tecnologie d`eccellenza per il compost
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tecnologie d`eccellenza per il compost
rifiuti e riciclaggio speciale compostaggio tecnologie d'eccellenza per il compost A qualche mese dall'inaugurazione andiamo alla scoperta dell'impianto Kyklos e delle forniture di Cesaro Mac Import n Maurizio Quaranta P roduce compost, cioè fertilizzante naturale per l’agricoltura, dai rifiuti organici della raccolta differenziata, dalle potature e dai fanghi biologici: è il nuovo impianto di compostaggio di Aprilia, comune della Provincia di Latina e sobborgo dell’area metropolitana di Roma, inaugurato lo scorso Luglio e gestito da Kyklos, azienda del gruppo Acea. Il nuovo impianto di 65.000 m2 sorge su un’area di 11 ettari, è stato realizzato in 9 mesi con un investimento di 8 milioni di euro e produrrà 20.000 tonnellate all’anno di compost ricavato da 60.000 tonnellate di rifiuti in entrata. Il compostaggio dei rifiuti non è altro che la riproduzione artificiale del processo biologico di trasformazione delle sostanze organiche e questo processo, nell’impianto della Kyklos, avviene nelle 8 biocelle dell’impianto di compostaggio con un sistema aerobico a biotunnel. Per la realizzazione dell’impianto di compostaggio entra in gioco la Cesaro Mac Import, da trent’anni punto di riferimento globale nel settore delle tecnologie ambientali: dalla fornitura di macchine, quali ad esempio, trituratori, vagli, miscelatori, separatori eolici, rivoltatori per compost, alla progettazione, installazione e assistenza post-collaudo di impianti fissi per il trattamento dei rifiuti, la produzione di CDR, di biomassa, il recupero dei rifiuti speciali e gli impianti di compostaggio in biotunnel in calcestruzzo e mobili. Le imprese private e le aziende pubbliche, impegnate quotidianamente sul fronte del trattamento dei rifiuti, trovano nella Cesaro Mac Import il partner specializzato che mette a loro disposizione l’insieme delle esperienze e competenze necessarie a risolvere anche le problematiche più complesse. L’attività della Cesaro Mac Import è cresciuta nel tempo, sfidando passo dopo passo i cambiamenti, le normative, le esigenze e le emergenze ambientali. «Ad eccezione delle opere civili, tutto l’impianto, dai biotunnel alla platea insuf- marzo 2010 recycling 21 flata, dagli scrubber al miscelatore, dal vaglio ai biofiltri − ci riferisce il dott. Luigi Cesaro − è stato realizzato da noi con la tecnologia de “Il Girasole”». Il sistema di compostaggio in tunnel “Il Girasole” si basa sul compostaggio di materiale organico all’interno di un ambiente-contenitore chiuso, detto per l’appunto tunnel o biotunnel. Esso viene riempito di materiale organico e, per favorirne la degradazione, in esso viene insufflata dell’aria, che ricircola nel tunnel per mezzo di condotte. Ma scendiamo un po’ più nel dettaglio. Nella prima fondamentale fase di biossidazione, il materiale organico viene introdotto all’interno di otto biocelle di cemento armato, i famosi “biotunnel”, ciascuna provvista di un portone frontale a tenuta stagna, che viene aperto esclusivamente in occasione delle fasi di carico e di scarico. L’aerazione delle biomasse avviene attraverso tubazioni in PVC collocate al di sotto del pavimento cementato, dotate di ugelli che permettono l’insufflazione di aria dal basso, grazie all’azione di otto ventilatori centrifughi. Al termine di questa fase, il materiale viene prelevato e sottoposto ad una prima vagliatura. Anche il secondo stadio di biossidazione accelerata, avviene con cumuli statici aerati: anche in questo caso si utilizza la tecnologia dell’insufflazione mediante ugelli annegati nel pavimento, la stessa dei biotunnel, ma in questo caso, esaurita la fase più fortemente odorigena, il processo avviene non più in celle a tenuta stagna, ma I biotunnel 22 recycling marzo 2010 su platee cementate all’interno del capannone. Su queste platee le masse vengono insufflate mediante quattro ventilatori centrifughi, che aspirano aria direttamente dal capannone stesso. Dopo lo stadio di biossidazione accelerata si passa poi alla maturazione finale, in cui avviene il completamento del processo: questo stadio prevede una lavorazione con cumuli statici sotto tettoia tamponata su 3 lati. A questo punto il materiale ha perso tutte le sue componenti