leggi periodico - Comune di Castiglion Fiorentino

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leggi periodico - Comune di Castiglion Fiorentino
POSTE
ITALIANE S.P.A.
PUBBLICITA’ DIRETTA NON INDIRIZZATA - TASSA PAGATA - AUT. NR. DCB/ 345 AD DEL 25/01/2005 - AREZO
PERIODICO DI INFORMAZIONE COMUNALE
WWW.COMUNE.CASTIGLIONFIORENTINO.AR.IT
Anno XXXIV - Gennaio Febbraio 2010 - n. 01-02 Periodico mensile - Autoriz. del Tribunale di Arezzo n. 7 del 12/04/1975 - Direttore Responsabile Simona Santi Laurini
In ricordo di due Castiglionesi
Nel breve arco
di due giorni di
dicembre sono
scomparse due
figure che hanno
segnato a lungo la
vita della nostra
città: Arnaldo
Valdarnini e
Girolamo Presentini.
Due
uomini
“pubblici” nel senso
pieno della parola,
abituati per questo a
manifestazioni e
cerimonie. Eppure,
per come li ho
conosciuti, sono convinto che sarebbero stati ben poco
interessati a una commemorazione, erano infatti persone
concrete, poco inclini all’autocelebrazione. Ma qui non si
tratta di tributare lodi, come Sindaco avverto forte il dovere
di mettere nella giusta luce quanto di attuale, questi uomini
hanno ancora da dirci.
Il primo di cui voglio parlare, visto che è stato per tanti
anni il direttore di questo periodico, è Arnaldo Valdarnini;
la sua è stata una vita ricca di quella positiva curiosità che
porta spesso gli uomini ad impegnarsi in mille imprese.
Arnaldo ha interpretato al meglio il mestiere antico di
insegnante, tanto che il titolo di Maestro continuava a seguirlo
nonostante il trascorrere degli anni, ma ben più vasti, in
verità, erano i suoi interessi: il cinema, la fotografia, lo sport
ed il giornalismo. La più grande passione rimaneva però la
sua città: Castiglion Fiorentino. Ad essa ha donato la sua
presenza costante in mille ruoli diversi, Cristo nella passione,
speaker nel Palio, presentatore del Casserino d’Oro, socio
benemerito di tante associazioni. L’amore per il paese e non
altro lo aveva portato alla direzione del “Periodico comunale”,
una direzione attenta, puntuale e, cosa non da poco di questi
tempi, disinteressata e gratuita. Arnaldo era felice di questo
suo compito perché era consapevole di fare una cosa utile
a Castiglion Fiorentino ed alla sua gente. Proprio per questo
lo ferivano le critiche ingiuste, le accuse immotivate, le
schermaglie che spesso la “piccola” politica solleva per
mascherare il proprio vuoto.
Arnaldo ci ha insegnato che attraverso l’amore per
la propria terra, per la propria storia, per le nostre
tradizioni non si cammina, come direbbe qualcuno, con
lo sguardo rivolto al passato, ma si creano le premesse
per un futuro dalle basi solide.
La seconda persona di cui voglio scrivere è Girolamo
Presentini, per Lui parla la sua biografia, Consigliere
comunale, Assessore, Sindaco per quasi venti anni,
Consigliere regionale, ma soprattutto ci dicono molto di Lui
le cose che ha pensato e realizzato.
Girolamo al pari di Arnaldo era un uomo di grandi
passioni, anch’egli amava Castiglion Fiorentino, ma il suo
innamoramento era un misto di sentimento e razionalità. Il
suo ruolo e forse anche la sua indole lo spingevano verso un
approccio pratico alle cose. Girolamo pensava, valutava,
decideva ed agiva e questi sono pregi e non difetti per chi
sceglie di fare l’amministratore pubblico.
Uomo di grandi intuizioni, tanto da diventare il
protagonista di un cambiamento significativo del nostro
Comune, primo fra tutti, comprese che il vecchio mondo
dell’economia rurale era ormai al tramonto ed occorreva un
nuovo modello di sviluppo basato sull’industria e sulla
piccola impresa.
Capì che, se volevamo crescere occorreva cambiare,
esattamente il contrario di quanto oggi alcuni sostengono,
teorizzando l’immobilismo e la musealizzazione del territorio,
idee di conservazione che spesso sconfinano in una semplice
tutela di interessi consolidati.
Afferrò però anche un altro fatto, una cosa che tutti
oggi sembrano avere riscoperto, e cioè che gli amministratori
devono stare vicini alla gente.
Inaugurò così un nuovo modo di fare politica basata
sul rapporto diretto con le persone, se mi è consentito il
termine “desacralizzò” a Castiglioni la figura del Sindaco.
Figura, ancora negli anni settanta, circondata da una
sorta di aurea che derivava dal fatto che di solito il Capo
dell’Amministrazione apparteneva a ceti colti o facoltosi.
Rese la figura del Sindaco “popolare” nel senso vero
della parola, non a caso apparteneva ad un Partito che traeva
la sua linfa politica dal “popolarismo”, quello di Luigi Sturzo
e poi di De Gasperi e di Aldo Moro. Girolamo era però un
uomo del suo tempo, un uomo di un mondo diviso in due,
è stato dunque inevitabilmente protagonista di dure battaglie
politiche: nei Consigli comunali, nei comizi, nelle assemblee.
Sarei poco credibile o peggio ancora un ipocrita se
dicessi che le mie idee collimavano con quelle di Girolamo
Presentini, non solo ci differenziavano gli anni ma ci separava
una visone della società e degli uomini che la compongono.
Però una cosa di Lui ho sempre apprezzato, credeva in
quello che faceva e soprattutto si impegnava allo spasimo
per realizzarlo.
