voce di blenio - Ul Murín da Curzönas

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voce di blenio - Ul Murín da Curzönas
voce di blenio
OTTOBRE 2015/4
Corzoneso vuole realizzare
il suo mulino
di Fernando Ferrari
Sono passati solo nove mesi dalla
costituzione dell’Associazione «Ul
Murin da Curzönas», ma di strada se
ne è già percorsa molta, come si è
potuto rilevare dalla relazione del
presidente Paolo Donetta in occasione dell’Assemblea straordinaria
dei soci (vedi riquadro a parte), tenutasi martedì 22 settembre nella
sala patriziale di Corzoneso alla
presenza di una cinquantina di soci.
L’Associazione, costituita il 31 gennaio scorso e che al momento attuale conta 204 soci, si propone, con
l’auspicio di «promuovere la conoscenza e la conservazione del patrimonio storico ed etnografico di
Corzoneso», di dedicarsi al restauro
del mulino e del relativo canale (in
disuso dagli inizi del 1900) nonché
alla sistemazione del terreno circostante e delle vie d’accesso e, in seguito, di promuoverne la conoscenza tramite attività ad esso legate nell’ambito di percorsi tematici (sentiero dell’acqua) e attività didattiche. Per i promotori «riportare agli
antichi splendori il vecchio mulino
è anche un modo di creare un ponte
tra il passato e il futuro e, oltre che
rappresentare un riconoscimento
del grande lavoro dei nostri avi, ciò
permetterà alle generazioni future
di (ri)scoprire le proprie radici».
Approvazione progetto
e preventivo di massima
I soci partecipanti all’assemblea
straordinaria erano chiamati a decidere sull’accettazione del progetto
di ristrutturazione del mulino, del
relativo canale e del lavatoio e ad
approvarne il preventivo di massima, che prevede un intervento per
400'000 franchi.
Le due trattande sono state accettate
(con un astenuto la prima, all’unanimità la seconda) dai presenti. È forse utile precisare che sia il progetto
(presentato dall’arch. Thomas
Meyer dello studio Meyer & Valenti
di Chiasso, con alle spalle diversi
restauri di mulini in Ticino) sia il
preventivo di massima sono da considerare a tutti gli effetti provvisori
e, a seguito di approfondimenti e riflessioni, potranno essere rivisti o
adattati. A quel momento il relativo
credito dovrà essere accettato dall’assemblea.
In concreto ci si propone di riportare
l’antico mulino come si presentava
all’inizio del secolo scorso, quando
serviva essenzialmente per la macinazione della segale dopo che questa era stata essiccata sulle ‘rascane’
e veniva poi usata per la produzione
del pane. Per una fedele ricostruzione servirà da riferimento il disegno
che risulta dal «Catasto delle utilizzazioni», un inventario effettuato
dal Cantone nel 1895 (per poter tassare i proprietari) che riporta interessanti indicazioni sulle caratteristiche del mulino, sulla misura delle
ruote, ecc.
Il progetto completo prevede interventi nell’edificio-mulino partendo
dal consolidamento e ricostruzione
della muratura perimetrale (ora ci
troviamo di fronte a un diroccato)
fino al tetto, la captazione dell’acqua (in parte intubata…) dal riale e
la sua restituzione a valle, la fornitura e posa del macchinario interno ed
esterno, la posa delle macine (ne sono state ritrovate quattro all’interno
dell’edificio) nonché interventi di
risanamento al lavatoio situato a
monte, che potrebbe essere interessante come ulteriore elemento del
‘sentiero dell’acqua’. Già tenendo
conto delle prestazioni svolte a carattere di volontariato, l’investimento non dovrebbe superare i
400'000 franchi.
