L`Opinione n°9 del 16-05-2012

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L`Opinione n°9 del 16-05-2012
n. 09 16-05-2012
PUBBLICITÀ NON SUPERIORE AL 40%
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O M live 1999
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nella rubrica lettori”
DIRETTO DA PIERA PIPITONE
Periodico quindicinale di Opinione - Politica - Cultura - Sport - Cronaca
L’editoriale
di Piera Pipitone
Tornano i migranti
Foto Giuseppe Mangiapane
A PAG. 3
Il pedinamento
satellitare
Il pedinamento o localizzazione satellitare è uno degli strumenti investigativi, ai quali, ad oggi, si fa più
frequente ricorso. Ciò che spiazza
maggiormente i giuristi è...
MAZARA DEL VALLO
Soppresso l’aliscafo
Mazara-Pantelleria
A partire dal 1 giugno il collegamento in aliscafo per l’isola di Pantelleria sarà effettuato da Trapani e non
più da Mazara del Vallo. Il rischio della
CASTELVETRANO
Presentate le
squadre
Assessoriali
dei due candidati
a Sindaco
soppressione...
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Qualcuno da qualche mese ha preso di mira il Liceo Classico e l’I.T. C.
“F. d’Aguirre”. Nello scorso mese di
marzo, all’apertura della scuola, il bidello trovò i pavimenti cosparsi di
creolina. Un prodotto...
di Franco Lo Re
di Francesco Mezzapelle
di Nicoletta Risalvato
SALEMI
Atti vandalici al Liceo classico:
dalla creolina alle merendine
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L’editoriale di Piera Pipitone
www.teleibs.it
Tornano i migranti
T
orna in provincia di Trapani
la paura di una nuova stagione di sbarchi clandestini provenienti dalle coste nord-africane.
Già nell’ultima settimana si sono
dove si trovano anche imigranti degli ultimi due sbarchi avvenuti durante la settimana. “Stiamo facendo il
nostro dovere in linea con le tradizioni di ospitalità e di convivenza che
Foto Giuseppe Mangiapane
Accampamento provvisorio allo stadio Nino Vaccara di Mazara
verificati alcuni sbarchi, non solo
sulla costa di Lampedusa ma addirittura a largo di Mazara del Vallo,
dove sono arrivati in 23 di cui uno
minorenne, pare tutti tunisini. Sono
stati intercettati a circa 12 miglia dalla costa mazarese dalla Guardia di
Finanza. I nordafricani stavano effettuando la traversata a bordo di un
natante lungo circa 12 metri che è
stato sequestrato. I migranti sono
stati accompagnati al centro di accoglienza comunale di S. Agostino,
la Città di Mazara del Vallo ha sempre dimostrato, ma lo Stato deve aiutarci o non potremo più assolvere ad
un compito doveroso ma molto costoso”. A dichiararlo è l’on. Nicola
Cristaldi, Sindaco di Mazara del Vallo, a proposito dei sempre più frequenti sbarchi di immigrati in città.
“Arriva gente di ogni genere ed a tutti
cerchiamo di fornire una prima risposta con vestiario, nutrizione ed assistenza morale ma le nostre strutture
non sono idonee ad ospitare un fe-
in riferimento all’arrivo degli imminomeno così vasto ed in crescita. Tra
grati, con la conseguenza di un calo
l’altro, non tutti quelli che arrivano
della qualità di sostegno alla popohanno rispetto per le strutture ospilazione. Ho chiesto al Prefetto di Tratanti e così i danni riportati cominpani di convocare apposita riunione
ciano ad essere ingenti per le notecnica per affrontare la questione”.
stre casse. Non si può
Così conclude il sindaco di Mazara
pretendere – dice il Sindel Vallo, intanto arrivano preoccudaco di Mazara del Vallo
panti affermazioni dal Ministro degli
– che noi si assolva ad
un compito che dovrebbe
Esteri Libico, Ashour Bin Khayal, che
essere dello Stato senza
allerta l’Italia e il resto dell’UE sul
averne alcun sostegno se
rischio di un peggioramento della sinon nelle forze dell’ordituazione. A questo allarme risponde
ne e nella Prefettura che,
il nostro Ministro degli Esteri, Giulio
comunque, non
Terzi, il quale a riintervengono cerguardo parla di
tamente con risor“tema urgente” da
se finanziarie.
sottoporre all’UE
Siamo pronti a
per sollecitare i
continuare nella
colleghi a mettere
nostra azione di
in campo un vero e
ospitalità se lo
proprio piano di laStato ci sosterrà
voro in cui l’Italia è
finanziariamente,
già in prima linea.
almeno col rimborso delle
C’è da aspettarsi,
spese sostenute e documenquindi, il ripetersi di
tate. Siamo anche disponibiquanto accaduto
li ad attrezzare apposita strutnell’estate 2011 in
tura di accoglienza se ci percui gli sbarchi eraverranno i finanziamenti per
no all’ordine del
adattare immobili di nostra
giorno, ma al conproprietà che potrebbero estrario dell’anno
Nicola Cristaldi
sere idonei con alcuni inter- Sindaco di Mazara del Vallo precedente si speventi strutturali ed igienicora che da tale
sanitari. Di fatto – aggiunge Nicola
esperienza si possa, in questa nuoCristaldi – da settimane siamo cova stagione, affrontare il fenomeno
stretti ad organizzare i nostri servizi
al meglio e senza incidenti.
