato in importanti iniziative a livello territoriale ed internazionale per un ruolo concreto non solo a favore d’interventi umanitari ma anche di amicizia e di collaborazione.
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VOCE del ROTARY
Novembre 2006
Note e Notizie dai Club
R.C. Roma Sud Est
IL 50° CONGRESSO? STREPITOSO!!!
di Paola Santini Paggi
Strepitoso!!! Questo è l’aggettivo che meglio si attaglia al 50° Congresso – R.I. Distretto 2080 che ci invitava a dibattere su un tema particolarmente attuale: “La professionalità etica, presupposto del servizio del Rotary”.
Volutamente “anticipato” dal Governatore Ivaldi, si è svolto, infatti, dal 28 settembre al
1° ottobre 2006: un evento nel quale, in prima persona, ha investito il suo forte impegno, unito al puntuale e continuo lavoro di tutto il Comitato per la Conferenza Distrettuale.
Innanzitutto, la scelta della “location”: Forte Village a Pula. Ne vogliamo parlare? Siamo
rimasti per quattro giorni, a lavorare alacremente, con lo sguardo che tra una conferenza ed una riunione si posava sulla vegetazione circostante, verde e lussureggiante, con
a disposizione – nella mezza giornata di relax - un mare che “bellocosìsoloinSardegna”,
e la possibilità di proseguire il pomeriggio, ritemprandoci con un percorso mirato alle Terme, comprensivo di piscina di “olio di mare” e la sera, dopo cena tutti, e sottolineo tutti, a ritrovarci in discoteca !
Paola Santini ed il Governatore
Il risultato? Un Congresso moderno, dinamico nella forma, ma tradizionale nell’impor(foto di Salvatore Mereu)
tanza dei contenuti, che ben ha saputo coniugare il nuovo alla continuità: l’informazione rotariana all’amicizia, alla sana distrazione. Ci è stata offerta una ulteriore opportunità per saperne di più sul Rotary ed
attraverso questo approfondimento, siamo stati in grado di raggiungere una maggiore consapevolezza di appartenenza e di
impegno nel “Servire al di sopra di ogni interesse personale”.
Tema dell’etica ampiamente sviluppato, nella relazione introduttiva del Governatore e di tutti gli altri Relatori: è stato un crescendo di considerazioni, ammonimenti, ricerche e realizzazioni nei vari settori: abbiamo sentito parlare di etica nell’Avvocatura, nella professione di imprenditore, nel campo della biomedica e della Magistratura.
Momento particolarmente significativo è stato quello assegnato ad alcuni Club per illustrare le loro iniziative di servizio.
Nel corso di un intervento molto apprezzato il vostro Presidente del nostro Club ha evidenziato l’entità di tutto rispetto delle
risorse destinate nell’Anno rotariano 2005-2006 alle attività in campo culturale, educativo ed umanitario (circa 76.000 euro)
ed illustrato i progetti per:
– “Alfabetizzazione” presso la baraccopoli di Huruma, Nairobi “Imparare giocando”;
– “Risorse Idriche”: la potabilizzazione dell’acqua ad Ismani in Tanzania;
– “Adozioni a distanza”: a Jandira in Brasile;
– “Salvabebè-Salvamamme”: l’ascolto e il sostegno delle mamme in difficoltà ed i loro bambini, di prossima apertura presso
l’Ospedale San Camillo.
Il pensiero espresso da Mons. Gesuino Prost nell’omelia durante la S. Messa della domenica, giorno di chiusura del Congresso, indicava l’esistenza di un filo conduttore di eticità che tanto pervade la religione, quanto lo si ritrova nella buona pratica
professionale e nel Rotary, perché “quando si opera al servizio degli altri, si tratta sempre di condivisione fraterna”.
cipazione di rotariani alla vita della struttura o alla ricerca di soluzioni per i più diversi problemi che sorgono in una situazione così complessa, o anche soltanto attraverso la presenza, di tanto in tanto.
L’iniziativa mette insieme bambini e famigliari serbi, kossovari, cristiani e musulmani che, hanno vissuto esperienze terribili,
e le vivono ancora nella malattia. Ci dimostrano come sia possibile convivere a dispetto delle montagne di pregiudizi politici
etnici e culturali: possiamo vedere Eddy del Burundi, cui è stata chirurgicamente corretta una grave malformazione, giocare
con Vadim un biondo ucraino e con Nesim, un kossovaro orfano di entrambi i genitori.
I nostri amici volontari, vedono premiati i loro sforzi, non solo per le guarigioni – come nel caso di Dalila - ma per le convivenze che non è esagerato definire storiche fra famiglie bosniache serbe croate, kossovare e, ora, anche irachene e libanesi. C’è bisogno di qualcosa di più per dimostrare la coerenza con la finalità di promuovere la pace attraverso la conoscenza?
Facciamo in modo che la Casa possa continuare a vivere! La nostra è una notizia e un appello!
Chiediamo ad altri amici rotariani di contribuire anche con idee, soprattutto per alcune patologie che richiedono cure
molto lunghe - mentre l’efficacia della casa di accoglienza sta nella sua capacità di dare ospitalità per il periodo di terapia, rimandare piccoli e famigliari nei loro paesi, pronti a riprenderli per i cicli successivi.
A tutt’oggi i bambini assistiti in questo modo hanno superato il numero di cento.
