Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno

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Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno
FEDERAZIONE ORDINI DEI
FARMACISTI
Rassegna Stampa del 13/07/2015
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INDICE
IN PRIMO PIANO
13/07/2015 Brand News Today
Non aggiudicato il bando per comunicazione e ufficio stampa della Federazione
Ordini Farmacisti Italiani che metteva in palio 1,5 mln
6
13/07/2015 DailyMedia
Revocata la gara da 1,5 milioni di euo per comunicazione e ufficio stampa della
Federazione Ordini Farmacisti
7
SANITÀ NAZIONALE
13/07/2015 Corriere della Sera - Nazionale
Stetoscopio e kalashnikov Il Califfato a corto di medici invoca «aiuto» in Europa
9
13/07/2015 Il Sole 24 Ore
L'AGENDA DEL PARLAMENTO
11
13/07/2015 La Repubblica - Nazionale
Il miracolo della scienza "trapiantata" nel romanzo
12
13/07/2015 La Stampa - Nazionale
Tutti i pericoli nascosti nei cibi senza glutine
14
13/07/2015 La Stampa - Nazionale
Tutti i pericoli nascosti nei cibi senza glutine*
16
13/07/2015 La Stampa - Nazionale
Spesa sempre più cara e business in crescita
18
13/07/2015 La Stampa - Nazionale
"Leggere attentamente le etichette prima regola per chi ha intolleranze"
19
13/07/2015 Il Messaggero - Nazionale
Torna il caldo africano, scatta l'allarme
20
13/07/2015 La Repubblica - Affari Finanza
L'Etna Valley crea l'app con cui ì robot "comunicano" con gli autistici
22
13/07/2015 ItaliaOggi Sette
Possibile cambiare bandiera
23
13/07/2015 ItaliaOggi Sette
Enpam, Giuseppe Renzo confermato alla vicepresidenza
24
13/07/2015 Ok - salute e benessere
Acquisti in rete garantiti
25
13/07/2015 Ok - salute e benessere
Prenditi a cuore il tuo cuore
26
13/07/2015 Ok - salute e benessere
Protetta e bella dall'alba al tramonto
27
VITA IN FARMACIA
13/07/2015 Corriere della Sera - Milano
Sanità, Maroni sfila la riforma a Forza Italia
31
13/07/2015 Corriere della Sera - Roma
Gli ospedali e le Asl tornano ad assumere Zingaretti: conti a posto
33
13/07/2015 La Repubblica - Firenze
"Sì alle telecamere ma meglio curare lo stress"
34
13/07/2015 La Repubblica - Milano
La riforma sanità in aula Maroni cerca la tregua al risiko di Asl e ospedali
35
13/07/2015 La Repubblica - Roma
Sanità del Lazio, +50% di assunzioni
36
13/07/2015 QN - La Nazione - Empoli
Farmacia,conti in tasca:«Cresce l'utile»
37
13/07/2015 QN - La Nazione - Lucca
Black out al magazzinoTimori per i farmacie la distribuzione alle Asl
38
PROFESSIONI
13/07/2015 Corriere Economia
Teva «Mostreremo al Belpaese il fascino nascosto dei generici»
40
13/07/2015 Corriere Economia
La chimica non basta più: è l'ora dei farmaci «vivi»
42
13/07/2015 Ok - salute e benessere
VADEMECUM per una vacanza tranquilla*
43
PERSONAGGI
12/07/2015 QS - QuotidianoSanita.it
D'Ambrosio Lettieri (Conservatori e Riformisti italiani): "Dati Cnr da non
sottovalutare e da approfondire. Proporro indagine del Senato"
47
IN PRIMO PIANO
2 articoli
13/07/2015
Pag. 5
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Non aggiudicato il bando per comunicazione e ufficio stampa della
Federazione Ordini Farmacisti Italiani che metteva in palio 1,5 mln
Non è stato aggiudicato l'appalto della Federazione Ordini Farmacisti Italiani per l'affidamento del "Servizio di
full service per la comunicazione istituzionale e l'ufficio stampa". Il bando era stato pubblicato dall'ente a
dicembre e aveva una durata di 36 mesi per un valore complessivo, iva esclusa, di 1,5 milioni di euro.
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 13/07/2015
6
13/07/2015
Pag. 26
diffusione:15000
tiratura:15000
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P.A.
Revocata la gara da 1,5 milioni di euo per comunicazione e ufficio stampa
della Federazione Ordini Farmacisti
Si è conclusa con un nulla di fatto la gara indetta a fine novembre 2014 dalla Federazione Ordini Farmacisti
Italiani per il servizio di full service per la comunicazione istituzionale e l'ufficio stampa dell'organismo.
L'appalto non è stato infatti aggiudicato e il Bando è stato revocato. Il valore stimato dell'incarico era di 1,5
milioni di euro per 36 mesi di operatività.
IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 13/07/2015
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SANITÀ NAZIONALE
14 articoli
13/07/2015
Pag. 16
diffusione:619980
tiratura:779916
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La storia
Stetoscopio e kalashnikov Il Califfato a corto di medici invoca «aiuto» in
Europa
Viviana Mazza
DALLA NOSTRA INVIATA
LONDRA È scomparso dall'università ed è riapparso in video, con lo stetoscopio al collo: «Parlo a tutti i
musulmani d'Inghilterra, vi chiedo ancora una volta di lasciare quella terra e di intraprendere il viaggio. C'è
una grande causa per voi qui, la carovana sta partendo».
Il ventitreenne Ahmed Sami Khader è uno dei nove medici inglesi, quattro ragazzi e cinque ragazze, partiti
per la Siria a marzo. Non sono gli unici: altri giovani in camice stanno seguendo la via verso il Califfato. Due
settimane fa, dallo stesso ateneo privato di scienze e tecnologie mediche di Khartoum frequentato dai nove, è
partita una carovana di dodici studenti, tra cui sette britannici: due di loro sono stati intercettati in Turchia
dalla polizia con l'aiuto del Foreign Office e rimandati in Sudan. Ma ce ne sarebbero altri già radicalizzati e
pronti al viaggio, secondo un'inchiesta dell' Observer che rivela la determinazione dell'Isis a reclutare proprio i
medici - in particolare donne.
Il padre della diciannovenne Leila Mamoun Abdelgadir, chirurgo ortopedico, si è trasferito dalla campagna
inglese di Norfolk a Gaziantep al confine turco, sperando di tirare fuori dall'inferno la sua «bambina». Le
dottoresse sono necessarie perché solo loro possono curare altre donne in una società segregata. Non è
chiaro se siano state date in mogli a jihadisti: mentre molte muhajirat (migranti) tendono a vivere al massimo
per due mesi in un ostello femminile ma poi arriva l'ora di sposarsi, fonti locali sostengono che i medici
stranieri siano trattati diversamente.
Si crede che i nove siano stati istruiti sulla sharia (la legge islamica) vicino alla capitale del Califfato, Raqqa, e
poi portati nella «facoltà di medicina» aperta a gennaio accanto all'ospedale cittadino, come altri giovani
medici stranieri, soprattutto «iracheni, sauditi, libici e russi». In seguito sarebbero stati separati: tre a Raqqa,
gli altri divisi tra Al Bab (a est di Aleppo), l'ospedale Menbij al confine turco e Deir Ezzor.
Da quest'ultima città Khader ha filmato il suo appello, che è uno dei tanti video di tipo utopistico diffusi
dall'Isis. Uno studio del sito Vocativ e un rapporto appena pubblicato dalla Quilliam Foundation di Londra
mostrano infatti che una buona parte della propaganda del Califfato non è brutale ma ha l'obiettivo «di
vantare uno stile di vita, con parchi per i divertimenti, ospedali, riparazioni stradali. Mira a mostrare che l'Isis
sta costruendo uno Stato», spiega l'autore del rapporto, Charlie Winter. Per questo la contropropaganda
americana sottolinea spesso «la carenza di medicine, di elettricità, di acqua e la diffusione di malattie senza
speranza di cura».
Se il Califfato fosse «ER», la protagonista femminile sarebbe la dottoressa Shams. Nata in Malaysia, si
muove su diversi social, da Facebook a Kik (e riattiva continuamente gli account quando vengono chiusi).
Twitta in inglese: «Stetoscopio intorno al collo e kalashnikov in spalla». Invita altre dottoresse a recarsi a
Tabqah, a ovest di Raqqa, dove si occupa di un ambulatorio per donne e bambini.
È un ruolo altamente inusuale il suo, ma fare il medico (o l'insegnante) sono «circostanze eccezionali» che
consentono di uscire di casa, recita il manifesto delle donne dell'Isis. Anche Shams alla fine comunque si è
sposata con un miliziano marocchino. Non capiva una parola di quel che diceva (usava un'app per tradurre),
hanno un figlio ma lui è morto da poco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La vicenda
In marzo nove studenti di medicina britannici hanno lasciato Londra per rispondere alla «chiamata» del
Califfato Uno di loro ha lanciato un appello perché altri seguissero l'esempio: in 12 hanno preso la strada
della Siria: due sono stati fermati in Turchia 25 mila i «foreign fighter» tra Siria e Iraq. Sono cittadini di Paesi
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
9
13/07/2015
Pag. 16
diffusione:619980
tiratura:779916
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
10
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stranieri che hanno sposato la causa del terrorismo islamico. Secondo un recente rapporto Onu, il loro
numero è cresciuto del 71% dal 2014. Una minaccia immediata e di lungo termine
Foto: I primi otto Qui sopra le foto di otto dei nove medici fuggiti a marzo a Raqqa
13/07/2015
Pag. 25
diffusione:334076
tiratura:405061
Roberto Turno
Inizia oggi in aula alla Camera la maratona della riforma della Pa, che dovrà tornare al Senato. Dove in questi
giorni sarà convertito in legge il Dl 65 sulle pensioni, mentre la capigruppo deve decidere l'iter della riforma
della Rai. Settimana intensa anche nelle commissioni: al Senato spiccano la riforma costituzionale e il Dl 78
su enti locali e regioni, con l'atteso emendamento del Governo che taglia 2,35 mld alla sanità. Sempre oggi
alla Camera scade il timing per il deposito degli emendamenti alla legge sulla concorrenza. C 3210 S 1997 S
1324 S 1676 C 3119 C 2953 C 3104 C 3012 C 3098 S 1880 2-sett 6-sett. Green Economycollegatoa legge
Stabilità 2015 (Vaccari, Pd) DECRETI LEGGE Partecipazione di personale militare all'operazione Ue nel
Mediterraneo Semplificazioni, razionalizzazionee competitività agricoltura- collegato manovra 2015 Riforma
della Rai (Buemi, Aut; Ranucci, Pd) Delega per la riforma della Pa- collegato alla manovra 2015 (Carbone, Pd)
Misure sanitarie omnibus- Ddl Lorenzin (De Biase, Pd) Delega al Governo per la riforma del processo civilecollegato manovra 2015 (Ferranti, Pd) Riforma dell'istruzione - collegato alla manovra 2015 (Coscia, Pd)
Legge annuale sulla concorrenza (Fregolent, Pd,e Martella, Pd) 7 Assegnato alle commissioni Esterie Difesa
del Senato 7 All'esame delle commissioni riunite Ambientee Attività produttive della Camera All'esame della
comm. Giustizia della Camera, sede referente - presentato da 123 giorni Approvato dalla Camera. All'esame
della comm. Ambiente del Senato, sede referente- presentato da 516 giorni Approvato dal Senato. All'esame
della comm. Agricoltura della Camera, sede referente - presentato da 512 giorni •Novità rispetto alla
settimana precedente Approvato dalla Camera. All'esame in terza lettura alla comm. Affari costituzionali del
Senato, sede referente- presentato da 469 giorni All'esame della comm. Igiene e sanità del Senato, sede
referente - presentato da 507 giorni Le commissioni Lavori pubblicie comunicazioni del Senato ne hanno
concluso l'esame in sede referentepresentato da 84 giorni Approvato dal Senato. All'esame dell'assemblea
della Camera, sede referente - presentato da 461 giorni Approvato definitivamente (dopo 104 giorni dalla
presentazione) All'esame delle comm. riunite Finanzee Attività produttive della Camera, sede referentepresentato da 104 giorni DISEGNI DI LEGGE Provvedimento N. atto Stato dell'iter Riforma del Senato, del
titolo V, abolizione delle Provincee del Cnel (Finocchiaro, Pd) S 1429B Provvedimento N. atto Scad. Stato
dell'iter Rivalutazione pensioni e ammortizzatori sociali S 1993 20-lug 7 Approvato dalla Camera. La comm.
Lavoro del Senato ne ha concluso l'esame Misure urgenti per gli enti localie territoriali S 1977 18-ago
All'esame della comm. Bilancio del Senato Misure urgenti in materia fallim., civilee processuale civilee di
organizz. Giustizia C 3201 26-ago All'esame della commissione Giustizia della Camera Continuità dei
dispositivi di sicurezzae di controllo del territorio S1992 30-ago 7 All'esame delle commissioni riunite Affari
costituzionali e Difesa del Senato Misure urgenti per rifiutie autorizzazione int. ambientalee attività d'impresa
di stabilimenti industriali di int. strategico naz.le (Ilvae Monfalcone)
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
11
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
L'AGENDA DEL PARLAMENTO
13/07/2015
Pag. 32
diffusione:556325
tiratura:710716
Il miracolo della scienza "trapiantata" nel romanzo
La scrittrice Maylis De Kerangal svela il legame profondo tra letteratura e saperi del tutto differenti. Come la
medicina Il problema centrale è nel linguaggio Anche la chirurgia può diventare epica
MAYLIS DE KERANGAL
Romanzo di un trapianto cardiaco, "Riparare i viventi" è narrazione che si apre alla scienza, irrompe in un
territorio spesso ritenuto estraneo alla letteratura, un territorio visto come il regno della razionalità,
dell'obiettività, dell'imparzialità, mentre la letteratura sarebbe quello della passione umana, della soggettività.