Direttore Responsabile Piera Pipitone - Direttore Editoriale Antonio Pipitone - Editore IBS s.r.l. - Stampa, grafica e impaginazione IBS s.r.l. - Registrazione al Tribunale di Marsala n.191
Redazione: Corso Umberto I, 108 - Mazara del Vallo Tel./Fax 0923 940690 - e-mail: [email protected] - www.teleibs.it
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Il pedinamento satellitare
di Nicoletta Risalvato
I
l pedinamento o localizzazione satellitare è uno degli strumenti investigativi, ai quali, ad oggi, si fa più frequente
ricorso. Ciò che spiazza maggiormente i
giuristi è l’assoluta assenza di una disciplina scientifica del settore di riferimento, un’assenza per niente giustificabile a
fronte di un tempo trascorso nel
quale si sarebbe potuto procedere ad una regolamentazione organica di detto istituto. Il pedinamento satellitare pone sin dai suoi
arbori una serie di problemi da affrontare e risolvere; come quello
della sua compatibilità col dettato
costituzionale che tutela il domicilio e la riservatezza e quell’altro
circa il suo ruolo processuale. Nonostante infatti, in relazione a quest’ultimo punto, vi sia unanimità di
consensi sulla natura dell’istituto,
ritenuto “un mezzo di ricerca della prova
atipico” a tutti gli effetti, dubbio è se esso
configuri o meno un’attività irripetibile e
pertanto atta a produrre risultati probatori direttamente utilizzabili dal giudice.
Non essendoci innanzitutto una legislazione processuale della materia, la Cassazione ha cercato di fare da supplente
della titolare, in modo (e lo si deve riconoscere) veramente impeccabile. Come
logica vuole, la Cassazione per cercare
di colmare le lacune ha trovato appiglio
nella disciplina delle vecchie operazioni
di pedinamento, come l’appostamento,
l’osservazione o l’inseguimento per mezzo di autoveicolo. Il pedinamento elettronico “electronic surveillance”, utilizza il
sistema di posizionamento geografico
GPS (Global Positioning System), ad ora
gestito dal Dipartimento di Difesa degli
Stati Uniti d’America e permette di non
perdere mai di vista l’intera tracciabilità
degli spostamenti di un veicolo o di una
persona “a distanza”, con risultati migliori
di quelli dei mezzi tradizionali sotto ogni
profilo, sia per ciò che riguarda le possibilità di riuscita sia per la percentuale
minore di rischi alla quale è sottoposto
chi è autore del pedinamento. Il successo dell’istituto sta tutto nella grande scoperta dell’ingegneria elettronica che ha
ideato e progettato i cosiddetti “transponder” satellitari, creati per calcolare longitudine e latitudine di un soggetto per via
dei segnali GPS da loro captati nell’etere
e poi ritrasmessi in nanosecondi e mediante comunicazione radio o a mezzo
telefonia mobile, ad una o più stazioni
riceventi. I dati raccolti dal “transponder”
trasferiscono in tempo reale agli investigatori informazioni sulla posizione del pedinato che viene costantemente monitorato in ogni suo movimento. Per ciò che
attiene alla natura giuridica dell’istituto,
sebbene all’inizio si era cercato di
ricondurre il pedinamento satellitare nell’alveo dell’intercettazione
di comunicazioni, la giurisprudenza di legittimità è stata ferma nel
negare la riconduzione dello stesso alla disciplina di cui all’art.266
c.p.p. Questa prima ipotesi, da
subito smentita dalla Cassazione,
non potrebbe in alcuna occasione
essere accettata perché priva di
qualsiasi appiglio interpretativo,
anche lato. Neanche un’interpretazione estensiva o persino analogica potrebbe indurre a ritenere un
mezzo che si limita a localizzare e monitorare i movimenti spaziali di uno o più
individui a quello delle intercettazioni che
riguarda esclusivamente “l’occulta presa di conoscenza, da parte di terzi e
mediante congegni particolari, di comunicazioni riservate”. Tra l’altro le trasmissioni satellitari via GPS non avvengono
mai in modalità riservata, in quanto ricevibili e fruibili da parte di tutti. Tale strumento non lede in alcuna occasione quella
segretezza delle comunicazioni di cui al-
l’art.15 della Cost,
pur arrecando di
certo un danno ad
una altra riservatezza quella per- Nicoletta Risalvato
sonale, quella di un individuo che sa di
essere potenzialmente seguito nei propri spostamenti spaziali e temporali. Di
tale mezzo atipico di ricerca della prova
se ne può avvalere la polizia giudiziaria,
sia su delega del pubblico ministero che
di sua iniziativa, al fine di compiere tutti
quegli atti necessari ad assicurare le fonti
di prova e quant’altro debba servire per
l’applicazione della legge penale. Sulla
possibile “irripetibilità” del pedinamento
satellitare la Cassazione non ha esitato
a negarla del tutto, impedendo di conseguenza che i dati sugli spostamenti acquisiti tramite supporti informatici possano confluire nel fascicolo del dibattimento processuale. Ciò crea delle evidenti
aporie, se è vero che per atto irripetibile
si intende quell’atto che non può essere
rinnovato nella sua ontologica essenza,
pur se rievocabile, tramite la lettura del
verbale, in un’occasione cronologicamente successiva, come si può escludere
da tale novero il pedinamento satellitare? Se è pacifico, come da consolidata
giurisprudenza, ritenere atti irripetibili
oltre alle perquisizioni ed ai sequestri
anche l’osservazione ed il tradizionale
pedinamento, sulla base di quale fondamento giuridico la Cassazione nega tale
natura al pedinamento per via GPS?
L’
Medicina
&
Dintorni
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SALUTE E CORPO
La parola all’esperto...
a cura della Dott.ssa Angala Asaro
Perdere peso con il metabolismo intermedio
er perdere peso in genere si
tende ad abbassare l’apporto calorico rispetto al fabbisogno giornaliero. Però non è sempre
così semplice, anzi il più delle volte
le varie diete ipocaloriche hanno un
effetto limitato nel tempo o addirittura non portano a nessuno risultato.
Inoltre spesso diete restrittive possono impoverire l’organismo di Sali
minerali, e vitamine preziose per il
benessere.
Allora oltre a conoscere e valutare il
metabolismo di base dell’individuo
è bene tener conto anche del meta-
P
bolismo intermedio cioè capire
come si bruciano i costituenti fondamentali di tutti gli alimenti, cioè
zuccheri, grassi e proteine.
La fonte di tutta l’energia utilizzata dai
vari organismi deriva dalla respirazione cellulare, che avviene in ogni
cellula e che degrada e riduce in
sostanze piccole che poi verranno
ossidati cioè bruciati dentro le cellula attraverso enzimi che comunque
sono influenzati dal cibo ingerito,
dalle secrezioni ormonali e soprattutto dalla tendenza variabile e specifica di ogni individuo ad utilizzare
maggiormente alcune sostanze piuttosto che altre cioè dal proprio metabolismo intermedio.
