Le mura dell`Eden: aspetti comunitari del gioco d`azzardo patologico

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Le mura dell`Eden: aspetti comunitari del gioco d`azzardo patologico
Le mura
dell’Eden. Aspetti
comunitari del
gioco dazzardo
Gioacchino Lavanco*
*Professore ordinario di Psicologia di comunità,
presidente dei corsi di laurea in Scienze dell’educazione,
Università degli studi di Palermo;
presidente di Alea Associazione per lo studio del gioco
d’azzardo e dei comportamenti a rischio
The Bridge on the River Kwai

Durante la seconda guerra mondiale
prigionieri britannici di guerra in
Birmania sono impiegati nella
costruzione di un ponte mentre una
squadra di guastatori compatrioti si
prepara a distruggerlo
Un cambio di prospettiva:
il nuovo Eden

La vulnerabilità è la predisposizione
ad essere facilmente attaccati, offesi
(ricevere delle ferite)

Il rischio è l’eventualità di subire un
danno, indica anche la presenza - più
o meno oggettiva - di un pericolo

La dipendenza è il bisogno/necessità
di ripetere, in modo non
controllabile, un comportamento
Dipendenza patologica
Definiamo col termine dipendenza
patologica una forma morbosa
caratterizzata dall’uso distorto di una
sostanza, di un oggetto o di un
comportamento; uno stato mentale
disfunzionale caratterizzato da un
sentimento di incoercibilità e dal bisogno
coatto di essere reiterato con modalità
compulsive; ovvero una condizione invasiva
in cui è presente il fenomeno del craving,
nell’ambito di un abitudine incontrollabile e
irrefrenabile che causa un disagio
clinicamente significativo.
Le dipendenze comportamentali
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Tra queste includiamo:
le dipendenze tecnologiche (ad es. Internet,
videogiochi, etc…)
la dipendenza da gioco d’azzardo
lo shopping compulsivo
la dipendenza sessuale
le dipendenze connesse ai disturbi del
comportamento alimentare
la dipendenza dal lavoro
la dipendenza da esercizio fisico
la dipendenza affettiva/tossicomania oggettuale
(la ricerca continuativa e incessante di
esperienze sentimentali e di stati di
innamoramento)
Ma anche
le dipendenze estreme
Anoressia:
dipendenza dalla
sensazione del vuoto e del nulla
Hackering: dipendenza dal divieto
Serialità killer: dipendenza
dall’omicidio
Stupro: dipendenza dal sesso violento
Stalking: dipendenza dal
comportamento molesto
CRAVING
Secondo Vincenzo Caretti, il craving è
caratterizzato da un’urgenza appetitiva di
ricerca di piacere, anche a svantaggio
della stessa volontà del soggetto; ovvero
una “fame” viscerale e travolgente che
sottovaluta il rischio e disconosce le
possibili conseguenze negative.
Comprende: 1) il desiderio irresistibile;
2) la dolorosa condizione mentale del
fallimento della volontà a resistere
all’impulso di agire; 3) la messa in atto
impulsiva; 4) la reiterazione compulsiva
del comportamento di dipendenza.
“Che cosa fai ?” chiese all’ubriacone che
stava in silenzio davanti a una collezione di
bottiglie vuote e a una collezione di bottiglie
piene.
“Bevo”, rispose in tono lugubre l’ubriacone.
“Perché bevi?” domandò il piccolo principe.
“Per dimenticare” rispose l’ubriacone.
“Che cosa?” s’informò il piccolo principe che
cominciava già a compiangerlo.
“Per dimenticare che ho vergogna”,
confessò l’ubriacone abbassando la testa.
“Vergogna di che?” insistette il piccolo
principe che desiderava soccorrerlo.
“Vergogna di bere” e l’ubriacone si chiuse
in un silenzio definitivo.
Antoine de Saint-Exupéry, Il Piccolo principe
Il comportamento a rischio e
il controllo sociale
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La motivazione
alla dipendenza e al rischio
La critica della conformità forzata
L’anticomunità come distacco forzato
Il conflitto di ruolo
Il controllo sociale
“Stroncare sul nascere”
Punizioni e ricompense
Le difese secondarie
Cloninger e la novelty seeking
Un tratto temperamentale (correlato
all’attività del sistema dopaminergico)
caratteristico di soggetti che inseguono
sempre situazioni nuove ed il più possibile
gratificanti.
Egli vede tale tratto come un fattore
predittivo per le condotte d’abuso,
considerandolo un parametro personologico
fondamentale per definire ad esempio
l’alcolismo di tipo II, prevalentemente
maschile, a elevata ereditarietà, a esordio
precoce, più grave, associato a bassi livelli
di harm avoidance
Personalità,
stress e dipendenza
La Wallace (1999) suggerisce che le
dipendenze comportamentali che
Nascono a seguito di intensi e/o
prolungati stress, tenderebbero a
seguire un andamento discontinuo e
oscillante, con fasi di estinzione della
condotta additiva che si alternano a fasi
nelle quali, spesso a causa di stressors
ambientali, si assiste alla loro
ricomparsa (La Barbera, 2004).
Tipologie di giochi
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giochi
giochi
giochi
giochi
di
di
di
di
Agòn (competizione)
Mimicry (imitazione)
Alea (rischio)
Ilinx (vertigine)
Callois, I giochi e gli uomini (1958)
Elementi psicodinamici
del gioco d’azzardo
• imprevedibilità
• sensation-seeking
• risk-taking
• illusione di controllo
• fallacia di Montecarlo
Gioco problematico
• ricerca del brivido, dell’avventura, della
sfida
• ricerca d’esperienze nuove da vivere
cognitivamente o sensualmente
• disinibizione o bisogno di agire
liberamente nella sfera sociale grazie al
bere, alle feste e alla varietà dei
partner sessuali
• suscettibiltià causata dalla noia,
avversione per gli eventi ripetitivi,
irrequietezza dovuta alla mancata
variazione dell’esperienza
Social Gambler
una soddisfazione indiretta di componenti
libidiche e aggressive inconsciamente
proibite
• maggiori sentimenti di colpa per le vincite
con un’incapacità di fermarsi quando
vince e un desiderio inconscio di perdere
• cerca una “fuga psichica” dalla realtà che
lo protegga dai problemi del mondo
esterno e lo aiuta a conviverci, uno
“spazio altro” in cui concentrare
dimensioni dicotomiche: identità/disidentità, aspettative/frustrazioni,
ansie/sogni, onnipotenza/fragilità
•
uno spazio magico e vitale attraverso cui
può costruirsi una ricchezza immaginaria,
fatta di sogni e fantasie, di altri sé, libero
da scelte, da limiti, da fatiche, da “principi
di realtà”
• una forma antisociale di relazione con
l’altro: l’idea che il cambiamento non
dipenda dalla costruzione di percorsi
lavorativi e di impegno ma da “salti”
economici determinati dalla vittoria, tale
vittoria è una rivalsa contro le frustrazioni
• una dilatazione dell’Io desiderante ed ad
un consumismo distruttivo, nella ricerca
dell’ozio e del disimpegno da qualsiasi
forma lavorativa o di scelta
•
Sensation seeking



