Apre piazza XXIV Maggio

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Apre piazza XXIV Maggio
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Giornale dell’Associazione Milanosud
ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015
Sinistra: rischi
e opportunità
del dopo Pisapia
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Apre piazza XXIV Maggio
L’naugurazione della Darsena prevista per fine aprile
A
lla fine Giuliano Pisapia ha detto
no. Non correrà per il secondo mandato da sindaco di Milano. Una decisione che era nell’aria, ma che ha creato
scompiglio nella sinistra milanese.
Nella coalizione che ha fin qui sostenuto Pisapia, subito dopo il suo annuncio, è iniziato il gioco delle candidature.
Una ridda di nomi, che continuerà per
molto tempo, che se sarà incanalata all’interno di un processo di confronto sul
“come e sul cosa” e non solo sul “chi”,
potrà mettere in moto quel processo di
partecipazione indispensabile per una
competizione elettorale.
Sul “come” avviare il confronto la strada
sembra tracciata. I partiti, incontratisi
il giorno stesso del “gran rifiuto” di Pisapia, si sono espressi per primarie di
coalizione. I candidati, stante alla prime
dichiarazioni, saranno espressione del
panorama politico e civile milanese.
Stabilito anche il mese per le consultazioni: novembre 2015, subito dopo la
chiusura di Expo.
Determinato il perimetro delle primarie, il primo obiettivo per il centrosinistra sarà evitare gli errori delle
consultazioni in Liguria e Campania e
la conseguente delegittimazione di
tutto il processo. In questo senso la
commissione di saggi a cui sta pensando la coalizione, che dovrebbe dettare le regole della consultazione,
sembra andare nella direzione giusta.
In secondo luogo, se il centrosinistra
vuole continuare a governare Milano,
dovrà assolutamente liberarsi delle
contrapposizioni romane interne al Pd
e alla sinistra più in generale. Chi dopo
le primarie, che auspichiamo vere e
combattute, sarà minoranza dovrà
mettersi a disposizione della coalazione
senza personalismi, rancori e distinguo.
Più complessa la questione della ricomposizione della coalizione.
Stefano Ferri
Continua a pag. 2
Le gite di Milanosud
Ultimi posti per la gita nel cuneese del 13 giugno prossimo.
Previste visite guidate al Castello della Manta, della città
di Saluzzo e pranzo tipico.
Affrettatevi!
Informazioni a pag. 10
stata riaperta nei giorni scorsi
ai pedoni piazza XXIV Maggio,
nei prossimi giorni sarà accessibile ad auto e tram e per il 26 aprile
è confermata la fine dei lavori e
l’inaugurazione della Darsena. È
questo, in estrema sintesi, quanto
l’assessore ai Lavori Pubblici Carmela Rozza ha illustrato alla stampa,
durante un sopralluogo al cantiere.
I lavori sulla piazza, durati circa un
anno, hanno portato all’ampliamento
delle aree pedonali, che ora comprendono la porta del Cagnola e i caselli daziari, uno dei quali, quello
verso viale D’annunzio, sarà ridipinto.
È
Per l’altro il Comune è in contatto con
la proprietà per programmare un intervento analogo.
La pavimentazione della piazza è
stata realizzata in lastroni – quelli
originali – e là dove si è dovuto integrare per coprire l’intera area, circa
7.500 mq, sono stati usati dei cubetti
di granito, secondo quanto indicato
dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Architettonici. Messi a dimora
anche 12 platani e rifatta l’illuminazione, che ora è a Led.
Più complessi del previsto e causa del
ritardo di circa un mese, sono stati
gli interventi nel sottosuolo. Sono
Piazza Abbiategrasso
state rifatte le reti idriche, elettriche
e del gas, ed è stata risistemata la
rete della Telecom.
«Con l’apertura dell’area pedonale di
piazza XXIV Maggio ci avviamo alla
conclusione dei lavori in Darsena.
Entro metà aprile – ha spiegato l’assessore Rozza – saranno completati i
lavori sulla porzione di piazza tra il
Ticinello e il mercato, sistemati i semafori, e sarà riaperta la viabilità al
tram e alle auto». Confermata quindi
per il 26 aprile la chiusura dell’intero
cantiere e l’inaugurazione della Darsena, finalmente sistemata.
Novità delle ultime settimane la possibilità di dare per il periodo di Expo
la caffetteria tra la Darsena e viale
D’Annunzio a uno sponsor, che provvederà, tra le altre cose, a dotare di
protezioni antigraffiti l’intera area.
Contestualmente partirà il bando per
l’assegnazione definitiva.
In merito alla questione sicurezza
delle aree una volta inaugurate, sollevata dal Comitato Navigli, l’assessore ha affermato che nelle prossime
settimane saranno convocati cittadini e comitati, per individuare strategie condivise.
Stefano Ferri
Neofascismi
intollerabili
P
arto da un episodio, a metà fra la cronaca giudiziaria e il fatto di costume,
apparentemente secondario e destinato
ai margini degli interessi generali, per una
riflessione sul 70º della Liberazione e i
neofascismi intollerabili di questi tempi.
Un tribunale ha assolto alcuni tifosi del
Verona che, durante una partita della loro
squadra a Livorno, contro la squadra locale, avevano risposto alla tifoseria opposta (in fama di “comunista”) esibendosi in
saluti romani: cioè la più classica e ostentata manifestazione di un credo fascista.
Non si conoscono ancora le motivazioni
dell’assoluzione, ma è verosimile che
aderiscano alle tesi della difesa, ovvero
che “si confrontavano due tifoserie che
sono ideologicamente avverse, dunque
nessuno dell’altra fazione avrebbe potuto
aderire a dettami fascisti”. Che è un ben
bizzarro ragionare, se si pensa che il saluto
fascista è apologia di reato in qualunque
contesto lo si esibisca: in uno stadio, come
in una piazza in cui sta concionando Salvini, di fronte a una gigantografia di Mussolini che si rivolge all’oratore con un
perentorio “Salvini, ti aspettavo”.
Piero Pantucci
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ALL’INTERNO
Parco Sud: c’è tanta vita
nel prato a marcita!
3
Pellicole, libri e foto per
parlare di diritti negati
4
A Ripa Ticinese 83
arriva l’ostello
5
Presentato il progetto
per la riapertura dei Navigli
6
Lettere al giornale
11
Le rubriche di Milanosud
12
Ricordo del grande alpinista
Walter Bonatti
13
Appuntamenti
nelle biblioteche di zona
14
L’agenda degli eventi:
cinema, mostre, spettacoli
15
Parte l’edizione 2015
Presentato il progetto Concorso
del parcheggio
Milanosud
Prevista la realizzazione di un’area
a pagamento, con 150 posti auto
rande svolta nella interminabile vicenda del parcheggio
di piazza Abbiategrasso. A
inizio marzo MM, l’azienda incaricata della realizzazione dal Comune,
ha presentato il progetto preliminare
in CdZ 5, per averne l’approvazione
e dare il via all’iter che porterà al
progetto definitivo, all’esecutivo e poi
alla gara d’appalto. I lavori, se non ci
saranno intoppi, inizieranno nell’autunno di quest’anno, per concludersi
nella primavera del 2016.
Il nuovo parcheggio non sarà più interrato ma a raso – fu il CdZ5 a far
notare che con i parcheggi nei pressi
dalle MM di Assago e per le esigenze
di mobilità della zona, non era più
necessario di quelle dimensioni – e
al posto dei 400 posti auto previsti
G
di Nadia Mondi
Presidente del Concorso
(nel progetto della Giunta Moratti
dovevano essere addirittura 800) ce
ne saranno 150. Il costo dell’intervento sarà di 6milioni e 200mila
euro, contro gli oltre 21milioni previsti. Ma la differenza dell’investimento, al contrario di quanto chiese
il presidente del CdZ5 Aldo Ugliano,
non è stata utilizzata per la Zona, ma
dirottata sull’emergenza Seveso.Tornando all’intervento, il nuovo parcheggio sarà a pagamento con casse
automatiche, recintato e video sorvegliato da parte del personale di
Atm. Sorgerà sull’area occupata dal
distributore Q8, ora chiuso, che si
sposterà un centinaia di metri più a
Sud.
Elisa Paci
iamo giunti alla quinta edizione
del Concorso Letterario di Milanosud e, come tutti gli anni,
cerchiamo di sorprendere con qualche novità. Considerato il successo
crescente degli anni passati e la
grande partecipazione di scrittori
che ogni anno ci inviano nuovi racconti, ci siamo chiesti se potevamo
fare di più per coinvolgere un numero sempre maggiore di persone
in una manifestazione che non è
solo un evento culturale ma anche
un’occasione di socializzazione e
una sfida. Così abbiamo deciso di
raddoppiare.
Quest’anno ci sarà un “concorso nel
concorso”: apriremo le porte a un
altro tipo di racconto, quello visivo,
figurativo, emozionale.
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ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015
Sinistra: rischi Premi: una pubblicazione con i racconti e i disegni vincitori, abbonamenti a laVerdi, al Ringhiera e al Centro Asteria
Milanosud 2015, il raddoppio
e opportunità Concorso
Da quest’anno non solo gli scrittori, ma anche i disegnatori potranno cimentarsi col tema del colore
del dopo Pisapia
Segue dalla prima
Segue dalla prima
Le condizioni politiche
che hanno portato nel
2011 Pisapia a Palazzo
Marino non sono più le
stesse. I comitati per Pisapia, quelli della “Forza
gentile”, sono da rifondare.
Sel, da quando è al governo della città, sembra
non incrementare il consenso, spiazzata “esistenzialmente” da una
vocazione all’opposizione
che ha difficoltà a esercitare da Palazzo Marino.
L’Idv e gli altri movimenti che sostennero la “Rivoluzione
arancione” praticamente non esistono più. Il Pd nel contempo, però, è molto cambiato nella classe dirigente e nei
risultati elettorali. La cura Renzi lo ha portato a Milano,
nelle scorse elezioni europee, al 45%. Un successo che ha
rinvigorito un partito che per definizione portava le stimmate del perdente.
La sfida della nuova coalizione sarà ora risolvere le questioni
politiche congelate durante la Giunta Pisapia “non facendo
impazzire la maionese”, come ha dichiarato recentemente il
capogruppo Pd Lamberto Bertolè. Una sintesi non semplice
tra il maggior peso reclamato dal partito e la valorizzazione
delle altre forze della sinistra e della società civile. Di fatto
da Milano dovrà partire, in piena indipendenza e senza pregiudizi, un laboratorio politico originale e non antagonista,
rispetto alla coalizione che guida il Paese, in grado di produrre un’offerta politica che, come nel 2011, sia capace di rivolgersi a tutta la città. In questo percorso avranno un ruolo
fondamentale il sindaco Pisapia e l’anno di amministrazione
che manca alla fine del mandato. Se, pur nelle differenze di
contenuti e di ambiti, ci sarà sintonia tra il lavoro che aspetta
l’amministrazione e quello dei partiti sulle candidature, il
centrosinistra e l’intera città se ne gioveranno. In caso contrario, le importanti scadenze che attendono Milano da qui a
maggio 2016 rischiano di passare in secondo piano, per lasciare il palcoscenico a una commistione tra governo della
città e campagna elettorale, in cui a turno ognuno dirà la
propria, alla ricerca di visibilità. Uno scenario che i milanesi,
di qualsiasi orientamento politico, difficilmente sopporterebbero.
In merito alla definizione del programma da presentare agli
elettori, per il momento solo il Pd ha annunciato una “Leopolda milanese”, da tenersi a maggio, in cui iniziare a definire
obiettivi e temi del prossimo mandato amministrativo. Le
altre formazioni della coalizione, comitati compresi, non
hanno messo in calendario nulla, ma è presumibile che si
stiano organizzando in questo senso. Di certo in questi quattro anni di Giunta Pisapia molto è stato fatto. La città è rinata
e ha ripreso slancio, ma questo non deve far dimenticare che
ancora molto rimane da fare. Il nostro auspicio e consiglio è
che nella lunga lista che emergerà dal lavoro di partiti e società civile, in cima alle priorità, ci sia un piano straordinario
su più fronti – urbanistico, sociale, culturale – per il rilancio
delle periferie milanesi. Perché questa, come dice Renzo
Piano, è la città del futuro, perché qui si trova l’energia. E
perché qui – aggiungiamo noi – sta il consenso.
Stefano Ferri
Registrato al n. 744,- Novembre 1997 Trib. Milano - ROC. n. 19637
Via Santa Teresa, 2/A - 20142 Milano
Contatti: 02 84892 068
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Vicedirettore: GiovannaTettamanzi
Redazione: P.Cossu, F.DeMelis,T.Galvanini, R.Iacono,MT.Mereghetti,L.Miniutti, A. Muzzana,C. Muzzana, E.Paci,
A.Rubagotti
Impaginazione e Art directing:
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Hannocollaborato: A.Bertola,G.Bongiorno,M.Boretti,T.Galvanini,P.Grilli,
G.Lippoli,N.Mondi,A.Montesanto,R.Morini,P.Pantucci,N.RomeoE.Saglia,O.Sorace,R.Tammaro,F.Ternelli,N.Tosoni,
T.Zanda
Fotografie: D.Barboni,N.Romeo
Illustrazioni: G.Gariani
Raccolta Pubblicità: SergioDevecchi
cell. 349 40 67 184
e-mail: [email protected]
Stampa Tipre srl
Via Canton Santo 5, 13 - Borsano di
Busto Arsizio. Tiratura: 18.000 copie
Prossima uscita: 27 aprile 2015
Il concorso quest’anno descriverà sensazioni e impressioni
utilizzando due forme di comunicazione diverse e complementari, le parole e le immagini. Sarà infatti arricchito da
disegni e pitture che si aggiungeranno ai racconti per descrivere storie ed emozioni.
Il tema scelto avrà per titolo: “Una storia, un colore” - suggestioni, indizi, scenari per un racconto in cui il colore è
protagonista”. Ogni racconto sarà caratterizzato da un filo
conduttore che sarà rappresentato da un colore. Questo
leitmotiv farà da sfondo a storie libere che potranno spaziare in qualsiasi genere e argomento, ma nelle quali comparirà sempre una traccia cromatica. E qui arriva la novità.
Non solo gli aspiranti scrittori sono invitati a partecipare,
ma anche gli aspiranti pittori o disegnatori. Sullo stesso
tema invitiamo tutti coloro che abbiano capacità o ispirazione artistica a farci pervenire proprie creazioni, disegni
o pitture realizzati con una tecnica di scelta; anche in questo caso l’argomento è libero ma l’opera artistica dovrà essere realizzata in monocromia, valorizzando cioè sfumature
e tonalità di uno stesso colore.
Siamo sicuri che il risultato sarà entusiasmante. Le opere
artistiche saranno esposte in una mostra collettiva alla Biblioteca Chiesa Rossa – che anche quest’anno con una giuria popolare premierà i partecipanti al concorso – nei giorni
a cavallo della premiazione che si terrà dopo la metà di ottobre durante la quale verranno premiati scrittori e artisti
in un’unica grande festa.
Nadia Mondi
Presidente del Concorso
Il regolamento della V edizione
’edizione 2015 del Concorso Milanosud si articola in due sezioni: “racconti” e “arti figurative”.
L
Il tema prescelto per entrambe le sezioni è: “Una
storia, un colore” - suggestioni, indizi, scenari per un racconto in cui il colore è protagonista”.
Sezione racconti
1. Ogni autore potrà partecipare con un solo racconto
inedito in lingua italiana e non premiato in altri concorsi, di lunghezza compresa tra 5.000 e 10.000 battute
(spazi inclusi).
2. Ogni racconto dovrà pervenire entro e non oltre il 15
luglio 2015, a scelta seguendo una delle due seguenti
modalità:
- in un plico contenente:
a. Una copia cartacea, dattiloscritta, anonima e titolata.
b. Una copia su cd-rom o dvd o chiavetta hardware, con
lo scritto in formato testo (preferibilmente in Word).
c. Una busta chiusa riportante i dati dell’autore (nome
e cognome, indirizzo, telefono, indirizzo e-mail, titolo
dell’opera).
d. Una busta contenente la quota di partecipazione.
Oppure:
e. Inviare il testo del racconto in Word al seguente indirizzo: [email protected]
f. Unitamente al testo del racconto, in un file a parte, inviare i dati dell’autore (nome e cognome, indirizzo, telefono, indirizzo e-mail, titolo dell’opera)
g. Effettuare il pagamento tramite il sistema Paypal all’indirizzo del conto [email protected] oppure seguire le istruzioni dal sito internet www.milanosud.it e
inserire come causale il titolo del racconto.
3. Le opere partecipanti potranno essere consegnate o
inviate a:
a. Milanosud (via S. Teresa 2/A, 20142, Milano; il lunedì
dalle 10 alle 12; il martedì e il giovedì dalle 17 alle 19).
b. Biblioteca Chiesa Rossa (via San Domenico Savio 3,
20142 Milano).
4. Gli elaborati pervenuti non saranno restituiti e non
verranno riconosciuti i diritti di copyright.
5. Tutti i partecipanti al concorso rinunciano, contestualmente all’invio dei racconti, al riconoscimento dei
diritti d’autore a qualsiasi titolo.
Sezione arti figurative
1. La consegna dei lavori dovrà avvenire presso la sede
di Milanosud (via S. Teresa 2/A, 20142, Milano; il lunedì
dalle 10 alle 12; il martedì e il giovedì dalle 17 alle 19).
2. Il lavoro dovrà riportare un titolo ma non la firma
dell’autore e dovrà essere consegnato corredato di una
busta chiusa riportante i dati dell’autore (nome e co-
gnome, indirizzo, telefono, indirizzo e-mail). Il titolo dell’opera dovrà essere indicato esternamente sulla busta.
3. Il lavori accettati dovranno avere dimensione massima
di 40 cm di lato, la tecnica è libera. I lavori dovranno essere monocromatici e variare solo nelle sfumature e
nelle tonalità di uno stesso colore.
4. Gli elaborati pervenuti saranno restituiti al termine
della manifestazione.
Per entrambe le sezioni
1. Il concorso è aperto a tutti, con esclusione dei parenti
di primo e di secondo grado dei membri della giuria, e
ai giovani sotto i 14 anni.
2. Ogni autore potrà partecipare al concorso versando
un pagamento di 10 euro per i diritti di segreteria, al momento della consegna dei lavori o all’interno della busta
o tramite il sistema Paypal (vedere punto 2g).
3. I lavori che non rispettano le caratteristiche richieste
saranno esclusi dal concorso, senza alcun obbligo di comunicazione da parte dell’organizzazione.
4. L’organizzazione comunicherà i nomi dei classificati,
ma non fornirà valutazioni su tutte le opere in concorso.
Non saranno prese in considerazione richieste di giudizi
o pareri.
5. L’Associazione Milanosud pubblicherà un libro contenente i primi dieci racconti classificati e le prime dieci
opere artistiche che verrà posto in vendita dall’associazione.
6. Il giudizio della giuria è insindacabile. Gli organizzatori e la giuria del concorso non si assumono la responsabilità per eventuali, deprecabili plagi.
7. Con la partecipazione al Premio, gli interessati autorizzano il trattamento dei propri dati personali che saranno trattati per l’iniziativa in programma nel rispetto
del Dlgs. 196/2003 e successivi aggiornamenti.
8. La partecipazione al concorso implica l’accettazione
del presente regolamento.
Premio speciale Biblioteca Chiesa Rossa
Partecipando al Premio Milanosud, si acconsente implicitamente a partecipare anche al Premio Biblioteca
Chiesa Rossa.
Per entrambe le sezioni
1. I lavori verranno valutati da una giuria volontaria
della biblioteca che darà una valutazione.
