SBSC News 01/2014
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SBSC News 01/2014
SBSC News 1/ 2014 «Un’alternanza di sensazioni» Marianne Freudiger racconta la sua storia in un’intervista. Cara lettrice, caro lettore Sapeva che in Svizzera già 50 000 persone si sono registrate come donatori di cellule staminali del sangue? Insieme a Lei e ai numerosi donatori registrati, anche il 2013 si è nuovamente rivelato un anno proficuo. Con il trapianto di cellule staminali del sangue abbiamo potuto aiutare molte persone ammalate come Marianne Freudiger. Ed è soltanto una dei 120 pazienti malati di leucemia che nel 2013 hanno ottenuto una speranza di guarigione grazie al trapianto. La giovane mamma di due bimbi ha avuto la fortuna di trovare il donatore idoneo. Grazie alla donazione, oggi può condurre una vita quasi normale con la sua famiglia e guardare positivamente al suo avvenire. Ci sta molto a cuore in futuro trovare un donatore idoneo per ciascun malato. Insieme a Lei e all’impegno di migliaia di persone che condividono le nostre idee, ci poniamo pertanto per il 2014 l’obiettivo di iscrivere nel registro altri 15 000 potenziali salvatori di vite umane. Nella lotta contro la leucemia ogni contributo è importante. La ringrazio per il Suo prezioso impegno. Dr. Rudolf Schwabe Direttore In tutto il mondo già oltre 2 Editoriale | Newsletter 1/ 2014 Disponibili ad ascoltare Quando oltre 40 anni fa in Svizzera la leucemia fu curata per la prima volta con il trapianto di cellule staminali del sangue, io ebbi l’onore di lavorare in quella équipe medica. Da allora mi sento particolarmente legata ai pazienti che hanno questo tipo di malattie. Alcune persone che negli anni passati avevano subito con successo un trapianto, si unirono nel 1995 nell’Associazione svizzera dei trapiantati di cellule staminali del sangue (SVBST) di cui attualmente sono la presidente. Oltre ai trapiantati fanno parte dell’associazione anche donatori, parenti, medici, personale sanitario e altri benefattori. Ci impegniamo a favore dei pazienti malati di leucemia o di altre gravi malattie ematiche. Siamo disponibili ad ascoltare e siamo vicini alle persone bisognose di aiuto. Le nostre esperienze personali e le nostre conoscenze sull’argomento ci sono molto utili. La nostra associazione segue i nuovi sviluppi delle opportunità terapeutiche. Uno dei progressi più importanti dall’introduzione del trapianto di cellule staminali del sangue è quello di utilizzare le cellule staminali del sangue di un donatore non apparentato con compatibilità tissutale, al posto di quelle di un fratello. Ciò significa che probabilmente per ogni paziente in qualche parte del mondo esiste un donatore idoneo. Trovarlo e incoraggiarlo a donare oggi è un compito e una responsabilità che richiede l’impegno di diverse istituzioni. In questo senso, insieme a SBSC cerchiamo di sensibilizzare più persone al fatto che con le loro cellule staminali del sangue sane possono salvare la vita ai malati gravi. I pazienti che hanno provato in prima persona cosa significhi ricevere in dono una nuova vita da un donatore hanno un enorme potere persuasivo che dovrebbe essere sfruttato anche in futuro, in stretta collaborazione con SBSC, per motivare più persone possibile a salvare vite umane. Per noi persone colpite dalla malattia, ogni singolo donatore di cellule staminali del sangue è enormemente prezioso e ci regala una speranza di guarigione. È bello vedere che le persone si registrano come donatori. Molte grazie per ogni tipo di sostegno. di persone si sono registrate come donatori di cellule staminali del sangue. In Svizzera attualmente sono