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DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
CONSIGLIO
DELLA CLASSE V A SIRIO
Anno scolastico 2014/2015
Indirizzo: PROGRAMMATORI
Redatto il: 15 maggio 2015
Composizione del Consiglio di Classe V A Sirio
Firma del dirigente scolastico
Materie
Docenti
Firme
Italiano e Storia
Prof. Agostino Vitiello
________________________
Economia aziendale
Prof. Alfonsina Capuano
________________________
Informatica
Prof. Antonio Mandatori
________________________
Matematica
Prof.ssa Olga Lentisco
________________________
Inglese
Prof.ssa Maria Ferri
________________________
Diritto e Scienza delle
Finanze
Prof. Umberto Donaggio
________________________
Lab. d’Informatica
Gestionale
Prof. Daniele D’Arienzo
________________________
________________________
FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Maurizio Trani
___________________________________________
2
CONSIDERAZIONI GENERALI SUL SIRIO
Sirio è un progetto di sperimentazione riservato agli studenti dei corsi serali1.
Il corso Sirio dell’ITC “Bianchini” è stato riaperto nell’anno scolastico 2002-03 ed è, quindi,
attivo da sette anni.
Le difficoltà, diverse per natura ed entità, che la gestione e la didattica si trovano a
fronteggiare, necessitano di un continuo interrogarsi da parte della dirigenza e dei docenti.
L’erogazione del servizio rivolto agli adulti ha una propria precisa configurazione che va
chiaramente definita, perché il Sirio, attualmente inteso come una delle possibilità in cui si
articola l’educazione degli adulti:
 non è una ripetizione-imitazione del diurno;
 è una possibilità-opportunità altrettanto qualificata di ottenere lo stesso titolo di studio
fornito dal diurno2;
 è la sede distinta e determinata di un processo di acquisizione/formazione rivolto ad
un’utenza che ha già acquisito una propria formazione3 in termini non primamente
scolastici;
 gode della dicitura ministeriale di «promozione sociale» rispetto alla riapertura di un
dialogo di successo tra le istituzioni e chi ha fatto esperienza di abbandono scolastico
per un complesso di motivazioni diverse e molteplici.
È, quindi e principalmente, nel suo essere un’attività scolastica a pieno titolo equipollente ai
corsi diurni, che il Sirio va, anche se con fatica e forse fisiologiche incoerenze, maturando
una didattica che adatti i contenuti e la valutazione al ripristino di un dialogo interrotto.
Così, è opportuno che verifica e valutazione debbano (citando il testo ministeriale) «perdere,
a maggior ragione nei confronti di un’utenza adulta, il loro valore sanzionatorio, per
assumere la più appropriata connotazione di controllo di processi […] Osservazione e
misurazione debbono tendere pertanto ad identificare le cause del differenziale tra risultati e
obiettivi e avere come finalità principale quella di predisporre interventi per adeguare
tecniche, metodi e strumenti. Sarà così sempre sottolineata la valenza formativa della
valutazione e si creeranno le condizioni perché essa sia meglio vissuta ed accettata »4.
Le difficoltà ed i problemi sono reali e realmente mettono alla prova l’efficacia dell’attività e
delle intenzioni degli operatori. In rapido excursus:
 rendere la lezione capace di sostituire, se non del tutto in grandissima parte, lo studio
individuale che l’utenza, anche la giovanile, di lavoratori non ha modo di produrre a
casa;
 la stanchezza e il conseguente calo di attenzione degli studenti;
 il recupero e la ripetizione continua degli argomenti programmati e delle verifiche
dovuti alle assenze per motivi di lavoro, con il rallentamento delle attività che ne
deriva;
 la conciliazione delle esigenze tra studenti di età diversa5.
Risolvere questo complesso problematico una volta per tutte non è ovviamente possibile.
Le iniziative governative che attengono alla costituzione di corsi serali per l’istruzione secondaria di II grado datano dal 1990. Sul sito del MIUR c’è un’ampia
pagina di documentazione.
2
Elisabetta Davoli, dirigente amministrativo del MIUR ha definito il progetto Sirio una “seconda via” per l’istruzione, a significarne la specificità. Nel corso di
queste considerazioni mi rifaccio ai suoi interventi in merito.
1
3
È un dato empirico da non dimenticare che ogni studente in famiglia, nei rapporti con gli altri e con il mondo, arriva a scuola con già una
“propria” elaborazione pre-scolastica del mondo e della vita: prescolastica, ma non per questo meno significativa.
4
Corre l’obbligo di notare che sempre più spesso da parte degli addetti ai lavori (docimologi, psicologi dell’apprendimento) si sollecita il
rilievo dei fattori metacognitivi in affiancamento a quelli cognitivi e che, quindi, questa prassi valutativa non dovrebbe discordare da quella
generalmente praticata.
5
Nell’anno in corso, come nel precedente, è stato massiccio il fenomeno dell’iscrizione al Sirio da parte di studenti precedentemente iscritti
a corsi diurni, con il successivo abbassamento dell’età media. Va detto che tra le finalità del SIRIO compare il contenimento della
dispersione scolastica e che l’istituzione è per sua stessa definizione e natura accogliente delle più disparate situazioni scolastiche. Ma ciò
accresce, senza dubbio, le difficoltà di ordine didattico.
3
Lo si fa per approssimazioni, per brevi percorsi e con la collaborazione di tutti, nel tentativo
di non squalificare il progetto affascinando gli iscritti con una diminuzione dell’impegno e
dello sforzo, connaturati al lavoro dello studente, ma anzi di accreditarne la validità di fronte
a se stessi (si legga: studenti, docenti, dirigenza) attraverso l’acquisizione di consapevolezza
del proprio scopo comune: promuovere le capacità e le potenzialità degli studenti grazie ad
un modo di fare scuola disponibile allo scambio di saperi.
Agostino Vitiello - coordinatore di classe
4
ELENCO CLASSE
VA
NUMERO
D’ORDINE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
N O M I
BOTTIGLIA GIANCARLO
CIUBUTARIU P. CRISTIAN
D’AMICO GINESIO
DI PONZIO LORENZO
FASANI MATTIA
GASBARRONE MEBEL
INVERNIZZI SIMONE
LANZUISI EMANUEL
PANZINI GIORGIA
TASSARA F. EGLE
TERENZI MAURO
5
PROFILO GENERALE DELLA CLASSE
Generalità
L’attuale gruppo-classe si compone, quindi, di 11 studenti (3 studentesse, 8 studenti),
uno dei quali hanno smesso di frequentare a partire dal pentamestre.
Gli studenti abitano a Terracina o negli immediati dintorni.
La frequenza è stata costante per quasi la totalità della classe e complessivamente lo
svolgimento dei programmi non è stato quasi mai rallentato. Questo ha permesso,
malgrado la presenza di alcune carenze pregresse, il raggiungimento di risultati in parte
soddisfacenti e nella media.
Sotto l’aspetto del contegno scolastico, si registra una generale correttezza.
Struttura e attività del consiglio di classe
Gli insegnanti hanno raccolto dati iniziali, validi come accertamenti in ingresso, a
partire dai quali hanno operato per il conseguimento degli specifici obiettivi disciplinari,
con l’adattamento delle modalità di verifica e di valutazione, nonché delle strategie
didattiche funzionali ad esso.
Gli insegnanti individualmente hanno lavorato al recupero ed al rafforzamento delle
acquisizioni da parte di tutti, rendendo flessibile la proposta formativa e i suoi contenuti
in base alla reale situazione della classe; come anche mediante mirati interventi di
ripetizione durante lo svolgimento dei programmi.
Oltre alle singole iniziative, il consiglio ha cercato di lavorare di concerto, consorziando
le energie e i punti di vista di tutti, per potere con successo diventare facilitatore
dell’apprendimento per tutti, secondo le indicazioni dell’attuale didattica, e perché la
classe possa affrontare utilmente e positivamente l’esame di stato, fondando almeno
sull’acquisizione di una preparazione di base.
È doveroso segnalare che:
1. questo modus operandi ha contribuito ad un rallentamento generale nella
trattazione dei contenuti programmati, con anche la riduzione delle quantità, per
cause già dette (assenze, varietà dei tempi d’apprendimento e delle risposte da
parte dei singoli al lavoro didattico, e numerose ripetizioni valide a favorire la
memorizzazione ed un’acquisizione chiara e corretta delle conoscenze;
2. ogni sorta di possibile attività da parte degli insegnanti si è concretizzata in
proporzione alla ricettività e all’accoglienza riscossa nei discenti.
Tra gli interventi collegiali si segnalano le simulazioni di prima, seconda e terza prova
e la disponibilità a fornire indicazioni, materiali e supporto esecutivo per la costruzione
della prova di colloquio.
RISULTATI.
La classe ha raggiunto una preparazione generale mediamente sufficiente se si guarda