2. La valutazione e la classifica del Premio Biblioteca
sono separate dal Premio Milanosud, ma la premiazione
avverrà nel corso dello stesso evento.
3. Con la partecipazione al Premio, gli interessati autorizzano il trattamento dei propri dati personali che saranno trattati per l’iniziativa in programma nel rispetto
del Dlgs. 196/2003 e successivi aggiornamenti.
4. La partecipazione al concorso implica l’accettazione
del presente regolamento.
PREMI MILANOSUD
Sezione racconti
Primo premio
Abbonamento per 2 persone a 5 concerti per la Stagione
2014-2015 de laVerdi, all’Auditorium di Largo Mahler
Secondo premio
Un carnet di biglietti per la stagione teatrale ATIR 20142015 e 1 ingresso gratuito per un bambino in uno dei
campus dei fiori da parte del Teatro Ringhiera.
Terzo premio
Abbonamento per 2 persone alla stagione teatrale e cinematografica 2014-2015 da parte del centro Asteria.
Sezione arti figurative
Il primo lavoro classificato sarà pubblicato sulla copertina del libro dei racconti vincitori.
I primi dieci lavori classificati saranno pubblicati all’interno del libro dei racconti vincitori.
Ai primi dieci classificati della sezione racconti verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Ai primi dieci classificati di entrambe le sezioni verrà rilasciata una copia della pubblicazione della raccolta di
racconti.
PREMI BIBLIOTECA
Sezione racconti
Ai primi tre classificati sarà consegnata una selezione
di libri, oltre alla pubblicazione del libro dei primi 10
racconti classificati.
Ai primi dieci autori classificati verrà rilasciato un attestato di partecipazione e una copia della pubblicazione
della raccolta di racconti, edita da Milanosud.
Sezione arti figurative
Il primo lavoro classificato sarà pubblicato sulla quarta
di copertina del libro dei racconti vincitori.
I primi dieci lavori classificati saranno pubblicati all’interno del libro dei racconti vincitori.
Premiazione
La cerimonia della premiazione avverrà dopo la metà di
ottobre (data da stabilirsi) presso la Biblioteca Chiesa
Rossa.
Per ulteriori informazioni, visita www.milanosud.it oppore scrivi a: [email protected]
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3
Presentato il progetto
del parcheggio
In Cascina Campazzo inaugurato l’anno accademico 2015 di “Campo! Università di Milano-campagna”
Che vita nel prato a marcita!
Prevista la realizzazione di un’area a pagamento,
con 150 posti auto. L’inizio lavori entro l’anno
a bellissima farfalla Lycaena dispar senza quest’ambiente umido
rischierebbe l’estinzione. Anfibi
rari come la rana di Lataste, il mimetico rospo smeraldino o il tritone
crestato vengono qui a depositare le uova. Mentre crostacei, insetti,
anellidi… rappresentano il nutrimento per tanti uccelli che l’habitat
del prato a marcita richiama in abbondanza. Che affascinante ecosistema!
L
Segue dalla prima
Oltre ai posti auto, sono previsti stalli per moto
e una bici stazione (vedi planimetria in alto).
La viabilità intorno al parcheggio subirà una
piccola rivoluzione. L’ingresso e l’uscita saranno posti all’incrocio tra le vie Dudovich (a
senso unico dall’incrocio con via Dini verso via
Dei Missaglia) e il controviale di via dei Missaglia che sarà aperto e sistemato (senso unico
verso Sud). Contestualmente sarà resa percorribile un tratto di strada più a Sud, che da via
Dei Missaglia porterà verso la parte finale di
via Dini, in modo che l’ingresso al parcheggio
3
ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013
ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015
sarà possibile solo dalla via Dudovich, mentre
l’uscita sarà su via Dei Missaglia (vedi planimetria in basso). Inoltre la sistemazione della
viabilità prevede anche la trasformazione della
via Dudovich a doppio senso, nel tratto che da
via Dini verso via Treccani degli Alfieri, al fine
di alleggerire il traffico su piazza Abbiategrasso
e via Montegani. Previsto anche un intervento
sulla viabilità ciclabile, con la realizzazione del
collegamento dell’attuale pista su via dei Missaglia con piazza Abbiategrasso e con il tratto
esistente sulla via Dudovich.
Elisa Paci
Ma cosa rappresenta oggi una marcita? Uno scampolo di tradizione agricola ormai in disuso o un ambiente umido da preservare e rimettere in
funzione per tenere viva la biodiversità e dare foraggio fresco alle mucche che ancora vengono allevate nel nostro prezioso Parco Sud e in particolare nel Parco Agricolo Ticinello Cascina Campazzo?
Di questo si è parlato la sera del 12 marzo scorso in Cascina Campazzo,
in una bella conferenza, arricchita da tante immagini scattate negli anni
da Domenico Barboni, naturalista, fotografo e studioso del Territorio
del Basso Milanese, e raccontate da lui stesso durante la sua suggestiva
lezione. Ad accogliere i presenti, Giuseppe Mazza, presidente del Comitato per il Parco Ticinello, che ha aperto ufficialmente “l’anno accademico di Campo!, Università di Milano-Campagna” ricordando con un
saluto, seguito da un caloroso applauso, un’amica comune scomparsa
di recente: «Mariella Borasio – ha detto il presidente – era un’amica del
Parco Ticinello, di Campo!, di Cascina Campazzo: grazie Mariella!».
Mazza ha poi introdotto gli ospiti che in seguito hanno animato il dibattito sul destino delle marcite: Alberto Belotti, organizzatore di Campo!;
Gianni Bianchi, dell’Associazione Amici Cascina Linterno, che ha presentato il relatore Domenico Barboni descrivendone la grande competenza di divulgatore scientifico; Andrea Falappi, dell’Azienda Agricola
Cascina Campazzo, anche sede “dell’Università”; il dottor Marco Pozzi,
dell’Azienda agricola ZIPO – Cascina Ca’ Grande di Zibido S. Giacomo.
Il presidente Mazza ha infine recitato la “formula magica”, una sorta di
cerimoniale di apertura “dell’anno accademico dell’Università” nata nel
2002: «Campo campazzo, queste terra è la nostra terra e con questa formula dichiaro aperto l’anno accademico 2015!».
L’origine delle marcite (o marzite), habitat un tempo molto diffusi ma
che ormai sopravvivono in poche aree del Parco Sud, delle
Cave o del Ticinello, risale al XII secolo: furono realizzate
dai monaci Cistercensi, nei pressi di Chiaravalle, per irrigare i campi e coltivare foraggio. Raggiunsero il loro massimo splendore verso la fine dell‘800, ma dopo la seconda
guerra mondiale cominciarono a diminuire per lasciare
spazio a campi di mais e risaie. Le acque utilizzate per irrigare la pianura lombarda ancora oggi provengono in
parte dai fontanili, che pescano l’acqua nella falda; l’acqua
sale in superficie a una temperatura di 10-12°C e corre
costantemente a filo sul campo garantendo la coltura di
foraggio. Il calore dell’acqua è anche il motivo per cui sul
prato a marcita la neve si scioglie in fretta, lasciando scoperto un mondo
fatto di microrganismi, insetti, crostacei, anellidi che alimentano una
gran varietà di uccelli: garzette, aironi, gallinelle d’acqua, fagiani... qui
possono nutrirsi, vivere, riprodursi.
Dagli “sfalci” dell’erba a graminacee si ricava invece ancora oggi del foraggio: il prato a marcita consente più tagli durante l’anno, di foraggio
ed erba fresca, per l’alimentazione delle mucche.
Allora, viene da chiedersi: perché abbandonare le marcite? È facile immaginare la risposta: gli alti costi di gestione e il prezzo dell’acqua che
spesso deve essere fornita dal Consorzio delle acque. Una realtà testimoniata dalla gran parte degli esperti presenti alla conferenza, che attraverso gli interventi hanno però tutti espresso la volontà di conservare
questo ambiente straordinario. Un filo di speranza è infine venuto dalle
parole di Falappi sulla possibile ripresa della marcita della Vettabbia,
che si trova all’interno del Parco omonimo che dovrebbe essere ultimato
entro il prossimo autunno.
Giovanna Tettamanzi
Foto in alto, da sinistra: marcita “a sguazzo” di Marzano, marcita Cascina del Basso a Settala. Sono entrambe ancora funzionanti; la prima si trova nella frazione del comune lombardo di Merlino; la seconda, nel Parco Sud Milano, è un monumento naturale per la
bellezza di flora e fauna. Foto a destra, dall’alto in senso orario: rospo smeraldino, piro
piro, farfalla Lycaena dispar, airone cenerino. Tutte le foto sono di Domenico Barboni.
Ogni martedì, farmer’s market in piazza Sant’Eustorgio
Il buono è in tavola!
l 31 marzo prende il via a Milano,
nella suggestiva cornice della
piazza antistante la Basilica di
Sant’Eustorgio, “Il Buono in Tavola”,
farmer’s market che vede la partecipazione di 14 aziende agricole bio, naturali e tradizionali, provenienti da tutta
la Lombardia. Ogni martedì, dalle 7,30
I
alle 13,30, sarà possibile degustare e
acquistare tutto il meglio della produzione lombarda: riso bio e farina, polli
e carne chianina, formaggi caprini e
vaccini, salumi diversi, verdura di stagione, vino naturale; ma anche merende artigianali per i bambini,
composte vegane e confetture ai pic-
coli frutti, succhi di frutta, zafferano e
dolci, miele e derivati, frutta fresca. Il
pubblico può trovare inoltre fiori e
piante aromatiche. Per festeggiare
l’evento, l’organizzazione ha previsto
nel giorno di debutto, martedì 31
marzo, una degustazione a filiera corta
che darà modo ai partecipanti di assaggiare la genuinità dei prodotti e conoscere le storie delle realtà coinvolte.
Un mercatino indipendente, che non è
Il farmer’s market alla Sagra di Chiaravalle,
edizioni 2012 e 2013.
legato ad alcuna associazione ma è costituito solo da produttori delle realtà
agricole lombarde. Oltre alla vendita
diretta dei prodotti il progetto prevede
uno spazio dedicato al volontariato e
alle associazioni senza scopo di lucro,
alle Onlus di Milano: un’area a costo
zero nella quale le associazioni coinvolte potranno promuovere i propri
progetti.
Gli organizzatori stanno inoltre pro-
grammando le visite di alcune scuole
elementari e materne, invitate a partecipare a momenti informativi
sulle aziende agricole e sui prodotti in
quanto alcune di queste sono certificate Fattorie Didattiche. “Il Buono in
Tavola” – dal 31 marzo 2015 –
ogni martedì dalle 7,30 alle 13,30 –
p.za Sant’Eustorgio – Ingresso libero
Per informazioni: 347 7264448;
www.buonointavola.blogspot.it
4
ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015
Neofascismi intollerabili
Segue dalla prima
Sul significato politico del saluto romano credo
ci sia poco da discutere. Si può pensare che occorra essere benevoli verso delle zucche vuote
e, se la legge lo consente, depenalizzare la sanzione, derubricando l’ostentazione da apologia
di fascismo a quella di grulleria paragoliardica.
Ma non ne sarei tanto sicuro. Nel calcio l’insinuarsi di logiche violente che rimandano a
scontri politici di più vasto significato è sempre
più frequente. Anni fa fece scalpore la vicenda
del giocatore laziale Paolo di Canio, protagonista di ripetuti e grintosi saluti romani, rivolti
alla curva dei propri tifosi (quindi una manifestazione identitaria, non contestativa). Il giocatore subì vari richiami, qualche multa e
anche una squalifica: ma da parte della giustizia sportiva, non da quella ordinaria.
La quale giustizia ordinaria sembra in generale
procedere con estrema souplesse nei confronti
delle crescenti manifestazioni di aperta o implicita esaltazione del fascismo e dei suoi metodi e delle sue finalità, a principiare dal
razzismo.
Nessuno ha mai abrogato le norme costituzionali, ribadite dalla giurisprudenza e da pronunce della Corte Costituzionale, sul divieto di
riproporre metodi e principi della propaganda
fascista, quand’anche non siano direttamente
correlati a progetti organici di ricostituzione
del partito fascista.
Nessuno ha mai abrogato quelle norme, eppure
è in atto una deriva – esaltata purtroppo da
compiacenti palcoscenici televisivi – che
ignora la sostanza di quel fondamento dell’Italia repubblicana, dando libera cittadinanza a
ogni forma di insolenza e che rappresenta – al
di là della volontà esplicita dei protagonisti –
l’humus più fecondo di tutte le culture dell’intolleranza, della segregazione, della violenza
verbale (per ora), cioè di ogni tipologia di fascismo. L’indulgenza, per un peloso senso di rispetto di tutte le manifestazioni del pensiero,
anche delle più becere e ostili ai principi della
democrazia, verso le reiterazioni di una cultura
politica che la storia ha condannato e che la
nostra Costituzione bandisce, non ha giustificazioni, se non nella fisiologica smemoratezza
di un popolo (la memoria è la radice del nostro
futuro) e nel facile ricorso ad esorcismi, a fobie
e a riti apotropaici (la demonizzazione del diverso), indotti dalla insicurezza economica e
dal disagio sociale. È una vecchia liturgia.
Che esistano guitti del razzismo virulento e
smodato come il leghista Buonanno è desolatamente inevitabile. Che il sistema mediatico
li innalzi a protagonisti della scena politica
consentendogli ripetutamente il proscenio e la
claque, per ripetere con Goebbels che i rom
sono la feccia della società e rieditare oscure
(ma non tanto) insinuazioni antiebraiche, questo è il male che una società seria (dico seria,
non imperativa o coercitiva) potrebbe o dovrebbe evitare. Che i fascisti di Casa Pound cerchino uno spazio politico all’ombra del
Carroccio è più che naturale. Che questo spazio venga loro consentito in nome di una indistinta liquidazione di ogni identità valoriale o
semantica, è meno inevitabile.
Ma sta avvenendo. Sotto gli occhi intorpiditi di
una società che si proclama stanca delle ideologie e per questo si mostra vulnerabile alle più
insidiose forme di contagio della intolleranza.
Esistono gli anticorpi. Il primo dei quali è il rispetto delle leggi. In attesa della improbabile
conversione alla serietà di sconsiderati arringatori come il conduttore della “Gabbia” (ma
non lui solo), è lecito ricordare che sanzionare
un reato non è una limitazione della libertà.
Come viene punita la “libertà” di furto, non
vedo perché la “libertà” di esaltare principi antidemocratici, razzistici, segregazionistici, di
incitamento all’odio, debba essere impunemente consentita. Questa non è tolleranza.
Nella migliore delle ipotesi è amnesia.
Piero Pantucci
Degrado delle case popolari
Al Centro Asteria il 12 e il 26 aprile e il 10 maggio
Film libri e foto per parlare di diritti negati
I
l Centro Asteria ancora al centro di iniziative per favorire
la conoscenza e convivenza tra persone e popoli. È infatti iniziata il 20 marzo scorso la serie di incontri
“D(i)ritti al centro!”, organizzata dall’Associazione per i Diritti Umani, che da tre anni opera per rimettere al centro i
diritti umani e civili, ristabilire l’importanza del pensiero critico, aprire una finestra sul mondo.
Dopo l’incontro del 20 marzo scorso sul tema della legalità,
con la visione del documentario “Ogni singolo giorno” del regista Thomas Turolo, che ha raccontato la sua esperienza
nelle terre dei fuochi e le conseguenze amare per i cittadini
che le abitano, la manifestazione continua con una serie di
conferenze che guardano all’estero. Prossimo appuntamento,
quindi, il 12 aprile, alle ore 17.30 con la mostra fotografica
“Siriani in transito” e con il libro “Il silenzio e il tumulto” di
Nihad Sirees. Si proseguirà, il 26 aprile alle ore 17.30, con un
incontro di approfondimento sul Medioriente, tenuto dalla giornalista
e reporter Laura Silvia Battaglia che presenterà i suoi lavori su Iraq e
Yemen e aiuterà il pubblico interessato a conoscere meglio l’Islam, come
religione, come credo politico e come cultura.
Ultimo appuntamento il 10 maggio, alle 17.30, con l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e con Caterina Sarfatti, che par-
S
sela?». Nessuna parola neanche sulle migliaia di
alloggi lasciati sfitti, sullo stato fatiscente delle
case, sugli scandali di tutti i tipi, sul buco da mezzo
miliardo, sui fondi sprecati, né sugli esiti della
Commissione consigliare di inchiesta bipartisan
della Regione, che non ha potuto che certificare
nei giorni scorsi il disastro economico, sociale e
politico del vecchio Istituito Case Popolari.
Che sia forse perché Forza Nuova si sta alleando
con Lega e destra, che hanno lottizzato Aler per
decenni, e che quindi è meglio far finta di non sapere e ripetere “prima gli italiani”. Di certo gli abitanti dello Stadera sanno quali sono i veri
problemi delle loro case. Sono stati infatti rarissimi i passanti che si sono fermati al banchetto,
ancora più rari coloro che hanno firmato la petizione.
Nino Romeo
CameraSudMilano
Alessandra Montesanto
Un progetto rivolto ai giovani del Gratosoglio
“Lavoro di squadra” per cambiare la tua vita
È
partito a Milano, in Zona 5, il progetto “Lavoro di Squadra”, promosso da ActionAid e Fondazione Milan, in partnership con AXA
Cuori in Azione, e con il supporto operativo del Centro Sportivo
Vismara. Il progetto è rivolto ai giovani del Gratosoglio, con un’età compresa fra i 15 e i 24 anni, che non studiano e non lavorano ma che hanno
voglia di riattivarsi e rimettersi in gioco attraverso lo sport.
“Lavoro di Squadra” ha preso il via a marzo e durerà un anno. I partecipanti seguiranno un allenamento sportivo con un tecnico professionista del Milan, presso il Centro Vismara (via dei Missaglia, 117) e un
allenamento motivazionale, col supporto di un coach che li aiuterà a
individuare un proprio progetto professionale e formativo, partendo
dai bisogni e dalle caratteristiche di ciascun ragazzo/a.
Inoltre, i partecipanti saranno seguiti da un’Agenzia del Lavoro. «Lo
sport allena non soltanto il fisico, ma anche valori fondamentali come
l’impegno, il rispetto, la legalità, lo spirito di squadra, la cooperazione,
l’orientamento al risultato – ha dichiarato Marco de Ponte, Segretario
Generale di ActionAid Italia –. La nostra Organizzazione da sempre
crede nelle potenzialità della pratica motoria e promuove nei propri
progetti l’inserimento del linguaggio sportivo quale volano per sensibilizzare i più giovani a favore della solidarietà e dell’integrazione sociale». “Lavoro di squadra” è un progetto già sperimentato a Torino,
dove ha portato buoni risultati con quattro giovani partecipanti che
hanno iniziato un percorso di tirocinio, altri quattro hanno trovato lavoro dopo averlo cercato attivamente, tre giovani si sono inseriti in percorsi formativi e sedici sono venuti a conoscenza di Garanzia giovani.
Se sei interessato/a a partecipare, scrivi a Vittoria Pugliese, Coordinatrice Progetto Lavoro di Squadra, [email protected] oppure chiama al numero 349 086 8206.
ACCORDO COMUNE-MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO
16-17 APRILE: IL RITORNO DI TOBIA
al via i lavori entro l’anno
MostrAeronautica
al Feltrinelli
Quando la memoria è corta e selettiva Smart City Lab di Ripamonti 88:
abato 14 marzo, due manifestazioni contrapposte, allo Stadera. Da una parte una quindicina di esponenti di Forza Nuova con un
banchetto attrezzato. Dall’altra una trentina di persone di varie forze della sinistra, con striscione,
bandiere e cori ironici. Forza Nuova ha riproposto
il banchetto per promuovere l’assegnazione delle
case popolari, sull’onda dell’abusato slogan: “prima
agli italiani” (non dicendo che è già così per legge).
