L`Opinione n°9 del 16-05-2012
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L`Opinione n°9 del 16-05-2012
n. 09 16-05-2012 PUBBLICITÀ NON SUPERIORE AL 40% A www.teleibs.it I P O C GIO G A O M live 1999 Diventa protagonista con L’ Se desideri ricevere il giornale tramite e-mail, basta scrivere a “[email protected]”, inserendo come testo “Richiesta di inserimento nella rubrica lettori” DIRETTO DA PIERA PIPITONE Periodico quindicinale di Opinione - Politica - Cultura - Sport - Cronaca L’editoriale di Piera Pipitone Tornano i migranti Foto Giuseppe Mangiapane A PAG. 3 Il pedinamento satellitare Il pedinamento o localizzazione satellitare è uno degli strumenti investigativi, ai quali, ad oggi, si fa più frequente ricorso. Ciò che spiazza maggiormente i giuristi è... MAZARA DEL VALLO Soppresso l’aliscafo Mazara-Pantelleria A partire dal 1 giugno il collegamento in aliscafo per l’isola di Pantelleria sarà effettuato da Trapani e non più da Mazara del Vallo. Il rischio della CASTELVETRANO Presentate le squadre Assessoriali dei due candidati a Sindaco soppressione... A PAG. 5 Qualcuno da qualche mese ha preso di mira il Liceo Classico e l’I.T. C. “F. d’Aguirre”. Nello scorso mese di marzo, all’apertura della scuola, il bidello trovò i pavimenti cosparsi di creolina. Un prodotto... di Franco Lo Re di Francesco Mezzapelle di Nicoletta Risalvato SALEMI Atti vandalici al Liceo classico: dalla creolina alle merendine A PAG. 9 A PAG. 10 A PAG. 11 /¶ Q 0$=$5$'(/9$//29LD6DOHPL7HO 75$3$1,9LD&DUOR0HVVLQD=RQD,QGXVWULDOH7HO 0$56$/$9LD0D]DUD7HO ZZZHVVHSLDXWRLW L’ n. 09 16-05-2012 3 L’editoriale di Piera Pipitone www.teleibs.it Tornano i migranti T orna in provincia di Trapani la paura di una nuova stagione di sbarchi clandestini provenienti dalle coste nord-africane. Già nell’ultima settimana si sono dove si trovano anche imigranti degli ultimi due sbarchi avvenuti durante la settimana. “Stiamo facendo il nostro dovere in linea con le tradizioni di ospitalità e di convivenza che Foto Giuseppe Mangiapane Accampamento provvisorio allo stadio Nino Vaccara di Mazara verificati alcuni sbarchi, non solo sulla costa di Lampedusa ma addirittura a largo di Mazara del Vallo, dove sono arrivati in 23 di cui uno minorenne, pare tutti tunisini. Sono stati intercettati a circa 12 miglia dalla costa mazarese dalla Guardia di Finanza. I nordafricani stavano effettuando la traversata a bordo di un natante lungo circa 12 metri che è stato sequestrato. I migranti sono stati accompagnati al centro di accoglienza comunale di S. Agostino, la Città di Mazara del Vallo ha sempre dimostrato, ma lo Stato deve aiutarci o non potremo più assolvere ad un compito doveroso ma molto costoso”. A dichiararlo è l’on. Nicola Cristaldi, Sindaco di Mazara del Vallo, a proposito dei sempre più frequenti sbarchi di immigrati in città. “Arriva gente di ogni genere ed a tutti cerchiamo di fornire una prima risposta con vestiario, nutrizione ed assistenza morale ma le nostre strutture non sono idonee ad ospitare un fe- in riferimento all’arrivo degli imminomeno così vasto ed in crescita. Tra grati, con la conseguenza di un calo l’altro, non tutti quelli che arrivano della qualità di sostegno alla popohanno rispetto per le strutture ospilazione. Ho chiesto al Prefetto di Tratanti e così i danni riportati cominpani di convocare apposita riunione ciano ad essere ingenti per le notecnica per affrontare la questione”. stre casse. Non si può Così conclude il sindaco di Mazara pretendere – dice il Sindel Vallo, intanto arrivano preoccudaco di Mazara del Vallo panti affermazioni dal Ministro degli – che noi si assolva ad un compito che dovrebbe Esteri Libico, Ashour Bin Khayal, che essere dello Stato senza allerta l’Italia e il resto dell’UE sul averne alcun sostegno se rischio di un peggioramento della sinon nelle forze dell’ordituazione. A questo allarme risponde ne e nella Prefettura che, il nostro Ministro degli Esteri, Giulio comunque, non Terzi, il quale a riintervengono cerguardo parla di tamente con risor“tema urgente” da se finanziarie. sottoporre all’UE Siamo pronti a per sollecitare i continuare nella colleghi a mettere nostra azione di in campo un vero e ospitalità se lo proprio piano di laStato ci sosterrà voro in cui l’Italia è finanziariamente, già in prima linea. almeno col rimborso delle C’è da aspettarsi, spese sostenute e documenquindi, il ripetersi di tate. Siamo anche disponibiquanto accaduto li ad attrezzare apposita strutnell’estate 2011 in tura di accoglienza se ci percui gli sbarchi eraverranno i finanziamenti per no all’ordine del adattare immobili di nostra giorno, ma al conproprietà che potrebbero estrario dell’anno Nicola Cristaldi sere idonei con alcuni inter- Sindaco di Mazara del Vallo precedente si speventi strutturali ed igienicora che da tale sanitari. Di fatto – aggiunge Nicola esperienza si possa, in questa nuoCristaldi – da settimane siamo cova stagione, affrontare il fenomeno stretti ad organizzare i nostri servizi al meglio e senza incidenti. Direttore Responsabile Piera Pipitone - Direttore Editoriale Antonio Pipitone - Editore IBS s.r.l. - Stampa, grafica e impaginazione IBS s.r.l. - Registrazione al Tribunale di Marsala n.191 Redazione: Corso Umberto I, 108 - Mazara del Vallo Tel./Fax 0923 940690 - e-mail: [email protected] - www.teleibs.it 0$=$5$'(/9$//29,$6$/(0,7(/ 75$3$1,9,$&$5/20(66,1$=,7(/ 9(1',7$2)),&,1$5,&$0%,&$552==(5,$ /¶ Q L’ n. 09 16-05-2012 5 Il pedinamento satellitare di Nicoletta Risalvato I l pedinamento o localizzazione satellitare è uno degli strumenti investigativi, ai quali, ad oggi, si fa più frequente ricorso. Ciò che spiazza maggiormente