Ma questa incompatibilità tra scienza e letteratura, questa antica ruggine, non sussiste più in "Riparare i
viventi" dove la scienza è al tempo stesso materia, motore e combustibile del romanzo, e il romanzo riesce a
incarnare nella scrittura un'avventura medica.
E la scienza è motore della narrazione, in primo luogo nella misura in cui iscrive il progetto romanzesco di
Riparare i viventi in una dimensione risolutamente euristica: è un percorso di conoscenza. Perché, prima di
scrivere questo libro io non sapevo niente di trapianto cardiaco, e anche l'universo ospedaliero mi era del
tutto estraneo e forse anche lì il mio desiderio di scrivere non poteva partire che dall'ignoranza del mio
soggetto, da quella specie di tabula rasa che ero nel momento in cui incominciavo il libro. L'ho scritto allora
come fa chi parte per una terra lontana, per scoprire qualcosa che ancora non sapevo. E in un certo senso
quel romanzo registra il mio movimento verso quel soggetto concepito come terra incognita, assorbe quel
percorso di conoscenza che ho seguito nella scrittura. Certo, non sono diventata infermiera, medico o
chirurgo, ma quel che mi colpisce nell'avventura di quel romanzo è vedere come la narrativa possa rivelarsi
efficace nei processi di acquisizione di un sapere scientifico.
Riparare i viventi mette in scena la scienza in azione. Un'epopea che segue per ventiquattro ore la
migrazione del cuore di un giovane surfista, Simon Limbres, fino al corpo di una traduttrice, Claire Méjean.
L'arco narrativo del romanzo è misurato sul processo di trapianto, le azioni e le operazioni che mette in moto,
il trasferimento di un cuore umano, trasferimento di materia che permette la riparazione del vivente, la
fabbricazione di un vivente possibile.
Per esistere il romanzo deve dunque confrontarsi con la scienza medica e andare a cercare nelle varie fasi
del trapianto cardiaco il quadro, la scena, ciò che determina delle situazioni romanzesche: constatazione di
morte encefalica, valutazione degli organi, incontro con la famiglia, ricerca di un ricevente compatibile,
organizzazione logistica del prelievo, espianto, trapianto. La traiettoria del romanzo prende il sapore di una
chanson de geste contemporaine. La narrazione crea qui figure di scienziati e di specialisti, descrive
operazioni e procedimenti tecnici, entra negli ospedali, nei blocchi operatori. E tuttavia il mio intento non era
quello di scrivere di scienza, di usarla come décor, atmosfera, o accessorio pittoresco per tracciare il profilo
dei protagonisti, la scienza m'interessa in quanto è precisamente lei a parlare nel romanzo, ovvero mi
interessa in quanto lingua. Allora per me si trattava innanzi tutto di inventare la lingua capace di incarnare
quel gesto scientifico.
«Perché bisogna essere scientifici, prima di tutto scientifici», scrive Virginia Woolf in Mrs Dalloway. Amo
quella dichiarazione che iscrive la scienza nel cuore del processo letterario.
L'epopea del trapianto cardiaco riconduce a un'altra epopea, quella della scoperta dei continenti della lingua
abbandonati dalla letteratura, il continente della tecnica, o quello della scienza. Si tratta dunque di
conquistare quel lessico straniero e reticente, e di introdurlo nel periodare del romanzo, in un certo senso di
trapiantarlo, si tratta di creare una coreografia dell'operazione chirurgica, di far cantare le gesta, di elaborare
una poetica della materia. Ma c'è di più: è proprio la precisione che nasce da un metodo di inchiesta
documentaria, col suo spirito di esattezza e la sua etica dello sguardo, a liberare la creazione, far irrompere la
fantasia, mettere in moto la metamorfosi. Vero e proprio attivatore dell'immaginario: è scialitica a illuminare la
frase dall'interno come la lampada sopra il letto operatorio; è elettroencefalogramma ad asciugarla, è
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
12
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
R2
13/07/2015
Pag. 32
diffusione:556325
tiratura:710716
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Glasgow 3, che ai miei occhi evoca una città scozzese dove si gioca a pallone sotto la pioggia, a designare la
natura criptata del linguaggio medico. Queste parole rare, queste parole tecniche, le vedo allora come dei
trapianti di materie, le utilizzo proprio per la loro dimensione d'incompatibilità con il romanzo, che apre il
campo alla poesia.
Penso al romanzo come a un organismo vivente, come a un ecosistema. Entità organizzata capace di
attingere dal proprio ambiente di che nutrirsi, evolvere e mantenersi in vita, capace di trasformarsi e di
riprodursi. Ed è per questo che la permeabilità tra letteratura e scienza sono nel cuore stesso del mio lavoro:
è là che riesco a conoscere il mondo, è là che riesco ad amarne il mistero. (Traduzione di Maria Baiocchi)
www.bompiani.eu www.premioletterariomerck.it PER SAPERNE DI PIÙ
Foto: IL DIPINTO Lezione di anatomia del dottor Tulp, olio su tela, realizzato dal pittore olandese Rembrandt
nel 1632 IL PREMIO MERCK Con Riparare i viventi (Feltrinelli) la scrittrice francese Maylis de Kerangal (foto)
ha vinto il Premio Letterario Merck insieme a David Quammen ( Spillover, Adelphi). Premio speciale a Nicola
Piovani. La cerimonia della tredicesima edizione del premio avrà luogo domani alle 19 a Villa Miani, Roma.
Qui pubblichiamo un estratto dell'intervento che leggerà Maylis de Kerangal
13/07/2015
Pag. 1
diffusione:309253
tiratura:418328
Tutti i pericoli nascosti nei cibi senza glutine
Nadia Ferrigo
A PAGINA 16 Se l'ingrediente principale di pane, pasta e biscotti è la farina di frumento, allora che cosa c'è
nei prodotti dietetici gluten-free? In Italia i celiaci cioè chi deve seguire una dieta senza glutine, proteina
contenuta nei cereali - sono più di 165mila, anche se secondo le stime del ministero della Salute l'intolleranza
colpisce circa l'1% degli italiana, circa 600mila persone. A beneficio di chi deve rinunciare ai piaceri della
dieta mediterranea, il Servizio sanitario nazionale garantisce un sussidio che oscilla tra i 100 e i 140 euro al
mese a seconda di età, sesso e Regione, da spendere in farmacia o nei negozi specializzati. Anche se il
numero dei celiaci è in aumento di circa il 10% l'anno, il primo studio su un campione di alimenti senza glutine
è stato condotto a Torino dall'Istituto zooprofilattico sperimentale, che si occupa di vigilare sulla qualità degli
alimenti. «Il glutine è la proteina che dà struttura e coesione ai farinacei - spiega Maria Caramelli, direttore
dell'Istituto - . Il nostro lavoro, condotto su un alto numero di campioni, ci ha permesso di dare una prima
risposta rassicurante: negli alimenti da noi esaminati le soglie stabilite dalla legge sono state rispettate, e il
glutine è presente nelle percentuali previste dalla legge. Come spesso accade, lo studio ha però portato ad
altre domande». Ed ecco le cattive notizie. Anche se si trovano tra gli scaffali di una farmacia, meglio
guardare con attenzione l'etichetta: conservanti e additivi sono sempre presenti in quantità di gran lunga
superiori agli alimenti con glutine, così come lo zucchero e il famigerato olio di palma. «Chi non ha
un'intolleranza diagnosticata e sceglie gli alimenti privi di glutine perché pensa siano più salutari sbaglia continua Caramelli -. Ci sono moltissimi zuccheri, poi troviamo addensanti, gomme, idrocolloidi e aromi che
non vengono nemmeno specificati. Non sono di per sé nocivi, ma il problema è la ripetitività
dell'esposizione». Negli Stati Uniti, oltre a essere una delle ultime mode alimentari, è un mercato da due
miliardi di euro l'anno. Anche l'Italia si difende bene: tra case farmaceutiche, aziende alimentari e piccoli
laboratori artigianali le imprese che hanno scelto di produrre alimenti con la spiga barrata sono più di 300, per
un mercato che vale oltre 250 milioni l'anno. Così i prodotti in commercio sono più di 4mila, oltre a pane e
pasta si può scegliere tra taralli, pasticcini, cotolette alla milanese, panettoni e frollini. La varietà però è
un'illusione: per il dolce o il salato, l'ingrediente principale è lo stesso - in molti casi, l'amido di mais - e a dare
gusto e consistenza sono elementi artificiali. «Ancora non possiamo valutare con precisione le conseguenze
di una dieta che espone l'organismo a queste sostanze più volte al giorno - continua -. Tra bambini e
adolescenti le allergie alimentari sono sempre più diffuse. L'invito è a prestare attenzione a quel che si porta
in tavola». Insomma meglio non esagerare, anche perché a oggi non esistono studi a lungo termine sui rischi
di una dieta del tutto gluten-free. Nessuna speranza per chi è costretto a seguire un'alimentazione che
esclude molte delle prelibatezza della cucina nostrana? Non proprio. Se è impossibile ricostruire in
laboratorio il glutine, si può però ripiegare su grani che ne contengono una bassissima percentuale. «La
ricerca si sta concentrando su frumenti alternativi, come il grano monococco - conclude Caramelli -. Negli
anni è stato abbandonato per altri con una resa maggiore, ma contiene omega gliandine che non infiammano
l'intestino, come accade invece con la farina di frumento».
Impossibile valutare le conseguenze per l'organismo con questo tipo di dieta Maria Caramelli Direttrice
Istituto zooprofilattico di Torino
Attenzione all'etichetta INGREDIENTI SENZA GLUTINE INGREDIENTI A RISCHIOFROLLINI
Zucchero Olio di palma Farina di mais Sciroppo di glucosio Aroma Carbonati di ammonio Gomma di xanthan
Amido di mais Fecola di patate Margarina FETTE BISCOTTATE Grassi e oli di palma e di cocco Mono e
digliceridi degli acidi grassi Sciroppo di sorbitolo PANE
Lievito naturale Acqua Fecola di patate Olio di girasole Isolato proteico di soia Zucchero Lievito di birra
Gomma di xanthan PLUM CAKE
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
14
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
CELIACHIA
13/07/2015
Pag. 1
diffusione:309253
tiratura:418328
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
15
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Uova Zucchero Olio di palma Destrosio Sciroppo di glucosio Gomma du guar Carbonati di sodio Difosfati
CRACKER
Amido di mais Farina di riso Margarina Albume d'uovo Fibra vegetale Miele Farina di guar Carbonato acido di
ammonio e sodio PASTA
- LA STAMPA Mono e digliceridi degli acidi grassi Farina di mais bianco Farina di mais giallo Farina di riso
Foto: GETTY Cereali Il glutine è una proteina dei cereali
13/07/2015
Pag. 1
diffusione:309253
tiratura:418328
Tutti i pericoli nascosti nei cibi senza glutine*
Nadia Ferrigo
A PAGINA 16 Se l'ingrediente principale di pane, pasta e biscotti è la farina di frumento, allora che cosa c'è
nei prodotti dietetici gluten-free? In Italia i celiaci cioè chi deve seguire una dieta senza glutine, proteina
contenuta nei cereali - sono più di 165mila, anche se secondo le stime del ministero della Salute l'intolleranza
colpisce circa l'1% degli italiana, circa 600mila persone. A beneficio di chi deve rinunciare ai piaceri della
dieta mediterranea, il Servizio sanitario nazionale garantisce un sussidio che oscilla tra i 100 e i 140 euro al
mese a seconda di età, sesso e Regione, da spendere in farmacia o nei negozi specializzati. Anche se il
numero dei celiaci è in aumento di circa il 10% l'anno, il primo studio su un campione di alimenti senza glutine
è stato condotto a Torino dall'Istituto zooprofilattico sperimentale, che si occupa di vigilare sulla qualità degli
alimenti. «Il glutine è la proteina che dà struttura e coesione ai farinacei - spiega Maria Caramelli, direttore
dell'Istituto - . Il nostro lavoro, condotto su un alto numero di campioni, ci ha permesso di dare una prima
risposta rassicurante: negli alimenti da noi esaminati le soglie stabilite dalla legge sono state rispettate, e il
glutine è presente nelle percentuali previste dalla legge. Come spesso accade, lo studio ha però portato ad
altre domande». Ed ecco le cattive notizie. Anche se si trovano tra gli scaffali di una farmacia, meglio
guardare con attenzione l'etichetta: conservanti e additivi sono sempre presenti in quantità di gran lunga
superiori agli alimenti con glutine, così come lo zucchero e il famigerato olio di palma. «Chi non ha
un'intolleranza diagnosticata e sceglie gli alimenti privi di glutine perché pensa siano più salutari sbaglia continua Caramelli -. Ci sono moltissimi zuccheri, poi troviamo addensanti, gomme, idrocolloidi e aromi che
non vengono nemmeno specificati. Non sono di per sé nocivi, ma il problema è la ripetitività
dell'esposizione». Negli Stati Uniti, oltre a essere una delle ultime mode alimentari, è un mercato da due
miliardi di euro l'anno. Anche l'Italia si difende bene: tra case farmaceutiche, aziende alimentari e piccoli
laboratori artigianali le imprese che hanno scelto di produrre alimenti con la spiga barrata sono più di 300, per
un mercato che vale oltre 250 milioni l'anno. Così i prodotti in commercio sono più di 4mila, oltre a pane e
pasta si può scegliere tra taralli, pasticcini, cotolette alla milanese, panettoni e frollini. La varietà però è
un'illusione: per il dolce o il salato, l'ingrediente principale è lo stesso - in molti casi, l'amido di mais - e a dare
gusto e consistenza sono elementi artificiali. «Ancora non possiamo valutare con precisione le conseguenze
di una dieta che espone l'organismo a queste sostanze più volte al giorno - continua -. Tra bambini e
adolescenti le allergie alimentari sono sempre più diffuse. L'invito è a prestare attenzione a quel che si porta
in tavola». Insomma meglio non esagerare, anche perché a oggi non esistono studi a lungo termine sui rischi
di una dieta del tutto gluten-free. Nessuna speranza per chi è costretto a seguire un'alimentazione che
esclude molte delle prelibatezza della cucina nostrana? Non proprio. Se è impossibile ricostruire in
laboratorio il glutine, si può però ripiegare su grani che ne contengono una bassissima percentuale. «La
ricerca si sta concentrando su frumenti alternativi, come il grano monococco - conclude Caramelli -. Negli
anni è stato abbandonato per altri con una resa maggiore, ma contiene omega gliandine che non infiammano
l'intestino, come accade invece con la farina di frumento».Impossibile valutare le conseguenze per
l'organismo con questo tipo di dieta Maria Caramelli Direttrice Istituto zooprofilattico di TorinoAttenzione
all'etichetta INGREDIENTI SENZA GLUTINE INGREDIENTI A RISCHIOFROLLINI
Zucchero Olio di palma Farina di mais Sciroppo di glucosio Aroma Carbonati di ammonio Gomma di
xanthanAmido di mais Fecola di patate Margarina FETTE BISCOTTATE Grassi e oli di palma e di cocco
Mono e digliceridi degli acidi grassi Sciroppo di sorbitoloPANE
Lievito naturale Acqua Fecola di patate Olio di girasole Isolato proteico di soia Zucchero Lievito di birra
Gomma di xanthanPLUM CAKE
Uova Zucchero Olio di palma Destrosio Sciroppo di glucosio Gomma du guar Carbonati di sodio
DifosfatiCRACKER
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CELIACHIA
13/07/2015
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tiratura:418328
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
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Amido di mais Farina di riso Margarina Albume d'uovo Fibra vegetale Miele Farina di guar Carbonato acido di
ammonio e sodioPASTA
- LA STAMPA Mono e digliceridi degli acidi grassi Farina di mais bianco Farina di mais giallo Farina di riso
Foto: GETTY Cereali Il glutine è una proteina dei cereali
13/07/2015
Pag. 16
diffusione:309253
tiratura:418328
Spesa sempre più cara e business in crescita
[N. FER.]
