L`impresadiMatteoaiconfinidelmare - Istituto per il Credito Sportivo

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L`impresadiMatteoaiconfinidelmare - Istituto per il Credito Sportivo
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Sport 39
Giornale di Sicilia
Martedì 30 Dicembre 2014 -R-
vela. Si chiama Roma Ocean World il progetto di Miceli, portacolori dello Yacht Club Favignana, salpato su un Class40 da Civitavecchia il 19 ottobre e ora nell'Oceano Indiano
L’impresa di Matteo ai confini del mare
0 Ilgirodelmondoinsolitariosenza combustibilifossili. Abordodueortieduegallinepergarantirel’autonomiaalimentare
In breve
Adesso si trova tra l’Africa e l’Australia. Domenica 28 un tubo di
gomma sull’elica ha rischiato di
rovinare l’impresa. «A Natale ho
affrontato vento fino a 50 nodi».
L’arrivo previsto ad aprile a Riva
di Traiano.
0 Formula 1
Red Bull, Kvyat:
«Ricciardo?
Non lo temo»
Emilio Martinelli
...
Matteo è grande, grosso ed è un
grande marinaio. Ha attraversato da solo l'Atlantico con un catamarano a vela
di 6 metri senza una cabina dove ripararsi. Matteo è tosto. Ma poco prima di
Natale gli è morta La Bionda, una delle
due galline (l'altra si chiama La Mora)
che l'accompagnano nel suo giro del
mondo in solitario in barca a vela e Matteo ha pianto: «È stato come perdere un
cane o un gatto».
Roma Ocean World si chiama il progetto di Matteo Miceli, romano, 44 anni, portacolori dello Yacht Club Favignana, che ora si trova tra l'Africa e l'Australia, nell'Oceano Indiano. La sua triplice sfida è cominciata il 19 ottobre dal
porto di Riva di Traiano, vicino a Civitavecchia: compiere il giro del mondo in
solitario senza combustibili fossili affidandosi all'energia del sole e del vento,
farlo in autonomia alimentare, da qui le
due galline per le uova e due orti per coltivare germogli, e per finire, fare il primo "giro" partendo dal Mediterraneo
con una barca di 12 metri, un Class40.
Ma non solo, grazie alla collaborazione
con l'Università della Sapienza di Roma e all'ingegner Paolo de Girolamo,
nel suo viaggio la barca di Miceli, Eco40
il suo nome, sarà una stazione meteo
navigante che permetterà di rilevare tutti i parametri del tempo e del mare: altezza delle onde, temperatura dell'acqua, correnti, forza del vento. Quello
che non può segnalare sono i relitti che
galleggiano anche nelle sperdute acque
dei 40 Ruggenti. «La vigilia di Natale il
...
Matteo Miceli col Class40 con cui sta facendo il giro del mondo
vento era salito velocemente - racconta
Miceli -. 30 nodi, 35, poi 40. Mi sono svegliato con 50 nodi e la barca che non andava». Un rapido controllo e nella scia
della barca si allungavano i capi di un
grosso cavo di nylon che si è messo attorno alla chiglia. Un po' di manovre da
bordo e Matteo riesce a tagliare il cavo.
Ma non è finita. «È successo domenica
28. Era un po' che sentivo strani rumori
sotto la barca. Così ho preso la telecamerina stagna e ho guardato che succedeva». Ed ecco la scoperta: un tubo di
gomma attorcigliato attorno a chiglia,
elica e timoni. Questa volta tagliare è impossibile. «L'acqua era a 6 gradi e il vento era calato. Ho chiuso le vele, fissato i
timoni, mi sono legato con una cima e
mi sono tuffato!». Tolto il "serpentone"
Matteo Miceli ha ripreso la sua navigazione verso Est e il suo Capodanno. Come per Natale il menu, oltre (forse) a un
uovo della Mora, prevede germogli e, se
va bene la pesca, pesce. Su Eco40 ci sono, è vero, cibi liofilizzati, barrette energetiche e frutta secca, ma con davanti altri tre mesi di mare c'è da stare attenti alle porzioni. Per l'acqua nessun problema: il dissalatore sforna 40 litri al giorno. Soprattutto Eco40 sta dimostrando
di reggere bene le tempeste del Sud Indiano. Che non sono molto diverse da
quelle nel Golfo del Leone, davanti a
Marsiglia.
«Due giorni dopo la partenza abbiamo preso 57 nodi di Maestrale», ricorda
Miceli che si prepara al suo cenone senza brindisi. Già perché su Eco40 ci sono
solo due mini-bottiglie di "bollicine",
dono di Pasquale de Gregorio, uno dei
pochi italiani che ha corso la regata attorno al mondo in solitario, il Vendée
Globe. In effetti le bottigliette erano tre,
ciascuna con, sull'etichetta, la «scadenza», l'occasione in cui stapparla: Equatore, Capo Horn, Equatore. La prima se
n'è andata lo scorso 16 novembre al passaggio dell'Equatore venendo da Nord.