[email protected]
R.C. Rieti
Progetto rotary per il territorio:
“Tre giorni al Terminillo per il rilancio della Stazione turistica”
26-27-28 Gennaio 2007 – Alloggio Hotel Cristallo 4 stelle – Costo per persona E 290,00
Termine ultimo per le iscrizioni: 15.12.2006
Prenotazioni c/o ABACO Immobiliare - tel. 0746 270180 - Si prega di versare la quota subito dopo la prenotazione presso Cassa di Risparmio di Rieti - Agenzia n° 2 - Rieti c/c-000000101087 CIN- S ABI - 06280 CAB - 14603
La quota comprende: Cena del 26 e pernottamento, pensione completa del 28, colazione e pranzo del 29. Nei pasti sono
compresi bevande, acqua e vino.
Nel pacchetto sono inoltre compresi: quota d’iscrizione alla gara di slalom o fondo; ingresso libero per le serate del
27 e 28 alla discoteca pub dell’hotel “Cristallo cafè”; assicurazione responsablità civile per la durata del progetto. L’assicurazione infortuni è a carico di ogni partecipante; skipass mattiniero per i giorni 27-28
Programma per chi non gareggia e non assiste alle gare:
sabato 27 Gennaio: partenza ore 09,30/10,00 visita guidata alla Rieti sotterranea; rientro ore 13,00-13,30.
Iscrizione contestuale alla prenotazione. Per la visita occorrono almeno 20 iscrizioni.
PROGRAMMA DI MASSIMA
Venerdì 26 Gennaio
dalle ore 15,00/19,30 registrazione partecipanti, registrazione alle gare, pomeriggio libero.
R.C. Viterbo Ciminia
Casa di Accoglienza Nonna Anna
di Vincenzo Marco Jorio
È il terzo anno che il nostro Club, sostiene la Casa d’Accoglienza di Capranica, nata da un gesto generoso di cinque volontari della Croce Rossa, capeggiati da un medico, ora rotariano del Viterbo Ciminia.
Dalila aveva cinque anni, si era ammalata di leucemia subito dopo l’arrivo in Bosnia, nel giugno del 1999. Sottoposta alle prime cure all’ospedale militare di Sarajevo, le sua gravi condizioni richiedevano però strutture adeguate. Di cui gli ufficiali medici Italiani non potevano disporre. L’appello lanciato dai militari viene raccolto dal dottor Giampietro e da altri cinque volontari della Croce Rossa: di qui la decisione impulsiva di portare Dalila in Italia, che salva la vita alla bambina e da inizio a quella della Casa “Nonna Anna”.
In termini rotariani, abbiamo poi realizzato un progetto di solidarietà (sanità e fame) con riferimento alla struttura basata sul
nostro territorio; in pratica si tratta di collaborare alla gestione della casa d’accoglienza, sia fornendo i necessari contributi in
denaro – raccolti attraverso l’ideazione e realizzazione di eventi (gara di golf, concorso fotografico) – sia attraverso la parte-
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Sabato 27 Gennaio
Domenica 28 Gennaio
MATTINA
Ore 09,00 Colazione
Ore 09,00 Colazione
Ore 09,30 S.Messa Chiesa S. Francesco
Ore 19,30 Conferenza sul monte Terminillo
Ore 10,00 assegnazione pettorali, gara di slalom riservata a rotariani, familiari, rotaractiani non iscritti Fisi
Ore 20,30/21,00 Conviviale
Ore 13,00-13,30 Pranzo
MATTINATA LIBERA
Ore 13,00-13,30 Pranzo -Saluti di arrivederci-Rilascio camere- Partenze
Ore 23,00 Discoteca
POMERIGGIO
Ore 15,00 Trasferimento località 5 confini- assegnazione pettorali- gara di fondo riservata a
rotariani, familiari, rotaractiani non iscritti Fisi
Ore 20,30 Cena di gala – premiazioni
Ore 23,00 Discoteca
AL DIFUORI DEL PACCHETTO: Pasti E 35,00 a persona - Iscrizione alle gare E 10,00 per gara a persona
IL PROGRAMMA POTREBBE ESSERE SOGGETTO A VARIAZIONI
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VOCE del ROTARY
Novembre 2006
Note e Notizie dai Club
R.C. Civitavecchia
I nostri 50 anni
di Riccardo M. Vianelli
Le parole del presidente del RC Civitavecchia in occasione della Visita del Governatore: parole di saluto a lui rivolte oltre che
ai PDG, ai Presidenti dei RC Grosseto e Cerveteri Ladispoli, ai Past President, al Segretario della Commissione Permanente
del Forum della Fascia Costiera Tirrenica, al Comandante della Capitaneria di Porto di Civitavecchia, al Presidente del Lyons
Civitavecchia S. Marinella Host e a tutti gli intervenuti.
Le parole di R.M.Vianelli sono anche un ringraziamento al governatore R.Ivaldi ed ai presenti, per la loro “partecipazione al
nostro Evento che, seppur celebrato con semplicità’, ha per noi rappresentato una tappa importante nel nostro cammino rotariano”.
Cari amici rotariani,
non posso che iniziare questa serata del tutto particolare, nella quale dopo tutto, si celebra una ricorrenza che viene ogni cinquanta anni, ringraziando tutti gli amici che hanno voluto che fossi io a celebrarla.
Non sono moltissimi i Club rotariani che possono fregiarsi di questo titolo, che possono guardare con la maturità propria di
chi è stato da tempo svezzato, un mondo rotariano che sicuramente è molto diverso da quello che vide per la prima volta mio
padre nell’ottobre del 1956. Non posso dire se è migliore questo o quello di allora, semplicemente perché allora avevo soltanto otto anni e, dai discorsi sentiti
in famiglia, a mala pena capivo che
quei 22 signori per me un po’ troppo
seri che si riunivano tutte le settimane all’Hotel Mediterraneo lo facevano
per qualche ideale che ancora non potevo certo condividere, preso come
ero dalle mie occupazioni scolastiche
e dai giochi che erano i miei primari
desideri.
