Scheda film A beautiful mind di Rom Howard

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Scheda film A beautiful mind di Rom Howard
A Beautiful Mind
IL FILM
Regia Ron Howard Con Russell Crowe, Jennifer Connelly, Ed Harris, Paul Bettany, Christopher
Plummer; Fotografia Roger Deakins Musiche: James Horner Sceneggiatura Akiva Goldsman
(ispirata alla biografia del matematico e premio Nobel John Forbes Nash jr.scritta da Sylvia Nasar).
Produzione Brian Grazer, Ron Howard; Premi 4 Oscar 2002 (miglior film, miglior regista, miglior
attrice non protagonista (Jennifer Connelly), miglior sceneggiatura (non originale); 4 Golden Globe
USA 2001 Genere Drammatico, Romantico, Biografico Durata 140 min
IL REGISTA E LE OPERE
Ron Howard, attore, regista, sceneggiatore e produttore, nasce in Oklahoma l’1 marzo 1954 da una
famiglia di attori. La sua prima vera interpretazione è a 5 anni nel film d'avventura con Yul Brinner Il
viaggio, di Anatole Litvak. Tra gli anni 60 e 70 lavora in numerose serie televisive di successo. In
Italia è noto per aver prestato il volto a Richard Cunningham della serie Happy Days (1974-80).
Riceve una nomination al Golden Globe per la sua interpretazione in Il Pistolero (1976). Di lui si
ricorda anche l'interpretazione in American Graffiti (1973), di George Lucas. Come regista, inizia a
girare a 15 anni.. Fra gli altri film diretti Cocoon (1985), Cuori ribelli (1992) e Apollo 13 (1995).
Nel 1986 ha fondato con Brian Grazer la casa di produzione Image Entertainment, con l'obiettivo di
realizzare film indipendenti. La società ha al suo attivo numerose produzioni di successo, tra cui Il
professore matto (1996), e il suo seguito, La famiglia del professore matto (2000), e Bugiardo
bugiardo (1997). Nel 2002 vince l'Oscar per la miglior regia con A Beautiful Mind. Tra il 2006 e il
2009 dirige Il codice da Vinci e Angeli e demoni, dagli omonimi romanzi di Dan Brown, con Tom
Hanks protagonista. Nel 2008 adatta per il grande schermo il dramma teatrale di Frost Nixon - Il
duello.
LA TRAMA
Il film, ispirato agli avvenimenti della vita di John Forbes Nash, Jr., narra la vita di un eccentrico
matematico che nel 1947 fa un'incredibile scoperta di analisi matematica.
Poi, la discesa agli inferi della schizofrenia: visioni, paranoie, elettroshock e psicofarmaci. Nash ha la
forza di opporsi alla malattia, grazie anche all'amore e al sostegno devoto di sua moglie Alicia. E
dopo la tragedia gli viene attribuito il premio Nobel per la sua "analisi degli equilibri nella teoria dei
giochi non cooperativi" nel 1994.
I CONTENUTI E LE FORME
L’accurata preparazione per questo ruolo ha permesso a Crowe di “mostrare che uno schizofrenico è
uguale a qualsiasi altro malato: si innamora, ha figli, cerca di ottenere qualcosa nella vita”.
La storia di John Nash è una vicenda che colpisce al cuore, a maggior ragione per il fatto di essere
vera. L’efficacia narrativa (notevole la vividezza delle allucinazioni del protagonista, ad esempio) e
la carica emotiva della storia sono i punti forti del film.
John Nash lotta contro la sua malattia grazie alla matematica e alla moglie che gli è costantemente a
fianco (nella realtà sposata due volte). Il film ripercorre soprattutto questo filone: non tanto
l’elaborazione della “teoria dell’equilibrio” che gli farà ottenere il Nobel, quanto la vittoria nei
confronti della malattia, la consapevolezza di riuscire a combatterla (o per lo meno di riuscire a
conviverci) grazie anche all’aiuto della matematica. Una malattia comunque che, allo stesso tempo, è
stata all’origine del genio. Sentire troppo, sentire più degli altri e vedere ciò che gli altri non vedono è
un dono oscuro e lacerante e Russel Crowe nei panni di John Nash è uno spettatore attonito dei guasti
causati dal proprio genio e della vulnerabilità della propria identità,
Bellissima colonna sonora di James Horner, efficace fotografia di Roger Deakins, eccellente cast.