Iniezione di legalità per i giovani - nicola-festa
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Iniezione di legalità per i giovani - nicola-festa
Autofinanziamento di studenti e famiglie: «Il Comune ci deve più attenzione» Aula pulita dal degrado alla Festa SENSIBILIZZARE gli alunni ad avere rispetto, cura e amore per la propria aula e per tutti gli ambienti scolastici; l'aula è il luogo, dove alunni e professori trascorrono buona parte del loro tempo-scuola . Inoltre, poiché in essa si attua la crescita intellettuale, culturale e formativa dei ragazzi, dovrebbe essere anche un ambiente bello, confortevole, pulito e attrezzato dal punto di vista didattico. Ed è stato proprio questo l'intento degli alunni della I E della scuola media statale “N.Festa” di Matera e delle professoresse Gabriella Capozza, Maria Vittoria Carnovale e Lilli Vadalà, che hanno realizzato il progetto “Aula pulita”. Con l'aiuto delle famiglie i ragazzi, versando un contributo di 6 euro, hanno ridato lustro alla propria aula, che era in condizioni di degrado, con tinteggiatura e veri e propri lavori di manutenzione. “Il nostro intento - ha spiegato la professoressa Capozza - è stato quello di far comprendere ai ragazzi che esiste un bene comune che va tutelato, realizzando qualcosa per se stessi; è stato un vero e proprio lavoro di gruppo, che ha messo insieme gli alunni, le insegnanti e le famiglie che hanno tan- to apprezzato l'iniziativa. Il dirigente scolastico Patrizia Di Franco ha segnalato la situazione di degrado delle aule al Comune e ci auguriamo che ci possa essere più attenzione da parte dell'ente per gli ambienti scolastici, dove i ragazzi vivono parte della giornata”. Nel progetto è stata coinvolta anche la classe III A, ma non tutte le famiglie erano d'accordo nel dare il contributo; per ovviare a questo, si è pensato di dare un contributo in base al reddito familiare. “E' stata - ha detto Terry Paolicelli, mamma di uno dei ragazzi della classe I E - un'iniziativa importante che ha permesso ai nostri figli di attivarsi e di saper fare; i ragazzi, ma anche noi genitori, abbiamo imparato tanto, in primis il rispetto per l'ambiente in cui viviamo”. Il papà, responsabile dei lavori, denominato capocantiere, è stato Angelo Di Marzio. Entusiasti per il lavoro svolto sono stati propri i ragazzi che hanno voluto esprimere le proprie considerazioni in proposito. “Mi sono impegnato di pomeriggio per pitturare in modo accurato l'aula; - ha detto Giuseppe Ma- tera - ho capito il rispetto verso i beni comuni che non si dovrebbero mai danneggiare”. “Questo progetto - ha detto, invece Mattia Domenico De Lucia - mi ha fatto capire che se vogliamo che un bene comune rimanga in buono stato, bisogna rispettarlo. E aggiungo che in questo periodo di crisi, se le istituzioni non provvedono a sistemarci la scuola, noi tutti dobbiamo rimboccarci le maniche, se vogliamo vivere in un ambiente pulito e sano”.“Il progetto di ristrutturare l'aula è stato utilissimo; - ha detto Vito Cambio - prima, infatti, con tutte quelle scritte non si poteva lavorare. Ora con tutto il lavoro che hanno fatto i nostri genitori, cercheremo di tenere cura della classe e non rovinarla, perché, rovinandola, non rispetteremmo tutti quelli che hanno lavorato”. “Pitturare le proprie aule - ha detto Aurora Di Noia - non è stato solo liberare le nostre stanze dai buchi e scritte sulle pareti, ma anche imparare a lavorare in gruppo e rispettare il lavoro degli altri”. “Solo il pensiero di dover trascorrere tre anni in un'aula indecorosa malridotta con le pareti scarabocchiate - ha detto Simone Tataranni - è davve- Le studentesse della Nicola Festa ridipingono le aule ro poco stimolante. L'aula e tutto ciò che ci circonda sono un bene comune che va rispettato. Da questa esperienza io e i miei compagni abbiamo imparato tre cose fondamentali per la vita: lavorare con gli altri come una squadra, rispettare il lavoro degli