all’intero parco disciplinare (si rimanda per le situazioni specifiche alle relazioni dei
singoli docenti); di alcuni discenti va cordialmente sottolineata la responsabilità e la
serietà; di alcuni altri il crescente impegno per l’ottenimento di progressi.
Obiettivi educativi
Il Ministero ha previsto, per il SIRIO, un "contratto formativo" con specifici compiti:
 suscitare fiducia nell'istituzione scolastica specie nei confronti di chi abbia avuto
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con essa rapporti negativi;
 rinforzare negli studenti l'autostima e la consapevolezza delle proprie capacità e
potenzialità.
Tenendo presenti queste indicazioni, il consiglio di classe giudica in linea con esse gli
obiettivi di seguito enumerati ed illustrati:
Valorizzare:
1. e favorire l’autostima:
2. e sollecitare la responsabilità individuale per il rispetto di scadenze e
impegni;
3. e indicare l’importanza dell’autocontrollo;
4. le capacità comunicative intese come strumento di relazioni umane e sociali
aperte e propositive, e come veicolo di cultura;
5. la capacità di autovalutazione all'interno di un contesto appropriato, in cui
procedere ad una riflessione mirata alla valutazione della positività dei
singoli, senza il ricorso a confronti interpersonali che inducano ad una
scorretta competitività;
le capacità di lettura del mondo finalizzandole al coinvolgimento personale
nell'esercizio del giudizio critico.
NOTA: Il consiglio presenta il sesto obiettivo come una prospettiva che orienti il processo
formativo generale, indicandolo come un orizzonte cui si tende e tentando di concretizzarlo,
eventualmente, per le eccellenze.
Obiettivi didattici
Sul piano cognitivo:
1. sapersi esprimere in modo corretto e chiaro;
2. saper comprendere testi di varia tipologia, con il ricorso a procedimenti
analitici e sintetici;
3. saper realizzare testi orali e scritti servendosi appropriatamente dei linguaggi
settoriali;
4. essere in grado di collegare conoscenze sui piani disciplinare
e
interdisciplinare;
5. sapere riferire un fatto al suo contesto di appartenenza;
6. sviluppare capacità di operare per inferenze;
7. sviluppare capacità critiche per la formulazione di giudizi motivati.
Sul piano metacognitivo:
1. accostarsi in modo consapevole e motivato agli oggetti di studio, cioè
manifestando interessi autonomi e l’acquisizione di strumenti di maturazione
intellettuale;
2. adottare procedure adatte ad integrare sul piano interdisciplinare le
conoscenze (formali e informali, teoriche, esperienziali e procedurali)
possedute per risolvere un problema in un contesto specifico.
NOTA: Il consiglio ha perseguito gli obiettivi didattici prefissati attraverso l'azione combinata
di tutti gli insegnanti, accertandosi periodicamente dei risultati raggiunti.
IN RIFERIMENTO AL PROFILO PROFESSIONALE
Obiettivi generali
Il ragioniere e perito commerciale deve essere in possesso di un adeguato e
minimamente critico bagaglio di conoscenze e competenze generali e specifiche,
corredato da corrispondenti capacità di esprimersi in lingua italiana con correttezza,
chiarezza e appropriatezza lessicale, tanto nella verbalizzazione scritta quanto in quella
orale.
Dal punto di vista più strettamente professionale, dovrà dimostrare di avere conoscenze
chiare e organizzate dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo
economico, giuridico, organizzativo, contabile e informatico, completate da abilità e
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competenze funzionali alla realizzazione dei compiti.
Il conseguimento del diploma consentirà a questa figura professionale di accedere
liberamente a qualsiasi corso di studi universitari e di entrare con sufficiente
preparazione nel mondo del lavoro.
OBIETTIVI COGNITIVI (e METACOGNITIVI)
inter- e transdisciplinari, disposti per conoscenze, competenze e capacità.
Si indicano di seguito i principali obiettivi che deve conseguire il diplomato del corso
Sirio Programmatori, oltre a quelli già prospettati:
1. acquisizione generale dei contenuti del complesso disciplinare;
2. acquisizione di competenze professionali di base;
3. capacità di analizzare, confrontare e contestualizzare;
4. capacità di operare collegamenti;
5. capacità critiche;
6. capacità di aggiornare le conoscenze attraverso la consultazione di strumenti
legislativi e tecnici;
7. capacità di affrontare situazioni nuove con gli strumenti disponibili.
Metodologia
Le difficoltà ed i problemi di un corso Sirio sono reali e realmente esigono la costante
attenzione degli operatori.
Una delle difficoltà più evidenti consiste nel rendere la lezione capace di sostituire, se
non del tutto in grandissima parte, lo studio individuale che l’utenza, anche la giovanile,
di lavoratori non ha modo di produrre a casa.
La lezione in classe è, quindi, spessissimo, il solo canale comunicativo e di trasmissione
dei contenuti su cui fare effettivo assegnamento. Essa sarà pertanto flessibile nei modi e
volta a rendere il più significativo possibile il processo di apprendimento, perché venga
stimolata la memorizzazione delle conoscenze di base.
1. Lezioni frontali riferite anche ai libri di testo, perché se ne faciliti il ricorso e
l’utilizzo da parte degli studenti;
2. lezioni dialogate e interattive;
3. letture e discussioni di gruppo;
4. interventi di recupero, di ripetizione e di sintesi;
5. esercitazioni;
6. attività di laboratorio;
7. costruzione di schemi e mappe concettuali.
Valutazione
Citando il testo ministeriale, è opportuno che verifica e valutazione debbano «perdere, a
maggior ragione nei confronti di un'utenza adulta, il loro valore sanzionatorio, per
assumere la più appropriata connotazione di controllo di processi […] Osservazione e
misurazione debbono tendere pertanto ad identificare le cause del differenziale tra
risultati e obiettivi e avere come finalità principale quella di predisporre interventi per
adeguare tecniche, metodi e strumenti. Sarà così sempre sottolineata la valenza
formativa della valutazione e si creeranno le condizioni perché essa sia meglio vissuta
ed accettata ».
Il c.d.c., pertanto, si prospetta il conseguimento degli specifici obiettivi disciplinari, con
la modulazione delle modalità di verifica e di valutazione, nonché delle strategie
didattiche funzionali ad esso.
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STRUMENTI DI VERIFICA:
 accertamenti rapidi orali e informali che consentano di saggiare la
comprensione;
 ricorso al feed-back;
 verifiche formative orali e scritte;
 verifiche sommative che contemplino i diversi tipi (strutturato, semistrutturato;
trattazioni di casi problematici, redazioni di testi, relazioni).
NOTA: oltre agli strumenti di verifica menzionati, avranno un proprio peso nell’economia della
valutazione complessiva anche l’impegno, l’interesse, la partecipazione e, soprattutto, il
progresso individuale rispetto al livello di partenza.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE.
Per i criteri generali viene fatto fermo riferimento alle indicazioni contenute nel POF
dell’istituto.
Le griglie di valutazione, confezionate da ogni singolo insegnante, cercano di vestire la
stessa flessibilità delle tipologie di verifica, accertando il livello delle conoscenze,
competenze e capacità raggiunto. Saranno, in ogni occorrenza, allegate alle prove e
consegnate al coordinatore responsabile.
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PROGRAMMI SVOLTI DAI DOCENTI
DELLA CLASSE VA SIRIO
I t a l i a n o
Classe VA Sirio a. s 2014/15
Docente: Agostino Vitiello
Considerazioni sulla classe
La classe registra 14 iscritti. Il livello di preparazione è uniforme e il programma svolto
non ha subito rallentamenti data l’assidua frequenza della maggior parte del gruppoclasse. Non mancano studenti con capacità apprezzabili ma le carenze pregresse non
hanno permesso prestazioni di punta al di là della sufficienza.
Obiettivi formativi
Per l’italiano:
1. favorire l’espressione del sé attraverso gli atti comunicativi;
2. proporre la riflessione sull’importanza del patrimonio letterario inteso come
ricerca sull’uomo.
Per la storia:
attraverso la conoscenza della storia e la riflessione che sollecita:
1. sensibilizzare su alcuni problemi oggi centrali (es.: divario Nord-Sud del mondo,
problema demografico, ricerca di un modello di sviluppo compatibile con le
disponibilità energetiche e la salvaguardia dell’ambiente);
2. trasmettere i valori del confronto, dell’accettazione del diverso, della ricerca pacifica
di soluzioni ai problemi.
Obiettivi minimi disciplinari
Contenuti
ITALIANO
TRIMESTRE
Modulo 1
Obiettivi