Per la seconda, mancano poco più di
7000 miglia e da li, per il terzo brindisi,
altre 4000 miglia. Poi, se tutto va bene, e
altre 3600 miglia, tra fine marzo e primi
di aprile 2015, a Riva di Traiano, ci sarà
una bottiglia vera per festeggiare.
tennis. Al via sabato al torneo di Doha la stagione del ventiduenne: «Mi ha fatto bene allenarmi con Djokovic»
Da Montecarlo al Qatar: Cecchinato fa sul serio
...
palermo
Partirà da Doha in Qatar la
nuova stagione di Marco Cecchinato, 22 anni, la prima stella del tennis siciliano. Numero 159 della classifica mondiale, sesto giocatore italiano, il tennista palermitano ha
tanta voglia di raggiungere nel corso della stagione l’obiettivo che si
era prefisso dodici mesi fa: entrate
tra i primi cento del ranking Atp.
Oltre un mese di preparazione
invernale con il suo coach Cristian
Brandi tra Bordighera e Montecarlo, una breve vacanza natalizia a casa e Capodanno in viaggio per essere in campo sabato nelle qualificazioni del ricco torneo di Doha e dopo a tentare l’accesso al tabellone
del primo Slam dell’anno a Melbourne nell’Open d’Australia.
«Mi ha fatto bene allenarmi – dice Marco – con tanti campioni, da
Seppi a Djokovic a Raonic che vivono a Montecarlo. Si impara a vivere
e a gestirsi da professionista. Con-
ta di più che incrociare con loro la
racchetta. Sacrifici, regole da rispettare e vita spartana. Altrimenti
non si sfonda. Tanto lavoro sul
campo ma anche gestione mentale di una gara. La cosa più difficile
da mettere in pratica e sulla quale
lavorare per non perdere occasioni
importanti sfuggite per eccessivo
nervosismo e non corretta tenuta
mentale».
Come giudichi il tuo 2014?
«Non nascondo che puntavo a
fare ingresso tra i primi 100 – aggiunge il palermitano – ci sono andato vicino in primavera. Poi è
mancato il grande risultato. Ma sono certo che mi rifarò presto. Comunque anche le sconfitte ti servono per imparare. Il più bel ricordo,
il primo turno agli Internazionali
di Roma con migliaia di tifosi a sostenermi contro Sjsling. Una emozione enorme e un match perduto
per 7-6 7-5». (*RU*)
roberto urso
basket, serie a. Partita senza storia nei primi tre tempi, chiusura in sofferenza. Una grande festa per l’ex
Capo d’Orlando supera Varese
e dà un dispiacere a Pozzecco
Capo d’Orlando
Varese
84
71
UPEA
Henry 14, Freeman 24, Basile 8, Archie 17,
Hunt 9, Soragna 12, Cochran, Bianconi ne,
Karavdic ne, Strati ne. Coach Griccioli.
VARESE
Rautins 5, Daniel, Deane 5, Diawara 16,
Eyenga 11, Robinson 22, Callahan 8, Okoye
4, Casella, Balanzoni ne. Coach Pozzecco.
ARBITRI
Biggi di Cassina de Pecchi (Mi), Dino
Seghetti di Livorno e Beniamino Manuel
Attard di Priolo (Sr).
NOTE
parziali 27-14, 48-29 (21-15), 65-40 (17-11), 84-71
(19-31).
...
CAPO D’ORLANDO
L'Upea batte ed aggancia a quota
Varese con una prova super in difesa e
chirurgica in attacco rispettando il
grande ed indimenticato ex Pozzecco
che fa il suo ingresso, visibilmente
commosso ed applauditissimo alle
20.50 con i tifosi ad esporre lo striscione «Poz grazie comunque». Si parte
con 1a 13^ formazione in altrettante
gare che non scoraggia coach Griccioli
che non cerca alibi ma certo avrebbe
fatto carte false per avere, contro il secondo miglior attacco della A un mastino come Burgess, out per il riacutizzarsi del risentimento muscolare che lo
aveva tenuto fuori a Brindisi con impiego part time forse nocivo a Milano.