altri e il bene di tutti”. E ancora: “Il risultato di questo progetto - ha detto Chiara Scalcione - è stato soddisfacente; un'altra parte del progetto bella e significativa è stata la solidarietà dei genitori che si sono dimostrati molto disponibili verso gli altri”. “Ho imparato - ha detto Daniele Cristallo - che se un'idea può trasformare una classe, immagina con tante idee buone che cosa potrebbe succedere al mondo; abbiamo lavorato come una famiglia”. Mariangela Lisanti Partirà da giovedì prossimo fino ad aprile in molte delle scuole superiori del capoluogo Iniezione di legalità per i giovani Presentato un Progetto che insegnerà «la responsabilità sul piano civile» Piano Casa 2 «Dal sindaco parole tardive» “FAVORIRE la riflessione, il dialogo e il confronto sul tema della legalità”. E' questa la finalità del “Progetto legalità”, presentato ieri mattina in Prefettura nel corso di una conferenza stampa, a cui hanno preso parte il prefetto Luigi Pizzi, il questore Pasquale Errico, l'assessore comunale alle Politiche sociali Simonetta Guarini, i componenti della Consulta provinciale Permanente sulla Sicurezza, i rappresentanti delle Forze dell'Ordine, dei Vigili del Fuoco, dell'Ufficio scolastico provinciale e i dirigenti scolastici. Il progetto, che inizierà il 22 novembre e si concluderà ad aprile 2013, coinvolgerà gli studenti del Liceo Scientifico “Dante Alighieri”, del Liceo Artistico “Carlo Levi”, dell'Istituto Magistrale “T.Stigliani”, dell'Istituto Agrario “Briganti”, dell'Istituto Tecnico Commerciale “Olivetti-Loperfido”, dell'Istituto Professionale “I.Morra”.” I giovani - ha spiegato il prefetto - hanno mostrato interesse ed entusiasmo nei confronti delle istituzioni, soprattutto su temi di stretta attualità, che possono contribuire a prevenire situazioni di disagio, nel rispetto della legalità. Ho sposato subito l'idea, perché questo progetto ha lo scopo di far capire ai giovani quali sono in comportamenti responsabili sul piano civile. Inoltre, l'intento è anche quello di avvicinare questi ragazzi alle istituzioni, inculcando loro la cultura della legalità; parlare ai giovani non è facile, ma può cogliere la loro sensibilità. Se vogliamo creare una situazione di calma e pace sociale, è necessario impegnarsi, affinché si raggiunga un certo benessere con fiducia e responsabilità”. Il progetto, che consisterà in 56 incontri di due o tre ore, è suddiviso in quattro moduli: il primo affronterà il tema “ “Alcool e tossicodipendenze”, con l'illustrazione delle norme generali sulla droga e dell'apparato sanzionatorio codice della strada artt.186 e 187, a cura del Comando provinciale della Guardia di Finanza, e degli effetti dell'alcool e delle sostanze stupefacenti con testimonian- Il progetto sulla Legalità presentato in Prefettura ze dirette di ex tossicodipendenti in collaborazione con la Casa dei giovani di Matera, a cura del Sert e della Prefettura di Matera; il secondo affronterà il tema “Sicurezza stradale”, con argomenti attinenti gli incidenti stradali (cause degli incidenti, statistiche, costi umani e sociali, comportamenti da tenere in caso di incidenti, efficienza dei veicoli e patente di guida), a cura della Polizia stradale, Polizia provinciale, Polizia municipale, Vigili del fuoco, Motorizzazione civile, Aci, Inail e Croce Rossa; il terzo affronterà il tema “Crimini violenti”, (maltrattamenti, violenze in genere nei confronti delle fasce deboli), a cura del Comando provinciale dei Carabinieri; il quarto affronterà il tema “Stalking e reati con uso di internet”, a cura della Questura di Matera e della sezione Polizia e delle comunicazioni. All'incontro finale, previsto ad aprile, parteciperanno tutti gli alunni coinvolti. A conclusione del percorso formativo, la Consulta ha previsto, per una valutazione complessiva del progetto, la somministrazione di un questionario e la predisposizione di elaborati. Mariangela Lisanti AMICI A QUATTRO ZAMPE