Il potere della motivazione
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Il potere della motivazione
Il potere della motivazione Per avere successo sul sentiero spirituale, bisogna essere motivati Di Furio Sclano La motivazione è come cibo per il cervello. Non puoi averne abbastanza in una volta sola, poiché il cervello stesso ha bisogno di rifornimenti continui e regolari. (Peter Davies) Esistono tante ragioni per cui le persone si avvicinano ad un sentiero di crescita personale e spirituale: curiosità, senso di insoddisfazione, spinta interiore, emulazione e così via. Le motivazioni interiori sono le più forti e, nel lungo termine, sono le uniche a superare la prova del tempo. Nonostante ciò, in ogni caso, anche la motivazione interiore deve essere rinnovata e “ricaricata” con qualcosa in grado di darle nuova linfa. La mente della maggior parte delle persone è infatti identificata con le circostanze esterne in continuo cambiamento e con problemi, preoccupazioni, relazioni, interazioni, interessi che cambiano, ecc. Preda di quest’identificazione (tendenzialmente normale), la mente tende a dirigersi sempre verso cose nuove, allontanandosi dalle giuste risoluzioni prese in precedenza. Esistono quattro importanti accorgimenti che possono aiutare una persona a mantenere alta la propria risoluzione: 1 - Leggere materiale ispirante a cadenza regolare. Questo modo di fare è migliore del leggere libri da pagina a pagina una volta ogni tanto. E’ utile selezionare con oculatezza le cose che si leggono, poiché le letture che si assimilano hanno un forte impatto sulla mente e sul modo di pensare che si forma (o si mantiene in essere). Chi legge troppo e indiscriminatamente, a volte finisce per non distinguere più tra le informazioni attendibili e le fantasie. E’ utile rileggere gli stessi scritti più volte a distanza di tempo, poiché sovente ci si accorge che, facendolo, la propria comprensione “cambia” di volta in volta. 2 - Incontrarsi di tanto in tanto con altre persone sul sentiero. Paramahansa Yogananda dava molta importanza alla meditazione di gruppo. L’incontro con altre persone non deve diventare una forma di dipendenza, ma è sempre utile e, in determinati momenti della vita, può essere fondamentale. Se conoscete persone sul sentiero che abitano vicino a voi, approfittatene per vedervi con regolarità. Non esagerate con la socializzazione e non andate a meditare con un gruppo qualsiasi vicino casa, tanto per farlo. Pratiche differenti vi porteranno confusione e annacqueranno la vostra sintonia con i maestri della nostra tradizione. E’ un discorso – ripeto il concetto - di sintonia e non di fanatismo. 3 - Avere un atteggiamento maturo. Ciò che succede nella vita (le nostre “circostanze”) è creato da noi stessi e non da Dio. E’ importante evitare il meccanismo mentale “faccio per ricevere immediatamente”. L’evoluzione delle persone normalmente è progressiva e il sentiero spirituale, almeno all’inizio, non impedisce a situazioni di difficoltà di manifestarsi, poiché queste ultime sono create (a livello sottile) da noi, per opera della legge di causa ed effetto. Cambiando lo stato interiore, si cambiano anche le circostanze esteriori. 4 - Selezionare le persone che si frequentano abitualmente. L’influenza delle compagnie, affermava Paramahansa Yogananda, è spesso più forte dei buoni propositi. Non si sta consigliando di avere una vocazione eremitica, ma di limitare al necessario le interazioni con persone che non condividono i propri giusti principi. Le opinioni altrui (sovente non richieste) possono far sorgere dubbi. “Ricorda sempre che la tua risoluzione di avere successo è più importante di ogni altra cosa” – Abramo Lincoln Il senso di scopo è un altro fattore importante nel tenere alto il livello di motivazione. Quando vi sedete per meditare, chiedetevi spesso: “Perché lo sto facendo?”