GLOBAL Flash, Edizione gennaio 2013
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GLOBAL Flash, Edizione gennaio 2013
SQS GLOBAL Flash Gennaio 2013 Photo: Leica Geosystems GLOBAL Flash Associazione Svizzera per Sisiemi di Qualità e di Management (SQS) In questo numero n Lealtà n Swissness: un valore per SQS n Hilti: Excellence in every Case n Rivella: Qualità nella mission, mission di qualità n Leica Geosystems: LIP – Generatore di crescita costante n SFS Intec: Automotive Supplier of the Year n Glatthard: Gestione della qualità per avvocati e notai n Bossard: ’Do-How Support’ per i clienti n Attualità SQS 1 SQS GLOBAL Flash 10 domande a Roland Glauser, CEO di SQS, sul tema Editoriale Lealtà Swissness – un valore per SQS Cari lettori, fedeltà, lealtà, onestà: è lecito chiedersi in che misura questi valori sono ancora vissuti nella realtà commerciale odierna. È un dato di fatto che i consumatori, i clienti, i collaboratori e persino le imprese adottano spesso comportamenti opportunistici. Ma esiste ancora la lealtà? Sì, sicuramente. Però non scaturisce più soltanto dalla fedeltà, ma si basa sulle prestazioni ed è radicata in tutte le parti coinvolte. C‘è dunque una fiducia reciproca, la convinzione su un determinato punto, la sicurezza delle promesse, perché queste in base all‘esperienza - non sono mai disattese. Tutto questo è decisivo nel settore della certificazione. Fin dalla sua fondazione, SQS sperimenta di continuo la lealtà, oggi come allora. Cito tre esempi: n La fluttuazione dei collaboratori è incredibilmente bassa. Un buon numero di collaboratori è al servizio dell‘azienda da oltre 10 anni. n SQS vanta clienti affezionati: la soddi sfazione misurata della clientela è elevata. n SQS è leale anche nei confronti della propria filosofia aziendale. Sebbene tale filosofia sia in costante evoluzione, il fulcro rimane sempre lo stesso, ossia offrire un importante contributo allo sviluppo dei sistemi di qualità e gestione in Svizzera. Signor Glauser, cosa significa per Lei ’qualità’? La qualità è per me innanzitutto qualcosa di affascinante. Ma la mia esperienza professionale mi insegna che è molto di più: la qualità rappresenta la vera chiave del successo a lungo termine, soprattutto in un periodo difficile dal punto di vista economico con mercati fortemente competitivi. È auspicabile una qualità globale che non riguardi solo il prodotto, ma che si riferisca anche a tutti i servizi che un‘azienda è in grado di offrire. In realtà è necessario che la qualità con i suoi processi pervada l‘intera realtà aziendale, nella quale rientrano anche aspetti come rischio, ambiente, sicurezza, human resources, trasparenza e responsabilità sociale. Dietro al nostro operato vi sono clienti e collaboratori fedeli, che ci rafforzano e di cui possiamo andare fieri. Per questo vi rivolgiamo i nostri più sentiti ringraziamenti. In cosa consiste il plusvalore della qualità sviz zera? Per noi svizzeri la qualità è qualcosa che appartiene al nostro patrimonio genetico. La consapevolezza della qualità è profondamente radicata nella nostra cultura. Il concetto di ’precisione svizzera’ è noto in tutto il mondo e si riflette in prodotti e servizi innovativi e di ottima qualità. Innanzitutto l‘idea di ’Swissness’ è fortemente collegata con i concetti di affidabilità, pregio, marcato orientamento alla tecnologia, alta capacità innovativa e flessibilità. Alla base vi sono una serie di valori e di conquiste tipicamente svizzeri, come il nostro sistema formativo, il federalismo e la gestione re sponsabile, oltre a solide strutture politiche ed economiche. Dr. Xaver Edelmann, presidente di SQS Che importanza ha la Swissness nell‘ambito della concorrenza internazionale? 2 La storia dell‘industria svizzera documenta lo sforzo che da sempre è stato necessario per differenziarsi in ogni modo dalla concorrenza internazionale. In questo senso siamo, per così dire, ’ben allenati’. La Swissness era e resta la ragione per sopravvivere in questa competizione. Sono convinto che la Svizzera abbia un futuro come piazza economica se continuerà a produrre innovazioni e prodotti di alta qualità che contribuiscono alla reputazione del marchio Swissness. Le prestazioni che offrono un vero plusvalore, in senso economico, ecologico e sociale, sono più richieste che mai. Credo che per il nostro Paese ciò rappresenti chiaramente il presupposto numero uno per il successo nella concorrenza internazionale. Le organizzazioni certificate operano in manie ra più sostenibile? Le potenzialità sono ancora tante e ciò dipende anche dalle norme che vengono applicate. Tuttavia lo scopo di una certificazio ne è sostenere le organizzazioni in modo mirato in questo percorso verso la sostenibilità. Le organizzazioni in possesso della certificazione ISO 9001 dispongono sostanzialmente di uno strumento per fornire in maniera duratura prestazioni programmate conformi all‘obiettivo. E da queste si esige un utilizzo attento delle risorse. Per sostenere e mantenere vivo un sistema di gestione certificato è necessaria la presenza di collaboratori all‘altezza del compito. La prestazione sostenibile di un’azienda è particolarmente incentivata quando si adegua il sistema di gestione a dimensioni di sostenibilità speciali ed è evidente la SQS GLOBAL Flash presenza di una cultura della qualità. Le norme specifiche a questo scopo sono ISO 14001 (Gestione ambientale), OHSAS (Sicurezza sul lavoro e tutela della salute) e IQNet SR 10 (Responsabilità sociale), tutte certificazioni per prestazioni di sostenibilità mirate e verificabili. Nella pratica attuale questi certificati vengono spesso acquisiti in combinazione con la norma ISO 9001. E cosa ci dice della capacità innovativa? In un sistema gestito correttamente que sto aspetto riveste un ruolo fondamentale. Le organizzazioni certificate occupano una posizione privilegiata in quanto devono soddisfare requisiti che favoriscono la capacità innovativa, ad esempio nel controllo della qualità, nell‘orientamento al cliente e nel processo di sviluppo, o nella gestione ambientale mediante l‘impiego di nuove tecnologie volte a migliorare la prestazione ambientale. La gestione delle aziende certificate presenta delle differenze? Noi non certifichiamo solo prodotti e processi, ma innanzitutto l‘intero sistema di gestione delle organizzazioni. Ogni norma ISO per i sistemi di gestione impone delle La visione di SQS Trent‘anni fa un gruppo di industriali lungimiranti fondò SQS affidandone la direzione al Professor Seghezzi della HSG (Università di San Gallo). Filosofia aziendale: realizzare in Svizzera la gestione della qualità e del sistema, radicarla su basi solide e garantirne il continuo sviluppo. Questa filosofia è ancora attuale. Da allora SQS ha rilasciato oltre 14 000 certificati, di cui più del 30% a livello mondiale. condizioni, precisamente in ambito strategico e operativo, oltre che nella formazione del personale. Le organizzazioni certificate devono soddisfare pienamente le condizioni specificate che riguardano il processo di gestione (politica aziendale, pianificazione, definizione degli obiettivi, comunicazione, controlling, gestione del rischio, valutazione, ecc.). Al contrario, per sua natura lo stile della gestione non può essere standardizzato, ma questo non rappresenta certamente un ostacolo al raggiungimento di risultati soddisfacenti. Alcuni esperti sostengono che la qualità si gnifichi innanzitutto ’lavorare sull’affidabilità’. Come si può spiegare quest‘affermazione? Chi si occupa di qualità dalla A alla Z a livello professionale cerca in tutti i modi di migliorare i processi e incrementare i livelli di efficienza ed efficacia lavorando costantemente