I cento anni di Alberto Rizzotti

Transcript

I cento anni di Alberto Rizzotti
www.informatoreagrario.it
Edizioni L’Informatore Agrario
Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d’Autore e le sue
successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest’opera per usi diversi da
quello personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L’Informatore
Agrario S.r.l. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali
malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all’uso dell’opera.
EDIZIONI L’INFORMATORE AGRARIO IN FESTA
I cento anni di Alberto Rizzotti,
una vita per la divulgazione
in agricoltura
S
cusateci se per una volta parliamo
rattere di attualità e in particolare svilupdi noi, de L’Informatore Agrario,
peremo le rubriche del frutticultore, ortima l’occasione crediamo lo mericultore e viti-vinicultore affidati a persone
ti: lo scorso 3 maggio Alberto Rizzotti, il
specializzate teoricamente e praticamente
fondatore del nostro giornale, ha compiunel ramo particolare».
«Sarà nostra cura – sottolinea Alberto
to 100 anni.
Rizzotti – fornire l’Agricoltore ed il ProDetto così fa un certo effetto, ma se ci
fessionista di tutti quei dati pratici che
soffermiamo a pensare che dentro questo
potranno loro facilitare lo svolgimento del
secolo di storia ci sono due guerre monlavoro e delle pratiche».
diali, la nascita della Repubblica e, per
Questa è la «filosofia» che ha sempre
restare nel nostro ambito, il passaggio da
guidato Rizzotti nella gestione del giorun’agricoltura quasi medioevale che innale, di cui fu direttore responsabile fino
teressava l’80% della popolazione a quelal 1974, e di chi successivamente ne ebbe
la super tecnologica di oggi praticata da
la responsabilità. Ci piace però sottolimeno di 2 milioni di italiani, ci si rende
neare una cosa di quella «dichiarazione
pienamente conto di cosa ha visto Alberdi intenti» del 1945, forse piccola ma, creto Rizzotti nella sua vita.
diamo, significativa: l’uso della maiuscola
Qui, però, vogliamo parlare di quello
nelle parole Agricoltore e Professionista.
che ha fatto: sia per noi che lavoriamo in
Non è un fatto casuale: dentro c’è tutto
questa Casa editrice nata dal suo lavoro
il rispetto per chi fa quel lavoro e il proe dalle sue intuizioni ma anche per l’agriposito di rendergli un buon servizio per
coltura italiana.
aiutarlo nella sua attività.
Nato nel 1912 a S. Pietro in Cariano,
È una lezione che tutti coloro che hanin provincia di Verona, Alberto Rizzot- Alberto Rizzotti, 100 anni compiuti
ti si laurea in scienze agrarie a Bologna il 3 maggio 2012, agronomo e giornalista, no lavorato, e tuttora lavorano, a L’Innel 1936 e da lì comincia la sua carriera ha fondato L’Informatore Agrario nel 1945 formatore Agrario e nelle altre testate
della Casa editrice, hanno ben
di agronomo che lo porta, nel
presente.
1945, a fondare L’Informatore
Cento anni sono un traguarAgrario. Le vicende che portado invidiabile, soprattutto se
rono alla nascita del giornale le
la forte tempra consente di abrievoca egli stesso nell’intervista
binare un fisico ancora in sache pubblichiamo nella pagina
lute a una mente che è ancoseguente, ma è significativo rira un vulcano di idee. Ancor
portare alcuni passi del primo
oggi Alberto Rizzotti, che dal
editoriale, pubblicato appunto
1966 è membro dell’Accademia
sul numero 1 del 1° ottobre 1945.
di agricoltura. scienze e lettere
Scrive Rizzotti: «... riporteremo
di Verona, lavora instancabilsistematicamente le disposizioni
mente nel suo studio dedicanlegislative di interesse agrario, i
dosi all’altra sua «creatura»,
comunicati ed informazioni deVita in Campagna, fornendo
gli Enti Agrari della Provincia,
preziosi pareri sugli articoli che
dei quali chiariremo nel modo
vengono pubblicati e lancianmigliore i compiti e le caratterido nuove idee per i numeri in
stiche» e prosegue annunciando
preparazione. Se è vero che le
che «L’Informatore ha anche un
ricorrenze sono anche l’occaaspetto più strettamente tecnicosione per guardare indietro e
professionale, perché pubblicato
fare qualche bilancio, crediaa cura di un Dottore Agronomo
mo che oggi Alberto Rizzotti
libero professionista. I nostri ar- Alberto Rizzotti consegna l’attestato di fedeltà ai più vecchi
ticoli tecnici avranno sempre ca- abbonati, durante la cerimonia del 60° anniversario, nel 2005 possa ritenersi soddisfatto.
