12°edizione2005-6 1 rassegna - Il cineforum "Il posto delle fragole"
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12°edizione2005-6 1 rassegna - Il cineforum "Il posto delle fragole"
12° EDIZIONE 2005-6 - 1 Rassegna Venerdì 30 settembre 2005 LE RICAMATRICI Eléonore Faucher Fr. 2005 durata 88’ Vincitore del Grand Prix de la Semaine a Cannes 2004 e del Grand Prix della scorsa edizione di France Cinéma, Le ricamatrici è un film dallo stile trattenuto, quasi rigoroso nella sua precisione formale. Narra la vicenda di una ragazza di 17 anni, Claire, che si accorge di essere al quinto mese di gravidanza e decide di tenere il bambino. Trova un lavoro presso una donna, M.me Melikian che ricama a domicilio per l’alta moda e che vive nel ricordo del figlio morto. Insieme, riscoprono motivazioni esistenziali che sembravano perdute. Venerdì 7 ottobre 2005 LA VITA E’ UN MIRACOLO Emir Kusturica Rep. Yugoslava/ Fr. 2003 durata 2 h. 35’ Bosnia 1992. Luka, ingeniere serbo e sua moglie Jadranka si stabiliscono insieme al loro figlio Milios in un villaggio nel mezzo del nulla con l'intento di trasformarlo in un luogo turistico. Accecato dal suo ottimismo Luka non dà retta alle voci dello scoppio di una guerra imminente. Quando suo figlio Milos è fatto prigioniero e i militari serbi gli affidano in custodia un'ostaggio musulmano: una bella ragazza di nome Sabaha, che dovrà servire da baratto per la liberazione di Milos. Luka finisce per innamorarsene. Venerdì 14 ottobre 2005 LA SCHIVATA Abdellatif Kechiche Francia 2003 durata 117’ Tutto giocato sui piani stretti e sul dialogo serrato, sui movimenti “sporchi” di macchina e sulla spontaneità attorale di adolescenti non professionisti. In mezzo, il teatro, Il gioco dell’amore e del caso di Marivaux, straniamento di classicità mischiato al meticciato arabofrancese, a casermoni alienanti e scenari plumbei solcati dall’abito settecentesco di Lydia, protagonista contesa nella vita e sul palcoscenico. Il primo Arlecchino si vende per un paio di scarpette da calcio a Krimo (innamorato di Lydia) che prova a fare breccia nel cuore dell’amata calandosi in una parte da subito rivelatasi castrante. È lo spettacolo di fine anno scolastico, e il teatro si espande per tutto il circondario, si attacca ai personaggi che sfogano reiteranti confessioni sentimentali, infinite discussioni, imbarazzanti corteggiamenti. Venerdì 21 ottobre 2005 LA NINA SANTA Lucrecia Martel Argentina 2004 durata 106’ Dalla regista de La Cienaga, questa è la storia di Amalia e Josefina. Entrambe sedicenni, Josefina proviene da una famiglia provinciale conservatrice. Non lontano dalla casa di Josefina sorge l'Hotel Termas, gestito dalla madre divorziata di Amalia con la quale vive insieme al resto della famiglia. Dopo le ripetizioni del coro le ragazze si ritrovano nella chiesa parrocchiale per discutere di fede e vocazione e di un argomento particolarmente scottante: il bacio. All'Hotel Termas Amalia incontra il Dr. Jano e scopre che la sua vocazione è salvarlo dal "peccato"... Presentato in concorso al Festival di Cannes 2004 Venerdì 28 ottobre 2005 IL RESTO DI NIENTE Antonietta De Lillo It. 2004 dur 103’ Il teatro, la letteratura, Napoli. Dal romanzo di Enzo Striano e attraverso la figura di Eleonora Pimentel Fonseca, nobile d’origine portoghese, intellettuale e attivista nella rivoluzione napoletana del 1799 e impiccata assieme agli altri protagonisti del colpo di stato, Antonietta De Lillo si spinge nella sfida di filmare la parola e la morte, attraverso i frequenti dettagli degli occhi di Maria de Medeiros. Venerdì 4 novembre 2005 MARIA FULL OF