P. Castracane
Transcript
P. Castracane
II° workshop p novembre 2010 Modulo di Calibrazione Paolo Castracane (ACS) Sommario 1. 2 2. 3. 4. 5. 6. Correzioni e pre-elaborazione dei dati Correzione radiometrica Calibrazione Aster Calibrazione Hyperion Calibrazione Modis AVHRR serie storica (da Radianza a TB) SRV Workshop Catania 9-10 Nov 2010 Slide N. 1/18 Correzione e pre-elaborazione dei dati In generale prima di essere utilizzati i dati registrati dai sensori necessitano di alcune elaborazioni, in cui si cercano di correggere gli errori, il rumore e le distorsioni introdotte durante l’acquisizione dell’immagine. Le fasi di acquisizione fino alla trasmissione dei dati alle stazioni a terra possono riassumersi in: • A Acquisizione i i i d deii d dati, ti e successiva i registrazione i t i iin di diversii canali spettrali, da parte di un sensore; • eventuale compressione p dei dati ; • trasmissione ad una stazione di terra; • pre-elaborazione generica (correzioni della sensibilità non uniforme dei sensori sensori, eventuale ricampionamento); • applicazione di correzioni più specifiche (per esempio georeferenziazione, ortorettifica, ecc.), g ) che consentono di ottenere una serie di prodotti caratterizzati da diversi livelli di precisione; • formattazione di ogni prodotto in un file con specifico formato. SRV Workshop Catania 9-10 Nov 2010 Slide N. 2/18 Correzione radiometrica Nel pre-processamento delle immagini rilevate, le operazioni fondamentali sono la correzione geometrica, atmosferica e radiometrica. I livelli e le metodologie adottate per le diverse correzioni dipendono soprattutto dall’applicazione dall applicazione per cui si usano le immagini Quando la radiazione raggiunge il sensore, il segnale viene immagazzinato come dato digitale DN DN-Digital Digital Number, Number cioè come un valore numerico direttamente proporzionale all’intensità del segnale ricevuto. La prima forma di calibrazione, chiamata calibrazione al sensore, consiste nel tradurre questa grandezza adimensionale (il DN) in una grandezza fisica. La grandezza fisica comunemente utilizzata è la Radianza spettrale, che rappresenta la quantità di energia trasmessa o ricevuta (espressa in Watt) come funzione della lunghezza d d’ onda della radiazione stessa (in μm o cm) e 2 della superficie radiante (in m o cm2), per unità di angolo solido (steradiante). La calibrazione L lib i all sensore è solo l il primo i passo verso lla reale l iinterpretazione t t i del segnale che subisce profonde modifiche nel suo percorso dalla sorgente all’oggetto, e di nuovo dall’ oggetto al sensore. SRV Workshop Catania 9-10 Nov 2010 Slide N. 3/18 Correzione radiometrica La correzione radiometrica è la procedura di calibrazione e correzione delle variazioni dei parametri di gain: a1 (ovvero il rapporto tra il valore di una grandezza sottoposta al processo di amplificazione e il valore iniziale della grandezza. In un dispositivo elettronico il fattore di amplificazione è il rapporto tra la tensione di uscita e quella di ingresso) e di offset a0 (Dato un segnale o una grandezza variabile,, indica la quantità g q costante che viene sommata o sottratta a tutto il segnale o a tutta la grandezza variabile). Questi parametri permettono appunto di risalire al valore di radianza che il sensore ha misurato, prima di essere trasformato in un segnale digitale. Essi variano sensibilmente lungo la vita del sensore, pertanto per effettuare una correzione precisa è opportuno conoscere i parametri di calibrazione quasi simultanei rispetto al tempo di ripresa. Le immagini