Ma la domanda che spontaneamente si sono posti
coloro che hanno assistito all’evento è stata:
«Forza Nuova non sa
che l’Aler è gestita da
Regione Lombardia,
che è governata da
vent’anni dalla destra
e dalla Lega, e che
quindi è con loro che
dovrebbero prender-
leranno del dossier intitolato “Milano, come Lampedusa?”. Presente
anche Amin Mohammad Wahidi, rifugiato afghano che proporrà al pubblico il suo documentario “L’ospite”, premiato all’ultima edizione del
Festival di Venezia, e leggerà anche alcune sue poesie
Info su www.centroasteria.org e http://peridirittiumani.blogspot.it
Procede il percorso progettuale per
la realizzazione dello Smart City
Lab in via Ripamonti 88. Il Comune
ha annunciato che i lavori sull’ex
rudere Pirelli, situato accanto all’Esselunga, inizieranno nell’ottobre 2015, per concludersi entro
fine 2016.
Il progetto Smart City Lab prevede
la costruzione di una palazzina a
due piani di circa mq. 1500, di cui
700 destinati a spazi di lavoro (uffici) e 800 a spazi comuni (reception, caffetteria, show-room, sala
conferenze utilizzabile anche dal
Consiglio di Zona); sono inoltre
previsti mq. 3500 circa di spazi comuni all’aperto, per un totale di
circa mq. 5000. Il complesso sarà
completamente autonomo per i
consumi energetici, utilizzando
energia derivante da impianti fotovoltaici, geotermici, solare termico). L’intervento è finanziato con
5 milioni di euro dal Ministero
dello Sviluppo Economico, attraverso Invitalia, l’Agenzia Nazionale
per l’Attrazione investimenti e lo
Sviluppo d’Impresa, e dal Comune
di Milano per un importo di 500
mila euro.
Natascia Tosoni
“MostrAeronautica”, il consueto
appuntamento annuale per gli
appassionati di velivoli, oggetti
aeronautici, aeromodelli (e non
solo) è giunta alla sua nona edizione.
Dal 16 (dalle ore 18) al 17
aprile (fino alle ore 17) presso
l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Industriale Feltrinelli di
Milano, in piazza Tito Lucrezio
Caro 8, sarà possibile ammirare
aeromodelli volanti radiocomandati con motori elettrici, a
scoppio e a turbina, la maggior
parte provenienti dai soci del
Gruppo Modellistico Siziano,
nonché altre associazioni che
arricchiscono la “MostrAeronautica” con pezzi unici anche
di dimensioni “maxi”. Una sezione a parte della mostra esibirà le fantasiose navi volanti
indoor dell’Architetto Prina,
progetti sognati e realizzati, più
attinenti al mondo della poesia,
della letteratura e del sogno
che non a quello della tecnica
aeronautica.
Info: [email protected]
Tel e Fax 02 83 57 650.
Claudio Muzzana
ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015
5
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2013 2013
06 GIUGNO
06 GIUGNO
XVII NUMERO
ANNO XVII
ANNONUMERO
Ripa 83, la casa-ostello può finalmente diventare realtà
Prossima la riqualificazione dello stabile abbandonato. Il consigliere Rinaldi: «Un esempio di sinergia virtuosa tra pubblico e privato»
ipa 83 può finalmente decollare. Dopo circa quattro anni
di iter procedurale, nel mese di marzo è stato assegnato
tramite bando pubblico del Comune di Milano lo stabile
di Ripa di Porta Ticinese 83, che versa in stato di abbandono da
anni. La struttura è stata infatti destinata ad alloggi popolari in
regime di Erp fino al 2009, quando è stata avviata la dismissione
senza tuttavia predisporre alcun piano di riqualificazione; dal
R
2011, all’atto del rinnovo del Consiglio di Zona 6, il Comune di
Milano ha sposato il progetto di un ostello a prezzi calmierati rivolto particolarmente a una clientela di giovani.
La gara è stata vinta da una società appositamente costituita
in partecipazione tra Gastameco Srl (operatore di housing
sociale temporaneo) e l’Hotel Maison Casa Borella (complesso a 4 stelle in zona Darsena), con un progetto che prevede a opera finita per il 70% un totale di 224 stanze tra i
quattro e i sei posti letto ciascuna (con tariffe variabili tra i
20 e i 40 euro a persona in base alla stagione) e per il restante 30% uno spazio destinato a funzioni di pubblica utilità, quali ad esempio un Info Point, un centro di ascolto per
donne in gravidanza e giovani madri, uno sportello dedicato
al microcredito. Ne abbiamo parlato con Antonio Rinaldi,
consigliere di Zona 6 per il Partito Democratico nonché fra
i promotori di “Ripa 83”.
Consigliere Rinaldi, iniziamo da un suo giudizio sul progetto complessivo della casa-ostello Ripa 83.
«Il giudizio è molto positivo. Si compie finalmente un progetto atteso da anni, per la riqualificazione di un’area im-
La ex Piazza d’Armi
diventa parco cittadino
l progetto presentato da “Le Giardiniere” di scono i progettisti – ma nell’autunno 2014, il ConMilano è ambizioso: rigenerare la ex Piazza siglio di Zona 7, nel cui territorio si trova Piazza
d’Armi della caserma Santa Barbara di piaz- d’Armi, ha avviato un processo di partecipazione
zale Perrucchetti, un’area di circa 35 ettari ab- per raccogliere proposte. Tutti i progetti presenbandonata da decenni, e restituirla ai cittadini. tati, tranne uno, si sono espressi per l’assoluta
Il convegno, promosso in collaborazione con Ta- conservazione del verde esistente, con eventuali
volo Comune, svoltosi a Palazzo Reale il 18 utilizzi agricoli, didattici e naturalistici, limimarzo scorso, è stata l’occasione ufficiale per pre- tando l’edificazione all’area dei magazzini, (circa
sentare il Progetto e lanciare un’Opa, con l’obiet- 60.000 mq) per utilizzi socio-culturali e residentivo di aprire un confronto con Palazzo Marino ziali». L’Opa (offerta pubblica di affido), nell’inper la riconversione eco-sostenibile della Piazza tenzione dei progettisti ha proprio questo
d’Armi. Basilio Rizzo, presidente del Consiglio co- significato, cioè l’assegnazione della Piazza
munale, nel suo intervento in apertura lavori ha d’Armi in gestione alla cittadinanza.
avuto parole di apprezzamento per quanti hanno Il Tavolo Comune chiede all’Amministrazione cocontribuito al progetto. Scommessa vinta anche munale e al Ministero della Difesa di percorrere
per Anita Sonego, consigliera comunale e presi- la strada che altre città hanno già scelto; quella
dente della Commissione Pari Opportunità che, della salvaguardia del suolo come bene comune
appena entrata in giunta, propose alle cittadine e risorsa collettiva. Chiedono inoltre a quanti indi individuare problemi e criticità territoriali da teressati a cambiare il modo di progettare e viportare all’attenzione dell’Amministrazione e vere Milano, di sostenere questa richiesta, che va
ora, a distanza di tre anni dice, “ero certa che le nella direzione già indicata dal referendum amdonne avrebbero messo tutta la loro costanza, bientali del 2011. E in questo 2015, proclamato
perseveranza e lungimiranza, come esse sanno dall’Onu Anno Internazionale dei Suoli, e in coincidenza con Expo, si spera che la cittadinanza
fare quando si prefiggono un obiettivo”.
L’area in zona Baggio, tra via Forze Armate e il attiva possa essere ascoltata, e che il Progetto
Parco delle Cave, si estende per circa 62 ettari e possa contribuire a rendere Milano un “Comune
si presenta come un corridoio verde di collega- virtuoso”.
mento con i limitrofi Parco delle Cave e Bosco in
Lea Miniutti
Città. Nell’agosto 2014, infatti, il sito è
divenuto oggetto di un Protocollo d’Intesa tra il Comune, Agenzia del Demanio e Ministero della Difesa per essere
valorizzato con un progetto da presenl gruppo si è formato nel 2011 all’interno dei Tavoli della Commistare entro dicembre 2015, nel quadro
sione Pari Opportunità del Comune, di cui è presidente Anita Sodi ciò che prevede il Pgt comunale.
nego, che ha lanciato l’appello alle cittadine. Le Giardiniere si
«L’amministrazione comunale si sta
chiamarono quelle donne come Bianca Milesi, Maria Frecavalli, Maimpegnando a salvare quanto più
tilde Viscontini, Teresa Casati Confalonieri che si spesero a Milano, nei
verde possibile, caricando parte della
primi dell’800, per la causa risorgimentale. Giardiniere perché si inquota edificabile sui fabbricati già esicontravano nei giardini a cospirare per far nascere un’altra patria,
stenti - dicono Le Giardiniere - tuttavia
un’altra Milano, liberata dall’oppressione e dalla tirannia. Le Giardil’edificazione prevista stravolgerebbe
niere di oggi sono architette, insegnanti, psicoterapeute, giornaliste,
la configurazione storico- naturale delmamme e nonne, cittadine attive che si spendono per la loro città.
l’area e ne annullerebbe il ruolo di cer“La tirannia di oggi – dicono – è quella di sentirci impotenti di fronte
niera tra città e campagna».
a problemi troppo grandi e complessi, la tirannia di oggi è considerare
Nella definizione del Progetto Le Giarimmodificabile il presente e impossibile il cambiamento. Ecco perché
diniere sono state sostenute da urbaguardiamo Milano, già così com’è, come il nostro giardino. Un giarnisti, avvocati, paesaggisti, progettisti,
dino di cui preoccuparci, perché è dalla sua salubrità che dipende la
agricoltori e associazioni confluiti nel
nostra salute. Un giardino in cui curare il suolo, l’acqua, l’aria, la qualità
Tavolo Comune per Piazza d’Armi.
del cibo, necessari alla sua e nostra vita. Ecco perché ci stiamo occu“Sappiamo che il nostro Pgt (Progetto
pando del grande spazio verde abbandonato di Piazza d’Armi”.
Generativo di Trasformazione) contrawww.legiardinieremilano.it
sta con quello del Comune – ribadi-
I
Chi sono Le Giardiniere?
-Riparazioni a regola d’arte
-Maglieria su misura
-Gioielli in pietre dure
-Corsi taglio&cucito
mandato di Giunta e di Consiglio di Zona, dovuta a questioni
specificamente tecniche quali l’anno che deve trascorrere
per la manifestazione d’interesse al progetto, e in secondo
luogo la procedura necessaria nel Piano di Governo del Territorio alla variante della destinazione d’uso dell’edificio da
alloggio di edilizia popolare a struttura di casa-ostello. È stato
poi impossibile arrivare direttamente alla fase del bando, in
quanto giustamente l’assessorato al Turismo ha voluto analizzare fino in fondo le potenzialità della struttura».
Ci sono altri progetti di questo genere già avviati o in previsione?
«Nella nostra Zona, anche vista la portata e i tempi necessari
all’iter completo, al momento no. Il recupero e il riutilizzo
delle aree dismesse, di cui Ripa 83 a mio avviso può diventare un modello per progetti futuri, rimane però uno dei
punti centrali dell’azione dei Consigli di Zona e della Giunta
Pisapia: un altro progetto attualmente in fase avanzata di
incubazione è quello legato alla Cascina Monterobbio tra
Famagosta e la Barona, dove già si sono avute manifestazioni
d’interesse relative al recupero dell’area in un’ottica simile».
Mattia Boretti
L’esperienza dell’ICS Capponi di Milano con la casa editrice Eloisa Cartonera
Un progetto che coniuga natura, agricoltura e cultura
I
portante della nostra Zona che potrà così tornare a vivere!
Dal 2011 quello di Ripa 83 è stato uno dei punti qualificanti
dell’azione del Consiglio di Zona e del Comune. Inoltre, e
questo è forse l’aspetto più importante, per come si è andato
configurando nel corso del tempo posso dire che si tratta di
un vero esempio di sinergia virtuosa tra iniziativa pubblica
e investimento privato».
Quali saranno le potenzialità più importanti, a suo avviso?
«L’idea che ha animato l’intero progetto è stata da subito
quella di creare uno spazio di utilità sociale senza pesare
sulle casse comunali: il fatto che si sia pensato a riconvertire
gli alloggi in un ostello è dovuto al fatto che strutture di questo tipo a Milano sono davvero poche, forse l’unica di un
certo rilievo è l’Ostello Bello. Concetto fondamentale sarà
l’accessibilità per i più giovani e per i turisti, garantita dai
prezzi ai livelli più bassi possibile in una cornice di mercato».
Dal primo progetto all’inizio della fase esecutiva sono passati
quattro anni: quali sono state le maggiori difficoltà per la realizzazione dell’idea?
«Sostanzialmente due: appunto la tempistica, lunga quasi un
Con la cultura si mangia:
un esempio piccolo ma concreto
on riceviamo cultura, la facciamo!» è l’idea che sta alla base
del progetto che la scuola media
Gramsci-Gemelli di Milano, assieme alla casa
editrice Eloisa Cartonera di Buenos Aires, ha
portato avanti lo scorso anno. A partire da due
racconti originali scritti da un’alunna di 2ª e
una di 3ª media, è iniziato un progetto editoriale in italiano e spagnolo con la realtà che
in Argentina dà lavoro e reddito ai cartoneros,
le persone simbolo del crac finanziario del
2003. I libri che sono arrivati d’oltreoceano,
alla fine di un lungo percorso di preparazione,
sono pezzi d’arte unici con copertine ricavate
da cartone recuperato e comprato da venditori argentini.
Historias de un manzano y de un tram enamorado, così è stata intitolata la prima pubblicazione, è un libro che contiene due
racconti scritti da Simona e Chiara e tradotti
da Simone, Jonathan, Cristina, Erwin, José,
Milena, Claudia, alunni madrelingua spagnola. Le autrici, donando i diritti d’autore dei
loro testi letterari, contribuiscono con un titolo in più al catalogo della casa editrice
Eloisa Cartonera e possono dire che una loro
«N
opera dà una mano ai più poveri di quel paese.
Il lavoro intellettuale e creativo di due ragazze
è utile a persone in difficoltà dall’altra parte
del mondo. Un dato che apre a ragionamenti
sulla nostra realtà globale, spesso schiava del
denaro e del profitto, ma che fa pensare al
ruolo dei giovani nella scuola e nella società.
Per terminare il progetto e poter approfondire
gli spunti che la collaborazione con l’Argentina ha portato, sono servite le competenze di
diversi professori. I docenti d’italiano hanno
preparato gli alunni alla redazione di un racconto (quello di Simona ha anche vinto un
premio letterario in un concorso scolastico),
mentre il docente di spagnolo ha tessuto i rapporti con la casa editrice supervisionando
inoltre la traduzione.
Dal punto di vista didattico, la cooperazione
con una realtà imprenditoriale d’oltreoceano
e ispanofona fornisce numerosi spunti, sia a
livello linguistico che culturale. Inoltre il contesto da cui nasce la casa editrice, con sede
nel quartiere della Boca, offre un punto di
vista particolare rispetto al tema della crisi
economico-finanziaria mostrando una via
creativa per uscirne. Si aprono così riflessioni
su altri temi come l’ecologia, l’economia di
giustizia, il valore dell’arte. Con la cultura si
mangia, dunque e questo è un esempio piccolo, ma concreto. Il progetto si è ripetuto
anche quest’anno. Sono nati altri due racconti
per l’anno che viene. La prospettiva è di creare
un libro per ragazzi con attività didattiche
pensate dagli stessi alunni a partire dai testi
in versione bilingue. Il nuovo lavoro si chiama
Dida cuentos de casi viajes.
È un’attività didattica in cui i docenti accompagnano i ragazzi, protagonisti del loro percorso di
apprendimento, di imprenditorialità, verso una
cittadinanza responsabile e capace di osservare
un orizzonte internazionale e globale.
I libri sono stati venduti per recuperare fondi
a favore della scuola Ics Capponi alla fiera Fa’
la cosa giusta di Milano, dal 13 al 15 marzo. Abbiamo venduto quasi 60 copie e il successo è
stato grande sia in termini di guadagno sia per
i contatti e le collaborazioni che potrebbero nascere dato l’apprezzamento da parte di molti
addetti ai lavori presenti in Fiera.
Tomaso Zanda
Docente della Scuola media
di via Pescarenico
Lo “Sport si fa in 5” ai nastri di partenza
Da maggio a luglio feste e iniziative sportive in zona aperte a tutti
Dopo sei mesi di lavoro, il Tavolo dello Sport, composto da 25 associazioni sportive e coordinato dal presidente della commissione
Sport e Tempo libero del C.d.Z. 5 Roberto Repossi ha definito il programma degli eventi che sotto il nome “Lo Sport si da in 5”, si svolgeranno nella nostra zona fra maggio e ottobre 2015. Il programma
dettagliato e ricco di ospiti verrà presentato a fine aprile e sarà disponibile prossimamente sul nuovo sito web delle Associazioni “Lo
sport si fa in 5”, sul sito del Comune di Milano, del Consiglio di zona
5 e sui prossimi numeri di Milanosud.
L’aspetto più importante emerso dai lavori del Tavolo è stata la partecipazione costante e attiva di molte associazioni che hanno collaborato alla realizzazione del programma e che con grande
entusiasmo hanno individuato luoghi, modalità e date dove svolgere gli eventi. L’iniziativa partirà giovedì 7 maggio al Parco Ravizza
con una giornata di sport dedicata a giovani e studenti e proseguirà
domenica 14 giugno al centro sportivo Forza e Coraggio con la giornata “Sport e inclusione”, in collaborazione con il Comitato Italiano
Paralimpico. Il 26/27 giugno sarà la volta di “Lo sport è solidarietà”,
festa presso la casa Enzo Jannacci di viale Ortles. Sabato e dome-
Vetri - Specchi - Cristalli - Vetrate incise e decorate
Oggettistica - Arredamento - Box doccia
Serramenti in alluminio
Posa in opera anche grandi volumi
Lun - Ven: 8.00 - 12.30, 14.00 - 18.30 Sab: 8.00 - 12.30
Via Isonzo 40/6 - Quinto Stampi - Rozzano (MI)
Tel/fax: 028255309
email: [email protected]
nica 11 e 12 luglio, al Parco delle Cascine Rosse, sarà la volta de la
“Venti5” ore di sport e di una grande festa di quartiere. Il 26 e 27
settembre, presso il centro Asteria e il centro sportivo Carraro, sarà
organizzata una due giorni di sport, cultura e incontri.
Lo Sport di fa in 5 si concluderà il 10/11 ottobre con la festa “La
zona scende in piazza”, che si svolgerà nell’area pedonale di piazza
XXIV maggio e dintorni.
Inoltre dal 10 giugno al 12 luglio tutti i giorni della settimana dalle
17 alle 19 nei parchi della zona si terranno tornei, e prove di calcio,
basket, pallavolo e rugby aperte a tutti i ragazzi, coordinate da
istruttori che la associazioni metteranno a disposizione e che verranno premiati durante la festa di luglio alle Cascine Rosse.
Infine i primi giorni di giugno, in collaborazione con il Consiglio di
zona dei ragazzi e alcuni oratori di Gratosoglio, si terranno due biciclettate nella zona.
Tutte le iniziative saranno aperte alla cittadinanza che potrà collaborare, partecipare e provare gratuitamente le diverse discipline
sportive che verranno proposte.
