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Articolo tratto dal libro PNL3
dr. Paret
Approcci comunicazionali tipici per ogni
strategia dell’esagramma
I Tipi Comunicazionali
Il punto di partenza della nostra analisi per capire
le persone è la loro comunicazione. Il nostro principio
è che le differenze di personalità e di atteggiamento si
riflettano anche a livello comunicativo.
Per capire come comunicare con ogni tipo
dell’esagramma (e quindi anche dell’enneagramma, in
quanto comunicazionalmente i due sistemi sono connessi),
la risposta è semplice. Dobbiamo guardare la sua strategia
di base ed il suo atteggiamento comunicazionale.
In pratica come una persona muove le mani, le
parole che usa, sono il riflesso dei suoi processi interni.
Accenniamo quindi ora ai vari tipi di persone ed al
loro atteggiamento comunicazionale.
CASO 1: Comunicazione
incentrata sulla “Visione”
Diretta
ed
Onesta
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Approccio comunicazionale
Indicatorio/Superlogico (corrispondente alla
strategia VA)
IO esterno: VISIVO Indicatorio
IO organizzante: AUDITIVO Superlogico
IO interno: espresso attraverso l’elemento K
Caratteristiche: Questo approccio comunicazionale
è tipico di persone che credono molto all’integrità
della comunicazione. Nella ricerca della Mac Allister1
questo tipo è chiamato metaforicamente il “nobile”. La sua
comunicazione è diretta e normalmente onesta e quindi
molto incentrata sul canale INDICATORIO. In altre
parole si rapporta all’esterno con il canale VISIVO, mentre
un elemento fondamentale per lui è avere una “visione
completa”. Tende ad avere una tendenza a volere portare
gli altri a vedere le cose secondo la sua visione. Spesso,
anche a livello di comunicazione non verbale, queste
persone amano quindi tenersi in modo da vedere il proprio
interlocutore e possono avere difficoltà a rapportarsi a
persone che non hanno la stessa premessa
comunicazionale, ad esempio usano gestualità emozionali
e di toccamento per rapportarsi agli altri., e ritengono più
importante fare attenzione alle emozioni delle persone
oppure ai dettagli. Tendono ad avere difficoltà a fare lavori
ripetitivi ma nello stesso tempo possono essere spersi se si
.
ESACERBAZIONE: Questo tipo di relazione rischia
di esacerbare in caso di stress l’aspetto indicatorio,
portando tale persona ad arrabbiarsi (esacerbazione di
primo livello) , attaccare ed infine qualora l’atteggiamento
di attacco non dia frutti a vittimizzarsi (esacerbazione di
1
Mac Allister “I Wish I’d said that”
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secondo livello) nei confronti delle persone che non dicono
quello che provano o sentono. Ancora peggio è la loro
reazione qualora la persona di fronte menta.
Questo tipo di atteggiamento non mira tanto al
controllo. Ipotizza che tutti siano in pieno controllo di sé
stessi e che non mischino i loro interessi personali
nell’interazione.
Punti forti:
•
•
•
•
Focus
Assertività
Credibilità
Leadership
Punti deboli
•
•
•
•
Aggressività
Poca attenzione ai dettagli
Assolutismo
Intolleranza
Quando più avanti presenteremo l’enneagramma,
potremo vedere che questo tipo di approccio
comunicazionale è quello più frequentemente adottato da
un tipo di personalità che chiameremo “perfezionista nelle
credenze” (Tipo 1). Vale a dire un tipo di persona per il
quale l’esattezza delle opinioni è molto importante.
Come comunicare nel Coaching (VA)
Questa persona tende a fissare bene gli obiettivi, ma
tende anche ad essere ipercritica su sè stessa e soffocare
parte del suo potenziale creativo. Un buon Coach aiuterà
questa
persona a prendere contatto con questa
dimensione ed anche con il suo aspetto emozionale.
