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SEMINARIO NAZIONALE
“Programma Annuale 2015”
Firenze, 9 gennaio 2015
Auditorium Consiglio Regionale Toscana
Personale ATA, le emergenze del momento
Stefania Chiodi, Centro Nazionale FLC CGIL
Il lavoro amministrativo, tecnico e ausiliario ha necessità di riconquistare una
centralità, dal momento che è stato a lungo sacrificato e messo in discussione
da tagli e da interventi normativi peggiorativi delle proprie condizioni di lavoro.
E’ il grande assente del Piano sulla Buona Scuola, il quale cita il solo personale
amministrativo per sottolineare, in breve, che la digitalizzazione delle scuole
porterà ad una considerevole riduzione del peso sugli assistenti amministrativi
e quindi, a un ridimensionamento progressivo del loro numero.
Il Piano ha previsto solo la stabilizzazione di circa 150.000 docenti, ma per il
personale ATA dovrebbero valere le stesse ragioni di urgenza e di
funzionamento delle scuole.
Piano Buona Scuola e Legge Stabilità 2015
Gli effetti immediati del Piano Scuola per il personale ATA si ritrovano nella
Legge di Stabilità 2015, che prevede, una ridefinizione dell’organico del
personale ATA, proprio in considerazione del generale processo di
digitalizzazione. Dunque, a decorrere dall’anno scolastico 2015-2016, ci sarà
una riduzione nel numero dei posti pari a 2.020 unità ATA, con una
diminuzione nella spesa pari a euro 50,7, dall’anno 2016.
Nel contempo, si autorizza per l’anno 2015 la spesa di 10 milioni di euro
(utilizzando parte delle riduzioni di spesa di cui sopra) per le attività di
digitalizzazione dei procedimenti amministrativi.
Facendo due conti, questo dovrebbe servire ad attribuire alle circa 8.519
scuole, per incrementare la loro efficienza, la consistente cifra di 1.173 euro
ciascuna! Però si daranno 200 milioni alle scuole private.
Eppure il governo dovrà rivedere i propri piani di stabilizzazione anche per gli
ATA, alla luce della sentenza della Corte di Giustizia Europea, che si è
pronunciata in modo favorevole ai diritti dei precari sulla reiterazione dei
contratti a termine il 26 novembre 2014. Queste stabilizzazioni riguardano
anche il personale ATA e, dal momento che la legge di Stabilità prevede anche
il blocco delle supplenze da settembre 2015, noi daremo battaglia per le
immissioni in ruolo, così come per l'istituzione dell'organico funzionale poiché
in tal modo si eliminerebbero le difficoltà organizzative e si darebbe un
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maggiore supporto all'attività didattica. Intendiamo mettere questo personale
al centro della nostra azione sindacale.
Proposte Cantiere Scuola FLC CGIL
Già nella nostra proposta sul Cantiere Scuola, presentata a luglio 2014, siamo
partiti dalla centralità del personale ATA nella scuola. Infatti, nella nostra
proposta abbiamo considerato il lavoro del personale ATA come parte
integrante del progetto educativo, di fondamentale sostegno all’attività
didattica, la quale deve essere supportata da efficaci piani organizzativi,
amministrativi, tecnici e ausiliari.
Per il
personale ATA occorre una professionalità specifica, complessa e
pluricompetente, con funzioni che spesso s’intrecciano tra di loro:
l’organizzazione dei servizi e la gestione amministrativa si devono integrare
con la didattica.
Inoltre, avevamo evidenziato come la digitalizzazione interessi aspetti
organizzativi e amministrativi, nonché i rapporti col personale e l'utenza,
quindi, non sia riconducibile a un lavoro di mera compilazione e inserimento di
dati.
Abbiamo già avuto modo di sperimentare le pesanti ricadute di aggravio sul
lavoro degli assistenti amministrativi e tecnici, dovute alle cosiddette
“innovazioni tecnologiche e digitali”, basti pensare proprio al sistema di
liquidazione delle retribuzioni (da più di due anni ancora svolto interamente
dalle segreterie), all’inserimento delle graduatorie del personale, al registro
elettronico, etc…, tutte procedure per le quali i sistemi informatici centrali di
Miur e Mef da sempre hanno mostrato scarsa funzionalità e affidabilità.
Senza considerare che la gestione informatizzata dei rapporti giuridici e di
lavoro, spesso, ha portato a reiterare il medesimo procedimento (in cartaceo e
online), digitando più volte gli stessi dati, o già in possesso della propria o di
altre amministrazioni (vedi graduatorie d’istituto), nonostante l’interoperabilità
dei sistemi informatici (già prevista dal CAD nel 2005).