Non la pensavo come Lui, però credo che due cose le
avessimo in comune: l’Amministrazione come pubblico
servizio e l’idea che quando una persona sceglie il compito
di governare, sia esso il più piccolo comune oppure un’intera
nazione, non deve farlo per vanità o ambizione, ma deve
impiegare il suo tempo per tentare di rendere migliore la vita
di tutti. Anche a costo di sacrificare un po’ di se stessi nel
privato o nella professione.
Se ne è andato senza
arrendersi, ha lottato fino
all’ultimo con il suo male,
anche in questo sta la
caratura del combattente.
Girolamo Presentini
ci ha fatto capire che nella
vita e nel governo di una
comunità conta ascoltare
le persone, anche quelle più
semplici, soppesare i
vantaggi e gli svantaggi
collettivi, guardare oltre il
contingente ma alla fine
decidere.
Due uomini, due vite
che hanno lasciato un segno profondo a Castiglion Fiorentino,
credo che sia una cosa giusta ricordarli in queste pagine non
tanto, come dicevo all’inizio, per stampare il loro nome in
un necrologio, ma per consentire a tanti castiglionesi, specie
a quelli più giovani, di conoscere attraverso questi uomini
un pezzo di storia della propria città.
Paolo Brandi
Sindaco di Castiglion Fiorentino
Sacra mirabilia. Tesori da Castiglion Fiorentino
Una grande mostra a Castel Sant’Angelo a Roma
Sacra mirabilia. Tesori da Castiglion
Fiorentino”, così recita il titolo della mostra che
si terrà dal 18 febbraio p.v. fino all’11 aprile 2010
a Roma in Castel Sant’Angelo, voluta
dall’Amministrazione Comunale in collaborazione
con l’Istituzione Culturale ed Educativa
Castiglionese, nata da un progetto a carattere
storico-artistico di Paolo Torriti docente di storia
delle arti applicate e dell’oreficeria dell’Università
di Siena. Si tratta dell’esposizione dei veri tesori
di arte e di archeologia di Castiglion Fiorentino,
di ambito sacro. Infatti, i pregevoli materiali che
vanno in mostra provengono dai tre Musei che
oggi costituiscono il Sistema Museale
Castiglionese: Pinacoteca, Museo della Pieve di
S. Giuliano e Museo Archeologico.
La mostra sarà un’operazione mirabile di
promozione per questo pregevole patrimonio, che
viene esibito in una vetrina quale la prestigiosa
sede di Castel S. Angelo, alla quale ci unisce nella
simbologia il nostro
patrono S. Michele. Una
sede che a sua volta dovrà
essere indirettamente
vetrina, non solo per il
nostro patrimonio culturale,
ma per il paese tutto, per
le sue
bellezze
paesaggistiche, per
l'accoglienza, per i suoi
prodotti eno-gastronomici,
tanto da far diventare
Castiglion Fiorentino meta
di turismo e obiettivo di conoscenza culturale per
un vasto pubblico.
Spero che i castiglionesi abbiano la
consapevolezza e l’orgoglio delle proprie ricchezze,
che testimoniano l’importanza storica del paese,
dagli antenati etruschi al medioevo ed oltre.
L’intento della mostra è quello di
promuovere tutto ciò che rappresenta Castiglion
Fiorentino e quindi far nascere il desiderio, in chi
ammirerà alcuni esempi del nostro secolare patrimonio, di voler visitare e conoscere anche la terra
del loro contesto di provenienza: un borgo toscano
cinto dalle mura ataviche e immerso tra il verde
dei cipressi e degli olivi, con le sue Chiese, i suoi
palazzi storici, l’area monumentale del Cassero,
gli scavi archeologici e la buona genuina cucina
di un tempo.
Le opere esposte, soprattutto quelle di alta
oreficeria, tradiscono, rapportate al periodo storico
della datazione loro attribuita, l’importanza di
Castiglioni: da eminente oppidum etrusco con
acropoli sacra a castrum imperiale punto strategico
a controllo della marca di Tuscia. La presenza
imperiale favorisce l’esecuzione di opere d'arte di
straordinaria manifattura, a dimostrazione di una
committenza di livello eccezionale.
(Prosegue a pag. 2)
Castiglion Fiorentino
Pagina 2
Gennaio Febbraio 2010
La voce del Consiglio Comunale
Declino di un Paese
Castiglion Fiorentino si è da sempre contraddistinto
dagli altri paesi della Val di Chiana grazie alla forte
industrializzazione che nel corso degli anni lo aveva portato
ad essere capofila del settore, trainando in pratica da solo
l’intera economia industriale della vallata.
Tale sviluppo fu frutto di scelte fatte a livello politico,
sia nazionale (Amintore Fanfani per citarne uno) sia locale
(come non ricordare la figura di Girolamo Presentini che,
con il suo acume politico, ha dato un forte contributo a tale
impulso) che hanno contribuito, insieme agli industriali,
allo sviluppo del nostro comune e al conseguente
arricchimento delle sue famiglie.
Eravamo orgogliosi del nostro comune perché fonte
di reddito per molte famiglie, locali e non.
Con l’avvento degli anni ‘90, l’incantesimo si è
spezzato. Abbiamo conosciuto via via un declino in ambito
economico-industriale che negli ultimi anni si è accentuato
ancor di più.
Si è iniziato con la chiusura dei piccoli laboratori
orafi che erano numerosi nel territorio. Poi è toccato al
manifatturiero dove anche qui aziende di confezioni e scarpe
tanto per citarne qualcuna, hanno chiuso i battenti o hanno
trasferito altrove la loro produzione.
Poi si è passati alle grandi fabbriche del territorio.
Prima lo Zuccherificio con i suoi 350 addetti (tra
stagionali e fissi) che dopo quattro anni dalla sua chiusura,
non se ne intravede ancora lo sbocco per garantire ai lavoratori
rimasti l’occupazione. Poi si è passati alle altre aziende che
vuoi, per colpa delle varie crisi, non assumono più, mettendo
le maestranze in cassa integrazione.