anche sull’affidabilità. L‘affidabilità rappresenta l‘elemento centrale della fiducia ed è importante lavorare costantemente e in modo sempre rinnovato a questa fiducia, tanto negli affari nazio nali quanto in quelli internazionali, così come nei progetti di costruzione o nei servizi. Si tratta in effetti di riuscire a mantenere l‘impegno nei confronti della clientela in maniera affidabile. Secondo la sua esperienza, quanto sono dis poste ad apprendere le aziende certificate? Dipende dalla motivazione. Le ragioni alla base di una certificazione sono spesso abbastanza diverse. Se per alcune aziende la certificazione è obbligatoria, altre la acquisiscono per iniziativa propria. Io credo che quanto più sia grande la motivazione per una certificazione, tanto più l‘azienda sarà disposta ad apprendere, in quanto i vantaggi che potrà ottenere da un simile investimento sono davvero tanti. In generale possiamo osservare nei nostri clienti un significativo interesse per i miglioramenti. Questo rappresenta per noi una sfida e una motivazione ad aggiornare regolarmente e in maniera esaustiva i nostri auditor affinché siano degli eccellenti ’sparring partner’ per i clienti che richiedono la certificazione. Negli audit diamo grande importanza ai miglioramenti conseguiti e verifichiamo costantemente l‘avanzamento dei progressi nell‘ottica di una ’learning organisation’. Quali sono i temi più richiesti? Oltre al grande settore della qualità (secondo ISO 9001), i temi più richiesti sono soprattutto quelli della sostenibilità, della gestione ambientale e dell‘energia, della sicurezza dei prodotti, della sicurezza sul lavoro e tutela della salute, della gestione del rischio, della sicurezza della catena logistica, della sicurezza delle informazioni e dei dati personali e della responsabilità sociale. SQS è la più grande e più antica organizza zione nel suo genere in Svizzera. Come pensa che si evolveranno il livello e la consapevolezza della qualità delle aziende svizzere? Come ho già detto, Swissness e qualità svizzera rappresentano attualmente per la maggior parte delle aziende svizzere l‘argomento più urgente in condizioni di forte concorrenza. Nel nostro processo di auditing possiamo osservare come la sensibilizzazione per la qualità e per la relativa consapevolezza sia congruentemente aumentata e questa tendenza è destinata ad accentuarsi ancora di più nei prossimi anni. Insieme alle aziende che affianchiamo, siamo convinti che la qualità svizzera avrà successo sul lungo periodo anche se la situazione dei mercati dovesse diventare più difficile, perché la qualità è la prova tangibile della fiducia. Signor Glauser, La ringraziamo per l‘intervista. (Intervista a cura del Prof. Max W. Twerenbold, San Gallo) 3 SQS GLOBAL Flash Gruppo Hilti Excellence in every Case Standard e processi definiti comunemente per Hilti valgono per tutte le sedi del gruppo. In tutto il mondo! Ma non è sempre stato così. Ralf Diekmann, Head of Business Excellence della società anonima Hilti, illustra la strada da seguire. È stato un periodo interessante, quello del passaggio al nuovo millennio attorno al 1999/2000. Internet stava diventando un fenomeno di massa, Google era appena nato, l‘Europa stava per introdurre la moneta unica e il concetto di ’globaliz- Il gruppo Hilti è leader mondiale nella fornitura di prodotti, sistemi e servizi tecnologicamente avanzati per l‘edilizia, in grado di offrire ai professionisti del settore soluzioni innovative e un valore aggiunto superiore. Circa 22 000 collaboratori in oltre 120 Paesi si impegnano per soddi sfare le esigenze dei clienti e costruire un futuro migliore. Nel 2011 Hilti ha generato una cifra d‘affari di 4 miliardi di franchi. Integrità, coraggio di cambiare, gioco di squadra e grande impegno costituiscono gli elementi cardine della cultura aziendale. La sede principale del gruppo Hilti è a Schaan (Principato del Liechtenstein). Hilti è certificata SQS in tutto il mondo ai sensi di ISO 9001 e varie sedi anche conformemente a ISO 14001. 4 zazione’ era sulla bocca di tutti. È stato in questo periodo che Hilti si è posta il quesito di come rispondere al meglio alle crescenti esigenze e aspettative di clienti operativi a livello mondiale in una realtà globalizzata. Ieri: organizzazione decentrata Tradizionalmente orientata ad un‘elevata qualità e ad un‘eccellente innovazione dei prodotti, alla fine degli anni ’90 Hilti era organizzata in modo prevalentemente decentrato nei settori distribuzione, logistica e riparazione. Forti organizzazioni di distribuzione con reparti interni di amministrazione, acquisti, magazzini, centri di riparazione, informatica ecc. agivano per lo più autonomamente sotto l‘egida della società anonima Hilti nel Liechtenstein. I processi erano orientati sul modello aziendale fondamentale comune ed erano anche certificati ISO, ma si differenziavano in molti dettagli da Paese a Paese. I clienti che si rifornivano da Hilti in più Paesi non erano soddisfatti delle diverse offerte di servizi e del divergente svolgimento dei processi. Inoltre, a causa della struttura decentrata, non era facile ottenere cifre statistiche paragonabili, né trasferire le pratiche aziendali migliori da un‘organizzazione all‘altra. Oggi: processi e standard uniformi in tutto il gruppo Hilti ha deciso dunque di definire processi e standard comuni, validi per tutte le sedi del gruppo, dando vita così al progetto GPD, ossia Global Processes and Data. In un periodo di oltre un anno si sono riuniti esperti dalle più diverse organizzazioni nazionali per definire standard, processi, dati e indici comuni per i settori distribuzione, acquisti, produzione, logistica, servizi postvendita (incluse le riparazioni), finanze, personale e gestione dei reclami. Per tutti questi reparti, nella sede principale del gruppo a Schaan sono stati creati uffici centrali, sviluppatisi poi in organizzazioni responsabili a livello globale o con funzioni mirate alla gestione dell‘introduzione dei processi e delle cifre di riferimento nelle diverse unità organizzative. Queste ristrutturazioni sono state seguite dal partner SQS, che si è occupato dell‘auditing periodico e della certificazione dei nuovi processi globali e della relativa attuazione. Sistema SAP con struttura globale Fortuna ha voluto che nello stesso periodo avesse luogo anche una revisione completa della strategia informatica Hilti. Anche in questo settore, fino a quel momento il gruppo era organizzato in modo decentrato, con reparti informatici interni in ciascun Paese e molti sistemi ERP (EnterpriseResource-Planning) diversi. Guardando al domani si è notato che lo sviluppo tecnologico futuro avrebbe consentito una centralizzazione dei sistemi ERP. Una volta scelto il sistema idoneo (SAP) è iniziata la fase di configurazione di un sistema SAP globale, direttamente collegata al progetto GPD. Le strutture dati e i processi elaborati nel GPD fornivano dunque una base perfetta per la SQS GLOBAL Flash definizione delle necessarie impostazioni di sistema. Inoltre, è stato deciso di abbinare l‘introduzione dei nuovi processi globali all‘introduzione del SAP, cosa che si è dimostrata poi una mossa vincente. Introduzione in 50 Paesi Negli anni dal 2002 al 2008, Hilti ha introdotto il nuovo sistema informatico, assieme ai processi globali GPD, in più di 50 Paesi, senza che mai nessuno di questi progetti fallisse o subisse gravi ritardi. Oggi più del 95% della cifra d‘affari passa attraverso il sistema centrale ERP, tutte le organizzazioni lavorano in base a processi globali unificati ed è finalmente possibile raccogliere i frutti del cambiamento: le organizzazioni di distribuzione si concentrano