Una mappa del potenziale consumo della TG
Transcript
Una mappa del potenziale consumo della TG
Periodico di informazione di Tutela Giudiziaria a cura di ARAG Assicurazioni S.p.A - e-mail: [email protected] Protezione Legale è disponibile anche in www.arag.it in formato PDF - Anno VII - n. 24 - Settembre 2005 ARAG aderisce al Comitato Italiano dell’assicurazione di Tutela Giudiziaria Una mappa del potenziale consumo della TG Ecco lo strumento che ARAG mette a disposizione degli Intermediari per valutare quanto è possibile raccogliere nell’area dell’ Agenzia È ormai diventato un appuntamento abituale l’incontro dei rappresentanti delle Compagnie Partner di ARAG, che quest’ anno si è Lucio Casaroli svolto ad Amsterdam verso la fine di aprile. Si è trattato di un’ occasione per discutere e confrontarsi sui temi del mercato della Tutela Giudiziaria, non solo fonte di interesse economico per le Imprese, ma anche elemento di quell’indiscusso valore di progresso sociale di cui il sistema assicurativo è parte e artefice. Un’unione che dovrebbe essere palese agli Intermediari: da un lato una fonte di guadagno, dall’ altro un servizio reale, la soddisfazione di poter dire al cliente che ha avuto un sinistro (soprattutto se - come spesso succe- de - non ricorda di avere la polizza) “non preoccuparti, qualunque cosa succeda, comunque si comporti la controparte, sei assistito senza dover sborsare un soldo”. Quale automobilista, quale capofamiglia, quale professionista non comprerebbe una polizza simile, tanto più che costa ben poco? Invece la penetrazione della TG è molto limitata: recenti ricerche indicano che poco più di una famiglia su dieci possiede un polizza circolazione, meno di una su cinquanta una polizza famiglia, e penetrazione ancora minore hanno le polizze professionali; una volta tanto senza particolari differenze tra nord e sud, piccoli e grandi centri. La ragione è sempre la stessa: tutti gli altri, tutti i non assicurati, neppure pensano che ci si possa garantire dal rischio di subire spese legali, e men che meno sanno che ci si può assicurare spenden- In questo numero Una mappa del potenziale consumo della TG Avvocato e cliente, regole di rapporto Quando un’impresa è in difficoltà Recensioni L’approfondimento giuridico ARAG in dettaglio do meno della somma che un avvocato normalmente chiede per scrivere una letteraccia al vicino, che si esercita a suonare la batteria di notte. È così da sempre, le ricerche condotte negli ultimi dieci anni, in sedi e da operatori diversi, dicono tutte che la disponibilità ad assicurarsi è totale ma, che altrettanto totale è la non conoscenza di questa possibilità (continua a pag. 2). ARAG INCENTIVE 2004 Tuffiamoci in un sogno! Ecco il gruppo dei 25 agenti che hanno vinto la gara di produzione ARAG 2004. I primi 12 giorni di luglio “i migliori” agenti hanno trascorso, insieme ai loro accompagnatori, un’intensa vacanza alla scoperta di Bangkok, “la città degli Angeli” e di Bali, “l’Isola degli Dei”. Un viaggio tra opulenta architettura buddista, risaie verdissime, arte balinese, mare e sole. Ringraziamo tutti i nostri agenti per la gradita partecipazione e un apprezzamento particolare va al Team dell’Unità Agenzie per l’entusiasmo e la determinazione dimostrati nel corso dell’anno. (Alle pagine 7 e 8 trovate il reportage fotografico). 1 Protezione Legale Anno VII - n. 24 - Settembre 2005 In altre parole, al di là di lodevoli casi di Intermediari che hanno perfettamente compreso il valore della polizza e l’hanno diffusa alla maggior parte dei loro clienti, gli altri assicurati sono tali perché hanno chiesto loro la polizza, e non perché gli sia stata offerta. Di conseguenza il mercato si sviluppa lentamente (non facciamoci illudere dagli alti tassi, che sono tali solo perché le quantità sono piccole) ma apre un potenziale vastissimo agli Agenti che vogliano occuparsi seriamente di que- sto settore. Per favorire questi ultimi, ad Amsterdam è stato presentato uno strumento, le mappe territoriali di potenzialità di consumo della TG, che verrà distribuito agli Agenti delle Compagnie Partner ed esteso anche agli Intermediari diretti ARAG (fig. 1). Le mappe riportano - per aree abbastanza piccole da risultare interne ai mandati delle agenzie (i circa 1,500 distretti finanziari, ognuno dei quali è un aggregato di comuni che gravita su uno stesso comune polo, in rosso nella mappa) - il valore atteso della raccolta alla fine del 