Tutti o quasi tutti abbiamo in dotazione un tipo di metabolismo neutro
che tende fisiologicamente verso il
veloce, cioè ad assimilare al meglio
tutti i costituenti dei vari cibi e che ci
dà la possibilità di crescere in modo
sana e senza particolari squilibri.
Solo dopo che questo si altera, per
cause diverse che ci possono cau-
sare disturbi fino
a vere patologie. Dott.ssa Angela Asaro
Per il sovrappe- Biologo Nutrizionista
so, conoscendo [email protected]
il metabolismo
intermedio, si possono avere effetti
positivi utilizzando al meglio la distribuzione del cibo ed eliminando cibi
meno metabolizzati. Il metabolismo
intermedio può essere, almeno in
parte, determinato anche conoscendo bene il soggetto in sovrappeso e
facendo opportune domande alla
persona, relative allo stile di vita e al
tipo di cibi utilizzati. Personalmente
nel mio studio ho applicato dove
opportuno queste semplici osservazioni ottenendo ottimi risultati.
Trattamento delle adiposità localizzate e della cellulite associata
A cura del dr. Michele Di Stefano
L
e adiposità localizzate sono
quegli accumuli di grasso
che si localizzano in determinati distretti corporei caratteristici
per l’uomo e per la donna, come
fianchi, addome, cosce, etc., che
persistono anche dopo severe diete dimagranti, e che spesso si associano alla cellulite, la caratteristica pelle a buccia d’arancia, che tanto affligge le donne.
La cellulite e le adiposità localizzate sono dovute a fattori costituzionali, ormonali, cattive abitudine di
vita e alimentari, inoltre la cellulite
viene considerata oggi una patologia dovuta alla cattiva microcircolazione nel tessuto adiposo.
Oggi esistono diversi metodi di trattamento che spesso si associano.
Possiamo dividere il trattamento
delle adiposita localizzate in trattamenti cruenti, come l’intervento chirurgico di liposuzione, in anestesia
generale/locale in sala operatoria,
degenza e possibili complicanze
rare, e trattamenti meno cruenti
come l’infiltrazione del tessuto adiposo con farmaci lipolitici, la liposuzione chimica o della pausa pranzo (intralipoterapia, lipodissolve,
idrolipoclasia cavitazionale) con lievi
complicanze come ematomi e dolorabilità nella zona trattata, che possono perdurare per qualche giorno
o settimana. Ma oggi grazie alla tecnologia è possibile trattare la cellulite e le adiposità localizzate con
metodi alquanto incruenti ma altrettanto efficaci come la lipocavitazione, e la veicolazione transdermica
o elettroporazione (idrofor) senza la
necessità di introdurre aghi nella
pelle, e senza interruzioni della vita
sociale e lavorativa. Il trattamento
può essere continuato anche nelle
stagioni estive. La lipocavitazione
consiste nella somministrazione at-
traverso un apparecchio elettronico
di ultrasuoni a bassa frequenza 40
khz. Gli ultrasuoni penetrando nel
tessuto adiposo vanno a distruggere le cellule adipose (lipoclasia), le
quali riversano il grasso nell’inter-
stizio attraverso il fenomeno della
cavitazione con la formazione di microbolle, che implodendo danneggiano solo le cellule adipose meno
resistenti degli altri tessuti.
Con la nuova legge solo i medici
possono effettuare la cavitazione
ultrasonica a bassa frequenza 40/
80 khz, in quanto un cattivo uso non
competente può arrecare dei danni
al paziente.
Il grasso versato poi viene riassorbito gradatamente attraverso la circolazione sanguigna senza comportare modificazioni del colesterolo e dei trigliceridi e senza affaticamento del fegato e del rene (bere
almeno due litri di acqua al di per i
ne seguita dal
primi due giorni). Lo stesso avviene
controllo ecocon la veicolazione trasdermica o
grafico in studio
elettroporazione (idrofor) con la quadel tessuto adiDr. Michele Di Stefano
le i principi attivi (fosfatidilcolina, liposo, del fegato diplomato master in
pasi, carnitina, aminofilina, caffeina,
e dei reni sia pri- medicina estetica
e sostanaze anticellulite vengono
ma che durante università di Siena
fatti assorbire attraverso la cute in
e dopo il trattamodo incruento senza pungerla,
mento in assoluta sicurezza per il
evitando cosi ematomi e fenomeni
paziente. La veicolazione transderallergici.
mica (hidrofor) viene anche impieLe due applicazioni che durano cirgata per la terapia del dolore con la
ca 40/60 minuti vengoveicolazione di
no associate e complefarmaci antintate con un massaggio
fiammatori, analdrenante linfatico con la
gesici, neurotovacuumterapia o il masnici nel trattasaggio manuale.
mento di LomIl trattamento viene combalgie, sciatalpletato da una dieta
gie, cervicobraIdrofor veicolatore
equilibrata ad hoc forchialgie contumulata. I due trattamenti non prevesioni traumatismi, nevralgie, condono controindicazioni e non pretratture, dolori cronici (herpes zosentano effetti collaterali in quanto i
ster) senza effetti collaterali e con
farmaci non passano in circolo e rerisultati eccellenti già dalla prima
stano nell’interstizio adiposo per
seduta.
alcuni giorni espletando il loro effetto gradualmente. La terapia [email protected]
L’
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Incontro di studio su
Placido Rizzotto a Palazzo Steri
a cura Caradonna Flavia Maria
L
a mafia e le sue vittime: una
retrospettiva attraverso i processi che hanno fatto la storia. Giovedì 3 maggio 2012, si è svolto l’incontro “Placido Rizzotto e altri
caduti per la libertà contro la mafia”.