G. T.
6
!$&
ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015
Il progetto è stato presentato nel febbraio scorso, alla presenza del governatore Maroni e della vicesindaco Ada Lucia De Cesaris
“Riaprire i Navigli: nuova aria per Milano”
Il tracciato va dalla Martesana alla Darsena, passando per Melchiorre Gioia e la Cerchia dei Navigli
«È
bello al mattino quando apri le
finestre respirando l’aria fresca
del Naviglio e l’odore dell’acqua
che lava i giardini. Si sente fresco, una frescura ventenne». Con queste parole Alda
Merini, la poetessa dei Navigli, descriveva
quel che le si spalancava di fronte dalla sua
casa sui Navigli milanesi. Oggi forse non è
così per molti che abitano in quella stessa
zona. Ma potrebbe essere diverso? Sì, potrebbe. E non tanto – o non solo – in quella
parte di Milano ma anche, e soprattutto,
nel resto della città. Questo è uno degli
obiettivi dell’iniziativa lanciata da Roberto
Biscardini, architetto, ex politico, presidente dall’associazione da lui creata “Riaprire i Navigli”. L’operazione a prima vista
potrebbe sembrare irrealizzabile, per le difficoltà economiche e la conformazione attuale della nostra città. Ma secondo
l’architetto non è così: lo ha annunciato il
23 febbraio scorso, presentando il suo libro
sul tema, con accanto la vicesindaco Lucia
De Cesaris e il governatore Roberto Maroni.
Che si sono detti possibilisti. Allora, per fare
chiarezza, abbiamo incontrato proprio Roberto Biscardini.
Cosa si intende per riaprire i Navigli? L’architetto Biscardini afferma che questa è
un’opera certamente nel segno della memoria e del passato ma, citando il noto archeologo Andrea Carandini, sostiene che il
passato serve per progettare il futuro, e non
per ripristinare ciò che non potrà mai più
tornare. Dunque la riapertura dei Navigli è
un’opera moderna, che vede l’acqua come
forma di rigenerazione. L’acqua viene vista
in un aspetto nuovo per Milano, ma non per
i giovani d’oggi, che la possono già conoscere – in questo modo – nei loro viaggi: dal
Nord al Sud America, fino alla penisola arabica e in molte parti del Nord Europa. L’acqua, dunque, come una risorsa: la chiave
del cambiamento della città, il modo per
costruire una nuova Milano.
Inoltre, bisogna contare che sotto la Cerchia dei Navigli è previsto il passaggio della
linea 4 della Metropolitana. In questo quadro il progetto è definito compatibile ed è,
quindi, premessa per una riduzione del
traffico senza causare problemi ai cittadini. Bisogna aggiungere che il percorso
del Naviglio non andrà a occupare tutto lo
spazio stradale oggi presente, ma solo una
parte di esso. La circolazione dei mezzi
stradali – almeno in una corsia – sarà garantita.
Percorso e viabilità
Il progetto prevede la riapertura dei Navigli dalla Cassina de’ Pom fino alla Darsena.
Il percorso, lungo 8 km, sarebbe tutto da
realizzare nella sezione storica del vecchio
alveo del fiume. Quest’ultimo, dunque,
dopo aver percorso via Melchiorre Gioia
fino ad arrivare al Tumbun di San Marco,
attraverserebbe tutta la cosiddetta “Cerchia dei Navigli” – costeggiando il lato interno della città – fino a raggiungere il suo
bacino. E da lì continuerebbe il suo naturale cammino, lungo il Naviglio Pavese o il
Grande. Un progetto che non può essere
pensato senza modificare la città, la sua
forma e la riorganizzazione della viabilità.
Ma immaginando, anche, maggiori pedonalizzazioni e minor traffico. Infatti la circolazione delle macchine, e dei mezzi in
generale, sarebbe sostenibile sulla cerchia
parallela e più esterna a quella dei Navigli,
nonché lungo la Cerchia dei Bastioni.
Competenze e finanziamenti
L’opera, come si è detto, della lunghezza di
8 km, ha un costo stimato di 150 milioni di
euro paragonabile, dice Biscardini, al
costo di meno di un km di metropolitana.
Dunque, continua l’architetto, il costo in
sé non è molto significativo, ma ciò che è
davvero importante riguarda la qualità del
progetto architettonico, visto che si entra
nel centro storico cittadino. Ecco perché
le competenze sono molteplici e saranno
fondamentali la cooperazione e il coordinamento tra le istituzioni interessate: Regione Lombardia, Comune di Milano e
Consorzio Villoresi. È molto probabile che
l’associazione prepari nelle prossime settimane un accordo di programma sul
quale tutti gli enti si impegnano a evidenziare le problematiche del progetto e a discuterle insieme. Criticità che potranno
essere urbanistiche, idrauliche ma non fi-
nanziarie. Biscardini, infatti, afferma che
l’opera è autofinanziabile e non dovrà pesare sul sistema pubblico. Essa potrà essere sostenuta attraverso: project
financing, cioè investitori privati; sottoscrizioni popolari e fondi europei. Infine,
quest’intervento andrà a produrre ricchezza e, aggiunge il suo primo sostenitore, deve essere visto non come un’opera
pubblica, e quindi un costo, ma un investimento che possa portare guadagno e
maggiore qualità della vita. Non per nulla
lo slogan dell’associazione è “ci guadagneremo tutti!”.
Tempi e criteri di lavoro
Si è calcolato che i tempi di realizzazione
del progetto – una volta che i lavori
avranno inizio – dureranno all’incirca sei
anni e si divideranno verosimilmente in
due blocchi. Il primo riguarderebbe via
Melchiorre Gioia. Un tratto abbastanza
semplice da realizzare, dato che l’acqua è
presente nel suolo sottostante fino alla
Conca dell’Incoronata, zona Porta Nuova.
Il secondo blocco interesserebbe la Cerchia dei Navigli, dove andrebbe riaperto il
vecchio alveo e costruito il Naviglio. In
questo modo si potrebbe all’interno di Milano l’acqua dell’Adda , il suo paesaggio e,
appunto, la sua “ frescura ventenne”.
Per info sul progetto: www.riaprireinavigli.it
Oreste Sorace
Dagli Sforza a Napoleone, passando per Leonardo
R
Una stupenda immagine del 1901 di via Molino delle Armi.
oberto Biscardini, classe ’47, è
architetto e politico, ma anche
professore universitario, da
poco in pensione. È stato Senatore
della Repubblica e per moltissimi
anni Consigliere regionale della
Lombardia. Ora è Consigliere comunale. Nel 2012 ha fondato l’associazione “Riaprire i Navigli”, con lo
scopo apputo di promuovere la riapertura e la ricostruzione dei Navigli
milanesi. La loro storia è molto antica e affascinante, e ha per protagonisti i principali personaggi che sono
passati per Milano negli ultimi ottocento anni. Dal 1179, anno in cui si è
deciso di scavare un canale che portasse l’acqua dal Ticino alla città, al
XV secolo segnato da volti e nomi storici, come: Francesco Sforza, che fece
trasformare la Martesana in Naviglio,
e Leonardo da Vinci che, dopo lunghi
lavori di ingegneria idraulica, permise la navigabilità e dunque il trasporto di merci e materiali. Passando
per Napoleone, che completò la costruzione del Naviglio
Pavese che arriva a Pavia. Per arrivare alla loro chiusura,
iniziata nel 1929 – per decisione del governo centrale fascista, sulla spinta dei proprietari immobiliari del tempo
ma senza consultare i cittadini – e conclusasi all’inizio
degli anni ’60, con la definitiva copertura del tratto Melchiorre Gioia. Oggi, la riapertura potrebbe essere, invece,
una straordinaria opportunità per la realizzazione di
nuove attività, funzioni e un miglioramento delle qualità
ambientali del capoluogo lombardo. Il progetto è presente anche sul libro pubblicato dall’associazione e il cui
titolo è “Riaprire i Navigli! Per una nuova Milano. Visione,
strategie, criteri”. Un vero e proprio racconto, non solo
illustrato e ricco di immagini del passato, ma anche sul
perché e sul come si devono e si possono riaprire i Navigli
a Milano, nell’interesse di tutti i cittadini. La ricostruzione nella città di Milano, seppure per una lunghezza di
soli 8 km, e nel loro alveo originario, rappresenta un investimento. Infatti, ripristina la rete storica di idraulica
e navigabilità unitaria di oltre 140 km di navigli lombardi
e permette il collegamento tra l’Adda e il Ticino. Dunque,
la riattivazione del sistema di comunicazione d’acqua tra
il lago di Como e il lago Maggiore. In questo modo, l’opera
diventerebbe non più solo milanese ma regionale.
O. S.
STUDIO DI
FISIOTERAPIA
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Il Comitato pro borgo chiede attenzione per Chiaravalle
Presentati alla stampa i problemi che affliggono il piccolo centro abitato intorno all’abbazia
S
abato 14 marzo il
comitato dei cittadini pro borgo
di Chiaravalle, ha incontrato i giornalisti di
alcune testate. Obiettivo dell’incontro portare l’attenzione dei
media sui molti problemi che affliggono
questo luogo tanto
bello.
«Il borgo di Chiaravalle – ha affermato il consigliere di Zona Massimiliano Toscano (Gruppo
misto) durante l’incontro - sorto intorno alla celebre abbazia, è artisticamente il più importante
di Milano. Eppure, è il “quartiere’” più degradato,
più trascurato dalle varie amministrazioni. Expo
l’ha ufficialmente inserito fra i suoi itinerari, ma
quello che i visitatori vedranno sparsi tra le vie e
gli scorci saranno cumuli di rifiuti, corsi d’acqua
mai ripuliti, strade sconnesse e angoli fatiscenti.
L’incuria regna sovrana». Nel corso dell’incontro è
stato presentato un video di Roberto Schena, che
mostra, a tinte forti, le criticità presenti nel borgo.
Le immagini del video raccontano, tra l’altro, della
Vettabbia, le cui acque dopo aver ricevuto il trattamento dal Depuratore di Nosedo, tornano a essere considerate al pari di una discarica a cielo
aperto; le sponde cedute nella zona degli orti abusivi; la ferrovia dismessa dal 2008, che potrebbe diventare una pista ciclo pedonale; il laghetto che,
nonostante i numerosi esposti e reclami effettuati
dai cittadini, rimane
in attesa di bonifica.
Vengono mostrate le
numerose aree lungo
la via San Bernardo in
attesa di nuove costruzioni, come la Cascina Grangia, l’area
della ex - carrozzeria
e dintorni, del deposito bibite (ora in ricostruzione).
I tralicci dell’alta tensione, tutt’attorno al borgo,
che stridono con il paesaggio rurale.
Anche la piazza del borgo, che ha visto un intervento di edilizio, l’apertura della locanda e nei
prossimi giorni di un albergo, ma che attende un
progetto con alberi e panchine, scomputo degli
oneri di urbanizzazione legati alla ricostruzione
della Cascina Gerola in via Sant’Arialdo.
Importanti gli interventi dei privati in corso
d’opera, che vengono spesso vanificati dall’inciviltà
di quei pochi che tendono ad abbandonare rifiuti
nei campi, per le strade, negli angoli più impensati
di Chiaravalle.
Andrea Calì, consigliere di Zona 5 (Nuovo polo per
Milano), che ha più volte segnalato agli uffici di
competenza i problemi di Chiaravalle, ha sottolineato durante l’incontro quanto è stato fatto in
questi anni: «Sono stati effettuati interventi sulla
viabilità in via Sant’Arialdo che hanno permesso
il rallentamento della velocità tra il borgo e l’abbazia, attraverso dei dissuasori stradali, sono state
più volte segnalate aree di degrado ad Amsa che
ha provveduto a intervenire, è stato riqualificato
uno spazio verde alle spalle della cosiddetta “piazzetta”, lungo il Cavo Taverna, con panchine e alberi, grazie all’intervento della Consigliera Lucia
Audia. Si sa che molto resta da fare: occorrerà individuare competenze e responsabilità su ciascuno spazio per programmare gli interventi in
modo efficace». Nell’autunno del 2012, inoltre, a
seguito delle pressioni del presidente Aldo Ugliano
e del consigliere del CdZ5 Raffaele Magnotta, unite
alle interrogoazioni parlamentari di Emanuele
Fiano, è stato istallato uno sportello bancomat
presso l’ufficio postale del borgo.
Tiziana Galvanini
Lavori al sottopasso e sostituzione
della passerella della Vettabbia
Chiuso per ristrutturazione e manutenzione il sottopasso di via San Bernardo. I lavori dureranno
circa una ventina di giorni e interesseranno anche
la passerella sulla Vettabbia in via Sant’Arialdo, che
verrà in un primo momento sostituita con un manufatto provvisorio, in attesa del posizionamento
definitivo di una passerella nuova. Il tutto dovrebbe
avvenire entro il mese di aprile.
Mentre vi stiamo scrivendo, nel fine settimana, si
sono introdotti all’interno del cantiere dei writer
che hanno rinnovato le scritte appena cancellate,
che dire? Servirà una pellicola anti-graffiti o uno
spazio dove poter mettere finalmente alla prova
l’essenza della propria creatività?
Il Comune risponde
L
a vicesindaco e assessore
all’Urbanistica Ada Lucia De
Cesaris in merito all’accusa di
aver abbandonato a se stessa
Chiaravalle ha così risposto:
«L’area che circonda la splendida Abbazia di Chiaravalle è
stata oggetto in questi ultimi tre
anni di numerosi interventi di riqualificazione e valorizzazione,
grazie ai quali questa Amministrazione – ponendo fine a una lunga stagione di incuria e dimenticanza – ha riportato
il territorio rurale cittadino al centro delle proprie politiche urbanistiche.
Tra gli interventi posti in atto ricordiamo che è quasi conclusa la realizzazione del Parco
della Vettabbia, che sarà inaugurato nel prossimo autunno: un’area di 100 ettari tra
Nosedo e Chiaravalle dove verranno piantati oltre 30.800 nuovi alberi e verrà rivitalizzata la rete idrica di canali e rogge con il ripristino del fontanile di Macconago che
consentirà la riattivazione del mulino di Chiaravalle.
La Cascina San Bernardo è stata messa a bando e assegnata alla Società Umanitaria,
che ne farà una fattoria con un frutteto con specie botaniche in via d’estinzione e un
luogo di formazione culturale con laboratori artigianali e corsi di formazione.
Casa Chiaravalle, una villa circondata da tanto verde agricolo e non, che rappresenta
il più grande bene confiscato alla criminalità organizzata a Milano, è stata trasferita
in concessione d’uso gratuito a un consorzio di cooperative e diventerà un pensionato
per famiglie senza casa e un luogo per iniziative socioculturali di promozione della legalità. Anche la Cascina Gerola è stata sgomberata dagli occupanti abusivi e ripulita,
ed è ora allo studio un progetto di ulteriore riqualificazione. Infine, in via San Bernardo
aprirà a breve il nuovo giardino condiviso “Terra Rinata”».
Un’iniziativa di Amsa per conferire i rifiuti “difficili” e pulizia straordinaria in vista di Expo
Via Ripamonti 167
Non puoi andare in ricicleria? Vieni al Cam!
Volontari Circolo Pd raccolgono
15 sacchi di spazzatura
N
ei punti di raccolta che indichiamo qui sotto
si possono portare apparecchi elettrici ed
elettronici di piccole dimensioni, pile, lampade a basso consumo e neon, oli vegetali e minerali,
bombolette spray, cartucce e toner.
Calendario da aprile a giugno: orario 8 – 12,30:
in Piazza Pietro Frattini angolo via Bellini l’8 aprile, il
13 maggio e il 10 giugno; in via Voltri il 12 aprile e il 12
giugno; via San Domendico Savio 3 - entrata parco - il
27 aprile, il 25 maggio e il 22 giugno; V.le Enrico Martini
2 angolo P.le Corvetto il 28 aprile, 26 maggio e 23 giugno.
Il calendario aggiornato e completo è disponibile
anche su www.amsa.it o sull’app PULIamo.
Amsa ha inoltre organizzato un ciclo di domeniche
di pulizia straordinaria in 20 quartieri.
Il progetto, condiviso con il Comune, è stato programmato in vista dell’inaugurazione ufficiale di
Expo. Una serie di interventi aggiuntivi, rispetto ai
regolari servizi di pulizia e spazzamento, effettuati
da Amsa in città, dedicati ai quartieri più periferici
di Milano.
Saranno impiegati 56 operatori Amsa, per un totale
di circa 1.600 ore di lavoro.
Ecco il calendario degli interventi di pulizia previsti
in aprile:
19 aprile: Ortica, Muggiano, Quinto Romano, Quarto
Oggiaro, Stadera
26 aprile: Adriano, Lorenteggio, via Padova, Ponte
Lambro, Selinunte.
Gli interventi di pulizia straordinaria non si esauriranno
nelle 5 giornate previste (iniziate l’8 marzo scorso):
Amsa è infatti disponibile a supportare anche le iniziative locali organizzate dai comitati di quartiere e
associazioni di cittadini.
Quest’iniziativa rappresenta la prima fase del potenziamento dei servizi che Amsa ha previsto per
far fronte al forte impatto dell’afflusso turistico
AMBULATORIO MEDICO DENTISTICO S.A.S
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con nuovo materiale biocompatibile senza ganci metallici
piccola chirurgia estetica (filler acido ialuronico,ecc.)
e problematiche della pelle (acne,nei,ecc.)
sulle attività dell’Azienda durante i sei mesi dell’Esposizione Universale.
Sempre in vista di Expo, sono in arrivo 106 nuovi automezzi Amsa (vedi foto a sinistra) e nuovi cestoni
(foto sotto). “Con questo garantiremo il decoro della
città per i visitatori e i milanesi”, ha detto l’assessore
alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran. Il 20%
dei cestoni stradali per la raccolta dei rifiuti sarà sostituito con nuovi manufatti, mentre sul 54% verranno effettuati interventi di restyling straordinario.
Saranno inoltre rinnovati graficamente con le creatività di A2a i 5.000 cestoni collocati nella aree verdi
della città, così come le livree dei nuovi automezzi.
Un grande rinnovamento finanziato dal Mir srl, società proprietaria dei cestoni dei rifiuti di Milano.
G. T.
Di Natascia Tosoni
Segretaria circolo Pd Vigentino
Tra sabato 14 marzo e 21 marzo,
20 volontari hanno aderito all’iniziativa lanciata dal Circolo PD Vigentino per ripulire lo spazio di
via Ripamonti 167 (tra il distributore Eni e l’Ufficio Postale), diventato un immondezzaio pieno di rifiuti di
ogni genere. Armati di pazienza e soprattutto di guanti, pale, scope, carriole,
abbiamo riempito 15 sacchi che l’Amsa ha provveduto a ritirare e smaltire.
La vecchia rete tutta “sgarrupata” è ora un ricordo, sostituita da una rete
nuova e bella, acquistata a spese del Circolo Pd.
InterpelLata dal Circolo, l’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris si è
dichiarata disponibile a valutare un progetto di riqualificazione di quell’area
oggi abbandonata, nell’ambito di scelte condivise con i cittadini. A volte bastano semplici gesti: non abbandonare rifiuti per strada, non riempire cestini
con qualsiasi rifiuto, utilizzare bene la raccolta differenziata, segnalare all’Amsa situazioni critiche, ecc. Prendersi cura della città e di pezzi di quartiere
è anche nostro compito, insieme ai cittadini e alle istituzioni.
Il campo ex Colombo cambia volto
Parte la raccolta di idee per trasformare
l’area nel primo parco sportivo di Milano
L’area di 20mila metri quadrati in via Cardellino, conosciuta come campo ex
Colombo, sta per cambiare volto, dopo che per molto tempo è stata abbandonata a se stessa e diversi progetti di riqualificazione proposti ripetutamente
sono naufragati.
L’assessorato allo Sport del Comune ha realizzato un sito web - www.comune.milano.it/parcocolombo - dove chiunque potrà partecipare per segnalare, indicare, suggerire soluzioni e proporre interventi, per trasformare l’area
nel primo parco sportivo di Milano, con un’area attrezzata e gratuita per tutti
coloro che vogliono accedervi.