fortemente odorigene ed è possibile processarlo in area esterna. Dopo un’ulteriore vagliatura finale di raffinazione, il materiale – esauriti i 90 giorni di processo – viene stoccato su un’area di notevoli dimensioni: il rifiuto si è trasformato in prodotto ed è pronto per la commercializzazione. L’aria esausta in uscita viene poi ripulita dall’ammoniaca e dalle maleodoranze mediante l’uso di scrubber e biofiltri. Il biofiltro è un altro fondamentale tassello per il funzionamento dell’impianto ed è in grado di garantire un’efficienza quasi totale sull’abbattimento delle componenti odorigene delle arie trattate. Il sistema di funzionamento è lo stesso delle biocelle e delle platee all’interno del capannone: si ha una serie di tubazioni insufflanti che partono direttamente dallo scrubber orizzontale, in cui l’aria viene immessa dall’azione aspirante di 3 ventilatori centrifughi. Il biofiltro in uso presso la Kyklos ha dimensioni importanti: la biomassa filtrante, costituita da una miscela di materiale vegetale parzialmente compostato di varia pezzatura, occupa un’area di 1200 m2 per un’altezza media di 1,60 m. Grazie all’elevata superficie specifica che presenta, le sostanze organiche volatili vengono assorbite dal materiale, sullo strato esterno del quale si stabiliscono colonie di microrganismi che metabolizzano le sostanze trascinate in sospensione dal flusso d’aria attraverso una serie di reazioni biologiche. Come negli altri stadi del processo, anche nel biofiltro è possibile monitorare i parametri principali per intervenire direttamente al fine di garantire una piena efficienza: il biofiltro è dotato di irrigatori, che permettono di mantenere un’umidità adeguata, favorendo in questo modo l’idrosolubilità delle particelle odorigene e l’incentivazione dell’attività dei microrganismi. «Tutti i progetti che sviluppiamo − continua Luigi Cesaro − nascono dopo una approfondita conoscenza delle esigenze del cliente e tengono in considerazione quantità e qualità dei rifiuti, il richiesto grado di qualità di compost, la posizione del sito, le norme ambientali locali e le valutazioni economiche». Tutto il processo di compostaggio viene controllato dal sistema computerizzato “II Girasole”, un software che permette il controllo dinamico e la programmazione dei punti chiave del processo all’interno di ciascuna unità di compostaggio: tutti i dati monitorati sono registrati e visualiz- zati dal computer su base continua e simultaneamente confrontati con quelli di riferimento; basandosi su tale confronto e sulla predefinita tolleranza delle variabili di processo, il computer corregge i flussi d’aria e d’acqua e le condizioni che riguardano i tunnel, il resto degli edifici, lo scrubber e il biofiltro. Il principio del compostaggio in tunnel offre parecchi vantaggi, come per esempio il controllo del processo, la riduzione dei tempi di maturazione del prodotto, la flessibilità di trattamento riguardo i materiali in entrata e la qualità e il tipo di compost prodotti, l’assenza di apparecchiature nei tunnel, l’assenza di percolato residuo da smaltire nonché il controllo delle emissioni odorose e tutto quanto il trattamento al chiuso, aspetti questi ultimi due da non trascurare nell’ottica dell’inserimento dell’impianto in un tessuto urbanizzato. Ma la partnership Kyklos-Cesaro Mac Import non si è fermata qua: la Cesaro Mac Import ha provveduto infatti a fornire alla Kyklos anche i trituratori mobili per la triturazione dei residui di potatura da avviare al processo di compostaggio e i movimentatori gommati. Il Doppstadt AK530 è un potentissimo trituratore mobile, caratterizzato da una struttura particolarmente robusta, un motore Mercedes Benz OM 502 LA da 390 kW, un tamburo di triturazione con 1000 giri/min, con martello montati liberi e punte di usura sostituibili. Nel trituratore AK530 la pezzatura del materiale in uscita è sempre costante, in quanto il rotore di frantumazione nella zona posteriore è chiuso da una griglia di post-frantumazione con maglia a losanga la cui dimensione (da 40 mm fino a 280 mm) è scelta dal cliente. Una della caratteristiche della gamma AK dei trituratori mobili è quella di poter essere combinato con altri prodotti Doppstadt. Cesaro Mac Import per l'inaugurazione dell'impianto ha fornito anche il trituratore Doppstadt “Bison” DW 