L’evento è stato organizzato dall’Università degli Studi di Palermo e
dall’Istituto Gramsci Siciliano, ed ha
avuto luogo nella sala Magna dello
Steri alle ore 16.30. In occasione del
30° anniversario dell’assassinio di
Pio La Torre e Rosario di Salvo e
del 65° anniversario della strage di
Portella della Ginestra, sono stati
presentati gli atti processuali di que-
sti ed altri delitti di Cosa Nostra durante la prima metà del ‘900, donati
all’archivio dell’Istituto Gramsci Siciliano da Salvo Riela, avvocato penalista, ex deputato e membro della commissione Giustizia della Camera.
Ha presieduto i lavori Salvatore Ni-
cosia, presidente
dell’Istituto
Gramsci Siciliano.
Sono intervenuti
Vittorio Coco, dottore di ricerca in
Flavia Caradonna
Storia contemporanea all’Università di Palermo, Michele Figurelli, ex senatore e membro dell’Istituto Gramsci Siciliano,
Vito Lo Monaco presidente Centro
Studi Pio La Torre, Salvatore Lupo,
ordinario di “Storia contemporanea”
all’Università di Palermo, Francesco
Petrotta, scrittore e studioso della
strage di Portella della Ginestra,
Salvo Riela, avvocato penalista,
Pasquale Scimeca, regista del
film “Placido Rizzotto” e Marcello
Sorgi, giornalista de “La Stampa”.
Tutte personalità, che con le loro
parole hanno fatto riflettere, perché il tempo continua a passare
imperterrito, ma le ferite e il dolore rimangono lì, sempre vive. Non
dimentichiamoci dei veri eroi,perhè
è solo grazie a loro, se qualcosa sta
cambiando.
E allora perché non ricordare una
frase detta dallo stesso Rizzotto:
“Questa terra che ci ha cresciuto può
essere la nostra libertà, il nostro futuro, la nostra speranza!”.
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ForTunes
a cura di Riccardo Russo
Cinque ragazzi, grande musica! I
ForTunes è una band di Palermo
composta da Giuseppe Leggieri alla
batteria, Giorgio Siniscalchi alla chitarra, Giulio Lembo al Bassoe voce,
StéphaniePalancher al piano e tastiere e dalla instancabile Danila
Minio voce e leader del gruppo. Il
loro sound è immediatamente vivace; il repertorio è composto da riarrangiamenti di brani degli anni ’50 e
’60 sia del panorama musicale italiano che internazionale spaziando
dal rock al pop, il tutto farcito dalla
verve comica della cantante, inarrestabile sul palco. Vanno in crescendo, coinvolgono anche i più distratti
e non puoi fare a meno di staccarti
dalla sedia dove già eri costretto a
battere il piede a tempo di rock.
Stéphanie tesse al piano e ai synth
le armonie e gli arrangiamenti, Giuseppe e Giulio sono la colonna portante in quanto sezione ritmica, sempre precisi e incalzanti, Giorgio con
un multieffetto collegato alla chitarra
colora ora con suoni puliti tipici del
Rock’n’roll, ora con le distorsioni più
moderne e Danila spacca di brutto
incantando con la sua verve ironica!
Sentiamo direttamente dalla voce di
quest’ultima cosa ha da dirci sulla
band: “ Ci siamo formati nel 2009 da
un’idea venutami
assieme
a
Stéphanie dopo
aver visto suona- Riccardo Russo
re un gruppo dal vivo. Dopo aver provato qualche componente nel 2010
la line-up era già praticamente quella attuale. L’idea principale, è quella
di fare cover d’impatto che facciano
divertire sia il pubblico che la band.
Io ho iniziatoda bambina al teatro
Massimo come voce bianca e cantante solista in alcune opere, gli altri
vengono tutti da precedenti esperienze musicali e già dalle prime
esibizioni in pubblico nei locali palermitani abbiamo riscosso notevole consenso. Non facciamo solo
musica ma anche intrattenimento ed
animazione, è questo il nostro punto di forza. Ad oggi i ForTunes continuano la loro attività concertistica dal
vivo in giro per locali di Palermo e
non, muovendosi in tutta la Sicilia,
sia in versione elettrica che in trio
acustico, offrendo un repertorio vario, mai monotono e sempre esilarante.” Posso solo confermare quanto ha asserito e darvi una chicca che
le ho appena strappato, suoneranno presto al Diva di Mazara del Vallo,
quindi ci aspetta una serata davvero
divertente perché “in Rock we trust!”.
L’
n. 09 16-05-2012
L’
MAZARA DEL VALLO
INTERVISTA
N
8
di Viola Rizzo
elle scorse settimane si sono
dimessi alcuni consiglieri
comunali facenti parte della
Commissione che dovrebbe supervisionare il lavoro che l’amministrazione sta facendo per la revisione
del p.r.g. di Mazara del Vallo, poi
sostituiti dal Consiglio. E’ l’occasione per verificare lo stato dell’arte e
riflettere su alcuni aspetti legati proprio all’iter che seguono i piani regolatori eche solitamente sono forse poco considerati.
Ne parliamo con l’Avv. Riccardo
Dado.
Avvocato perché parlare ancora di
p.r.g.?
“Ilp.r.g.di una Città costituisce uno
degli strumenti più efficaci e concreti
a disposizione della politica per favorire una ripresa economica della
città, quantomeno in settori importanti che, ormai da tempo languono. Sappiamo che attraverso la
modulazione o revisione degli indici di edificabilità esistenti o con l’individuazione di nuove aree da destinare alla edificazione oppure all’artigianato o al commercio, si possono stimolare l’impresa e l’occu-
Piano regolatore: mancata occasione e danni
pazione. Si possono individuare
anche sistemi di implementazione
di nuove tecnologie, di cui prima non
si parlava: pensiamo ad esempio
alla possibilità di disciplinare l’installazione e l’utilizzo del fotovoltaico, con conseguenti investimenti
nel settore privato e non.
Ma non dobbiamo dimenticare che
il prg è lo strumento principe di pianificazione del territorio;una
pianificazione che deve però
avvenire col giusto contemperamento degli interessi
pubblici e privati in gioco. Grazie ad esso si garantiscono
lo sviluppo armonico e la migliore vivibilità del territorio
con la realizzazione di adeguati spazi pubblici destinati
ai cittadini, i quali, in assenza del piano o nei casi di sua
mancata attuazione, subiscono
danni sotto diversi profili”.
