RASSEGNA STAMPA CISL del 4 GIUGNO 2013
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RASSEGNA STAMPA CISL del 4 GIUGNO 2013
UST SALERNO RASSEGNA STAMPA 4 GIUGNO 2013 A CURA DELL’UFFICIO COMUNICAZIONE Cilento - Diano - Bussento Metropolis Martedì 4 Giugno 2013 Vertenze Corisa/4 e Yele. I sindaci restano divisi e propongono nuove società per ogni area Un anno di arretrati, in corteo con mogli e figli L’assessore provinciale Bellacosa vuol ricorrere al prefetto per Ecoambiente NICOLA SALATI VALLO DELLA LUCANIA STATO DI INCERTEZZA Nulla di fatto, l’ennesimo incontro a vuoto. Mentre gli operai di Corisa/4 avanzano dodici mensilità arretrate, ecco che ieri mattina i sindaci che fruiscono dei servizi per la raccolta dei rifiuti si sono divisi sulla strada da percorrere per assicurare gli attuali livelli occupazionali oltre che risparmi alle amministrzioni locali in preda ad una perdurante crisi di liquidità. Permettendo all’assessore provinciale Adriano Bellacosa, presente a Vallo della Lucania con il sindaco del luogo Antonio Aloia, di sottolineare che se non sarà trovata una intesa in tempi brevi ecco che al 30 giugno, quando le competenze passeranno in capo alla Provincia, ad effettuare i servizi potrà essere la società Ecoambiente ieri rapresentatata al tavolo con i delegati dei lavoratori dall’amministratore Giovanni Capo. Motivo del contendere le GLI ASSESSORI Loviso vice sindaco Deleghe a Curcio, Corleto e Citarella E Teresa Pascale presiede il Consiglio Polla. Si insedia domenica mattina la nuova Giunta comunale guidatra dal sindaco Rocco Giuliano ritornato alla guida del centro del Vallo di Diano dopo dieci anni. Ne faranno parte il sindaco uscente Massimo Loviso, che fungerà anche da vice del primo cittadino, Giuseppe Curcio, con delega alle attività Produttive, l’avvocato Giovanni Corleto, con delega agli affari Legali, e l’architetto Maria Citarella, assessore ai Lavori Pubblici. Il ruolo di presidente del consiglio comunale sarà ricoperto da Teresa Pascale. “ Ma agli altri consiglieri tendo alla Yele la raccolta per l’area centrale del Cilento. Da parte sua Franco Alfieri, sindaco di Agropoli, ha accettato le linee guida della proposta dei suoi colleghi specificando che si può costituire un’altra società in grado di occuparsi solo dei servizi da effettuare nei centri che aderiscono all’Unione dei Comuni dell’Alto Cilento. Di fronte a tali divisioni l’assessore provinciale Bellaco- Dal 1 luglio non assicurati gli attuali livelli occupazionali A rischio la raccolta dei rifiuti Spaccatura. I sindaci non trovano l’accordo e continua il calvario dei lavoratori pronti a proteste clamorose proposte, non proprio all’insegna della sinergia, rappresentate dai primi cittadini. Così Andrea Salati, sindaco di Gioi e presidente dell’Unione dei Comuni dell’Alento, ha praticamente proposto la creazione di una società di servizi chiamata ad effettuare la raccolta dei rifiuti solo per il territorio da lui rappresentato. Mentre il sindaco di Piaggine, Guglielmo Vairo, ha sottolineato che una società poteva essere costituita unicamente per il territorio dell’Alto Calore. Invece il sindaco di Montano Antilia, Alberto Del Gaudio, ha illustrato l’ipotesi di parcellizzare il servizio sul territorio garan- sa ha chiesto che in breve tempo possa essere indicata dai Comuni interessati una specifica ed unica proposta. In caso contrario la Provincia sceglierà, con il supporto della prefettura di Salerno, di affidare i servizi attualmente svolti da Corisa/4 e Yele alla società provinciale Ecoambiente. Polla. Apertura all’opposizione e attenzione per le politiche giovanili Domenica si insedierà la Giunta Il sindaco: “Lavoro e meno tasse” Da sinistra il sindaco Rocco Giuliuano e il precedessore Massimo Loviso eletti andranno le deleghe su problematiche specifiche di pubblica utilità”, sottolinea il neo sindaco Rocco Giuliano. All’opposizione siederanno, invece, i consiglieri Vincenzo Cammardella, Fortunato D’Arista e Vanni Ritorto. A cui il sindaco chiede “collaborazione per il bene dell’intera comunità. Assicurando loro il confronto aperto su ogne tema”. Ed è lo stesso Rocco Guliano a dettare l’agenda delle priorità:”Innanzitutto occorrerà porre notevole attenziome allo stato economico dell’ente considerato che le disponibilità fiannziarie risultano essere precarie. Poi occorre assicurare il completamento delle opere pubbliche in corso e, soprattutto, i pagamenti alle imprese impegnate nei lavori. questo non ci esimerà dal tentativo, che crediamo possa portare futti estremamente positivi per tutti i cittadini, di ridurre la pressione dei tributi”. Un messaggio chiaro Rocco Giuliano lo rivolge anche ai giovani: “Rappresentano, senza enfasi alcuna, il nostro futuro e sarebbe estremamente sbagliato non preoccuparsene. Soprattutto ci attiveremo affinchè possano essere colte tutte le opportunità utili a produrre nuova occupazione”. al.bo. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web S. Giovanni a Piro: niente ordinanza di demolizione Sala Consilina: 24enne in ospedale a Polla San Giovanni a Piro. Avrebbe omesso di adottare l’ordinanza di demolizione delle opere abusive realizzate da Fortunato Beati, padre dell’assessore comunale all’urbanistica Flavio, nonostanze ne avesse conoscenza in virtù di una comunicazione dello scorso 2 settembre da parte dei carabinieri della locale stazione. Così è stato rinviato a giudizio Raffaele Laino, in qualità di responsabile dell’ufficio tecnico del comune di San Giovanni a Piro, su richiesta di Valeria Palmieri, pubblico ministero presso il tribunale di Vallo della Lucania. Ed il gup Elisabetta Garzo, anche presidente del tribunale Sala Consilina. L’incontro chiarificatore alle diciassette del pomeriggio di ieri si trasforma in rissa tra due 24enni di Sala Consilina che si erano dati appuntamento nella centrale piazza Matteotti. Motivo del contendere, già da diverse settimane, l’amore per la stessa ragazza ventunenne anche lei residente a Sala Consilina. Ma i due, nel volgere di qualche minuto, sotto gli occhi meravigliati dei passanti, in pochi istanti dalle parole sono passati ai fatti colpendosi prima con spintoni e, poi, con calci, schiaffi e pugni. Quindi uno di loro si è avvicinato alla propria auto e, rovistando all’interno Casa del padre dell’assessore, Laino dal gup di Vallo della Lucania, ha fissato per il prosssimo 26 giugno la data per l’udienza preliminare. Raffaele Laino, secondo l’accusa, non adottando l’ordinanza di demolizione delle opere abusive realizzate in località Cerreto, avrebbe intenzionalmente procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale al genitore dell’assessore che, pertanto, riusciva a conservare in tale maniera la proprietà delle opere abusive. Il Laino, difeso dall’avvocato Antonio Gozza di Casal Velino, potrà ora presentare memorie e produrre documenti o chiedere di essere interrogato. gia.mur. Prende a martellate il rivale in amore dell’abitacolo, ha preso un martello con il quale, di corsa, si è scagliato sul rivale in amore colpendolo due volte rispettivamente al braccio destro ed alla testa. Poi l’aggressore si è dato alla fuga, mentre un passante ha avvertito il servizio di emergenza 118. In ambulanza il giovane colpito con il martello è stato trasportato all’ospedale di Polla dove i medici gli hanno riscontrato una ferita al capo guaribile in dieci giorni ed una lesione al braccio medicata immediatamente. Sull’accaduto indagano i carabinieri della compagnia di Sala Consilina. Ilaria Di Stasi 25 Ma da parte di quest’ultima verrebbero salvaguardati unicamente gli attuali livelli occupazionali relativi al Corisa/4. Mentre resta incerto il futuro degli addetti impegnati con la Yele. Discussione svoltasi anche alla presenza di Marcello Ametrano, per la Yele, e di Domenico Del Gaudio, Commissario del Corisa/4. Ed alle richieste sugli stipendi arretrati vantati dai lavoratori è stato replicato che nessuna risposta può essere al momento data in virtù del fatto che solo entro il prossimo 15 giugno sarà disponibile il dato certo relativo ai debiti che ogni singolo Comune ha maturato. Indicazione ritenuta estremamente non esaustiva da parte dei rappresentanti dei lavoratori i quali hanno immediatamente replicato che, se per quella data non riceveranno adeguate assicurazioni sulla corresponsione delle somme loro dovute, si recheranno in corteo, con mogli e figli, a protestare a Salerno dinnanzi alle sede dell’amministarzione provinciale. A rischio, in tale contesto, diventerebbe anche la raccolta dei rifiuti sul’intera area del Cilento sia costiero che interno. Proprio alla vigilia della stagione estiva. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Atena Lucana Annunziata vice sindaco di Iuzzolino Atena Lucana. Da primo cittadino a vice sindaco: Sergio Annunziata avrà un ruolo da protagonista nell’amministrazione comunale guidata da Pasquale Iuzzolino. Nella Giunta, che si insedierà sabato mattina, è stato indicato anche Gaetano Caporale. Spetterà a questo triumvirato guidare l’amministra zione comunale che si muoverà nel segno della continuità rispetto all’azione svolta per due mandati dal sindaco uscente Sergio Annunziata. E proprio quest’ultimo sottolinea che “sarà prestata doverosa attenzione alle istanze provenienti dall’opposizione in nome del bene comune rappresentato, indubbiamento, dal territorio e dalla popolazione”. In particolare l’amministrazione capeggiata dal neo primo cittadino Pasquale Iuzzolino intende profondere il massimo impegno relativamente alal promozione e tutela del territorio, per lo sviluppo di nuoiva occupazione e nel segno di una spesa pubblica senza eccessi. a.b. www.metropolisweb.it 24 Capaccio - Agropoli Metropolis Martedì 4 giugno 2013 Per il consigliere spese maggiori delle entrate. In calo gli incassi per tributi e concessioni GIAMPAOLO MURGIA AGROPOLI Non sarebbe tutto oro quello fatto luccicare dall’amministrazione di Agropoli in merito all’avanzo di gestione comunale dell’anno 2012 indicato in 497.103 euro. Secondo il consigliere comunale Pasquale Di Luccio la somma diffusa dall’ente ”tiene conto anche degli anni precedenti e non all’avanzo di competenza, che rappresenta il risultato della sola gestione dell’anno 2012 e che si è chiusa con un saldo di appena € 77.811,91”. Per quanto riguarda Agropoli ecco che l’avanzo di gestione già ammontava a circa euro 418.000 alla fine del 2011. “Pertanto nel corso dell’ultimo anno si è riusciti a “risparmiare” una somma notevolmente minore rispetto a quella che hanno voluto farci credere i nostri amministratori, generando nel cittadino il falso con- “Risparmi minori rispetto a quelli che hanno voluto farci credere” vincimento di un risparmio di quasi euro 500.000 solo nell’anno 2012. - sottolinea Di Luccio - Nel corso del 2012, l’Ente ha speso più di quanto ha materialmente riscosso con un disavanzo di circa euro 445.000 (riscosso 11.230.390,17 e pagato € 11.676.146.71). L’Ente ha registrato una diminuzione di accertamenti tributari rispetto all’anno precedente di circa euro 1.350.000 (11.026.831,48 nel 2011 e 9.675.158,46 nel 2012), una perdita di proventi nei servizi pubblici relativi alla gestione dei posti barca di circa euro 55.000 (costi 404.977,56 - proventi 350.000), nella refezione e trasporto scolastico di circa euro 100.000 (costi 183.891,50 - proventi 89.480,16). “Il raggiungimento del saldo di competenza con segno positivo si è ottenuto solo grazie alla gestione dei residui attivi e passivi e cioè alla differenza tra entrate accertate ma non ancora riscosse (crediti dell’Ente nei confronti di terze economie) e uscite impegnate e non ancora pagate (debiti che l’Ente ha nei confronti di terze economie) atteso che, nel corso del 2012, l’Ente ha speso più Comune di Agropoli, non tornano i conti a Di Luccio Piano di Zona S6 Auricchio chiede la contabilità della gestione “Criticità anche nei rapporti con le società partecipate” di quanto ha materialmente riscosso con un disavanzo di circa euro 445.000 (riscosso 11.230.390,17 e pagato 11.676.146.71) - spiega Di Luccio - A tutto ciò si aggiunga che non vi è alcuna certezza che tutti i crediti contabilizzati nei residui attivi, per loro stessa natura, potranno essere effettivamente recuperati dall’Ente ovvero che l’ammontare dei debiti nei residui passivi sia stato stimato correttamente o sottostimato per far temere, nel prossimo futuro, una situazione di squilibrio finanziario per le casse comunali”. Capitolo a parte merita la gestione dell’acquedotto i cui costi ammontano a euro 1.909.109,71 ed i ricavi a euro 1.510.701,59 generando per le casse dell’Ente una perdita di quasi mezzo milione di euro che certamente l’Asis, in qualità di nuovo soggetto gestore del servizio idrico integrato dal gennaio 2013, non vorrà ripetere ottimizzando al massimo i processi gestionali ma al contempo aumentando il costo del servizio a carico del cittadino qualora non dovesse raggiungere tale obiettivo. L’unico servizio pubblico capace di garantire un discreto margine di proventi per le casse del Comune di Agropoli il servizio di so- sta a pagamento con un ricavo di circa 50.000 euro (costi 352.500,00 - proventi 400.000,00). La comparazione delle spese correnti impegnate negli ultimi tre esercizi finanziari ha evidenziato un trend di spesa costante con una media di circa euro 12.700.000 l’anno, includendo la spesa di personale di circa euro 3.000.000, in diminuzione. “Criticità sono emerse anche in relazione ai rapporti tra l’Ente e le società partecipate in quanto “sono state rilevate discordanze” per le società partecipate Agropoli Servizi srl ed ASIS Salernitana Reti de Impianti s.p.a. ‘per le quali si richiede di adottare senza indugio e, comunque non oltre i termini dell’esercizio finanziario in corso, i provvedimenti necessari alla conciliazione delle partite debitorie e creditorie’, parole dell’organo di revisione contabile”, conclude il consigliere comunale Pasquale Di Luccio. Per ora l’amministarzione comunale non replica, come già accaduto rispetto alle critiche dei giorni scorsi sullo stesso argomento del rendiconto 2012, a Mario Capo e Agostino Abate. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Sicurezza, il prefetto risponde a Voza Convocata per giovedì a Salerno la riunione sull’ordine pubblico a Capaccio Capaccio. Il Prefetto di Salerno, Gerarda Pantalone, ha convocato per giovedì, alle ore dodici, una riunione tecnica di coordinamento dei responsabili provinciali delle forze di polizia per discutere di ordine e sicurezza a Capaccio Paestum. La convocazione della riunione fa seguito alla lettera inviata dal sindaco Italo Voza lo scorso 20 maggio, nella quale il primo cittadino chiedeva al Prefetto la convocazione di un tavolo per discutere della situazione di Capaccio Paestum e per organizzare insieme «misure di contrasto delle presenze malavitose e parassitarie sul nostro territorio». “Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un incremento di fenomeni di criminalità sul territorio di Capaccio Paestum. - afferma il sindaco Italo Italo Voza, sindaco di Capaccio Voza - Furti nelle case, negli esercizi commerciali e nelle strutture ricettive, criminali che arrivano ad Dall’Anas un milione per la Statale 166 degli Alburni introdursi nelle case anche quando ci sono persone all’interno. La gente non si sente più sicura. Le forze dell’ordine lavorano con grande sacrificio, ma il territorio è molto vasto. Occorre potenziare i controlli sul territorio, aumentare il livello di sicurezza. Ancora di più ora che l’estate è alle porte e con l’aumento della popolazione è ancora maggiore il rischio di fenomeni di criminalità”. I cittadini, come lo stesso sindaco Italo Voza, si attendono una maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio. E assicurano la massima collaborazione. Maria Esposito © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Aperta al traffico in senso di marcia alternato Provinciale 12 chiusa da due mesi, protesta Pisciotta, transitabile via Foresta Ottati/Aquara. Chiusa dallo scorso aprile la Strada Provinciale 12, nel tratto compreso tra Bivio San Vito di Aquara - Castelcivita. Ed i cittadini chiedono interventi immediati per il ripristino. Così domenica, presso l’Aula Consiliare “R. Bamonte” del Comune di Ottati, si è svolto l’incontro pubblico organizzato dal Comitato Civico Alburni, presieduto da Giuseppe Doddato, che ha visto la partecipazione del Consigliere regionale Donato Pica, del Consigliere provinciale Giovanni Coscia, del Vice sindaco del Comune di Ottati Alessandro Capozzoli, e dell’Assessore ai Lavori Pubblici Aldo Doddato, del sindaco del Comune di Roscigno Armando Mazzei, del Consigliere Comunale di Corleto Monforte Luigi Salerno e di Maria Cristina Rizzo del Codacons di Salerno. “Nelle scorse settimane - afferma Donato Pica - sono intervenuto più volte con interrogazioni ed alti atti per sollecitare l’intervento della Regione Campania anche attraverso il riconoscimento dell’urgenza pubblica. Nulla è stato fatto. Le popolazioni coinvolte stanno vivendo profondi disagi e vi sono gravi ripercussioni economiche”. L’Anas ha pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale un esito di gara per lavori di manutenzione straordinaria sulla strada statale 166 “Degli Alburni”, per i oltre un milione di euro. La gara prevede il rifacimento della pavimentazione e della relativa segnaletica verticale ed orizzontale, oltre ad interventi di consolidamento della regimentazione idraulica e delle barriere. Pisciotta. Dopo 2 mesi di chiusura al traffico torna ad essere transitabile la ex Strada Statale 447 nel centro abitato di Pisciotta in via Foresta. L’arteria, che era stata chiusa in seguito ad una frana che aveva reso pericolante il fabbricato degli eredi di Diego Cappuccio, è ora percorribile in senso di marcia alternato. L’apertura è stata consentita dalla demolizione controllata dell’abitazione in via Foresta. “Al fine di attenuare i forti disagi patiti dalla cittadinanza - si legge nell’ordinanza comunale - a seguito della chiusura totale al transito sia veicolare che pedonale del tratto di strada di via Foresta antistante il suddetto fabbricato e di limitare i disagi alla cittadinanza nei limiti della sicurezza e nel rispetto della pubblica incolumità è parzialmente consentito il transito lungo la via Foresta di Pisciotta capoluogo nell’area sottostante il fabbricato di proprietà degli eredi Cappuccio Diego, così come delimitato da apposita segnaletica”. Capaccio/Roccadaspide. Non si arrende il sindaco di Roccadaspide in merito alla gestione del Piano di Zona S6. Così prende carte e penna richiedendo chiarimenti circa la mancata rendicontazione del Bilancio 2012 e la revoca di ingenti finanziamenti regionali. Sabato scorso l’assessore alle Politiche Sociali del Comune capofila, Capaccio, Rossana Barretta (foto sopra), aveva sottolineato che le difficoltà derivavano anche dalla la mancanza di personale. Ma ieri mattina il sindaco Girolamo Auricchio ha protocollato una richiesta di convocazione urgente del coordinamento istituzionale dell’Ambito, indirizzata direttamente al collega di Capaccio, Italo Voza. Auricchio si augura che possano essere discussi i seguenti argomenti: provvedimenti previsti dal Decreto dirigenziale regionale n. 687 del 9/10/2012, circa la mancata rendicontazione alla Regione Campania di 3,2 milioni di euro; provvedimenti del Decreto dirigenziale n. 14 del 17/1/2013, inerente la revoca di un finanziamento di circa 1,2 milioni a causa del mancato invio degli atti richiesti da Palazzo Santa Lucia; diniego della proroga del progetto “Il Calore negli Orti” finanziato dalla Regione con 100mila euro; rendiconto sui servizi di baby trasporto sociale (40mila euro) e “Giovani attivi” (25mila), nonché sull’approvazione della programmazione di Bilancio e sulle assunzioni 2013-2015. Scontro istituzionale che potrebbe concludersi, in caso di ulteriori incomprensioni, con la decisione da parte del sindaco di Roccadaspide di provvedere in autonomia all’erogazione dei servizi. Coinvolgendo, anche gli altri centri che fanno parte del Piano di zona S6 che da circa un anno e mezzo non riesce ad assicurare assistenza ottimale cone in passato. 800 PARTECIPANTI Europei di calcio per gli avvocati Capaccio. Circa 100 match della durata di 1 ora sui campi da calcio di Paestum (Hotel Ariston), Vallo della Lucania, Roccadaspide, Agropoli, Trentinara e Eboli. Oggi il calcio di inizio l’Europeo di calcio a 11 per avvocati Eurolawyers Cilento 2013 che si concluderà sabato. Più di 800 presenze sul territorio per la V edizione del campionato che ha raggiunto numeri record: ben 37 squadre partecipanti a fronte delle 28 iscritte alla passata edizione. L’evento per la prima volta si svolge in Italia, www.metropolisweb.it Eboli Metropolis Martedì 4 Giugno 2013 23 Nasce il comitato ‘Edilizia e Libertà’, punti base sblocco del Piano Casa, dei Pua e nuovo Puc In corteo per sbloccare il lavoro in città Iniziativa indetta per sabato mattina alle 9 e 30: « Contro le inadempienze dell’amministrazione» L’iniziativa REDAZIONE EBOLI Il Comitato Edilizia e Libertà ha indetto una manifestazione contro l’amministrazione comunale. In una nota, a firma del presidente dell’organismo si legge che: «La costituzione italiana all’articolo 1 afferma che l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. Pertanto spetta innanzitutto a coloro che amministrano la cosa pubblica a rendere efficace questo principio. Per questa ragione si è costituito il comitato Edilizia e Lavoro per sollecitare gli amministratori della nostra città a prendere immediatamente tutti i provvedimenti utili a sbloccare l’edilizia ad Eboli». Di quali atti si tratti lo spiega lo stesso comitato: «Occorre aprire subito i cantieri della legge 106\2011, ciò consentirebbe di trovare lavoro ad un numero notevole di lavoratori disoccupati, oggi in gravi condizioni di difficoltà. Occorre sbloccare i Pua residenziali che da oltre dieci anni sono fermi. E ancora dobbiamo aprirci ad una nuova idea di pianificazione mediante un nuovo Puc che sia aperto e dinamico». Le ragioni di Edilizia e Lavoro: «Siamo aperti al contributo dei cittadini. E contiamo Il caso Tutti in bici per la ‘cicloturistica’ Un successo l’edizione 2013 con oltre 180 ciclisti partecipanti sulla sensibilità di tutta la cittadinanza che invitiamo a partecipare alla manifestazione pubblica contro le inadempienze dell’amministrazione comunale di Eboli sui temi centrali delle nostre proposte. Il Comitato Edilizia e Lavoro, finalizzato a sbloccare il settore in città vedrà la presenza di cittadini, studenti ed attori economici. L’appuntamento è per sabato prossimo alle ore 9.30. La manifestazione di terrà in forma di corteo e si radunerà all’ingresso di Eboli, all’altezza della rotatoria di San Giovanni e proseguirà lungo il viale Amendola raggiungendo le maggiori arterie del centro cittadino fino a concludersi in piazza della Repubblica, dove contiamo di arrivare intorno alle 11». L’ultimo appello accorato del comitato: «I lavoratori devono tornare i protagonisti della realtà economica. La manifestazione non sarà che l’inizio della nostra azione. Lavoro significa libertà, che a sua volta vuol dire dignità e che significa vivere». Eboli. Una cicloturistica di 65 chilometri. Circa 180 ciclisti iscritti e 12 associazioni sportive campane hanno partecipato alla manifestazione organizzata dal dottor Damiano Capaccio, dirigente dell’associazione Eboli Sele Bike e dalla squadra di ciclismo Fontana Vecchia. EboliPiazza della Repubblica, Fiocche, Persano, Borgo Carillia, Cerrelli, Albanella, Tornanti di Roccadaspide, Capaccio, Albanella, Altavilla, Eboli- Piazza della Repubblica. Nel gruppo erano presenti una decina di donne, un ragazzo di 11 anni, residente a Salerno, e tre ciclisti over 70. Il piano traffico è stato garantito dagli scooteristi dell’associazione “Padre Pio” di Eboli, dai vigili urbani e dalla protezione civile. Un’iniziativa che ha riscosso successo e partecipazione. A fine gara ogni gruppo sportivo ha ricevuto una cesta ricordo con i prodotti tipici della Piana del Sele. «Siamo soddisfatti per la partecipazione di tanti ciclisti giunti da diversi paesi della Campania- afferma Damiano Capaccio, medico ebolitano e organizzatore della cicloturistica- l’anno prossimo sicuramente replicheremo l’iniziativa che ha coinvolte diverse generazioni di sportivi». © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Dopo le accuse di Vito Busillo la replica di Roberto Palladino Eboli Patrimonio, è bagarre Pd-Pdl Lo scontro sulla nomina del nuovo amministratore unico della società partecipata del Comune eburino: «Siano era consulente dell’ente non dell’Aracne» Eboli. Tra informazioni errate e bagarre politica, al centro della questione torna il caso della Eboli- Patrimonio. Il consigliere comunale Roberto Palladino, esponente del Partito democratico, in merito alla nomina di Amministratore Unico della Eboli Patrimonio, conferita all’ingegnere Francesco Siano, restituisce al mittente le accuse ricevute nei giorni scorsi dal collega Vito Busillo, esponente invece del Popolo della Libertà. «Il consigliere Busillo mostra di essere davvero disinformato. Innanzitutto, occorre precisare che l’ingegnere Siano, nel 2009, è stato consulente del Comune di Eboli e non – come egli ha sostenuto – del Consorzio Aracne, nell’annosa vicenda - sorta peraltro ai tempi della precedente Amministrazione Comunale - che è poi sfociata in un rilevante contenzioso con l’Ente. In tale occasione, la collaborazione dell’ingegnere Siano si è rivelata estremamente utile, giacché, anche a seguito del suo operato, è stato possibile ridefinire – riducendolo notevolmente – l’importo del risarcimento dovuto al consorzio. Senza quell’importante contributo professionale, a vantaggio degli interessi della collettività, negli scorsi mesi, in occasione dell’elaborazione del piano di riequilibrio pluriennale, avremmo dovuto fare i conti con un importo di quel risarcimento ben più cospicuo, con Lo scontro Vito Busillo L’ex candidato sindaco del Pdl aveva criticato la scelta di affidare l’incarico a Francesco Siano Roberto Palladino Il consigliere Pd difende attaccando: «Busillo è disinformato sulle sue accuse» evidenti conseguenze per le tasche dei nostri concittadini. L’ingegnere Siano – prosegue il consigliere Palladino – è una figura di alto profilo professionale, che ha accettato un incarico impegnativo, al solo scopo di mettere a disposizione le proprie competenze nella indispensabile azione di gestione dei beni pubblici che sono stati conferiti alla Eboli Patrimonio, al fine di valorizzarli. Devo dire che egli si è, immediatamente, messo al lavoro per portare avanti le attività più urgenti della Eboli Patrimonio. Sono sicuro – conclude il consigliere Palladino – che il lavoro che sarà messo in campo nei prossimi mesi, porterà risultati positivi per l’Ente. Pertanto, invito l’opposizione di centrodestra ad evitare polemiche pretestuose ed infondate». Intanto giovedì alle 19 la civica assise è chiamata a discutere il rendiconto 2012. E solo a quell’ora si conosceranno le sorti dell’amministrazione guidata dal sindco Melchionda che, al momento, rimane ancora dimissionario. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web @Metropolis_Web La kermesse Profumo di tradizione ad Eboli con l’Infiorata del liceo ‘Levi’ La doddisfazione della giunta Eboli. Un tappeto di petali e fiori e profumi. L’Infiorata preparata in occasione della tradizionale processione del Corpus Domini, anche quest’anno a Piazza Borgo ha suggestionato i fedeli e quanti, anche solo per curiosità, si sono riversati per i vicoli del centro storico. Giunta alla sua quinta edizione, “Infiorata”, un’opera che riproduce immagini sacre realizzate con colorati petali di fiori, porta la firma dell’Associazione Porta Borgo, in collaborazione con il Liceo Artistico “Carlo Levi” e con il patrocinio del Comune di Eboli. Tanti e giovanissimi, gli attori protagonisti dell’opera coordinati dal professor Salvatore Mansi. A riguardo interviene il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “Ci tengo a porgere i miei ringraziamenti all’associazione Porta Borgo, agli allievi e ai docenti del liceo artistico Carlo Levi, ed a tutti i cittadini che hanno preso parte a questa splendida iniziativa. Un meraviglioso e colorato tappeto di fiori, realizzato ad arte, ha accolto una delle processioni più antiche e suggestive della nostra Città». L’opera è stata apprezzata e fotografata de centinaia di persone e sul web in queste ore la fa da padrona. Una tradizione rispettata in pieno dagli ebolitani e che servirà da pungolo anche al turismo cittadino e alle fortissime esigenze di aggregazione sociale che si avverte tra i quartieri di Eboli e che risponde pure alle esigenze di creatività e di cultura di cui il liceo artistico ebolitano si è fatto portavoce con la gestione, in prima persona, dell’importante iniziativa. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it Picentini-Sele Metropolis Martedì 4 Giugno 2013 Albanella. Tre testi ‘discordanti’ sulla presenza dell’uomo in un patronato Duplice omicidio, è giallo sugli spostamenti di Marsico E a luglio sarà ascoltata la moglie dell’altro imputato Halimi GIOVANNI VASSO SALERNO Delitto di via Fravita, sfilano in aula i testi convocati dall’accusa e dalla difesa ed è giallo sulla presenza o meno di Mario Marsico in un patronato di Capaccio nel giorno in cui è avvenuto il duplice omicidio di Armando Tomasino e della compagna Maria Francesca Lamberti, il 2 gennaio dello scorso anno. Marsico, assistito dall’avvocato Vincenzo De Luca, è sul banco degli imputati per l’assassinio dei due insieme al marocchino Radouane Halimi, difeso dall’avvocato Gerardo Cembalo. Nell’udienza che si è tenuta ieri davanti ai giudici della Corte d’Assise di Salerno sono emerse alcune discrepanze nel racconto di tre testimoni. Il resoconto delle tre persone, conoscenti alla lontana di ‘Maradona’, avrebbe palesato diverse discrepanze che, allo stato attuale, non lasciano intravedere con certezza l’esatta collocazione del 45enne capaccese nel pomeriggio del giorno in cui avvenne l’efferato delitto. Mario Marsico, infatti, sarebbe stato visto in un Patronato di Capaccio in un orario compatibile con quello in cui, con molta probabilità, venne portato a termine il duplice omicidio. Tuttavia le tre versioni degli altrettanti testimoni non riescono a fugare il dubbio che Marsico sia stato effettivamente in quel Patronato all’ora indicata ma non del 2 gennaio bensì del giorno successivo. Per di più, allo stato attuale, non è da escludere nemmeno che l’uomo possa essersi trovato presso Bellizzi Mimmo Volpe: «Ok ai lavori per alloggi Erp» Bellizzi. Iacp, Mimmo Volpe annuncia l’accordo per gli alloggi. In una nota affidata ai social network, l’ex sindaco di Bellizzi, attualmente sub-commissario Iacp spiega: «Ieri mattina presso la sede provinciale Iacp è stato sottoscritto il contratto e sono stati consegnati all’impresa esecutrice i lavori per l’ammodernamento e messa in sicurezza degli edifici Erp di Bellizzi di via Manin e di via Trento». Mimmo Volpe spiega ancora: «L’impegno è stato rispettato. Nelle prossime settimane parte la gara per riqualificare via Roma e il quartiere Borgonovo». La notizia, adesso, riaccende lo scontro tra gli schieramenti politici cittadini di Bellizzi. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web 21 Ballottaggio a Pontecagnano: Lanzara è primo... sulla scheda Ernesto Sica incontra i cittadini Pontecagnano Faiano. La prima sfida, quella con la sorte, se l’aggiudica Giuseppe Lanzara: sarà lui, infatti, il primo candidato sulla scheda elettorale che verrà consegnata agli elettori nel prossimo e decisivo weekend elettorale che decreterà il nuovo sindaco di Pontecagnano Faiano. Intanto Ernesto Sica prosegue in maniera incessante il suo tour tra cittadini e quartieri. Obiettivo del sindaco uscente sarà quello di affer- marsi e blindare il secondo mandato consecutivo, il terzo da quando è in politica. Nel frattempo Lanzara, unico candidato a sinistra, ha detto no agli apparentamenti con gli altri candidati, pur non escludendo di farsi latore delle istanze degli schieramenti ‘sconfitti’. I rumors, inoltre, danno per fatta la tacita intesa tra l’aspirante primo cittadino Pd e il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Antonio Anastasio. Si tratterebbe di un’alleanza finalizzata solo a battere Sica. Comunque, sia dalle parti di Lanzara che da quelle di Anastasia la notizia viene ufficialmente ‘smentita’. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Predoni del rame in azione: razzia di cavi tra Pontecagnano e Montecorvino Pugliano Gli imputati A sinistra Mario Marsico, a destra Radouane Halimi gli uffici in entrambi i giorni indicati. La circostanza, su cui si addensano le nubi dell’incertezza, sarebbe decisiva per ricostruire i movimenti dell’uomo accusato, insieme al nordafricano Halimi dell’uccisione di Tomasino e della Lamberti. Intanto i giudici della Corte d’Assise salernitana, esauritasi l’udienza in cui hanno sfilato quasi dieci testi, hanno aggiornato i lavori all’inizio del prossimo mese di luglio. Si tratta di un appuntamento molto importante, quello indetto per il mese prossimo: sarà chiamata a deporre sul banco dei testimoni la moglie dello stesso Radouane Halimi. Si tratta di una deposizione molto attesa e che, però, potrebbe tranquillamente saltare nel caso in cui la donna, legata all’imputato dal vincolo coniugale, decidesse di astenersi dal rispondere alle domande dei pubblici ministeri Volpe e Minerva e del collegio difensivo che assiste gli imputati Marsico e Halimi. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web San Cipriano Picentino Precipita al suolo dall’altezza di dodici metri: grave un operaio San Cipriano Picentino. Precipita da un carrello mentre lavora: in fin di vita un operaio 40enne. Ennesimo incidente sul lavoro, stavolta il teatro del sinistro è quello di Campigliano, popolosa frazione di San Cipriano Picentino. L’incidente sul lavoro si è verificato nel pomeriggio a San Cipriano Picentino, in località Campigliano. A rimanere gravemente ferito gravemente è un operaio, Davide P., originario di Pozzuoli in provincia di Napoli, che stava lavorando su un carrello elevatore. Improvvisamente l’operaio ha perso l’equilibrio ed è precipitato al suolo dopo un drammatico volo da un’altezza elevata di circa dodici metri metri. Sul posto si sono recati i mezzi di soccorso e le forze dell’ordine. Un’ambulanza dell’Humanitas di Tipo A ha immediatamente stabilizzato il paziente e lo ha trasportato all’ospedale “Ruggi” di Salerno. Davide P. ha riportato diverse escoriazioni e pesanti fratture su tutto il corpo. Adesso l’operaio puteolano lotta tra la vita e la morte mentre i sanitari del nosocomio di via San Leonardo a Salerno non hanno ancora sciolta la riserva sulla prognosi. Contestualmente i carabinieri della locale stazione, inquadrati nella compagnia di Salerno agli ordini del capitano Gennaro Iervolino hanno proceduto a tutti i rilievi del caso per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e vagliare eventuali responsabilità nell’accaduto. In particolare i militari sanciprianesi stanno verificando se nel cantiere presso cui lavorava il 40enne puteolano erano state rispettate tutte le disposizioni in materia di normativa sulla sicurezza nell’area interessata dai lavori. Inoltre sono in corso anche controlli per stabilire se l’operaio stava lavorando in condizioni di sicurezza, con l’apparecchiatura prevista per legge quando si lavora ad un’altezza elevata. L’uomo è stato operato per fratture multiple su tutto il corpo e rimane strettamente sotto osservazione al regime medico della prognosi riservata. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Pontecagnano Faiano. Proseguono le razzie dei predoni del rame: nella notte tra domenica e lunedì ladri ancora ignoti hanno portato a segno un furto di cavi in rame della pubblica illuminazione situata lungo la variante alla strada statale 18, nei pressi del centro commerciale Maximall. Si tratta del’ennesimo episodio compiuto sul territorio cittadino, un fenomeno che sta assumendo proporzioni allarmanti e che stavolta ha lasciato al buio una importante infrastruttura viaria aperta al traffico veicolare solo pochi mesi fa. Un’arteria fondamentale per la viabilità della zona e che consente un collegamento diretto tra l’uscita di Montecorvino Pugliano-Pontecagnano sud dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria ed il territorio di Pontecagnano Faiano. L’episodio è stato denunciato ai carabinieri della locale stazione dai tecnici dell’Ufficio Infrastrutture del Comune, diretto dall’architetto Vincenzo Zuccaro. I malviventi si sono impossessati di circa un chilometro di cavi nel tratto compreso tra via Scontrafata ed il ponte sul torrente Asa. I carabinieri della stazione di Pontecagnano Faiano stanno effettuando tutti gli accertamenti del caso per risalire agli autori del furto. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Campagna: Rago e Monaco uniscono la sinistra nel ‘silenzio’ e spaccano il centrodestra Campagna. Nessun apparentamento, nessun accordo ufficiale: la sfida tra Rago e Monaco, al ballottaggio, rimane ‘cosa’ del centrodestra. Una battaglia in famiglia a cui, almeno formalmente, gli esponenti del centrosinistra campagnese (da Raffaele Naimoli fino a Pierfrancesco D’Ambrosio e ad Andrea Lembo) non prenderanno parte. Già ha annunciato nessun schieramento né endorserment per nessuno dei due candidato al ballottaggio, perfettamente in linea con lo stile e la storia, seppur breve, del Movimento Cinque Stelle, Gianluca Ia- danza. Rimane alla finestra Rosa Apicella che potrebbe decidere di appoggiare l’uno o l’altro dei candidati in corsa. Nel frattempo a Campagna la battaglia per il ballottaggio infuria e divide l’opinione pubblica. Ma non solo. Secondo alcuni osservatori, infatti, la sfida campagnese sarà un banco di prova per l’unità del centrodestra anche a livello provinciale. Lo schierarsi con l’uno o con l’altro dei sfidanti significherà l’adesione all’una o all’altra corrente dell’area azzurra in provincia di Salerno. E lo scontro - anche interno al centrodestra - non è per nulla amichevole ed i toni, già alti, continuano ad infiammarsi in attesa della decisione definitiva che arriverà dagli elettori nel prossimo turno. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it 20 Irno - Costiera Metropolis Martedì 4 Giugno 2013 Operazione ‘Annibale’ Convalidati gli arresti per 5 persone Il 29enne Generoso Roscigno si è dichiarato estraneo ai fatti ed il suo legale ha richiesto l’annullamento dell’obbligo di dimora. Oggi saranno ascoltate le altre sei persone coinvolte Appalti e attentati: la gang fa scena muta Salerno. Sono iniziati ieri mattina gli interrogatori di garanzia (e relativa convalida degli arresti) per i responsabili coinvolti nel blitz ‘Annibale’ condotto dalla Procura di Salerno e dai carabinieri del comando provinciale. In carcere a Salerno è stato interrogato Nello Basile alias ‘o cuozzo o u’ barone, ritenuto il capo della gang dinamitarda. Che faceva attentati per mettere le mani sulla cosa pubblica a Siano. A Fuorni l’accusato di essere l’esponente del clan Cava, difeso dall’avvocato Franco Esposito, non ha risposto alle domande del Gip Emiliana Ascoli. L’avvocato di Basile, una volta letto il lungjissimo faldone di accuse (tremila pagine) valuterà se ricorrere al Tribunale del Riesame. Stessa cosa per Luigi Lamberti , detto ‘Gigino ‘o zingaro’ oppure ‘o mpizz, nato a Cava de’ Tirreni e residente a Pagani, rinchiuso nel carcere di Rimini dove si è avvalso della facoltà di non rispondere. Idem per Gerardo Gerrato che è stato ammanettato a Pesaro dove è attualmente detenuto. Scena muta anche per Antonio Gabola, sianese, detenuto nella casa circondariale di Catanzaro e assistito dall’avvocato Enrico Farano e per Giuseppe Letizia (collante tra i casalesi e la gang di Siano) rinchiuso per altri reati a Sant’Angelo Lombardi e raggiunto da custodia cautelare proprio nel penitenziario del comune dell’Alta Irpinia. Questa mattina, invece, toccherà all’avvocato Samuele Di Filippo (assistito dal legale di fiducia Gaetano D’Ambrosio di Sarno) che è agli arresti domiciliari. A parlare invece, e a dichiararsi estraneo alle accuse, è stato Generoso Roscigno 29enne di Battipaglia ma domiciliato a Siano. L’avvocato di Roscigno, dottoressa Rosaria Corvino, ha chiesto la revoca dell’obbligo di dimora per il suo assistito. Richiesta per la quale il Gip si è riservato di decidere. Oltre all’avvocato Di Filippo, oggi saranno sentiti gli altri coinvolti nel blitz e accusati a vario titolo di essere parte integrante del gruppo malavitoso che, con minacce, intidmidazioni e attentati, voleva mettere le mani sulla cosa pubblica a Siano e in altri comuni del comprensorio. Saranno sentiti Sabato D’Arbenzio, domiciliato a Riccione ma originario di Baiano (Avellino); la 40enne pregiudicata Loredana Amato, nata e residente a Cava de’ Tirreni Nello Basile, Luigi Lamberti, Gerardo Cerrato, Antonio Gabola e Giuseppe Letizia sono stati interrogati in carcere, ma si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Il fatto Il clan riceveva marche da bollo dal direttore di un ufficio postale Antonio Gabola Luigi Lamberti Gerardo Cerrato Generoso Roscigno Aniello Basile Loredana Amato e Fabrizio Fabbri (61 anni) nato in provincia di Pesaro e sempre residente a Riccione e il 56enne Francesco Morrone, al quale è stato imposto l’obbligo di presentazione presso la Polizia Giudiziaria. Per l’accusa la cosca voleva mettere le mani sull’amministrazione locale per gestire direttamente o indirettamente tutte le attività economiche e imprenditoriali, gestire gli appalti e i servizi pubblici. Il blitz è stato eseguito all’alba di venerdì. Mercato S. Severino Il Comune salda gli arretrati al Cstp ma non ricapitalizza Mercato San Severino. Caso Cstp, l’amministrazione comunale di Mercato San Severino fa chiarezza sulla propria situazione nei confronti dell’azienda del trasporto pubblico salernitano. «Il Comune di Mercato San Severino - si legge nella nota diramata - ha saldato tutte le rate arretrate del piano di rientro concordato con l’amministrazione del Cstp. Infatti sono stati effettuati pagamenti per euro 134.199,38 relativi alle rate arretrate. Altra questione, invece, è quella della ricapitalizzazione del consorzio, rispetto alla quale il Comune ritiene che, alla luce delle vigente normativa, non sia possibile procedere. Evidenziata la questione all’amministrazione del Cstp non si sono avute risposte idonee a scongiurare l’ipotesi di incappare in violazioni di legge. Se tali risposte arrivano, si potrà avviare il percorso per riconsiderare la posizione assunta». © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Vietri sul Mare. La vittima sta meglio Coltellate al “Risorgimento” oggi la decisione del giudice Vietri sul Mare. Arriverà in giornata la decisione del gip del Tribunale di Salerno sull’eventuale convalida dell’arresto di Ramon Vollaro, il 20enne di Marina di Vietri che domenica pomeriggio, nei pressi dello stabilimento balneare “Il Risorgimento”, ha colpito con tre fendenti allo stomaco il 19enne, Antonio Salsano (anch’egli residente a Marina di Vietri). Il giovane, dopo aver compiuto il folle gesto, si era dato alla fuga, salvo poi essere rintracciato dai militari nella frazione di Raito dove aveva provato a nascondersi. Al termine dell’interrogatorio - durante il quale Ramon Vollaro si è avvalso della facoltà di non rispondere - il 20enne è stato trasferito presso il carcere di Fuorni nell’attesa che i giudici delineino la sua posizione. Antonio Salsano, invece, è stato ricoverato d’urgenza presso l’ospedale di Cava de’ Tirreni: inizialmente le sue condizioni sembravano alquanto gravi, ma fortunatamente i fendenti non hanno lesionato alcun organo vita- le. I medici si sono riservati una prognosi di 30 giorni, ma le condizioni del 19enne sono nettamente migliorate. Il giovane aveva iniziato a lavorare da pochi giorni presso il noto stabilimento balneare vietrese. Anche domenica pomeriggio Salsano era al lavoro, quando ad un tratto, si è presentato dinanzi il locale Vollaro che gli ha chiesto di uscire per parlare. Nel corso della discussione - legata a motivi sentimentali -, però, qualcosa non è andato per il verso giusto: il 20enne è andato in escandescenza, ha estratto il coltello e ha rifilato tre fendenti allo stomaco al suo “rivale”, prima di darsi alla fuga. re.cro. Siano. Anche Francesco Morrone, indagato nel blitz Annibale, era al corrente che Gerardo Cerrato era in fuga da Siano dopo un attentato, mentre non sapeva che fine avesse fatto Gabola. Così infomava Aniello Basile il 10 ottobre del 2010 affermando che i due si erano allontanati da Siano. “Eh ma dove stai?”, riferisce ad Aniello Basile. La risposta arriva subito: “Sto con mia sorella Daniela”. Ma in realtà proprio Basile voleva sapere dov’era Antonio Gabola. Francesco Morrone: “Sta viaggiando ma non so dove. Va Antonio Gabola”. Aniello Basile lo invita a Castel San Giorgio, a Santa Croce dove sta il tabacchino”. Ma Gabola, prima di darsi alla fuga si era nascosti in un’abitazione di un amico di Cerrato perché braccato dai carabinieri. Era il 14 ottobre del 2010. E allo stesso tempo Gabola si rammaricava col fratello Luigi del comportamento tenuto nei suoi confronti da Gerardo Cerrato e da Aniello Basile dal momento che era prima fuggito ed aveva raggiunto la città di Pesaro da solo, mengtre Aniello Basile lo aveva abbandonato senza alcun sostegno economico, tradendo il legame che li univa. In realtà Gabola lamentava il fatto che Basile non gli aveva dato nessun compenso per l’esecuzione dell’attentato. “Così trattate la fratellanza voi sianesi?- Diceva Antonio Gabola al fratello Luigi- Se non fanno come dico succede il finimondo. Voglio capire il perché di questi atteggiamenti…”. Nel frattempo alcuni componenti del gruppo facevano quattrini con le marche da bollo di dubbia provenienza per le quali Siniscalchi aveva la possibilità di riciclare. Marche da bollo che secondo le intercettazioni sarebbero arrivate da un ufficio postale procurate da un direttore per il quale ci sono indagini in corso. Pellezzano La denuncia dei ‘Gd’: «Non è così il paese che vogliamo» Pellezzano. “Non è questo il paese dove vogliamo vivere”. Il messaggio perentorio arriva dai Giovani Democratici di Pellezzano che hanno voluto lanciare un segnale ai numerosi cittadini presenti sabato scorso all’Auditorium di Coperchia per l’incontro “Le proposte dei Giovani Democratici per un comune a misura di giovani”. “Vogliamo porre l’accento su quelle mancanze del nostro comune che da troppo tempo non vengono prese in considerazione dagli amministratori locali - ha dichiarato il segretario dei Gd di Pellezzano - . Vogliamo che i cittadini reagiscano a questa indifferenza e inizino a prendersi cura del proprio territorio”. Suggestionante ed esaustivo è stato il video-documentario realizzato dal giovane Cristian Adinolfi in cui viene mostrata “la trasfigurazione negativa e il degrado sociale che il comune di Pellezzano ha subito in questi anni”. Una denuncia non fine a se stessa ma che è stata proseguita da una serie di “proposte a misura di giovani”, suggerimenti che i Giovani Democratici considerano necessari per il rilancio sociale e culturale del territorio. Il modello di sviluppo individuato dai Giovani Democratici tocca cinque aree tematiche ben precise: scuola-cultura-sport, ambiente e sostenibilità, politiche sociali, politiche giovanili e promozione territoriale. Un urlo di protesta per far sentire il proprio dissenso su come il comune è stato amministrato fino ad ora. Un’insieme di idee per ritornare a valorizzare la propria terra e la propria cultura. Francesca Capacchione www.metropolisweb.it Cava de’ Tirreni Metropolis Martedì 4 giugno 2013 Marco Senatore attacca il sindaco: «I soldi andavano utilizzati per un fondo sociale» VALENTINO DI DOMENICO CAVA DE’ TIRRENI Continua a far discutere la “Notte greca”, la manifestazione fortemente voluta dal sindaco Marco Galdi dedicata al mondo ellenico, andata in scena sabato sera a Cava de’Tirreni, ottenendo, complice forse anche la pioggia, un modesto successo. Dopo le feroci polemiche che sono rimbalzate anche sui social network nelle settimane scorse, la manifestazione è finita ancora una volta nel mirino del consigliere comunale di Città Unita, Marco Senatore, che accusa l’amministrazione Galdi di aver “sprecato” 15mila euro per la notte ellenica, mentre non ci sono soldi per assicurare le vacanze estive ai diversamente abili. «Le pagine dei giornali locali- si legge in una nota di Marco Senatore- evidenziano la contraddizione e il fallimento dell’amministrazione Galdi. Se da una parte, a caratteri cubitali, si legge “Il Comune taglia le vacanze ai disabili”, e questo per il secondo anno consecutivo, dall’altra, invece, si parla dell’inutile, almeno per i cavesi, “nottata ellenica”, costata alle nostre tasche oltre 15mila euro. Mi chiedo- prosegue Senatore- così come i disabili e i cavesi tutti- perché questi soldi non sono stati utilizzati per la costituzione di un fondo sociale e quindi per far trascorrere ai diversamente abili alcuni giorni di relax al mare? E perché lo stipendio del sindaco dato al popolo greco, non poteva essere messo a disposizione dei tanti poveri cittadini cavesi che non hanno neanche i soldi per un tozzo di pane o per far andare i disabili al mare? La risposta in verità è semplice: o il sindaco ha intenzione di candidarsi in qualche sperduto paese del “Peloponneso”, o, come più probabile, Galdi mira ad una poltrona in Europa a spese e alla faccia dei cavesi, e, soprattutto , al voto dei tanti Greci in Italia, abbandonando Cava e i cavesi al loro triste destino, tradendoli. In entrambi i casi – va giù duro Senatore- Cava e i cavesi si libereranno, finalmente, di questo Sindaco che non riesce a garantire e tutelare le fasce deboli italiani, ma invece si preoccupa di quelli greci. I cavesi- conclude- lo ringraziano e si ricorderanno di lui alle prossima elezioni». ‘Notte greca’ della discordia «Lo spreco di 15mila euro» Ma Galdi difende la kermesse: «È stata una serata magica» Ovviamente, dal canto loro gli organizzatori sostengono che la manifestazione, che dovrebbe rientrare nell’ambito di un ciclo di“Notti della Cultura” dedicate ai Paesi del Mediterraneo e nata dalla collaborazione tra la Città di Cava de’ Tir- reni, il Forum dei Giovani ed il Consorzio Cava Centro Commerciale Naturale, è stata un “successo”.