Alla diffusione della raccolta di idee parteciperà anche la Gazzetta dello Sport
, attraverso il proprio sito.
G. B.
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ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013
ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015
Gioco d’azzardo: presentato a Milano il nuovo decreto legge
Il varo è previsto prima dell’estate, il Comune chiede al Governo che gli enti locali siano coinvolti nella redazione del provvedimento
uolo dei Comuni, pubblicità, tutela dei minori:
tutte sfaccettature di un tema ampio e complesso come il gioco d’azzardo. Un argomento
sempre più presente nella vita dei cittadini e che richiede un intervento deciso da parte delle istituzioni.
Se ne è parlato in occasione della presentazione del
nuovo decreto legge sul gioco, che si è svolta lo scorso
16 marzo presso la Sala Cavallerizza del Teatro Litta.
Il senatore Franco Mirabelli, membro della Commissione parlamentare antimafia, e il sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta, presenti
all’incontro, hanno illustrato la proposta di decreto
legge che dovrebbe essere approvata entro due/tre
mesi, insieme alla delega per il riordino fiscale.
L’obiettivo è costituire un testo unico di leggi che
regolino il gioco d’azzardo e che siano di chiara ap-
R
plicazione in particolare per gli enti locali, che attualmente sono stati costretti a intervenire con un
quadro normativo di riferimento tutt’altro che preciso.
Proprio la questione del ruolo dei Comuni è stata
esposta con decisione dal vicesindaco di Milano
Ada Lucia De Cesaris, che ha sottolineato come di
fatto siano gli enti locali in prima linea nell’affrontare i problemi del gioco d’azzardo. Il Comune, per
esempio, è intervenuto come ha potuto in questi
ultimi mesi, con la tanto dibattuta questione degli
orari di apertura delle sale slot, e con il nuovo Pgt,
che di fatto impedisce l’apertura di nuove sale slot
e il rinnovo delle licenze per quelle esistenti. Ma
senza una nuova normativa che preveda maggiori
sistemi di controllo e prevenzione non è possibile
intervenire efficacemente, ha precisato il vicesindaco, che poi ha concluso «Siamo e saremo in
prima linea in questa battaglia, chiediamo quindi
al governo di essere coinvolti come Comuni nella
formazione della legge».
In merito alla questione economica che ruota attorno al gioco d’azzardo, il sottosegretario Baretta
ha assicurato che la priorità del decreto non è economica – come è stato per la legge Tremonti sul
gioco varata ne 2003 e attualmente in vigore – ma
sociale. Il sottosegretario ha spiegato che il governo
è disposto anche a prevedere una diminuzione
delle entrate, che ora ammonta a circa 8 miliardi
l’anno (il volume totale delle giocate arriva a 80 miliardi ed è in continua crescita).
Alice Bertola
I contenuti in discussione
L
’obiettivo principale del decreto legge sul
gioco d’azzardo è la razionalizzazione e il
controllo del fenomeno, con regole e controlli
efficaci. Sono previste nuove regole per il possesso delle macchinette all’interno di locali: ce
ne potrà essere una ogni sette metri quadri ma
non potranno essere più di sei e non dovranno
essere visibili dall’esterno. Sarà inasprita inoltre
la normativa per l’istallazione di nuove slot nei
locali. Si è dibattuto, inoltre, sul ruolo del gestore: secondo Barretta deve essere il primo a
effettuare alcuni controlli, come la verifica della
maggiore età del giocatore. La totale dere-
sponsabilizzazione del gestore non sarà più
ammissibile, anche se comunque il ruolo di
prevenzione e controllo spetterà alle istituzioni.
Intanto, nella stesura della legge di stabilità, è
già stato istituito un fondo di 50 milioni di euro
per la cura delle patologie connesse al gioco
d’azzardo compulsivo. Infine quando il decreto
verrà approvato, le slot machine a scheda
esterna saranno progressivamente sostituite
con le Vlt (Video lottery terminal), a giocata e
vincita bassa: in questo modo il gioco viene inviato da un server centrale a cui tutte le macchinette saranno collegate e controllate.
Esempi virtuosi: “La Messicana” di via Volvinio
Il bar che dice no alle slot machine
el bar del signor Ivan Baldi non ci sono slot machine.
Ha aperto il bar “La Messicana” (prima che lo rilevasse
aveva un altro nome), in via Volvinio 34, all’altezza
della fermata del tram 15, lo scorso ottobre. Il cartello “No slot”
è appeso, ben visibile, alla vetrata d’ingresso e non lascia dubbi
circa l’opinione del proprietario sull’argomento. Un messaggio
chiaro, semplice, diretto. In netta controtendenza rispetto alla stragrande
maggioranza dei bar cittadini.
«È vero con le macchinette avrei una
fonte di guadagno facile – ci spiega Ivan
– ma non sopporterei di vedere clienti
buttare i propri soldi in quel modo». Una
posizione coerente, che incide direttamente sulle tasche del giovane barista,
che però sulla questione gioco d’azzardo
dimostra di avere le idee molto chiare,
perché infatti continua: «Sono favorevole alla battaglia del Comune contro le
slot machine, nei momenti di crisi bisognerebbe far circolare il denaro di più,
anziché usarlo per il gioco. Soprattutto
visto che intorno al gioco d’azzardo continua Baldi - si possono creare situa-
N
zioni di delinquenza: chi ha contratto debiti, in alcune circostanze drammatiche, può commettere furti e diventare violento. Nel mio bar voglio un clima di serenità e amicizia». Il
bar La Messicana dispone di una fornita tavalo calda e offre
ai propri clienti un servizio wi-fi gratuito.
A. B.
Pasqua
Pane di ricotta con salumi
Non è Pasqua senza un pane speciale, accompagnato da formaggi e salumi. Per questa festività ciascuna regione d’Italia
vanta un vero e proprio repertorio gastronomico, un trionfo
di tradizioni culinarie portate in tavola in un mix di profumi
e sapori davvero unico. Celebratelo assieme a noi con una
ricetta semplice e molto gustosa.
Ingredienti:
500 g di farina 0, 400 g di ricotta di pecora, 1 cucchiaino abbondante di sale, 1 cucchiaio di pepe macinato, 1 cucchiaio
di semi d’anice, 1 cucchiaio scarso di zucchero, 1 cucchiaio
e ½ di olio extravergine d’oliva, 2 uova, 25 g di lievito di birra
fresco, scorza grattugiata di un limone bio, scorza grattugiata
di 2 arance bio , salumi affettati a piacere.
Realizzazione: 20 minuti + 1 ora e 30 minuti di lievitazione.
Cottura: 1 ora.
Preparazione:
1. Sciogliete il lievito di birra sbriciolato in poca acqua con
un cucchiaino di zucchero preso dal totale a disposizione .
2. Lasciate riposare il composto fino a quando inizieranno
a formarsi le bolle in superficie.
3. Riunite in una ciotola tutti gli altri ingredienti insieme col
composto di lievito, acqua e zucchero. Iniziate a impastare
fino a ottenere un impasto omogeneo, morbido ma non colloso.
4. Trasferite il composto in una ciotola capiente, copritelo
con un foglio di pellicola per alimenti e fatelo lievitare al riparo da correnti d’aria.
5. Quando l’impasto avrà raddoppiato il suo volume riprendetelo dalla ciotola e lavoratelo velocemente sul piano di lavoro formando un filone.
6. Incidete la superficie del filone con dei tagli incrociati in
modo da disegnare tanti rombi.
7. Lasciate lievitare per altri 30 min circa.
8. Spennellate il pane con un uovo leggermente sbattuto.
9. Scaldate il forno a 180°C e infornate per circa 1 ora.
10. Fate freddare il pane prima di tagliarlo in fette e servirlo
con un assortimento di salumi.
PS – Per ottenere un pane più morbido e spugnoso, mettete
sul ripiano più basso del vostro forno un pentolino pieno
d’acqua. Il vapore che si sprigionerà in cottura renderà la
pasta più soffice.
Anna Muzzana
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ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015
La pagina
dell’Associazione
a cura del GRUPPO CULTURA E TEMPO LIBERO
Il 13 giugno saremo accompagnati da una guida Fai. Previsto anche un pranzo tipico
Aperta la campagna di sottoscrizione 2015, sosteneteci!
La gita al Castello della Manta Milanosud si fa
e alla città di Saluzzo si farà
sempre più social
ari lettori, affezionati sostenitori dell’associazione,
questo mese abbiamo due importanti novità da annunciare, che procedono lungo la stessa strada che
da anni Milanosud percorre per dare voce alla periferia Sud
e raccontare le vicende della città.
C
L’account Twitter
Con grande soddisfazione informiamo i nostri lettori che è stato raggiunto il numero minimo
di partecipanti. La gita si farà e invitiamo, chi fosse interessato, ad affrettarsi a prenotare gli ultimi posti disponibili.
L’orario di partenza verrà comunicato sul numero del mese di maggio del nostro giornale.
ilanosud propone ai soci e
agli amici dell’associazione
una gita di grande interesse,
in uno dei territori più affascinanti del
Nord Italia: il cuneese, Manta e il suo
castello e Saluzzo.
M
Il ritrovo per i partecipanti è previsto
per il 13 giugno, davanti alla sede di Milanosud – via Santa Teresa 2/A– e partenza di prima mattina per il castello
della Manta nel cuneese con nostro bus.
Arrivo a Manta presso la piazza del Municipio (piazza del Popolo) e ritrovo con
uno studente universitario volontario
Fai del progetto “Ciceroni per Manta” e
visita guidata della Chiesa di Santa
Maria del Monastero.
Si prosegue poi a piedi per il castello,
che si raggiunge dopo una passeggiata
di circa 10/15 minuti, percorrendo via
Castello ed è, per buona parte, in salita
(è possibile prenotare in anticipo la navetta andata/ritorno o solo andata, a pagamento).
Una volta arrivati, appuntamento con le
guide Fai direttamente nel parco e visita
guidata del Castello della Manta e dell’annessa Chiesa di Santa Maria del Rosario. La splendida corona delle Alpi
Cozie, dominata dal massiccio del Mon-
viso, fa da cornice a questo grande Castello che sorge negli immediati dintorni
di Saluzzo (nella foto sopra), su una
delle ridenti colline della valle Varaita.
Il Castello della Manta, reso unico dagli
splendidi affreschi tardogotici che ne
decorano le sale, considerati fra i più
importanti d’Europa, è un’affascinante
fortezza medievale trasformata nei secoli in palazzo signorile dalla nobile famiglia dei Saluzzo della Manta, che ne
mantenne la proprietà per oltre quattrocento anni.
L’attuale fisionomia del complesso è infatti il risultato dei tanti ampliamenti e
rimaneggiamenti operati nel corso dei
secoli dai diversi discendenti della dinastia. Di particolare pregio è l’adiacente Chiesa di Santa Maria al Castello,
di origine quattrocentesca.
Terminata la visita, intorno alle ore 13,
si prosegue in pullman per Saluzzo per
il pranzo in ristorante tipico.
Al termine del pranzo, ritrovo con le
guide Fai e proseguimento per la visita
guidata del centro storico di Saluzzo.
Capitale di un marchesato per ben quattro secoli, il borgo di Saluzzo ha conservato pressoché intatto nelle soluzioni
urbanistiche di fine ’400 il centro sto-
rico, disteso a ventaglio sulla collina e
in origine racchiuso da una duplice cerchia di mura. Sovrastato dall’imponente
Castiglia, il borgo è tutto un susseguirsi
di viuzze acciottolate, ripide gradinate,
chiese ed eleganti palazzi nobiliari con
logge e altane, raccolti attorno a giardini
nascosti.
Al termine della visita rientro a Milano
Quote di partecipazione
80 euro;
75 euro per i soci di Milanosud.
La quota comprende:
Bus Gt de luxe, con accompagnatrice
Milanosud, guida turistica a Manta e
Saluzzo, ingressi al Castello di Manta,
pranzo tipico piemontese al ristorante, assicurazione di viaggio.
Prenotazioni e pagamento da effettuarsi
entro giovedì 14 maggio.
Per informazioni e prenotazione: rivolgersi in sede di Milanosud via
S.Teresa 2/A il Lunedì mattina dalle
10 alle 12, il martedì e il giovedì dalle
17 alle 19 oppure telefonando al numero 02/84892068.
Rossella & Emilia
Convocazione assemblea ordinaria dei soci
Il Consiglio Direttivo dell'Associazione, visto l'art.6 dello Statuto, convoca
l'Assemblea ordinaria annuale dei Soci, che si terrà presso la sede dell'Associazione, via S. Teresa 2A Milano, in prima convocazione per le ore
5.30 di domenica 19 aprile 2015, ed occorrendo, in seconda convocazione per le ore 21.00 di lunedì 20 aprile 2015, sempre presso la sede
dell'Associazione, per deliberare sul seguente ordine del giorno:
1) Relazione del Presidente.
2) Relazione del Direttore sulle prospettive del giornale.
3) Approvazione della bozza di Rendiconto economico 2014.
4) Approvazione del preventivo economico 2015.
5) Varie e d eventuali
A norma di quanto previsto dall'art.4 dello Statuto, hanno diritto al voto
i Soci che siano in regola con il pagamento della quota annuale, mentre,
per i nuovi Soci, coloro che alla data di convocazione dell'Assemblea,
siano stati ammessi a Libro Soci dal Consiglio Direttivo da almeno tre
mesi.
A norma dell'art. 6 dello Statuto ogni Socio non potrà detenere più di
una delega.
La prima è la creazione di un account Twitter - Milanosud
(@milanosud5). Dell’importanza di comunicare sul web e
dei vantaggi che ne derivano in quanto a immediatezza se
ne è già parlato e da allora abbiamo costantemente incrementato la nostra presenza online; così, all’edizione cartacea
è seguito un sito web e poi la sua trasformazione grazie a
una veste dinamica, il canale Youtube e ancora un potenziamento degli interventi su Facebook (prossimo ai 1000 like),
fino a raggiungere la pubblicazione quotidiana di post e notizie.
Il tutto ci ha permesso di interloquire con voi più frequentemente e di avvicinarci maggiormente al territorio. Grazie a
questi strumenti, alle possibilità che offrono e agli incessanti
inviti alla partecipazione e alla cittadinanza attiva, l'auspicata “piazza virtuale” è stata realizzata. Abbiamo cercato di
rendere Milanosud usufruibile al meglio, di fare in modo che
ognuno potesse informarsi con lo strumento che predilige.
L’edizione su carta, potete capire, resta comunque lo strumento principe con cui continuiamo e continueremo a lavorare. L’anteprima di alcune notizie o il loro rilancio online
serviranno, secondo diversi possibili punti di vista, a placare
l’attesa o aumentare la curiosità di leggere il giornale nel
suo tradizionale formato. Anche nel capoluogo lombardo, affianco ai sostenitori dei tempi moderni, della tecnologia e
di internet, c’è chi è legato all’odore della carta, al “piacere
di sfogliare, stropicciare e sottolineare il giornale”, come la
nostra Lea Miniutti ama ribadire ogni mese.
Paypal e la campagna di sottoscrizione 2015
Il nostro giornale è frutto dell’impegno costante – dal 1997
– della redazione (ora anche di una redazione digitale), dei
collaboratori e dei volontari. Negli ultimi anni, oltre a investire sul web – un passo obbligato - abbiamo aumentato il
raggio di distribuzione, siamo cresciuti, con lo scopo di far
crescere il volume di informazioni. Ci piace sapere che la
nostra società, la nostra comunità sono ben informate, ci
piace animare le discussioni, creare consapevolezza, raccontare le aggregazioni di quartiere e cittadine e concretizzarle.
Ci piace fare formazione e creare opportunità, per i giovani
e meno giovani. Lavoriamo infatti anche alla realizzazione
di altre iniziative culturali: concorsi letterari, gite e visite
guidate. Stiamo progettando un corso di formazione per
aspiranti giornalisti e parteciperemo alla costruzione dell’Ecomuseo del Naviglio Pavese.
“Tutte iniziative che hanno bisogno di essere sostenute. Crediamo che un contributo da parte dei nostri amici e lettori,
all’associazione, anche simbolico, sia un gesto importante afferma il direttore di Milanosud Stefano Ferri -, che sancisce in modo concreto il riconoscimento del ruolo dell’informazione locale, anche in una città come Milano, e la
funzione del nostro giornale in questo scenario. Una funzione a cui assolviamo con entusiasmo e passione ogni mese
e che ci piace pensare sia… condivisa”.
Per rendere ancora più semplice sostenerci, da marzo è possibile effettuare donazioni anche online, con carte di credito
e prepagate, nella maniera più sicura grazie a Paypal. Basta
visitare la pagina www.milanosud.it/sostieni-milanosud/ e
cliccare sul bottone in basso “Donazione”, scegliendo poi liberamente la cifra ritenuta più adeguata.
Quindi… Seguiteci, sosteneteci, twittateci!
#milanosud #web #paypal #sempresulpezzo
Federica De Melis
Complimenti Piero!
Il nostro editorialista premiato al Circolo
della Stampa per 50 anni di professione
Il 26 marzo scorso, presso il Circolo
della Stampa, il nostro ex direttore
Piero Pantucci è stato premiato dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia per
50 anni di professione. Una carriera
prestigiosa, che lo ha fatto apprezzare
per le capacità, le conoscenze e la disponibilità. Noi come Milanosud abbiamo avuto il privilegio di averlo come
direttore responsabile dal 1998 al 2009
e, adesso, ogni mese siamo orgogliosi di
ospitare i suoi attesissimi editoriali.
Appassionato di montagna e ottimo
fondista, protagonista delle lotte sindacali in Rcs e a livello nazionale, Piero
ha iniziato la professione giornalistica
nel ‘62 a la Notte, assunto nel ’64 vi è rimasto fino ’73, occupandosi di sport, seguendo le competizioni nazionali e
internazionali. Passato ad Amica ha poi
lavorato all’Alto Adige di Bolzano, a
Max, a Fit for Fun. Uscito dal gruppo
Rcs nel ’97, ha lavorato per tre anni al
service medico sanitario di Romano
Asuni, altri tre a Dove come coordinatore delle rubriche, per poi passare a
Yourself, come direttore.
Alla professione giornalistica Piero ha
affiancato l’attività di saggista, spesso
insieme alle figlie Laura e Renata e alla
moglie Pinuccia, trattando soprattutto
argomenti di politica ed economia internazionale, come la questione palestinese, la guerra in Iraq o la
globalizzazione. Attualmente sta lavorando a un enciclopedico dizionario
della lingua italiana.
Che dire, complimenti Piero!
L’associazione Milanosud
Le nostre convenzioni
Ambulatorio Medico Dentistico
Via Lassalle, 5 (Citof. 542)
Milano
sconto 10%
Arredamenti Sala
Via Volvinio 8 - Milano
Carrozzeria Moro
Via Lodovico il Moro 59/61 - Milano
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Prodotti dietetici In via Brioschi, 33
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Centro Asteria Ass. Polisp. Dilettantistica
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Centro studi Yoga
Via Confalonieri, 26
Milano
Centro ottico Mirarchi
Via Medeghino, 39
ang. piazza Abbiategrasso MM2 - Milano
omaggio presentando il coupon giornale
Erboristeria Naturalmente
Via Medeghino, 15
Per i lettori di Milanosud sconto 10%
Èspero srl (www.espero.it)
Via Cadolini 30, sconto del 25% sui corsi
per i lettori che metteranno like sulla pagina facebook/esperosrl
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centro riabilitativo ed estetico
Via Pampuri, 1 (ang. via Ripamonti)
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sconto 8%
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sconto 30% su occhiali da vista e da sole,
lenti a contatto e prodotti per manutenzione
Ristorante Cesare
Via Valla, 25 - Milano
sconto del 10% per i possessori di tessera
soci Milanosud
Studio estetica Brioschi
Via Brioschi 52 - Milano
sconto 10%
(parcheggio gratuito).