A che tipo di danni si riferisce?
“Quando viene adottato un piano
regolatore, il diritto di proprietà di
singoli cittadini, viene sacrificato al
superiore interesse pubblico alla
realizzazione di un opera destinata
alla collettività, ovvero le proprietà
private vengono vincolate alla realizzazione di opere quali piazze, parcheggi o strade, con l’impossibilità
materiale al loro sfruttamento o godimento ed azzeramento del loro
valore di scambio. A distanza di
anni, la mancata attuazione delle
previsioni di piano, regala ai cittadini, stavolta intesi come comunità, un
ulteriore danno: la mancata realizzazione di opere o spazi pubblici!
Ad esempio, nel Comune di Mazara i cittadini hanno subito l’imposi-
zione di vincoli espropriativi sulle
loro proprietà per quasi un decennio (ndr il prg è stato approvato nel
2003). Ed oggi, purtroppo, non sono
state realizzate molte delle opere
per le quali erano stati imposti i suddetti vincoli”.
È solo il Comune di Mazara a trovarsi in questa situazione?...e da
quanto tempo?
“I vincoli espropriativi previsti nel prg
di Mazara sono decaduti già dal
2008, ma ci sono altri Comuni in
condizioni simili. Penso al vicino
Comune di Campobello di Mazara
oppure al Comune di Palermo. Ma,
con questo, non bisogna certo sottovalutare la situazione. Abbiamo
iniziato e vinto diverse cause per i
cittadini i cui terreni erano vincolati,
anche contro il Comune di Mazara,
il quale ultimo è stato costretto a
sborsare migliaia di euro per
essere risultato soccombente nei vari giudizi. Anche questa spesa costituisce un danno indiretto per la comunità.
La revisione del prg (ndr è
stata questa la scelta fatta dal
Comune di Mazara in luogo
di procedere con l’adozione di
un nuovo prg)è una attività importante e necessaria; non bisogna mancare l’occasione
di favorire l’economia in un periodo
molto difficile, evitando, al contempo, di arrecare danni concreti ai cittadini, sia come singoli e sia come
collettività. Tutti noi dobbiamo essere più sensibili al problema perché
la mancata realizzazione di un giardino pubblico o di una piazza ci penalizza tutti. Credo sia sempre opportuno parlare di prg e sollecitare
la politica a lavorare alacremente su
questioni così importanti.”
Firmato protocollo d’intesa fra il Ministero della Pesca ed
Acquacoltura del Congo-Brazzavile ed il Distretto della Pesca
della trasformazione del pescato;
striale ed acquacoltura. Abbiamo
“Con il protocollo siamo pronti a cresottolineato il Presidente Tumbioloesso contempla inoltre l’avvio, nei
potuto ammirare la cantieristica naare un modello di Distretto della Penon rappresenta solo un’opportunisuddetti ambiti, di progetti condivisi
vale, le aziende di trasformazione del
sca simile a quello Siciliano, fondatà di cooperazione economica ma è
nei settori della ricerca, innovazione
pescato e l’industria del freddo. In
to sul rispetto dei principi della ‘Blue
anche un importante strumento di
Congo-Brazzavile –ha
Economy’, cioè sulla redialogo fra due popoli, quello siciliaspiegato- abbiamo una
sponsabilità e sulla salvano e quello congolese, per l’intraprecosta relativamente piccoguardia delle risorse masa di progetti che, a partire dalla pela ma con un porto molto
rine”. Così ha dichiarato il
sca, potranno estendersi in altri setimportante ed un mare ad
Ministro della Pesca e deltori favorendo una crescita sinergialto potenziale alieutico.
l’Acquacultura della Reca dei nostri due sistemi nel rispetto
Ci sono molte attività che
pubblica del Congo, Heldelle risorse ambientali a nostra dipossiamo intraprendere
lot Matson Mampouya che
sposizione.
insieme al Distretto della
il 10 giugno ha firmato inInoltre, ringrazio il Ministro MampouPesca per trasformare il
sieme al Presidente del
ya -ha concluso Tumbiolo- per aver
Distretto, Giovanni Tum- da sx On. Salvino Caputo - Min. Hello Matson Mampouya Presidente nostro sistema di pesca
accettato con grande entusiasmo il
tradizionale ed artigianale.
biolo, un protocollo di intenostro invito per la presenza permaGiovanni Tumbiolo - Assessore Elio D’Antrassi
Abbiamo grande fiducia
sa per l’avvio di una coonente di un rappresentante del Cone formazione professionale e giovaper la realizzazione di
perazione. Il protocollo d’intesa fra il
nile.
questo partenariato in
Congo ed il Distretto Pesca è stato
Nel protocollo è prevista, altresì, la
tempi rapidi e ciò, inolsiglato, a Palermo, presso la “Sala
creazione di nuovi porti in Congo attre, rafforzerà l’amicizia
Rossa” dell’Assemblea Regionale
traverso il know-how sviluppato dal
fra i nostri popoli”. InfiSiciliana, alla presenza dell’AssesDistretto della Pesca Siciliano e la
ne il Ministro congolesore Regionale alle Risorse Agricorealizzazione di una struttura fornita
se ha annunciato la
le ed Alimentari della Regione Sicidi strumenti necessari per il controlpresenza di uno spazio
liana, Dott. Elio D’Antrassi, del Presidente della Commissione Attività
lo del traffico marittimo secondo le
dedicato alla Repubblica del Congo in occaProduttive all’Ars, On. Salvino Caputecnologie più avanzate in materia
sione dell’importante
to, dei rappresentanti delle categodi monitoraggio dei natanti e di sicumanifestazione “Slow
rie produttive e sindacali e dei memrezza della navigazione “Siamo stati
Sea Land” - promossa
bri dell’Osservatorio della Pesca del
sedotti - ha dichiarato il Ministro
da Regione Siciliana, da sx Salvatore Asaro - Presidente Giovanni Tumbiolo
Mediterraneo.