Tutte le norme introdotte finora sulla digitalizzazione e dematerializzazione
amministrativa hanno lasciato le segreterie abbandonate a loro stesse e gli AA
hanno dovuto attivarsi al meglio, senza risorse, senza alcun supporto
ministeriale, né attività preventiva di formazione, né tantomeno alcun
riconoscimento professionale sull’utilizzo di queste nuove tecnologie.
Per queste ragioni, nel Cantiere Scuola, abbiamo previsto un piano di
stabilizzazione anche gli ATA, al pari del personale docente, restituendo
anzitutto l’organico che è stato ridotto (45.000 unità in tre anni a causa di tagli
e dimensionamenti) e consolidando in organico di diritto gli attuali posti (circa
5.000), che ogni anno vengono autorizzati sull'organico di fatto dal Miur per
assicurare il regolare funzionamento delle scuole, garantire il mantenimento
dei livelli essenziali nelle prestazioni, delle normative di sicurezza e l'attuazione
del piano dell'offerta formativa.
Questi posti aggiuntivi servono, difatti, a coprire esigenze stabili
dell'Amministrazione, dal momento che vi sono drammatiche carenze di
personale su tutti i profili, solo in parte coperte da lavoratori precari (es.
mancano le persone per aprire i plessi, mantenere il tempo scuola, l’assistenza
alla disabilità).
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Oltre all'istituzione di un organico funzionale anche per il personale ATA,
chiediamo un organico di rete con la presenza degli ATA anche nella scuola del
primo ciclo, in quanto ci sono laboratori senza tecnici: 10.838 nella primaria e
10.929 negli istituti comprensivi (dati Miur del 2011/2012), costretta a
ricorrere a ditte esterne o a collaborazioni plurime con costi aggiuntivi che
gravano sul funzionamento. In tal modo si coniugherebbero meglio i piani di
offerta formativa, di ciascuna autonomia scolastica, con la funzionalità di ogni
specifica organizzazione del lavoro.
Anche per il profilo di Direttore Amministrativo non sono stati previsti dal 2000
concorsi ordinari o riservati (neanche sul turn over) per i tanti assistenti facenti
funzione, che da decenni lo sostituiscono. Per questo abbiamo previsto di
avviare una campagna di ricorsi, che stiamo elaborando col nostro ufficio
legale nazionale, per dare stabilità a questo profilo e sbloccare la mobilità
professionale.
Piattaforma contrattuale FLC CGIL
La FLC CGIL vuole guardare avanti e non trovarsi impreparata nei confronti
degli eventi politici che sopravanzano.
Anche se la Legge di Stabilità 2015 ha introdotto una nuova deroga al blocco
del rinnovo contrattuale, abbiamo varato lo stesso la nostra piattaforma,
poiché vogliamo rispondere all’emergenza salariale, innalzare e valorizzare le
professioni, fare trasparenza sul lavoro sommerso, ripristinare il MOF, ottenere
parità dei diritti tra precari e non, difendere i posti di lavoro dal rischio di
esternalizzazioni.
Sulle professioni ATA abbiamo messo a frutto le elaborazioni di questi anni, dei
confronti e dei documenti delle Strutture di Comparto e del Comitato Direttivo,
del Coordinamento Nazionale ATA.
Primo punto importante
E’ emerso sempre più che il lavoro del personale ATA vada finalizzato alla
realizzazione della funzione fondamentale della scuola, che consiste nella
progettazione e nell’attività didattica. Nel progetto educativo è fortemente
incardinato il lavoro tecnico, amministrativo e l’organizzazione dei servizi ed è
su questo principio che abbiamo costruito la nostra ipotesi di piattaforma.
In questa prospettiva le diverse professioni presenti nella scuola devono poter
dialogare tra loro, nelle rispettive specificità ma con pari dignità e obiettivi
comuni.
Secondo punto importante
Mettere a valore l’elevato livello di professionalità e riconoscere il maggiore
carico di lavoro, che già oggi è richiesto al personale ATA, pur senza alcun
riconoscimento giuridico ed economico (anzi togliendo diritti già acquisiti come
le posizioni economiche).
Noi vogliamo ricondurre all’interno del contratto funzioni che sono essenziali,
quali posizioni e incarichi specifici, così come la possibilità di far acquisire
gradualmente a tutti la qualifica superiore (coordinatore amministrativo e
tecnico e collaboratore dei servizi educativi).
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Dunque, valorizzare e riconoscere nel contratto prestazioni ampiamente svolte
oggi da ciascun profilo, dando loro rilevanza giuridica ed economica certa e non
accessoria. Questo significa rendere concreto, trasparente ed esigibile
l’impegno già assunto, come per il personale docente.