. La risposta che vi darete sarà un buon indicatore del vostro livello di comprensione, maturità e consapevolezza. “Il segreto del successo è l’entusiasmo (...)” – Walter Chrysler Mantenete alto il vostro entusiasmo, associando la meditazione al piacere. La pratica meditativa è un viaggio alla scoperta della coscienza. Pensate alla pratica come ad un’avventura interiore e vi sarà più facile esserne entusiasti. Date equilibrio alla vostra vita alternando in modo appropriato lavoro, ricreazione e pratiche spirituali. Ricordate che la corda di un violino non suona se è allentata, ma rischia di spezzarsi se è troppo tesa. “C’erano due strade in un bosco. Ho preso la meno trafficata e quella scelta ha fatto la differenza! – Robert Frost La via spirituale nella nostra epoca non è ancora argomento di interesse delle masse. Sri Yukteswar disse: “Il battello che lascia il fiume dell’illusione sta per partire. Chi andrà? Chi andrà? Se nessuno va, io andrò! Non scoraggiatevi se le persone che conoscete sembrano non apprezzare ciò che fate (non è necessario che lo sappiano), oppure se le stesse non seguono il vostro esempio. Paramahansa Yogananda affermò che “la solitudine è il prezzo della grandezza”. Il sentiero spirituale è una via individuale. Se avete bisogno di supporto esterno per fare le cose, dovete rendervi conto di avere un problema da risolvere. Si deve agire per convinzione interiore e non per imitazione o per “seguire il flusso”. Il fattore più essenziale è la persistenza, ossia la determinazione di far sì che il proprio entusiasmo o l’energia che si possiede non siano abbattuti dallo scoraggiamento, che prima o poi deve manifestarsi. - James Whitcomb Riley Non esiste persona al mondo che non abbia sperimentato una qualche forma di scoraggiamento, specialmente quando i risultati sembrano non arrivare. Imparate ad osservare voi stessi e, praticando correttamente meditazione e giusto vivere, non potrete fare a meno di notare sensibili cambiamenti nella vostra esistenza. Capire meglio le scritture, imparare a chiedersi il perché delle cose, comportarsi in modo più opportuno, avere un senso di scopo che prima non si aveva, ecc. sono tutti segni importanti di crescita. La realizzazione (conoscenza con esperienza) della propria vera natura si manifesta dopo tutto questo. Non esiste separazione tra la realtà materiale e quella spirituale. Terminate ogni giorno e finitela lì. Avete fatto del vostro meglio, indubbiamente con qualche errore grossolano o assurdità. Dimenticate entrambe le cose prima possibile. Domani è un altro giorno; lo inizierete bene e con serenità Ralph Waldo Emerson. L’accettazione di ciò che è successo è il primo passo per superare le conseguenze di qualsiasi sventura – William James Non lasciate che i ricordi di fallimenti passati influenzino la vostra vita. Tutti abbiamo fatto nella vita qualcosa di sbagliato o di cui pensiamo dovremmo vergognarci. Ciò che è stato fatto è passato e non possiamo cambiarlo, ma considerate che ciò che siete oggi è il risultato di ciò che siete stati e di ciò che avete fatto fino a questo momento. Utilizzate le tecniche di immaginazione creativa per rimuovere il peso emotivo delle vostre azioni (o esperienze) passate. Siate risoluti a cambiare il corso della vostra esistenza da oggi in avanti. Siete in grado di farlo, fatelo adesso. Le persone diventano realmente notevoli, quando iniziano a pensare di poter fare le cose. Quando credono in se stesse, hanno scoperto il primo segreto del successo – Norman Vincent Peale Eliminate dalla vostra mente i concetti di limitazione. Quando pensate “non posso fare questo”, state affermando la verità. In PNL si usa spesso la frase: “qualsiasi cosa pensi, hai ragione”. Nel momento in cui pensate di non poter fare qualcosa, avete già deciso l’esito del vostro sforzo. Imparate a pensare in maniera corretta e improntata all’ottimismo. Potete essere illuminati in questa vita, dovete solamente crederci e applicarvi al massimo per riuscirci. A causa della legge di attrazione, se penserete di potercela fare sarete molto più ricettivi alle azioni della Grazia e i vostri progressi saranno più rapidi.