Cane a spasso al Boschetto poi di corsa dal veterinario MATERA - Il campanello dall’arme è suonato quando sui social network è iniziata a circolare la notizia. Nei giorni scorsi un cane è stato portato d’urgenza dal veterinario perchè presentava dei sintomi di avvelenamento. Infatti è quello che il medico ha riscontrato, dopo una prima analisi. Il padrone del cane prima ha riscontrato che il suo amico a quattro zampe è stato male dopo che lo ha portato a spasso nel “Parco del Boschetto - Karol Wojtyla”. Sul social network Facebook la notizia è inizia a rimbalzare con un tam tam mediatico che ha invaso le bacheche di molti utenti. Questi mettono in guardia dal portare i propri animali domestici in quel parco (in verità è proprio vietato introdurre nel parco animali domestici) in quanto pare che, per combattere la presenza di ratti, sia stato utilizzato del veleno per topi. Abbiamo interpellato, per saperne di più, l’assessore Rocco Rivelli, che ha tra le sue deleghe il benessere animale, igiene e verde pubblico: «Apprendo dalla vostra segnalazione del problema. Ho appurato dal dirigente preposto che il parco del “Boschetto” non rientra nelle zone interessate dalla derattizzazione, che comprendono invece le fogne e una parte dei Sassi. Anzi il parco, visto che è anche frequentato da bambini, non può rientrare in questo tipo di interventi. Mi attiverò per acquisire altre informazioni e, se necessario, sporgeremo anche una denuncia contro ignoti per tutelare anche gli animali domestici». Il Comune quindi si è attivato. Gli amici a quattro zampe devono, comunque, essere tutelati. Antonio Mutasci [email protected] «L'INIZIATIVA del sindaco non solo è tardiva e demagogica, ma dimostra ancora una volta la confusione del primo cittadino in materia di urbanistica». Così Città Plurale e Mutamenti a Mezzogiorno bollano l’audizione in commissione regionale sul Piano Casa 2 del sindaco di Matera, Salvatore Adduce. «O "ci fa" o "ci è", direbbe qualcuno. Per prima cosa il piano casa 2 non incide sulle aree "verdi di margine urbano" (è probabile che il nostro sindaco abbia chiesto esattamente il contrario, scherziamo naturalmente…). Colui che oggi chiede tutela per il "periurbano" deve spiegare alla città come mai un anno fa, in occasione del piano casa 1, ha approvato una serie di progetti in deroga agli strumenti urbanistici (per circa 70 ettari di nuova edificazione) proprio nel periurbano, vale a dire proprio nelle aree “verdi di margine urbano”tanto care OGGI al nostro primo cittadino. Ma il sindaco ci fa o ci è? E' molto probabile che sia l'una e l'altra cosa». «A parte le battute, l'iniziativa del sindaco ci sembra davvero inopportuna e che sia proprio lui in notevole ritardo» concludono con una vena di evidente sarcasmo le associazioni su una questione come quella urbanistica e della legge 106 che ha catturato l’attenzione in quest’ultimo periodo. Adduce lunedìscorso erastato aPotenza presso la III Commissione consiliare “Attività produttive e Territorio” della Regione Basilicata per essere sentito, su sua richiesta, e prima che andasse in discussione in consiglio, sul disegno di legge regionale “Piano Casa 2”. Lo scopo della suddetta audizione era quello di sottolineare la necessità che“il disegno di legge in discussione consentisse ai Comuni di mantenere norme più restrittive in merito alla possibilità di edificare nelle zone immediatamente al di fuori del perimetro urbano al fine di tutelare con maggiore rigore e determinazione il paesaggio intorno alla città”. «Consideriamo, come egli ha dichiarato, che siamo tutti concentrati “ a guardarci l'ombelico, piuttosto che alzare lo sguardo per osservare ciò che accade intorno” e siamo sorpresi, inoltre, che la discussione fosse cominciata con notevole ritardo, da parte di quelle forze in campo, così attente alla “nobile urbanistica». E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro Matera 31 Venerdì 16 novembre 2012