Classe Nacra 17 - Federazione Italiana Vela

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Classe Nacra 17 - Federazione Italiana Vela
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NACRA17 • IL PUNTO CON IL TECNICO GABRIELE BRUNI
L’ultima arrivata, assieme al 49er FX, tra le classi olimpiche, il Nacra 17 è un moderno e velocissimo catamarano lungo 5 metri e 25, largo 2 metri e 59, per
circa 130 chili di peso, con randa, fiocco, gennaker,
derive curve e doppio trapezio. Disegnato nel 2011 dal
duo di progettisti americani Morelli & Melvin e realizzato dal cantiere, anch’esso statunitense, Nacra Sailing, nel maggio del 2012 è stato selezionato dall’ISAF
per entrare a far parte del programma olimpico per i
Giochi del 2016 e del 2020, e rappresenta il ritorno
del multiscafo alle Olimpiadi dopo la lunga epopea del
Tornado, la cui ultima apparizione olimpica risale a Pechino 2008. La principale novità del Nacra 17 - barca
tecnicamente all’avanguardia, capace di volare sull’acqua a grandi velocità, letteralmente, grazie alle appendici curve - è rappresentata dall’equipaggio, che
per regolamento deve essere formato da un uomo e
una donna, indifferentemente nei ruoli di timoniere e
prodiere. Una novità assoluta, che ha dato ulteriore
linfa a questa classe che in soli due anni ha già raggiunto dei numeri considerevoli, coinvolgendo nel
sogno olimpico campioni già affermati nell’ambito
della Coppa America e delle grandi regate oceaniche.
Dalle classi olimpiche alla
Coppa America, l’esperienza
di Gabriele Bruni, nato a Palermo il 2 maggio del 1974
e Tecnico della classe Nacra
17 da fine 2013, spazia a
360° nel mondo della vela.
Ed è stata senza dubbio
molto utile per impostare un
lavoro, condiviso fin dalla
sua genesi con il DT Michele
Marchesini, che ha portato
dei risultati eccezionali per la vela italiana in quella che è
la classe più recente del programma olimpico. A partire
dalle vittorie dell’equipaggio formato da Vittorio Bissaro e
Silvia Sicouri, primi nella Ranking list ISAF di categoria. “Il
lavoro inizialmente è stato incentrato proprio sulla definizione di un programma specifico per Bissaro-Sicouri, gli
unici che a inizio dell’anno avevano scelto la preparazione
centralizzata. A loro”, spiega Bruni, “successivamente si è
affiancato l’equipaggio Salvà-Bianchi, una presenza molto
utile per portare avanti il lavoro con maggiore efficacia. Se
andiamo a guardare i risultati del 2014, Vittorio e Silvia
sono stati i migliori, e coloro che avevano scelto la preparazione centralizzata hanno avuto i risultati complessivamente più positivi. Questo vuol dire che il lavoro che
Marchesini ha messo a punto con noi tecnici ha funzionato
alla perfezione, è stato impeccabile. Un lavoro che abbiamo
concentrato soprattutto sulle manovre, perché oltre un tot
di vento Vittorio e Silvia non avevano il controllo pieno della
barca, e da questo punto di vista la sessione invernale di
Cagliari, dove abbiamo incontrato anche giornate di vento
forte, è stata molto proficua. Sulla conduzione della barca
erano già a un ottimo livello, ma adesso, nelle condizioni
in cui gli altri faticano, riescono a dare il massimo. In tutto
questo discorso, vanno poi sottolineati gli ottimi risultati ottenuti da Luca Parisi, il Preparatore atletico della FIV, che
ha insistito molto su un lavoro di definizione del loro corpo,
trasformando la massa grassa in massa magra: i ragazzi
sono stati molto bravi, hanno capito che per prevenire gli
incidenti bisogna essere in forma perfetta, soprattutto con
vento forte. E questa è stata anche una delle chiavi del loro