Individuare i caratteri e le dinamiche dell’epoca in esame

Cogliere gli aspetti qualificanti della poetica degli autori
attraverso i testi presi in esame
10

Stabilire significative relazioni tra i diversi argomenti studiati

Riflettere sull’attualità dell’autore rispetto ai temi e ai
problemi da lui trattati
Contenuti

I poeti maledetti

Gabriele D’Annunzio: Vita e opere: i romanzi: Il Piacere, Giovanni
Episcopo, L’Innocente, Il trionfo della morte, le vergini delle rocce, Il fuoco,
Forse che si, forse che no. Le laudi: La pioggia nel pineto; Il notturno. Il
teatro: La Fedra, La città morta.

Giovanni Pascoli: Vita e opere: La poetica: X agosto, La mia sera.

Italo Svevo: Vita e opere: i romanzi: Una Vita, Senilità, La coscienza di
Zeno

Luigi Pirandello: Vita e opere: i romanzi: L’esclusa, Il turno, Il fu
Mattia Pascal, Suo marito, Uno, nessuno e centomila, I vecchi e i giovani, I
quaderni di Serafino Gubbio, operatore. Il teatro: Pensaci Giacomino, Cosi è
(se vi pare), I sei personaggi in cerca d’autore.
PENTAMESTRE
Modulo 2
Obiettivi

Individuare i caratteri e le dinamiche dell’epoca in esame

Cogliere gli aspetti qualificanti della poetica degli autori attraverso
i testi presi in esame

Stabilire significative relazioni tra i diversi argomenti studiati

Riflettere sull’attualità dell’autore rispetto ai temi e ai problemi da
lui trattati
Contenuti

L’Ermetismo

Giuseppe Ungaretti. Vita e opere: la poetica: Veglia, S. Martino del
Carso.
Eugenio Montale. Vita e opere: la poetica: Spesso il male di vivere, Non
chiederci la parola, Ho sceso dandoti il braccio, Avevamo studiato per l’aldilà.
Modulo 3
Obiettivi

Individuare i caratteri e le dinamiche dell’epoca in esame

Cogliere gli aspetti qualificanti della poetica degli autori attraverso
i testi presi in esame

Stabilire significative relazioni tra i diversi argomenti studiati
11

Riflettere sull’attualità dell’autore rispetto ai temi e ai problemi da
lui trattati
Contenuti

Il Neorealismo letterario e cinematografico

Elio Vittorini: Vita e opere: Il garofano rosso, Conversazione in Sicilia,
Uomini e no.

Cesare Pavese: Vita e opere: La luna e i falò.
Modulo 4
Obiettivi

Individuare i caratteri e le dinamiche dell’epoca in esame

Cogliere gli aspetti qualificanti della poetica degli autori
attraverso i testi presi in esame

Stabilire significative relazioni tra i diversi argomenti studiati

Riflettere sull’attualità dell’autore rispetto ai temi e ai
problemi da lui trattati
Contenuti

La Letteratura industriale

Donnaruma all’assalto (O. Ottieri), Memoriale (P.
Volponi), La vita agra (L. Bianciardi), Il maestro di
Vigevano (L. Mastronardi), La chiave a stella (P. Levi)
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Strumenti di verifica e metodi di valutazione
Le indicazioni ministeriali al proposito invitano ad una valutazione fondata soprattutto
sull’osservazione attenta e continua dello studente, modulata in progressione dalla situazione in
ingresso lungo la graduale acquisizione di abilità di studio e di lettura, di partecipazione,
impegno ed interesse ai contenuti culturali, di maturazione e consapevolezza.
.
Accertamenti orali a domanda stimolo o sotto forma di feed-back; trattazione aperta,
elaborazione di testi secondo le tipologie testuali contemplate dai programmi ministeriali,
prove strutturate e semistrutturate, ricorso a tipologie miste secondo le indicazioni fornite per le
prove degli esami di stato.
Le griglie di valutazione, in cui vengono esplicitati indicatori, descrittori, livelli e punteggio
funzionali alla descrizione degli accertamenti, hanno cercato di vestire la stessa flessibilità
delle tipologie di verifica e sono state continuamente adeguate alle esigenze del caso.
Alunni
Il Docente
13
I.T.S. “A. BIANCHINI
S t o r i a
Classe VA Sirio a. s 2014/15
Docente: Agostino Vitiello
Contenuti
STORIA
ORE PIANIFICATE per lo svolgimento del programma: 68; ORE EFFETTIVE al 15.05.12: 53
Contenuti





Obiettivi


Contenuti



Obiettivi


Contenuti


Obiettivi
TRIMESTRE
Modulo 1
Individuare le caratteristiche del periodo oggetto di studio.
Individuare le ragioni e le cause scatenanti il conflitto
L’età giolittiana e la situazione europea prima del conflitto
La prima guerra mondiale
La rivoluzione russa
PENTAMESTE
Modulo 2
Individuare le caratteristiche del periodo oggetto di studio.
Individuare gli aspetti storici, politici ed economici che hanno
contribuito alla formazione delle dittature europee
L’avvento del fascismo
La repubblica di Weimar e il nazismo
Lo stalinismo
Modulo 3
Individuare le caratteristiche del periodo oggetto di studio.
Individuare gli aspetti storici, politici ed economici che hanno
scatenato il secondo conflitto mondiale
Le cause dello scoppio della seconda guerra mondiale
La seconda guerra mondiale
Modulo 4
Obiettivi
Contenuti