maggiormente sui relativi clienti; funzioni come logistica o finanza vengono organizzate a livello regionale e i nuovi progetti possono essere svolti in modo semplice e veloce. Gli standard comuni non servono solo per poter confrontare le diverse organizzazioni, bensì creano anche la base per fornire ai clienti servizi omogenei a livello globale. I processi di miglioramento continuo (PMC) sono più che mai una pratica quotidiana per Hilti. Molti progetti grandi e piccoli contribuiscono costantemente ad aumentare la qualità e la produttività o a creare nuove innovazioni. Il premio annuale PMC non è più un evento tra singoli stabilimenti di produzione, ma comprende ormai anche molti progetti internazionali. Inoltre, le iniziative ’lean’ contribuiscono a migliorare ulteriormente l‘attività, i metodi Gestione flessibile dei conflitti La grande efficienza ormai raggiunta da Hilti nella realtà globale è emersa chiaramente quando nella primavera 2011 il magazzino centrale e il centro di riparazione vicino a Parigi sono stati distrutti da un incendio. Dopo 3 giorni soltanto i clienti francesi sono stati riforniti con prodotti e servizi provenienti da Germania, Spagna e Italia. Nel 2000 un tale incidente avrebbe certamente paralizzato per settimane, se non anche per qualche mese, l‘attività in Francia. e i processi, sempre in base ai processi GPD definiti e attuati. I PMC stimolano lo sviluppo di innova zioni La strada del miglioramento continuo però non è conclusa e statica. Le basi poste mediante la globalizzazione di processi, dati e sistemi informatici consentono non soltanto la rapida introduzione di miglioramenti e nuovi progetti, bensì favoriscono sempre di più lo sviluppo di innovazioni nel futuro, mediante l‘abile valutazione e la trasmissione delle conoscenze nell‘ambito dei processi. Un percorso stimolante dalla gestione della qualità alla gestione dei processi, fino alla gestione delle conoscenze. E Hilti procede! 5 SQS GLOBAL Flash Rivella SA Qualità nella mission, mission di qualità 60 anni con Rivella, 60 anni di bibite nazionali. Per il suo 60° anniversario l‘azienda di Rothrist si è fatta subito un regalo: una nuova mission aziendale. Due fattori sono degni di nota: la mission è stata elaborata da un gruppo di lavoro comprendente tutti i reparti, con la collaborazione della direzione, ed è chiaramente orientata al valore ’qualità’. Prova campione: CEO Erland Brügger in azienda Quali sono stati i motivi che hanno portato ad una nuova mission aziendale? E perché nei suoi principi Rivella attribuisce un ruolo così importante alla qualità? GLOBAL Flash di SQS ha posto queste domande al CEO di Rivella, Erland Brügger, che ci spiega qui di seguito i singoli principi aziendali e ci dimostra che ’Vivere la mission aziendale’ nella quotidianità lavorativa non sono solo belle parole. Rivella Da 60 anni la Rivella SA, con sede a Rothrist in Argovia ed attiva a livello internazionale, produce bevande di successo. Fondata nel 1952 dal Dr. Robert Barth, l‘impresa familiare svizzera si è affermata grazie anche al suo grande impegno per lo sport. Ogni anno escono dallo stabilimento di produzione circa 100 milioni di litri di bibite rinfrescanti e succhi di frutta. Rivella impiega 267 collaboratori e genera una cifra d‘affari di circa 140 milioni di franchi. Secondo uno studio di mercato, Rivella è annoverata tra i 20 marchi principali della Svizzera. Dal 1993 Rivella è certificata SQS ai sensi di ISO 9001 e dal 2004 è conforme anche alle norme di qualità e sicurezza internazionali dell‘International Food Standard (IFS). 6 Signor Brügger, una mission aziendale nasce per lo più in periodi di cambiamento delle or ganizzazioni e non semplicemente così, dal nulla. Certamente anche un anniversario può offrire una buona occasione. O per Rivella c‘è dell‘altro? Erland Brügger: La mission di Rivella ha una lunga tradizione. Anche il mio predecessore era solito rivederla ogni 5 anni, affinarla e dotarla di nuovi aspetti. Con il mio ingresso nell‘azienda in maggio 2011 era di nuovo tempo di tale rielaborazione. Per me la nuova mission è stata anche un‘ottima occasione per mettere in luce nuovi fattori. In questo senso, tale rielaborazione si è resa necessaria non tanto per l‘anniversario dell‘azienda, quanto piuttosto per l‘obsolescenza della precedente mission e a seguito del mio ingresso nell‘organizzazione. La nuova vision Rivella esprime il seguente messaggio: «Viviamo una cultura dell‘innovazione che dà vita a progetti, processi e prodotti di suc- cesso». Concretamente qual è per Rivella la base di questa cultura e cosa fa Lei per ’viverla’ nel lavoro quotidiano? Erland Brügger: Rivella è una società con una storia straordinaria. Tuttavia, la storia viene scritta solamente da imprese in grado di ridefinirsi continuamente ex novo, poiché occorre riuscire a rispondere alle esigenze di ogni nuova generazione di consumatori. Ciò presuppone la capacità di adattarsi alle nuove condizioni, modificando quindi i processi, l‘approccio di marketing, ma anche l‘offerta dei prodotti. A tal fine occorre per l‘appunto questa cultura dell‘innovazione. Per noi, in particolare, ciò non significa altro che controllare continuamente il nostro operato. Non per niente esiste il detto: «Tempora mutantur, et nos mutamur in illis», i tempi cambiano e noi dobbiamo cambiare con loro… «La qualità e la sicurezza del prodotto sono per noi un dovere» si legge al paragrafo ’Consuma tori’ della mission aziendale. Come assolve a questo dovere? Erland Brügger: I nostri prodotti fanno parte della quotidianità dei nostri consumatori. Ogni giorno, infinite volte al giorno, rispondiamo al bisogno di placare la sete con bevande sane e naturali. In tal modo soddisfiamo le elevate esigenze dei consumatori in fatto di gusto, qualità e sicurezza dei nostri prodotti. Queste aspettative non devono mai essere disattese, pertanto dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro po- SQS GLOBAL Flash tere per offrire con coerenza ai nostri consumatori i prodotti che si aspettano. Ciò significa per noi che l‘assicurazione di un processo di produzione di altissima qualità è una delle massime priorità, a partire dall‘approvvigionamento e dal controllo della merce in entrata, passando poi al processo di produzione e imbottigliamento dei nostri prodotti, per terminare con il controllo finale. Se in questi processi si manifestano anomalie, non consegniamo la merce. E se poi, nonostante tutti i nostri sforzi, il consumatore constata un difetto di qualità, cogliamo l‘opportunità per migliorarci. In tal caso, il cliente ha sempre ragione e lo ringraziamo della sua segnalazione. In cosa si rispecchia per il cliente il principio «Siamo un partner dinamico e affidabile con soluzioni creative e prodotti convenienti e di successo»? Erland Brügger: Assicuriamo al cliente che i prodotti e i marchi introdotti sul mercato siano realizzati con tutto il nostro impegno. La nostra massima priorità va sempre al consumatore finale, ossia alla persona che beve le nostre bibite. Tuttavia il consumatore finale non acquista direttamente da noi, ma solitamente dai nostri clienti e in certi casi anche da clienti dei nostri clienti. Pertanto è nostro interesse avere sufficienti consumatori finali per i nostri marchi e prodotti, in modo da permettere ai nostri clienti di realizzare vendite eccellenti con i nostri marchi. «I collaboratori possono svolgere il loro lavoro in modo sano, sicuro e con soddisfazione. Come viene garantito questo»? Erland Brügger: Per noi la sicurezza sul lavoro viene prima di tutto. Al termine del loro orario lavorativo, ogni nostro collaboratore può aspettarsi di tornare a casa sano e