«Canti, opere teatrali, scenografie e poesie hanno costituito il mix perfetto di una notte magica, impreziosita dalle performances di compagnie teatrali, gruppi musicali ed ospiti prestigiosi, che hanno fatto rivivere ai tanti visitatori accorsi gli splendori dell’antica Grecia. Cava – ha spiegato il sindaco Galdi- ha un legame molto forte con la Grecia, pertanto, per la prima edizione di un ciclo di “Notti della Cultura”, abbiamo scelto questo Paese “amico” per raccontare la sua grande tradizione, il suo presente, ma anche e soprattutto il suo futuro». © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Crolla un cornicione a Pregiato Tragedia sfiorata nei minialloggi. Residenti sul piede di guerra Cava de’ Tirreni. Tragedia sfiorata sabato mattina ai minialloggi Iacp di Via Luigi Ferrara, a Pregiato. Dopo le abbondanti piogge cadute nella notte precedente, un grosso pezzo del cornicione si è staccato dalla parete sbriciolandosi a pochi passi dal portone di ingresso del palazzo sito alla scala A del civico 42. Fortunatamente, al momento del crollo nessuno stava transitando in zona, evitando così seri danni a cose e persone. Sul posto, per bonificare l’area e far cadere altro intonaco pericolante, sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco del distaccamento Città di Salerno. I residenti ormai sono sul piede di guerra per la scarsa manutenzione effettuata ai minialloggi, finiti al centro delle polemiche già lo scorso anno, in virtù della decisione dell’amministrazione Galdi di alie- narli per fare cassa. “Ci riserviamo di intraprendere azioni legali nei confronti del comune- ha spiegato Antonio Cassano, residente nei minialloggi di Via Luigi Ferrara- perché non ci sono le condizioni di sicurezza, sono anni che non vengono fatti lavori di manutenzione. Non è la prima volta che succede un crollo di intonaco dall’edificio, ci siamo sempre rivolti al comune, ma fin’ora non è stato mai fatto niente”. A farsi portavoce dei disagi dei residenti dei minialloggi è stato il consigliere comunale di “Solo per Cava”, Enrico Polichetti, il quale più volte ha invitato l’amministrazione comunale ad ascoltare le istanze dei cittadini e di provvedere alla messa in sicurezza degli alloggi. (vdd) Un’immagine della zona del crollo © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web 19 Microcriminalità , arriva la direttiva Lamberti-Murolo Cava de’ Tirreni. Una soluzione al dilagante problema degli extracomunitari a Cava de’ Tirreni: arriva la direttiva degli assessori Vincenzo Lamberti (alla sicurezza) e Marcello Murolo (alla polizia locale) per aumentare la sicurezza nel centro cittadino e nelle aree limitrofe e prevenire reati di microcriminalità legati al sempre maggior numero di immigrati presenti negli ultimi mesi sul territorio comunale. «Considerando che da diversi mesi si registra in città una maggiore presenza di extracomunitari e di persone provenienti da altri territori dedite a varie attività, certamente non lecite – scrivono Lamberti e Murolo – e che contestualmente sono aumentati furti di ogni genere e atti di microcriminalità, al fine di garantire maggiore sicurezza ai nostri concittadini e quindi prevenire situazioni spiacevoli che quotidianamente si verificano si chiede di predisporre un servizio mirato e rigorosamente appiedato lungo il Borgo Porticato e le strade attigue al Centro, presso i principali luoghi di aggregazione comprese ville comunali e giardini pubblici, da potenziare soprattutto nel fine settimana». La soluzione proposta dai due assessori è tra le più semplici e indubbiamente efficaci: intensificare il servizio di sorveglianza rappresenterebbe senz’altro un deterrente nei confronti del vagabondaggio e delle questua molesta, purtroppo il problema sorge laddove al giorno d’oggi più volte cittadini e commercianti hanno lamentato la totale assenza degli agenti della polizia locale nei momenti di maggiore necessità. Giuseppe Ferrara © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web LA PREMIAZIONE L’APPUNTAMENTO NUOTO In Consiglio comunale il conferimento delle Benemerenze ai cittadini metelliani Alla Mediateca Marte i frati cappuccini incontrano per la prima volta la città I giovani della Cavasports protagonisti al prestigioso Trofeo Nicoletti di Riccione Cava de’ Tirreni. Si è tenuto nel pomeriggio di ieri, nella sala consiliare del Palazzo di Città a Cava de’ Tirreni il Consiglio Comunale per il conferimento delle Civiche Benemerenze ai cittadini che hanno illustrato la comunità metelliana per le attività solidaristiche e filantropiche, per le attività sportive, per le scienze, lettere ed arti, per la politica della pubblica amministrazione, per atti di coraggio e per abnegazione civica alla memoria di: don Emilio Papa, signor Antonio Ragone, professor Fernando Salsano; nonché ai cittadini: la professoressa Lucia Avigliano e il ragioniere Gerardo Canora. A conclusione del Consiglio, dopo l’approvazione del regolamento di partecipazione alla Disfida dei Trombonieri - Trofeo “La Pergamena bianca”, si è inoltre svolta la cerimonia pubblica di “Giuramento di Fedeltà” dei Regi Capitanei dei Trombonieri dei Quattro Distretti. gius.ferr. Cava de’ Tirreni. A Cava de’Tirreni per la prima volta, alla Mediateca Marte questa sera i frati cappuccini incontrano la città. Con la testimonianza di Padre Giuseppe Caso, cappuccino della provincia Basilicata-Salerno, da 35 anni missionario nella Repubblica democratica del Congo e la presentazione del libro di Padre Giuseppe Celli «Per eccessivo amore» sarà possibile vivere un momento unico per cogliere il messaggio che i frati cappuccini vogliono trasmettere “scendendo tra la gente. Un’occasione, in cui verranno ribaditi i valori, spesso dimenticati, della fraternità, della gratuità, della condivisione e dell’amore vicendevole. L’iniziativa, promossa da Pax Christi e dall’associazione missionaria “Pietre vive”, testimonia l’impegno di tanti volontari che da anni sostengono iniziative sul territorio cavese, volte all’educazione alla pace e ai diritti umani e al sostegno dei progetti dei frati cappuccini nel Congo. (giufe) Cava de’ Tirreni. Cavasports trionfa al 17° Trofeo di nuoto “Italo Nicoletti”, tenutosi a Riccione lo scorso week-end. Tra tutti i giovanissimi atleti partecipanti si sono fatti notare Francesca Senatore, vincendo il 50 e 100 stile e il 100 farfalla; Roberto Acampora, primo sul 100 stile e 100 dorso; Ludovica Monetta che porta a casa un terzo posto sui 50 e 100 stile; Martina Guglielmelli prima sul 200 misti e seconda sul 100 farfalla; Chiara Pellegrino terza sul 100 rana. «Meglio di cosi non poteva andare – hanno dichiarato l’allenatore Diego De Sio e l’istruttore Paolo Senatore – alleviamo campioni anche noi». Grande soddisfazione anche per i restanti del gruppo Ivan Carucci, Federico Nunziante, Andrea Salsano, Gabriele Carino, Suemy Pagliara, Carmine Pagliara. (g.f.) www.metropolisweb.it 18 Nocera Inferiore Metropolis Martedì 4 Giugno 2013 E’ accusato di concussione e violazioni edilizie insieme con altri 8 tra tecnici e imprenditori A giudizio l’ex assessore Granato ROSARIA FEDERICO NOCERA INFERIORE Concussione, violazione della legge regionale sull’edilizia, falso in atto pubblico: rinviati a giudizio l’ex assessore nocerino all’urbanistica, Paolo Granato, insieme a tecnici comunali, progettisti privati costruttori e proprietario del terreno. Il giudice per le udienze preliminari, Alfonso Scermino ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio del pm ed ha disposto il processo dinanzi ai giudici del primo collegio del tribunale di Nocera Inferiore. Sul banco degli imputati vi saranno Paolo Granato, ex assessore all’Urbanistica Granato, Luigi Canale, architetto nocerino, capo del settore urbanistica del Comune di Nocera all’epoca dei fatti; Giuseppe Amabile, di Nocera Superiore, tecnico responsabile del procedimento incriminato; Antonio Giordano jr, di Cava dei Tirreni, tecnico del Comune; Orazio Crescenzo, di Sarno, proprietario di un terreno in località Fiano, a Nocera Inferiore; Alfonso Robustelli, di Sarno, progettista di parte; Rosario Fimiani di Castel San Giorgio, geologo; Vincenzo Cammarota, costruttore nocerino nipote degli imprenditori Antonio e Vincenzo; Luigi Giordano di Salerno. I fatti per i quali i nove sono stati rinviati a giudizio si sarebbero consumati tra l’aprile e il dicembre del 2006. L’assessore all’Urbanistica Paolo Granato, tra l’aprile e il dicembre di quell’anno, abusando della sua posizione, avrebbe proposto al costruttore nocerino Vincenzo Cammarota l’acquisto, per 215mila euro, di un terreno di 22mila metri quadrati in località Fiano, di Nocera Inferiore. Il terreno risultava essere di proprietà di Orazio Crescenzo , di Sarno il quale era anche in possesso di un permesso a costruire, permesso, secondo la procura nocerina, illegittimo perchè l’appezzamento insiste in piena “zona rossa”, dunque inedificabile. L’assessore Granato, secondo le accuse che gli vengono contestate, avrebbe chiesto, a Cammarota, 15mila euro per la sua opera di intermediazione. Nella vicenda, secondo il pm istigati dall’ex assessore accusato di concussione, sono rimasti coinvolti tutti gli altri indagati. Il tecnico di parte Alfonso Robustelli avrebbe effettuato false attestazioni riguardanti il progetto di edificabilità del terreno, il geologo Era il responsabile dell’urbanistica della giunta Romano e propose l’acquisto di un terreno a Fiano in zona rossa a un imprenditore per una lottizzazione Gli indagati PAOLO GRANATO Nocera Inferiore LUIGI CANALE Nocera Inferiore GIUSEPPE AMABILE Nocera Superiore ANTONIO GIORDANO JR Cava de Tirreni ORAZIO CRESCENZO Sarno ALFONSO ROBUSTELLI Sarno ROSARIO FIMIANI Castel San Giorgio VINCENZO CAMMAROTA Nocera Inferiore LUIGI GIORDANO Salerno Rosario Fimiani avrebbe stilato una falsa relazione tecnica, i tecnici comunali avrebbero commesso falsi in atto pubblico. Una serie di reati, quelli contestati dal pubblico ministero, che ha scoperchiato la vicenda edilizia che riguarda la zona di Fiano, tra l’altro sottoposta a vincolo perchè ricade in quella che viene definita “zona rossa”, dove c’è quindi, divieto assoluto di costruire. Dopo anni di indagini e gli accertamenti delegati alla sezione di polizia del Tribunale di Nocera Inferiore, la settimana scorsa, il Gup Scermino ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio ed ha disposto l’avvio del processo. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web TRIBUNALE DI NOCERA La carenza di organico arriva in Parlamento Nella foto l’ex assessore all’urbanistica di Nocera Inferiore, Paolo Granato NOCERA SUPERIORE- IL PLESSO ASL 60 I sindacati chiedono chiarimenti sulla struttura di Materdomini L’Asl rassicura sulla possibile chiusura del plesso Asl 60 di Materdomini ma i sindacati chiedono maggiori certezze e contestano le criticità elencate dall’azienda tirando piuttosto in ballo tutte le carenze organizzative della struttura di Nocera Superiore. Già qualche tempo fa la segreteria provinciale Uil Fpl di Salerno aveva denunciato l’idea dei dirigenti dell’Asl di chiudere il distretto Materdomini di Nocera Superiore. Una piaga questa che sarebbe davvero difficile da curare visto che si tratta di una struttura sanitaria che copre spazi da Angri a Roccapiemonte ed è divenuta quindi strettamente necessaria. La Cgil, Uil, Nursing-UP e Ugl qualche giorno fa avevano scritto all’Asl ed al manager Antonio Squillante sul caso ‘Materdomini’: “A seguito del trasferimento dell’unico addetto all’ufficio personale di Materdomini, da mesi non si procede ad aggiornare nel terminale il riepilogo mensile della presenze consegnato ai dipendenti con ferie, malattie, mancata timbratura ed altri giustificativi, impedendo, in tal modo, di avere, sia da parte del responsabile che del dipendente, una visione di eventuali criticità e trasparenza. Sempre da mesi, per la totale assenza dell’addetto all’ufficio personale, non è possibile comunicare o annotare allontanamenti per motivi personali o d’ufficio, non vengono recapitate le buste paga, né i buoni pasto” dichiarano i sindacalisti. Inoltre nel comunicato Asl dello scorso 24 maggio si leggevano tutte le criticità della struttura. Oltre a carenze tecniche dell’immobile, il manager Squillante parlava anche degli alti costi del personale dipendente (69 unità). Furiosa la reazione dei sindacati che leggono questa come una scusa per chiudere la struttura: “Di questi lavoratori solo 26 sono distrettuali, mentre le restanti sono sovradistrettuali e diversi operano in strutture allocate altrove. La chiusura dell’ufficio del personale rientra nell’ottica della chiusura del Presidio di Materdomini o è una disfunzione temporanea che si risolve nell’immediatezza?” scrive in particolare Raffaele Di Tullio, dirigente Uil “Si sollecita, ancora una volta, il rilascio di tutti gli atti richiesti inerenti il “Progetto gestione port”” nonché delle eventuali recenti richieste della Direzione Distrettuale 60 di chiusura del Presidio Materdomini”. La struttura sanitaria è quella finita nel mirino dopo le infezioni al port di alcuni pazienti oncologici. Luca Denis Nota © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web “Il problema dell’attuale dotazione organica del Tribunale di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, ha bisogno di risposte immediate; esso è un caso particolare che si inserisce nelle più ampie e generali questioni poste dall’attuazione della riforma della geografia giudiziaria affidata ora al Ministro Cancellieri”. Lo afferma Simone Valiante, deputato salernitano del partito democratico, che ha incontrato oggi su questo specifico tema il Presidente del tribunale, Dott. Catello Marano. “La dotazione organica esistente è insufficiente e va potenziata anche in vista dell’accorpamento con le sezioni distaccate del tribunale di Salerno, Cava de’ Tirreni e Mercato San Severino – aggiunge Valiante - che comporterà l’aumento del carico di lavoro a fronte di un numero di risorse umane, magistrati e personale di cancelleria, lasciato immutato e di un rallentamento delle attività. Nei prossimi giorni - conclude il deputato - porterò all’attenzione del Ministro e della Commissione Giustizia della Camera con un’interrogazione la situazione di questo Tribunale che registra sull’organico un forte squilibrio rispetto ad analoghe sedi giudiziarie e per questo motivo merita di essere corretto alle luce delle sue esigenze oggettive”. Rendiconto 2012 Il 10 giugno consiglio comunale Si terrà il prossimo 10 giugno il consiglio comunale di Nocera Inferiore. All’ordine del giorno il sindaco Manlio Torquato di concerto con il presidente del consiglio comunale, Guido Tafuro hanno inserito importanti argomenti di discussione. Alle ore 10 nell’aula consiliare del comune di parlerà del rendiconto di gestione del 2012. Saranno al vaglio dei consiglieri di maggioranza ed opposizione tutti i documenti circa le spese dell’anno comunale appena trascorso. Allegato anche il parere poco rassicurante dei revisori dei conti del municipio nocerino. Altro argomento caldo il ricorso alla procedura di ri-equilibrio finanziario per riordinare ‘i conti’ del municipio in grave deficit per circa 10 milioni di euro. Inoltre nel corso della seduta del pubblico consesso sarà anche presentato all’assemblea il nuovo schema del programma triennale delle opere pubbliche per il triennio 2013 - 2015. La seduta si terrà lunedì prossimo alle ore 9,30 presso l’aula consiliare del Comune di Nocera Inferiore. www.metropolisweb.it 14 Agro Nocerino Metropolis Martedì 4 Giugno 2013 Agro. I sindacati e gli ex lavoratori dei servizi sociali accusano il coordinamento istituzionale Piano di zona: le 7 domande ai sindaci dell’Agro La denuncia: “Le chiavi dell’ufficio nelle mani del barista, assunzioni clientelari e stipendi arretrati” DOMENICO GRAMAZIO AGRO NOCERINO Agro. Sette domande da porre al sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, all’assessore provinciale alle Politiche sociali, Amilcare Mancusi, e agli altri amministratori dei Comuni interessati - Angri, Castel San Giorgio, Corbara, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Roccapiemonte, San Marzano sul Sarno, Sant’Egidio del Monte Albino, San Valentino Torio, Sarno, Pagani - per fare luce sulla vertenza del Piano di Zona S1. Interrogativi che pesano come macigni quelli posti dagli ex operatori dell’Ambito S1 ieri mattina, nel corso della conferenza stampa organizzata dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil presso la sede confederale della Cgil provinciale a Salerno. “Chiediamo risposte concrete”, ha tuonato Rosa Tenore, portavoce degli ex lavoratori. “Abbiamo le prove, documentali, testimoniali e fotografiche di quanto affermiamo e se nessuno ci darà delle spiegazioni stavolta ci rivolgeremo alle autorità competenti”. Dall’incarico conferito a Gennaro Basile, alle procedure che hanno portato a contrattualizzare i Angri trenta operatori attualmente impiegati passando alla gestione della struttura di via Libroia: “E’ vero che, negli ultimi mesi, le chiavi dell’Ufficio di Piano, quasi sempre, vengono date in custodia al gestore di un bar nelle vicinanze? E’ stato contrattualizzato anche lui”, si chiedono la Tenore e gli altri lavoratori. “Se è vero che la Regione ha accreditato i fondi, perché agli operatori non sono stati liquidati gli otto mesi di stipendio dovuti?”. E poi ancora la questione Basile che tira in ballo anche il sindaco di San Marzano sul Sarno: “Cosimo Annunziata, in un’intervista del 19 maggio scorso, dichiarò che l’incarico conferito a Gennaro Basile è scaduto il 31 dicembre 2012. E’ vero?”. Domande ‘benedette’ dai sindacati di categoria, che ieri hanno ‘trasferito’ la vertenza a Salerno per dare un respiro più provinciale alla vicenda: “Noi vogliamo che queste persone ricevano gli stipendi arretrati e un tavolo di confronto con le istituzioni che hanno letteralmente abbassato la testa”, ha affermato Antonio Capezzuto della Nidil Cgil Salerno. “Non possono non riceverci. Qui si profilano dei comportamenti anti-sindacali”, ha dichiarato Giusy Petitti, segretaria regionale della Felsa Cisl. “Per questo chiediamo alle segreterie confederali di starci vicino. La legge prevede che loro debbano essere ricevuti obbligatoriamente dalle istituzioni competenti. Questa norma non possono aggirarla. Sulla stessa linea anche Pierluigi Estero, rappresentante della Uiltemp salernitana: “Ci tacciano di voler fare campagna elettorale, ma ci stiamo occupando della vertenza da mesi. Questa gente merita rispetto”. E le segreterie confederale, sin da oggi, faranno sentire il proprio appoggio chiedendo di essere convocati dai sindaci del Piano di Zona: “Salvaguardare i livelli occupazionali e la qualità dei servizi è il nostro obiettivo”, ha detto Pasquale Passamano, segretario confederale della Cisl Salerno. “Qui il futuro dei lavoratori non può essere messo in discussione per giochi di campagna elettorale”. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web La denuncia dell’ex presidente della Provincia sul degrado ambientale Mauri attacca Cirielli: “Servono fondi” Il consigliere ‘assenteista’ furioso per i mancati finanziamenti alla città LUCIANO VERDOLIVA ANGRI Mauri attacca decisamente l’ex presidente della Provincia Edmondo Cirielli, dopo l’interrogazione parlamentare prodotta dal parlamentare sulla drammatica situazione di degrado ambientale angrese. Mauri cerca di difendersi attaccando la mancata azione della Provincia sul territorio cittadino quasi a volere distogliere l’attenzione dal drammatico problema: “Non capisco invece la voglia di polemica politica su una vicenda in cui tutti i veri rappresentanti di questo territorio, coloro che dovrebbero difenderlo davvero, potrebbero attivarsi per l’invio di risorse economiche straordinarie. Se Angri vuole dimenticarsi dei prefabbricati, ognuno deve fare la sua parte. E quelli che oggi fanno allarmismo inutile e controproducente farebbero bene a fare qualcosa di concreto per la nostra comunità, alla quale ad ogni elezione vengono a chiedere i voti. Hanno già dimostrato in passato che, una volta eletti, invece di aiutarci, addirittura ci ostacolano. Come quando ci hanno tolto risorse Il caso I progetti non conclusi Tantissimi i finanziamenti che la Provincia non ha più concesso ad Angri. Mauri attacca: “Ci ostacolano” già stanziate nel bilancio della Provincia di Salerno per la ricostruzione del Ponte di Via Fontane e per la bretella pedemontana Angri-Corbara, mandandole nel Cilento”. Proprio il sindaco Mauri, però, in contraddizione con le sue dichiarazioni, è stato ancora protagonista negativo dell’ultima assise provinciale del 13 maggio scorso, dalla quale mancava da alcuni anni, risultando addirittura, recordman di assenze. L’”aparecido” Mauri ha, infatti, votato negativamente contro il bilancio provinciale lanciando i suoi strali all’indirizzo della maggioranza. Una negazione che inevitabilmente ricade sull’intera comunità cittadina, penalizzata anche dalla mancata azione di Mauri come consigliere provinciale. Il suo ostracismo ha irrimediabilmente compromesso la tanto paventata “filiera” istituzionale auspicata proprio dal vivace sindaco durante le sue due ultime campagne elettorali penalizzando proprio il fronte dei lavori pubblici finanziati dalla Provincia. Durante il suo sindacato sono scomparse risorse economiche importanti, quali: il finanziamento del Ponte di Via delle Fontane, la realizzazione del nuovo Palazzetto del Sport di Via Papa Giovanni XXIII e il rallentamento dei lavori per l’ampliamento dei plessi scolastici di Via Adriana e Via Stabia, dove la palestra attende ancora di essere completata, oramai da oltre tre anni, tanti quanto l’attuale durata del sindacato del solare sindaco angrese. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web L’accusa “Caldoro e Aliberti insieme solo per le elezioni ma non per saldare la paga dovuta: chi sono gli assunti?” “Caldoro e Aliberti litigano a suon di carte bollate, ma poi non hanno problemi ad abbracciarsi in pubblico per chiudere la campagna elettorale a Scafati”. E’ pesante l’accusa lanciata da Antonio Capezzuto, segretario della Nidil Cgil provinciale, in merito alle motivazioni politiche che si celano dietro la vertenza del Piano di Zona S1. “Purtroppo queste cose non tutti le sanno perché ci sono delle carte che non escono fuori”, ha affermato il sindacalista della Cgil tirando fuori dalla sua borsa una nota ufficiale. “Questa è una lettera con cui si afferma che non si possono pagare gli stipendi ai lavoratori del Piano di Zona perché i fondi non arrivano dalla Regione. Poi però lo stesso Aliberti non ha problemi a condividere il palco con il governatore, Stefano Caldoro, per chiudere insieme a Scafati la campagna elettorale. Ma a che gioco stiamo giocando? Si scherza sulla pelle dei lavoratori e questo è inaccettabile”. Parole dure anche da Pierluigi Estero della Uiltemp: “C’è una mancanza di trasparenza sui nuovi assunti. Non si sa chi sono e dove sono residente”, ha detto l’esponente della Uil facendo intendere che dietro il nuovo reclutamento ci siano delle ragioni prettamente legate alle ultime elezioni. “Noi eravamo di Cava de’ Tirreni e Poggiomarino e, quindi, fuori dal bacino elettorale del Piano di Zona. Per questo c’hanno mandato via”, ha tuonato una lavoratrice. “Purtroppo per loro noi abbiamo sostenuto un concorso, per titoli e colloqui, alla luce del sole per conquistare quel posto che ora ci è stato tolto. E’ una vergogna”. Infine l’appello di Giusy Petitti della Cisl: “Chiediamo al sindaco capofila Aliberti, in nome della trasparenza, di rendere pubblici i nomi degli assunti sulla rete. E’ un diritto sacrosanto di tutti sapere la verità”. (do.gra.) Sarno Corteo contro la sosta a pagamento, occupata per 2 ore la sala consiliare: “Vogliamo le dimissioni del sindaco” Scarsa la partecipazione alla manifestazione di protesta per dire ‘no’ al piano parcheggi a pagamento approvato ed iniziato nel Comune di Sarno. I commercianti avrebbero dovuto consegnare le chiavi al palazzo di città ma il corteo è andato avanti per le strade cittadine fino all’occupazione dell’aula consiliare con la richiesta più volte reiterata di dimissioni del sindaco Amilcare Mancusi. Il primo cittadino è accusato di dietrofront: aveva promesso la sospensione del piano e la rimodulazione considerando le tariffe secondo gli esercenti troppo alte e la difficoltà di avere abbonamenti a cifre accettabili. La giustificazione del sindaco Mancusi era stata: “Ho deciso di non firmare la sospensione del Piano Parcheggi per altri 30 giorno. Non posso esporre il nostro Ente e la Città a rischi economici e legali insostenibili”. Ma neppure questo aveva calmato le acque. Poco soddisfatto della manifestazione, Giuseppe Esposito presidente Confcommercio di Sarno: “Prendo atto della poca partecipazione dei commercianti che spesso mi accusano di fare poco per questa problematica. Noi siamo scesi in piazza e ci abbiamo messo la faccia: posso anche prendere in considerazione l’idea di dimettermi e lasciare tutto così sul piano parcheggi a pagamento”. A fine corteo poi i manifestanti hanno occupato per due ore l’aula consiliare del Comune. Assente il sindaco Amilcare Mancusi. Durante l’assemblea, tre consiglieri di minoranza ovvero Raffaele Franco, Roberto Robustelli e Massimiliano Tresca, nonchè uno della maggioranza, Giuseppe Esposito, hanno chiesto al Prefetto di Salerno di sospendere il piano per motivi di ordine pubblico. Inoltre i consiglieri del Pd e di Sel hanno chiesto di poter partecipare alle 10 di stamattina all’incontro, già programmato, tra il sindaco di Sarno Mancusi e la ditta Multyservices circa eventuali modifiche al piano di sosta. www.metropolisweb.it Salerno Metropolis Martedì 4 Giugno 2013 11 Dura lettera dei direttori di Dipartimento dell’ospedale contro il Rettore dell’Università “Pasquino sta mortificando il Ruggi” LUCA MARRAZZO SALERNO I direttori di Dipartimento del Ruggi d’Aragona a muso duro contro Pasquino: “Le sue ‘incursioni’ nuociono gravemente alla salute e all’immagine dell’Azienda”. Con una lettera inviata al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al ministro dell’Università, Maria Chiara Carrozza, al presidente della Campania, Stefano Caldoro, al subcommissario, Mario Morlacco, all’assessore all’Università della Campania, Guido Trombetti, al sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca e al presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno, Bruno Ravera, i direttori di Dipartimento di via San Leonardo hanno condannato il numero uno dell’Ateneo di Salerno, ritenendo “ingiusto che il rettore Pasquino continui a penalizzare e mortificare quanti invece silenziosamente hanno operato ed operano per costruire un comune percorso di modelli assistenziali”. Le parole al vetriolo a firma dei direttori Giancarlo Accarino, Giovanni Babino, Dario Caputo, Giuseppe Di Benedetto, Angelo Massari, Giuseppe Perillo, Antonino Valente, hanno colpito duramente Pasquino: “Ricordi il rettore che atteggiamenti punitivi - mascherati da pseudo esigenze amministrative - nei confronti della classe medica ospedaliera non rappresentano certo il modo migliore per favorire l’integrazione”. Il riferimento è facilmente ascrivibile alla questione della revoca del contratto di De Benedetto, motivata dall’università con l’obbligo di dover seguire le procedure concorsuali per l’individuazione dei docenti della facoltà, mentre prima, non essendo questa ancora nata, il contratto era stato affidato esternamente. “Chiediamo, quindi, al Rettore Pasquino di mantenere nella correttezza il rapporto con l’Azienda, eliminando colorazioni e toni che non appartengono a chi opera in sanità ma neppure nell’Università”. Immediata la replica di Pasquino: “Si vuole negare la facoltà di Medicina, è tutto frutto di egocentrismi interni all’ospedale e in minima parte anche all’Università. Ma noi lotteremo contro lo spettro di Gioacchino Murat”. Elvira Lenzi ha preso l’impegno già questa mattina di inviare una delibera per l’assunzione a tempo determinato di infermieri, si pensa a 16 unità, verranno stabilizzati 12 comandati, più altri 4 che verranno scelti dalle graduatorie, Interpellato il ministro Lorenzin: “Penalizza chi opera con dovere nella struttura” La replica stizzita: “Non consentiremo a nessuno di diventare un novello Murat” IL CASO Lettera aperta con duro attacco a Pasquino da parte dei direttori di Dipartimento del Ruggi verranno ripristinate le relazioni sindacali e dopo l’esito del Tar del 6 giugno, le Rsu verranno nuovamente convocate per affrontare l’emergenza estiva ed è stata garantita la fruizione delle ferie estive. La mattina di ieri, invece, ha visto esponenti politici di ogni colore in via San Leonardo condannare lo scontro istituzionale che sta affondando l’Azienda salernitana. “La regionalizzazione della sanità è la grande fesseria del centrosinistra”, ha attaccato il senatore 5 Stelle, Andrea Cioffi, “il bisticcio è il classico gioco di potere”. “All’incontro in Regione con le Rsu abbiamo proposto che ci sia anche Morlacco”, spiega l’altro senatore 5 Stelle, Bartolomeo Pepe. “La vicenda dimostra l’incapacità della politica. Pen- siamo a forme più eclatanti di protesta”, attacca Dario Barbirotti del Pd. “Abbassare le bandiere politiche. La destra smettesse di essere arrogante a Salerno e serva a Napoli”. Nella serata i commenti dal esponenti politici e sindacali: “Sottoporremo la questione al ministro Lorenzin”, tuona Michele Ragosta, deputato Sel. “Chiediamo alla presidenza del Consiglio dei Ministri che intervenga per mettere fine alla vicenda”, le parole ferme di Giovanni Giudice, responsabile provinciale Cisal Salerno. “Auspicano che dall’incontro in programma a Napoli possano giungere risposte immediate sulla Direzione dell’Azienda”, afferma Matteo Buono, della Cisl © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Scambio di accuse Napolicentrismo? Per M5S non esiste. Landolfi ironico Salerno. Il napolicentrismo non è mai esistito, il senatore Andrea Cioffi ieri alla conferenza stampa delle Rsu del Ruggi ha voluto precisare le affermazioni di alcuni componenti dei sindacati: “Non credo che esista. L’ho sempre sentito dire dal sindaco, ma per me non esiste”. Immediata la replica di Peppe Natella, della Uil: “Sono i numeri a dirlo, c’è una diversità di trattamento”. Sottile, invece, la frecciatina di Nicola Landolfi, segretario provinciale del Pd, al M5S: “Dobbiamo creare movimento per agire. Il tempo delle parole è finito. Non siamo come quei movimento artificiali”, sfida che Cioffi, però, ha preferito non raccogliere, lasciando il campo alle questioni del Ruggi. Con una lettera ironica indirizzata a Caldoro, dove i sindacati ‘ringraziano’ il presidente della Regione della sua attenzione al territorio salernitano, auspicano che se questi sono i risultati “lo imploriamo di non interessarsi”. Toni ironici anche nei confronti dei sindaci, da Salerno a Cava, a San Severino e Ravello, “per il loro sodale La crisi dei trasporti Cstp, spunta un socio privato I sindacati: “Chiarezza o fine” Salerno. Spunta un socio privato per il Cstp? Domani gli enti sono chiamati in assemblea a Piazza Luciani, il patto dei sindacati con l’azienda: “se i soci deliberano la ricapitalizzazione i lavoratori sono pronti ad altri 4 mesi di cassintegrazione, se non mantengono impegni salta l’accordo”. Intanto ieri mattina l’incontro con l’assessore provinciale Cuozzo, resta negativa la previsione dei prossimi 5 mesi del commissario Nigro: “senza nuovi flussi l’attività si interrompe”. Sembrerebbe esserci un’azienda privata interessata al trasporto pubblico che offre il Cstp. E’ questa l’indiscrezione che trapela dalla Provincia, sono da delineare le modalità di entrata di questa nuova società nelle quote del Cstp. Ad esempio, per un’ipotetica acquisizione di quote si dovrebbe avviare una gara aperta trattandosi di un’azienda pubblica. Ieri pomeriggio, intanto, incontro informale tra gli enti proprietari del Cstp, un summit necessario per capire lo stato e le intenzioni di tutti gli enti sul tema ricapitalizzazione. A noi al momento interessano 3 cose –dice il sindacalista Ugl Carmine Rubino – la sopravvivenza del Cstp, uscire dallo stato di liquidazione potendo accedere agli ammortizzatori sociali tipo ‘contratti di solidarietà’ e il mantenimento del livello occupazionale” (Marco Rarità). www.metropolisweb.it 10 Salerno Metropolis Martedì 4 Giugno 2013 Nessun imprenditore si è presentato per l’acquisto dello storico pastificio: un nuovo bando a settembre Antonio Amato, deserta la doppia asta Prorogato di tre mesi alla Dicado di Di Martino il fitto del ramo d’azienda Salerno. Nessuna offerta è giunta ieri mattina presso il Tribunale Fallimentare di via Papio a Salerno per l’acquisizione dell’ex pastificio Antonio Amato. Prorogato di tre mesi il fitto del ramo d’azienda all’imprenditore gragnanese Giuseppe Di Martino titolare della società Dicado che da quasi un anno (al prezzo di circa 640mila euro) gestisce lo storico opificio che prima del crac era di proprietà della famiglia Amato. Per una nuova asta si dovrà attendere settembre con un ribasso del prezzo di partenza che resta da stabilire. Due sedute, ieri mattina, entrambe andate deserte nonostante un calo per l’acquisto di quasi due milioni di euro: ventinove e centomila euro a fronte dei trentuno di partenza tra la prima e la seconda. E da ieri pomeriggio nel bando (affidato al curatore Luigi Amendola) è stato inserito ufficialmente anche il passaggio di proprietà dei macchinari acquistati in leasing (per circa 800mila euro) al nuovo acquirente. Ancora una delusione, quindi in via Papio, presso la sede del tribunale fallimentare, dove nella mattinata di ieri erano presenti una quindicina di operai. Ma ancora una volta è andata completamente deserta l’asta per vendere quello che una volta era il vero Gara senza acquirenti nonostante un ribasso di due milioni di euro: a rischio c’è il diritto di prelazione Nel bando inserito anche il passaggio dei macchinari Il forfait Il grande assente di ieri mattina in via Papio è stato proprio Giuseppe Di Martino, che con la sua Dicado gestisce il pastificio Amato: ora rischia di perdere il diritto di prelazione sull’acquisto dell’opificio di via Tiberio Claudio Felice fiore all’occhiello della città di Salerno. Nessuna proposta sul tavolo del giudice Jachia. Neanche quella dell’attuale gestione Di Martino. In molti già avevano intuito che sarebbe andata così e ciò che è accaduto è stata semplicemente una conferma: troppo alta la posta e così anche il quarto bando non è andato meglio dei precedenti e nessun gruppo ha presentato un’offerta per acquistare lo stabilimento di via Tiberio Claudio Felice affidato alla Dicado, la società controllata dall’imprenditore Giuseppe Di Martino di Gragnano. Il grande assente di ieri è stato proprio lui. L’attuale gestore ha infatti un diritto di prelazione sull’acquisto, ma ha preferito non partecipare all’asta perchè secondo le sue stesse dicharazioni rilasciate poco dopo la pubblicazione di questo bando riteneva troppo alto il valore per l’acquisizione dell’azienda salernitana. Per questo il Tribunale Fallimentare salernitano ed il curatore avevano per la prima volta puntato su un bando che prevedeva due fasi. Una prima con partenza da 31 milioni e nel caso fosse andata deserta una seconda possibilità a 29 e cento mila euro. Ma nessuna delle due ha ricevuto proposte. Ora il pastifico per tre mesi sarà ancora gestito da Di Martino che potrebbe ottenere un’ulteriore proroga dal giudice Giorgio Jachia di altri tre mesi. Non prima di settembre verrà inoltre realizzato un nuovo bando per la vendita dello stabilimento che presumibilmente dovrà prevedere un prezzo più basso. Una proroga che allunga di altri tre mesi anche i contratti dei 26 operai che Giuseppe Di Martino sta facendo lavorare nello stabilimento Amato. Se non dovessero presentarsi offerte, il giudice delegato Giorgio Jachia potrebbe anche concedere una proroga di tre mesi a Di Martino. Ma a quel punto, e con un nuovo bando, il pastaio di Gragnano perderebbe il diritto di prelazione che ancora ha sull’acquisizione dello storico opificio di via Claudio Tiberio Felice nella zona Industriale di Salerno. Tanta delusione, invece, tra gli operai per i quali l’unica possibilità resta quella di essere richiamati a lavorare da chi compra il pastifico, dove attualmente solo in 29 su 119 hanno trovato collocazione. (re.cro.). © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it Salerno Metropolis Martedì 4 Giugno 2013 9 Tra i casi che saranno presi in esame quelli di Del Rio a Reggio Emilia e Zanonato a Padova Decadenza di De Luca, Consiglio diviso ANTONIO ROMA SALERNO Si inizia già il prossimo giovedì, con il presidente della commissione “Statuto e Regolamenti”, che ha posto all’ordine del giorno la verifica dell’incompatibilità del sindaco De Luca. In pratica, non si è preso tempo, con il mese di Giugno che è chiamato a registrare una serie di sedute di commissioni a tema, proprio per verificare le incompatibilità contestate alla luce della Legge 148/2011 ma anche per lo stesso decreto legislativo numero 39 e tutte le altre normative burocratiche a tema. Ma sull’avvio del procedimento ci sono diverse identità di pensiero, visto che un gruppo di consiglieri sarebbe anche pronto a dilatare lo stesso procedimento per l’exit strategy di De Luca, forse dimenticando l’esigenza dello stesso sindaco di accertare la propria decadenza entro i termini dei due anni, sei mesi ed un giorno. Solo in tali condizioni, il Tuel prevede l’eventuale terzo mandato per un sindaco, con lo stesso che potrebbe essere considerato un paracadute in caso d’incredibili tornado a livello nazionale. Di certo, i tempi al momento si starebbero stringendo, con il presidente del Consiglio, Antonio D’Alessio chiamato a convocare entro il prossimo 30 giugno la convocazione del Consiglio comunale, il primo in tema di decadenza. Con lo stesso che potrebbe essere celebrato a luglio, e al termine di un lungo mese di studio. Già perchè saranno valutati anche i recenti casi di decadenza e, nel dettaglio, quelli dei sindaci Del Rio a Reggio Emilia e Zanonato a Padova, di molto simili alla problematica di De Luca. Tre casi, il cui mandato ministeriale è giunto non per elezione diretta, e quindi candidatura dei sindaci in questione, ma in seguito ad incarichi esterni. In buona sostanza, dunque, non sarà preso in considerazione il caso di Cirielli alla Provincia dello scorso settembre, visto che le cause sono sostanzialmente differenti. “Siamo pronti a verificare con attenzione tutti i casi. - afferma il presidente D’Alessio - Un argomento su cui possono intervenire tutti i commissari e portare le proprie deduzioni sulla materia. Di certo, sarà svolto il tutto nei tempi previsti, con i risultati che saranno comunicati nella prossima seduta di Consiglio comunale che sarà convocata entro il 30 giugno”. Roba da avvocati, dunque, con i legali presenti nel Consiglio comunale che sono già pronti all’attenta valutazione della problematica. Antonio Cammarota, Anna Ferrazzano, Emiliano Torre, Luciano Provenza, Un gruppo di consiglieri vorrebbe dilatare il procedimento per l’incompatibilità Giovedì prevista in sede di commissione la prima seduta di valutazione sul tema Le tappe CONTESTAZIONE Il Consiglio formalizza le cause accertate delle incompatibilità di cariche al sindaco De Luca OSSERVAZIONI Ma anche deduzioni del sindaco alle cause di incompatibilità o nel caso alla rimozione della stessa DELIBERAZIONE Formalizzazione della decadenza e passaggio del mandato al “sindaco facente funzione” Ora si rischia di arrivare in Tribunale Gagliano-Celano, volano gli stracci Adinolfi e Celano starebbero valutando di adire alle vie legali nei confronti del presidente della commissione consiliare “Trasparenza”, Salvatore Gagliano. L’oggetto del contendere le presunte incompatibilità dei due consiglieri da presidente di EcoAmbiente e dal Cda dell’aeroporto di Salerno. Incarichi che, tra l’altro, i due consiglieri hanno annunciato di lasciare nella settimana in corso rispondendo così all’invito dello stesso Gagliano. Per il presidente Gagliano, comunque, la settimana non è iniziata sotto i migliori auspici, visto che è stato notificato il ricorso in Cassazione per una querela, del 2011, di Luigi Provenza nei suoi confronti ma anche di Alessandro Ferrara. MERCATO IMMOBILIARE IN CRISI Case: la Fiaip presenta undici proposte per rilanciare il settore Salerno. La Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) ha lanciato un manifesto contenente 11 proposte per il rilancio del settore immobiliare proponendo all’attenzione del Governo e dei politici, fra cui lo stesso vice ministro De Luca. Proposte che hanno trovato concorde lo stesso De Luca, soprattutto su temi particolarmente cari e ricorrenti. “In Italia si vive sempre nel campo della materia e dell’antimateria. - ha affermato De Luca - Insomma, per ogni settore regolare ve n’è un altro nello stesso campo irregolare. Per uscirne fuori da questa palude abbiamo due strade importanti da percorrere. La prima è quella di reperire risorse, con la necessità di capitalizzare i risparmi per avviare gli investimenti. A questo va aggiunto che dobbiamo tagliare la spesa pubblica improduttiva. Questo ci porterebbe ad un risparmio di alemno 10 miliardi sugli 800 di debito. Altro punto dolente è la sburocratizzazione, con l’Italia che resta il Paese con i maggiori controlli al Mondo ma anche con il maggior tasso di abusivismo. Purtroppo il nostro Paese si segnala anche per una certa precarietà politica. Ora c’è bisogno di serietà e meno di ideologia, ed è questo che ha bisogno l’Italia”. Ad illustrare i numeri della crisi del settore è stato il presidente nazionale Fiaip, Paolo Righi. “Il nostro Paese vanta un certo capitalismo popolare, visto che il 79% della popolazione è proprietaria di immobili e nel settore vi lavorano 80 comparti industriali. Il problema è che l’Italia è anche il paese con l’aumento maggiore degli estimi catastali a cui si aggiungono qualcosa come almeno 8-10 tasse sulle abitazioni. Ne basterebbero appena 3 - comunale, regionale, nazionale - per migliorare la situazione. Se poi ci aggiungiamo anche l’avvento della Tares, si arriva alla conclusione che l’Italia diventa il Paese con le tasse più alte nel Mondo”. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Horace Di Carlo, Angelo Caramanno e lo stesso presidente Antonio D’Alessio. Di questi, ben 5 (Cammarota, Torre, Provenza, Di Carlo e Caramanno) sono commissari della commissione in questione, con possibilità di voto durante la stessa. Gli altri, possono parteciparvi ma senza poter esprimere pareri decisivi. Ma non è detto che tutta la valutazione possa esaurirsi tranquillamente nel chiuso della stessa commissione, visto che non è escluso nelle ipotesi di avvalersi anche di figure esterne al Consiglio comunale per le opportune valutazioni nel merito. Un passo, però, che potrebbe portare ad una dilatazione dei tempi, con la discussione finale a rischiare di essere rinviata. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Si amplia la maggioranza Anna Ferrazzano vicina a “Campania Libera” Salerno. Anna Ferrazzano sempre più vicina al sindaco De Luca. La prima antagonista del sindaco nella sua rielezione del 2011 sta per diventare una sua alleata, con l’ex capogruppo del Pdl che, dalle prossime sedute consiliari, potrebbe annunciare il passaggio alla maggioranza. Per la Ferrazzano ci sarebbe posto in “Campania Libera”, con gli stessi passi che sarebbero cadenzati con attenzione, e secondo delle precise direttive. Anche se non può sfuggire la sua firma di avvallo al rinvio del punto sull’incompatibilità di De Luca dello scorso Consiglio comunale. Sul fronte dell’opposizione, infatti, sono state in due ad appoggiare l’ordine del giorno proposto dalla maggioranza, con la stessa Ferrazzano che ha potuto contare anche sull’apporto di Pakj Memoli. Non solo, con la stessa Ferrazzano che ha evitato anche di votare sul conto consuntivo 2012, lasciando temporaneamente la seduta. Azioni strategiche, anche in previsione della tornata elettorale che potrebbe celebrarsi il prossimo anno, e con le quota rosa destinate ad aumentare, con la Ferrazzano a candidarsi per la rielezione. Il vice ministro su Fb “Eliminare le spese pubbliche improduttive” “Solo per la cassa integrazione in deroga e la prima rata dell’Imu bisogna recuperare 4 miliardi di euro; se decidiamo di non aumentare l’Iva, altri 2 miliardi di euro. La coperta è corta, bisogna decidersi a recuperare dalla spesa pubblica improduttiva eliminando le Province e riducendo funzioni di Comuni e tutte le istituzioni pubbliche”. Un concetto espresso la mattina all’incontro con i delegati alla Fiaip e ripreso sulla sua pagina personale di Facebook. Il vice ministro De Luca detta i tempi del risparmio e del reperimento delle risorse condannando le Province. Movimento 5 Stelle Tofalo, restituisce 11mila euro Angelo Tofalo, deputato salernitano del Movimento 5 Stelle è pronto a restituire 11.528, 50 euro della sua diaria parlamentare relativa al bimestre marzo-aprile. Conti alla mano, Tofalo ha effettuato le opportune differenze fra entrate ed uscite, partendo da un totale ricevuto al netto delle imposte di 19.274 euro. Entrate che prevedono: l’indennità parlamentare, la diaria, il rimborso delle spese esercizio di mandato ed il rimborso delle spese di viaggio. Allo stesso tempo, il netto delle uscite è di 7.745,5 euro, comprensive di: indennità parlamentare, diaria e spese per collaboratori e telefoni. www.metropolisweb.it 8 Salerno Metropolis Martedì 4 Giugno 2013 Saranno impegnati 200 fra bambini e ragazzi dei 10 centri di aggregazione giovanile salernitani Via alla operazione “Spiagge pulite” Domani a Torrione parte la 26a edizione della manifestazione ambientale di Legambiente Scalo merci MARIATERESA LAGANA’ SALERNO “Io ci sono, vieni anche tu” è l’invito lanciato alla cittadinanza dal centro servizi per il volontariato Sodalis, in collaborazione con Legambiente, i Centri di Aggregazione Minorile e la Centrale del Latte, per la 26ª edizione di “Spiagge e fondali puliti”. Protagonisti dell’importante gesto collettivo di volontariato ambientale saranno circa 200 bambini e ragazzi tra i 6 e i 18 anni di 10 centri di aggregazione del salernitano. Mercoledì 5 giugno alle 15: 30 i ragazzi, con i volontari dei centri e di Legambiente e di tutti i cittadini che vorranno partecipare, si sono dati appuntamento sulla spiaggia di fronte al Forte La Carnale, armati di buste, rastrelli e guanti, per pulire tre spiagge del litorale di Torrione. Alla conferenza stampa, tenutasi ieri presso la sede Sodalis, Gianluca De Martino, presidente del Circolo Legambiente, ha dichiarato: “tale iniziativa è importante per far nascere nei cittadini una maggiore tutela e affezione nei confronti del mare e del nostro territorio. Il mare è una risorsa, soprattutto per una città marittima come la nostra”. Diego Leone, membro del comitato esecutivo di La presentazione Si rafforza l’asse con Amburgo La Gallozzi Container si assicura altri 100 scali annuali dalla Hapag Sodalis, con entusiasmo ha affermato: “Con questa e altre iniziative vogliamo educare i minori a una cittadinanza attiva e alla tutela ambientale, dal momento che essi saranno gli adulti e i cittadini del futuro. Questo, infatti, è solo un piccolo tassello; la campagna di sensibilizzazione culminerà in autunno con un progetto rivolto agli alunni delle scuole superiori”. Valeria De Simone, referente dei centri di aggregazione, ha attestato i benefici che tale esperienza di volontariato avrà sui bambini: “Sentiranno propria la loro città. Molti di questi bambini, a causa delle loro situazioni familiari, vivono chiusi in piccoli ambienti e non hanno consapevolezza del contesto sociale. Pulire le spiagge permetterà loro di sviluppare un comportamento critico e un rispetto verso l’ambiente che li circonda. Già abbiamo avuto un ottimo riscontro con la creazione di un orto e con i laboratori di riciclo svolti nelle ore pomeridiane”. “Le spiagge sono un bene comune che va difeso e un diritto per tutti. La campagna permetterà non solo di avere spiagge pulite, ma di diffondere civiltà e rispetto nei cittadini e di far nascere delle giovani sentinelle ”, ha concluso Alfredo Orientale, responsabile del progetto. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Previsto l’arrivo di altri 31mila crocieristi in città Salerno è sempre più meta turistica De Luca: ‘E’ un miracolo economico’ FRANCESCA CASO SALERNO La città di Salerno è nuovamente protagonista in termini di turismo, valorizzazione delle risorse e riprogettazione dell’area urbana. Nella mattinata di ieri, presso il Comune di Salerno, è stata presentata la stagione crocieristica 2013 della Royal Carribbean. Il Presidente Autorità Portuale di Salerno, Andrea Annunziata, ha voluto sottolineare che la città di Salerno sarà protagonista in prima persona di una stagione crocieristica che prenderà in considerazione l’intero 2013 e che certamente vedrà un progressivo miglioramento dell’economia del territorio. “Un miracolo economico” lo ha definito il Sindaco Vincenzo De Luca, Vice Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Evidenziando le ulteriori possibilità di business per la città, il Sindaco ha voluto porre l’accento sulla concretizzazione di un progetto che ha come obiettivo la realizzazione di una città del turismo. Un obiettivo che ha già mostrato dei risultati concreti se si considera che c’è stato un forte ampliamento dei progetti crocieristici che hanno visto protagonista proprio la città di Salerno. “Abbiamo attuato uno straordinario programma di trasformazione urbana che valorizza la risorsa mare con scelte progettuali di alta qua- lità.- ha affermato De Luca - I turisti giungono in un contesto di grande bellezza storica, artistica, ambientale che possono godersi in totale sicurezza insieme ai prodotti dell’artigianato e dell’enogastronomia”. Il sindaco De Luca ha voluto, alla fine del suo intervento, ribadire che il nostro territorio è una delle Salerno porta del Mediterraneo Previsti altri 15 scali nel porto salernitano punte di diamante della penisola in merito allo sviluppo e al movimento turistico. Questa crescita avutasi negli ultimi anni porta anche la firma delle luci d’artista. La città, come afferma Vincenzo De Luca, ha stretto un protocollo d’intesa con Bruxelles che esporrà, in occasione delle prossime festività, una delle opere d’autore della nostra città. Intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della stagione crocieristica firmata Royal Caribbean anche John Tercek, Vice President Commercial Developement RCL Cruises. “Se prima era solo un punto di passaggio – afferma John Tercek- oggi ci si vuole concentrare sulla città in particolare”. Illustrando i progressi della compagnia e i numerosi investimenti attuati ed in programma sul territorio, il Vice Presidente ha voluto sottolineare la sua soddisfazione per i risultati raggiunti e per il successo che la Royal Caribbean ha riscontrato sul territorio Campano. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Salerno. Si rafforza l’asse operativo marino fra Salerno e Amburgo. Giungono, dunque importanti novità al Salerno Container Terminal del gruppo Gallozzi, che riesce a concludere un nuovo accordo operativo con la tedesca Hapag Lloyd, fondata ad Amburgo nel 1847 ed oggi uno dei maggiori global carrier dello shipping internazionale: 150 navi full container, cinque milioni di teus trasportati all’anno, 6.900 dipendenti in 114 nazioni, 90 servizi di linea. Si consolida così il rapporto di collaborazione tra le due società, nato dieci anni fa grazie agli scali settimanali del servizio transatlantico tra il porto di Salerno e quelli del Canada e al collegamento con l’Hub di Cagliari per le rotte verso l’Estremo Oriente e le Americhe. La Hapag Lloyd, soddisfatta dalle positive performance operative e commerciali di SCT, rilancia le attività nello scalo con due nuovi servizi full container, entrambi a cadenza settimanale, che vedono Salerno al centro degli interessi della Linea in sud Italia. Con la prima partenza del prossimo 5 giugno della nave “Jpo Pisces” sarà dato il via agli scali settimanali di un importante nuovo servizio transatlantico, che collegherà Salerno con diversi porti degli Stati Uniti e del Messico: Port Everglades, Veracruz, Altamira, Houston, New Orleans, gli scali intercontinentali in calendario. Saranno impiegate navi full container di 269 metri di lunghezza, 41.000 tonnellate di stazza e 4.500 contenitori di portata. Il servizio sarà operato congiuntamente con le compagnie Hamburg Sud e CMA. A metà giugno sarà poi avviato il nuovo servizio full container intra Mediterraneo, sempre a cadenza settimanale, che collegherà con navi da 1.200 contenitori di portata, il porto di Salerno con quelli della Turchia e dell’Egitto di Alessandria, Damietta, Port Said, Mersina, Izmir. Con i due nuovi approdi settimanali la Hapag Lloyd assicurerà al porto di Salerno lo scalo di 100 navi aggiuntive all’anno, che si aggiungono ai 50 approdi già effettuati dal servizio Canada. Un accordo che si preannuncia più che proficuo per il territorio salernitano, con la soddisfazione che è più che palpabile. “Non posso che manifestare grande soddisfazione” - ha affermato il presidente di SCT e Gallozzi Group, Agostino Gallozzi - “Soprattutto per le nuove acquisizioni di linee che sono state operate. Ci sarà un incremento di linee e di traffico container, per le quali il nostro gruppo ha assunto negli anni una grande specializzazione. La conferma di Hapag Lloyd giunge a pochi giorni di distanza dall’accordo definito con la Linea Messina. Stimiamo che Hapag Lloyd, con i due nuovi servizi, possa a regime movimentare circa 25.000 teus in aggiunta ai traffici attuali già consolidati. E’ la conferma della grande vitalità che il nostro gruppo ed il porto di Salerno sono capaci di esprimere, nonostante i tempi che attraversiamo, nel settore cargo dei traffici marittimi e portuali. Ma anche la conferma della grande professionalità che in questa © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it Salerno Metropolis Martedì 4 Giugno 2013 L’uomo voleva far saltare in aria la sala giochi perchè esasperato e tradito dal fratello Play-Mall, la verità di Gennatiempo Nel locale avrebbe investito tutti i suoi risparmi e poi sarebbe stato messo in minoranza Salerno. Aveva tentato di far esplodere il Play-Mall Arechi in via Antonio Amato (zona Industriale) con cinquecento litri di benzina: questa mattina, presso il carcere di Fuorni, dovrebbe arrivare la convalida degli arresti con rito direttissimo per il 54enne Claudio Gennatiempo, ex amministratore della società che gestisce la sala giochi salernitana. Al Pm Marco Colamici dovrà rispondere di detenzione di porto abusivo d’armi, tentativo d’incendio e detenzione di materiale infiammabile. Ai poliziotti domenica ha detto che voleva far saltare in aria la Play-Mall Arechi perchè si sentiva esasperato. Gennatiempo era amministratore della società di famiglia nella quale avrebbe investito tutti i suoi risparmi fino a quando il fratello Bruno gli avrebbe chiesto di fare un cambio dell’assetto societario per sostituirlo a capo dell’azienda. A quel punto con un aumento di capitale il fratello Bruno, con il quale c’è un contenzioso A PASTENA Insieme a un minore stavano scassinando la saracinesca di un bar in via Gaeta: presi dai carabinieri Salerno. Tentano di entrare all’interno di un bar in via Gaeta (traversa di via Posidonia) a Pastena per rubare il danaro dalle slot machine: in manette Stefano Maisto, 25enne salernitano e Alfredo D’Andria di Pontecagnano anche lui 25 anni. Un complice minorenne è stato denunciato a piede libero. Il blitz è stato messo a segno nella nottata di domenica dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo agli ordini del capitano Iervolino che hanno arrestato i due giovani colti in flagranza. I due, infatti, tentavano di forzare la saracinesca di un noto bar nel quartiere di Pastena. I militari, impegnati in una serie sul capitale ingente e sull’attività redditizia del locale. Ma la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe stato il fatto di essersi sentito tradito dal fratello Bruno. Di qui la molla che stava per scatenare la follia de 54enne che, domenica mattina, ‘armato’ di taniche di benzina contenenti un quantitativo che sfiora i 500 litri, aveva tentato di far saltare in aria il locale da lui amministrato fino al febbraio scorso. Rin- Le foto Stamattina la convalida dell’arresto dopo il tentativo di far esplodere il suo ex locale con 500 litri di benzina La ‘vendetta’ Claudio Gennatiempo voleva far saltare in aria la Play-Mall Arechi con 500 litri di benzina per vendetta contro il fratello Bruno col quale esiste anche un contenzioso civile, Bruno avrebbe cercato di farlo diventare socio minoritario per estrometterlo dalla società. Disperato per essere stato raggirato e tradito dal fratello probabilmente ha avuto una reazione che avrebbe portato all’insano gesto se non fossero intervenuti gli agenti della Polizia, sezione Volanti. Solo questa mattina, quando Claudio Gennatiempo, difeso dall’avvocato Giovanni Chiarito, renderà le sue dichiarazioni al giudice si saprà cosa abbia fatto scattare la molla. Di lui raccontano che è una persona normale e che non soffre di disturbi particolari e non ha mai avuto problemi con la legge. Tuttavia, la disputa è venuta in suo possesso anche una pistola calibro 7,65 con proiettili nel caricatore. Tutto l’occorrente per l’insano gesto era stato scoperto dagli agenti della polizia all’interno della Megane Scenic su cui viaggiava un 54enne salernitano. Accecato dalla rabbia e convinto di farsi giustizia, aveva caricato in Ai domiciliari Stefano Maisto e Alfredo D’Andria, denunciato il complice Tentano di rubare soldi dalle slot: in manette due 25enne salernitani Tentato furto in un bar in via Gaeta a Pastena: due arresti e una denuncia di controlli, hanno notato dei movimenti sospetti nei pressi di alcuni esercizi pubblici che si affacciano su via Gaeta. Dopo un iniziale momento di esitazione, i tre giovani notati in precedenza, giunti a bordo di una Fiat Punto poi parcheggiata nelle vicinanze, ritenendo di avere campo libero sono passati all’azione. In particolare, Maisto e D’Andria, muniti di attrezzi da scasso, hanno iniziato a forzare la saracinesca del bar mirando verosimilmente al denaro contenuto all’interno delle slot machines e della macchinetta cambiamonete installati all’interno del locale, mentre il terzo è rimasto ad attenderli nell’autovettura anche con compiti di avviso in caso di arrivo delle forze dell’ordine. L’intervento dei militari ha immobilizzato i due scassinatori all’opera e bloccato il giovane a bordo dell’autovettura che aveva accennato un tentativo di fuga. Stefano Maisto e Alfredo D’Andria sono stati arrestati mentre il minore V.C. è stato deferito in stato di libertà ed affidato ai genitori. I due ladri sono stati collocati in regime di arresti domiciliari su disposione dell’autoritò giudiziaria di competenza. Sono stati posti in sequestro sia le attrezzature da scasso utilizzate che l’autovettura su cui viaggiavano i tre giovani in quanto sprovvista di copertura assicurativa (re.cro.). © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Iniziativa ‘Poliziotto per amico’ Polizia di Stato e Unicef, un concorso per le scuole Salerno. Si è svolta ieri mattina a Salerno, nella sala azzurra della Prefettura, alla presenza del Prefetto Gerarda Maria Pantalone, del Questore Antonio De Iesu e del suo Portavoce Rossana Trimarco, nonché di Ketty Volpe, Esperta Miur - Supporto Autonomia Scolastica Usr Campania Ufficio XV Salerno, la cerimonia di consegna dei premi legati al concorso basato sul tema “Forza/ fragilità: solo punti di vista”, indetto dalla Polizia in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, università e ricerca (Miur) e l’Unicef. L’iniziativa s’inserisce nell’ambito del progetto di educazione alla legalità “Il poliziotto un amico in più”, giunto quest’anno alla tredicesima edizione, al quale han- no aderito 37 questure tra cui Salerno, dove il concorso è stato realizzato a cura di Adriana Ligrone, funzionario dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Questura e da Pietro Senatore, Sostituto Commissario della Polizia di Stato. La cultura della legalità, il rispetto dei diritti umani, la tolleranza, la solidarietà sono i valori che il progetto vuole diffondere e sviluppare tra i giovani, valori fondamentali per la società di oggi e del futuro. sono stati premiati: Alessandro Diograzia, Classe VB - Scuola Primaria Direzione Didattica Statale I Circolo di Scafati - Per la categoria “Arti figurative e tecniche varie”; Antonio Morrone, Classe IIIA - Scuola Primaria “V. Giudice” Istituto Scolastico I Circolo di Eboli - Per la categoria “Opere Letterarie”; Istituto Comprensivo di Buccino Scuola Secondaria di I grado - Per la categoria “Opere Letterarie”; Istituto Comprensivo S. Antonio di Pontecagnano Scuola d’Infanzia di Picciola - Per la categoria “Arti figurative e tecniche varie”; Istituto Comprensivo S. Antonio di Pontecagnano Scuola Secondaria di I grado - Per la categoria “Tecniche multimediali e cinetelevisive”; Liceo Statale “Regina Margherita” di Salerno Scuola Secondaria di II grado - Per la categoria “Tecniche multimediali e cinetelevisive”. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Un momento della manifestazione 7 macchina taniche di benzina contenente 500 litri di liquido infiammabile, si è portato con sè una pistola calibro 7,65 cercando di mettere la parola fine a quella che lui riteneva un’ingiustizia. Ma non è riuscito nell’opera perchè fermato dagli agenti della Polizia. Fermato, Claudio Gennatiempo si è rivolto agli agenti con fare alterato. I poliziotti si sono insospettiti ed hanno iniziato a perquisire l’auto: così, all’interno della macchina è stata trovata una pistola calibro 7,65 e relativo munizionamento dopodiché da un’ispezione del veicolo sotto alcune coperte è stato rinvenuto un ingente quantitativo di materiale infiammabile all’interno di numerosi contenitori di plastica. Dagli immediati accertamenti i poliziotti sono riusciti ad intuire che l’uomo di lì a poco avrebbe commesso un insano gesto che lui stesso poco dopo ha ammesso: era sua intenzione, infatti, distruggere con un incendio il locale (domenica mattina chiuso) di cui fino a febbraio era stato amministratore.Nel corso della perquisizione effettuata presso la sua casa sono state rinvenute altre armi per il cui possesso il 54enne dovrà fornire spiegazioni isnieme alla calibro 7,65 trovata rinvenuta nella sua auto. (re.cro.). © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Allontanati 20 rom Accattonaggio e bivacco: blitz dei vigili urbani Salerno. Blitz dei vigili urbani per debellare il fenomeno del bivacco, legato sempre anche al fenomeno dell’accattonaggio molesto: ieri mattina alle prime ore dell’alba i caschi bianchi hanno fermato e controllato circa 20 persone: due, di nazionalità rumena, sono stati colti ad effettuare l’attività abusiva di parcheggiatore; oltre ad essere stati contravvenzionati con sanzione amministrativa, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria perchè inottemperanti all’ordinanza del sindaco ed emesso foglio di via ad uno per 3 anni, all’altro per 1, a non fare ritorno nel territorio del comune di Salerno. Altri dodici sono stati controllati in via La Gatta in una vera e propria baraccopoli, con ricoveri in legno e tende con all’interno materassi, coperte, fornellini e masserizie varie: denunciati per invasione di terreni ed è stato emesso, per ognuno, foglio di via per anni 2 a non far ritorno a Salerno. Intervento grazie alla denuncia dei cittadini (re.cro.). www.metropolisweb.it 6 Salerno Il caso Morte alla clinica del Sole Salerno Metropolis Martedì 4 Giugno 2013 Ieri la perizia sul corpicino: indagini anche sulla cartella clinica e gli accertamenti effettuati fino all’ora del decesso di Giuseppe Caranese. Sessanta giorni per i risultati Bimbo morto, autopsia sul neonato ROSARIA FEDERICO SALERNO Salerno. Tre giorni di vita e uno strano decesso: i periti dovranno accertare le cause della morte di Giuseppe Caranese, il bimbo trovato morto nella culla del nido della clinica del Sole la mattina del 30 maggio scorso. Ieri mattina, il pm Elena Guarino ha conferito ai medici Adamo Maiese e Beatrice Lo Pardo la perizia autoptica sul piccolo neonato. che è stata effettuata in giornata all’ospedale Ruggi d’Aragona. Sospetti sulla cartella clinica, annotazioni, il tempo intercorso tra il ritrovamento del bimbo e l’avviso alle autorità competenti della morte e le cause del decesso: sono tutti aspetti che dovranno chiarire gli inquirenti per spiegare la morte del piccolo Giuseppe. I giovanissimi genitori del neonato Piero Caranese e Rosalba Capuano, originari di Avellino, assistiti dall’avvocato Lucio Basco hanno nominato come medico di fiducia il dottore Gerardo Citro, mentre i cinque medici indagati - assistiti dall’avvocato Marcello Giani - hanno dato mandato al medico legale Gaetano Amatruda per assistere all’autopsia che è stata effettuata ieri. La perizia che dovrebbe essere depositata entro 60 giorni dovrebbe spiegare le cause della morte del bambino, nato il 27 maggio scorso nella clinica del Sole e che - insieme alla mamma - avrebbe dovuto lasciare la struttura sanitaria proprio il giorno della morte. Ieri mattina, i periti hanno visionato la cartella clinica del bimbo, gli accertamenti effettuati dalla nascita fino alla notte del decesso. Pare che al neonato fosse stato fatto un prelievo verso le 4 del mattino del 30 maggio scorso, ma nella cartella clinica quell’esame non sarebbe stato annotato. La morte del piccolo - secondo la testimonianza dei medici del nido - sarebbe stata scoperta verso le 5 del mattino, ma solo più tardi sono stati allertati i carabinieri e la Procura. Per la morte del piccolo Giuseppe, il pm Elena Guarino ha iscritto nel registro degli indagati cinque persone: GIacomo Del Giudice, Annaluca Zambrano, Martino Aquaro, Luisa Loro e Paola De Feo. La perizia autoptica dovrà accertare se il decesso fosse inevitabile e ci si trova dinanzi alla classica morte bianca, oppure, il neonato fosse affetto da una patologia congenita della Cinque i medici finiti nel registro degli indagati per omicidio colposo: il piccolo sarebbe stato dimesso il giorno della tragedia insieme a mamma Rosalba quale i dottori non si sarebbero accorti. I periti nominati dalla Procura, il medico legale e la specialista in pediatria, dovranno sciogliere i nodi di questa vicenda e rispondere ai quesiti formulati dalla Procura. Esami approfonditi saranno effettuati anche sugli organi del bambino. Il 30 maggio scorso, il piccolo e la mamma sarebbero stati dimessi dalla clinica per tornare a casa e la tragedia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. La giovane cop- pia avellinese che già presagiva un futuro sereno e felice con il proprio bambino sta vivendo un’immane tragedia. Vogliono sapere perchè e come è morto quel primo figlio vissuto solo tre giorni. La perizia sarà depositata entro sessanta giorni dai periti, solo dopo la Procura potrà trarre delle conclusioni sulle cause della morte e su eventuali responsabilità per colpa medica dei cinque indagati. La morte di Giuseppe Caranese era avvenuta ad un giorno di distanza da un al- tro strano decesso nella stessa clinica. Un bambino mai nato, morto nel grembo della sua mamma dopo che i medici avevano consigliato alla partoriente di ritornare dopo qualche giorno in clinica. Anche su questo caso è stato aperto un fascicolo d’inchiesta, affidato al pm Maurizio Cardea che aveva disposto l’autopsia sul feto e accertamenti tecnici sulla mamma del bambino. Il caso Coltellate a Sant’Eustachio Franceschiello resta in carcere: si cercano i suoi complici © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web La tragedia La Procura dovrà accertare le cause della morte di Giuseppe Caranese, il neonato morto il 30 maggio scorso nella clinica del Sole di Salerno dopo tre giorni di vita Processo Due Torri Contesa in aula sui file sequestrati Mister Citarella in aula a ottobre I file sequestrati nello studio di Rino Citarella potrebbero essere una delle prove chiave del processo Due Torri: la loro acquisizione tra le prove dell’accusa è al centro di una contesa tra Procura e difesa. Tutto si gioca sulla circostanza dell’irripetibilità dell’accertamento disposto dalla Procura senza dare avviso ai difensori degli allora indagati. Ieri pomeriggio, ha deposto - dinanzi ai giudici della seconda sezione del tribunale di Salerno - il tecnico Gianluca Ferro, nominato dalla Dda di Salerno per estrapolare i file dai computer sequestrati nell’ufficio di Nocera Inferiore di Gennaro Citarella. Da quei file che contenevano conteggi, quote di partecipazione, nomi e divisioni di appalti pubblici furono estrapolati dai tecnici nominati dalla Procura senza che vi fosse l’avviso ai difensori. Per la difesa è una prova irripetibile viziata e quindi non può entrare nel processo. Per la Procura, invece, quel passaggio tecnico non ha mutato i file e quindi può essere ripetuta in altre occasioni. A spiegare il meccanismo utilizzato per visionare i file è stato il tecnico Gianluca Ferro che ha anche spiegato - su domanda del pm Rosa Volpe che il procedimento non ha provocato mutamenti ai file estrapolati e quindi potrebbe essere ripetuto. Il pm e i giudici - nonostante le proteste del collegio difensivo - hanno poi scelto di non sentie l’altro tecnico citato come teste che ha partecipato a questo accertamento tecnico. I giudici del secondo collegio dovranno nei prossimi mesi esprimersi sull’ammissibilità della prova e sciogliere la riserva. I file sono una delle prove principali dalle quali partì la procura per dare avvio all’inchiesta denominata Due Torri. Nella prossima udienza prevista ad ottobre, la Procura citerà Giovanni Citarella che sarà sentito come imputato di procedimento connesso. Cinque gli imputati che sono rimasti nel processo in corso dinanzi ai giudici del secondo collegio del tribunale di Salerno, ormai tutti liberi: gli imprenditori Luigi Di Sarli, Eduardo Sale e Giovanni Botta, insieme ai due funzionari della Provincia di Salerno Francesco Pio De Luca e Raffaele Orefice. (ro. fe.) © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Salerno. Nessuna difesa, nessuna spiegazione per quella lite nella quale hanno rischiato di morire Mario e Fabio Apicella, i due vicini di casa. Antonio Franceschelli, il 23enne del quartiere Sant’Eustachio arrestato la scorsa settimana per duplice tentato omicidio, resta in carcere. Lo ha stabilito il Gip dopo la convalida dell’arresto di ieri mattina, alla presenza del suo legale Michele Tedesco. E proprio mentre si consolidano le accuse nei confronti del 23enne, ragazzo atletico con l’esperienza del karateca, gli agenti della Squadra mobile cercano di chiudere il cerchio intorno ad altri complici del giovane condomino di via Cupa Parisi. Le indagini non sono ancora concluse. Anzi. Secondo gli inquirenti, Antonio Franceschelli non era l’unico ad essere armato di coltello. L’aggressione a Mario Apicella, 65enne, e al figlio 32enne, sarebbe stata brutale. Il pm Elena Guarino aveva disposto un accertamento medico legale per verificare la natura delle ferite e stabilire se a colpire i due sia stata la stessa arma. Le ferite inflitte all’anziano all’addome gli avevano provocato gravi ferite per le quali era stato disposto il ricovero nel reparto di rianimazione. Mentre meno gravi sono le condizioni dell’altro ferito. Secondo gli inquirenti, sarebbero stati utilizzati più coltelli e quindi ad aggredire i due ci sarebbero altre persone, probabilmente dello stesso condominio. Non sono ancora chiare le ragioni per le quali si era arrivati allo scontro accesissimo nel palazzo del quartiere S. Eustachio. Sicuramente vecchi rancori tra gruppi familiari, esplosi per una banalità. A far convergere i sospetti su Antonio Franceschiello erano state le testimonianze raccolte dagli agenti della Squadra Mobile nel corso delle indagini. I due feriti, nonostante fossero stati interrogati dagli inquirenti, non avevano voluto riferire particolari per identificare gli aggressori. In questo clima di omertà gli agenti erano riusciti ad arrestare il 23enne e - attraverso indagini e testimonianze - cercano di individuare gli altri responsabili dell’aggressione. Mario Apicella, l’uomo ridotto in fin di vita, è il fratello di un uomo ucciso in un agguato di camorra. La situazione nel condominio di via Cupa Parisi, nel quartiere S. Eustachio non è certo tranquilla. Franceschiello resta in carcere, mentre potrebbero essere individuati presto i suoi complici. (r. f.) © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it Attualità Metropolis Martedì 4 Giugno 2013 3 L’azienda irpina di Elio Graziano che per conto delle FS era addetta alla scoibentazione dei vagoni Amianto, sequestrata l’Isochimica scatta l’accusa di omicidio colposo Ex operaio di Casale regala la sua tuta al pg Guariniello Avellino. Svolta nella vicenda dell’ Isochimica di Avellino, l’azienda di Elio Graziano che per conto delle Ferrovie dello Stato era addetta alla scoibentazione dei vagoni e carrozze ferroviarie. Il procuratore di Avellino, Rosario Cantelmo, ha disposto il sequestro, in via d’urgenza, dell’intera area. Nel registro degli indagati sono state iscritte 24 persone. Le ultime verifiche hanno accertato lo stato di “ammaloramento” degli oltre 500 cubi di cemento-amianto friabile illecitamente smaltiti dal 1983 al 1988. Il sequestro è stato eseguito dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato. L’intera area si trova a Borgo Ferrovia, poco distante dal nucleo industriale e vicinissima al centro della città. Gli esami disposti dal procuratore Cantelmo hanno accertato la “generale inidoneità a trattenere le fibre di amianto, la cui dispersione espone a concreto pericolo l’incolumità di un numero indeterminato di persone”. In una nota, la stessa Procura, che ha trasmesso gli atti al Gip del tribunale di Avellino per la convalida del sequestro, fa sapere, che i reati contestati alle persone indagate fanno riferimento al concorso in disastro ambientale doloso e cooperazione colposa in disastro ambientale. Ulteriori indagini sono in corso nei confronti di persone allo stato non identificate per accertare eventuali coinvolgimenti e responsabilità nella mancata atttività di bonifica e emessa in sicurezza dello smaltimento e dell’area. Il magistrato Ventiquattro persone iscritte nel registro degli indagati per il disastro ambientale che ha causato la morte di 10 operai per asbestosi Una vecchia foto di Elio Graziano; sopra, l’Isochimica ha anche nominato il sindaco pro-tempore di Avellino custode giudiziario dell’area con l’autorizzazione ad accedere per l’esecuzione degli interventi urgenti di messa in sicurezza, tesi ad impedire l’ulteriore propagazione delle fibre di amianto e il conseguente peggioramento della situazione ambientale. Un altro filone delle indagini, riguarda la morte di dieci ex operai dell’Isochimica per patologie derivanti dalla esposizione ad amianto e alle lesione in danno di altri lavoratori: i reati ipotizzati sono quelli di rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Il provvedimento di Cantelmo, che arriva nelle stesse ore in cui il tribunale di Torino ha confermato e aggravato le pene e i risarcimenti per i proprietari dell’Eternit di Casale Monferrato, è stato accolto con soddisfazione dal comitato costituito dagli ex operai Isochimica e dalle loro famiglie che da anni si battono per accertare responsabilità mai venute alla luce e per ottenere salvaguardie sanitarie. C’é anche l’ipotesi di omicidio colposo nell’inchiesta coordinata dal Procuratore capo di Avellino, Rosario Cantelmo. Il reato di omicidio colposo, a carico di persone in via di identificazione, fa riferimento alla morte di dieci ex operai dell’azienda di Elio Graziano (per la maggior parte salernitani) che scoibentava carrozze ferroviarie a poche centinaia di metri dal popoloso quartiere avellinese di Borgo Ferrovia, colpiti da patologie polmonari e cerebrali derivanti dalla esposizione all’amianto. Altri reati ipotizzati sono quelli di rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, dalla cui assenza dipenderebbero i casi conclamati di asbestosi riscontrati in numerosi ex operai. www.metropolisweb.it user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.10.61 Martedì 4 giugno 2013 Cilento/Vallo di Diano Il Mattino Il Cilento 47 Il caso Caos rifiuti non si sblocca la gestione teimportanti per il territorio. Ma sembra che non siano ancora pronti a farlo». Se per fine mese i comuni non saranno in grado di decidere, interverrà la Provincia. «Siamo pronti ad un assunzionediresponsabilità-diceBellacosa - affidando la gestione temporaCarmela Santi nea dei rifiuti ad Ecoambiente SalerVALLO DELLA LUCANIA. Nulla di fatto. I no. Non possiamo lasciare il problesindaci del Cilento non sono ancora ma in mano ai cittadini e ai lavoratori, riusciti a trovare un’intesa sulla futura che rischiano di ritrovarsi dal primo gestione del ciclo integrato dei rifiuti. lugliosenzaundatoredi lavoro,esenLe posizioni discordanti, sono emerse zachi sipreoccupi di gestireil ciclo dei tutte, durante il vertice svolto ieri mat- rifiuti». Ecoambiente potrebbe subentrare tina a Vallo della Lucania, con l’assessoreprovincialeall’ambienteAdriano anche per un periodo transitorio, con la proposta di trasferire la proprietà Bellacosa. I tempi però stringono. Dal primo della società provinciale ai comuni. I luglio ogni competenza passerà dalla sindaci del Cilento non ci stanno però Provincia ai comuni e in mancanza di adesserebacchettatiedefiniti«impreun accordo il Cilento potrebbe ritro- parati».Icomunipiùgrandi(Vallodelvarsi, in piena stagione estiva, con i ri- la Lucania, Agropoli, Ascea, Centola e fiuti in strada. C’è quindi l’esigenza di Camerota)sonoprontiadaffidareilciindividuare nell’immediato, chi e co- clodei rifiuti ad una «rigenerata» Yele. me si occuperà della raccolta e smalti- «Abbiamo già avuto diversi incontri mento rifiuti, nei 49 comuni Cilentani dice il sindaco di Vallo della Lucania, AntonioAloia -ènecessaria al momento di competenza sul territorio Cilentano una del Corisa 4 e della Yele. La gestione comune del ciclo situazione è ancora di gran- I tempi integrato dei rifiuti. Ci sono de incertezza. Bellacosa tuttiglistrumentiperpoter«C’èpurtroppo-diceBellofare.Dobbiamocontinualacosa - una mancanza di accusa determinazione da parte «Si facciamo re su questa strada per non commettere lo stesso errodei sindaci, mi dispiace dir- subito re che ci ha portati a perdelo, ma ormaisiamo allepor- le scelte re qualche anno fa l’Asl 3. Il te di una modifica del sisteterritorio deve restare unito ma di gestione del ciclo dei necessarie inunambitoterritorialeottirifiuti, e i sindaci devono as- al territorio» male». solutamenteassumerescel- I sindaci non si accordano e si allunga l’ombra di una possibile emergenza Le ricchezze Il fagiolo bianco, un «bene» da proteggere Petrolio a Casalbuono il Comune si oppone «Contrati alle ricerche la via per lo sviluppo va da un’altra parte» Pasquale Sorrentino In piena estate Il Cilento potrebbe ritrovarsi con i rifiuti in strada Aloia ha quindi lanciato la suaproposta: «Convocheremo entrò sette giorni un tavolo tecnico per elaborare un piano industriale da presentare a tutti i sindaci, tenendo conto dei dipendentichedovrannoessereassorbiti da questa rinnovata Yele. Allo stesso tempo va elaborato un piano per acquisire le quote della Yele da parte dei comuni». Presenti all’incontro anche gli operai del Corisa 4, in attesa di co- noscere il loro futuro. Non sono mancatiimomentiditensione.Ipiccolicomunihannoaccusatoicentripiùgrandi di «non essere in grado di arrivare ad una decisone». Andrea Salati, sindaco di Gioi Cilento e presidente dell’unione dei comuni Valle dell’Alento ha proposto per i suoi comuni «una gestione autonoma dei rifiuti». © RIPRODUZIONE RISERVATA San Giovanni a Piro L’udienza preliminare fissata per il prossimo 26 giugno Abusi edilizi a Scario, Laino a giudizio L’accusa: ha omesso di far demolire strutture fuorilegge Antonietta Nicodemo SAN GIOVANNI A PIRO Nuovi grattacapi giudiziari per il responsabiledell’ufficiotecnicodelcomunediSanGiovanni a Piro. Sull’architetto Raffaele Laino piove una nuova richiesta di rinvio a giudizio per abuso d’ufficio. L’udienza preliminare è stata fissata al 26 giugno davanti al giudice ElisabettaGarzodeltribunalediVallo della Lucania. I fatti sono legati ad una inchiesta condottadaicarabinierisuabu- si edilizi accertati nel noto centro salernitano, che con la sua frazione Scario affaccia sul Golfo di Policastro. Secondo gli inquirenti il dipendente comunale ha omesso di adottare l’ordinanza di demolizione delle strutture fuorilegge ubicate inlocalitàCerretoaSanGiovanni a Piro capoluogo. «Opere realizzate da Fortunato Beati, genitore – scrive ilpubblicoministero–Valeria Palmieri - dell’assessore all’urbanistica dello stesso comune, di cui il Laino – continuailmagistrato–aveva contezza in quanto comunicateglidallalocalestazionedei carabinieri il2settembre 2012, procurando Agropoli «By night, orari più lunghi il weekend fino alle tre» Ernesto Rocco AGROPOLI. Prolungare la dif- fusionedellamusicaneilocali pubblici per favorire il turismo. A proporlo è l’associazione Camelot, in vista dell’estate. L’obiettivo è incentivare, in piena crisi, il turismo giovanile basato sulla movida, ostacolato dai regolamentiche limitanola diffusione dall’una di notte. «Le comitive di studenti - spieganodallaCamelot-stannodecidendo la meta delle proprie vacanze e chiedono relax e divertimento. Agropoli ètralepreferite,perilsuomare bandiera blu, e per i tanti locali di tendenza, di strutturericettiveeluoghidiinteresse culturale a pochi chilome- La proposta Invogliare l’affluenza di giovani in città tri di distanza. L’unico problema,cheostacolal’affluenza di giovani, è la limitazione alla musica per i locali, che non attira di certo un pubblicocheviveesidivertesoprattutto di notte». Ecco, allora, te nel comune di San Giovanni a Piro si è ritrovato iscritto nel registro degli indagati per abuso d’ufficio e recentemente anche per turbativa d’asta, per fatti legati a presunti appalti truccati. «Anche per quanto riguardalavicendasulfabbricato di Fortunato Beati siamosolonellafasepremilitare. Sono convinto – afferma fiducioso l’avvocato Rocco Colicigno – che anche in questo caso Laino ne uscirà indenne. Fino oggi sono almeno sei i casi in cui la fase preliminare è terminata con una sentenza di proscioglimentoperilmioassistito». intenzionalmenteuningiusto vantaggio patrimoniale a Fortunato Beati che in tal modo conservava la proprietà delle opere abusive». La struttura finita sotto inchiesta è un fabbricato realizzato in una zona panoramicache,secondogliinquirenti,sarebbeprivadelleautorizzazioni necessarie. Per questa ragione ne fu disposto il sequestro a cui sarebbedovutaseguirel’ordinanza di demolizione firmata dal responsabile dell’ufficio tecnico e che l’architetto Laino non ha mai emesso. Non è la prima volta che il noto professionista si trovaa fare i conti con la giustizia.Inpiùinchiestecondot- lapropostalanciatadall’associazione: per piano bar, spettacoliartistici,culturaliediintrattenimento danzante, il limite orario dovrebbe essere fissato all’1.30 dal lunedì al giovedìeladomenica,perun massimodidue divoltea settimana, mentre andrebbe prolungato fino alle 3 nei weekend. Per le discoteche all’aperto, invece, il limite orario è le 2 di notte, prolungato fino alle 4 il venerdì ed il sabato. I limiti acustici verrebberostabilitiinmodograduale, in base all’orario: da 65 decibel fino mezzanotte a 55 decibel negli orari successivi. «Simili parametri - spiega il presidente della Camelot,GiovanniBasile-sonostati utilizzati da altri Comuni chepuntanoallacrescitaturistica. Agropoli avrebbe enormi benefici adottando un regolamento che tenga conto delle esigenze dei giovani». © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA giungere anche l’autorizzazione alla riapertura dell’ex statale di Rizzico. In breve VALLO DELLA LUCANIA PISCIOTTA Fondi a rischio per tre comuni Riapre l’ex statale chiusa per frana Dopo due mesi di chiusura al traffico torna ad essere transitabile l’ex strada statale 447, nel centro di Pisciotta, in via Foresta. La strada, chiusa dopo una frana, è ora percorribile in senso di marcia alternato. L’apertura è stata consentita dalla demolizione controllata di un’abitazione in via Foresta. Novità anche sulla frana a Rizzico. La strada è stata nuovamente asfaltata per rendere di nuovo percorribile il tratto tra Pisciotta ed Ascea, fondamentale per il settore turistico. A breve dovrebbe Rischia di essere revocato il finanziamento di quasi 150 mila euro se la Comunità Montana Gelbison e Cervati non provvederà alla redazione del Piano di Assestamento Forestale per i comuni di Vallo della Lucania, Cannalonga e Novi Velia. La minaccia, dalla Regione Campania, è in una nota che lo scorso 3 maggio l’ente sovracomunale ha inviato all’ente montano. Ad oggi sono state inviate tre bozze alla Regione, tutte respinte. Nel caso di non risposta in tempi brevi la Regione «è pronta a richiedere indietro il finanziamento erogato». CASALBUONO. «No al petrolio, no ai colossi invasori». Il Comune risponde in modo secco e unanime alla richiestadiAppennineEnergy spa di effettuare studi per ricerca di idrocarburi nel territorio. Se il no appariva ovvio dopo le dichiarazioni degli amministratori, c’è da sottolineare la serie di ragioni contro la ricerca di petrolio per cui il Consiglio ha deliberato per il no. «Il Comune di Casalbuono -è scritto nelledelibera -da anni si sta spendendo per sostenereunosviluppoche siidentificaconquelloruraleintegrato,ovveropuntando su agricoltura, turismo sostenibile, artigianato tradizionale e piccolo commercio». Occorre in questo caso aggiungere che il Comune di Casalbuno sta puntando da tempo e con successo su un prodotto: il fagiolo bianco. «Bisogna avere la piena consapevolezza - continuano gli amministratori - che il Vallo di Dianocostituisceunarisorsadigranderilievo,strategicaperiltipodisviluppoipo- tizzato, e, come tale, necessariamentedasalvaguardare da tutto ciò che compromette la bellezza e il valore delle peculiari risorse presenti». Quindi l’attacco al petrolio a difesa del territorio. «L’oro nero non è assolutamente sinonimo di sviluppo. I sindaci del comprensoriosonotutticontrariaisondaggieallaeventuale successiva estrazione del petrolionell’ambitodelVallodiDiano,senzaalcunaincertezzaeperplessità,rifiutandoapriorilalogicadella colonizzazione da parte dei «grandi colossi», interessati solo ad introdursi nel Vallo di Diano in virtù delle risorse che se ne possono trarre, senza apportarealcun beneficio concreto al territorio, né in termini disviluppo,nésulpianooccupazionale. Negli ultimi anniilVallodiDianohabeneficiato di cospicue risorse finanziarie ai fini dello sviluppolocale,chesièritenuto orientare verso l’ambiente e la valorizzazione dellepeculiarità delterritorio». Quindi la conclusione: «Bisogna dire no al petrolioperché il Vallodi Diano, così com’è, è troppo prezioso per farlo «scalfire» da operazioni avulse e distruttive». © RIPRODUZIONE RISERVATA Albanella «Sequestri all’avvocato procedure non definite» In merito al sequestro sui conti e sui beni operato dalla guardia di finanza di Battipaglia, a caricodell’avvocatoMarioManzo, il suo avvocato difensore Federico Conte ha precisato che: «A carico dell’avvocato Manzoèincorsounaccertamento tributario, non ancora concluso, essendo ancora incorsopressol’Agenziadelle Entrate la verifica dei dati oggetto del Processo Verbale di Constatazione redatto dai finanzieri. Un accertamento basato su criteri presuntivi adintegrazionee rettifica, dei quali il Manzo ha giàpresentatocopiosadocumentazionecontabileebancaria.Allostatodunque,sulla base di una mera ipotesi tributaria, non si può affermare che Manzo sia un evasore. Solo con l’avviso di accertamentodell’Agenziadelle Entrate si avrà l’indicazionedefinitivadel redditopresuntamente evaso e l’eventuale superamento della soglia di rilevanza penale». «In particolare - sottolinea il legale - affermare che avrebbe costituitounTrust(nell’interesse della propria unica figlia) per sottrarre i propri guadagni al fisco è tecnica- ALBANELLA. Composite IL_MATTINO - SALERNO - 47 - 04/06/13 ---- Time: 03/06/13 23:34 mentesbagliato,oltrecheingiusto sotto il profilo morale». «Come è noto, l’istituto giuridico in questione è stato importato dalla tradizione anglosassone a garanzia e trasparenza per la gestione di beni e risorse, e non si sottraeall’accertamentopenalistico» - conclude il legale, precisando che «per l’avvocato Manzo, proprietario di un avviato studio che garantisce ogni anno allo Stato un importante gettito erariale e alla Cassa Forense un cospicuo versamento contributivo, sarebbe impossibile oltreche impensabile sottrarsi allepretesedell’Agenziadelle Entrate». I controlli Sono affidati alla guardia di finanza user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.10.61 46 Martedì 4 giugno 2013 Scafati Il Mattino Verso il ballottaggio Lo strappo dell’ex vicesindaco: politica familistica e amorale, l’addio è definitivo La vertenza Salvati con Fdi: mai più con Aliberti Piano di zona proteste e accuse dai lavoratori in città con la sua cricca alla ricerca dei voti al solo scopo di continuare la sua politica». Il partito chiuderà la campagna elettorale venerdì prossimo quando dalla sede del corso Nazionalepartirà«lafiaccolatadellalegalità» che terminerà a palazzo Meyer. Nicola Sposato Nel centrosinistra si guarda all'ex sindaco Nicola Pesce che prosegue il SCAFATI. Sidelineanoglischieramenti in vista del ballottaggio del 9 e 10 giu- suo cammino. Questa sera incontro, gnotrailcentrodestradiPasqualeAli- pressolabibliotecacomunaleMorlicberti e il centrosinistra dell'ex sindaco chio,conl’exsenatoreAlfonsoAndria Nicola Pesce. Fratelli d'Italia annun- e il consigliere regionale Gianfranco cia: «Libertà di voto agli elettori. L'au- Valiante. «Il centro sinistra è unito gurio è però per una scelta non in ba- annunciaPesce-Chiresteràacasasaseasterilisteccatiideologicimainba- ràresponsabiledellasuascelta».Conse ai principi di legalità, trasparenza, tro Aliberti e per Nicola Pesce anche meritocrazia e libertà di pensiero». Michele Grimaldi, leader di PrimaveL'annuncio durante una conferenza ra Non Bussa, al primo turno con il stampa del candidato sindaco Cristo- Partito Democratico di Vittorio foro Salvati accompagnato da Angelo D'Alessandro.«Pernoi-annunciaGrimaldi - l'unica alleanza è Matrone, neo consigliere con le coscienze dei cittadicomunale. «La scelta - anni. Mai con false promesse nuncia l'ex vicesindaco - Il test e accordicchi da prima Reconferma l'allontanamen- Sorteggio pubblica.Conserenitàvoteto definitivo da Aliberti e dalla sua politica familisti- per la scheda rò Nicola Pesce contro Pasquale Aliberti. Poi verrà il ca e amorale. In campo per è Pesce un'alternativa credibile ba- il primo nome tempo della ricostruzione e sata sul valore altodella po- I Cinquestelle: noi faremo ancora di più la nostra parte». Ad Aliberti e litica e sulla legalità. Allo stesso modo però, io da faccia a faccia PesceguardaancheilMovimento 5 Stelle. Gennaro sempre nel centrodestra, tra i duellanti Avagnano, organizer del non mi sento il collante di Meetupdelmovimentolanuncentrosinistraframmentato». Angelo Matrone aggiunge: cia un appello: «Chiediamo un con«Pronti a perseguire il nostro ruolo di fronto con i due candidati sindaco. oppositori senza farci intimidire». Sul Un confronto per rendere partecipi i tema parla anche Mario Santocchio, cittadini delle idee dei due candidati. il più votato con 512 voti. «Il partito Nonunduello, ola semplicelibertà di dice no - annuncia - all'apparenta- votocomeRaviottaeSalvati,malavomento. Ma dice anche no ad Aliberti. gliadidarevoceaicittadinichevoglioLa sua esperienza va archiviata. Al no ascoltare i due contendenti. Per centro della politica deve ritornare questo spirito è nato il movimento e Scafati e non la famiglia Aliberti. Tra i conquestospiritocontinueràaoperadannigeneratièdaascriversialsinda- re». Infine si è svolto il sorteggio per la co e all'onorevole Monica Paolino la composizione della scheda elettorachiusura dell'ospedale. Aliberti è così le: primo sorteggiato Nicola Pesce. un sindaco sfiduciato che peregrina © RIPRODUZIONE RISERVATA «Libertà di voto agli elettori io non sarò il collante di un centrosinistra diviso» Gianluca Santangelo Basilio Puoti Scendono di nuovo in campo gli ex lavoratori del Piano di Zona Sa1. Gli operatori rivendicanolamancatacorresponsionedinovemensilitàechiedono maggiore trasparenza nelleazionidigestionediquesto strumento. La sede della Cgil di Salerno ha ospitato una conferenza stampa a cui hanno partecipato i tre sindacati confederali i quali hanno manifestato tutte le loro riservesull’attualegestionechevede il comune di Scafati come ente capofila. La decisione di riunirsi nel capoluogo di provincia è stata presa per dare maggiore eco alla vertenza. Le associazioni di categoria hannochiestoinvano lacomposizione di un tavolo di concertazioneconilfinedidelineareilfuturodelPianodiZona. A rischio una serie di servizi sociali che vedono coinvolto un bacino d’utenza compostodadiecicomuni.ACgil,Cisl e Uil preme tutelare, inoltre, i livelli occupazionali garantendo un alto profilo di professionalità. I lavoratori, che hanno prestato servizio inquest’ultimatriennalità,infine,oltreadesigeregliemolumenti pregressi, sottolineano la poca chiarezza dell’attuale conduzione che ha portato all’assunzione di alcune unità senza che gli ex operatori fossero messi nella condizionediconcorrereadunregolare bando di reclutamento. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA In piazza Pasquale Aliberti e Nicola Pesce durante una delle tante manifestazioni per l’ospedale Scarlato L’intesa Esposito si schiera col sindaco uscente: serve stabilità Ballottaggio: Aliberti incassa l’appoggio di Esposito. Non sarà un sostegno «decisivo» per la vittoria finale, ma almeno da ieri il primo cittadino uscente non balla più da solo. L’ex candidato sindaco della civica «Scafati Città Viva», Marco Esposito, si unisce al tour «per la città con la città» promosso da Pasquale Aliberti e dalla coalizione «Orgogliosi di Scafati». «Proseguiamo il nostro tour, senza apparentamenti, accogliendo solo chi crede in noi e nelle nostre idee - afferma Aliberti - La città è l’unico interlocutore con il quale confrontarci e dialogare». Al suo fianco ci sarà quindi anche Esposito, che spiega di aver avuto colloqui sia con Aliberti che con Pesce. « Solo dal sindaco dice - ho trovato immediata disponibilità e convergenza di idee sulla raccolta differenziata, i servizi sociali e un piano per la viabilità, gli allagamenti e il commercio. Il sottoscritto non nasconde le proprie scelte come, invece, hanno fatto altri, favorendo accordi silenziosi». Per Esposito a Scafati serve un governo stabile. L’instabilità, «in un clima già difficile per la crisi economica, non gioverebbe alla città», aggiunge. Pagani/Angri Angri Presentati al Ministero i progetti per le strutture oggi inagibili La polemica Pagani «Pagani per tutti» Idv all’attacco sui debiti Impianti sportivi, corsa ai fondi Da salvare il campo al cimitero vecchio e la palestra «Taverna» Roberta Salzano ANGRI. Recupero delle attrez- zature sportive della città, attraverso progetti mirati. È l'obiettivodelcomunediAngri, che punta a riqualificare oltre allo stadio Novi anche il campo «Cimitero vecchio», in via del Monte, e la palestra «Taverna» in via Nazionale. Entrambi, questi ultimi, momentaneamente inagibili. Tre i progetti che gli addetti del settore Lavori pubblici dell'ente presenteranno al ministero per gli Affari regionali, il turismo e lo sport, per chiedere e cercare di ottenere un finanziamento pari a 480mila euro a struttura. A frontediunfondocomplessivo disponibile di 18 milioni Stadio La rete fognaria saltata al campo sportivo Novi di euro. Scarsa manutenzione e assenza di vigilanza restano però i nodi da sciogliere. Dopo la chiusura lo scorso 25 aprile dello stadio, da parte della commissione sanitaria La stima 480mila euro il costo delle opere di ristrutturazione del distretto 61, per inagibilità igienico-sanitaria, e l'invito a ripristinare lo stato dei luoghi attraverso la sostituzionedi tutti gli igienicielatinteggiaturadellepareti,perunimportocomplessivodi26milaeuro,lasituazioneattualenonèdelle migliori. Macchie di umidità sulle pareti, igienici sporchi, tombini raccogli acque aperti e controsoffittature pendenti. Ma non è tutto. Erbacce, phon rotti negli spogliatoi e liquami di fogna fuoriusciti di recente nello spazio sottostante la tribuna. Insomma incuriaedegradoaccomunano i principali impianti sportivi, per il cui utilizzo la giunta ha provveduto con deliberan.76del28marzoallaridefinizione delle tariffe. I costi sono quasi triplicati, passando dai 2-3 euro dell'anno scorso agli 8 euro l'ora. © RIPRODUZIONE RISERVATA Angri L’appello dell’associazione «La tua Nazionale» «Sentinelle per combattere gli sporcaccioni» Francesco Rossi «La Tua Nazionale» chiede al sindaco Mauri di istituire gli ispettori ambientali comunali, per debellare ilfenomenodelcattivoconferimentodeirifiutidifferenziati. La proposta, lanciata dalla pagina facebook del gruppo di attivisti delpopoloso rione della Statale 18 guidato da Giuseppe D'Ambrosio, ha raccolto in poche ore numerose adesioni, e si aggiunge alle varie istanze, gran parte ANGRI. delle quali accolte dall'Amministrazione comunale, in tema di vivibilità ed ambiente. Nonostante in città la raccoltadifferenziatasiainvigore dal 2001, tantissimi sono ancora i cittadini che non rispettanonéigiorni,négliorari di conferimento dei rifiuti differenziati, e non è servito scoraggiarli nel corso degli anni con multe e controlli. Per questo, dai residenti di via Nazionale parte una proposta:istituireconunappositobandolafiguradell'ispetto- re ambientale, «a tutela del territorio e dell'ambiente, perlaprevenzione,lavigilanza ed il controllo del corretto conferimento, gestione, raccoltaeconferimentodeirifiuti». L'ispettore ambientale, già attivo in numerosi centri La richiesta Il gruppo invita il Comune a istituire gli ispettori ambientali di tutta Italia, svolge attività diinformazioneededucazione ai cittadini sul corretto conferimento dei rifiuti, prevenzione nei confronti degli utenti irrispettosi del vivere civile. I suoi compiti sono di vigilanza,controllo ed accertamento(conrelativesanzionidacomminare)perchiviola i regolamenti comunali in tema di deposito, gestione e smaltimento dei rifiuti. L'ispettore lavora in sinergia con la polizia municipale. © RIPRODUZIONE RISERVATA PAGANI. Sulla precaria condi- scolastica per gli anni 2012-2013».Conilprovvedimento dell’esecutivo regionale«l’IpssardiPaganiveniva accorpato all’Itc Fortunato di Angri, così privando il territorio di un istituto che per le caratteristiche storiche, aveva giusta allocazione nel territorio». Un braccio di ferro tra le istituzioni delle due città che ha innescato le proteste della popolazionescolasticadell’alberghiero,cheaffermanolapropria autonomia bocciando l’ipotestidiaccorpamentoal «Fortunato» di Angri. Sul contenziososièespressoanche il tribunale amministrativo della Campania che ha dichiaratoillegittimoilprovvedimento che la giunta regionale aveva approvato su indicazione dell’amministrazione provinciale. zionefinanziariadell’entecomunale grava la gestione dell’istituzione «Pagani per tutti» costituita nel periodo dell’amministrazione capeggiata dall’ex sindaco Alberico Gambino. La municipalizza fufondataconlafinalitàdigestire il comparto delle politichesocialidiventandol’anello di congiunzione tra palazzosan Carloelacittadinanza. Le attività dell’istituzione sonostateoggettodiaccurateindagini anche da parte della commissione di accesso agli atti che ha analizzato minuziosamente l’incartamento relativoalleoperazionifinanziariecondottedaivariamministratorichesisonoavvicendati alla guida della «Pagani per tutti». La costola di palazzosanCarlo,messainliquidazione nel 2011, è finita sotto i riflettori attraverso il processo «linea d’ombra». L’esposizionedebitoriatornanelmirinodell’opposizione.«Piùvolte abbiamo esortato la sezione regionale della Corte dei conti ad acquisire gli atti che hanno prodotto la costituzione della “Pagani per tutti” e della “Fondazione” – commenta Alfonso Giorgio dell’Italia dei valori – il lavoro della magistratura prosegue esiamoconvinticheinfuturo emergeranno elementi nuovi che faranno capire alla collettività paganese l’entità dei danni prodotti dalla politica del centro destra». l.d’a. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Scuola L’istituto alberghiero intitolato a Marco Pittoni Alberghiero «accorpato» commissari contro Mauri Luigi D’Antuono La battaglia legale tra palazzo san Carlo e il Comune di Angri, in merito all’accorpamentodell’istituto professionale alberghiero «Pittoni» di Pagani all’Itc «Fortunato», ubicato nella cittadina doriana si arricchisce di nuovi elementi. La commissione prefettizia che governaPaganihainfattiapprovato la delibera con qualeconferiscemandatoall’avvocato dell’ente, Raffaele Marciano,«affinché provveda a costituirsi e difendersi nelgiudizio di appello» circa ilricorsopresentatoalConsiglio di Stato dal Comune di Angri con il quale l’ente doriano ha inoltrato la «richiestadiannullamentodelladelibera approvata dalla giuntaregionale, nel 2012circala riorganizzazione della rete PAGANI. Composite IL_MATTINO - SALERNO - 46 - 04/06/13 ---- Time: 03/06/13 23:34 user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.10.61 Martedì 4 giugno 2013 45 Nocera Inferiore Il Mattino Il caso Caos al distretto sanitario La sentenza Medico assente ma nessuno avvisa i pazienti Intascò soldi dal costruttore a giudizio ex assessore cilefarcomprendereilmotivodelperchè nessuno dell’ambulatorio si fosse degnato di avvisare i pazienti per informarli del cambio di programma. «È una vergogna attendere per oltre due ore - ha tuonato una donna - e sapere solo per caso che il medico Nicola Sorrentino non sarebbe venuto. Ho lasciato i miei figli piccoli a casa e ora sono coNOCERA INFERIORE. Attendono per due ore e mezza l’arrivo del medico, strettaa prendere un nuovo appuntama solo doposvariati sollecitiscopro- mento. Ci è stato riferito che le visite no che era assente per malattia. Una eranostatefissatenonostantel’assengiornata da dimenticare per sei pa- za del medico perché il permesso di zienticheierimattinaeranoinprocin- malattia non era stato trasmesso a chi to di effettuare una visita presso l’am- di dovere». Alcuni pazienti, andando bulatorio di dermatologia del distret- via,hannominacciato chesisarebbeto sanitario di via Giordano. Tutte le ro rivolti ad altri distretti. Altri hanno prenotazioni erano state raccolte tra- inveceattesocheilresponsabilediturmite il numero telefonico del Cup nofissasse telefonicamentenuovi ap(Centro Unico Prenotazione). La sala puntamenti con le persone presenti in lista (una ventina circa). esterna all’ambulatorio ha Tuttaviaanchequestasolucominciatoa riempirsialle zionenonèbastataaplaca7,30 vista la metodologia Il motivo dichiamatadellevisite,ap- Lo specialista re gli animi di chi ha continuato a inveire contro tutti plicata secondo agli orari di prenotazione. Eppure, era ammalato i medici presenti, anche con chi aveva pensato in quello che poteva sembra- ma la causa piena autonomia di verifire un normale ritardo si è del ritardo care i motivi di quel ritartrasformatoprestoin«atte- era stata do. sa snervante». Solo alle «Ho perso una giornata 10,30 dopo che già diverse imputata di lavoro - dice un ragazzo persone avevano deciso di al traffico in compagnia della madre andarvianonostanteleras- e se non fosse stato per sicurazionisull’arrivo«imminente» del medico, un gruppo di l’iniziativa mia e di altri pazienti sapazienti ha deciso di protestare ani- remmo rimasti lì ad attendere invamatamente nei riguardi del caposala. no. È assurdo che nel 2013 si vedano La giustificazione fornita ai pazienti ancora certe cose». Bocche cucite insulpossibileritardoderivantedallare- vece dai vertici del distretto. Pur non sidenza fuori città del medico, non ha rilasciando commenti, il direttore refatto altro che far infuriare ancora di sponsabileGianluigiFerrigno ha propiù i presenti. In realtà, dopo diverse messosubito uncontrollo internoper telefonatediretteadaltriuffici,sièsco- verificare il perché dell’accaduto, forperto che il medico competente ave- sederivantedaunproblemadicomuva chiesto un permesso di 20 giorni nicazione interna. permalattia.Aquelpuntoèstatodiffi© RIPRODUZIONE RISERVATA La struttura Salvatore De Napoli Era l’ex ospedale nocerino NOCERA INFERIORE. Rinviati a giudi- Nella sede del distretto sanitario di via Giordano sono concentrati molti servizi. Dalle visite ambulatoriali specialistiche a quelle legali ai servizi di autorizzazione per svariate prestazioni sanitarie. La struttura un tempo ospitava l’ex ospedale poi i reparti vennero trasferiti all’attuale Umberto I e l’edificio riconvertito. Le visite erano prenotate e dopo due ore di attesa si scatena la protesta I fatti L’acquisto di un terreno e una concessione dubbia alla base dei «favori» Il disservizio L’ingresso del distretto sanitario a Nocera Inferiore La crisi delle partecipate Patto dell’Agro, ancora una fumata nera Un ennesimo nulla di fatto quello registratosi ieri pomeriggio dopo l’assemblea dei soci del Patto dell’Agro. Rinviati tutti gli ordini del giorno in un clima piuttosto polemico e caratterizzato da momenti di «scorrettezza istituzionale», come ribadito dall’assessore Antonio Angrisani, in rappresentanza del comune di Nocera Inferiore e dall’assessore provinciale Adriano Bellacosa, per la Provincia di Salerno. «È un anno e mezzo dice Bellacosa - che chiediamo di trovare un futuro per il Patto. Se i sindaci sono d’accordo, noi siamo pronti ad accompagnare il percorso. La nostra è una posizione neutra». Diverse le procedure contestate durante la riunione zio l’ex assessore comunale Paolo Granato e altre sette imputati. Solo Granatoèimputatoperòdiinduzioneindebitaadareopromettereutilità.A processo, per altri reati i tecnici comunali Luigi Canale, Giuseppe Amabile e Antonio junior Giordano;ilcommittente delle opere,Orazio Crescenzo di Sarno; i tecnici privati, Alfonso Robustelli di Sarno e il geologo Rosario Fimiani di Castel San Giorgio; e l’imprenditore Vincenzo Cammarota (del 1972). Secondoil pmGuarino, nel 2006, GranatoavrebbepropostoaCammarotadiacquistaredaCrescenzounterreno di 22mila metri quadri a Fiano (zona Campanile dell’Orco) per 215milaeuro,conunpermessoacostruire (illegittimo) per realizzare unfabbricatorurale.GranatoavrebbeindottoCammarotaaconsegnarli 15mila euro per «spese tecniche», in realtà non dovute, approfittando (mancava addirittura il notaio per approvare alcuni ordini del giorno) mentre non è stato affrontato il discorso sul futuro del Patto vista l’assenza di alcuni comuni come Sarno e Scafati. «Noi siamo contro ogni forma di sperpero - dice Angrisani - e contro le società che non utilizzano bene il proprio patrimonio». della soggezione psicologica di Cammarota, in difficoltà economica.Lavicendanasce,però,nel2004, quando Crescenzo chiese al Comunedicostruireunfabbricatoinzona agricola «E» a Campanile dell’Orco eilpermessofurilasciatononostante il rischio idrogeologico (imputati Canale, Amabile, Antonio junior Giordano,Crescenzo,Robustelli,Fimiani e Granato). Fimiani, Robustelli,CrescenzoeGranatosonoimputati per la falsa relazione geologica redatta da Fimiani e per un’attestazione di Robustelli. Cammarota è indagato per la realizzazione abusive di opere in cemento armato. © RIPRODUZIONE RISERVATA Sarno La protesta Associazioni di categoria e movimento politici chiedono l’intervento del Prefetto L’economia Piano sosta: scoppia la rivolta, Municipio occupato Area Pip nel mirino i rapporti con Agroinvest L’assenza del primo cittadino inasprisce gli animi chieste tariffe più accessibili Rossella Liguori SARNO. Sit in di protesta, ma il sin- daco non c’è. Attimi di tensione nel corso della manifestazione controilpianoparcheggi.Preparato un documento per richiedere l’intervento del Prefetto per la sospensione «ad horas» del piano. Oggi di nuovo in piazza mentre la maggioranza incontrerà i responsabili della ditta aggiudicataria del bandoperlagestione,laMultyService Cooperativa Sociale di Palma Campania, per discutere di eventuali modifiche. La battaglia sembradiventare sempre piùdura. Ad infiammare gli animi la mancata firma del sindaco, Amilcare Mancusi, alla sospensione per altri 30 giorni dell’avvio del sistema del gratta e sosta. Un corteo di protesta nella mattinata di ieri, aperto daunostriscioneconlascritta «dimettiti»all’indirizzo del primo cittadino, si è mosso lungo corso Amendola fino all’atrio di Palazzo San Francesco. Tanti i cittadini, commercianti,rappresentantidelleassociazionidicategoria,laConfcommercio, gli esponenti del Pd cittadino,ilmovimento Rete LiberaeCinqueStelle,chesisonorecati alla casa comunale attendendo diesserericevutidalprimocittadino.Mancusiperòèrisultatoassente ed i manifestanti sono stati fatti salire al secondo piano nell’aula consiliare.Adaccoglierliilvicesin- La proroga Mancusi: «Il Consiglio non votò le modifiche» La decisione di non firmare la proroga della sospensione per altri 30 giorni, Mancusi l’ha maturata in seguito al consiglio comunale che ha fatto registrare sulla votazione della revoca 13 voti favorevoli e 13 contrari. «Dall’assise non è venuta fuori alcuna volontà – aveva spiegato il sindaco all’atto dell’avvio della gestione del piano sosta - non è stato votato un modificato interesse pubblico, quindi rimangono le decisioni precedentemente assunte. Una decisione sofferta e certamente impopolare, ma non posso esporre l’ente ad un grave rischio economico e non posso assumermi tutta la responsabilità di un atto azzardato. Mi sono confrontato sui profili giuridici con i funzionari dell’ente ed altri esperti del settore. Ad oggi non possiamo garantire una diversa organizzazione che dia certezza di introito e caricare me e gli altri collaboratori di tale responsabilità». Intanto Mancusi è stato oggetto di numerose critiche sul web. Insieme al primo cittadino criticato anche l’assessore alla viabilità Reziero De Vivo. daco, Francesco Squillante, ed il presidente del consiglio comunaleIgnazioIngenito,chehannocercato di mediare. I toni si sono fatti esasperatinellarichiestadellapresenza e del confronto con il sindaco,irreperibilepertuttalamattinata. Un confronto serrato a chiedereancoraunavoltalasospensione del piano o modifiche massicce a tariffe ed abbonamenti. Squillante ha rassicurato che un ennesimo incontro con la ditta avverrà questa mattina, ma i cittadini hanno confermatounanuovamanifestazione. «Il piano va cambiato nella forma e nei contenuti - ha tuonato Giuseppe Esposito, presidente Confcommercio-Cisonodeglievidentierroritral’altroammessidallo stesso sindaco. Il boicottaggio delle strisce blu continuerà ad oltranza, fino a quando non saremo ascoltati e non saranno apportate modifiche importanti a tariffe, abbonamentiecasispecifici».Èpartita la richiesta al Prefetto di Salerno di «Sospensione urgente della gestioneesternadelpianososta,proclamando assemblea permanente a tempo indeterminato nell’aula consiliare». Il documento è statofirmatodaiconsiglieridiopposizione, Massimiliano Tresca, esponente di Sel, Roberto Robustelli e RaffaeleFrancodelPd,edasorpresa anche da un centrista, Giuseppe Esposito dell’Udc. Lapidario Tresca.«Cieravamomossiin tempo per cancellare questo piano. Il sindaco e la sua maggioranza non si presentarono, ma oggi devono dare delle risposte». © RIPRODUZIONE RISERVATA Lavori a rilento, troppi contenziosi e dubbi sulle aziende già insediate: si aprono gli interrogativi sull’area industriale. Con il cambio della guardia all’assessorato al Pip, con Michele Robustelli che è subentrato ad Emiddio Dolgetta, si passa tutto di nuovo sotto la lente d’ingrandimento rispetto ai rapporticonAgroinvest.Giàqualchesettimanafagliesponentidellamaggioranzasieranodettipronti ad intraprendere azioni legali contro la società mista di trasformazione urbana. «Dopo tanto tempo-avevatuonatoEnricoStingo dell’Udc - circa 15 anni di lavoro, le infrastrutture nell’area Pip nonsonoancora terminate. Cisonosituazionipocochiare.Anzituttovannoidentificateleaziendeinsediatesi che non producono e va ricercato il motivo di questo stallo. Rispetto a questo, Agroinvest avrebbe dovuto già adottare dei provvedimenti, cosa che, a quanto pare, non ha fatto». Composite IL_MATTINO - SALERNO - 45 - 04/06/13 ---- Time: 03/06/13 23:44 user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.10.61 44 Martedì 4 giugno 2013 Pontecagnano Verso il voto/1 Il colpo di scena Anastasio schiera Fdi con Lanzara ne, formata anche da Fratelli d'Italia e La Destra: «Non abbiamo bisogno di poltrone. Abbiamo rifiutato l'apparentamento ufficiale propostoci da Sica, anche se questo poteva garantire un consigliere conmunale in più.Costringereilsindacouscenteal Alessandro Mazzaro ballottaggioèstatoungranderisultatoeperdarecontinuitàaquestolavoPONTECAGNANO. «Dobbiamodareatto a Giuseppe Lanzara del fatto che ro appoggiamo Giuseppe Lanzara, vuole riportare la politica a Ponteca- soprattuttoallalucedellesuedichiagnano Faiano». Antonio Anastasio, razioni sul programma e sul recupeconsigliere provinciale Fdi e terzo ro dei rapporti con gli enti sovracoclassificato al primo turno delle am- munali». Oltre all'apertura agli altri aspimininistrativecon1.501votidipreferenza, esprime «soddisfazione» per ranti sindaco, Lanzara ha chiarito la l'apertura del candidato sindaco del vicendarelativaallevocisuunpossicentrosinistra, che nella mattinata bile premio di maggioranza già ottedi ieri ha elogiato «l'atto di coraggio nuto dal primo cittadino al di là di chi si è contrapposto ad un siste- dell'esitodelballottaggio.«Unanotizia falsa messa in giro per ma ed ha presentato propaura - ha ammonito - la grammichepossonoessecoalizione di Sica è ferma re compatibili con il no- Lo scontro al49,03%invirtùdellanorstro». Un riferimento agli Il democrat: mache prevedecheilpreaspiranti sindaco rimasti miodimaggioranzasicalfuoridallagara,benaccol- intimiditi colisuivotivalidicomplestodaAnastasio:«Seavessi- alcuni miei sivi conseguiti al primo mo voluto le poltrone candidati turno dai candidati sindaavremmo fatto un appa- No comment co. La paura di perdere è rentamento, così come ci evidente anche nell'attegè stato proposto. Apprez- dal sindaco giamento intimidatorio ziamo invece le dichiara- uscente adottato nei confronti di zionidiLanzara,chepalealcunimieicandidati,consa convergenze con il nostro programma». In conclusione: tattati per tentare di dissuaderli dal «Noi vogliamo fare politica con chi sostenermi». «No comment» da Erfa politica, siccome questa la sta fa- nesto Sica, impegnato in un tour cendoLanzara,noisaremoasuppor- quartiere per quartiere ed intenzioto nell'interesse esclusivo della co- nato a non gettarsi nel caos delle pomunità. È una cosa che non abbia- lemiche. L'obiettivo dichiarato è non dilapidare il cospicuo vantaggio mo riscontrato nel gruppo a soste- (circa2.000voti)accumulatonelprigno di Ernesto Sica, dove vige solo mo turno. «Se portiamo ai seggi le l'interesse personale». Ancora più stessepersonedel25e26maggioabesplicito Angelo Mazza, giovane de- biamo vinto» affermano sicuri dallo legato di Ponte Nostro e candidato staff. consigliere più votato della coalizio© RIPRODUZIONE RISERVATA Il Mattino I numeri Verso il voto/2 Al primo turno uno scarto di 14 punti Campagna Rago dà forfait al faccia a faccia con Monaco Per errore, sul Mattino di ieri, sono stati pubblicati numeri sbagliati dei consensi ottenuti al primo turno dai due candidati in ballottaggio. Giuseppe Lanzara ha ottenuto il 32,57% delle preferenze, mentre Ernesto Sica il 46,84%: queste le cifre giuste, peraltro riportate in un altro schema della stessa pagina di ieri. Effettuato ieri il sorteggio per le schede relative al voto di ballottaggio: il primo nome in alto sulla scheda sarà quello di Giuseppe Lanzara, seguito da quello di Ernesto Sica. «Vuol riportare la politica in città». E svela: ho detto no all’apparentamento con Sica Il colpo Rubano i cavi di rame, al buio la variante nella zona a ridosso delle aree industriali di Pontecagnano Faiano e Montecorvino Pugliano e che consente il collegamento diretto tra l'uscita di Pontecagnano sud dell’autostrada A3 ed il centro picentino. Immediata la denuncia ai carabinieri della stazione locale, diretti dal luogotenente Andrea Ciappina, che hanno CAMPAGNA. Doveva essere un faccia a faccia tra i due candidati che si contendono il titolo di primo cittadino. Ma alla vigilia dell’appuntamento Gerardo Rago fa sapere che nonpotràesserepresente.Ildibattito, in programma oggi pomeriggio, sarebbe stato declinato secondo le stesse modalità del confronto che, due settimane fa, vide protagonisti tutti gli otto aspiranti sindaci. Ma ora, data l’assenza di Rago, telecamera e microfono saranno tutti per RobertoMonaco,cherisponderàalle domande di Antonello Bruno, illustrando il suo programma elettorale e la sua idea di governo della città. Salvo ripensamenti dell’ultimo minuto, dal quartier generale di piazza Guerriero fanno sapere che Gerardo Rago per questo pomeriggio avrebbe impedimenti di natura familiare e sarebbe disponibile a rinviarel’eventoavenerdì.Sarebbe Il sorteggio Al più votato al primo turno il posto in alto nella scheda per il ballottaggio Protagonisti In alto Antonio Anastasio con Lanzara, qui sopra Ernesto Sica Un chilometro di cavi rubati ed una strada completamente al buio. È accaduto la scorsa notte, quando ignoti hanno messo a segno un furto di cavi di rame facenti parte della pubblica illuminazione ubicata nei pressi della variante alla Statale 18, inaugurata pochi mesi fa per permettere di decongestionare il traffico Serena Tenza provveduto ad avviare le indagini per risalire agli autori del colpo. I malviventi, stando ai rilievi effettuati sul posto, avrebbero trafugato circa un chilometro di cavi nel tratto compreso tra via Scontrafata ed il ponte sul torrente Asa. La situazione dovrebbe tornare nella normalità nei prossimi giorni. d’altronde illogico, oltre che sconveniente,se sitrattasse di un forfait, di una rinuncia calcolata. A meno chenonsitrattidiunmodoperguadagnare giorni per stringere accordio alleanzeda giocarsi in chiusura di campagna elettorale. Intanto sono state anche assegnatele posizioni deidue candidati sindaco sulla scheda elettorale per il voto del 9 e 10 giugno. Il sorteggio harispecchiatolerisultanzedelprimo turno: la scheda riporterà nella partealtailnomediRobertoMonacoeinquellabassailnomediGerardo Rago. Accanto a ciascun nome, i simboli delle liste ad essi collegate. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Battipaglia/Eboli Commissione d’accesso da Ruffo Melchionda: niente nuovi assessori un lungo summit sugli appalti sì al bilancio o si torna alle urne Battipaglia Eboli Incontro col commissario prefettizio per fissare la scaletta dei controlli sulla gestione delle opere pubbliche Giovedì la prova-verità in consiglio battibecco tra Vastola e Palladino che difende Siano alla «Patrimonio» Stefania Battista Maria Rosaria Sica BATTIPAGLIA. Una EBOLI. «Escludo categoricamente la nomina di nuovi assessori nella mia giunta. Fermo restando, poi, che nessuno me lo ha chiesto».Ieri mattina,ilsindacoMelchionda ha risposto in tono perentorio ad alcuni rumors nei corridoi comunali. Alle 7.30 il primo cittadino è arrivato nel suo ufficio preparandosi alla settimana decisiva perle sue sorti politiche. Giovedì prossimo si tornerà a discutere in aula consiliare del consuntivo 2012: «Non faremo riunioni strategiche,nonfaremopretattica-affermaMelchionda - se il centrosinistra sarà in aula, andremoavanti,altrimentitorneremoavotare». Nell’agenda di Melchionda ci sono due impegni prioritari: l’approvazione del consuntivoel’esamedelbilanciopreventivo.Approvatiinaulaquestiduepuntiall’ordine del giorno, la maggioranza tornerà a discutere di equilibri interni e di poltrone da recuperare. Dalprimo cittadino, sabato,un’apertura alle richieste dei dissidenti del Pd: «Proveremo a recuperare il posto nel consiglio di amministrazione dell’Asis». Il segnale per Mauro Vastola è fin troppo eloquente. Il secondo consigliere dissidente del Pd, MarioDiDonato,dovrebberientrareinaula giovedì prossimo. Insieme a Luca Sgroia (Pd), i due democrat hanno chiesto maggiore collegialità nelle scelte politiche di maggioranza. lunga riunione a porte chiuse.QuestavoltatrailcommissarioMario Rosario Ruffo ed i membri della commissione d'accesso. Probabilmente per stabilire insieme una sorta di vademecum da cui iniziare i controlli sull'operato dell'ente negli ultimi tre anni. Sotto la lentediingrandimentodellacommissionesono indubbiamente tutte le gare d'appalto egliaffidamentidiretticoncessidall'amministrazione Santomauro, mentre al commissario,parallelamente,spettailcontrollo dei conti. Bisognerà infatti capire anche quali ditte, avendo ottenuto lavori dal Comunesonopoistatepagateeffettivamente in base a quanto svolto o magari prima di altre che ne avevano più diritto. Una mole di lavoro notevole che è iniziata dall'esame dei nomi ricorrenti all'albopretoriodelComune. Oltreal Piu Europa e ai lavori per il cimitero comunale, il cui iter è stato piuttosto complesso, il controllo potrebbe riguardare alcune ditte che si sono aggiudicate, in tempi diversi e per importi a volte consistenti, altre meno, molti lavori per conto dell'ente comunale. Ad esempio con la determinazione del 7 febbraio 2013 n. 57 è stato assegnato l'ennesimo lavoro alla ditta Sete per la riparazionedell'impiantodiirrigazionedellostadio Pastena. Ma la stessa ditta aveva vinto l'appaltoper lamanutenzione dellecalda- Al Comune Il commissario prefettizio Mario Rosario Ruffo ie ed ha avuto come affidamento diretto la sistemazione delle pompe di smaltimento delleacquemeteorichenelsottopassoealla scuola Kennedy. Un'altra impresa che compare assai spesso è l'Arca Costruzioni a cui sono toccati i lavori per la caserma dei carabinieri, quelli del passaggio pedonale a via Mazzini, nonché la tinteggiatura a palazzo di città, oppure la Edil Melillo, che ha vinto numerose gare per lavori nelle scuole, al cimitero appunto, e da ultimo a via Filigalardi. Potrebbe trattarsi solo di coincidenze, di ditte più attente delle altre alle opportunità offerte dall'ente locale, maggiormente organizzate e competitive, masarà lacommissione astabilire chetuttosisiasvoltonelpienorispettodellalegalità. Intanto i comuni aderenti al coordinamento istituzionaledel nuovo piano di zona, di cui Battipaglia avrebbe dovuto essere capofila, hanno deciso di rinviare ogni decisionenell'attesadiriceverechiarimenti dalla Regione. La città, quindi, rischia di perdere un'opportunità per cui si era lungamente battuta. © RIPRODUZIONE RISERVATA In aula MartinoMelchionda, in alto una seduta consiliare Resta da capire la posizione dell’Udc. I tre consiglieri comunali, Emilio Masala, PietroMazzini eGerardoLamanna, hanno chiesto al sindaco la nomina di due cda: uno per la Multiservizi, il secondo per la Eboli Patrimonio. La trattativa si è arenata, nonostante le rassicurazioni del primo cittadino. Ieri mattina, intanto, nella segreteria del sindaco è stato notato Gerardo Lamanna, assente da settimane negli uffici organizzatividi Melchionda. Nonsonomancate le scintille in commissione urbanistica dove si è verificato un vivace battibecco tra RobertoPalladino(Pd)eMauroVastola.Ieri pomeriggio Roberto Palladino ha corretto il tiro di Vito Busillo (Pdl): «L’ingegnere FrancescoSianononèstatoconsulentedel consorzio Aracne ma del comune di Eboli. Siano è un valido professionista. La sua consulenza ci ha consentito di risparmiare 9 milioni di euro nel contenzioso con l’Aracne. Busillo si informi prima di polemizzare. Siamo convinti che Siano riuscirà arilanciarelaEboliPatrimoniodicuièamministratore unico da qualche settimana». © RIPRODUZIONE RISERVATA Composite IL_MATTINO - SALERNO - 44 - 04/06/13 ---- Time: 03/06/13 23:33 user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.10.61 Martedì 4 giugno 2013 43 Cava/Costiera Il Mattino Vietri sul Mare Sotto choc dopo la brutale aggressione: non so perchè mi ha colpito, mai avuto nulla a che fare con lui «Mi ha accoltellato, l’hanno applaudito» Il diciannovenne di Marina parla dal letto dell’ospedale «Mi sento ferito due volte» San Cipriano Cade dal tetto del capannone grave operaio napoletano Mariella Sportiello VIETRI SUL MARE. «Non riesco ancora a credere a quello che è accaduto, io non avevo alcun rapporto con quel ragazzo, perchè mi ha fatto una cosa del genere?».AntonioSalsano,ildiciannovennedi MarinadiVietri,brutalmente accoltellato dal suo coetaneo Ramon Vollaro nel pomeriggio di domenica, è ancorasottochoc. Dallasua stanzanel reparto di chirurgia dell’ospedale di Cava, Antonio fa i conti con le domande che si affollano e tre ferite da arma da taglio, inferte da un ragazzo della sua età, per motivi che, per quanto si sforzi, ancora non riesce a trovare. «Con quel ragazzo abbiamo canoni di vita completamente diversi, per cui le nostrestradenonpotevano maiincrociarsi», racconta Antonio, ancora incredulo che tutto questo stia accadendoproprioalui.«Noncisiamomaifrequentati, io ho sempre pensato a lavorare e a costruirmi un futuro, lui ha già un curriculum criminale alle spalle, conlasuaragazzacihoparlatounavolta due mesi fa, poi più nulla, questo comportamento è incomprensibile». Antonio Salsano è dolorante, i medici gli hanno applicato un catetere per drenare le ferite. Lo sguardo sifaattentoeluciIl racconto do,nel ricostruire la dinamica Con la sua dell’aggressione. ragazza «Iostavolavoranho parlato do al bar e ad un tratto lui richiauna volta la mia attennon capisco ma zione,chiedendoil motivo mi di uscire fuori di tanto odio perché doveva riferirmi una cosa», spiega il diciannovenne. «Io non riuscivo a capire cosa potesse volere da me, non siamo mai stati amici, nè ci salutavamo per strada, ma sono uscito fuori incuriosito». E continua: «Una volta fuori, insisteva affinché io salissi in auto con lui, ma mi sono rifiutato perchè stavo lavorando, anche se lui continuava a dirmi che doveva parlarmi». Mentre racconta, Antonio sembra rivivere l’inferno che suo malgrado è stato costrettoa subire in prima persona,el’incredulitàperquellocheèaccaduto dopo non gli dà tregua. «Ad un tratto mi si è avvicinato e ha esclamato che questo era quello che doveva dirmiehacominciato amenarefendenti, ho cercato di scansarmi più volte, ho anche tirato un pugno, ma lui mi ha colpitoesputatoeiomisonoaccasciato». Freme Antonio nel suo letto d’ospedale,perunavicendachegliappare tanto più incomprensibile quanto inaccettabile. «Io non ho mai voluto averenienteachefareconlui,miguardavo bene. Anni fa ci fu una rissa in un localediMarinae luifutra iprotagonisti,cosìcompresichenonavreimaipotutocondividerenienteconunaperso- ” Petronilla Carillo Il luogo Il ristorante «Il Risorgimento», a Marina di Vietri, dove il giovane aggredito lavora al bar. Sotto la caserma dei carabinieri di Vietri L’agguato Tre fendenti all’uscita del bar Ramon Vollaro ha invitato Antonio Salsano a uscire dal bar dove lavora e lo ha aggredito, sfoderando il coltello e sferrandogli tre fendenti che lo hanno raggiunto al torace. natantodiversadameehosempreevitato qualsiasi contatto con lui». Antonio ripercorre, fotogramma per fotogramma, tutte le occasioni di incontro con il suo accoltellatore, per trovare una motivazione a quel gesto così efferato. «Circa un’ora prima dell’aggressione, ho incontrato due mieiamicicheeranoconluielihosalutati, ma lui no, non mi piaceva quel suomododifare,tuttiglistavanoattorno, ma io ho sempre evitato qualsiasi contatto». Forse è stata proprio questa la scintilla.Dareunalezioneachinonricono- scelasupremaziadel«capo»esiimpegnapercostruirsiunavitanormale,fatta di lavoro e qualche uscita con amici fidati.«Intuttaquestastoria,mihaferito l’atteggiamento di alcuni ragazzi di Marina,chehannoattesol’uscitadiRamon dalla caserma per essere trasferito in carcere e gli hanno fatto un applauso». E aggiunge: «Anche su facebookharicevutotantimessaggidisolidarietà, ma io confido nella giustizia, affinché possa ribaltare questo sistemadivaloricompletamenteall’incontrario». © RIPRODUZIONE RISERVATA Il precedente Rissa in spiaggia tra ultrà rivali Due settimane prima l’ultimo episodio di violenza tra giovanissimi. Era sabato 18 maggio e a Marina si esibiva la banda dei bersaglieri quando, in spiaggia, si scatenò una violenta lite tra tifosi della Cavese e ultrà della Nocerina, tutti minorenne. Due i feriti in ospedlae, sette i ragazzi identificati. Ramon, dall’obbligo di firma al tentato omicidio Il colpevole Un'accusa pesantissima pende sul capo di Ramon Vollaro, il diciannovenne che ha inferto tre coltellate ad Antonio Salsano nel pomeriggio di domenica. Tentato omicidio con l'aggravante della premeditazione,peraverportatoconsèilcoltelloconilquale ha commesso l'aggressione. Subitodopoaveraccoltellato il suo coetaneo, Ramon Vollaro si è dato alla fuga ed VIETRI SUL MARE. è stato rintracciato dai carabinieri a Raito dove tentava di nascondersi. Successivamente è stato posto in stato difermoecondottoalcarcere di Fuorni in attesa del rito direttissimo previsto per questa mattina. «Ramon è molto turbato - afferma il suoavvocatodifensoreMatteo Cardamone - La notte in carcere gli ha aperto gli occhi su quanto ha commesso, è molto impaurito e confuso». Ramon era già conosciuto alle forze dell'ordine quando era minorenne, per una serie di reati che vanno ” L’attesa In carcere aspetta il processo direttissimo L’avvocato: è confuso e impaurito dalle minacce al furto e aveval'obbligodifirmaseralealla caserma dei carabinieri di Vietri. Una escalation criminale che ha trovato nell'aggressione di domenica, la sua massima espressione. «Per questa mattina è attesa la convalida dell'arresto e la sentenza del rito direttissimo - spiega l'avvocato Cardamone - Ma ciò che a noi stapiùacuore,ècheilragazzo ferito stia bene e possa guarire velocemente con la vicinanza dei suoi cari». ma.sp. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cava de’ Tirreni Scazzottata al borgo tra giovanissimi, il paciere ha la peggio Vuol sedare la lite, riceve un sasso in bocca Ragazzo colpito al viso durante la notte ellenica I cittadini: risse ogni sera Simona Chiariello CAVA DE’ TIRRENI. Ancora un ferito, per fortuna non grave, nella movida. Nella notte tra sabato e domenica, ribattezzata per l’evento in programma notte ellenica, poco dopo l’una, al Borgo Scacciaventi, un giovane è stato colpito al volto, all’altezza della bocca, da una pietra. Stava tentandodisedareunalitetracoetanei. Secondo le prime testimonianze, raccolte tra i giovanissimi che popolavano di notte il centro storico, tutto sarebbeiniziatonella piccola piazzettadelPurgatorio.L’aggressore avrebbe discusso conaltriragazziperfutilimotivi. Dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo, avrebbe reagito con violenza a banali sfottò. Ma non si sarebbe fermato alle mani, avrebbe raccolto un sasso in strada e colpito alla bocca un giovane, intervenuto per fare da paciere. La lite si sarebbe conclusa in un fuggi fuggi generale. Tanto da provocare anche il panico tra gli stessi giovani in giro sotto i portici. «Abbiamo temuto il peggio dicono Carmine e Pierpaolo, studenti liceali minorenni siamo usciti da un locale, doveavevamotrascorsolaserata con amici e la gente parlava di una signora ferita. Per L’allarme Troppe risse nei fine settimana i residenti si ribellano fortuna si trattava di una lite tra ragazzi, anche se c’è stato unferito».L’ennesimalite,finita nel sangue, ha scatenato la dura reazione dei residenti, che proprio nell’ultimo weekend hannoallertato più volte le forze dell’ordine per schiamazzi e cori da stadio, fino a oltre le 3 del mattino. Una protesta più vibrante rispetto alle ultime settimane quando in ballo c’erano i decibel fuorilegge. «Vogliamo conoscere in anticipo tutti gli La sicurezza Più vigili in centro i residenti: vogliamo il calendario degli eventi eventi in programma - chiede con forza Giuseppe Salsano, presidente dell’associazione ordine e quiete. Al borgo non è un problema solo di musica alta, ma di sicurezza. Quasi ogni sera c’è una rissa ounascazzattata.Poliziaecarabinierifanno sentire la loro presenza, ma viste anche le carenzeinorganiconon posso certo presidiare il borgo tuttalanotte».Proprioinqueste ore l’assessore alla sicurezza Lambiase e l’assessore alla polizia municipale hannochiestoaldirigente deicaschi bianchi e al vicecomandantedipredisporreunservizio di controllo appiedato lungo il borgo e le strade attigueal centro,per contrastare la massiccia presenza di extracomunitari e di persone provenienti da alti territori e prevenire episodi di microcriminalità. © RIPRODUZIONE RISERVATA Composite IL_MATTINO - SALERNO - 43 - 04/06/13 ---- Time: 03/06/13 23:33 È caduto da una scala aerea mentre stava lavorando a un impiantotermoidraulicosulcapannone della Tecnomotors di San Cipriano Picentino, nella frazione Campigliano. Un operaio di 40 anni è ora ricoverato in gravi condizioni per un trauma cranico presso la rianimazione dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Originario di Pozzuoli, in provincia di Napoli, l’operaio lavora per una ditta napoletana. I carabinieri della compagnia Salerno, agli ordini del capitano Gennaro Iervolino e del tenente Michelangelo Piscitelli, stanno ora cercando di capire se ci siano responsabilità da parte di terzi o da parte della ditt di termoidraulica che stava svolgendo i lavori nel rispetto dellenormesullasicurezza.Secondo il racconto fatto dagli altri operai, P.D.avrebbe fatto un volodallascaladaun’altezzadi due metri ma avrebbe battuto a terra con la testa. Immediati i soccor- Le indagini si e il traspor- Carabinieri to in ambulanzain ospe- al lavoro per verificare dale. I militari se ci sono dell’Arma responsabili hanno anche controllato, e dotazioni pertuttoilpo- di sicurezza meriggiodiieri, l’esistenza sul posto delle condizioni di sicurezzaperglioperaiimpegnati nei lavori. Quindistanno eseguendo anche accertamenti di carattere amministrativo. Secondo una prima ricostruzione il carrello della scala aerea si sarebbe capovolto forse perché durante la manovra avrebbe preso un buco. Ma per ora si tratta soltanto di una ipotesi. Quindi si sta controllato se l’operaio indossava le dotazioni necessarie alla sicurezza per il tipo di attività che stava svolgendo. Si attende l’esito dei controlli nella struttura di San Cipriano prima di procedere con eventuali altri controlli anche presso la sede della società napoletana presso la quale P.D. risulta essere assunto. Insomma, i controlli dei militari dell’Arma proseguiranno anche nelle prossime ore. Intanto la prognosi del quarantenneresta riservatain attesache si assorbal’ematoma e si decida il da farsi da un punto di vista clinico. © RIPRODUZIONE RISERVATA I sopralluoghi Controlli dei carabinieri nel cantiere user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.10.61 42 Salerno Cronaca Martedì 4 giugno 2013 Il Mattino La sicurezza/1 Il mancato attentato al centro scommesse con i 500 litri di benzina Il Riesame Play Mall Arechi, decide il giudice Appalti truccati a Battipaglia appello rigettato per Argento Gennatiempo deve rispondere di porto abusivo d’arma da fuoco e di materiale infiammabile La prevenzione Petronilla Carillo Ci sarà questa mattina l’udienza di convalida per Claudio Gennatiempo l’imprenditore che, nella giornata di domenica,èstatoarrestatodagliagenti delle Volanti perché accusato di voler provocare una strage, intenzionato(com’era)adincendiarelamultisala giochi nella zona industriale, «Play Mall Arechi», ora di proprietà del fratello.Detenutoalmomentonelcarcere di Fuorni, Gennatiempo incontrerà questa mattina, prima di entrare in aula, il suo legale di fiducia, l’avvocato Giovanni Chiarito, per definire la strategiadifensiva.Almomentol’arrestatoè accusatodiporto abusivod’armi, tentativo d’incendio e detenzione di materiale infiammabile. L’uomo in passato era stato anche amministratore e socio della multisala ma da qualche mese si era dimesso facendo subentrare lafiglia. Nel corso dell’udienzadioggigliinquirentisperano soprattutto di capire cosa abbia fatto maturare in lui questo desiderio di «vendetta». Appena fermato l’uomohaspiegatoagliagenticheilfratello si era dimostrato incapace a gestire gli affari di famiglia. Per questo motivo voleva affrontarlo personalmente. Ecco perché aveva con se una pistola calibro 7,65 completa di munizioni. Una vendetta bloccata appena in tempodaipoliziottichehannofermato la sua auto, una Renault Scenic, nell’ambitodiunaseriedicontrollidispostinellazonaindustrialedelcapoluogo. ÈstatoallorachegliagentidelvicequestoreRossanaTrimarcosisonoaccorti che l’uomo viaggiava con a bordo con quasi 500 litri di benzina, suddivisi in taniche da 30 e 50 litri e anche in alcune bottigliediplastica. Contenitori nascostisottodelle coperte nel cofano dell’auto. Untrasporto«pericoloso» che avrebbe potuto La storia causare probleAccusava mi anche alle auil fratello toinstradasefosdi non seaccadutoqualcosa. Tant’è che essere per rimuovere le capace taniche di benzidi gestire naipoliziottihanla sala giochi no dovuto chiamare i vigili del fuoco e gli artificieri. Se fosse riuscito a portare a termine il suo piano, Gennatiempo avrebbe potuto causare una strage. La palazzinacheospitalasalagiochièadue piani:sulprimolivelloc’èunamodernissima ludoteca, un ristorante mensa e varie sale con videogiochi e macchinette; al secondo livello, una sala per eventi, una sala biliardo garantita dalConiedovesisvolgonomanifestazioni a livello nazionale e sale con slot-machine. E il potere incendiario dei500 litri di benzina avrebbe causato problemi molto seri soprattutto a contattoconlemacchinettealimentate a corrente. © RIPRODUZIONE RISERVATA I controlli Gli agenti della polizia durante un servizio Trovato in strada con un piccone denunciato La benzina Il materiale infiammabile ritrovato dalla polizia nell’auto di Gennatiempo È stato trovato in strada, a prima mattina, con un arnese solitamente usato dagli operai. Una specie di piccone. Quando gli agenti delle Volanti lo hanno avvicinato, lui ha detto che stava aspettando che aprisse un negozio. Negozio che, con quell’arnese, non aveva nulla a che vedere. L’uomo, che era stato notato da tempo vagabondare alle spalle della questura, è stato condotto in caserma e qui, dopo gli accertamenti di rito, denunciato a piede libero perchè trovato in possesso di un arnese pericoloso senza averne alcun titolo. All’uomo, un sessantenne originario del centro storico di Salerno, è stato anche sequestrato l’arnese. Resta alta l’attenzione delle forze dell’ordine dopo gli ultimi episodi di violenza che si sono verificati in Italia. Neonato morto alla clinica del Sole, 60 giorni per la verità Il caso Soltanto tra sessanta giorni si saprà qualcosa sulle cause che hanno determinato il decesso del bimbo morto, tre giorni dopo la nascita, alla Clinica del Sole. Ieri mattina si è svolta l’autopsia disposta dal sostituto procuratore Elena Guarinocheindagasuquantoaccaduto. Due i consulenti tecnici nominati dalla procura, si tratta dei medici Adamo Maiese e Beatrice Lopardo. Presente anche il perito di parte civile GerardoCitroequellodegliindagati, Gaetano Amatruda. I genitori del bimbo vogliono sapere cosa è accaduto e capire soprattuto se siètrattatodiunerroremedico. Il bimbo pareva che stesse bene e i genitori aspettavano di lì a poco le dimissioni dal reparto per portarlo con loro a Lioni, nell’Avellinese, dove risiedono. Così la giovane coppia ha deciso di affidarsi ad un legale di fiducia, l’avvocato Lucio Basco, per fare chiarezza sull’accaduto. Cinque, invece, le persone che per ora la procura ha iscritto sul registro degli indagati e hanno tutti affidatolapropriadifesaall’avvocato Marcello Giani. Alle 4 del mattino, quandogliinfermierisonoandati al nido per il cambio dei pannolini e il prelievo di routine, il neonato era vivo.Èmortopocotempodopo, senza che nessuno riescaancoraadarsi unaspiegazione. Alle 7.30 il papà ha presentato denuncia, di La struttura La Clinica del Sole: indagate dieci persone qui l’inchiesta della procura. E l’iscrizione nel registro degli indagati di cinque persone. Continuaanchelaseconda indagine sulla Clinica delSole,quellanataaseguito della morte di un feto la cui situazione sarebbe degenerata nel giro di poche ore. Era mercoledì quando la mamma del feto si è presentata in clinica in preda a dolori e crisi d’ansia. La donna era al nono mese di gravidanza. Dopo una prima visita il ginecologo si era accorto che il cuore del piccino nonbattevacosì ha disposto un tracciato per verificareseilfetoerainsofferenza. Resosi conto che il piccino non respirava, il medicohadecisodieseguireilpartocesareoperportarefuoriilcorpicinosenzavita del piccino. Anche in questo caso si dovrà attendere sessanta giorni per poter avere l’esito degli esami autoptici e definire esattamente le rispettive responsabilità. pe.car. © RIPRODUZIONE RISERVATA La sicurezza/2 Operazione dei carabinieri a Pastena Tentato furto, bloccati tre giovani Avevano puntato al denaro delle slot machines e al cambiamonete che erano nel bar, forse perché sapevano che avrebbero trovato dentro un bottino sostanzioso. Cosìduedi lorohannotentato di forzare la saracinesca dell’esercizio commerciale mentre un terzo faceva loro da palo. Ma le cose non sono andate per il verso giusto: i tre sono stati notati dai carabinieridelNucleoinvestigativo del Reparto operativo del comando provinciale di Sa- lerno (agli ordini del colonnelloFrancescoMerone)impegnati in un servizio di controllo nel quartiere Pastena, da tempo presidiato dall’Arma dopo gli ultimi episodi di piccola criminalità che si sono verificati. I tre sono così stati assicurati alla giustizia: duediloroarrestati,unminorenne complice denunciato. È accaduto in via Gaeta nella nottata tra domenica e lunedì.Imilitarihannonotatodei movimentisospetti nei pressi di alcuni esercizi pub- Stefano Maisto Stefano D’Andria blici e hanno iniziato a tenerelasituazionesottocontrollo. È stato così che hanno visto i tre, notati in precedenza, tentare il colpo. I tre hanno parcheggiato la propria auto, una Fiat Punto nelle vicinanze del bar preso di mira e, con gli arnesi da scasso, hannoiniziatoalavoraresulla saracinesca pensando di essere soli. Ma i carabinieri, appostati nelle vicinanze, hannoattesoilmomentogiustoper intervenire e bloccare il giovane a bordo dell’auto- vettura. A nulla gli è valso il tentativo di fuga. Poi è toccato agli altri due. Stefano Maisto, salernitano, e Alfredo D’Andria, di Pontecagnano Faiano, entrambi di 25 anni, sono stati arrestati mentre il minoreV.C.