registrati circa 50 000 potenziali donatori di cellule staminali del sangue. Per poter trovare in futuro un donatore idoneo per ciascun paziente, è necessario aumentare ulteriormente questo numero. Il nostro obiettivo è acquisire altri 15 000 nuovi donatori nel 2014. Un obiettivo ambizioso che crediamo veramente di raggiungere. Un proverbio africano dice: «Molte piccole persone che in molti piccoli posti fanno molte piccole cose, questo può cambiare il volto del mondo.» Se anche voi il 23 agosto 2014 desiderate partecipare alla giornata nazionale della promozione e volete sostenerci nella lotta contro la leucemia, contattateci al numero telefonico 031 380 81 81 o inviateci una e-mail con l’oggetto «Giornata della promozione» a [email protected]. Ci auguriamo di poter contare sul vostro impegno e siamo lieti di prendere contatti con voi. sbsc.ch +19% 4 493 3il r0egistro si vdizi czeellroule In Svizzera il numero dei donato registrati è ri aumentato del 19 rispetto all’a % nno precedente . In totale si sono registrati 7 99 potenziali sa 9 lvator di vite uman i e. 120 Nel 2013 sono stati ef fettuati 120 trapianti per pazienti svizzer i. Prof. Dr. med. Catherine Nissen-Druey Presidente dell’Associazione svizzera dei trapiantati di cellule staminali del sangue (SVBST) 22,6 milioni Campagna 2014: cercasi salvatori di vite umane Interessati? stro sito Visitate il no oprite di sc e h .c sbsc zione di na do più sulla inali del cellule stam i possibili de sangue e e vite ar lv sa di i mod umane. ator l 201 0 don ne de Alla fi uasi 50 00 sangue. va q li del conta stamina passapar 210 anno Lo scorso etto ir d a h SBSC la ricerca 210 volte natore o d n u i d pazienti r e p o idone prima ai M svizzeri. nte ta d’ora così ricerche. ola sto Ago Siete già regi strati? Fate una cosa buona, parlatene. R egalate ai pazienti sp eranza e co raggio parlandone con il vostro entourage e persuadend olo a impegnarsi in questo se nso. Ce rc asi 2 Editoriale | Disponibili ad ascoltare 3 Novità | Campagna 2014: cercasi salvatori di vite umane 4 Intervista | «Un’alternanza di emozioni» 6 Comunicato | KRAFTAKT 2014: fitness per una buona causa 7 Medicina | Trapianto di cellule staminali del sangue: quando e come? Colophon Editore: Trasfusione CRS Svizzera SA, Berna © 2014 | Concetto e impaginazione: Trasfusione CRS Svizzera in collaborazione con one marketing services SA, Zurigo | Foto: Michael Stahl, Berna | Stampa: UD Medien SA, Lucerna Per circa il 70 % dei p azienti ogg può già tro i si vare un do natore idoneo. Le possibilità so no molto diverse a se conda del tipo HL A . 1:1 tutto Facciamo il r per tutto pe ro un tu fu in e ar ov tr oneo donatore id per ciascun ogni on paziente. C re ci to na do o ov nu av viciniamo alla ù sempre di pi e. nostra vision 15 000 salvator i di vite umane Abbiamo grandi pro ge 2014: 15 0 0 0 nuov tti per il i donatori registrati dovrebbe ro aumen re ulterio ta rmente le speranze guarigion di e per i pa zienti. Ne lotta con lla tro la leuc emia, og singolo è ni importan te. nale ata nazio Una giorn vere la uo p er prom i cellule d e n io z a n ee do el s angu d li a a stamin e n le p erso motivare ome ic registrars . ri to a n do 4 Intervista | Newsletter 1/ 2014 5 Intervista | Newsletter 1/ 2014 «Un’alternanza di emozioni» Due notizie scioccanti e una marea di sensazioni hanno segnato la vita di Marianne Freudiger. Dopo il linfoma di Hodgkin cinque anni fa, nel 2012 le venne diagnosticata una forma aggressiva di cancro alle ghiandole linfatiche. Nell’intervista con Swiss Blood Stem Cells (SBSC), l’americana che da dieci anni vive in Svizzera racconta come convive con la sua