Mampouya, in visita dal 8 al 10 magSlow Food, Comune di
L’accordo prevede la creazione di un
gio al Distretto della Pesca - dal
Ministro Hellot Matson Mampouya
Mazara, ICE e Distretto della Pesca distretto della pesca in Congo e la
modello del Distretto della Pesca
go-Brazzaville all’interno dell’Osserche si svolgerà a Mazara del Vallo
cooperazione nel campo della filiecosì come è strutturato e dall’attività
vatorio della Pesca del Mediterradal 8 al 10 giugno. “Il protocollo firra ittica, della cantieristica, della pedi gestione responsabile delle risorneo”.
mato con il Ministro Mampouya -ha
sca industriale, dell’acquacoltura e
se alieutiche legata alla pesca induLa Redazione
L’
n. 09 16-05-2012
9
MAZARA DEL VALLO
“L’isola che non c’è”
Soppresso l’aliscafo Mazara-Pantelleria
dal Fli che conta di ben due assessori in giunta. L’ultima finanziaria regionale, tra l’altro in gran parte impugnata dal commissario dello stato, ha tagliato proprio i fondi per i
collegamenti marittimi con le isole
minori. Fli ha votato a favore mentre
io ed il mio partito abbiamo votato
contro poiché si tratta di una legge
finanziaria che va contro gli interessi
della Sicilia e dei siciliani. In merito
all’atteggiamento del primo
cittadino –ha aggiunto Scilla- non posso che evidenziare il perpetuare di un’azione
politico-amministrativa incapace di difendere il territorio
ed espressione di un profondo disamore nei confronti
dei cittadini mazaresi. Atteggiamenti e sentimenti, che
avevamo già constatato nella catastrofica gestione della questione Abele Ajello e area emergenziale”. Sulla vicenda era intervenuto anche il consigliere provinciale Silvano Bonanno il quale ha chiesto formalmente un intervento da parte del
presidente della Provincia Mimmo
Turano per verificare l’ipotesi di soppressione della tratta. “Mazara del
Vallo –ha scritto Bonanno- è il punto
più vicino all’isola di Pantelleria: 58
miglia. Questo significa che per raggiungere l’isola si risparmiano circa
tre ore rispetto alla tratta Trapani
Pantelleria, risparmio anche di gasolio e quindi per le tasche dei turisti. Mi chiedo perché come mai sia
possibile la soppressione dell’aliscafo da Mazara alla luce di un decreto regionale che consente questa tratta dal 1 giugno 2010 al 1 giugno 2015. Ho profondo rispetto –
conclude Bonanno- per la città di Trapani ma gradirei lo stesso rispetto
per tutti i mazaresi che hanno inve-
stito la loro attività nel settore turistico e dei trasporti”. Bonanno aveva
infine invitato Turano a contattare il
sindaco Nicola Cristaldi per pianificare, urgentemente, un miglioramento dei collegamento tra l’aeroporto di Birgi ed il porto di Mazara
dove predisposto l’ormeggio dell’aliscafo della “Ustica Lines” che dal
2010 gestisce il servizio dal 1 giugno al 15 ottobre. Nei giorni scorsi
però il rischio si è tramutato in realtà
dopo che la stessa Amministrazione comunale di Trapani ha annunciato l’avvio del collegamento sempre garantito dall’Ustica Lines con
l’aliscafo “Carlotta M.”, lo stesso che
copriva la tratta da Mazara verso l’isola. Sulla vicenda non è mai intervenuta, stranamente, l’Amministrazione comunale di Mazara del Vallo che
ha assistito all’evolversi della situazione per affidare infine il suo pensiero al consigliere comunale Vito
Gancitano (“Liberi per il Pdl) il quale
attraverso una nota ha sottolineato:
“spiace notare –ha scritto Gancitano- come forze politiche che a livello
regionale sostengono il Governatore Lombardo, invece di opporsi con
determinazione, non fanno altro che
attaccare l’Amministrazione comunale che nella circostanza poco può
fare trattandosi di tratte sociali a carico dell’ente Regione. Mentre il Sindaco Cristaldi lavora per far sì che
questa Città diventi un polo di attrazione turistica, altri invece vogliono
impedire tutto questo. Tutti insieme
–ha concluso Gancitano- dovremmo
lottare per conquistare un collegamento marittimo duraturo, tramite
traghetto e non tramite semplice aliscafo, non solo con l’isola di Pantelleria ma anche con Lampedusa e
la Tunisia”. Personalmente credo
che, al di là delle motivazioni “logistiche” o “finanziarie”, la
soppressione del collegamento in aliscafo Mazara-Pantelleria sia stata il frutto di una nuova
strategia politica volta a
far terra bruciata nei
confronti della Città di
Mazara del Vallo e della
sua Amministrazione.
Non è infatti escluso che
la decisione sia conseguenza dello
“strappo” fra il sindaco Nicola Cristaldi ed il senatore Antonio D’Alì;
strappo reso ancor più insanabile
alla luce anche dei risultati delle amministrative con il sen. D’Alì concentratissimo a rafforzare, per ovvii motivi, la sua visione “trapanicentrica” a
discapito, nel caso specifico, della
Città di Mazara del Vallo. Alla soppressione del collegamento in aliscafo con Pantelleria è dedicato un
ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale che si svolgerà il 21
maggio. Chissà se in quell’occasione il Consiglio comunale sappia,
nella sua interezza, prendere posizione unitaria di fronte alle evidenti
manovre che, ad alti livelli, vedrebbero la Città esclusa dalle possibilità di sviluppo, vedasi anche la questione ristrutturazione Ospedale
“Ajello” e la connessa unità di radioterapia.
