Terza licenza mobile siriana, una partita ancora aperta

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Terza licenza mobile siriana, una partita ancora aperta
Terza licenza mobile siriana, una partita ancora aperta
Alessandro Bacci, redattore e analista dell’area MENA
11 Aprile 2011
Quando cinque mesi fa, nel novembre 2010, i cavalieri iniziarono il viaggio erano in sei: tre
provenivano dalla penisola arabica (uno dagli Emirati Uniti, uno dal Qatar e uno dal regno
saudita), uno era francese, uno persiano e uno turco. Presto divennero cinque perché il
cavaliere persiano non era assolutamente in forma per l’avventura. I rimanenti cinque
sembravano tutti coraggiosi, forti e impegnati allo scopo di completare la prova. Sembrava…..
Invece due mesi fa, un altro cavaliere, turco, annunciò il suo ritiro (ufficialmente sancito solo
due mesi più tardi con una breve dichiarazione) mentre circa dieci giorni fa, altri due cavalieri,
quello degli Emirati e quello francese hanno fermato la loro avventura. Ora, i cavalieri in
competizione sono proprio quello del Qatar e quello saudita e la battaglia finale è fissata per il
27 aprile. I due cavalieri sopravvissuti sembrano essere realmente interessati all'obiettivo –
negli ultimi giorni hanno riaffermato la loro volontà – ma le cose cambiano molto velocemente
e nessuno sa cosa sta per accadere ….. E, ancora più importante, chi sarà l’eroe vincente.
Questa storia non è una saga medioevale tra Europa e Medio Oriente, piena di cavalieri
coraggiosi. Quello che è stato raccontato è lo sviluppo della concessione della terza licenza
mobile siriana. All’inizio del procedimento c’erano sei compagnie, ora solo la STC dell’Arabia
Saudita e la Qtel del Qatar sono ancora in gioco per la fase finale, come affermato lo scorso 2
aprile da Mohammed Al-Jalali, vice-ministro siriano delle telecomunicazioni. Il prossimo 14
Aprile, sarà data notizia a STC e Qtel della fase di valutazione (nella quale è stato richiesto alle
compagnie di presentare le proposte tecniche e gli investimenti) e che l’asta avrà luogo il 27 di
aprile. L’asta avrà una base di 122 milioni di dollari.
Il 30 marzo 2011, la Etisalat ha affermato che avrebbe interrotto la competizione per la licenza
siriana. “Etisalat… ha deciso che i termini e le condizioni dell’offerta non le permetterebbero di
realizzare i suoi obiettivi per quanto riguarda la tecnologia ed il valore che desidera portare sul
mercato, né per i suoi investitori e azionisti” ha affermato la compagnia degli Emirati attraverso
un comunicato. Non è stato reso noto nessun dettaglio aggiuntivo. Secondo il Middle East
Economic Digest (MEED), Etisalat non era convinta dal dover concedere il 25% delle entrate
così come richiesto dal Governo siriano. In seguito al mancato acquisto del 46% della
Kuwaitiana Zain per un valore di 12 miliardi di dollari (ragioni addotte: le divisioni all'interno
del consiglio di Zain, disordine politico) era presumibile che gli interessi di Etisalat per altre
opportunità di investimento più piccole come la terza licenza mobile della Siria o la quarta
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licenza mobile dell’Iraq sarebbero state mantenute. Secondo Irfan Ellam, analista delle
telecomunicazioni di Al Mal Capital, le decisioni di Etisalat sarebbero da condividere, poichè la
quota del 25% delle entrate da concedere al governo siriano avrebbe reso molto difficile
l'ottenimento di un buon rendimento. Di fatto, il margine di entrata del 2010 di Etisalat era del
24%. Inoltre la Syrian Telecommunications Estalishment (STE) otterrà anche una
partecipazione del 20% nelle quote del nuovo operatore mobile. Il ritiro di Etisalta, dunque, non
dovrebbe essere considerata un'opportunità persa. Se non c’è redditività di nessun tipo non c’è
alcun valore per gli azionisti. La stessa linea di pensiero è stata espressa da Simon Simonian, un
analista di telecomunicazioni di Shuaa Capital, che ha sottolineato il rigore e la disciplina di
Etisalat nella sua strategia di espansione.