èstatodenunciatoeaffidatoaigenitori.Gliarrestati sono immediatamente stati collocati in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienzaconritodirettissimo. Icarabinierihannopoisequestrato sia le attrezzature da scasso utilizzate che l’autovettura in quanto sprovvistadi copertura assicurativa. pe. car. © RIPRODUZIONE RISERVATA Composite IL_MATTINO - SALERNO - 42 - 04/06/13 ---- Time: 03/06/13 23:33 Il Riesame rigetta il ricorso presentato dall’avvocato Raffaele Francese per Giovanni Argento,iltecnicodelComunediBattipaglia coinvolto nell’inchiesta della Dia sugli appalti a due imprenditori ritenuti vicini ai Casalesi. I giudici (presidente MassimoPalumbo, a latereGaetano Sgroia e Pietro Indinnimeo) hanno riscontrato a suo carico gravi elementi di colpevolezza.Cisonoleintercettazioniche inchioderebberoiltecnico, ora ai domiciliari, arrestato consettegiornidiritardorispettoaglialtriquattroindagatiperché era in crociera. Secondoilsostitutoprocuratore dell’Antimafia Rosa Volpe, sarebbe stato lui uno degli impiegati comunali ad aver organizzatoilsistemadelle«mazzette»sugliappalti.Unodeifunzionari che teneva sempre sotto controllo i bonifici che l’ufficio Ragioneria così da far liquidare i lavori e poter chiedere i soldi agli imprenditori. Il 6 luglio 2010 la Dia tiene sotto controllo Nicola Madonna, Attilio Guida eGiovanniArgentochesiincontrano in un bar. Di quell’incontropoiMadonnaeGuidaparlanoall’internodell’auto.MadonnachiamaironicamenteArgento «barista» o «oro»: «Il barista ha detto che mi doveva fare un paio di caffè ancora là, ha detto tanto ormai adesso mi pare la macchinetta ce l’hanno aggiustata. Ho detto: tutti i numeri di telefonolitieneluiquindiquando è il momento mi faccio ambasciatore....matu tieniancora qualche caffè promesso?». Nel raccontocheMadonnafaaGuida parla di «macchinetta» dove la macchina del caffè è un inequivoco riferimento ad una dazionedidenaro.Einquelcontesto si nomina sempre Argento. pe.car. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’interrogatorio Rissa con ferito a Sant’Eustachio l’accoltellatore fa scena muta Ilventiduenne chela scorsa settimanaèstatoarrestatoperaver accoltellato due persone, padre e figlio, Mario e Fabio Apicella, a Sant’Eustachio, ieri mattina si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giovane, accompagnato dal suo legale, l’avvocato MicheleTedesco,doveva sostenere l’interrogatorio di garanzia dopo l’arresto da parte degli agenti della Mobile. L’accusa a suo carico è di tentatoomicidio. Tutto sarebbe nato a seguito di una lite per motivi condominialimaillitigiosieratrasformato in una rissa alla quale avrebberopartecipatosei,settepersone ma dalla ricostruzione della polizia ad accoltellare i due avversari sarebbe stato solo il giovane A.F.. Tra i condomini dell'immobileinviaCupaParisi a Sant'Eustachio, dove si sono affrontati i due gruppi di persone, non sembra correre buon sangue ma non è stato facile, per gli investigatori, comprendereifattiperilclimaomertoso. Anche uno dei feriti ha fornito elementi ritenuti, dai poliziotti, falsi. E non è stato neanche trovato il coltello utilizzato per il doppio ferimento. Ad allertare la centrale operativa della Questura,giovedì intornoalle 17,30, è stata una duplice chiamata: una proveniente da un vicino di casa dei contendenti; l'altra dal pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona dove, nel frattempo, erano giunti i due feriti. user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.10.61 Cronaca Salerno 41 Martedì 4 giugno 2013 Il Mattino Salvatore Carfagna Antonio Lepre Dopo quattro anni «Prendo atto della decisione» Proroga scaduta ma resta al ministero Dalla presidenza dell’Istituto tecnico per le attività sociali Santa Caterina da Siena a quella del liceo classico Torquato Tasso. Era il settembre del 2009 quando il preside Salvatore Carfagna prese le redini del glorioso liceo di piazza San Francesco. Dopo quattro anni, per il papà dell’onorevole Carfagna si spalancano le porte del pensionamento. «Chiudo una lunga carriera, prendo atto della decisione del funzionario Bouchè» dichiara il preside Carfagna, che lascia vuota la poltrona del liceo più ambito del capoluogo. Negli ultimi anni il Tasso ha vissuto una stagione esaltante grazie alle numerose attività. Il pensionamento chiama anche Antonio Lepre, preside del liceo Alfano I, che negli ultimi tre anni ha introdotto la novità degli indirizzi coreutico e musicale, rappresentando un vanto per l’intero capoluogo. Per Lepre è scaduta la proroga di un anno concessa dal ministero dell’istruzione. «Per l’Alfano I gli ultimi tre anni sono stati splendidi ed entusiasmanti - dichiara Lepre - molto lavoro attende ancora gli studenti ai quali sono molto legato». Lepre è da due anni impegnato nella cabina di regia nazionale al ministero per il lancio degli indirizzi musicali e coreutici. Salvatore Cicenia La cultura La sede storica del liceo classico Torquato Tasso di Salerno La scuola Rivoluzione tra i dirigenti in pensione ventidue presidi Rifiutate le richieste di proroga per fare posto al personale in esubero Novità anche al Tasso e al Da Vinci Gianluca Sollazzo Da due lustri alla guida del Da Vinci Il liceo scientifico Da Vinci lo saluterà nei prossimi giorni. Studenti, professori e personale hanno preparato un saluto speciale. Dieci anni di direzione non potranno essere archiviati tanto facilmente. «Neanche per me sarà facile» ammette il preside Salvatore Cicenia. Un capitolo che si appresta a chiudere dal prossimo settembre. «Sono emozionato dichiara - ho deciso di chiudere anzitempo la mia carriera chiedendo il pensionamento, ho dato tanto alla scuola e continuerò a profondere i miei sforzi per il sistema dell’istruzione». Alle sue spalle ben 43 anni di carriera, la metà alla guida di una presidenza. Il valzer è servito. Cambiano gli assetti delle dirigenzescolastichenelsalernitano.Unarivoluzione attende da settembreil panorama dell’istruzione provinciale alla prese con un boomdipensionamentideipresidi.Cambiano guida ben ventidue istituti salernitani, tra cui licei importanti come il classico Tasso, oltreallosperimentaleAlfanoIdiviaDeiMille e allo scientifico Da Vinci. «Si tratta di dirigenti di spessore che hanno profuso impegno e qualità per il miglioramento dei livelli formativi» sottolinea il direttore dell’ufficio scolastico regionale, Diego Bouchè, che lo scorso 29 maggio ha emanato il decreto regionale che stabilisce la collazione a riposo di presidi e dirigenti scolastici di Salerno e provincia. Da settembre scatterà un vasto riassetto delle presidenze a fronte del raggiungimentodeilimitid’etàdimoltidirigentichesaluterannolerispettivecomunitàscolastiche. Solo una mera coincidenza fa sì che acambiarpresidecontemporaneamentesiano oltre ventidue istituzioni scolastiche. «Sicuramente molte proroghe non sono state concesseperlapresenzadicentinaiadipresidi in esubero in attesa di collocazione su altra scuola – ammette Bouchè – ma nellagran partedeicasisi trattadi chiusurefisiologiche delle carriere». Maturati i requisiti di legge per il riconoscimentodell’anzianitàdovrannoesserecollocati«ariposo»dal1settembrepresidistorici come Antonio Lepre del liceo sperimentale Alfano I, per il quale è scaduta la proroga strappata un anno fa, Salvatore Carfagna del liceo classico Tasso di piazza San Francesco, tra i più antichi del capoluogo, Carmela Bo- ve dell’Istituto professionale agrario. A sor- Vincenzo, Raffaella Gaeta (scuola media Pipresa, pur non avendo maturato gli anni ri- centia Pontecagnano), Antonio Galiano (Ic chiestiperilcollocamentoariposo,nell’elen- Eboli), Angelo Gentile (scuola media San co delle cessazioni di servizio diramato dal Tommaso di Mercato San Severino), Domedirettore Usr Campania, Bouchè, figura an- nico Giallorenzo (Iis Mattei di Eboli), Mario che il preside del liceo scientifico Da Vinci, Meloni (scuola media Gaurico di Bellizzi), Salvatore Cicenia, che ha richiesto di inter- Sabato Molinari (Ic Sala Consilina), Michele rompereconqualcheanno di anticipola sua Nigro (Itc Vico di Agropoli), Sabato Petrone lungaesperienzadirigenzialenellascuolasa- (IisMatteoDellaCorteCavade’Tirreni),Giulernitana. Il cambio di poltrone interesserà seppe Sorrentino (liceo classico Perito di anche numerosi circoli didattici e scuole su- Eboli) e Beniamino Tagnesi (Ic MontecorvinoRovella).Pergliistitutichecamperioridelvastoterritorioprovinbierannodirigentesiapreunnuociale. Andranno infatti in pensiovo ciclo. «La scuola viaggia verso ne Diodato Attianese (circolo di- L’effetto un progressivo ringiovanimento dattico Sant’Egidio del Monte Al- Una vera chiosaBouchè-ilsalernitanoèstabino), Vincenzo Bianchini (Ic to particolarmente interessato da Pontecagnano Faiano), Rosa Ca- e propria questo processo, non comprendo porrino (Ic Sala Consilina), ugo svolta Giorgio Crea (Isis Epicarmo Cor- generazionale i dirigenti che preannunciano ricorsiperottenereprorogheoreinbio),GraziaCurella(IcSanGrego- anche serimenti, si parla tanto di dare rio Magno), Carmine D’Arminio spazio al nuovo che avanza, e poi (Itc Besta Battipaglia), Carlo Di negli istituti si contrasta questo processo». Legge(liceoParmenideVallodel- comprensivi la Lucania), Vincenzo Di Salvio © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ufficio provinciale Bouchè: «Per Pagliara solo ritardi tecnici» «Ho lavorato bene con Pagliara, va riconfermato per la sua profonda conoscenza delle criticità territoriali e delle peculiarità della rete scolastica salernitana». A dirlo Diego Bouchè, funzionario regionale della direzione scolastica, in merito alla querelle relativa alla vacatio amministrativa scoppiata nei giorni scorsi presso la sede provinciale di via Monticelli. Da inizio maggio l'ufficio è acefalo a seguito della scadenza del mandato del precedente dirigente, Renato Pagliara, salernitano, già alla guida dell'Usp di Potenza. Da Napoli è lo stesso Bouchè ad annunciare la riconferma. «Il ritardo non dipende da me - afferma il funzionario regionale - ho sollecitato il capo di Gabinetto del Miur e presentato istanza al ministro, comprendo il disagio, ma tutto si risolverà presto». Nei giorni scorsi le sigle sindacali del comparto scuola, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil, Gilda Unams e Snals, avevano lanciato un appello per chiedere la riconferma del precedente dirigente. Carmela Bove La più longeva da maggiorenne lascia l’Agrario Se non è un record poco ci manca. Nessun preside salernitano ha guidato per così tanti anni un liceo salernitano. È toccato a Carmela Bove dirigere per 18 lunghi anni l’istituto per l'agricoltura di via delle Calabrie, a Salerno. Prima ancora di sbarcare all’agrario della zona industriale, per la Bove una lunga carriera fuori regione. Anni di intenso lavoro per lei. Tra i progetti divenuti fiore all’occhiello dell’attività didattica quello dell’Orto Virtuale, senza dimenticare la grande produzione agraria grazie alla dotazione di vigneti e frutteti; l’istituto vanta anche una ricca produzione di marmellate. Minori a rischio nelle aziende salernitane, intesa con Confindustria L’accordo Il lavoro come possibilità concreta di reinserimento nella società e di sviluppo delle proprie capacità Favorire l’attuazione di iniziative relative alle tematiche di inclusione socio-lavorativa di minori e di giovani in area penale. È questo il principale obiettivo del protocollo d’intesa firmato dal presidente di Confindustria Salerno, Mauro Maccauro e dal direttore del Centro di Giustizia Minorile di Napoli, Giuseppe Centomani. Con questo protocollo, l’associazione degli industriali salernitani si è impegnata a promuovere presso le aziende ad essa associate le finalità dell’intesa verificando la loro disponibilità ad ospitare minori e giovani in area penale, per consentirgli di acquisire e sviluppare capacità e competenze specifiche. Il Centro di Giustizia Minorile di Napoli da sempre svolge un forte ruolo propulsore inerente la promozione di interventi finalizzati al reinserimento sociale dei minorenni e dei giovani sottoposti a provvedimenti penali, soprattutto attraverso l’istruzione ed il lavoro, elementi considerati necessari per la valorizzazione delle potenzialità soggettive e relazionali, ma anche per la facilitazione della comunicazione e dell’aggregazione sociale. Ad esso è stato affidato il compito di individuare i minori e i giovani dell’area penale, motivati ad intraprendere un percorso formativo e socio-lavorativo, svolgendo, con i suoi operatori, un ” Il protocollo L’intesa con il Centro di Giustizia Minorile di Napoli Il presidente Mauro Maccauro leader di Confidustria Salerno servizio di accompagnamento e sostegno nell’ambito delle attività svolte in collegamento costante con i referenti individuati dalle diverse aziende ospitanti. «Questo protocollo – afferma il leader degli industriali salernitani Mauro Maccauro - rappresenta il primo passo di un percorso sulla legalità che Confindustria Salerno ha da tempo intrapreso, confermando, tra l’altro, il proprio impegno sul versante della responsabilità sociale delle imprese. Siamo, infatti, fermamente convinti che le aziende che operano sul territorio debbano fare la loro parte contribuendo attivamente per favorire la diffusione dei valori della coesione sociale, della giustizia, della sicurezza e della legalità». Oltre ad individuare le aziende disponibili a collaborare con il Centro, Confindustria si è impegnata a promuovere reti e collegamenti stabili tra i servizi della Giustizia Minorile e le attività da essa create sul territorio e ad informare il servizio sociale della Giustizia Minorile dei percorsi formativi o socio lavorativi promossi dall’associazione degli industriali finalizzati all’inserimento di minori dell’area penale per ogni corso di formazione attivato. «L’accordo formale - dichiara il direttore Centomani - è l’esito di un approfondito confronto sulle tematiche inerenti il rapporto tra il mondo giovanile ed il mercato del lavoro. Il risultato atteso è una ottimizzazione dei percorsi formativi e il conseguente inserimento lavorativo dei giovani disagiati». r.j.l. © RIPRODUZIONE RISERVATA Composite IL_MATTINO - SALERNO - 41 - 04/06/13 ---- Time: 03/06/13 23:33 user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.10.61 40 Salerno Cronaca Martedì 4 giugno 2013 Il Mattino L’università Domani scadono i termini Ateneonews Corsa a rettore Piccolo lancia il guanto di sfida CONVEGNO Distretti tecnologici un patto con le imprese «Distretti tecnologici: scenari di riferimento per la collaborazione fra Università ed imprese». È il tema dell’incontro in programma oggi alle 11, nell’aula delle Lauree. Sono previsti gli interventi dei docenti universitari Giambattista Dagnino (Università di Catania), Giuseppe Zollo e Edoardo Imperiale dell’Agenzia regionale Campania Innovazione e di Roberto Parente, direttore Master Riss. Il docente di Ingegneria primo candidato ufficiale Transirico e Capunzo in pole Ivana Infantino Al via il countdown per le elezioni del rettore. Domani scade il termine per la presentazioneufficialedellecandidature e fra i docenti dell’ateneo si vanno viaviadefinendogliultimiaccordi.Cordate di prof che, insieme a studenti e personale tecnico amministrativo, farannosentireilloropesonell’imminentecompetizioneelettoralechesipreannuncia più agguerrita del solito. L’idea di un candidato unico sembra essere statadefinitivamenteaccantonatae,secondoirumors,adaspirareall’ermellinocisonoquasiunadecinadiprofessori.Adoggi,però,l’unicacandidaturaufficiale è quella di Antonio Piccolo, professore di ingegneria e direttore dell’Adisu. Ufficiosamente, invece, i nomi che circolanosonotantiedidocentiappartenenti a facoltà diverse. Ad Ingegneria per esempio, oltre al professor Piccolo, spunta un altro nome per una lotta tutta intestina, quello del professor Alfredo Lambiase, classe 1951, ingegnere meccanico delegato del rettore al Trasferimentotecnologico.Diversipoiinomi in circolazione in rappresentanza dell’areaumanisticadoveoltreadAnnibale Elia, direttore del dipartimento di scienzepolitichesocialiedellacomunicazione, c’è anche Enzo Maria Marenghidirettore del dipartimento di Scienze giuridiche. In corsa, secondo i rumors, anche AurelioTommasettidiEconomiaeMario Capunzo, direttore del dipartimentodiMedicina.Fralenewentrycisarebbe anche Maria Transirico, la preside di Scienze Matematiche e fisiche naturali, mentre fuori dalla corsa è Caterina Miraglia, ordinario diIstituzionididiritto privato nella facoltà di Giurisprudenza e assessore regionale all’Istruzione, che ha rifiutatoanchelaproposta di candidatura sostenuta dalla Cisl. Organizzazioni sindacaliche,sottoFine mandato linea Pasquale Passamano della Cisl, Il rettore in maniera unitaria uscente si dicono disposte Raimondo ad appoggiare solo Pasquino i candidati con determinatecaratteristiche. Non devono essere espressione di una singola facoltà e devono conoscere la macchina amministrativa. Un rettore «indipendente da poteri esterni e da potentati interni che non si senta espressioneosuggerimentodiassociazioni sindacali, né di forze, movimenti eistituzionipoliticheesterne»,èl’auspiciodiungruppodidocentichehascrittounaletteraapertaacolleghi,personale tecnico amministrativo e studenti nella quale si definiscono una serie di questioni,chesisperaabbianouncorrispettivo nei documenti programmatici dei candidati. Aspiranti rettore ai quali si chiede di rispondere a 13 domande sutemiche,sispera,possanoessereoggetto di confronto nell’assemblea del 12 giugno. Dai docenti ai ricercatori. In occasione dell’elezione del rettore un gruppodiricercatori,associatieordinari,hapubblicatounblog(dibattitorettore.wordpress.com) attraverso il quale si chiede ai candidati di rispondere a quattro domande su temi centrali comela semplificazioneeilsuperamento della burocrazia; l’attrattività di finanziamenti nazionali, europei, pubblici e privati;dottoratodiricercaeinternazionalizzazione. Domande sulle quali, una volta ufficializzate le candidature, si confronteranno i candidati alla carica di rettore, le cui risposte, scritte, saranno pubblicate sul blog. © RIPRODUZIONE RISERVATA SEMINARIO/1 Attori e reti educative nell’indagine sociologica ” «Attori, reti sociali e nuove tecnologie dell’educazione nell’indagine sociologica». È l’articolato tema al centro del seminario internazionale di studi che si terrà domani (ore 15, presso la biblioteca «A. Santucci»). Studiosi e ricercatori nel ricco panel di relatori: Francesco Avvisati (Oecd-Ceri), Juana Maria Sancho Gil (Università di Barcellona), Paolo Landri (Irpps-Cnr) e Assunta Viteritti (La Sapienza di Roma), Maddalena Colombo (Università Cattolica di Milano) e Valeria Pandolfini (Università degli studi di Genova). ” SEMINARIO/2 Mario Capunzo Tra i papabili il direttore di dipartimento alla facoltà di Medicina Narratori napoletani tre secoli di scrittura Maria Transirico La preside di Scienze matematica e fisica new entry tra i candidabili Lo statuto Stop al rinnovo, resterà in carica solo sei anni ” Annibale Elia Il direttore di Scienze politiche e comunicazioni tra i nomi più gettonati Con l’attuazione della riforma Gelmini a cambiare non è solo l’organizzazione delle strutture universitarie. Cambia anche la durata del mandato del rettore, che d’ora in poi resterà in carica solo per sei anni e non potrà più ricandidarsi perché il mandato non è rinnovabile. Ad eleggere il rettore, che come da statuto è eletto tra i professori di prima fascia a tempo pieno, sono i professori e i ricercatori di ruolo e i ricercatori a tempo determinato, cui si aggiungono, nella misura del 15 per cento rispetto al totale di docenti e ricercatori, gli studenti e il personale tecnico amministrativo. Nella prima votazione il rettore è eletto a maggioranza assoluta degli aventi diritto. Nella seconda e terza votazione, invece, a maggioranza assoluta dei votanti. In caso di ballottaggio, a vincere sarà chi si è aggiudicato più preferenze. In caso di parità di voti risulterà eletto il candidato con una maggiore anzianità di ruolo o, in caso di ulteriore pareggio, anagrafica. i. inf. © RIPRODUZIONE RISERVATA «Sbocco di lavoro per ricercatori e laureati di qualità» L’intervista Piccolo: ecco il mio programma valorizzare il capitale umano e difesa dell’università pubblica A ntonioPiccolo,docentediIngegneria e direttore dell’Adisu, è il primo ad aver presentato ufficialmentelacandidaturaarettore. Nel suo programma sburocratizzazione, finanziamenti alla ricerca,centralitàdelcapitale umano, inserimento lavorativo di ricercatori e studenti. Parola d’ordine del cabdidato alla poltrona di vertice dell’ateneosalernitano:condivisione,anche nella gestione amministrativa con un’idea di governance diversa dal passato, con più di un pro rettore e tanti delegati. Professore, nei corridoi si vociferano molti nomi… «Conto sulla ragionevolezza delle persone, ma se ci sono più candidature è un fatto positivo perché vuol dire che si è aperto un dialogo. È chiaro che se i programmi saranno simili a fare la differenza sarà la storia personale di ognuno». Quale università immagina? «Innanzitutto, un’università dove le sue componenti riescano a dialogare tra loro. Penso a un ateneo con i dipartimenti al centro, sia per la ricerca che per la formazione, e a una squadra con più di un prorettore per i rapporti istituzionali, tanti delegati e con un rettore che si prende l’onere e l’impegno di verificarne i risultati». Quali le priorità per l’ateneo? «Fra i punti fondamentali del mio programma, nata da un confronto condiviso e aperto ai suggerimenti di docenti, studenti e personale amministrativo dell’ateneo, c’è la convinzione che le università debbano rimanere pubbliche, lontano da fondazioni o altro. Ma con i conti in ordine». E poi? «Centralità del capitale umano e La gestione «Meno burocrazia e governance plurale e condivisa» sburocratizzazione. Bisogna mettere ordine nella macchina amministrativa, la struttura deve andare a regime, dobbiamo andare avanti con passo più accelerato e per fare questo è necessario il contributo di tutte le componenti della vita univesitaria. Fra le eredità complesse che ci lascia il rettore Raimondo Pasquino c’è un futuro che deve essere più partecipato». Un impegno per gli studenti? «Per gli studenti sicuramente l’impegno sarà finalizzata per l’entrata nel mondo del lavoro, va creata una politica, un ufficio ad hoc, mettere insieme domanda e offerta, un’operazione di innesto nel tessuto produttivo nazionale di ricercatori e laureati, altamente specializzati. Ci impegneremo anche per valorizzare spin off e creazione di impresa. Non ci può essere, infatti, diritto allo studio senza il diritto al lavoro». i. inf. © RIPRODUZIONE RISERVATA Composite IL_MATTINO - SALERNO - 40 - 04/06/13 ---- Time: 03/06/13 23:33 Giovedì 5 giugno, alle ore 14.30, presso l’aula 5 della facoltà di Scienze della formazione) è in programma il seminario su «Critici e narratori a Napoli tra Settecento e Novecento». Interverranno Giuseppe Battagliese (Centro Studi «Maria Franciulli Battagliese» di Ascea), i docenti univesitari Daniela Bernard (L’Orientale di Napoli), Francesco D’Episcopo (Federico II di Napoli). L’incontro sarà coordinato da Milena Montanile. SEMINARI/3 Cittadinanza attiva nell’Unione europea Nuovo appuntamento con il ciclo di seminari su «Europa in ricerca» a cura del Centro Studi Europei. Venerdì (inizio ore 11 presso la Biblioteca «A. Santucci») in programma l’incontro con il professor Cristiano Bee dell’Università Surrey (Uk). Lo studioso terrà una relazione su «Sfera pubblica e cittadinanza attiva nell’Ue». LIBRI Clio e il doppio sguardo la «miseria» della storia Si intitola «Nobiltà e miserie di Clio, gli abusi della storia contemporanea» (Franco Angeli editore), il volume di Guido Panico, docente di storia contemporanea, che sarà presentato domani alle 10.30, nell’aula Imbucci. Introduce: il professor Giso Amendola. Interverranno: Luigi Mascilli Migliorini (L’Orientale di Napoli) e Michele Prospero (La Sapienza di Roma). MUSICA Danza al Koi Tavern con «Soltanto» Serata danzante al Koi Tavern di Fisciano con Soltanto (il vero nome è Matteo Terzi) e “Le chiavi di casa mia”. Si inizia alle 22, ingresso libero. user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.10.61 Cronaca Salerno 39 Martedì 4 giugno 2013 Il Mattino L’economia Nessun acquirente per rilevare il pastificio salernitano, resta a termine il fitto dello stabilimento a Di Martino Amato, l’asta va deserta: è il quarto flop Non è stato sufficiente il taglio da 40 a 31 milioni Spunta l’ipotesi spezzatino L’iniziativa Certificati sprint e consulenze firmata l’intesa notai-Comune Carmen Ielpo Asta deserta per la vendita del Pastificio Antonio Amato. E non è la prima volta. Una sorta di maledizione sembra essersi abbattuta sulla procedura di vendita dell’azienda fallita: quarta asta e quarto nulla di fatto, dopo le precedenti puntate conclusesi con il fitto d’azienda. Non c’era neanche Giuseppe Di Martino che con la sua Dicado sta gestendo l’opificio ormai da un anno e che per questo bando godeva del diritto di prelazione. Ma non c’erano neanche altri imprenditori, magaridelsettorealimentare.Nessuninteressato e nessuna busta. Né per la prima parte dell’asta, quella con consegna delle buste fissata alle 10,30 e base a 31 milioni di euro; né per la seconda che scadevaamezzogiornoeperlaqualeeranonecessari29milioniecentomilaeuro. Sarebbero serviti per acquistare l’azienda come unico lotto, compresi i beni in leasing, inseriti per la prima volta nella lorototalitàall’internodelprezzodivendita. Non è bastato abbassare la base d’asta dai 40 milioni di euro dell’ultima volta. Il mercato, forse, chiede ancora di più. Un prezzo maggiormente concorrenziale in tempi di crisi. Ora la curatela fallimentare dovrà mettersi a lavoro per redigere un nuovo bando di vendita che ha tutta l’aria dell’ultima chiamata. Lo farà entro settembre, per rientrare neitremesidiprorogatecnicaconcessia Di Martino, il quale continuerà a gestire l’opificio e i 29 dipendenti riassorbiti, fino a nuova convocazione da parte del Tribunalefallimentare.Sarebbepossibile, infatti, anche una ulteriore proroga di tre mesi in tre mesi, per un massimo di un anno. Un’eventualità che la curatela fallimentare vorrebbe scongiurare a favore della vendita che rappresenterebbe la chiusura di una I tempi vicenda che si proEntro trae ormai da più di settembre due anni. un nuovo Resta in piedi un grande interrogatibando vo:eselacurateladeper poter cidesse di vendere cedere non più come lotto l’azienda unico ma come singoli asset l’azienda, che cosa ne sarebbe del Pastificio Amato? Una domanda alla quale solo il nuovo bando potrà rispondere. Intanto i bonus per l’attuale affittuario si fermano a questa asta andata deserta: già dalla prossima, infatti, Di Martinonon potrà avvalersidel dirittodi prelazione, a meno di improvvisi colpi di scena nel prossimo bando. Ancora una volta, per i lavoratori, arrivano segnali poco confortanti da via Papio. Ieri mattina molti di loro hanno preferito seguire da casa, erano in pochi rispetto al solito davanti alla Fallimentare, quella che con senno di poi si può ben definire la cronaca di un’asta annunciata. L’eventualitàeranell’aria.Propriocome la forte delusione per 119 ex dipendentidell’AntonioAmatocheda17maggio scorso sono in mobilità. Quella data rappresenta uno spartiacque nella vertenza Amato, perché rappresenta la fine delle illusioni: lettera di licenziamento per tutti, seguita, nei giorni successivi, dalla mancata concessione della cassa integrazione in deroga. A quel punto, l’unico intervento salvifico, almeno per un breve periodo di tempo, poteva essere quello del giudice delegato il quale, chiamatoincausadailavoratoriattraverso istanze individuali, non ha potuto cedere di un millimetro. Pur di ottenere la cig in deroga fino al 31 dicembre 2013, i lavoratori erano disposti a rinunciate allaquota parte delTfr dicompetenza dellacuratelamaturataprimadellacassaintegrazione straordinaria per fallimento, tale da compensare il futuro Tfr provenientedallaCiginderoga.Anulla èvalsa questadisponibilità.Equindituttiinmobilità, compresi coloro che al momento stannolavorandoinfabbricaconDiMartino e il cui contratto annuale è in attesa di essere rinnovato in vista dei tre mesi transitori. Con tutto ciò che ne consegue per le famiglie di questi lavoratori passati dal «posto fisso da Amato», un lavoro considerato alla stregua degli impieghi pubblici, al licenziamento aggravato dall’assenza di prospettive. © RIPRODUZIONE RISERVATA Le offerte Il prezzo frena le chance Trenta milioni di euro (base d’asta) per rilevare l’azienda pastaria dello storico marchio «Antonio Amato». Il costo dell’operazione è evidentemente ritenuto non compatibile con le disponibilità che al momento può offrire il mercato. Valutazione Il giudice Jachia esamina le offerte per il Pastificio Amato. TANOPRESS Il piano «Spacchettare» per vendere È per ora solo un’ipotesi ma la nuova asta potrebbe vedere in vendita non più il lotto unico ma gli asset dell’azienda. Una sorta di «spacchettamento» che apre ovvi interrogativi su garanzie occupazionali e di rilancio industriale. L’occupazione L’incubo licenziamento Negata, per motivi tecnici la Cig in deroga, i 119 ex dipendenti della Amato sono in mobilità, compresi i pochi che sono al lavoro nellos tabilimento attualmente in fitto. Per tutti, senza soluzioni dalla vendita, stop a garanzie occupazionali. Di Martino resta alla finestra «Chiarirò presto i miei progetti» Il retroscena L’imprenditore diserta l’asta «Sono negli Usa per affari al mio ritorno parlerò» Risponde al telefono dagli Stati Uniti dove si trova per affari, ma Giuseppe Di Martino non si sbottona. Spiegherà la sua assenza all’asta giudiziaria per la «Antonio Amato» di ieri una volta rientrato in Italia. Ha lasciato tutto in mano al suo ufficio legale e a causa del fuso orario, non ha ancora sentito nessuno. La notizia della nullità dell’asta gli è stata comunicata via sms. Era senz’altro lui l’uomo più atteso ieri mattina in via Papio, sede del tribunale fallimentare. Ma quando ci si è accorti che né lui, né qualche suo delegato era presente, la sorpresa è stata tutto sommato contenuta. Diversi i segnali che da tempo avevano fatto pensare a una «pausa di riflessione» dell’imprenditore gragnanese. Il quale non ha mai smesso di indicare l’acquisto della società salernitana come sbocco naturale del suo investimento in essere attraverso il fitto d’azienda, ma che allo stesso tempo non si era mai sbilanciato sui suoi reali intendimenti. Strategie aziendali si dirà ma, in questo periodo, sembrerebbe più la consapevolezza che a sborsare circa 30 milioni di euro per l’acquisto di una fabbrica, siano in pochi a poterselo permettere. Siglato dal sindaco De Luca, dall’Assessore aomunale al Bilancio BuonaiutoedalpresidentedelConsiglioNotarile Distrettuale Aniello Calabrese, unProtocollodiintesaperpromuovere una serie di iniziative congiunte a favore della cittadinanza sui temi di competenzanotarileearegolamentare e semplificare l’accesso alla banca dati anagrafica da parte dei professionisti. Il Comune di Salerno e il Consiglio Notarile promuovono l’apertura di sportelli periodici di consulenza gratuitapericittadinifinalizzatialladiffusione di informazioni utili sulle materie di competenza notarile quali mutui, contratti im- Servizi mobiliari, succes- Isitituito sioni e donazioni. IlProtocollopre- lo sportello vede, inoltre, la informazioni possibilitàperino- gratuito, tai del distretto di assistenza accedere alla bancadatidell’Anagra- anche fecomunaleperot- per i mutui tenere estratti e certificatinecessari alla stesura degli atti notarili. Non sarà più necessario che i cittadini si procurino le certificazioni da produrre al notaio per gli atti pubblici. Sarà il notaio a provvedere a tutto ciò grazie all’accordo con il Comune di Salerno. L’obiettivoèquellodifornireaicittadini un servizio di qualità in tempi brevi e per il Comune di deflazionare le richieste di certificati agli sportelli preposti. L’accordo prevede, infine, l'avvio dellacollaborazioneperlasemplificazione della trasmissione delle copie delle convenzioni matrimoniali, per le relative annotazioni sui registri degli atti di matrimonio. Dalla prima di cronaca Il mercato e la passione Roberto Ventre Intanto Di Martino sarà il «reggente» d’ufficio, per altri tre mesi. Un tempo tecnico deciso dalla curatela già nel bando di vendita per consentire all’affittuario di lasciare libero l’opificio a quello che doveva essere il nuovo acquirente (se poi fosse stato proprio Di Martino, i tre mesi sarebbero stati una sorta di luna di miele prolungata), ma che potrebbe essere anche un giusto spazio di riflessione sul futuro di un’azienda che ha rappresentato Salerno nel mondo. L’alternativa, dopo settembre, è lo spacchettamento e la vendita dei singoli asset aziendali. E allora addio «Antonio Amato», la rinascita della storica industria pastaria salernitana sarebbe pressoché impossibile. c. iel. ” Scenario Era attesa la sua offerta poi la frenata Nuove valutazione sull’impegno finanziario © RIPRODUZIONE RISERVATA ANAS S.p.A. Compartimento della viabilità per la Campania AVVISO APPALTO AGGIUDICATO BANDO NALAV026-12 ANAS SPA COMPARTIMENTO DELLA VIABILITÀ PER LA CAMPANIA CON SEDE IN NAPOLI VIALE KENNEDY, 25 Procedura: Aperta - Gara: 21MS/12 S.S. N. 166 - Lavori di M.S. per sistem. del p.v. compresi tratti in frana, sistem. idraulica e adeg. segn vert., oriz. e barriere. - 6° STRALCIO - Sistem. frane e dissesti p.v. km 27 - 55. Consolidamento c.s., reg. idraulica e barriere km 0 - 27 e 55 - 67. Importo A Base D’appalto: € 1.061.906,19 - Criterio di Aggiudicazione: massimo ribasso sull’elenco prezzi posto a base di gara, con esclusione automatica offerte anormalmente basse - Offerte Pervenute: N. 42 - Aggiudicazione: N. 19171 del 13/5/13 - Impresa Aggiudicataria: LA MA.GI.A. s.a.s. di Della Valle Massimiliano & c. con sede in CANCELLO ED ARNONE (CE), Via delle Viti, 5 - Importo di Aggiudicazione € 678.435,53 - Ribasso: 37,556% - Organo competente per le procedure di ricorso: TAR LAZIO. IL CAPO COMPARTIMENTO: Ing. FRANCESCO CAPORASO VIALE KENNEDY, 25 - 80125 NAPOLI Tel. 081/7356111 - Fax 081/621411 • sito internet www.stradeanas.it Imprenditore Giuseppe Di Martino; a sopresa la sua rinuncia a partecipare alla gara per la Amato Una grande Salernitana, insomma. Lotito può costruirla, deve costruirla, la costruirà. E la piazza risponderà, i tifosi non si tireranno indietro come non hanno mai fatto nella loro storia, rappresentando sempre il valore aggiunto. Salerno risponderà. In Prima Divisione i numeri dell’Arechi sono stati sempre superiori a quelli di tanti altriclub diB, siaper numerodi spettatori che per incassi, anzi Salerno si èavvicinataaddiritturaapiazzediserieA.Questaèunacertezza:lapassione dei tifosi della Salernitana è una prerogativa sulla quale si può contare a occhi chiusi, testimoniata da sempre dalle cifre. C’è uno zoccolo durodeltifocherappresentaunpunto fermo: tra abbonamenti e biglietti, la risposta c’è sempre stata. E ci sarà anche stavolta. Una grande squadra, intesa come squadracompetitivaeingradodipoter vincere il campionato, avrà la risposta del grande pubblico di Salerno, da sempre punto di fozra di una dellepiazzecalcistichepiùimportanti di tutto il meridione. I numeri del pubblico salernitano hanno fatto sempre la differenza anche in Prima Divisione. Basta tornare con la mente alla semifinale playoff con Delio Rossi contro la Lodigiani nel 1994 e alla finale playoff contro il Verona di due anni fa. Arechi pieno e coreografia da A. Una grande società, una grande squadra, un grande pubblico per una grande Salernitana. © RIPRODUZIONE RISERVATA Composite IL_MATTINO - SALERNO - 39 - 04/06/13 ---- Time: 03/06/13 23:33 user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.10.61 38 Salerno Cronaca Martedì 4 giugno 2013 Il Mattino La sanità Nuova tensione al Ruggi L’incontro Assunzioni tavolo in Regione Primari schierati con il dg Lenzi Pasquino attacca Tavolo in Regione, stamani alle ore 11 pr delineare le prospettive della sanità salernitana. Convocate le venti sigle sindacali del comparto e della dirigenza medica. Si discuterà delle «problematiche inerenti l’assistenza sanitaria presso l’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona». Con molta probabilità sarà presente anche il sub commissario alla sanità Mario Morlacco. Arriverà sul tavolo della riunione anche lo «schema deliberativo di assunzione di personale» a firma di Elvira Lenzi. I medici: il rettore ha acuito contrasti inesistenti La replica: sono solo sette l’esclamazione«noncorrettagestione dell’azienda»concuiilrettorehaspessoattaccatolaLenzi.PericamicibianchidelRuggilacorrettezzaèneinumericomeilrisparmiodi35milionidieurodel2012rispettoallaprecedentegestionedel2011.IsetteprimarifirmataSimona Paolillo ri del documento ricordano al rettore Primari a favore di Elvira Lenzi e con- che«atteggiamentipunitivi»nonfavotroRaimondoPasquino.GiancarloAc- riscono l’integrazione e lo invitano ad carino,GiovanniBabino,DarioCapu- «eliminare colorazioni e toni che non to, Giuseppe Di Benedetto, Angelo appartengono a chi opera in sanità Massari, Giuseppe Perillo, Antonino ma neppure nell’Università». Immediata la replica di Pasquino Valente hanno sottoscritto un documento in cui hanno messo nero su che,quasiaridurrelaportatadellapobianco le loro ragioni a favore della lemica,sottolineacomelecriticheche Lenzi e contro Pasquino. I direttori di vengonorivoltealuiealla«stragrande dipartimento accusano il rettore di maggioranzadeidocentiuniversitari» aver acuito la conflittualità tra medici venga da «sette dei tredici direttori di ospedalierieduniversitari«piùspesso dipartimento dell’Azienda ospedaliemillantateche reali».I medici rimpro- ra universitaria». Poi l’affondo: «Ci verano a Pasquino che le sue «incur- hanno provato in tanti, e ci rendiamo sioninuociono gravementeallasalute contosottoaltrespogliecomeciprovied all’immagine dell’azienda». I pri- noancora,asottrarreallecomunitàsamarispieganocheimediciuniversita- lernitanailsognidellarealizzazionedi ri sono stati «calati» all’improvviso un percorso faticoso, impegnativo, presso l’azienda ospedaliera senza lungo quale quello di trasformazione che sia stata formulata mai, sin del Ruggi in Ospedale universitario». dall’epoca di Bianchi, una reale pro- Prospettiva verso la quale «traspare grammazione ed organizzazione del- chiarissima - sottolinea il rettore - una concreta avversione e non leattivitàfinalizzateall’intepossiamo non notare che i grazione delle due composoggettifirmatariparlinoatinenti,universitariaedospe- L’affondo tolo personale, non rappredaliera.«Graziealfattivoap- Firmatari sentando il Collegio dei diporto del suo attuale manarettori di Dipartimento nelger (Lenzi, ndr)- scrivono i della lettera la sua interezza, organo medici - la nostra azienda Accarino haavutola certezzadelper- Babino, Caputo che, a quanto ci risulta, non si riunisce da 10 mesi». Pacorso che andava realmen- Valente squino ribadisce «la nostra teseguitoperlacorrettaistinon è una partita contro tuzione dell’azienda ospe- Di Benedetto Massari e Perillo qualcuno» e «la facoltà di daliera universitaria». medicinanonnasceperassiI primari bocciano Il caso Sindacati divisi la Cgil apre freno dalla Cisl tutela degli studenti e null’altro». Infine la chiosa: «Non entriamo in alcun modo in criteri gestionali, anche se qualcosa potremmo pur dire, solo per citareunesempio,sullaassenzadaormai un anno delle Direzioni sanitaria ed amministrativa al Ruggi» nè «commentiamo sterili minacce su comportamenti presuntamente ritorsivi nei confronti di qualcuno. Noi non difendiamo privilegi, e non consentiamo scelte illegittime». Non cala la polemica sul Ruggi. La coordinatrice della Rsu Margaret Cittadino dà un giudizio «discreto» sull’incontro con il manager Elvira Lenzi che «ha portato all’impegno di stabilizzare i comandati, sospendere le procedure di mobilità regionale, attivare le procedure per l’assunzione di nuovi infermieri». La sindacalista fa capire che la Lenzi è quiapienotitoloechesièconcretizzato il tentativo di una ripresa dei rapporti sindacali. Tesi ribadita dalla stessa Lenzi che in un comunicato-stampa parla di «ripresa dei rapporti con i rappresentanti sindacali nell’ottica di una biunivoca consapevolezzadelcomuneobiettivodella tutela del diritto alla salute». Esi delineaunapolemica interna ai sindacati. Spunto la conferenza stampa, organizzata dalla Rsu aperta a tutti i partiti (presenti Pd, Sel, 5 Stelle). La Cisl, seppur presente con i suoi delegati alla conferenza stampa,hadiramatounanotaafirmadel segretario provinciale Matteo Buono che ha chiesto lo «stop alle inutili conferenza stampa nelle quali i sindacati si prestano alle strumentalizzazioni del mondo della politica, proprio degli esponenti del partito e dell'areache,piùdellealtre,inCampania, ha contribuito al fallimento nel settore della sanità». si .pa. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Manager Elvira Lenzi, direttore generale del Ruggi d’Aragona. TANOPRESS curare a chiunque incarichi di docenza, ma per far si che dal connubio di esperienze,vengafuorilavalorizzazione del merito di ciascuno, nel pieno rispetto della dignità dei ruoli, e nell’interesse unico degli studenti e deicittadini».Poilachiusura alvetriolo: «Noi stiamo difendendo la legalità, stiamo difendendo il principio, legalmente riconosciuto, della pari dignità della Regione e dell’Ateneo ad individuareil management aziendale, cheè paridignità peri docenti, egaranzia di Vertice La riunione dei sindacati con il manager del Ruggi. TANOPRESS Composite IL_MATTINO - SALERNO - 38 - 04/06/13 ---- Time: 03/06/13 23:33 user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.10.61 Primo piano Salerno 37 Martedì 4 giugno 2013 Il Mattino Il turismo Royal Caribbean fino a dicembre «Obiettivo mezzo milione» Le crociere Roberto Junior Ler Container L’accordo con i tedeschi di Hapag-Lloyd movimenterà 25.000 teus in aggiunta ai traffici attuali Il calendario Domani la prima partenza L’ambiente Spiagge pulite a Torrione la carica dei 250 Valerio Lai Torna anche quest’anno, con la 26esima edizione, la tre giorni di volontariato ambientale «Spiagge e fondali puliti», organizzata da Legambiente con la collaborazione del Csv Sodalis e dei centri di aggregazione di Salerno. Ieri la presentazione dell’iniziativa, presso la sede del Csv in corso Vittorio Emanuele, alla presenza del componente del comitato esecutivo di Sodalis Diego Leone, della portavoce dei centri di aggregazione Valeria De Simone e del presidente del circolo Legambiente Orizzonti Gianluca De Martino. «Spiagge e fondali puliti» prenderà il via domani, alle 15.30, subito dopo un breve corso di educazione ambientale tenuto dai volontari di Legambiente. L’area interessata dall’intervento sarà la spiagga libera La campagna di Torrione, dove sono attesi De Martino circa 250 tra «Il mare bambini, vorisorsa lontari, genitori e operatori trascurata dei centri per e maltrattata iniziare sensibilizziamo quest’opera di i bambini» pulizia che interesserà buona parte del litorale della zona orientale. «L’iniziativa ha lo scopo di coinvolgere più bambini possibile, con l’obiettivo di sensibilizzare anche le generazioni future. Questo perché riteniamo che per una città come Salerno il mare sia una risorsa, che però spesso viene trascurata e maltrattata», spiega De Martino. «Siamo felici di partecipare a quest’iniziativa commenta De Simone - perché così si responsabilizzano i ragazzi verso le tematiche ambientali. L’obiettivo è quello di educare i più giovani, rendendoli più consapevoli e rispettosi dell’ambiente». Otto saranno i centri di aggregazione e polifunzionali del Comune che aderiranno all’iniziativa: Mercatello, Monticelli, Chiara Della Calce di Ogliara, Enzo Sacco di Matierno, La bottega di Alice di Fratte, Arciragazzi Gatto con gli Stivali, Il Girasole di Mariconda, insieme ai minori residenti nelle comunità dell’associazione L’abbraccio e della casa famiglia Tutti a casa. Domani mattina partirà la prima nave Hapag-Lloyd inserita nel nuovo patto commerciale con la Sct, entro la prima settimana di luglio il primo approdo delle navi Messina. Due accordi che tradotti in percentuali di traffico, fanno più 35 per cento. Se attualmente la Sct muove circa 600 navi full container all’anno, unendo i due accordi operativi si avranno dale 250 alle 280 navi in più all’anno e una movimentazione container pari a 65.000 teus. Un’impronta sempre più internazionale per il porto di Salerno e un segnale di grande crescita da parte della società del gruppo Gallozzi. Note positive che si aggiungono ai dati relativi al primo trimestre del 2013, periodo in cui la Sct ha già fatto registrare un più 12 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012. Un aumento in controtendenza rispetto alla contrazione della produzione industriale, registrata nello scorso anno e nell’anno in corso, e alla contrazione dei consumi. Determinante per il raggiungimento dell’obiettivo è stato l’approfondimento dei fondali portato a termine dall’Autorità portuale a fine 2012. Rimosso questo vincolo, il porto di Salerno ha ripreso a crescere. Il porto Shipping, asse Salerno-Amburgo Gallozzi fa affari con Hapag-Lloyd In arrivo due nuovi servizi full container da Usa e Turchia Carmen Ielpo È una primavera ricca di importanti novità quella che sta vivendo la SalernoContainerTerminal,societàdilogisticadelgruppoGallozzi.Adistanzadi una settimana dall’accordo chiuso conLineaMessinaperl’apprododioltre 150 navi container nel porto di Salerno, ecco servito il bis, questa volta di caratura internazionale. Proprio ieri la Sct ha chiuso un nuovo accordo operativo con la tedesca Hapag-Lloyd, fondata ad Amburgo nel 1847eoggitra imaggioriglobalcarrier dello shipping internazionale: 150 navifullcontainer,cinquemilioniditeus trasportati all’anno, 6.900 dipendenti in 114 nazioni, 90 servizi di linea. La Hapag-Lloyd, soddisfatta dalle positive performance operative e commerciali di Sct,rilanciale attività nello scalo di Salerno con due nuovi servizi full container, entrambi a cadenza settimanale, che vedono Salerno al centro degli interessi della linea nel Mezzogiorno d’Italia. Resta quella già in piedi da tempo da e per il Canada e si aggiungonocollegamenticonigolfiamericani e del Messico e con Turchia ed Egitto. Con la prima partenza del prossimo 5 giugno della nave Jpo Pisces sarà dato il via agli scali settimanali di un importantenuovoserviziotransatlantico,checollegheràSalernocondiversi porti del Golfo Usa e del Messico: Port Everglades, Veracruz, Altamira, Houston, New Orleans. Saranno impiegatenavifullcontainer di 269metri dilunghezza,41.000tonnellatedistazza e 4.500 contenitori di portata. Il servizio sarà operato congiuntamente con le compagnie Hamburg Sud e Cma. A metà giugno sarà poi avviato il nuovoserviziofullcontainerintraMediterraneo,sempreacadenzasettimanale, che collegherà con navi da 1.200 contenitoridiportata,ilportodiSaler- qualiilnostrogruppo haassuntonegli no con quelli della Turchia e dell’Egit- anni grande specializzazione. La conto di Alessandria, Damietta, Port Said, ferma di Hapag-Lloyd giunge a pochi giorni di distanza dall’accordo definiMersina, Izmir. Coniduenuoviapprodisettimana- toconlaLineaMessina.Stimiamoche lilaHapag-Lloydassicureràalportodi Hapag-Lloyd, con i due nuovi servizi, Salerno lo scalo di 100 navi aggiuntive possa a regime movimentare 25.000 all’anno, che si aggiungono ai 50 ap- teus in aggiunta ai traffici attuali già prodi già effettuati dal servizio Cana- consolidati. È la conferma della granda. Si consolida così il rapporto di col- devitalità cheil nostro gruppo e ilporlaborazionetraleduesocietà,natodie- to di Salerno sono capaci di esprimeci anni fa grazie agli scali settimanali re,nonostante i tempi che attraversiamo, nel settore cargo dei del servizio transatlantico traffici marittimi e portuali. trailportodiSalernoequelQuestograzieagliintervenli del Canada e al collega- Le reazioni tiinfrastrutturalichecihanmento con l’Hub di Caglia- Il Cavaliere no consentito di poter prori per le rotte verso l’Estreporre un porto aperto alle mo Oriente e le Americhe. celebra grandi navi porta contai«Non posso che manifesta- l’accordo ner».MaGallozzinonsiferregrandesoddisfazione-di- e promette ma:«Èunpo’troppopresto chiara il presidente di Sct e «Importanti perparlarne,maciattendiaGallozzi Group Agostino mo altre importanti novità Gallozzi-perquesteulterio- novità ri acquisizioni di linee e di a settembre» appena dopo l’estate». traffico container, per le © RIPRODUZIONE RISERVATA La scheda 150 navi 6.900 dipendenti full container in 114 nazioni 5 milioni 90 di teus trasportati all'anno servizi di linea Mezzo milione di crocieristi entro il 2015. È l’obiettivo che il Comune di Salerno, l’Autorità portuale e la RoyalCaribbean sisonoprefissidiraggiungere nel giro di due anni per rilanciareulteriormenteilsettoreturistico e crocieristico nel capoluogo. Un traguardo importante ribadito nel corso della presentazione della stazione crocieristica 2013 che, quest’anno, non terminerà a settembre, com’è accaduto nelle ultime tre stagioni, ma sarà prolungata fino a dicembre. Da maggio a dicembre il porto di Salerno accoglieràSerenadeoftheSeas,terzagemella della classe radiance di Royal Caribbean International, impegnata in una crociera di dodici notti che toccalecittàpiùbellediFrancia,Italia, Grecia e Turchia con partenza da Barcellona. Oltre a Serenade of the Seas, faranno scalo a Salerno Celebrity EquinoxeCelebritySilhouettedella compagnia Celebrity Cruises e, per undici scali, Horizon della compagnia del gruppo Croisières de France. La previsione è di oltre 31 mila crocieristi,chearriverannoneiprossimi mesi in città grazie allo sbarco diquindicinavi.