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periodico di informazione turistica, culturale, enogastronomica, scientifica
ed economica 1
ANNO VI • NUMERO 7 • LUGLIO 2016
LUGLIO 2016
madeinpompei
IL BELLO E IL BUONO DI POMPEI E DINTORNI
Eventi
Grandi appuntamenti
musicali negli Scavi
Gli eventi di luglio in città
Attualità
madeinpompei
Riaperta dopo il restyling
la storica Fonte Salutare
Archeologia
Nuove scoperte nella
Necropoli di Porta
Ercolano
Mostre
Nell’Anfiteatro immagini
inedite dei Pink Floyd a
Pompei
Sport
seguici su
Ginnastica, due titoli
nazionali per gli atleti di
Pompei
In copertina: La mostra sui Pink Floyd
madeinpompei
LUGLIO 2016
sommario
madeinpompei
Periodico di informazione e promozione
turistica, culturale, enogastronomica,
scientifica ed economica
Anno 6 - Numero 7 - LUGLIO 2016
Distribuzione gratuita
Autorizzazione del Tribunale di Torre Annunziata
n. 2 del 10/02/2011
Direttore responsabile: Marco Pirollo
Progetto grafico: Prometeo (Pompei)
Hanno collaborato: Mario Cardone, Luigi
Donnarumma, Danilo De Gennaro, Davide
Rasputin, Maria Rosaria Vitolo (traduzioni);
Mauro Belsito (distribuzione). La collaborazione
è a titolo gratuito.
Stampa: Fenice Print (Castellammare di Stabia)
Edizione:
TXT Comunicazione Integrata
www.txtconsulting.it
Contatti: www.madeinpompei.it
[email protected]
+39 081 19483222
Chiuso in redazione il 30 GIUGNO 2016. «Made
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offerte e promozioni pubblicizzate dagli inserzionisti, d) di previsioni su giochi, lotto e/o lotterie.
N.B. Se non indicato diversamente, il materiale
pubblicitario si intende fornito dagli inserzionisti
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Grandi eventi musicali negli Scavi Eventi & Musica
Angoli di Pompei: la fonte salutare Arte e Cultura
La “maledizione di Pompei” Archeologia
Immagini inedite dei Pink Floyd a Pompei Mostre
Nuove scoperte a Porta Ercolano Archeologia
Il Principe compie 30 anni Enogastronomia
That’s ammore: il meglio della Campania in tavola Enogastronomia
Cibo e Musica: i Synaulia a Pompei 2000 Enogastronomia
Latticini di qualità, nasce il marchio Latte Nostrum Enogastronomia
Novità per il palato Enogastronomia
Sportello AntiEquitalia Cittadini e consumatori
Come aprire un b&B Economia & Finanza
Aumentano i turisti in città
Turismo
Analisi sul turismo a Pompei Turismo
Associazione riconosciuta o non riconosciuta? Attualità
Costituito il Forum dei Giovani Attualità
La moda delle immigrate Attualità
Riapre la storica Fonte Salutare Attualità
Oroscopo di Luglio
Umorismo
L’eruzione vesuviana del 1906 Amarcord
Ginnastica, i campioni di Pompei
Sport
Nuoto, medaglie per l’Acquatix Sport
LUGLIO 2016
Il calendario degli
eventi a Pompei
Tanti eventi in programma a luglio
a Pompei.
Visite guidate. Torna venerdì 15 e sabato 16 l’appuntamento con “Una notte
al Santuario”, l’iniziativa che propone
visite serali alla basilica della Madonna
del Rosario. Un percorso tra fede, arte,
storia e racconto che offrirà ai visitatori la conoscenza della Nuova Pompei
e della sua storia, ricca di particolari e
aneddoti affascinanti. Al termine di ogni
tour, anguria per tutti i partecipanti, così
come era solito fare il beato Bartolo Longo. Info e prenotazione obbligatoria a:
3924446952 – spg.pompei@hotmail.
com.
Teatro. L’Accademia Vesuviana del Teatro diretta da Gianni Sallustro propone “ ‘O culore d’e pparole”, IX edizione
della rassegna teatrale di 6 giorni che si
svolgerà dall’8 al 15 luglio al teatro Di Costanzo Mattiello con spettacoli di autori
classici e contemporanei: Roberto Piumini, Giambattista Basile, Eduardo Scarpetta, Eduardo De Filippo, Paul Bilhaud,
Alexandre Bisson e George Feydeau. Info
e biglietti: www.accademiavesuvianadelteatro.it
Musica. Venerdì 29 luglio (ore 22) al
Pompei Lab sarà in scena il duo “rosa”
Fede’n’Marlen (Marilena Vitale, voce e
chitarra; Federica Ottombrino, voce, fisarmonica, chitarra) con la tappa pompeiana del loro “Mandorle Tour”. Nella
loro musica Fede’n’Marlen raccontano
storie che “sudano” amore, ironia, piccole filosofie di vita. Info e biglietti:
www.pompeilab.com.
eventi e musica
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Musica, a Pompei è l’ora di Gilmour & Co.
Appuntamenti storici con Elton John,
Ludovico Einaudi e Eduardo De Crescenzo
C’è anche Eduardo De Crescenzo tra le star della musica (Elton
John, David Gilmour e Ludovico
Einaudi) che a luglio si esibiranno
nell’antica Pompei. “Essenze jazz”
– in programma lunedì 25 luglio
(ore 21,30) nel Teatro Grande – è
un concerto acustico, rigoroso e
appassionato. Di valore assoluto
la formazione che accompagna
De Crescenzo alla voce e alla fisarmonica: con lui sul palco, nella
magica atmosfera di Pompei, ci
saranno Enrico Rava (tromba),
Enzo Pietropaoli (contrabbasso),
Marcello Di Leonardo (batteria),
Stefano Sabatini (pianoforte), Daniele Scannapieco (sassofono),
Lamberto Curtoni (violoncello).
Altri grandi appuntamenti musicali sono previsti negli Scavi di
Pompei in un luglio che rimarrà
scolpito nella memoria degli appassionati. Il primo appuntamento
è per il 7 e 8 luglio con il concerto
di David Gilmour, ex chitarrista
e cantante dei Pink Floyd, che
diverrà il primo artista a tenere
un concerto rock con pubblico
nell’Anfiteatro. Il 12 luglio, invece,
l’Anfiteatro ospiterà sir Elton John
e la sua band per il terzo appuntamento italiano del tour mondiale “Wonderful Crazy Night”, che
presenterà successi leggendari e
grandi classici della sua carriera.
Dopo Gilmour ed Elton John che
suoneranno nell’Anfiteatro, sabato 23 luglio (ore 21.30) toccherà
a Ludovico Einaudi esibirsi nell’atmosfera magica della città antica,
con l’atteso concerto “Elements”,
in programma nel Teatro Grande.
www.pompeiisites.org
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arte e cultura
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Angoli di Pompei: la “Fonte Salutare”
Alle spalle della Casa Comunale vi era un terreno del conte Francesco De Fusco,
figlio della contessa Marianna Farnararo, futura consorte di Bartolo Longo.
Qui, nel 1900, ebbe inizio la storia della
fonte - sorgente minerale. Due anni di
perforazioni fino a -96 metri, si rivelarono impresa infruttuosa, inducendo
all’abbandono il proposito di realizzare
un pozzo. Dopo 5 anni, il conte pensò
di utilizzare la piccola quantità di acqua
della esigua falda superficiale (-5.00
mt), ciò dovette far sì che il 26 Agosto
del 1907, improvvisamente, un getto
d’acqua si elevò, con cupi rombi, fino
all’altezza di 20m. Da qui cominciò la
storia della “fonte salutare” e nel 1909
si costituì la Società dell’Acqua della
Valle di Pompei con l’inizio dell’attività
termale; purtroppo, per la storica fontana era riservato il triste epilogo della
chiusura definitiva con la fine dell’attività termale e l’occlusione del pozzo.
L’intera gioventù pompeiana ha frequentato e sostato in quel meraviglioso polmone di verde, da cui si diffondeva il profumo dell’acqua ferrosa, che
invitava a bere in tutte le ore del giorno.
In tanti anni di silenzio del getto qual-
cuno ha continuato a frequentare quel
luogo, ricordo di momenti felici d’infanzia o di età giovanile: passando per
la Fonte, custode di delicati ristoratori
pensieri di un tempo, si sono ripresentate quelle emozioni di gioie, nostalgie,
legate a vivificanti reminiscenze di storia e micro storie… E così, le immagini
apparentemente sfocate, sono ridiventate racconto dei luoghi di un tempo e
macchie di luci, non solo espressioni
cromatiche, ma forme parlanti, quasi.
