Percorsi - i.i.s. "carlo ubertini"

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Percorsi - i.i.s. "carlo ubertini"
Passeggiate tra
colline, laghi,
vigne e boschi
in Canavese
Percorsi
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Percorso 1 - SULLA COLLINA TRA CALUSO E LAGO
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Da: Caluso
A: Lago di Candia
Distanza: 1,5 km
Dislivello: 80 m
Percorribilità: a piedi - in bicicletta
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Tempo (a piedi): 2 ore
Fondo strada: acciottolato
Difficoltà: bassa (alta percorso
centrale)
Vegetazione: bosco, vigneto,
pioppeto
Interessante: Ruderi castello, ceppaie
di castagni, piloni
Numerose vie congiungono Caluso e il lago di Candia, differenti per l'ambiente naturale e antropico
che attraversano e per la percorribilità. Ne segnaliamo 3, che possono essere percorse anche ad
anello, da Caluso o dal lago. Si possono percorrere a piedi o in bicicletta (quelli esterni).
In questa foto si vede l'inizio dei vari percorsi,
sulla collina. Prima della casa a destra parte il
percorso orientale, dopo la casa a destra inizia il
percorso centrale, dopo la casa a sinistra inizia il
percorso più occidentale e davanti a sinistra
inizia il percorso n. 2.
Il percorso più ad ovest [ 1 ], nella prima parte
coincide con la vecchia strada per Candia. Il
largo acciottolato, quasi completamente integro,
è ampio e pianeggiante, adatto anche alle
biciclette dei più piccoli.
Affascinante un tratto intermedio in cui la strada incassata nella collina è sovrastata da grandi
ceppaie di castagno. Verso il lago ogni tanto si apre un vallone boscato, scavato nei secoli
dall'acqua piovana o di antiche sorgenti.
Dopo la deviazione a gomito, la strada si fa più stretta e scende rapidamente, in parte invasa dalla
vegetazione arbustiva spontanea. La strada passa sotto la ferrovia e poi si affaccia su terrazzi
coltivati che degradano verso il lago, offrendo un'ottima visuale sul lago e su tutto l'arco morenico.
Il percorso centrale [ 2 ] è la via più breve tra Caluso e il lago, ma anche la più accidentata. Nella
prima parte si snoda con un elegante acciottolato, talvolta coperto di terriccio, tra boschi e vigneti.
Pochi metri prima della ferrovia, però, la strada si fa sentiero, e sbuca direttamente sulla sede dei
binari, senza alcuna protezione.
Dopo l'attraversamento, il sentiero scende ripido fino al fondo di un suggestivo vallone boscato. Il
tratto di sentiero in discesa può essere molto scivoloso, per il fondo in terra, e nel vallone si formano
ampie pozzanghere.
Sarebbe il percorso ideale, se si sistemasse la discesa e l'attraversamento ferroviario,
eventualmente recuperando il sottopasso per le acque, esistente ma ora interrato.
Il percorso orientale [ 3 ] raggiunge veloce il Castellazzo, punto d'osservazione verso Chivasso e
Torino, a sud. Si passeggia dalla bassa corte al piano della fortezza. L'aspetto attuale è quello dei
rifacimenti della metà del 1300, seguiti dalle distruzioni del '500 e dall'incuria dei secoli successivi.
Il lago appare già dalle mura del Castellazzo e poi per tutta la cresta della collina.
Il percorso scende successivamente nella vecchia strada per Vische con un largo e ben tenuto
acciottolato, tra i classici vigneti calusiesi e qualche seminativo. Sia prima sia dopo la ferrovia,
oltrepassata con un comodo sottopasso, alcuni piloni votivi conservati più o meno bene, posti
principalmente negli incroci delle stradine, testimoniano la fede di un tempo.
Sulla strada asfaltata Caluso-Vische, gli automezzi sfrecciano veloci e conviene raggiungere
velocemente il Lido o le strade sterrate verso Pratoferro.
Il lago visto dalla collina di Caluso • il ceppo secolare di un castagno • un cancello custode di una vigna ormai abbandonata