i giuristi è l’assoluta assenza di una disciplina scientifica del settore di riferimento, un’assenza per niente giustificabile a fronte di un tempo trascorso nel quale si sarebbe potuto procedere ad una regolamentazione organica di detto istituto. Il pedinamento satellitare pone sin dai suoi arbori una serie di problemi da affrontare e risolvere; come quello della sua compatibilità col dettato costituzionale che tutela il domicilio e la riservatezza e quell’altro circa il suo ruolo processuale. Nonostante infatti, in relazione a quest’ultimo punto, vi sia unanimità di consensi sulla natura dell’istituto, ritenuto “un mezzo di ricerca della prova atipico” a tutti gli effetti, dubbio è se esso configuri o meno un’attività irripetibile e pertanto atta a produrre risultati probatori direttamente utilizzabili dal giudice. Non essendoci innanzitutto una legislazione processuale della materia, la Cassazione ha cercato di fare da supplente della titolare, in modo (e lo si deve riconoscere) veramente impeccabile. Come logica vuole, la Cassazione per cercare di colmare le lacune ha trovato appiglio nella disciplina delle vecchie operazioni di pedinamento, come l’appostamento, l’osservazione o l’inseguimento per mezzo di autoveicolo. Il pedinamento elettronico “electronic surveillance”, utilizza il sistema di posizionamento geografico GPS (Global Positioning System), ad ora gestito dal Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti d’America e permette di non perdere mai di vista l’intera tracciabilità degli spostamenti di un veicolo o di una persona “a distanza”, con risultati migliori di quelli dei mezzi tradizionali sotto ogni profilo, sia per ciò che riguarda le possibilità di riuscita sia per la percentuale minore di rischi alla quale è sottoposto chi è autore del pedinamento. Il successo dell’istituto sta tutto nella grande scoperta dell’ingegneria elettronica che ha ideato e progettato i cosiddetti “transponder” satellitari, creati per calcolare longitudine e latitudine di un soggetto per via dei segnali GPS da loro captati nell’etere e poi ritrasmessi in nanosecondi e mediante comunicazione radio o a mezzo telefonia mobile, ad una o più stazioni riceventi. I dati raccolti dal “transponder” trasferiscono in tempo reale agli investigatori informazioni sulla posizione del pedinato che viene costantemente monitorato in ogni suo movimento. Per ciò che attiene alla natura giuridica dell’istituto, sebbene all’inizio si era cercato di ricondurre il pedinamento satellitare nell’alveo dell’intercettazione di comunicazioni, la giurisprudenza di legittimità è stata ferma nel negare la riconduzione dello stesso alla disciplina di cui all’art.266 c.p.p. Questa prima ipotesi, da subito smentita dalla Cassazione, non potrebbe in alcuna occasione essere accettata perché priva di qualsiasi appiglio interpretativo, anche lato. Neanche un’interpretazione estensiva o persino analogica potrebbe indurre a ritenere un mezzo che si limita a localizzare e monitorare i movimenti spaziali di uno o più individui a quello delle intercettazioni che riguarda esclusivamente “l’occulta presa di conoscenza, da parte di terzi e mediante congegni particolari, di comunicazioni riservate”. Tra l’altro le trasmissioni satellitari via GPS non avvengono mai in modalità riservata, in quanto ricevibili e fruibili da parte di tutti. Tale strumento non lede in alcuna occasione quella segretezza delle comunicazioni di cui al- l’art.15 della Cost, pur arrecando di certo un danno ad una altra riservatezza quella per- Nicoletta Risalvato sonale, quella di un individuo che sa di essere potenzialmente seguito nei propri spostamenti spaziali e temporali. Di tale mezzo atipico di ricerca della prova se ne può avvalere la polizia giudiziaria, sia su delega del pubblico ministero che di sua iniziativa, al fine di compiere tutti quegli atti necessari ad assicurare le fonti di prova e quant’altro debba servire per l’applicazione della legge penale. Sulla possibile “irripetibilità” del pedinamento satellitare la Cassazione non ha esitato a negarla del tutto, impedendo di conseguenza che i dati sugli spostamenti acquisiti tramite supporti informatici possano confluire nel fascicolo del dibattimento processuale. Ciò crea delle evidenti aporie, se è vero che per atto irripetibile si intende quell’atto che non può essere rinnovato nella sua ontologica essenza, pur se rievocabile, tramite la lettura del verbale, in un’occasione cronologicamente successiva, come si può escludere da tale novero il pedinamento satellitare? Se è pacifico, come da consolidata giurisprudenza, ritenere atti irripetibili oltre alle perquisizioni ed ai sequestri anche l’osservazione ed il tradizionale pedinamento, sulla base di quale fondamento giuridico la Cassazione nega tale natura al pedinamento per via GPS? L’ Medicina & Dintorni n. 09 16-05-2012 6 SALUTE E CORPO La parola all’esperto... a cura della Dott.ssa Angala Asaro Perdere peso con il metabolismo intermedio er perdere peso in genere si tende ad abbassare l’apporto calorico rispetto al fabbisogno giornaliero. Però non è sempre così semplice, anzi il più delle volte le varie diete ipocaloriche hanno un effetto limitato nel tempo o addirittura non portano a nessuno risultato. Inoltre spesso diete restrittive possono impoverire l’organismo di Sali minerali, e vitamine preziose per il benessere. Allora oltre a conoscere e valutare il metabolismo di base dell’individuo è bene tener conto anche del meta- P bolismo intermedio cioè capire come si bruciano i costituenti fondamentali di tutti gli alimenti, cioè zuccheri, grassi e proteine. La fonte di tutta l’energia