leggi periodico - Comune di Castiglion Fiorentino
Transcript
leggi periodico - Comune di Castiglion Fiorentino
POSTE ITALIANE S.P.A. PUBBLICITA’ DIRETTA NON INDIRIZZATA - TASSA PAGATA - AUT. NR. DCB/ 345 AD DEL 25/01/2005 - AREZO PERIODICO DI INFORMAZIONE COMUNALE WWW.COMUNE.CASTIGLIONFIORENTINO.AR.IT Anno XXXIV - Gennaio Febbraio 2010 - n. 01-02 Periodico mensile - Autoriz. del Tribunale di Arezzo n. 7 del 12/04/1975 - Direttore Responsabile Simona Santi Laurini In ricordo di due Castiglionesi Nel breve arco di due giorni di dicembre sono scomparse due figure che hanno segnato a lungo la vita della nostra città: Arnaldo Valdarnini e Girolamo Presentini. Due uomini “pubblici” nel senso pieno della parola, abituati per questo a manifestazioni e cerimonie. Eppure, per come li ho conosciuti, sono convinto che sarebbero stati ben poco interessati a una commemorazione, erano infatti persone concrete, poco inclini all’autocelebrazione. Ma qui non si tratta di tributare lodi, come Sindaco avverto forte il dovere di mettere nella giusta luce quanto di attuale, questi uomini hanno ancora da dirci. Il primo di cui voglio parlare, visto che è stato per tanti anni il direttore di questo periodico, è Arnaldo Valdarnini; la sua è stata una vita ricca di quella positiva curiosità che porta spesso gli uomini ad impegnarsi in mille imprese. Arnaldo ha interpretato al meglio il mestiere antico di insegnante, tanto che il titolo di Maestro continuava a seguirlo nonostante il trascorrere degli anni, ma ben più vasti, in verità, erano i suoi interessi: il cinema, la fotografia, lo sport ed il giornalismo. La più grande passione rimaneva però la sua città: Castiglion Fiorentino. Ad essa ha donato la sua presenza costante in mille ruoli diversi, Cristo nella passione, speaker nel Palio, presentatore del Casserino d’Oro, socio benemerito di tante associazioni. L’amore per il paese e non altro lo aveva portato alla direzione del “Periodico comunale”, una direzione attenta, puntuale e, cosa non da poco di questi tempi, disinteressata e gratuita. Arnaldo era felice di questo suo compito perché era consapevole di fare una cosa utile a Castiglion Fiorentino ed alla sua gente. Proprio per questo lo ferivano le critiche ingiuste, le accuse immotivate, le schermaglie che spesso la “piccola” politica solleva per mascherare il proprio vuoto. Arnaldo ci ha insegnato che attraverso l’amore per la propria terra, per la propria storia, per le nostre tradizioni non si cammina, come direbbe qualcuno, con lo sguardo rivolto al passato, ma si creano le premesse per un futuro dalle basi solide. La seconda persona di cui voglio scrivere è Girolamo Presentini, per Lui parla la sua biografia, Consigliere comunale, Assessore, Sindaco per quasi venti anni, Consigliere regionale, ma soprattutto ci dicono molto di Lui le cose che ha pensato e realizzato. Girolamo al pari di Arnaldo era un uomo di grandi passioni, anch’egli amava Castiglion Fiorentino, ma il suo innamoramento era un misto di sentimento e razionalità. Il suo ruolo e forse anche la sua indole lo spingevano verso un approccio pratico alle cose. Girolamo pensava, valutava, decideva ed agiva e questi sono pregi e non difetti per chi sceglie di fare l’amministratore pubblico. Uomo di grandi intuizioni, tanto da diventare il protagonista di un cambiamento significativo del nostro Comune, primo fra tutti, comprese che il vecchio mondo dell’economia rurale era ormai al tramonto ed occorreva un nuovo modello di sviluppo basato sull’industria e sulla piccola impresa. Capì che, se volevamo crescere occorreva cambiare, esattamente il contrario di quanto oggi alcuni sostengono, teorizzando l’immobilismo e la musealizzazione del territorio, idee di conservazione che spesso sconfinano in una semplice tutela di interessi consolidati. Afferrò però anche un altro fatto, una cosa che tutti oggi sembrano avere riscoperto, e cioè che gli amministratori devono stare vicini alla gente. Inaugurò così un nuovo modo di fare politica basata sul rapporto diretto con le persone, se mi è consentito il termine “desacralizzò” a Castiglioni la figura del Sindaco. Figura, ancora negli anni settanta, circondata da una sorta di aurea che derivava dal fatto che di solito il Capo dell’Amministrazione apparteneva a ceti colti o facoltosi. Rese la figura del Sindaco “popolare” nel senso vero della parola, non a caso apparteneva ad un Partito che traeva la sua linfa politica dal “popolarismo”, quello di Luigi Sturzo e poi di De Gasperi e di Aldo Moro. Girolamo era però un uomo del suo tempo, un uomo di un mondo diviso in due, è stato dunque inevitabilmente protagonista di dure battaglie politiche: nei Consigli comunali, nei comizi, nelle assemblee. Sarei poco credibile o peggio ancora un ipocrita se dicessi che le mie idee collimavano con quelle di Girolamo Presentini, non solo ci differenziavano gli anni ma ci separava una visone della società e degli uomini che la compongono. Però una cosa di Lui ho sempre apprezzato, credeva in quello che faceva e soprattutto si impegnava allo spasimo per realizzarlo. Non la pensavo come Lui, però credo che due cose le avessimo in comune: l’Amministrazione come pubblico servizio e l’idea che quando una persona sceglie il compito di governare, sia esso il più piccolo comune oppure un’intera