La mappatura dei processi
Transcript
La mappatura dei processi
La mappatura dei processi Lo scopo principale dell’attività di mappatura è quello di rappresentare il “sistema azienda” come un insieme di processi logicamente correlati ed in continua evoluzione, sulla base del sistema competitivo, dell’assetto organizzativo e degli orientamenti strategici, volto al perseguimento degli obiettivi di business. Significa, in altri termini, definire “come” l’azienda opera sul mercato in termini di modello di funzionamento determinando: • • Come crea valore per i propri clienti Come raggiunge gli obiettivi aziendali generando profitto. La mappa dei processi chiave, accanto al “Manuale Organizzativo”, risulta essere quindi uno strumento organizzativo indispensabile per il governo delle imprese oggi. Il disegno delle rete dei processi caratteristici si integra con la struttura organizzativa perché definisce il funzionamento dinamico dell’organizzazione, oltre che costituire una piattaforma specifica di riferimento per: • • • • • allineare l’organizzazione operativa alla macrostruttura valutare le conoscenze distintive dell’organizzazione migliorare/reingegnerizzare i singoli processi monitorare le determinanti delle prestazioni dell’impresa, guidare lo sviluppo del sistema informativo integrato. Non esiste una mappa dei processi precostituita e valida per tutte le aziende, ma è caratteristica dell’impresa in funzione del Business Model, della Strategia e della sensibilità del management. E’ uno strumento organizzativo attraverso cui definire o ri-definire “i confini d’impresa”, valutando nell’ambito della rete del valore quali sono le attività da governare e controllare e quali da esternalizzare (make or buy). Costituisce inoltre il punto di partenza per le fasi successive di: • • razionalizzazione ovvero reengineering/ improvement dei processi definizione delle competenze distintive necessarie al governo dei Fattori Critici di Successo Il principale modello di riferimento per la definizione della mappa dei processi è la “Catena del valore” di M. Porter il quale sostiene che il “vantaggio competitivo” dell’azienda deriva dalla modalità con cui si gestiscono le diverse attività e di come tra loro interagiscono all’interno dell’azienda e con l’ambiente esterno. Un secondo importante riferimento è rappresentato dal “modello EFQM”, un sistema di management per misurare e valutare la posizione dell’organizzazione verso l’eccellenza. Lo strumento “mappa dei processi” è coerente e parte integrante del modello, in quanto fattore determinante dei risultati dell’impresa. 1 Il modello del Porter Processi di indirizzo/orientamento Pianificazione organizzazione e risorse umane Pianificazione di business Profitto per l’azionista …….. Processi di business/core Sviluppo offerta Produzione/ Erogazione Client management Assistenza clienti Sviluppo tecnologia ……… …….. Processi di supporto Logistica Acquisto Valore per il cliente Le attività che generano valore possono essere scomposte in: • Processi Core che governano le dimensioni chiave del business (prodotti/servizi, clienti, innovazione) • Processi di orientamento che determinano la pianificazione e la scelta degli obiettivi e delle risorse nel breve- lungo termine • Processi di supporto che erogano servizi a supporto dei processi core Il modello EFQM Nel modello EFQM i leader sono coinvolti per il miglioramento continuo del sistema di management dell’organizzazione, in particolare assicurando: • • Una struttura adeguata Un sistema di governo dei processi Anche le politiche e le strategie del management sono attuate attraverso la rete dei processi chiave (“la mappa”) e l’assegnazione delle responsabilità di gestione dei processi (ownership). Esistono quindi 2 prospettive di presidio tra loro complementari: • a livello di management si colloca il governo della rete dei processi unitamente alla macrostruttura ed al modello delle competenze (l’insieme costituisce il modello di funzionamento dell’azienda) • a livello operativo di colloca la gestione ed il miglioramento dei singoli processi, realizzati attraverso l’ownership e l’empowerment delle persone coinvolte. 2 La metodologia di intervento si compone delle seguenti attività: • Individuare le attività core necessarie al raggiungimento degli obiettivi di business, sulla base degli Orientamenti Strategici, del Business System di riferimento e dell’Assetto Organizzativo. • Identificare i macro-processi a partire dalle attività identificate definendo i “cluster” di processo, cioè contenitori di processi omogenei per finalità, competenze, sistema cliente, tecnologie ed output • Disegnare la mappa dei processi e le interrelazioni tra i processi stessi e l’ambiente esterno. • Identificare i processi componenti ciascun cluster e definire per ciascuno di essi: o Obiettivi di processo o Indicatori di performance o Owner di processo o Input e Output o Attività La modalità operativa da adottare per la definizione della mappa e dei suoi processi componenti può essere di tipo Top-down e/o Buttom-up. Generalmente per la definizione di primo livello della mappa (cluster o macro-processi) si preferisce adottare una metodologia di tipo top-down mentre per l’individuazione dei singoli processi all’interno dei cluster individuati si possono adottare entrambe le metodologie, la scelta è spesso adottata in funzione del tipo di azienda in oggetto: • Nel caso di start-up d’azienda sicuramente la metodologia top-down è l’unica applicabile in quanto non si fa alcun riferimento ad una situazione già precostituita • Nel caso, invece, di una realtà già operante occorre da un lato definire o ridefinire la mappa in funzione delle scelte operate dal top-management (metodologia top-down) e dall’altra ricondurre le attività già in essere negli opportuni processi/cluster individuati (metodologia buttom-up). Questa fase risulta essere molto delicata in quanto occorre verificare l’esatto allineamento dei due diversi approcci. Una volta conclusa la mappatura dei processi avendo “fotografato” i processi operanti nella realtà in oggetto(fase as-is), occorre analizzare i risultati ottenuti ed identificare i processi critici/inefficaci o inefficenti (fase di diagnosi e confronto) per poi passare al ridisegno dei processi individuati (fase to-be). 3 Schema di intervento ORIENTAMENTI STRATEGICI ASSETTO ORGANIZZATIVO 1. IDENTIFICAZIONE DELLA MAPPA DEI PROCESSI CHIAVE Quali obiettivi di business devono soddisfare i processi? Quali sono i processi da riallineare con il nuovo modello di funzionamento? BUSINESS SYSTEM Quali sono i processi primari sulla strategia? 2. DEFINIZIONE DELLE PRESTAZIONI RICHIESTE 3. CONFRONTO E VALUTAZIONE DEI PROCESSI ATTUALI E’ coerente l’attuale modello di funzionamento dei processi con l’assetto organizzativo? 4. SELEZIONE DELLE AREE DI RIPROGETTAZIONE 4