utilizzata dai vari organismi deriva dalla respirazione cellulare, che avviene in ogni cellula e che degrada e riduce in sostanze piccole che poi verranno ossidati cioè bruciati dentro le cellula attraverso enzimi che comunque sono influenzati dal cibo ingerito, dalle secrezioni ormonali e soprattutto dalla tendenza variabile e specifica di ogni individuo ad utilizzare maggiormente alcune sostanze piuttosto che altre cioè dal proprio metabolismo intermedio. Tutti o quasi tutti abbiamo in dotazione un tipo di metabolismo neutro che tende fisiologicamente verso il veloce, cioè ad assimilare al meglio tutti i costituenti dei vari cibi e che ci dà la possibilità di crescere in modo sana e senza particolari squilibri. Solo dopo che questo si altera, per cause diverse che ci possono cau- sare disturbi fino a vere patologie. Dott.ssa Angela Asaro Per il sovrappe- Biologo Nutrizionista so, conoscendo [email protected] il metabolismo intermedio, si possono avere effetti positivi utilizzando al meglio la distribuzione del cibo ed eliminando cibi meno metabolizzati. Il metabolismo intermedio può essere, almeno in parte, determinato anche conoscendo bene il soggetto in sovrappeso e facendo opportune domande alla persona, relative allo stile di vita e al tipo di cibi utilizzati. Personalmente nel mio studio ho applicato dove opportuno queste semplici osservazioni ottenendo ottimi risultati. Trattamento delle adiposità localizzate e della cellulite associata A cura del dr. Michele Di Stefano L e adiposità localizzate sono quegli accumuli di grasso che si localizzano in determinati distretti corporei caratteristici per l’uomo e per la donna, come fianchi, addome, cosce, etc., che persistono anche dopo severe diete dimagranti, e che spesso si associano alla cellulite, la caratteristica pelle a buccia d’arancia, che tanto affligge le donne. La cellulite e le adiposità localizzate sono dovute a fattori costituzionali, ormonali, cattive abitudine di vita e alimentari, inoltre la cellulite viene considerata oggi una patologia dovuta alla cattiva microcircolazione nel tessuto adiposo. Oggi esistono diversi metodi di trattamento che spesso si associano. Possiamo dividere il trattamento delle adiposita localizzate in trattamenti cruenti, come l’intervento chirurgico di liposuzione, in anestesia generale/locale in sala operatoria, degenza e possibili complicanze rare, e trattamenti meno cruenti come l’infiltrazione del tessuto adiposo con farmaci lipolitici, la liposuzione chimica o della pausa pranzo (intralipoterapia, lipodissolve, idrolipoclasia cavitazionale) con lievi complicanze come ematomi e dolorabilità nella zona trattata, che possono perdurare per qualche giorno o settimana. Ma oggi grazie alla tecnologia è possibile trattare la cellulite e le adiposità localizzate con metodi alquanto incruenti ma altrettanto efficaci come la lipocavitazione, e la veicolazione transdermica o elettroporazione (idrofor) senza la necessità di introdurre aghi nella pelle, e senza interruzioni della vita sociale e lavorativa. Il trattamento può essere continuato anche nelle stagioni estive. La lipocavitazione consiste nella somministrazione at- traverso un apparecchio elettronico di ultrasuoni a bassa frequenza 40 khz. Gli ultrasuoni penetrando nel tessuto adiposo vanno a distruggere le cellule adipose (lipoclasia), le quali riversano il grasso nell’inter- stizio attraverso il fenomeno della cavitazione con la formazione di microbolle, che implodendo danneggiano solo le cellule adipose meno resistenti degli altri tessuti. Con la nuova legge solo i medici possono effettuare la cavitazione ultrasonica a bassa frequenza 40/ 80 khz, in quanto un cattivo uso non competente può arrecare dei danni al paziente. Il grasso versato poi viene riassorbito gradatamente attraverso la circolazione sanguigna senza comportare modificazioni del colesterolo e dei trigliceridi e senza affaticamento del fegato e del rene (bere almeno due litri di acqua al di per i ne seguita dal primi due giorni). Lo stesso avviene controllo ecocon la veicolazione trasdermica o grafico in studio elettroporazione (idrofor) con la quadel tessuto adiDr. Michele Di Stefano le i principi attivi (fosfatidilcolina, liposo, del fegato diplomato master in pasi, carnitina, aminofilina, caffeina, e dei reni sia pri- medicina estetica e sostanaze anticellulite vengono ma che durante università di Siena fatti assorbire attraverso la cute in e dopo il trattamodo incruento senza pungerla, mento in assoluta sicurezza per il evitando cosi ematomi e fenomeni paziente. La veicolazione transderallergici. mica (hidrofor) viene anche impieLe due applicazioni che durano cirgata per la terapia del dolore con la ca 40/60 minuti vengoveicolazione di no associate e complefarmaci antintate con un massaggio fiammatori, analdrenante linfatico con la gesici, neurotovacuumterapia o il masnici nel trattasaggio manuale. mento di LomIl trattamento viene combalgie, sciatalpletato da una dieta gie, cervicobraIdrofor veicolatore equilibrata ad hoc forchialgie contumulata. I due trattamenti non prevesioni traumatismi, nevralgie, condono controindicazioni e non pretratture, dolori cronici (herpes zosentano effetti collaterali in quanto i ster) senza effetti collaterali e con farmaci non passano in circolo e rerisultati eccellenti già dalla prima stano nell’interstizio adiposo per seduta. alcuni giorni espletando il loro effetto gradualmente. La terapia [email protected] L’ n. 09 16-05-2012 Incontro di studio su Placido Rizzotto a Palazzo Steri a cura Caradonna Flavia Maria L a mafia e le sue vittime: una retrospettiva attraverso i processi che hanno