Diapositiva 1
Transcript
Diapositiva 1
Fonetica Linguistica generale Massimo Moneglia 3/ 7/8/10 dicembre non c’è lezione Il 17 c’è lezione in via capponi aula 8 (ultima lezione) 1- il suono Il suono è una variazione di pressione atmosferica (percepita attraverso il timpano) dovuta ad una vibrazione Una vibrazione è dovuta al passaggio da una posizione di quiete all’altra nell’ oscillazione di un oggetto causata dall’esercizio di una forza sull’oggetto stesso. La vibrazione si comunica nell’aria vibrazione di un oggetto -A un movimento dell’oggetto in avanti si ha una compressione e viceversa una rarefazione -una compressione seguita da una rarefazione è un’onda - La lunghezza d’onda è la distanza tra una compressione e l’altra Il passaggio tra i due punti di quiete (a-c) o equivalentemente tra due massimi, dell’oscillazione è detto periodo La distanza maggiore compiuta dal corpo vibrante (e-d) è detta ampiezza Principio di propagazione La propagazione avviene in tutte le direzioni Più le vibrazioni si allontanano dalla sorgente maggiore è la lunghezza d’onda e parallelamente minore è l’ampiezza Un onda varia per ampiezza e frequenza: se il tempo che intercorre tra due massimi di pressione è il periodo la frequenza è il numero di periodi al secondo e si misura in hertz: – 1 hz= una vibrazione (periodo) al secondo – Il periodo è l’inverso della frequenza F=1/P P=1/F • per es. se il periodo è un 1/250 di secondo la frequenza sarà 250 /periodi al secondo (Hz) onde periodiche sinusoidali A-A’ = C-C’ = D-D’ = b-b’ IN CICLI RICORRENTI UGUALI onde aperiodiche •un’ onda che non può essere suddivisa in cicli successivi uguali è un onda aperiodica (ovvero non ci sono cicli e non c’è frequenza di essi) •L’onda aperiodica corrisponde ad un suono non armonico, ovvero un rumore •il linguaggio contiene sia vibrazioni periodiche che a-periodiche (semiperiodico) •vocali •consonanti Gli oggetti indotti a vibrare hanno frequenza costante indipendentemente dalla forza con cui sono sollecitati e quindi dall’ampiezza della vibrazione Leggi che determinano le frequenze di vibrazione degli oggetti (Leggi di Mersenne): -se la tensione di una corda è costante la frequenza è: -inversamente proporzionale alla lunghezza -direttamente proporzionale alla tensione --a parità di lunghezza e tensione è inversamente proporzionale alla radice del peso -cavità a forma cubica hanno un tono più basso delle cavità cilindriche - più stretta è l’apertura più bassa è la frequenza l’ampiezza (distanza massima dalla posizione di riposo dell’oggetto in vibrazione) dipende dalla forza con cui il corpo è sollecitato e dà una misura della forza dell’onda. - Tanto maggiore è la spinta che sollecita il corpo tanto maggiore è sia ’altezza dell’onda sia la spinta che parti oscillanti comunicano a quelle adiacenti - La potenza dell’onda determina inoltre la velocità con cui la corrente di energia passa per un punto di misurazione ed è proporzionale al quadrato dell’altezza -La potenza si misura in termini di pressione sonora delle particelle su una superficie : la quantità di energia che passa per ogni secondo in una superficie di 1 cm2 posta perpendicolarmente alla direzione del movimento intensità • la forza percepita si esprime attraverso una misura della intensità (decibel dB) • Il decibel è una misura relativa – definita su una scala in cui livello più basso è l’intensità del suono più debole udibile alla frequenza di 1000 hz = 0 dB (Livello di intensità sonora) – Il suono più forte percepibile è 100.000 miliardi di volte più forte (1014 ) – i dB si misurano per semplicità su una scala logaritmica campo di sensibilità dell’orecchio • tra 20 e 20000 hz • le frequenze utilizzate nel linguaggio sono sotto i 10000 hz • la percepibilità delle variazioni in frequenza diminuisce all’aumentare della frequenza stessa (a 2500 hz la soglia differenziale è 4hz – a 8000 hz la soglia è a 18 hz) • La percepibilità delle frequenze è connessa alla forza • la percepibilità necessità una intensità di almeno 20 db • la soglia del dolore è intorno ai 130 db Forza, frequenza e intensità percepita • Legge di Weber-Fechner: – l’orecchio percepisce la medesima differenza tutte le volte che la forza è moltiplicata per 10 : 10-100-1000 / 1 - 2 - 3 Complessità dell’onda le vibrazioni composte • con identica fase – In due diapason che vibrano simultaneamente alla stessa frequenza le ampiezze delle onde si sommano vibrazioni composte • con fase opposta – se la seconda vibrazione inizia quando la prima ha compiuto la semivibrazione l’ampiezza diminuisce (se hanno stessa ampiezza l’onda viene cancellata) • se le due onde iniziano in tempo diverso la risultante risulta spostata Sovrapposizione di frequenze diverse > movimento vibratorio periodico complesso non sinusoidale ONDE PERIODICHE COMPLESSE NON SINUSOIDALI sono periodiche perché anche nell’onda complessa