Individuare le caratteristiche del periodo oggetto di studio.
Analizzare il nuovo assetto mondiale del secondo dopoguerra
Il dopoguerra in Europa
Il dopoguerra in Italia
Strumenti di verifica e metodi di valutazione
Le indicazioni ministeriali al proposito invitano ad una valutazione fondata soprattutto
sull’osservazione attenta e continua dello studente, modulata in progressione dalla situazione in
ingresso lungo la graduale acquisizione di abilità di studio e di lettura, di partecipazione,
impegno ed interesse ai contenuti culturali, di maturazione e consapevolezza.
.
Accertamenti orali a domanda stimolo o sotto forma di feed-back; trattazione aperta
elaborazione di testi secondo le tipologie testuali contemplate dai programmi ministeriali,
prove strutturate e semistrutturate, ricorso a tipologie miste secondo le indicazioni fornite per le
14
prove degli esami di stato.
Le griglie di valutazione, in cui vengono esplicitati indicatori, descrittori, livelli e punteggio
funzionali alla descrizione degli accertamenti, hanno cercato di vestire la stessa flessibilità
delle tipologie di verifica e sono state continuamente adeguate alle esigenze del caso.
Alunni
Il Docente
15
M a t e r i a :
E c o n o m i a
a z i e n d a l e
PROGRAMMA di ECONOMIA AZIENDALE A.S. 2014/2015
CLASSE V SEZ. A SIRIO
Prof.ssa CAPUANO ALFONSINA
1 Ripasso partita doppia
2 Le aziende industriali
• Definizione e classificazione
• Caratteristiche
• Soggetti aziendali
• Localizzazione e delocalizzazione
• Vantaggio competitivo
• Gestione strategica
• Organizzazione
3 Le imprese bancarie: caratteristiche e funzioni
• Il credito
• Il ruolo della banca nel sistema finanziario
• le funzioni della banca
• le autorità creditizie nazionali
• Il Sistema Europeo di Banche Centrali e la Banca Centrale Europea: cenni
4 Il bilancio d’esercizio
• le componenti del Bilancio
• Principi di redazione del Bilancio
• Il bilancio come strumento di informazione
• Dalla lettura, all’interpretazione, all’analisi
• Rielaborazione dello stato patrimoniale e del conto economico
• Analisi della situazione economica, finanziaria e patrimoniale anche mediante il calcolo
degli indici principali (ROI, ROE, ROS, leverage)
Terracina 15-05-2015
Gli alunni
Il Docente
16
M a t e r i a :
I n f o r m a t i c a
Docente: Prof. Antonio Mandatori
Docente di laboratorio: prof. Daniele D’Arienzo
A.s. 2014/15
ISTITUTO TECNICO STATALE
“A.BIANCHINI”
PROGRAMMA VA
1)
Collegamento Client – Server
2)
Browser
3)
Richiesta di una pagine web dal client al server
4)
Struttura base di una pagina HTML
5)
<HEAD> e <BODY>
6)
Diversi tipi di tag: DIV, IMG, A, U, B, I, FONT, TABLE, H1..H6, BR.
7)
Attributi all’interno dei tag: margin, color, height, width, size, backgroung, border,
align
8)
Uso dello Style per inserire gli attributi nei tag HTML
9)
Costruzione di pagine web statiche con tag e attributi, figure, testo allineato, tabelle,
link testuali e link di immagini
10) Cenni sulle pagine dinamiche, Javascript e applicabilità per il rollover e rollout
11) Concetto di database e modello E/R
12) Concetti ed esempi di entità e attributi su una e più tabelle
13) Le associazioni tra entità: 1:1, 1:n, n:n
14) Chiavi primarie e secondarie
15) Separazione di un collegamento n:n in due collegamenti 1:n con l’inserimento di una
terza entità basata sulle chiavi primarie delle due entità di partenza
16) Query grafiche e tramite codice, il costrutto SELECT-FROM-WHERE
17) Esempi di query su casi concreti
Gli alunni
Il Docente
17
M a t e r i a :
M a t e m a t i c a
a p p l i c a t a
Classe V A SIRIO A.S. 2014-15
Prof. Olga Lentisco
Studio di funzione reale di una variabile reale
Classificazione, definizione, dominio;
intersezione assi cartesiani;
studio del segno di una funzione;
le derivate, equazione della retta tangente,
crescenza e decrescenza;
massimi e minimi relativi e assoluti;
concavità e flessi;
asintoti: verticali, orizzontali, obliqui.
Grafico qualitativo della funzione.
Le funzioni di una variabile con Derive
Studio di una funzione reale di due variabili reali
Disequazioni lineari in due variabili,
disequazioni non lineari in due variabili,
sistemi di disequazion lineari in due variabili.
Funzioni reali di due variabili reali: definizione, dominio;
rappresentazione grafica di funzione di due variabili:
le linee di livello.
Equazione del piano nello spazio.
Derivate parziali prime
equazione del piano tangente a una superficie,
le derivate parziali seconde,
derivate miste ( teorema di Schwarz );
analisi dell’Hessiano;
massimi e minimi di una funzione di due variabili,
la ricerca dei massimi e dei minimi mediante le derivate.
Massimi e minimi vincolati, con vincolo costituita da una equazione
( metodo elementare o di sostituzione ).
Le funzioni di due variabili con Derive
Applicazione dell’analisi a problemi di economia
La determinazione del massimo profitto:
18
Il massimo profitto di un’impresa per due beni in regime di concorrenza
perfetta.
Ricerca Operativa
Nascita e sviluppo della ricerca operativa,
Le fasi della ricerca operativa;
la costruzione del modello matematico;
La classificazione dei problemi di scelta;
I problemi di scelta nel caso continuo:
il grafico della funzione obiettivo è una retta,
grafico di redditività.
Il grafico della funzione obiettivo è una parabola ( con vincolo di segno e
vincolo tecnico),
Il grafico della funzione obiettivo è una iperbole.
L’insegnante: Lentisco Olga
Gli alunni:
I.T.P. D’arienzo Daniele
19
M a t e r i a :
L i n g u a
e
c i v i l t à
i n g l e s e
Programma
Materia: inglese
Docente: prof.ssa Ferri Maria
classe: VA Sirio
a.s. 2014 /2015
OBIETTIVI DIDATTICI
Al termine dell’anno scolastico gli alunni hanno acquisito una competenza linguistica
che permette loro di:
 Comprendere testi scritti di carattere generale e specifico concernenti il mondo
del lavoro e il linguaggio aziendale
 Ampliare il vocabolario ed acquisire il lessico specifico
 Produrre testi scritti di carattere generale e specifico relativi all’ambito
professionale
 Sostenere conversazioni, produrre testi orali relativi al settore d’indirizzo
 Sviluppare le capacità di analisi, sintesi, e rielaborazione personale
 Conoscere alcuni aspetti riguardanti la civiltà del paese straniero
METODOLOGIA
Per il raggiungimento degli obiettivi fissati sono state effettuate attività di carattere
comunicativo, focalizzando l’attenzione in modo particolare sui linguaggi e contenuti
specifici al fine di sviluppare nello studente una competenza tale da permettergli di
acquisire la lingua in modo operativo.
Si è cercato di stabilire i raccordi possibili con le discipline d’indirizzo in modo che i
contenuti proposti, pur non perdendo di vista la loro specificità, abbiano avuto un
carattere trasversale nel curricolo.
Per quel che riguarda le modalità di svolgimento della programmazione, si è cercato di
rispettare gli stili di apprendimento valorizzando le loro esperienze culturali e
professionali, rinforzando l’autostima e la consapevolezza nelle loro capacità e
potenzialità.
ATTIVITA’ E TECNICHE
Esse possono essere schematizzate come segue:
Lezione frontale
Varie strategie di lettura mirate alla ricerca del significato globale e dettagliato
Produzione orale e scritta sugli argomenti trattati
STRUMENTI DI LAVORO
In classe si è fatto uso del libro di testo e di materiale integrativo fornito sotto forma di
fotocopie o appunti
VERIFICA E VALUTAZIONE
Durante l’anno scolastico sono state eseguite prove formative orali e scritte per
verificare l’acquisizione degli obiettivi immediati e prove sommative di più ampio
respiro atte a verificare la competenza comunicativa globale raggiunta dall’alunno. Si fa
presente che la valutazione complessiva è scaturita non solo dal livello delle conoscenze
acquisite e competenze raggiunte ma anche dall’impegno profuso, dal progresso
individuale rispetto al livello di partenza, dall’atteggiamento nei confronti del dialogo
didattico, dalla disponibilità e partecipazione all’attività scolastica.
Contenuti
Modulo 0
recupero e approfondimento di funzioni linguistiche atte allo sviluppo delle abilità
orali; le principali strutture grammaticali con particolare riguardo ai tempi verbali
Modulo 1( Commercial theory )
Trade and commerce ; classification of trade
The channels of distribution: definition. Producer – wholesaler – retailer: definition
Types of economy: the centrally planned economy, the free market economy, the mixed
economy
Production : objective. The main stages.
Definition of “needs” and “wants”
Sectors of production: primary, secondary, tertiary sectors
Factors of production: land, labour, capital. enterprise
The British banking system; different types of banks: the Bank of England, commercial
banks, merchant banks, savings banks. Bank services
The information revolution
A brief history of the Internet
Getting on line : the WWW
The Internet for business. Advantages for companies
e-commerce
Modulo 2 (Civilization )
The United Kingdom: the organization of the state The form of government.
Political institutions
The Crown.
Parliament.
The Government. The Prime Minister
The Law Courts
Political parties
Modulo 3 : ( Business communication)
The channels of business communication:
the fax;
the e-mail;
the telephone. Telephone calls: functions and key forms; language focus;
graphics, diagrams (bar chart, pie chart, line graph), statistics; types of diagrams:
language focus and word study;
letter writing and layout. Enquiries: language focus and word study
Gli alunni
Il docente
21
M a t e r i a :
D i r i t t o
Programma di DIRITTO a.s. 2014/15
CLASSE 5A SIRIO
Prof. Umberto Donaggio
1 Lo Stato: elementi costitutivi
2 Evoluzione dello Stato:
a) Stato assoluto;
b) Stato liberale;
c) Stato socialista e Stato autoritario;
d) Stato contemporaneo
3 Diritti e doveri. Evoluzione storica:
a) Stato federale;
b) Federazione e Confederazione
c) Stato unitario
4 Forme di Stato e forme di governo:
a) Governo parlamentare;
b) Governo semipresidenziale,
c) Governo Presidenziale
5 Monarchia e Repubblica
6 La Costituzione Italiana:
a) Caratteri,
b) Diritti fondamentali
c) Diritti politici,
d) Diritti sociali;
e) Diritti economici;
8 l’art 138 Costituzione revisione della Costituzione
9 Il Parlamento:
a) Funzionamento delle camere;
b) Funzioni del Parlamento
10 Governo:
a) Composizione;
b) Ruolo del Governo;
c) Formazione del Governo
d) Attività normativa del Governo
11 Il Presidente della Repubblica:
a) Ruolo del capo dello Stato;
22
b) Elezione
c) Poteri
d) Responsabilità del capo dello Stato
Alunni
Il docente
23
M a t e r i a :
L i n g u a
e
c i v i l t à
i n g l e s e
M a t e :
Materia : Scienze delle Finanze
Programma di Scienza delle Finanze
