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Il cervello di FREUD
Periodico bimestrale n.4/2014
di Pierluigi Argoneto
Ce ne accorgiamo avrebbero dovuto erigere un monumento a
t u t t e l e m a t t i n e Don Rodrigo, altro che divina provvidenza.
guardandoci allo
specchio: la cosa che
ci viene meglio è
prenderci in giro. Ci
vediamo sempre più
belli, interessanti e
affascinanti di quello che siamo in realtà. E
non funziona solo con l’aspetto fisico: infatti,
del tutto arbitrariamente, siamo convinti che
Perché però la “materia grigia”, che poi grigia
non è, funzioni così come funziona ancora
non è chiaro. Non è un caso che dallo Human
Brain Project europeo all’iniziativa Brain
americana, buona parte della ricerca
mondiale tenterà nei prossimi anni di
comprenderne i meccanismi
di funzionamento, investendo ingenti capitali
per raggiungere lo scopo. “gli altri” siano sempre un po’ più stupidi,
Alcune cose però già sono note: il cervello è
attivo e in uso ininterrottamente, i neuroni e le
quasi mai ci rendiamo conto che anche noi
cellule coinvolte nel pensiero non sono mai
facciamo parte del gruppo de “gli altri” di completamente inoperose e non esistono
chiunque altro ci osservi, quindi nel aree “in cerca d’autore”, ma tutte sono
ragionamento c’è qualcosa che non torna. correlate a specifiche funzioni. lenti, cattivi e presuntuosi di noi. Il fatto è che
La realtà è che una parte del cervello inganna Basta leggere i saggi di Antonio Damasio,
l'altra: per autogiustificarsi, per non vedere tra i quali il bellissimo “L’errore di Cartesio”,
una verità spiacevole, o per credere di essere per capire come una minima lesione al lobo
migliori di quanto si è. Freud ci era andato frontale possa cambiare completamente la
vicino con il suo concetto di «autoinganno», vostra personalità, rendervi più aggressivi o
peccato che poi abbia preso la tangente con docili, impedirvi di provare emozioni e,
l'invenzione più letteraria che scientifica addirittura, farvi diventare irriconoscibili agli
occhi di vostra moglie (dunque non
dell'Es, dell'Io e del Super Io. necessariamente una cosa negativa). Però l’intuizione rimane: ogni azione umana è
frutto di inganno e autoinganno compresa, Oppure basta sfogliare “Connettoma” di
appunto, la letteratura. Dal Don Chisciotte di Sebastian Seung per capire come funziona
Cervantes, all’Idiota di Dostoevskij, dal davvero il pensiero a livello di sinapsi e
Pinocchio di Collodi arrivando perfino alla connessioni neurali, pagando però il prezzo
Bibbia, tutto è finzione, esagerazione, raggiro. di dover ammettere che, con buona
Senza menzogne e inganni “I Promessi probabilità, il libero arbitrio non esiste
Sposi” sarebbero ancora più noiosi di quanto (motivo per cui potrete sempre ritenervi non
già non sono: gli studenti, da generazioni, completamente responsabili di aver scelto
di leggere proprio il libro di Seung). !
Periodico bimestrale n.4/2014
Insomma, la scienza ci dice che la psicanalisi forse proprio per questo, l’idea si è diffusa in
di Freud e Jung, con i tortuosi e scabrosi modo capillare a tutti i livelli, dal fruttivendolo
retroscena sessuali, archetipi e sincronicità a sotto casa agli sceneggiatori di Hollywood. gogò, essendo completamente sganciata
dalla biologia evolutiva, dalla genetica e dalla
biochimica molecolare, è un elemento di pura
fantasia, quasi più di un romanzo di Dan
Brown o di Harry Potter. L’ultimo caso che li ha visti coinvolti
attivamente (purtroppo gli sceneggiatori, non i
fruttivendoli) è quello di Lucy, di Luc Besson:
un film in cui c’è Scarlett Johansson che
impara ad utilizzare il suo cervello al massimo
Un esempio? La spiegazione di Freud alle delle potenzialità, diventando così una sorta
nausee da gravidanza è «la ripugnanza che la di mostro informatico onnipresente e
donna prova per il marito e il suo inconscio onnisciente. desiderio di abortire il feto oralmente». Forse
una popolazione primitiva della Papua Nuova
Guinea, se mai doveste avere l’occasione di
chiederglielo, potrebbe darvi una spiegazione
più plausibile. La verità invece è che, come
sostiene la biologa Margie Profet, le nausee
delle donne incinte servono, dalla preistoria a
oggi, ad inibire le donne dall'ingerire vegetali
che sono carichi di tossine pericolose per il
feto nei primi mesi di gravidanza. Tutto qua.