2007, calcolato sulla base dei risultati ottenibili con un minimo di pressione che l’Intermediario può attuare localmente: analisi del proprio portafoglio ed individuazione del target di cross selling, iniziative di comunicazione, accordi con comunità, e simili. Nulla di più di quanto l’ operatore assicurativo già non faccia normalmente per ampliare il suo business. Lucio Casaroli Consulente Scientifico ARAG fig. 1 2 Protezione Legale Anno VII - n. 24 - Settembre 2005 Avvocato e cliente, regole di rapporto Se la buona difesa è un obbligo vincere non fa parte del “contratto” di Olivia Flaim L’avvocato è un professionista che presta un’ “opera intellettuale” e che ha nei confronti del proprio assistito precisi obblighi, sul modo in cui deve condurre l’incarico professionale e su come gestire i rapporti con tutte le persone coinvolte nella controversia. La cosiddetta “obbligazione di mezzi”, (lo svolgimento, appunto, di una attività intellettuale o in un comportamento determinato) si contrappone all’ ”obbligazione di risultato”, la quale deve invece sfociare in un risultato prestabilito: un’ “opera”, oppure un obiettivo determinato. In termini pratici, ciò significa che l’avvocato non può obbligarsi ad ottenere, per esempio, l’assoluzione del proprio assistito, o la vittoria della causa (risultati questi certamente sperati), ma può (e deve!) invece impegnarsi per impiegare nella difesa del proprio cliente, ogni strumento utile al miglior risultato prevedibile. Considerato l’obbligo contrattuale che fa capo al professionista (la stessa regola vale anche per il medico, il commercialista, il notaio), in nessun caso il cliente può pretendere di non pagare l’onorario dell’avvocato “perché ha perso la causa”, o perché è intervenuta una condanna. L’obbligazione dell’avvocato non è dunque legata al raggiungimento del risultato, perciò, per meglio tutelare il cliente, essa è sottoposta al Codice Deontologico Forense, nato per dare uniformità di comportamento e prestazioni agli avvocati e per stabilire delle “regole” uniformi di correttezza necessarie allo svolgimento degli incarichi professionali. dall’avvocato. Esso è strettamente fiduciario, fondato cioè sulla lealtà e chiarezza di comportamenti da entrambe le parti. Fra tutti i comportamenti previsti, spiccano, nei confronti del cliente, il dovere di fedeltà, l’obbligo di informazione, la descrizione degli atti di negligenza, così pure cosa non deve fare l’avvocato: compiere consapevolmente atti contrari all’interesse del proprio assistito (per esempio assumendo contemporaneamente la difesa di parti con interessi contrastanti) e assumere incarichi che determinino un conflitto di interessi con il proprio assistito. Quando è l’assistito a voler interrompere il rapporto, tecnicamente si dice che egli “revoca il mandato”, mentre nel caso in cui sia l’avvocato a non volere proseguire lo svolgimento dell’incarico, si dice che “dimette il mandato”. Il rapporto fra avvocato e assistito è fondato sul “mandato”, che consiste nella manifestazione della volontà del cliente di essere rappresentato giudizialmente Accade però di frequente che, in corso di causa, il rapporto fiduciario venga meno per le ragioni più diverse, spesso anche legate alla violazione dei comportamenti descritti più sopra: in questi casi è possibile sciogliere il rapporto professionale. Dal punto di vista dell’assistito è importante sapere che, in ambedue i casi, l’avvocato ha il dovere di assisterlo sino a che venga nominato un nuovo difensore. Solo in quel momento, saldata la parcella del primo avvocato, potrà avvenire la consegna del fascicolo e dei relativi documenti al nuovo professionista. IL TARIFFARIO FORENSE Patti chiari, amicizia lunga Il tariffario forense è un decreto legge, riveduto nell’aprile 2004, che prevede come debba essere calcolato il “pagamento” dell’attività dell’avvocato. Come in quasi tutti gli stati europei, gli onorari minimi stabiliti per le prestazioni dell’avvocato sono inderogabili, quindi il professionista non può far pagare la sua attività al di sotto del minimo stabilito per legge. Il tariffario descrive le diverse attività tipiche della professione forense e applica loro una forcella da un minimo ad un massimo in relazione al valore della causa: maggiore è il valore di questa, più aumenta la parcella. Le voci principali della parcella sono relative agli “onorari”, ai “diritti” e alle “spese”: i primi sono costituiti dal pagamento strettamente legato allo svolgimento dell’attività intellettuale richiesta per l’assistenza; i secondi sono il pagamento dovuto per lo svolgimento di attività necessarie, quali la partecipazione alle udienze e il deposito degli atti; le spese sono invece determinate, per la maggior parte, dal pagamento degli oneri fiscali necessari per accedere all’attività giurisdizionale. Al momento del pagamento è diritto del cliente pretendere che la fattura sia ben dettagliata, non solo per una migliore comprensione ma anche per rendere possibile l’eventuale contestazione degli importi richiesti. 