nazione, non deve farlo per vanità o ambizione, ma deve impiegare il suo tempo per tentare di rendere migliore la vita di tutti. Anche a costo di sacrificare un po’ di se stessi nel privato o nella professione. Se ne è andato senza arrendersi, ha lottato fino all’ultimo con il suo male, anche in questo sta la caratura del combattente. Girolamo Presentini ci ha fatto capire che nella vita e nel governo di una comunità conta ascoltare le persone, anche quelle più semplici, soppesare i vantaggi e gli svantaggi collettivi, guardare oltre il contingente ma alla fine decidere. Due uomini, due vite che hanno lasciato un segno profondo a Castiglion Fiorentino, credo che sia una cosa giusta ricordarli in queste pagine non tanto, come dicevo all’inizio, per stampare il loro nome in un necrologio, ma per consentire a tanti castiglionesi, specie a quelli più giovani, di conoscere attraverso questi uomini un pezzo di storia della propria città. Paolo Brandi Sindaco di Castiglion Fiorentino Sacra mirabilia. Tesori da Castiglion Fiorentino Una grande mostra a Castel Sant’Angelo a Roma Sacra mirabilia. Tesori da Castiglion Fiorentino”, così recita il titolo della mostra che si terrà dal 18 febbraio p.v. fino all’11 aprile 2010 a Roma in Castel Sant’Angelo, voluta dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Istituzione Culturale ed Educativa Castiglionese, nata da un progetto a carattere storico-artistico di Paolo Torriti docente di storia delle arti applicate e dell’oreficeria dell’Università di Siena. Si tratta dell’esposizione dei veri tesori di arte e di archeologia di Castiglion Fiorentino, di ambito sacro. Infatti, i pregevoli materiali che vanno in mostra provengono dai tre Musei che oggi costituiscono il Sistema Museale Castiglionese: Pinacoteca, Museo della Pieve di S. Giuliano e Museo Archeologico. La mostra sarà un’operazione mirabile di promozione per questo pregevole patrimonio, che viene esibito in una vetrina quale la prestigiosa sede di Castel S. Angelo, alla quale ci unisce nella simbologia il nostro patrono S. Michele. Una sede che a sua volta dovrà essere indirettamente vetrina, non solo per il nostro patrimonio culturale, ma per il paese tutto, per le sue bellezze paesaggistiche, per l'accoglienza, per i suoi prodotti eno-gastronomici, tanto da far diventare Castiglion Fiorentino meta di turismo e obiettivo di conoscenza culturale per un vasto pubblico. Spero che i castiglionesi abbiano la consapevolezza e l’orgoglio delle proprie ricchezze, che testimoniano l’importanza storica del paese, dagli antenati etruschi al medioevo ed oltre. L’intento della mostra è quello di promuovere tutto ciò che rappresenta Castiglion Fiorentino e quindi far nascere il desiderio, in chi ammirerà alcuni esempi del nostro secolare patrimonio, di voler visitare e conoscere anche la terra del loro contesto di provenienza: un borgo toscano cinto dalle mura ataviche e immerso tra il verde dei cipressi e degli olivi, con le sue Chiese, i suoi palazzi storici, l’area monumentale del Cassero, gli scavi archeologici e la buona genuina cucina di un tempo. Le opere esposte, soprattutto quelle di alta oreficeria, tradiscono, rapportate al periodo storico della datazione loro attribuita, l’importanza di Castiglioni: da eminente oppidum etrusco con acropoli sacra a castrum imperiale punto strategico a controllo della marca di Tuscia. La presenza imperiale favorisce l’esecuzione di opere d'arte di straordinaria manifattura, a dimostrazione di una committenza di livello eccezionale. (Prosegue a pag. 2) Castiglion Fiorentino Pagina 2 Gennaio Febbraio 2010 La voce del Consiglio Comunale Declino di un Paese Castiglion Fiorentino si è da sempre contraddistinto dagli altri paesi della Val di Chiana grazie alla forte industrializzazione che nel corso degli anni lo aveva portato ad essere capofila del settore, trainando in pratica da solo l’intera economia industriale della vallata. Tale sviluppo fu frutto di scelte fatte a livello politico, sia nazionale (Amintore Fanfani per citarne uno) sia locale (come non ricordare la figura di Girolamo Presentini che, con il suo acume politico, ha dato un forte contributo a tale impulso) che hanno contribuito, insieme agli industriali, allo sviluppo del nostro comune e al conseguente arricchimento delle sue famiglie. Eravamo orgogliosi del nostro comune perché fonte di reddito per molte famiglie, locali e non. Con l’avvento degli anni ‘90, l’incantesimo si è spezzato. Abbiamo conosciuto via via un declino in ambito economico-industriale che negli ultimi anni si è accentuato ancor di più. Si è iniziato con la chiusura dei piccoli laboratori orafi che erano numerosi nel territorio. Poi è toccato al manifatturiero dove anche qui aziende di confezioni e scarpe tanto per citarne qualcuna, hanno chiuso i battenti o hanno trasferito altrove la loro produzione. Poi si è passati alle grandi fabbriche del territorio. Prima lo Zuccherificio con i suoi 350 addetti (tra stagionali e fissi) che dopo quattro anni dalla sua chiusura, non se ne intravede ancora lo sbocco per garantire ai lavoratori rimasti l’occupazione. Poi si è passati alle altre aziende che vuoi, per colpa delle varie crisi, non assumono più, mettendo le maestranze in cassa integrazione. In mezzo a tutto questo c’è stata anche la perdita a