Il Contratto dovrà poi affrontare le tematiche negoziali che sono alla base delle
difficoltà e dei disagi che vive oggi il settore ATA: i nuovi modelli organizzativi,
gli organici, la revisione dei profili, con il loro innalzamento, la formazione, la
flessibilità oraria, la partecipazione al progetto di scuola (commissioni POF,
sicurezza, viaggi d’istruzione), la cancellazione dei minimi per le assemblee
sindacali.
Posizioni economiche
Facciamo il punto della situazione, date le complicazioni che si sono verificate
sulla questione.
Come si sa, a seguito della sottoscrizione del CCNL del 7 agosto all'Aran, le
posizioni sospese nel mese di febbraio, dovevano ricevere il beneficio
economico pregresso fino al 31 agosto 2014 col cedolino di ottobre.
Oltre alle posizioni sospese, ci sono però anche ulteriori posizioni che non sono
state mai pagate e sono quelle, i cui elenchi (a seguito della nota Miur agli
USR), non erano stati inviati dagli USR nei flussi telematici col Mef.
La rilevazione degli elenchi di questi ultimi beneficiari da parte degli USR si è
conclusa a novembre e le posizioni ancora risultanti da pagare risultano essere
5.191.
Si è, inoltre, verificato che alcuni UST non hanno proceduto alla rilevazione
richiesta dal Miur, quindi, siamo intervenuti subito e ci siamo attivati, anche
con le altre organizzazioni sindacali, e inviando due lettere unitarie, sia su
questo punto, sia per riaprire il confronto col Ministero sul ripristino delle
posizioni economiche anche per il futuro e poter ripartire con la formazione, dal
momento che la legge di Stabilità 2015 non ha prorogato il blocco delle
retribuzioni individuali.
Saremo, dunque, convocati a breve al Miur, per avviare un confronto e
affrontare entrambi le tematiche. In mancanza di riscontro positivo saremo, in
ogni caso, disposti a intraprendere battaglia legale anche su questa questione.
Rinnovo RSU
Altro elemento fondamentale, col quale vogliamo rilanciare la nostra azione
sindacale e contrastare le politiche del Governo Renzi, è il rinnovo delle RSU
previsto a marzo 2015. E’ stata una vittoria storica della FLC CGIL aver
ottenuto l’elettorato passivo alle elezioni RSU per i precari, un segno della loro
inclusività nel contratto. Inoltre, l'attuale possibilità di estensione della
funzione RSU anche ai precari ATA favorisce un maggiore ricambio e
rinnovamento delle figure.
Queste elezioni possono essere un’occasione importante di coinvolgimento per
il personale ATA, per farlo emergere dall’invisibilità, nella quale è sempre più
spesso relegato. Inoltre, servirà a promuovere, rafforzare e legittimare la loro
rappresentanza, poiché offre l’opportunità di rivendicare il proprio
protagonismo e far valere la propria partecipazione attiva nel posto di lavoro.
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Noi, infatti, sappiamo che il personale ATA partecipa sempre meno alle
assemblee sindacali, principalmente per la difficoltà a esercitare i propri diritti a
causa dei tagli (soprattutto per i CS) e degli obblighi a garantire i servizi
minimi; non ha un organo collegiale specifico, al pari del personale docente,
per poter esprimere le proprie istanze; è il punto più debole della filiera della
conoscenza (salari più bassi e condizioni di lavoro peggiori); rappresenta
l’anello più fragile della catena sulla quale scaricare le varie incombenze e
complessità da gestire (es. l’assistenza dei disabili); è il settore in cui si
manifesta una maggiore conflittualità relazionale.
E’ fondamentale far assumere in prima persona la funzione di RSU al personale
ATA, favorendo la sua candidatura, per rafforzarne il ruolo contrattuale, poiché
gli ATA possono presidiare più efficacemente, con la loro presenza, i luoghi di
lavoro.
Svolgere il ruolo di RSU, partendo dal profilo ATA, è sicuramente un obiettivo
importante da perseguire, per affrontare in maniera più adeguata la
contrattazione d’istituto, poiché i lavoratori ATA sono maggiormente
competenti riguardo alle complessità del lavoro e della professionalità, alle
problematiche organizzative di tutto il personale, hanno una maggiore
conoscenza del contratto e delle normative e sono più versatili e
pluricompetenti.
La FLC CGIL sosterrà il protagonismo di questi lavoratori che vogliono farsi
eleggere come RSU. Dal momento che il Governo Renzi ha avviato nei
confronti del sindacato un attacco politico molto diretto e vuole cancellare la
sua funzione di rappresentanza nel lavoro, le elezioni di rappresentanti RSU
FLC aiuterebbero a riconquistare uno spazio di democrazia.
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