3 Protezione Legale Anno VII - n. 24 - Settembre 2005 Quando un’impresa è in difficoltà Contract manager, ovvero le soluzioni “chiavi in mano” di Giulia Venturelli Il contract manager è un manager di alto livello che gestisce un’impresa, o parti di essa, per un periodo di tempo limitato, con l’obiettivo di gestire un processo di cambiamento, di risolvere problemi gravi e contingenti o di porre le basi per lo sviluppo futuro. La figura del contract manager è nata in Italia verso la fine degli anni ’80, soprattutto con lo scopo di coprire delle temporanee carenze di management, ed è rimasta sulla scena fino all’inizio del ’92. Oggi la situazione si è modificata sensibilmente e ad offrire il servizio di temporary management, oltre alle società specializzate che hanno lanciato l’attività in Italia, sono anche head hunter, società di consulenza, cooperative di manager, manager free lance e una associazione per lo sviluppo del temporary management. I processi che possono essere affrontati dal contract manager presentano una costante: la difficoltà e la complessità del problema, unitamente all’urgenza della sua soluzione. L’attività del temporary manager inizia solitamente con il check-up aziendale, cioè con l’analisi e la diagnosi dello stato di salute dell’impresa a livello economico – finanziario, organizzativo e competitivo. Il check-up serve per conoscere la realtà dell’impresa, per capire i suoi problemi e per valutare la fattibilità operativa e le modalità dell’intervento mirato. Il temporary management è indicato, come ricordavamo prima, quando un’azienda attraversa una fase di cambiamento o si trova in una situazione delicata e problematica, senza che vi siano all’interno della struttura risorse professionalmente adeguate. L’obiettivo del contract manager è quello di creare un management capace di proseguire le iniziative intraprese e di gestire l’impresa secondo le modalità che egli stesso ha impiantato. Pertanto, sin dall’inizio il contract manager deve individuare uomini capaci di continuare sulla strada tracciata, che siano in grado di utilizzare gli strumenti manageriali inseriti in azienda e di migliorarli, interpretarli e adattarli in relazione all’evoluzione dimensionale e qualitativa dell’impresa. Per segnalazioni: [email protected] RECENSIONI Il broker di assicurazione e di riassicurazione. Diritti e doveri quid facti, quid iuris? di Luigi Cicchitti Ed. Giuffrè, 2005 (€ 21,00) Diritto della circolazione stradale. Codice della strada, infortunistica stradale e assicurazione obbligatoria RCA Ed. Giuridiche Simone, 2005 (€ 13,00) 4 Il volume si propone di offrire un contributo alla conoscenza ed all’approfondimento degli istituti e delle figure fondamentali dei rapporti assicurativi e riassicurativi. Non è rivolto solo ai brokers, ma anche a tutti gli operatori del mondo assicurativo e riassicurativo (agenti, liquidatori sinistri e periti, nonché tecnici e dirigenti, compresi i consulenti ed i legali interessati al mondo assicurativo). Le informazioni contenute nel volume sono molto utili nella vita lavorativa quotidiana per meglio inquadrare le fattispecie concrete e dare gli opportuni consigli alla clientela. Il manuale esamina il diritto della circolazione stradale e i connessi aspetti dell’infortunistica e dell’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile auto. Questa seconda edizione, nella sezione relativa agli illeciti, è stata arricchita di una breve rassegna di moduli sulle procedure di accertamento delle violazioni al codice della strada (verbale di contestazione) e sull’applicazione delle sanzioni accessorie (fermo, sequestro, confisca dei veicoli etc.), utili sia nella pratica professionale che nelle prove di concorso a carattere teorico-pratico. Protezione Legale Anno VII - n. 24 - Settembre 2005 NOI E LA LEGGE - L’approfondimento