Come a un tempo, il verde luminoso e
intenso della mia pittura si fonde con
le pareti di intonaco a risaltare antiche
architetture miracolosamente in piedi, cui s’agganciavano forzuti cancelli
d’ingresso, come imponenti strutture,
forgiate a mo’ di guardiane di sacre
reliquie. Intorno alla vasca di raccolta dell’acqua e in tutto il parco, come
antiche vestigia, alberi di querce vivificano il ricordo di infantili guerriglie a
colpi di ghiande, raccolte dal tappeto
verde lucido. Qua e là altissime pal-
me. E poi i colori: il rosso prevalente
del contenuto ferroso dell’acqua, un
tempo sedimento miracoloso utilizzato
come quotidiano fango per bagni termali, si combina in armoniosa simbiosi col verde compatto della vegetazione. Al tempo delle mie escursioni, alla
scoperta di Pompei, la Fonte Salutare,
con i suoi tanti brandelli di storia e ricordi di attimi felici, ha dato vita alla
tavolozza dei colori distesi sulle tele
con pennellate robuste, fugaci sintesi del desiderio e invocazione per un
ritorno allo splendore a alla rinascita
dell’antica Fonte Salutare.
Queste sono solo poche righe per
cambiare il modo di andare frettoloso in un lento pede, favorevole alla
scoperta del proprio paese, esaltante
di un umile pittore, che ha tentato di
esprimere, a suo modo, con linguaggio
impressionistico di naturalismo e verità, il valore della storia.
Mario Avellino
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archeologia
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La “maledizione di Pompei”
per chi ruba i reperti
Ogni anno da ogni parte del mondo restituite
decine di pezzi trafugati negli scavi
Villa dei Misteri, via
al monitoraggio Enea
I vecchi restauri, ma anche le vibrazioni provocate dal passaggio dei
treni della vicina stazione Circumvesuviana sono tra i nemici della
sontuosa Villa dei Misteri, la più
bella dimora patrizia degli Scavi di
Pompei. A lanciare l’allarme sono
i ricercatori dell’Enea che hanno
analizzato rischi e criticità nelle
vecchie coperture della Villa dei
Misteri, attraverso un check-up approfondito che si è avvalso dell’aiuto
di tecnologie d’avanguardia. Dalla
campagna di monitoraggio sulle
strutture in cemento armato, legno e
acciaio, costruite per lo più 50 anni
fa a protezione della domus, emergono criticità legate alla pesantezza
dei materiali utilizzati, infiltrazioni
d’acqua e vibrazioni ambientali, causate da sismicità e vicinanza con la
ferrovia. Il monitoraggio dell’Enea
è un intervento concordato con la
Soprintendenza proprio allo scopo
di tenere sotto controllo l’area della
villa e individuare sempre migliori
strumenti e interventi di messa in
sicurezza delle domus e in generale
delle strutture archeologiche che,
come noto, sono per loro natura
estremamente fragili, oltre a trovarsi
da sempre in un territorio delicato in
quanto a rischio sismico. Le diagnosi in corso che stanno interessando
il quartiere rustico della Villa dei
Misteri (al momento chiuso al pubblico), sono sintomo del forte livello
di attenzione che la Soprintendenza
sta ponendo su tutta l’area archeologica, ma siamo in assoluto lontani
da qualsiasi imminente minaccia di
stabilità per la Villa.
Ogni anno arrivano negli
uffici della Soprintendenza
di Pompei decine di lettere e pacchetti contenenti
piccole pietre di roccia
vulcanica, frammenti di
muri e pavimenti, cocci di
ceramica e, qualche volta,
anche pezzi di affreschi
o di mosaici: si tratta di
pezzi, più o meno importanti, rubati dalle rovine
della città antica. Il tutto è spesso
accompagnato anche da una lettera di scuse che esprime sincero
pentimento. Il motivo per cui questo
materiale viene restituito è presto
detto: si dice, infatti, che i resti della
tragedia di Pompei portino sfortuna
a chi li porta via dal luogo a cui sono
sempre appartenuti. È la cosiddetta
“maledizione di Pompei”, ovvero: disgrazie a non finire per chi ruba pezzi
dell’antica città sepolta dal Vesuvio
nel 79 dopo Cristo. Solo credenze
e superstizioni? Può darsi. Fatto
sta che arrivano da ogni parte del
mondo plichi contenenti vari reperti
trafugati da Pompei anche quaranta
o cinquant’anni prima, spesso accompagnati da descrizioni di avvenimenti drammatici che l’autore del
furto associa ai pezzi rubati. Probabilmente è il classico caso del “Non
è vero ma ci credo”: ma nel dubbio,
anche la coscienza civica impone
di restituire il maltolto. Nelle immagini, diffuse dalla Soprintendenza
sulla pagina Facebook, ci sono due
delle ultime lettere arrivate a Pompei: in una si legge un laconico “Vi
restituisco pietruzza ricavata da un
mosaico in Pompei” siglato da un
ignoto visitatore, mentre in un’altra,
scritta in inglese, c’è scritto “vogliate rimettere questa pietra di lava nel
sito di Pompei”.
The curse of Pompeii
casts on the pilferers of
relics
Every year, the offices of the Superintendence of Pompeii receive
dozens of letters and little packages
containing small stones of volcanic
rock, fragments of walls and pavements, potsherds and sometimes
even pieces of frescoes and mosaics. These are more or less important pieces, stolen by the ruins
of the ancient city.
The reason for these restitutions
can be easily explained; actually, it
is said that the relics from Pompeii
bring misfortune to whoever takes
them away from the place they have
ever belonged to.
Are these just any beliefs and superstitions? It may be. However, it
is a fact that items, stolen from the
site even forty or fifty years earlier,
come back in packages from across
the world, often accompanied by
letters explaining the stolen goods
had brought their pilferers bad luck.
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mostre
LUGLIO 2016
Nell’Anfiteatro la mostra dedicata ai Pink Floyd
Immagini e video inediti dello storico video concerto “Live at Pompeii” del 1971
Pompei e i Pink Floyd, un binomio entrato ormai nella leggenda.
Tanto da essere celebrato con
un’inedita mostra fotografica allestita in una location altrettanto
inedita. Le immagini – mai viste
prima – del “Live at Pompeii” sono
infatti esposte nelle gallerie sotterranee dell’Anfiteatro pompeiano,
che nel 1971 ospitò il concerto a
porte chiuse della band inglese.
La mostra, un vero percorso visivo e di ascolto nella storia e nella
musica dei Pink Floyd sarà visitabile al pubblico dal 9 all’11 luglio
e in maniera permanente dal 18
luglio fino a settembre. Curata da
Adrian Maben, regista dello storico
video-concerto, la mostra è stata
organizzata dalla Soprintendenza
di Pompei. I suggestivi passaggi
sotterranei dell’Anfiteatro, circa
80 metri di gallerie che consentivano l’accesso degli spettatori agli
spalti, tornano visitabili al pubblico
dopo molti anni e diventano con
l’inaugurazione di “Pink Floyd.
Live at Pompeii. The exhibition
by Adrian Maben”, sede espositiva permanente per future mostre
fotografiche. Più di 250 foto, tra
scatti di scena ed immagini inedite raccontano quei quattro giorni
(dal 4 al 7) di ottobre del 1971 che
divennero leggenda. In mostra figurano: scatti originali di Jaques
Boumandill, il cameraman di allo-
pompeitime.com
fgt
In the Amphitheatre the
exhibition about the Pink
Floyd
A first-ever preview of photos
and videos about the 1971
concert Live at Pompeii
ra; il video del film, con le interviste
che Maben realizzò negli studi londinesi di Abbey Road mentre David
Gilmour, Nick Mason, Roger Waters
e Richard Wright erano alle prese
con le registrazioni dell’album “The
Dark Side of the Moon”, ma anche
un video che raccoglie tagli di registrazione e chiacchiere in libertà
della band, le cosiddette “Chit Chat
with Oysters”. E ancora, nel braccio
destro dell’anfiteatro, filmati di alcune tra le tante cover band ispirate
alla mitica formazione. La musica
dei Pink Floyd in sottofondo accompagna i visitatori lungo i passaggi
sotterranei di questa sede espositiva unica e suggestiva.
Pictures - never seen before- of the
Live at Pompeii concert will be on
shown in the underground passages
of the Roman
Amphitheatre,
which
hosted
the closed-door
concert of the
English band. The
exhibition will be
open to the public
from the 9th to
the 11th July and
then from the 18th July onwards until
the end of September. The exhibition is
organized by the director of the legendary video-concert, Adrian Maben,
showing for the very first time frames
and pictures about those four days
(from the 4th to the 7th) of October
1971. The exposition includes also a
footage, collecting deleted scenes and
the so called “Chit Chat with Oyster”,
i.e. free conversations between the
members of the band.