Quanto costa un chilo di pasta? Non più di 1 euro e cinquanta centesimi, due al massimo. Ora provate a fare
la stessa domanda a un celiaco: un chilo di pasta senza glutine costa in media otto euro al chilo. Per i
biscotti? Senza esagerare, si sfiorano i trenta euro. Nonostante le diagnosi di celiachia siano sempre più
frequenti, i prezzi dei prodotti dietetici gluten-free non scendono. La domanda cresce, il giro d'affari pure - in
appena un anno i prodotti in commercio sono raddoppiati - eppure i costi restano sempre gli stessi: il canale
privilegiato per spendere il sussidio mensile che ricevono i celiaci sono le farmacie e i negozi specializzati. La
legge però prevede che il sussidio mensile si possa spendere anche nei supermarket, con un gran risparmio
per chi è costretto a seguire una dieta senza glutine. Al momento solo la Lombardia ha avviato una
convenzione con la grande distribuzione inviando a chi ne ha diritto un «codice celiachia» da utilizzare per il
ritiro dei prodotti. Una buona notizia per gli oltre 29mila celiaci lombardi, che in questo modo riusciranno a
risparmiare. Per tutti gli altri, non resta che aspettare che le leggi - che già ci sono - vengano applicate.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
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Il mercato
13/07/2015
Pag. 16
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tiratura:418328
"Leggere attentamente le etichette prima regola per chi ha intolleranze"
Il nutrizionista Calabrese: mai superare le quantità consigliate delle sostanze che danneggiano l'organismo
[N. FER.]
TORINO «Zucchero, conservanti e additivi non sono di per sé dannosi. Ma se si segue una dieta che
comprende una grande quantità di prodotti industriali, allora bisogna fare più attenzione». Giorgio Calabrese
è medico nutrizionista e presidente del nuovo Comitato nazionale per la Sicurezza alimentare costituito dal
Ministero della Salute. Professore, che cos'è l'intolleranza al glutine? «Essere celiaci significa avere
un'intolleranza a una proteina che si trova nei cibi di origine vegetale, il glutine. Prima di tutto ricordiamoci che
un celiaco ha una soglia al di sotto della quale può anche ingerire del glutine, che sono venti parti per milione,
venti milligrammi per chilo per essere chiari. Nei prodotti dietetici questa è la soglia che deve essere
rispettata». L'unico rimedio è una dieta che esclude pane, pasta e pizza? «Esatto. Nell'alimentazione di un
celiaco il glutine deve essere ingerito esclusivamente rispettando la soglia indicata. Lo stesso vale per la
gluten sensivity, l' "ipersensibilità al glutine". Se si segue una dieta corretta, allora il nostro organismo è in
salute senza complicanze di alcune tipo». Seguire una dieta che esclude del tutto il glutine però ancora non
basta per stare bene. «Quando si è celiaci si è portati a dedicarsi esclusivamente al glutine, ma è solo una
aspetto. Come accade per altri disturbi, ad esempio il diabete e la gastrite, bisogna pensare a
un'alimentazione completa». A cosa bisogna fare attenzione? «Bisogna considerare tutto, specialmente i
grassi. Quando cuciniamo a casa nostra incontriamo grassi vegetali come l'olio extravergine di oliva. Un
prodotto fantastico, che però nei prodotti industriali non può essere utilizzato: prima di tutto perché ne
abbiamo poco, e poi perché costerebbe troppo. Con gli altri oli bisogna fare molta attenzione e non
esagerare». E che dire degli zuccheri? «Se compriamo dei prodotti che contengono carboidrati, dalla pasta al
pane ai dolci, non possiamo pensare che non ci sia lo zucchero. Bisogna fare attenzione non a se c'è oppure
no, ma alla quantità che ne consumiamo nella giornata, soprattutto quando si parla della dieta dei bambini».
Cosa invece non può proprio mancare? «Abbiamo bisogno di energia, e c'è un alimento importante: la fibra
vegetale, contenuta in frutta, verdura e legumi. Quando la assumiamo con gli alimenti, ci aiuta ad assorbire
meglio grassi e zuccheri». Additivi e conservanti? «Se prepariamo da soli un dolce non c'è bisogno di
addensanti, coloranti e additivi. Quando invece compriamo un prodotto industriale bisogna considerare che
deve per forza conservarsi a lungo. Meglio allora selezionare: se scegliamo un alimento con molti conservanti
a pranzo, allora sarà il caso di non ripetersi a cena. E di fare sempre molta attenzione all'etichetta».
Foto: Energia Per immagazzinarla è importante mangiare fibra vegetale, contenuta in frutta, verdura e legumi
Foto: SARA MINELLI/IMAGOECONOMICA
Foto: Zucchero È presente nei prodotti che contengono carboidrati: pasta, pane e dolci
Foto: Giorgio Calabrese Presidente Comitato nazionale per la Sicurezza alimentare
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
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intervista
13/07/2015
Pag. 1
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tiratura:295190
Torna il caldo africano, scatta l'allarme
Valeria Arnaldi
Arnaldi a pag. 14 ` R O M A Anziani, persone affette da malattie croniche, ma anche proprietari di animali,
preoccupati per la salute dei loro amici a quattro zampe. Sono stati oltre 1300 i cittadini che, in queste
giornate di caldo eccezionale, si sono rivolti al numero 1500, servizio di risposta del Ministero della Salute.
«Si tratta prevalentemente - si legge in una nota del Ministero - di persone anziane con malattie croniche,
quali diabete, ipertensione, malattie cardiache, bronchite cronica, asma allergico, che dichiarano di essere
sole». Persone intimorite dall' afa che rende più difficile respirare. E, soprattutto, persone spaventate da
possibili malori e mancamenti, in un'estate rovente, che sembra non avere alcuna voglia di fare "sconti". Con
una nuova ondata di caldo africano in arrivo che fa scattare un nuovo allarme.
NOTTI TROPICALI «Le chiamate - spiegano al Ministero- sono giunte soprattutto dal Centro e dal Nord Italia,
che sono le zone geografiche con i rialzi termici più significativi». Gli interrogativi hanno riguardato dieta,
assunzione di farmaci, controllo della pressione, idratazione. E non sono mancati consigli per il benessere
degli animali, appunto, perché chi può tenta la via del mare per rinfrescarsi, ma spesso è costretto a lasciare
a casa gli animali domestici. Ed è solo l'inizio. L'incubo delle cosiddette "notti tropicali", che nel nostro Paese
ha alzato sensibilmente le temperature rispetto alla media del periodo e ha prolungato nel tempo i picchi di
caldo, non sembra destinato a passare presto. Anzi. Molte città arriveranno a toccare i 40 gradi, annunciano i
meteorologi. «L'afa e le alte temperature spiegano gli esperti del Centro Epson Meteo - torneranno a farsi
insopportabili da mercoledì, quando l'alta pressione africana punterà con più decisione verso l'Italia e i
Balcani, trascinando con sé una massa d'aria molto più calda e afosa, capace di originare una nuova ondata
di caldo intenso». Responsabile della "bolla" di calore, l'Anticiclone Nord-Africano. «Le prime regioni ad
essere raggiunte dalla bolla di aria africana - proseguono - saranno quelle centromeridionali nella giornata di
mercoledì, mentre da giovedì saranno investite anche le regioni settentrionali. Al momento, sembra che
questa nuova ondata di caldo possa essere paragonata all'ultima che abbiamo vissuto: a differenza, però, di
questa, quando l'estremo Sud restò fuori dalla bolla d'aria bollente, tutta l'Italia verrà coinvolta dal caldo
eccezionale, con picchi di 40 gradi». E se per mercoledì è atteso l'inizio di una sorta di fase "acuta", le
temperature cominceranno ad alzarsi già oggi fino ad arrivare a una vera e propria "ondata di calore venerdì
17". Bisognerà attendere la fine della settimana, e più probabilmente, gli ultimi giorni del mese, perché il
termometro torni ad abbassarsi di qualche grado.
LE PREVISIONI «Questa situazione dovrebbe protrarsi per buona parte della seconda decade di Luglio dichiara il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara - mentre dopo il 18-20 ci potrebbero essere delle
novità». Una speranza per molti, seppure al condizionale. A preoccupare di più, oltre alle condizioni degli
anziani, sono quelle dei bambini. A loro pensano gli esperti della Società Italiana di Pediatria Preventiva e
Sociale, con una serie di consigli ad hoc per una dieta adeguata al grande caldo. «Un primo e fondamentale
suggerimento - afferma Elvira Verduci, componente del Consiglio direttivo della Sipps - è quello di
suddividere l'apporto calorico giornaliero in 4-5 pasti: colazione e spuntino 20%, pranzo 40%, merenda 10%,
cena 30%». Sì a una colazione ricca latte o yogurt insieme a cereali come pane, fette biscottate, biscotti,
magari un frutto o una spremuta d'arancia - pranzo sostanzioso e cena più leggera. «Ogni giorno si
dovrebbero assumere 4-5 porzioni tra frutta e verdura di stagione, i metodi di cottura devono essere semplici,
al vapore o al forno».
I numeri
1300
Le telefonate arrivate al numero attivato dal ministero del Salute per fronteggiare l'emergenza caldo
2003
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
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Estate rovente. Da mercoledì nuova ondata, venerdì il picco
13/07/2015
Pag. 1
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tiratura:295190
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
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L'estate più calda degli ultimi anni. Secondo gli esperti si sta ripetendo una situazione simile per durata e
intensità
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I gradi che molte città italiane potranno raggiungere nella giornata di venerdì
pasti in cui deve essere suddiviso l'apporto calorico giornaliero
Foto: Ancora afa dall'Africa. Due centurioni si rinfrescano davanti al Colosseo
Foto: (foto ANSA)
13/07/2015
Pag. 21
diffusione:581000
È STATA REALIZZATA DALLA STARTUP BEHAVIOUR LABS NELL'AMBITO DEL PROGETTO 'TREAT' IN
COLLABORAZIONE CON IL CNR. L'AZIENDA È STATA ORA SELEZIONATA DA TELECOM WORKING
CAPITAL E LAVORA NELL'INCUBATORE CATANESE DEL GRUPPO TELEFONICO
Salvo Fallica
Behaviour Labs ha inventato una app che consente l'utilizzo dei robot per migliorare le interazioni sociali e
cognitive dei bambini affetti da sindrome della sfera autistica. L'applicazione è nata nel cuore dell'Etna Valley,
grazie alla sturtup fondata e guidata da Daniele Lombardo nell'ambito del progetto Treat (Therapeutic Robot
in Experimental Autism Therapy). L'azienda ha acquistato robot all'avanguardia in Texas ed in Francia, e con
l'app creata da Lombardo ed il suo team riesce a farli diventare il "medium" dell'interazione con i bambini e ne
migliorano le capacità di interazione sociale. Inoltre l'app registra le reazioni dei bambini agli stimoli cognitivi e
permette l'elaborazione di report che sono utili per nuovi interventi didattici e terapeutici. "Abbiamo dato vita
alla RoboMate, una piattaforma di supporto al miglioramento delle interazioni sociali e cognitive dei bambini
attraverso l'impiego di nuove tecnologie ed in particolare di tablet munito di schermo multi-touch e robot
umanoide antropomorfo (Aldebaran NAO e RoboKind)", spiega Lombardo. Il tutto avviene in sinergia con il
mondo universitario e scientifico: dal Cnr attraverso l'Ifc, l'Istituto di fisiologia clinica di Messina, per
approfondire gli aspetti clinici dell'autismo e gli aspetti legati all'interazione uomo-robot, all'Azienda Sanitaria
Provinciale di Catania, per i test; dall'università Kore di Enna, alla Fondazione Siciliana per la Venture
Philanthropy. Inoltre il progetto di Behaviour Labs vinto la seconda cali for ideas di Working Capital Telecom.
