Blocnotes operaio 86

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Blocnotes operaio 86
86-----------------bloc notes 10 agosto
Pronto Telecom/una storia italiana (2a parte)
2. La privatizzazione
Sotto la presidenza di Guido Rossi, il 20 ottobre 1997 viene attuata dal governo la
privatizzazione della società.
a partire da quella maledetta privatizzazione del '97 la Telecom è stata letteralmente
saccheggiata. Vale la pena ricordare che per il 36% del capitale in quell'anno lo stato
incassò 26 mila miliardi di lire, circa 12,5 miliardi di euro. L'obiettivo era di formare un
nocciolo duro di capitalisti-gestori della società, ma fallì sul nascere: invece del
nocciolo duro si formò un «nocciolino» che con poco più del 6% controllava e gestiva
Telecom. Il capitalismo italiano in quella occasione non fece bella figura. E in seguito
ne
fece
di
peggiori.
Neppure un anno e mezzo dopo alcuni «capitani coraggiosi» - definizione di D'Alema capitanati da Colaninno, lanciarono una Opa (attraverso la Tecnost) su Telecom e con
circa 61 mila miliardi di lire - quasi tutti a prestito - ne assunsero il controllo. Poi
Olivetti (di Colaninno) e la Teconst si fondono e a controllare Telecom (con il 22% di
Olivetti) è una società lussemburghese: la Bell. A questo punto iniziano i saldi per far
cassa e pagare l'enorme debito: in testa Sirti e Italtel. Poi un nuovo scandalo: la Bell
(che ha il controllo indiretto di Telecom), viene ceduta a una nuova cordata che per il
23% della Olivetti posseduta da Bell versano ai capitani coraggiosi 4,175 euro per
azione, contro un valore di mercato di 2,25 euro. Una pluvalenza enorme (1.5
miliardi) per chi vende. Un affare per chi compra (Tronchetti Provera e i Benetton) che
riescono a evitare il lancio di una Opa, senza che nessuna autorità di controllo abbia
qualcosa da ridire. Solo il fisco osò aprire bocca sostenendo che Bell era una società
falsa lussemburghese. Ci fu un accertamento con adesione e alla fine i soci di Bell
dovettero scucire 156 milioni di euro. Cioè niente. Alla fine dell'operazione Telecom è
controllata dalla finanziaria Olimpia partecipata al 60% da Tronchetti Provera.
Nel 2003 un altro scandalo: la fusione tra Telecom e Olivetti. In questo modo tutti i
debiti contratti dalla società acquirente vengono addossati alla società preda, cioè la
Telecom.
letture di fabbrica
Rinaldo Gianola
Diario Operaio
La condizione del lavoro nella crisi italiana
Un viaggio attraverso l'Italia in crisi. Rinaldo Gianola, vicedirettore de "l'Unità", ci racconta le
storie di quei lavoratori che hanno vissuto in prima persona la crisi economica, presidiando le
fabbriche, facendo lo sciopero della fame, occupando strade, stazioni e vecchie carceri, salendo sui
tetti e sulle gru. Trascurati dalle tv e dai giornali, abbandonati dal governo e dalla politica, delusi
dalla sinistra e a volte lontani anche dai sindacati, milioni di lavoratori, garantiti e non, hanno
cercato in questa lunga e dolorosa crisi italiana di farsi sentire e di farsi vedere, di testimoniare con
il loro impegno il diritto a difendere un’occupazione, un reddito dignitoso, una speranza di
cambiamento. Combattono una battaglia forse fuori dal tempo, in un paese che non riconosce più il
lavoro come un valore su cui costruire una società giusta e solidale. Le loro storie rappresentano
l’altra faccia, quella vera, di un’Italia smarrita e delusa dalle promesse berlusconiane.
libero mercato Microepressofusioni-Roletto
15 dipendenti