causa della politica locale - dell’ospedale che ha portato non solo problematiche dal punto di vista sanitario, ma anche un trasferimento di personale (dottori, infermieri, inservienti ecc...) che ha ulteriormente impoverito il tessuto occupazionale del paese. Tutto questo ha influito al declino del nostro amato comune che, se da una parte ha visto un aumento di richiesta di residenza, in quanto la popolazione è aumentata di circa il 40%, dall’altro, e noi auspichiamo che non succeda, se le cose non cambieranno rischia di veder partire famiglie intere per altre zone dove c’è maggior possibilità di lavoro. Oggi il rischio concreto è che i nostri giovani debbano ripercorrere la stessa strada dell’emigrazione seguita dai loro nonni con il conseguente impoverimento socio-economico del paese. A tutto questo l’Amministrazione locale che risposte ha dato? Le Amministrazioni Alpini/Brandi (che guarda caso il loro mandato coincide con il declino industriale del comune) per arginare questa drammatica situazione non hanno fatto niente oltre che incolpare il mondo intero. Una volta è colpa della globalizzazione, un’altra volta è la colpa che non abbiamo le infrastrutture, poi è il Governo, poi l’Unione Europea, cercando di uscire dalle loro responsabilità lindi e casti. Non a caso l’unica macchinosa invenzione della gestione BRANDI/Alpini è stata di creare la Società “Castiglioni Innova” che doveva urbanizzare terreni per creare sviluppo, ma che ad oggi ha fallito il suo compito divenendo così solo un contenitore di poltrone a nomina politica. In tutto questo chi realmente ha perso opportunità è il nostro Comune che si è visto impoverito anche di nuove attività lavorative dal momento che nuove aziende non vengono ad insediarsi nel nostro territorio. Continuiamo ad essere orgogliosi del nostro Comune, al tempo stesso denunciamo il fallimento di un’amministrazione di centro-sinistra che con la sua politicaclientelare, ha sì vinto le elezioni, ma non ha saputo mantenere gli impegni presi con gli elettori Castiglionesi, portando il nostro paese in un declino e in forte recessione economicosociale. I Consiglieri di opposizione Un paese che vuol crescere altro che declino! La lettura dell’articolo delle opposizioni titolato “Declino di un paese” suscita un misto di sdegno e malinconia. Sdegno perché non tiene in nessun conto (quindi manca di rispetto) delle tante imprese castiglionesi che continuano con tenacia e volontà a battersi e a credere nel futuro di questo territorio. Malinconia perché la politica, quando mira solo alla critica è piccola cosa, diventa mera propaganda, insulto alla ragione. Quell’articolo mostra una incomprensione totale di quanto oggi conti l’interdipendenza, lo stormire di una fronda alla borsa di New York ha conseguenze nel più remoto angolo del pianeta. E non ci sono Sindaci o Amministratori locali che possano far qualcosa per mutare questa tendenza specialmente quando la leva delle decisioni ed i cordoni della borsa risiedono, purtroppo, in ben altri luoghi. Ciò non significa però stare sulla sponda del fiume ed aspettare che passi la piena. Partiamo da un esame sereno della situazione: guardando ai dati degli ultimi dieci anni vediamo come, tra tutti i Comuni della vallata, Castiglion Fiorentino sia al secondo posto (al primo c’è Marciano) come crescita, con un + 4,52% di aziende operative. Questo elemento, per essere compreso meglio, va messo in relazione con il numero degli addetti, con la capitalizzazione delle imprese, con la varietà dei settori, ma in ogni caso è un dato che mostra un trend positivo che fa ben sperare nel futuro, smentendo così gli “annunci funebri” delle opposizioni. E’ chiaro che i problemi ci sono, essi ci parlano di crisi pesante del comparto orafo, di delocalizzazione di imprese del settore moda e del calzaturiero, di difficoltà di mercato per le aziende meccaniche, di accordi internazionali “capestro” come quello che ha portato alla chiusura dello zuccherificio (firmato dall’allora Ministro Alemanno). Tutte cose dove francamente le Amministrazioni locali hanno le mani legate. Non si vede come per esempio un Sindaco possa intervenire concretamente sul problema dei dazi doganali americani, sulle difficoltà di scambio con i paesi dell’est, sull’invasione dei prodotti made in China o sul restringimento del credito, per citare alcuni dei problemi che hanno investito molte aziende del territorio. Meglio sarebbe che i nostri Consiglieri di minoranza si interrogassero sul perché in Italia sia assente una politica industriale seria in grado di proteggere i prodotti italiani, difendere le nostre aziende dalla concorrenza sleale ed impegnare il sistema bancario nel sostegno alle imprese. Nel nostro piccolo, alcune risposte abbiamo cercato di darle. Qualche esempio: il contributo in conto interessi che ha consentito di avviare 44 nuove imprese, la riduzione dell’ICI e della TARSU per chi avvia attività economiche, gli interventi sul sistema delle infrastrutture e della mobilità, l’anticipazione dei pagamenti alle imprese locali bloccati dall’assurdo patto di stabilità voluto dal Governo. Fatti e non parole come direbbe una vecchia pubblicità, la nostra caratteristica, a differenza delle minoranze che camminano con la testa voltata indietro, è quella di prefigurare per quanto