malattia e dove attinge forza e speranza nei tempi bui. SBSC: Signora Freudiger, cosa Le passò per la testa dopo la seconda scoperta nel 2012? Marianne Freudiger: Già la diagnosi del linfoma di Hodgkin per me fu un grosso shock. Ero letteralmente caduta dalle nuvole. Dopo sei mesi di chemioterapia ero assolutamente fiduciosa che sarei guarita. Nell’autunno 2012, i medici mi riscontrarono improvvisamente i linfonodi ingrossati nella zona inguinale. Dagli accertamenti risultò una Marianne Freudiger, madre di Sasche (9) e Chainn (7), fa il pieno di energia passeggiando con il suo bovaro del bernese Hermes. Il trapianto di cellule staminali del sangue le ha regalato una nuova vita. Cancro alle ghiandole linfatiche o linfoma maligno: termine generico per cancro al sistema linfatico. Al sistema linfatico (parte del sistema immunitario) appartengono i linfonodi, le tonsille, la milza e il midollo osseo. Linfoma di Hodgkin: tumore maligno del sistema linfatico. La malattia si contraddistingue per la comparsa di un particolare tipo di cellule. Tutti gli altri linfomi appartengono ai cosiddetti linfomi non-Hodgkin (NHL). L’AITL (linfoma angioimmunoblastico a cellule T) è una malattia NHL. forma aggressiva di cancro alle ghiandole linfatiche (AITL). La paura fu molta, ancora di più che in occasione della prima diagnosi. La chemioterapia riuscì ad arginare la mia malattia ma non a curarla. L’unica speranza di vita era il trapianto di cellule staminali del sangue. mi sentivo molto debole. Verso le 16.00 arrivarono anche le nuove cellule staminali del sangue. «That looks spicy!», pensai in un primo momento. Quindi avvenne il trapianto, in modo non spettacolare. Le cellule staminali del sangue mi furono somministrate in endovena, come per una normale trasfusione. Trascorsero circa due settimane prima che il mio corpo ritornasse a produrre autonomamente le cellule staminali del sangue. Rimasi per un totale di cinque settimane in isolamento. Fu un periodo molto difficile per me e per i miei figli. Comunicavamo ogni giorno via Skype. «La mia vita dipendeva da questa donazione e improvvisamente non c’era più nulla da fare.» Come affrontò questa notizia scioccante? Non fu proprio semplice sentire per la seconda volta una diagnosi di una malattia così grave. Volevo sapere con precisione cosa avevo e quali erano le mie possibilità di guarigione. Mi informai in Internet e attraverso la letteratura del settore. In questo modo riuscii anche a capire meglio i medici. Poiché sono americana di nascita, decisi di farmi dare un secondo parere a Chicago (USA). I medici mi dissero anzitutto che nel mondo c’erano due possibili donatori da prendere in considerazione per un trapianto. Con questa notizia mi tolsi già una piccola spina dal fianco. Inoltre negli USA mi spiegarono che nel 2009 mi era stata fatta una diagnosi errata e che già allora si trattava dell’AITL. I medici mi aiutarono a comprendere meglio i dettagli. Ciononostante, dopo un lungo processo di decisione maturato insieme alla mia famiglia, decisi di effettuare l’intervento in Svizzera. Che cosa accadde dopo il ritorno in Svizzera? Dopo un soggiorno di due settimane negli USA con la mia famiglia, tornai nuovamente in Svizzera. Oltre alle visite mediche necessarie in Svizzera dovetti nuovamente sottopormi a una chemioterapia. Il tempo di attesa fino all’inizio della ricerca in Svizzera di un donatore di cellule staminali del sangue idoneo fu insopportabile e angosciante. Pur sapendo che probabilmente c’erano due possibili donatori, fu particolarmente difficile mantenere la calma. Dovetti riporre la mia vita e tutta la mia fiducia nelle mani