In mezzo a tutto questo c’è stata anche la perdita a causa della politica locale - dell’ospedale che ha portato
non solo problematiche dal punto di vista sanitario, ma anche
un trasferimento di personale (dottori, infermieri, inservienti
ecc...) che ha ulteriormente impoverito il tessuto occupazionale
del paese.
Tutto questo ha influito al declino del nostro amato
comune che, se da una parte ha visto un aumento di richiesta
di residenza, in quanto la popolazione è aumentata di circa
il 40%, dall’altro, e noi auspichiamo che non succeda, se le
cose non cambieranno rischia di veder partire famiglie intere
per altre zone dove c’è maggior possibilità di lavoro. Oggi
il rischio concreto è che i nostri giovani debbano ripercorrere
la stessa strada dell’emigrazione seguita dai loro nonni con
il conseguente impoverimento socio-economico del paese.
A tutto questo l’Amministrazione locale che risposte
ha dato?
Le Amministrazioni Alpini/Brandi (che guarda caso
il loro mandato coincide con il declino industriale del comune)
per arginare questa drammatica situazione non hanno fatto
niente oltre che incolpare il mondo intero. Una volta è colpa
della globalizzazione, un’altra volta è la colpa che non
abbiamo le infrastrutture, poi è il Governo, poi l’Unione
Europea, cercando di uscire dalle loro responsabilità lindi e
casti.
Non a caso l’unica macchinosa invenzione della
gestione BRANDI/Alpini è stata di creare la Società
“Castiglioni Innova” che doveva urbanizzare terreni per
creare sviluppo, ma che ad oggi ha fallito il suo compito
divenendo così solo un contenitore di poltrone a nomina
politica. In tutto questo chi realmente ha perso opportunità
è il nostro Comune che si è visto impoverito anche di nuove
attività lavorative dal momento che nuove aziende non
vengono ad insediarsi nel nostro territorio.
Continuiamo ad essere orgogliosi del nostro
Comune, al tempo stesso denunciamo il fallimento di
un’amministrazione di centro-sinistra che con la sua politicaclientelare, ha sì vinto le elezioni, ma non ha saputo mantenere
gli impegni presi con gli elettori Castiglionesi, portando il
nostro paese in un declino e in forte recessione economicosociale.
I Consiglieri di opposizione
Un paese che vuol crescere altro che declino!
La lettura dell’articolo delle opposizioni titolato
“Declino di un paese” suscita un misto di sdegno e malinconia.
Sdegno perché non tiene in nessun conto (quindi manca di
rispetto) delle tante imprese castiglionesi che continuano
con tenacia e volontà a battersi e a credere nel futuro di
questo territorio. Malinconia perché la politica, quando mira
solo alla critica è piccola cosa, diventa mera propaganda,
insulto alla ragione. Quell’articolo mostra una incomprensione
totale di quanto oggi conti l’interdipendenza, lo stormire di
una fronda alla borsa di New York ha conseguenze nel più
remoto angolo del pianeta. E non ci sono Sindaci o
Amministratori locali che possano far qualcosa per mutare
questa tendenza specialmente quando la leva delle decisioni
ed i cordoni della borsa risiedono, purtroppo, in ben altri
luoghi. Ciò non significa però stare sulla sponda del fiume
ed aspettare che passi la piena. Partiamo da un esame sereno
della situazione: guardando ai dati degli ultimi dieci anni
vediamo come, tra tutti i Comuni della vallata, Castiglion
Fiorentino sia al secondo posto (al primo c’è Marciano)
come crescita, con un + 4,52% di aziende operative. Questo
elemento, per essere compreso meglio, va messo in relazione
con il numero degli addetti, con la capitalizzazione delle
imprese, con la varietà dei settori, ma in ogni caso è un dato
che mostra un trend positivo che fa ben sperare nel futuro,
smentendo così gli “annunci funebri” delle opposizioni. E’
chiaro che i problemi ci sono, essi ci parlano di crisi pesante
del comparto orafo, di delocalizzazione di imprese del settore
moda e del calzaturiero, di difficoltà di mercato per le aziende
meccaniche, di accordi internazionali “capestro” come quello
che ha portato alla chiusura dello zuccherificio (firmato
dall’allora Ministro Alemanno). Tutte cose dove francamente
le Amministrazioni locali hanno le mani legate. Non si vede
come per esempio un Sindaco possa intervenire concretamente
sul problema dei dazi doganali americani, sulle difficoltà di
scambio con i paesi dell’est, sull’invasione dei prodotti made
in China o sul restringimento del credito, per citare alcuni
dei problemi che hanno investito molte aziende del territorio.
Meglio sarebbe che i nostri Consiglieri di minoranza si
interrogassero sul perché in Italia sia assente una politica
industriale seria in grado di proteggere i prodotti italiani,
difendere le nostre aziende dalla concorrenza sleale ed
impegnare il sistema bancario nel sostegno alle imprese. Nel
nostro piccolo, alcune risposte abbiamo cercato di darle.
Qualche esempio: il contributo in conto interessi che ha
consentito di avviare 44 nuove imprese, la riduzione dell’ICI
e della TARSU per chi avvia attività economiche, gli interventi
sul sistema delle infrastrutture e della mobilità, l’anticipazione
dei pagamenti alle imprese locali bloccati dall’assurdo patto
di stabilità voluto dal Governo. Fatti e non parole come
direbbe una vecchia pubblicità, la nostra caratteristica, a
differenza delle minoranze che camminano con la testa
voltata indietro, è quella di prefigurare per quanto possibile
il futuro. Cos’è infatti che oggi rende competitivo un territorio?
Noi crediamo che non basti più sviluppare le aree PIP come
avveniva negli settanta e ottanta, è invece necessaria una
rete di mobilità efficiente, un sistema veloce per la
trasmissione dei dati, energia e calore a basso costo e
soprattutto una diversificazione economica che tenga conto
del manifatturiero, ma che riscopra il valore dell’agricoltura
di qualità, del turismo e dei servizi, commercio compreso.