Quindi, se volete sapere come funziona
davvero il cervello e tutto ciò che ne deriva,
paturnie e psicodrammi compresi, non andate
da uno psicanalista, ma affidatevi a un
neuroscienziato. In questo caso almeno
Ma anche questo è un inganno: infatti Scarlett
Johansson rimane sempre la stessa, anche
dopo aver girato il film. È l’Homo Sapiens
invece che, dalla notte dei tempi, si
instupidisce istantaneamente, fino ad
utilizzare anche meno del 10% del suo
cervello, al primo batter di ciglia di una
qualsiasi Donna Sapiens, figurarsi della
Donna-Sapiens-Johansson. Dimostrazione del fatto che la neuroscienza
potrà pure dirci la verità sul cervello, le sue
sinapsi e la biochimica che lo governa, ma
Freud con la sua perniciosa libido, pur non
avendo capito nulla, aveva capito tutto. nessuno vi dirà mai, perché non è vero, che @PArgoneto
usate il cervello solo al 10% solo per
propinarvi -ovviamente a pagamentoesclusive e inconcludenti terapie che
dovrebbero aumentarne la percentuale di
utilizzo. Nella peggiore delle ipotesi, vi
diranno semplicemente la verità: cioè che lo
usate al 100%, ma che lo utilizzate male.
La convinzione diffusa secondo la quale tutti
quanti portiamo a spasso un cervello
sottoutilizzato, esclusi alcuni circoli politici e
i n t e l l e t t u a l i d o v e i n v e c e è re q u i s i t o
indispensabile per esservi ammessi, è una
grande bufala. Ma nonostante questo, anzi
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LETTERATURA
Periodico bimestrale n.4/2014
DELITTI, CASTIGHI E DNA
Cristina Giudici
Indagine tra cronaca nera e letteratura su un
mito investigativo e le sue trappole. Il
“fantasma di Heilbronn” e le statistiche
predittive. Memorie di questori d’ingegno
Leggi qui l’articolo!
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IL VERO POIROT ERA UN GENDARME BELGA
Roberto Iasoni
Così strambo da non poter essere che vero. Lui, Hercule Poirot, il detective creato da Agatha
Christie come «una specie di parodia da varietà di un francese, che però è belga» e che
«nonostante le sue assurdità, è un
uomo che ha del cervello». Il
campione del metodo logicodeduttivo e dell’inchiesta
impomatata, piccolo e grassottello,
con la testa a uovo e la faccia
rifinita da due baffetti spropositati.
La notizia è che questo
affascinante (con le sue
imperfezioni) monumento letterario
avrebbe un modello in carne e
ossa. Leggi qui l’articolo!
ELOGIO DELL’IPOCRISIA
Alessandro Piperno
Detesto le persone schiette. Quelle che ti sbattono in faccia quello che pensano. Che ti
dicono che sei ingrassato, che hai scritto un articolo insulso, che mentre parlavi di fronte alla
vasta platea erano tutti ipnotizzati dal pezzo di spinacio incastrato tra i canini del
conferenziere. Mi fa infuriare la finta coscienza immacolata, la malafede travestita da
buonafede. Trovo volgare la retorica del pane al pane. E invece ho un debole per le ragazze
che dopo il sesso ti dicono che non è mai stato così bello, per gli oncologi pietosi, gli
avvocati ottimisti, i ruffiani di ogni foggia e colore. Adoro gli ipocriti. Leggi qui l’articolo!