salvo, anche se un pò ’stanco’. Per me è importante anche che i dipendenti vengano a lavorare volentieri, che ne riconoscano il vantaggio per se stessi e la loro famiglia e che siano orgogliosi di lavorare per Rivella. Alla Rivella ogni singolo individuo ha diritto al rispetto e alla valorizzazione personale per le proprie prestazioni, indipendentemente dalla sua funzione e dai requisiti posseduti. So per esperienza che un‘attività di successo e in sana espansione costituisce una base eccellente per la sicurezza, la salute e soprattutto la soddisfazione sul posto di lavoro. Chi mai gioca volentieri in una squadra che perde sempre? In che modo Rivella mantiene la sua promes sa di sostenibilità citata nella mission? («Sia mo vicini alla gente e sosteniamo lo sport e la cultura. La nostra attività è etica, ecologica e sostenibile»). Erland Brügger: Descrivere Rivella come sostenitrice di eventi sportivi e culturali sarebbe come portare l‘acqua al mare. Per la maggior parte delle persone cresciute in Svizzera, Rivella è sinonimo di sponsor per gli sport a livello agonistico e non agonistico. Infatti è famosissimo lo slogan ’Gli sportivi bevono Rivella’. Un approccio etico, ecologico e sostenibile è molto importante per Rivella. Ad esempio, perché non condividere il successo di Rivella con il Comune che la ospita? In occasione del suo 60° anniversario, tutti i collaboratori di Rivella hanno messo a disposizione del Comune di Rothrist la propria forza lavoro per un giorno. Da un lato questo ha suscitato reazioni estremamente positive da parte dell‘amministrazione comunale e dall‘altro ha rafforzato il team Rivella. Un altro esempio di sostenibilità: 12 mesi fa Rivella ha incaricato uno studio di ingegneria di svolgere un‘indagine sul nostro consumo di acqua ed energia. Da questa ricerca sono emersi risultati eccellenti grazie agli investimenti effettuati nel settore. Attualmente, tramite diversi progetti, stiamo mettendo in pratica ulteriori nuovi approcci e preziosi consigli di miglioramento. 7 SQS GLOBAL Flash Leica Geosystems, Heerbrugg LIP – Generatore di crescita costante Con il LIP, il processo di innovazione di Leica Geosystems, l‘azienda di qualità di Heerbrugg ha perfezionato negli anni un sistema che sostiene costantemente la forza innovatrice. E i risultati sono ’eccellenti’, come afferma Gerhard Heimlinger, Director Quality Management. Qui ci spiega su cosa si basa il sistema e come funziona il controlling. Geosystems Leica Geosystems sviluppa, produce e commercializza sistemi per la misurazio ne, la mappatura e il posizionamento. Grazie alle innovazioni per il rilevamento e l‘elaborazione dei dati spaziali per le attività di misurazione e posizionamento globale (GPS) nonché per la realizzazione di sistemi informativi geografici (GIS), Leica Geosystems è una delle aziende leader del settore nel mondo. Dopo lo scorporo dal gruppo Leica, Leica Geosystems è stata quotata alla borsa svizzera nel luglio 2000 e acquisita nel 2005 dal gruppo svedese Hexagon specializzato in tecnica di misurazione. Leica Geosystems occupa oggi circa 3500 collaboratori in 28 Paesi. Il gruppo Hexagon realizza con i suoi oltre 12 000 collaboratori una cifra d‘affari di circa 2,2 mld. di euro (2,66 mld. di franchi). Certificati: ISO 9001, sedi produttive anche 14001. 8 Da decenni Leica Geosystems, marchio di eccelsa qualità, è leader nella tecnologia di misurazione e posizionamento. Con le sue soluzioni di sistema, i clienti di tutto il mondo svolgono elaborate misurazioni e realizzano documentazioni per i settori più svariati: misurazioni geodetiche e catastali, rilevamento del terreno, costruzione inge gneristica e meccanica, edilizia, tecnologia di misurazione industriale, telecomunicazioni e tecnologia della sicurezza. Questi sistemi consistono in una combinazione compatta di tecnologie altamente avanzate e devono funzionare in tutte le zone climatiche, restando pienamente affidabili anche dopo lunghi trasporti. Per distinguersi con successo dalla concorrenza sul mercato globale sono fondamentali l‘innovazione costante e l‘integrazione, a costi conve nienti, delle tecnologie più moderne come laser, GPS e software. Il concetto LIP Con LIP è stato sviluppato uno strumento che consente di progettare, sviluppare e lanciare sul mercato un flusso continuo di nuovi prodotti e servizi. LIP contribuisce enormemente al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di crescita dell‘azienda. Il grafico 1 mostra le quattro caratteristiche fondamentali di LIP, ossia: n Efficacia: il precoce riconoscimento delle opportunità di mercato e delle nuove possibilità tecnologiche è il fattore primario per l‘efficacia. Solo un corretto equilibrio tra questi due elementi permette di of frire al cliente sempre i prodotti e i servizi giusti. L‘orientamento al successo impone inoltre il focus permanente sui costi nelle fasi di sviluppo, produzione e distribuzione dei prodotti. Sulla base di chiari obiettivi di costo, la realizzazione di questi costi target è sorvegliata permanentemente e guidata in modo proattivo. n Reattività: la soddisfazione rapida e precisa delle esigenze del cliente è al centro di ogni sviluppo di prodotto. Grazie al precoce coinvolgimento di clienti, fornitori e di tutti i principali partner interni, si ottiene un quadro chiaro del nuovo prodotto nel capitolato d‘oneri. Riducendo al massimo il tempo di attraversamento si aumenta significativamente la capacità di reazione. Infatti, i tempi brevi riducono il rischio di un cambiamento nelle aspettative del cliente o nella situazione di mercato. Per questo, Leica Geosystems cerca costantemente di ridurre il ’Time to Market’. n Apprendimento: un controlling ben sviluppato fornisce i necessari valori di misurazione e le dimensioni di controllo per valutare la qualità del processo d‘innovazione e per determinare gli eventuali miglioramenti necessari. Nel processo di apprendimento rientra l‘ulteriore sviluppo parallelo Grafico 1: Il processo d‘innovazione LIP di Leica Riconoscere le opportunità Mercato e tecnologia Soddisfare le esigenze del cliente rapidamente e precisamente Definire e formare le competenze Ridurre i costi Ridurre i tempi Misurare Efficacia Reattività Apprendimento Regole del gioc o SQS GLOBAL Flash dei collaboratori coinvolti in campi di competenza chiaramente definiti. n Regole del gioco: i tre assi, efficacia, reattività e apprendimento, poggiano su determinate regole di azione. Sono queste regole, concordate con tutti i partecipanti, che permettono di svolgere molti progetti contemporaneamente e praticamente senza collisioni lungo la ’rete di binari del processo d‘innovazione’. Precedenza all‘interdisciplinarità L‘orientamento al processo nello sviluppo del prodotto influenza sensibilmente il modo in cui sono ripartite le responsabilità e le competenze. Per il processo d‘innovazione, ciò significa che il team di progetto interdisciplinare ha la precedenza rispetto alle funzioni di linea. Il responsabile del progetto guida la ’locomotiva del progetto’ sui binari del processo di innovazione. Se la velocità è un fattore chiave « La qualità nasce già in fase di sviluppo » per il successo, la marcia non deve essere ostacolata da nessuna barriera funzionale. Perciò: solo il team di progetto può valutare e decidere cosa deve essere fatto, quando e come nel ’cantiere di sviluppo del progetto’, per soddisfare tutte le aspettative del cliente. Questo non è però un via libera assoluto. ’Empowerment’ significa da un lato trasferire le competenze dal management al team di progetto, dall‘altro la volontà del responsabile e del team di progetto di assumersi questa responsabilità. Nel LIP, tutto questo