Phoca PDF - Cinemecum

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Serate animate dalla magia dell’Oriente con quelli della Italo Calvino. La raffinata poetica dei grandi maestri del cinema d’animazione approda sugli schermi di Quartucciu. di Alessandra Manconi
Esistono giornate in cui il cinema riveste il ruolo di compagno. E di guida. E lo fa portandoci in un Giappone un po’ reale ed un po’ magico. Dove “ciò che appare” non sempre è. E dove “ciò che è” arriva a tutti e
sempre...
Tre appuntamenti con due grandi maestri del cinema d’animazione giapponese e con il loro mondo. Isao Takahata e Hayao Miyazaki (nella foto), i fondatori dello studio Ghibli, attraverseranno con le loro opere la sede dell’ Associazione Italo Calvino, in via Nazionale 102, a Quartucciu.
La scelta di due sguardi complementari tra loro, come affermano gli organizzatori delle proiezioni. Si inizia con “Una tomba per le lucciole” di Takahata, il 3 febbraio.
Si continua, le domeniche successive, con due capolavori di Miyazaki, ossia “Porco Rosso”, l’unico in lingua originale con sottotitoli in italiano, e “Il castello errante di Howl”.
Per allenare il nostro sguardo in attesa del nuovo capolavoro che Lo Studio Ghibli sta preparando per noi, ossia “La principessa dei pesci rossi”, opera che sarà interamente disegnata a mano. Come nasce la scelta del cinema
d’animazione giapponese? "Dalla visione di un film che piace, dal desiderio di abbattere le resistenze che ancora risiedono nella nostra società relativamente al cinema d’animazione" sottolinea una delle socie della Italo Calvino.
“Molte persone credono che si tratti di un prodotto per bambini, ma non è così.”La stessa Cineteca Sarda, gli scorsi anni, all’interno di una complessa e ricercata rassegna di cinema giapponese aveva proposto il cinema d’animazione di Miyazaki.
La realtà dello studio Ghibli, si proietta dunque temporaneamente a Quartucciu. I colori, gli incantesimi, le pefidie delle streghe, l’amore, la famiglia, si fermano per tre domeniche in una piccolissima città.
E cercano di fungere da elemento di aggregazione sociale, che è uno dei principali obiettivi che questa associazione si pone. Perché la scelta di questi tre film in particolare? "Per la tematica trattata, quella della guerra”.
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Questo è il filo conduttore che viene analizzato dai due creatori nipponici e poi rielaborato in immagine animata per noi. Come mai la scelta di tre film, massimo quattro per volta, per il Cineforum della Italo Calvino? Pare essere una scelta
di incisività, un po’ come la differenza tra una raccolta di racconti brevi ed un romanzo. Una scelta di stimoli ben precisi, in un percorso incominciato da tempo, con il cinema come chiave forte ed immediata.
Tre appuntamenti quindi non solo col Giappone, ma anche con una realtà a noi più vicina. Con un’associazione che si autofinanzia e che utilizza il ricavato del Cineforum per supportare iniziative finalizzate all’integrazione multietnica e alla solidarietà in generale. Ci sarà ancora il cinema d’animazione nelle vostre domeniche? "L’idea è quella, ci piacerebbe continuare degli autori francesi".
Tra i progetti futuri si pensa ad un omaggio a Osvaldo Cavandoli, il creatore della “Linea”, nell’ anniversario della sua morte. Un omaggio prezioso dunque. Le proiezioni della Italo Calvino si svolgono in più sale, a seconda della
situazione organizzativa. Quella in cui è stato proiettato “Una tomba per le lucciole” contiene circa trenta persone. Non ci sono poltrone grandi che ti tengano la bibita. E non ci sono conigli che ti dicano di spegnere il cellulare. C’è un muro bianco. Ci sono le idee. C’è un grande portone in legno, aperto, da oltrepassare per arrivare a colori differenti. E quando finisce la proiezione ognuno può portarseli via con sé e lasciare il muro nuovamente bianco. L’essenziale, dunque, proprio come la "Linea" di Cavandoli.
Informazioni varie:
10 febbraio, ore 21: Porco Rosso (Miyazaki,1992)
17 febbraio, ore 21: Il castello errante di Howl (Miyazaki,2004)
Per saperne di più: 3200351088, [email protected]
o visitate il sito http://italocalvino.altervista.org; www.arci.it
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