Virgola viaggi
Corso Colombo, 4 - Milano
Sconti alla prenotazione
Vetreria Galati
Via Isonzo 40/6 - Milano
Le convenzioni saranno applicate
all’atto del pagamento, ai soci con la
tessera in corso di validità e ai lettori
di Milanosud presentando l’ultima
edizione del giornale.
Campagna di adesione 2015
11
ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013
ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015
RICEVIAMO
Circolo dei Talenti e progettismo
ono una cittadina di zona 5 e leggo sempre con molto interesse Milanosud. Scrivo questa lettera al giornale dopo aver
letto un articolo sul numero di marzo, intitolato Welfare di
tutti: si parte.
Nell’articolo è descritto un progetto che sarà realizzato nella nostra
zona con i fondi Cariplo e con il Comune capofila, che ha l’obiettivo
di razionalizzare l’offerta di servizi. Si prevede inoltre di “aprire uno
spazio territoriale” che avrà uno “sportello unico di accesso che
orienta e accompagna ai servizi” e nel quale “convivranno attività
sociali e produttive”, con “caffetteria, bottega, ritrovo”, per “valorizzare le risorse”, “rilanciare il protagonismo dei cittadini, promuovere
reti sociali e di auto-aiuto informali”.
Caffetteria, ritrovo, protagonismo… ho subito pensato al portico
della Chiesa Rossa, dove vado abitualmente. Dove ci si dà appuntamento con amiche e amici per stare insieme intorno al cibo portato da casa o preso al Circolo dei talenti per pochi euro. Il Circolo
è un luogo semplice, gestito da gente semplice, e forse per questo
ci piace andarci. Ci sentiamo a casa.
Ad unire le persone, dall’alba dell’umanità, sono il desco e il focolare. Cibo e fuoco: da sempre è così che le persone si incontrano e
stringono relazioni, il nucleo primordiale della “coesione sociale”.
Sotto i portici della Chiesa Rossa qualcuno ha organizzato un desco
e un focolare poi ha detto: se volete organizzarvi per fare qualcosa,
questo spazio è vostro, usatelo. Ed è accaduto che la gente lo usasse
davvero. È stato fatto in modo rozzo, si potrebbe fare meglio e di
più. Però la gente come me – gente che lavora altrove tutta la settimana, che non ha la villetta con giardino, che non può permettersi
il ristorante - ha cominciato ad usare questo posto per stare con
altre persone.
Desco, focolare: troppo semplice, forse? Nel bagliore accecante portato da Expo, rischiamo di non vedere proprio quello che accade
sotto i nostri occhi?
Spero che non sia vero quello che si dice, cioè che il Circolo debba
sloggiare per fare posto a uno sportello multiservizi con caffetteria
e ritrovo. Non sono che un’utente di questo posto. Non faccio parte
delle associazioni che hanno promosso a gennaio una petizione per
far sì che il Circolo come l’abbiamo conosciuto non chiuda. Però
l’ho firmata e sostenuta, per i motivi che ho appena detto. Vorrei
che il Comune non buttasse via ciò che è accaduto sotto quel portico. Facciamo pure lo sportello, ma perché chiudere il Circolo?
Come cittadina vicina al mondo dell’associazionismo e dei bandi
sociali so bene come troppe volte i mega-progetti non nascano da
reti pre-esistenti. I bandi innescano un processo forzato per cui la
rete si forma solo per partecipare al bando stesso e prendere i soldi.
S
I progetti che non nascono da coesione sociale, neppure la creano.
Chi ci rappresenta sembra invece affetto dal morbo del “progettismo”. È una strategia che premia il più forte, quell’ente cioè che
può pagarsi l’esperto in progetti ma soprattutto l’avvocato e il commercialista. Con buona pace del desco, del focolare, della coesione
sociale.
Eleonora Cirant
[email protected]
Gentile Eleonora,
grazie per la sua lettera, così piena di passione civile.
Conosco bene il Circolo dei Talenti e la sua attività, e per entrare
direttamente nel merito delle sue riflessioni, non vedo il circolo costretto ad andarsene per far posto allo sportello multifunzionale
del Bando Welfare del Comune, come lei dice. Non è questo il caso.
Le due cose sono ben distinte, non sono in alternativa.
E soprattutto il Comune non avrebbe ragione alcuna di “far sloggiare il circolo”, se occupa il posto sulla base di un contratto valido,
svolgendo attività utili al territorio.
Ma come lei ben sa, esiste una questione cruciale, per cui il Comune ha obblighi di intervento, se i termini del contratto non vengono osservati la morosità non si risolve.
Si cerca una mediazione, per salvaguardare il lavoro sociale che
ha un valore riconosciuto e ha il pregio di nascere dall’impegno
libero dei cittadini. Su questo fronte sono più che d’accordo, ma
non condivido invece la sua opinione sui bandi e sulle conseguenti
reti che eventualmente si formerebbero “per prendere soldi”: chi
partecipa ai bandi si mette in gioco, accetta un giudizio che promuove o rinvia, passa attraverso un monitoraggio delle azioni, e
il controllo dei risultati.
E non credo che Cariplo o altri Enti erogatori siano così naif da
fare sconti sulla qualità.
Io credo che nel sociale ci sia spazio per tutti, formali ed informali,
spontanei e organizzati, spazio per chi segue i bandi e chi rivendica
una orgogliosa autonomia. Ma un lavoro di rete solido richiede
una tessitura continua, tenace, condivisa per crescere in un confronto continuo nel tempo. Questa è almeno la mia esperienza.
Personalmente ho seguito con passione il lavoro a Chiesa Rossa,
sono rammaricata per l’impasse presente e siamo tutti impegnati
a trovare il modo di guardare avanti.
La ringrazio per la sua sincerità, le ho risposto sinceramente.
Angela Lanzi
Presidente Commissione Politiche sociali
Consiglio di Zona 5
La poesia, quella vera, si può
trovare anche al Gratosoglio
lle sette del mattino del 17 dicembre
scorso, quando sono uscita di casa era
ancora scuro e anche il mio umore
non era da meno: appuntamento in ospedale, un po’ di sonno e tanta tensione.
Le strade erano animate: tir, automobili, camioncini, non credevo che a quell’ora ci
fosse tanta gente in giro. Stava per iniziare
una giornata fredda e splendida, e il cielo
terso si colorava a mano a mano di rosa e
arancio. La nebbiolina azzurra che restava
sull’erba rendeva magico e arcano lo spettacolo dei rari alberi rinsecchiti e dei capannoni sparsi che si vedevano in controluce e
A
assumevano un aspetto perfino romantico.
Non era un panorama di quelli che compaiono nelle agenzie di viaggi, eppure, immersa in quei colori meravigliosi, mi sono
sentita inondare il cuore di un calore e di
un’allegria che mi hanno fatto dimenticare
la tensione e la paura. Niente di male poteva succedermi in una giornata così bella.
Questo mi fa pensare che la poesia, quella
vera, quella che ti addolcisce il cuore e ti
rende migliore la vita, si può trovare anche
in un angolo sperduto della periferia sud di
Milano, nel tanto vituperato Gratosoglio.
Gabriella Cataldo Lupo
Consigliere a Londra
aro Milanosud, quando ho
letto "Consigliere di Zona 5 residente
a... Londra!" apparso su Milanosud di
marzo pag.6, ho pensato si alludesse, in
tono ironico, al particolare abbigliamento
da Lord inglese di qualche consigliere, ma
ahimè, leggendo ho capito che si tratta
di cosa più seria.
Cito dal pezzo: “Il 25 settembre 2014, il Consigliere di Zona 5 dell'Italia dei Valori,
Bruno Pioli, ha rassegnato le dimissioni e
l'assegnazione del seggio vacante è stata attribuita al signor Carlo Erminio Maria Di
Lucia, sempre di Italia dei Valori” E fin
qui tutto in regola, se non per il fatto che il
nuovo Consigliere non abita né in Zona
5 né in altra zona di Milano ma, ho capito
bene! È residente a Londra! Lo so che la
legge lo consente, quindi il Comune di Milano paga le trasferte al Consigliere ad ogni
convocazione del Consiglio di Zona. A parte
la mia riflessione sullo spreco di denaro, la
C
mia è un'ulteriore riflessione sull'efficacia
e sull'apporto che può dare alla Zona 5 un
consigliere che vive a Londra.
Mi piacerebbe chiedere, al consigliere, come
riesca a intervenire sui reali problemi del
Gratosoglio, dello Stadera o del Vigentino se
non vive in questa città.
E, infine, quante volte riesce a partecipare
alle riunioni del Consiglio. Così lo spreco è
doppio: il denaro per la trasferta e il gettone, e l'impoverimento della giunta. Mi
scuso con il signor Di Lucia, ma il suo
caso mi dà occasione per fare un appello ai
partiti tutti: se vogliono ri-meritarsi la fiducia dei cittadini, dovrebbero mettere mano
a questa legge alquanto bizzarra, ed evitare
di presentare nelle istituzioni propri candidati di cui si sa in partenza che il
loro contributo sarà inefficace. Grazie per
l'ascolto.
Un desolato saluto.
Lettera firmata
12
ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015
Emily Dickinson
Un libro sul filo dei ricordi
Tita Matita è una bambina
cresciuta in una famiglia davvero unica, in cui era normale esprimersi in poesia, e
scrivere versi era un gioco
condiviso da papà, zie, fratelli, nonni, prozie… Quella
bambina è cresciuta, è diventata una donna, si è dedicata
ad altri bambini come insegnante, ha conosciuto
l’amore, è diventata mamma
di Enrico suo unico amato figlio. Il libro narra di questo e
di altri doni che ha avuto
dalla vita, doni che l’hanno
preparata a vincere la sua più
grande sfida.
Maria Teresa Mosconi è l’autrice di questo agile, intenso
libro, che lega sul filo dei ricordi il suo passato al presente e al futuro… Le prime
pagine sono occupate dai
racconti recenti. “Scrivendo a Enrico – esordisce – mi è
nata dentro la voglia di un cammino a ritroso, con cui
raccontare la vita sin dalla più tenera età. E quante sorprese già in questo viaggio della memoria…”
È un raccontare lieve, il suo, di affetti, di infanzia spensierata, della sua famiglia, dalle nonne ai genitori, fratelli,
zii, cugini, amiche, senza scordare la storia del bizzarro
vezzeggiativo TitaMatita. E non dimentica i ragazzi e le
ragazze de “I Mille Volti” il gruppo nato sull’onda della
scrittura da lei guidato. E poi Enrico, che occupa lo spazio
più importante nella sua vita, sempre presente nelle sue
narrazioni.
Episodi e frammenti di vita vissuta riemergono tra queste
pagine, e volti e luoghi e dialoghi si sovrappongono in un
turbinio di emozioni:
emerge dai racconti la
sua gratitudine nei confronti della vita e la sua
fede negli altri. Enrico
non c’è più, e nelle ultime pagine del libro
Maria Teresa scrive ancora “Caro Enrico, questa volta ti ricordo in un
modo tutto particolare.
Nei libri precedenti – e
non sono stati pochi –
ho narrato della nostra
speciale
comunicazione, del tuo essere
poeta, della tua amicizia col gruppo “I Mille
Volti” , del tuo allontanarti per sempre da
noi… e infine di quel
soffio di luce che tu ci
ritorni in modo magicamente inspiegabile”.
E, come scrive Duccio Demetrio, cultore di memorie e
biografie, “La memoria ha bisogno di essere aiutata a non
abbandonarci quando se ne comprenda il valore essenziale, il nesso inevitabile con il nostro presente e futuro”.
Titamatita
MariaTeresa Mosconi
Archivio Dedalus Edizioni, pp. 57; 10 euro.
Maria Teresa Mosconi ha pubblicato varie raccolte di
prosa e poesia, tra cui “Dal silenzio una voce” ExCogita
editore, 2011 e “Un soffio di luce” Archivio Dedalus Edizioni, 2013, libro che raccoglie l’esperienza de “I Mille
Volti”. www.dedaluspoemvideo.it
Lea Miniutti
Tisane disintossicanti
per le vostre “pulizie di primavera”
Con l’arrivo della bella stagione, il gesto di attenzione migliore che potete avere nei confronti del vostro corpo è
quello di “ripulirlo”. E dunque via libera alle tisane disintossicanti con Tarassaco, Carciofo, Cardo, Bardana da
prendere al mattino a digiuno, prima della colazione che
sarà buona se completa di frutta e noci o mandorle.
L’inverno con le influenze e i lauti pranzi ha lasciato
tracce e scorie. Dunque come di solito fate pulizie di primavera in casa, fatele anche nel vostro corpo.
E se volete osare di più, organizzate una giornata di digiuno da dolci, carne, pesce e formaggi. Solo riso integrale
o pasta integrale e verdure con frutta e frutta secca.
Tanta acqua fresca, almeno un litro e mezzo. Vi sentirete
più leggeri, anche nel pensiero.
Le occasioni per divulgare tutto quel che entra in contatto col mondo naturale, e in particolare tutto quel che
riguarda le Piante Officinali, sono rare. Approfitto perciò
di questo spazio per ringraziare la Biblioteca Chiesa
Rossa e il suo direttore, Pasquale La Torre, per aver dato
l’opportunità a me e alle ragazze che fanno parte dell’Associazione Streghe Verdi di parlare per quattro lunedì
proprio di Piante Officinali. Le conferenze, tutte molto
affollate, sono state seguite da un pubblico attento ed entusiasta.
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di Anna Muzzana
&
Occasioni come queste devono moltiplicarsi in Zona 5,
per far conoscere ai giovani l’immenso patrimonio che il
nostro territorio possiede e noi, come generazione degli
anni ‘50-‘60, abbiamo il compito di raccogliere la conoscenza dalle generazioni precedenti – nonni e bisnonni
– e fare in modo che diventino cultura per le nuove generazioni. Altrimenti andrà tutto perduto, affolleremo le
farmacie (neanche le erboristerie) per chiedere erbe in
flaconi di plastica senza sapere cosa stiamo assumendo.
Per continuare questo nostro lavoro, che facciamo con
grande passione, per aprile e maggio stiamo organizzando, nei fine settimana, uscite sul territorio per riconoscere le Piante Officinali e raccoglierle nel modo più
corretto.
È un momento di condivisione molto bello, dove si possono fare domande, verificare la propria conoscenza sul
campo e confrontarsi con altre persone che nutrono gli
stessi interessi e passioni. Chi vuole partecipare, per
avere informazioni e aderire, basta che ci contatti (sotto,
gli indirizzi mail).
Intanto, buona primavera a tutti!
Paola Grilli, Naturopata
[email protected]
[email protected]
Paura individuale e paure collettive
«Non c’è un sentimento che cresca più rigoglioso della
paura e saremmo ben poca cosa senza le paure che abbiamo patito. Le nostre paure non vanno mai perdute,
anche se i loro nascondigli sono misteriosi». Credo che
la bellissima frase di Elias Canetti riesca a cogliere il
senso assoluto della paura nella vita dell’uomo, la sua importanza nel determinarne il tipo di esistenza e le sue radici legate in modo indissolubile con l’età dell’infanzia,
perché ciò che è avvenuto nella nostra vita durante l’infanzia è destinato a rimanere il nodo intorno a cui si sviluppa la vita futura.
Abbiamo paura di ciò che in qualche modo abbiamo vissuto più o meno direttamente e consapevolmente nel
primo periodo della nostra esistenza, tra queste la paura
della morte è la più grande e, a mio parere, la sola vera
paura dell’uomo, perché è il solo avvenimento dopo la nascita di cui non conosciamo nulla. Nascendo, lasciamo il
sicuro grembo materno per la luce abbagliante del mondo
e durante la nostra infanzia ci accade via via di chiudere
un periodo della nostra esistenza per aprire quello successivo; anche questo significa un po’ morire, perché ogni
giorno muore una parte di noi e una nuova ne nasce.
Paura della morte significa paura della fine di qualcosa,
paura di perdere qualcuno o di perdere se stessi, paura
di ciò che non si può dire perché non si conosce. La paura
è quindi una voce che ereditiamo dal passato spesso
senza rendercene conto.
È così che con alcune paure, quelle che abbiamo imparato
a riconoscere, riusciamo a convivere, di altre invece non
conosciamo nemmeno la causa e sono queste, quelle del
tutto irrazionali, che ci fanno soffrire sicuramente di più.
Ci assalgono all’improvviso e ci trovano assolutamente im-
preparati ad affrontarle. Allora veniamo colti da crisi di
ansia e panico e ci sentiamo in balia di nemici sconosciuti.
Viviamo in attesa timorosa e persistente di eventi infausti
e il continuo stato di allerta suscita in noi emozioni che
interferiscono con la percezione e con la valutazione degli
eventi. Abbiamo bisogno di continue rassicurazioni e
spesso dipendiamo psicologicamente da altri.
Non di rado questa condizione si traduce in uno stile di
vita timoroso e rinunciatario, all’insegna del pessimismo.
Spesso però le paure derivanti da questo stato d’animo
riescono a governare la nostra vita tanto quanto le altre,
perché diventano parte del nostro carattere e della nostra
personalità.
A volte capita di ereditare le paure da altri, dai nostri genitori o da chi ci è stato particolarmente vicino durante
l’infanzia e di trovarsi a convivere con paure che non sarebbero state nostre se qualcuno non ce le avesse inculcate. Una paura di altri si tramanda a noi così come si
tramanda la conoscenza e lo stesso processo si realizza
per le paure collettive. Le paure della massa sono in
fondo molto simili a quelle dell’individuo: la paure delle
malattie, delle guerre, dei disastri ambientali, l’incubo
dell’estinzione nucleare sono forse collettive, ma in fondo
riguardano la sola vera paura dell’uomo singolo, cioè
quella della propria estinzione. Ma se c’è una cosa che
potrebbe aiutare l’uomo a convivere con le proprie paure
è cercare di arrivare a conoscerle, perché conoscerle significa soprattutto conoscere se stessi e i propri limiti.
Ricordiamo, come dice Shakespeare, che l’uomo che ha
paura è «come l’uccello che è stato invischiato in un cespuglio e prende a dubitare, con ali tremanti, d’ogni cespuglio che vede».
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ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013
ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015
Walter Bonatti, un italiano eccellente. Da non dimenticare
Alpinista eccezionale, fotografo e documentarista ha scalato le montagne più alte ed esplorato gli angoli più remoti della Terra
Antartide, quadrante neozelandese, 1976
“F
otografie dai grandi spazi” (Palazzo
Lombardia – 13/11/2014- 8/3/2015), è
il titolo della grande mostra foto-autobiografica dedicata di recente al grande Walter Bonatti e alle sue epiche imprese
alpinistiche e di esploratore.
Fotografo e narratore delle proprie gesta, giornalista e documentarista, Bonatti ha iniziato
l’avventura della sua vita dalla montagna, suo
primo grande amore. Alla domanda sull’afflusso
dei visitatori, gli organizzatori hanno però risposto con un tiepido e insoddisfacente “discreto”. Eppure Bonatti è stato tra i più validi e
originali esploratori del globo terrestre, oltre
che uno dei più grandi alpinisti di sempre. Un
italiano eccellente, coetaneo di Folco Quilici
(sono nati entrambi nel 1930), anch’egli grande
esploratore, documentarista, regista storico e
giornalista. Ma, a differenza di quest’ultimo, che
ha meritatamente collezionato innumerevoli
premi e benemerenze, i riconoscimenti a Walter
sono sempre stati scarsi. Strano destino di un
solitario amante della vita e della natura, che
per 50 anni ha difeso strenuamente le sue verità contro ipocrisie e maldicenze.