Classe 5 A Sirio a.s. 2014/15
Prof. Umberto Donaggio
1. Finanza pubblica:
a) L’attività finanziaria pubblica;
b) Evoluzione e ruolo attuale della finanza pubblica.
2. Il Bilancio dello Stato in generale
3. La legge di stabilità
4. La Corte dei Conti
5. La spesa pubblica
6. Le entrate pubbliche in generale
7. La finanza straordinaria
Alunni
Il docente
24
S
CRITERI DI VALUTAZIONE INSERITI NEL POF
E ASSUNTI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
DESCRITTORI: CONOSCENZE E
ABILITA’
VOTO
L’alunno non possiede alcuna conoscenza degli argomenti proposti.
1
L’alunno ha una conoscenza molto scarsa degli argomenti proposti e
manca delle abilità elementari.
2
L’alunno ha una conoscenza scarsa degli argomenti proposti, non consegue
le abilità richieste, commette molti e gravi errori.
L’alunno dimostra una conoscenza lacunosa degli argomenti, consegue
qualche abilità che non è in grado di utilizzare, però, in modo autonomo,
neppure nell’esecuzione di compiti semplici (commette gravi errori).
L’alunno conosce gli argomenti in modo superficiale e frammentario.
Dimostra, nell’esecuzione di compiti semplici, di possedere alcune abilità
che utilizza, tuttavia, con incertezza.
L’alunno conosce gli aspetti essenziali degli argomenti fondamentali.
Esegue, senza errori, compiti semplici ma non dimostra alcuna abilità in
quelli complessi.
L’alunno conosce, in modo completo, gli argomenti fondamentali.
Commette qualche errore nell’esecuzione di compiti che richiedono abilità
più complesse, svolgendoli con strategie generalmente adeguate.
L’alunno conosce in modo completo gli argomenti proposti e sa applicare i
contenuti dimostrando abilità nell’esecuzione di compiti complessi, pur
con qualche imprecisione.
L’alunno conosce in modo completo e approfondito tutti gli argomenti e sa
organizzare le conoscenze in modo autonomo in situazioni nuove senza
commettere errori o imprecisioni.
L’alunno conosce in modo completo e approfondito tutti gli argomenti,
facendo ricorso ad opportuni collegamenti interdisciplinari e utilizzando
correttamente i linguaggi specifici. Sa affrontare con abilità situazioni
nuove ed analizzare criticamente contenuti e procedure.
25
3
4
5
6
7
8
9
10
Tipologia A (ANALISI DEL TESTO)
Esame di Stato 2014/15
Classe V A Sirio
Candidato/a__________________________
DESCRITTORI
E’ in grado solo parzialmente di
Comprensione
comprendere ed interpretare
ed
E’ sufficientemente in grado di
interpretazione comprendere ed interpretare
di un testo
E’ in grado di comprendere ed
interpretare in modo completo ed originale
Analisi del testo Analizza in modo parzialmente pertinente
e superficiale
Analizza in modo abbastanza pertinente
Analizza in modo pertinente e completo
Articolazione e
Argomenta in modo parzialmente coerente
coerenza
Argomenta in modo abbastanza coerente
argomentativi
Argomenta in modo podologico e coerente
Elaborazione
E’ in grado di rielaborare e di approfondire
critica,
in modo parzialmente accettabile
riflessioni e
E’ in grado di rielaborare e di approfondire
approfondimenti in modo accettabile
E’ in grado di rielaborare e di approfondire
in modo personale ed originale
Correttezza,
Presenta diffusi e gravi errori
proprietà
morfosintattici, ortografici e nella
linguistica e
punteggiatura
capacità
Presenta qualche improprietà
comunicativa
morfosintattica e/o lessicale e sufficiente
capacità comunicativa
E’ corretto e completo sotto il profilo
linguistico e comunicativo
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
26
Punteggi
Punti
o
15esimi
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
2
3
Tipologia B (SAGGIO BREVE)
Esame di Stato 2014/15
Classe V A Sirio
Candidato/a__________________________
DESCRITTORI
Aderenza alla
traccia
Conformità e
congruenza
delle stile e
del registro
linguistico
rispetto al
destinatario
Corretta e
pertinente
utilizzazione
documenti e
materiali di
supporto
Elaborazione
critica
personale ed
originalità
delle
argomentazioni
Correttezza,
proprietà
linguistica e
capacità
comunicativa
Traccia sviluppata in modo poco pertinente
e superficiale
Traccia sviluppata in modo pressoché
pertinente, con essenziale conoscenza degli
argomenti trattati
Traccia sviluppata in modo pertinente,
l’allievo padroneggia gli argomenti scelti
Stile registro linguistico parzialmente
conforme e congruente
Stile registro linguistico abbastanza
conforme e congruente
Stile registro linguistico conforme e
congruente in modo completo
Punteggi
Punti
o
15esimi
1
2
3
1
2
3
E’ in grado di utilizzare documenti e
materiali in modo limitato
E’ sufficientemente in grado di utilizzare
documenti e materiali
E’ in grado di utilizzare documenti e
materiali in modo pertinente
E’ in grado di rielaborare parzialmente
E’ in grado di rielaborare in modo personale
accettabile
E’ in grado di rielaborare in modo completo,
personale e critico
1
Presenta diffusi e gravi errori
morfosintattici, ortografici e nella
punteggiatura
Presenta qualche improprietà
morfosintattica e/o lessicale e sufficiente
capacità comunicativa
E’ corretto e completo sotto il profilo
linguistico e comunicativo
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
1
27
2
3
1
2
3
2
3
Tipologia B (ARTICOLO DI GIORNALE)
Esame di Stato 2014/15
Classe V A Sirio
Candidato/a__________________________
DESCRITTORI
Aderenza alla
traccia
Conformità e
congruenza
dello stile e
del registro
linguistico
rispetto al
destinatario
Corretta e
pertinente
utilizzazione
documenti e
materiali di
supporto
Elaborazione
critica
personale ed
originalità
delle
argomentazioni
Correttezza,
proprietà
linguistica e
capacità
comunicativa
Traccia sviluppata in modo poco pertinente
e superficiale
Traccia sviluppata in modo pressoché
pertinente, con essenziale conoscenza degli
argomenti
svolti
Traccia sviluppata in modo pertinente,
l’allievo padroneggia gli argomenti scelti
Stile registro linguistico parzialmente
conforme e congruente
Stile registro linguistico abbastanza
conforme e congruente
Stile registro linguistico conforme e
congruente in modo completo
Punteggi
Punti
o
15esimi
1
2
3
1
2
3
E’ in grado di utilizzare documenti e
materiali in modo limitato
E’ sufficientemente in grado di utilizzare
documenti e materiali
E’ in grado di utilizzare documenti e
materiali in modo pertinente
E’ in grado di rielaborare parzialmente
E’ in grado di rielaborare in modo personale
accettabile
E’ in grado di rielaborare in modo completo,
personale e critico
1
Presenta diffusi e gravi errori
morfosintattici. Ortografici e nella
punteggiatura
Presenta qualche improprietà
morfosintattica e/o lessicale e sufficiente
capacità comunicativa
E’ corretto e completo sotto il profilo
linguistico e comunicativo
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
1
28
2
3
1
2
3
2
3
Tipologia C (TEMA STORICO)
Esame di Stato 2014/15
Classe V A Sirio
Candidato/a__________________________
DESCRITTORI
Aderenza alla
traccia
Articolazione
e coerenza
argomentativi
Capacità di
organizzazione
critica delle
conoscenze
storiche
Qualità e
quantità delle
conoscenze
storiche
Correttezza,
proprietà
linguistica e
capacità
comunicativa
Traccia sviluppata in modo poco pertinente e
superficiale
Traccia sviluppata in modo pressoché pertinente,
con essenziale conoscenza degli argomenti
trattati
Traccia sviluppata in modo pertinente, l’allievo
padroneggia gli argomenti scelti
Argomenta in modo parzialmente coerente
Argomenta in modo abbastanza coerente
Argomenta in modo logico e coerente
Punteggi
Punti
o
15esimi
1
2
3
1
2
3
E’ in grado solo parzialmente di organizzare le
conoscenze storiche
E’ sufficientemente in grado di organizzare
criticamente le conoscenze storiche
E’ in grado di organizzare criticamente le
conoscenze storiche in modo ottimo
Mediocre qualità e quantità delle conoscenze
Sufficiente qualità e quantità delle conoscenze
Ottima qualità e quantità delle conoscenze
1
Presenta diffusi e gravi errori
morfosintattici.,ortografici e nella
punteggiatura
Presenta qualche improprietà morfosintattica
e/o lessicale e accettabile correttezza
terminologica
E’ corretto e completo sotto il profilo
terminologico
1
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
29
2
3
1
2
3
2
3
Tipologia D (TEMA DI ORDINE GENERALE)
Esame di Stato 2014/15
Classe V A Sirio
Candidato/a__________________________
DESCRITTORI
Traccia sviluppata in modo poco pertinente e
superficiale
Aderenza alla Traccia sviluppata in modo pressoché
traccia
pertinente, con essenziale conoscenza degli
argomenti trattati
Traccia sviluppata in modo pertinente,
l’allievo padroneggia gli argomenti scelti
Articolazione Argomenta in modo limitatamente coerente
e coerenza
Argomenta in modo abbastanza coerente
argomentativi Argomenta in modo logico e coerente
Capacità di
E’ in grado di organizzare le conoscenze in
organizzare
modo estremamente limitato
criticamente E’ sufficientemente in grado di utilizzare le
ed
conoscenze
originalmente E’ in grado di organizzare criticamente le
le conoscenze conoscenze
Qualità e
Insufficiente qualità e quantità delle
quantità delle informazioni e riflessioni
informazioni
Sufficiente qualità e quantità delle
e delle
informazioni e riflessioni
riflessioni
Ottima qualità e quantità delle informazioni e
riflessioni
Correttezza, Presenta diffusi e gravi errori
proprietà
morfosintattici, ortografici e nella
linguistica e
punteggiatura
capacità
Presenta qualche improprietà
comunicativa morfosintattica e/o lessicale e sufficiente
capacità comunicativa
E’ corretto e completo sotto il profilo
linguistico e comunicativo
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
30
Punteggi
Punti
o
15esimi
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
2
3
Griglia II prova scritta
Classe V A Sirio a.s. 2014/15
Candidato: _____________
Candidato/a________________________
ISTITUTO TECNICO STATALE
Punteggio“ di TERRACINA
“A. BIANCHINI
Indicatori
massimo
Livelli di valore
attribuibile
GRIGLIA DI VALUTAZIONEGravemente
Il PROVAinsuff.
SCRITTA
Punteggio
Insufficiente
massimo
Indicatori
Contenuto sviluppato
3 PUNTI
SufficienteLivelli di valore
Punteggio
indicatore
1
1,5
attribuibile
Discreto
Contenuto sviluppato
Buono Gravemente insuff.
Ottimo Insufficiente
3 PUNTI
Sufficiente
Gravemente
insuff.
Insufficiente
Discreto
attribuito
2 Punteggio
2,5indicatore
2,75 1
1,5
3
2
1
2
2,5
2,75
3
1
2
Conoscenza specifica degli
2,5
argomenti richiesti in aderenza alla
3
traccia
Buono
4
Capacità di applicare
regole e
4 PUNTI
Sufficiente
2,5
principi al caso specifico
DiscretoOttimo
3
5
1
Buono Gravemente insuff. 3,5
Gravemente. ínsuff. 4
Ottimo 2
Insufficiente
21
Capacità di applicare regole e
4 PUNTI
Gravemente
Sufficiente
insuff.
1
2,5
al caso
specifico
Discreto
Capacitàprincipi
di elaborare
in modo