fatto la storia. Giovedì 3 maggio 2012, si è svolto l’incontro “Placido Rizzotto e altri caduti per la libertà contro la mafia”. L’evento è stato organizzato dall’Università degli Studi di Palermo e dall’Istituto Gramsci Siciliano, ed ha avuto luogo nella sala Magna dello Steri alle ore 16.30. In occasione del 30° anniversario dell’assassinio di Pio La Torre e Rosario di Salvo e del 65° anniversario della strage di Portella della Ginestra, sono stati presentati gli atti processuali di que- sti ed altri delitti di Cosa Nostra durante la prima metà del ‘900, donati all’archivio dell’Istituto Gramsci Siciliano da Salvo Riela, avvocato penalista, ex deputato e membro della commissione Giustizia della Camera. Ha presieduto i lavori Salvatore Ni- cosia, presidente dell’Istituto Gramsci Siciliano. Sono intervenuti Vittorio Coco, dottore di ricerca in Flavia Caradonna Storia contemporanea all’Università di Palermo, Michele Figurelli, ex senatore e membro dell’Istituto Gramsci Siciliano, Vito Lo Monaco presidente Centro Studi Pio La Torre, Salvatore Lupo, ordinario di “Storia contemporanea” all’Università di Palermo, Francesco Petrotta, scrittore e studioso della strage di Portella della Ginestra, Salvo Riela, avvocato penalista, Pasquale Scimeca, regista del film “Placido Rizzotto” e Marcello Sorgi, giornalista de “La Stampa”. Tutte personalità, che con le loro parole hanno fatto riflettere, perché il tempo continua a passare imperterrito, ma le ferite e il dolore rimangono lì, sempre vive. Non dimentichiamoci dei veri eroi,perhè è solo grazie a loro, se qualcosa sta cambiando. E allora perché non ricordare una frase detta dallo stesso Rizzotto: “Questa terra che ci ha cresciuto può essere la nostra libertà, il nostro futuro, la nostra speranza!”. 7 ForTunes a cura di Riccardo Russo Cinque ragazzi, grande musica! I ForTunes è una band di Palermo composta da Giuseppe Leggieri alla batteria, Giorgio Siniscalchi alla chitarra, Giulio Lembo al Bassoe voce, StéphaniePalancher al piano e tastiere e dalla instancabile Danila Minio voce e leader del gruppo. Il loro sound è immediatamente vivace; il repertorio è composto da riarrangiamenti di brani degli anni ’50 e ’60 sia del panorama musicale italiano che internazionale spaziando dal rock al pop, il tutto farcito dalla verve comica della cantante, inarrestabile sul palco. Vanno in crescendo, coinvolgono anche i più distratti e non puoi fare a meno di staccarti dalla sedia dove già eri costretto a battere il piede a tempo di rock. Stéphanie tesse al piano e ai synth le armonie e gli arrangiamenti, Giuseppe e Giulio sono la colonna portante in quanto sezione ritmica, sempre precisi e incalzanti, Giorgio con un multieffetto collegato alla chitarra colora ora con suoni puliti tipici del Rock’n’roll, ora con le distorsioni più moderne e Danila spacca di brutto incantando con la sua verve ironica! Sentiamo direttamente dalla voce di quest’ultima cosa ha da dirci sulla band: “ Ci siamo formati nel 2009 da un’idea venutami assieme a Stéphanie dopo aver visto suona- Riccardo Russo re un gruppo dal vivo. Dopo aver provato qualche componente nel 2010 la line-up era già praticamente quella attuale. L’idea principale, è quella di fare cover d’impatto che facciano divertire sia il pubblico che la band. Io ho iniziatoda bambina al teatro Massimo come voce bianca e cantante solista in alcune opere, gli altri vengono tutti da precedenti esperienze musicali e già dalle prime esibizioni in pubblico nei locali palermitani abbiamo riscosso notevole consenso. Non facciamo solo musica ma anche intrattenimento ed animazione, è questo il nostro punto di forza. Ad oggi i ForTunes continuano la loro attività concertistica dal vivo in giro per locali di Palermo e non, muovendosi in tutta la Sicilia, sia in versione elettrica che in trio acustico, offrendo un repertorio vario, mai monotono e sempre esilarante.” Posso solo confermare quanto ha asserito e darvi una chicca che le ho appena strappato, suoneranno presto al Diva di Mazara del Vallo, quindi ci aspetta una serata davvero divertente perché “in Rock we trust!”. L’ n. 09 16-05-2012 L’ MAZARA DEL VALLO INTERVISTA N 8 di Viola Rizzo elle scorse settimane si sono dimessi alcuni consiglieri comunali facenti parte della Commissione che dovrebbe supervisionare il lavoro che l’amministrazione sta facendo per la revisione del p.r.g. di Mazara del Vallo, poi sostituiti dal Consiglio. E’ l’occasione per verificare lo stato dell’arte e riflettere su alcuni aspetti legati proprio all’iter che seguono i piani regolatori eche solitamente sono forse poco considerati. Ne parliamo con l’Avv. Riccardo Dado. Avvocato perché parlare ancora di p.r.g.? “Ilp.r.g.di una Città costituisce uno degli strumenti più efficaci e concreti a disposizione della politica per favorire una ripresa economica della città, quantomeno in settori importanti che, ormai da tempo languono. Sappiamo che attraverso la modulazione o revisione degli indici di edificabilità esistenti o con l’individuazione di nuove aree da destinare alla edificazione oppure all’artigianato o al commercio, si possono stimolare l’impresa e l’occu- Piano regolatore: mancata occasione e danni pazione. Si possono individuare anche sistemi di implementazione di nuove tecnologie, di cui prima non si parlava: pensiamo ad esempio alla possibilità di disciplinare l’installazione e l’utilizzo del fotovoltaico, con conseguenti investimenti nel settore privato e non. Ma non dobbiamo dimenticare che il prg è lo strumento principe di pianificazione del territorio;una pianificazione che deve però avvenire col giusto contemperamento degli interessi