Francesco Mezzapelle
Messaggio politico elettorale commissionato dal committente Ernesto Gandolfo
A
partire dal 1 giugno il collegamento in aliscafo per
l’isola di Pantelleria sarà
effettuato da Trapani e non più da
Mazara del Vallo. Il rischio della soppressione del collegamento Mazara-Pantelleria era stata già paventata lo scorso aprile dal coordinamento locale di Futuro e Liberta per l’Italia. “Sembra –aveva scritto il Fli mazarese- che il Comune di Pantelleria, considerata Mazara del Vallo mal
servita rispetto a Trapani (da Aeroporto e da altre vie di collegamento), e basandosi sulla razionalizzazione e sul ridimensionamento delle tratte marittime visti i tagli che la
Regione Siciliana ha effettuato sui
trasporti (il 20% nell’ultima manovra
finanziaria) abbia chiesto all’Assessorato regionale per le Infrastrutture
e Mobilità la soppressione dell’aliscafo Pantelleria/Mazara del Vallo nel
nuovo piano di riassetto delle tratte
dei collegamenti alle isole minori. In
particolare –si legge in quella nota
del Fli- il Comune di Pantelleria ha
chiesto che l’aliscafo parta da Trapani e non più da Mazara del Vallo”.
Il coordinamento comunale di “Futuro e Libertà per l’Italia” aveva inoltre accusato l’on. Toni Scilla per non
aver preso posizione nei confronti
dell’”amico” sindaco di Pantelleria,
Di Marzo, e l’Amministrazione comunale mazarese per il mancato intervento al fine potere evitare la soppressione del servizio per il quale
avevano investito diversi operatori turistici mazaresi. Non si è fatta attendere però la reazione del deputato
regionale di Grande Sud: “se la tratta Mazara-Pantelleria è stata soppressa –ha scritto Scilla- lo si deve
alle scelte del governo regionale presieduto da Raffaele Lombardo e
sostenuto con forza e convinzione
Favole e posia
I
l 30 aprile 2012, presso la
Cartomania di Antonella
Craparotta, si è svolta una
serata di poesia all’insegna
delle fiabe, con la presentazione del libro “Al di là dello
specchio fatato – fiabe in poesia” di Cinzia Demi. La poeVito Marino
tessa, nata a Piombino, è
operatrice culturale, scrittrice e saggista. Al suo
attivo ha già diverse pubblicazioni come: “Incontriamoci all’inferno”, “Il tratto che ci unisce”,
“Caterina Sforza. Una forza della natura fra mito e
poesia”. Dopo la scuola, credo che un rispettabile negozio di libri sia il luogo più adatto per la
divulgazione della cultura. Il libraio, in questo caso
la nostra Antonella, per la sua professione, nella
presentazione di un libro culturale deve essere
all’altezza di interpretare e giudicare il pensiero
dell’autore e, nel vendere l’opera, deve saper consigliare i suoi clienti, producendo una critica
costruttiva. Per Castelvetrano la presentazione di
un libro presso una libreria è un’iniziativa nuova,
che Antonella ha attuato per la seconda volta, con
previsioni di futuri sviluppi. Quando le pubbliche
istituzioni sono assenti, o non possono espletare
i loro numerosi compiti per mancanza di fondi, è
giusto che l’iniziativa privata, svolta da operatori
più attenti e lungimiranti, attui questi progetti. La
fiaba, questo sogno infantile, che tuttavia vegeta
anche nella persona adulta, permette di entrare
in un altro mondo dove tutto è più facile, dove illusione e realtà sono unico elemento. Questo genere letterario nato nel V secolo a.C. con Esopo,
ha un fine moralistico e rappresenta i vizi e le virtù
degli uomini. Inoltre, aiuta la fantasia, serve a conoscere di più se stessi ed ha un valore pedagogico. Anche la poesia è antichissima; essa è nata
prima della scrittura: le prime forme di poesia erano orali, come l’antichissimo “canto a batocco”
dei contadini e i racconti dei cantastorie e
cuntastorie. Poesia, questa dolce espressione
dettata dall’anima e dai sentimenti più puri del
nostro io, è presente in tutti noi; spetta però al
poeta saperla esternare e trasmetterla ai probabili lettori. Inoltre, ha in sé alcune qualità della
musica e riesce a trasmettere emozioni e stati
d’animo in maniera più evocativa e potente di quanto faccia la prosa. L’umanità non può fare a meno
della poesia come della favola. Cinzia Demi nel
suo volume ha voluto e saputo assemblare i due
elementi e, traducendo in versi, con una sua libera interpretazione, alcune fiabe più famose dei
vecchi tempi, ne ha tratto le sue conclusioni.
Vito Marino
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CASTELVETRANO
Gli assessori di Errante
Gli assessori di Lo Sciuto
Il candidato sindaco Felice Errante ha reso noto i
Il Dr. Giovanni Lo Sciuto, candidato a sindaco nel-
nominativi degli altri due assessori designati. Si
la città di Castelvetrano ha comunicato negli scorsi
tratta della dottoressa Francesca Catania per Cit-
giorni tutti i nomi ufficiali della sua squadra di as-
tà Nuova, e del dr. Vito Fazzino in quota Udc. Si
sessori designati. La scelta è ricaduta nelle per-
completa così la squadra che aveva visto in prima
battuta la nomina di Francesco Lombardo, sempre in quota Udc, di Paolo Calcara per l’Api, di
Marco Campagna per il PD, e di Angela Giacalone
sone di Giulia Bongiorno (Pid), Giacomo Centonze,
Giuseppina Fiore, Francesco Rizzo, Giuseppina
Siena (Avvenire).
Com’è noto i suddetti sono stati nominati al pri-
come tecnico. “Siamo particolarmente soddisfatmo turno e vengono riconfermati.
ti delle scelte che abbiamo compiuto- afferma Felice Errante- abbiamo scelto professionisti
castelvetranesi che operano nel territorio sia nel
campo professionale che nel delicato campo del
sociale.”
Invece il nuovo assessore designato è Antonino
Mistretta che ad oggi ricopre la carica di Assessore all’Agricoltura alla Provincia Regionale di Trapani, in quota Alleanza per la Sicilia.
Messaggio politico elettorale commissionato dal committente Giuseppe Mistretta
L’
L’
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SALEMI
Detto fra noi
a cura di Franco Lo Re
Atti vandalici al Liceo classico:
dalla creolina alle merendine
Qualcuno da qualche
mese ha preso di mira
il Liceo Classico e
l’I.T. C. “F. d’Aguirre”. Nello scorso
mese di marzo, all’apertura della scuola, il bidello trovò i pavimenti cosparsi di creolina. Un prodotto, usato una volta come disinfettante. Poco conosciuto dalle nuove generazioni.