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BREVE CARTA DI IDENTITA’
dell’approccio comunicazionale Indicatorio/Superlogico
(VA)
Strategia VAK
Atteggiamento
Indicatorio/Superlogico
Impara Vedendo ed Ascoltando
Comunicazione
Diretta
basata sulla trasmissione
di
opinioni.
Questo
approccio
lascia
le
emozioni
interiori
profonde per ultime.
Punti forti:
•
•
•
•
Focus
Assertività
Credibilità
Leadership
Punti deboli
Gestualità ricorrenti:
Dito che indica
Mano a taglio
Tipo dell’enneagramma
strategia:
•
•
•
•
Aggressività
Poca attenzione ai dettagli
Assolutismo
Intolleranza
che utilizza
frequentemente
questa
1 - Perfezionista
Esercizio: individuate una persona nel
vostro “entourage” oppure un personaggio che
conoscete che manifesti tale atteggiamento
comunicazionale.
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Approccio comunicazionale
Superlogico/Propiziatorio (AK)
IO esterno: Superlogico (A) - Auditivo
IO organizzante: Cenestesico (K) - Propiziatorio
IO interno: elemento V
Questo tipo ritiene che lo scopo della
comunicazione è l’interazione stessa. Ama quindi
parlare ed ha una tendenza alla verbosità e pensa che il
tempo dedicato al comunicare è sempre tempo speso bene.
Tendono ad essere argomentativi e ad amare il dibattito.
Fisicamente, appare chiaramente che hanno una
grande energia fisica subito sotto la superficie.
Comprendono facilmente come influenzare con le parole e
sanno come ispirare gli altri. I movimenti delle mani sono
ben coordinati con le parole.
ESACERBAZIONE: Questo tipo di persona rischia
di esacerbare in caso di stress l’aspetto auditivo, portando
tale persona ad utilizzare sottilmente le parole e biasimare
per manipolare (esacerbazione di primo livello) , ed
infine qualora l’atteggiamento di attacco non dia frutti ad
isolarsi (esacerbazione di secondo livello).
Punti forti:
•
•
•
•
Sofisticatezza retorica
Persuasività
Analisi
Capacità di parlare
Punti deboli
•
•
Rigidità
Verbosità
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•
Arroganza
Come Comunicare nel Coaching
Questa persona è tattica ma non strategica.
Significa che ha una grande capacità di pianificazione nel
breve termine ed altrettanto scarsa nel lungo. Un buon
Coach aiuterà questa persona anche spingendola a
definire visivamente su supporti cartacei gli obiettivi.
BREVE CARTA DI IDENTITA’
dell’approccio comunicazionale Superlogico/Propiziatorio
Strategia AKV
Atteggiamento
Superlogico/Propiziatorio
Impara Ascoltando e Facendo
Punti forti:
Comunicare è l’interazione
stessa con l’altro.
Esprime le sue emozioni.
Gestualità ricorrenti:
Palmo verso l’alto
Rotazioni a livello del petto
•
•
•
•
Sofisticatezza retorica
Persuasività
Analisi
Capacità di parlare
Punti deboli
•
Rigidità
•
Verbosità
•
Arroganza
Tipo dell’enneagramma che utilizza frequentemente questa strategia:
8 – Boss/Politico
Esercizio: individuate una persona nel
vostro “entourage” oppure un personaggio che
conoscete che manifesti tale atteggiamento
comunicazionale.
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Approccio comunicazionale
Propiziatorio/Superlogico (corrispondente alla
strategia KA)
Questo atteggiamento può anche essere definito
“riflessivo”. E’ molto preoccupato dagli aspetti
interpersonali della comunicazione. La trasmissione
accurata delle informazioni è secondaria. Questo tipo di
personalità, essendo a predominanza cenestesico, è molto
attento alle emozioni che sorgono durante il dialogo. E’
riluttante ad esprimere opinioni, ma ama parlare di sé. E’
in gradi definire le sue emozioni in maniera specifica ed
organizzata. Non cerca però veramente una soluzione ai
suoi problemi.