pubblici e privati in gioco. Grazie ad esso si garantiscono lo sviluppo armonico e la migliore vivibilità del territorio con la realizzazione di adeguati spazi pubblici destinati ai cittadini, i quali, in assenza del piano o nei casi di sua mancata attuazione, subiscono danni sotto diversi profili”. A che tipo di danni si riferisce? “Quando viene adottato un piano regolatore, il diritto di proprietà di singoli cittadini, viene sacrificato al superiore interesse pubblico alla realizzazione di un opera destinata alla collettività, ovvero le proprietà private vengono vincolate alla realizzazione di opere quali piazze, parcheggi o strade, con l’impossibilità materiale al loro sfruttamento o godimento ed azzeramento del loro valore di scambio. A distanza di anni, la mancata attuazione delle previsioni di piano, regala ai cittadini, stavolta intesi come comunità, un ulteriore danno: la mancata realizzazione di opere o spazi pubblici! Ad esempio, nel Comune di Mazara i cittadini hanno subito l’imposi- zione di vincoli espropriativi sulle loro proprietà per quasi un decennio (ndr il prg è stato approvato nel 2003). Ed oggi, purtroppo, non sono state realizzate molte delle opere per le quali erano stati imposti i suddetti vincoli”. È solo il Comune di Mazara a trovarsi in questa situazione?...e da quanto tempo? “I vincoli espropriativi previsti nel prg di Mazara sono decaduti già dal 2008, ma ci sono altri Comuni in condizioni simili. Penso al vicino Comune di Campobello di Mazara oppure al Comune di Palermo. Ma, con questo, non bisogna certo sottovalutare la situazione. Abbiamo iniziato e vinto diverse cause per i cittadini i cui terreni erano vincolati, anche contro il Comune di Mazara, il quale ultimo è stato costretto a sborsare migliaia di euro per essere risultato soccombente nei vari giudizi. Anche questa spesa costituisce un danno indiretto per la comunità. La revisione del prg (ndr è stata questa la scelta fatta dal Comune di Mazara in luogo di procedere con l’adozione di un nuovo prg)è una attività importante e necessaria; non bisogna mancare l’occasione di favorire l’economia in un periodo molto difficile, evitando, al contempo, di arrecare danni concreti ai cittadini, sia come singoli e sia come collettività. Tutti noi dobbiamo essere più sensibili al problema perché la mancata realizzazione di un giardino pubblico o di una piazza ci penalizza tutti. Credo sia sempre opportuno parlare di prg e sollecitare la politica a lavorare alacremente su questioni così importanti.” Firmato protocollo d’intesa fra il Ministero della Pesca ed Acquacoltura del Congo-Brazzavile ed il Distretto della Pesca della trasformazione del pescato; striale ed acquacoltura. Abbiamo “Con il protocollo siamo pronti a cresottolineato il Presidente Tumbioloesso contempla inoltre l’avvio, nei potuto ammirare la cantieristica naare un modello di Distretto della Penon rappresenta solo un’opportunisuddetti ambiti, di progetti condivisi vale, le aziende di trasformazione del sca simile a quello Siciliano, fondatà di cooperazione economica ma è nei settori della ricerca, innovazione pescato e l’industria del freddo. In to sul rispetto dei principi della ‘Blue anche un importante strumento di Congo-Brazzavile –ha Economy’, cioè sulla redialogo fra due popoli, quello siciliaspiegato- abbiamo una sponsabilità e sulla salvano e quello congolese, per l’intraprecosta relativamente piccoguardia delle risorse masa di progetti che, a partire dalla pela ma con un porto molto rine”. Così ha dichiarato il sca, potranno estendersi in altri setimportante ed un mare ad Ministro della Pesca e deltori favorendo una crescita sinergialto potenziale alieutico. l’Acquacultura della Reca dei nostri due sistemi nel rispetto Ci sono molte attività che pubblica del Congo, Heldelle risorse ambientali a nostra dipossiamo intraprendere lot Matson Mampouya che sposizione. insieme al Distretto della il 10 giugno ha firmato inInoltre, ringrazio il Ministro MampouPesca per trasformare il sieme al Presidente del ya -ha concluso Tumbiolo- per aver Distretto, Giovanni Tum- da sx On. Salvino Caputo - Min. Hello Matson Mampouya Presidente nostro sistema di pesca accettato con grande entusiasmo il tradizionale ed artigianale. biolo, un protocollo di intenostro invito per la presenza permaGiovanni Tumbiolo - Assessore Elio D’Antrassi Abbiamo grande fiducia sa per l’avvio di una coonente di un rappresentante del Cone formazione professionale e giovaper la realizzazione di perazione. Il protocollo d’intesa fra il nile. questo partenariato in Congo ed il Distretto Pesca è stato Nel protocollo è prevista, altresì, la tempi rapidi e ciò, inolsiglato, a Palermo, presso la “Sala creazione di nuovi porti in Congo attre, rafforzerà l’amicizia Rossa” dell’Assemblea Regionale traverso il know-how sviluppato dal fra i nostri popoli”. InfiSiciliana, alla presenza dell’AssesDistretto della Pesca Siciliano e la ne il Ministro congolesore Regionale alle Risorse Agricorealizzazione di una struttura fornita se ha annunciato la le ed Alimentari della Regione Sicidi strumenti necessari per il controlpresenza di uno spazio liana, Dott. Elio D’Antrassi, del Presidente della Commissione Attività lo del traffico marittimo secondo le dedicato alla Repubblica del Congo in occaProduttive all’Ars, On. Salvino Caputecnologie più avanzate in materia sione dell’importante to, dei rappresentanti delle categodi monitoraggio dei natanti e di sicumanifestazione “Slow rie produttive e sindacali e dei memrezza della navigazione “Siamo stati Sea Land” - promossa bri dell’Osservatorio della Pesca del sedotti - ha dichiarato il Ministro da Regione