Di tutte queste cose i nostri valenti oppositori si dimenticano,
anzi sembra quasi che traggano un intimo piacere delle
11 gennaio 2005 - 11 gennaio 2010
Una targa in Mauritania per Fabrizio Meoni
In occasione del 5° anniversario della scomparsa
di Meoni, il castiglionese Federico Milighetti, da
sempre amico e compagno d’avventure di Fabrizio,
ha deciso di tornare in Mauritania, nel luogo del tragico
incidente, avvenuto l’11 gennaio 2005, accompagnato
da alcuni castiglionesi affezionati al continente africano
e da altri amici, provenienti un po’ da tutta Italia.
Nello stesso anno, infatti, un gruppo di
castiglionesi si recò nelle vecchie piste della gara
Parigi-Dakar per costruire un cippo in memoria del
campione castiglionese. Con il tempo, il cippo è stato
rovinato, come ha scoperto Giovanni Sala, altro grande
campione delle due ruote. Per questo, Federico ha
deciso di tornare in quei posti, per rendere il giusto
omaggio a Meoni.
E anche l’Amministrazione Comunale ha voluto
contribuire a questa missione, partecipando idealmente
al viaggio, donando una targa in pietra, realizzata dal
maestro Bruni. Si tratta di un bassorilievo che raffigura
la Torre del Cassero, come simbolo della Città di
Castiglion Fiorentino.
“L’11 gennaio si rinnova in tutta la cittadinanza
castiglionese e non solo, il triste ricordo per questa
grave perdita. Con questo gesto simbolico, vogliamo
ricordare questa grande figura, che tanto ha dato alla
sua città e all’Africa, per la quale la Fondazione
Fabrizio Meoni Onlus sta portando avanti la sua opera.
Da parte sua, il Comune non mancherà mai di dare il
giusto sostegno” ha dichiarato il Vice Sindaco Edoardo
Lucci.
difficoltà economiche, paventano un impoverimento della
nostra comunità, tanto da evocare una immigrazione di
massa come quella degli anni cinquanta e sessanta, ma in
che mondo vivono?
Parole solo parole, ma nonostante il “gran parlare”
non ci pare che le minoranze offrano grandi ricette per uscire
dalle difficoltà. Di fronte a questo scenario l’unica cosa che
ripetono come un ritornello è la smobilitazione della
Castiglioni Innova (società che opera per la valorizzazione
dei beni comunali) ma anche in questo “toppano”. Guarda
caso la Castiglioni Innova quest’anno completerà la
lottizzazione artigianale di Villa Lovari, cosa di non poco
conto, considerati i tempi. E’ un fatto positivo di cui vogliamo
ringraziare l’intero Consiglio di Amministrazione, compresi
quei rappresentanti nominati su indicazione delle minoranze.
Che ci siano questioni aperte sarebbe sciocco negarlo, le
difficoltà economiche hanno infatti una ricaduta diretta sui
redditi e sulla vita di tante persone. Non a caso
l’Amministrazione ha messo in atto tutta una serie di
provvedimenti ordinari e straordinari per sostenere i redditi
delle famiglie. Qualcuno dice che la crisi è ormai finita, per
noi lo sarà quando non solo aumenteranno i dividenti delle
banche e dei grandi gruppi finanziari, ma quando i disoccupati
troveranno lavoro ed i cassaintegrati rientreranno nelle
aziende. Fino ad allora il nostro impegno per la tutela dei
più deboli ed il sostegno al tessuto economico non verrà mai
meno, Castiglion Fiorentino vuol crescere, è infatti nel DNA
dei Castiglionesi la voglia di andare avanti e di lottare, non
sarà il catastrofismo di qualche Consigliere comunale a
scoraggiarci.
Paolo Brandi
Sindaco di Castiglion Fiorentino
(Prosegue da pag. 1)
Gli esempi più notevoli in partenza per Roma sono il Busto
reliquiario di Sant’Orsola della seconda metà del XIV secolo legato
ad una misteriosa vicenda, la Croce Santa della metà del XIII secolo
che pare donata dal re di Francia Luigi IX al Beato Mansueto di
Castiglioni, “San Francesco che riceve le stigmate” di Bartolomeo
della Gatta,datato al 1486-’87 e la tonacella di Petreto della seconda
metà del XV secolo il cui lampasso con la Natività sembra eseguito
su cartone di Beato Angelico. La Sezione Archeologica della mostra
presentaerà reperti pertinenti ai rituali di culto avvenuti nel santuario
etrusco rinvenuto negli scavi del Cassero, come le ceramiche usate
per la libatio, i doni votivi, le pratiche divinatorie con l’uso di dadi
ed astragali. Un’altra perla arriverà direttamente dal Museo
Archeologico Nazionale di Firenze: si tratta dei ben noti Bronzetti
rinvenuti a Brolio nel 1863 e risalenti alla metà del VI secolo a.C.
(i tre Guerrieri e la figura femminile) che sono stati ricondotti al
territorio castiglionese.
Il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo si trova sul
Lungotevere Castello, 50 a Roma e la mostra “Sacra Mirabilia,
Tesori da Castiglion Fiorentino” è aperta dal
martedì alla domenica, dalle ore 9 alle 19
e il costo del biglietto è di 7 euro. Per
informazioni Istituzione Culturale ed
Educativa Castiglionese, tel.
0575.659457, email: [email protected].
Margherita Scarpellini
Direttore ICEC
Castiglion Fiorentino
Gennaio - Febbraio 2010
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CASTIGLIONESE: Ritorno in Perù nel segno della solidarietà
OLTRE 90 ANNI
DI STORIA
Inaugurato il Centro Scolastico dedicato a Padre Arturo
Buresti ed altre importanti opere. Grande soddisfazione
dell’Associazione “Solidarietà In Buone Mani Onlus”
e del Comune di Castiglion Fiorentino
Nell’anno che si è appena concluso l’U.S. Castiglionese ASD
ha compiuto 90 anni. Correva infatti il lontano 1919 quando,
all’ombra della torre del Cassero, aveva inizio la storia della società.