The Competing Telcos in November 2010
Iran
UAE
TAMCO
Turkcell
Etisalat
Turkey
Qatar
Syria’s Third Mobile License
STC
Saudi Arabia
Qtel
France Telecom
France
April 2011
Fonte: DAO (Aprile 2011)
Il 1 aprile 2011 France Telecom ha affermato che non voleva più presentare l’offerta per la
licenza. La compagnia ha confermato il suo interesse di espandersi sia nel Medio Oriente sia in
Africa. Questo obiettivo deve essere attuato mediante due/tre acquisizioni all’anno nonostante le
agitazioni politiche attuali nella regione MENA. France Telecom vuole individuare i paesi con
bassa penetrazione della telefonia mobile e alto potenziale di crescita. La Siria era un obiettivo
ideale ma il prezzo della costosa licenza, unita alle scarse risorse dello spettro dell’offerta ha
spinto France Telecom ad abbandonare la sua candidatura. "Vogliamo costruire un centro di
attività nel medio oriente con molta attenzione” ha detto Elie Girard, vice presidente di France
Telecom alla Reuters, ammettendo ufficialmente che i disordini politici in Siria non erano un
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elemento significante per ritirarsi dalla licenza siriana. Ufficiosamente, la scelta di France
Telecom potrebbe essere collegata alla decisione del nuovo governo tunisino ad interim di
prendere una quota di controllo di Orange Tunisie. Le nuove estituzioni vogliono rivedere
l'accordo tra France Telecom (che ne detiene il 49%) e Divona Telecom (di proprietà di Investec,
società tunisina a capitale privato del gruppo Mabrouk). L’instabilità politica e le opportunità di
business non coincidono.
Turkcell, il maggior operatore della Turchia, ufficialmente si è ritirato dalla competizione alcuni
giorni fa, ma già in febbraio si sapeva che la compagnia era fuori dal gioco. Solo la dichiarazione
dell’ultima settimana dava autorità legale ad una posizione già presa, anche se gli unici dettagli
erano che dopo le valutazioni delle condizioni di gara Turkcell aveva deciso di non essere più in
gara per la licenza. (Cfr: http://www.turkcell.com.tr/c/docs/announcements/20110331-syriatender.pdf).
The Competing Telcos in the First Week of April 2011
Qatar
Qtel
Syria’s Third Mobile License
Saudi Arabia
STC
April 2011
Fonte: DAO (Aprile 2011)
Alla fine le due compagnie rimanenti (ed in competizione) sono la STC dell’Arabia Saudita e la
Qtel del Qatar. “[STC] annuncia che ha presentato mercoledì 30 marzo, la sua offerta tecnica ed
operativa ….. Le offerte che sono abilitate dal ministro [delle telecomunicazioni] della Siria
entreranno nella fase finale [finanziaria] dell’asta il 27 aprile” ha affermato la STC in una
dichiarazione.
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“Qtel conferma che ha presentato sia l’offerta finanziaria sia quella tecnica per la terza licenza in
Siria”, come riportato in una dichiarazione di Qtel inviata alla Reuters. Il 27 Marzo, durante
l’annuale meeting generale di Qatar Telecom, il presidente di Qtel , Sheikh Abdullah bin
Mohamed bin Saud al-Thani ha confermato che la commissione di Qtel ha preso la decisione di
conseguire la terza licenza mobile della Siria.
Non ci sono dubbi che il governo siriano ha stabilito un quadro giuridico difficile al fine di
ottenere e quindi operare con la licenza. Alla fine, il problema è come avere qualche profitto
quando un 25% della quota delle entrate deve essere trasferita al governo siriano, che ha anche
un interesse del 20% nella nuova compagnia. Ma anche avendo sollevato l'asticella così in alto, il
governo siriano ha ancora due validi offerenti che hanno esperienza nel lavorare in ambienti
complicati.
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