Normalmente
non
l’interlocutore, ma solo di
comunicazione.
fissano
direttamente
tanto in tanto nella
ESACERBAZIONE: Questo tipo di relazione rischia
di esacerbare in caso di stress l’aspetto cenestesico,
assumendo atteggiamenti vittimistici (esacerbazione di
primo livello) , ed infine qualora l’atteggiamento di
vittimismo non dia frutti ad agire oppure isolarsi cercando
il controllo di sé stesso (esacerbazione di secondo livello)
Punti forti:
•
•
•
•
•
Ascolto Attivo
Pazienza
Supportività
Apertura
Empatia
Punti deboli
•
•
Passività
Vulnerabilità
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•
•
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Indecisione
Poca credibilità in situazioni sociali a causa del suo
“scoprirsi troppo”
Come comunicare nel coaching (KA)
Questa persona ha GROSSA DIFFICOLTA' a fissare
gli obiettivi. A volte li fissa eccessivi, o a volte ne fissa
troppi. Ha anche una gestione del tempo non corretta con
grossi sprechi e distrazioni. Un buon Coach aiuterà questa
persona pressandola e cercando di concentrarla in
un'unica direzione
BREVE CARTA DI IDENTITA’
dell’approccio comunicazionale
Propiziatorio/Superlogico
Comunicazione
molto
attenta alle emozioni che
sorgono durante il dialogo.
Gestualità ricorrenti:
Palmo verso l’alto
Tipi
dell’enneagramma
che
utilizza
frequentemente
questa
strategia comunicativa:
4 – Romantico
9 - Diplomatico
Strategia KAV
Atteggiamento
Propiziatorio/Superlogico
Impara Provando e Ragionando
Punti forti:
•
•
•
•
•
Ascolto Attivo
Pazienza
Supportività
Apertura
Empatia
Punti deboli
•
•
Passività
Vulnerabilità
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•
•
Tipi dell’enneagramma
comunicativa:
4 – Romantico
che
Indecisione
Poca credibilità in situazioni
sociali
utilizzano
frequentemente
questa
strategia
9 – Diplomatico
Esercizio: individuate una persona nel
vostro “entourage” oppure un personaggio che
conoscete che manifesti tale atteggiamento
comunicazionale.
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Approccio comunicazionale
Superlogico/Indicatorio (corrispondente alla
strategia AV)
Questa persona ama parlare ed essere molto
dettagliata. Sono spesso considerati “svegli” perché spesso
sono più bravi a rispondere della maggior parte della gente
in quanto hanno generalmente una buona padronanza del
vocabolario. A volte sono diretti, e potrebbero essere
confusi con un tipo Indicatorio/Superlogico. Tuttavia sono
molto attenti alle minuzie e tendono a ripetersi. Sono
molto logici e tendono a parlare in affermazioni piuttosto
che in domane. Amano cercare di persuadere e vedono i
dibattiti che come dei modi di arrivare alle loro
conclusioni. Non sentono il bisogno di essere onesti nella
sua comunicazione.
A livello di comunicazione non verbale usano
muovere le mani ampiamente soprattutto per enfatizzare.
Spesso non sopportano il contatto oculare troppo intenso
o, inversamente, in certi casi hanno un atteggiamento
“controfobico”
nel
quale
fissano
fin
troppo
insistentemente l’interlocutore.
ESACERBAZIONE: Questo tipo di persona in
situazioni di relazione difficili rischia di esacerbare in caso
di stress l’aspetto cenestesico, assumendo atteggiamenti di
biasimo (esacerbazione di primo livello) , ed infine
qualora lo stress aumenti anche ad attaccare con l’ironia
oppure dandosi all’azione (esacerbazione di secondo
livello)
Punti forti:
•
•
•
•
Grande capacità espressiva e retorica
Focus ed analisi
Organizzazione
Credibilità (per i dettagli e l’acutezza di analisi)
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Punti deboli
•
•
•
•
•
Verbosità
Arroganza
Intolleranza
Dogmatismo
Rudezza
Come comunicare nel coaching (AV)
Questa persona tende spesso a dilazionare l'azione
perchè vuole raccogliere ulteriori informazioni. Ha anche
una gestione del tempo strutturata come se il tempo fosse
infinito. Un buon Coach aiuterà questa persona a
prendersi responsabilità di sè stessa e lavorerà
sull'autostima.