GRACE Joshua Marston Colombia/USA 2003 durata 101’ Maria è una “mula”, una che per sfuggire dal degrado in cui vive, diviene un corriere che trasporta droga in capsule da ingoiare e “custodire” nel proprio stomaco fino a New York. Il bambino che porta in grembo da pochi mesi è collante tra fragilità e forza, tra disincanto e speranza. Maria alza lo sguardo al cielo e scorge la salvezza: ingoia droga come ostie “consacrate”. La protagonista rivelazione, Catalina Moreno (Orso d’argento all’ultimo festival di Berlino), è una vera sorpresa che il regista ha scoperto dopo una lunga ricerca in Colombia e che nella seconda parte del film si erge a dominatrice assoluta dell’intreccio. Venerdì 11 novembre 2005 CLEAN Olivier Assayas Canada/Fr/G.B. 2004 durata 110’ Presentato in concorso a Cannes nel 2004, la vicenda si snoda tra Canada ed Europa, seguendo la dura parabola esistenziale di Emily, musicista emergente costretta da drammatiche circostanze a ricominciare da zero: tossicodipendente accusata dell’omicidio del compagno morto per overdose, privata del figlioletto affidato ai genitori paterni. L’attende un futuro tutto da ricostruire per recuperare l’affetto del figlio. Assayas carica sul personaggio una tensione emotiva dirompente, dove la presenza della musica dal vivo (il gruppo musicale The Metric, davvero sorprendente) e dei brani di Brian Eno creano continue collisioni, cortocircuiti Venerdì 18 novembre 2005 LAST DAYS Gus Van Sant USA 2005 durata 97’ Il Film racconta gli ultimi giorni di vita di un giovane musicista di talento e dedicato a Kurt Cobain. Il film è solo apparentemente ispirato ad un fatto reale. Infatti, Van Sant è interessato a raccontarci altro, come ha già fatto con Elephant, dove il racconto della strage al liceo di Colombine è stato solo il pretesto per una riflessione sull’adolescenza e sui fantasmi che tormentano l’America di oggi. Con Last days, ci costringe a poggiare i piedi a terra, ad essere nudi, completamente esposti alla nuda, umida terra, da cui dissotterrare/raccogliere i frutti/talenti del proprio esistere e a cui affidare la propria esistenza. Quello di Van Sant è un film dolente, che ci parla di morte, di assenze e di paure, ma a tratti illuminato da una luce. Venerdì 25 novembre 2005 STORIA DEL CAMMELLO CHE PIANGE Byambasuren Davaa e Luigi Falconi Spagna 2004 durata 125’ La storia del cammello che piange si offre con la disarmata semplicità che appartiene al lavoro di diploma di due trentaquattrenni studenti della Suola di Cinema di Monaco come la mongola Byambasuren Davaa e il fiorentino Luigi Falorni. Appartenente alla prima generazione nata in città di una famiglia di nomadi della Mongolia, Byambasuren Davaa è andata assieme a Luigi Falorni in cerca di una pratica che a noi sembra altamente evocativa ma che in realtà fa parte della vita quotidiana dei nomadi del Gobi, quella di utilizzare la musica come terapia per gli animali. In questo caso la storia ad altissimo tasso melodrammatico è quella di un cammello albino neonato che, a causa di un parto difficile, viene rifiutato dalla madre. Venerdì 2 dicembre 2005 UN SILENZIO PARTICOLARE Stefano Rulli It. 2005 dur. 75’ Solo chi conosce il linguaggio dell’handicap può parlare del mondo segreto che lo abita. Quel linguaggio è il linguaggio del silenzio, dell’attesa, della pazienza, della normalità conquistata a fatica e goduta fino all’ultimo. Stefano Rulli lo conosce bene, quel silenzio: ne ha parlato da sceneggiatore in Matti da slegare, La meglio gioventù, Le chiavi di casa, e ora da regista in un film piccolo e pudico come Un silenzio particolare (presentato