Insufficiente
1,5 3
originale dati ed informazioni con
3 PUNTI
Sufficiente
Buono
2
3,5
linguaggio appropriato
DiscretoOttimo
2,5 4
Buono Gravemente insuff.
2,75 1
Ottimo Insufficiente
3
Capacità di elaborare in modo
1,5
originale dati ed informazioni con
3 PUNTI
Sufficiente
2
linguaggio
Discreto
2,5
Totale
punteggioappropriato
Buono
2,7
Ottimo
35
Conoscenza specifica degli
argomenti richiesti in aderenza alla
traccia
Sufficiente
Buono
DiscretoOttimo
Buono Gravemente insuff.
Ottimo Insufficiente
5 PUNTI
Sufficiente
Gravemente
insuff.
2Insufficiente
Gravemente.
ínsuff.
Discreto
Punteggio
5 PUNTI
Terracina li ..........Totale punteggio
Terracina li .......... Giugno 2014 I commissari:
31
2,5
3
4
5
1
1
2
Punteggio
attribuito
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA
PROVA SCRITTA
ITS “A. Bianchini” di Terracina
Esame di stato 2014-15
CLASSE V A SIRIO
CANDIDATO/A____________________________________
Tipologia mista
(C) quattro quesiti a risposta multipla
(B) due quesiti a risposta aperta
VALUTAZIONE ( secondo le indicazioni del P.O.F. )
 Quesiti a risposta chiusa 2 punti x 4=8 punti max
( risposta sbagliata o nulla 0,2 x 4=0,8 punti max)
 Quesiti a risposta aperta 3,5 x 2 =7 punti max
Attribuzione punteggio:
conoscenza 1,5;
comprensione 1;
applicazione 1.
( punteggio minimo 0,35 x 2=0,7)
TEMPI: 150 minuti
MATERIE
Quesiti
a Quesiti
a TOTALE
risposta chiusa risposta aperta
Diritto
/15
Inglese
/15
Informatica
/15
Matematica
/15
TOTALE complessivo della prova
…………./4=
/15
La valutazione si approssima per arrotondamento a meno dell’unità.
N.B. si controlla la cifra dei decimi
Se è minore di 5(0;1;2;3;4) si lascia inalterata l’unità
Altrimenti si aumenta di 1
32
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
ESAMI DI STATO 2014/2015
ITS “A.Bianchini”-Terracina
CLASSE V A SIRIO
CANDIDATO/A
___________________________________________________
NEL CORSO DEL COLLOQUIO IL CANDIDATO DEVE DIMOSTRARE:
INDICATORI
LIVELLI
CONOSCENZE DISCIPLINARI
COMPETENZE NELL’APPLICAZIONE DELLE
CONOSCENZE ACQUISITE
CAPACITÀ DI PRESENTARE
I CONTENUTI CON CORRETTEZZA
E CHIAREZZA
CAPACITÀ DI APPROFONDIMENTO E DI
SENSO CRITICO
CAPACITÀ DI OPERARE
RACCORDI PLURIDISCIPLINARI
BANDE DI
LIVELLO
Ottimo
34-35
Buono
26-33
Adeguato
22-25
Non adeguato
1-21
Ottimo
34-35
Buono
26-33
Adeguato
22-25
Non adeguato
1-21
Ottimo
34-35
Buono
26-33
Adeguato
22-25
Non adeguato
1-21
Ottimo
34-35
Buono
26-33
Adeguato
22-25
Non adeguato
1-21
Ottimo
34-35
Buono
26-33
Adeguato
22-25
Non adeguato
1-21
PUNTEGGIO
ATTRIBUITO
TOTALE_______________ : 5 = _____________/35
33
Allegati simulazioni.
A) All egato si mu lazio ne I p rova
B) Allegato simulazione II prova
C) Allegato simulazione III Prova
S i mula zion e Diri tto
Simulazione Inglese
Simulazione Informatica
Simulazione Matematica
Simulazione Italiano Temi Esame di Stato
Tracce Italiano 1^ Prova - Maturità
Istruzione Secondaria Superiore - Per tutti gli indirizzi: di ordinamento e
sperimentali
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A
ANALISI DEL TESTO
Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore,
Milano
1966)
Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle
prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con
l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine
storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà
all’umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed
ecumenica civiltà industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi
decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di
conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico
si farebbe molto più veloce. Anche l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a
lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è
un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema
sempre
più
preoccupante
che
si
presenta
all’uomo
d’oggi
e
di
domani.
Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la
settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine
attualmente impiegate per sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile
per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che
lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo.
Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per
accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi
questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando
egli suppone di essere libero. “Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è
veramente un ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene.
Ammazzare il tempo non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi
sono gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare
34
qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si
ripresenti in noi.
Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere
ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto
da fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è
tratto da un testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.
1. Comprensione del testo
Riassumi tesi e argomenti principali del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale?
2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il tempo”.
2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”?
2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta.
2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la
ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di
attualità / inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.
TIPOLOGIA B
Redazione di un "SAGGIO BREVE" o di un "ARTICOLO DI
GIORNALE
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e
confrontando i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle
tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale
pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il labirinto.
35
«[…] Correndo, usciro in un gran prato, e quello / avea nel mezzo un grande e ricco ostello. // Di vari
marmi con suttil lavoro / edificato era il palazzo altiero. / Corse dentro alla porta messa d’oro / con la
donzella in braccio il cavalliero. / Dopo non molto giunse Brigliadoro, / che porta Orlando disdegnoso e
fiero. / Orlando, come è dentro, gli occhi gira; / né più il guerrier, né la donzella mira. // Subito smonta, e
fulminando passa / dove più dentro il bel tetto s’alloggia: / corre di qua, corre di là, né lassa / che non
vegga ogni camera, ogni loggia. / Poi che i segreti d’ogni stanza bassa / ha cerco invan, su per le scale
poggia; / e non men perde anco a cercar di sopra, / che perdessi di sotto, il tempo e l’opra. // D’oro e di
seta i letti ornati vede: / nulla de muri appar né de pareti; / che quelle, e il suolo ove si mette il piede, / son
da cortine ascose e da tapeti. / Di su di giù va il conte Orlando e riede, / né per questo può far gli occhi
mai lieti / che riveggiano Angelica, o quel ladro / che n’ha portato il bel viso leggiadro. // E mentre or
quinci or quindi invano il passo / movea, pien di travaglio e di pensieri, / Ferraù, Brandimarte e il re
Gradasso, / re Sacripante ed altri cavallieri / vi ritrovò ch’andavano alto e basso, / né men facean di lui
vani sentieri; / e si ramaricavan del malvagio / invisibil signor di quel palagio. // Tutti cercando il van,
tutti gli dànno / colpa di furto alcun che lor fatt’abbia: / del destrier che gli ha tolto, altri è in affanno; /
ch’abbia perduta altri la donna, arrabbia; / altri d’altro l’accusa: e così stanno, / che non si san partir di
quella gabbia; / e vi son molti, a questo inganno presi, / stati le settimane intiere e i mesi.»
Ludovico ARIOSTO, Orlando furioso, ed. 1532, Canto dodicesimo, Ottave 7-12
«Avevo percorso un labirinto, ma la nitida Città degl’Immortali m’impaurì e ripugnò. Un labirinto è un
edificio costruito per confondere gli uomini; la sua architettura, ricca di simmetrie, è subordinata a tale
fine. Nel palazzo che imperfettamente esplorai, l’architettura mancava di ogni fine. Abbondavano il
corridoio senza sbocco, l’alta finestra irraggiungibile, la vistosa porta che s’apriva su una cella o su un
pozzo, le incredibili scale rovesciate, coi gradini e la balaustra all’ingiù. Altre aereamente aderenti al
fianco d’un muro monumentale, morivano senza giungere ad alcun luogo, dopo due o tre giri, nelle
tenebre superiori delle cupole. Ignoro se tutti gli esempi che ho enumerati siano letterali; so che per molti
anni infestarono i miei incubi; non posso sapere ormai se un certo particolare è una trascrizione della
realtà o delle forme che turbarono le mie notti.»
Jorge Luis BORGES, L’immortale, in “L’Aleph”, Feltrinelli, Milano 1959 (ed. orig. “El Aleph”,
1949)
«La gente che s’incontra, se gli chiedi: – Per Pentesilea? – fanno un gesto intorno che non sai se voglia
dire: “Qui”, oppure: “Più in là”, o: “Tutt’in giro”, o ancora: “Dalla parte opposta”.
– La città, – insisti a chiedere.
– Noi veniamo qui a lavorare tutte le mattine, – ti rispondono alcuni, e altri: – Noi torniamo qui a dormire.
– Ma la città dove si vive? – chiedi.
36
– Dev’essere, – dicono, – per lí, - e alcuni levano il braccio obliquamente verso una concrezione di
poliedri opachi, all’orizzonte, mentre altri indicano alle tue spalle lo spettro d’altre cuspidi.
– Allora l’ho oltrepassata senza accorgermene?
– No, prova a andare ancora avanti.
Così prosegui, passando da una periferia all’altra, e viene l’ora di partire da Pentesilea. Chiedi la strada
per uscire dalla città; ripercorri la sfilza dei sobborghi sparpagliati come un pigmento lattiginoso; viene
notte; s’illuminano le finestre ora più rade ora più dense.
Se nascosta in qualche sacca o ruga di questo slabbrato circondario esista una Pentesilea riconoscibile e
ricordabile da chi c’è stato, oppure se Pentesilea è solo periferia di se stessa e ha il suo centro in ogni
luogo, hai rinunciato a capirlo. La domanda che adesso comincia a rodere nella tua testa è più angosciosa:
fuori da Pentesilea esiste un fuori? O per quanto ti allontani dalla città non fai che passare da un limbo
all’altro e non arrivi a uscirne?»
Italo CALVINO, Le città invisibili, Einaudi, Torino 1972
«“Ragioniamo,” disse Guglielmo, “Cinque stanze quadrangolari o vagamente trapezoidali, con una
finestra ciascuna, che girano intorno a una stanza eptagonale senza finestre a cui sale la scala. Mi pare
elementare. Siamo nel torrione orientale, ogni torrione dall’esterno presenta cinque finestre e cinque lati.
Il conto torna. La stanza vuota è proprio quella che guarda a oriente, nella stessa direzione del coro della
chiesa, la luce del sole all’alba illumina l’altare, il che mi sembra giusto e pio. L’unica idea astuta mi pare
quella delle lastre di alabastro. Di giorno filtrano una bella luce, di notte non lasciano trasparire neppure i