«Ilmovimentocrocieristico nel nostro scalo continua acrescere–affermaAndreaAnnunziata, presidente dell’Autorità portuale - La fiducia delle compagnie premia il nostro lavoro organizzativo che ci ha permesso di ottimizzarele operazioniportualicollocando Salerno tra i porti strategici del Mediterraneo.Ilprogrammad’investimentiin fasedirealizzazione cipermetterà di ampliare ulteriormente lepotenzialitàdelloscaloincrementando anche il numero di scali e il flusso dei passeggeri». Di qui l’annuncio: «Entro due mesi completeremol’allargamentodelmoloManfredi,anticipandolachiusuradeilavori di tre mesi. Tutto questo ci consentirà di raddoppiare il flusso di crocieristi già il prossimo anno e di arrivare nel Il cantiere 2015aquotamez- Annunziata zo milione. Dalla prossima prima- detta i tempi vera, dunque, dei lavori grazie anche alla «Molo stazione maritti- Manfredi ma, sarà attivo il nuovo polo cro- pronto cieristicodiSaler- in due mesi» no». Ottimista per il futuro anche John Tercek, vicepresidente commercial development Rcl Cruises: «Siamo molto soddisfatti per i risultatiraggiuntil’annoscorsoevogliamo rafforzare la forte sinergia chesiècreataconlacittàdiSalerno, cheèunpuntodiincontrotraNapoli e Capri, e con tutta la Campania, che ha un grande potenziale e siamo sicuriricoprirà un ruolo sempre più significativo e strategico nella programmazionediRoyal Caribbean nel Mediterraneo». Soddisfatto anche il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, che annuncia delle novità anche sulle luci d’artista: «La decisione di questa compagnia di scegliere Salerno è la conferma della bontà del progetto amministrativo a cui lavoriamo da anni: fare, cioè, di Salerno una vera città turistica e dell’accoglienza. Stiamo completando la stazione marittima, la cui gestione sarà affidata alle compagnie, e i lavori del molo sono quasi finiti. Poi c’è la stagione autunno-inverno con l’evento delle luci d’artista, che è sempre più un attrattore turistico di valore mondiale. E quest’anno – continua ilsindacoviceministro-l’eventopotrebbe ricevere un ulteriore riconoscimento:stiamolavorandoaungemellaggio con il Comune di Bruxelles,cheporteràunanostraoperaluminosa nella capitale belga e che coinvolgerà anche il Teatro Verdi. L’esperienza di Salerno - chiosa De Luca-èun esempiovirtuoso disperanza per l’Italia intera». © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Composite IL_MATTINO - SALERNO - 37 - 04/06/13 ---- Time: 03/06/13 23:33 user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 62.98.10.61 36 Salerno Primo piano Martedì 4 giugno 2013 Il Mattino I trasporti Cstp sul baratro la Provincia chiama i privati L’appello dell’assessore Cuozzo «Investite per salvare l’azienda dal crac» Diletta Turco zio del Cstp affinché non produca le perditeregistratefinoadora».ObiettiUna cordata di aziende private di tra- vo della proposta, come sottolineato sporto che rilevino parte delle quote dall’assessoreprovincialeaitrasporti, del Cstp e investano nell’attività èquellodi«mantenereilivellioccupadell’azienda. È questa la proposta a zionali ed evitare che altri operatori cui sta lavorando l’assessore provin- vengano da fuori a prendersi quelle ciale ai trasporti Michele Cuozzo, sot- che potrebbero essere le ceneri del toposta ieri mattina all’attenzione dei Cstp». L’eventuale ingresso di realtà sindacati di settore in una prima riu- private del settore, per Cuozzo, non si nione che vedrà, nei prossimi giorni, tradurrà in un disimpegno dei soci: coinvoltiancheiverticiaziendaliel’al- «Questo percorso procede parallelatro socio di maggioranza del Cstp, il mente alla ricapitalizzazione, che tutComune di Salerno. Sarebbero alme- tigli altri socidevono necessariamenno tre i soggetti privati a cui Cuozzo te sottoscrivere in tempi celeri». Doppio l’impegno delle segreterie avrebbechiestodi«investireperilsalvataggio dell’azienda, creando una provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltranuova realtà societaria in cui il Cstp sporti, Ugl Trasporti e Faisa Cisal che, resterebbe comunque socio di mag- dopol’incontroapalazzoSant’Agostigioranza». Sembrerebbe tornare, no, si sono confrontati con i vertici quindi, l’idea del Cstp 2, già ventilata aziendaliperlaprorogadellacassaintegrazioneinderogaperilamesi fa, poco dopo la messa voratori. Quello di ieri tra in liquidazione della socieazienda e sindacati è stato tà. Un percorso, quello im- La vertenza solamente un sì di massimaginatodaCuozzo,cheve- Summit ma alla necessità di dover drebbe i privati in una dopcontenereilcostodelpersopia veste: da un lato «come coi sindacati soci – specifica – perché en- per la proroga nale, ma, almeno per ora, nonsonostatidefinitiicritetrerebbero con le proprie della cassa ri con cui si applicherà la quote nella compagine del integrazione cassaintegrazione.Unacoconsorzio e dall’altro come sa è certa: non si rinnoveinvestitori, perché la loro in deroga ranno gli accordi del 20 diprincipale attività sarebbe intesa vicina cembre dello scorso anno, quelladiefficientareilservi- Il caso Il Comune di Cava prende tempo Un’altra settimana prima del sì. Il Comune di Cava de’ Tirreni non ha ancora sciolto le riserve dopo la conferenza dei capigruppo: se ne riparlerà in consiglio tra una settimana. Trattativa Il liquidatore del Cstp Santocchio a colloquio con dipendenti e sindacati: intesa possibile sulla cig in deroga in cui era stato previsto anche il taglio del 4 per cento degli stipendi e lo stop del ticket mensa. Le modalità della nuovacassaintegrazioneinderogasaranno, infatti, oggetto di un nuovo incontrotecnicochelepartifarannodopo l’esito dell’assemblea di domani mattina.Dopo,cioè,chelaricapitalizzazione non sarà più una promessa, ma un dato di fatto. «I delegati sindacali – dice Mario Santocchio, liquidatore del Cstp - sono stati chiari. Stante il persistere dello stato di crisi, hanno espresso il loro parere favorevole alla prorogadellacassaintegrazioneinderoga per altri quattro mesi, dal primo giugnoal30settembre,mahannoprecisato che l’attuazione dell’accordo sarà vincolata agli esiti dell’assemblea dei soci». Oggi, intanto, per il futuro dell’azienda di trasporto pubblico salernitana potrebbe aggiungersi uno degli elementi «imprenscindibili» messinero su bianco nellalunga relazione del commissario giudiziale Tommaso Nigro, ovvero il rinnovo del contratto per il servizio di trasportoextraurbano.Nelpomeriggio,infatti,iverticiaziendaliel’assessoreCuozzo incontreranno Sergio Vetrella in Regione per ottenere uno speciale contratto in deroga che consenta all’azienda di trasporto di avere comunque una certezza di introiti legata,appunto,allacontinuazionecertificata del servizio per il prossimo biennio. © RIPRODUZIONE RISERVATA Vuoi metterti in proprio o avviare una tua attività? Diamo credito all’idea che ti ronza in testa con un finanziamento fino a 50.000 euro. 800.500.200 - www.ubibanca.com Fare banca per bene. Pubblicità. Prestiti fino a 5 anni delle Banche a marchio UBI per attività avviate in province con almeno una filiale. 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La strada è stata interessata da lavori di riallineamento dell’asfalto per renderla di nuovo percorribile ed a breve dovrebbe essere nuovamente transitabile. In settimana dovrebbe giungere anche l’autorizzazione dalla Provincia per la riapertura del tratto dell’ex Statale 447 di Rizzico, al fine di riportare alla normalità il traffico veicolare del comune di Pisciotta, ripristinando in toto i collegamenti con i paesi limitrofi. Andrea Passaro L’Anas ha pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale un esito di gara per lavori di manutenzione straordinaria sulla Statale 166 “Degli Alburni”, per un investimento complessivo di oltre un milione di euro. La gara prevede il rifacimento della pavimentazione e della relativa segnaletica verticale ed orizzontale, oltre ad interventi di consolidamento della regimentazione idraulica e delle barriere, nei tratti compresi tra i chilometri 0 e e 27 e tra i chilometri 55 e 67. L’appalto è stato aggiudicato alla società La Ma.gi.a. sas con sede a Cancello ed Arnone, in provincia di Caserta. La 166 Degli Alburni è un’importante arteria che collega la Piana del Sele al Vallo di Diano. Il punto più alto di attraversamento della dorsale appenninica degli Alburni è il Passo della Sentinella. Attraversa i comuni di Capaccio, Roccadaspide, Castel San Lorenzo, Aquara, Bellosguardo, Corleto Monforte, San Rufo. Essa è stata in più occasioni chiusa al transito costringendo i cittadini a percorrere strade alternative, lunghe e pericolose, per raggiungere il Diano. Da anni presenta numerosi tratti interessati da frane e smottamenti. (a.p.) ©RIPRODUZIONERISERVATA ©RIPRODUZIONERISERVATA Il sindaco Liguori: «Evitati crolli e con il senso alternato restituita alla viabilità una strada importante» Rimane chiuso, invece, il collegamento con Ascea: sono in corso lavori di riallineamento dell’asfalto ◗ PISCIOTTA Riaperta parzialmente al traffico l’ex Statale 447 Pisciotta-Palinuro, nel tratto che attraversa il centro abitato di Pisciotta. Il sindaco Ettore Liguori ha emesso, infatti, lo scorso 30 maggio, un’ordinanza nella quale si legge: «È parzialmente consentito il transito lungo la via Foresta di Pisciotta capoluogo nell’area sottostante il fabbricato di proprietà degli eredi Cappuccio Diego». Il ripristino del transito, a senso alternato, è stato possibile in quanto «a seguito dell’esecuzione dei lavori di demolizione controllata del fabbricato, il pericolo di crollo è stato notevolmente mitigato». Il provvedimento è stato operato anche «al fine di attenuare i forti disagi patiti dalla cittadinanza a seguito della chiusura totale al transito sia veicolare che pedonale del tratto di strada di via Foresta». La chiusura della strada provinciale si era resa necessaria, nell’aprile scorso, dopo che le rilevazioni relative al monitoraggio dei fabbricati siti in via La frana nel centro di Pisciotta che impediva il transito sulla ex Statale 447 Foresta, nelle adiacenze del parcheggio San Macario, già oggetto di sgombero a seguito di una frana nel marzo scorso, erano emersi risultati che avevano spinto il sindaco ad adottare tutte le misure utili a prevenire le conseguenze di eventuali crolli, anche parziali, di ottati un fabbricato pericolante. Ad oggi i lavori di demolizione del fabbricato che incombe su via Foresta sono pressoché completati. A tal proposito il sindaco Liguori ha spiegato: «La demolizione del fabbricato è stata quasi completata, manca ad oggi da smantellare solo il pia- no terra. Il pericolo di crollo è quindi sventato, per questo ho provveduto nei giorni scorsi a disporre, con apposita delibera, la riapertura parziale della strada. Una volta completati i lavori e rimossi i detriti – ha concluso – si potrà riaprire completamente l’arteria. Que- Abuso d’ufficio, nuovo “avviso” Provinciale 12 ancora chiusa Pica: «Solleciterò i fondi» S. Giovanni a Piro, indagini chiuse sul capo dell’Utc: evitò una demolizione ◗ OTTATI Incontro pubblico l’altro giorno nell’aula consiliare del comune di Ottati, per la riapertura della Provinciale 12, chiusa dallo scorso 3 aprile all’altezza del bivio San Vito di Aquara-Castelcivita. All’iniziativa, organizzata dal comitato civico Alburni, presieduto da Giuseppe Doddato, hanno preso parte il consigliere regionale Donato Pica, il consigliere provinciale Giovanni Coscia, il vicesindaco e l’assessore ai lavori pubblici di Ottati, Alessandro Capozzoli e Aldo Doddato, il sindaco di Roscigno, Armando Mazzei, il consigliere comunale di Corleto Monforte, Luigi Salerno, e Maria Cristina Rizzo del Codacons di Salerno. «Nelle scorse settimane - ha affermato Pica - sono intervenuto più volte con interrogazioni ed altri atti per sollecitare l'intervento della Regione anche attraverso il riconoscimento dell’urgenza pubblica. Nulla è stato fatto. Le popolazioni coinvolte stanno vivendo profondi disagi e vi sono gravi ripercussioni economiche. Nei prossimi giorni intensificherò la mia azione per richiedere lo stanziamento dei fondi utili per la riapertura di almeno una corsia. ma è indispensabile che la Provincia di Salerno, proprietaria della strada, faccia la sua parte». ©RIPRODUZIONE RISERVATA ◗ SANGIOVANNIAPIRO Un’altra inchiesta scuote il comune di San Giovanni a Piro. Nel mirino degli inquirenti è finito nuovamente il responsabile dell’ufficio tecnico comunale che avrebbe ingiustamente favorito il padre dell’assessore all’urbanistica, Flavio Beati. È questa l’ipotesi al centro di un’inchiesta del pm Valeria Palmieri, che ha fatto notificare dai carabinieri l’avviso delle conclusioni delle indagini preliminari all’architetto del comune, Raffaele Laino, indagato per abuso d’ufficio: in qualità di responsabile dell’ufficio tecnico comunale avrebbe omesso di adottare l’ordinanza di demolizione di al- sala consilina cune opere edili realizzate abusivamente in località Cerreto dal padre dell’assessore all’urbanistica procurando al proprietario – sempre secondo il pm un ingiusto vantaggio patrimoniale. I fatti risalgono al settembre dello scorso anno, quando i carabinieri della locale stazione, agli ordini del maresciallo Roberto Ricotta, inviarono una relazione dettagliata all’ufficio tecnico in cui si segnalava l’abuso scoperto e quindi da abbattere. Da allora l’ufficio comunale, diretto da Laino, non ha adottato alcun provvedimento. E per questo che il pm della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha deciso di vederci chiaro. Le indagini affidate ai carabinieri, comandanti a livello territoriale dal capitano Emanuele Tamorri, si sono protratte per diversi mesi. Poi, pochi giorni fa, l’avviso delle conclusione delle indagini. Il gup Elisabetta Garzo ha invece fissato, a seguito della richiesta di rinvio a giudizio depositata dal pm, l'udienza preliminare per il prossimo 26 giugno. Intanto a San Giovanni a Piro non si parla d’altro. La settimana scorsa al responsabile dell’ufficio tecnico fu notificato insieme ad altre dieci persone, tra cui il sindaco Maria Stella Giannì, l’avviso di conclusione delle indagini per un’altra delicata in- chiesta che vede accusato Laino per turbativa d’asta, abuso d’ufficio e falso ideologico in atti pubblici. Secondo gli inquirenti, l’architetto, nel luglio 2010, su indicazione del vicesindaco e di altri, avrebbe alterato la gara d’appalto per i parcheggi, a cui parteciparono altre tre imprese di comodo per far sembrare lecita la gara. Alla cooperativa che si aggiudicò l’appalto, nello stesso periodo, fu affidato per via diretta, e sempre in maniera illegale, la gestione dei servizi portuali a Scario. Sempre Laino lo scorso anno fu inquisito anche per la maxi lottizzazione abusiva in località “Valle di Natale”. Vincenzo Rubano ©RIPRODUZIONERISERVATA vallo della lucania «Le cartelle Tares a settembre» Rifiuti, Bellacosa incontra i sindaci Il Comune chiarisce i termini del passaggio alla nuova tassa ◗ SALACONSILINA Con un avviso pubblicato sul sito internet istituzionale, l’amministrazione comunale di Sala Consilina e l’area finanze intendono fare chiarezza sui tempi e sulle modalità di pagamento della tassa per i rifiuti solidi urbani in seguito alla confusione scaturita dalla sovrapposizione della Tarsu con la nuova tassa che si chiamerà Tares. «Si rende noto - si legge nell’avviso pubblico - che le cartelle esattoriali che stanno pervenendo, relativamente al pagamento della Tarsu, sono riferite all’anno di tassazione 2012. In mancanza di convenzione tra gli enti locali ed Equitalia, a seguito delle modifiche apportate dal Decreto legge 201/2011, convertito nella Legge 214/2011 (decreto salva Italia), che ha rivisitato la disciplina in materia di gestione sui rifiuti, non è più previsto l’invio dell’avviso bonario, così come fatto negli anni precedenti, ma il solo invio della cartella notificata a mezzo raccomandata». Per quanto riguarda le bollette pagate nel 2012, il dirigente dell’area finanze del comune precisa che le bollette pagate nel 2012 erano riferite all’anno di tassazione 2011, in quanto questo comune riscuoteva la Tarsu, nell’anno successivo a quello di riferimento. Da questo anno 2013 - si legge ancora nell’avviso - la tassa sui rifiuti non sarà più Tarsu ma Tares, che raggrupperà la tassa rifiuti e servizi e dovrà essere riscossa nell'arco del 2013. Il Comune procederà all’invio delle cartelle di riscossione nel prossimo mese di settembre. Le scadenze e le modalità saranno stabilite con apposita delibera di giunta». Erminio Cioffi ©RIPRODUZIONERISERVATA «Siamo lontani da una decisione, ma li ho spinti a fare presto» ◗ VALLODELLALUCANIA «All’incontro, a cui hanno preso parte 18 dei 49 sindaci attesi ho notato che si è ancora lontani dal prendere una decisione». A parlare è l’assessore provinciale all’ambiente, Adriano Bellacosa, a seguito dell’incontro tenutosi ieri presso l’aula consiliare di Vallo della Lucania, con i sindaci del bacino Salerno 4, per decidere quale sarà il futuro della gestione dei rifiuti in vista della cessazione delle funzioni dei Consorzi di Bacino e il trasferimento della competenza ai comuni. «Ho invitato i primi cittadini – ha spiegato Bellacosa – ad incontrarsi tra di loro, per poi comunicarmi quanto deciso in un tavolo che convocherò a breve: ognuno di loro dovrà comunicarmi anche in merito a quanto è pronto a pagare al fine di sanare le morosità nei confronti del Corisa4. Per quanto concerne il futuro della gestione dei rifiuti, qualora non si giungesse a breve ad alcuna decisione informerò il Prefetto, affinché tenendo conto dell’inattività dei comuni, possa giungere ad una decisione prima dell’effettivo passaggio delle competenze». Si dice ottimista il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Aloia: «I comuni specie quelli di grandi dimensioni, quali Agropoli e Vallo, si muovono verso un fronte comune che è costituito dal voler rinnovare l’esperienza con la Yele Spa, a seguito di una sua ristrutturazione. Nel giro di una settimana valuteremo il piano industriale preparato dalla consociata del Corisa4». «Una larga fetta dei sindaci presenti – ha invece aggiunto Mario Capo – potrebbero optare per un affidamento ad Ecoambiente». (a.p.) ©RIPRODUZIONERISERVATA LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 Agropoli-Capaccio 29 ■ e-mail: [email protected] » LA MOVIDA DI AGROPOLI «Musica fino a tardi nei locali pubblici per il periodo estivo» IL CASO capaccio Decibel dopo le 24 Stop all’attività di un bar ◗ CAPACCIO Proposta dell’associazione Camelot per rilanciare il turismo Nel fine settimana orario di chiusura spostato alle 3 o alle 4 ◗ AGROPOLI Musica, per il fine settimana, fino alle 3 del mattino per rilanciare il turismo estivo. La proposta dell’associazione Camelot fa seguito ad un confronto con i titolari dei locali della movida agropolese. Almeno una ventina gli imprenditori che, fino a questo momento, hanno aderito condividendola, alla proposta. I limiti acustici verrebbero stabiliti in modo graduale, a seconda dell’orario: da 65 decibel fino a mezzanotte, a 55 dopo. Un’idea che ha preso spunto da iniziative simili adottate in altri Comuni. «In un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando – afferma Roberto Apicella, uno dei dirigenti dell’associazione - ci sono settori che sem- brano non risentire del calo rispetto agli altri anni. Uno di questi è il turismo. Tra le varie tipologie in ascesa possiamo di certo annoverare quello giovanile. Intere comitive di studenti, soprattutto universitari, già in questi giorni stanno decidendo la meta delle proprie vacanze. Una settimana di relax e divertimento insieme con i compagni di università. Quale miglior posto per accogliere questa tipologia di turisti, se non Agropoli?. Mare da bandiera blu, locali nuovi di tendenza, discoteche, strutture ricettive molto ben organizzate, luoghi di interesse culturale in loco ed a pochi chilometri di distanza». L’associazione, nelle cui fila militano anche studenti universitari, in collaborazione con il Centro servizi mo- vida, che ha curato i rilievi tecnici, sostiene che l’unica problematica che potrebbe impedire la venuta dei giovani turisti ad Agropoli, sarebbe l’orario di chiusura della musica. «Una limitazione che certo non attira un pubblico – sottolinea Apicella - che vive e si diverte soprattutto di notte». Questa la proposta di Camelot: per pianobar, spettacoli musicali, artistici, culturali e di intrattenimento danzante, il limite orario è all’1,30 per due volte a settimana dal lunedì al giovedì e la domenica. Venerdì e sabato invece il limite di orario verrebbe spostato alle 3. Riguardo alle discoteche all’aperto, dal lunedì al venerdì ed anche la domenica, per due volte a settimana, musica e ballo fino alle 2 con limiti acustici, Proposta per la movida di Agropoli che sono di 65 decibel fino a mezzanotte e 60 dalle 24 alle 2. Il sabato limite orario esteso fino alle 4 e con un livello di 65 decibel fino a mezzanotte, di 60 dalle 24 all’una e di 55 fino alle 4. «Simili parametri sono stati Capaccio Il prefetto convoca il tavolo per la sicurezza Riunione con i responsabili provinciali delle forze di polizia dopo l’allarme furti del sindaco ◗ CAPACCIO Il prefetto Pantalone Troppi furti ed episodi di microcriminalità sul territorio: il prefetto di Salerno, Gerarda Pantalone, ha convocato per giovedì alle 12, una riunione tecnica di coordinamento dei responsabili provinciali delle forze di polizia per discutere di ordine e sicurezza a Capaccio. La convocazione della riunione fa seguito alla lettera inviata dal sindaco Italo Voza lo scorso 20 maggio. Nella nota il primo cittadino chiedeva al prefetto la convocazione di un tavolo per discutere della situazione di Capaccio Paestum e per organizzare insieme «misure di contrasto delle presenze malavitose e parassitarie sul nostro territorio». Basti pensare che dal’inizio dell’anno ad oggi si sono registrate decine di furti. Nel mirino sono finite abitazioni private ma anche aziende agrico- le, ed attività commerciali. Una situazione che ha creato allarmismo tra la popolazione. «Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un incremento di fenomeni di criminalità sul territorio di Capaccio Paestum – afferma il sindaco Italo Voza – furti nelle abitazioni private, negli esercizi commerciali e nelle strutture ricettive. Criminali che arrivano ad introdursi nelle case anche quando ci sono persone all’in- utilizzati anche da altri Comuni – conclude Apicella - che puntano alla crescita turistica. Tutti coloro che fossero interessati possono inviare [email protected]». Angela Sabetta ©RIPRODUZIONE RISERVATA terno. La gente non si sente più sicura. Le forze dell’ordine lavorano con grande sacrificio, ma il territorio è molto vasto e frastagliato. Occorre potenziare i controlli sul territorio, aumentare il livello di sicurezza. Ancora di più ora che l’estate è alle porte e con l’aumento della popolazione è ancora maggiore il rischio di fenomeni di criminalità». Nella rete dei ladri ci sono finite anche molte aziende agricole, soprattutto nella contrada di Gromola, dove si sono registrati decine di episodi ai danni degli imprenditori. I ladri hanno fatto razzia di ogni sorta di materiali arrecando danni per migliaia di euro. Musica alta e non autorizzata: scatta l’ordinanza con la quale il Comune, attraverso il responsabile del settore Carmine Vertullo, impone la cessazione immediata dell’attività di intrattenimento per un pubblico esercizio capaccese. Destinatario del provvedimento è il bar “Mojito” situato alla Laura. Gli accertamenti effettuati dall’ente hanno evidenziato che all’esterno del locale venivano svolte «attività di intrattenimento a mezzo di apparecchi radiofonici per la riproduzione della musica senza la prescritta autorizzazione». Ma non sarebbe l’unica violazione riscontrata nel corso dei controlli. Infatti è stata accertata la violazione del regolamento di polizia urbana vigente in quanto, come si legge nell’ordinanza emessa dal Comune, «le emissioni sonore, con condizioni climatiche normali (assenza di vento o altre avversità atmosferiche) erano udibili dall’esterno in orario non consentito, dopo le 24, ad una distanza di circa 300 metri dalla struttura stessa». A seguito del verbale redatto dalla polizia locale e della relazione dell’Arpac relativa ad un sopralluogo effettuato dai tecnici in orario notturno, con il quale è stato verificato che le emissioni superavano il limite consentito, è scattata l’ordinanza di cessazione immediata dell’intrattenimento musicale. Anche in considerazione del fatto che il titolare del locale svolgeva l’attività di pubblico intrattenimento senza aver richiesto ed ottenuto l’autorizzazione. Per queste motivazioni è stata ordinata, attraverso l’apposito provvedimento, la cessazione immediata dell’attività di pubblico intrattenimento musicale. (a.s.) agropoli capaccio Variante Malagenia bocciata dal Tar Festa dello sport, presenti le associazioni ◗ AGROPOLI Il Tar ha annullato la delibera di consiglio comunale del 28 dicembre scorso con la quale fu approvata una variante urbanistica in località Malagenia per la realizzazione di un opificio per la lavorazione e la trasformazione del ferro. «Dagli atti impugnati - si legge nel provvedimento - non emerge il compimento (da parte del comune) di adeguata istruttoria in ordine alla sussistenza del presupposto per l'attivazione del procedimento di variante». «Questa sentenza dimostra – dice il consigliere Pasquale Di Luccio – che l’ammi- nistrazione compie atti che puntualmente il Tar smentisce». «Nel Consiglio che trattò la questione – aggiunge – esortai i colleghi ed il sindaco Alfieri a rinviare la trattazione dell’argomento visto che sulla situazione vi era una causa in corso presso il Tribunale di Vallo promossa dal confinante che aveva richiesto di esercitare il diritto di prelazione sul terreno in questione». Il confinante, F.A., mette in risalto che l’area sulla quale avrebbe dovuto sorgere l’opificio «è urbanizzata ed in prossimità della Scuola elementare di località Mattine» e nella zona «la segnaletica anni fa vietava il traf- fico ai mezzi pesanti dalle 8 alle 14 per la sicurezza dei bambini e dei cittadini». Per Di Luccio lo strumento del Suap era inoltre «inadeguato in quanto il requisito fondamentale per ricorrervi è che non ci sia, nei pressi, un’altra zona destinata ad area produttiva. Ma non è questo il caso visto che la zona è prossima all’area Pip». «Oltre alla brutta figura nel vedersi annullata la delibera – conclude – il Tar ha condannato l’ente al pagamento delle spese processuali, alle quali si aggiungono quelle per l’avvocato e, molto probabilmente, una richiesta di risarcimento danni del ricorrente». (a.p.) ◗ CAPACCIO Una Consulta per lo sport, corsi di autodifesa per le donne, più efficienti spazi per lo sport. Queste alcune proposte emerse durante la “Festa dello sport”, promossa dal Comune che ha aderito alla giornata nazionale indetta dal Coni. Proposte al vaglio dell’amministrazione del sindaco Italo Voza. L’iniziativa, tenutasi domenica a Torre di mare, ha registrato la partecipazione di tantissimi atleti delle associazioni sportive del territorio. I giovani hanno interagito con le istituzioni presenti, tra cui il consigliere regionale Anna Petro- La manifestazione di domenica a Capaccio ne, accompagnata dall’assessore alle politiche sociali Rossana Barretta, che ha assistito alle esibizioni e risposto alle loro domande. La giornata si è aperta con il convegno “Il diritto allo sport”, moderato da Sergio Vessicchio, al quale hanno preso parte, il presidente del consiglio Mimmo Nese, i consiglieri Franco Sica, Maurizio Paolillo, Marilena Montefusco, e il presidente provinciale del Coni, Nello Talento. 28 Pontecagnano ❖ Sele ❖ Picentini LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 INCIDENTE A SAN CIPRIANO Operaio vola giù da una pedana, è grave Il 40enne di una ditta di Pozzuoli era impegnato in un capannone di Campigliano. Ora è in prognosi riservata al “Ruggi” ◗ SANCIPRIANO PICENTINO Operaio vola giù da una pedana: ricoverato al “Ruggi d’Aragona” i medici si sono riservati la prognosi. L’incidente è accaduto ieri pomeriggio a Campigliano, frazione di San Cipriano Picentino, presso la ditta “Motortecnica”. P. D., di 40 anni, residente a Pozzuoli, era giunto a Campigliano con altri colleghi dell’impresa per cui lavora, sempre di Pozzuoli, specializzata in impiantistica termoidraulica. Mentre stava lavorando quando qualcosa è andato storto. Era salito sulla pedana di un carrello elevatore e tutto procedeva bene come sempre. Poi, però, improvvisamente la pedana si è mossa e l’operaio ha perso stabilità, precipitando nel vuoto. Indagano sulla dinamica dell’incidente i carabinieri della compagnia di largo Pioppi, agli ordini del capitano Gennaro Iervolino che ieri hanno ascoltato tutti i colleghi dell’operaio. Quello che è certo è che ad un tratto il mezzo, che sollevava la pedana sulla quale era salito il 40enne, in teoria avrebbe dovuto essere fermo e invece è ripartito. Qualcuno lo ha rimesso in la scheda Feriti sul lavoro Salerno è terza Salerno è terza nella classifica delle provincie italiane che hanno registrato il più alto numero d'incidenti sul lavoro nel 2012. I dati sono quelli dell'Osservatorio Sicurezza sul lavoro di Vega Engineering che ha monitorato i primi otto mesi dello scorso anno. Il periodo clou è stata l'estate quando nel Salernitano si sono registrati 11 lavoratori deceduti. Il mese maggiormente funestato da “morti bianche” è stato giugno quando, in un rapido susseguirsi d'incidenti hanno perso la vita 5 operai. Numeri choc anche per la Campania, quarta nella classifica delle regioni con 27 incidenti mortali. L’operaio ferito è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno moto oppure vi è stato il movimento involontario da parte di un collega che ha azionato inconsapevolmente dei comandi. Fatto sta che il mezzo si è avviato, le ruote hanno ripreso a girare e il 40enne, preso dal lavoro e impreparato all’eventualità che la pedana potesse traballare, ha perso l’equilibrio volando giù. I carabinieri stanno cercando di ricostruire quello che è accaduto prima dell’incidente, di risalire a chi si trovava con l’operaio quando è caduto e chi ha assisto alla scena. I militari hanno verificato sul po- sto anche se tutte le norme di sicurezza fossero state rispettate ed hanno confrontato le versioni fornite da tutte le persone che erano presenti al momento dell’incidente. L’operaio è precipitato giù da un’altezza non eccessiva, ecco perché i colleghi, il datore di lavoro e i titolari dell’azienda di Campigliano erano giustamente preoccupati ma non avevano giudicato gravi le condizioni di salute del 40enne. Poi ieri sera è arrivata la doccia fredda: dopo il ricovero in ospedale, nel giro di poche ore sono sopraggiunte complica- zioni mediche e le condizioni di salute dell’operaio si sono improvvisamente aggravate. Nella serata di ieri i familiari si sono recati al “Ruggi” insieme ad alcuni colleghi di lavoro per stare vicino al 40enne tenuto sotto stretta osservazione. ©RIPRODUZIONERISERVATA Investe una bambina e scappa Caccia al pirata della strada che domenica pomeriggio ha travolto una 11enne ◗ MONTECORVINO ROVELLA Investe una bambina e scappa. Alcuni si lanciano all’inseguimento del pirata della strada che si dilegua nel nulla. Ora c’è l’appello dei genitori attraverso l’associazione ‘Strade Sicure’: «aiutateci a trovare quell’uomo». È accaduto l’altro pomeriggio, a Montecorvino Rovella: la piccola M. di 11 anni ha riportato una frattura al braccio e qualche escoriazione ma poteva andare peggio. Erano da poco trascorse le 17 quando Guido R. con sua figlia M. decidono di andare a fare una passeggiata per il paese. In via Michelangelo stanno per attraversare la strada. So- no mano nella mano sul ciglio del marciapiede, guardano le auto che provengono da entrambe le parti, nessun pericolo. Poi all’improvviso spunta una Mito Alfa Romeo. L’auto nera, in fase di sorpasso, raggiunge il ciglio della strada colpendo la ragazzina che non finisce sotto le ruote dell’auto solo perché papà Guido prontamente la tira a sé. Momenti di panico, urla, l’auto sembra rallentare, la gente che ha assistito all’incidente pensa che si sarebbe fermata e corre a portare soccorso a Guido e sua figlia. Tanta paura per il papà che cerca di tranquillizzare la bambina, qualcuno si incammina per raggiungere l’auto dell’investitore ma dopo la curva si rendono conto che il guidatore non si era fermato, anzi, si è dato alla fuga facendo perdere le sue tracce. Monta la rabbia ma in quel momento era più importante capire come stava la piccola M. che nel frattempo era stata portata dalla zia che abita a pochi metri da dove è avvenuto l’incidente. Un bicchiere d’acqua, qualche carezza, l’11enne, nonostante le insistenze non vuole andare in ospedale dice di non sentire dolore. Una notte insonne ed il braccio gonfio conducono, ieri mattina, M ed i suoi genitori al “Ruggi”o dove i medici del pronto soccorso la sottopongono subito ad esami La famiglia della vittima lancia un appello attraverso l’associazione “Strade sicure” «Chi ha visto ci aiuti» La piccola salva grazie all’intervento del padre radiologici dai quali emerge una frattura al braccio ed un leggero trauma cranico. Ingessata, prescritta la terapia medica per le escoriazione la famiglia fa ritorno a casa dove trova la solidarietà e la rabbia dei vicini. I genitori di M., attraverso Il centro cittadino di Montecorvino Rovella il presidente dell’associazione Strade Sicure, Gerardo Postiglione, decidono di lanciare un appello: «chiunque abbia visto un’auto con quelle caratteristiche, nell’orario dell’incidente contatti la famiglia o l’associazione – chiede Postiglio- .com La Guida online dove trovare i migliori Ristoranti e Locali nella tua Città e non solo. 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Angelica Tafuri Le opportunità non aspettano! annunci, news e strumenti per chi cerca e offre lavoro Afferrale su www.miojob.it LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 Eboli 27 ■ e-mail: [email protected] Assalto al bar “Lura’s” Danni ingenti al locale del consigliere del Pd vigili urbani Bando ad hoc per scegliere il nuovo capo Il raid al rione Pescara: nel mirino la struttura dei Taglianetti Moraniello scrive al sindaco: «Occorre maggiore sicurezza» Lavorgna assicura controlli mirati e le telecamere «Solidarietà al consigliere Vito Taglianetti e a suo fratello, nonché ai gestori del locale, ma preciso che le forze dell’ordine stanno intensificando - con ottimi risultati operativi - i controlli in città»: l’assessore alla sicurezza, Adolfo Lavorgna, commenta così quanto avvenuto al rione Pescara. «I risultati in termini di sicurezza - dice Lavorgna - ci sono e sono confortanti. L’episodio avvenuto domenica al rione Pescara? Probabilmente si tratta di balordi isolati o bulli. Sono sicuro che le forze dell’ordine intensificheranno le loro verifiche nel quartiere, specialmente i carabinieri del comandante Cisternino ma anche la polizia locale». L’assessore ringrazia anche il presidente del comitato Pescara «che mi chiama e mi segnala le cose da migliorare o che non vanno, per migliorare la vivibilità nel rione e dare sicurezza ai cittadini. Come amministrazione siamo vicini ai cittadini e dopo questo tentato furto al bar e la sparizione delle ostie a San Bartolomeo in centro, potenzieremo il controllo del territorio con un numero maggiore di uomini e con le telecamere. Invitiamo sempre i cittadini a denunciare episodi del genere per prevenirli e per assicurare alla giustizia i responsabili». Ennesimo furto nella zona del rione Pescara: questa volta nei mirino dei ladri è finito il “Lura’s Bar”, locale pubblico ubicato nei pressi dell’Asl e alla chiesa Sacro Cuore, dato in gestione ad una coppia di Quadrivio di Campagna dai titolari, il consigliere comunale Pd, Vito Taglianetti, e suo fratello, il noto allenatore Ramon Taglianetti. Ignoti, nella notte tra sabato e domenica, dopo aver sfondato la porta d’ingresso in vetro del bar e forzato la serranda del banco di lavoro con attrezzi da scasso, sono penetrati all’interno, provocando ulteriori danni alle strutture ed ai suppellettili. Domenica mattina, alla riapertura, i gestori del locale si sono accorti dell’accaduto ed allertato le forze dell’ordine. Nella denuncia presentata ai carabinieri hanno descritto i danni subiti riservandosi poi di comunicare l’entità del furto subìto. Nella mattinata di ieri il presidente del comitato Pescara, Franco Moraniello, ha protocollato una lettera indirizzata al sindaco Melchionda, all’assessore alla sicurezza, Lavorgna, al comando di polizia locale e al comando carabinieri, nella quale si chiede di intensificare i controlli nella zona del popoloso rione cittadino. «Il bar visitato dai ladri - osserva Moraniello - è situato tra via Sacro Cuore, la sede dell’Asl e la chiesa; una zona centrale del quartiere, dunque: come hanno potuto portare a termine il furto senza che nessuno si accorgesse di nulla?». Maggiore attenzione, dunque, al rione Pescara ed al suo bisogno di sicurezza, afferma nella sua missiva Moraniello: «perché tra episodi di bullismo, micro-delinquenza, van- dali, tossicodipendenti ed alcolizzati il quartiere ha bisogno di essere pattugliato con maggiore frequenza dalle forze dell’ordine, ed in modo particolare nelle ore notturne». Il presidente nella parte finale della missiva inviata ai vertici di Palazzo di Città, lancia un monito all’amministrazione: «Eboli non è solo il centro abitato e piazza della Repubblica, alle forze dell’ordine saremo vicinissimi pronti a dare ogni supporto per garantire una maggiore sicurezza per i residenti nel rione Pescara». La porta in vetro dell’ingresso del bar sfondata dai ladri Una richiesta, dunque, di aiuto e una promessa di collaborazione con le istituzioni locali quella che arriva dal grande quartiere popolare che, in questi anni, sta cercando di scrollarsi di dosso l’etichetta Via Buozzi, Tar boccia l’appalto Accolto il ricorso della Geo Cantieri contro l’Ati guidata dalla Sacco Stop al progetto di riqualificazione di via Buozzi: una delle tre ditte (la De Carlo Giuseppe) dell’Ati che si aggiudicò l’appalto, “ing. Dante Sacco & c. sas – Am Costruzioni srl – De Carlo Giuseppe”, non aveva uno dei requisiti necessari al momento della gara. E così il Tar ha accolto il ricorso e la Geo Cantieri scalza la ditta arrivata prima nella gara d’appalto. Venerdì la sentenza del tribunale amministrativo che definisce la querelle giudiziaria partita all’indomani dell’affidamento dei lavori di riqualificazione da parte del Comune all’Ati guidata dalla Sacco. Una scelta falsata secondo il legali della Geo Costruzioni che hanno motivato il ricorso al Tar indicando la mancanza di alcuni requisiti in capo alla De Carlo (scaduta l’attestazione Soa, la certificazione obbliga- La sede del Tar di Salerno toria per la partecipazione a gare d’appalto). Il Tribunale Amministrativo ha accolto il ricorso facendo così decadere la Ati guidata dalla ditta Sacco quale società aggiudicataria facendo largo alla ditta Geo Cantieri. Ora per la riqualificazione di via Buozzi ci sono ancora Palladino difende Siano: «Dal Pdl attacchi strumentali» Roberto Palladino ©RIPRODUZIONE RISERVATA la sentenza eboli patrimonio La nomina ad amministratore unico della Eboli Patrimonio di Francesco Siano tiene banco; e alle accuse di un possibile conflitto d’interessi lanciate dal consigliere pidiellino, Vito Busillo, l’Amministrazione risponde a muso duro: «Il consigliere Busillo mostra di essere davvero disinformato in merito alla figura dell’ingegnere – dice il consigliere Roberto Palladino - innanzitutto, occorre precisare che Siano, nel 2009, è stato consulente del Comune di Eboli e non del Consorzio Aracne, nell’annosa vicenda che è poi sfociata in un rilevante contenzioso con l’Ente». «È grazie alla collaborazione di rione “difficile”. Un quartiere che ha però bisogno delle forze dell’ordine e dell’Amminstrazione per tornare ad essere vivibile e sicuro. Antonio Elia dell’ingegnere Siano - sottolinea Palladino - che è stato possibile ridefinire e ridurre notevolmente, l’importo del risarcimento dovuto al consorzio. Senza quell’importante contributo professionale negli scorsi mesi, in occasione dell’elaborazione del piano di riequilibrio pluriennale, avremmo dovuto fare i conti con un importo di quel risarcimento ben più cospicuo». Riconoscenza istituzionale ed amministrativa quella del consigliere Palladino che difendendo la nomina di Siano attacca il consigliere Pdl reo, a suo avviso, di fare sterili polemiche mettendo in discussio- ne la professionalità del neo amministratore: «Siano ha accettato un incarico impegnativo, al solo scopo di mettere a disposizione le proprie competenze nella indispensabile azione di gestione dei beni pubblici che sono stati conferiti alla Patrimonio – conclude Palladino - sono sicuro che il lavoro che sarà messo in campo nei prossimi mesi, porterà risultati positivi per l’Ente». Il nuovo Amministratore unico della partecipata è già a lavoro: per le valutazioni di merito il Pdl dovrà attendere fino a novembre quando dovrà partire il rientro del mutuo col Monte dei Paschi di Siena. trenta giorni per la stipula del contratto, ma non è da escludersi un possibile ricorso al Consiglio di Stato della Ati esclusa. La posta in gioco è alta: con i lavori di riqualificazione si aprirebbe, infatti, un cantiere lungo tutta la statale 19 a partire da piazza Mustacchio fino alla zona Ceffato che prevede una spesa complessiva di 3,6 milioni di euro finanziata con le risorse di cui all’Accordo di Programma sottoscritto con la Regione Campania. Aggiudicato con un notevole risparmio di risorse visto che la ditta Sacco di Pontecagnano si era classificata prima alla gara grazie ad un ribasso vicino al 40% . Un ribasso sicuramente da rivedere visto che secondo quanto disposto dal Tar, l’affidamento passerebbe ora alla ditta Geo Cantieri. Angelica Tafuri Nomina del comandante dei caschi bianchi: il successore di Vincenzo Gallo, che andrà in pensione a luglio, verrà scelto attraverso un bando e dovrà avere dei requisiti specifici. Ad annunciarlo il capogruppo Api, Arturo Marra: «Il corpo della polizia locale non si deve occupare di compiti gestionali. Sono queste le principali indicazioni contenute nella sentenza del Consiglio di Stato numero 2607 del 2013», e l’individuazione del comandante del corpo «deve avvenire tra soggetti dotati di adeguata preparazione professionale attestata da frequenza del corso regionale ove ha acquisito la qualifica di agente di pubblica sicurezza». «L’amministrazione - afferma Marra - si atterrà a tali disposizioni di legge con un bando di evidenza pubblica al fine di evitare confusione ed aspettative prive di fondamento». Un messaggio forte e chiaro rivolto a chi auspicava di prendere il posto del comandante Gallo seguendo la linea gerarchica, come avveniva in passato. Se passerà questa procedura, come dice Marra, di certo si stravolgerà l’iter amministrativo attraverso il quale affidare la guida del comando della polizia locale. Il comandante Gallo, dopo 40 anni di servizio ininterrotto al Comune, dal prossimo primo luglio, andrà in pensione. La sua istanza di collocamento a riposo presentata il 12 febbraio scorso è stata accolta dal responsabile del settore Affari generali e personale, la dottoressa Caterina Iorio. Insomma un meritato riposo, dopo 40 anni, 2 mesi e 28 giorni di lavoro a Palazzo di Città. Gallo ha ricoperto anche l’incarico di caposettore ai servizi demografici, poi alla segreteria generale dell’ente. Tra il 1995 e 1996 diventa comandante della polizia municipale, ruolo che ha ricoperto per 17 anni; nel 1999, direttamente dal presidente emerito Oscar Luigi Scalfaro, riceve la nomina di Cavaliere della Repubblica. ©RIPRODUZIONE RISERVATA La Festa dell’infiorata in piazza Borgo I complimenti del sindaco Melchionda Domenica in occasione della processione del Corpus Domini, in Piazza Borgo, si è tenuta la 5^ edizione dell' "Infiorata", un'opera che riproduce immagini sacre realizzate con colorati petali di fiori. L’iniziativa è stata organizzata dall'Associazione Porta Borgo,con Damiano Trovato, in collaborazione con il Liceo Artistico "Carlo Levi" e con il patrocinio del Comune. Il sindaco Melchionda ha ringraziato l’associazione Porta Borgo, gli allievi e i docenti del liceo artistico Carlo Levi, e tutti i cittadini «che hanno preso parte a questa splendida iniziativa. Un meraviglioso e colorato tappeto di fiori, realizzato ad arte, ha accolto una delle processioni più antiche e suggestive della nostra Città. È stato un bel momento, che ha chiuso in bellezza una giornata densa di eventi». 