Music by Pink Floyd in background
goes along with visitors, through the
underground passages of this unique
and evocative setting.
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archeologia
madeinpompei 13
Nuove scoperte a Pompei sull’epoca preromana
Trovati a Porta Ercolano una tomba sannitica,
resti di fuggiaschi e monete d’oro
Monete d’oro e piccoli tesori, ma
anche tombe con corredi funebri
finemente decorati e scheletri dei
fuggiaschi che non riuscirono a
salvarsi quella maledetta mattina
d’agosto del 79 dopo Cristo. Raccontano gli splendori e, al tempo
stesso, l’essenza della tragedia
di Pompei le ultime sensazionali
scoperte che arrivano dalla città
antica grazie al lavoro congiunto della Soprintendenza Pompei
con l’École française de Rome,
le Centre Jean Bérard e il Cnrs.
Il team nato da una partnership
italo-francese, infatti, sta conducendo un progetto di ricerca nella
zona della necropoli di Porta Ercolano con l’obbiettivo di studiare
le trasformazioni di un’area commerciale fuori le mura dell’antica
Pompei. Ma più che sulla vita
commerciale vera e propria, la
ricerca sta dando esiti sorprendenti e inimmaginati soprattutto
su altri aspetti della vita di 20002500 anni fa. Accanto o “sotto”
alle botteghe commerciali, infatti,
sono spuntate tombe di età sannitica risalenti al V secolo a.C.,
agli albori di Pompei. Si tratta di
scoperte che vanno a colmare
un vero e proprio vuoto storico
relativo all’arrivo dei Sanniti in
una città popolata da Osci e genti
italiche. La sepoltura sannitica
è una tomba a cassa in lastre di
calcare del IV sec. a.C., con corredo funerario completo composto da almeno 6 vasi a vernice
nera, che si aggiunge alle rare
testimonianze funerarie di età
preromana. All’interno, lo scheletro di un adulto, probabilmente
un uomo, depositato sul dorso,
con corredo ai lati del corpo, al
livello delle braccia e dei piedi.
L’indagine di due botteghe vicine,
invece, ha fornito altre scoperte
“interessanti”. In una officina sono
emersi con sorpresa 4 scheletri di
pompeiani intrappolati nel retrobottega al momento dell’eruzione. La
bottega nella quale avevano cercato riparo era stata interessata dal
passaggio di fossores (gli odierni
tombaroli), scavatori clandestini alla
ricerca di oggetti preziosi e metallo.
Tra le ossa degli scheletri sono stati
ritrovati oggetti sfuggiti ai saccheggiatori dell’epoca, come pentole con
coperchi, una piccola anfora per
il trasporto del garum, tre monete
d’oro (tre aurei datati tra il 74 e il
78 d.C., epoca di Vespasiano) e un
fiore in foglia d’oro, probabilmente
un pendente di collana. Due monete
riportano sul fronte la lupa, effige di
Roma, mentre su un’altra si scorge
la Pax Augustea. Gli scheletri spostati durante le ricerche degli scavatori clandestini risultano appartenere a individui in giovane età, tra cui
una ragazza adolescente.
New discoveries
in Pompeii about the Pre
Roman age
Gold coins and small treasures, tombs with a finely
decorated grave goods
and the skeletons of some
people who did not manage
to escape during that awful
morning in August 79 AD
are the last remarkable
discoveries in the ancient
city. They describe the
splendour and, at the same
time, the essence of the tragedy of Pompeii, thanks to the combined
work between the Superintendence of
Pompeii, the École française de Rome,
the Centre Jean Bérard and the CNRS.
According to an Italian-French partnership, the team carries out a research
project in the necropolis area of Herculaneum, aiming at the study of the
transformation of a commercial area
out of the walls of the Ancient Pompeii.
Even more about the commercial life
and habits of that period, the research
gives extraordinary results about other
aspects of 2000-2500 years ago way of
living. Nearby and underneath the ancient
shops, actually, some Samnite tombs,
dating back to the V century (i.e. at the
early history of Pompeii), were discovered, bridging a real historical gap about
the arrival of Samintes in a territory populated by the Osci and Italic people.
The first observations reveals that the IV
century tomb belongs to an adult, possibly male. On the other hand, the study
of two ancient shop nearby discloses
some interesting discoveries; four skeletons of people entrapped in the back of
the shop at the moment of the eruption
and between them, pots with tops, a little
amphora for the transportation of garum,
three gold coins and a gold-leaf-foil flower, which was probably the pendant of a
necklace. The skeletons were doubtless
moved by clandestine diggers and, in a
first analysis, seem to be those of young
people, including an adolescent girl.
14 madeinpompei
enogastronomia
LUGLIO 2016
1986-2016: il trentennale del ristorante “Il Principe”
Oltre 500 gli invitati per la cena di gala che ha celebrato il prestigioso traguardo
Trenta candeline per il ristorante “Il
Principe” di Pompei, che lo scorso
12 giugno ha tagliato il prestigioso
traguardo del trentennale, costellato
di passione, dedizione per la cucina
e coronato da tanti successi. Pina e
Marco Carli, con il figlio Gianmarco,
hanno ricevuto gli oltre 500 invitati
nella splendida sala ricca di affreschi del ristorante, situato nel cuore
della cittadina, proprio di fronte al
Santuario di Pompei.
Ospite d’onore il direttore emerito
della Cappella Sistina, il Maestro
della Musica del Papa, monsignor
Giuseppe Liberto, al pianoforte Gran
coda Santarpino ha suonato la pianista Margherita Volpe, soprano
Anna Corvino, sax Francesco Gallo.
Dal 1986 ambasciatore dei sapori
dell’antica Roma, “Il Principe” porta
a tavola, con gusto, eleganza e prelibatezza, usi e costumi dell’antica
città di Pompei. Un continuum di
grandi successi e di crescita, grazie
al costante lavoro di Marco e Pina
e alla competenza e all’inventiva
dell’archeochef Gianmarco che, insieme al suo staff, ha preparato per
gli ospiti più di 10.000 finger food a
base di crudo mediterraneo, di pietanze partenopee e fritti a vista. Gli
ospiti sono stati poi omaggiati della
pubblicazione del trentennale. “Il
Principe” è un ristorante, ma anche
la storia di un incontro tra Marco,
toscano di Forte dei Marmi, e Pina,
di Pompei: così vedono la luce negli
anni ottanta il ristorante “Il Principe”
e il piccolo Gian Marco. E tra storia
e sapori, trent’anni fa ha inizio un
viaggio nelle origini della cucina mediterranea e negli usi e costumi della
Pompei romana a tavola. Viaggio che
continua ancora oggi ad esplorare la
grande cucina italiana. Dal 1986 Marco e Pina Carli hanno proposto una
raffinata enogastronomia storica in
collaborazione con la Soprintendenza Archeologica di Pompei, ridando
vita alle prelibatezze rappresentate
nei graffiti, nei mosaici, nei dipinti
scoperti nel sito archeologico, ben
descritte dagli storici romani come
Plinio il Vecchio, Columella e Varrone.
I sapori campani in un comodo kit fai-da-te
That’Ammore lancia le ricette “in box” di quattro
ristoranti pompeiani
Quante volte vi è capitato di assaggiare al ristorante un piatto della tradizione locale e volerlo poi riprodurre
a casa? Oggi si può, grazie ai kit faida-te targati “That’s Ammore” che
ha riunito produttori, chef e ristoratori pompeiani, uniti nella promozione della filosofia culinaria “made
in Campania”. Al momento hanno
aderito quattro chef di Pompei con
altrettante ricette: “La Colatura” di
Gian Marco Carli, chef & patron de
Il Principe; “La pasta e fagioli” di Alberto Fortunato, chef & patron de La
Bettola del Gusto; “La puttanesca”
di Fioravante Iovine, chef & patron
di Garum e “La caponata” di Yuri
Buono, patron di Vincanto. Il prezzo
di ogni kit è di 29.90 euro, gli ingre-
dienti d’alta qualità contenuti nei box
prevedono porzioni per 4 persone. I
kit, firmati e selezionati dai loro stessi ideatori, sono acquistabili presso
i ristoranti aderenti al progetto. In
questo modo ci si potrà cimentare a
rifare comodamente a casa queste
ricette, con l’aiuto e i consigli degli
chef che le hanno proposte. «Siamo
partiti da casa nostra, da Pompei –
spiega Giuseppe Pisacane, founder
di “That’s Ammore”, brand con cui
vengono distribuite le confezioni –
perché il richiamo internazionale
che la città offre tutto l’anno, grazie
agli scavi archeologici e al noto Santuario, favorisce il contatto con una
fetta di pubblico che intende ricercare la tipicità di certi prodotti gastro-
nomici. Inoltre, lo sviluppo costante
dell’idea appena lanciata tiene conto
delle evoluzioni che potrebbero portarci all’inserimento di nuove ricette
e alla collaborazione con ulteriori
esperti del settore». I kit That’s Ammore sono pensati per gli amanti
della buona cucina campana, ideali
per tutti coloro che abbiano voglia di
condividere e portare con sé un’esperienza gastronomica locale.