BREVE CARTA DI IDENTITA’
dell’approccio comunicazionale Indicatorio/Superlogico
Strategia AVK
Atteggiamento
Indicatorio/Superlogico
Impara Vedendo e Ragionando
Punti forti:
Comunicare è cercare di
persuadere. Sono molto
attenti alle minuzie e
tendono a ripetersi.
Gestualità ricorrenti:
Pollice e dito unito
Mano a taglio
•
•
•
•
Grande capacità espressiva e
retorica
Focus ed analisi
Organizzazione
Credibilità (per i dettagli e
l’acutezza di analisi)
Punti deboli
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•
•
•
•
•
Verbosità
Arroganza
Intolleranza
Dogmatismo
Rudezza
Tipo dell’enneagramma che utilizza frequentemente questa strategia:
5 – Ricercatore / Eremita
6 – Scettico/Leale
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Approccio comunicazionale
Propiziatorio/Indicatorio (corrispondente alla
strategia KV)
Questo tipo è paziente e piacevole. Ama parlare
molto ed è convinto che ogni problema possa essere
risolto parlandone abbastanza. Ama raccontare storie e
situazioni ed utilizza esperienze personali o di amici per
supportare quel che dice. Cerca di piacere e si focalizza su
di ciò. La verbosità è utilizzata per ridurre l’ostilità ed
incoraggiare una comunicazione aperta. Evita l’utilizzo di
argomentazioni e preferisce aprirsi per disarmare
l’interlocutore.
Possono mantenere contatto oculare fisso, ma le
loro palpebre tendono a battere. Amano spesso più parlare
che ascoltare.
Punti forti:
•
•
•
•
Apertura
Capacità di osservare la situazione da più punti di vista
Capacità di conciliazione
Pazienza e Credibilità
Punti deboli
•
•
•
•
Verbosità
Vulnerabilità
Egocentrismo
Voglia di dire la propria opinione
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Come comunicare nel coaching (KV)
Questa persona capisce molto bene come fissare gli
obiettivi, ma tende spesso a disperdersi per ragioni
emozionali. Il Coach la aiuta lavorando molto sulla stima
di sè.
BREVE CARTA DI IDENTITA’
dell’approccio comunicazionale Indicatorio/Propiziatorio
Strategia KVA
Atteggiamento
Propiziatorio/Indicatorio
Impara Facendo e Vedendo
Punti forti:
Ama molto parlare. E’
convinto
che
ogni
problema possa essere
risolto
parlandone
abbastanza.
Gestualità ricorrenti:
Palmo verso l’alto
Mano a Taglio
•
•
•
•
Apertura
Capacità di osservare la situazione
da più punti di vista
Capacità di conciliazione
Pazienza e Credibilità
Punti deboli
Verbosità
Vulnerabilità
Egocentrismo
• Voglia di dire la propria opinione
Tipi dell’enneagramma che utilizzano frequentemente questa
strategia:
•
•
•
2 – Altruista
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Approccio comunicazionale di persone con
atteggiamento
Indicatorio/Propiziatorio
(corrispondente alla strategia VK)
Questo tipo di persone tendono ad utilizzare due
stili differenti di comunicazione per adattarsi a situazioni
diverse. A volte adottano uno stile più cenestesico, mentre
a volte uno stile più indicatorio. Il punto di partenza per
determinare lo stile più appropriato è l’ambiente. Il fine
normalmente della comunicazione è arrivare a degli
obiettivi specifici.
ESACERBAZIONE: Questo tipo di relazione rischia
di esacerbare in caso di stress l’aspetto indicatorio,
portando tale persona ad arrabbiarsi (esacerbazione di
primo livello) , attaccare ed infine qualora l’atteggiamento
di attacco non dia frutti ad accentuare o l’aspetto
propiziatorio o quello indicatorio (esacerbazione di
secondo livello).