Si chiamava, però, Unione Velocipedistica Castiglionese, e intendeva
promuovere il ciclismo. Ben presto, però, avvenne la trasformazione
in società calcistica e si fa datare al 1925 la prima manifestazione
calcistica a Castiglion Fiorentino: al Parterre, tra l’obelisco
garibaldino e le gradinate, si giocò il primo derby della Valdichiana,
tra giovani di Castiglioni e di Cortona. Vinsero i castiglionesi per
2-1, con strascichi pugilistici a fine gara.
Anima della società fu il Maestro Gino Grifoni e con lui tanti
nomi storici della società: Reattelli, Castellucci, Fierli, Agnelli,
Fiaschi e tanti altri. Si formarono due formazioni: la prima squadra
era la SPES, con maglie nero-azzurre, la Juniores era la “FIDES”,
con maglie bianco-azzurre. Si giocò al Parterre fino allo scoppio
della guerra, quando la Castiglionese sospese ogni attività.
Si è svolto dal 10 al 24 novembre 2009 il viaggio
missionario dell’Associazione “Solidarietà in Buone Mani
Onlus” in Perù, per portare a compimento alcuni tra i più
significativi impegni degli ultimi anni: l’inaugurazione
del Centro scolastico materno ed elementare intitolato a
Padre Arturo Buresti ed altre importanti opere. Ne hanno
fatto parte il Presidente dell’Associazione Don Giuliano
Faralli, le istituzioni locali con la presenza del Sindaco
Brandi e del Vice Sindaco Lucci, la Dottoressa Marta
Cirinei in rappresentanza di Banca Etruria e una
rappresentanza dei benefattori dell’associazione: il
Geometra Edoardo Sebastiani e la moglie Franca Ferraro.
Il significato di questa missione è molto profondo per la
comunità castiglionese, che proprio con la “Tazza di latte”
promossa da Padre Arturo Buresti per i bambini peruviani
iniziò negli anni settanta un lungo cammino che ha portato
ad affermare la solidarietà come valore fondante del nostro
vivere. Dopo la tazza, sono partite le adozioni a distanza
che hanno permesso a migliaia di ragazzi in Perù, Colombia
e Venezuela di poter studiare.
Molto nutrito il programma del viaggio, che ha cercato di
rendere possibile la visita di quasi tutte le missioni sostenute
dall’Associazione. Il momento più emozionante ha avuto
luogo il giorno 16 novembre, secondo anniversario della
scomparsa di Padre Buresti, durante il quale si è inaugurato
il nuovo Centro scolastico materno ed elementare di Sullana
(Nord del Perù) a lui intitolato. Un’opera davvero
importante, sicuramente il progetto più grande realizzato
dall’Associazione stessa, dove oltre al doveroso omaggio
al missionario marista castiglionese, trovano posto le aule
intitolate al benefattore Giancarlo Sereni, al fratello di
Padre Arturo Don Pietro Buresti e a Banca Etruria. Grande
emozione in occasione della solenne celebrazione che ha
avuto luogo nella Cattedrale di Sullana e nella quale l’intera
comunità locale ha dato il benvenuto ai benefattori italiani,
con enorme partecipazione e riconoscenza.
Tappa della delegazione anche a Vista Florida, poverissimo
villaggio dell’entroterra desertico, dove vi è un salone
polivalente donato dalla comunità castiglionese nel 1999
(grazie anche al contributo personale di Violante Rosini,
perpetua di Padre Arturo), che è stato recentemente
migliorato e completato dall’associazione.
Altro obiettivo importante e caro a Don Giuliano Faralli,
l’inaugurazione del Mulino di Nogal, una località in altura
che si raggiunge da Frias, un comune montano dove
l’associazione opera fin dagli esordi, avvalendosi del
prezioso contributo delle Suore missionarie mariste. Di
questo Mulino, donato dalla Parrocchia di Montecchio
nel 2007 in memoria di Paola Bruni Cardinali, beneficiano
circa 3.000 persone che vivono nei 16 piccoli villaggi della
vasta zona circostante. Grande soddisfazione della gente
per un’opera che permette loro di evitare tanta fatica, come
in passato, quando macinare era un’operazione da eseguire
a mano. Ora attorno al mulino c’è la possibilità di
sviluppare altre attività, costruire qualche abitazione e
forse, addirittura, una nuova scuola. L’accoglienza alla
delegazione italiana è stata molto calorosa. Al momento
della benedizione ed inaugurazione del mulino, i
responsabili nominati dalle comunità hanno azionato il
motore e si è potuto toccare con mano la prima farina,
nella gioia generale.
Soddisfazione palpabile di tutti partecipanti, fiduciosi che
i legami tra Castiglion Fiorentino ed il Perù saranno sempre
più saldi come voleva l’indimenticabile Padre Arturo
Buresti. Don Giuliano e tutta “Solidarietà In Buone Mani
Onlus” sono ben felici di dare speranza ai bambini ed ai
poveri di questo paese che è nel cuore di tanti benefattori
castiglionesi ed italiani.
Associazione Solidarietà in Buone Mani Onlus
Al Premio Vel,
trionfa ancora il volontariato
I festeggiamenti il 3 Marzo 2010 assieme alle celebrazioni per i 20 anni del S. Chiara Study Centre
Terminato il conflitto bellico, ci fu subito la voglia di
ricominciare. L’anima della rinascita fu Piero Reattelli, che insieme
ad altri ricostruì la squadra e promosse anche la realizzazione del
nuovo terreno di gioco, su un’area di proprietà del Consorzio
Agrario, nei pressi della stazione ferroviaria. Furono gli anni del
Prof. Rossano Naldi alla guida della squadra, e di giocatori importanti,
come Viciani, Becacci e Micucci, che passarono dalla Castiglionese
alla Fiorentina.