avviene in base a regole del gioco concordate e trasparenti, che guidano la gestione del rischio nel processo di innovazione in modo consono ad ogni stadio. Il modello di management LIP rappresenta il massimo livello di queste regole (vedere il grafico 2). Grafico 2: Il modello di management LIP di Leica Il modello di management LIP Management di processo (Owner Prozess Manager) Management di prodotto (Owner Produkt Manager) Management di progetto (Owner Projekt M.) Definizione processo Definizione prodotto Pianificazione progetto Controlling progetto Valutazione prodotto Miglioramento processo Il modello di management LIP definisce i ruoli e le regole del gioco per i partecipanti al processo d‘innovazione progetto che gli è stato affidato. È responsabile del risultato degli obiettivi concordati. Il prodotto da sviluppare è specificato dal manager di prodotto competente, che in veste di committente verifica regolarmente i risultati di progetto a scadenze concordate (ad esempio piani di progetto e business, design approvato, processi approvati e funzionalità). Sulla base delle proposte del team di progetto si decide l‘ulteriore procedere. Il processo d‘innovazione è una sorta di rete di binari molto frequentata, su cui circolano progetti di varia natura (progetti preliminari, progetti centrali). Un simile modello d‘innovazione a più livelli fa sì che le novità sul mercato non siano eventi rari e permette a Leica Geosystems di generare un flusso continuo di nuovi prodotti. Il risultato è una presenza innovativa permanente sul mercato. Inoltre, anche i progetti di business develop ment (acquisizioni, sviluppo organizzativo ecc.) sono svolti tramite i binari del LIP. Controlling con bussola e cockpit ’Facciamo tutto il misurabile’, è il motto di Leica Geosystems. Misurare significa anche fornire i risultati delle misurazioni in forma adeguata alle persone giuste. In Leica Geosystems, il responsabile del progetto riceve una cosiddetta ’bussola’ con tutte le informazioni necessarie sul suo progetto e il management team ottiene nel ’cockpit’ un riassunto consolidato di tutti i progetti. Infine contano solo i risultati sotto forma di un flusso continuo di nuovi prodotti di successo. Una delle principali entità di misura della qualità del processo d‘innovazione è l‘attualità della gamma prodotti. Esempio: qual è la cifra d‘affari realizzata con i prodotti che hanno raggiunto la maturità di mercato meno di due anni fa? Sul lavoro Gerhard Heimlinger, Direttore Quality Management (a sinistra), sfrutta la possibilità della comunicazione interdisciplinare sulla ’rete di binari‘ del LIP, il processo di innovazione di Leica Geosystems, libera da barriere funzionali Il manager di processo (MP) con il suo team è responsabile della qualità e del costante miglioramento del processo d‘innovazione. Deve organizzare e seguire il processo in modo che i responsabili di progetto (RP) possano svolgere i loro progetti con la massima efficienza. Per assolvere al proprio compito, al MP occorre una serie di strumenti adeguati per misurare efficientemente la qualità del processo. Pianificazione di progetto sulla ’rete di bi nari’ Al responsabile di progetto compete la pianificazione, l‘esecuzione e il controlling del 9 SQS GLOBAL Flash SFS intec, Heerbrugg Automotive Supplier of the Year 2011 Campione del mondo! Per raggiungere prestazioni eccezionali, bisogna prima pianificarle nei minimi dettagli. Cosa si cela dietro il ’programma di formazione’ di un ’Best Supplier of the World’? Alfred Schneider, responsabile della divisione automobili, e Johannes Ammann, responsabile della gestione della qualità, ci svelano il segreto del pluriennale modello di successo di SFS. n Elevata competenza tecnologica: stampaggio a freddo, tensionamento, trattamento termico, trattamento superficiale, queste sono le nostre competenze. Ad esse si aggiunge il cosiddetto controllo per attributi al 100%. In questi settori vantiamo davvero una posizione leader, perché nella ricerca della giusta soluzione per il cliente ci spingiamo fino ai limiti del possibile. «Se non ci riesce SFS, allora non ci riesce nessuno», si dice spesso nel settore. n Spiccato coinvolgimento nella reciproca ricerca di soluzioni per il cliente: con Continental lavoriamo a nuovi sviluppi per produrre componenti multifunzionali in modo economicamente vantaggioso. La partnership tra cliente e fornitore è fondata sulla fiducia reciproca. Nella collaborazione mirata allo sviluppo, la fiduciosa assunzione dei rischi è solitamente premiata con una pluriennale fedeltà. SFS è un‘azienda di componentistica che produce articoli con le cosiddette tecnologie di base (stampaggio a freddo, imbutitura, stampaggio a iniezione di materie plastiche, fissaggio meccanico e rivetto cieco). SFS è fortemente orientata ai settori applicativi: industria automobilistica e componentistica, industria elettrica e ferramenta, industria aeronautica e dei trasporti, edilizia, tensionamento, settore agricolo. Più di 45 sedi (17 siti produttivi e 28 di vendita), presenti in 12 Paesi nel mondo (Europa, Nord America ed Asia), curano il contatto diretto con i clienti. SFS intec occupa complessivamente 6000 collaboratori di cui 1200 a Heerbrugg. 10 Signor Schneider, SFS intec ha conquistato il titolo di migliore fornitore al mondo. Sulla base di quali criteri è stato assegnato questo pre mio? Alfred Schneider: L‘Automotive Group di Continental, fornitore internazionale nel settore automobilistico, il 4 luglio 2012 ha assegnato il premio Automotive ’Supplier of the Year 2011’ ai migliori fornitori di componentistica al mondo in 14 categorie di prodotto. I premi sono stati conferiti in cinque macroaree. Nel segmento meccanica è stata premiata SFS intec per i suoi pezzi stampati. Per determinare i vincitori di quest‘anno, Continental ha analizzato le prestazioni dei suoi principali fornitori, valutando i dati nelle categorie qualità, tecnologia, logistica, costi e condizioni d‘acquisto. Con questo premio, Continental onora ogni anno le prestazioni eccellenti dei suoi quasi 1000 fornitori strategici. Il dr. Elmar Degenhart, CEO di Continental, alla cerimonia di premiazione a Berlino ha sottolineato così l‘importanza dei fornitori per la sua azienda: «Considerata la stretta concatenazione dei processi produttivi nel settore dell‘auto, il successo economico di Continental non sarebbe possibile senza i suoi partner, che da molto tempo si di stinguono per la grande forza innovatrice, l‘elevata qualità dei prodotti e una fedeltà incondizionata». Secondo Lei, cosa ha determinato la conquista del gradino più alto del podio? Alfred Schneider: Siamo convinti che i motivi siano 3. n Grande impegno per la localizzazione nella triade (Europa, Nord America e Asia): un tema molto importante nell‘industria dell‘auto. Se anni fa la produzione avveniva soprattutto in Europa, per poi essere esportata, oggi la tendenza è verso una produzione locale e i produttori attirano con sé i propri fornitori. Continental apprezza il rafforzamento della produzione da parte nostra nei relativi mercati dell‘azienda. Com‘è nata la prestazione eccellente di SFS? Alfred Schneider: Da un lato è da ricondurre alle qualità che nel corso del tempo si sono consolidate in azienda. La nostra filosofia aziendale poggia su 5 pilastri: conoscere, comprendere, creare, muovere e affidare. Su questi si fonda la nostra mission. Dall‘applicazione coerente di questi principi risultano rapporti d‘affari pluriennali in cui le parti dimostrano una fiducia reciproca e credono fermamente nelle prestazioni eccellenti della controparte. È così anche con Continental. Dall‘altro lato il merito va anche a determinati