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enogastronomia
Viaggio alle origini del gusto
LUGLIO 2016
Musiche, danze, suoni e sapori della
Pompei del 79 d.C.
Latte e latticini di
qualità con il marchio
“Latte Nostrum”
Che esperienza sarebbe sedersi
ad un banchetto della Pompei di
duemila anni fa, dove le portate
venivano alternate a musiche,
danze e versi
declamati? Alla
domanda
ha
dato una risposta esauriente
il
ristorante
Caupona
(a
Pompei, in via
Masseria Curato) che lo scorso 30 giugno
ha organizzato
la cena spettacolo “Alle origini del gusto – il
banchetto di Lucrezio Frontone”:
l’evento esclusivo ha visto la
performance live dei Synaulia,
il gruppo di rievocazione storica
specializzato nella riproduzione
di musiche e danze dell’antica
Roma, guidato da Walter Maioli.
Il risultato è stato una perfetta
full immersion in un vero convivio della Pompei patrizia, dove le
delicate movenze degli attori in
costumi d’epoca e i suoni degli
strumenti – anch’essi fedelmente
riprodotti – hanno fatto da sfondo ad un menù completamente
ispirato alle ricette di Apicio. Il
tutto, nella cornice del Caupona, il primo ristorante “archeoesperienziale” che riproduce il
Termopolio di Vetuzio Placido e
la bellissima Domus di Marco Lucrezio Frontone, con dipinti murali e affreschi realizzati a mano.
I sapori “dal passato” hanno fatto
da guida in una serata dove le
lancette del tempo sembravano
essere tornate indietro di duemila anni. Il “gustum” (l’antipasto)
con frictilia, formaggi speziati e
mela annurca al miele e Falerno
Allevatori e caseifici insieme per tenere
alta la qualità dei prodotti, difendere un prodotto
“made in Campania” e
combattere la crisi del
settore. Sono questi gli
obiettivi confluiti nella nascita del marchio
“Latte nostrum Terre
campane”, presentato a
giugno nella sala convegni dell’Azienda
sperimentale della Regione Campania,
Improsta. Si tratta di un marchio di qualità che verrà registrato anche dall’Unione europea. A siglare il “contratto di
rete” sono state 12 aziende di allevatori
bovini, provenienti dal Salernitano (Altavilla Silentina e Albanella) insieme al
soggetto promotore dell’iniziativa, il caseificio Raimo di Pompei. L’idea è infatti
dei titolari del caseificio pompeiano, che
acquista il latte proprio dagli allevatori
salernitani. «Il marchio Latte Nostrum
avrà la certificazione di enti pubblici,
così facendo noi produttori caseari
insieme agli allevatori faremo rete per
dare spinta ai prodotti nostrani e soprattutto per garantire qualità al consumatore finale», hanno spiegato i rappresentanti del caseificio Raimo. Negli ultimi 5
anni i numeri del settore sono da brividi:
il prezzo del latte si aggira intorno ai 30
centesimi al litro, centinaia le stalle e gli
allevatori costretti a chiudere bottega.
Una crisi che per molti versi è dovuta
all’importazione di latte dall’estero a
prezzi bassissimi: un mercato al ribasso
a cui gli allevatori campani con estrema difficoltà riescono a tenere a testa.
A sigillare l’etichetta “Latte Nostrum
Terre Campane” saranno l’Università di
Napoli “Federico II” con i Dipartimenti di
Agraria e Medicina veterinaria, l’Istituto
zooprofilattico sperimentale per il Mezzogiorno e l’Azienda regionale Improsta
che hanno abbracciato il progetto lanciato da Pompei.
Raffaele Cava
ha anticipato la “mensa primae”
(prima portata), ovvero la quaglia
di Trimalcione, cotta lentamente e laccata con miele. Zuppa di
ceci aromatizzata e garum sono
stati i protagonisti della “mensa
secundae” insieme alla “Coppa di
Vetutio”, ovvero lo stufato di verdure con spezie, aromi e tetto di
carni miste di selvaggina. Ha chiuso il pasto il calice di mulsum (un
vino speziato con pepe, zenzero e
miele) seguito dal “dulcis”: latte in
piedi con zenzero, crema di fichi e
frutti di bosco. E dopo è stato facile lasciarsi incantare dai suoni di
una Pompei che non c’è più.
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LUGLIO 2016
enogastronomia
I gelsi rossi del Vesuvio diventano canditi
Da qui la novità della pasticceria De Vivo: il “pangelso”
I gelsi rossi del Vesuvio diventano
canditi. È l’ultima novità lanciata
dalla pasticceria De Vivo di Pompei:
in questo modo, uno dei frutti più
rappresentativi della Campania e del
vesuviano in particolare, possono
trovare un nuovo delicato e gustoso utilizzo in tante ricette
più o meno tradizionali. Tra gli esempi
più classici potremmo citare le brioche,
i panettoni e i lievitati
in generale (come il neonato “pangelso del Vesuvio”), ma anche in
dolci tipici, come le sfogliatelle. Chi
ha provato una sola volta nella vita i
gelsi neri del Vesuvio, qualità regina,
ne conosce la particolare succosità,
l’intensità dei profumi o il gusto di un
prodotto unico al mondo. Si caratterizzano per la particolare succosità
(che perciò li rende difficili da candire) e per il fatto di avere al centro del
frutto un legnetto che li caratterizza.
Tra l’altro il frutto viene utilizzato
anche per ottime creme o per i ge-
lati al gelso. Altra novità riguarda la
partecipazione della pasticceria De
Vivo, il 17 e 18 settembre prossimi
a Sweety of Milano, il primo e unico grande evento che riunisce i più
grandi maestri pasticceri italiani.
www.lapasticceriadevivo.it
“Cena rock” all’Hermes Cafè: in sottofondo
le note di Gilmour e di Elton John
Non siete riusciti a procurarvi i biglietti per assistere al concerto di David Gilmour o a quello di Elton John che si terranno nell’Anfiteatro degli
scavi di Pompei? Poco, male: si potrà “rimediare” con le “cene rock”
di Hermes Cafè, il symposium bar che sorge proprio di fronte all’area
archeologica, a pochi passi dall’antica arena pompeiana. Dalla terrazza
panoramica al quarto piano dell’hotel Del Sole che ospita l’Hermes Cafè
si potranno ascoltare dal vivo le note magiche di due star assolute della
musica mondiale, con in più il vantaggio di degustare le specialità della
cucina campana. È questa l’originale idea di Hermes per tutti quelli che
non sono riusciti a procurarsi un biglietto per i tanto attesi concerti che
infiammeranno l’estate a Pompei. Ad esempio, in occasione del concerto di Gilmour (7 e 8 luglio) il menù prevede Ricottina al forno con bacon
e salsa di pomodoro; Paccheri con salsiccia, noci, rucola e pomodorini,
Filetto di Maiale in salsa di Vino Rosso, Cialda croccante con gelato
alla vaniglia e nocillo. Per il concerto di Elton John, invece (12 luglio),
nel menù figurano tortino di verdure, pasta fresca ripiena di formaggio
con pomodorini, filetto di manzo al mojito, cialda croccante con gelato
a vaniglia e nocillo.
madeinpompei 19
Archeologia
sperimentale: assaggi
di allec e garum
In occasione del convegno sulla produzione e circolazione della
ceramica a Pompei, “Fecisti cretaria”,
archeologi
spagnoli
hanno
dato
possibilità
ai partecipanti di
degustare l’allec e
il garum, prodotti
ottenuti dalla lavorazione di alcune
tipologie di pesce,
risultato degli studi in corso nella
cosiddetta “Officina del garum” a
Pompei. Menzionati dalle fonti, l’allec era una salsa
pastosa, una sorta di paté con l’aggiunta di aromi, e veniva consumata
con spezie; questa salsa era il prodotto intermedio ottenuto durante
il processo produttivo che avrebbe
dato come prodotto finale il garum/
liquamen, un composto oleoso prelibato e parte integrante della dieta
pompeiana.
20 madeinpompei
diritti & consumatori
LUGLIO 2016
Cartelle esattoriali “incomprensibili”: cosa fare?