4
L’Informatore Agrario • 18/2012
© 2012 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.
EDIZIONI L’INFORMATORE AGRARIO IN FESTA
ALBERTO RIZZOTTI RICORDA LA NASCITA DE L’INFORMATORE E DI VITA IN CAMPAGNA
Storia di una sfida vinta
Giorgio Vincenzi, attuale direttore
del mensile Vita in Campagna, ha chiesto ad Alberto Rizzotti di ripercorrere
le tappe fondamentali della sua esperienza di editore.
Dottor Alberto, ci racconta come le
è nata l’idea di fondare L’Informatore
Agrario subito dopo la Seconda guerra
mondiale? E in quale contesto si trovava a operare?
L’idea di fondare L’Informatore Agrario subito dopo la fine della guerra mi
scaturì da due considerazioni: la sicurezza che mi derivava da circa 13 anni di
pratica giornalistica agricola; il desiderio
di rendere più accessibile il linguaggio
usato per questi temi dagli altri giornali e quindi vincere la fortissima concorrenza dei tre grandi e potenti settimanali
agricoli esistenti. Così facendo pian piano
vinsi la sfida.
Il contesto poi in cui nasceva nel 1945
L’Informatore Agrario era difficile: la guerIl primo numero de L’Informatore Agrario uscito
ra era appena finita, Verona era ingombra
nell’ottobre del 1945 e di Vita in Campagna pubblicato
di macerie e io ero un giovane laureato in Scienze agrarie,
nel gennaio 1983
senza soldi, con famiglia a carico, senza impiego.
Nel maggio di quell’anno aprii un ufficio di consulenza agraria in una piccola stanza che un amico di famiglia le nostre testate, L’Informatore Agrario e Vita in Campagna,
mi aveva messo gratuitamente a disposizione, ma i clienti sugli oltre 300 periodici di agricoltura.
stentavano a venire. Per farmi un po’ di propaganda in proLasciato L’Informatore Agrario, nel 1983 fondò Vita in
vincia, progettai di uscire con un bollettino mensile. E così Campagna. Questa volta qual era l’intento?
nell’ottobre del 1945 pubblicai il primo numero de L’InforQuando fondai Vita in Campagna il mio pensiero era rimatore Agrario.
volto a quei milioni di persone operanti
Che cosa ricorda con piacere della
nel campo delle piccole aziende agrarie
sua esperienza di direttore del più imdella frazionatissima e povera agricolportante settimanale agricolo d’Itatura italiana o semplicemente operanlia?
ti nell’orto familiare e nel giardino. In
Ricordo con molto piacere il primo
quella scelta fummo incoraggiati dal
abbonamento, arrivato all’inizio di otfatto che nessun giornale si occupava
tobre del 1945 nella persona dell’agridi quelle persone in modo adeguato e
coltore Massimo Bonomo. Egli mi disci saremmo quindi trovati in assenza
se: «Ho ricevuto il primo numero, ho
di concorrenza. Con queste premesse
letto il suo programma che mi soddisfa,
raggiunsi molto presto, con grande sidesidero abbonarmi».
curezza, il mio obiettivo dei 40.000 abÈ stato un momento di grande emobonamenti, che si sono più che raddopzione e nel tempo stesso una lezione sepiati successivamente. La mia domanda
vera, che mi accompagna da tutta una
all’inizio fu: ma come arrivare a quevita: avevo pubblicato un programma
ste persone? Ci erano necessari collache lo aveva soddisfatto e ora dovevo
boratori esterni che alla fondamentale
rispettarlo, avevo dato una parola e dopreparazione scientifica e tecnica assovevo mantenerla.
ciassero la pratica operativa nelle colPiù in generale, poi, è stato gratifican- Alberto Rizzotti alla sua scrivania,
tivazioni e negli allevamenti a seconda
te ricevere il riconoscimento ufficiale in una foto degli anni 90, quando era
delle loro proprie specializzazioni e un
del primato di abbonati per entrambe direttore di Vita in Campagna
linguaggio semplice.
•
18/2012 • L’Informatore Agrario
© 2012 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.
5