Punti forti:
•
•
Adattabilità
Plausibilità
Punti deboli
•
•
Impredittibilità del suo comportamento
Tendenza a preferire le soddisfazioni immediate dei
suoi obiettivi ad una pianificazione a lungo tempo
Come comunicare nel coaching (VK)
Questa è una delle migliori persona con la quale
lavorare nel coaching. Ha insita in sè stessa la giusta
strategia per la fissazione di obiettivi. Quello che spesso
serve è affinare questa capacità per obiettivi più completi e
validi anche a lungo termine.
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BREVE CARTA DI IDENTITA’
dell’approccio comunicazionale Indicatorio/Propiziatorio
Strategia VKA
Atteggiamento
Indicatorio/Propiziatorio
Impara Vedendo e Facendo
Punti forti:
Il punto di partenza per
determinare lo stile più
appropriato è l’ambiente.
Il fine normalmente della
comunicazione è arrivare a
degli obiettivi specifici.
•
•
Adattabilità
Plausibilità
Punti deboli
Impredittibilità del suo
comportamento
Gestualità ricorrenti:
• Tendenza a preferire le
Palmo verso l’alto
Mano a Taglio
soddisfazioni immediate dei suoi
obiettivi ad una pianificazione a
lungo tempo
Tipi dell’enneagramma che utilizzano frequentemente questa
strategia:
•
3 – Manager
7 - Artista
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Strategia
Mentale
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Tipi
corrispondenti
Approccio alla
Comunicazione
Interpersonale
VA
1 Perfezionista
VK
3 Manager
7 Artista
AK
8 Boss/Politico
AV
5 Ricercatore/Erem.
6 Scettico/Leale
KA
4 Romantico/Trag.
9 Diplomatico
KV
2 Altruista
Il tipo pefezionista crede
nell’integrità
della
comunicazione. Preferisce non
rispondere
piuttosto
che
mentire.
A volte adottano uno stile più
cenestesico, mentre a volte
uno stile più indicatorio. Il
punto
di
partenza
per
determinare
lo
stile
più
appropriato è l’ambiente. Il fine
normalmente
della
comunicazione è arrivare a
degli obiettivi specifici.
Questo tipo ritiene che
lo scopo della comunicazione
è l’interazione stessa.
Amano cercare di persuadere
e vedono i dibattiti che come
dei modi di arrivare alle loro
conclusioni. Non sentono il
bisogno di essere onesti nella
sua comunicazione.
E’ molto preoccupato dagli
aspetti interpersonali della
comunicazione.
La
trasmissione accurata delle
informazioni è secondaria.
Ama parlare molto ed è
convinto che ogni problema
possa
essere
risolto
parlandone abbastanza. Ama
raccontare storie e situazioni.
Cerca di piacere.
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Linee
Guida
efficacemente
per
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comunicare
I tipi comunicativi esaminati in precedenza si
distinguono per la loro comunicazione, ma anche per come
gradiscono che gli altri comunichino con loro.
Esamineremo vari elementi utili per il coaching e la
motivazione facendo attenzione a come potremo stimolare
il nostro interlocutore in modo da capire:
1. Con chi è più appropriata la comunicazione DIRETTA
e la comunicazione INDIRETTA
è
l’ASPETTO
FONDAMENTALE
di
2. Quale
MOTIVAZIONE che non dobbiamo mai tralasciare
nella comunicazione con ogni tipo.
3. La loro propensione e capacità a FISSARSI DEGLI
OBIETTIVI.
Questi elementi sono fondamentali per vendere,
persuadere, effettuare un coaching adeguato e guidare il
cambiamento di una persona.
Comunicare
Indirettamente?
Direttamente
oppure
Cosa intendiamo per comunicare direttamente ed
indirettamente nella vita quotidiana?
- Una suggestione diretta può essere: apri la finestra
- Una suggestione indiretta può essere: fa freddo, l'aria è
viziata. (questo suggerirà IMPLICITAMENTE al nostro
interlocutore di aprire la porta).