raggi lunari. Non è poi un gran labirinto. Ora vediamo dove portano le altre due porte della stanza
eptagonale. Credo che ci orienteremo facilmente.” Il mio maestro si sbagliava e i costruttori della
biblioteca erano stati più abili di quanto credessimo. Non so bene spiegare cosa avvenne, ma come
abbandonammo il torrione, l’ordine delle stanze si fece più confuso. Alcune avevano due, altre tre porte.
Tutte avevano una finestra, anche quelle che imboccavamo partendo da una stanza con finestra e
pensando di andare verso l’interno dell’Edificio. Ciascuna aveva sempre lo stesso tipo di armadi e di
tavoli, i volumi in bell’ordine ammassati sembravano tutti uguali e non ci aiutavano certo a riconoscere il
luogo con un colpo d’occhio.»
Umberto ECO, Il nome della rosa, Prima ed. riveduta e corretta, Bompiani, Milano 2012 (Prima ed.
1980
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: I giovani e la crisi.
DOCUMENTI
«La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori
di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza
economica e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il
2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il
crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e
il 2011, secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni
sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1
milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione
(meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più
intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.»
Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012
«Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli
tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari
37
rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di
quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media
Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal
una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani
di 15-35 anni dichiara di voler mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia
(48,4%), Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%).
La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava
di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una
condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44
anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità
aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci
anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e
il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o
all’estero per trovare lavoro.»
45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011
«Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso
formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve
misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata
triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il
titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D’altra
parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il
69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e
lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze
acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi
lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non
richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4%
di quelli triennali.»
ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica http://www.istat.it/it/files/2011/03/seconda_parte.pdf
«Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al
college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India,
tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di
calligrafia. […] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi
prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul
Sartre. “Il vostro tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford
nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol
dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri
affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In
qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario”. »
Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011
38
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Bene individuale e bene comune.
DOCUMENTI
«Ora, le leggi devono essere giuste sia in rapporto al fine, essendo ordinate al bene comune, sia in
rapporto all’autore, non eccedendo il potere di chi le emana, sia in rapporto al loro tenore, imponendo ai
sudditi dei pesi in ordine al bene comune secondo una proporzione di uguaglianza. Essendo infatti l’uomo
parte della società, tutto ciò che ciascuno possiede appartiene alla società: così come una parte in quanto
tale appartiene al tutto. Per cui anche la natura sacrifica la parte per salvare il tutto. E così le leggi che
ripartiscono gli oneri proporzionalmente sono giuste, obbligano in coscienza e sono leggi legittime.»
S. TOMMASO D’AQUINO (1225-1274), La somma teologica, Edizioni Studio Domenicano,
Bologna 1996
«Da quanto precede consegue che la volontà generale è sempre retta e tende sempre all’utilità pubblica:
ma non ne consegue che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la stessa rettitudine. Si vuol sempre il
proprio bene, ma non sempre lo si vede: non si corrompe mai il popolo, ma spesso lo si inganna, ed allora
soltanto egli sembra volere ciò che è male. V’è spesso gran differenza fra la volontà di tutti e la volontà
generale: questa non guarda che all’interesse comune, l’altra guarda all’interesse privato e non è che una
somma di volontà particolari […]. Ma quando si crean fazioni, associazioni parziali a spese della grande,
la volontà di ciascuna di queste associazioni diventa generale rispetto ai suoi membri, e particolare
rispetto allo Stato: si può dire allora che non ci sono più tanti votanti quanti uomini; ma solo quante
associazioni. Le differenze diventano meno numerose, danno un risultato meno generale. […] Importa
dunque, per aver veramente l’espressione della volontà generale, che non vi siano società parziali nello
Stato, e che ogni cittadino non pensi che colla sua testa. […] Finché parecchi uomini riuniti si
considerano come un solo corpo, non hanno che una sola volontà, che si riferisce alla comune
conservazione e al benessere generale. Allora tutte le forze motrici dello Stato sono vigorose e semplici,
le sue massime chiare e luminose; non vi sono interessi imbrogliati, contraddittori; il bene comune si
mostra da per tutto con evidenza, e non richiede che buon senso per essere scorto. La pace, l’unione,
l’uguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.»
Jean-Jacques ROUSSEAU, Del contratto sociale o principi del diritto politico, 1762, in Opere,
Sansoni, Firenze 1972
«Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a sé soli e quindi restringono i propositi
d’avvenire alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro. […] Accanto agli uomini, i
quali concepiscono la vita come godimento individuale, vi sono altri uomini, fortunatamente i più, i quali,
mossi da sentimenti diversi, hanno l’istinto della costruzione. [...] Il padre non risparmia per sé; ma spera
di creare qualcosa che assicuri nell’avvenire la vita della famiglia. Non sempre l’effetto risponde alla
speranza, ché i figli amano talvolta consumare quel che il padre ha cumulato [...]. Se mancano i figli,
l’uomo dotato dell’istinto della perpetuità, costruisce perché un demone lo urge a gettare le fondamenta di
qualcosa.»
Luigi EINAUDI, Lezioni di politica sociale, Einaudi, Torino 1949
«La prima [acquisizione] è il superamento del tabù costituito dalla parola “profitto”, in pratica citata solo
nella prima delle undici regole di sintesi, senza nessuna ulteriore sottolineatura di una sua importanza
(tecnica, morale, religiosa) che ha occupato decenni di discussione. La seconda è il coraggio con cui si
affronta la necessità di definire con semplicità il contenuto del termine “bene comune”. Mi è sembrata
decisiva, al riguardo, l’importanza attribuita ai “benefici immateriali che danno all’uomo un appagamento
spirituale, come i sentimenti, la famiglia, l’amicizia e la pace”. Ciò rappresenta una innovazione che
supera sia le antiche mura materialistiche del bene comune sia le più recenti tendenze a valorizzare la sua
39
dimensione istituzionale, nazionale e anche internazionale. E la terza decisiva acquisizione è quella
relativa alla “centralità dell’uomo come cuore pulsante del bene comune”, una acquisizione almeno per
me importante ed inattesa, perché richiama il fatto che noi non dobbiamo sentirci soggetti di domanda di
un bene comune, che altri devono costruire, ma dobbiamo sentirci “motore primario nella organizzazione
e valorizzazione del bene comune, così come Nostro Signore è il motore del creato”.»
Giuseppe DE RITA, Presentazione di Le undici regole del Bene Comune, Marketing Sociale, 2010
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia.
DOCUMENTI
Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica
vita umana sulla terra.»
Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990
(ed. originale 1979)
«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a
oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano,
o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di
conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e
la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento,
rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti
è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo
che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non
nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo
che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.»
Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997
«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione
(allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri
fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo
averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a
vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi,
dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e
Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero
stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.»
Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975
«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni
indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da
dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza
riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare
immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche
nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato
al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa
sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80%
