Fusione di Banca Imi in Banca Caboto
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Fusione di Banca Imi in Banca Caboto
Ai quadri sindacali Fisac-Cgil Fusione di Banca Imi in Banca Caboto: raggiunto l’accordo Il 1° ottobre 2007 avverrà la fusione per incorporazione di Banca Imi in Banca Caboto, che a sua volta cambierà la denominazione sociale in Banca Imi SpA. Nella stessa data le attività e le risorse di Information Tecnology e Operations di Banca Imi (148 persone) saranno cedute a Intesa Sanpaolo. Inoltre, nella nuova Banca Imi verranno concentrate le attività di Investment Banking di Intesa Sanpaolo (117 persone ex Intesa) e di Capital Markets (14 persone ex Sanpaolo già oggi distaccati presso Banca Imi). L’accordo raggiunto per il personale di Banca Imi che passa in Banca Caboto (319 persone) e per quello che passa in Intesa Sanpaolo (148 persone) prevede: la conferma dei trattamenti economici e normativi in essere, il mantenimento dell’iscrizione al Fondo Pensioni Gruppo Sanpaolo con la stessa contribuzione (attualmente il 3%), l’iscrizione dal 1/1/2008 alla Cassa Sanitaria Gruppo Intesa (fino al 31/12/2007 rimane la copertura delle attuali polizze assicurative), il riconoscimento del buono basto di € 5,16 mentre la differenza rispetto a quanto attualmente percepito (€ 6,20) pari a € 205 annui verrà versata dall’azienda nel Fondo pensioni, l’applicazione delle condizioni agevolate previste per il Gruppo ex Intesa. Per le attività di Investment Banking e Capital Markets, abbiamo richiesto e ottenuto che il personale Intesa Sanpaolo sia in distacco presso la nuova Banca Imi fino alla effettiva cessione del ramo di azienda che avverrà nel corso del 2008 (presumibilmente in primavera). Solo allora si avvierà la procedura contrattuale e di legge per il passaggio da Intesa Sanpaolo a Banca Imi, a valle quindi del processo di armonizzazione contrattuale di Intesa e Sanpaolo. Milano, 14 settembre 2007 La delegazione FISAC-CGIL Gruppo Intesa Sanpaolo