Nel corso degli anni, però, crescendo,
ho pian piano capito che, anche se
senza una grande eco pubblica (non
erano ancora gli anni di TV locali quelli), quelle persone stavano accompagnando un po’, a loro modo e con le
dovute proporzioni, il nostro Paese e
la nostra città a diventare più civili e
più maturi.
Non posso fare a meno qui allora di
ricordare una di quelle persone, non
un locale, ma un toscano di grandissimo stile che ci veniva spesso a trovare e che, io più grande, già rotaractiano e con l’indispensabile patente, ero stato destinato a prelevare alla stazione quando, con la sua inconfondibile borsetta (oggi la definiremmo ventiquattrore) arrivava da
Grosseto per celebrare la ricorrenza del nostro compleanno. Era (i nostri “padrini” grossetani ed i nostri soci più anziani lo
sanno bene) il Marchese Carlo Berliri Zoppi di Zolasco, colui che aveva pensato, a metà degli anni cinquanta, in piena ricostruzione, che anche Civitavecchia avrebbe meritato di ospitare un Club facente parte di quella organizzazione internazionale alla quale egli credeva ed i cui principi ha sempre rispettato in pieno fino al giorno della sua scomparsa.
Siamo in tema di ricordi ed allora mi piace ritornare a quando mio padre mi raccontava come lo avesse conosciuto quando,
un giorno, si era presentato nel suo ufficio, chiedendogli se, nella città di Civitavecchia, vi fosse la possibilità di riunire professionisti, imprenditori, dirigenti ed altre persone di buona volontà per dare vita ad una associazione di provenienza americana che si chiamava Rotary International e che si prefiggeva lo scopo di servire la comunità, aiutandola a crescere nei principi della solidarietà e del rispetto delle regole. Mio padre vi credette subito, incontrando questi principi i dettami del suo vivere e lavorare di ogni giorno.
Il Rotary Club Civitavecchia vide quindi la luce, con una riunione conviviale di 21 amici del comprensorio, il giorno 21 Ottobre 1956, alla presenza del Presidente del Club padrino, il Marchese Berliri Zoppi e del Governatore Salotti dell’allora Distretto
198 del Rotary International, che comprendeva ancora la Toscana assieme al Lazio ed a tutta l’Italia centrale e la Sardegna.
Mio padre fu presidente per i primi tre anni ed il Club crebbe rapidamente in numero di soci ed in quantità, con l’amico Ing.
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Antonio Amaturo (oggi socio onorario
e che purtroppo per ragioni legate alla salute della moglie non è potuto essere qui con noi stasera) quale primo
“assunto”, assieme al compianto Gino
Valentini, dopo i soci fondatori e Paolo Franchetti (che è invece ancora a
pieno titolo nostro socio) anche egli
ammesso poco dopo la fondazione. Gli
anni sono passati, con tutto quello che
ne deriva: la società è rapidamente
cambiata, il Rotary ha cercato di adeguarsi ai cambiamenti, il nostro Club
ha, come è peraltro logico succeda in
così tanti anni, vissuto momenti di grande importanza e visibilità ed altri meno “sfavillanti”, ma l’importante è che
oggi siamo ancora qua a festeggiare
un evento che, come dicevo poco fa,
non è da tutti poter vantare.
Oggi abbiamo anche un Club nostro “figlioccio” il Club di Cerveteri Ladispoli,
che nel tempo si è saputo ritagliare una sua posizione all’interno del Distretto e che, per una singolare e piacevolissima coincidenza, è guidato quest’anno da uno dei miei più cari compagni di scuola, Claudio Panzini ed un club Rotaract che, da più
di trenta anni, ci rappresenta con onore in ambito del proprio Distretto.
Non posso e non voglio dire di più su quello che è stato in questi cinquanta anni, neanche soltanto per quelli che io ho vissuto da socio dopo quelli da rotaractiano e che non sono assolutamente pochi; ritengo che la storia del Club sia innanzitutto
ben sintetizzata nell’opuscolo (non potevamo fare un libro, come avremmo voluto, troppi soldi per noi piccolo club e poi ne
sarebbe venuto fuori un volume!) che racconta la nostra storia e che vi abbiamo consegnato. Molti degli Amici che hanno guidato il Club vi sono ancora oggi rimasti e degli altri purtroppo ne abbiamo stasera solo due, ma tutti meritano un plauso per come il Club è
stato negli anni portato fino a questa
ricorrenza. Non è facile, ve lo garantisce uno che è in carica da solo quattro mesi ma ha già capito quale sia il
peso di questa incombenza, se si vuole lasciare qualcosa di concreto del
proprio cammino.
La celebrazione di questo evento odierno, sommata all’organizzazione del
prestigioso Forum che si oggi tenuto
è stata faticosa ma io e tutti quelli che
mi hanno aiutato, sono tanti e colgo
l’occasione qui per ringraziarli di cuore, lo abbiamo fatto con piacere, nella consapevolezza di celebrare il ricordo doveroso soprattutto di quei 22
pionieri che, cinquanta anni fa, hanno creduto in un ideale allora forse
più facile da capire ma che oggi riconosciamo come una speranza per un mondo sempre più difficile da vivere: il servire al di
sopra del proprio interesse personale.