All’inizio degli anni ’50 il Consorzio reclamò il terreno di
sua proprietà; per la Castiglionese si dovette trovare un nuovo
campo. Il Comune mise a disposizione l’area della Spiaggina, dove
i volontari della USC realizzarono il campo, lavorando giorno e
notte. Personaggi di quegli anni furono l’Ing. Oscar Rosini, il Dott.
Dino Curzi, l’Olivelli e Meloria, Alfonso Roselli, Dino Grifoni,
Domenico e Velio Rossi, Dario Fabianelli, l’Avv. Gianfranco
Cecchi, che ancora oggi è socio della società, e poi “Pipilone”,
Felicino Limoni, Ascanio Lanzi. Silvano Frontini.
Negli anni ’60 e ’70, con i presidenti Cecchi e Martelli, la
Castiglionese viaggia con il vento in poppa e nel ’75 torna in
Promozione. Per una ventina di anni il sodalizio naviga tra
Promozione e Prima Categoria, fino alla retrocessione in Seconda
nel maggio 1995. Inizia qui la gestione “ITAM”, che aggiunge il
giallo al viola nei colori sociali e in tre anni porta la squadra dalla
Seconda all’Eccellenza e per due anni sfiora addirittura la promozione
nel CND. Qui la Castiglionese rimane per sei campionati, prima di
scendere in Promozione al termine del campionato 2003/2004.
Nella stagione in corso la Castiglionese si conferma la più
numerosa associazione sportiva del paese, con circa 230 tesserati.
Partecipa con proprie formazioni ai campionati di tutte le categorie
giovanili e la prima squadra, condotta dal castiglionese Marco
Tavanti, già calciatore viola dal tocco vellutato (famosi i suoi
diabolici calci di punizione), sta lottando per rimanere nel campionato
di Promozione e le ultime performances fanno davvero sperare che
questa meta venga al più presto raggiunta.
Piero Rossi
Presidente U.S. Castiglionese
Sarà un’edizione
speciale quella
del Premio Vel
2009, perché
assieme alla
premiazione del
g i o v a n e
castiglionese più
meritorio,
verranno anche
festeggiati i venti
anni di presenza
a Castiglion
Fiorentino del S.
Chiara Study
Centre, la sede
italiana di alcune
prestigiose università americane. Si tratta di un traguardo
d’eccezione, che merita il giusto riconoscimento, per questo,
l’Amministrazione Comunale ha deciso di unire i due eventi,
in un’unica serata che si terrà al Teatro Comunale il prossimo
3 marzo, alla presenza delle autorità locali e di tutto lo staff
presieduto dal prof. Paolo Barucchieri.
Per il Premio Vel, torna a trionfare il volontariato e torna
alla ribalta una giovane castiglionese: la Giuria ha scelto
infatti Francesca Reggidori, 28 anni, con una grande
propensione ad occuparsi degli altri. Numerose le esperienze
da lei vissute, a partire dal dopo guerra in Kosovo nel 2002,
il Kenya nel 2006 e ancora nel 2007, quando ha collaborato
con i missionari dell’associazione Papa Giovanni XXIII
lavorando nel progetto “Shamba”, un centro diurno per
ragazzi di strada dove, tramite varie attività (lezioni
scolastiche, lavoro nella fattoria e nell’orto) si cercava di
ridare ai ragazzi uno stile di vita sano e la possibilità di
crearsi un futuro. Francesca ha poi svolto il servizio civile
volontario di un anno in Bangladesh con il Progetto “Caschi
Bianchi - Corpo civile di Pace 2008” e questa è stata una
delle esperienze più forti, perché si è trovata nel mezzo del
ciclone Aila, prestando il primo soccorso a quelle
popolazioni. L’ultima esperienza è stata quella della Russia,
in un centro diurno per disabili di Elista, nella Repubblica
della Calmucchia.
Al suo fianco, un’altra giovane castiglionese, impegnata
nel campo dell’imprenditoria, in particolare nella moda:
Martina Frappi, alla quale verrà assegnato il “Premio
Impresa Giovanile”, per aver creato una sua linea di gioielli,
soprattutto bracciali, in metallo prezioso e pelle esotica.
“Jenì” il nome della linea, nata da circa un anno e venduta
nelle boutiques più prestigiose in tutta Italia, ma anche in
Costa Azzurra e a Londra.
Un terzo riconoscimento per l’“Innovazione e la creatività”
verrà assegnato a Simone Gallorini, fotografo e regista e
promotore del concorso “Corto Castiglionese”. Simone a
soli 28 anni sta avviando una sua società di produzione a
Londra, specializzata soprattutto nel campo della
documentazione visiva. Tra le sue collaborazione, vanta
anche quella con la BBC, per un documentario sugli Stati
Uniti.
Alla serata-evento del 3 marzo, parteciperanno anche gli
Ice Cream on Mondays con Vanessa Peters e gli Elefunk.
Vita di Paese
Il 2 febbraio
2010, i coniugi
Quinto Bambini
e Mara Domini
hanno celebrato
il loro 50°
anniversario di
matrimonio, al
Santuario del
Bagno, alla
presenza di don
Domenico
Sanlei, unitamente ai familiari, parenti e tanti amici.
A loro, i più vivi auguri e felicitazioni per questo
importante traguardo.
Paolo Sciarri, il 14 dicembre 2009,
si è laureato nel Corso di Laurea magistrale in
“Studi storici” presso la Facoltà di Lettere
dell’Università degli Studi di Siena, discutendo
una tesi su “Arezzo: dalla ricostruzione allo
“scontro” del 1948”, ottenendo la votazione di
110 e lode. Relatori i prof. Camillo Brezzi e
Patrizia Gabrielli.