Siciliana, da sx Salvatore Asaro - Presidente Giovanni Tumbiolo Mediterraneo. Mampouya, in visita dal 8 al 10 magSlow Food, Comune di L’accordo prevede la creazione di un gio al Distretto della Pesca - dal Ministro Hellot Matson Mampouya Mazara, ICE e Distretto della Pesca distretto della pesca in Congo e la modello del Distretto della Pesca go-Brazzaville all’interno dell’Osserche si svolgerà a Mazara del Vallo cooperazione nel campo della filiecosì come è strutturato e dall’attività vatorio della Pesca del Mediterradal 8 al 10 giugno. “Il protocollo firra ittica, della cantieristica, della pedi gestione responsabile delle risorneo”. mato con il Ministro Mampouya -ha sca industriale, dell’acquacoltura e se alieutiche legata alla pesca induLa Redazione L’ n. 09 16-05-2012 9 MAZARA DEL VALLO “L’isola che non c’è” Soppresso l’aliscafo Mazara-Pantelleria dal Fli che conta di ben due assessori in giunta. L’ultima finanziaria regionale, tra l’altro in gran parte impugnata dal commissario dello stato, ha tagliato proprio i fondi per i collegamenti marittimi con le isole minori. Fli ha votato a favore mentre io ed il mio partito abbiamo votato contro poiché si tratta di una legge finanziaria che va contro gli interessi della Sicilia e dei siciliani. In merito all’atteggiamento del primo cittadino –ha aggiunto Scilla- non posso che evidenziare il perpetuare di un’azione politico-amministrativa incapace di difendere il territorio ed espressione di un profondo disamore nei confronti dei cittadini mazaresi. Atteggiamenti e sentimenti, che avevamo già constatato nella catastrofica gestione della questione Abele Ajello e area emergenziale”. Sulla vicenda era intervenuto anche il consigliere provinciale Silvano Bonanno il quale ha chiesto formalmente un intervento da parte del presidente della Provincia Mimmo Turano per verificare l’ipotesi di soppressione della tratta. “Mazara del Vallo –ha scritto Bonanno- è il punto più vicino all’isola di Pantelleria: 58 miglia. Questo significa che per raggiungere l’isola si risparmiano circa tre ore rispetto alla tratta Trapani Pantelleria, risparmio anche di gasolio e quindi per le tasche dei turisti. Mi chiedo perché come mai sia possibile la soppressione dell’aliscafo da Mazara alla luce di un decreto regionale che consente questa tratta dal 1 giugno 2010 al 1 giugno 2015. Ho profondo rispetto – conclude Bonanno- per la città di Trapani ma gradirei lo stesso rispetto per tutti i mazaresi che hanno inve- stito la loro attività nel settore turistico e dei trasporti”. Bonanno aveva infine invitato Turano a contattare il sindaco Nicola Cristaldi per pianificare, urgentemente, un miglioramento dei collegamento tra l’aeroporto di Birgi ed il porto di Mazara dove predisposto l’ormeggio dell’aliscafo della “Ustica Lines” che dal 2010 gestisce il servizio dal 1 giugno al 15 ottobre. Nei giorni scorsi però il rischio si è tramutato in realtà dopo che la stessa Amministrazione comunale di Trapani ha annunciato l’avvio del collegamento sempre garantito dall’Ustica Lines con l’aliscafo “Carlotta M.”, lo stesso che copriva la tratta da Mazara verso l’isola. Sulla vicenda non è mai intervenuta, stranamente, l’Amministrazione comunale di Mazara del Vallo che ha assistito all’evolversi della situazione per affidare infine il suo pensiero al consigliere comunale Vito Gancitano (“Liberi per il Pdl) il quale attraverso una nota ha sottolineato: “spiace notare –ha scritto Gancitano- come forze politiche che a livello regionale sostengono il Governatore Lombardo, invece di opporsi con determinazione, non fanno altro che attaccare l’Amministrazione comunale che nella circostanza poco può fare trattandosi di tratte sociali a carico dell’ente Regione. Mentre il Sindaco Cristaldi lavora per far sì che questa Città diventi un polo di attrazione turistica, altri invece vogliono impedire tutto questo. Tutti insieme –ha concluso Gancitano- dovremmo lottare per conquistare un collegamento marittimo duraturo, tramite traghetto e non tramite semplice aliscafo, non solo con l’isola di Pantelleria ma anche con Lampedusa e la Tunisia”. Personalmente credo che, al di là delle motivazioni “logistiche” o “finanziarie”, la soppressione del collegamento in aliscafo Mazara-Pantelleria sia stata il frutto di una nuova strategia politica volta a far terra bruciata nei confronti della Città di Mazara del Vallo e della sua Amministrazione. Non è infatti escluso che la decisione sia conseguenza dello “strappo” fra il sindaco Nicola Cristaldi ed il senatore Antonio D’Alì; strappo reso ancor più insanabile alla luce anche dei risultati delle amministrative con il sen. D’Alì concentratissimo a rafforzare, per ovvii motivi, la sua visione “trapanicentrica” a discapito, nel caso specifico, della Città di Mazara del Vallo. Alla soppressione del collegamento in aliscafo con Pantelleria è dedicato un ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale che si svolgerà il 21 maggio. Chissà se in quell’occasione il Consiglio comunale sappia, nella sua interezza, prendere posizione unitaria di fronte alle evidenti manovre che, ad alti livelli, vedrebbero la Città esclusa dalle possibilità di sviluppo, vedasi anche la questione ristrutturazione Ospedale “Ajello” e la connessa unità di radioterapia. Francesco Mezzapelle Messaggio politico elettorale commissionato dal committente Ernesto Gandolfo A partire dal 1 giugno il collegamento in aliscafo per l’isola di Pantelleria sarà effettuato da Trapani e non più da Mazara del Vallo. Il rischio della soppressione del collegamento Mazara-Pantelleria era stata già paventata lo scorso aprile dal coordinamento locale di Futuro