Grazie dunque a tutti e,soprattutto un pensiero commosso e riverente a Chi oggi non c’è più e purtroppo sono tanti gli Amici che ci hanno lasciato e che noi ricordiamo ogni anno nella ricorrenza del mese di novembre; grazie a tutti quelli che oggi
possiamo ricordare con un pensiero di Jean Paul Sartre: “Il ricordo è l’unico paradiso dal quale non possiamo venir cacciati.”.
R.M.V.
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VOCE del ROTARY
Novembre 2006
Scritti
Scritti
Vitalità Rotariana
ALBERTO
e decine e decine di progetti
umanitari presentati dai Club
all’ultimo congresso distrettuale, svoltosi a Pula, presso Cagliari,
sono serviti a dare ancora una volta la dimostrazione della vitalità del
Rotary e della vivacità dei rotariani
in genere, con un impatto più che
positivo nei confronti dei neofiti e
degli osservatori esterni (ospiti o autorità). Dato per buono che tutti i
progetti vengano realizzati, si propone un interrogativo: quanti rotariani sono stati coinvolti nella elaborazione e quanti saranno coinvolti nella realizzazione di questi progetti; più precisamente, se a tradurre in pratica gli alti ideali del Rotary (quelli che ognuno degli iscritti si è impegnato a perseguire) abbiano partecipato tutti (o, almeno,
quasi tutti) i soci di ogni Club.
La lamentazione principe (e, ovviamente, privata) dei presidenti (di
ogni epoca) è fin troppo nota: riguarda l’abbandono alla solitudine
quasi totale del “primo cittadino” del
Club (o, nella più rosea delle ipotesi, dell’intero direttivo) nelle pur sempre faticose operazioni di traduzione dei progetti in realtà durante il
suo mandato. E (sempre privatamente) si cercano e si propongono
rimedi da attuare per ottenere un
totale coinvolgimento dei soci e por
riparo alla non certo plebiscitaria partecipazione alle riunioni settimanali
(per non parlare di quelle straordinarie).
Un male comune (che non è mezzo
gaudio) per il quale, in quella specie di “pozzo di San Patrizio” che è
il Manuale di procedura, esiste un
qualche rimedio che però, per uno
strano destino, tantissimi sembrano
ignorare, se non addirittura rifiutare. E riguarda, data per scontata una
buona ed equilibrata struttura del
Club (se poi manca questa ognuno
reciti il mea culpa), le riunioni (pag.
10 e seguenti, ed. 2004). Soprattutto nei paragrafi riguardanti i “pro-
L
50
grammi” e la “conduzione delle riunioni di club”. Stabilito che l’ordine
del giorno per le riunioni settimanali deve “prevedere una relazione, un
elenco delle questioni da affrontare
e del tempo per socializzare”, prosegue dichiarando: “Bisogna fare in
modo che i programmi dei club si occupino di questioni rotariane e non
solo di cose interessanti o piacevoli, per evitare che il Rotary venga
percepito come un’associazione di
carattere mondano”. Tanto più che
poche righe prima nel trattare degli
“ospiti” aveva suggerito di invitarne
alle riunioni “per far vedere ai non
Rotariani come funziona un club e
quali sono i suoi obbiettivi”. E, dopo aver ancora proposto di tenere
più stretti contatti con tutti gli altri
club del distretto attraverso anche
inviti reciproci, dichiara: “È inoltre
necessario dedicare periodicamente delle riunioni ordinarie alla discussione delle attività in corso e degli affari interni del club”.
Un ulteriore chiarimento è proposto
anche dal paragrafo dedicato alla
conduzione delle riunioni: premesso che in ogni club esistono soci che
AIME
praticano religioni diverse e opinioni di vario tipo ma che sono accomunati dal desiderio di servire il prossimo, il Manuale ricorda che “ogni
club, essendo dotato di autonomia,
deve far uso di buon senso nella conduzione delle proprie riunioni, attenendosi al principio rotariano della
tolleranza, affinché i soci si sentano
spronati a partecipare ai progetti
umanitari del Rotary”.
Da un lato quindi una normale vita
di club durante la quale sia possibile quella “socializzazione” che rende reale la reciproca conoscenza,
l’apprezzamento sia del famoso “buon
carattere” del rotariano (che è uno
dei motivi alla base della sua cooptazione) sia delle capacità che ognuno, titolare di una professione, è in
grado di mettere al servizio del Rotary e della collettività; dall’altro un’apertura verso l’esterno non solo con
la proiezione di una serie di immagini individuali, ma con l’esposizione di quelle “azioni” che ogni rotariano, assieme ad altri volonterosi
come lui, sta compiendo o sta per
compiere o compirà. Una vera vita
rotariana, dunque, che prevede il coinvolgimento attraverso l’interesse
suscitato dal dar corpo a progetti
umanitari nei quali, date le premesse, non ci si può non riconoscere.
Senza per questo dover rinunciare
ad aggiornarsi (o rinfrescarsi la memoria) su cultura, società, scienza e
quant’altro. Nel tempo che ai soci
resta disponibile (questo è il suggerimento del Manuale) dopo aver fatto il punto sui propri doveri di rotariani, tra i quali spicca anche quello
di essere parte integrante (e quindi
attiva) a quelle iniziative destinate
ad alleviare angosce e sofferenze di
chi è più sfortunato o, semplicemente, a restituire ad una collettività un angolo di vita quotidiana.
Così è forse più divertente trovarsi
attorno a un tavolo, anche se scarsamente imbandito, come avviene
quasi sempre.
AERA
Associazione Europea
Rotary per l’Ambiente
AERA è un'associazione rotariana
nata nell’ambito del Rotary italiano
e riconosciuta dal Rotary International, con il proponimento di divulgare la conoscenza e la salvaguardia ambientale in Italia ed in
Europa.