Lo sportello Anti-Equitalia: «Spesso va interpretata per far valere i propri diritti»
È stato inaugurato a giugno a Pompei (via Lepanto, 96) lo Sportello
per il cittadino “anti- Equitalia”, che
vuole essere un punto di ascolto e
di consulenza dove i cittadini potranno rivolgersi ad esperti avvocati e commercialisti. Il servizio serve
a verificare se le cartelle Equitalia
notificate sono cartelle “pazze”
o “giuste”. «Noi siamo contro le
ingiustizie – spiegano gli esperti
– contro chi chiede dei soldi alle
persone senza averne diritto». Lo
Sportello offre un indirizzo informativo anche su quelle che potrebbero
essere le strategie per affrontare
la celeberrima cartella esattoriale
nel migliore dei modi. «Spesso si
tratterà semplicemente di interpretare la cartella esattoriale, cosa
che paradossalmente, in certi casi,
risulta complicata persino per chi
ha una formazione legale – spiegano gli avvocati Oriana D’Ambrosio
e Raffaela Aprea che porteranno
avanti il lavoro dello Sportello. –
Anche quando non vi sono errori o
modalità di notifica errate, infatti, i
cittadini non sono messi nelle condizioni di risolvere al meglio la loro
situazione, approfittando ad esempio di strumenti come la rateizzazione che sono previsti per legge».
Lo sportello cercherà di rispondere
ai quesiti di cittadini e imprese alle
prese con i tributi. Un modo per vederci chiaro, ma anche per scovare
alcune irregolarità che in certi casi
possono manifestarsi nei tempi e
modi di notifica e riscossione dei
contributi. «Da quando abbiamo
aperto questo sportello sono venute fuori cose interessantissime» assicurano gli esperti. «Basti pensare
che lo sportello aperto a Pompei da
pochissimi giorni ha già trattato e
risolto diversi casi, intercettando
sgravi fiscali e scovando debiti
che non dovevano essere versati,
perché frutto di errori della società o legati a sanzioni decadute per
notifiche fuori tempo massimo e
quindi prescritte. Finalmente anche
Pompei avrà un punto di sicurezza
e protezione per le piccole e medie
imprese e per i cittadini vittime di
errori di Equitalia». Lo sportello è
aperto dal lunedì al giovedì.
Info e contatti:
Avv. Raffaela Aprea 3476783517
Avv. Oriana D’Ambrosio 3208703263
Dott. Alfredo Di Nola 3392840719
[email protected]
LUGLIO 2016
ECONOMIA & FINANZA
madeinpompei 21
Come aprire un bed and breakfast?
Una forma di ospitalità semplice e familiare, sempre più gradita dai viaggiatori
Come si avvia un’attività di bed and breakfast (B&B) e cosa comporta la gestione?
Sono domande che in molti si pongono
sempre più spesso, soprattutto in zone
turistiche come quelle vesuviane. Anche
perché, in molti casi, un’attività del genere
può costituire un’interessante opportunità
lavorativa per una famiglia. In più si tratta –
per la sua economicità e familiarità – di una
scelta anche molto gradita ai viaggiatori, che
scelgono sempre più spesso questa forma
di ricettività. I b&b, come noto, rappresentano strutture ricettive gestite da privati che,
attraverso la loro organizzazione familiare,
utilizzano una parte della propria abitazione,
con periodi di apertura annuali o stagionali
e con un numero di camere e letti limitati,
sulla base di leggi regionali di settore o di regolamenti comunali specifici. La prima cosa
da fare, quindi, per avviare un B&B è quella
di consultare la specifica legge regionale in
materia, che a sua volta riprende alla legge
nazionale, la n. 135/2001. Successivamente, attraverso lo Sportello attività produttive
(Suap) del proprio Comune bisogna pre-
sentare la Segnalazione Certificata di Inizio
Attività (Scia), cui vanno allegati i documenti
necessari per la completa definizione della
pratica, che però possono variare a seconda della Regione di appartenenza. I passi
successivi riguardano l’avvio delle pratiche
per la classificazione della struttura e per il
monitoraggio e la comunicazione degli ospiti
alle autorità di Pubblica Sicurezza. A queste
formalità burocratiche va poi aggiunto il possesso dei requisiti necessari per l’alloggio, il
servizio, l’igiene, la colazione, i prezzi e così
via. I proventi dell’attività di B&B, al netto
delle spese inerenti documentabili, sono tassati come “redditi diversi” derivanti da attività commerciale non esercitata abitualmente.
Nella maggior parte delle Regioni l’attività
non viene considerata d’impresa, quindi non
è necessario possedere partita Iva né iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio. Tuttavia alcune Regioni
consentono anche l’attività imprenditoriale.
Chi desidera maggiori informazioni per l’apertura di un B&B può rivolgersi allo Studio
Di Nola (Pompei).
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22 madeinpompei
turismo
LUGLIO 2016
Turisti in aumento, previsioni boom per il 2016
Oltre 800mila visite agli Scavi (+35% sul 2015) nei primi 5 mesi dell’anno
Incremento notevole di visite agli
scavi archeologici. I dati parlano
chiaro. Per questi primi cinque mesi
del 2016 si tirano le somme, che
sono in netto aumento rispetto agli
anni passati. Oltre 800 mila le visite
in questi cinque mesi del 2016, che
superano ampiamente le circa 600
mila visite (per lo stesso periodo)
dello scorso 2015, già in aumento
del 25% rispetto al 2014. Un aumento notevole negli anni, che continua
a porre diversi punti interrogativi
sul territorio cittadino. E, tra tutti,
emerge quello dei commercianti,
che, tirando un po’ di somme, cominciano a calcolare i vantaggi e gli
svantaggi che ha prodotto l’aumento
delle visite tra le meraviglie antiche.
A parlare è proprio il vicesindaco di
Pompei, Pietro Orsineri: «Ciò che, a
mio parere, ha portato a questo incremento di visite, è stato l’effetto
Expo, che di certo è stata un’ottima
vetrina per il sito archeologico. Senza contare, poi, le visite illustri del
capo dello Stato, Sergio Mattarella,
ed il premier Matteo Renzi – spiega
il vicesindaco -. Inoltre, ciò che ha
anche contribuito a tutto ciò è stato
il calo del turismo verso i Paesi Arabi
a causa del terrorismo. Non mi trovo d’accordo, però, con la formula
gratuita per le prime domeniche del
mese, che ha visto un sovraffollamento del sito archeologico. Anche
questo, quindi, ha contribuito, senza però portare benefici a nessuno.
Non è un turismo di curiosi. Trentamila persone in un solo giorno nel
sito archeologico sono dannose per
il sito stesso». Ad intervenire sulla
questione sono anche i commercianti che cercano di capire quali
siano i vantaggi prodotti da questo
aumento di visite agli scavi. «Sono
anni che oramai il dato delle visite
agli scavi archeologici aumenta di
volta in volta – dichiara Alessandro
Di Paolo, presidente Ascom -. Ma
nella Pompei “nuova” resta ancora
molto da fare, come ad esempio
creare iniziative culturali che possano portare i turisti anche nella città,
perché i vantaggi economici, finora,
sono minimi. Manca quel pizzico in
più per una giusta sinergia tra amministrazione comunale e Soprintendenza, che magari potesse far intraprendere un percorso insieme in cui
a trarne i vantaggi siano tutti, anche
i commercianti della città». Vantaggi
poco soddisfacenti, quindi, che non
bastano agli esercenti della città. A
confermare tutto ciò è anche il presidente di Confesercenti, Gianluca
Machetti: «Siamo contenti che si registri un aumento a due cifre rispetto agli scorsi anni. Dobbiamo, però,
puntualizzare anche che la mancata
gestione del flusso turistico non
giova alle casse dei commercianti
– spiega Machetti -. Bisognerebbe
creare una rete di collegamento tra
scavi e centro della città di Pompei,
perché i benefici di tutto ciò sono
confinati esclusivamente alle antiche mura del sito archeologico. Ci
auguriamo, ad ogni modo, che nel
più breve tempo possibile si abbia
maggiore lungimiranza, perché con
l’avvento del nuovo hub ferroviario
termineranno parecchie rendite di
posizione».