giuridico Non c’è solo il carcere Le pene alternative di Pierachille Zinelli Il terzo comma dell’art.27 della Costituzione è molto chiaro: “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. Evidentemente, si è voluto porre l’accento sull’esigenza di reinserimento nel tessuto sociale della persona soggetta a pena grazie ad un processo di (ri)acquisizione di corrette norme di convivenza, superando le tradizionali teorie retribuzionistiche (la pena come “espiazione” del male commesso) e generalpreventive (la pena come “monito” alla collettività perché nessuno più commetta quel reato). A tal proposito, cerchiamo di fare una rapida panoramica sul sistema delle pene oggi in vigore. I reati, distinti in delitti e contravvenzioni (vedi box al lato), sono puniti rispettivamente con pene detentive (reclusione, arresto) e pecuniarie (multa, ammenda). Ma la novità che fece scalpore all’epoca dell’emanazione del codice penale (1930) fu l’introduzione del cosiddetto “doppio binario”, per cui alle pene tradizionali furono affiancate le cosiddette misure di sicurezza, strettamente legate alla rieducazione del condannato e presupponendo la pericolosità sociale dello stesso. Per ragioni di politica carceraria, ma anche per evitare l’effetto criminogeno che può derivare da una permanenza in carcere legata a reati di scarsa rilevanza, con L.689/81 sono state introdotte le sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi (semidetenzione; libertà controllata; conversione in pena pecuniaria). Con L.663/86 sono state poi perfezionate le misure alternative alla detenzione, che agevolando il contatto del condannato con il mondo esterno, dovrebbero rendere più efficace l’opera di risocializzazione (ad es. l’affidamento in prova al servizio sociale, la detenzione domiciliare, la semilibertà). Tra delitti e reati. Per reato si intende la violazione volontaria (dolosa o colposa) di norme di carattere penale, cui la legge risponde comminando sanzioni detentive o pecuniarie. Nell’ambito dei reati, si distinguono i delitti, puniti con la reclusione o la multa, e le contravvenzioni, punite con l’arresto o l’ammenda. L’illecito amministrativo è invece una violazione cui la legge non ha voluto dare rilevanza penale, in quanto lesione di valori non essenziali della convivenza, bensì di interessi pubblici affidati alla cura della pubblica amministrazione (un esempio per tutti: le violazioni al Codice della Strada). Documenti e certificati via e-mail di Elisa Drezza La posta elettronica può diventare “posta certificata”, come una normale raccomandata con avviso di ricevimento, così che l’invio e la ricezione di documenti con strumenti informatici (e-mail) avrà valore legale. La Posta Elettronica Certificata (PEC) è un sistema di posta elettronica nel quale è fornita al mittente documentazione elettronica, con valenza legale, attestante l’invio e la consegna di documenti informatici. “Certificare” l’invio e la ricezione significa fornire al mittente, dal proprio gestore di posta, una ricevuta che costituisce prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio e dell’eventuale allegata documentazione, così come dell’avvenuta (o mancata) consegna al destinatario, con precisa indicazione temporale. Nel caso in cui il mittente smarrisca le ricevute, la traccia informatica delle operazioni svolte viene conservata, per un periodo di tempo definito, a cura dei gestori, con lo stesso valore giuridico delle ricevute. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un provvedimento, il DPR dell’11 febbraio 2005, n. 68 che disciplina le modalità di utilizzo della posta elettronica certificata non solo nei rapporti con la Pubblica amministrazione, ma anche tra cittadini. In sintesi, queste le novità contenute nel decreto, entrato in vigore lo scorso 13 maggio: - nella catena di trasmissione, potranno scambiarsi le e-mail certificate sia i privati che le PA. Saranno i gestori del servizio, iscritti in apposito elenco tenuto dal CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione) a fare da garanti dell’avvenuta consegna; - i messaggi verranno sottoscritti con la firma digitale avanzata che dovrà essere apposta sia sulla busta, sia sulle ricevute rilasciate dai gestori per assicurare l’integrità e l’autenticità del messaggio; - i gestori dovranno conservare traccia delle operazioni per 30 mesi; - i gestori sono tenuti a verificare l’eventuale presenza di virus nelle e-mail ed informare in caso positivo il mittente, bloccandone la trasmissione; - le imprese, nei rapporti intercorrenti, potranno dichiarare l’esplicita volontà di accettare l’invio di PEC mediante indicazione nell’atto di iscrizione delle imprese. In un successivo decreto saranno indicate le nuove regole tecniche ed i requisiti tecnico – funzionali, che dovranno essere rispettati dalle piattaforme utilizzate per erogare questo servizio. 