successo, perché la differenza con vento forte è dipesa
anche dal loro stato fisico. Se sei preparato fisicamente,
hai meno paura, o quantomeno riesci a trasformare la
paura in divertimento. Il fisico, in una classe come i Nacra
17, è fondamentale”. Da sottolineare anche la crescita
degli altri tre equipaggi che parteciperanno al Mondiale, a
partire dal duo formato da Lorenzo Bressani e Giovanna
Micol, tanta esperienza e altrettanta voglia di crescere
nell’ambito dei Nacra 17. “Ultimamente anche loro si sono
avvicinati alla FIV, con mio grande piacere, e la crescita è
evidente, coma quella di Porro-Banti, che sono molto giovani e peccano in esperienza internazionale, ma se continuano a lavorare hanno un bel futuro davanti, e
Bondì-Angelini, anche loro in ascesa. A Santander gli
equipaggi italiani saranno cinque e credo che almeno tre
di loro possano puntare ad entrare tra i primi quindici. Nel
mese di luglio, a Campione del Garda, abbiamo svolto un
raduno con tutti e cinque gli equipaggi, per vederli insieme, cercare di correggere qualche errore e creare un
buon affiatamento di squadra, aspetto che per Santander
è molto importante. Nei Nacra i posti nazione a disposizione sono dieci, quindi ad occhio dobbiamo portare un
equipaggio tra i primi 13: il livello della classe a livello internazionale è molto alto, ma anche i nostri contribuiscono
ad alzarlo”. In effetti i fuoriclasse della vela abbondano tra
i Nacra 17 e il livello si è alzato ulteriormente nell’ultimo
anno, vedi la presenza dei francesi Besson-Riou e Cammas-De Turckheim, degli australiani Bundock-Curtis, degli
spagnoli Martinez-Pacheco, degli inglesi Saxton-Diamond
e degli argentini Lange-Carranza, giusto per citare gli
equipaggi più noti. “Gente fortissima, di grande esperienza
internazionale. Questo ci impone di continuare a crescere,
sempre, e di migliorare su tutti gli aspetti. Se ti fermi un
attimo, sei finito”.
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NACRA 17 • GLI AZZURRI DELLA SQUADRA NAZIONALE • Vittorio Bissaro-Silvia Sicouri • ITA 200
Risultati 2013: Campioni Italiani, ottavi al Mondiale, ottavi all’Europeo, terzi alla Garda Trentino Olympic Week.
Risultati 2014: primi all’ISAF World Cup di Miami, secondi all’ISAF World Cup di Palma, primi all’ISAF World Cup di Hyeres, primi alla Garda Trentino Olympic Week, primi
all’EUROSAF di Kiel, secondi al Campionato Europeo.
Vittorio Bissaro • Timoniere
Nato a Verona il 1 giugno 1987, laureato in Ingegneria Aerospaziale, tesserato per la Fraglia Vela Malcesine.
Luogo preferito per allenarsi? Ogni luogo insegna qualcosa,
ma dico lago di Garda e Cagliari.
Campo di regata preferito? Miami e Hyeres.
Il ricordo più bello legato alla vela? La vittoria di Miami, la
prima nella World Cup: un momento indimenticabile,
Il ricordo peggiore legato alla vela? All'inizio della mia esperienza in Formula 18, in una giornata di vento forte ad un campionato del Mondo, per un susseguirsi di sfortune ed eccessi
di energia, dopo una riparazione d'urgenza a terra tra una
prova e l'altra ho avuto un momento in cui ho perso il controllo
e mi sono tagliato la mano gettando il carrello d'alaggio lontano dalla barca. Punti alla mano e campionato finito dopo tre
prove... Non averlo concluso mi disturba ancora.
Altri sport praticati? Mi piace molto correre, soprattutto in
montagna.
Passioni extra sportive? Tenermi informato su tecnologia e
innovazione. E leggere.
Musica preferita? I grandi classici del rock Anni ’60-’70 e i
cantautori italiani.
Libri? In questo momento mi piace Italo Calvino.