26 Pontecagnano ❖ Sele ❖ Picentini LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 Lanzara si allea con Anastasio Nasce la coalizione anti-Sica Pontecagnano, il consigliere di Fratelli d’Italia appoggerà l’elezione a sindaco del candidato Pd «Punti d’incontro tra i programmi». Apertura anche alle altre civiche: «Uscire dall’isolamento» ◗ PONTECAGNANO Antonio Anastasio per Giuseppe Lanzara: nessun apparentamento ufficiale, come precisato dal candidato di Fratelli d'Italia, La Destra e Ponte nostro, ma "galeotta" è stata la conferenza stampa di ieri del candidato sindaco del centro sinistra. «Noi abbiamo detto subito no agli apparentamenti ha detto Lanzara - ma siamo aperti a tutti, per vincere questa campagna elettorale dopo l'importante risultato del primo turno. Voglio fare un appello a tutta la città e a tutti i candidati sindaco che non hanno superato il primo turno: anche loro hanno fatto un atto di coraggio nel candidarsi, perché non hanno accettato il sistema Sica. Così come mi rivolgo anche a chi al primo turno ha votato per la coalizione di Sica o per Sica». Per Lanzara «i programmi degli altri candidati sindaco sono molto simili al nostro programma, per questo credo si possano trovare dei punti d'incontro, dei momenti di condivisione». Circa le somiglianze tra il campagna Account fasulli per Gerardo Rago Scoppia il caso Antonio Anastasio,già candidato sindaco di Fratelli d’Italia A sinistra, il candidato al ballottaggio Giuseppe Lanzara suo programma e quello di Antonio Anastasio, unico candidato sindaco ad entrare in consiglio comunale tra i 5 non al ballottaggio, Lanzara spiega: «Il taglio dei costi della politica, l'eliminazione dello staff, la riqualificazione della litoranea, la questione aeroporto, la metropolitana sono questioni sente in sala, ndr), al consigliere provinciale Anastasio, al presidente della regione Stefano Caldoro. Pontecagnano deve uscire da questo isolamento». Lanzara ha aperto quindi a tutti, a «Giuliana Moscati, ad Agata Bisogno, a Lucia Zoccoli, a Francesco Vicedomini, per vincere e cambiare Ponte- Nessun apparentamento al ballottaggio di domenica con i candidati sindaco Roberto Monaco e Gerardo Rago ma le trattative continuano con rappresentanti delle liste civiche più votate al primo turno vicine a Raffaele Naimoli e a Pierfrancesco D'Ambrosio. Intanto scoppia la polemica sugli account fasulli che riguardano il candidato Rago: il suo coordinamento elettorale ha ritrovato commenti non suoi su alcune home page. Per questo motivo i rappresentanti di "Insieme per Rago" hanno segnalato il caso provvedendo a cancellare tutti gli account "fasulli". «Non cederemo alle provocazioni da parte di queste persone da cui prendiamo le dovute distanze- affermano dal comitato - saranno tempestivamente bloccate e cacciate sia dalla Fan Page che dal sito internet ufficiale di riferimento www. gerardorago.it, per evitare polemiche inutili, situazioni spiacevoli ed offensive. Questo continua ancora il coordinamento - non vuol dire che non siamo aperti a confronti, critiche o polemiche costruttive che ci vengono avanzate; anzi, siamo disponibilissimi al confronto. Ma ciò è possibile a patto che l'interlocutore ci metta la faccia, nome e cognome. Oggi, alle 17, in diretta streaming tv si affronteranno i due candidati Rago e Monaco moderati dal giornalista Antonello Bruno. Un ultimo faccia a faccia su programmi e progetti per la città. Sergo Macellaro Il neo-sindaco di Montecorvino Rovella, Egidio Rossomando, ha firmato il decreto di nomina della sua giunta. Nella tarda mattinata di ieri il primo cittadino ha sciolto le riserve in merito all’assegnazione delle deleghe assessoriali e dei consiglieri. E così Rosario Santese, già consigliere di minoranza dal 2006 e 2009, è il vicesindaco con delega all’ambiente, agricoltura, industria e artigianato; l’assessore Corrado Volpicelli invece, ha ottenuto le seguenti deleghe: Lavori Pubblici, Viabilità, Controllo e Manutenzione Strade Urbane, Leg- ©RIPRODUZIONERISERVATA ©RIPRODUZIONERISERVATA Da sinistra: Rosario Santese, Corrado Volpicelli, Carmine Fabiano, Antonio Arminio e Marisa Stabile ge 219/81 e Personale; Marisa Stabile ha visto confermate le deleghe, che ha posseduto durante la precedente amministrazione D’Aiutolo, vale a dire: Politiche Sociali, Cultura, Turismo, Marketing Territoriale, Comunicazione Istituzionale, Innovazione Tecnologica e commercio; Carmine Fabia- no, già presidente del consiglio al fianco del sindaco Caio D’Onofrio dal 2006 al 2009 sono state assegnate le deleghe: Polizia Municipale, Mobilità, Traffico, Verde Pubblico, Arredo Urbano, Protezione Civile e Mercato Settimanale; Antonio Arminio, consigliere comunale di minoranza uscente, pro- «Allarmismi sulla frutta» ◗ OLEVANO SULTUSCIANO cagnano». E sulla questione sulla maggioranza in Consiglio: «Secondo due sentenze del Consiglio di Stato, così come stabilito dalla prefettura già il giorno dopo il primo turno, la coalizione di Sica ha il 49,03%, quindi non ha la maggioranza. La maggioranza dei consiglieri sarà assegnata a chi vince il ballottaggio e noi vinceremo». Nel pomeriggio, la nota di Anastasio e l'alleanza è fatta: «Dobbiamo dare atto a Lanzara del fatto che vuole fare politica e riportare la politica a Pontecagnano. Apprezziamo le sue dichiarazioni circa la convergenza sui programmi elettorali». Dello stesso avviso Angelo Mazza, delegato della lista civica Ponte nostro e il più votato tra i candidati di Anastasio (339 voti): «Abbiamo rifiutato l'apparentamento propostoci da Sica pur sapendo che se avessimo accettato avremmo avuto un consigliere in più. Andiamo avanti con coerenza a sostegno di Lanzara, per il nostro programma e per la comunità». Marco De Simone Formato il nuovo esecutivo a Rovella. Santese sarà il vice, assegnate le deleghe ◗ MONTECORVINOROVELLA Municipio lasciato aperto per l’intera notte: è “giallo” Luci accese e porte aperte per un’intera notte al municipio: scatta l’inchiesta dei carabinieri. A darne notizia lo stesso primo cittadino di Olevano, Michele Volzone, nel suo comizio di ringraziamento di domenica sera, in piazza Umberto I. «Non posso dire altro, carabinieri e vigili urbani stanno indagando» ha detto il sindaco alla gente che lo ascoltava dalla piazza. L’episodio è accaduto la notte tra il 29 e il 30 maggio scorsi. È stata dimenticanza e sbadataggine o qualcos’altro? A segnalare la luce accesa e la porta aperta del municipio sono stati alcuni cittadini che, poco prima delle 4 del mattino, hanno informato i carabinieri. Sul posto si è portata una pattuglia del nucleo radiomobile della compagnia di Battipaglia, diretta dal capitano Costa. I militari hanno avvertito il comandante di stazione, maresciallo Giuseppe Esposito, che si è portato sul posto insieme al maresciallo Luigi De Rosa della polizia municipale. Dai controlli effettuati non mancherebbe niente. S’indaga per capire chi ha lasciato le porte aperte. Rossomando nomina gli assessori ◗ CAMPAGNA ©RIPRODUZIONE RISERVATA sulle quali possiamo trovare punti d'incontro. La città ha la possibilità di eleggere un candidato sindaco istituzionale, che avrà un'importante filiera istituzionale: mi riferisco al viceministro dei trasporti Vincenzo De Luca, ai parlamentari del Pd, al consigliere provinciale Paolo Russomando (pre- olevano va a tenere in ordine i conti del comune con le deleghe: Bilancio, Finanze, Patrimonio, Caccia e Pesca. Il sindaco Rossomando, inoltre, ha ritenuto opportuno attribuire deleghe ad ogni singolo consigliere di maggioranza. Al consigliere Simona Alfani è stata affidata la delega alla pubblica istruzione e pare che, sarà lei a ricoprire il ruolo di presidente del consiglio comunale. Il consigliere Antonio Sica si occupa di: Igiene, Sanità, Randagismo, Protezione animali e Comunità Montana; Francesco D’Ambrosio: Affari Generali, Contenzioso, Legalità, Trasparenza, Sicurezza, Pip e Peep, mentre il consigliere Sonia Ciaparrone, sport e spettacolo. Il consigliere più giovane dell’intera assise, Antonella Luciano, conquista le deleghe: Politiche Giovanili, Informagiovani e Pari Opportunità, invece Maria Sguazzo: Gemellaggio, Associazionismo, Urp, Servizi Scolastici e Edilizia Scolastica. Sabato, con molte probabilità il primo consiglio comunale, con l’elezione del presidente dell’assise cittadina. Roberto Di Giacomo ©RIPRODUZIONERISERVATA pontecagnano Rubato un chilometro di cavi Bimbi intossicati a Serre: Coldiretti difende produttori locali Al buio strada per “Maximall” ◗ SERRE «La verità subito»: lo chiede la Coldiretti Salerno sul caso di intossicazione che ha colpito 14 bambini della scuola elementare di Serre ricoverati in ospedale dopo aver mangiato delle pesche. «È bene fare massima chiarezza sulla vicenda – precisa il presidente della Coldiretti, Vittorio Sangiorgio - per poter diffondere nell'opinione pubblica informazioni consapevoli e corrette. Il comparto rischia, ingiustamente, di risentire «dell’allarme che si sta diffondendo a macchia d'olio e che genera ingiustificate preoccupazioni tra i consumatori». Un rischio troppo alto per un settore, quello ortofrutticolo, già duramente colpito dalla crisi e dalle condizioni metereologiche tanto che il presidente Sangiorgio scende in campo in prima persona per garantire la qualità e salubrità dei prodotti: «La frutta prodotta in provincia di Salerno è assolutamente sicura – afferma- Per non correre alcun pericolo è sufficiente che il consumatore all’acquisto presti particolare attenzione alla tracciabilità del prodotto, in quanto gli unici rischi provengono da ortaggi d’importazione da paesi extraeuropei dove è fatto un largo uso di pesticidi». Proprio sulla provenienza e la qualità dei prodotti stanno indagando i Nas di Salerno, l’Asl e persino il Nucleo antifrodi comunitarie che giovedì scorso, dopo il ricovero di quattordici bambini della scuola elementare di Serre, hanno sequestrato le pesche distribuite a merenda all’interno progetto “mensa sana”. Angelica Tafuri ©RIPRODUZIONERISERVATA ◗ PONTECAGNANO La notte scorsa ignoti hanno portato a segno un furto di cavi in rame della pubblica illuminazione situata lungo la variante alla Statale 18, nei pressi del centro commerciale Maximall. Si tratta del'ennesimo episodio compiuto sul territorio di Pontecagnano, un fenomeno che sta assumendo proporzioni allarmanti e che stavolta ha lasciato al buio una importante infrastruttura viaria aperta al traffico veicolare solo pochi mesi fa. Un'arteria fondamentale per la viabilità della zona e che consente un collegamento diretto tra l'uscita di Pontecagnano sud della A3 ed il territorio cittadino. L'episodio è stato denunciato ai carabinieri della locale stazione dai tecnici dell'Ufficio Infrastrutture del Comune, diretto dall'architetto Vincenzo Zuccaro. I malviventi si sono impossessati di circa un chilometro di cavi nel tratto compreso tra via Scontrafata ed il ponte sul torrente Asa. I carabinieri stanno effettuando tutti gli accertamenti del caso per risalire agli autori del furto. Le opportunità non aspettano! annunci, news e strumenti per chi cerca e offre lavoro Afferrale su www.miojob.it LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 Battipaglia 25 ■ e-mail: [email protected] » Varianti e concessioni edilizie nel mirino APPALTI E CAMORRA ISPETTORI AL COMUNE Gli “007” del prefetto al lavoro sui faldoni di Ufficio tecnico e Suap. Piatto forte l’intervento da 27 milioni del “Più Europa” Via al lavoro della commissione d’accesso antimafia a Battipaglia. Il pool di esperti nominato dal prefetto per verificare se ci siano state infiltrazioni camorristiche al Comune, partendo dalle accuse che una ventina di giorni fa hanno portato al blitz della Dia che ha coinvolto anche l’ex sindaco Giovanni Santomauro ed alcuni tecnici comunali, ha acquisito ieri fascicoli, faldoni e documenti degli ultimi quattro anni di governo cittadino. Dopo l’insediamento ufficiale, avvenuto la scorsa settimana, ed una fugace visita venerdì scorso per controllare che la stanza prescelta fosse la più adatta per l’opera da svolgere, ieri la commissione ha avviato l’opera di verifica. All’interno della stanza occupata fino a poche settimane fa dalla presidenza del consiglio e negli anni scorsi sede dei sindaci di Battipaglia (fino alla rivoluzione attuata nel 2009 da Santomauro), il presidente della commissione Rosanna Bonadies, coadiuvato dal capitano Pasquale Gallo e dall’ingegnere Marcello Romano, ha spulciato le prime carte. Sulla scrivania degli 007 sono arrivati tutti gli atti relativi al programma integrato Più Europa, concessioni edilizie, varianti urbanistiche e faldoni del Suap, lo Sportello unico per le attività produttive. Proprio sul Più Europa, la commissione ha scelto di vederci chiaro. Si tratta di un’opera che costerà quasi 38 milioni di euro, i cui lavori sono stati affidati a settembre all’Ati composta dalle aziende Atene srl di Napoli, Cosap di Giugliano in Campania, Aj Mobilità srl di Spoleto, Sap srl di Caprarola, La Florida srl di Qualiano. Il piano, più volte modificato in giunta e in consiglio, prevede una spesa di 37,9 milioni di euro, precisamente 27,8 milioni per lavori e 10 milioni per somme a disposizione. Tale fiume di denaro sarà concentrato nella zona della la decisione del riesame L’inchiesta Dda sui Casalesi Argento resta ai domiciliari Palazzo di Città blindato per evitare interferenze nel lavoro dei funzionari della Commissione d’accesso di Clemy De Maio Mancata sicurezza nei cantieri: quattro denunce a Santa Lucia Blitz dei carabinieri in due cantieri edili aperti nella zona di Santa Lucia e Aversana. I militari, impegnati in un servizio di controllo della sicurezza sui posti di lavoro, sono stati in due villini in costruzione. L’ispezione, effettuata con personale esperto del settore prevenzione e infortuni, ha permesso di rilevare una serie di violazioni alle norme di sicurezza in luoghi di lavoro ad alto rischio. Quattro persone sono state denunciate alla procura ed elevate contravvenzioni per 30mila euro. Le statistiche sugli infortuni sul lavoro non sono confortanti. Il numero di traumatizzati e, in alcuni casi, delle persone decedute mentre si guadagnavano da vivere è sempre preoccupante. L’attività di prevenzione dei carabinieri svela un malcostume di chi opera in settori, come quello dell’edilizia, di eludere con troppa leggerezza le norme della stazione ferroviaria e servirà per la costruzione di un terminal bus e relativo parcheggio d’interscambio, un fabbricato polifunzionale, un parcheggio multipiano, una galleria. La commissione ha chiarito di non voler avere alcun contatto con l’esterno e la stampa, ma potrebbe essere organizzata una conferenza con i giorna- Inaugurata in via Farina la sede locale di Italcaccia È stata inaugurata nella serata di sabato scorso, in piazza Farina, la nuova sede provinciale dell’associazione italiana Ital Caccia. Alla cerimonia erano presenti numerose autorità tra cui il presidente dell’Ambito territoriale di Caccia (Atc) Sa1 Guglielmo Storti, il presidente Atc Sa2 Armando Liguori, il presidente provinciale dell’Arci Caccia Luigi Botta ed il presidente provinciale della Feder Caccia Luigi Spera. La pioggia incessante non ha scoraggiato la presenza di tanti curiosi, iscritti e simpatizzanti. Protagonista dell’evento il presidente provinciale della Argento (a sinistra) con l’ex sindaco Santomauro Ital Caccia, Domenico Della Corte, che con il suo lavoro ha fatto in modo che a Battipaglia ci fosse una sede dell’associazione. Nel corso della serata è stato ricordato l’eccellente servizio prestato nel corso degli ultimi anni dalle “casacche verdi” a cui il Comune aveva affidato, alla vigilia dell’entrata in vigore della raccolta differenziata, il controllo del territorio per un corretto conferimento dei rifiuti, attraverso una convenzione stipulata con lo stesso presidente Della Corte. Una convenzione successivamente non rinnovata per volere dell’associazione. sicurezza dei lavoratori. Ogni ispezione rileva l’assenza di un minimo di garanzia per chi, come nel caso dei muratori, deve lavorare sui ponteggi e in altezza. Nel caso dei controlli eseguiti nei due villini di Santa Lucia e Aversana, i carabinieri hanno appurato la presenza di gravi irregolarità nella tenuta delle impalcature. In particolare, i titolari delle imprese edili e i responsabili della sicurezza del cantiere (tutti denunciati a piede libero alla procura) avevano omesso di montare le tavole fermapiede e gli idonei parapetti per prevenire le cadute dall’alto. Le attività lavorative sono state sospese mentre ai due titolari è stata elevata una sanzione di 30mila euro. L’ultimo incidente sul lavoro avvenuto a Battipaglia è di qualche giorno fa quando, in località Aversana, un contadino di 58 anni è rimasto schiacciato dal serbatoio per il lancio di anticrittogamici. listi nei prossimi giorni per dare notizia di quanto fatto fino a quel momento. Gli unici a potersi interfacciare con la commissione sono il segretario comunale Maria Tripodi ed il commissario prefettizio Mario Rosario Ruffo, che ieri mattina è tornato al Comune dopo aver completato – con una settimana d’anticipo – le opera- zioni di trasloco da Mantova, dov’è stato prefetto per tre anni. Ruffo ha visto ieri alcuni dirigenti, ha tenuto un vertice col team che si occupa di politiche sociali ed oggi dovrebbe tenere un incontro istituzionali con ex membri dell’amministrazione Santomauro. Francesco Piccolo ©RIPRODUZIONE RISERVATA Giovanni Argento deve restare agli arresti domiciliari. Lo ha deciso ieri il Tribunale del Riesame, rigettando l’istanza di revoca o attenuazione della misura presentata per il funzionario comunale dall’avvocato Raffaele Francese. Argento è accusato di avere incassato tangenti dagli imprenditori casertani Attilio Guida e Nicola Madonna, per i lavori di ristrutturazione della casa comunale e la realizzazione di una rotatoria stradale. Importi di poche centinaia di euro, le “tazzulelle di caffè” di cui Guida e Madonna parlano nelle conversazioni intercettate dalle microspie, a cui si aggiunge secondo gli inquirenti la promessa di una “mazzetta” di 50mila euro se il funzionario fosse riuscito a orientare la gara per alcuni lavori in zona industriale. Il funzionario è stato l’unico degli indagati a restare in silenzio nell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice delle indagini preliminari Dolores Zarone, ma ieri mattina il suo legale ha presentato al Riesame un ampio memoriale in cui si respingono le accuse e, soprattutto, si contesta la sussistenza delle esigenze cautelari. Secondo la tesi difensiva i “caffè” di cui si parla nelle intercettazioni sarebbero lavori aggiuntivi che Argento avrebbe chiesto alle imprese, come la riparazione di buche stradali. Il memoriale spiega inoltre le ragioni dei frequentissimi contatti tra imprenditori e funzionario ricordando i ruoli rivestiti da quest’ultimo, che per alcune delle opere era sia progettista che direttore lavori e responsabile unico del procedimento. Argomentazioni che non hanno convinto i giudici, secondo i quali è pure ininfluente, sotto il profilo cautelare, che Argento avesse chiesto da tempo il trasferimento dal Comune di Battipaglia sollecitando il “comando” a un altro ente. Oltre a lui sono ai domiciliari Madonna e Guida, che hanno lasciato il carcere con il venir meno, secondo il Riesame, dell’aggravante camorristica. Per l’ex sindaco Giovanni Santomauro c’è la misura del divieto di dimora a Battipaglia, mentre il tecnico Francesco Mainolfi ha l’obbligo di dimora a Rotondi, nell’Avellinese. ©RIPRODUZIONE RISERVATA credito Salvati nominato nuovo direttore generale della Bcc Fausto Salvati Fausto Salvati è da ieri il nuovo direttore generale della Cassa Rurale ed Artigiana Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia e Montecorvino Rovella. Salernitano di 56 anni, laureato in Scienze Economiche e Bancarie presso l'Università di Siena, ha una lunghissima e proficua esperienza nazionale ed internazionale presso il gruppo multinazionale Bnl. Dopo l'esperienza formativa come quadro direttivo è stato distaccato a Londra come Account Manager, per poi assumere la Direzione Crediti della Banca Nazionale del Lavoro di Buenos Aires (Argentina). Nel 1999 viene chiamato ad assumere l'incarico di amministratore delegato del Banco Bnl do Brasil, nello stesso periodo è stato anche vicepresidente della Bnl di Montevideo (Uruguay). Tornato in Italia, da fine 2004 ad ottobre 2008, ha svolto il ruolo di direttore corporate, prima in Lombardia e poi in Lazio-Sardegna. Dal 2008 al 2011 è stato responsabile finanziamenti corporate della Bnl e dal 2011 fino all'accettazione della direzione della Bcc, è stato direttore territoriale rischi Centrosud e Sardegna. «Ringrazio il presidente Silvio Petrone e l'intero Consiglio di Amministrazione per la proposta fattami - afferma Salvati - Sono sinceramente contento di vivere questa nuova esperienza professionale in una Banca come la Cassa Rurale ed Artigiana di Battipaglia e Montecorvino Rovella, perché l'esperienza del Credito Cooperativo mi ha sempre profondamente e positivamente colpito. Assumerne la Direzione Generale ad un anno dalle celebrazioni per il suo Centenario è motivo di orgoglio. L'obiettivo primario è quello di dare ulteriore impulso al ruolo che la nostra Banca deve avere per lo sviluppo del territorio di cui siamo espressione». Scafati ❖ Sarno MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 LA CITTÀ 23 Parcheggi, una giornata ad alta tensione Sarno, i manifestanti “obbligano” il primo cittadino a incontrare i rappresentati della ditta per apportare modifiche ◗ SARNO La città scende in piazza per la terza volta contro il piano della sosta fatto partire dal sindaco Amilcare Mancusi senza che venissero apportate le modifiche richieste. Ieri mattina, la manifestazione è stata molto più incisiva delle altre per testimoniare il dissenso. Ad organizzarla è stata la Confcommercio e, partita in sordina, invece, è sfociata in una delle proteste più eclatanti che si siano viste da anni. A manifestare c’erano i commercianti e i residenti appoggiati dal Movimento Cinque Stelle, Pd, Sel e Rete Libera. Dopo una mezzora di raduno, il corteo ha stazionato per una decina di minuti nell’incrocio tra corso Amendola e via Matteotti, bloccando la circolazione e, poi, si è diretto verso il municipio, con molte persone che si sono aggregate strada facendo. Molti commercianti hanno calato le saracinesche, accogliendo l’invito della Confcommercio. In piazza Municipio, dopo qualche coro contro l’amministrazione, i manifestanti hanno trovato il cancello principale accostato e lo hanno aperto, riversandosi nel palazzo e dirigendosi verso l’aula consiliare. Dopo altre accanite proteste, la sala viene aperta e i manifestanti riescono ad entrarvi, chiedendo la presenza del sindaco. Il primo cittadino, però, non era al comune e veniva riferito che aveva degli impegni da assessore provinciale. A quel punto, la folla minaccia di non abbandonare l’aula finchè Mancusi non fosse venuto a parlare con loro, ma, viene sempre riferito, che il sindaco veniva inutilmente contattato telefonicamente ed irraggiungibile. Arrivano il presidente del consiglio Ignazio Ingenito e i consiglieri di minoranza Roberto Robustelli e Raffaele Franco del Pd e Massimiliano Tresca di Sel. Entra il vicesindaco Francesco Squillante, ma la gente non lo fa parlare e chiede la presenza di Mancusi. Squillante molla ed esce. Intanto, i consiglieri di minoranza presenti, insieme a Giuseppe Esposito dell’Udc, mandano un fax in prefettura, chiedendo l’intervento per la sospensione immediata per ordine pubblico del provvedimento, in attesa delle modifiche che lo rendano più accomodante. Seguita una breve di- Dolciumi in pessimo stato di conservazione A giudizio il titolare della ditta sarnese Una fase dell’incontro al Comune (Foto di Luigi Pepe) scussione e vista la persistente assenza del sindaco, su proposta dei consiglieri di minoranza, l’assemblea è stata aggiornata a oggi alle dieci, quando l’amministrazione avrà un incontro con la ditta proprio per verificare la possibilità di ap- portare accorgimenti. L’occupazione dell’aula dura circa tre ore, prima che i manifestanti tolgano il disturbo. L’obiettivo dei protestanti sarebbe di abbassare la tariffa a 0,50 euro all’ora, con la previsione delle frazioni orarie e la collocazione dei parcometri in città. Gaetano Ferrentino ©RIPRODUZIONERISERVATA VIDEOEFOTOGALLERY GUARDAECOMMENTA SU www.lacittadisalerno.it Affronterà il processo F. C., titolare della ditta dolciaria Corlaf sas, industria dolciaria già raggiunta da un sequestro probatorio di celle frigo e prodotti il primo gennaio 2011 per conservazione di cibi avariati e strutture fuorilegge. Il dibattimento nei suoi confronti inizierà il prossimo sette giugno davanti al giudice monocratico per le accuse di cattiva conservazione alimentare e commercializzazione e somministrazione illecita. I prodotti rinvenuti dai carabinieri del nucleo antisofisticazione erano tenuti in strutture sporche e inadeguate, con due ditte diverse che in quell’occasione a Sarno furono raggiunte da controlli a campione. Il monitoraggio di fornitori e produttori di dolci portò a rilevare irregolarità gravi riscontrate in due diverse attività industriali, con l’intervento in supporto di personale incaricato dell’Asl a completare gli accertamenti dei carabinieri. Il giudice allora convalidò il sequestro della produzione disposto dal pm della procura nocerina, con gli alimenti contenuti in una cella frigo dedicata avvolti da muffe, insetti, prodotti scaduti, presenza di corpi estranei, con presenza di residui di lavorazione. Nel fascicolo del processo sono finiti i verbali di sequestro, gli accertamenti e un cd rom con dentro le immagini rilevate dai militari intervenuti, con il lungo elenco di carenze strutturali. Il rinvenimento di muffe, ruggini e fuliggine sulle celle frigo e generi alimentari in cattivo stato di conservazione, con i dolciumi prodotti dalla ditta, come indicato ai clienti, tenuti male e senza indicazione di tracciabilità degli alimenti. La merce ritrovata all’interno della cella frigo incriminata venne sottoposta a sequestro preventivo, col titolare denunciato a piede libero ora atteso alla sbarra rispondere delle violazioni sulla conservazione degli alimenti e sulla loro obbligatoria “storia”. Le indagini furono svolte dai Nas di Salerno col coordinamento investigativo del Pm della procura di Nocera, impegnati allora in un attento controllo sul territorio a caccia di generi alimentari contraffatti e preparati con modalità non a norma, con indicazioni fallaci e inesistenti, malconservati ai danni dei consumatori. (a. t. g.) il retroscena Strisce blu, in una notte diventano... bianche ◗ SARNO La città continua una sorta di boicottaggio contro le strisce blu. Anche ieri, le strade, nei punti più popolosi e maggiormente trafficati erano mezze vuote. Qualche sosta fisiologica e inevitabile negli stalli non è mancata perché, logicamente, le bianche erano tutte occupate. In alcune zone della città, come forma di protesta alcune strisce blu sono state ridipinte di bianco o di nero. Questo è apparso alla ripresa delle attività di controllo e di vendita della sosta. I comunali hanno avvertito il disagio e gli operatori scolastici. Un istituto di credito ha aperto con almeno mezz’ora di ritardo al pubblico perché i dipendenti non riuscivano a trovare posti utili alla lunga sosta senza sobbarcarsi la spesa di un euro all’ora. Non è mancata nemmeno qualche tensione o diverbio tra gli addetti alla sosta e gli automobilisti, di fronte alla richiesta di pagamento. Un effetto il piano della sosta lo ha prodotto ed è proprio quello di aver liberato grandi spazi per il parcheggio che, prima, erano puntualmente occupati. Dove siano finite le auto che c’erano prima? Forse, la gente ha aguzzato l’ingegno, facendo di necessità virtù. Le contraddizioni esistono, purtroppo, e non riguardano solo le tariffe. I portatori di handicap lamentano l’assenza di posti riservati, in alcuni casi, nonostante il segnale, ridipinti anche di blu. Resta il caso del rione che va dalla villa comunale a piazza Croce, dove non c’è nemmeno uno stallo bianco e un solo posto per i Chieste le dimissioni del sindaco portatori di handicap. Ieri, il commento di Giuseppe Esposito, presidente di Confcommercio è stato drastico: «Le nostre proposte le abbiamo fatte e speso che l’amministrazione abbia la sensibilità di comprendere il difficile momento «Non appoggeremo mai Pasquale Aliberti» Ballottaggio a Scafati, Salvati e Santocchio per il secondo turno lasciano liberi i loro sostenitori ◗ SCAFATI Cristoforo Salvati Verso il ballottaggio. Fdi lascia libertà di voto al suo elettorato. Venerdì fiaccolata per la legalità. Con la conferenza stampa di ieri mattina, Cristoforo Salvati e Angelo Matrone hanno ufficializzato la linea che ‘Fratelli d’Italia’ intende seguire in merito al ballottaggio. «Vogliamo essere chiari ed evitare il sospetto di inciuci e accordi sotterranei – ha chiarito Salvati -. Fdi ha raggiunto un risultato straordinario, con 2900 preferenze che lo attestano come secondo partito in cit- tà. In qualità di candidato sindaco, alla guida di quattro liste di cui tre civiche, mi ritengo soddisfatto delle 3900 preferenze riconosciutemi e consapevole che questo sia l’inizio di un percorso che nel tempo darà i suoi frutti». Sul ballottaggio: «Lasciamo libertà di voto ai nostri elettori, pur sottolineando il distinguo tra il nostro centrodestra e quello di Pasquale Aliberti, che ha messo in piedi una politica familistica e amorale e ha gettato ombre sulla città. I motivi che hanno determinato le mie dimissioni sussistono tut- tora e ciò comporta una presa di distanza della mia coalizione da Aliberti e dal suo modo di amministrare la città. Vogliamo costruire un’alternativa credibile basata sulla politica dei valori e della legalità. Mi auguro che nella prossima amministrazione regnino trasparenza amministrativa, correttezza nelle procedure e meritocrazia gestionale». L’appello agli elettori: «Chiedo che siano questi i parametri da valutare per l’espressione del voto al ballottaggio e non sterili steccati ideologici». Più diretto Mario Santocchio: «Li- bertà di voto, ma mai con Aliberti. Non abbiamo fatto apparentamenti perché siamo di centrodestra, ma questa gestione ha fatto danni alla città e arricchito la famiglia Aliberti. Non ci piace il clima di emergenza democratica e di intimidazione contro la stampa, verso la quale esprimiamo solidarietà, e penso che il sindaco uscente avrebbe fatto bene a prendere le distanze e spiegare chi è coinvolto in questa inchiesta su abusi edilizi. Aliberti è stato bocciato dall’elettorato al primo turno». Per venerdì 7 giugno, a parti- che sta attraversando la città. È stata innescata una bomba sociale e occorrono soluzioni. Il nostro obiettivo non è la Multy Services o gli ausiliari, ma le regole». (g. f.) ©RIPRODUZIONERISERVATA re dalle ore 20.30, Fdi ha organizzato una fiaccolata per la legalità con partenza dal comitato elettorale sul corso Nazionale e arrivo all’ingresso di Palazzo Meyer. Intanto, l’organizer meetup del M5S Gennaro Avagnano chiede un incontro pubblico ad Aliberti e Pesce: «A differenza di Salvati e Raviotta, vogliamo continuare a rendere i nostri circa 900 elettori partecipi e consapevoli della scelta che faranno al ballottaggio». Aliberti prosegue il suo tour, a cui si è unito il candidato sindaco Marco Esposito – mentre Carlo Marchesano affianca Pesce – e conferma il suo ‘no’ ad apparentamenti e inciuci: “La città non merita l’ingovernabilità e il trasversalismo». Maria Rosaria Vitiello ©RIPRODUZIONERISERVATA 22 Pagani ❖ Angri LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 Nocera Superiore: avviata Roccapiemonte: al via i lavori Lettera di Barone ai parroci campagna di derattizzazione per riqualificare via Viviani «Mobilitiamoci sulla droga» ◗ NOCERA SUPERIORE ◗ ROCCAPIEMONTE Il sindaco Gaetano Montalbano informa i cittadini che è stato programmato un calendario per la disinfestazione con interventi previsti ogni 15 giorni sull’intero territorio. «Gli interventi di disinfestazione saranno puntuali e verranno intensificati i controlli». Affidati i lavori di via Viviani alla ditta Gallo. Molti erano i problemi della piccola strada pedonale che collegava Piazza Amendola con via Carmine Pagano. Un progetto di vera e propria riqualificazione urbana, grazie all’interesse dell’architetto Rocco Rescigno, a carico di una strada abbandona- Il sindaco Montalbano ©RIPRODUZIONE RISERVATA ta da tempo. «Continueremo a realizzare opere di pubblico interesse»,dice l’assessore ai lavori pubblici, Raffaele Polichetti. «Presto avvieremo ulteriori progetti come quelli in via Roma, via Calvanese e si interverrà su una serie di strade con manutenzione ordinaria anche nella zona di San Potito». (d. s.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA ◗ PAGANI Per la giornata mondiale lotta alla droga e alle dipendenze, il presidente dell’associazione No Aids Onlus, Giuseppe Barone scrive ai parroci della città di Pagani. Una lettera appello per invitare i parroci a partecipare il 26 giugno alla giornata contro la droga. Giuseppe Barone ©RIPRODUZIONE RISERVATA Sommersi dai decreti ingiuntivi Angri, pesano sulle finanze del Comune i debiti pregressi. E non sempre si trova l’accordo coi creditori ◗ ANGRI L’assessore Selvino Il Comune affonda nei contenziosi legali. Si tratta di conflittualità sorte per il mancato pagamento di fatture o spettanze. Situazioni intricate le cui pratiche affollano ormai l’ufficio legale dell’Ente retto dall’avvocato Antonio Pentangelo. La specifica delega è trattenuta, invece, dall’assessore Daniele Selvino. Ultima in ordine di tempo è la posizione assunta dell’associazione culturale Nuovi Orizzonti che vanta un credito di 7mila500 euro non riconosciuto dal Comune per aver organizzato nel 2009 la manifestazione I tesori del Mediterra- neo. Dopo diversi anni e ripetuti solleciti senza riuscire a rientrare in possesso del denaro vantato l’associazione ha deciso di adire le vie legali. In questo caso il Tribunale competente è quello di Reggio Calabria. Altro conflitto irrisolto è quello che vede una società impegnata nella fornitura di energia elettrica la International Factors Italia spa che avanza da Palazzo di Città un credito pari a poco più di 137mila euro. In questo caso dovrà essere il tribunale di Roma ad esprimersi nel merito. Trovato invece di recente un accordo stragiudiziale con un’azienda impegnata in città durante il periodo dell’emergenza rifiuti, la Edica Costruzioni, a cui l’amministrazione ha saldato fatture per 178mila e 703 euro. Contenzioso con la Gori, poi, per 7mila e 500 euro per alcuni lavori eseguiti a spese del Municipio e che dovevano invece essere sostenuti dalla spa impegnata nella gestione delle risorse idriche. Infine, un’impresa specializzata nel settore dei lavori pubblici, la Zurolo Costruzioni, aveva addirittura avviato un’azione di pignoramento poi sfumata a seguito di un’intesa raggiunta prima che il provvedimento si concretizasse. Il fronte della conflittualità è presente però anche sul versante interno della macchina amministrativa. Una situazione a quanto sembra difficile da redimere in via bonaria come, invece, da poco avvenuto con il vicecomandante dei caschi bianchi Franco Esposito a cui l’amministrazione ha retribuito lo svolgimento di diverse ore di lavoro straordinario. Ancora in fase di stallo, invece, la situazione di dodici lavoratori del settore ambientale che da tempo hanno iniziato una battaglia legale citando in giudizio anche l’azienda Angri Eco Servizi. In questo caso l’ammontare della spesa è di circa 800mila euro. Pippo Della Corte Nuovo atto di diffida per il Consorzio di Bacino SA1 e il comune di Pagani da parte del coordinamento civico “Pagani Pulita” trasmesso anche al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'Interno e al Prefetto di Salerno. «La questione relativa alla gestione del servizio di raccolta dei rifiuti è tutto nella sfera dell'indefinibile», il commen- ni paganesi che avevano esibito il regolare pagamento della TIA, a febbraio avevano diffidato il Comune e il Consorzio riguardo all’allarmante situazione in cui versava, e continua a versare a cadenza bimestrale, il Comune per il mancato svolgimento del servizio di raccolta e spazzamento dei rifiuti. Diffida che aveva prodotto delle risposte ritenute “evasive” e che non avevano in alcun modo chiarito la que- ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA Cumuli di spazzatura a Pagani stione. Come si legge «non è affatto chiaro se e in quale modo siano stati regolati i rapporti tra il Comune e il Consorzio alla luce delle criticità emerse durante lo svolgimento del servizio» chiedendo poi se «la da- zione di 250.000,00 euro mensili corrisponde al servizio minimo effettuato.Poi «non risultano essere adottati atti per la futura gestione del servizio». Aldo Padovano ©RIPRODUZIONE RISERVATA san valentino torio pagani angri Rapina a un supermercato Tizzani sconterà 4 anni Ritrovato amianto alle spalle del centro sociale Individuate le tre aree per gli impianti fotovoltaici ◗ PAGANI ◗ ANGRI Allarme amianto in alcune zone della città. Secondo quanto emerso da un sopralluogo effettuato dal responsabile Alfredo Amendola alle spalle del centro sociale, in via Ugone dei Pagani e alle spalle del cimitero sarebbero state trovate tracce delle pericolosa sostanza. Intanto si concluderà oggi un’altra indagine di mercato avviata per individuare la ditta che dovrà procedere alla caratterizzazione dei rifiuti presenti nelle zone dove si sono formate delle vere discariche a cielo aperto. Una volta effettuata la ricognizione dovrebbe iniziare la bonifica. È entrata nella fase esecutiva la volontà di impiantare presso alcune strutture pubbliche diversi pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica sfruttando la luce solare. Un’iniziativa tesa a usufruire delle cosiddette risorse rinnovabili ecocompatibili. Sono in particolare tre le aree dove i pannelli in silicio verranno installati: il costruendo parcheggio a ridosso della sede municipale di piazza Crocifisso, gli istituti scolastici presenti in via Dante Alighieri e quelli in viale Lazio. A questa iniziativa approvata anche dal Consiglio comunale ne potrebbero seguire altre considerato ◗ SAN VALENTINO TORIO È stato condannato alla pena di quattro anni di reclusione col pagamento di novemila euro di multa il pluripregiudicato Giovanni Tizzani, originario di Sarno, in questo caso finito a giudizio con l’accusa di rapina aggravata. Il colpo contestato, eseguito ai danni del supermercato Decò di San Valentino Torio, è stato contestato all’imputato che era stato rinviato a giudizio dal gup del tribunale di Nocera Inferiore per poi essere giudicato nel corso del dibattimento dai giudici del terzo collegio della sezione penale del tribunale, presieduto da Domenico Diograzia con a latere Raffaele Donnarumma e Raffaella Caccavale. Nel corso del processo sono emersi elementi ritenuti sufficienti al riconoscimento di colpevolezza, con la pena disposta dal collegio dopo la camera di consiglio. Il pregiudicato, di origini sarnesi, vanta all’attivo diversi precedenti per furto e rapina. Tizzani, tuttora detenuto al carcere circondariale di Salerno-Fuorni, dovrà scontare quattro 4 anni di reclusione col pagamento di novemila euro di multa come disposto dalla sentenza di primo grado. Una pena molto dura anche in considerazione dei numerosi precedenti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA ◗ SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO che gli edifici comunali bisognosi di essere illuminati sono numerosi. Non solo scuole ma anche palestre, piazze e alcuni immobili dislocati sul territorio destinati a diverse funzioni. Un primo passo in avanti verso lo sviluppo di una tecnologia che altrove già ha trovato utili risposte. In particolare la nuova area di sosta in fase realizzativa verrà illuminata proprio grazie all’energia solare attraverso lampioni dotati di una specifica apparecchiatura capace di convertire trasformandola la luce del sole in energia elettrica. Un primo passo in avanti, non c’è dubbio. (p. d. c.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA “Pagani Pulita” porta al Tar Comune e Consorzio per i rifiuti to degli avvocati Annalisa Mancino e Luigi e Alfonso Vuolo sulle risposte che il Consorzio di Bacino SA1 e il comune hanno dato dopo la diffida presentata nei mrsi scorsi a nome del coordinamento civico “Pagani Pulita”. Si sta valutando la sempre più concreta possibilità di presentare ricorso al Tar per richiedere il ripristino regolare del servizio di raccolta dei rifiuti. Gli avvocati, dopo aver raccolto circa 200 firme di cittadi- Grandi manovre per formare la nuova giunta Si è tenuto ieri sera il primo incontro della maggioranza del sindaco Nunzio Carpentieri, per decidere quale sarà l’assetto della prossima amministrazione. Ad una settimana esatta dalla riconferma, la coalizione di governo si è incontrata per decidere le linee guida per la scelta della giunta, oltre che per stilare il calendario dei primi appuntamenti pubblici: festa di ringraziamento e primo consiglio comunale con insediamento. Carpentieri dovrà affiancarsi quattro assessori, uno dei quali con la doppia carica di assessore e vicesindaco. Oltre ad Antonello Matrone, chiamato da esterno, dovrà scegliere tra gli eletti al consiglio comunale altri tre membri dell’esecutivo: due uomini e una donna. Se passasse la linea della continuità, con la possibilità di un turnover degli assessori nel corso del prossimo quinquennio, magari a metà mandato, i due uomini in giunta dovrebbero essere Antonio La Mura e Francesco Marrazzo, assessori uscenti riconfermati in consiglio in questa tornata elettorale. La giunta sarebbe completata con la quota rosa, per la quale appare forte l’opzione per Anna Pia Strianese. Questo l’assetto che appare più probabile, al momento. C’è da vedere come si evolveranno poi le cose, nel corso delle trattative iniziate ieri sera. Nel caso in cui si adottassero criteri di scelta legati ai pacchetti di voti, la casella rosa andrebbe comunque a Strianese, sarebbe confermato assessore Antonio La Mura, ed entrerebbe in giunta un’altra new entry: il terzo degli eletti Francesco De Angelis. Il bandolo della matassa è ora nella mani del sindaco Nunzio Carpentieri. Oltre alla giunta, deve scegliere il presidente del consiglio ed il suo vice, caselle che dovrebbero essere affidate sempre col criterio delle quote di genere: un uomo ed una donna. Saranno poi affidate a consiglieri comunali le deleghe di rappresentanza presso la Comunità Montana Monti Lattari e gli altri enti esterni ai quali il comune aderisce. Carpentieri ha combattuto la battaglia elettorale con Attianese e, principalmente, con l’avversario storico Roberto Marrazzo. Come era nelle previsioni l’assessore provinciale ha vinto a mani basse la competizione. Susy Pepe il caso ◗ PAGANI sant’egidio LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 Nocera 21 ■ e-mail: [email protected] » «Elementi cancerogeni nei nostri campi» IL CASO ALLARME INQUINAMENTO Denuncia di Rocco De Prisco del Cnr: «Molti prodotti dell’agricoltura pericolosi perché irrigati con acque impure» «Da una serie di analisi effettuate in località San Mauro a Nocera Inferiore dall’imprenditore Vicidomini sulla purezza delle acque sono stati scoperti sei fattori genotossici e due cancerogeni. Ci sono inquinanti nelle falde acquifere e terreni dell’Agro che favoriscono l’espandersi dei tumori». È forte la denuncia di Rocco De Prisco che per anni è stato primo ricercatore dell’Istituto di chimica biomolecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli e docente di Biologia vegetale presso la facoltà di Farmacia dell’Università di Salerno. «Molti, compreso la Coldiretti, hanno paura di affermare che c’è bisogno di procedere con la bonifica dei nostri campi, perché solo in questo modo possiamo evitare di mangiare alimenti contaminati. Nell’Agro, da alcuni studi effettuati in forma privata da imprenditori e medici, si è scoperto che nei nostri cavoli si trova quantità di Arsenio 300 volte superiori al tasso consentito». Non ha dubbi De Prisco. «Non è escluso che certe evoluzioni tumorali, dati alla mano, sono legati a questi fattori. Nel nostro territorio i tumori più frequenti per il 70% di quelli accertati dai nostri studi sono: la leucemia, il tumore ai polmoni e al colon retto, tutti strettamente legati a quello che mangiamo». De Prisco in questi mesi si è unito al coro di appello lanciato da molte associazioni del territorio chiedendo l’istituzione del registro dei tumori dell’Agro. «È questo l’unico strumento che può dirci con certezza in che stato si trova l’evoluzione dei tumori. Infatti, -prosegue -l’ Asl di Nocera, non sa neppure quante persone muoiono di tumore nel nostro territorio. L’ultimo registro è aggiornato al 2005 su base provinciale». L’istituzione del registro è di competenza dell’Asl. I rischi tumorali maggiori quindi riguarderebbero l’area a nord di Salerno. «Nei territori dove c’è stata l’esondazione del fiume Sarno c’è maggiore inquinamento. Come si può notare dalle analisi effettuate a S. Mauro sulle acque, dove stati scoperti pericolosi per la salute. Le istituzioni devono investire sulla bonifica dei territori. È inutile che la Coldiretti si metta le mani davanti agli occhi, adesso deve far sentire la propria voce. Se non diamo sicurezza alimentare ai nostri prodotti di eccellenza questo territorio è destinato a morire». Nella sua denuncia De Prisco si rivolge anche all’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano. «Non si può pensare solo a Mercato S. Severino, spero che non ci sia un’idea progettuale regionale che preveda la morte dei nostri prodotti. Una strategia questa che porterà a breve alla distruzione totale dell’Agro». Gerardo Vicidomini ©RIPRODUZIONE RISERVATA L’aumento di alcuni tumori sarebbe collegabile a questi problemi Lo studioso chiama pesantemente in causa anche la Coldiretti sul fronte dei controlli Contadini a lavoro nei campi e, in alto, Rocco De Prisco nocera superiore Raccolta di firme per difendere il presidio C’è preoccupazione per la paventata chiusura del distretto sanitario a Materdomini ◗ NOCERA SUPERIORE Cittadini in agitazione tra Nocera Superiore, Roccapiemote e Castel San Giorgio, per non far chiudere il sub-distretto Asl di Materdomini. Proprio stamattina parte una campagna di raccolta firme, dalle nove e trenta, nei pressi del mercato rocchese. Come hanno affermato i portavoce del gruppo di attivisti organizzatori dell’evento, ci sarà un “banchetto senza banchetto” al quale i cittadini potranno informarsi sulle ultime vicende del Distretto Sanitario numero 60 di Materdomini a Nocera Superiore e dove verranno raccolte le firme per la petizione popolare contro la chiusura della stessa. Ad organizzare l’iniziativa i Circoli di Rifondazione Comunista di Roccapiemonte (con il coordinamento di Monica Calvanese), Nocera Superiore e Castel San Giorgio, i quali, nonostante le notizie rassicuranti trapelate dai dirigenti Asl e dagli stessi primi cittadini del comprensorio, hanno tuttavia il timore che il potenziamento della struttura di Materdomini resti solo una promessa, piuttosto che azione concreta. «Chiediamo a gran voce un definitivo chiarimento sul mantenimento del presidio sanitario di Materdomini», dichiarano i portavoce dei Circo- li. «Presidio di estremo interessere per ben 47mila abitanti. Invochiamo massimo interessamento dei Sindaci per la definitiva risoluzione del problema. La motivazione di tale positività di mantenimento sono ampiamente sostenute e illustrate nella controdeduzione di cui alla nota del 25/05/2013 della Uil Fpl inviata a tutte le Autorità interessate». Lo stato di agitazione, seguito da molteplici segnalazioni di cittadini dei tre Comuni, è sorto all’indomani della nota della Direzione Generale dell’Asl, prot. n.6602/D.G. del 24 maggio, inviata ai sindaci. Tale nota, dove vengono elencate le criticità legate alla strut- tura di Materdomini e alla gestione della stessa, ha lasciato molte perplessità agli attivisti, in particolare quando si legge testualmente: «Non vi è nessuna ipotesi di chiusura imminente della sede distrettuale di Materdomini». «Ci si chiede con sgomento – dicono i portavoce dei Circoli – se la chiusura non è imminente, è chiaro che è nel programma. Occorre la massima chiarezza». Sulla vicenda di recente è intervenuto anche il direttore generale dell’Asl Antonio Squillante che ha chiarito come i locali di Materdomini siano inadeguati e necessitano di lavori di ristrutturazione molto com- Concussione, a giudizio l’ex assessore Granato avrebbe preso una mazzetta da Cammarota per il rilascio di una concessione edilizia il municipio di Nocera Inferiore Affronteranno il processo in nove per i licenze edilizie sospette. L’ex assessore ai lavori pubblici Paolo Granato e altre otto persone, coinvolte dalla denuncia presentata l’otto settembre 2009 dal costruttore edile Vincenzo Cammarota, risponde in particolare di concussione, abuso d’ufficio in concorso e frana colposa in concorso, perché conoscendo la situazione di difficoltà dell’imprenditore, secondo l’accusa gli suggerì l’acquisto di un terreno in via Fiano per 215mila euro. Al momento del contratto preliminare