"Telecom ci ha dato 25 mila euro di premio e ospita la sturtup nel suo incubatore catanese - spiega Lombardo
- Nel 2014 abbiamo lanciato la sturtup e subito abbiamo chiuso un accordo con una cooperativa di Bari e i
Cnr di Lecce e Messina. E' stato l'incipit vero della nostra impresa, con i primi 50 mila euro di fatturato. Che
puntiamo a decuplicare in tempi brevi, perché quest'anno abbiamo realizzato intese con partner in
Danimarca, Svizzera, Slovenia e Spagna. E proprio in questi giorni sono in corso trattative con aziende
cinesi". Ma come funziona RoboMate? "Si predispone sul tablet il profilo del paziente - afferma Lombardo indicando il tipo di abilità, le attitudini e gli obiettivi formativi. A supporto di questi dati anche la definizione
della terapia e la scelta della relativa 'Robot App Playlist'. Poi si procede con la verifica e il controllo della
correttezza cognitiva delle composizioni. Sono anche a disposizione del terapista e dei genitori del piccolo
paziente il report storico delle sessioni formative e di interazione fra tablet e robot, e i grafici di andamento dei
progressi rispetto agli obiettivi di apprendimento prefissati".
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
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L'Etna Valley crea l'app con cui ì robot "comunicano" con gli autistici
13/07/2015
Pag. 28 N.164 - 13 luglio 2015
diffusione:91794
tiratura:136577
Possibile cambiare bandiera
Avvocato contro l'ex cliente? Ok, ma solo dopo 2 anni
Angelo Costa
Devono trascorrere due anni dalla cessazione di un precedente rapporto professionale affi nché l'avvocato
possa assumere l'incarico contro l'ex cliente, ma ciò non distingue lo stato del processo, e quindi la pendenza
«solo formale» del procedimento non fa venir meno il rapporto di mandato e il conseguente obbligo di
astensione. Ad affermarlo sono stati i giudici delle sezioni unite della Corte di cassazione con la sentenza n.
12183 dello scorso 12 giugno. Il caso sul quale i giudici di piazza Cavour sono stati chiamati ad esprimersi
vedeva un avvocato che aveva ricevuto due esposti: per aver assunto - in una causa di separazione - la
difesa della moglie dell'esponente, riportando quindi notizie che potevano rivelarsi pregiudizievoli circa
l'esponente stesso di cui l'avvocato incolpato era venuto a conoscenza nell'ambito di rapporti di amicizia e di
frequentazioni familiari. Il professionista legale veniva, altresì, accusato di aver avuto contatti telefonici con
alcuni testimoni, informandoli che li avrebbe citati nell'ambito del giudizio di separazione, per comprovare
eventuali irregolarità contabili nella gestione di una farmacia di cui l'esponente era titolare. Ma
particolarmente veniva contestato all'avvocato di aver assunto l'incarico professionale sebbene nei due anni
precedenti lo stesso aveva svolto attività professionale nell'interesse dell'esponente stesso. Per queste ed
altre ragioni che in sede di commento si ritiene opportuno omettere, veniva in itta all'avvocato la sanzione
disciplinare della sospensione dall'esercizio della professione legale per ben quattro mesi e tale decisione
veniva confermata dal Consiglio nazionale forense. Gli Ermellini nella stessa sentenza hanno ribadito, poi, un
orientamento giurisprudenziale (Cass. 1135/00) secondo cui: «È consentito al difensore, ai sensi dell'art. 38
del rdl n. 1578 del 1933, come integrato dal codice deontologico approvato dal consiglio nazionale forense il
14 aprile 1997, di rivolgere alla controparte l'intimazione a tenere particolari adempimenti sotto comminatoria
di azioni, denunce o altre sanzioni purché non sproporzionate o vessatorie, analoghi comportamenti non
possono essere tenuti con i testimoni. L'art. 52 del codice deontologico, infatti, vieta all'avvocato di
intrattenersi con i testimoni sulle circostanze oggetto del procedimento con forzature o suggestioni dirette a
conseguire deposizioni compiacenti, a tutela della corretta amministrazione della giustizia, che potrebbe
essere messa in pericolo da avvertimenti e pressioni».
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
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Le sezioni unite fi ssano i paletti sugli effetti della cessazione del rapporto professionale
13/07/2015
Pag. 40 N.164 - 13 luglio 2015
diffusione:91794
tiratura:136577
Enpam, Giuseppe Renzo confermato alla vicepresidenza
Il messinese Giuseppe Renzo è stato riconfermato nel Consiglio d'amministrazione dell'Enpam (Ente
nazionale previdenza e assistenza medici): premiato per l'impegno profuso nel corso di questi anni come
presidente nazionale della Cao (Commissione albo odontoiatri) in difesa della classe medica e segnatamente
odontoiatrica. Renzo, da poco rieletto all'interno del Comitato centrale della Fnomceo, la Federazione che
raggruppa gli Ordini dei medici d'Italia, è pronto a portare avanti numerose battaglie in seno al prestigioso
organismo: dal fenomeno degli oltre 15 mila dentisti abusivi in Italia al decreto Balduzzi, dalla necessità di
riorganizzare i corsi di laurea al nuovo statuto per la previdenza e sicurezza in medicina. Oltre a Renzo,
riconferme alla vicepresidenza di Giampiero Malagnino per l'odontoiatria e dello specialista ambulatoriale
Roberto Lala per la medicina.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
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PROFESSIONISTI IN CRESCITA
13/07/2015
Pag. 122 N.8 - agosto 2015
diffusione:165834
tiratura:254212
Acquisti in rete garantiti
Dal primo luglio anche in Italia, come nel resto dell'Unione europea, si possono acquistare via web i farmaci
da banco, cioè quelli senza obbligo di prescrizione medica. Così, per esempio, antipiretici e analgesici si
potranno ricevere a casa comodamente e soprattutto al riparo dal rischio di truffe, ovvero di prodotti inefficaci
o addirittura tossici. I rivenditori saranno infatti farmacie e parafarmacie attraverso siti internet autorizzati e
riconoscibili grazie a un logo del ministero della Salute: una sorta di marchio di qualità che darà al
consumatore la certezza di acquistare un prodotto sicuro. L'iniziativa ha l'obiettivo di contrastare la diffusione
dei siti illegali (secondo dati recenti lo sono sette su dieci) e il conseguente commercio di farmaci contraffatti,
inattivi se non pericolosi, che spesso si nasconde dietro offerte superscontate. L'elenco delle farmacie che
aderiranno alla vendita telematica, sarà pubblicato e aggiornato dal ministero della Salute.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
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SICUREZZA
13/07/2015
Pag. 122 N.8 - agosto 2015
diffusione:165834
tiratura:254212
Prenditi a cuore il tuo cuore
Punta a prevenire le malattie cardiovascolari #amoilmiocuore, iniziativa, promossa nell'ambito del progetto «
Farmacia Amica del Cuore», che invita a entrare in farmacia per misurare la pressione e ricevere consigli per
evitare i fattori di rischio che compromettono la salute del cuore. L'80% delle malattie cardiache, che in Italia
causano oltre un terzo dei decessi maschili e femminili, potrebbe infatti essere prevenuta seguendo una dieta
equilibrata, mantenendosi attivi e intervenendo su ipertensione, fumo, obesità, diabete e colesterolo. Proprio
per questo fino a dicembre 2015 nelle farmacie aderenti alla campagna ci si può sottoporre a un questionario
con 17 domande studiate per valutare il rischio cardiovascolare individuale e ricevere schede con le
indicazioni per tenere sotto controllo i principali fattori di rischio e misurare correttamente la pressione, in
autonomia. Per saperne di più: www.farmaciamicadelcuore.org.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
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LA CAMPAGNA
13/07/2015
Pag. 76 N.8 - agosto 2015
diffusione:165834
tiratura:254212
Protetta e bella dall'alba al tramonto
SOLE, VENTO, SALE (E CLORO PER CHI VA IN PISCINA) METTONO A DURA PROVA LA PELLE. ECCO
COME PRENDERSI CURA DI VISO E CORPO IN OGNI MOMENTO DELLA GIORNATA
La beauty routine al mare? Sbaglia chi pensa che basti applicare il solare in spiaggia, per poi ritrovarsi - in
men che non si dica - perfettamente abbronzate e con la mente sgombra da qualunque assillo estetico. La
prima a subirne le conseguenze è proprio la pelle: messa a dura prova da sole, mare, vento (e cloro per chi
va in piscina) ha non poche difficoltà a preservare il proprio equilibrio. Senza contare il rischio di accumulare
danni irreversibili, come rughe, macchie e cedimenti dei tessuti. Meglio allora riservare qualche minuto al
giorno alla cura di viso e corpo. In tre step: al mattino prima di esporsi al sole, in spiaggia e al rientro. PRIMA
DEL SOLE D'obbligo preparare la pelle ai trattamenti successivi con un'accurata detersione. In estate, -Testo
di Monica Caiti - -Foto di Decabibò - banditi gli struccanti oleosi o dalla texture ricca e cremosa, che possono
lasciare tracce di untuosità. Da sostituire con acque micellari o mousse che si sciacquano con l'acqua,
emulsioni fluide antirossori e gel, tutti a base di sostanze naturali, decongestionanti e lenitive, come aloe e
camomilla. Quindi, un passaggio di tonico senza alcol o di acqua di rose, tamponando il viso con un batuffolo
di cotone. La pelle è molto delicata e soggetta a couperose? Abbina un latte specifico ad acqua termale (in
sostituzione del tonico). È ora il momento di applicare una specialità idratante e antietà, optando per la
texture più congeniale al tipo di pelle, all'età e alle condizioni ambientali: in gel, fluido, crema o siero, a base
di acido ialuronico, antiossidanti ed estratti vegetali elasticizzanti, in grado di stimolare la sintesi di collagene
ed elastina. Ultimo tocco prima di uscire, un prodotto per 1. Aquasource di Biotherm (50 ml, 44 €,
profumeria): la nuova formulazione vanta un'elevata concentrazione di Life Plankton™ rigenerante e di
mannosio, per una pelle perfettamente idratata fino a sette ore in ambienti e condizioni diversi. 2. Recette
merveilleuse sérum prevenance rides ultra di Stendhal (30 ml, 72 €, profumeria) è un siero ad alta
concentrazione di attivi che contrastano la glicazione (irrigidimento delle fibre dermiche) riducendo rughe,
rilassamento e secchezza cutanea. 3. Gelée d'eau micellaire démaquillante di La Roche-Posay (195 ml,
16,50 €, farmacia): per pelli sensibili, rimuove delicatamente il make up, unendo ai benefici dell'acqua termale
di La Roche-Posay l'efficacia della tecnologia micellare. 4. Acido ialuronico fluido viso a tripla azione di
L'Erbolario (28 ml, 26,50 €, erboristeria e negozi monomarca): con acido ialuronico a basso, medio e alto
peso molecolare, apporta acqua alla pelle, riducendone l'evaporazione e favorendo la produzione di
collagene. 5. Deolatte salvia menta di Dr.Hauschka (50 ml, 14 €, farmacia): regola la sudorazione, aiuta a
eliminare i residui metabolici e, insieme al mantello acido protettivo della pelle, costituisce una sorta di
barriera contro eventuali agenti dannosi. 6. Botanical kinetics energizing eye cream di Aveda (15 ml, 39 €,
negozi monomarca): dalla texture morbida e leggera, è un prodotto di derivazione naturale al 98%. Obiettivo:
migliorare la pelle intorno agli occhi diminuendo occhiaie e gonfiore. Con caffeina e radice di liquirizia. 1. Ultra
Hd™ lip lacquer di Revlon Love Is On (14,90 €, profumeria): formula in gel ad alta definizione che garantisce
colore brillante e leggerezza. In foto: Sunstone. 2. Defence sun crema solare viso corpo Spf 30 di BioNike (50
ml, 18,75 €, farmacia): alta tollerabilità, filtri Uva e Uvb fotostabili e difesa contro i danni da radicali liberi. 3.
Soins soleil à l'uncaria d'Amazonie spray ultra-léger corps et visage di Galénic (125 ml, 24 €, farmacia):
abbina le proprietà antiossidanti della liana d'uncaria a un complesso fotoprotettore anti-Uva e Uvb. 4.
Aqualys crema colorata ad alta idratazione di Mario De Luigi Milano (44 €, profumeria e centri estetici):
contiene Aqualance al 3% per reidratare la pelle. In foto: 107. 5. Tea to tan face & body by Terry (69 €,
profumeria): con estratti di tè rosso e nero, idratanti e antiossidanti e acqua attiva di frutta, spremuta a freddo,
colora la pelle senza macchiare. 8. The nudes di Maybelline New York (15 €, profumeria e grandi 6. Sun
control anti-wrinkles & dark spots eye contour cream tan spf 30 di Lancaster (50 ml, 35 €, profumeria): alta
protezione unita all'azione antietà per il contorno occhi. 7. Poudres de soleil irisées di Sephora (14,50 €, da
Sephora): cipria solare con una texture composta da tre tonalità iridescenti coordinate. In foto: 01 Seychelles
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
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PIACERSI DI PIÙ
13/07/2015
Pag. 76 N.8 - agosto 2015
diffusione:165834
tiratura:254212
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
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Cruise Clair. 10. Les beiges stick belle mine naturelle di Chanel (40 €, profumeria): con estratti di rosa e cera
d'api, è un blush che illumina il colorito. In foto: Blush N°20. magazzini): 12 nuance nei toni del bronzo e della
terra, accomunate dalla polvere compatta, con doppio applicatore. 9. Blush Subtil Crème di Lancôme (40 €,
Sephora e grandi magazzini): nuova formula polvere senza olio, veste gli zigomi di un colore vibrante. In foto:
3 Rouge Mistral. 11. Soleil-protect fluide anti-rides lissant Spf 50+ di Roc (50 ml, 19,99 €, farmacia):
garantisce protezione ad ampio spettro e riduce le rughe grazie all'acido ialuronico. 12. Latte solare delicato
viso e corpo bimbi Spf 50+ di Leocrema Solare (200 ml, 9,30 €, farmacia): water resistant, contiene vitamina
E, bisabololo e aloe vera. 13. Sun cream cell protection Spf 25 Uva/Uvb di Susanne Kaufmann (100 ml, 64 €,
profumeria): ripara le cellule danneggiate grazie a un complesso di attivi di origine vegetale. 14. Argan beach
defence styling spray di Nashi (195 ml, 18,50 €, negozi monomarca): protegge, districa i capelli e salva il
colore. 15. Haute & Naughty waterproof lash di Mac (24,20 €, negozi monomarca e grandi magazzini):
mascara con doppio applicatore. In foto: Black. 16. Phenomen'eyes waterproof di Givenchy (31 €,
profumeria): veste le ciglia di un verde vivace. In foto: 3 Croisière Lagon. 19. Terra preziosa di iCare 17.