possibile il futuro. Cos’è infatti che oggi rende competitivo un territorio? Noi crediamo che non basti più sviluppare le aree PIP come avveniva negli settanta e ottanta, è invece necessaria una rete di mobilità efficiente, un sistema veloce per la trasmissione dei dati, energia e calore a basso costo e soprattutto una diversificazione economica che tenga conto del manifatturiero, ma che riscopra il valore dell’agricoltura di qualità, del turismo e dei servizi, commercio compreso. Di tutte queste cose i nostri valenti oppositori si dimenticano, anzi sembra quasi che traggano un intimo piacere delle 11 gennaio 2005 - 11 gennaio 2010 Una targa in Mauritania per Fabrizio Meoni In occasione del 5° anniversario della scomparsa di Meoni, il castiglionese Federico Milighetti, da sempre amico e compagno d’avventure di Fabrizio, ha deciso di tornare in Mauritania, nel luogo del tragico incidente, avvenuto l’11 gennaio 2005, accompagnato da alcuni castiglionesi affezionati al continente africano e da altri amici, provenienti un po’ da tutta Italia. Nello stesso anno, infatti, un gruppo di castiglionesi si recò nelle vecchie piste della gara Parigi-Dakar per costruire un cippo in memoria del campione castiglionese. Con il tempo, il cippo è stato rovinato, come ha scoperto Giovanni Sala, altro grande campione delle due ruote. Per questo, Federico ha deciso di tornare in quei posti, per rendere il giusto omaggio a Meoni. E anche l’Amministrazione Comunale ha voluto contribuire a questa missione, partecipando idealmente al viaggio, donando una targa in pietra, realizzata dal maestro Bruni. Si tratta di un bassorilievo che raffigura la Torre del Cassero, come simbolo della Città di Castiglion Fiorentino. “L’11 gennaio si rinnova in tutta la cittadinanza castiglionese e non solo, il triste ricordo per questa grave perdita. Con questo gesto simbolico, vogliamo ricordare questa grande figura, che tanto ha dato alla sua città e all’Africa, per la quale la Fondazione Fabrizio Meoni Onlus sta portando avanti la sua opera. Da parte sua, il Comune non mancherà mai di dare il giusto sostegno” ha dichiarato il Vice Sindaco Edoardo Lucci. difficoltà economiche, paventano un impoverimento della nostra comunità, tanto da evocare una immigrazione di massa come quella degli anni cinquanta e sessanta, ma in che mondo vivono? Parole solo parole, ma nonostante il “gran parlare” non ci pare che le minoranze offrano grandi ricette per uscire dalle difficoltà. Di fronte a questo scenario l’unica cosa che ripetono come un ritornello è la smobilitazione della Castiglioni Innova (società che opera per la valorizzazione dei beni comunali) ma anche in questo “toppano”. Guarda caso la Castiglioni Innova quest’anno completerà la lottizzazione artigianale di Villa Lovari, cosa di non poco conto, considerati i tempi. E’ un fatto positivo di cui vogliamo ringraziare l’intero Consiglio di Amministrazione, compresi quei rappresentanti nominati su indicazione delle minoranze. Che ci siano questioni aperte sarebbe sciocco negarlo, le difficoltà economiche hanno infatti una ricaduta diretta sui redditi e sulla vita di tante persone. Non a caso l’Amministrazione ha messo in atto tutta una serie di provvedimenti ordinari e straordinari per sostenere i redditi delle famiglie. Qualcuno dice che la crisi è ormai finita, per noi lo sarà quando non solo aumenteranno i dividenti delle banche e dei grandi gruppi finanziari, ma quando i disoccupati troveranno lavoro ed i cassaintegrati rientreranno nelle aziende. Fino ad allora il nostro impegno per la tutela dei più deboli ed il sostegno al tessuto economico non verrà mai meno, Castiglion Fiorentino vuol crescere, è infatti nel DNA dei Castiglionesi la voglia di andare avanti e di lottare, non sarà il catastrofismo di qualche Consigliere comunale a scoraggiarci. Paolo Brandi Sindaco di Castiglion Fiorentino (Prosegue da pag. 1) Gli esempi più notevoli in partenza per Roma sono il Busto reliquiario di Sant’Orsola della seconda metà del XIV secolo legato ad una misteriosa vicenda, la Croce Santa della metà del XIII secolo che pare donata dal re di Francia Luigi IX al Beato Mansueto di Castiglioni, “San Francesco che riceve le stigmate” di Bartolomeo della Gatta,datato al 1486-’87 e la tonacella di Petreto della seconda metà del XV secolo il cui lampasso con la Natività sembra eseguito su cartone di Beato Angelico. La Sezione Archeologica della mostra presentaerà reperti pertinenti ai rituali di culto avvenuti nel santuario etrusco rinvenuto negli scavi del Cassero, come le ceramiche usate per la libatio, i doni votivi, le pratiche divinatorie con l’uso di dadi ed astragali. Un’altra perla arriverà direttamente dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze: si tratta dei ben noti Bronzetti rinvenuti a Brolio nel 1863 e risalenti alla metà del VI secolo a.C. (i tre Guerrieri e la figura femminile) che sono stati ricondotti al territorio castiglionese. Il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo si trova sul Lungotevere Castello, 50 a Roma e la mostra “Sacra Mirabilia, Tesori da Castiglion Fiorentino” è aperta dal martedì alla domenica, dalle ore 9 alle 19 e il costo del biglietto è di 7 euro. Per informazioni Istituzione Culturale ed Educativa Castiglionese, tel. 0575.659457, email: [email