L’infanzia
Bonatti nasce a Bergamo il 22 giugno 1930 da
Angelo e Tina. Pur conoscendo l’imperioso divieto del regime fascista per i nomi stranieri, gli
viene ugualmente imposto il nome di Walter,
con la “W” che padre e figlio difenderanno fino
alla caduta del fascismo. Sempre a causa del
conclamato antifascismo, Angelo Bonatti perde
una piccola attività commerciale. La famigliola
sarà sostentata solo in parte dalla madre; il
padre troverà piccoli lavori saltuari lontano da
Bergamo e il piccolo Walter andrà ad abitare
con zii, cugini e nonna paterna in campagna,
vicino a Cortemaggiore e al Po. È così che scopre che la solitudine è il suo rifugio prediletto
per leggere e fantasticare sui libri di Salgari,
London, Defoe, Melville, Conan Doyle ed Hemingway.
Nel 1939 la famiglia si trasferisce a Monza dove
Walter frequenterà le scuole medie e, conseguita la licenza, per aiutare la famiglia cercherà
un impiego presso un amico che vende materiale ferroso all’ingrosso; verso la fine del 1949
verrà assunto alla Falck come manovale.
L’attività sportiva
Inizia a frequentare la montagna nel 1946
presso la Società “Forti e Liberi”. È l’occasione
per cominciare a frequentare i sentieri della
Grigna e del Resegone scoprendo così la sua
vera vocazione per la montagna e l’arrampicata.
Nel 1948 entra a far parte del Gruppo alpinistico monzese “Pell e Oss” dove incontra amici
con i quali compirà un intenso percorso di vita
fatto di vittoriose scalate, ma anche di sconfitte
e delusioni. Del gruppo “Pell e Oss” fanno
parte, oltre a Bonatti, Andrea Oggioni, Josve
Aiazzi, Alini Baldassarre, Walter Paganin, Demo
Martinelli (marito dell’autrice dell’articolo
NdR), Emilio Villa, Gaetano Maggioni, Felice
Battaglia, Carluccio Casati e una schiera di
tanti altri giovani. I primi nominati sono coloro
che hanno affrontato difficoltà, in scalata, di 6°
e 6° grado superiore, considerate allora le difficoltà più ambite per un rocciatore che avesse
voluto diventare “guida alpina” o accademico
del Cai (Club Alpino Italiano). Saranno questi
i riconoscimenti attribuiti a Walter Bonatti.
L’alpinista è, per sua vocazione, un po’ misantropo e solitario, difficile capirlo. Lo capisce chi,
amante della montagna, ha avuto la fortuna di
conoscere Walter e chi scrive questa fortuna
l’ha avuta, anche se per un periodo molto breve.
Erano gli anni 50. Finalmente quei giovani potevano considerare la montagna la meta delle
escursioni domenicali, delle arrampicate su facili o più impegnative pareti rocciose, potevano
riunirsi nei rifugi in allegra e cameratesca compagnia. Non più la montagna delle bande partigiane che nei suoi boschi e anfratti si
nascondevano e tramavano contro il comune
nemico nazifascista. Il costo di questa vacanza
era solo quello del biglietto del treno accelerato
che partiva verso le 4,30 dalla Stazione Centrale
di Milano e raggiungeva Lecco toccando
quasi tutte le stazioncine intermedie. Al
Pian dei Resinelli si arrivava, da Laorca, attraverso la Val Calolden la cui ascesa consentiva di rafforzare i muscoli delle gambe.
I rifugi del Pian dei Resinelli erano le basi
dalle quali partivano i rocciatori verso
quella palestra naturale che era la Grigna.
Walter era dotato di un intuito speciale che
gli indicava l’appiglio più facile per raggiungere la vetta, ma anche di potenza fisica sebbene all’apparenza fosse magrolino
ma con bicipiti d’acciaio e polpastrelli
prensili come ventose. Sulla terrazza dell’Albergo “Italia”, al Pian dei Resinelli, il sabato sera si ballava al suono di uno
sgangherato grammofono, ma tanto bastava per stare in allegria. Anche Walter
frequentava la terrazza dell’Albergo Italia,
ma se ne stava in disparte discutendo con gli
amici del gruppo “Pell e Oss”: Walter, Andrea,
Demo, Felice e pochi altri. Aveva capelli e occhi
nerissimi, scintillanti e acuti; molte ragazzine
cercavano di attirare la sua attenzione, ma lui
neanche le vedeva; era ormai considerato, negli
anni ’50, un fenomeno avendo già affrontato pareti difficili, specie sulle Dolomiti. Le guglie
della Grigna le aveva scalate quasi tutte: la Guglia Angelina, i Magnaghi, il Fungo, il Campaniletto...
“Caso K2”: le accuse e la verità tardiva
Saltando il periodo pur glorioso della Grigna e
di altre notevoli imprese, ritroviamo Walter, nel
1954, convocato dal geologo Ardito Desio per
far parte della spedizione alla conquista del K2,
la seconda montagna più alta del mondo, dopo
l’Everest. La selezione per la squadra è durissima: prove cliniche e termiche di resistenza,
capacità di acclimatamento in atmosfere rarefatte e inoltre una clausola, il cui rispetto
avrebbe portato notevole danno a Walter, in
altre parole l’obbligo, per tre anni, di assoluto
riserbo sui contenuti e lo svolgimento della spedizione, nessuna intervista e nessuna pubblicazione sarebbero state possibili per i singoli su
quanto accaduto fra la coppia Bonatti/Mahdi
(portatori delle bombole d’ossigeno fino all’ultimo campo) e i prescelti per giungere in vetta,
Compagnoni e Lacedelli. Spazio e tempo non ci
consentono di approfondire questo aspetto. Diremo solo che Bonatti fu accusato da Compagnoni e Lacedelli di non aver consegnato le
bombole tanto che avrebbero raggiunto la vetta
senza ossigeno. Come da accordi, le bombole
furono lasciate in un certo punto dell’ultimo
campo, circostanza ripetutamente negata sia
da Compagnoni che da Lacedelli.
Dopo anni di polemiche, accuse e smentite, nel
1993 un medico australiano, Robert Marshall,
in una rivista trova due foto scattate in vetta al
K2 nelle quali si vede Compagnoni con la maschera per l’ossigeno e Lacedelli con un contorno di brina sul volto, segno evidente della
maschera appena tolta. Solo nel 2004 il Cai promuoverà una Commissione che riconoscerà ufficialmente il ruolo di Bonatti e la veridicità
della sua versione, riconoscimento in ritardo di
50 anni dopo inaudite sofferenze morali per
Walter. Egli dichiarerà: «Non mi interessa parlare della notte che cambiò la mia vita, che ha
reso il mio carattere per sempre sospettoso e
diffidente… Sapevo cos’era la cattiveria, ma
ignoravo l’infamia…, ero io la carogna, non loro
che avevano mentito… sono finito sul banco
degli accusati;… Sul K2 quella notte io sono
quasi morto, ma quello che mi ha ucciso è questo mezzo secolo di menzogna».
Nel 2004 il Presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi conferisce a Walter Bonatti il titolo di Cavaliere di Gran Croce. Recatosi alla
cerimonia di premiazione scopre di essere stato
premiato unitamente ad Achille Compagnoni.
Offeso per essere stato accumunato a Compagnoni del quale, ovviamente, aveva una pessima
opinione, con lettera al Segretario Generale
della Presidenza della Repubblica, restituisce
l’onoreficienza.
La tragedia del Monte Bianco
Nel luglio del 1961, con Oggioni e Gallieni (i
compagni dei “Pell e Oss” che gli avevano sempre dimostrato fiducia e solidarietà) tenta la
scalata del Pilone Centrale del Freney, sul
Monte Bianco. Lungo il percorso incontra una
cordata francese alla quale si unirà. Una violenta tempesta di neve li blocca, in parete, per
una settimana a soli 100 metri dalla cima. Dall’impresa ne usciranno vivi solo Bonatti, Gallieni e Mazeaud. I “Pell e Oss” tutti piangono
la perdita del caro Andrea Oggioni, compagno
di tante ascensioni al limite del possibile. Anche
in quell’occasione i giornali si scatenarono contro Bonatti che aveva
osato troppo trascinando nell’avventura gli amici di sempre.
suno gli insegna a scrivere eppure i suoi racconti trasmettono emozioni irripetibili.
La vita con Rossana
Bonatti ha sempre mantenuto molto riservata
la sua vita privata. Sappiamo che si sposa, nel
1972 con Giulia Carron-Ceva dalla quale divorzia nel 1979. L’unione vera, quella che cementa
due anime e le consolida in un unico pensiero,
in un’unica azione, è quella con l’attrice Rossana Podestà, già moglie di Marco Vicario, regista. Rossana sarà la sua compagna di
avventure nel mondo, lo accompagnerà in
escursioni anche pericolose e difficili, lo asseconderà a volte con riluttanza.
Durante una delle ultime escursioni, Rossana
si accorge di un’ombra sul volto del suo amato,
forse stanchezza, forse l’età non più giovane?
No, Walter è ammalato, ha un tumore al pancreas incurabile, questa la diagnosi all’ospedale
Gemelli di Roma. Quando il male peggiora e il
dolore si fa insopportabile, dall’Argentario dove
risiedono, Walter e Rossana tornano a Roma,
dal professore che lo aveva in cura. Questi dice
che non vi è camera disponibile neppure fra i
“solventi” dove i malati terminali non sono curati bene come in corsia! Ma in corsia l’accesso
a Rossana, fuori orario, è negato, perché “non
parente stretta”! Il professore suggerisce di portarlo a casa, ma Walter sta morendo, sta male,
non respira; viene trasferito in una lussuosa clinica in condizioni estreme. Muore la notte
stessa, 14 settembre 2011.
Il mondo perde così un dei suoi più valorosi e
validi testimoni della meravigliosa e incredibile
natura terrestre. Rossana Podestà lo seguirà il
10 dicembre 2013.
Pinuccia Cossu
In giro per il mondo
A poco a poco le Alpi furono abbandonate e, a 35 anni, Walter
tenta altri cimenti cogliendo l’opportunità che gli offriva il settimanale Epoca e concludendo la
propria carriera di scalatore
estremo. Dirà: «Ero un inviato particolare di Epoca, in quanto non
andavo in giro per il mondo a eseguire ciò che il giornale aveva stabilito, ero io a inventarmi gli
argomenti che nascevano sull’onda dei miei sogni». Gira così il
mondo: dalla Patagonia all’Australia, dall’estremo Nord all’estremo
Sud, dai deserti infuocati alle zone
più fredde e inospitali della terra.
Autodidatta in tutto, nessuno gli
insegna a fotografare eppure le
sue foto sono tra le più belle, nes-
Cile, Isola di Pasqua, 1969
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ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015
Le iniziative delle biblioteche di zona
La Resistenza nei nostri quartieri: ricordi della “Liberazione”
Cineforum, mostre e laboratori alla “Sant’Ambrogio”
Inizia mercoledì 8, alle 18.15, il cineforum “Con gli occhi delle donne”, curato
dal Consiglio di Zona 6 in collaborazione con l’associazione “Art & Sol”, nell’ambito di “Barona Movie Tour”. Prima pellicola in programma, “Water”, di
Deepa Mehta. Attraverso la storia di una ragazzina indù abbandonata dai
suoi familiari, il regista descrive la condizione delle donne in India.
Le proiezioni continuano il 15, sempre alle 18.15, con “Philomena”, di Stephen
Frears. L’opera, che ha avuto notevole successo nelle sale, narra la storia di
un’adolescente irlandese ripudiata dalla famiglia dopo essere rimasta incita
e chiusa in un convento di suore, dove le viene sottratto il bambino per darlo
in adozione.
Terzo film di questo ciclo è “Gloria”, di Sebastian Lelio, programmato per il
22, alle 18.15. La protagonista cerca di ricostruirsi una vita dopo il divorzio,
sperando in un nuovo amore. Ma la ricerca si rivelerà insidiosa. Grazie anche
a una sceneggiatura ben calibrata, il regista segue la vicenda della protagonista con naturalezza e maestria.
L’appuntamento finale è per il 29, solita ora, con “Miss Violence”, un’opera
(vietata ai minori di 14 anni) di Alexandros Avranas, che indaga nell’inferno
familiare vissuto da una bambina che si uccide proprio il giorno del suo undicesimo compleanno.
Giovedì 9, alle 18, sarà inaugurata la mostra “Incontro con la natura”, di Marzo
Grattoni, un fotografo che ama le meraviglie naturali e pone al centro del
suo obbiettivo animali e fiori, con una grande attenzione per i colori. L’esposizione proseguirà fino al 22.
Dal 10 al 24, sarà esposta una mostra sulla Resistenza a cura dell’Anpi Barona.
«Con questa iniziativa – dice Ivano Casati, vicepresidente dell’Associazione
- vogliamo sostenere le celebrazioni del settantesimo anniversario della Liberazione. Nove pannelli illustreranno il contributo che i partigiani, i lavoratori e la popolazione del quartiere hanno dato alla lotta per la conquista
della libertà e alla successiva difesa della democrazia». L’esposizione sarà
inaugurata venerdì 10, alle 18, con la proiezione di “Mariet”, un documentario
sul partigiano Mario Ciurli.
Sabato 11, alle 10, si terrà il secondo incontro della “Cucina delle storie”, a
cura di “Teatro del Sole”, per bambini da otto a dodici anni. Con la guida di
due chef, i ragazzi proseguiranno la ricerca di elementi scenografici, musiche
e costumi necessari alla rappresentazione di un racconto. Terzo appuntamento il 18, alle 10. Per partecipare occorre la prenotazione.
L’11, ore 16.30, verrà anche presentato il libro “Ha capito Signor Generale?”,
in cui l’autore, il maratoneta Felice Umberto Fasolato, rievoca il periodo vissuto sotto le armi.
I bambini dai quattro anni in su potranno ritrovarsi giovedì 16, ore 16.45, per
entrare nell’aromatico mondo delle spezie e divertirsi a preparare deliziosi
cracker da cuocere poi a casa. Il laboratorio è a cura dell’associazione “Bambini in cucina”. È necessario prenotare.
Sabato 18, ore 16.30, ancora un appuntamento per i più giovani, che si riuniranno per il gruppo di lettura “Croccanti coccodrilli”. Il gruppo degli adulti
(narrativa) si ritroverà invece il 23, alle 17.30; quello per gli appassionati di
poesia, il 29, alle 17.30.
Il 27, ore 18, Mario Aggugini e Ida Bossi terranno una conferenza sulle Cinque
Giornate di Milano.
Fra Cristoforo: cucina, teatro e altre storie
Tutti i mercoledì, dal primo aprile al 20 maggio, alle 17, si terrà l’ultimo ciclo del
laboratorio “Musicainfasce” per bambini e genitori che vogliano iniziare l’apprendimento della musica secondo il metodo Gordon. Per informazioni e
iscrizioni rivolgersi alla biblioteca.
Anche la “Fra Cristoforo” aderisce al progetto “La cucina delle storie” - che
riprende il tema di Expo 2015 sulla nutrizione - e sabato 11, alle 10.30 presenta
il laboratorio di educazione alimentare “Il mio libro di ricette di riso”. Leg-
gendo una favola, i bambini dai cinque agli undici anni conosceranno le caratteristiche e la versatilità di questo cereale, che è il più consumato nel
mondo. Il secondo incontro sull’argomento si terrà il 18, alle 10.30. Con un
divertente gioco dell’oca i ragazzi (età 6 – 11anni) viaggeranno alla scoperta
dei paesi in cui si coltiva il riso. È richiesta la prenotazione.
L’11, alle 16, Livia Rosato condurrà l’animazione “Oggi ti racconto che…”,
per bambini dai quattro agli otto anni. L’iniziativa fa parte di “Benvenuta
primavera in Zona 5. Edizione 2015”, una serie di manifestazioni organizzate
dal “Centro culturale Conca Fallata”.
Martedì 14, ore 10, in ricordo della Resistenza, l’Anpi Stadera organizza un
interessante incontro per le scuole. «Il quartiere Stadera ha dato un eccezionale contributo alla lotta di Liberazione – dice Andrea Cattania, presidente della Sezione L. Fiore , P.
Garanzini. - Protagonisti di
molti episodi furono numerosi
giovani, come testimoniano le
lapidi sui muri della nostra
zona, segno della massiccia
partecipazione alla Resistenza
da parte degli abitanti di quella
che allora veniva chiamata la
‘Baia del Re’. Oggi è più che
mai necessario far conoscere ai
ragazzi le azioni svolte da quei
nostri concittadini e gli ideali
che li spinsero a sacrificare la
loro stessa vita. Con tale spirito
intendiamo presentare a studenti e insegnanti delle scuole
le ‘Strade delle lapidi’». Dopo questo primo appuntamento di presentazione,
seguirà, il 28 aprile, una camminata nelle vie in cui si trovano le iscrizioni
commemorative.
Il 15, alle 18, si svolgerà la presentazione del romanzo storico di Luigi Barnaba
Frigoli “La Vipera e il Diavolo”, storia della cruenta lotta fra Gian Galeazzo
e Bernabò Visconti per la conquista del potere, nella Milano trecentesca.
Sabato 18, ore 17, la “Compagnia degli Orbitanti” di Livia Rosato presenterà
la prova teatrale “Mettiamo in scena il lavoro”. Sarà una piacevole occasione
per riflettere sui cambiamenti apportati al settore lavorativo con le nuove
norme, tuttora la centro di accesi dibattiti.
Mercoledì 22, ore 17, sarà presentata la mostra “Arts & Foods”, che si terrà
alla Triennale dal 9 aprile al primo novembre per mostrare con una sorprendente varietà di opere le relazioni fra espressività artistica e cibo.
Mercoledì 29, alle 18, per il ciclo “Un senso dai classici”, Carlo Marchesi si soffermerà sui “Canti” di Giacomo Leopardi.
“Chiesa Rossa”: dai bambini di “Emergency” alla dieta in gravidanza
Il 9 aprile, alle 18.30, Felice Umberto Fasolato presenterà il suo romanzo autobiografico “Ha capito Signor Generale?”, in cui racconta le sue esperienze
di vita militare.
Sabato11, ore 14, i bambini dai 5 agli 11 anni potranno mettersi alla prova col
laboratorio “Il mio libro di ricette di riso”, che rientra nel progetto “La cucina
delle storie”, un’originale sperimentazione delle biblioteche in cui i ragazzi
dovranno elaborare gustosi menù a base di storie scritte e orali, ispirandosi
ai nove percorsi tematici (cluster) di Expo 2015: riso, cacao, caffè, frutta e
legumi, spezie, cerali e tuberi, biomediterraneo, isole mare cibo, zone aride.
Altro appuntamento della stessa iniziativa, questa volta per ragazzi dai 6 ai
12 anni, il 18 aprile, ore 16. Per partecipare ai laboratori è necessaria la prenotazione.
L’anarchismo dall’unità del nostro Paese alla fine dell’Ottocento, il socialismo
fino agli inizi degli anni Venti e il comunismo nell’Italia del secondo dopoguerra sono gli argomenti che il professor Claudio Gallonet tratterà lunedì
13, alle 21, nel primo incontro del quarto ciclo dedicato alla storia d’Europa.
Il 27 aprile, sempre alle 21, il professore parlerà invece del movimento cattolico, che fu all’opposizione durante il periodo postunitario e poi divenne forza
egemone della prima Repubblica.
Il 14, ore 21, Bruno Pellegrino, utilizzando anche proiezioni di foto d’epoca,
guiderà il pubblico in una passeggiata virtuale alla riscoperta di Porta Ticinese. A questo angolo storico della città il dottor Pellegrino ha dedicato uno
dei sei volumi della sua opera illustrata “Così era Milano”.