Nella comunicazione abbiamo sempre la scelta se
dire direttamente quello che vogliamo, oppure lasciarlo
intendere al nostro interlocutore di modo che agisca lui
poi secondo il suo riferimento interno.
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Cosa
significa?
In
pratica
se
accettate
immediatamente
l'informazione che viene detta
rispondete direttamente. Ad esempio leggete una notizia
sul giornale oppure guardate la televisione e date per vero
quello che sentite o vedete.
Se invece volete "leggere tra le linee" avete una
tendenza a processate l'informazione in maniera indiretta.
Quindi è cruciale se vogliamo dire ad una persona
di fare qualcosa capire se farlo direttamente oppure
indirettamente.
La maggior parte delle persone ha sufficiente
flessibilità da rispondere ad entrambe ma generalmente vi
è una PREFERENZA.
In ipnoterapia il fenomeno è accentuato in quanto il
soggetto si “apre molto” all’operatore, e si verifica che
alcune persone rispondono infatti meglio in ipnosi alle
suggestioni dirette, mentre altri rispondono meglio alle
suggestioni indirette.
Per comunicare efficacemente è quindi opportuno
che prendiamo in esame questa dimensione.
Strettamente connesso a quanto detto ora è il lavoro
svolto da Kappa, un ipnoterapeuta americano che analizza
la dimensione diretta ed indiretta della comunicazione. Il
suo lavoro permette infatti di gettare una luce interessante
sul perché alcune persone sviluppano una strategia
comunicazionale invece che un’altra.
In genere la risposta alle suggestioni dirette è
spesso correlata ad un tipo di personalità estroversa. La
persona è attenta all’ambiente esterno.
Invece la suggestionabilità indiretta è invece più
connessa ad un tipo di personalità introverso attento alla
propria realtà interiore.
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Le persone appartenenti a categorie opposte
possono avere quindi difficoltà a capirsi in quanto la
suggestionabilità riflette caratteristiche di apprendimento
dell’informazione.
La persona che risponde meglio alle suggestioni
indirette è la persona che vuole riflettere.
Se il desiderio di riflettere è molto importante è
praticamente impossibile dare degli ordini.
A questo punto possiamo intersecare quanto detto
finora con l’esagramma delle strategie mentali.
Nella pratica ipnoterapeutica si trova infatti
empiricamente che spesso è meglio utilizzare suggestioni
indirette con persone che hanno un elemento Auditivo
primario nella strategia che utilizzano per rapportarsi
all'ipnotista.
In particolare se l'elemento Auditivo (=A) è il primo
canale, ne consegue che utilizzando una suggestione
indiretta il cliente, che ama ragionare creerà delle "catene
di pensiero" attorno alla suggestione ricevuta ed arriverà
da solo alla conclusione alla quale vogliamo che arrivi.
Ad esempio, se vogliamo che una persona smetta di
fumare, potremo parlargli dei problemi del fumo (il fumo
fa male, nuoce alla salute etc…).
Se invece gli daremo una suggestione diretta (non
fumare!) potrebbe sentirsi controllato e non rispondere
adeguatamente.
Il fenomeno è sempre presente anche nella vita
quotidiana. Le persone che vengono persuase ad esempio
dal rischio della “scarsità” di un prodotto (vedi il nostro
altro libro “i pilastri della persuasione”) sono persone con
una suggestionabilità inidretta ed una componente uditiva
in prima posizione.
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Più questa componente è primaria più il fenomeno
si accentua.
Utilizzo nella comunicazione dell’elemento
Superlogico Uditivo Comunicazione INDIRETTA
Utilizzo nella comunicazione di elementi Visivi o
Cenestesici Comunicazione DIRETTA
La storia personale dietro i differenti tipi di
risposta
Il dr. Kappas, un ipnoterapeuta americano, ha
individuato quella che è la storia personale dietro a ciò:
Poichè imparare a comunicare con gli altri è
fondamentalmente
importante
per
la
nostra
sopravvivenza, questa abilità è imparata fin dalla nascita.