TRATTO DI PERSONALITÀ
CHE STA ALLA BASE DEL
COMPORTAMENTO DI RICERCA DEL
RISCHIO
Il rischio di perdere denaro determina
stati di alto arousal durante la suspence
dell’attesa, che funzionano da rinforzo
positivo. Lo stesso si verifica in seguito
alla stimolazione della vincita.
Gioco: rifugio della mente
Occasione per

costruire una realtà
parallela alla realtà
quotidiana e libera dai
vincoli di questa e
possibilità di
inventare il proprio

futuro
 IL RICORSO
TRANSITORIO AL
“RIFUGIO” CONSENTE
DI “MEDICARE” L’IO E
DI ELABORARE I
DISAGI DELLA VITA
QUOTIDIANA

Il pericolo è che
l’allontanamento
dalla realtà possa
essere prolungato
o, addirittura,
permanente
SI TRATTA DI UN
PROBLEMA DI
CONFINI SPAZIOTEMPORALI, DI
CONFINI
IMPRECISI TRA
REALE E
IMMAGINARIO
BRAMA DI
SUCCESSO
(Murray, 1938)

LOCUS OF
CONTROL
(Rotter, 1960)
 Gli “interni” e gli
Soggetti che
“esterni” selezionano
hanno un forte
rispettivamente giochi
bisogno di
di abilità e giochi di
successo
fortuna.
preferiscono
 I più insistenti nel
scommesse
giocare sembrano gli
dall’esito più
interni (più scommesincerto o forme di se e più denaro)
 Gli interni sono più
gioco d’azzardo
che coinvolgano il suggestionabili
dall’illusione di
fattore abilità.
controllo.
Confronto fra giochi
tradizionali
moderni
?
lentezza, ritualità, socialità,
manualità, visibilità,
contestualizzazione, alta
soglia di accesso,
complessità
velocità, consumo,
solitudine, tecnologie,
invisibilità,
decontestualizzazione,
bassa soglia di accesso,
semplicità.
Diffondere la cultura del gioco
Evidenziare la dose di abilità che le nuove
forme di gioco d’azzardo richiedono da
parte del giocatore, in modo tale da creare
spazi per incontrare altre persone e
confrontarsi rispetto ai risultati.
 Una formula potrebbe essere data dalla
combinazione tra Caso e Abilità, sia per
ripristinare l'istanza di socialità insita in
questi giochi e in tutte le altre forme di
gioco, sia per evitare che il gioco d'azzardo
si riempia di un pensiero magico
imponderabile