Sahara glow highlighter di Kiko Milano (14,90 €, negozi monomarca): tre tonalità per dare luminosità ed
esaltare i punti luce del viso. In foto: 01 Desert Colours. 18. Colour intensifying balm di Max Factor (10,99 €,
profumeria e grandi magazzini): idrata e protegge le labbra, garantendo uniformità. In foto: Sumptuous
Candy. Make-up Milano (14 €, profumeria): rigenerante ed elasticizzante grazie all'olio di germe di grano. In
foto: 110. 20. Vamp! eyeliner waterproof di Pupa (14,50 €, profumeria): colore definito e ultra pigmentato. In
foto: 003 Pearly Blue. 21. PH Matchmaker di Physicians Formula (17,90 €, Coin, Ovs e Upim): con il pH
Power Complex, fusione di pigmenti attivati dal pH combinati con la tecnologia di regolazione della luce, dona
il colore in 60 secondi. 1. Momo shampoo di Davines (250 ml, 14,90 €, in salone): con estratto di melone
giallo cartucciaru di Paceco (presidio Slow Food), deterge delicatamente e idrata i capelli secchi e inariditi. 2.
Cetaphil daylong repair dermolatte viso e corpo di Galderma (100 ml, 16 €, farmacia): ipoallergenico e
arricchito con vitamina E, pantenolo, glicerina e un enzima riparatore del Dna, idrata e rigenera la pelle. 3.
Gommage doux corporel di Eau Thermale Avène (200 ml, 17,10 €, farmacia): indicato per pelli sensibili o
provate dal sole, esercita una delicata azione esfoliante grazie alle microbiglie e al salicilato di sodio che
favorisce l'eliminazione delle cellule morte. 4. Cellularose hydradiance mask by Terry (100 ml, 62 €,
profumeria): per pelli disidratate e sguardi spenti; i suoi attivi associati alle cellule native di rosa (bianca, nera
e rosa) donano un effetto «bonne mine». 5. Estetil acqua vitale di acido ialuronico di Pool Pharma (100 ml,
9,90 €, farmacia): ideale contro arrossamenti, irritazioni e scottature solari, regala refrigerio dopo una giornata
di sole e aiuta a fissare il make up. 6. Sexy booster di Physicians Formula (13,90 €, grandi magazzini): vanta
un colore ultra pigmentato a lunga tenuta. L'applicatore con la punta morbida in spugna facilita la perfetta
stesura del prodotto. In foto: Rosso. 7. Oleo-maschera sublime di Collistar (200 ml, 19,90 €, profumeria):
assicura brillantezza, protezione e nutrimento intensivo anche alle chiome più sfibrate, grazie al mix di cinque
oli vegetali con vitamina, e acido lattico, che stimola il rinnovamento cellulare. 8. Huile d'argan di Melvita (50
ml, 18,90 €, farmacia e profumeria): al centro della formula, l'olio di argan dalle spiccate doti antietà dovute
alla presenza di steroli e omega 9 e 6. Non contiene solventi chimici e profumi. il contorno occhi. Ricco di
attivi leviganti, nutrienti e drenanti, va steso picchiettando delicatamente le palpebre. Unica sostanza non
indicata prima del sole: il retinolo. Dunque, controlla l'etichetta prima di utilizzare il prodotto. Concludi con un
deodorante ipoallergenico e poi... al mare! IN SPIAGGIA Davanti l'orizzonte marino, in cielo un sole
avvolgente ma implacabile, intorno una distesa di sabbia. Il pensiero corre all'immancabile beauty case da
spiaggia, da cui estrarre soltanto solari ad alta protezione (Spf 50-30) per viso e corpo, che schermano la
pelle dai raggi Uva (responsabili dell'invecchiamento cutaneo) e Uvb (all'origine di rossori ed eritemi). Senza
dimenticare i capelli. «Sole, sabbia e salsedine disidratano la capigliatura, rendendola arida e stopposa»,
precisa Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano e docente al master di medicina estetica
all'Università degli Studi di Pavia. «Inoltre, i raggi Uv spezzano i legami cellulari delle squame cornee che, nel
perdere coesione, assorbono la luce, invece di rifletterla. Ecco perché dopo parecchie ore trascorse al sole,
13/07/2015
Pag. 76 N.8 - agosto 2015
diffusione:165834
tiratura:254212
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 13/07/2015
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la capigliatura risulta spenta e opaca. Per non parlare del colore. Il capello naturale si ossida, schiarendosi,
mentre quello tinto - già provato da trattamenti aggressivi - tende a "scaricare" rapidamente il colore,
sbiadendo. Per prevenire questi inestetismi, è bene vaporizzare sui capelli un olio provvisto di filtri solari e
particelle di silicone, che "chiudono" le squame, restituendo compattezza alla cheratina del fusto». IL MAKE
UP E per le make up addicted che non riescono a fare a meno di un trucco seppure leggero, anche in
spiaggia? Ecco qualche consiglio smart. } Viso: al posto del fondotinta classico si può scegliere tra fondotinta
solare (con filtri Uv), crema colorata, terra (da pennellare sul viso dopo l'applicazione del solare), polvere
illuminante (per un tocco di luminosità in più) e blush. In crema o in stick, quest'ultimo aiuta a scolpire gli
zigomi e ravvivare le guance non ancora abbronzate. } Occhi: perfetto il mix di mascara ed eyeliner, entrambi
waterproof e long-lasting, che enfatizzano lo sguardo, senza appesantirlo e, volendo, leggere sfumature di
ombretto sulle palpebre, nei colori della terra e del bronzo. } Labbra: un velo di gloss perlato o di balsamo
naturale. DOPO IL SOLE Il colorito c'è... finalmente. Già dopo le prime giornate di esposizione, l'abbronzatura
cambia (in meglio) il viso, celando imperfezioni e difetti. Ma a un attento esame davanti allo specchio, difficile
non notare rossori e disidratazione. «Raggi Uv, mare, cloro, vento e salsedine non solo "asciugano" il film
idrolipidico, ma provocano anche l'elastosi solare (ovvero l'alterazione del derma) rallentando la produzione di
collagene ed elastina, le fibre elastiche che sostengono i tessuti», dice la dermatologa. «Ecco perché
esposizioni al sole troppo prolungate o senza un'adeguata protezione possono accentuare rughe e
rilassamento dell'ovale. Da qui la necessità di correre ai ripari, appena tornati dalla spiaggia, con una
maschera nutriente e restitutiva, da tenere in posa almeno una ventina di minuti». Sul corpo, perfetti un latte,
una crema o un olio doposole dall'azione lenitiva, nutriente e antietà, che attenuano rossori e pruriti,
combattono la secchezza cutanea, prevenendo la desquamazione e, di conseguenza, salvano
l'abbronzatura. E, quando serve, acqua termale che rinfresca viso e corpo, lenendo eventuali irritazioni. «Ben
venga anche uno scrub delicato: non porta via la tintarella, come spesso si pensa, rendendola, al contrario,
più omogenea e brillante e attenuando macchie e addensamenti di colore, perché elimina le cellule morte e
stimola un più rapido rinnovamento cellulare», continua l'esperta. «Con due consigli: eseguire questa
operazione qualche ora dopo l'esposizione al sole, per non irritare la pelle (per esempio, la sera prima di
coricarsi) e massaggiare il prodotto con delicatezza su tutto il corpo, specie su gomiti e ginocchia». La beauty
routine termina con uno shampoo delicato, a base di attivi vegetali ad azione ristrutturante, seguito da una
maschera rigenerante, da distribuire su tutta la lunghezza, lasciandola in posa qualche minuto. «Per
potenziare l'efficacia di questi trattamenti, avvolgi la testa in un foglio di alluminio e poi passa il phon tiepido,
favorendo così l'assorbimento dei principi attivi», consiglia Magda Belmontesi. «Oppure, dopo aver applicato
la maschera, infila una cuffietta da doccia (meglio se trasparente) e vai sul terrazzo o in giardino a goderti gli
ultimi raggi solari della giornata. Scaldata dal sole, crea sui capelli un effetto serra ancora più efficace e
duraturo dell'asciugamano caldo, stimolando la penetrazione degli ingredienti e assicurando ai capelli il
nutrimento necessario».
Profumo sì, profumo no... Un rapporto difficile, quello tra sole e profumo. «L'esposizione ai raggi Uv con
un'essenza o una crema profumata sulla pelle può provocare reazioni allergiche e macchie cutanee scure (o
chiare, a seconda dei casi)», avverte la dermatologa Magda Belmontesi. «Colpa di alcune sostanze usate di
frequente nelle fragranze, come lavanda, bergamotto, zenzero, vaniglia, limone e arancio. Al contrario, l'alcol
- spesso ritenuto responsabile di irritazioni cutanee - è di per sé innocuo. Fa eccezione solo chi è allergico a
questa sostanza. Però disidrata la pelle». In estate, ben vengano, dunque, i profumi light e le acque
aromatiche, senza alcol e con una minore concentrazione di essenze. Profumarsi solo di sera resta,
comunque, la soluzione migliore. Con un'accortezza: il mattino, prima di andare in spiaggia, detergi
accuratamente la pelle, per cancellare qualunque traccia dell'essenza.
VITA IN FARMACIA
7 articoli
13/07/2015
Pag. 1.3 Ed. Milano
diffusione:619980
tiratura:779916
Il governatore relatore del testo in consiglio al posto dell' assessore azzurro Mantovani. Strappo in giunta La
«linea Salvini» difesa dalla Lega: Buzzi con il Sacco per il polo dei bambini. Stasera vertice ad Arcore
Pierpaolo Lio
Per tentare una mediazione sono già convocati, oggi e domani, due vertici di maggioranza, prima dell'esame
dell'aula. Del tema discuteranno stasera a cena anche il governatore Roberto Maroni e Silvio Berlusconi.
Intanto, però, a conferma delle frizioni, non sarà l'assessore alla Sanità, Mario Mantovani (FI), il relatore per
la giunta. Al suo posto, un duo tutto leghista: Maroni e il sottosegretario Parolo. Per protesta contro lo
«scippo», Mantovani potrebbe lasciare i banchi della giunta durante la discussione, per sedersi fra i
consiglieri. a pagina 3 Dalla linea tracciata dal «Capitano», il Carroccio non torna indietro. Quella di Matteo
Salvini è la posizione della Lega al Pirellone. Il futuro polo ospedaliero del bambino non nascerà intorno al
Fatebenefratelli, ma al Sacco. I piedi puntati dai lumbard sul destino del Buzzi rischiano di essere dirompenti
nei rapporti con l'alleato Forza Italia.
La prima conseguenza è di forma e sostanza: l'assessore alla Sanità, l'azzurro Mario Mantovani, non sarà il
relatore per la giunta. Al suo posto, un duo tutto leghista: il governatore Roberto Maroni in persona, insieme
al sottosegretario Ugo Parolo. Non solo. Mantovani - che ha già dovuto incassare l'ipotesi dell'assessorato
unico - potrebbe lasciare i banchi della giunta durante la discussione per sedersi fra i consiglieri. Una protesta
contro lo «scippo» a opera di Maroni.
Il destino della sanità lombarda è tema ad alta tensione. Tanto che sarà affrontato stasera in un faccia a
faccia tra Maroni e Silvio Berlusconi. Una cena già in agenda settimana scorsa e poi rimandata: dovevano
esaminare gli scenari post voto delle ultime regionali ma l'affaire sanità farà sicuro capolino. I margini per
ricucire, però, dopo lo strappo impresso da Salvini, sembrano stretti. Un primo tentativo si avrà oggi, in una
riunione di maggioranza con i consiglieri della commissione. Domani mattina, poi, subito prima l'inizio della
discussione in aula, vertice allargato a tutto il centrodestra.
L'affanno dà un po' il termometro della situazione. Tutto ruota attorno al «Risiko degli ospedali». Uno in
particolare: il Buzzi. Il progetto (antico, per la verità) è regalare a Milano un «polo del bambino». Ma tra i due
principali alleati, le strade divergono. Forza Italia vorrebbe portare in dote il Buzzi a Fatebenefratelli e
Macedonio Melloni, immaginando un «polo della mamma, del bambino e dell'età evolutiva». Così «si
risponderebbe in modo completo ai bisogni dei nostri figli, da zero a 17 anni. Il polo specialistico - ha più volte
spiegato l'azzurro Fabio Altitonante - potrebbe assicurare 6.000 parti l'anno e 700 ricoveri in terapia intensiva
neonatale, e troveremo soluzioni per problematiche come disturbi dell'apprendimento e bullismo».