protected]. Margherita Scarpellini Direttore ICEC Castiglion Fiorentino Gennaio - Febbraio 2010 Pagina 3 CASTIGLIONESE: Ritorno in Perù nel segno della solidarietà OLTRE 90 ANNI DI STORIA Inaugurato il Centro Scolastico dedicato a Padre Arturo Buresti ed altre importanti opere. Grande soddisfazione dell’Associazione “Solidarietà In Buone Mani Onlus” e del Comune di Castiglion Fiorentino Nell’anno che si è appena concluso l’U.S. Castiglionese ASD ha compiuto 90 anni. Correva infatti il lontano 1919 quando, all’ombra della torre del Cassero, aveva inizio la storia della società. Si chiamava, però, Unione Velocipedistica Castiglionese, e intendeva promuovere il ciclismo. Ben presto, però, avvenne la trasformazione in società calcistica e si fa datare al 1925 la prima manifestazione calcistica a Castiglion Fiorentino: al Parterre, tra l’obelisco garibaldino e le gradinate, si giocò il primo derby della Valdichiana, tra giovani di Castiglioni e di Cortona. Vinsero i castiglionesi per 2-1, con strascichi pugilistici a fine gara. Anima della società fu il Maestro Gino Grifoni e con lui tanti nomi storici della società: Reattelli, Castellucci, Fierli, Agnelli, Fiaschi e tanti altri. Si formarono due formazioni: la prima squadra era la SPES, con maglie nero-azzurre, la Juniores era la “FIDES”, con maglie bianco-azzurre. Si giocò al Parterre fino allo scoppio della guerra, quando la Castiglionese sospese ogni attività. Si è svolto dal 10 al 24 novembre 2009 il viaggio missionario dell’Associazione “Solidarietà in Buone Mani Onlus” in Perù, per portare a compimento alcuni tra i più significativi impegni degli ultimi anni: l’inaugurazione del Centro scolastico materno ed elementare intitolato a Padre Arturo Buresti ed altre importanti opere. Ne hanno fatto parte il Presidente dell’Associazione Don Giuliano Faralli, le istituzioni locali con la presenza del Sindaco Brandi e del Vice Sindaco Lucci, la Dottoressa Marta Cirinei in rappresentanza di Banca Etruria e una rappresentanza dei benefattori dell’associazione: il Geometra Edoardo Sebastiani e la moglie Franca Ferraro. Il significato di questa missione è molto profondo per la comunità castiglionese, che proprio con la “Tazza di latte” promossa da Padre Arturo Buresti per i bambini peruviani iniziò negli anni settanta un lungo cammino che ha portato ad affermare la solidarietà come valore fondante del nostro vivere. Dopo la tazza, sono partite le adozioni a distanza che hanno permesso a migliaia di ragazzi in Perù, Colombia e Venezuela di poter studiare. Molto nutrito il programma del viaggio, che ha cercato di rendere possibile la visita di quasi tutte le missioni sostenute dall’Associazione. Il momento più emozionante ha avuto luogo il giorno 16 novembre, secondo anniversario della scomparsa di Padre Buresti, durante il quale si è inaugurato il nuovo Centro scolastico materno ed elementare di Sullana (Nord del Perù) a lui intitolato. Un’opera davvero importante, sicuramente il progetto più grande realizzato dall’Associazione stessa, dove oltre al doveroso omaggio al missionario marista castiglionese, trovano posto le aule intitolate al benefattore Giancarlo Sereni, al fratello di Padre Arturo Don Pietro Buresti e a Banca Etruria. Grande emozione in occasione della solenne celebrazione che ha avuto luogo nella Cattedrale di Sullana e nella quale l’intera comunità locale ha dato il benvenuto ai benefattori italiani, con enorme partecipazione e riconoscenza. Tappa della delegazione anche a Vista Florida, poverissimo villaggio dell’entroterra desertico, dove vi è un salone polivalente donato dalla comunità castiglionese nel 1999 (grazie anche al contributo personale di Violante Rosini, perpetua di Padre Arturo), che è stato recentemente migliorato e completato dall’associazione. Altro obiettivo importante e caro a Don Giuliano Faralli, l’inaugurazione del Mulino di Nogal, una località in altura che si raggiunge da Frias, un comune montano dove l’associazione opera fin dagli esordi, avvalendosi del prezioso contributo delle Suore missionarie mariste. Di questo Mulino, donato dalla Parrocchia di Montecchio nel 2007 in memoria di Paola Bruni Cardinali, beneficiano circa 3.000 persone che vivono nei 16 piccoli villaggi della vasta zona circostante. Grande soddisfazione della gente per un’opera che permette loro di evitare tanta fatica, come in passato, quando macinare era un’operazione da eseguire a mano. Ora attorno al mulino c’è la possibilità di sviluppare altre attività, costruire qualche abitazione e forse, addirittura, una nuova scuola. L’accoglienza alla delegazione italiana è stata molto calorosa. Al momento della benedizione ed inaugurazione del mulino, i responsabili nominati dalle comunità hanno azionato il motore e si è potuto toccare con mano la prima farina, nella gioia generale. Soddisfazione palpabile di tutti partecipanti, fiduciosi che i legami tra Castiglion Fiorentino ed il Perù saranno sempre più saldi come voleva l’indimenticabile Padre Arturo Buresti. Don Giuliano e tutta “Solidarietà In Buone Mani Onlus” sono ben felici di dare speranza ai bambini ed ai poveri di questo paese che è nel cuore di tanti benefattori castiglionesi ed italiani. Associazione Solidarietà in Buone Mani Onlus Al Premio Vel, trionfa ancora il volontariato I festeggiamenti