Case Così/Casaresart 27

La Casa moderna
Emozioni “Open space”
in un vecchio mulino
Texte
Photo
MARIA ZANOLLI
ASSOSTUDIO
SIAMO NEI DINTORNI DEL FIUME LAMBRO, A MONZA. QUI, DA UNA RISTRUTTURAZIONE DI UN FABBRICATO DEI PRIMI DELL’OTTOCENTO DESTINATO A MULINO NASCE
LA SPLENDIDA CASA RACCONTATA IN QUESTE PAGINE. A REALIZZARLA È STATO ASSOSTUDIO, LO STORICO STUDIO LOCALE DI ARCHITETTURA, INGEGNERIA E URBANISTICA.
«Il criterio informatore del progetto si basa sul concetto di fluidità degli spazi e sullo studio di una pianta che disegna una sequenza di ambienti che
si susseguono senza interruzioni attraverso un loro incastro e sovrapposizione. L’obiettivo è stato quello di realizzare una sequenza di prospettive e
piani visivi non interrotti da censure, in modo tale che la luce potesse essere veicolata attraverso gli ambienti, restituendo una continuità planimetrica». Questa è la filosofia con cui nasce la casa di Monza e a raccontarla è l’architetto Michela Gengini.
Le intenzioni espresse dall’architetto dovevano evidentemente fare i conti con la composizione della struttura preesistente, quella appunto di un vecchio mulino, la cui forma si è mantenuta in alcuni ambienti della casa.
L’appartamento è composto su due livelli, il piano secondo e il sottotetto. Nel primo spazio sono stati distribuiti i principali locali: la zona giorno con
cucina, due zone living, una lavanderia e un’area per gli ospiti. Molto particolare è la composizione della cucina, una sorta di “cubo” costituito da due
pareti d’arredo di cui una interamente vetrata e l’altra attrezzata e affacciata sul soggiorno attraverso un vano passante in cui è stato inserito un bancone pranzo che fa dialogare in modo intelligente i due ambienti. Questo primo living si caratterizza per la sua sagoma a forma di scafo, una conseguenza che deriva dall’architettura originaria la cui forma era determinata dal passaggio del fiume che lambiva la struttura su entrambi i lati dove
erano posizionate le pale. La punta aveva funzione di sparti acque e sperone.
Per accedere al secondo living si deve passare attraverso un’apertura esistente e inserita nell’unica muratura che è stata conservata per motivi strutturali e per memoria storica. Il locale, articolato seguendo le pendenze del tetto, è a doppia altezza, con soletta adibita a libreria. Percorrendo una
scala a sbalzo si raggiunge il sottotetto. Qui troviamo una terza zona living affacciata da una parte, con un parapetto vetrato, sul vuoto e dall’altra
sul terrazzo giardino ad uso solarium. Alla zona notte con cabina armadio e bagno padronale si aggiunge un bagno padronale e altro servizio destinato eventualmente a seconda camera.
CASE LA CASA MODERNA ] Emozioni “Open Space” in un vecchio mulino
IN QUESTA IMMAGINE SI PUÒ COGLIERE UNO DEI CONCETTI CARDINE DEL PROGETTO DI ASSOSTUDIO: LA FLUIDITÀ DEGLI SPAZI E LA VOLUTA CONTINUITÀ DEGLI AMBIENTI CHE SI SUSSEGUONO SENZA INTERRUZIONI. IN PRIMO PIANO, A SINISTRA, LA LAMPADA ARTICHOCKE
(LOUIS POULSEN), CHE, COME DICE LA PAROLA INGLESE, EVOCA LE FORME DI UN CARCIOFO.
UNO SCATTO DELLA ZONA GIORNO: QUI A DESTRA IL TAVOLO REALIZZATO SU MISURA ATTRAVERSO UN ASSEMBLAGGIO DI CAVALLETTI. ALLA SPLENDIDA OPERA
SI ABBINANO LE SEDIE TRIC DI ACHILLE CASTIGLIONI. LE LAMPADE SONO SEMPRE ARTICHOKE (LOUIS POULSEN), DESIGN DI POUL HENNINGSEN.
CASE LA CASA MODERNA ] Emozioni “Open Space” in un vecchio mulino
AL SECONDO LIVING SI ACCEDE ATTRAVERSO UNA SCALA COMPLETAMENTE A SBALZO E REALIZZATA ATTRAVERSO UN COMPLESSO INTERVENTO STRUTTURALE CHE SBARCA PROPRIO SUL BALLATOIO AD UNA
QUOTA INFERIORE RISPETTO ALLA SOLETTA DEL SOTTOTETTO. IL PAVIMENTO DI QUEST’AREA È REALIZZATO CON UNA PIETRA CALCAREA DI
ORIGINE PORTOGHESE MOCA CREAM. PER LE PARETI SI È OPTATO PER
UNA FINITURA MURALE IN CALCE. GLI ALTRI PAVIMENTI DELLA CASA
SONO IL PARQUET IN LEGNO DI ROVERE SBIANCATO TRATTATO A OLIO
E LA PIETRA DI SAMARCANDA PER LA CUCINA.
IL TETTO - COMPLETAMENTE RIFATTO E REALIZZATO CON UN SISTEMA
“A SPINTA” - È COMPOSTO DI LEGNO LAMELLARE DI ABETE.
La Casa moderna
info:
Progettazione e realizzazione
Architetto Michela Genghini
ASSOSTUDIO S.R.L.
Corso Milano, 45 - Monza MI Italy
Telefono +39 039 389753
[email protected]
www.assostudiosrl.it
CASE LA CASA MODERNA ] Emozioni “Open Space” in un vecchio mulino
IN PRIMO PIANO UN PEZZO STORICO DEL DESIGN ANNI SETTANTA: LA SEDUTA JOE (POLTRONOVA) DISEGNATA DA JONATHAN DE PAS, DONATO D'URBINO E PAOLO LOMAZZI, GIÀ AUTORI
DI BLOW (1967), UNA GRANDE POLTRONA IN ESPANSO PREFORMATO RIVESTITO IN PELLE CAPACE DI OSPITARE ALMENO DUE PERSONE. HA LA FORMA DI UN GIGANTESCO GUANTO DA
BASEBALL ED IL SUO NOME È UN OMAGGIO AL GRANDE CAMPIONE JOE DI MAGGIO, MA ANCHE ALLA CULTURA DI MASSA AMERICANA E AI GRANDI MITI DELL'IMMAGINARIO COLLETTIVO.