orientamenti strategici, che fungono da guardrail. In primo piano vi sono: n Focus e specializzazione su determinati segmenti applicativi. È così che si diventa specialisti. Anche nel settore dell‘auto abbiamo un focus molto chiaro. Lo sviluppo partecipato nei singoli progetti favorisce un grande know-how applicativo. n Orientamento coerente alle esigenze dei clienti: sappiamo cosa vogliono gli utenti SQS GLOBAL Flash ed elaboriamo le nostre proposte risolutive. Da molto tempo ci siamo dotati di key account team per operare con il massimo orientamento al cliente. I team hanno una composizione interdisciplinare. Un team tratta ad esempio solo Continental. Ciò ci permette di percepire direttamente le esigenze del cliente. n Volontà di migliorare costantemente: non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello delle vendite. Questo atteggiamento deriva dalla nostra cultura imprenditoriale. n Elevata disponibilità per gli investimenti: SFS investe mezzi ingenti in personale, processi, progetti per il futuro ecc. Ad esempio, il programma di formazione conti nua di SFS offre una formazione mirata. E per i clienti key account siamo addirittura disposti ad eseguire prestazioni anticipate per sviluppare studi concettuali. n Pensare ed agire sul lungo termine: SFS è una società anonima. I principali azioni sti sono le due famiglie fondatrici, con una quota dell‘80% circa. Il resto è in mano al personale. L‘imprenditorialità di famiglia garantisce legami di lungo termine da cui nasce la fedeltà: per i clienti, i fornitori e i collaboratori. SFS punta sulla continuità nella qualità e nell‘innovazione. Sin dalla prima certificazione (1984), SFS è tra i precursori in Svizzera della gestione della qualità e del sistema. Quali altri certificati ave te ottenuto? Johannes Ammann: I certificati sono 3, ossia ISO 14001 (ambiente,1996), ISO 17025 (laboratorio prove, 1998), ISO/TS 16949 (Automotive Industry, 2003). La base per questi certificati è sempre ISO 9001. I vari certificati mostrano i requisiti settoriali specifici che dobbiamo soddisfare. Oggi i certificati sono praticamente la soglia di accesso a determinati settori. Il focus di tutte le norme attinenti all‘impresa, in particolare nel settore automobilistico, è orientato all‘efficienza e all‘efficacia. Questo si ri specchia direttamente nella determinazione degli obiettivi dell‘azienda (zero errori, soddisfazione dei clienti, strategia della produzione, standardizzazione di processi ecc.). Il modello di base è sempre il ciclo PDCA e il miglioramento continuo è il nostro motore. SFS intec è stata eletta ’Best Supplier’. Quali aspettative avete nei confronti dei vostri forni tori? Johannes Ammann: Anche per noi vale il principio: siamo bravi solo nella misura in cui lo sono i nostri fornitori. Anche noi ci affidiamo a fornitori eccellenti. Così come richiediamo i certificati e sosteniamo la performance dei fornitori fino al raggiungimento del livello auspicato. Esempio: Il nostro progetto LEAN è stato esteso anche ai nostri fornitori. Il legame con i fornitori è effettivamente molto stretto. Dall‘altro lato, quello del cliente, abbiamo introdotto ad esempio il nostro circuito SFS-KANBAN presso un importante key account. Il livello delle aspettative diventa così fortemente reciproco. Siamo convinti che la gestione della qualità di SFS contribuisca efficacemente a trovare il giusto equilibrio nella competitività. I nostri clienti, come anche gli auditor esterni di SQS, ci riconoscono l‘attuazione eccellente di quanto auspichiamo. 11 SQS GLOBAL Flash Adrian Glatthard, avvocato e notaio Gestione della qualità per avvocati e notai Uno studio legale con oltre 100 anni di tradizione, forti radici nel mercato locale e un‘elevata reputazione. Eppure serve anche un certificato di qualità? «L‘ho voluto io, perché punto sulla qualità della gestione di processo», afferma Adrian Glatthard, avvocato e notaio dell‘Oberland bernese. Per la scelta di un notaio e di un avvocato, secondo gli studi di mercato, non è determinante la dimensione dello studio, bensì la competenza, la velocità, l‘esperienza professionale e di vita, la gamma dell‘offerta, la sede, il passaparola, i costi, la reputazione e, infine, la dimensione. Il suo studio legale e notarile è stato il primo nell‘Oberland bernese ad ottenere 11 anni fa da SQS il certificato per l‘assicurazione della qualità (EN ISO 9001) e da allora è stato ricertificato tre volte. Il motivo principale che ha spinto Glatthard alla certificazione è stato ed è l‘orientamento assoluto al cliente. Il suo studio è stato fondato 112 anni fa a Brienz ed è uno dei più antichi del canton Berna. Oggi dispone di sedi a Interlaken, Brienz e Meiringen. Adrian Glatthard: «I Secondo Glatthard, tra gli avvocati e i notai i sistemi di QM sono una rarità: «Nell‘ambito professionale di avvocati e notai non si riscontra la tendenza alla certificazione. Ci sono singoli studi grandi che si sono certificati, perché ne ricavano anche un vantaggio concorrenziale. Tuttavia, l‘assenza di un sistema di QM è la norma per il mercato della consulenza legale». Per l‘avvocato e notaio dell‘Oberland bernese «questo è sorprendente, poiché la domanda di con- miei predecessori hanno lavorato oltre 40 anni nel settore. Conoscevano il nostro territorio come le loro tasche e hanno creato una base di fiducia molto solida. Pertanto, la certificazione non era certo indispensabile. Nella scelta di uno studio da parte dei clienti, il certificato riveste un ruolo secondario. Ma io ho voluto la certificazione per soddisfare le aspettative dei clienti in modo quanto più possibile qualitativo e conve niente sul piano dei costi. La gestione della qualità permette a me e ai miei 14 collaboratori di chiarire in modo sistematico i processi di lavoro, di semplificarli e migliorarli complessivamente, limitando nel contempo i costi». sulenza legale cresce e con essa anche la pressione della concorrenza. Oggi ci sono più avvocati e notai che mai. Aumenta la ’giuridificazione’ della società. I clienti sono più mobili e tecnologicamente esperti. Cresce il numero delle costituzioni societarie, delle trasformazioni, dei divorzi ecc. I clienti vogliono che queste prestazioni sia no fornite con buona qualità, rapidità e costi ragionevoli, in città come in montagna. Tutto questo può essere organizzato come processo». Adrian Glatthard Fürsprecher und Notar Uffici a Brienz (fondato nel 1900), Meiringen (dal 2001) e Interlaken (nel 2012). Complessivamente 15 collaboratori, di cui 5 giuristi e 3 tirocinanti. Prima certificazione SQS secondo ISO 9001 nel 2001, da allora 3 ricertificazioni. Membro dell‘Associazione avvocati bernesi (AAB), della Federazione Svizzera degli Avvocati (FSA) e dell‘Associazione dei notai bernesi (VbN). Adrian Glatthard è inoltre presidente del CdA della BBO Bank Brienz Oberhasli AG. 12 Secondo Glatthard, l‘economia aziendale è in dispensabile anche per gli studi legali e notarili, per assicurarne la gestione e la continuazione. SQS GLOBAL Flash È proprio con questo ’drive’ che Glatthard gestisce il suo studio. Il suo snello ’manuale dello studio legale’ è il cuore della gestione della qualità. Seguendo il modello della balanced scorecard, Glatthard ha approntato un manuale con cui ha strutturato chiaramente il suo ufficio. Il controllo sistematico comprende, ad esempio i principali indicatori di economia aziendale, i mandati nei 3 settori di attività (notariato, successioni, avvocatura), l‘attività dello studio legale in base all‘area di mercato, la produttività del lavoro, i benchmark di settore ecc. È palese: Glatthard gestisce uniformemente il suo studio secondo i fondamenti dell‘economia