il 3 Marzo 2010 assieme alle celebrazioni per i 20 anni del S. Chiara Study Centre Terminato il conflitto bellico, ci fu subito la voglia di ricominciare. L’anima della rinascita fu Piero Reattelli, che insieme ad altri ricostruì la squadra e promosse anche la realizzazione del nuovo terreno di gioco, su un’area di proprietà del Consorzio Agrario, nei pressi della stazione ferroviaria. Furono gli anni del Prof. Rossano Naldi alla guida della squadra, e di giocatori importanti, come Viciani, Becacci e Micucci, che passarono dalla Castiglionese alla Fiorentina. All’inizio degli anni ’50 il Consorzio reclamò il terreno di sua proprietà; per la Castiglionese si dovette trovare un nuovo campo. Il Comune mise a disposizione l’area della Spiaggina, dove i volontari della USC realizzarono il campo, lavorando giorno e notte. Personaggi di quegli anni furono l’Ing. Oscar Rosini, il Dott. Dino Curzi, l’Olivelli e Meloria, Alfonso Roselli, Dino Grifoni, Domenico e Velio Rossi, Dario Fabianelli, l’Avv. Gianfranco Cecchi, che ancora oggi è socio della società, e poi “Pipilone”, Felicino Limoni, Ascanio Lanzi. Silvano Frontini. Negli anni ’60 e ’70, con i presidenti Cecchi e Martelli, la Castiglionese viaggia con il vento in poppa e nel ’75 torna in Promozione. Per una ventina di anni il sodalizio naviga tra Promozione e Prima Categoria, fino alla retrocessione in Seconda nel maggio 1995. Inizia qui la gestione “ITAM”, che aggiunge il giallo al viola nei colori sociali e in tre anni porta la squadra dalla Seconda all’Eccellenza e per due anni sfiora addirittura la promozione nel CND. Qui la Castiglionese rimane per sei campionati, prima di scendere in Promozione al termine del campionato 2003/2004. Nella stagione in corso la Castiglionese si conferma la più numerosa associazione sportiva del paese, con circa 230 tesserati. Partecipa con proprie formazioni ai campionati di tutte le categorie giovanili e la prima squadra, condotta dal castiglionese Marco Tavanti, già calciatore viola dal tocco vellutato (famosi i suoi diabolici calci di punizione), sta lottando per rimanere nel campionato di Promozione e le ultime performances fanno davvero sperare che questa meta venga al più presto raggiunta. Piero Rossi Presidente U.S. Castiglionese Sarà un’edizione speciale quella del Premio Vel 2009, perché assieme alla premiazione del g i o v a n e castiglionese più meritorio, verranno anche festeggiati i venti anni di presenza a Castiglion Fiorentino del S. Chiara Study Centre, la sede italiana di alcune prestigiose università americane. Si tratta di un traguardo d’eccezione, che merita il giusto riconoscimento, per questo, l’Amministrazione Comunale ha deciso di unire i due eventi, in un’unica serata che si terrà al Teatro Comunale il prossimo 3 marzo, alla presenza delle autorità locali e di tutto lo staff presieduto dal prof. Paolo Barucchieri. Per il Premio Vel, torna a trionfare il volontariato e torna alla ribalta una giovane castiglionese: la Giuria ha scelto infatti Francesca Reggidori, 28 anni, con una grande propensione ad occuparsi degli altri. Numerose le esperienze da lei vissute, a partire dal dopo guerra in Kosovo nel 2002, il Kenya nel 2006 e ancora nel 2007, quando ha collaborato con i missionari dell’associazione Papa Giovanni XXIII lavorando nel progetto “Shamba”, un centro diurno per ragazzi di strada dove, tramite varie attività (lezioni scolastiche, lavoro nella fattoria e nell’orto) si cercava di ridare ai ragazzi uno stile di vita sano e la possibilità di crearsi un futuro. Francesca ha poi svolto il servizio civile volontario di un anno in Bangladesh con il Progetto “Caschi Bianchi - Corpo civile di Pace 2008” e questa è stata una delle esperienze più forti, perché si è trovata nel mezzo del ciclone Aila, prestando il primo soccorso a quelle popolazioni. L’ultima esperienza è stata quella della Russia, in un centro diurno per disabili di Elista, nella Repubblica della Calmucchia. Al suo fianco, un’altra giovane castiglionese, impegnata nel campo dell’imprenditoria, in particolare nella moda: Martina Frappi, alla quale verrà assegnato il “Premio Impresa Giovanile”, per aver creato una sua linea di gioielli, soprattutto bracciali, in metallo prezioso e pelle esotica. “Jenì” il nome della linea, nata da circa un anno e venduta nelle boutiques più prestigiose in tutta Italia, ma anche in Costa Azzurra e a Londra. Un terzo riconoscimento per l’“Innovazione e la creatività” verrà assegnato a Simone Gallorini, fotografo e regista e promotore del concorso “Corto Castiglionese”. Simone a soli 28 anni sta avviando una sua società di produzione a Londra, specializzata soprattutto nel campo della documentazione visiva. Tra le sue collaborazione, vanta anche quella con la BBC, per un documentario sugli Stati Uniti. Alla serata-evento del 3 marzo, parteciperanno anche gli Ice Cream on Mondays con Vanessa Peters e gli Elefunk. Vita di Paese Il 2 febbraio 2010, i coniugi Quinto Bambini e Mara Domini hanno celebrato il loro 50° anniversario di matrimonio, al Santuario del Bagno, alla presenza di don Domenico Sanlei, unitamente ai familiari, parenti e tanti amici. A loro, i più vivi auguri e felicitazioni per questo importante traguardo. Paolo Sciarri, il 14 dicembre 2009, si è laureato nel Corso di Laurea magistrale in “Studi storici” presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Siena, discutendo una tesi su “Arezzo: dalla ricostruzione allo “scontro” del 1948”, ottenendo la votazione di 110 e lode. Relatori i prof. Camillo Brezzi e Patrizia Gabrielli. Fabiano Papini si è brillantemente laureato alla facoltà di Ingegneria di Siena, Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica, il 14 dicembre 2009, discutendo la tesi “Elaborazione di dati LIDAR per l’estrazione automatica di edifici”. Relatore il prof. ing. Andrea Garzelli, correlatore dott. Marco Ghezzi. Ai due neolaureati, i complimenti della redazione. Castiglion Fiorentino Pagina 4 Viabilità: grandi novità per migliorare la vita dei cittadini Gli impegni per l’edilizia scolastica Prosegue l’opera di miglioramento della viabilità: oltre alla realizzazione delle nuove rotonde lungo la SR 71, entro il 2010, è in arrivo una delle opere più significative per tutto il territorio castiglionese. Si tratta della realizzazione della cosiddetta variante di via Codivilla, una nuova infrastruttura, in corso di progettazione, che collegherà via Val di Chio con il parco del Pallaio, coincidendo, nel suo tratto terminale, con l’attuale via Codivilla. La nuova strada seguirà inizialmente il tracciato del percorso pedonale denominato Maccarella, costeggiando poi il margine inferiore della scarpata del parco del Pallaio. Lo scopo principale di questo nuovo collegamento è quello di agevolare l’accesso al centro storico e all’area di Piazzale Garibaldi del traffico proveniente dalla Val di Chio, che attualmente è indirizzato verso Porta Romana e via Trieste. La strada avrà uno sviluppo di circa 550 m e sarà dotata di un moderno impianto di pubblica illuminazione, oltre a prevedere zone di parcheggio lungo il percorso, da utilizzare in occasione di eventi e manifestazioni che si svolgono a Piazzale Garibaldi e nel centro storico. Si sono recentemente conclusi i lavori per l’ampliamento e la ristrutturazione della Scuola Materna di S. Cristina, che è così divenuta una delle più dotate e attrezzate del territorio. Particolare attenzione, nel progetto, è stata rivolta agli spazi dedicati ai bambini. Nel dettaglio, la rinnovata scuola è articolata in tre aule per lo svolgimento delle attività di base, un’aula polivalente per attività motorie e interclasse, un refettorio con annessa cucina e dispensa, oltre ai servizi igienici per i bambini, il personale docente e le assistenti. Nel corso dei lavori, inoltre, è stato completamente rifatto sia l’ impianto elettrico che quello termico, in conformità alle normative vigenti, inoltre la scuola è stata dotata complessivamente di tre uscite di sicurezza, oltre alle dotazioni previste dalla legge per la sicurezza antincendio. Sono stati poi sostituiti tutti gli infissi ed è stato migliorato il grado di coibentazione dell’edificio con l’apposizione di pannelli di sughero alle pareti. Esternamente è stato ampliato lo spazio destinato ai giochi dei bambini. Ing. Fausto Rossi Resp. Ufficio Tecnico Stagione teatrale 2009-10 La macchina del capo Domenica 14 marzo, ore 21.15 - Teatro Comunale di e con Marco Paolini musiche originali composte ed musiche eseguite dal vivo da Lorenzo Monguzzi foto di Marco Caselli Nirmal Gennaio - Febbraio 2010 Il Porrajmos: uno sterminio dimenticato 2 agosto 1944: è una data importante, che pure in pochi conoscono nel nostro paese, quella in cui lo Zigeunerlager, l’area del campo di sterminio di Auscwitz-Birkenaur, abitata da famiglie “zingare” e definita nella fredda logica burocratica-amministrativa nazista come “BIIe”, venne completamente liquidata. In 5.600 morirono in quel solo giorno passati per il camino, ma i numeri parlano, in maniera senz’altro riduttiva, di oltre 500.000 vittime complessive. Uno sterminio apparentemente minore, eppure indispensabile per comprendere fino in fondo la terribile pagina della Shoah che ha visto passare dagli stessi luoghi di morte circa 6.000.000 ebrei, ma anche prigionieri militari e politici, omosessuali, prostitute, criminali comuni, portatori d’handicap e malati di mente, testimoni di Geova, nonché loro, i cosiddetti “zingari”, per usare un nome imposto, da loro sempre rifiutato perché altamente stereotipato e stigmatizzante. E’ su questa pagina a lungo oscurata che cerca di far luce “La congiura del silenzio. Rom e sinti in Italia tra passato e presente”, l’ultima pubblicazione frutto del lavoro di ricerca, durato quasi un intero anno scolastico, di un gruppo di alunne del liceo linguistico, nell’ambito del laboratorio di storia dell’I.I.S. “G. da Castiglione”. Nato grazie anche al generoso contributo della Provincia di Arezzo, del Comune di Castiglion Fiorentino e dell’Istituzione Culturale ed Educativa Castiglionese, il testo rivela fin dal suo stesso titolo, il nucleo attorno a cui si muove l’intera indagine. Un velo di silenzio non casuale si è infatti steso sia nella storiografia che, soprattutto, nell’opinione diffusa, sul “Porrajmos”, come si chiama in lingua romanè il genocido del popolo Rom e Sinti, ancora oggi la minoranza più diffusa in tutti i paesi europei e un po’ ovunque stigmatizzata e ostracizzata. A ridosso della legge che nel 2000 ha istituito anche nel nostro paese il “giorno della memoria”, il nostro istituto ha attivato così un percorso