Mario Segre, una biografia Mario Segre nacque a Torino il 16
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Mario Segre, una biografia Mario Segre nacque a Torino il 16
Mario Segre, una biografia Mario Segre nacque a Torino il 16 ottobre 1904. Dopo aver frequentato il liceo classico "Andrea Doria" di Genova s'iscrisse alla facoltà di Lettere e Filosofia per laurearsi, nel 1926, in Lettere Antiche. Tra il 1927 e il 1933 fu docente di Latino e Greco a Genova, a Bressanone, ad Alba ed infine a Milano. Dal 1931, oltre all'insegnamento, si dedicò agli scavi archeologici, facendo di Rodi, allora isola italiana, il centro del suo lavoro di epigrafista, toccando le isole di Cos, Calimno e Carpato. Interessato fondamentalmente all'aspetto storico, Mario Segre predilesse lo studio delle iscrizioni ellenistiche, pubblicando numerosi lavori, tra cui spicca il Corpus delle iscrizioni di Calimno, pubblicato postumo nel 1952. Nel 1930 Mario Segre aveva vinto una borsa di studio della Regia Scuola Archeologica di Atene e, nel '31, il concorso bandito dall'Istituto storico-archeologico di Rodi. Oltre ai soggiorni nelle isole greche, effettuò numerose escursioni in Anatolia. Nel 1934 conseguì la libera docenza in Epigrafìa e Antichità greche, che eserciterà presso l'Università di Milano. Nel 1936 viene dispensato dall'insegnamento e messo a disposizione del Regio Istituto di Archeologia e Storia dell'Arte di Roma. A seguito della legislazione razziale fascista, viene dichiarato decaduto dall'abilitazione all'insegnamento di Epigrafia greca e messo in pensione dal Ministero dell'Educazione nazionale, a 34 anni. Al primo congresso internazionale di Epigrafia ad Amsterdam, nel 1938, Segre non poté presentarsi e, un suo saggio sull'isola di Calimno, per ordine del governo fascista fu immediatamente ritirato. Rispetto al fratello Umberto, Mario fu completamente estraneo alle vicende politiche del regime e non prese mai una posizione specifica. Nel 1938 si recò a Londra, dove gli era stata assegnata una borsa di studio a Oxford, ma fece ritorno in Italia, perché si era impegnato con il suo amico De Vecchi, governatore delle isole, a finire il Corpus epigraficum delle isole dell'Egeo, di cui aveva tracciato il piano di pubblicazione. Nel febbraio del '39 è a Rodi ed è costretto a firmare la dichiarazione di appartenenza alla razza ebraica. E' costretto ad abbandonare le proprie ricerche ed i propri scavi nel 1940 e a ritornare a Roma. Nel settembre del 1941 sposa Noemi Cingoli e nel '42 nasce il figlio Marco. In questi ultimi anni di vita vive di lezioni private, traduce dal greco e collabora alla compilazione delle voci di epigrafia, firmando con il nome dell'archeologa e amica Luisa Banti. L'ultimo incontro tra le due famiglie di Mario e di Umberto Segre con la mamma Ida e la sorella Elena avviene a Nova Levante, nell'agosto 1942. La crisi politica del 1943 aggrava la posizione di Mario Segre e della sua famiglia. Il 16 ottobre del 1943, nel rastrellamento del ghetto di Roma, vengono arrestate e deportate la madre e la sorella. Ida Luzzati muore in treno in territorio italiano, mentre la sorella Elena viene inviata alla camera a gas ad Auschwitz il 23 ottobre 1943. Mario Segre e la famiglia trovano ospitalità presso l'Istituto Svedese di Studi classici di Roma, che gode dell'extraterritorialità. Il fratello Umberto si rifugia in Svizzera con la famiglia. Il 5 aprile 1944 Mario Segre, insieme alla moglie ed al bambino vengono arrestati ed in seguito deportati ad Auschwitz via Fossoli e Padova. Vengono assassinati ad Auschwitz, tutti e tre, la sera del 24 maggio del 1944. A nulla valsero i tentativi di alcune personalità per salvare questo studioso di "fama mondiale dalla deportazione e dalla morte".