[RECE] daniel - new york - (Stati Uniti) - IDR web
Transcript
[RECE] daniel - new york - (Stati Uniti) - IDR web
IDR web - Recensioni Ristoranti - Sito comune di IDR [RECE] daniel - new york - (Stati Uniti) Category : Stati Uniti Published by Fabio_fiorillo on 24/12/2004 MESSAGGIO IN GOOGLE GRUPPI ED EVENTUALE DISCUSSIONE Sito alla destra di central park tra la 3rd avenue e la 65th strada, nella zona centrale di mahattan, Daniel e' considerato da molti anni come uno dei 3/4 ristoranti migliori di new york(insieme a Jean Georges,Ducasse,Per Se...). Membro di Relais&Chateaux,classificato come Relais Gourmand, e' un locale ibrido, di impostazione nettamente francese la cucina(del resto Lo chef Daniel Boulud e' transalpino seppur viva da tanti anni negli States), di fascino(?) tipicamente americano l'ambiente. Il nostro ingresso non e' dei piu' felici,per 1 minuto circa restiamo con i cappotti in mano(per la cronaca fuori faceva -13°c) in attesa che qualcuno ci venisse incontro;a parte questo inconveniente,essendo giunti 10 minuti in anticipo rispetto all'orario di prenotazione veniamo fatti accomodare ai tavolini del bar per un'attesa breve in attesa che fosse allestito il nostro tavolo.A new york,infatti, vige,anche nei grandissimi locali(l'unica eccezione pare sia Ducasse), l'usanza dei doppi/tripli/quadrupli turni anche in virtu' del fatto che l'orario di servizio inizia alle 18. L'ambiente interno e' caratterizzato da tappeti,moquette e velluti rossi con ampi tendaggi alle pareti,la sala e' posta un paio di gradini piu' in basso rispetto al bar ed ha tavoli davvero vicini(il mio era a 20cm di distanza da un altro..).Non c'e' assolutamente un'atmosfera ieratica, l'elevato vociare dei commensali caratterizzera' tutta la cena.Il servizio e' di buon livello ma non eccellente,per un paio di volte il mio calice restera' vuoto. La carta dei vini e' davvero buona,ma,come era preventivabile,con ricarichi molto al di sopra del consentito.Rosso di montalcino Banfi a 80 dollari,cervaro della sala a 120..etc...scelgo un(purtroppo rivelatosi modesto) riesling d'alsazia schlossberg 2000 Paul Blanck prezzato 66 dollari. Numerose anche le proposte al bicchiere(dom perignon ultima annata 39 dollari contro per esempio i 18 euro di cracco-peck) e le mezze bottiglie. la carta delle vivande prevede(come in tutti i grandi ristoranti) la possibilita' di comporre ad un prezzo fisso(in questo caso 88 dollari) il proprio menu' di 3 portate(appetizer,main course,dolce) oppure un degustazione di 5 portate(120 dollari) con la doppia opzione per ognuna di esse.Scegliamo entrambi il secondo al quale,senza alcun problema,viene apportata una modifica. http://idrweb.altervista.org 16/3/2017 22:51:36 / Page 1 Purtroppo il maitre e i commis parlano con noi come se fossimo americani a discapito della nostra comprensione.. 1)il pre-appetizer e' un'alzatina a 3 piani con 3 minuscole differenti preparazioni di discreto livello:delle rape rosse con un formaggio "bleu"(l'abbinamento e' davvero indovinato),salmone con aneto e crauti canditi e una cialda di parmigiano con formaggio di capra(ovviamente queste sono le mie sensazioni palatali avendo capito poco o niente della spiegazione dataci) 2)Terrina di fagiano con datteri mentolati, mela cotogna confit e gelatina di porto. Buona la terrina,intrigante l'accostamento di sapori della mela e del porto. 3)Aragosta affumicata calda con prezzemolo e peperoni in agrodolce. Anche in questo caso l'abbinamento degli ingredienti e' indovinato,con i peperoni a fare da giusto contrappunto all'affumicatura...ma perche' mai cancellare il sapore dell'aragosta con l'affumicatura??Non approvo il risultato finale del piatto tenendo conto che il suddetto crostaceo puo' essere esaltato con preparazioni del tutto differenti.peccato. 4)Merluzzo dell'atlantico leggermente affumicato(ancora..) con cavolini di bruxelles caramellizzati e salsa di aragosta e zucca mantecata con burro con dadolata di zucca. In questo caso l'affumicatura e' indovinata in quanto piacevole e non eccessiva;il merluzzo e' buonissimo cosi' come la salsa di zucca e aragosta,anche se il retrogusto di burro e' abbastanza evidente. 5)lombo di agnello del "Niman Ranch" con piccoli carciofi,patate fondenti al burro,olive taggiasche e salsa dolce all'aglio. Carne stratosferica,provare per credere,l'abbinamento passa in secondo piano(seppur buono). 6)fondente di cioccolato venezuelano con gelato alle mandorle e mattonelle di mou al torroncino. ottimo il fondente,un po' ridondante come gusto il resto. 7)Piccola pasticceria:10 differenti minuscole preparazioni,buone ma non eccelse. conto finale comprensivo di tasse(8,625%) di 342 dollari al quale vanno aggiunti 40 dollari di mancia(in genere si prevede il 15% circa). la cena da Daniel e' stata comunque una bella esperienza. Le materie prime utilizzate sono di quanto meglio possa offrire il mercato,non solo americano, ma anche mondiale;le preparazioni denotano mano sicura in cucina(specie nell'accostamento dei sapori), anche se non risultano mai entusiasmanti.L'ambiente,come gia' detto e' kitsch,opulento,ma non bellissimo.Lo chef e' uscito per fare i saluti di rito soltanto ai tavoli dei clienti conosciuti,non un bel vedere. Ho avuto l'impressione che questo ristorante sia piu' adatto ad una cena di lavoro che ad una esperienza gastronomica totalizzante:non ci sono state quelle piccole attenzioni che ci si aspetta,non ci si sente "coccolati".Si e' solo uno dei tanti avventori. Esperienza da ripetere?non saprei. http://idrweb.altervista.org 16/3/2017 22:51:36 / Page 2 Comunque credo valga la pena andare in un ristorante di alto livello anche a New York,se non da Daniel, da Ducasse o Vongerichten o dagli altri, per riuscire anche a notare le differenze esistenti tra la grande ristorazione europea e quella americana. Fabio Fiorillo -questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad [email protected] http://idrweb.altervista.org 16/3/2017 22:51:36 / Page 3