Effetti dell`attività fisica sullo stato di salute, di fitness e sul
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Effetti dell`attività fisica sullo stato di salute, di fitness e sul
Dottorato di Ricerca in “Attività Fisica e Salute: Aspetti Biomedici e Metodologici” XXIV Ciclo Effetti dell’attività fisica sullo stato di salute, di fitness e sul benessere psicologico in soggetti in stato di detenzione Tutor: Prof. Fabio Pigozzi Co-tutor: Prof. Marco Marchetti Dottorando: Dott.ssa Claudia Battaglia RIASSUNTO Il problema del sovraffollamento nelle carceri, in Italia e in molti Paesi del Mondo, ha contribuito ad un peggioramento delle condizioni di vita, della sedentarietà, della limitazione della libertà personale, peggiorando lo stato di salute fisico e psicologico nei soggetti in stato di detenzione. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare l’efficacia di due differenti protocolli di allenamento, su una popolazione speciale quali i soggetti in stato di detenzione da almeno due anni, allo scopo di migliorare il loro stato di salute, il livello di fitness e lo stato di benessere psicologico. Hanno preso parte a questo studio settantacinque soggetti volontari ed eleggibili, che sono stati suddivisi random in tre gruppi: un gruppo di allenamento aerobico e resistenza alla forza (CRT: Cardiovascular- resistance training) (età 30.1 ± 5.9), un gruppo di allenamento della forza ad alta intensità (HIRT: High intensity resistance training) (età 33.9 ± 6.8), e un gruppo di controllo (C) (età 35.8 ± 8.9). I due gruppi sperimentali (CRT and HIRT) hanno partecipato ai due differenti protocolli di allenamento per la durata di nove mesi, per un ora, due volte alla settimana in giorni non consecutivi. Per la valutazione dello stato di salute sono state effettuate misurazioni antropometriche standard, statura, massa corporea, e calcolato il BMI = (Indice di massa corporea (kg)/statura (m²)). Sono stati misurati pressione arteriosa (massima e minima), pulsossimetria (ossimetria transcutanea-SpO2), volume espiratorio massimo nel 1° secondo (VEMS o FEV1), picco di flusso espiratorio (PEF) e attraverso tali valori è stato possibile ricavare l’indice di Tiffenau, (VEMS/CVF). Sono stati eseguiti esami di laboratorio, colesterolo totale (C-Totale), lipoproteine ad alta densità (C-HDL), lipoproteine a bassa densità (C-LDL), trigliceridi e calcolato l’indice di rischio cardiovascolare (Colesterolo totale/ C-HDL). Per la valutazione dello stato di fitness, i soggetti sono stati sottoposti ad una batteria di test validati: Step test (resistenza cardiorespiratoria), Sit and reach test (flessibilità), Push ups test, Half sit up test, Arm curl test (forza muscolare), Flamingo balance test (equilibrio), 10X5 Shuttle test (velocità e agilità). Per determinare il livello di benessere psicologico è stato somministrato il “Symptom Checklist-90-Revision” (SCL-90-R) (Derogatis, 1994). Per quanto riguarda lo stato di salute e lo stato di fitness, la MANOVA ha identificato un effetto principale significativo sul fattore gruppo (F2,40=2.889; p<0.01) e sul fattore allenamento (F2,40=1.994; p<0.05). L’ ANOVA 3X2 per misure ripetute ha mostrato un effetto statisticamente significativo dell’allenamento per i valori relativi alla SpO2 (p<0.05), al C-totale, al C-HDL, all’indice di rischio cardiovascolare (p<0.01). Un’interazione significativa tra i fattori gruppo*allenamento è stata evidenziata per le variabili BMI (p<0.05), PAmax, PAmin, C-HDL, ed il livello di trigliceridi (p<0.01). Considerando i parametri dello stato di fitness, l’ANOVA 3X2 per misure ripetute ha mostrato un effetto significativo del gruppo relativo al test di flessibiltà (p<0.01), di forza (p<0.05). Si è evidenziato un effetto significativo dell’allenamento nel test di flessibilità, di forza di agilità(p<0.01) e di forza (p<0.05). Inoltre un effetto significativo dell’interazione gruppo*allenamento è stato rilevato per il test di valutazione cardiorespiratoria, di equilibrio ed agilità (p<0.01), e di forza (p<0.05). Per quanto riguarda lo stato di benessere psicologico, la MANOVA ha identificato un effetto principale significativo sul fattore gruppo (F2,61=1.813; p<0.01) e sul fattore interazione gruppo-training (F2.61=1.988; p<0.01). Il risultato principale ottenuto da questa ricerca è che nove mesi di attività fisica supervisionata ha determinato effetti positivi sullo stato di salute, sullo stato di fitness e sul benessere psicologico dei soggetti in stato di detenzione. Il protocollo CRT, può essere considerato il protocollo di allenamento più efficace e completo per garantire lo stato di salute in questa popolazione speciale.