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Periodico bimestrale n.4/2014
CINEMA
HEISENBERG, BREAKING BAD E IL PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE
Mattia Maccarone
Heisenberg è il nome del premio
Nobel per la Fisica del 1932 e lo
pseudonimo del personaggio che
ha reso Breaking Bad una celebre
serie tv. Al limite tra finzione e realtà
c’è la meccanica quantistica.
Leggi qui l’articolo!
M O V I E N O M I C S : L’ I TA L I A
ATTRAVERSO I CULT DEL
CINEMA
Nicola Persico e Francesco
Flaviano Russo
Alcune pellicole restano indelebili nell’immaginario collettivo di un paese. Ma i nostri film hanno
rispecchiato la situazione economica del dopoguerra? Un’analisi basata sul confronto tra cult movies
e andamento di debito e PIL. Leggi qui l’articolo!
MUSICA
LA MUSICA: SETTE NOTE E UN MARE DI
MATEMATICA
Andrea Bersani
Fin da piccoli, ci insegnano che ci sono sette note: Do,
Re, Mi, Fa, Sol, La e Si. Dopo il Si, si riparte con un
altro Do, in una scala infinita. Che differenza c’è tra
una nota e un’altra, e cos’è una nota musicale? Per
capirlo dal punto di vista scientifico dobbiamo prima di
tutto capire come percepiamo i suoni. Leggi qui
l’articolo!
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A 45 ANNI DA ABBEY ROAD, IL FAMOSO SCATTO CHE IMMORTALÒ I BEATLES
Cesare Balbo
Sono trascorsi quarantacinque anni dall'estate che vide due camminate passare alla Storia: quella
del primo uomo sul brullo suolo lunare e quella dei Fab Four sulle strisce pedonali di Abbey Road.
Era l'8 di agosto 1969. Leggi qui l’articolo!
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Periodico bimestrale n.4/2014
MEDICINA
ACQUA SPORCA, L’EBOOK DI “SCIENZA IN RETE” SUL CASO STAMINA.
Il titolo “Acqua sporca” non evoca solo il fatto che ancora oggi è poco chiaro che cosa si inietta nel
circolo sanguigno dei pazienti che si sottopongono al cosiddetto “metodo Stamina”. Ci si riferisce
anche alla mancanza di trasparenza di chi sfrutta la poca lucidità delle famiglie e dei malati accecati da
diagnosi senza speranza, alla confusione legislativa in cui ogni giudice può arrivare a conclusioni
disparate, fino a imporre quel che un collega vieta, all’intrecciarsi di rapporti personali, politici,
professionali che hanno segnato tutta questa vicenda. Insieme a quest’acqua sporca bisogna però stare
attenti a non buttar via anche il bambino, cioè le promesse che vengono dalle terapie a base di cellule, e
in particolare di cellule staminali. I risultati promettenti ottenuti in questi anni, anche in questo campo, da
chi fa ricerca con serietà, scrupolo e senso di responsabilità, dimostrano che le regole non bloccano il
progresso. Scarica l'ebook in pdf!
LO STRANO CASO DEL MORBO CHE FA DIVENTARE ARTISTI
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Il morbo di Parkinson provoca in molti pazienti un’improvvisa esplosione di creatività. Un nuovo studio
conferma l’ipotesi che la causa siano i farmaci utilizzati per trattare la malattia. Leggi qui l’articolo!
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LA BASE GENETICA COMUNE PER LETTURA E MATEMATICA
Un'approfondita analisi delle variazioni genetiche fra 3000 coppie di gemelli ha evidenziato che le
prestazioni dei bambini nel leggere e far di conto hanno un'ampia base genetica comune, ma anche che
buona parte dei problemi che possono incontrare in queste attività vanno collegate a fattori ambientali.