e Liberta per l’Italia. “Sembra –aveva scritto il Fli mazarese- che il Comune di Pantelleria, considerata Mazara del Vallo mal servita rispetto a Trapani (da Aeroporto e da altre vie di collegamento), e basandosi sulla razionalizzazione e sul ridimensionamento delle tratte marittime visti i tagli che la Regione Siciliana ha effettuato sui trasporti (il 20% nell’ultima manovra finanziaria) abbia chiesto all’Assessorato regionale per le Infrastrutture e Mobilità la soppressione dell’aliscafo Pantelleria/Mazara del Vallo nel nuovo piano di riassetto delle tratte dei collegamenti alle isole minori. In particolare –si legge in quella nota del Fli- il Comune di Pantelleria ha chiesto che l’aliscafo parta da Trapani e non più da Mazara del Vallo”. Il coordinamento comunale di “Futuro e Libertà per l’Italia” aveva inoltre accusato l’on. Toni Scilla per non aver preso posizione nei confronti dell’”amico” sindaco di Pantelleria, Di Marzo, e l’Amministrazione comunale mazarese per il mancato intervento al fine potere evitare la soppressione del servizio per il quale avevano investito diversi operatori turistici mazaresi. Non si è fatta attendere però la reazione del deputato regionale di Grande Sud: “se la tratta Mazara-Pantelleria è stata soppressa –ha scritto Scilla- lo si deve alle scelte del governo regionale presieduto da Raffaele Lombardo e sostenuto con forza e convinzione Favole e posia I l 30 aprile 2012, presso la Cartomania di Antonella Craparotta, si è svolta una serata di poesia all’insegna delle fiabe, con la presentazione del libro “Al di là dello specchio fatato – fiabe in poesia” di Cinzia Demi. La poeVito Marino tessa, nata a Piombino, è operatrice culturale, scrittrice e saggista. Al suo attivo ha già diverse pubblicazioni come: “Incontriamoci all’inferno”, “Il tratto che ci unisce”, “Caterina Sforza. Una forza della natura fra mito e poesia”. Dopo la scuola, credo che un rispettabile negozio di libri sia il luogo più adatto per la divulgazione della cultura. Il libraio, in questo caso la nostra Antonella, per la sua professione, nella presentazione di un libro culturale deve essere all’altezza di interpretare e giudicare il pensiero dell’autore e, nel vendere l’opera, deve saper consigliare i suoi clienti, producendo una critica costruttiva. Per Castelvetrano la presentazione di un libro presso una libreria è un’iniziativa nuova, che Antonella ha attuato per la seconda volta, con previsioni di futuri sviluppi. Quando le pubbliche istituzioni sono assenti, o non possono espletare i loro numerosi compiti per mancanza di fondi, è giusto che l’iniziativa privata, svolta da operatori più attenti e lungimiranti, attui questi progetti. La fiaba, questo sogno infantile, che tuttavia vegeta anche nella persona adulta, permette di entrare in un altro mondo dove tutto è più facile, dove illusione e realtà sono unico elemento. Questo genere letterario nato nel V secolo a.C. con Esopo, ha un fine moralistico e rappresenta i vizi e le virtù degli uomini. Inoltre, aiuta la fantasia, serve a conoscere di più se stessi ed ha un valore pedagogico. Anche la poesia è antichissima; essa è nata prima della scrittura: le prime forme di poesia erano orali, come l’antichissimo “canto a batocco” dei contadini e i racconti dei cantastorie e cuntastorie. Poesia, questa dolce espressione dettata dall’anima e dai sentimenti più puri del nostro io, è presente in tutti noi; spetta però al poeta saperla esternare e trasmetterla ai probabili lettori. Inoltre, ha in sé alcune qualità della musica e riesce a trasmettere emozioni e stati d’animo in maniera più evocativa e potente di quanto faccia la prosa. L’umanità non può fare a meno della poesia come della favola. Cinzia Demi nel suo volume ha voluto e saputo assemblare i due elementi e, traducendo in versi, con una sua libera interpretazione, alcune fiabe più famose dei vecchi tempi, ne ha tratto le sue conclusioni. Vito Marino n. 09 16-05-2012 10 CASTELVETRANO Gli assessori di Errante Gli assessori di Lo Sciuto Il candidato sindaco Felice Errante ha reso noto i Il Dr. Giovanni Lo Sciuto, candidato a sindaco nel- nominativi degli altri due assessori designati. Si la città di Castelvetrano ha comunicato negli scorsi tratta della dottoressa Francesca Catania per Cit- giorni tutti i nomi ufficiali della sua squadra di as- tà Nuova, e del dr. Vito Fazzino in quota Udc. Si sessori designati. La scelta è ricaduta nelle per- completa così la squadra che aveva visto in prima battuta la nomina di Francesco Lombardo, sempre in quota Udc, di Paolo Calcara per l’Api, di Marco Campagna per il PD, e di Angela Giacalone sone di Giulia Bongiorno (Pid), Giacomo Centonze, Giuseppina Fiore, Francesco Rizzo, Giuseppina Siena (Avvenire). Com’è noto i suddetti sono stati nominati al pri- come tecnico. “Siamo particolarmente soddisfatmo turno e vengono riconfermati. ti delle scelte che abbiamo compiuto- afferma Felice Errante- abbiamo scelto professionisti castelvetranesi che operano nel territorio sia nel campo professionale che nel delicato campo del sociale.” Invece il nuovo assessore designato è Antonino Mistretta che ad oggi ricopre la carica di Assessore all’Agricoltura alla Provincia Regionale di Trapani, in quota Alleanza per la Sicilia. Messaggio politico elettorale commissionato dal committente Giuseppe Mistretta L’ L’ n. 09 16-05-2012 11 SALEMI Detto fra noi a cura di Franco Lo Re Atti vandalici al Liceo classico: dalla creolina alle merendine Qualcuno da qualche mese ha preso di mira il Liceo Classico e l’I.T. C. “F. d’Aguirre”. Nello scorso mese di marzo, all’apertura della scuola, il bidello trovò i pavimenti cosparsi