Ristrutturazione con impianto di riscaldamento a pavimento a secco
Transcript
Ristrutturazione con impianto di riscaldamento a pavimento a secco
Ristrutturazione con impianto di riscaldamento a pavimento a secco Dry-Tech Sistema performante, veloce, poco invasivo, con bassi costi di installazione A Visnadello, una frazione del comune di Spresiano in provincia di Treviso sorge una chiesa intitolata ai Santi Filippo e Giacomo, danneggiata durante la Grande Guerra, radicalmente restaurata e ampliata nel 1921 su progetto dell’architetto Domenico Rupolo. La facciata, in origine rivolta a oriente, venne spostata verso la strada statale e all'originale stile neoclassico si sostituì il neoromanico. All'interno, decorazioni di Mario Botter, mosaici di De Tuoni e vetrate di Dinetto. Dell'edificio originale, è andata perduta la pala dei Santi Titolari attribuita a Palma il Giovane. Resta il simulacro marmoreo di Sant'Antonio da Padova, opera barocca proveniente dall'oratorio di villa Gritti e il campanile settecentesco progettato da Francesco Zambon. Per la realizzazione degli impianti, lo studio di progettazione Callegari snc di Giavera del Montello (TV) in collaborazione con la ditta installatrice Termoidraulica De Santi Antonio di Spresiano (TV) e con l’agenzia Cesaro di Treviso hanno optato per un sistema di riscaldamento a pavimento a secco, da installare sotto i banchi dei fedeli, come da indicazioni della Soprintendenza. Le valutazioni principali che hanno portato alla scelta di questo tipo sono state le seguenti: posare l’impianto sopra la pavimentazione esistente, abbassando notevolmente i costi dell’impresa edile per la rimozione del pavimento, avere un impianto performante e veloce, da accendere e spegnere al bisogno, riducendo i tempi di inerzia degli impianti a pavimento tradizionali, garantire un elevato livello di comfort per i fedeli e ridurre i consumi di energia. Il tipo di sistema a secco installato è Dry-Tech di RDZ, appositamente studiato per applicazioni in cui sono richiesti ingombri e carichi limitati, come ristrutturazioni, realizzazioni in soppalchi o su pavimenti già esistenti. La peculiarità di questo sistema è la mancanza del massetto che permette di guadagnare parecchi centimetri di spessore, garantisce la bassa inerzia termica e la velocità di reazione del sistema e riduce i tempi e i costi di realizzazione: non è necessario infatti intervenire sul pavimento e il sistema è immediatamente calpestabile e operativo senza che siano necessari i tempi di asciugatura del massetto. Al posto del massetto in cemento viene posato un ripartitore di carico in fibre sintetiche, laminato su entrambi i lati, ad altissima resistenza meccanica. Nel caso della chiesa di Visnadello, la posa dei 200 m2 dell’impianto a pavimento è avvenuta secondo le seguenti fasi: • Sopra la pavimentazione esistente della chiesa, posa di un materassino per isolare la struttura e creare un piano liscio e uniforme ideale per la posa dell’impianto. • Posa del pannello Dry-Tech, bugnato, in polistirene sinterizzato, prodotto in conformità alla normativa UNI EN 13163, stampato in idrorepellenza a celle chiuse, è caratterizzato da resistenza alla compressione 400 kPa, conducibilità termica 0.032 W/(m·K), spessore nominale 25 mm. Passo di posa 140 mm. Il pannello presenta una superficie superiore sagomata con speciali incavi predisposti per l'alloggiamento delle lamelle termoconduttrici portatubo. • Tra le bugne del pannello Dry-Tech posa delle lamelle termoconduttrici, in acciaio zincato dello spessore di 0,4 mm, predisposte per contenere la tubazione, con funzione di diffondere il calore. • Posa della tubazione utilizzata per la distribuzione del fluido termovettore, RDZ Tech di diametro 14 mm e spessore 2 mm, in polietilene reticolato ad alta densità per via elettrofisica, con barriera antiossigeno interposta tra la tubazione in PE-Xc e uno strato esterno in PE che garantisce la protezione durante le fasi di lavorazione in cantiere, prodotta in conformità alle normative DIN EN ISO 15875 e DIN 4726. • Al posto del massetto, posa dello strato di supporto costituito da un ripartitore di carico in fibre sintetiche, laminato su entrambi i lati caratterizzato da resistenza alla compressione 590 kN/m2, conducibilità termica 0,042 W/(mK), dimensioni 1200x800x4 mm. Le lastre vengono fissate tra di loro da un nastro adesivo che garantisce la formazione di un piano uniforme. • Posa della pavimentazione in legno, flottante. Accanto alle peculiarità del sistema a secco (bassa inerzia termica, minori oneri di installazione, immediata calpestabilità, peso ridotto e minimo ingombro), Dry-Tech presenta tutti i vantaggi dei tradizionali impianti di riscaldamento a pavimento, particolarmente indicati per i luoghi di culto. L’impianto a pavimento è adatto ad essere installato in edifici alti e di grandi dimensioni perché la diffusione del calore per irraggiamento permette di riscaldare ad altezza uomo senza dispersioni verso il soffitto. Oltre al massimo comfort, si ottengono risultati eccezionali in termini di consumi energetici: infatti l’uniformità delle temperature, oltre a garantire una piacevole sensazione di benessere fisico, permette di mantenere l'impianto ad una temperatura di gestione molto bassa, riducendo sensibilmente i consumi rispetto agli impianti tradizionali. La bassa temperatura del fluido vettore e la possibilità di utilizzo di produttori di calore specifici (caldaie a bassa temperatura o a condensazione) garantiscono poi un ulteriore risparmio energetico. Poiché l’impianto di riscaldamento è incorporato nel pavimento, tutte le superfici, muri, pavimento e soffitto, sono completamente libere da ingombri. L’assenza di moti convettivi, generati dalla differenza di temperatura tra corpo scaldante e ambiente, elimina il problema del movimento di polveri e di impurità dell’aria, contribuendo ad aumentare la salubrità dei locali, creando una condizione di benessere ideale per chi li frequenta. Essendo un sistema integrato nel pavimento, anche la sua pulizia diventa estremamente pratica e veloce. L’impianto di riscaldamento a pavimento non necessita di alcuna manutenzione e non presenta alcuna controindicazione per questioni antincendio, in quanto non ci sono componenti infiammabili e nessun macchinario od organo ad alta temperatura. www.rdz.it