Danilo De Gennaro
Turismo,
c’è il Distretto
“Pompei, Monti
Lattari e Valle del
Sarno”
Il Ministro dei Beni e delle attività
Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha firmato il decreto istitutivo di tre distretti turistici in Campania, tra cui il Distretto “Pompei,
Monti Lattari e Valle del Sarno”, che
comprende il territorio dei comuni
di Boscoreale, Casola, Gragnano,
Lettere, Pimonte, Poggiomarino,
Pompei, Sant’Antonio Abate, Santa
Maria La Carità, Striano, Terzigno,
Angri, Corbara, Castel San Giorgio,
Nocera Inferiore, Nocera Superiore,
Pagani, Roccapiemonte, Sant’Egidio
del Monte Albino, San Marzano sul
Sarno, San Valentino Torio, Sarno,
Scafati e Siano. Salgono dunque a
12 i distretti turistici della Campania che diventa così la regione con
la maggiore concentrazione geografica. I Distretti si propongono di
riqualificare e rilanciare l’offerta turistica dei territori e a migliorare l’organizzazione dei servizi: attenzione
puntata su investimenti, accesso al
credito, semplificazione e di celerità
nei rapporti con le pubbliche amministrazioni.
ilgiardinodelleesperidi.it
LE EMOZIONI
t. 081 8502130
DEL GUSTO
LUGLIO 2016
turismo
madeinpompei 25
Turismo, mostre prestigiose e grandi eventi dietro il boom
Gli operatori: «Merito degli scavi, ma serve un’efficace politica turistica»
Aumentano i turisti agli scavi (oltre
il 30% in più rispetto allo stesso
periodo dello scorso anno), ma l’economia cittadina fa ancora fatica
a decollare. Il tema infiamma il dibattito locale, ma non sorprende chi
conosce bene la realtà pompeiana.
«L’aumento dei visitatori nell’area
archeologica è un trend che continuerà ancora. Mettere questo
aumentato flusso in relazione alle
scarne ricadute sul commercio cittadino è un falso problema. Il commercio pompeiano avrà benefici
dal flusso dei visitatori solo quando questi pernotteranno». C osì
interviene sull’argomento Polisto
Amitrano, imprenditore di Pompei,
che aggiunge: «Il trend positivo dei
visitatori è in rapporto alla grande
evoluzione che sta vivendo il sito
archeologico di Pompei. La piramide eretta al centro dell’Anfiteatro è
il segno di questa rivoluzione. Attualmente il sito ospita contemporaneamente le sculture di Mitoraj,
la mostra fotografica dei Pink Floyd,
l’Egitto a Pompei ed altri eventi ancora, senza citare quelli all’estero.
L’area archeologica non è più staticamente in attesa dei visitatori e degli studiosi, ma una realtà dinamica
che li attrae e li stimola. È la Pompei
del III millennio che con un’efficace strategia di comunicazione si
è imposta stabilmente sui media
mondiali con i suoi tesori. Il merito è
del Grande Progetto Pompei, dell’interesse diretto del Governo, ma sopratutto e in primo luogo della nuova
Soprintendenza, che ha accettato in
pieno la sfida della modernità e delle
nuove tecnologie. E per Pompei scavi
è una vera rivoluzione. Il dinamismo
del management e il sapiente impiego della comunicazione sono gli
ingredienti di tanto successo». Nuovi
impulsi già colti, secondo Amitrano,
dagli operatori turistici: «In molti
stanno cogliendo questo clima positivo: alcuni tour operator stanno cominciando a proporre escursioni mirate o a tema; investitori alberghieri
si stanno già impegnando su Pompei
per grosse operazioni, c’è una intensa sperimentazione di tecnologie
digitali nella valorizzazione del sito,
anche l’amministrazione del Santua-
rio sembra aver assunto un approccio più pragmatico, e poi si attende
l’Hub ferroviario. Chi sembra non
essersi accorto di nulla è la città di
Pompei». Secondo Amitrano, infatti,
serve una decisa politica turistica e
un efficace sistema di accoglienza.
«Nell’immediato vuol dire percorsi
definiti per pullman e auto in arrivo,
aree di carico e scarico bus, nuove
aree di sosta, servizi igienici pubblici,
fogne, arredo e decoro urbano, sicurezza, etc. Insomma tutto quello che
troviamo in una località turistica. Poi
occorre adeguare lo strumento urbanistico. Riqualifichiamo tutto il fronte
degli scavi, da via Roma a Villa dei
Misteri, eliminando le barriere visive:
si aprirebbe una visuale da favola,
sopratutto nelle ore serali e con un’illuminazione dedicata. Rendiamo la
città architettonicamente adeguata a
fronteggiare un tale tesoro».
26 madeinpompei
attualità
Associazione riconosciuta
e non riconosciuta,
cosa significa?
LUGLIO 2016
La differenza consiste nell’autonomia giuridica e
patrimoniale dell’organismo associativo
Forum dei Giovani,
Calabrese presidente
di Pio Pinto
È Alfonso Calabrese (Venti Giovani) il
nuovo presidente del Forum dei Giovani, che batte il suo sfidante Vincenzo
Del Gaudio (Terra Nostra) per 440 voti
a 247. Un’affluenza discreta considerando che a votare sono stati 703 giovani su circa 4800. «Siamo comunque
soddisfatti, e siamo fieri di poter contare sulla stima, la fiducia, l’amicizia e
l’affetto dei 247 giovani che ci hanno
sostenuti – dichiara Vincenzo Del
Gaudio -. Ci teniamo, infine, a complimentarci con la lista Venti Giovani
per il risultato raggiunto. Che questo
sia per noi e per loro un punto di partenza verso una collaborazione che
abbia l’unico obiettivo di far rinascere
e migliorare questa città»: queste le
parole a margine dei risultati di Del
Gaudio. «Ce l’abbiamo fatta - esulta
Alfonso Calabrese -. Ora bisogna iniziare a lavorare, facendo, dapprima,
ricredere coloro che pensano che noi
giovani non abbiamo voglia di fare e
manchiamo di interesse per la nostra
città. Volevo congratularmi con Vincenzo Del Gaudio ed augurarmi che,
insieme, si possano fare grandi cose.
C’è stata data la possibilità, sfruttiamola al meglio».
Danilo De Gennaro
Conclusa la parte relativa alla costituzione di un’associazione, in
questo numero vediamo di capire
alcune differenze tra tipologie associative previste dalla legge.
Associazione Riconosciuta. Un’
associazione è “riconosciuta”
quando ha piena capacità giuridica e autonomia patrimoniale. Vale
a dire che eventuali creditori non
possono rivalersi sul patrimonio
personale dei membri del Consiglio Direttivo, ma solo ed esclusivamente sul patrimonio dell’ente.
Per richiedere il riconoscimento,
però, la procedura oltre che essere complessa è anche molto
onerosa. Bisogna innanzitutto
redigere l’atto costitutivo e lo statuto sotto forma di atto pubblico,
con l’intervento a questo punto di
un notaio (che ha i suoi costi). In
seguito, è necessario procedere
al riconoscimento con istanza
presso la Prefettura di appartenenza. La cosa più onerosa, però,
è che un’associazione all’atto del
riconoscimento debba avere un
patrimonio che va dai 30.000 ai
50.000 euro, questo a garanzia di
eventuali creditori.
Associazione non riconosciuta.
La forma usuale di costituzione
di un’ associazione è quella “non
riconosciuta”. L’atto costitutivo e
lo statuto avvengono per scrittura
privata, registrata presso l’Ufficio
dell’Agenzie delle Entrate pagando
la tassa di registrazione. L’associazione non riconosciuta è un
ente no-profit a tutti gli effetti, che
beneficia di tutte le agevolazioni fiscali e i finanziamenti previsti dalla
normativa. A suo discapito, c’è che
i membri del Consiglio Direttivo ne
rispondono personalmente con il
proprio patrimonio, in caso di debiti
contratti e nel caso in cui il patrimonio dell’associazione non sia
sufficiente. È chiaro che i membri
del Consiglio rispondono solo degli
atti a loro imputabili.
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28 madeinpompei
attualità
LUGLIO 2016
Italia e Nigeria, insieme in passerella
Successo per la sfilata di abiti realizzati dalle immigrate nigeriane ospiti del Santuario
Sviluppare e far conoscere il talento delle donne nigeriane ospiti del
Centro Educativo “Beata Vergine
del Rosario” del Santuario. Questo
l’obiettivo di “Italia e Nigeria si incontrano... in passerella”, l’evento
che lo scorso 30 giugno ha visto
protagoniste proprio le ospiti del
Centro che, dal maggio 2015, si
è aperto anche all’accoglienza di
donne immigrate. Le ospiti, oltre a
confezionare gli abiti per la sfilata,
hanno preparato le acconciature e il
trucco delle ragazze che hanno fatto da modelle. L’iniziativa rientra nel
programma d’integrazione culturale offerto alle immigrate nigeriane
ospiti della struttura che, oltre allo
studio della lingua italiana, partecipano ad una serie di attività che ne
favoriscono l’inserimento sociale.