Un'eccezione è rappresentata dalla dislessia, per la quale è confermata la correlazione con una
specifica variazione nel gene DCDC2. Leggi qui l’articolo!
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Periodico bimestrale n.4/2014
ARCHITETTURA E ARTE
ZAHA HADID A SEOUL
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A Seoul, in un quartiere storico e pieno di vita, un antico muro divide/unisce due aree della città, da
un lato il verde, dall'altro le attività commerciali. Zaha Hadid comprende l'importanza dell'elemento,
e decide di farne il fulcro di un progetto maestoso, che renda fluido il passaggio da un'area all'altra.
Nasce cosí il Dongdaemun Design Plaza and Park, polo del design e dell'arte contemporanea ma al
tempo stesso simbolo del legame con la storia del luogo. L'impronta dell'architetto é
immediatamente visibile nelle forme blog che danno alla composizione l'aspetto di un grande essere
urbano, che si muove e respira accarezzato dalle luci e dalla vita dell'intorno in cui é immerso.
Leggi qui l’articolo!
L’ARTE DI “NON FAR NULLA”
Valentina Chirici
La Serpentine Gallery di Londra fa da scenario al ritorno di Marina Abravomic, una delle artiste più
particolari del nostro tempo. Chi conosce la "nonna della performance", come ama definirsi, sa che
si tratta di un personaggio a cui è impossibile rimanere indifferenti, che suscita emozioni forti, nel
bene e nel male. Quest'anno torna a incontrare il suo pubblico con "512 Hours", performance che
induce l'artista cosí come lo spettatore a vivere il momento, il presente, senza distrazioni. 8 ore al
giorno, 6 giorni a settimana, per una performance di oltre due mesi, con pochi oggetti di uso
comune a disposizione e nessuno strumento di comunicazione con il mondo esterno: la Abramovic
protagonista del "non far nulla”. Leggi qui l’articolo!
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Periodico bimestrale n.4/2014
ANCHE I MUSEI MUOIONO
Salvatore Settis
Sembra impossibile, invece può avvenire. Nati nel primo Settecento, come tutte le creazioni culturali
non sono immortali. La tutela cresce nei Paesi emergenti in cui il patrimonio ha valore identitario,
decresce in altri dove conta soltanto per quello economico, come vanto o come svago. Stiamo
dimenticando la funzione istitutiva dei musei. Perciò potrebbero perire. Leggi qui l’articolo!
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ALESSANDRO CONTI, STORICO E SCIENZIATO
Giuseppe Maino
Sono stato indeciso fino all’ultimo se scrivere o meno su Alessandro Conti. Di mestiere faccio il fisico teorico e la mia può sembrare una impropria invasione di campo, se accettiamo la classica divisione delle due culture – humanities e science – postulata da C.P. Snow nella sua celebre Rede Lecture del 1959. Ma Alessandro era il primo a non accettare barriere di principio, a rifiutare la separazione dei saperi e delle esperienze, a cercare il dialogo ed il confronto, anche polemico e ‘duro’ ma
sempre corretto e fattivo. Leggi qui l’articolo!
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ALBERTO BURRI, UN PROFILO
Alessia Carlino
«Andammo a Gibellina con l’architetto Zanmatti, il quale era stato incaricato dal sindaco di
occuparsi della cosa. Quando andai a visitare il posto, in Sicilia, il paese nuovo era stato quasi
ultimato ed era pieno di opere. Qui non ci faccio niente di sicuro, dissi subito, andiamo a vedere
dove sorgeva il vecchio paese. Era quasi a venti chilometri. Ne rimasi veramente colpito. Mi veniva
quasi da piangere subito mi venne l’idea: ecco, io qui sento che potrei fare qualcosa. Io farei così:
compattiamo le macerie che tanto sono un problema per tutti, le armiamo per bene, e con il
cemento facciamo un immenso cretto bianco, così che resti perenne ricordo di quest’avvenimento».
Leggi qui l’articolo!