Nel giugno 1998 si è data uno statuto di associazione senza fini di lucro (ONLUS).
Obiettivo primario è la promozione
dello “sviluppo sostenibile” ed intende realizzare tale sua finalità tramite la diffusione dell’informazione,
dell’educazione ambientale, lo sviluppo di programmi e di progetti a
tutela dell’ambiente.
Fanno parte e collaborano con l’A.E.R.A.
i Distretti 2030, 2040, 2050, 2080,
2110 del Rotary nonché Club (Italiani e francesi) e singoli rotariani.
Molte le iniziative ad oggi realizzate. Alcune di esse:
• Progetto Ronda Verde: monitoraggio ambientale (“Giardini di Ninfa”, provincia di Latina); lo studio
rappresenta un modello applicabile in altri luoghi.
• Censimento Rotariani professionalmente impegnati in problematiche ambientali e disponibili a contribuire alle attività AERA (già oltre 140 sul territorio nazionale).
• Pubblicazione delle “NORME AMBIENTALI”, ovvero un memento
degli obblighi e delle scadenze relative a carico degli imprenditori,
nelle varie tematiche ambientali.
• Convegno su “Ambiente e occupazione”, Montecitorio, Roma
• Progetto “Castello Sforzesco”, Milano: ristrutturazione e manutenzione del Cortile Ducale per ricrearne lo splendore originale
• Partecipazione al FORUM Internazionale Regione Antartica (Ushuaia,
Argentina)
• Partecipazione alla consegna al
WWF di una parte della Villa Pao-
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lina restaurata dal RC Asti con il
patrocinio di AERA
Progetto PELAGOS: studio della normativa legislativa internazionale e
determinazione dei parametri tecnici per la realizzazione di un parco pelagico marino nel bacino ligure-provenzale, con il patrocinio
del Principe di Monaco e del Museo
Oceanografico di Montecarlo.
Progetto “Recupero di un bosco”
(Ceriana, Imola), da ceduo a piante di alto fusto ( salvaguardia ambiente, riduzione incendi, commercializzazione legname, posti di
lavoro). Progetto applicabile in tutta Italia, suscettibile di fondi UE.
Progetto APE. Contributo a ricerche stratosferiche sul “buco nell’ozono”
Convegno Città policentrica
Fuochi estivi in sardegna (genesi,
prevenzione, motivazioni)
Sillabari delle foreste (formazione
per le scuole)
Duna Feniglia.Contributo agli interventi di ripopolamento florovivaistico.
Yachting Club of Rotarians (IYFR):
iniziativa per un uso ecologico dei
mezzi marini
Giornata Touring Scuola (1998 e
2000): iniziative per informare gli
studenti le aree di eccellenza dei
paesi dell’UE e capire meglio l’Europa che li aspetta.
Rifugio regina Margherita-Monte
Rosa: salvaguardia ambientale e
soddisfazione del turista
Giornata Mondiale dell’Ambiente
(Torino, 2001). Collaborazione all’organizzazione.
Convegni “Innovazione amica dell’ambiente” (con Politecnico di Milano e Legambiente)
Partecipazione al Forum “Rischio
rifiuti, prevenzione e recupero: le
strategie per il futuro (RC Trani,
D.2110)
• Premio di laurea su tesi ambientali (annuale)
• Premio Acque Pulite ad aziende che
con interventi impiantistici contribuiscono al miglioramento ambientale.
• Forum “ il Lazio: i suoi rifiuti, i suoi
impianti” (RC Frosinone, Latina,
Rieti, Viterbo – D.2080)
• Il Rotaract 2040 diviene socio di
AERA e organizza mostra itinerante
su “Energia in mostra” e Rotaract
2050 organizza il Convegno “Idrogeno” (Univ. Di brescia). Successivamente AERA organizza altro
Convegno sull’Idrogeno in collaborazione con FAST e H2It.
• Convegno organizzato su “ Fonti
energetiche leggere” (D.2040, Mi
1 e Politecnico Milano)
• Convegno organizzato su “Sicurezza e ambiente. Effetti sulla salute e sul territorio”
• Convegno organizzato su “Il nucleare mondo. Nucleare in Italia?”
con FAST Fed. Ass. Scientifiche e
Tec., con RI, H2It- Ass. it. Idrogeno e celle a combustibile.
Tra le iniziative in corso di realizzazione si cita:
• Restauro delle chiuse dell’Adda
(Leonardesche) per consentire la
navigazione da Imbersago a Trezzo d’Adda.
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VOCE del ROTARY
Novembre 2006
Da Good News Agency
• Progetto fiume Seveso: iniziativa
del RC Varedo e del Severo (salvaguardi natura)
• Forum fascia costiera (D.20802070-2030)
• Progetto “Adotta un bacino”: analisi delle variabili dei corsi d’acqua
(prevenzione)
• Progetto Parco dell’Asinara: oasi di
pregio, con la collaborazione del-
la Guardia Forestale, al posto del
vecchio penitenziario dimesso.
• Progetto “Più terra meno fame”:
studio specie agricole per zone desertiche africane (D.2050)
• Progetto Marciapiedi puliti: sensibilizzazione ad un corretto uso delle attrezzature di pulizia comunali ed individuali per le deiezioni canine (D.2040)
• Progetto Mozia (TP): inserimento
dell’area nel patrimonio dell’Umanità (Unisco). D.2080 e 2110.
• Supporto “Organizzazione Convegni” di AERA, in chiave di Knowhow tecnico e scientifico, a coloro
che intendono realizzare manifestazioni a carattere ambientale.