Pronti via ed Archie, pupillo del Poz,
mette il siluro che scatena il lancio pa-
Pozzecco, ieri grande ex
cifico di peluche e pupazzi in genere
per l'iniziativa, come sugli altri parquet di A 2 A2, dell'Associazione Peter
Pan, La Giornata Tipo e con il Patrocinio di FIP e Legabasket, che verranno
donati attraverso l'Associazione Siciliana per la lotta alla Leucemia ai Reparti di Oncoematologia Pediatrica
dell'Ospedale Civico di Palermo e del
Policlinico Universitario di Catania. Alla ripresa Archie continua spalleggiato
da Freeman e le loro due triple a testa
fanno 12-6 al 3', con il piazzato di Basile e quello di Henry che al 7' doppiano
una Varese fragile come il burro ed in
più con le polveri bagnate. L'ingresso
di Robinson sembra rivitalizzare i biancorossi ma l'Upea gestisce concendendo qualcosa ma andando al riposo lungo con Hunt a trovare di forza tre canestri pesanti ed i due vecchietti mortiferi dall'arco per il vantaggio massimo,
poi ritoccato al 24' sul 60-32. Un normale calo paladino anche per le limitate rotazioni consente a Varese di provare la clamorosa remuntada che non
rIesce. (*CA*) Claudio Argiri
«Se avessi avuto paura di Daniel Ricciardo non sarei andato alla
Red Bull». Daniil Kvyat mette subito
in chiaro di non temere il suo nuovo
compagno di squadra alla Red Bull,
Daniel Ricciardo. Il pilota australiano
è reduce da una superba stagione
2014 in cui ha vinto tre Gran Premi,
unico oltre ai piloti Mercedes, surclassando il quattro volte campione
del mondo Sebastian Vettel. Il russo
Kvyat, proveniente dalla Toro Rosso,
ammette che le prestazioni di Ricciardo hanno stabilito un punto di riferimento alto, ma non si aspetta di essere superato da lui nella sua prima stagione nel team di Milton Keynes.
Il pilota russo Daniil Kvyat
0 Credito sportivo
0 Sci
Coni, D’Antoni:
«Due milioni
per gli impianti»
Slalom speciale,
vince Shiffrin
Male le azzurre
«Due milioni di euro a sostegno
del credito per l'impiantistica sportiva siciliana. È il risultato del protocollo che abbiamo siglato oggi tra Regione Siciliana, Credito Sportivo e Coni Sicila, che stabilisce tempi e regole con
cui enti locali e società private potranno accedere ai mutui agevolati per rilanciare gli impianti». Lo afferma Sergio D'Antoni, presidente del Coni Sicilia, ricordando che ”dopo 5 anni si
sblocca una leva capace di movimentare risorse e investimenti sani”.
Lo slalom speciale di Coppa del
Mondo di Kuethai è stato vinto dalla
statunitense Mikaela Shiffrin - undicesima vittoria in carriera - con il tempo di 1.43.39 davanti alla ceca Sarka
Strachova in 1.44.19 ed alla svizzera
Wendy Holdener in 1.44.31. L'Italia è finita ko ed in classifica c'è solo una atleta, a conferma di una perenne debolezza in questa disciplina: è Irene Curtoni 20/a in 1.46.95. Federica Brignone ha inforcato nella seconda manche, fuori la trentina Chiara Costazza.
...
...
0 Arti marziali
Accademia Tao Shu: nove ori a Roma
...
La Accademia Tao Shu artisti marziali Palermo del maestro Corrao ha
conquistato 9 ori e 2 bronzi al prestigioso World Traditional Kung Fu Cup svolto a Roma tra il 19 e il 21 dicembre. Nella specialità di combattimento Light Sanda la Tao Shu ha conquistato il podio con Elisabetta Cafiso, oro, Chiara Franzone, oro, Alessio Puccio, oro, e Marco Speciale, bronzo. Nella specialità di combattimento Full Sanda il capitano e campione veterano della squadra agonistica della Tao Shu, Saverio Gatto, è riuscito a conquistare un bronzo. Nel Wushu moderno e acrobatico sul podio tre giovani: Sara D'Amato, 2 ori nelle forme a mani nude e con sciabola, Aurora Billeci, 2 ori nelle forme a mani nude e
con spada, e Gabriele Sciarrino, 2 ori nelle forme a mani nude e con bastone.
0 Basket
0 Pallamano
Nba, gli Spurs
Serie A, l’Albatro
battono Houston ingaggia
Belinelli decisivo Manuel Adler
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San Antonio batte Houston nell'
unico match di Nba con un italiano in
campo. Gli Spurs regolano 110-106 i Rockets davanti ai propri tifosi e anche
Marco Belinelli dà il suo contributo con
8punti, 2 rimbalzi e 2 assistnei 30minuti e 38 secondi giocati. Bella vittoria per
i Detroit Pistons che battono 103-80 i
Cleveland Cavaliers di LeBron James,
ma solo panchina per Gigi Datome.
...
L’uruguaiano Manuel Adler è il
nuovo portiere dell’Albatro Siracusa,
quarta in classifica nel girone C di serie A di pallamano. Adler si aggiunge
al terzino italo-argentino Maximo
Murga, chiamato dall’Ancona a rinforzare il reparto difensivo della squadra
allenata da Peppe Vinci. Adler arriva
dal Bolzano, guidato dal tecnico siracusano Alessandro Fusina. (*VICOR*)
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