Per la Lega invece il matrimonio sarà tra Buzzi e Sacco. Così ha decretato Salvini. Tesi che sarà formalizzata
già oggi dal leghista Fabio Rizzi, tra i padri della riforma: accorpare «la Macedonio Melloni, la pediatria del
Fatebenefratelli e il Buzzi insieme al Sacco». La proposta prevede anche un polo ortopedico (caro a Fi) con
Cto-Pini-Policlinico e un'asse dei poliambulatori Fatebene-Sesto-Cinisello. «Spero che la logica - è l'auspicio
di Rizzi - prevalga su campanilismi e lobbismi. Altrimenti, alla fine, deciderà il presidente Maroni». Davanti
alla prova di forza della Lega, Fi rimanda tutto al consiglio. «Crediamo nel nostro progetto - tiene il punto
Altitonante - e andiamo avanti: deciderà l'aula». Scende in campo anche Michela Vittoria Brambilla,
presidente della commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, a invocare «un grande polo
materno-infantile costruito intorno alle eccellenze esistenti, come il Fatebenefratelli. Altre soluzioni - afferma rischiano di disperdere o sottoutilizzare un patrimonio di esperienze e professionalità».
Le opposizioni intanto preparano gli emendamenti. E anche se il centrodestra si dice pronto ad accoglierne
alcuni, non cambia la bocciatura del testo da parte delle minoranze. «Faremo di tutto - assicura Sara
Valmaggi (Pd) - per bloccare questa pseudo riforma».
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 13/07/2015
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Sanità , Maroni sfila la riforma a Forza Italia
13/07/2015
Pag. 1.3 Ed. Milano
diffusione:619980
tiratura:779916
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 13/07/2015
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Divisioni
Roberto Maroni (in alto ), 60 anni, presidente leghista
della Regione Lombardia Mario Mantovani (sopra ),
65 anni, vicepresidente e assessore regionale
di Forza Italia alla Sanità
I punti critici
Cambia
il Welfare Il testo della riforma prevede l'accorpamento in un unico assessorato delle deleghe
di Salute
e Welfare. Nei piani di Maroni la poltrona
è da affidare
a un super tecnico esterno ai partiti
Ospedale infantile È lite anche sull'ospedale pediatrico Buzzi: la Lega lo vorrebbe accorpato al Sacco, Forza
Italia
al «Fatebene» Sulla questione si è speso il leader Matteo Salvini (Lega)
La conta dei voti Sono in arrivo centinaia
d'emendamenti alla riforma. Il Pd annuncia le barricate: «Li terremo inchiodati in aula fino
a quando non accetteranno di discutere con l'opposizione»
22 Le Asst
(Aziende sociosanitarie territoriali) che nasceranno
al posto delle 29 Ao (aziende ospedaliere)
700 I ricoveri
in terapia intensiva
assicurati unendo Buzzi, Melloni
e «Fatebene»
3.501 I parti
che vengono registrati all'ospedale pediatrico Buzzi nell'anno
13/07/2015
Pag. 9 Ed. Roma
diffusione:619980
tiratura:779916
Gli ospedali e le Asl tornano ad assumere Zingaretti: conti a posto
A Roma Il maggior numero di deroghe al S. Camillo, Ifo e Policlinico di Tor Vergata
R. D.
«Nei primi sei mesi dell'anno gli uffici regionali della sanità hanno autorizzato il 50% in più di assunzioni a
tempo indeterminato di medici e infermieri rispetto a tutto il 2014. Fino ad oggi sono state autorizzate
complessivamente 144 assunzioni contro le 92 autorizzate nei 12 mesi dell'anno scorso. Hanno beneficiato di
questo forte impegno regionale per rinforzare il più possibile gli organici delle Asl, pur se dentro i limiti imposti
dal piano di rientro, tutte le aziende sanitarie e ospedaliere del Lazio». Così una nota della Regione Lazio.
Nel dettaglio il S. Camillo ha avuto 11 deroghe rispetto alle 5 del 2014, il Policlinico di Tor Vergata 10 rispetto
a 2, l'Ifo 9 rispetto a una deroga del 2014. La Asl Roma F invece ha avuto il via libera all'assunzione di 17
unità di personale tra medici, infermieri e tecnici rispetto alle tre deroghe concesse lo scorso anno. Per
quanto riguarda le quattro Asl delle province, quella di Frosinone in questi primi sei mesi ha potuto assumere
21 nuove unità di personale, rispetto alle 5 dell'anno precedente. L'azienda di Rieti ha avuto 19 deroghe, 7
nel 2014. Latina 10 deroghe, il doppio di quelle autorizzate nel 2014, infine Viterbo ha avuto 5 autorizzazioni
rispetto alle 4 dello scorso anno».
«Quello che stiamo mettendo in campo è un grande sforzo - spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola
Zingaretti - che serve a colmare il più possibile, pur restando all'interno delle coordinate dettate dal piano di
rientro, i vuoti presenti negli organici delle aziende ospedaliere provocati dal blocco del turn over che ormai
dura da ben 8 anni. Lo stiamo facendo prestando particolare attenzione ai problemi che sorgono nel corso
della stagione estiva e in previsione delle ripresa delle attività a settembre. Tutto questo è possibile perché i
conti della nostra sanità sono a posto. La sanità del Lazio torna a offrire posti di lavoro: questo è il segnale
più significativo del risanamento avvenuto».
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 13/07/2015
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Regione Lazio
13/07/2015
Pag. 1.2 Ed. Firenze
diffusione:556325
tiratura:710716
"Sì alle telecamere ma meglio curare lo stress"
Mi sembra un po' complicato mettere una sorveglianza fissa, ci vuole il nulla osta dei lavoratori e dei ricoverati
Effettuare test sul personale delle strutture ci permette di prevenire altri casi di violenza rispettando la privacy
MASSIMO VANNI
A PAGINA II "Sì alle telecamere nelle Rsa per anziani, ma meglio prevenire" METTERE le telecamere in tutte
le residenze per anziani? «Studieremo questa ipotesi, la disponibilità che arriva dai proprietari delle Rsa è
importante.
Ma forse è meglio prevenirli i reati, piuttosto che filmarli». L'assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi
accoglie l'idea dei titolari. Sprona tutti, anzi, a «prenderla in modo positivo».
Perché è come se i proprietari delle strutture per anziani dicessero 'Siamo pronti a farci controllare' : «E la
stessa disponibilità rivela che sono anche certi di offrire un servizio di qualità», aggiunge la responsabile
sanità della Regione. Solo che le telecamere tirano in ballo anche le norme sulla privacy e i diritti dei
lavoratori.
Lo shock delle immagini dei maltrattamenti subiti dagli anziani ricoverati alla casa di riposo di Narnali, nel
pratese, impone di intervenire. E le stesse associazioni Arsa, Anaste, Uneba e Arat, che raccolgono il grosso
delle 300 Rsa toscane, hanno indicato la strada del controllo video: «Per tutelare gli operatori, gli ospiti e noi
stessi», hanno spiegato. Ma, al di là degli investimenti richiesti, non è comunque una strada in discesa.
«Credo che prima di installare una telecamera si debba chiedere il consenso, oltreché al titolare della
struttura, anche agli anziani e alle loro famiglie. E agli stessi lavoratori, perché non bastano le norme del Jobs
Act per controllare i lavoratori: la legge è restrittiva», riflette l'assessore Saccardi. «Se questa strada è
percorribile a me sta bene», aggiunge. Ma con più efficacia, dice la responsabile sanità, si può tentare la
strada della prevenzione. Come? «Con controlli periodici sui lavoratori, che quotidianamente hanno a che
fare nelle Rsa con un lavoro stressante e faticoso, perché curare un paziente non è come prendersi cura di
un oggetto», spiega Saccardi. Convinta che i dipendenti delle strutture per anziani debbano sottoporsi a
specifici e periodici test in grado di misurare il gtrado di stress accumulate: «È quello che si chiama misurare
il 'burn-out', ovvero il processo di logoramento che deriva dall'attività professionale e che riguarda in prima
istanza proprio il personale sanitario», dice la responsabile toscana della sanità. In pratica, ti sottopongo ad
un test di controllo per capire se rischi di avere qualche comportamento eccessivo, 'fuori dalle regole'.
Anche in questo caso si tratta di un'operazione non banale, perché si deve individuare un pool di psicologi
del lavoro, si devono predisporre dei test standard e dei controlli periodici: «Ma almeno in questo modo si può
pensare di intervenire a monte, prima che i reati si verifichino e che vengano eventualmente filmati dalle
telecamere. Si può insomma prevenire, non solo reprimere», sostiene Saccardi.
Foto: LA PROPOSTA L'assessore regionale alla Salute Stefania Saccardi apprezza l'idea dei gestori delle
Rsa per anziani
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 13/07/2015
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L' ASSESSORE SACCARDI SUL CASO DELLA RSA DOVE ALCUNI ANZIANI OSPITI VENIVANO
PICCHIATI
13/07/2015
Pag. 1.4 Ed. Milano
diffusione:556325
tiratura:710716
La riforma sanità in aula Maroni cerca la tregua al risiko di Asl e ospedali
Ultime trattative tra Lega e Fi su fusioni e super assessorato Il governatore apre al confronto, no dal
centrosinistra
ANDREA MONTANARI
La riforma della sanità entra in aula ultime trattative Forza Italia-Lega SERVIZIO A PAGINA II DOMANI inizia
al Pirellone la maratona per l'approvazione della nuova riforma della sanità. Trentuno articoli arrivati dopo una
mediazione durata quasi un anno tra i partiti della maggioranza di centrodestra, destinati se non a
rivoluzionare la sanità lombarda disegnata a suo tempo da Roberto Formigoni, come promesso inizialmente
dal suo successore Roberto Maroni, almeno a ridisegnarne alcuni aspetti. «Un'evoluzione del sistema attuale,
che funziona già benissimo - assicura il governatore - nell'ottica di rispondere alle nuove sfide della società
per i prossimi vent'anni». Tra le principali novità, la riduzione delle Asl che scenderanno da 15 a 8,
l'accorpamento di alcuni ospedali e in prospettiva la creazione un unico assessorato regionale al Welfare. Al
posto degli attuali assessorati alla Salute e alla Famiglia. Anche se al momento questo punto risulta essere
oggetto di mediazione tra i partiti.
Il Consiglio regionale è stato convocato da domani anche in seduta notturna per tutta la settimana. Con
l'opzione di poter riprendere il dibattito anche la prima settimana di agosto, se l'approvazione della riforma
dovesse richiedere più tempo. Nonostante il recente via libera della commissione regionale Sanità, lo stesso
centrodestra ha depositato ben 31 emendamenti al testo della riforma. «Interamente sostitutivi, articolo per
articolo, del testo approvato in commissione - precisa il presidente della commissione regionale Sanità Fabio
Rizzi della Lega - nell'ottica di rendere fruttuosa la discussione in aula e arrivare a un testo finale condiviso».
Emendamenti che sarebbero stati concordati con Forza Italia, ma c'è chi è pronto a scommettere che durante
il dibattito potrebbero arrivare nuove sorprese. Nel frattempo, le opposizioni di centrosinistra affilano le armi.
Oggi Pd e Patto civico da un lato, e M5S dall'altro, presenteranno i loro emendamenti. Anche i sindacati sono
sul piede di guerra. «La riforma è frutto di un compromesso politico nella maggioranza e non è stata
condivisa con il sindacato, nonostante l'accordo sottoscritto a settembre 2014», hanno annunciato Cgil, Cisl e
Uil che sempre oggi presenteranno le loro richieste. Secondo la versione dei sindacati confederali, infatti, la
riforma non prevederebbe gli interventi inizialmente previsti sul fronte della medicina del territorio, dei ticket
sanitari e delle rette per le case di riposo. Maroni, al contrario, parla di «un'evoluzione del sistema che viene
fatto per migliorare, non per risparmiare».
Scherza sul fatto che il dibattito in aula inizierà il giorno dell'anniversario della presa della Bastiglia che diede
inizio alla Rivoluzione francese e definisce quello in corso «l'anno del dragone del welfare lombardo». Il
governatore nel corso della sua recente presentazione della riforma non ha rinunciato a offrire un ramoscello
d'ulivo all'opposizione: «Questa non è una proposta blindata, ma è aperta al contributo di tutti. C'è ancora
tutto il tempo per confrontarci e fare delle modifiche». Un appello che, almeno per il momento, non sembra
aver fatto breccia nell'opposizione di centrosinistra. Il dibattito in aula sulla riforma sanitaria arriva in un
momento delicato per la maggioranza di centrodestra. In attesa del pronunciamento della Corte costituzionale
sul ricorso sull'attribuzione dei seggi relativi al premio di maggioranza.
www.sanita.regione.lombardia.it www.blogdem.it PER SAPERNE DI PIÙ
Foto: IL MODELLO FORMIGONI Roberto Maroni porta in aula la sua riforma della sanità senza la revisione
radicale promessa al sistema lombardo
Foto: VERSO L'USCITA Delega alla Sanità in forse per l'assessore Mario Mantovani
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 13/07/2015
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La Regione
13/07/2015
Pag. 1 Ed. Roma
diffusione:556325
tiratura:710716
Sanità del Lazio, +50% di assunzioni
ALESSANDRA PAOLINI
PIÙ medici, più infermieri, più tecnici. Negli ospedali del Lazio arrivano nuovi contratti di lavoro.
«Nei primi sei mesi dell'anno, gli uffici regionali della sanità hanno autorizzato quasi il 50 per cento in più di
assunzioni a tempo indeterminato rispetto a tutto il 2014», fanno sapere dalla Regione. Fino ad oggi, sono
state autorizzate complessivamente 144 assunzioni. SEGUE A PAGINAIII LO SCORSO anno, le assunzioni
erano state 92.
Dalla Pisana fanno sapere che a beneficiare dei rinforzi - pur continuando a rimanere dentro i limiti imposti
dal piano di rientro - «sono tutte le aziende sanitarie e ospedaliere del Lazio con particolare attenzione a
quelle delle quattro province».
Il maggior numero di deroghe nella Capitale ha interessato tre ospedali: il San Camillo, l'Ifo e il Policlinico di
Tor Vergata e, nell'area metropolitana, la Asl Roma F (Civitavecchia). All'ospedale, sulla Gianicolense, c'è
stato l'aumento del personale più consistente con 11 deroghe rispetto alle 5 del 2014. Segue il policlinico di
Tor Vergata con 10. Nel 2014 erano state solo 2.