• Progetti “Restauro Foreste”: in corso (D.2070)
AERA
Una attività qualificata e qualificante
per un’Associazione
che si pone come
obiettivo di porsi al
servizio
della popolazione
e del territorio,
indicando
con realizzazioni pratiche
la via che, ripetutala da altri, possa portare ad una migliore qualità della vita.
VOCE DEL ROTARY ringrazia, per la documentazione, il Dott.Ing. Antonio Scognamiglio TCL – AMBIENTE Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma Commissione Ambiente e Territorio, Inquinamento da Fattori Fisici.
Good News Agency
Opera per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’
basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione.
Cari Amici Rotariani,
ecco in allegato il nuovo numero di Good News Agency, anno VII n.13, che è inviato gratuitamente e direttamente
a 3.700 media in 48 paesi e a 2.800 organizzazioni non governative, associazioni di volontariato, scuole superiori e
università, oltre a migliaia di Rotariani nel mondo. L’Ente morale editore è associato all’ONU, Department of Public
Information, e riconosciuto dall’UNESCO. Frutto di puro volontariato, ogni numero è una raffica di notizie costruttive che testimoniano le risposte in atto nel mondo ai problemi del nostro tempo.
Come sempre, anche questo numero include l’evidenza dell’attività del Rotary sul campo e il fatto che i media ricevano questa evidenza da un’agenzia di stampa indipendente aumenta le possibilità che sia pubblicata. Senza contare l’effetto moltiplicatore e la risonanza per il fatto che molte ONG inseriscono un link a Good News Agency o la
includono nel loro proprio sito o la inoltrano a tutti i loro iscritti.
Ora cari amici, ad anno scolastico iniziato, rinnovo l’invito:
“Portiamo Good News Agency nelle scuole!”
Questa campagna è entrata nel suo quarto anno di vita e il sostegno dei Club del Distretto 2080 è così articolato:
per decisione del DG Roberto Ivaldi è stato varato un apposito progetto di servizio, coordinato dal sottoscritto, che
tenderà a coinvolgere anche i Rotaractiani; uno speciale invito a tutti i Club del Distretto è stato rivolto dal
Governatore, con l’accento sull’importanza di questa campagna per porgere ai giovani un’informazione positiva; il
tema della campagna, unitamente ad una selezione di notizie, verrà incluso regolarmente nel mensile distrettuale
Voce del Rotary.
Come già avvenuto negli scorsi anni, conto che anche altri Club di altri Distretti vogliano sostenere questa campagna e presentino ai giovani delle scuole del loro territorio, tramite i professori, l’evidenza costruttiva che Good News
Agency mette regolarmente in luce. Sarà sufficiente inviarmi un email con l’indirizzo delle scuole ‘reclutate’, che riceveranno regolarmente il notiziario senza alcuna formalità.
Con spirito di servizio, vi saluto cordialmente e vi auguro buona lettura!
Sergio Tripi
Responsabile della campagna del Distretto 2080 per Good News Agency
Direttore responsabile, Good News Agency
Presidente dell’Ente Morale editore
www.goodnewsagency.org
Stralcio
e/o sintesi di alcune notizie,
operati liberamente da VOCE DEL ROTARY.
(testi originali, autori e riferimenti sono leggibili sul sito http://www.goodnewsagency.org)
Immigrazione: il dossier statistico Caritas/Migrantes fa il punto della situazione
Sarà presentato il 25 ottobre prossimo, contemporaneamente in diverse città italiane, il nuovo Dossier Statistico
Immigrazione, un progetto di ricerca e sensibilizzazione, che fa capo alla Caritas Italiana, alla Fondazione
Migrantes e alla Caritas diocesana di Roma. Sono 100 gli autori che hanno dato il loro contributo. Tra le novità: un capitolo sui nomadi e due ricerche (sulla sindacalizzazione degli immigrati e sui mediatori culturali.
www.europaregioni.it).
Dossier Statistico Immigrazione 2006 a cura della Caritas diocesana di Roma, Caritas Italiana e Fondazione
Migrantes: sono disponibili nel sito www.caritasroma.it la scheda sintetica del Dossier, l’introduzione del
Comitato di presidenza, i capitoli integrali del Lazio e di Roma, gli interventi dei relatori alla presentazione nazionale del 25 ottobre 2006 che si è tenuta al Teatro Don Orione di Roma a partire dalle ore 10.30. (…)
Le immagini sono tratte dal libro “OPERAZIONE PELAGOS”
Dei Rotary Club Milano Porta Vercellina (italia)
Monaco (Pricipaute de Monaco)
Saint Tropez (France)
stampato a cura di AERA
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“Il Diritto a Mangiare: Una Finestra sul Mondo”
Progetto educativo globale lanciato durante la Giornata Mondiale dell’Alimentazione
Roma, 16 ottobre – Un nuovo progetto educativo globale è stato lanciato oggi per destare la consapevolezza
della fame e del diritto al cibo tra i bambini e i giovani di tutto il mondo.