Il mulino come si presenta attualmente, con le quattro macine recuperate.
tore elettrico in sostituzione della
ruota idraulica che verrebbe realizzata solo in seguito. Ciò consentirebbe di rendere operante il mulino
con un certo anticipo, con la possibilità, già a questo momento, di proporre attività collaterali-ricreative
(produzione e vendita ‘Pan Murin’,
Festa del Mulino, attività didattiche,
ecc.) che anticiperebbero la visibilità della struttura e di conseguenza
la presenza di visitatori. Il motore
elettrico, inoltre (una novità sotto
questo aspetto) potrebbe porre rimedio a uno dei problemi che forse
ha portato alla sospensione dell’attività all’inizio del secolo scorso: la
scarsità e la discontinuità di portata
d’acqua del riale. Il motore potrebbe essere usato in maniera sussidiaria anche a opera ultimata in caso di
scarsità d’acqua. Per la realizzazione di questa prima fase il costo si limiterebbe a circa 190'000 franchi e
la seconda fase potrebbe essere in
parte finanziata con le entrate derivanti dalle varie attività.
Proposte alternative
A conclusione dell’assemblea sono
già scaturite, da parte di alcuni soci,
proposte di possibili varianti al progetto che saranno seriamente valu-
Per quanto riguarda l’attività futura,
nei mesi restanti del 2015 si procederà nell’acquisizione e ricerca di
soci e sostenitori (Associazione Ul
Murin da Curzönas 6722 Corzoneso – CCP 69-313914-8 – IBAN
CH49 0900 0000 6931 3914 8).
Nel 2016 si passerà alla raccolta
fondi e all’inizio dei lavori. L’inaugurazione del mulino è prevista per
il 2017.
Festa del mulino
Il 27 settembre scorso ha poi avuto
luogo, con un grande riscontro di
partecipazione, la Festa del Mulino:
ben 160 i presenti, tra i quali molti
bambini, una buona premessa per il
futuro. Oltre alla presentazione del
progetto di ristrutturazione, hanno
avuto luogo, dopo un apprezzato
pranzo a base di polenta e mais rosso, intrattenimenti per bambini e
adulti. In particolare con la corsa nei
sacchi (24 i partecipanti) con in palio il titolo di «miglior mugnaio
2015», alloro conquistato da Arturo
Bozzini e, tra i bambini, da Valentina Canzali.
Realizzazione a tappe?
Il progetto, secondo l’architetto
Meyer, potrebbe essere realizzato
anche a tappe, ciò che presenterebbe diversi aspetti positivi.
Si tratterebbe, in una prima fase, di
dare la precedenza all’edificio rimandando a più tardi la realizzazione del percorso dell’acqua. Seguendo questa variante il mulino, dopo
l’esecuzione della prima fase, sarebbe perfettamente funzionante e
potrebbe essere azionato da un mo-
tate dall’ing. Meyer e dal comitato,
in particolare riguardanti l’ubicazione della captazione dell’acqua
dal torrente e l’utilizzazione del lavatoio come complemento al ‘sentiero dell’acqua’.
Il mulino nel dettaglio di una foto di Roberto Donetta di inizio ’900.
31.1 2015
Assemblea costitutiva
6.2
Incontro con il geografo Laurianti incaricato dall’«Associazione Meraviglie sul Brenno» di creare una rete di sentieri tematici (Vino, Fieno, Latte e Castagne) a cui verrà aggiunto il ‘sentiero dell’acqua’ che, partendo da Scaradra,
passerà accanto al mulino per concludersi a Cumiasca.
12.2
Iscrizione dell’Associazione a Registro di commercio.
marzo
Creazione logo e attivazione del sito www.ulmurin.ch in 3
lingue.
11.4 - 11.9 Giornate di lavoro comune; grazie ai partecipanti si è potuto risanare la zona circostante il mulino.
21.6 – 16.8 Vendita del «Pan Murín» (100 pagnotte vendute).
27.9
Festa del mulino 2015
Disegno dal «Catasto delle utilizzazioni 1895».
Un dettaglio del progetto di ristrutturazione.
Festa del Mulino