dei medici e improvvisamente il tempo mi divenne nemico. Per me fu estremamente difficile, ma la situazione non mi lasciò altra scelta. Ciononostante, l’idea di effettuare l’intervento presso l’ospedale universitario di Basilea fu una decisione ottima. L’équipe ha svolto un lavoro straordinario. Si è emozionata quando ha ricevuto la notizia che era stato trovato un donatore? Ero sconvolta! Un momento di felicità in cui non pensavo altro che: «I have a second chance of life!». La ricerca del donatore di cellule staminali del sangue idoneo iniziò alla fine di gennaio 2013. Il fatto che a febbraio si potesse trovare un donatore idoneo fu una sensazione incredibile ma fantastica. Poi avvenne tutto molto rapidamente e i preparativi per il trapianto iniziarono subito alla fine di marzo. Che cosa accadde in questa fase preparatoria? Purtroppo avvenne tutto in modo molto diverso e molto peggio del previsto. Poco prima del trapianto, il mio donatore potenziale non fu «Promisi ai miei figli che avrei combattuto.» più disponibile per motivi di salute e il trapianto venne annullato. Lo shock per questa notizia fu molto forte. Non riuscivo a capire perché il donatore improvvisamente non fosse più disponibile. La mia vita dipendeva da questa donazione e improvvisamente non c’era più nulla da fare. E dopo, cosa accadde? La ricerca fu quindi estesa e fu trovato un nuovo donatore le cui caratteristiche tissutali non coincidevano più interamente con le mie. Sebbene il rischio di una reazione di rigetto con un donatore non perfettamente idoneo sia molto alto, decidemmo di effettuare il trapianto. I preparativi per il trapianto all’inizio di aprile furono nuovamente avviati. Ma anche questo secondo tentativo non andò a buon fine. Contrassi una malattia virale e il mio stato di salute rese necessario posticipare il trapianto. Per me fu un duro contraccolpo. Che cosa Le passò per la mente quando decise di intraprendere il terzo tentativo? Il 24 aprile 2013 fu uno dei giorni più difficili della mia vita. Con una grande incertezza tornai un’altra volta all’ospedale universitario di Basilea. Avevo paura, ma non persi la speranza che questa volta tutto sarebbe andato bene. Promisi ai miei figli che avrei combattuto. Dopo cinque giorni di chemioterapia intensiva, arrivò il momento tanto atteso: il trapianto all’inizio di maggio. Ricorda ancora il giorno del trapianto? È incredibile come la chemioterapia intensiva mi avesse consumato tutte le forze per cui quel giorno Come fu il periodo dopo il trapianto? Poco dopo il trapianto si manifestarono reazioni di rigetto sulla pelle, nella zona gastrointestinale e, a causa della chemioterapia e dei medicamenti, ebbi molti effetti collaterali. Ancora oggi il mio sistema immunitario è molto debole, devo continuare ad assumere quotidianamente medicamenti e persino le malattie influenzali possono essere pericolose. Perciò devo ancora rinunciare ad alcune cose, come per es. andare al ristorante, in vacanza con la mia famiglia e in particolare devo evitare il contatto con le persone, cosa che mi riesce molto difficile. Occorre molta pazienza, ma almeno si sta andando nella giusta direzione a piccoli passi. La malattia è parte del mio percorso di vita perciò anche in futuro non smetterò mai di essere positiva e accetterò ogni nuova sfida. Grazie al trapianto di cellule staminali del sangue posso vedere i miei figli crescere, trascorrere del tempo con mio marito, andare a spasso in mezzo alla natura e, finché le forze me lo permettono, fare un po’ di sport. Ulteriori in formazioni su www.facebook.com/MarianneFreudiger 6 Comunicato | Newsletter 1/ 2014 KRAFTAKT 2014: fitness per una buona causa Trapianto di cellule staminali del sangue: quando e come? Come decide un medico quale tipo di donazione (PBSC o midollo osseo) è la terapia corretta per il paziente? Per determinate malattie, oggi si preferisce ancora il midollo osseo alle cellule staminali periferiche. In molti casi, però, possono essere accettate entrambe le fonti di cellule staminali. Oggi predominano i trapianti con cellule staminali periferiche (PBSC). fitness Gina di Nardo. Insieme a tre amici e al generoso sostegno dello sponsor principale, Aemme fit GmbH, il sogno è diventato realtà. Diversamente che in una palestra, i principianti e gli esperti si muovono al ritmo dei suoni live del DJ Renato Mitra. Il light show di White Light assicura un’atmosfera davvero particolare. I partecipanti più sfegatati prendono parte all’intero programma fitness di 3 ore e mezza – Les Mills BODYATTACK, Bokwa, Kick Power – altri si concedono una piccola pausa ogni tanto e si rifocillano con frutta, barrette ai cereali e sport drink degli sponsor. Consegna dell’assegno di 500 franchi da parte della fondatrice di KRAFTAKT Gina di Nardo a Liliane Mäder (SBSC). KRAFTAKT 2014 è un particolare Group Fitness Event. Per 3 ore e mezza gli amanti dello sport possono sperimentare diversi programmi di fitness, accompagnati da un live DJ e da un light show. Con questa occasione, la gioia del movimento viene unita alla possibilità di salvare più vite umane. Per ogni ingresso pagato, 5 franchi vanno a Swiss Blood Stem Cells (SBSC) per reclutare nuovi donatori. Oltre agli aspetti di sport e divertimento, l’evento deve anche aiutare i pazienti malati di leucemia o di altre malattie del sistema ematopoietico. Accanto al sostegno finanziario, SBSC ha a disposizione una piattaforma per la sensibilizzazione e la registrazione dei donatori. Prima dell’inizio della parte sportiva, ai partecipanti vengono fornite delucidazioni sul lavoro di SBSC e sulla donazione di cellule staminali del sangue. Ai giovani sportivi viene richiesto, tra un programma di fitness e l’altro, di recarsi presso lo stand informativo di SBSC. È possibile effettuare la registrazione come potenziale donatore direttamente sul posto. Con il mental centering e una dozzina di nuovi donatori registrati, KRAFTAKT 2014 si è concluso con successo e in tutto relax. Per saperne di più su KRAFTAKT 2014, per informazioni e biglietti per il prossimo KRAFTAKT visitare il sito kraftakt.be Più di 90 amanti del fitness hanno partecipato sabato sera, 11 gennaio 2014, al ricco programma dell’evento KRAFTAKT 2014 presso il palazzo dello sport Schützenmatt di Burgdorf. Questo evento organizzato in modo molto professionale trae origine da un sogno giovanile dell’istruttrice di «Sono stata molto contenta di combinare le attività sportive di KRAFTAKT 2014 con l’acquisizione di nuovi donatori per poter aiutare le persone malate.» Gina di Nardo, fondatrice KRAFTAKT 7 Medicina | Newsletter 1/ 2014 Quando è necessaria una donazione DLI per un paziente? Una infusione di linfociti del donatore (DLI) viene impiegata quando in un paziente si manifestano i primi segni di una recidiva in seguito al trapianto di cellule staminali del sangue. Con la DLI il sistema immunitario viene rafforzato affinché possa distruggere le cellule cancerogene. Dr. Grazia Nicoloso de Faveri è la direttrice di SBSC. È un’ematologa e per alcuni anni ha effettuato lei stessa i prelievi. Nell’intervista spiega per quali malattie il trapianto di cellule staminali del sangue sane può salvare la vita di un paziente. SBSC: Dr. Nicoloso de Faveri, quali sono i tipi più frequenti di leucemia e altre