aziendale. « Gestione della qualità su misura per gli scopi pratici di una PMI » Il suo bilancio dopo 11 anni di certificazione non lascia dubbi: «Il pensiero di un avvocato nelle pratiche processuali corrisponde senz‘altro all‘approccio di processo impiegato nella gestione della qualità. Per me è importante mantenere lo studio legale in carreggiata tramite una definizione precisa degli obiettivi e un controlling accurato, in modo da garantire la sicurezza dei posti di lavoro e la soddisfazione dei clienti. Voglio pianificare in modo uniforme le procedure nello studio legale, esaminarle mentalmente e avere davanti agli occhi obiettivi chiari. Come gli alpinisti che pianificano le loro escursioni accuratamente, considerando il percorso, i rischi, le previsioni metereologiche e il tempo». te, ciò presuppone la volontà di imparare sempre qualcosa di nuovo, di migliorare costantemente. Per ottimizzare la modalità lavorativa occorre inoltre che i controlli (controllo IVA, AVS, revisione dell‘ufficio per l‘Associazione dei notai bernesi) siano preparati in modo sistematico e standardizzato e che le procedure di miglioramento siano sensate». Il lavoro quotidiano sui casi giuridici è senza dubbio strutturato. Nella gestione della qualità dello studio legale dell‘Oberland bernese si differenziano (sotto forma di modello) 3 fasi: la procedura preliminare, il processo e l‘esecuzione. Questo pensiero strutturato in processo si orienta, tra l‘altro, al modello procedurale giuridico della procedura penale, civile o amministrativa. Infatti anche la procedura penale si suddivide in procedura preliminare (indagine), processo (tribunale) ed esecuzione (p.es. carcere). Il processo notarile segue in pratica lo stesso modello: nella procedura preliminare vie ne preparato l‘atto, nel processo avviene l‘autenticazione e nella procedura successiva si compie l‘esecuzione presso l‘ufficio del registro fondiario o di commercio. Glatthard spiega: «Il mio predecessore, che ha svolto la pratica di notaio per 46 anni, mi ha insegnato che se la procedura preliminare è ben fatta, processo ed esecuzione si svolgeranno al meglio. Per la gestione della qualità, questo significa, ad esempio per una compravendita immobiliare, che al primo incontro sono già presenti sul tavolo l‘estratto dal registro fondiario, la planimetria e la scheda dei dati personali. Sono tutte disposizioni e procedure standardizzabili. Il requisito è che tutti i collaboratori coinvolti nel processo analizzino le procedure dell‘ufficio e le migliorino costantemente – tirocinante, segretaria e capo». Nello studio legale di Glatthard tutti i collaboratori sono integrati in queste mansioni, in base al loro livello. Ogni giorno inizia con un colloquio di 30 minuti, dopo la ricezione della posta. Tutti sanno cosa succede. Il pensiero della qualità è integrato nel processo quotidiano. Ad esempio, ogni caso legale viene strutturato sistematicamente in base al modello delle 3 fasi (le ultime 3 fasi, le prossime 3 fasi). «Questo ci costringe a procedere in modo sistematico e questa sistematicità mirata alla qualità contribuisce a sua volta a garantire il successo. E ciò può ’svincolare il successo dalla casualità’», afferma l‘avvocato e notaio dell‘Oberland bernese. Processi di management comprensibili e con trollabili regolano l‘attività dello studio di Glatthard: «Volevo rappresentare la materia in modo semplice e immediatamente comprensibile. Il tutto è guidato da 4 quesiti principali: nCosa vogliamo ottenere? (Processo di management) n Cosa ci serve? (Processo delle risorse) nCome eroghiamo la prestazione dello studio? (Processo di realizzazione) n Come miglioriamo il nostro lavoro? (Processo di ottimizzazione) Svolgere al meglio il lavoro fa parte dell‘etica professionale di ogni avvocato e notaio. Così è anche nello studio di Glatthard: l‘obiettivo è sottoporre le richieste dei clienti agli uffici giudiziari e di registro in modo celere, a costi contenuti e con successo. Nella libera professione del notaio e dell‘avvocato, scientifica e indipenden 13 SQS GLOBAL Flash Bossard AG, Zugo ’Do-How-Support’ per i clienti Come conciliare la mappatura del flusso del valore e la gestione della qualità con il marketing? Semplice: prevenendo le esigenze del cliente e offrendogli supporto per ottimizzare i propri processi. Questo progetto ben integrato si chiama ’Next Generation’ e gli esperti di Bossard, Andreas J. Blättler, consulting engineer, e Ronny Schreiter, quality manager, affermano che i risultati sono eccellenti. Produrre meglio, in modo più veloce e conveniente, accorciare i cicli d‘innovazione e coprire la gamma di varianti richieste: il mercato pone sempre nuove sfide alle imprese. Per compiere progressi in queste condizioni, Bossard ha sviluppato ’Next Generation’. Il gruppo Bossard è un‘impresa familiare attiva in tutto il mondo. La società Bossard Holding AG ha sede a Zugo ed è quotata alla borsa svizzera. Circa 1600 collaboratori in tutto il mondo si occupano dell‘acquisizione e della distribuzione di elementi di giunzione di ogni tipo e forniscono prestazioni di engineering e logistica concernenti tali prodotti. Nelle tre regioni economiche Europa, America e Asia-Pacifico, Bossard è tra le aziende leader del settore. Bossard è certificata SQS secondo ISO 9001 (prima certificazione 1986), ISO 14001 (prima certificazione 1998) e OHSAS 18001 (prima certificazione 2004). 14 Idea e obiettivo Ogni lato positivo ha il rovescio della medaglia. Chi, nella propria azienda, si mette in buona luce per un nuovo sviluppo, allo stesso tempo è considerato internamente un generatore di costi. Questi costi si ripercuotono sulla produzione e sul montaggio. Ne scaturiscono automaticamente i cosiddetti costi ’invisibili’ nei settori acqui sto, logistica, magazzino, trasporto, ordini ecc. Per rendere visibile l‘invisibile, Bossard adopera la mappatura del flusso del valore, un metodo comprovato derivante dall‘industria automobilistica e meccanica. L‘ingegner Blättler di Bossard spiega l‘idea di base: «Per un nuovo prodotto o la nuova generazione di uno sviluppo è possibile evitare determinati errori o ridurre proattivamente i fattori di costo già in fase di progettazione. In molte aziende, il potenziale è ancora molto vasto in questo ambito. Ed è qui vogliamo offrire il nostro sostegno». ’Bossard Next Generation’ è una pre stazione complessiva per i clienti mirata all‘ottimizzazione di design e processo nella tecnica di giunzione e focalizzata sull‘incremento della produttività nella produzione. Sulla base della mappatura del flusso del valore, ’Bossard Next Generation’ identifica i potenziali di miglioramento per una maggiore produttività e per tempi ciclo più brevi. Il metodo mostra il flusso della creazione di valore in una prospettiva complessiva dell‘azienda, dall‘ingresso della merce fino alla sua uscita. Si garantisce così maggiore competitività alla prossima generazione di prodotti del cliente. Come funziona? Come spiega Blättler, Bossard trasferisce ai clienti interessati il suo know-how di leanmanagement in 4 passi. Primo: il requisito è la decisione di base del cliente di aspirare ai cambiamenti tramite ’Next Generation’, sia dal punto di vista della determinazione della posizione sia nell‘ambito di uno sviluppo di prodotto. In un secondo passo, assieme al cliente si esegue sul posto una mappatura del flusso del valore (1-2 giorni). Questa analisi effettiva viene valutata (terzo passo) per determinare i potenziali di miglioramento e discutere le possibilità di attuazione. Il tutto viene confermato e stabilito in una relazione che sarà consegnata alla direzione ed infine presentata sul posto. Il quarto passo