E' imparata dalla persona che si occupa principalmente di
noi. Ed è così importante che l'imprint avviene nei primi
sette o otto anni di vita, quando la nostra mente
subconscia è più recettiva.
Se la madre tenderà ad usare una strategia diretta
con il bambino questi ragionerà che vi è una equivalenza
tra quello che dice e quello che fa. Anche lui tenderà allora
a rispondere a delle frasi dirette.
Ad esempio la madre dice al bambino “ti voglio
bene” e subito lo abbraccia. Il bambino ne trarrà la
convinzione che alla parola segue immediatamente
l’azione.
Se la madre invece darà difficoltà al bambino a
causa di incongruenze tra atteggaimento verbale e non
verbale il bambino cercherà il significato effettivo (in
pratica se la madre dice una cosa e poi ne fa un'altra
porterà il bambino a cercare il "significato implicito"
tendendo a sviluppare una strategia con l'elemento A in
prima posizione).
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La persona, se il contesto è chiaro, tenderà a
rispondere invece alle suggestioni dirette.
Potremo distinguere vari casi a seconda della
posizione dell’elemento Auditivo/Superlogico:
La risposta alle
dell’elemento AUDITIVO
suggestioni:
posizione
Elemento Auditivo in prima posizione
Strategia Mentale AV: La persona ascolta e si
crea immagini. Questo tipo di ragionamento viene
chiamato “induttivo” e si basa sulla raccolta di un gran
numero di dati per creare un’immagine. Può essere
paragonato a quello che fa una radio quando cerca di
descrivere solo con le parole una situazione. Il bambino
tenderà in particolare a sviluppare una strategia AV di
pensiero (incentrata sull’Analisi Razionale della realtà)
quando vi siano incongruenze di comunicazione tra quello
che la madre esprime emozionalmente e quello che
effettivamente mette in atto. In tale situazione il bambino
deciderà di tralasciare l’aspetto emozionale che non vede
riflesso
nel
comportamento
e
di
appoggiarsi
esclusivamente sulla RAZIONALITA’. Poiché ragiona
molto, è opportuno che non interferiamo, ma anzi diamo
“elementi sui quali pensare” che portino alle conclusioni
cui vogliamo che il nostro interlocutore arrivi.
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Strategia Mentale AK: La strategia AK
(incentrata sull'azione) ha origine in parte simile, ma in
questo caso, nella nostra società, dipende spesso dalla
necessità del bambino di gestirsi da solo. L'elemento
visivo, che corrisponde alle regole, è lasciato da parte ed il
bambino decide di analizzare l'ambiente sociale in base
alle sue emozioni ed il suo stare bene che diventa il suo
riferimento interno (=K). L’elemento K diventa anche la
base con la quale il bambino si rapporta agli altri.
Elemento Auditivo in seconda posizione
Esaminiamo ora il caso che l'elemento A sia
utilizzato per pensare, in altre parole, secondo la PNL che
sia quello utilzzato come sistema rappresentazionale
(mente ordinante).
Quando l'elemento A è in tale posizione questo
significa che la persona ha deciso di lasciare da parte un
elemento (V oppure K).
Strategia Mentale KA. La strategia KA
(incentrata sul sentimento =K e sulla riflessione =A) si
origina quando il bambino ha difficoltà a capire la
situazione e gli sembra non vi siano regole fisse fuori dalle
emozioni. Il mondo appare allora fatto di relazioni. Il
bambino è stimolato verso il sentimento.
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Strategia Mentale VA. La strategia VA di
pensiero si sviluppa invece quando il bambino decide di
fissare una priorità sull'elemento visivo per comprendere il
comportamento famigliare. E' necessario quindi che la
famiglia sia retta da delle regole. Quando la famiglia ha
delle regole precise e determinate che prevalgono sui
sentimenti dei singoli membri, spesso l'elemento
cenestesico (=K) viene considerato di importanza
secondaria e la priorità passa alle regole.
In questo caso il bambino decide di dare la priorità
alla "sensorialità osservata", cioè quello che VEDE (=V).