I modelli confezionati per la sfilata
sono stati realizzati grazie all’utiliz-
zo di vecchie stoffe conservate in
Santuario che, con una macchina
per cucire e un catalogo di cartamodelli, le ospiti del Centro hanno
trasformato in bellissimi abiti tipici
della moda del loro Paese. L’intento
dell’iniziativa è quello di dar voce a
queste donne, mettendone in risalto qualità e attitudini professionali e
facendole esprimere
anche secondo il
loro desiderio e nel
rispetto delle loro
tradizioni. Fotografare la loro cultura
e, contemporaneamente, il contesto
multietnico
che
caratterizza molte
nostre società è utile
allo scopo di trovare modi sempre più
adeguati per gestire
la complessità dell’incontro tra diverse culture, oltre a ricercare una
politica dell’accoglienza che sappia
riconoscere in queste persone, non
un ostacolo,bensì una risorsa. Al
termine della sfilata, spazio anche
alle pietanze tipiche della cultura
nigeriana, preparate proprio dalle
ospiti del Centro.
LUGLIO 2016
attualità
madeinpompei 29
Riapre la Fonte Salutare dopo il restyling
Riconsegnato a bambini, famiglie e anziani un polmone verde nell’area urbana
Riapre ai cittadini pompeiani la storica Fonte Salutare, dopo cinque
mesi di lavori che hanno riconsegnato a bambini, famiglie e anziani
un polmone verde nell’area urbana.
Gli interventi hanno interessato tre
aree funzionali. La prima è la vasca
della Fonte Salutare (con i suoi 18
metri di diametro è un elemento fortemente riconosciuto dai cittadini) su
cui è stato eseguito un intervento di
restauro generale comprendente la
rimessa in funzione della fontana.
La seconda area di intervento è il
“Giardino della memoria carbonica”:
un’area a verde in cui sono stati posizionati i reperti di archeologia industriale portati alla luce durante i lavori
nell’ex fonte carbonica. Si tratta degli
ingranaggi e delle pompe che servivano per attingere l’acqua carbonica
dall’antico pozzo. Questi elementi
sono ora esposti come testimonian-
za del passato della Fonte Salutare e
come installazioni artistiche nel verde. L’ultima area d’intervento riguarda il parco giochi: un’area di 835 mq
in cui ci sono giostrine in legno per
bambini e un campo di bocce. «Finalmente – ha detto il sindaco Nando
Uliano nel corso dell’inaugurazione
– possiamo dire di nuovo “ci vediamo nella fonte Salutare”. Ci siamo
ripresi un pezzo della nostra storia.
È un piccolo passo e tanto si deve
fare ancora, ma ci siamo riusciti».
L’area, all’inizio del secolo scorso, fu
oggetto dell’impegno dell’archeologo
Amedeo Maiuri nella valorizzazione
del territorio pompeiano, non solo
all’interno dell’area archeologica:
sua, infatti, fu l’idea (documentata
da testi e immagini) di allestire una
“domus pompeiana” presso il parco
della Fonte Salutare nel 1935.
assicurazioni
LUGLIO 2016
umorismo
L’Oroscopo di Paolo Fax
per Luglio-Agosto 2016
madeinpompei 31
di Davide Rasputin
(autore per il comico Maccio Capatonda e per lo Zoo di 105)
Premessa: Il mese scorso qualcuno
si è lamentato perché abbiamo (dico
“abbiamo” per confondere, così
magari pensate che siamo in tanti),
anticipato qualche evento insignificante di una serie tv poco vista: la
morte di Salvatore Conte nella terza
puntata. Ecco, volevamo chiedere
scus… No, non è vero! Comunque
se volete chiedere i risaricimenti per
“Danno emergente” ***, il direttore
del giornale sarà felicissimo di risarcirvi con tanti danari.
Per info:
3212/ 982gh185964z46505m ****
det matrimoniale. LUI: Questo mese
non è aria eh, per cortesia stammi
lontano.
SAGITTARIO.
LUI: Quando nutri dei dubbi, mi
raccomando non dargli troppi carboidrati che fanno ingrassare! LEI:
Buon sangue non mente. Ma buon
mente, sangue?
sono dei coglioni.
ARIETE.
Volevi a tutti i costi andare dalla cartomante. Poi per pagare hai preteso
la fattura, lei non l’ha presa bene e di
fatture ne ha fatte due. Però solo una
la scarichi, l’altra... sono cazzi tuoi!
GARGIULO.
Vacanza, mare, riposo, libri di Fabio
Volo. Solo una cosa, per te che sei
molto religioso: al mare non mangiare gli scampi! Ricordati le parole dal
Vangelo secondo Gennaro: “Che dio
ce ne scampi!”
TORO.
LUI: Volevi investire sulle nanotecnologie, hai comprato dei nani da
giardino che si muovono. Non vorrei
buttarti giù dicendoti che sei un coglione, però… sei un coglione! LEI:
lui è un coglione!
VERGINE.
Le stelle ti consigliano di non rimanere statico, ma di agire. Le cose
che puoi fare ora, falle! Non fare
come Alex Schwarzer*, che dice
sempre “Lo faccio doping”.
GEMELLI.
Quiz: quale elemento troviamo più
presente nel latte? a) Lattina b) Lattosio c)Nesquick?
CANCRO.
Stai sulle palle a tutti! Tentare di
ragionare con te è più difficile che
consolare un salice piangente.
LEONE.
LUI: ‘o oculista ti ha detto che sei
astigmatico, ma tu hai capito di
avere le stigmati e hai chiesto il processo di santificazione. Quale può
essere la conclusione di tutto ciò?
Vedi le ultime parole sul Toro, ti ci
ritroverai. LEI: i lui di leone & toro
BILANCIA.
LUI: È tempo di prendere il sole, ma
senza esagerare. Ma soprattutto, una
volta preso il sole, poi rimettilo a posto. Non lasciare in disordine come
tuo solito str###****!%&çç@@!
LEI: Anche tu non esagerare col
sole! Ma se dovessi scottarti usa
prodotti naturali come per esempio
l’aloe vera. Cerca di non usare prodotti non idonei come per esempio
l’aloe falsa.
SCORPIONE.
LEI: Al mare non vergognarti delle
tue forme! Se dici di avere il culone**, pensa a chi sta peggio di te.
Per esempio Shakira che usa il bi-
CAPRICORNO.
Consigli su dove andare in vacanza. Le ultime ricerche dicono che il
mare meno inquinato d’Italia è quello
Umbro. Attenzione: non dar retta ai
maligni che dicono che l’Umbria non
ha il mare, quelli sono solo invidiosi.
ACQUARIO.
LUI: Anche d’estate è importante
mantenere le sane abitudini come
per esempio la depressione. Quindi,
trova sempre il tempo per continuare
a seguire il corso di agonia e i programmi della De Filippi. LEI: Non
serve la dieta per risolvere il problema dei capelli grassi.
PESCI.
Il tuo dottore ti ha detto che hai una
carenza di ferro e tu ti sei fatto assumere alla ferramenta. Non intendeva
quello. Ti consiglio di mangiare molti
spinaci che contengono ferro. Attenzione: gli studi hanno dimostrato
che, il ferro contenente negli spinaci, non è quello che pensi tu. Quindi
puoi masticare senza aver paura di
far saltare qualche molare.
*O come cazzo si chiama.
** Non nel senso della fortuna.
***L’unica cosa che mi ricordo
dell’esame di diritto, pur non sapendone il significato reale.