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scuola
e
universita’
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Periodico bimestrale n.4/2014
L’ACRONIMO DIMENTICATO NELLA RIFORMA DEL SISTEMA EDUCATIVO
Luciano Canova
I massive online open courses sono piattaforme digitali che offrono gratuitamente corsi universitari e
materiale didattico per la scuola secondaria. La riforma della scuola presentata dal Governo non li
prende neanche in considerazione. Una rivoluzione simile a quella avvenuta nell’informazione.
Leggi qui l’articolo!
COME CAMBIA LA GOVERNANCE DELLE UNIVERSITÀ ITALIANE
Giliberto Capano, Marino Regini e Matteo Turri
A quattro anni dalla discussa riforma Gelmini, l’attenzione si concentra sugli effetti del nuovo
sistema di reclutamento e valutazione dell’Anvur. Tre articoli sugli effetti attesi e inattesi della riforma.
Leggi qui l’articolo!
ECONOMIA
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IL DISASTRO DEI FONDI EUROPEI
Roberto Perotti e Filippo Teoldi
Ogni anno l’Italia spende miliardi in progetti
finanziati dai fondi strutturali europei, eppure non
abbiamo la minima idea dei loro effetti.
Inevitabilmente, questa spesa è sfuggita di mano,
come dimostra il caso italiano. Un estratto
dall’ebook. Leggi qui l’articolo!
LA CULTURA SI SALVERÀ GRAZIE AI
MECENATI PRIVATI?
Mimmo Di Marzio
I due volti dell’Italia e, nella fattispecie, i due volti
della Campania. Da una parte i musei pubblici in
carenza di fondi e con le opere d’arte che
giacciono negli scantinati, mentre Pompei giace
vittima dell’incuria e dei sindacati. Leggi qui
l’articolo!
CULTURA IN ITALIA: DIECI LUOGHI
COMUNI DA CANCELLARE
Francesco Cancellato
Altro che «con la cultura non si mangia»: è da lì che
l'Italia può ripartire! Leggi qui l’articolo!
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Periodico bimestrale n.4/2014
SCIENZA E TECNOLOGIA
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VOLI LOW COST, LA FORMULA MATEMATICA PER RISPARMIARE SULL’ACQUISTO DEL
BIGLIETTO AEREO
Patrizia De Rubertis
Prenotare i ticket con largo anticipo non fa risparmiare: i prezzi più bassi si registrano a circa 10 giorni
dalla partenza. Poi risulta anche più conveniente comperare un biglietto alla volta. Almeno, è quello
che sostiene un algoritmo (a forma di 'U') trovato da tre economisti italiani. Leggi qui l’articolo!
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LA TECNOLOGIA CI RENDE STUPIDI?
Anna Toscano
Quante volte ci si è chiesti fino a che punto la tecnologia potenzi o limiti il nostro lavoro, e quanti dubbi
sul futuro del nostro cervello troppo a contatto con il digitale. Manfred Spitzer ce lo spiega in un
simpatico volume dal titolo «Demenza digitale», in cui tra aneddoti e dissertazione specialistiche punta
a sottolineare che sì, la nuova tecnologia ci rende stupidi. Leggi qui l’articolo!
POLITICA
VALE PIÙ LA VIRTÙ O LA FORTUNA?
Armando Massarenti
È quantomeno peculiare che, al cuore di un trattato
che si pone l'obiettivo di una costruzione razionale
della virtù, o meglio delle virtù della politica,
Machiavelli abbia collocato la vicenda di Cesare
Borgia, il Valentino, figlio esemplare della fortuna.
Come è noto, il rapporto tra virtù e fortuna nel
Principe è uno nei nodi teorici più delicati e
filosoficamente stimolanti dell'intera opera. Leggi
l'articolo!
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Periodico bimestrale n.4/2014
Liberascienza
Liberascienza nasce dalla convinzione che l'approccio trasversale al sapere sia oggi
non solo auspicabile, ma necessario, per un più completo e strutturato progresso
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