Elemento Auditivo in terza posizione (o mancante)
In tal caso la persona risponderà alle suggestione
DIRETTE.
Ricordiamo infine che nessuno è però "unico".
Infatti il comportamento della madre non sarà uguale in
tutte le aree e quindi è facile che in una persona siano
presenti più strategie contemporaneamente e quindi anche
la possibilità di rispondere sia a suggestioni dirette che
indirette.
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L’elemento fondamentale per la motivazione
(dato da: posizione dell’elemento Cenestesico)
Questa dimensione di comunicazione essenziale è
data dall’elemento cenestesico e potremmo anche
chiamarla “preoccupazione principale”. Possiamo infatti
distinguere le persone a seconda di quello che è la loro
preoccupazione principale in tre categorie:
•
•
•
Tipi di azione
Tipi di pensiero
Tipi di sentimento
Il rapporto con le strategie dell’esagramma è
analizzato nella tabella sottostante
Strategia
Mentale
VA
“Preoccupazione Centrale”
Pensiero
AV
VK
Azione
KV
KA
Sentimento
AK
In pratica possiamo avere i seguenti casi:
elemento Cenestesico
(Canale di accesso)
in
PRIMA
POSIZIONE
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Strategia KV e KA: corrispondono a “tipi di
sentimento”. Per queste persone la preoccupazione
principale è quello che sentono loro o le persone vicino a
loro (KV). La loro maniera di avvicinarsi alla realtà è
attraverso la cenestesia
Elemento Cenestesico in SECONDA POSIZIONE
(Canale di elaborazione)
Strategia VK e KV: corrispondono a “tipi di
azione”. La loro preoccupazione essenziale è “cosa
faccio?”.
Elemento Cenestesico in TERZA POSIZIONE (Io
Intimo)
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Strategia VA e AV: corrispondono a “tipi di
pensiero”. La loro preoccupazione essenziale è “sto
pensando giusto?” In pratica l’elemento cenestesico è
lasciato “fuori dal quadro”. Spesso questi tipi appaiono più
scoordinati degli altri nei movimenti.
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La “fissazioni degli obiettivi”: posizione
dell’elemento Visivo
Infine è fondamentale nelle situazioni di coaching
capire come nelle varie tipologie e strategie la posizione
dell’elemento visivo influenzi la fissazione di obiettivi.
Infatti le persone con la maggiore difficoltà a
“fissarsi gli obiettivi” sono quelle nel quale l’elemento
visivo è assente.
Elemento
POSIZIONE
Visivo/Indicatorio
in
PRIMA
Quando l’elemento visivo è in prima posizione la
persona appare dinamica ed attiva ed ha molta facilità a
fissarsi gli obiettivi.
Strategia VA: è anche definibile come “tipo
strategico”. In grado di pianificare a lunga distanza
Strategia VK: è un tipo di azione che “ragiona ad
obiettivi”. La strategia VK è infatti la migliore per
raggiungere obiettivi materiali
Elemento Visivo in SECONDA POSIZIONE
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Quando l’elemento visivo è in SECONDA posizione
la persona tende ad “anticipare” le evoluzioni delle
situazioni, ma raramente si proietta in nun futuro lontano.
Strategia KV: è un tipo che si “preoccupa” per gli
altri.
Strategia AV: è un tipo che si preoccupa degli
elementi attorno a lui in funzione della sicurezza.
Elemento Visivo in TERZA POSIZIONE
Quando l’elemento visivo è in terza posizione (in
pratica non si manifesta) la persona tende a non fissare gli
obiettivi.
Strategia AK: è un tipo “tattico” piuttosto che
“strategico”. Agisce normalmente con un orizzonte
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temporale non superiore ad un anno. Lui stesso non si
preoccupa di ciò in quanto ritiene il futuro “non
determinabile”.
Strategia KA: è un tipo rivolto piuttosto all’analisi
delle emozioni nell’ora. La fissazione di obiettivi, la
realizzazione di obiettivi concreti non è la sua
preoccupazione primaria
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