All’interno dell’iniziativa in atto “Nutriamo le Menti, Combattiamo la Fame”, l’Organizzazione per l’Alimentazione
e l’Agricoltura (FAO) e l’Associazione Mondiale delle Guide e delle Ragazze Scout (WAGGGS) ha realizzato un
libretto a fumetti intitolato “Il diritto di Mangiare: Una Finestra sul Mondo,” ed un manuale “Guida alle Risorse
ed alle Attività” per educare i giovani e convincerli ad unirsi nella lotta alla fame e alla malnutrizione. (…)
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VOCE del ROTARY
Secondo la FAO, questo materiale presenta gli argomenti alla base del diritto al cibo in uno stile semplice, facilmente comprensibile ed accattivante per attirare l’attenzione dei giovani. Questo materiale aiuterà i giovani a comprendere che ogni
individuo ha diritto ad un’alimentazione adeguata e che gli Stati, le organizzazioni dei consumatori, il settore private, le
comunità e le famiglie hanno l’obbligo di contribuire a proteggere, promuovere e sostenere quel diritto. (…)
http://www.fao.org/newsroom/en/news/2006/1000423/index.html
Tre bambini di Seul sottoposti ad intervento cardiaco salvavita
I Rotary club di Corea e Giappone insieme per fornire ai bambini di famiglie bisognose trattamenti gratuiti di malattie cardiache
Seul, 15 ottobre – Due bambini provenienti da zone povere di Seul saranno sottoposti ad un intervento cardiaco salvavita
il 28 ottobre alle 11:30 presso l’Ospedale Buchun Seojong a Kyung-Gi Do grazie alla generosità dei Rotary club di Corea e
Giappone e della Korea Heart Foundation. I medici hanno stabilito che Woojin Park, 14 anni, e Geonyoung Park, 7 anni, soffrono di un disturbo cardiaco congenito per cui l’arteria e la vena principale del cuore sostanzialmente invertono le loro
rispettive funzioni riportando il sangue ossigenato verso i polmoni; per correggere questa disfunzione potenzialmente mortale, i chirurghi del Centro Cardiaco sottoporranno i due bambini ad una operazione in tre fasi.
I Rotary club in Corea coordinano il progetto attraverso il programma “Gift of Life” sponsorizzato dal Rotary e lanciato nel
1975 da soci del sodalizio a New York. Dall’anno di inizio del programma, sono stati aiutati più di 2’000 bambini di 55 Paesi.
Gift of Life ha iniziato la sua attività benefica in Corea nel 2002 e da allora oltre 180 bambini di quella parte del mondo sono
stati sottoposti ad interventi chirurgici. Il supporto economico al programma proviene dalla Fondazione Rotary e da alcuni
Rotary club in Corea e Giappone. La Fondazione Rotary ha fornito sovvenzioni per 80’000 dollari dal 2004, mentre i contributi dai club di Corea e Giappone ammontano ad oltre 300’000 dollari. “Il progetto Gift of Life ci dà la possibilità di fare del
bene ai bambini meno fortunati della nostra comunità” ha affermato Byung Seol Choi, Rotariano di Seul e uomo di punta
del progetto Gift of Life. Il progetto non ha solo il merito di aver migliorato la vita dei bambini, ma ha anche rafforzato i rapporti tra i Rotary club in Corea e in Giappone. (…) I Rotary club in Seul contano di organizzare interventi chirurgici gratuiti
per altri cento bambini bisognosi continuando a collaborare strettamente con la Korea Heart Foundation, Save the Children
Corea e la comunità medica del Paese per raggiungere tale scopo. (…)
http://www.rotary.org/newsroom/presscenter/releases/2006/289.html
La comunicazione è acceleratore dello sviluppo
Si apre a Roma il primo Congresso mondiale sulla comunicazione
Roma, 25 ottobre - Il ruolo decisivo che ha la comunicazione nei processi di sviluppo sarà al centro del dibattito del congresso di tre giorni che si è aperto oggi presso la FAO. L’incontro, che è organizzato congiuntamente dalla FAO, dalla Banca
Mondiale e dalla “Communication Initiative” ed è patrocinato dal Governo Italiano, vede la partecipazione di oltre 500 rappresentanti del mondo politico, scientifico e della comunicazione provenienti da tutto il mondo.
Nel suo discorso d’apertura al primo Congresso Mondiale sulla Comunicazione per lo sviluppo (WCCD) il Direttore Generale
della FAO Jacques Diouf ha affermato che comunicazione e sviluppo sostenibile sono fattori strettamente connessi tra loro.
“Essi non sono che due aspetti della stessa questione...per colmare le distanze e consentire il dialogo”, ha detto. (…)
La conferenza esaminerà il ruolo della comunicazione come elemento acceleratore nel campo della riduzione della povertà,
della sicurezza alimentare, della salute pubblica, del buon governo e dello sviluppo sostenibile. Illustrerà esempi positivi di
comunicazione innovativa e creativa e chiederà che una componente relativa alla comunicazione venga inclusa nella formulazione di tutti i progetti di sviluppo. (…)
http://www.fao.org/newsroom/it/index.html
L’eradicazione globale della polio dipende ora da quattro paesi
I paesi liberi dalla polio cercano di proteggersi
Ginevra, 12 ottobre – Il successo mondiale nell’eradicazione della polio dipende ora da quattro paesi – Afghanistan, India,
Nigeria, e Pakistan – secondo il Comitato consultivo sull’eradicazione della polio (ACPE), l’ente indipendente supervisore dell’impegno per l’eradicazione. Con un vaccino mirato e metodi più rapidi per il tracking del virus, la maggior parte dei paesi
recentemente colpiti da epidemie è di nuovo libera dalla polio. In alcune zone dei quattro paesi endemici, tuttavia, c’è una
carenza persistente nella vaccinazione di tutti i bambini, ed i paesi liberi da polio stanno pensando a nuove misure per aiutare a proteggersi da future manifestazioni della malattia. (…)
Poiché tutti i bambini nel mondo paralizzati quest’anno dalla polio sono stati infettati dal virus originatosi in uno dei quattro
paesi endemici, i paesi liberi da polio stanno ora prendendo nuove misure per proteggersi. Il Ministero della Salute dell’Arabia
Saudita, ad esempio, richiederà requisiti rigorosi per l’immunizzazione da polio in occasione dell’imminente pellegrinaggio
alla Mecca. “L’eradicazione della polio dipende dalla fornitura del vaccino, dall’accettazione della comunità, dal finanziamento e dalla volontà politica. I primi tre presupposti ci sono. L’ultimo farà la differenza” ha detto il dottor Robert Scott,
Presidente del Comitato del Rotary International PolioPlus, parlando a nome dei partners principali dell’Iniziativa per l’eradicazione della polio. Nel settore privato, il Rotary dà il maggior contributo ed è il maggior braccio volontario
dell’Iniziativa, avendo contribuito con 600 milioni di dollari e innumerevoli ore di volontariato sul campo dal
1985. Il Comitato ACPE ha consigliato ai quattro paesi endemici di stabilire date realistiche per fermare la trasmissione del
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Novembre 2006
virus sottolineando che in queste aree i progressi compiuti per raggiungere tutti i bambini sono stati solo incrementali e che
questi paesi impiegheranno oltre 12 mesi per debellare la polio.