****Potrebbe sembrare un numero
inventato, ma vi giuro che non lo è!
turismo
LUGLIO 2016
AMARCORD
madeinpompei 33
L’eruzione vesuviana del 1906
nel racconto di Bartolo Longo
Fu la più terribile del XX secolo. La Madonna di Pompei
in processione verso il Vesuvio
L’eruzione del Vesuvio
dell’aprile del 1906 fu
la più terribile del XX
secolo. L’attività esplosiva del cratere si fece
sempre più intensa
sino a raggiungere il
suo apice nella notte
tra il 7 e l’8. Quella notte si avvertirono due forti scosse, che
spaventarono non poco i pompeiani
e i ragazzi, ospiti negli Istituti di carità
pompeiani. Si vedeva fuoriuscire dal
Vesuvio una minacciosa nube eruttiva, che depositava cenere e lapilli
ovunque. Quell’8 aprile, che era la
domenica delle Palme, dovette restare impresso a lungo nella mente dei
nostri progenitori e questo fu quanto
raccontò Bartolo Longo: “Quel giorno fu per noi una giornata terrificante,
il Vesuvio presentava uno spettacolo
infernale, sassi infuocati, globi vorticosi di cenere, di sabbia e di lapilli
toccavano le nubi, oscuravano il cielo
seminando paura tra la gente. I continui boati stordivano, inquietando
tutti, persone ed animali; dall’infernale pino nero scaturito dal cratere
fuoriuscivano saette di fuoco, terrificando anche gli animi più duri. Si vedevano lave incandescenti scorrere
in tutte le direzioni con un fracasso
assordante, aumentando il panico
tra i pompeiani i quali, impauriti,sc
apparono,abbandonarono tutto alle
loro spalle pur di salvare la propria
vita e quella dei loro cari”. A Pompei
rimasero ben poche persone e don
Bartolo, preoccupato per le orfanelle
e per i figli dei carcerati, pensò subito
di metterli in salvo. Il primo pensiero
andò alla Badia di Cava de’ Tirreni
ove in numerose occasioni i Padri
avevano offerto ai fanciulli una premurosa disponibilità. Bartolo Longo
non perse tempo, fece inviare un te-
legramma dove chiedeva alloggio per
120 ragazzi e la risposta non si fece
attendere: l’abate mons. De Stefano
si rese disponibile ad accogliere tutti
nella sua grande Badia. Vennero disposti due vagoni con partenza alle
ore 17 dalla stazione di Valle di Pompei, ma un’ora prima Mons. Silj volle
fare una processione verso il Vesuvio, portando il quadro della Madonna di Pompei. Discesero velocemente il quadro dall’altare che, in mezzo
a pianti e preghiere, venne portato in
processione verso lo “Sterminator
Vesevo”. Il quadro era preceduto dai
padri domenicani, da tutto il clero e
dalla folta schiera dei figli dei carcerati con i padri Scolopi, seguiti dalle
orfanelle, dalle suore e da quello che
restava del popolo. Tutti pregavano,
recitavano omelie, scongiuravano
la Regina delle Vittorie di liberare la
valle pompeiana dall’incombente
pericolo. Come la Sacra Immagine
rientrò nel santuario, parve a tutti che
le insidie si affievolivano, i rombi e i
tuoni non si sentivano più con quella
frequenza della mattina. Sembrò che
tutto stesse rientrando nella normalità. Al che non si pensò più di partire,
ma di restare. Il mattino successivo
si seppe che le colate principali si
erano arrestate e l’attività sismica
era scomparsa quasi del tutto,quindi
s’inviò un telegramma all’Abate della Badia di Cava, che recitava così:
“Cessato pericolo sospendiamo partenza. Sentiti ringraziamenti”.
Dopo lo scampato pericolo e per
di Luigi Donnarumma
tener sotto controllo il vulcano,
il delegato pontificio
Augusto
Silj,nel
maggio
dell’anno successivo (1907), riaprì
l’Osser vatorio
Sismico, dotandolo di nuovi strumenti. Si scelse
come nuova sede una delle sale
dell’Ospizio per i figli dei carcerati,
intitolandola a Papa Pio X. Alla sua
guida fu messo lo scolopio Padre
Guido Alfani che,completata l’opera,
non potette assumerne la direzione;
allora il vescovo nominò direttore il
napoletano Mons. Giovanni Battista
Alfano, dottore in scienze naturali, allievo prediletto del più famoso
vulcanologo, Mercalli, autore dell’omonima scala. Fu proprio Mercalli
che segnalò l’Alfano alla Delegazione
Pontificia pompeiana, al fine di fargli affidare la direzione. Notevole fu
l’impegno di Alfano verso la nuova
fondazione; egli diede un impulso
straordinario all’istituto, facendo sì
che venisse conosciuto nel mondo.
Perfino dal Giappone e dalle Filippine venivano richieste notizie sul nostro vulcano. Il prof. Luigi Avellino,
di recente scomparso, pubblicò nel
2003 un libro che intitolò “Pompei,
splendori di ieri miserie di oggi”: mai
titolo più azzeccato, considerando
che oggi di quell’osservatorio e delle sue attrezzature si sa ben poco.
Avevamo un polo scientifico culturale di notevole interesse, ma oggi
non ne resta neanche più il ricordo.
Un vero peccato! Bibliografia: Storia
del santuario, prof. Luigi Avellino (op.
citata). Nell’augurare buone vacanze
vi ricordo che a settembre continueremo con nuove storie e interessanti
aneddoti.
34 madeinpompei
sport
LUGLIO 2016
Ginnastica, successo strepitoso a Pesaro
Due titoli nazionali e un ottimo medagliere
per la XL Fitness di Pompei
Nuoto, il miglior
delfinista campano
è di Pompei
Strepitoso successo per la XL
Fitness di Pompei al Campionato
Nazionale FGI “Ginnastica in Festa”
che si è svolto a Pesaro dal 17 al 26
giugno scorsi. La squadra di ginnastica pompeiana (la più premiata
della Campania!) torna a casa con
ben due titoli nazionali e un medagliere di tutto rispetto, grazie agli 8
podi complessivi conquistati con i
13 piccoli atleti iscritti alla manifestazione. Partiamo proprio dai due
titoli italiani andati a due atlete della
società di Pompei. Alessandra Ucciero ha ottenuto il titolo di Campionessa Nazionale al Corpo libero,
oltre al bronzo al Minitrampolino e
la quarta posizione nella trave per
il Torneo Secondo livello di Ginnastica artistica femminile (Gaf) 3a
fascia. Poi c’è la piccolissima Chiara Sabatino che a soli 8 anni, alla
sua prima esperienza nazionale, si
è aggiudicata il titolo di Campionessa Nazionale nella specialità del
Minitrampolino. Sfiora la vittoria
anche Raffaele Raiola nel Primo
Giugno impegnativo per l’Acquatix
Pompei che raccoglie ancora successi. Il mese si apre con le gare del
XIV Meeting di Nuoto della Città di
Cosenza: una
trasferta che
si conclude per
l’Acquatix con
3 ori, 4 argenti
e 2 bronzi, tra
cui l’oro nei
200 farfalla di
Paolino Cassese e l’argento
di
Vincenzo
Scognamiglio
nei 100 dorso. Molti record personali e piazzamenti per tutti i ragazzi
e Scognamiglio oltre all’argento ,
porta a casa nel dorso un 1’03”66
che gli vale la qualificazione ai
Campionati Nazionali giovanili di
Roma. Il 17 giugno altra soddisfazione: Paolino Cassese (in foto)
vince il mitico “Memorial Ettore
D’Elia” aggiudicandosi in 57,9” la
Finale Ragazzi 100 Farfalla. Si tratta di una competizione storica che
dal 1969 viene assegnata al miglior
delfinista campano. Infine lo scorso
19 giugno, grazie alla solita grandissima prova di squadra, l’Acquatix riesce a vincere l’ennesimo trofeo in acque libere a Pioppi. Tante le
medaglie ottenute con il contributo
di tutti che è stato fondamentale
per portare punti alla squadra.
Livello maschile: per lui (a soli 5
centesimi di punto dalla vetta!) arriva il secondo posto nazionale e il
titolo di Vice Campione Italiano Assoluto 2016. Ottimo piazzamento
anche per Matteo Vicinanza, ottavo
nella graduatoria nazionale dei migliori 10 ginnasti italiani del Primo
Livello maschile. Entrambi, quindi,
sono entrati nella Top10 dei migliori ginnasti d’Italia: un primato che
rende la XL Fitness l’unica società
ad aver raggiunto questo risultato.
Infine, spicca il bronzo di Christian
Desiderio che per il Secondo Livello centra la Superfinale Assoluta
dei 10 migliori ginnasti d’Italia e
chiude con un meraviglioso terzo
posto. Sempre nel Secondo Livello maschile Michele Manzo si è
classificato 7° nella specialità delle
parallele pari. Una vera e propria
impresa per la XL Fitness: tra le pochissime squadre del Sud arrivate
a questi livelli, in uno sport dove
spesso predominano le società del
Nord.
Donnarumma e Alfano premiati al Comune
Pompei città di pace, accoglienza, solidarietà e di campioni dello sport internazionale. Il portiere del Milan, Gianluigi Donnarumma e il campione di
motociclismo, Pasquale Alfano, hanno festeggiato i loro successi sportivi a
Palazzo De Fusco. Il sindaco Ferdinando Uliano, il vicesindaco Pietro Orsineri
e l’Assessore allo Sport Raffaele Marra hanno accolto i campioni a nome di
tutti i pompeiani. Il consigliere comunale Attilio Malafronte ha fatto da promotore dell’evento. «Sono orgoglioso – ha commentato il sindaco – di aver
incontrato due campioni dello sport, figli della nostra bella città di Pompei.
Orgoglioso di essere il sindaco della loro città”. La cerimonia si è svolta in
forma privata nella sala delle conferenze di Palazzo de Fusco.
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