5 Protezione Legale Anno VII - n. 24 - Settembre 2005 ARAG in dettaglio LA FUNZIONE MARKETING INFORMATION La Funzione Marketing Information, di staff alla Direzione Commerciale, è composta da Barbara Tagliapietra e Anna Ferrari. Suo principale compito è quello di elaborare, analizzare ed interpretare i dati di vendita e di mercato per tutti i canali di vendita della Compagnia. Si occupa, inoltre, di fornire supporto alla Direzione Commerciale nella pianificazione e gestione di iniziative di incentivazione della produzione, così come nella predisposizione e revisione dei piani commerciali. Per contattare il Marketing Information si consiglia di utilizzare il numero di fax: 045 8290498. Barbara Tagliapietra, Anna Ferrari UFFICIO LEGALE AREA AMMINISTRATIVA Claudio Ancona, Fernanda Del Vecchio, Silla Fregona, Alessandro Garimberti, Laura Molica, Mariateresa Naimoli, Graziella Pitacco, Manuela Pradella formano l’area amministrativa dell’Ufficio Legale. Alla guida di questo team ci sono Mirella Marcotriggiano, in qualità di Responsabile di Area e Giovanni Bernardi, Responsabile dell’Ufficio Legale. L’Area amministrativa dell’Ufficio Legale garantisce il buon fine del processo di “apertura” di tutte le denunce pervenute, ed è determinante per una veloce risposta al cliente finale. Si attiva quotidianamente per garantire la completa e corretta implementazione della documentazione e dei dati necessari, in modo da poter verificare la copertura dei casi assicurativi e consentirne la successiva gestione. Interviene, inoltre, nella gestione operativa della contabilità inerente i professionisti incaricati ed i clienti, contribuendo al corretto perfezionamento delle operazioni di pagamento. Per inviare velocemente una denuncia di 6 Graziella Pitacco, Manuela Pradella, Silla Fregona, Mirella Marcotriggiano, Fernanda del Vecchio, Claudio Ancona, Laura Molica, Alessandro Garimberti. sinistro, e la relativa documentazione di supporto, consigliamo il numero fax 045 8290557 o l’e-mail di [email protected]. Per le restanti comunicazioni, inerenti i casi già denunciati, utilizzare il numero di fax 045 8290449 Protezione Legale Anno VII - n. 24 - Settembre 2005 VIAGGIO AGENTI BALI Luglio 2005 02/07/05 Siamo arrivati a Bangkok, la Città degli Angeli… e dei mille templi dedicati al Buddha!!! 02/07/05 Già dal primo giorno, al Tempio di Wat Arun … Via al valzer delle foto di gruppo!! 03/07/05 Finalmente entrati nel Palazzo Reale, luogo di sfarzo e ricchezza... 03/07/05 ...Ed abbiamo assistito a una cerimonia all’interno del Tempio del Buddha di Smeraldo! 03/07/05 Girovagando per i mercati di Bangkok, siamo stati colpiti dai Tuk Tuk, simpatici taxi che sfrecciano per tutta la città con il loro rumore assordante!!! 04/07/05 Siamo nel regno delle foreste incontaminate... 03/07/05 Stravolti dalla stanchezza e dal caldo, eccoci all’ultimo tempio visitato: Il Tempio di Marmo! 04/07/05 Catapultati dalla confusione di Bangkok, alla pace di Bali. Ecco il team ARAG al completo. ... e delle verdi e rigogliose risaie! 7 Protezione Legale Anno VII - n. 24 - Settembre 2005 05/07/05 Per ristorarsi un po’: un dissetante cocktail a picco sul mare... 05/07/05 ... Al tempio di Tanah Lot, il più famoso dell’isola! 06/07/05 Tutti in acqua... per una mattinata di Rafting tra palme e piante esotiche! Le splendide risaie di Tegalalang. 07/07/05 Eccoci arrivati al mare: tutti felici all’idea di tre giorni di relax! 09/07/05 Giornata di mare sull’isola di Lembongan... ... in catamarano! 09/07/05 Durante il rientro, balli, canti e salti al tramonto... 11/07/05 E prima di partire... Ultimo tuffo di gruppo in piscina! “Sfida per l’Africa” non è solo un titolo, ma una promessa… ARAG Incentive 2005 vi permetterà di vivere un’esperienza unica a contatto con la natura: un emozionante safari!! Nulla sarà lasciato al caso, preparatevi ad un viaggio magico ed indimenticabile! ARRIVEDERCI IN KENYA !!!!!!! ARAG Assicurazioni S.p.A. - Viale delle Nazioni, 9 - 37135 Verona - Tel. 0458290411 Fax 0458290449 8