Secondo appuntamento con “Emergency” il 16 aprile, alle 21. Manuela Valenti,
pediatra di questa associazione umanitaria che soccorre nel mondo le vittime delle guerre e della
povertà, racconterà alcune sue esperienze
umane e lavorative, mostrando anche una serie
di fotografie. «Nei conflitti moderni - dice la
dottoressa - più del novanta per cento delle vittime sono civili. In un
caso su tre si tratta di
bambini. La guerra non
lascia solo morti e feriti
sul campo, ma anche miseria e fame. Distrugge il
sistema scolastico, l’intero tessuto sociale, economico e sanitario dei paesi coinvolti, che molto spesso hanno già grosse
difficoltà. I nostri pazienti rappresentano storie di infanzia negata ma anche
di speranza per il futuro. Penso, fra gli altri, a Mohammed, di quattro anni,
nel nostro ospedale in Panjshir per una polmonite severa; a Fatima, di quattordici mesi, tante treccine fermate da elastici colorati, gravemente disidratata a causa di una parassitosi intestinale; a Othinelle, di sette anni, due
grandi occhi neri, ricoverata per una forma di malaria cerebrale».
Il 17, alle 21, Maurizio Plebani e Riccardo Tammaro parleranno del progetto
“Milano intorno Milano”, consistente in una mostra fotografica (esposta dall’8
al 22) e in un documentario sulle realtà e sui complessi legati al mondo agricolo tuttora esistenti intorno alla città.
Martedì 21, ore 21, a cura dell’Anpi di Zona 5, si terrà la presentazione del
libro di Antonio Quatela “Sei petali di sbarre e cemento”. Il libro parla del
carcere di San Vittore, primo campo di concentramento in Italia dove furono
rinchiusi migliaia di antifascisti e di ebrei prima della deportazione. Durante
l’incontro saranno esposti i disegni segreti di un prigioniero.
Il 23, vari aderenti all’Associazione Librai Antiquari d’Italia esporranno opere
di grande pregio e raccoglieranno fondi destinati all’alfabetizzazione nelle
zone più disastrate.
Il 23, dalle 21, si svolgerà la serata “El nost Milan. La Milano che fu e quella
che sarà”, a cui prenderanno parte il direttore artistico del Festival della
Letteratura di Milano, Milton Fernandez, il giornalista e scrittore Leonardo
Coen (che presenterà il suo libro “Renato Vallanzasca. L’ultima fuga”), i cantautori Mario Toffoli e Giancarlo Peroncini.
Ultimo appuntamento del mese, il 29 aprile, ore 21, con “Il cibo ti fa bella in
gravidanza e allattamento”, un incontro - condotto dalle ostetriche Selene
Siria Alessandro e Monica Semeraro – sulla corretta alimentazione da seguire durante la dolce attesa.
Fabrizio Ternelli
9-14 APRILE, EX FORNACE, ALZAIA NAVIGLIO 16
IN MOSTRA FINO AL 20 APRILE ALLO SPAZIO DEL SOLE E DELLA LUNA DI VIA DINI
ALLA LIBRERIA SAN GOTTARDO
Lorenzo Mazza, opere scelte in mostra
“Il tutto dall’uno”, l’arte di Franco Natalini
“La riva, il borgo
e la Baia del re”
Dal 9 al 14 aprile, presso l’ex Fornace, Alzaia Naviglio
16, l'artista milanese Lorenzo Mazza (www.lorenzomazza.it torna a esporre in città con un'ampia antologica che ripercorre la sua produzione più
recente. L’artista vive e lavora a Milano e ha esposto
alla Galleria delle Ore, alla Permanente e ha partecipato a oltre settanta mostre. Sue opere si trovano in
gallerie pubbliche e private in Italia e all'estero, tra le
quali la collezione di Arte Contemporanea della Farnesina. In questa mostra il visitatore, ammirando tele
come L’insonnia del ragno, Lucy, Altalena, Interno
di studio e altre produzioni storiche, potrà scoprire il
mondo di segni e immagini che affiora dalla materialità di quegli ossidi utilizzati da sempre dall'artista.
Al vernissage, previsto per il 9 aprile alle ore 18, il
poeta Alberto Pellegatta introdurrà la mostra con un
appassionato testo critico.
Franco Natalini torna a esporre
presso lo Spazio del Sole e della
Luna di via Dini 7, con una mostra
ricca che sancisce una nuova fase
del suo percorso creativo e della
sua ricerca artistica, incentrata
su una sperimentazione costante
sull’essenza della vita, che si traduce in sempre nuove forme e
materiali. “Il Tutto dall’uno”, questo il titolo della mostra che contiene 30 opere, rimarrà aperta
fino al 20 aprile. Orari di apertura:
dal lunedì al venerdì dalle ore 10
alle 18; il venerdì dalle 10 alle 13;
sabato e domenica chiuso.
Ingresso libero.
Il giorno 9 aprile alle ore 18 presso
la Libreria del Corso, di corso San
Gottardo 35, si terrà la presentazione del libro: “La riva, il borgo e
la Baia del re - La gente dei Navigli
ricorda...”, editrice Graphot.
Sarà un momento speciale per ricordare e raccontare la vecchia
Milano con i suoi Navigli attraverso gli occhi e la memoria della
sua gente. Insieme all’autore Roberto Marelli interverrà alla presentazione il saggista Pier Luigi
Amietta.
C.M.
15
ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015
ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013
CONCORSI PER FOTOGRAFI, VIDEOMAKER E MUSICISTI
Temple Grandin: un film sull’autismo
Al Centro Asteria la vita della grande scienziata autistica
e un confronto con gli esperti per conoscere questo disturbo più da vicino
sona con prenotazione allo 028460919) perché
è bello incontrarsi e conversare. Seguirà un
momento di approfondimento, per conoscere
le esperienze vicine, e poi sarà lasciato spazio
alle emozioni che il cinema sa offrire: all’auditorium del Centro Asteria sarà proiettato il
film “Temple Grandin. Una vita straordinaria”,
la biografia di una donna autistica, dalle difficoltà dell’infanzia all’affermazione professionale come zoologa ed esperta nella gestione di
attrezzature negli allevamenti di bestiame, autrice di “La macchina degli abbracci” e “Il cervello autistico”.
Da fissare dunque in agenda, 8 aprile al Centro
Asteria: un’occasione per far incontrare un bisogno (di conoscenza, di intervento, di essere
accolti) e una disponibilità (di competenze,
di attitudini, di amicizia) per rendere concreto
il diritto delle persone con disabilità a partecipare. Diritto grandissimo e urgente.
“Light It Up Blue”: il 2 aprile in tutto il
mondo si accendono di blu monumenti,
piazze, abitazioni…è il modo silenzioso e
suggestivo scelto dall’associazione americana “Autism Speaks” di partecipare alla
Giornata mondiale per la consapevolezza
dell’autismo.
“Far conoscere l’autismo” e “conoscerlo” è
però fondamentale, affinché cresca la consapevolezza delle profonde difficoltà di chi
lo vive e si sviluppi la sensibilità necessaria
a comprenderla e sostenerla. Per questo
motivo, genitori, educatori e operatori culturali hanno messo in comune forze e volontà per organizzare l’8 aprile alle ore 20 al
Centro Asteria, una serata sull’autismo
aperta davvero a tutti con l’attenzione per
la fragilità umana e la valorizzazione dell’espressione artistica. Ci sarà un momento
conviviale con un aperitivo (5 euro a per-
Al via il nuovo concorso fotografico di Gi.U.Li.A, l’associazione delle giornaliste. In sintonia coi temi 2015
di Unesco ed Expo, sull’energia che produce cibo ed
è a sua volta il prodotto del nutrimento, lo Sguardo
di Gi.U.Li.A propone ai concorrenti di concentrare
l’attenzione sulle donne, la loro forza e l’ingegno, la
loro storia e il futuro come futuro di tutti. Racconti
per immagini che consentono molte chiavi interpretative - documentaria, simbolica, appassionata, di-
vertita - . Titolo: «Donne elettriche. Luce, nutrimento, energia». Una proposta aperta che consente
ai concorrenti di riflettere in un’ottica di genere sul
ciclo della vita, sulle responsabilità nel produrre
«buoni alimenti» per il corpo e per la mente, sulla
necessaria liberazione delle energie femminili. Termine per la consegna delle opere: 12/09/2015.
Per informazioni sul concorso:
[email protected]
Sabato 23 e domenica 24 maggio, si svolgerà presso
lo Spazio cultura Seicentro di via Savona 99, il
primo Concorso Nazionale di Musica da Camera
per giovani musicisti. L’iniziativa, promossa dall’Associazione culturale “Musikensamble” insieme al
patrocinio del Comune di Milano (CdZ 6), è stata
organizzata allo scopo di incoraggiare l’impegno e
la passione dei più talentuosi. L’invito a partecipare
è rivolto agli allievi dei Conservatori di Musica, di
Istituti musicali pareggiati, di Licei musicali, di
Scuole Civiche, di Scuole medie a indirizzo musi-
cale e di Scuole private di musica. Le domande di
iscrizione dovranno pervenire entro e non oltre venerdì 8 maggio 2015 al Maestro Domenico Lafasciano - Presidente Associazione Culturale
Musikensamble- Via Tolstoi, 4- 20146 Milano.
Per ulteriori informazioni scrivere a :
[email protected] oppure
telefonare al Domenico Lafasciano, 3286743603.
Il concorso è aperto a tutti i giovani musicisti di
qualsiasi nazionalità purché residenti in Italia, è
articolato in quattro sezioni ciascuna.
G. B.
ALLA FONDAZIONE MARCONI DI MILANO FINO AL 17 APRILE
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Le opere di Uncini e Jori in mostra
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di zona 5
Agenda aprile 2015
Teatri
Cinema
Da venerdì 10 a domenica 12 ore 20.45, domenica ore 16 al
teatro Ringhiera “Bucolive” il teatro che vuole diventare
luogo ideale per la forma narrativa ideata.
Il teatro che vuole superare per immaginazione l’immagine
filmica. A cura de Il filo di paglia, coreografia Maria Carpaneto, regia Marco Maccaferri.
Dal 16 al 19 ore 20,45, domenica ore 16 al Teatro Ringhiera
“La gabbia (figlia di notaio)” di Stefano Massini; si affronta
il difficile rapporto fra una figlia condannata per banda armata
e la madre scrittrice che va trovarla in carcere. A cura de Il teatro della Cooperativa, regia Renato Sarti con Federica Fabiani,
Vincenza Pastore, musiche Carlo Boccadoro.
Sabato 18 ore 15.30 presso Biblioteca dell’Antonianum
messa in scena di “Sotto Sopra” una cavalcata nella storia
di Milano e le sue trasformazioni, a cura di Clara Monesi,
con Enzo Florio, Salvatore Novello, Pierangelo Parolini,
Laura Rozza, Sergio Solenghi della Compagnia “I Rabdomanti”. Ingresso libero.
Dal 19, 20, 21, ore 20.30 al teatro Pimoff va in scena “Genesiquattrouno” liberamente ispirato alla vicenda di Caino e
Abele: una riflessione sul conflitto, sull’amore e quanto scatena il sospetto verso l’altro, con Gaetano Bruno, Francesco
Villano.
Dal 30/4 al 3/5 e dal 7 al 10/5 ore 20.45, domenica
ore 16 al teatro Ringhiera “NazionalPopolare (da Gramsci al gossip)”. Nella società dello spettacolo globale e del
liberismo senza più regole quale nesso esiste tra potere
e cultura? a cura di Atir/ Ringhiera, con Serena Sinigaglia, Mattia Fabris e Arianna Scommegna, regia di S. Sinigaglia.
Continua il ciclo di film “L’anima del cibo” ancora quattro
serate, ore 20.30 al Cam Tibaldi, promosso dal CdZ5; giovedì 2 Il pranzo di Babette di Gabriel Axel; giovedì 9 Come
l’acqua per il cioccolato di Alfonso Arau; inoltre il 16 e 23
su “Il cibo e la memoria” due serate dedicate alla letteratura,
arte e gusto. A ogni proiezione segue dibattito con il pubblico
presente. Ingresso libero.
Al centro Asteria mercoledì 8, ore 20,30 Temple Grandin;
domenica12, ore 16 Vita di Pi; martedì 14, ore 20,30 American Sniper; martedì 21, ore 20,30 Boyhood; martedì 28, ore
20,30 Selma – La Strada per la Libertà.
Concerti
La Fondazione Marconi presenta due mostre: una
selezione di opere su carta eseguite tra il 1959 e
il 1977 di Giuseppe Uncini (Fabriano 1929 – Trevi
2008); e un nucleo di dipinti inediti e di grande
formato, realizzati da Marcello Jori (Merano
1951) negli ultimi quattro anni, ispirati a Parigi e
all’Ile de la Grande Jatte. Due artisti di generazioni diverse che condividono un interesse per la
materia. La mostra, realizzata con l’Archivio Uncini, presenta tre nuclei di disegni che corrispondono ad altrettanti periodi della produzione
artistica di Uncini. Completano il percorso espo-
sitivo alcune opere in ferro e cemento. Accompagna la mostra un catalogo (Cambi Editore), a
cura di Bruno Corà. Marcello Jori è invece un artista versatile, che ama confrontarsi con linguaggi
diversi. Per l’occasione la Fondazione Marconi
presenta il Quaderno n. 17, Cambi Editore. Orario: martedì – sabato dalle ore 10 alle ore 13; dalle
ore 15 alle ore 19. Fino all’11 aprile 2015. Ingresso
libero. Sede: Fondazione Marconi Arte Moderna
e contemporanea – via Tadino 15 – Tel. 02
29419232 – www.fondazionemarconi.org.
Giuseppe Lippoli
DALL’11 AL 19 APRILE IN ZONA 5
Benvenuta Primavera!
Dall’11 al 19 aprile, il Centro Culturale Conca Fallata, con altre associazioni e privati della zona, invitano a “Benvenuta Primavera in zona 5”. Come di
consueto, l’evento sarà un modo per riscoprire natura, cultura, musica, sapori e benessere. Il programma prevede alcune visite guidate, serate
musicali, la poesia, corsi e laboratori per tutte le
età, la presentazione di libri e incontri per il benessere della persona. Durante la nove giorni verranno organizzati mercatini delle associazioni,
“aperitivi in musica”, degustazioni e pranzi collet-
Lunedì 13, 20, 27 ore 16 presso Auser Tre Castelli incontri su Expo: Storia delle esposizioni l° e ll° e ultimo
Biodiversità, a cura di Università della Terza Età.
Giovedì 23 ore 18.30 presso IEO in collaborazione con
SmartFood, per il ciclo “La donna al centro” incontro su: Prevenzione cardiovascolare.
Incontri & Libri
Mercoledì 15 ore 18 allo Spazio del Sole e della Luna incontro su “Elsa Morante: a trent’anni dalla scomparsa” con particolare riferimento al tema della Resistenza. Intervento di
Luciano Aguzzi, letture di Carla Spinella; modera G. Deiana.
Mercoledì 29 ore 18 allo Spazio del Sole e della Luna presentazione del libro “Piero Delfino Pesce e la rinascita mediterranea nell’anno del centenario della rivista Humanitas
1911-1924” di Nicola Canizza. Con l’autore Federico La Sala,
Giovanni Carosotti e Attilio Mangano; modera G. Deiana.
Martedì 7, 14, 21, 28 e 5/5 ore 21 presso Bonaventura, concerti jazz con (in ordine cronologico) Eva Somontacchi
Quarter, Rudy Manzolo Trio, Lo Greco Trio, Maciek Pysz Trio,
Simona Parrinello Quarter.
Giovedì 9 e 23 ore 21 presso Università Bocconi concerto per
pianoforte, il 9 Chen Guang, il 23 Alessandro Martire, in collaborazione con Furcht Pianoforti.
Sabato 11, 18, 25 ore 22.30 presso Bonaventura concerti di
musica di vario genere con (in ordine cronologico) AB Sometthing (roch), Free Soul (dance), Nonsolofunk (pop).
Domenica 26 ore 17 in S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa
per il ciclo “Cantantibus Organis” concerto per organo con
il M° Gabriele Levi.
Prosegue fino al 20, presso lo Spazio del Sole e della Luna
“Il tutto dall’uno” l’arte di Franco Natalini. Ore 10-18 dal lunedì al giovedì, ore 10-13 il venerdì, chiuso sabato e domenica.
Ingresso libero.
Fino al 2/5 alla Costantini Art Gallery “Il libro della pelle”
personale di Joanpere Massana.
Fino all’8/5 presso Università Bocconi (sala ristorante) esposizione di Franco Rognoni.
Fino al 17 luglio presso Fondazione A. Pomodoro “Il pane e
le rose” sulla necessità umana di nutrire non solo il corpo
ma anche lo spirito, mostra a cura di Marco Meneguzzo.
Conferenze
Mercati
Giovedì 9 ore 18.30 presso IEO in collaborazione con
SmartFood per il ciclo “La donna al centro” incontro su:
L’attività fisica, in relazione all’alimentazione.
Ogni sabato dalle 9 fino a sera presso Serra Lorenzini, mercato degli agricoltori, piante e fiori.
Domenica 19 dalle 9 alle 18 presso portico Cascina Chiesa
Mostre ed esposizioni
tivi, il tutto all’interno della Serra Lorenzini tra fiori
e piante, alla Cascina Campazzo nel parco del Ticinello, alla biblioteca di via Fra Cristoforo, al quartiere Stadera e nella sua chiesa.
Il programma verrà presentato al pubblico sabato
11 aprile 2015 alle 16 presso la Serra Lorenzini in
via Dei Missaglia 44/2 - segue rinfresco.
Per info e contatti:
Centro Culturale Conca Fallata – [email protected]
– tel 339.6104535 . Serra Lorenzini – www.serralorenzini.it – tel. 02.89501131
Rossa, mercato degli agricoltori con prodotti freschi di stagione direttamente dai produttori. Info: 02.6705544.
Riferimenti logistici
Atir Ringhiera, via Boifava 17, piazza Fabio Chiesa. www.atirteatroringhiera.it info: 02.8739.0039, 02.5832.5578. MM2
p.zza Abbiategrasso, tram 3, 15, 79.
Auser Tre Castelli via Martinelli 53 info: 339.2291840.
Biblioteca Chiesa Rossa, via Domenico Savio 3, info:
02.8846.5991.
Biblioteca dell’Antonianum corso XXII marzo 59/A info:
02.733.327.
Bonaventura via Zumbini 6, info: 02.3655.6618.
Cam Tibaldi viale Tibaldi 41 info:02.4870.2143; 338.4254.728.
Cascina Chiesa Rossa via Domenico Savio 3, MM2 p.zza Abbiategrasso, tram 3, 15, 79.
Centro Asteria, piazza Carrara, www.centroasteria.org
Costantini Art Gallery via Crema 8 info: 028739.1434.
Fondazione Arnaldo Pomodoro via Vigevano 9 info:
02.8907.5394.
IEO: Istituto Europeo di Oncologia, via Ripamonti 435, info:
02.5748.9798. [email protected]
S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa, via Neera 24, info:
02.8950.0817.
Serra Lorenzini via Dei Missaglia 44 angolo via De Andrè.
www.serralorenzini.it
Spazio del Sole e della Luna via U. Dini 7, tram 3, 15, MM2,
p.zza Abbiategrasso. www.associazionepuecher.it, [email protected] 02.8266379
Teatro Pimoff, via Selvanesco 75, www.pimoff.it, [email protected] . 02.5410.2612, tram 3, 15.
Università Bocconi via Sarfatti 25, via Gobbi 5 info:
02.5836.2325.
A cura di Lea Miniutti e Riccardo Tammaro
di Fondazione Milano Policroma
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ANNO XIX NUMERO 04 APRILE 2015