Il fortissimo acre odore impedì il regolare svolgersi delle lezioni. Gli studenti furono dirottati
nelle aule dell’Istituto Tecnico. Ma la furia vandalica non si placò. Meno di una settimana dopo
infatti locali dell’ I.T.C. furono dati alle fiamme.
Episodi senza precedenti a Salemi Danneggiate
gravemente quattro aule. Gli attentatori, prima
di appiccare le fiamme, accatastarono mobili e
suppellettili nelle classi poi andate a fuoco. Il
liceo avrebbe dovuto ospitare, nell’ambito di un
progetto sulla legalità, un dibattito con il dirigente dell’anticrimine della questura di Trapani, Giuseppe Linares. Mentre la locale stazione
dei Carabinieri non ha smesso di indagare, di
nuovo ignoti, alcuni giorni fa, sono ritornati in
azione. Il Liceo è lo stesso. E’ la mano? Vetri rotti
per scardinare due gettoniere di distributori di
merendine e bibite. Un rischio grande per un esiguo ricavato. Una ragazzata? Forse un depistaggio. Intanto la struttura è priva di adeguato sistema di allarme.
IlPolo Museale nei festivi rimane chiuso
Si fa presto a dire Cultura. Come si fa presto a
dire Turismo legato alla Cultura. Dopo la trasformazione del Collegio dei Gesuiti in Polo Museale, avvenuta in tutta fretta in occasione della visita del Capo dello Stato due anni fa, avevamo sperato in una inversione di tendenza. Per la fruizione del Museo della Mafia, di quello del Risorgimento e della mostra del FAI “Paesaggi d’Italia”
e dell’Arte Sacra i turisti sono pregati di non venire nei giorni festivi. Diversamente troverebbero
tutto chiuso. E’ successo il primo maggio. Una
situazione peraltro non nuova. Già in altre occasioni il Comune era stato messo sotto accusa. Tutto invano. Tutto desolatamente chiuso anche il
Castello. Un vero peccato. Le reazioni polemiche
da parte di albergatori, ristoratori e di chi si è
attrezzato per offrire prodotti ai turisti non si sono
fatte attendere. Si scopre così che dopo circa quattro anni di proclamisgarbiani, non esiste
nessuna programmazione per preveda l’obbligo di rendere fruibile il complesso museale
nelle giornate festive. Solo aria fritta fino ad oggi.
Una scelta contraddittoria rispetto alle politiche
turistiche dichiarate in tutti questi anni. Se i musei non sono aperti durante le feste quando dovrebbero esserlo? Una ulteriore dimostrazione che
l’etichetta di “città turistica” troppo spesso evocata, è rimasta solo una parola vuota? Il Comune
è sprovvisto persino di un Ufficio Turistico.
Finanziato un progetto di
consolidamento di Monte Rose
Sembra essere arrivata in dirittura d’arrivo la soluzione
dell’annoso problema delle
Franco Lo Re
frane che alle prime piogge
puntualmente hanno interessato la parte di Monte
delle Rose che sovrasta le vie cittadine Paolo
Olivieri e Marsala. Zona a rischio idrogeologico
e in verità poco idonea
per l’espansione urbanistica di cui è stata oggetto. La natura quando è
violata, spesso si vendica. E così, a fronte di scellerate decisioni, si è resa
necessario l’intervento
della mano pubblica. Che
ha il volto generoso di
mamma Regione. Un progetto esecutivo e cantierabile per un importo di
1.650.000 euro, il cui studio geologico è stato
effettuato dalla pluriaccreditata Caterina Caradonna, è stato finalmente approvato.
Il decreto è stato emanato dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente, servizio Difesa del
suolo, il decreto riguardante la linea di intervento del FESR 2007-2013, “miglioramento dell’assetto idrogeologico”. Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il Comune indirà la
gara d’appalto. Dopo di che, l’opera dovrebbe
essere completata entro un anno. Ma il condizionale è d’obbligo.
Aumentano i disservizi del Pta: carenza di autisti e radiologi
Anche i rilevatori del censimento non sono stati pagati
Ci stato assicurato sia dai dirigenti dell’Asp sia dell’assessore Massimo
Russo che in seguitoal declassamento da Ospedale in PTA ( presidio territoriale ambulatoriale) la nuova struttura sanitaria di Salemi avrebbe quantomeno assicurato quel poco che c’è da garantire al cittadino. E invece,
fatta eccezione per qualche settore, il Presidio presenta lacune abbastanza
inquietanti. Dopo oltre un anno il reparto radiologia rimane privo di un
titolare, mentre i tecnici invece che potenziati sono stati ridotti. Tutti e tre
debbono garantire la reperibilità anche nelle ore notturne, con tutti i disagi che sono facilmente intuibili sia per gli operatori sia per gli utenti. Come
se non bastasse, degli autisti delle autoambulanze è rimasta solo una unità.
Gli altri trasferiti altrove. In caso di emergenza, si deve attendere che arrivi
qualcuno da Marsala. Insomma, quando s’imbocca la strada del declassamento, si sa da dove si comincia ma non quando si finisce.
Abbiamo chiesto un po’ in giro per la provincia e abbiamo avuto la conferma. I giovani rilevatori che hanno prestato la loro opera per conto dell’Istat per il censimento della popolazione nell’anno 2011 sono stati regolarmente saldati. In tutti i comuni, già da diversi mesi.
Ma non a Salemi. Eppure si tratta solo di una partita di giro. Significa che
i fondi, appena vengono accreditati presso le casse comunali dall’Istituto
statistico, l’assessore competente provvede a redigere la delibera mentre
l’ufficio finanziario deve provvedere a inviare il mandato alla banca. Ma
qualcosa non è andata per il verso giusto.
I soldi non sono stati riscossi e il malumore è grande. Il direttore dell’ufficio
nel frattempo è stato sostituito.
La nuova responsabile ci ha assicurati che al più presto i mandati saranno
emessi.
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