Lo sfruttamento sessuale

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Lo sfruttamento sessuale
Daniele Segnini
Lo sfruttamento sessuale
Una grande piaga al margine della sessualità è lo sfruttamento sessuale delle persone e quello ancora più odioso dei
bambini. Secondo il rapporto Unicef 2001 il fatturato dell’industria dello sfruttamento sessuale dei minori è quello
di una grande multinazionale: diversi miliardi di dollari l’anno. Quasi un milione di ragazze e ragazzi ogni anno
sono costretti ad entrare nell’immenso mercato del “commercio sessuale”: tremila al giorno. La
mappa presentata dall’agenzia dell’Onu è impressionante e riguarda ogni parte del mondo, non solo i
paesi poveri. Ecco qualche esempio e qualche cifra.
In Costa Rica quasi l’80% di ragazze e ragazzi ha subito abusi sessuali prima dei 12 anni; negli Stati Uniti il 20%
dei ragazzi che scappano di casa lo fa per evitare abusi da parte dei familiari; nello Sri Lanka e nella Repubblica
Domenicana sono decine di migliaia i ragazzi che si prostituiscono con i turisti stranieri; in Africa spesso i ragazzi sono
reclutati nelle forze armate non solo per combattere ma anche per attività sessuali con i soldati adulti; quasi 50.000 donne
e bambini ogni anno vengono introdotti illegalmente negli Usa per l’industria del sesso (dati Cia); nelle Filippine
turisti e militari rappresentano il 40% degli sfruttatori sessuali; in India, Pakistan e Thailandia le ragazze vengono avviate
giovanissime alla prostituzione per pagare i debiti delle famiglie; in Nepal molte bambine sono costrette a sposarsi
quando hanno meno di 10 anni; dal Bangladesh ogni anno trafficanti portano in India oltre 10.000 donne e bambine. Un
sito internet www.informagiovani ha dedicato ai giovani che dovessero trovarsi in situazioni problematiche una serie di
consigli:
1) non fidarsi mai delle apparenze, chi abusa può essere chiunque;
2) conoscere bene le persone con cui si rimane soli in situazioni potenzialmente a rischio;
3) al primo sospetto assumere atteggiamenti difensivi, attirare l’attenzione di altre persone o allontanarsi
velocemente;
4) fare attenzione a tutte le droghe – alcol in primis – che diminuiscono la capacità di vigilanza e riducono la
sensazione di pericolo;
5) denunciare sempre alla polizia tutti gli episodi di violenza: in genere gli stupratori vengono catturati con più facilità;
6) se si subisce un abuso, non tenere il segreto ma confidarlo immediatamente ad una persona di fiducia.(nella foto JeanLeon Jerome, Il mercato degli schiavi 1860-70)
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Generata: 16 March, 2017, 22:09