riguarda l‘obiettivo dichiarato di attuare assieme al cliente quanto appurato. Andreas J. Blättler: «Puntiamo sul nostro ’Do-How’»! « Una vite in meno può essere un guaio per la LEAN » Quando il giovane consulting engineer esegue la sua mappatura del flusso del valore presso il cliente, per prima cosa procede come ai vecchi tempi. «Ho una matita, una gomma da cancellare, un sottomano e un foglio bianco A3», spiega Blättler. «La cosa geniale è che eseguo il mio rilevamento a mano, passo dopo passo, senza computer. Mentre disegno mi vengono in mente molti spunti di miglioramento. Con il lapis riesco a capire meglio le interazioni e a rilevare le condizioni effettive. La persona dell‘azienda cliente che mi accompagna conosce esattamente l‘intero processo. La particolarità è che inizio dall‘uscita merci, quindi percorro il ciclo a ritroso perché voglio sempre aver presente la prospettiva del cliente. Questo è insolito anche per la persona interna all‘azienda, pertanto l‘effetto è molto favorevole. Procedendo a ritroso si ricavano molti input che vengono trascurati seguendo il ciclo normale. Parlo in modo mirato con le persone della linea, con i montatori ecc. La visita aziendale inizia al mattino con una seduta kick-off con i rappresentanti della direzione, nella quale si stabilisce il giorno dell‘esame dei risultati, sempre alla presenza della direzione. Quindi si decide l‘ulteriore procedura». SQS GLOBAL Flash Mappatura del flusso del valore ’a ritroso’: Andreas J. Blättler (a destra) nell’azienda cliente Vantaggi per il cliente e per Bossard A proposito di vecchi tempi: la prestazione è ovviamente erogata secondo le moderne modalità. Il cliente riceve una relazione professionale con grafici realizzati al computer. I concetti e i contesti complessi sono raffigurati nel modo più semplice possibile. La documentazione costituisce la base per il concetto teorico, con consigli di attuazio ne concreti, è per così dire una guida alla riduzione del tempo di creazione del valore e al risparmio dei costi. Andreas J. Blättler: «La prestazione non è gratuita, il prezzo per il cliente è di ~5000 franchi. Obiettivo è avvicinare il ’Bossard Do-How’ alle aziende. Il cliente accoglie favorevolmente il suo coinvolgimento sin dalle prime fasi. Finora abbiamo svolto numerose mappature del flusso del valore, per aziende grandi e piccole. In un caso siamo riusciti a ridurre il tempo ciclo dell‘83%». Con ’Next Generation’, Bossard è «molto vicina alle aziende che operano sul mercato e ai loro problemi», sottolinea Blättler. «Di solito, per avere una visione chiara dell‘azienda servono anni; così basta un solo giorno per arrivare al nocciolo della questione. Inoltre si conoscono persone che lavorano allo sviluppo, alle vendite, al montaggio ecc. Tutto questo, assieme agli appunti e alle foto, fornisce un buon quadro complessivo». ti maggiormente nelle sfide dei clienti; ne risulta una rete fatta di nuove attività diverse». Ad esempio ’Next Generation’ e il management delle idee Bossard di nuova progettazione saranno strettamente collegati tra loro dall‘inizio del 2013. Al centro si collocano i collaboratori, afferenti a tutte le funzioni e responsabili di svariate mansioni, che conferiscono il loro know-how, ma soprattutto il loro ’Do-How’. Schreiter spiega: «La gestione delle idee favorisce l‘identificazione del singolo con la propria mansione, ma soprattutto apporta innovazione e crea efficacia. Ne risulta uno sviluppo sportivo con una propria dinamica. Ogni collaboratore Bossard persegue un obiettivo di miglioramento. Le buone idee vengono premiate. Possono essere premiati sia i team che i singoli. Un orga- nismo prende in esame le idee e assume una decisione preliminare ma la decisione finale spetta al titolare del processo. Tutti i premi sono consegnati di persona per sottolineare l‘importanza di questo strumento per l‘azienda. La comunicazione sul progresso e sulla qualità della gestione delle idee è costante, ad esempio sui monitor dell‘evoluzione del successo Bossard nell‘area della reception». Il terreno per un‘efficace gestione delle idee è fertile, perché in sostanza Bossard è un‘impresa familiare con una visione lungimirante. Lo si nota anche dal comportamento che ha verso l‘innovazione. «Pertanto, tutte le sedi del gruppo devono trarre vantaggio dalla gestione delle idee di Bossard», conclude Ronny Schreiter. «La gestione della qualità è lavoro di gruppo» (Ronny Schreiter, secondo da destra) La gestione delle idee è il motore del ’DoHow’ ’Next Generation’ esiste da due anni. Ronny Schreiter, quality manager, riconosce nei risultati del progetto sul fronte dei clienti anche un effetto diretto interno per tutti i collaboratori Bossard: «Siamo coinvol 15 SQS GLOBAL Flash Associazione Svizzera per Sisiemi di Qualità e di Management (SQS) Bernstrasse 103 3052 Zollikofen Svizzera T +41 58 710 35 35 F + 41 58 710 35 45 www.sqs.ch SQS Italian Branch Piazzale Biancamano, 2 20121 Milano (M) Italia Attualità SQS n Ulteriori premi per pom+Consulting AG n Forum Edilizia SQS 2012 Mercato immobiliare – Politica infrastrutturale – Sviluppo urbano Quali sono le opportunità e i rischi del settore edile? Cosa cambia nel paesaggio infrastrutturale svizzero? Che direzione segue lo sviluppo urbano? Il Forum Edilizia di SQS di settembre 2012, guidato da Jürg Mosimann, responsabile del settore edile SQS, è stato dedicato a queste domande. Nella sua relazione ’Densità e città’, il prof. Dietmar Eberle, responsabile dell‘ETH Wohnforum ’ETH Case’, ha perorato la causa dell‘abbandono dello sviluppo urbano puramente quantitativo. La sua conclusio ne: «Nel XXI secolo dobbiamo imparare a generare un altro tipo di qualità nelle città»! La pom+Consulting AG – certificata secondo ISO 9001, ISO 14001 e GoodPriv@cy® (ISO 9001 da giugno 2000) – quest‘anno ha aggiunto altri due premi alla sua imponente galleria di riconoscimenti ottenuti: il 2012 EFQM Excellence Award (pom+ ha vinto il premio per la gestione con lungi miranza, ispirazione e integrità) e l‘HR Award 2012. L‘azienda eroga prestazioni per immobili, infrastrutture, imprese e organizzazioni dei settori edilizia, facility, property, portfolio e asset management. Le competenze fondamentali comprendono la misurazione della performance, lo sviluppo strategico, l‘ottimizzazione delle risorse e l‘impiego delle tecnologie. n SQS tutela le risorse Relatori del Forum Edilizia 2012 di SQS (da sinistra): Jürg Mosimann, responsabile settore edile SQS; Dr. Christian Kraft, senior economist di analisi immobiliare al Credit Suisse; Professor Dietmar Eberle, ETH Zurigo; Kurt Lanz, membro della direzione e responsabile infrastruttura, energia e ambiente presso economiesuisse 16 Sul fronte del consumo delle risorse e delle emissioni di gas serra, SQS vanta standard elevati, che applica nello svolgimento dell‘attività di certificazione dei propri clienti. L‘obiettivo di un‘attività economica con impatto neutro sul clima è stato rag giunto già nel 2010! Per ridurre la quantità di gas serra emessi sono stati adottati provvedimenti efficaci: • dal 2008 è in vigore un nuovo progetto di mobilità che promuove una guida ad alta efficienza energetica e l‘uso dei mezzi pubblici da parte dei collaboratori; • grazie alla costruzione di un nostro im pianto fotovoltaico sul tetto della sede a Zollikofen siamo riusciti ad incrementare la quota di energia da fonti rinnovabili al 32%; • la tipografia di SQS è certificata FSC COC dal 2007; ciò significa che il 90% della carta utilizzata (circa 10 tonnellate all‘anno) proviene da foreste a gestione sostenibile. SQS GLOBAL Flash Redazione: Ursula Schlatter Consulente di redazione: Prof. Max W. Twerenbold