Fabiano Papini si è brillantemente laureato alla facoltà di
Ingegneria di Siena, Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria
Informatica, il 14 dicembre 2009, discutendo la tesi
“Elaborazione di dati LIDAR per l’estrazione automatica di
edifici”. Relatore il prof. ing. Andrea Garzelli, correlatore
dott. Marco Ghezzi.
Ai due neolaureati, i complimenti della redazione.
Castiglion Fiorentino
Pagina 4
Viabilità: grandi novità per
migliorare la vita dei cittadini
Gli impegni per
l’edilizia scolastica
Prosegue l’opera di miglioramento
della viabilità: oltre alla realizzazione delle
nuove rotonde lungo la SR 71, entro il 2010,
è in arrivo una delle opere più significative
per tutto il territorio castiglionese. Si tratta
della realizzazione della cosiddetta variante
di via Codivilla, una nuova infrastruttura, in
corso di progettazione, che collegherà via Val
di Chio con il parco del Pallaio, coincidendo,
nel suo tratto terminale, con l’attuale via
Codivilla.
La nuova strada seguirà inizialmente
il tracciato del percorso pedonale denominato
Maccarella, costeggiando poi il margine
inferiore della scarpata del parco del Pallaio.
Lo scopo principale di questo nuovo
collegamento è quello di agevolare l’accesso
al centro storico e all’area di Piazzale Garibaldi
del traffico proveniente dalla Val di Chio, che
attualmente è indirizzato verso Porta Romana
e via Trieste. La strada avrà uno sviluppo di
circa 550 m e sarà dotata di un moderno
impianto di pubblica illuminazione, oltre a
prevedere zone di parcheggio lungo il percorso,
da utilizzare in occasione di eventi e
manifestazioni che si svolgono a Piazzale
Garibaldi e nel centro storico.
Si sono recentemente conclusi i lavori per
l’ampliamento e la ristrutturazione della Scuola
Materna di S. Cristina, che è così divenuta una
delle più dotate e attrezzate del territorio.
Particolare attenzione, nel progetto, è stata
rivolta agli spazi dedicati ai bambini. Nel
dettaglio, la rinnovata scuola è articolata in
tre aule per lo svolgimento delle attività di
base, un’aula polivalente per attività motorie
e interclasse, un refettorio con annessa cucina
e dispensa, oltre ai servizi igienici per i
bambini, il personale docente e le assistenti.
Nel corso dei lavori, inoltre, è stato
completamente rifatto sia l’ impianto elettrico
che quello termico, in conformità alle
normative vigenti, inoltre la scuola è stata
dotata complessivamente di tre uscite di
sicurezza, oltre alle dotazioni previste dalla
legge per la sicurezza antincendio. Sono stati
poi sostituiti tutti gli infissi ed è stato migliorato
il grado di coibentazione dell’edificio con
l’apposizione di pannelli di sughero alle pareti.
Esternamente è stato ampliato lo spazio
destinato ai giochi dei bambini.
Ing. Fausto Rossi
Resp. Ufficio Tecnico
Stagione teatrale 2009-10
La macchina
del capo
Domenica 14 marzo, ore 21.15 - Teatro Comunale
di e con Marco Paolini
musiche originali composte ed musiche eseguite
dal vivo da Lorenzo Monguzzi
foto di Marco Caselli Nirmal
Gennaio - Febbraio 2010
Il Porrajmos:
uno sterminio dimenticato
2 agosto 1944: è una data
importante, che pure in pochi conoscono
nel nostro paese, quella in cui lo
Zigeunerlager, l’area del campo di sterminio
di Auscwitz-Birkenaur, abitata da famiglie
“zingare” e definita nella fredda logica
burocratica-amministrativa nazista come
“BIIe”, venne completamente liquidata. In
5.600 morirono in quel solo giorno passati
per il camino, ma i numeri parlano, in
maniera senz’altro riduttiva, di oltre
500.000 vittime complessive. Uno sterminio
apparentemente minore, eppure
indispensabile per comprendere fino in
fondo la terribile pagina della Shoah che
ha visto passare dagli stessi luoghi di morte
circa 6.000.000 ebrei, ma anche prigionieri
militari e politici, omosessuali, prostitute,
criminali comuni, portatori d’handicap e
malati di mente, testimoni di Geova, nonché
loro, i cosiddetti “zingari”, per usare un
nome imposto, da loro sempre rifiutato
perché altamente stereotipato e
stigmatizzante.
E’ su questa pagina a lungo oscurata
che cerca di far luce “La congiura del
silenzio. Rom e sinti in Italia tra passato
e presente”, l’ultima pubblicazione frutto
del lavoro di ricerca, durato quasi un intero
anno scolastico, di un gruppo di alunne del
liceo linguistico, nell’ambito del laboratorio
di storia dell’I.I.S. “G. da Castiglione”.
Nato grazie anche al generoso contributo
della Provincia di Arezzo, del Comune di
Castiglion Fiorentino e dell’Istituzione
Culturale ed Educativa Castiglionese, il
testo rivela fin dal suo stesso titolo, il nucleo
attorno a cui si muove l’intera indagine.
Un velo di silenzio non casuale si è
infatti steso sia nella storiografia che,
soprattutto, nell’opinione diffusa, sul
“Porrajmos”, come si chiama in lingua
romanè il genocido del popolo Rom e Sinti,
ancora oggi la minoranza più diffusa in
tutti i paesi europei e un po’ ovunque
stigmatizzata e ostracizzata. A ridosso della
legge che nel 2000 ha istituito anche nel
nostro paese il “giorno della memoria”, il
nostro istituto ha attivato così un percorso
di riflessione che ricostruisce i fili di una
memoria perduta e le ragioni della lunga
storia di persecuzione di un intero popolo,
uno dei pochi al mondo a non aver mai
fatto guerra a nessuno e per questo
recentemente proposto da Moni Ovadia
alla candidatura del Nobel per la Pace.