http://www.who.int/mediacentre/news/releases/2006/pr56/en/index.html
Contributo di 5 milioni di dollari canadesi da parte del Canada
per l’eradicamento della poliomielite in Afghanistan
5 ottobre – Quest’oggi il Canada ha annunciato il suo contributo di 5 milioni di dollari canadesi (4,5 milioni di dollari USA)
per l’eradicamento della poliomielite in Afghanistan. La dichiarazione è giunta in un momento in cui si devono portare avanti campagne regolari e costose di vaccinazione destinate a sette milioni di bambini in tutto il paese, a seguito dello scoppio
di un’epidemia nella regione meridionale. Il conflitto che sconvolge questa parte del paese ha reso difficile raggiungere tutti
i bambini, e ciò ha permesso alla malattia di ripresentarsi, soprattutto nelle province di Kandahar e Helmand. Se trascurata, la poliomielite potrebbe contagiare milioni di bimbi afgani e minacciare i paesi vicini, liberi da questa malattia. Il contributo del Canada è preziosissimo per le campagne di vaccinazione contro la poliomielite in Afghanistan, che richiedono fondi
pari a 6,3 milioni di dollari USA per i prossimi sei mesi, oltre che per la vigilanza su tale malattia. Questa somma accresce
il ruolo del Canada all’interno dell’Iniziativa per l’Eradicamento globale della Poliomielite, con i più di 180 milioni di dollari
USA donati da questo paese, in linea con gli impegni presi durante il Summit del G8 di Gleneagles, nel 2005, e di San
Pietroburgo, quest’anno.
Nel 2006, le autorità afgane hanno effettuato otto campagne di vaccinazione contro la poliomielite, quattro delle quali in
tutto il paese – ogni volta indirizzate a 7 milioni di bambini sotto i cinque anni – e le altre in aree ad alto rischio. Fino ad
ora, l’epidemia non si è allargata dalle province meridionali di Hilmand, Kandahar, Uruzgan e Zabul alle aree dell’Afghanistan
libere da questa malattia. Per assicurarsi che i bambini continuino ad essere protetti, fra il 14 ed il 16 novembre, anche nelle
zone a rischio, avrà luogo un’altra campagna, che sarà seguita da altre nel corso del primo trimestre del 2007. La campagna per l’eradicamento della poliomielite è una delle poche iniziative per la salute pubblica che mantiene ancora un qualche
grado di attività nelle regioni meridionali del paese. Gli operatori sanitari che lavorano sul campo operano in condizioni estremamente difficoltose e pericolose, rischiando la loro vita nello sforzo di vaccinare ogni bambino contro la poliomielite.
http://www.polioeradication.org/content/general/LatestNews200610.asp#Canada
Buon umore
Si tu magnassi lerba
assieme a noi
Peppino Gallian
Riuniti a consijjio l’animali
se staveno a scazzà sopra ar probblema
de tutti inzieme aritrovà er sistema
d’esse veramente tutti uguali.
Perciò mo famo come l’ommini normali
che se so’ dati ‘na costituzione:
c’è er governo e c’è l’opposizione
pe’ rispettà li diritti naturali”.
“Lo sciopero noi famo de la fame”
se misero a frignà i veggetariani
“ciànno rotto coi soprusi quotidiani”
fecero in coro li polli der reame.
“Ce convince davero poco assai
er modello che ber bello tu ce vanti”
je arisposero inzieme tutti quanti.
“Pe’ facce uscì davero da ‘sti guai
Puro a cantà attaccarono l’ucelli:
“nun la volemo più ‘sta tirannia,
è tempo de volà in democrazia,
tutti uguali, libberi e fratelli!”
faremmo certamente un passo avanti
solo si tu magnassi l’erba qua co’ noi:
ma questo, è naturale, nun lo voi
e a nun volello certo sete in tanti”.
Così… er leone, re de la foresta
e da sopra a ‘n pizzo l’aquila reale
dissero inzieme, ner casino generale:
“eticamente… è più che giusta ‘sta protesta.
“Pe’ quanto libberale sei … feroce
e, pe’ natura, l’ aquila è … rapace:
co’ voi nun potrà mai essece pace,
manco si ‘n artro Cristo sale in croce!”
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VOCE del ROTARY
Pensieri
ed immagini
a cura di
Claudio Marcello Rossi
C’è una colpa sola:
non avere la capacità
di nutrirsi di luce.
Abolita questa capacità,
tutte le colpe sono possibili
Simone Weil
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