di creolina. Un prodotto, usato una volta come disinfettante. Poco conosciuto dalle nuove generazioni. Il fortissimo acre odore impedì il regolare svolgersi delle lezioni. Gli studenti furono dirottati nelle aule dell’Istituto Tecnico. Ma la furia vandalica non si placò. Meno di una settimana dopo infatti locali dell’ I.T.C. furono dati alle fiamme. Episodi senza precedenti a Salemi Danneggiate gravemente quattro aule. Gli attentatori, prima di appiccare le fiamme, accatastarono mobili e suppellettili nelle classi poi andate a fuoco. Il liceo avrebbe dovuto ospitare, nell’ambito di un progetto sulla legalità, un dibattito con il dirigente dell’anticrimine della questura di Trapani, Giuseppe Linares. Mentre la locale stazione dei Carabinieri non ha smesso di indagare, di nuovo ignoti, alcuni giorni fa, sono ritornati in azione. Il Liceo è lo stesso. E’ la mano? Vetri rotti per scardinare due gettoniere di distributori di merendine e bibite. Un rischio grande per un esiguo ricavato. Una ragazzata? Forse un depistaggio. Intanto la struttura è priva di adeguato sistema di allarme. IlPolo Museale nei festivi rimane chiuso Si fa presto a dire Cultura. Come si fa presto a dire Turismo legato alla Cultura. Dopo la trasformazione del Collegio dei Gesuiti in Polo Museale, avvenuta in tutta fretta in occasione della visita del Capo dello Stato due anni fa, avevamo sperato in una inversione di tendenza. Per la fruizione del Museo della Mafia, di quello del Risorgimento e della mostra del FAI “Paesaggi d’Italia” e dell’Arte Sacra i turisti sono pregati di non venire nei giorni festivi. Diversamente troverebbero tutto chiuso. E’ successo il primo maggio. Una situazione peraltro non nuova. Già in altre occasioni il Comune era stato messo sotto accusa. Tutto invano. Tutto desolatamente chiuso anche il Castello. Un vero peccato. Le reazioni polemiche da parte di albergatori, ristoratori e di chi si è attrezzato per offrire prodotti ai turisti non si sono fatte attendere. Si scopre così che dopo circa quattro anni di proclamisgarbiani, non esiste nessuna programmazione per preveda l’obbligo di rendere fruibile il complesso museale nelle giornate festive. Solo aria fritta fino ad oggi. Una scelta contraddittoria rispetto alle politiche turistiche dichiarate in tutti questi anni. Se i musei non sono aperti durante le feste quando dovrebbero esserlo? Una ulteriore dimostrazione che l’etichetta di “città turistica” troppo spesso evocata, è rimasta solo una parola vuota? Il Comune è sprovvisto persino di un Ufficio Turistico. Finanziato un progetto di consolidamento di Monte Rose Sembra essere arrivata in dirittura d’arrivo la soluzione dell’annoso problema delle Franco Lo Re frane che alle prime piogge puntualmente hanno interessato la parte di Monte delle Rose che sovrasta le vie cittadine Paolo Olivieri e Marsala. Zona a rischio idrogeologico e in verità poco idonea per l’espansione urbanistica di cui è stata oggetto. La natura quando è violata, spesso si vendica. E così, a fronte di scellerate decisioni, si è resa necessario l’intervento della mano pubblica. Che ha il volto generoso di mamma Regione. Un progetto esecutivo e cantierabile per un importo di 1.650.000 euro, il cui studio geologico è stato effettuato dalla pluriaccreditata Caterina Caradonna, è stato finalmente approvato. Il decreto è stato emanato dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente, servizio Difesa del suolo, il decreto riguardante la linea di intervento del FESR 2007-2013, “miglioramento dell’assetto idrogeologico”. Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il Comune indirà la gara d’appalto. Dopo di che, l’opera dovrebbe essere completata entro un anno. Ma il condizionale è d’obbligo. Aumentano i disservizi del Pta: carenza di autisti e radiologi Anche i rilevatori del censimento non sono stati pagati Ci stato assicurato sia dai dirigenti dell’Asp sia dell’assessore Massimo Russo che in seguitoal declassamento da Ospedale in PTA ( presidio territoriale ambulatoriale) la nuova struttura sanitaria di Salemi avrebbe quantomeno assicurato quel poco che c’è da garantire al cittadino. E invece, fatta eccezione per qualche settore, il Presidio presenta lacune abbastanza inquietanti. Dopo oltre un anno il reparto radiologia rimane privo di un titolare, mentre i tecnici invece che potenziati sono stati ridotti. Tutti e tre debbono garantire la reperibilità anche nelle ore notturne, con tutti i disagi che sono facilmente intuibili sia per gli operatori sia per gli utenti. Come se non bastasse, degli autisti delle autoambulanze è rimasta solo una unità. Gli altri trasferiti altrove. In caso di emergenza, si deve attendere che arrivi qualcuno da Marsala. Insomma, quando s’imbocca la strada del declassamento, si sa da dove si comincia ma non quando si finisce. Abbiamo chiesto un po’ in giro per la provincia e abbiamo avuto la conferma. I giovani rilevatori che hanno prestato la loro opera per conto dell’Istat per il censimento della popolazione nell’anno 2011 sono stati regolarmente saldati. In tutti i comuni, già da diversi mesi. Ma non a Salemi. Eppure si tratta solo di una partita di giro. Significa che i fondi, appena vengono accreditati presso le casse comunali dall’Istituto statistico, l’assessore competente provvede a redigere la delibera mentre l’ufficio finanziario deve provvedere a inviare il mandato alla banca. Ma qualcosa non è andata per il verso giusto. I soldi non sono stati riscossi e il malumore è grande. Il direttore dell’ufficio nel frattempo è stato sostituito. La nuova responsabile ci ha assicurati che al più presto i mandati saranno emessi. /¶ Q