Il libro, presentato il 1° febbraio in
occasione della giornata della memoria
presso il Teatro comunale di Castiglion
Fiorentino, alla presenza degli autori, delle
autorità, del prof. Luca Bravi
dell’Università di Firenze e di Ernesto e
Marco Grandini della comunità sinti di
Prato, intende quindi riflettere anche sul
presente che viviamo.
Prof. ssa Gisella Benigni
19 dicembre 2007 Sigfried Heilig al campo di
concentramento di Sachsenhausen davanti al forno
crematorio. Vi morirono 23.000 tra rom e sinti
d’Europa
Ragazze
nel pallone
Castiglion Fiorentino
confermato Targa Blu
Il 2009 ha portato la Stella ORO
Castiglion Fiorentino ha ottenuto la
conferma della Targa Blu, il Premio
Internazionale per la Sicurezza Stradale, nato
per rendere il giusto merito agli Enti
Proprietari delle Strade che si siano distinti,
sia in Italia che all’estero, nel miglioramento
della mobilità.
Si tratta di una “Certificazione di
Qualità” per tutti quegli Enti che abbiano
messo in atto azioni finalizzate ad assicurare
standard ottimali sulle strade, sia per quanto
concerne la sicurezza stradale, che per quanto
concerne la qualità della mobilità.
Già nell’edizione 2008, il Comune di
Castiglion Fiorentino si era aggiudicato la
Targa Blu con la Stella Argento, quest’anno,
invece, il riconoscimento ha visto
l’assegnazione della Stella Oro, che assume
ancor più significato, considerate le nuove
regole e le nuove soglie di punteggio, molto
più restrittive dell’anno scorso.
Tutto ciò è stato possibile grazie agli
interventi effettuati nel territorio nel 2009, in
particolare la realizzazione degli
attraversamenti pedonali di Viale Marconi,
gli investimenti per la manutenzione di strade
e segnaletica, la tipologia di sanzioni al Codice
della Strada, l’impegno nell’educazione
stradale e, ovviamente, la realizzazione di
Strasicura, la Cittadella della Sicurezza
Stradale sorta a Montecchio Vesponi.
“Questo dimostra che l’impegno sul
tema della “sicurezza stradale” non deve
rappresentare una prerogativa esclusiva di
pochi “addetti al settore”, bensì deve
coinvolgere anche ogni soggetto che opera
nei settori più diversi del panorama sociale,
a dimostrazione che l'impegno in tale materia
è “di tutti” - dichiara la Comandante della
Polizia Municipale Manuela Valli, che ha
personalmente seguito la pratica.
Gli altri enti insigniti di Targa Blu
Stella Oro sono, tra i numerosissimi
partecipanti, Sarnano (MC), Montelupone
Parlare di calcetto a Castiglion
Fiorentino non è una novità, lo è invece
parlarne “in rosa”, benché siano ormai tre
anni che il Cozzano Femminile partecipi
al campionato della UISP Aretina.
La squadra è nata quasi per scommessa dei
dirigenti del Cozzano, che mai avrebbero
pensato che sarebbe durata e soprattutto
che potesse stupire per risultati e pubblico
al seguito. Il risultato migliore, nello stupore
generale, è arrivato il primo anno quando
siamo arrivate a giocarci la finale di Coppa
Provinciale, purtroppo persa per 2 a 1.
Quest'estate invece siamo state invitate a
partecipare ad un torneo a Torrita di Siena,
che abbiamo dominato e vinto.
Adesso il campionato è in corso e siamo a
metà classifica, una buona posizione visto
che ci sono squadre che giocano da tanti
anni insieme e nelle quali militano giocatrici
di buon livello prese in prestito dalle squadre
di calcio a 11 della zona.
La cosa che ci stupisce, ma ci fa molto
piacere, è vedere tanta gente alle partite che
giochiamo in casa, al Palazzetto di Castiglion
Fiorentino. Alcuni fedeli sostenitori ci
(MC), Loano (SV), Guidizzolo (MN),
Martano (LE), Mantova (MN), Nardò (LE),
Cesena (FC), Corciano (PG), a testimoniare
una mappatura dell’Italia che vuole agire
fattivamente per rendere le strade più sicure
e gli utenti più consapevoli.
seguono addirittura fuori casa, una cosa
inimmaginabile quando eravamo agli inizi.
Abbiamo creato anche un gruppo su
Facebook con foto, calendario delle partite
e risultati, dove chi vuole può lasciare i
propri commenti.
La nostra squadra punta ovviamente a fare
bene in campionato e a migliorarsi sempre
di più anche se la cosa più importante resta
divertirsi e stare insieme.
Non mancano infatti le indimenticabili cene
della squadra o i “dopo partita” all’insegna
di una bella fetta di torta (fatta da noi), così
che anche l'eventuale sconfitta viene sempre
mandata giù “con dolcezza”.
Irene Mennini
Nel mese di dicembre a Roma, presso
la Sala delle Conferenze della Camera dei
Deputati, è stato ufficialmente conferito il
Riconoscimento “Targa Blu 2009-stella
ORO” al Comune di Castiglion Fiorentino,
mentre nelle prossime settimane è prevista
una cerimonia anche a Palazzo S. Michele.
“CASTIGLION FIORENTINO”
Periodico mensile di informazione comunale
-Direttore Responsabile: Simona Santi Laurini
-Comitato di Redazione: Lucia Banchetti, Luca
Barboni, Marco Cavallucci, Stefania
Crott, Alice Gallorini.
-Autoriz. del Tribunale di Arezzo n. 7 del
12.04.1975
-Sped. in abb. post. gr. 3/70
-Impaginazione e Stampa: Tipografia Tanganelli
-Foto: Circolo Fotografico, Foto Grandangolo