Così come all'Ifo, dove sono state 9 a fronte di una sola deroga dello scorso anno.
Mentre la Asl Roma F ha avuto il via libera per 17 assunzioni tra medici, infermieri e tecnici.
«Quello che stiamo mettendo in campo è un grande sforzo - ha detto il presidente della Regione Zingaretti che serve a colmare il più possibile i vuoti presenti negli organici provocati dal blocco del turn over che ormai
dura da 8 anni.
Lo stiamo facendo prestando particolare attenzione ai problemi che sorgono nel corso della stagione estiva e
in previsione delle ripresa delle attività a settembre. Tutto questo è possibile perché i conti della nostra sanità
sono a posto».
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 13/07/2015
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REGIONE / IN AUMENTO I CONTRATTI A MEDICI E INFERMIERI NELLE ASL
13/07/2015
Pag. 6 Ed. Empoli
diffusione:136993
tiratura:176177
Farmacia ,conti in tasca:«Cresce l'utile»
E' UNO dei cavalli di battaglia dell'opposizione, quando si arriva nei mesi della discussione del bilancio. «Ma
perché la farmacia comunale di Capanne genera profitti così bassi?». In effetti se ci si ferma al rigo dell'utile
di esercizio si osserva che da alcuni anni la cifra che compare è attorno ai 2mila euro. Nel bilancio 2014 (da
pochi giorni sul sito web del Comune) è anche un po' inferiore: 1.404 euro. A spiegare il perché ci pensano l'
assessore Samuele Fiorentini e l'amministratore della società, Michele Valori. «Occorre intanto ricordare che
l'utile prima delle imposte è di circa 16mila euro ai quali vanno aggiunti i 30mila euro minimi che la farmacia
come società dà al Comune ogni anno a titolo di affitto di ramo d'azienda, il 3% cioè del giro d'affari netto.
Essendo quest'ultimo circa un milione e centomila euro, questa somma aumenta a 33mila euro. Quindi l'utile
della farmacia è attorno ai 50mila euro. E' vero che prima del 2011 la somma conferita al Comune era
stabilmente al di sopra dei 35mila euro, ma dall'aprile di quell'anno, con l'apertura della farmacia al
supermercato Coop di Ponticelli, si sono avuti effetti negativi sulle nostre vendite». La reazione per
fronteggiare la mutata situazione, con una concorrenza agguerrita e il valore medio delle ricette in discesa
per tutti, non è stata immediata ma ora qualcosa si è mosso. «Nel primo trimestre di quest'anno si è registrato
un aumento delle vendite di circa il 5% rispetto al 2014, che pare confermarsi anche per il secondo trimestre.
Si tratta dell'esito dell'impegno delle cinque dottoresse, di cui una part time, che operano nella farmacia, che
hanno saputo lavorare bene sulle offerte, sugli acquisti, sull'elasticità del magazzino. Vogliamo che la
farmacia comunale continui a tenere alta come adesso la qualità dell'offerta professionale, a cominciare dalla
capacità di ascolto verso i cittadini. Chi acquista presso la farmacia comunale deve essere consapevole che
una parte di quello che spende va al Comune che lo riversa nei servizi d'uso collettivo». Roberto Boldrini
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 13/07/2015
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MONTOPOLI
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Pag. 7 Ed. Lucca
diffusione:136993
tiratura:176177
Ma l'Estar rassicura: «Nessun disservizio»
SALTA la corrente. Disagi al magazzino di medicinali di Migliarino. L'Estar assicura: «nessun problema
nell'appovigionamento dei farmaci. Stiamo verificando con i fornitori l'utilizzabilità dei medicinali». Difficoltà
nel magazzino di via Traversagna per un blackout nel capannone dove vengono stoccati i medicinali che
servono a rifornire gli ospedali e le strutture sanitarie dell'area vasta Nord ovest che comprende, oltre a quella
di Pisa, anche le province di Lucca, Livorno e Massa Carrara. «Nella notte tra il 16 e il 17 giugno scorsi fanno
sapere dell'Estar, l'Ente di supporto tecnico amministrativo regionale si presume a causa di eventi
atomosferici si sono verificati problemi sulla rete di media tensione, che hanno comportato una interruzione
dell'alimentazione elettrica alla nostra struttura di Migliarino. Tale interruzione, prontamente rilevata non
appare aver determinato particolari problematiche ai prodotti conservati in magazzino ma, per doverosa
precauzione è stato provveduto relativamente ad alcuni farmaci particolarmente sensibili agli sbalzi di
temperatura, al loro separato stoccaggio in attesa dei risultati delle verifiche di utilizzabilità poste in essere
con i produttori e con i fornitori ed al cui esito sarà possibile una esatta quantificazione degli eventuali danni
per altro coperti da polizza assicurativa. Non si sono comunque verificate concludono , né tantomeno
possono oggi verificasi, mancanze nell'approvvigionamenti dei farmaci necessari alle strutture sanitarie
dell'area vasta del Nord-ovest che si riforniscono dal deposito di Migliarino». In questo modo l'ente regionale
ha così risposto alle paure e ai dubbi che da qualche giorno avevano cominciato a serpeggiare in tutte le
zone dell'area vasta, fra cui la Versilia. Sull'argomento, non a caso, un consigliere comunale di Massa,
Stefano Benedetti, ha presentato anche un'interpellanza al proprio sindaco Alessandro Volpi chiedendo di
conoscere se ci fossero stati dei ritardi e dei problemi per l'approvigionamento dei farmaci: al consigliere
risultavano infatti danni alla struttura per circa 4-5 milioni di euro e mancate consegne di farmaci agli ospedali
apuani, fra cui di medicinali antitumorali e di altri non meno importanti.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 13/07/2015
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Black out al magazzinoTimori per i farmacie la distribuzione alle Asl
PROFESSIONI
3 articoli
13/07/2015
Pag. 13 N.26 - 13 luglio 2015
Teva «Mostreremo al Belpaese il fascino nascosto dei generici»
Olafsson: troppo bassa la diffusione dei medicinali senza marca Eppure Stato e cittadini possono risparmiare.
Servono incentivi fiscali
MARCO SABELLA
«L'Italia è il nostro terzo mercato per importanza in Europa, ma il Paese nelle nostre strategie di sviluppo
riveste un ruolo di primaria importanza perché il suo potenziale di crescita è uno dei più promettenti nel
Vecchio Continente».
Sigurdur Olafsson, un tranquillo signore islandese nato a Reykjavik e laureatosi nella fredda e luminosa
capitale dell'estremo Nord, da circa un anno è alla guida di Teva, il principale produttore mondiale di farmaci
generici (e non solo) con base a Tel Aviv.
Gli inizi
Il nucleo originario di Teva, una parola che in ebraico significa «natura», fu una società di vendita di farmaci
all'ingrosso fondata a Gerusalemme nel 1901. «Da allora, attraverso una continua politica di acquisizioni e la
messa a punto di nuovi farmaci specialistici e generici, la nostra società è arrivata a fatturare oltre 20 miliardi
di dollari, con più di 45 mila addetti in oltre cento Paesi del mondo», spiega Olafsson. E la crescita per linee
esterne è sicuramente rimasta parte integrante del Dna di Teva, visto che la società ad aprile di quest'anno
ha lanciato un'offerta-monstre del valore di 40 miliardi di dollari per l'acquisizione di Mylan, il suo principale
concorrente. Proprio la settimana scorsa il board di Teva, di fronte alle esitazioni degli azionisti di Mylan ha
rilanciato, aumentando il valore dell'offerta di altri due miliardi di dollari.
Ma perché il mercato italiano riveste un ruolo importante nelle strategie di sviluppo dell'ambiziosa
multinazionale del farmaco «a basso costo»? «In Italia la penetrazione dei farmaci generici è a un livello tra i
più bassi in Europa. A fronte di una diffusione dei farmaci senza marchio che raggiunge l'80% in Germania e
il 50% in Francia, in Italia la quota di mercato si ferma al 28%», sottolinea Olafsson.
Convinto che un'opera di educazione di informazione presso i medici, e presso il pubblico, sia essenziale per
aumentare la diffusione di questa categoria di medicinali «che sono di altissima qualità e che permettono di
realizzare ingenti risparmi ai sistemi nazionali pubblici e ai privati che li acquistano direttamente».
Tra le cause dell'arretratezza italiana nell'utilizzo dei generici, secondo Olafsson, « c'è la mancanza di una
politica di incentivazione fiscale oltre, a differenza di quanto avviene in altri Paesi, all'insufficiente
informazione sullo standard qualitativo di questi medicinali».
La mappa
Ma a dispetto di questi vincoli Teva in Italia è presente con cinque siti produttivi in Lombardia e in Piemonte e
conta circa mille dipendenti. Tra le principali aree d'affari c'è la divisione «hospital», che gestisce i prodotti
ospedalieri, la business «unit generics», dedicata alla commercializzazione dei farmaci equivalenti e la
business unit «innovative», focalizzata sull'area neurologica e onco-ematologica. «Teva infatti non si limita a
riprodurre i farmaci il cui brevetto è scaduto, ma ha un'attiva politica di ricerca e sviluppo, che assorbe
investimenti per 1,4 miliardi di dollari l'anno e che permette di avere una gamma di 3-4 prodotti specialistici
accanto a una ventina di generici», afferma Olafsson.
La crescita dimensionale della società, a giudizio del manager è necessaria perché permette di realizzare
economie di scala importanti che consentono di migliorare la ricerca e di sviluppare nuovi principi attivi, che
richiedono investimenti colossali. «Ma il bello dell'industria dei farmaci generici è anche nella sua utilità
sociale e etica. Lo sviluppo o la riproduzione di farmaci a basso costo, infatti, non va a intaccare le quote di
mercato di altre società farmaceutiche ma permette di ampliare il mercato e l'uso dei farmaci. Consente, in
altre parole, l'accesso a trattamenti medici sofisticati e costosi anche a persone che altrimenti non se li
potrebbero permettere», conclude Olafsson.
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 13/07/2015
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Farmaceutica Cinque siti produttivi e un interesse tricolore crescente per l'azienda israeliana
13/07/2015
Pag. 13 N.26 - 13 luglio 2015
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10% 20% GEN FEB MAR APR MAG S&P 500 Teva 0% Così in Borsa Le vendite per area geografica ... e i
ricavi per settore Resto del mondo Europa USA 16% 25% 59% altro 8% specialistici 39% generici 53% conc
Foto: Salute Sigurdur Olafsson, alla guida di Teva
13/07/2015
Pag. 13 N.26 - 13 luglio 2015
La chimica non basta più: è l'ora dei farmaci «vivi»
BARBARA MILLUCCI
Le aziende biotech in Italia sono 199, con investimenti pari a 563 milioni nel 2013 (+3,3% rispetto al 2012),
7.302 milioni di fatturato (+4,3% rispetto al 2012) e circa 4 mila addetti, in linea con il 2012. Sono alcuni dei
dati del «Rapporto sulle biotecnologie del settore farmaceutico in Italia 201» che verrà presentato a Roma
mercoledì 15 luglio. «È in arrivo un'ondata di nuovi farmaci, oltre 7 mila in via di sviluppo, per lo più di tipo
biotecnologico - anticipa Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria -. Questi nuovi farmaci,
realizzati con materiale genetico, cellule viventi e tessuti, si sono dimostrati efficaci nella cura di numerose
patologie importanti, come tumori, sclerosi multipla e mielomi. Fino ad oggi, eravamo abituati ad assumere
medicinali di sintesi chimica, facili da preparare, in realtà in futuro useremo sempre più materiale del nostro
patrimonio genetico, del nostro dna».
Le nuove scoperte stanno cambiando anche il modo di fare ricerca, per questo gli investimenti sono così
elevati. E i risultati non si fanno attendere. In Italia sono state individuate 66 imprese del farmaco (-1,5%
rispetto al 2012) e 133 altre biotech del farmaco (+1,5%). Le prime sono quelle che contribuiscano in maniera
preponderante al fatturato del settore e agli ingenti investimenti in R&S: per ogni addetto l'investimento in
ricerca è quasi 3 volte quello delle altre biotech del farmaco. Ed ancora, la Lombardia è la prima Regione per
numero di imprese del settore del farmaco biotech (90 strutture), seguita da Lazio (37) e Toscana (26).
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PROFESSIONI - Rassegna Stampa 13/07/2015
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Mercoledì la presentazione del rapporto sul biotech italiano
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Pag. 48 N.8 - agosto 2015
diffusione:165834
tiratura:254212
VADEMECUM per una vacanza tranquilla*
?Disturbi intimi ?dolori mestruali ?emicrania... Problemi che interessano molte donne. Ecco come risolverli
anche al mare
- Testo di Isabella Fantigrossi- Testo di Isabella Fantigrossi- forte del solito, conviene rivolgersi al pronto soccorso». Importante,
comunque, la prevenzione, come per la sindrome premestruale. Anche per combattere l'arrivo dell'emicrania
può essere efficace l'uso di alcuni integratori a base di magnesio o sostanze naturali come il partenio o
l'agnocasto. IL TUO MONDO_ CONIGLIO segue da pag. 64 stessi e sui propri simili, è diffusa sia in natura
che nella vita domestica, ma bisogna fare molta attenzione. «Vivendo in cattività, e spesso in appartamento, il
ricambio non è solo stagionale come avviene in natura ma costante durante l'anno e questo porta a un
eccessivo accumulo di pelo nello stomaco con la formazione di pericolosi tricobezoari, ovvero masse di pelo
in grado di rallentare pericolosamente la peristalsi gastrointestinale», spiega Igor Pelizzone, vicepresidente
della Società italiana veterinari per animali esotici. Anche per questo motivo il coniglio non deve essere
lavato, perché dopo una simile toilette non riconosce il suo odore e si dedica a un grooming intensivo che
potrebbe causargli una palla di pelo nello stomaco. LA DIETA IDEALE In natura il coniglio si nutre
esclusivamente di erba. Il miglior cibo per questo animale sarebbe quello che si trova in un prato di
campagna. «L'erba e il fieno si possono dare a volontà, senza rischio che l'animale ingrassi e inoltre
contengono una consistente quantità d'acqua in grado di mantenerlo sempre ben idratato», spiega Possenti.
