533 Kb / tipo: - Comune di Castenedolo
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6 SABATO 24 MAGGIO 2014 GIORNALE DI BRESCIA CASTENEDOLO In gita con la biblioteca per scoprire le bellezze di Ferrara e della Costa Azzurra ■ La biblioteca comunale «Renzo Frusca» è da sempre un importante punto di riferimento per i castenedolesi non solo per la cultura, ma anche per le iniziative sociali che organizza. Ogni primavera, come è ormai tradizione, la bibliotecaria Carla Malavolta propone gite rivolte a tutti coloro che desiderino visitare luoghi interessanti. Quest’anno le mete prescelte sono state due: Camargue e la Provenza, per chi ha voluto concedersi una pausa un po’ più prolungata dalla vita ordinaria; Ferrara per coloro che erano alla ricerca di una singola giornata fuori porta un po’ meno impegnativa. Nel primo caso i numerosi iscritti hanno potuto trascorrere quattro giorni indimenticabili tra le località più caratteristiche della Francia meridionale. La prima tappa è stata Aix en Provence: città universitaria dinamica ed esuberante. Il secondo giorno è stata la volta della splendida Avignone, scrigno di bellezze e tesori, come il Palazzo dei Papi e il Ponte di St-Bénezet, dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Non sono mancate poi le occasioni per lasciarsi affascinare da piccoli e graziosi villaggi come Les Baux de Provence, scavato nella roccia o, il giorno seguente, Saint Marie de la Mer, capoluogo della Camargue più selvaggia, perla costiera resa pittoresca dalla presenza di socievoli gitani che si improvvisano musicisti. Ultima tappa: Nizza e la suggestiva «Promenade des anglais» che la caratterizza. Il nutrito gruppo che invece ha optato per Ferrara, raggiunta in pullman in poche ore, ha avuto l’occasione di vivere una domenica all’insegna dell’arte, ma anche del relax e della tranquillità nella cittadina emiliana. In programma vi erano infatti una gradevole uscita in barca lungo il fiume Po e la visita guidata al centro della città comprensiva della mostra di Matisse. «Come sempre i destinatari delle iniziative hanno risposto con interesse e ad esperienza conclusa si dichiarano soddisfatti dei piacevoli momenti trascorsi in suggestive cornici urbanistiche e paesaggistiche» commenta lieta la bibliotecaria. Elisa Cavagnini «Fondazione Pio Ricovero» un bilancio sociale che punta alla persona ■La Fondazione Pio Ricovero nei In alto i gitanti in barca sul Po, sotto nel centro di Aix en Provence giorni scorsi in Sala Civica ha presentato alla comunità il suo primo bilancio sociale, un documento all’insegna della trasparenza che rende conto del lavoro che quotidianamente viene svolto alla Casa Albergo. Con l’occasione sono state infatti illustrate attraverso slide la struttura, l’organizzazione e la vita all’interno degli spazi di via Pluda. La realtà dispone di 67 posti letto per la Residenza Sanitaria Assistenziale, 15 «posti sollievo», 1 per il «servizio night» del Centro Diurno Integrato e 15 per il Centro Diurno Integrato. «Sonus Aeris», dal rock al gothic metal La parabola ascendente di un sestetto apprezzato Il gruppo posa per l’obiettivo: molti gli apprezzamenti per un’attività che punta alla qualità ed alla selezione dei brani vbLCIZeMl4TqM0Grh2aI01OadS98FVRPfRajHlXBsVE= ■ Quando si guarda nella stessa direzione è più semplice realizzare un sogno. Questo discorso vale di certo per i «Sonus Aeris», band che nasce nel 2009 e che dopo alcune scosse di assestamento assume i lineamenti attuali. Si tratta di sei giovani pieni di entusiasmo che prendono le mosse dal genere melodic & heavy metal ma che a oggi si dedicano prevalentemente al gothic metal. I componenti, che hanno già calcato numerosi palcoscenici di Brescia e Provincia, sono Giada, Alex, Roberto, Marco, Stefano e Andrea. Più l’imprescindibile assistente Valentina. «Ci sentiamo una grande famiglia perché abbiamo davvero molti punti in comune, primo fra tutti l’amore incondizionato per la musi- ca» spiega Roberto. «I Sonus Aeris sono per me molto più di una band. Con loro sono cresciuta e ho realizzato quello che ho sempre desiderato da piccola» aggiunge orgogliosa Giada. Per ora il gruppo propone cover all’affezionato pubblico, che partecipa sempre numeroso alle esibizioni, ma tra i programmi futuri c’è la realizzazione di pezzi propri. Il punto della situazione e le nuove proposte vengono formulati durate le prove, importante momento di confronto dal quale emerge l’impostazione che i singoli vogliono dare al progetto comune. «Anche se talvolta abbiamo visioni contrastanti, quello che conta è che riusciamo sempre a trovare un punto in comune» conclude Roberto.