da satellite in commercio riportano, all’interno dei file ausiliari, i dati d ti per convertire ti il valore l di digitale it l del d l pixel i l dell’immagine d ll’i i in i valori l i di radianza secondo la formula: Rad = a0 + a1 ⋅ DN SRV Workshop Catania 9-10 Nov 2010 Slide N. 4/18 Modulo di Calibrazione ASI SRV Dati satellitari di input • EOS (NASA's Earth Observing System) ¾ ASTER (Advanced Spaceborne Thermal and d Reflection R fl ti Radiometer) R di t ) ¾ MODIS (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer) p ) Emission • EO-1 (NASA) ¾ Hyperion yp (Imaging ( g g Spectrometer) p ) Per q questi dati il processo p di calibrazione viene effettuato automaticamente in fase di Ingestione SRV Workshop Catania 9-10 Nov 2010 Slide N. 5/18 SRV Ingestione e Calibrazione SRV Workshop Catania 9-10 Nov 2010 Slide N. 6/18 SRV Ingestione e Calibrazione Dati Aster L1B : AST_L1B_xxxx.hdf _ _ Dati Modis L1B : MOD02.xxxx.hdf Ingestion Dati Hyperion : E01H1xxxx.L1R ASTER_1A_x_startT_endT_creationT_site_source.hdf MODIS 1A _x_startT_endT_creationT_site_source.hdf MODIS_1A x startT endT creationT site source hdf Re naming Re-naming HYPER_1A_x_startT_endT_creationT_site_source.hdf ASTER_1B_x_startT_endT_creationT_site_source.hdf MODIS_1B _x_startT_endT_creationT_site_source.hdf Calibration HYPER_1B_x_startT_endT_creationT_site_source.hdf SRV Workshop Catania 9-10 Nov 2010 Slide N. 7/18 ASTER L1B FORMATO SRV Workshop Catania 9-10 Nov 2010 Slide N. 8/18 Aster dataset Band Bandwidth (nm) Pixel Size (m) Remarks VNIR = visible near-infrared 1 520 - 600 15 2 630 - 690 15 3N 760 - 860 15 N = normal 3B 760 - 860 15 B = backward looking at 26.7° SWIR = shortwave infrared 4 1600-1700 30 5 2145-2185 30 6 2185-2225 30 7 2235 2285 2235-2285 30 8 2295-2365 30 9 2360-2430 30 SRV Workshop Catania 9-10 Nov 2010 TIR = thermal infrared 10 8125 - 8475 90 11 8475 - 8825 90 12 8925 - 9275 90 13 1025 - 1095 90 14 095 - 1165 65 1095 90 Slide N. 9/18 Calibrazione Aster z Il modulo di Calibrazione converte il dato Aster DNs Digital Number in un valore di Radianza [W/m2/ster/mm] applicando la formula: Rad = (DN-1) * fact dove fact è una costante di calibrazione caratteristica della banda z Il valore di fact è registrato negli ancillary data files z ENVI (d (dalla ll versione i 4 4.2 2 iin poi) i) applica li automaticamente i questa conversione durante l’apertura del file “envi envi_open_data_file, open data file filename, filename /ASTER, /ASTER r_fid r fid = fid fid” SRV Workshop Catania 9-10 Nov 2010 Slide N. 10/18 Aster Q Quicklook: Etna ASTER quicklook VNIR (3,2,1) a sinistra e TIR (14,13,11) a destra SRV Workshop Catania 9-10 Nov 2010 Slide N. 11/18 Modis dataset Primary Use Band Bandwidth Spatial Resolution Land/Cloud/AerosolsB oundaries 1 620-670 nm 250 m 2 841-876 nm 250 m 3 459-479 nm 500 m 4 545-565 nm 500 m 5 1230-1250 nm 500 m Land/Cloud/Aerosols Properties Ocean Color Phytoplankton Biogeochemistry 6 1628-1652 nm 500 m 7 2105-2155 nm 500 m Atmospheric Water Vapor Surface/Cloud Temperature Atmospheric Temperature Cirrus Clouds Water Vapor 17 890-920 nm 1000 m 18 931-941 nm 1000 m 19 915-965 nm 1000 m 20 3.660-3.840 µm 1000 m 21 3.929-3.989 µm 1000 m 22 3.929-3.989 µm 1000 m 23 4.020-4.080 µm 1000 m 24 4.433-4.498 µm 1000 m 25 4.482-4.549 µm 1000 m 26 1 360-1 1.360 1.390 390 µm 1000 m 27 6.535-6.895 µm 1000 m 28 7.175-7.475 µm 1000 m 8 405-420 nm 1000 m 9 438-448 nm 1000 m 10 483-493 nm 1000 m Cloud Properties 29 8.400-8.700 µm 1000 m 11 526 536 nm 526-536 1000 m O Ozone 30 9 580 9 880 µm 9.580-9.880 1000 m 12 546-556 