Film? Donnie Darko, Nella valle di Elah. Come registi Coppola
e Scorsese.
“Credo di essere una persona generosa, estroversa
e disponibile, che riesce a
lavorare bene in gruppo.
Sono molto competitivo,
adoro le sfide, faccio di
tutto per vincerle perché
la vittoria è il mio obiettivo
primario e di contro odio
ammettere di aver perso.
Forse in alcuni frangenti
sono fin troppo complesso, cioè mi manca la capacità
di alleggerire le situazioni e di sdrammatizzare, magari
con una semplice battuta. E poi sono un po' presuntuoso quando si parla di argomenti teorici, forse per la
mia formazione universitaria... In generale mi piace
avere il controllo sulle cose che faccio e cerco di non
lasciarmi trasportare troppo dalle emozioni, con il rischio di risultare un po’ freddo. Le condizioni in cui mi
esprimo meglio al timone di una barca sono acqua
piatta e vento da terra, perché ho la sensazione di
avere un controllo maggiore del mezzo, ma ho smesso
di avere le mie condizioni preferite: all’inizio mi piaceva
molto il vento forte e detestavo il poco vento, poi ho
realizzato che era diventato un alibi per giustificare le
sconfitte e adesso non ci penso più. Anche perché alla
fine la regata te la giochi su tanti altri aspetti, sarebbe
sbagliato concentrarsi solo sul meteo. Chiaramente il
mio obiettivo è mantenerci su questo livelli, riuscire ad
andare ai Giochi di Rio e tornare a casa con una medaglia, perché partecipare è sempre bello, ma io voglio
vincere. So che è una sfida che comporta tante difficoltà, ma non sono poi così diverse da quelle che abbiamo affrontato finora”.
Silvia Sicouri • Prodiere
Nata a Genova il 27 settembre 1987, laureata in Ingegneria
Gestionale, tesserata per la Compagnia della Vela Grosseto.
Luogo preferito per allenarsi? Cagliari, bellissime condizioni in
acqua, grande accoglienza a terra, e logistica comodissima.
Campo di regata preferito? Kiel: mi stimola, devi usare molto
il cervello.
Il ricordo più bello legato alla vela? L’anno in cui ho vinto l’Europeo femminile Hobie Cat 16 con mia sorella, in Danimarca:
ricordo molto bene il momento in cui l’ho detto ai miei genitori
e l’emozione provata in quell’istante. E poi, con il Nacra 17,
la regata che abbiamo vinto a Palma con vento forte.
Il ricordo peggiore legato alla vela? Il disalberamento a Palma
de Maiorca a marzo 2013. C'era vento forte e onda alta. Non
avevamo un allenatore né un sostegno a terra. Mi sono davvero spaventata.
Altri sport praticati? Ho fatto tanti sport a livello agonistico,
a partire da basket e snowboard. Adesso ne faccio meno,
chiaramente per paura degli infortuni.
Passioni extra sportive? Mi piace viaggiare, scoprire posti
nuovi e culture diverse alla vecchia maniera, con cartina e
guida turistica in mano.
Musica preferita? Dipende dal momento. Comunque i preferiti sono Jovanotti, De Gregori, Battisti e Coldplay.
Libri? Adoro Il Piccolo Principe. E mi diverte comprarlo in tutte
le lingue. Recentemente leggo i libri di Saramago.
Film? Nuovo Cinema Paradiso.
“Non mi arrendo facilmente,
anzi, non mi arrendo mai, e
sto cercando di migliorare
ulteriormente quest’aspetto
della mia personalità leggendo libri sulla psicologia
dello sport che in proposito
hanno molto da insegnare.