È importante mettergli a disposizione sia un beverino con il contagocce sia una ciotola di coccio perché è più
difficile rovesciarla, ma se il coniglio è libero e sereno non sarà spinto a tali atti di ribellione. È meglio non
eccedere con la verdura: per un coniglio nano sono raccomandabili due-tre etti al giorno. Non solo carote,
tutte le verdure vanno bene, ma sono da evitare cavoli e broccoli che tendono a causare gas intestinale.
Frutta fresca e pellet di erba secca (da evitare quelli che contengono cereali o farine) sono un premio, e
vanno offerti come se si trattasse di una caramella. cale, l'urotelio, da batteri per lo più provenienti
dall'intestino, come l'Escherichia coli, lo stafilococco o l'enterococco fecale». E a favorire il passaggio dei
batteri, in particolare nei mesi estivi, può essere la sabbia, ricettacolo di germi, oppure una scarsa o scorretta
igiene intima, soprattutto dopo i rapporti sessuali, l'utilizzo di biancheria non traspirante o la stipsi: i batteri che
si trovano nell'intestino possono entrare così in contatto con la vescica o l'uretra. In estate, poi, il caldo e la
maggiore sudorazione causano disidratazione e una maggiore concentrazione delle urine, una situazione che
può rendere più facile infettare la vescica. «Quando si riconoscono i sintomi», spiega Monica Sommariva,
dirigente della divisione di urologia dell'ospedale Fornaroli di Magenta, «a casa o in vacanza è bene rivolgersi
subito a un medico, il quale prescriverà un trattamento con farmaci chemioterapici e antimicrobici fino alla
scomparsa dei sintomi. Tra questi, quello più utilizzato di recente è il D-mannosio, in grado di creare un film
sull'apparato urinario per impedire ai batteri di muoversi e di risalire nella vescica. Gli antibiotici, invece,
andranno utilizzati solo in presenza di febbre». Soprattutto in estate, poi, non bisogna dimenticarsi di bere
molta acqua, in modo da tenere pulite le vie urinarie e diluire la concentrazione dei batteri presenti. Per molte
donne, però, la cistite è un disturbo ricorrente. «In questi casi il consiglio è cercare di prevenire l'infezione con
integratori a base di melograno o cranberry, capaci di contrastare l'adesività dei batteri all'urotelio e di
ostacolare le recidive», spiega Anna Maria Paoletti. Dolori mestruali Chi non ha mai provato in alcuni giorni
del mese mal di pancia, al basso ventre o alla schiena e a volte nausea? Sono i tipici sintomi della
dismenorrea, cioè tutti quei dolori forti associati al ciclo mestruale che in genere compaiono il giorno prima
dell'inizio del flusso e si spengono nell'arco della prima giornata. Secondo gli esperti, la dismenorrea colpisce
circa il 10% delle donne, costringendole a perdere almeno un giorno di studio o lavoro al mese. Tante, poi,
soffrono della cosiddetta sindrome della luna, quella premestruale, malessere dovuto alle fluttuazioni
ormonali che si manifesta prima della comparsa delle mestruazioni. Con il caldo estivo, infine, alcuni sintomi
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IL TUO CORPO
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Pag. 48 N.8 - agosto 2015
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PROFESSIONI - Rassegna Stampa 13/07/2015
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possono accentuarsi: le temperature alte tendono a dilatare i vasi sanguigni e a far aumentare il flusso
mestruale, a causare una maggiore spossatezza generale e a causare cali di pressione (vedi articolo a
pagina 34). Come attrezzarsi? «In genere si ricorre ai normali analgesici o ai Fans, i farmaci antinfiammatori
non steroidei», spiega Anna Maria Paoletti. Sono medicinali da banco, in compresse o bustine, a base di
ibuprofene, naprossene sodico o ketoprofene, che non richiedono la ricetta. Se i dolori, poi, compaiono in
vacanza o al mare, è meglio evitare il sole nelle ore più calde, riparare la testa con un cappellino e bere molta
acqua per reintegrare tutti i liquidi persi. «Degli analgesici, però, non bisognerebbe abusare», raccomanda la
ginecologa. Se i dolori, perciò, si presentano sempre in modo intenso e si superano le dieci assunzioni di
farmaci al mese, è bene consultare il proprio medico e valutare il ricorso alla pillola contraccettiva, da
scegliere su misura in base alle proprie esigenze personali. Utile, inoltre, soprattutto per combattere la
sindrome premestruale, l'utilizzo del magnesio, da assumere in fiale, capsule o in bustine almeno una
settimana prima del ciclo, cioè dall'ovulazione al primo giorno di mestruazione, oppure di integratori a base di
magnesio, vitamina B2 e coenzima Q10. « Il magnesio ha un riconosciuto effetto serotoninico, cioè aiuta a
regolare l'umore e la concentrazione e aiuta a prevenire i dolori», garantisce Anna Maria Paoletti. Chi poi sa
di soffrire di dolori mestruali e già prende abitualmente la pillola, può valutare di non interromperla nei giorni
di vacanza. «In caso di necessità, per esempio, durante lunghi viaggi oppure al mare, si può ipotizzare di
cominciare un nuovo blister subito dopo l'ultimo, evitando così i giorni di flusso e i fastidi associati», continua
la ginecologa. «Non ci sono controindicazioni. Basti pensare che tra pochissimo arriverà anche in Italia la
pillola dei tre mesi: ogni confezione conterrà, cioè, un blister per 90 giorni di assunzione seguito da sette di
solo estradiolo. In questo modo si avranno meno mestruazioni all'anno e meno disturbi connessi ». Mal di
testa Molte donne, poi, durante il ciclo mestruale, soffrono in particolare di violenti mal di testa. Secondo gli
esperti, almeno il 18% dell'universo femminile, con una concentrazione particolare intorno ai 35 anni. Non
solo. «Ogni 100 donne colpite da mal di testa, 60 ne soffrono proprio a causa delle mestruazioni. Si tratta di
emicrania», spiega Giovanni Battista Allais, responsabile del Centro cefalee della donna dell'azienda
ospedaliera Sant'Anna di Torino. «I sintomi più frequenti sono dolore alle tempie, testa che pulsa, spesso
nausea e intolleranza a suoni e luce. Se non trattato correttamente, questo tipo di mal di testa può durare
dalle quattro alle 72 ore: è dunque altamente invalidante». Quando compare? «In genere l'emicrania
connessa alle mestruazioni comincia a farsi sentire da due giorni prima a tre giorni dopo il primo giorno del
ciclo: una finestra temporale in cui gli estrogeni, i principali ormoni sessuali femminili, crollano e il cervello è
più vulnerabile e predisposto ad avere dolore», continua Allais. Il dolore, inoltre, può aumentare con il caldo
e, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, durante le vacanze. «Il paziente emicranico è spesso
sensibile alle influenze esterne», aggiunge l'esperto. «Tra queste ci sono i cambiamenti climatici e i diversi
ritmi giornalieri. Le giornate ventose, poi, e le lunghe esposizioni al sole possono peggiorare ulteriormente la
cefalea». Cosa fare dunque? « Gli analgesici comuni spesso fanno poco, meglio farsi prescrivere dal proprio
medico farmaci più adatti come i triptani, che agiscono anche sui sintomi che accompagnano il mal di testa,
come nausea e vomito», spiega Allais. «Quando, invece, il mal di testa è davvero intrattabile e quasi
quotidiano, il medico dovrebbe prescrivere una terapia di profilassi, per esempio con i calcioantagonisti, i
betabloccanti o alcuni antiepilettici. Prima di partire per la vacanze, perciò, chi soffre di mal di testa dovrebbe
ricordarsi sempre di portare con sé i farmaci opportuni per trattare l'attacco. Se poi la cefalea coglie
improvvisamente lontano da casa e molto piùChe cosa dà sollievo
CISTILENE di Aboca, con uva ursina, verga d'oro, cannella, salvia e ginepro, coadiuvante delle fisiologiche
funzioni delle vie urinarie. Prezzo: 17,30 euro (aboca.com). KOLOREX FORTE di Named, con Pseudowintera
colorata, anice verde e beta-glucano, efficace contro la candidosi. Prezzo: 24,90 euro (named.it). DELTURIL
di Promin, a base di D-mannosio ed echinacea, con lattoferrina e zinco, per le infezioni delle vie genitourinarie. Prezzo: 23,60 euro (prominmed.it). CRANBERRY CIST di Esi, contiene estratti di mirtillo rosso, uva
ursina, verga d'oro e ortosiphon, per il benessere delle vie urinarie. Prezzo: 16,50 euro (esitalia.it).
UROGERMIN RAPID di Pool Pharma, con estratti di cranberry, ibisco, uva ursina più vitamina C e selenio,
13/07/2015
Pag. 48 N.8 - agosto 2015
diffusione:165834
tiratura:254212
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 13/07/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
contro i disturbi delle vie urinarie. Prezzo: 16,90 euro (poolpharma.it). ACIDOPHILUS di Solgar, contenente
probiotici del ceppo Lactobacillus acidophilus LA-5 per favorire l'equilibrio della flora intestinale. Prezzo: 19,20
euro (solgar.it).Il kit da portare in viaggio ? Antinfiammatori non steroidei (Fans): per mal di testa, tensioni
muscolari, dolori mestruali e sindrome premestruale. ? Sedativi leggeri: per l'insonnia da stress. ? Antiacidi,
enzimi digestivi, procinetici: per i più comuni disturbi della digestione. ? Probiotici: per riequilibrare la flora
batterica intestinale. ? Vitamine e sali minerali: per combattere stanchezza e stress. Ecco i consigli di
Assosalute, l'associazione nazionale farmaci di automedicazione, per risolvere i più frequenti disturbi
femminili con i medicinali da banco.Guaio di stagione anche per lui: il fungo di mare Molti continuano a
chiamarlo fungo di mare. Ma non c'entra nulla né coi funghi né col mare. È un disturbo della pelle che
colpisce anche gli uomini, la Pityriasis versicolor. È dovuto allo sviluppo di un lievito, il Malassezia furfur,
normalmente presente nel 90% degli adulti: in particolari condizioni, soprattutto in estate, questo lievito
prolifica causando fastidiose macchie scure ricoperte da piccole squame che, se non curate, lasciano sulla
pelle abbronzata delle chiazze più chiare. «L'idea del contagio, come nel caso dei veri e propri funghi, va
dunque bandita», spiega il dermatologo Paolo Piazza, docente alla Scuola internazionale di medicina estetica
della Fondazione Fatebenefratelli di Roma. «Questo lievito si moltiplica con il caldo, l'umidità, il sudore più
abbondante, la secrezione sebacea e provoca macchie e squame sulla pelle, in genere a partire dalla nuca
per estendersi poi sul collo e sul torace». Ecco perché la Pityriasis versicolor colpisce soprattutto nei mesi
caldi gli adulti e raramente i bambini e i più anziani, che tendono ad avere la cute più secca. Come si cura?
«Il fungo di mare va trattato con le stesse sostanze antimicotiche che si utilizzano contro i funghi: solfuro di
selenio, per esempio, zinco piritione o imidazoici», risponde Piazza. Oggi si trovano in creme, lozioni, bustine
e anche detergenti e shampoo, che devono essere consigliati dal medico. Il trattamento deve iniziare subito e
proseguire fino alla scomparsa delle macchie scure. Poi, una volta alla settimana, è bene comunque
applicare un detergente antimicotico. E, solo in casi eccezionali, il medico può prescrivere un ciclo di
antifungini da assumere per bocca per 7-10 giorni. «Poiché, però, il fungo di mare tende a ritornare ogni anno
nelle persone più predisposte, è molto importante la prevenzione», avverte il dermatologo. «In primavera,
perciò, è bene dopo il normale shampoo usare una volta alla settimana intorno all'attaccatura dei capelli un
detergente antimicotico; preferire saponi a pH acido e meno schiumogeni; vestirsi con cotone chiaro e tessuti
naturali, più traspiranti e sterilizzare regolarmente la biancheria intima».
PERSONAGGI
1 articolo
12/07/2015
Sito Web
QS - QuotidianoSanita.it
D'Ambrosio Lettieri (Conservatori e Riformisti italiani): "Dati Cnr da non
sottovalutare e da approfondire. Proporro indagine del Senato"
12 LUG - "I dati emersi dallo studio dei ricercatori del Cnr di Lecce e Bologna sugli effetti inquinanti della
centrale termoelettrica di Cerano, a danno della salute dei cittadini, con particolare riferimento al particolato
secondario, sono allarmanti e non vanno sottovalutati, tantomeno ignorati o liquidati come fuorvianti. Occorre,
invece, approfondire la situazione che registra 44 morti all'anno nella zona di Brindisi, Taranto e Lecce e a
questo scopo porterò la questione in Commissione Igiene e Sanità del Senato, proponendo una indagine
conoscitiva perché si possa procedere con le audizioni degli organismi competenti. I dati epidemiologici,
peraltro in zone di particolare impatto ambientale anche per la presenza di siti industriali, meritano grande
attenzione. I casi dell'Ilva di Taranto o della Fibronit a Bari sotto i nostri occhi e sulla pelle di tante persone
purtroppo decedute, ammalatesi o che si ammaleranno e devono imporci un atteggiamento di maggiore
cautela, nella direzione opposta alla negazione del problema e alla indifferenza. Abbiamo il dovere di farlo".
Lo dichiara in una nota il sen. Luigi d'Ambrosio Lettieri (Conservatori e Riformisti italiani), componente
Commissione Igiene e Sanità del Senato. 12 luglio 2015 © Riproduzione riservata
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 13/07/2015
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