nm 1000 m 31 10.780-11.280 µm 1000 m 13 662-672 nm 1000 m 32 11.770-12.270 µm 1000 m 14 673-683 nm 1000 m 33 13.185-13.485 µm 1000 m 15 743-753 nm 1000 m 34 13.485-13.785 µm 1000 m 35 13.785-14.085 µm 1000 m 36 14.085-14.385 µm 1000 m 16 862-877 nm SRV Workshop Catania 9-10 Nov 2010 1000 m Surface/Cloud Temperature Cloud Top Attitude Slide N. 12/18 Calibrazione Modis z Il sensore MODIS acquisice i i il dato d t in i 36 b bande d spettrali tt li d da 0 0.4 4 µm a 14 14.4 4 µm. Due bande hanno risoluzione spaziale nominale di 250m al nadir (1 e 2), cinque bande a 500 m (dall 3 alla 7) e le rimanenti 29 hanno 1 km di risol ione spa risoluzione spaziale. iale Il dato distrib distribuito ito dalla NASA Le Level el 1B è radiometricamente calibrato, non è corretto geometricamente e viene distribuito in formato HDF z Il modulo di calibrazione legge il file HDF ed estrae i dati calibrati utilizzando I parametri presenti negli ancillary files che consentono la trasformazione da DN a R Radianza di (W/ (W/m2/sr/mm). 2/ / ) z ENVI ((dalla versione 4.2 in p poi)) applica pp automaticamente q questa conversione durante l’apertura del file “envi_open_data_file, filename, /ASTER, r_fid = fid” SRV Workshop Catania 9-10 Nov 2010 Slide N. 13/18 MODIS Quicklook MODIS quicklook VIS (3,1,5)) (sinistra) TIR (27,29,31) (destra) SRV Workshop Catania 9-10 Nov 2010 Slide N. 14/18 Hyperion y dataset Band # VNIR Channels SWIR Channels Wavelength (nm) wStatus 1-7 356 - 417nm not calibrated 8 - 55 426 - 895 nm calibrated 56 - 57 913 - 926 nm calibrated (overlaps with SWIR 77-78) 58 - 70 936 - 1058 nm not calibrated 71 - 76 852 - 902 nm not calibrated 77 - 78 912 - 923 nm calibrated (overlaps with VNIR 56-57) 79 - 224 933 - 2396 nm calibrated 225 - 242 2406 - 2578 nm not calibrated SRV Workshop Catania 9-10 Nov 2010 Slide N. 15/18 Calibrazione Hyperion Il sensore iperspettrale Hyperion ha la capacità di esplorare in modo continuo lo spettro e.m. da 356 a 2577 nm con una risoluzione spaziale di 30 m. Il dato è distribuito da USGS EROS Data Center (EDC) e consiste di dati corretti radiometricamente (Level 1R) senza correzione geometrica. Il livello 1R è fornito in formato HDF. Il dato Hyperion è costituito da 242 bande,, di queste q 44 non sono calibrate ((hanno valore nullo), ), le restanti 198 coprono lo spettro da 426 a 2395 nm. A causa della sovrapposizione tra le bande 56-57 e 77-78 soltanto 196 canali sono forniti in uscita. z Il dato di origine g è organizzato g in formato BIL ((band-interleaved-by-line y ) ed il byte order è Network (IEEE) intero. Oltre alle immagini, le “spectral center wavelengths”, “spectral bandwidths” e i “gain coefficients” sono fornite in uscita. z Il modulo di calibrazione rimuove le bande non calibrate, applica i “gain coefficients” corrispondenti alle 196 bande calibrate z SRV Workshop Catania 9-10 Nov 2010 Slide N. 16/18 Calibrazione Hyperion HYPERION VNIR quicklook (25,13,4) SRV Workshop Catania 9-10 Nov 2010 Slide N. 17/18 AVHRR serie storica (da Radianza a TB) Il tool AVHRR converter è stato sviluppato per convertire la serie storica ((dal 2006 al 31 Agosto g 2008)) dei dati AVHRR. In particolare I canali nell’Infrarosso 3b, 4 e 5 sono stati convertiti da valori espressi in radianza a temperatura di brillanza. Per I casi notturni, inoltre, I canali nel visibile (banda 1 e 2) sono omessi nel dataset di uscita La Temperatura p di brillanza viene estratta invertendo la legge di Planck data la radianza e la lunghezza d’onda del centro della banda SRV Workshop Catania 9-10 Nov 2010 Slide N. 18/18