Gitiellemoto, Greaserg `50 Garage, Gray Indian`s, Hot Wheels
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Gitiellemoto, Greaserg `50 Garage, Gray Indian`s, Hot Wheels
Fabrizio Favre Presidente F.I.C. 393.26.27.294 La Federazione Italiana Customizer www.federazioneitalianacustomizer.it la Federazione nasce dall'idea di alcuni preparatori e costruttori di motociclette Custom, con l'intento di unire tutti i professionisti del settore. Sorge cioè da opera intellettiva e operativa di alcuni uomini che hanno creduto in questa possibilità. Sono bastate poche riunioni per far chiarezza sugli obbiettivi e intenzioni e dar fiducia alla quasi totalità del settore. La Federazione garantisce una solidità al settore Customizer e a sviluppare alcune necessità nell'ambito di omologazione delle opere prodotte, poi a facilitare la fase commerciale delle Aziende associate e migliorare la visibilità del settore in ambito Nazionale e Internazionale. All'associazione aderiscono personaggi di grande spessore nella sfera Custom, i quali garantiscono indubbio prestigio alla Federazione.. Il Direttivo è composto dal Presidente Fabrizio Favre, il vice presidente Gerardo Chillico di Custombike, il segretario Roberto Totti di TottiMotori, i consiglieri Maurizio Mauri di Stop&Go e Dario Tognoli di American Wheels. Gli associati : American Wheels, American Dreams, American Road, Asso Special Bike, Bad bike,B.C.C., Bepy Moto service, BFC, Bike Hospital, Bikers Saloon, Boss Hoss, Big Bros, Bike in Black, Bikers Corner, Black road choppers, Choppy Motorcycles, Crazy chopper, Custom Planet, Custombike, Daniel moto, Devils Garage, Erremoto, Gallura Custom, Gitiellemoto, Greaserg '50 Garage, Gray Indian's, Hot Wheels, Kustom Garage, Historic Route 66, Legend Store, Mondo Bikers, Motoranda, Motorcycles Clinic, Motorcycle shop, Motorfactory, Nero Opaco, MPH, Mr. Trike, Quinta Strada, Rat Bike Service, Stop & Go Motorcycles, Special Custom Trani, Special Project Custom ,Totti Motori, Waka's Bikes, Wild Side Motorcycle www.federazioneitalianacustomizer.it Abbiamo deciso di unirci per essere legaliā¦. è un' espressione forte che vuole tradurre e trasmettere l'attuale situazione del nostro settore, nel contempo stimolare chiunque abbia la possibilità di operare con noi nella concretizzazione di una categoria. Di seguito c'è una breve storia della nostra realtà ma soprattutto delle reali necessità. Chiunque si senta in grado di collaborare potrà contattarci. La Federazione Italiana Customizer è un'associazione regolarmente registrata che annovera al suo interno molti costruttori e preparatori di motociclette Special, per lo più Custom. I costruttori e preparatori di motociclette in stile custom sono definiti Customizer. In Italia la realtà è considerevole e l'attività molto fervida, nel rispetto dell'ingegnosità e della fantasia artistica che da storica memoria è conferito l'operoso popolo Italiano. La cultura custom Italiana ha attraversato varie fasi, inizialmente negli anni '70 si modificavano motocicletta di costruzione Europea, grande applicazione su motociclette storiche Inglesi e quelle nazionali di quel periodo. Nel decennio degli anni '80 l'attenzione si è rivolta ai pluricilindrici Giapponesi, ma già nascevano i primi filo-americani, studiosi e cultori delle pratiche Yankyes che con smisurata fatica riuscivano ad impossessarsi delle, allora rare e sconosciute a più, Harley Davidson. In quegl'anni i ricambi e gli accessori erano in realtà introvabili nel nostro mercato, perciò la necessità di render uniche tramite personalizzazione ha generato la nascita dei primi Customizer. Autentici artigiani che realizzavano la componentistica in serie unica. Chopper estremi affiancati a Cafè Racer da strada iniziarono a dar vita al primo movimento Italiano di Customizer. Dall'inizio degli anni '90 fino alla prima metà del periodo nascono i primi tmidi tentativi d'importazione di accessori dedicati ai custom e parallelamente fioriscono piccole aziende di progettazione e costruzione di accessori in stile Custom. Una realtà che da quel momento avrà uno sviluppo esponenziale fino ai giorni nostri. Nel corso degli anni sono sorte officine specializzate nella trasformazione di motociclette custom e alcune ancora sopravvivono, affiancate da più recenti realtà. I preparatori Customizer Italiani sono una consistente realtà e molti di loro godono d'accreditata fama Internazionale, presenziano note e prestigiose manifestazioni e sono autentiche icone del settore. La fantasia, ben nota, dell'arte Italiana non è mai mancata ai nostri Customizer, quanto però manca da sempre è una legislazione che permetta l'omologazione delle opere realizzate. Le restrittive norme applicate all'omologazione e immatricolazione di ogni trasformazione, sia che sia radicale o semplice modifica o addirittura supplemento, sono un serio limite per il settore tutto. Non solo penalizza il lavoro dei customizer ma anche la produzione delle varie aziende costruttrici di parti speciali e perciò di aftermarket. Un altro mercato che negli ultimi anni ha dovuto ridimensionarsi in virtù delle restrizioni. Per poter immatricolare le motociclette prodotte, i nostri Customizer adottano pratiche intricate e non conformi a tutto il territorio, anche questo è un enigma burocratico. Le omologazioni con relative immatricolazioni avvengono all'estero per essere poi reimmatricolate in Italia. In pratica in alcuni paesi esteri approvano la costruzione delle nostre opere e la nostra burocrazia conferma l'approvazione straniera riconoscendoci, tramite volturazione come si trattasse di un mezzo usato, la possibilità di targare le special. Un escamotage certamente legale che però non ci soddisfa, tutto questo genera una complessa operazione che si traduce in lunghi periodi e sostanziosi investimenti economici che inevitabilmente ricadono sul costo finale del prodotto. Quello che serve alla nostra categoria è la possibilità di omologare e immatricolare le motociclette prodotte. Per raggiungere questo scopo è necessario avere delle regolamentazioni che ci permettano di poterlo fare. Noi chiediamo di aver la possibilità di dialogare con gli organi competenti al fine di dar vita a leggi e regole che ci permettano di uniformarci agli standard delle motorizzazioni di molte altre nazioni della comunità europea nostre confinanti. Abbiamo perciò deciso di unirci in un'unica associazione con lo scopo dar voce a quanto non sono solamente nostre necessità, ma bensì un sacrosanto diritto dei cittadini. Vogliamo poter operare nella completa legalità, e ne chiediamo l' opportunità. Questo è l'obbiettivo primario verso il quale saremo attivi. Tramite gli aggiornamenti nel sito terremo informati sull'evoluzione del progetto. Il Presidente Fabrizio Sugar Favre Il direttivo della Federazione Italiana Customizer: Presidente Fabrizio Favre, il vice presidente Chillico Gerardo di Custom Bike, il segretario e Tesoriere Totti Roberto e i consiglieri Tognoli Dario di American Wheels e Mauri Maurizio di Stop & Go Motorcycles.