di riflessione che ricostruisce i fili di una memoria perduta e le ragioni della lunga storia di persecuzione di un intero popolo, uno dei pochi al mondo a non aver mai fatto guerra a nessuno e per questo recentemente proposto da Moni Ovadia alla candidatura del Nobel per la Pace. Il libro, presentato il 1° febbraio in occasione della giornata della memoria presso il Teatro comunale di Castiglion Fiorentino, alla presenza degli autori, delle autorità, del prof. Luca Bravi dell’Università di Firenze e di Ernesto e Marco Grandini della comunità sinti di Prato, intende quindi riflettere anche sul presente che viviamo. Prof. ssa Gisella Benigni 19 dicembre 2007 Sigfried Heilig al campo di concentramento di Sachsenhausen davanti al forno crematorio. Vi morirono 23.000 tra rom e sinti d’Europa Ragazze nel pallone Castiglion Fiorentino confermato Targa Blu Il 2009 ha portato la Stella ORO Castiglion Fiorentino ha ottenuto la conferma della Targa Blu, il Premio Internazionale per la Sicurezza Stradale, nato per rendere il giusto merito agli Enti Proprietari delle Strade che si siano distinti, sia in Italia che all’estero, nel miglioramento della mobilità. Si tratta di una “Certificazione di Qualità” per tutti quegli Enti che abbiano messo in atto azioni finalizzate ad assicurare standard ottimali sulle strade, sia per quanto concerne la sicurezza stradale, che per quanto concerne la qualità della mobilità. Già nell’edizione 2008, il Comune di Castiglion Fiorentino si era aggiudicato la Targa Blu con la Stella Argento, quest’anno, invece, il riconoscimento ha visto l’assegnazione della Stella Oro, che assume ancor più significato, considerate le nuove regole e le nuove soglie di punteggio, molto più restrittive dell’anno scorso. Tutto ciò è stato possibile grazie agli interventi effettuati nel territorio nel 2009, in particolare la realizzazione degli attraversamenti pedonali di Viale Marconi, gli investimenti per la manutenzione di strade e segnaletica, la tipologia di sanzioni al Codice della Strada, l’impegno nell’educazione stradale e, ovviamente, la realizzazione di Strasicura, la Cittadella della Sicurezza Stradale sorta a Montecchio Vesponi. “Questo dimostra che l’impegno sul tema della “sicurezza stradale” non deve rappresentare una prerogativa esclusiva di pochi “addetti al settore”, bensì deve coinvolgere anche ogni soggetto che opera nei settori più diversi del panorama sociale, a dimostrazione che l'impegno in tale materia è “di tutti” - dichiara la Comandante della Polizia Municipale Manuela Valli, che ha personalmente seguito la pratica. Gli altri enti insigniti di Targa Blu Stella Oro sono, tra i numerosissimi partecipanti, Sarnano (MC), Montelupone Parlare di calcetto a Castiglion Fiorentino non è una novità, lo è invece parlarne “in rosa”, benché siano ormai tre anni che il Cozzano Femminile partecipi al campionato della UISP Aretina. La squadra è nata quasi per scommessa dei dirigenti del Cozzano, che mai avrebbero pensato che sarebbe durata e soprattutto che potesse stupire per risultati e pubblico al seguito. Il risultato migliore, nello stupore generale, è arrivato il primo anno quando siamo arrivate a giocarci la finale di Coppa Provinciale, purtroppo persa per 2 a 1. Quest'estate invece siamo state invitate a partecipare ad un torneo a Torrita di Siena, che abbiamo dominato e vinto. Adesso il campionato è in corso e siamo a metà classifica, una buona posizione visto che ci sono squadre che giocano da tanti anni insieme e nelle quali militano giocatrici di buon livello prese in prestito dalle squadre di calcio a 11 della zona. La cosa che ci stupisce, ma ci fa molto piacere, è vedere tanta gente alle partite che giochiamo in casa, al Palazzetto di Castiglion Fiorentino. Alcuni fedeli sostenitori ci (MC), Loano (SV), Guidizzolo (MN), Martano (LE), Mantova (MN), Nardò (LE), Cesena (FC), Corciano (PG), a testimoniare una mappatura dell’Italia che vuole agire fattivamente per rendere le strade più sicure e gli utenti più consapevoli. seguono addirittura fuori casa, una cosa inimmaginabile quando eravamo agli inizi. Abbiamo creato anche un gruppo su Facebook con foto, calendario delle partite e risultati, dove chi vuole può lasciare i propri commenti. La nostra squadra punta ovviamente a fare bene in campionato e a migliorarsi sempre di più anche se la cosa più importante resta divertirsi e stare insieme. Non mancano infatti le indimenticabili cene della squadra o i “dopo partita” all’insegna di una bella fetta di torta (fatta da noi), così che anche l'eventuale sconfitta viene sempre mandata giù “con dolcezza”. Irene Mennini Nel mese di dicembre a Roma, presso la Sala delle Conferenze della Camera dei Deputati, è stato ufficialmente conferito il Riconoscimento “Targa Blu 2009-stella ORO” al Comune di Castiglion Fiorentino, mentre nelle prossime settimane è prevista una cerimonia anche a Palazzo S. Michele. “CASTIGLION FIORENTINO” Periodico mensile di informazione comunale -Direttore Responsabile: Simona Santi Laurini -Comitato di Redazione: Lucia Banchetti, Luca Barboni, Marco Cavallucci, Stefania Crott, Alice Gallorini. -Autoriz. del Tribunale di Arezzo n. 7 del 12.04.1975 -Sped. in abb. post. gr. 3/70 -Impaginazione e Stampa: Tipografia Tanganelli -Foto: Circolo Fotografico, Foto Grandangolo