Sono una persona abbastanza “multitasking”, non
ho problemi a fare diverse
cose contemporaneamente. In merito ai difetti, la scelta è
ampia… Sono permalosa, ad esempio, lo sono sempre stata:
da piccola lo ero moltissimo, ma grazie ai miei genitori, che
mi hanno insegnato quanto siano importanti e costruttive le
critiche, sono migliorata. Poi, come molte donne, tendo ad
arrabbiarmi con me stessa e a tenermi l’arrabbiatura dentro,
piuttosto che parlare del problema e risolverlo. Il meteo preferito per uscire in barca? Qualsiasi, va bene tutto, l’importante è che faccia caldo, perché soffro il freddo. Con Vittorio
lavoriamo molto bene sotto pressione, ci focalizziamo sull’obiettivo e abbiamo quasi sempre le idee chiare su quello
che dobbiamo fare. Poi non ci arrendiamo mai, una caratteristica che ci accomuna. Riguardo al sogno olimpico, è un
obiettivo concreto, lontano ma visibile. Chiaramente dobbiamo continuare a fare bene, poi, nel caso, quando sarà il
momento, ci penseremo. Per adesso abbiamo dei sotto obiettivi, che ci servono per capire se stiamo lavorando bene. Il
Mondiale di Santander è il prossimo, ma ogni regata sarà un
obiettivo, non tanto per il risultato quanto per verificare se
stiamo continuando a crescere. Se ti fermi, infatti, se non migliori regata dopo regata, gli altri ti divorano in un attimo”.
I t a l i a n
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NACRA 17 • GLI ALTRI ITALIANI IN REGATA
Federica Salvà-Francesco Bianchi • ITA 219
Risultati 2013: sesti alla Garda Trentino Olympic Week, terzi all’Italiano.
Risultati 2014: secondi al Campionato Nord Americano, quinti all’ISAF World Cup di Miami, 18mi all’ISAF World Cup di
Palma, 17mi all’ISAF World Cup di Hyeres, decimi alla Garda Trentino Olympic Week, sesti all’EUROSAF di Kiel.
Lorenzo Bressani-Giovanna Micol • ITA 209
Risultati 2014: 30mi all’ISAF World Cup di Hyeres, 14mi all’Europeo.
Federica Salvà (timoniere)
Nata a Rovereto il 7 ottobre 1971,
diplomata in Ragioneria, tesserata
per la Fraglia Vela Malcesine.
Lorenzo Bressani (timoniere)
Nato a Trieste il 28 giugno 1973,
Maestro d’arte, tesserato per il
Circolo Canottieri Aniene.
Francesco Bianchi (prodiere)
Nato a La Spezia il 9 settembre
1983, laureato in Ingegneria Nautica, tesserato per lo Yacht Club
Torri.
Giovanna Micol (prodiere)
Nata a Trieste il 18 aprile 1982, laureata in Architettura, tesserata per
il Circolo Canottieri Aniene.
Francesco Porro-Caterina Marianna Banti • ITA 126
Risultati 2013: sesti alla Garda Trentino Olympic Week, 14mi al Campionato Mondiale, 19mi all’Europeo.
Risultati 2014: ottavi alla Garda Trentino Olympic Week, ottavi all’EUROSAF di Kiel, 21mi all’Europeo.
David Bondì-Alessandra Angelini • ITA 089
Risultati 2014: vittoria della Silver fleet all’ISAF World Cup di Palma, 13mi all’EUROSAF di Kiel, 28mi all’Europeo
Francesco Porro (timoniere)
Nato a Roma il 24 marzo 1991,
iscritto alla facoltà di Disegno Industriale, tesserato per il Circolo Canottieri Aniene.
David Bondì (timoniere)
Nato a Roma il 3 marzo 1990, laureato in Scienze Motorie, tesserato
per il Circolo Canottieri Aniene.
Caterina Marianna Banti (prodiere)
Nata a Roma il 13 giugno 1987,
laureata in Studi Islamici, tesserata
per il Circolo Canottieri Aniene.
Alessandra Angelini (prodiere)
Nata a Roma il 17 novembre 1983,
laureata in Ingegneria Aerospaziale,
specializzando in Ingegneria Aeronautica indirizzo Aerodinamico, tesserata per lo Yacht Club Santo
Stefano.