malattie del sangue? Dr. Grazia Nicoloso de Faveri: Le leucemie più frequenti sono le leucemie acute, la leucemia mieloide acuta (LMA) e la leucemia linfatica acuta (LLA). Altre malattie ematiche degne di nota sono i linfomi, la sindrome mielodisplastica, le malattie delle cellule plasmatiche e le leucemie croniche. In Svizzera ogni anno più di 950 adulti e circa 50 bambini contraggono la leucemia. Altre malattie ematiche si manifestano più raramente. Per quali malattie il trapianto di cellule staminali del sangue è la terapia adatta per il paziente? La decisione se un trapianto di cellule staminali del sangue è necessario dipende dall’analisi individuale del rischio. In questo caso sono decisivi la forma e lo stato della malattia, l’età e altri problemi di salute del paziente. Per determinate malattie congenite (ad es. deficienze immunitarie, malattie metaboliche) è spesso l’unica speranza di guarigione. A seconda della malattia, terapie come la chemioterapia e/o la radioterapia possono anche portare alla guarigione. Donazione di cellule staminali periferiche (PBSC) La donazione di cellule staminali periferiche avviene in ambulatorio e dura da tre a sei ore. Alcuni giorni prima vengono somministrati al donatore i fattori della crescita. Il sangue viene prelevato tramite un catetere inserito nella vena e condotto al separatore cellulare. Attraverso un secondo accesso il sangue viene nuovamente introdotto nel corpo. Donazione di midollo osseo Per la donazione di midollo osseo, il midollo viene prelevato tramite una siringa praticando diverse punzioni nelle ossa del bacino. Il prelievo avviene in anestesia totale e richiede una degenza in ospedale di circa 2 - 3 notti. Donazione di linfociti (DLI) Il prelievo di linfociti del donatore (DLI, ingl. Donor Lymphocyte Infusion) avviene come una donazione di cellule staminali periferiche. A differenza della donazione di PBSC, non sono necessarie stimolazioni medicamentose preliminari poiché i linfociti maturi circolano liberamente nel sangue in numero sufficiente. Importante: tutte le persone che hanno donato le cellule staminali del sangue hanno diritto a un regolare controllo successivo per tutta la vita. Un grazie di cuore per il vostro impegno. PC: 30-26015-0 www.sbsc.ch Servizi trasfusionali regionali Trasfusione CRS Svizzera Laupenstrasse 37, casella postale, 3001 Berna Tel +41 (0)31 380 81 81, Fax +41 (0)31 380 81 75 [email protected], www.sbsc.ch Direzione Dr. Rudolf Schwabe Direttore e presidente della direzione Dr. med. Thomas Bart Direttore Development & IT, vicedirettore Dr. med. Behrouz Mansouri Taleghani Direttore medico ST Dr. med. Grazia Nicoloso de Faveri Direttrice medica SBSC Yvonne Fischer Direttrice Finanze e Controllo Barbara Flückiger Direttrice Risorse umane Aargau-Solothurn Kantonsspital Aarau 5001 Aarau Tel. 062 838 60 00 Beider Basel Hebelstrasse 10 4031 Basel Tel. 061 265 20 90 Bern Murtenstrasse 133 Postfach 5512 3008 Bern Tel. 031 384 23 23 Fribourg Hôpital cantonal Chemin des Pensionnats 2/6 1708 Fribourg Tél. 026 426 81 80 Genève Rue Gabrielle-Perret-Gentil 6 1211 Genève 14 Tél. 022 372 39 01 Graubünden Kantonsspital Loestrasse 170 7000 Chur Tel. 081 353 15 54 Neuchâtel-Jura Rue Sophie-Mairet 29 2300 La Chaux-de-Fonds Tél. 032 967 20 31 Ostschweiz Rorschacher Strasse 111 9000 St. Gallen Tel. 071 494 28 11 Svizzera italiana Via Tesserete 50 6900 Lugano Tel. 091 960 26 00 Valais Av. Grand-Champsec 86 1951 Sion Tél. 0800 11 02 10 Vaud Route de la Corniche 2 1066 Epalinges Tél. 0800 14 65 65 Zentralschweiz Maihofstrasse 1 6004 Luzern Tel. 041 418 70 20 Zürich Rütistrasse 19 8952 Schlieren Tel. 058 272 52 52