della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare
al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.»
Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001
40
«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene,
da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera
da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del
benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato:
la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza
devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va
per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal
caso bisognerebbe saper rinunciare.»
Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007
TIPOLOGIA C
TEMA DI ARGOMENTO STORICO
«Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò
all’idea che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento
del numero di ebrei in Polonia, e propose quindi che questi trasferimenti fossero rinviati e che “la
soluzione finale iniziasse dal Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto.” I
funzionari del ministero degli esteri presentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano
espressi “i desideri e le idee” del loro dicastero in merito alla “soluzione totale della questione ebraica in
Europa,” ma nessuno dette gran peso a quel documento. La cosa più importante, come giustamente
osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei vari servizi civili non si limitavano ad esprimere pareri,
ma avanzavano proposte concrete. La seduta non durò più di un’ora, un’ora e mezzo, dopo di che ci fu un
brindisi e tutti andarono a cena – “una festicciola in famiglia” per favorire i necessari contatti personali.
Per Eichmann, che non si era mai trovato in mezzo a tanti “grandi personaggi,” fu un avvenimento
memorabile; egli era di gran lunga inferiore, sia come grado che come posizione sociale, a tutti i presenti.
Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune statistiche (piene di incredibili errori) per il discorso
introduttivo di Heydrich – bisognava uccidere undici milioni di ebrei, che non era cosa da poco – e fu lui
a stilare i verbali. In pratica funse da segretario, ed è per questo che, quando i grandi se ne furono andati,
gli fu concesso di sedere accanto al caminetto in compagnia del suo capo Müller e di Heydrich, “e fu la
prima volta che vidi Heydrich fumare e bere.” Non parlarono di “affari”, ma si godettero “un po’ di
riposo” dopo tanto lavoro, soddisfattissimi e – soprattutto Heydrich – molto su di tono» (Hannah
ARENDT, La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo
settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato).
Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei
pianificato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
TIPOLOGIA D
TEMA DI ORDINE GENERALE
«Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» (Paul
Nizan, Aden Arabia, 1931).
Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni.
____________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
41
SIMULAZIONE II PROVA SCRITTA: Economia Aziendale
CLASSE V Sez. A Corso SIRIO – A.S. 2014/2015
Terracina (LT)
Prof. Alfonsina Capuano
Candidato________________________
I l candidato, dopo aver definito lo scopo e la funzione del bilancio
d'esercizio, esponga i limiti quantitativi che ne consentono la redazione in
forma abbreviata, come previsti dall'art. 2435 bis del codice civile.
Presenti inoltre, sulla scorta dei dati di seguito elencati:
1. Il Bilancio d'esercizio, redatto in forma abbreviata, ai sensi dell'art. 2435
bis c. c.;
2. La riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo criteri finanziari, e
del Conto Economico a valore aggiunto nella considerazione che:
- i crediti v/clienti con scadenza oltre i 12 mesi ammontano a € 160.000,00;
- i debiti v/fornitori con scadenza oltre i 12 mesi ammontano a € 24.000,00;
- entro 12 mesi, dalla data di redazione del bilancio, scade una quota del
mutuo di €. 8.000,00;
3. Gli indici patrimoniali e finanziari più significativi, opportunamente
commentati,
42
SITUAZIONE CONTABILE
A T T I V O
FABBRICATI
ATTR. COMMERCIALI
AUTOMEZZI
ARREDAMENTO
MATERIE PRIME
PRODOTTI FINITI
CREDITI V/CLIENTI
CREDITI DIVERSI
FATTURE
DA
EMETTERE
BANCA X C/C
DENARO IN CASSA
850.000
320.000
180.000
100.000
84.000
260.000
497.937
1.000
12.800
46.158
3.890
2.355.785
C O S T I
ES. INIZ. MATERIE
PRIM.
ES. INIZ. PROD. FINITI
ACQ. MAT. PRIME
STIPENDI E SALARI
ONERI SOCIALI
CONSULENZE DI TERZI
AFFITTI PASSIVI
MANUTENZIONI ORD.
MINUSVALENZE
STRAORD.
ACC.TO TFR
SPESE
VARIE
DI
GESTIONE
SVALUTAZ. CREDITI
INTER. PASSIVI BANC.
IMPOSTE D’ESERCIZIO
AMM.TO FABBR.
AMM.TO
ATTR.
COMM.
AMM.TO AUTOMEZZI
AMM.TO ARREDAM.
UTILE D’ESECIZIO
78.600
250.000
2.794.600
366.200
181.860
8.800
53.860
18.200
11.500
P A S S I V O
CAP. SOCIALE
RISERVA LEGALE
DEBITI PER TFR
DEBITI V/FORNITORI
MUTUI PASSIVI
ERARIO
C/RITENUTE
OPERATE
ERARIO C/IVA
F.DO AMM. FABBRICATI
F.DO AMM. ATTR. COMM.
F.DO AMM. AUTOMEZZI
F.DO
AMM.
ARREDAMENTO
RATEI PASSIVI
F.DO SVALUTAZ. CREDITI
DEB. PER IMPOSTE D’ES.
UTILE D’ESERCIZIO
R I C A V I
PRODOTTI C/VENDITE
RESI SU ACQUISTI
INTER. ATTIVI V/CLIENTI
SOPRAVV. ATT. STRAORD.
INT. ATTIVI BANCARI
RIM. FINALI MAT. PRIME
RIM. FINALI PROD. FINITI
300.000
40.000
548.880
290.200
23.700
2.880
3.400
500.000
258.000
166.000
40.500
200
2.485
69.540
110.000
2.355.785
3.839.412
3.800
1.420
10.050
2.850
84.000
260.000
67.980
45.567
1.865
12.680
91.320
14.000
48.000
36.000
10.500
110.000
4.201.532
43
4.201.532
SIMULAZIONE III PROVA SCRITTA
PROVA DI DIRITTO CLASSE 5A SIRIO
Candidato____________________
Elezione del Presidente della Repubblica
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
…………………………………………….
L’attivita’ normativa del Governo
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………….
44
La Costituzione:
a) E’ rigida
b) Flessibile
c) Monarchica
d) Presidenziale
Il suffragio universale in Italia indica la data
a)
b)
c)
d)
2 giugno 1946
a volte
3 novembre 1691
1 febbraio 1861
Il referendum
a)non e’ previsto
b) puo’ essere consultivo
c) puo’ essere solo abrogativo
d) e’ vietato dalla Costituzione
Il Parlamento in seduta comune si riunisce :
a) Nei casi tassativi previsti dalla Costituzione
b) Non e’ prevista nessuna riunione
c) A Palazzo Madama
d) Alla Reggia di Caserta
45
MATERIA: INGLESE
Candidato__________________________________Classe____________data_____________
Multiple choice
E-mail messages are normally sent from:
a) one computer terminal to another
b) a fax machine to a computer terminal
c) a fax machine to a mobile phone
d) a computer terminal to a fax machine
Business communication:
a) always takes place in the same setting
b) involves a variety of forms and channels
c) does not require any specific skills
d) is irrelevant to success in business
In a free market economy
a) the government controls all major industries
b) lack of competition often leads to bad management
c) private companies can’t compete freely in the marketplace
d) there is little interference from the state in the business life of the country
The following steps are concerned with the making of bread. Say which phase of the
process belongs to the primary phase of production
a) growing wheat
b) transforming wheat into flour
c) using flour to make bread
d) transporting bread to retail outlets
Answer the following question ( maximum length: 10 lines)
Describe the 3 main economic system operating in the world?
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
What is the British constitution formed by? Describe its peculiarity
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
46
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________
47
PROVA DI INFORMATICA
Candidato__________________________________Classe____________data_____________
1) Quale tag sottolinea il testo?
a) <FONT>
b) <TABLE>
c) <U>
d) <I>
2) che opzione colora il testo?
a) BGCOLOR
b) COLOR
c) ALIGN
d) BACKGROUND-COLOR
3) Quale opzione aumenta la grandezza del testo?
a) SIZE
b) COLOR
c) FACE
d) ALIGN
4) Che cosa si intende per tracciato record?
a) Il numero di record contenuti in un blocco
b) L’organizzazione logica di campi relativi ad un record
c) Il percorso fisico di memorizzazione di un file sul disco fisso
d) Un insieme di cluster afferenti allo stesso file
5) Si descrivano brevemente le problematiche relative all’organizzazione
convenzionale degli archivi e come sono superate nella progettazione dei
database.
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6) Sviluppare il codice HTML che genera la seguente pagina web (scrive il codice
dietro questo foglio)
La scritta prova di informatica è
grande +4 colore rosso, corsivo. Le
due stelle sono immagini semplici di
dimensione 100x100. La scritta stella
1 è verde ed è un link a
www.google.it . La scritta stella 2 è
di colore marrone. Tutta la pagina è
di colore giallo.
48
MATEMATICA
Candidato_____________________________________________
CLASSE __________________DATA______________________
A) segnare con una crocetta la risposta ritenuta esatta
1) Le derivate parziali prime della seguente funzione:
Z  3x 3  5 y 2  4 y  2 x  1
sono:
a) z x'  3x  4 z 'y  5 x  2
b) z x'  9 x  2 z 'y  10 y  4
c) z x'  9 x 2  2 z 'y  10 y  4
d ) z x'  2 x  5 z 'y  4 y  3
2) la funzione z  6 x  9 y
a) ha un punto di minimo in (0;0;0)
b) ha un punto di minimo in (3;0;9)
c) ha un punto di massimo in (6;0;36)
d) non ha né massimi né minimi
3) le relazioni Z x' ( x0 , y 0 )  0 e Z y' ( x0 , y 0 )  0 sono per l’esistenza di un
punto di minimo relativo nel punto x0 , y0  per la funzione Z=f(x,y)
a)
b)
c)
d)
condizioni necessarie e sufficienti
condizioni non necessarie ma sufficienti
condizioni necessarie ma non sufficienti
nessuna delle risposte precedenti è esatta
4) Un problema di scelta è in condizioni di certezza se:
a)
b)
c)
d)
sono certe le condizioni iniziali
i dati iniziali sono noti, ma non le conseguenze
i dati e le conseguenze sono noti a priori
alcune grandezze sono variabili aleatorie di cui sono noti i
valori
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A) Risolvere i seguenti quesiti:
1) Un’impresa produce lubrificanti per ingranaggi, sopportando un
costo variabile unitario di euro 0,14 per litro e costi fissi annui che
ammontano a euro 1.050.
Sapendo che la capacità produttiva massima è di 42.800 litri e che il
ricavo unitario è di euro 0,20 . Determinare:
a) la quantità da produrre e vendere per non essere in perdita e quella
per realizzare il massimo guadagno
b) si evidenzi il problema anche con il grafico di redditività
2) determinare il massimo e/o minimo relativo della seguente funzione
in due variabili:
Z  x 2  y 2  8x  9 y  12
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