il ciclo si ripete 2-Il Risuonatore e l’apparato fonatorio i suoni naturali non sono mai vibrazioni semplici risonanza • se un diapason che vibra ad una certa frequenza e il suono incontra un altro con la stessa frequenza anche il secondo vibra e le due ampiezze si sommano • un corpo che vibra, vibra con tutte le sue parti e le frequenze di vibrazione sono diverse (più veloci le parti dell’insieme) La metà di una corda di violino vibra con una frequenza due volte maggiore di quella della corda intera, un terzo di corda tre volte maggiore ecc. risonanza • La varie vibrazioni formano una vibrazione complessa • Le varie vibrazioni parziali udibili sono chiamate armoniche 1- intensità decrescente delle armoniche all’aumento della frequenza 2- Le frequenze delle vibrazioni parziali sono dei multipli interi della vibrazione fondamentale armoniche spettrogrammi •frequenza sull’ascissa •intensità sull’ordinata Rumori- vibrazioni a-periodiche • le vibrazioni nelle quali le armoniche non sono multipli interi della fondamentale sono a-periodiche onde complesse • data un onda periodica complessa formata dalla combinazione di molte onde componenti sinusoidali: – è possibilie scomporre un’onda periodica complessa nelle sue componenti sinusoidali semplici (Trasformata di Fourier) spettro del movimento vibratorio • l’ insieme delle armoniche è detto spettro • rappresenta il mutare dell’altezza al variare delle frequenze del movimento vibratorio • le varie armoniche sono numerate a partire dalla fondamentale •la frequenza delle componenti è sempre un multiplo intero della frequenza di ripetizione della onda complessa originaria • la periodicità della onda complessa è determinata dalla componente sinusoidale che ha la frequenza più bassa (chiamata fondamentale (F0)). •La fondamentale è il minimo comune multiplo delle frequenze componenti •Le armoniche sono numerate a partire dalla prima armonica (F0) Spettro in un oscillogramma 1- intensità decrescente delle armoniche all’aumento della frequenza 2- Le frequenze delle vibrazioni parziali sono dei multipli interi della vibrazione fondamentale armoniche spettrogrammi •frequenza sull’ascissa •intensità sull’ordinata risonanza • Le vibrazioni sono sempre più deboli via via che la frequenza di vibrazione dei corpi messi in risonanza aumenta • Le frequenze delle vibrazioni parziali sono dei multipli interi della vibrazione fondamentale risonanza - risonatore-armoniche • Dato che le vibrazioni sincrone producono la somma delle ampiezze le vibrazioni parziali possono essere rinforzate • Per risuonatore si intende un corpo o una cavità (cassa di risonanza) che rinforza per risonanza l’ampiezza di una vibrazione • le frequenze che si formano in una cassa di risonanza sono sempre composte • Ogni armonica sarà più o meno forte il risuonatore se un onda complessa con spettro uguale ai precedenti attraversa un corpo cavo pieno di aria il suo spettro si modifica – le armoniche di frequenza uguale alla frequenza di risonanza vengono amplificate – le altre sono indebolite o cancellate la cavità del condotto vocale modifica il segnale prodotto dalla vibrazione delle pliche vocali spettro del movimento vibratorio • rappresenta il mutare dell’altezza al variare delle frequenze del movimento vibratorio • le varie armoniche sono numerate a partire dalla fondamentale spettrogramma la risonanza ha amplificato o diminuito l’intensità delle armoniche I picchi di intensità sulle armoniche sono detti formanti •le armoniche sulle diverse frequenze e la loro ampiezza sono rappresentate come oscillogrammi •più comunemente: •spettrogrammi •frequenza sull’ascissa •intensità sull’ordinata •sonogrammi •tempo in ascissa •frequenza sull’ordinata •intensità tramite il tono di grigio il sonogramma • per apprezzare i suoni linguistici è necessario identificare lo sviluppo nel tempo di intensità e frequenza – durata (sec.) – intensità (dB) – frequenza • ci sono due tipi di sonogrammi che “pettinano l’onda sonora con denti larghi o stretti” a seconda della quantità di armoniche che possono identificare – a banda stretta – a banda larga intensità e determinazion e delle formanti “a volo d’uccello sullo spettrogramma” Frequenza Tempo Se le bande di analisi sono più larghe non si evidenziano tutte le armoniche ma solo le frequenze più intense (formanti) formanti e timbro delle vocali • Due suoni vocalici con identica frequenza e identica ampiezza cambiano la loro qualità acustica (timbro) al variare della composizione armonica del complesso sonoro • Le vocali si differenziano per la diversa distribuzione delle prime due formanti (costanza interindividuale) • le formanti superiori sembrano responsabili di altre qualità timbriche ( variazione interindividuale) Fisiologia della fonazione apparato fonatorio • apparato respiratorio • apparato laringeo • apparato risuonatore apparato respiratorio • respirazione addominale costante – produzione vs differenziazione dei suoni • respirazione normale – inspirazione (contrazione del diaframma e dei muscoli intercostali esterni) – enspirazione (l’aria espirata attraversa i bronchi e passa nella trachea) laringe • • • • cricoide tiroide aritenoidi castone della cricoide • la parte posteriore delle aritenoidi (apofisi muscolare) è il punto di appoggio dei muscoli che muovono le aritenoidi e regolano e regolano l’apertura e la chiusura della glottide (spazio circoscritto dalle due pliche vocali - corde -) • glottide la mucosa che riveste internamente la laringe produce sui lati del corpo tiroideo due coppie di pieghe che formano due rilievi orizzontali della laringe(pliche vocali). I movimenti delle aritenoidi variano la forma della glottide L’aria compressa esce bruscamente producendo l’occlusivo laringale o colpo di glottide L’aria scaturisce a bolle tra le pliche vocali Apparato risuonatore: faringe / cavità orale / lingua / fosse nasali / labbra Attraverso in movimenti della lingua cambia forma e volume la cavità orofaringea e modificare l’effetto risuonatore suono • la fase attiva della formazione del tono è la tensione volontaria dei muscoli della laringe in contrapposizione al quale la pressione dell’aria in fase espiratoria produce una contrapposizione • effetto congiunto della pressione ipoglottidale e tensione delle pliche vocali • più forte è la tensione più alta è la frequenza • le corde vocali possono essere tese o rilassate ma anche essere più o meno inspessite producendo variazioni di registro(di petto vs di testa • il modo di vibrazione delle corde vocali è responsabile dell’intensità (forza della corrente espiratoria) Modi di articolazione • passaggio dell’aria libero vs ostruito – libero (modifica del timbro da parte della cavità sopraglottidale e diversificazione dei vocoidi) – ristretto o ostruito (l’ostacolo crea un rumore Contoidi) • occlusiva (p, b, t, d… • fricativa • affricata sordi e sonori • Suoni sonori – vocoidi – vibrazioni periodiche prodotte a livello della laringe • Suoni sordi – contoidi – senza partecipazione del tono laringeo • la glottide può essere sede di articolazioni consonantiche (colpo di glottide) • Contoidi con partecipazione del tono laringeo • Suoni con e senza partecipazione della risonanza nasale (se il velo palatino è aperto o chiuso) - nasali vs non nasali • Suoni con la partecipazioni delle labbra (labiali) vocoidi • movimenti orizzontali della lingua – palatali (o anteriori) – medi o centrali – velari • movimenti verticali della lingua – vocali chiuse – vocali aperte Classificazione dei suoni • Per classificare un suono si usano i seguenti parametri: – modo di articolazione: i vari assetti (posizioni) che gli organi assumono nella produzione di un suono – punto di articolazione: ognuno dei diversi punti del tratto vocale in cui il flusso d’aria necessario per produrre un suono può essere modificato (labbra, denti, alveoli, palato, faringe ecc.) – sonorità: è data dalle vibrazioni delle corde vocali; se queste vibrano si produce un suono sonoro, se non vibrano, un suono sordo – nasalità risonanza nella cavità nasale dovuta all’apertura delp velo palatino denti faringe Consonanti dell’italiano: per modo di articolazione • Occlusive: occlusione momentanea dell’aria e successiva «esplosione» • Fricative: l’aria passa attraverso una fessura stretta producendo una certa «frizione» • Affricate: iniziano con un’articolazione occlusiva e terminano con un’articolazione fricativa • Nasali: il velo palatino si posiziona per lasciar passare l’aria attraverso la cavità nasale Consonanti dell’italiano: per modo di articolazione • Laterali: la lingua si posiziona contro i denti e l’aria fuoriesce dai due lati della lingua stessa • Vibranti: vibrazione dell’apice della lingua o dell’ugola • Approssimanti: gli organi articolatori vengono avvicinati ma senza contatto (semiconsonanti e semivocali) • In italiano i e u sono – semiconsonanti quando sono seguite da una vocale tonica (piede, può) – semivocali quando seguono una vocale tonica (sei, pausa) Consonanti dell’italiano:per punto di articolazione • Bilabiali: occlusione di entrambe le labbra • Labiodentali: il suono attraversa una fessura che si forma appoggiando gli incisivi superiori al labbro inferiore • Dentali: la parte anteriore della lingua (la lamina) tocca la parte interna degli incisivi • Alveolari: la lamina della lingua tocca o si avvicina agli alveoli • Palato-alveolari: la lamina della lingua si avvicina agli alveoli (arcuata) • Palatali (o anteriori): la lingua si avvicina al palato • Velari (o posteriori): suoni prodotti con la lingua che tocca il velo palatino I suoni dell’italiano c o n t i n u e SORDA - SONORA para - bara faro - varo tito - dito ròsa – rósa zio vs zara cielo - gelo cara - gara scena gnomo aglio iena - uomo