La cultura del gioco
responsabile
valorizzare le potenzialità del gioco
(senza sottovalutarne i rischi) attraverso
campagne di informazione,
sensibilizzazione, e prevenzione di
comportamenti inadeguati;
 contenere aspetti problematici che
potrebbero crescere in prospettiva;
 istituire un numero verde;
 avviare iniziative di aggiornamento
destinate ad operatori già impegnati in
ambiti consimili, sia agli operatori delle
agenzie di gioco.

PROGRAMMI DI
PREVENZIONE
1. Interventi finalizzati ad incrementare le
risorse dell’individuo
⇒ TRADIZIONALI (centrati sulla paura,
sull’adesione a principi morali, sull’informazioneeducazione e sulla promozione della salute)
⇒ FINALIZZATI ALL’ACQUISIZIONE DI
ABILITA’ (a resistere alle pressioni e alle influenze
sociali) o all’incremento di quelle personali e sociali
(assertive, cognitivo- comportamentali)
⇒ UTILIZZANO I PARI COME AGENTI DI
CAMBIAMENTO (azione di informazione, di
supporto e di aiuto a coetanei in difficoltà e non)
2. Interventi finalizzati a migliorare
l’integrazione del soggetto nel suo
ambiente di vita e ad incrementare le
risorse e le opportunità sociali di cui può
disporre
TECNICHE DI SOCIALIZZAZIONE E
INTERVENTI SUL SOSTEGNO SOCIALE
AMBITI DI PREVENZIONE
INDIVIDUO → rinforzare l’autostima, la
capacità di controllo degli impulsi,
l’abitudine a porsi degli obiettivi, la
progettazione del futuro…
FAMIGLIA → facilitare la comunicazione
interpersonale intima
GRUPPO DEI PARI → salvaguardare la
frequentazione di gruppo come fattore di
prevenzione; promuovere le competenze
relazionali
SCUOLA/FORMAZIONE → favorire
esperienze di apprendimento di life skills
(comunicazione, decision making skills,
problem solving skills, gestione di ansia e
stress, gestione dell’emotività)
SCUOLA + FAMIGLIA → programmi di
educazione socio-affettiva (sviluppo
emotivo, capacità relazionali, competenze
relative all’alimentazione, alla sessualità,
ecc.)
TERRITORIO → favorire lo sviluppo di
comunità (lavoro di strada, peer education,
intervento di rete…)
Presa in carico comunitaria
Si basa sul riconoscimento dei diversi
protagonisti della comunità in quanto
soggetti attivi di politica sociale
Collaborazione tra due sistemi
Sistema formale
Sistema informale
Storia di un amore e di una stella
C’era una volta un giovane innamorato di
una stella. In riva al mare tendeva le braccia
e adorava la stella. La sognava e le
rivolgeva i suoi pensieri. Ma sapeva, o
credeva di sapere, che le stelle non possono
essere abbracciate dall’uomo. Considerava il
suo destino amare senza speranza un astro.
Su questo pensiero costruì un poema di
rinunce e di mute sofferenze che dovevano
purificarlo e renderlo migliore. Tutti i suoi
sogni però continuavano a essere rivolti alla
stella. Una notte si trovava di nuovo su un
alto scoglio in riva al mare e stava a
guardare la stella ardendo d’amore.
Nel momento di maggior desiderio, spiccò un
balzo nel vuoto per andare incontro alla
stella. Ma nell’attimo stesso in cui si librava
nel balzo, un pensiero gli attraversò la
mente: no, impossibile che la raggiunga!
E così cadde, perché non sapeva
amare. Se mentre si trovava nel vuoto
avesse avuto la forza di credere
fortemente nel suo amore, sarebbe di
certo volato in alto. L’amore non deve
contemplare e nemmeno pretendere.
L’amore deve avere la forza di diventare
certezza dentro di sé. […]
Hermann Hesse
Grazie per
l’attenzione