all’ultima Mostra di Venezia), dialogo a due con il figlio Matteo, autistico fin dalla nascita, che diventa la storia universale di un amore tra padre e figlio esclusivo e dolorosamente appagante. Venerdì 9 dicembre 2005 LORDS OF DOGTOWN Catherine Hardwicke Usa 2006 dur.107’ Mentre Dogtown and Z-boys, il documentario sulla nascita dello skateboard, è ancora in sala ecco il suo "gemello" fictionale, diretto da Catherine Hardwicke un teen-movie adulto immerso nello sbucciante genere sportivo dello skateboard, ruvido come l’asfalto e smaltato come i fondi delle piscine californiane. È una dissoluzione che porta all’assoluzione per riuscita rivoluzione quella del magnifico trio Stacy Peralta - Tony Alva - Jay Adams, esplosiva idra a tre teste rispettivamente: determinata ma misurata, leader ad ogni costo, fuori da tutti gli schemi. In Lords of dogtown talvolta la bellezza espressiva dei volti dei "fab three" di Venice trascende la pellicola stessa, regalando puri momenti di edonismo visivo. Venerdì 16 dicembre 2005 KITCHEN STORY Bent Hamer Norvegia/Svezia 2003 dur.95’ Un plot originale e apparentemente lontano dal realismo della quotidianità, ed invece sorprendentemente veritiero in quanto basato su di una ricerca effettivamente compiuta da scienziati svedesi, racconta di un gruppo di particolari osservatori incaricati dallo stato negli anni ’50 di monitorare le azioni e i movimenti che governano lo spazio della cucina. Infatti scopo del severo e accreditato Istituto per le Ricerche Domestiche è quello di progettare “la” cucina funzionale, e quindi presumibilmente anche redditizia, per eccellenza al fine di evitare alle moderne casalinghe del dopoguerra spostamenti pari, in un anno, alla distanza che divide la Svezia dal Congo. Venerdì 23 dicembre 2005 HOWL’S MOVING CASTEL Hayao Miyazaki Giappone 2004 dur. 119’ Non esiste la materia come limite, nel cinema magico di Hayao Miyazaki. Lo dice in ogni immagine e lo ribadisce in questo splendido Howl's Moving Castel, dove i mostri escono all'improvviso dalle fenditure delle pareti, si trasformano e si plasmano per effetto di un soffio morbido che li governa, li spinge, li fa esistere e scomparire. Lo splendore di questo film sta, prima di tutto, nella semplicità del tratto, felice scelta che si trasforma immediatamente in punto di forza, essenza stessa di un pensiero-cinema che continuamente sta a cavallo tra le culture del mondo, tra i tempi e i modi della Storia, l'ipotesi di una utopica fusione tra Oriente e Occidente, tra fantasia assoluta e rispecchiamento della realtà. Proprio su questo confine "abita" il meraviglioso castello del mago Howl, casetta improbabile e mobilissima, mostro alato lontano dall'immagine Disney di ogni castello da fiaba, creatura vivente e simbolo di un cinema libero e saggio, cui basta il pensiero per spostarsi da una cittadina vecchio stile ad un prato fiorito, dal mondo incantato dell'infanzia all'oscurità minacciosa, ma imprescindibile, di quella stessa natura infantile che, duplice, ci abita e ci accompagna in tutte le fasi della nostra vita. Basta spostare i colori per sbarcare in un luogo o in un altro, per essere visitati dai messaggeri di un re o dagli araldi di una regina. Il film è tratto da un romanzo per bambini della scrittrice inglese Diana Wynne Jones che Miyazaki ha riscritto senza dimenticare i segni immancabili delle sue opere, tracce autobiografiche (lo splendido personaggio di Sophie sarebbe ispirato alla moglie del regista) e temi ricorrenti (la guerra, con il suo paesaggio di morte che si lascia dietro, anche dopo la fine supposta dei conflitti).