3060. Si tratta di un eccellente trituratore con rullo a pettine ad azionamento idraulico, la cui funzione è quella di triturare qualsiasi tipo di legno di scarto senza limitazione di volume di ingresso e di peso; il suo nastro magnetico separa poi le sostanze ferrose dal materiale triturato. Il DW3060 è caratterizzato dalla trasmissione meccanica, con azionamento diretto ad elevato rendimento con rotismo epicicloidale; i potenti denti del rullo triturano il materiale che scorre nel pettine di frantumazione ad azionamento idraulico: il transito di un rifiuto ingombrante comporta l’apertura automatica del pettine per proteggere il macchinario e ridurre al minimo l’usura dei suoi attrezzi. marzo 2010 recycling 23 re ù, a l ic pi a a c Ri bast nuov n o no biam GIA R ab E EN MBK :M : NK < HIB > ENERGIAMBIENTE è il nuovo mezzo di informazione a cadenza bimestrale che tratta in forma rapida ed essenziale l’attualità, l’economia, le iniziative e le problematiche del settore energetico ed ambientale, con un’attenzione particolare alle tematiche produttive ed industriali e alle novità di prodotto. È sempre più sentita infatti l’esigenza di fare chiarezza sulle forme di energia rinnovabili: solare, geotermica, fotovoltaica, eolica, biomasse. Che cosa offre il mercato? Quali vantaggi si ottengono sia dal punto di vista economico che da quello delle prestazioni? Quali sono gli impianti più adeguati in relazione alle caratteristiche ambientali e di territorio? ENERGIAMBIENTE vuole rispondere a tutte queste domande con chiarezza e semplicità per permettere a tutti noi di conoscere meglio un settore che consentirà il miglioramento della società nel totale rispetto dell’ambiente. Raccoglie le informazioni che già erano presenti nelle riviste RECYCLING e PRESENZA TECNICA IN EDILIZIA riguardanti le tematiche ambientali con lo scopo di svilupparle e approfondirle, diventandone un contenitore più puntuale e specifico nell’interesse dei nostri lettori, ARCHITETTI, INGEGNERI, PROGETTISTI, INSTALLATORI, IMPRESE E PROFESSIONISTI DEL SETTORE, ENTI E AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE. [email protected] [email protected] [email protected] edito da Strada Naviglio Alto 46/1 - 43122 Parma Tel. 0521 771818 - Fax 0521 773572 24 recycling marzo 2010 Entrambi i trituratori sono di facile impiego, di precisa impostazione e di comoda lettura dei dati della macchina, grazie ad un display multifunzione; risultano inoltre facilmente trasportabili per un impiego rapido e flessibile. Ma la fornitura di Cesaro Mac Import all’impianto di Kyklos comprende anche il movimentatore gommato Sennebogen 821 M dal peso di circa 22 t, e azionato da un motore Deutz TCD 2013 L04 in grado di sviluppare 104 kW. Uno dei fiori all’occhiello della macchina è senza ombra di dubbio la cabina, con interno ampio e spazioso e installata su supporti viscoelastici, per garantire l’isolamento dalle vibrazioni e dal rumore; disegnata in modo ergonomico e pratico con una eccellente disposizione dei comandi, per migliorare la funzionalità e ottimizzare il comfort dell’operatore, si segnala un’ottima visibilità. La cabina è inoltre sollevabile idraulicamente, fino ad una altezza massima di 5.7 m, il ché risulta particolarmente vantaggioso ai fini della perfetta visibilità sull’area di intervento e contribuisce ad aumentare il comfort dell’operatore. Segnaliamo inoltre che la Cesaro Mac Import è organizzata con un moderno ed attrezzato servizio assistenza e fornitura ricambi: un’organizzazione moderna ed efficiente, veloci automezzi, un fornitissimo magazzino e uomini motivati con un’alta preparazione tecnica, garantiscono la consegna dei ricambi, il “tagliando” periodico e il ripristino delle condizioni di perfetto funzionamento delle macchine nel giro massimo di 24 ore dalla chiamata, il tutto naturalmente in modo da agevolare al massimo il cliente e limitare al minimo i fermi macchina. In conclusione ci rallegriamo del fatto che Kyklos – attiva ormai da più di un decennio nel settore del compostaggio ed ora in orbita Acea, tra i maggiori operatori italiani nei servizi di pubblica utilità − anche grazie alla progettazione, ai macchinari, alla competenza e la professionalità di Cesaro Mac Import abbia trasformato un problema in un’opportunità a servizio dell’ambiente e del territorio in cui opera.