d’acquisto, sottoscritto il 29 aprile 2006, l’assessore avrebbe chiesto a Cammarota 15mila euro per spese tecniche, e l’imprenditore, che sapeva dell’abuso, rimase zitto per non perdere la commessa. L’episodio ricostruito dall’inchiesta con i testimoni Orazio Crescenzo, proprietario del terreno anche lui indagato per falso, e un’altra persona, elemento chiave per la conferma dei fatti, culminò nella consegna del denaro, avvenuta qualche giorno dopo, con tre assegni di circa 5000 euro ciascuno consegnati da Cammarota a Granato. Poi quei titoli furono versati su un libretto al portatore intestato alla madre dell’assessore, con Granato a disporre la procura e la delega con firma singola. Cammarota avrebbe pagato all’assessore una mazzetta di quindicimila euro per il permesso a costruire sul terreno in questione, in via Fiano località Campanile dell’Orco, di proprietà di Orazio Crescenzo. La proprietà nel 2005 era un fabbricato rurale situato in una zona a pericolosità geologica media, col gruppo di valu- Antonio Squillante plessi e costosi. Da qui la preoccupazione che ha fatto scendere in campo anche i sindaci dei comuni interessati. Davide Speranza ©RIPRODUZIONE RISERVATA tazione composto dall’ingegnere Luigi Canale, Giuseppe Amabile e Antonio Giordano che dispose lo stand-by per la pratica, sbloccata 4 giorni dopo con una relazione di compatibilità sottoscritta da un geologo con parere favorevole. Per la procura l’istigatore di quel permesso e della relazione tecnica era sempre l’assessore Granato. L’immobile doveva sorgere per oltre due terzi in piena zona rossa, e il parere obbligatorio dell’autorità di Bacino era fondamentale. Cammarota subentrò successivamente, nel 2006, per l’acquisto del terreno edificabile dove avrebbe realizzato i lavori per la realizzazione di mura di contenimento. Alfonso T. Guerritore ©RIPRODUZIONE RISERVATA 20 Irno ❖ Costiera LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 Sequestrata l’intera area dell’Isochimica Sigilli disposti dalla Procura per il mancato smaltimento dell’amianto: tra le ipotesi di reato anche l’omicidio colposo ◗ AVELLINO Svolta nella vicenda dell’Isochimica di Avellino, l’azienda di Elio Graziano che per conto delle Ferrovie dello Stato era addetta alla scoibentazione di vagoni e carrozze ferroviarie. Il procuratore di Avellino, Rosario Cantelmo, ha disposto il sequestro, in via d’urgenza, dell’intera area. Nel registro degli indagati sono state iscritte 24 persone. Le ultime verifiche hanno accertato lo stato di “ammaloramento” degli oltre 500 cubi di cemento-amianto friabile illecitamente smaltiti dal 1983 al 1988. Tra le ipotesi di reato c’è anche quella di omicidio colposo a carico di persone in via di identificazione, e fa riferimento alla morte di dieci ex operai dell’azienda colpiti da patologie polmonari e cerebrali derivanti dalla esposizione all’amianto. Altri reati ipotizzati sono quelli di rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, dalla cui assenza dipenderebbero i casi conclamati di asbestosi riscontrati in numerosi ex operai. Il sequestro è stato eseguito dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato. L’intera area si trova a Borgo Ferrovia, poco distante dal nucleo industriale e vicinissima al centro della città. Gli esami disposti dal procuratore Cantelmo hanno ac- L’area dell’ex Idaff a Fisciano certato la “generale inidoneità a trattenere le fibre di amianto, la cui dispersione espone a concreto pericolo l’incolumità di un numero indeterminato di persone”. In una nota, la stessa Procura, che ha trasmesso gli atti al Gip del tribunale di Avellino per la convalida del sequestro, fa sapere che i reati contestati alle persone indaga- mercato san severino te fanno riferimento al concorso in disastro ambientale doloso e cooperazione colposa in disastro ambientale. Ulteriori indagini sono in corso nei confronti di persone allo stato non identificate per accertare eventuali coinvolgimenti e responsabilità nella mancata atttività di bonifica e e messa in sicurezza dello smaltimento e dell’area. Il magistrato ha anche nominato il sindaco pro-tempore di Avellino custode giudiziario dell’area con l’autorizzazione ad accedere per l’esecuzione degli interventi urgenti di messa in sicurezza, tesi ad impedire l’ulteriore propagazione delle fibre di amianto e il conseguente peggioramento della situazione ambientale in tutta l’area interessata. Il provvedimento di Cantelmo, che è arrivato nelle stesse ore in cui il tribunale di Torino ha confermato e aggravato le pene e i risarcimenti per i proprietari dell’Eternit di Casale Monferrato, è stato accolto con soddisfazione dal comitato costituito dagli ex operai Isochimica e dalle loro famiglie che da anni si battono per accertare responsabilità mai venute alla luce e per ottenere salvaguardie sanitarie. Eppure, malgrado siano già dieci le vittime imputabili all’amianto - l’ultima appena sette giorni fa a Mercato San Severino - ancora si attende un riconoscimento ufficiale dell’asbestosi da parte delle istituzioni. La Regione Campania non può farlo. E il sindaco di Mercato San Severino, l’assessore regionale Giovanni Romano, ha annunciato di aver chiesto al governo di trasferire tutte le competenze. Appena una settimana fa l’ultima vittima Il dolore di San Severino per Alberto Appena una settimana fa a Mercato San Severino si è spento, all’età di 55 anni, Alberto Oliviero (foto), ex operaio dell’Isochimica. Oliviero aveva lavorato all’ “Isochimica” per circa due anni, dal 1983 al 1985, trasferendosi poi all’ex Idaff, sempre di proprietà di Elio Graziano, dove ha lavorato fino al 1988. In quell’anno l’“Isochimica”, azienda che lavorava per conto delle Ferrovie dello Stato, venne chiusa dalle autorità sanitarie. Oliviero, dopo l’esperienza lavorativa nella fabbrica avellinese, si era ammalato nel 2007 di tumore all’’intestino ed era stato sottoposto a tre interventi chirurgici: nell’ultimo gli era stato asportato l’organo malato costringendolo a sottoporsi a pesanti cure di chemioterapia. Anche se i familiari non hanno esposto mai denuncia in merito a questi fatti, sono in molti a presumere che la malattia è probabilmente da mettere in relazione alla lunga esposizione all’amianto cui sono stati sottoposti i lavoratori della “Isochimica”. Prima di Oliviero, si erano ammalati di patologie derivanti da asbestosi, prodotta dall’ inalazione di fibre di amianto, altri 9 operai che sono morti negli anni scorsi. L’ultima vittima era stata Luigi Maiello, originario di Ospedaletto d’Alpinolo, in provincia di Avellino, anche lui operaio dell’ Isochimica, morto qualche mese fa per un tumore ai polmoni. Sull’ “Isochimica”, per la quale 116 ex operai, molti dei quali continuano a lavorare, hanno chiesto di essere posti in pre pensionamento, ha indagato il nuovo procuratore di Avellino, Rosario Cantelmo, che ha permesso, almeno per il momento, di far apporre i sigilli allo stabile tanto contestato. (Mario Rinaldi) ©RIPRODUZIONERISERVATA L’accoltellatore resta in carcere Battaglia per la gestione idrica Minoranza contro Romano Vietri, confermato l’arresto del giovane. Migliorano le condizioni del ferito ◗ MERCATO SANSEVERINO È battaglia a Mercato San Severino per la gestione del servizio idrico. La minoranza di governo, attraverso un intervento del consigliere Fabio Iannone, critica la scelta dell’ente di non aver partecipato all’incontro che si è tenuto ieri a Roccapiemonte tra i sindaci e i delegati dei comuni appartenenti all’Ambito Ato3 per sottoscrivere il “documento finale della riunione del gruppo promotore del coordinamento dei sindaci per la ripubblicizzazione del servizio idrico nell’ambito Ato3 sarnese vesuviano”. «Non capisco – dice Iannone - perché il nostro sindaco non abbia partecipato, né sottoscritto un documento. All’incontro hanno partecipato i sindaci in rappresentanza dei comuni di Fisciano, Calvanico, Castel S. Giorgio, Roccapiemonte, Nocera Inferiore, Angri e Corbara. Ancora una volta, la nostra amministrazione ha mostrato scarso interesse per una problematica sentita dall’intera collettività». Immediata la replica del sindaco Giovanni Romano. «La posizione della minoranza è, come sempre, strumentale. Il Comune non ha partecipato perché considera l’azione del comune di Roccapiemonte velleitaria e di retroguardia. Quello della gestione pubblica è un falso problema, opportunamente agitato ad arte per motivi localistici e di bassa politica. Innanzitutto – spiega Romano - la Gori è già una società pubblica perché il 51 per cento è dell’Ato 3 sarnese vesuviano di cui fanno parte esclusivamen- te 77 Comuni tra cui anche Roccapiemonte e gli altri che protestano. In secondo luogo la legge nazionale esclude qualsiasi ipotesi di gestione diretta del servizio idrico da parte dei comuni perché essendo quello idrico un servizio pubblico locale (che comprende anche la depurazione e la fognatura), per legge deve essere gestito in forma associata in Ambiti territoriali ottimali, cioè in aree territoriali vaste. La minoranza si preoccupasse di verificare quanto accade nei tantissimi comuni amministrati dal centrosinistra di cui loro pur fanno parte, partendo da Salerno». Mario Rinaldi ©RIPRODUZIONERISERVATA ◗ VIETRI SULMARE Convalidato l’arresto di Ramon Vollaro, il diciannovenne che l’altra sera ha accoltellato dinanzi al lido Risorgimento di Marina di Vietri sul Mare un coetaneo, S. A. L’udienza di convalida si è tenuta nel carcere di Salerno dove il giovane era rinchiuso dopo essere stato rintracciato dai carabinieri a Raito, in un vano tentativo di sfuggire alla cattura dopo l’aggressione. Intanto migliorano fortunatamente le condizioni del ragazzo ferito, che resta comunque in stato di osservazione all’ospedale “Santa Maria dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni: a causa delle tre coltellate ricevute all’addome ne avrà per una trentina di giorni. Domenica pomeriggio, poco dopo le 15,30, S. A. era come sempre al lavoro nello stabilimento balneare, quando si è presentato l’aggressore. Un’occhiata tra i due, pare qualche insulto, poi l’accesa discussione è proseguita all’esterno del locale: S. A., infatti, ha cercato di evitare confusione nella struttura. Pochi istanti e Vollaro ha estratto il coltello ed ha colpito tre volte il giovane “rivale”, poi è fuggito. S. A. è stato soccorso e trasportato all’ospedale di Cava. Vietri sul Mare è sotto choc per quanto accaduto a Marina ed è forte la condanna che giunge anche dall’amministrazione comunale. «È un episodio grave – dicono l’avvocato Antonietta Raimondi, assessore alla legalità, ed Enzo Alfano, assessore alla sicurezza accaduto in un territorio, come quello vietrese, il cui tessuto è fondamentalmente sano. Quali assessori alla sicurezza e alla legalità vigileremo affinché fatti del genere non si ripetano. Stiamo seguendo con attenzione gli sviluppi della vicenda, fornendo all’autorità giudiziaria ed ai carabinieri tutto il supporto e la collaborazione possibile». Un atto che, dopo il delitto Cesarano mette di nuovo in cattiva luce un paese che tenta disperatamente, dopo quell’episodio, di scrollarsi di dosso l’etichetta di paese pericoloso. Cittadini, istituzioni, associazioni e forze dell’ordine, sono più che mai intenzionati a difendere la cittadina costiera da infiltrazioni delinquenziali che provocherebbero il totale fallimento dell’azione turistico-commerciale messa in atto negli ultimi tempi dall’amministrazione Benincasa. Più controlli e più tutela del territorio: questo chiedono i cittadini e sembra che, oggi come non mai, il grido di dolore sia stato recepito. Antonio Di Giovanni ©RIPRODUZIONERISERVATA mercato san severino maiori Quattro istruttori di vigilanza assunti a tempo dal Comune D’Amato lascia i vigili urbani ◗ MERCATO SANSEVERINO Il comune di Mercato S. Severino assume, a tempo determinato, per i tre mesi del periodo estivo, quattro istruttori di vigilanza. Lo ha comunicato il vicesindaco Rocco D’Auria. L’avviso è pubblicato anche sul sito del Comune ed all’Albo Pretorio on line. «In considerazione delle accresciute esigenze dovute all’intensificarsi del traffico e delle manifestazioni in programma sul territorio comunale, durante i mesi estivi – ha spiegato D’Auria – si è ritenuto di supportare gli agenti di polizia municipale con ulteriori unità, nell’obiettivo di garantire l’ordine pubblico e di evitare inconvenienti alla circolazione veicolare. Per accedere alla selezione pubblica per soli titoli è opportuno essere in possesso dei requisiti previsti, in particolare il possesso di diploma di istruzione secondaria di secondo grado, a frequenza quinquennale, ed il possesso di patente automobilistica». È possibile scaricare l’avviso pubblico e lo schema di domanda dal sito www.comune.mercato-san-severino.sa.it. (m.r.) ©RIPRODUZIONERISERVATA Dopo quarant’anni va in pensione il vicecomandante ◗ MAIORI Dopo circa 40 anni, lascia il servizio il luogotenente Gaetano D’Amato, vicecomandante della Polizia municipale di Maiori. D’Amato è stato in questi anni una delle colonne portanti della Polizia locale. Nel corso della sua lunga carriera, infatti, ha rivestito importanti funzioni, quale responsabile del commercio e dell’edilizia, ottenendo lusinghieri risultati e, in particolar modo, la stima e la fiducia di tutti i superiori e dei sindaci che si sono avvicendati nel corso dei decenni. Dedito al lavoro, D’Amato ha maturato competenze sul campo, diventando uno dei maggiori esperti soprattutto nel settore dell’abusivismo edilizio. E, molto probabilmente, proprio grazie alla sua perizia, Maiori è stato tra i centri del comprensorio amalfitano dove percentualmente, e tenendo conto dell’estensione del territorio, le costruzioni illegali sono spuntate con minore frequenza, rispetto agli altri paesi della Divina. Il suo pensionamento priverà Maiori di un sicuro riferimento e di un punto di appoggio anche per i colleghi più giovani, Il luogotenente Gaetano D’Amato pure delle altre polizie locali della Costiera. Gaetano de Stefano ©RIPRODUZIONERISERVATA LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 Cavade’Tirreni 19 ■ e-mail: [email protected] Rifiuti e strade rotte Sant’Arcangelo frazione dimenticata la polemica Associazioni divise sulla ztl Inutili finora le segnalazioni della presenza di discariche E i residenti attendono ancora le telecamere mobili Allarme sicurezza Gli assessori scrivono ai vigili L’assessore alla sicurezza, Vincenzo Lamberti, e l’assessore alla Polizia locale, Marcello Murolo, hanno lanciato l’allarme sicurezza in città. In una nota congiunta inviata ieri al dirigente del corpo di Polizia locale, Antonino Attanasio, ed al vicecomandante della Polizia locale, Giuseppe Ferrara – i due assessori hanno chiesto di «predisporre un servizio mirato e rigorosamente appiedato, lungo il borgo porticato e le strade attigue al centro, ma anche presso i principali luoghi di aggregazione comprese le ville comunali e giardini pubblici, da potenziare nel corso del fine settimana». Questo per «garantire maggiore sicurezza ai cittadini e prevenire situazioni spiacevoli che quotidianamente si verificano». Il riferimento è a «mendicanti che dormono e bivaccano sulle panchine di giardini e villette, girovaghi accampati vicino ai binari della stazione, venditori abusivi che si aggirano tra i portici e per le vie del centro, lavavetri e accattoni ai semafori che spesso diventano insistenti nei confronti dei cittadini che passeggiano e dei commercianti del borgo porticato, trattenendo i clienti ed elemosinando nei negozi». (a.c.) Sant’Arcangelo abbandonata al degrado tra strade rotte e cumuli di immondizia un po’ dappertutto. Scheletri di frigoriferi, centrifughe di vecchie lavatrici, water rotti, materiali di risulta edilizia, pannelli di plastica trasparente, damigiane, cassette, indumenti: si trova di tutto nella verdeggiante località di Sant’Arcangelo, zona tranquilla proprio ai piedi della Badia. Forse proprio la tranquillità, rende l’area una delle preferite da chi sversa rifiuti evitando controlli. Nei pressi di una curva a gomito, ad esempio, c’è una discarica a cielo aperto presumibilmente utilizzata da operatori edili o da privati che sversano materiali di risulta accanto ad un cassonetto dell’umido. I trasgressori non si curano neanche della presenza di una delle maggiori scuole paritarie e dell’infanzia cittadine, l’opera pia “Di Mauro”, e della parrocchia in cui si svolgono numerose iniziative per i giovani. È da mesi che i residenti di Sant’Arcangelo lamentano la presenza di discariche a cielo aperto in diversi punti. E alle lamentale per i rifiuti si aggiungono anche quelle per le condizioni di abbandono in cui versano le strade della località. In località casa Gagliardi, ad esempio, in prossimità del campo container di Sant’Arcangelo, si notano autentiche voragini sul manto stradale e scarsa illuminazione, oltre a metri e metri di rifiuti abbandonati. «Siamo completamente dimenticati da tutti - afferma la signora Annamaria e quotidianamente siamo invasi da rifiuti speciali che determinano l’aumento di insetti e topi. Purtroppo riceviamo solo promesse, come quella sull’installazione delle telecamere mobili». Quello della videosorveglianza è un tema molto sentito tra i residenti di Sant’Arcangelo e del resto l’installazione delle telecamere è stata annunciata dal neo assessore all’ambiente, Fortunato Palumbo. Del resto i trasgressori non si fermano neanche di frontee all’ordinanza sindacale dello scorso 4 marzo che dispone il divieto, nell’intero territorio comunale, di abbandonare e depositare rifiuti di qualsiasi genere sul suolo e nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee e co- Rifiuti lungo le strade della frazione Sant’Arcangelo munque nei luoghi diversi da quelli stabiliti per la raccolta differenziata. Tre e anni e mezzo di reclusione sono previsti per chi in modo incontrollato e presso siti non autorizzati, scarica e deposita sul suolo e nel suolo o immette nelle acque superficiali o sotterranee ovvero incendia rifiuti pericolosi, speciali ovvero rifiuti ingombranti, domestici e non. Annalaura Ferrara ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il gruppo tematico dei trasporti dell’associazione Città Democratica, attacca le associazioni La Rosa di Gerico e Italia Nostra, che nei giorni scorsi avevano espresso parere favorevole sulla Ztl, così come è stata pensata dall’amministrazione Galdi. «Vorremmo avere un incontro con queste associazioni – si legge in una nota sottoscritta da Nicola Milione, il referente del gruppo di lavoro - per spiegare che siamo favorevoli alle Ztl e alle isole pedonali, purché queste non siano portatrici di ulteriori disagi ai cittadini ed ai commercianti e migliorino realmente la vivibilità cittadina. A corso Mazzini è stata creata un’isola pedonale di circa 50 metri, che preclude l’accesso alla scuola elementare. Anche il progetto di piazza Abbro vedrà radicali cambiamenti della viabilità e la conseguenza sarà che gli autobus che adesso stazionano a viale Crispi dovranno essere dislocati dal centro». Sei nuove benemerenze civiche Sono state consegnate ieri dal sindaco Galdi durante il consiglio comunale È stato un consiglio comunale che ha celebrato le tradizione di Cava de’ Tirreni ed il valore di alcuni cittadini, quello a cui ha assistito la città, ieri pomeriggio, nell’aula consiliare di Palazzo di Città. Due le fasi nelle quali è stata suddivisa l’assise. Un primo momento, infatti, ha visto la consegna di una serie di civiche benemerenze a cittadini che si sono distinti per attività solidaristiche, filantropiche e sportive. Ma anche per le scienze, le lettere, le arti, per la politica delle pubbliche amministrazioni e per le attività di coraggio ed abnegazioni civica. I riconoscimenti sono stati consegnati agli interessati o ad un membro della famiglia dei premiati. Nel dettaglio le civiche benemerenze sono state attribuite ad Alfonso Senatore, un depor- gli alloggi tato nei campi di concentramento durante il secondo conflitto mondiale; Fernando Salsano, fondatore della Lectura Dantis metelliana; don Emilio Papa, sacerdote e filantropo; Antonio Ragone, presidente e fondatore della gara internazionale podistica “San Lorenzo”; Lucia Avigliano, storica e letterata; e Gerardo Canora, alto dirigente del Comune. A seguire hanno prestato giuramento di fedeltà alla città i regi capitanei dei Trombonieri dei quattro distretti, che hanno anche controfirmato il regolamento della disfida. A sottolineare la valenza della disfida dei trombonieri di Cava, ponendo l’accento sul valore storico ma anche simbolico della manifestazione, che rappresenta ormai una tradizione consolidata per la città, La consegna delle benemerenze durante il consiglio comunale è stato lo stesso sindaco Marco Galdi. «La disfida è stata inserita nell’ultimo comma dell’articolo 7 dello statuto comunale – ha infatti detto il primo cittadino – è la manifestazione più importante della città perché ripercorre le eroiche gesta che i nostri concitta- dini hanno compiuto nel 1460 e che valse loro la consegna, da parte del re di Spagna, della pergamena bianca, lo storico documento che è ancora custodito nel palazzo comunale di Cava de’ Tirreni». Alfonsina Caputano ©RIPRODUZIONE RISERVATA il caso Data unica di consegna: polemica «I soldi servivano per i disabili» Ai residenti della Ginestra è stato comunicato un periodo diverso Senatore: sprechi per la notte ellenica invece di badare alle vacanze Data di consegna unica dei nuovi alloggi di Santa Lucia e Pregiato: il sindaco Galdi vuol procedere a fine settembre o, al massimo, ad inizio ottobre consegnando i 66 alloggi di Santa Lucia e i 24 di Pregiato, agli aventi diritto che ancora risiedono nei container dei siti della Maddalena, della Ginestra, di Sant’Arcangelo, di San Pietro e di Pregiato. Per novanta famiglie significa un’altra estate da trascorrere tra pareti di cartongesso, ma dalla Ginestra arriva anche un’altra protesta: le famiglie che risiedono nei container di quel sito, in- fatti, chiedono di sapere se la data unica di consegna è ufficiale, perché dopo l’ultimo sopralluogo da parte di dipendenti comunali e politici, era stato detto loro che le case sarebbero state consegnate a dicembre. Quindi, nel loro caso, la nuova data rappresenterebbe un anticipo. Intanto, dopo i 300mila euro che il Comune ha consegnato alla ditta che sta lavorando a Santa Lucia, l’intervento prosegue a ritmi serrati. Sono in tutto cinque i fabbricati per un totale di 66 alloggi. I primi due sostanzialmente completati, a parte marginali finiture. Altri due so- no quasi del tutto ultimati, mancano soltanto gli infissi che sono stati ordinati. Dell’ultimo si sta procedendo alla pitturazione esterna. Le opere di urbanizzazione sono completate per più del 50 per cento ed è stata anche realizzata la rete del gas. Resta da collegare l’impianto elettrico. Buono è anche lo stato dei lavori dei 24 alloggi di Pregiato, dove si stanno eseguendo i lavori di pavimentazione e l’installazione degli infissi. Secondo la ditta i lavori potranno essere completati a fine giugno. (a. f.) ©RIPRODUZIONERISERVATA Il consigliere indipendente Marco Senatore torna a parlare delle vacanze ai disabili che questa estate, per il secondo anno consecutivo, potrebbero non essere garantite a causa della mancanza di fondi comunali. Tale argomento era stato portato all’attenzione dell’ultima assise dai consiglieri di minoranza Vincenzo Bove e Luigi Gravagnuolo, che avevano già chiesto all’amministrazione di individuare una soluzione per la problematica. In particolare, in una nota, Senatore ha puntato l’attenzione sulla «inutile nottata elleni- ca che è costata alle nostre tasche circa 15mila euro» ed ha sottolineato: «Io ed i disabili cavesi ci chiediamo perché questi soldi non sono stati utilizzati per la costituzione di un fondo sociale destinato a far trascorrere ai diversamente abili alcuni giorni di relax al mare». Ha poi aggiunto sempre nella nota: «Anche lo stipendio del sindaco, dato al popolo greco, poteva essere messo a disposizione dei tanti cittadini cavesi che si stanno impoverendo sempre di più». Senatore ha, infine, chiosa- to: «Delle due l’una: o il sindaco ha intenzione di candidarsi in qualche sperduto paese del Peloponneso o mira ad una poltrona in Europa, alle spese dei cavesi». Secca la replica dell’assessore alle politiche sociali, Vincenzo Lamberti. «L’amministrazione è da sempre attenta alle esigenze delle fasce deboli – ha detto – e sta facendo il possibile per trovare i fondi che garantiranno una settimana a mare ai disabili della nostra città in una struttura attrezzata». (a. c.) ©RIPRODUZIONERISERVATA 16 Salerno ❖ Sanità Mentre sindacati e medici attaccano il commissario Elvira Lenzi, i direttori dei dipartimenti difendono l’Azienda ospedaliera universitaria attaccando, a loro volta, il rettore dell’Università di Salerno, Raimondo Pasquino. È un documento durissimo quello che ieri pomeriggio hanno indirizzato a tutte le forze istituzionali, dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, fino al sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, per dire che «i ripetuti attacchi di Pasquino all’Azienda e al suo vertice impongono di rompere il silenzio che ci eravamo imposti nella speranza che una volta realmente “certificata” la nascita dell’Azienda ospedaliera universitaria, si intendesse realizzare veramente il progetto della facoltà di Medicina». Il punto centrale della lettera è il rapporto ospedale-Università, vero oggetto di scontro tra la Lenzi, Pasquino e il governatore campano, Stefano Caldoro. «Affermazioni - scrivono i direttori dei dipartimenti ospedalieri – che rappresentano un vulnus pericoloso ed insanabile per il decollo dell’Azienda, che acuiscono conflittualità tra ospedalieri e universitari più spesso millantate che reali, strumentalizzando gli studenti, che di tale perverso meccanismo sono rimasti ostaggio. Non è più possibile rimanere silenziosi spettatori in uno scenario nel quale – hanno aggiunto - nostro malgrado e contro volontà continuamente veniamo coinvolti come attori, diventando alternativamente vittime o carnefici a seconda delle opportunità». LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 Dirigenti medici contro Pasquino «I suoi attacchi? Un pericolo per l’azienda». La replica: «La facoltà non è nata per distribuire docenze» Vertice a Napoli con Morlacco per l’assunzione di 28 infermieri È fissato per questa mattina l’incontro a Napoli tra sindacati di medici ed infermieri e Antonio Postiglione, dirigente del settore personale sanitario della Regione Campania, convocato per discutere della carenza di personale e posti letto all’Azienda ospedaliera universitaria. Sarà presente anche il sub commissario regionale Mario Morlacco. Dall’esito dell’incontro potrebbe dipendere anche lo sciopero generale, già convocato, per il 6 giugno prossimo che vedrà l’adesione massiccia di medici ed infermieri della struttura ospedaliera di via San Leonardo. Ma è difficile che si faccia retromarcia anche perché, nelle stesse ore, il Consiglio di Stato dovrà decidere sul merito del ricorso presentato da Caldoro contro l’ordinanza del Tar di Salerno che lo invitava lui a trovare l’intesa col rettore Pasquino sul nome del direttore generale. Intanto ieri pomeriggio la Lenzi ha incontrato i sindacati prendendo l'impegno di inviare questa mattina la delibera per l'assunzione dei 16 infermieri, bocciata il mese scorso dalla Regione e, nel contempo di stabilizzare i 12 infermieri comandati. Soddisfatti i sindacati che hanno valutato positivamente l’incontro. (m.a.c.) La palazzina degli uffici amministrativi e la torre cardiologica del Ruggi La replica del rettore, durissima, è giunta in serata: «Dal documento traspare chiarissima una concreta avversione a che avvenga il processo di trasformazione del Ruggi in ospedale universitario, e non possiamo non notare che i soggetti firmatari parlino a titolo personale, non rappresentando il Collegio dei direttori di dipartimento nella sua interezza, organo che, a quanto ci risulta, non si riunisce da 10 mesi. Parlano in- fatti di “vulnus insanabile”, dichiarando apertamente, senza probabilmente rendersene conto, la loro assoluta contrarietà al processo che è invece ormai incardinato nella storia». «Parlano – aggiunge Pasquino – di studenti “ostaggio”, dichiarando apertamente, ancora una volta senza accorgersene, che gli studenti di Salerno non avrebbero capacità di intendere; eppure quando a questi studenti e ai docen- ti, è stato negato il diritto allo studio, facendogli trovare sbarrate le porte delle aule, non ricordo – visto che mi vien chiesto di ricordare – di aver sentito levarsi queste voci in loro difesa». Se la componente universitaria dei docenti, “non ha ancora offerto il tanto prospettato e ancora atteso contributo” «è proprio perché –sostiene il rettore – al netto di tardive firme sui contratti, processo che è durato ben 10 mesi, e sban- dierato con tanto di manifestazioni mediatiche, non è mai seguito alcun atto che realmente favorisse, con l’integrazione, l’accesso – e l’ingresso – degli universitari ai propri compiti di didattica e assistenza. Eppure, il “dovuto ristoro economico”, era garantito sin dal 2010, dall’allora giunta Bassolino, e confermato nel 2011 e nel 2012 dal Governatore Caldoro, che mai ha fatto mancare il leale supporto a questo difficile per- corso».«La nostra – ha aggiunto Pasquino – non è mai stata, al netto di miseri tentativi interpretativi, una partita contro qualcuno, meno di tutti contro l’Azienda ospedaliera di Salerno. Noi stiamo difendendo la legalità, stiamo difendendo il principio, legalmente riconosciuto, della pari dignità della Regione e dell’Ateneo ad individuare il management aziendale, che è pari dignità per i docenti, e garanzia di tutela degli studenti; e null’altro». «La facoltà di medicina- ha concluso il rettore – non nasce per assicurare a chiunque incarichi di docenza, Anche le organizzazioni sindacali, in vista dello sciopero di dopodomani, hanno sollecitato tutte le forze politiche ad intervenire con fermezza sulla questione. Per i consiglieri regionali Anna Petrone e Dario Barbirotti, tutto questo è frutto dell’immobilismo della giunta Caldoro e del napolicentrismo. «Le risposte – hanno detto – sono pari a zero». Michele Ragosta, deputato di Sel, ha annunciato un’interrogazione parlamentare. Sul tema del napolicentrismo si è levata una voce fuori dal coro: quella del senatore del M5S Andrea Cioffi «perché – ha detto – non siamo solo vittime di questo sistema». Mattia A. Carpinelli ©RIPRODUZIONERISERVATA mentoring usa/italia Con il Real Greci i valori di Mentoring scendono in campo Mentoring ringrazia il Real Greci e il suo capitano Generoso Di Gilio per aver creduto e portato avanti i valori dell’Amicizia, dello Sport e della Solidarietà: questa la scritta che campeggiava sulla targa consegnata da Giuseppe Cuomo, responsabile Area Eventi di Mentoring Usa-Italia Onlus alla squadra Real Greci in occasione della cena di fine anno tenutasi in un noto ristorante di Baronissi. Grande emozioni ritrovarsi tutti insieme a conclusione di un altro campionato condotto all’insegna della passione, dello sport e della solidarietà. I ragazzi del Real Greci da anni sostengono la mission di Mentoring e con orgoglio portano anche il nome sulla maglietta quando scendono in campo. Ormai sono passati trent’anni da quando ci si riuniva al parco per dare un calcio a un pallone, da sempre lo spirito di gruppo ha aiutato tanti giovani a superare le difficoltà e, come nell’idea di Matilda Raffa Cuomo, fondatrice del metodo ono-to-one alla base di Mentoring il più grande sostiene e aiuta il più piccolo, così i ragazzi più grandi di via dei Greci hanno sempre sostenuto i più deboli a superare le difficoltà che si presentavano lungo l’arco della loro crescita. Oggi i videogiochi, il computer, internet e i social network sono i passatempi, quasi le uniche “passioni” della maggior parte delle nuove generazioni. Prima, invece, era il calcio la passione da coltivare ed una motivazione per stare insieme; soprattutto nei periodi estivi, terminata la scuola, si trascorrevano intere giornate a giocare e la sera sfiniti ci si ritrovava su un muretto, sotto un lampione, a raccontarsi storie infinite che ancora oggi riempiono i loro ricordi. Oggi molti ragazzi sono emigrati, il parco si sta svuotando e questo rende tutto più triste, anche se grazie ad un gruppo ristretto di amici, ancora lì residenti, si man- fonico chiamato “My True Story” e spesso mi ha dato dei ruoli. Non mi pagavano bene, Tony Randall ma potevo pagare l’affitto. Un giorno mi chiese di rimanere dopo le prove e disse: “Io non so cosa vuoi fare della tua vita, ma hai qualcosa da offrire a questa attività”. Quelle parole mi colpirono, perché la sua visione della recitazione era diversa da qualsiasi di Matilda Raffa Cuomo* altro avessi sentito prima. Mi prospettò qualcosa che poteony Randall, nome ve- vo fare per gli altri. Non parlò ro di Arthur Leonard di successo e mi disse che la Rosenberg, è stato un recitazione era qualcosa che attore, comico, regista e pro- non dovevo fare per me ma duttore cinematografico sta- per gli altri. Lui avrà sempre tunitense. Vincitore nel 1975 un posto speciale nel mio di un Emmy Award, alla fine cuore per avermi mostrato degli anni Ottanta questo modo di fondò il National pensare, per averActors Theatre di mi fatto capire New York realizche la recitazione zando, così, il suo era qualcosa di imsogno. Dopo esseportante per tutte re rimasto vedovo le persone. L’uonel 1992 della primo che mi ha insema moglie Florengnato ad agire è ce Gibbs, nel 1995 stato Sanford Meisi risposò con l’atsner, un altro trice Heather Har- Matilda mentore perché è lan, di 50 anni più Raffa Cuomo diventato la figura giovane, che gli paterna nella mia diede due figli. vita. Ho ricevuto «All’inizio della poco sostegno mia carriera – racemotivo dalla mia conta Tony Ranfamiglia, per cui la dall – il mio mensua guida è stata tore è stato Carlo fondamentale. Ho Warburton, un studiato con lui vecchio attore che per due anni, e mi si era esibito con ha davvero aiutapersone così imto a imparare il portanti come El- Tony mestiere. Entramlen Terry e che Randall bi questi uomini avevano visto sir hanno svolto un Henry Irving esibirsi. Era una ruolo chiave nella mia vita, miniera di ricordi. Mi piaceva non solo perché erano menascoltare le sue storie di tutte tori per me come attore, ma le persone che aveva cono- perché mi hanno insegnato sciuto e dei grandi attori che le lezioni della vita». aveva visto. Nel corso degli ul* fondatrice timi 25 anni della sua vita, ha e presidente onorario diretto un programma radiodi Mentoring USA - Italia IL PERSONAGGIO calcio e impegno sociale «Un vecchio attore mi ha dato tanto coi suoi racconti» T Alcuni dei componenti della Real Greci tengono vivi il nome e i valori del rione dei Greci. Alcuni dei protagonisti della stazione calcistica sono stati presenti anche alla cena: Carmelo Amato, Marco Ascolese, Alfonso e Valerio Argento, Giuseppe Apicella, Domenico e Marcello Bisogno, Mirko Cantarella (addetto stampa), Antonino Cacace, Enrico Casola, Andrea Caputo, Peppe Cuomo, Toni De Bellis, Massimiliano De Simone, Generoso Di Gilio, Giuliano Di Giuseppe, Pierpaolo Falivene, Gaetano Fernandez, Michele Galluzzi, Angelo Genovese, Giovanni Gioia, Christian e Luca Landi, Raffaele Luciano, Carmine Montuori, Roberto Memoli, Nico Memoli, Davide Mele, Paolo Pagano, Peppe Parisi, Sabatino Procida, Antonio Romano, Vincenzo Salzano, Luca Vitale, Ernesto Viviani, Luca Villari. (m.c.) i progetti Raccolta di fondi per “Sos bullismo” Sabato e domenica prossimi, presso il centro Plaza Galleria di Mercato San Severino, sarà effettuata una raccolta fondi per promuovere il progetto di Mentoring Usa Italia, “Sos bullismo”, nelle scuole salernitane. Il direttore commerciale sensibile alle tematiche sociali, ha inteso sostenere questa campagna dando l’opportunità a Mentoring di presenziare con uno stand e dei volontari all’interno degli spazi commerciali. Tutti possono con un piccolo contributo aiutare l’associazione a prevenire e arginare il bullismo, un fenomeno in crescita all'interno della scuola. Salerno MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 LA CITTÀ 15 Turisti d’inverno con Royal Carribbean Nel 2013 la compagnia garantirà lo scalo di 42 crociere. Entro settembre sarà ultimato il prolungamento del Manfredi «Sei anni fa, quando incontrai per la prima volta il sindaco De Luca, pensai subito di avere davanti un uomo ambizioso. Oggi, dopo aver visto che la stazione marittima e la piazza non sono solo un’idea, posso dire che puntare su Salerno è stata una scelta giusta». Non ha nascosto lo scetticismo iniziale di fronte ai progetti che gli furono proposti nel lontano 2006, John Tercek, vice-president commercial development della Royal Caribbean, uno dei colossi croceristici più imponenti sulla scena mondiale, che, dal 2010, ha deciso di “sposare” la città turistica “figlia” dell’ormai viceministro alle infrastrutture, Vincenzo De Luca. Da maggio a dicembre il porto salernitano ospiterà “Serenade of the Seas”, terza gemella della classe Radiance di Royal Caribbean International, impegnata in un viaggio di 12 notti che tocca le città più belle di Francia, Italia, Grecia e Turchia con partenza da Barcellona. Oltre alle più moderne dotazioni tecnologiche, a bordo “della città galleggiante” ci sono ben 13 ponti dedicati alle attività sportive, al relax e al divertimento per tutte le età. Inoltre, su tutte le navi della flotta vengono proposti esclusivi programmi di intrattenimento e spazi dedicati a bambini e ragazzi in compagnia di personale altamente qualificato. E da quest’anno è stata introdotta una bella novità per tutte le piccole fan della bambola più famosa del mondo: la Barbie premium experience per soggiornare in una cameretta arredata in stile Barbie e divertirsi con tante attività a tema, come il corso di danza per sirene e il laboratorio per giovani stiliste. In totale gli scali previsti in città saranno 15, ma se si sommano le compagnie impegnate nel progetto “Salerno Cruises” (sotto il controllo della RC) le navi che toccheranno il nostro porto nel 2013 saranno ben 42, con circa 60mila passeggeri movimentati. Mentre il 2014 vedrà l’aumento delle società che hanno richiesto di approdare in città, con un rispettivo 10 per cento in più di turisti. Intanto procedono i lavori per il prolungamento del molo Manfredi: «Insieme al Comune manteniamo, anno per anno, gli impegni assunti – ha sottolineato il presidente dell’Autorità portuale, Andrea Annunziata – finiremo con tre Stazione marittima di Zaha Hadid Gli americani interessati alla gestione «Ci auguriamo di essere tra le compagnie coinvolte nelle gestione della stazione marittima insieme ai partner locali». Forse c’era da aspettarselo, eppure John Tercek, vice president commercial development della Royal Caribbean, ha voluto buttarla lì, quasi come se la notizia fosse di poca rilevanza. In fondo il Comune l’aveva già ribadito ad inizio maggio: «Per novembre la stazione marittima verrà ultimata – aveva annunciato il sindaco, Vincenzo De Luca – poi bisognerà pubblicare un bando per la gestione della struttura. Noi non saremmo in grado ed è giusto che ad occuparsene siano gli stessi operatori, preferibilmente consorziati. In questo modo eviteremo anche di commettere gli errori che sono stati fatti per l’aeroporto». Ed ecco che la richiesta, o meglio la speranza velata – ma non troppo – , è arrivata ieri mattina in conferenza, mentre si discuteva della stagione croceristica 2013. Per scoprire, comunque, se alle parole seguiranno i fatti bisognerà attendere la pubblicazione del bando, che non avverrà prima di fine anno. «Sarebbe da folli pensare che il Comune possa gestire il gioiellino dell’architetto Zaha Hadid – ha aggiunto De Luca – vogliamo che la struttura funzioni al meglio delle sue potenzialità e, per questa ragione, non ci resta che lasciare spazio a chi meglio di noi saprà farlo». (r.e.) In fondo, da sinistra, John Tercek, Vincenzo De Luca e Andrea Annunziata mesi di anticipo l’ambizioso progetto che ha riguardato il Manfredi. L’opera dovrebbe essere conclusa per fine estate». Notizia che ha allietato non poco gli investitori della Royal Caribbean, a cui toccherà chiudere la stagione 2013, con l’ultima crociera prevista per il 29 dicembre e pensata per mettere in vetrina lo sfavillio di “Luci d’artista”. «Stiamo lavorando alacremente all’organizzazione dell’edizione 2013 – ha subito puntualizzato De Luca – in particolare orga- nizzeremo un gemellaggio con Bruxelles che ci vedrà impegnati su due punti: in primis la capitale ospiterà una delle luminarie che era stata in mostra da noi l’anno prima ed in secondo luogo l’accordo verterà anche sull’organizzazione del teatro lirico». Annuncio non da poco che, comunque, dovrà essere approfondito nelle prossime settimane, quando sarà più chiara la natura della collaborazione. Intanto, oltre a “Serenade of the Seas”, faranno scalo a Salerno Cele- brity Equinox e Celebrity Silhouette della compagnia Celebrity Cruises e, per 11 scali, Horizon della compagnia del gruppo CDF Croisières de France. Rita Esposito ©RIPRODUZIONERISERVATA accordo Sct-Hapag Lloyd Collegamenti settimanali con Usa, Egitto e Turchia Partirà domani la nave “Jpo Pisces”, dando il via agli scali settimanali di un importante nuovo servizio transatlantico, che collegherà Salerno con diversi porti del Golfo degli Usa e del Messico (Port Everglades, Veracruz, Altamira, Houston, New Orleans). È questa l'importante novità annunciata da Salerno Container Terminal (Gruppo Gallozzi), che porta a casa un nuovo accordo operativo con la tedesca Hapag Lloyd, uno dei maggiori global carrier dello shipping internazionale. Si consolida così il rapporto di colla- borazione tra le due società, nato dieci anni fa. La Hapag Lloyd, soddisfatta dalle positive performance operative e commerciali di SCT, rilancia le attività nello scalo con due nuovi servizi full container, entrambi a cadenza settimanale, che vedono Salerno al centro degli interessi della linea in Sud Italia. Saranno impiegate navi full container di 269 metri di lunghezza, 41mila tonnellate di stazza e 4.500 contenitori di portata. Il servizio sarà operato con le compagnie Hamburg Sud e CMA. «Non posso che manifestare grande soddisfazione – ha detto il presidente di SCT e Gallozzi Group, Agostino Gallozzi – per queste ulteriori acquisizioni di linee e di traffico container, per le quali il nostro gruppo ha assunto negli anni grande specializzazione. La conferma di Hapag Lloyd giunge a pochi giorni dall’accordo definito con la Linea Messina. Stimiamo che Hapag Lloyd possa movimentare circa 25mila teus in aggiunta ai traffici attuali. È la conferma della grande vitalità che il nostro gruppo ed il porto di Salerno sono capaci di esprimere, La nave della Hapag Lloyd nel terminal di Gallozzi al porto nonostante i tempi che attraversiamo». A metà giugno sarà poi avviato il nuovo servizio full container intra Mediterraneo, sempre a cadenza settimanale, che collegherà con navi da milleduecento contenitori di portata, il porto di Salerno con quelli Spiagge e fondali puliti, in città si fa rete Domani pomeriggio a Torrione l’iniziativa di Legambiente con 200 bambini di otto associazioni I partecipanti all’edizione 2008 nel porticciolo di Pastena Insieme per la pulizia del litorale marino. Si riconferma l’impegno di Legambiente per “Spiagge e fondali puliti 2013”, l’iniziativa in calendario per domani (ore 15.30) presso le tre spiagge libere di Torrione. Circa 200 i bambini che prenderanno parte al pomeriggio, grazie anche al coordinamento di Sodalis CSV che ha coinvolto i centri di aggregazione minorile del comune salernitano. «Recuperando la spazzatura sparsa sul pezzetto di litorale più vicino a casa, si può inviare un forte segnale contro i comportamenti incivili – ha commentato Gianluca De Martino, del circolo Legambiente Orizzonti – la nostra missione sarà quella di sconfiggere l’incuria pezzo dopo pezzo, spiaggia dopo spiaggia, rifiuto dopo rifiuto. Il coinvolgimento di tanti bambini non è casuale, riteniamo che possano essere le nostre “sentinelle”, contagiando i propri genitori con un carico di buone pratiche da seguire». Ogni partecipante riceverà un cappellino e maglietta, insieme al kit per la pulizia del litorale marino. Prima di iniziare l’attività i volontari di Legam- biente Salerno terranno una breve lezione di educazione ambientale. «Lo scopo è di educare i nostri ragazzi ad un comportamento critico – ha aggiunto Valeria De Simone, portavoce dei centri di aggregazione minorile di Salerno – l’obiettivo sarà quello di farli raggiungere una consapevolezza e un rispetto maggiore nei confronti dell'ambiente». Otto in tutto i circoli che hanno aderito all’iniziativa, tra questi: Mercatello, Monticelli, “Chiara Della Calce” di Ogliara, “Enzo Sacco” di Ma- della Turchia e dell’Egitto di Alessandria, Damietta, Port Said, Mersina, Izmir. Con i due nuovi approdi settimanali la Hapag Lloyd assicurerà al porto cittadino lo scalo di 100 navi aggiuntive all’anno. (r.e.) ©RIPRODUZIONERISERVATA tierno, “La bottega di Alice” di Fratte, “Arciragazzi - Gatto con gli Stivali” al Quartiere Italia, Scalo126 (Lauro Grotto), “Il Girasole” di Mariconda. Parteciperanno, inoltre, i minori residenti nelle comunità dell’associazione “l’Abbraccio” e la casa famiglia “Tutti a casa”. «Spiagge e Fondali puliti è un ottimo esempio di sinergia e creazione di rete – ha commentato Diego Leone, componente del comitato esecutivo di Sodalis CSV – tra le diverse realtà sociali presenti sul territorio, impegnate nella tutela di un bene comune quali le nostre spiagge». La cittadinanza tutta è invitata a prendere parte al pomeriggio, il punto di ritrovo è la spiaggia adiacente la foce del fiume Irno. (r.e.) ©RIPRODUZIONERISERVATA 14 Salerno LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 Neonato morto in clinica Giallo su prelievo e latte pastena Tentano di ripulire un bar Presi Maisto e D’Andria Eseguita l’autopsia sul bimbo, si sospetta l’inalazione di liquido nei polmoni Dubbi sulla cartella clinica. Adesso si attende l’esito degli esami istologici di Clemy De Maio L’autopsia sul piccolo Giuseppe non svela ancora il mistero della morte, ma solleva nuovi dubbi e alimenta i sospetti ingenerati dal sequestro della cartella clinica, dove secondo le indiscrezioni non vi sarebbe traccia del prelievo di sangue di cui i genitori del piccolo hanno detto di avere saputo dai medici. Elementi tutti al vaglio del sostituto procuratore Elena Guarino, a cui è affidata l’inchiesta aperta giovedì mattina dopo che da Villa del Sole è arrivata, alle 7.30, la segnalazione del decesso. Secondo la prima ricostruzione dei fatti il personale sanitario si sarebbe recato al nido alle 4 di giovedì mattina, per i consueti prelievi di sangue e il cambio dei pannolini. Giuseppe C., figlio di una giovane coppia di Lioni, doveva essere dimesso in giornata. Ma un’ora dopo, quando alle cinque i camici bianchi sono tornati alle cullette, è stato trovato privo di vita. Del prelievo non si parlerebbe però in cartella clinica, dove si menziona il controllo delle cinque, La clinica Villa del Sole dove è morto il neonato e toccherà adesso alla Procura verificare quale sia la versione esatta e se tra familiari e personale vi sia stato un equivoco. Intanto ieri mattina è stata eseguita l’autopsia, affidata dal magistrato ai periti Adamo Maiese e Beatrice Lopardo. C’era- bloccato dagli agenti La polizia denuncia anziano armato di spranga in ferro Era fermo nei pressi di una pescheria alle spalle della questura (vicino all’ex cinema Diana), armato di una mazza di ferro. L’uomo, di 73 anni, è stato bloccato dagli agenti delle “volanti” - agli ordini del vice questore aggiunto Rossana Trimarco - che dopo averlo identificato, lo hanno denunciato. L’episodio si è verificato domenica mattina. Sembrava quasi che il 73enne non si trovasse lì per caso ma per aspettare qualcuno: un atteggiamento di attesa, il suo, che aveva destato allarme tra i passanti i quali si allontanavano dal marciapiede terrorizzati. L’uomo, infatti, aveva tono minaccioso ma rimaneva immobile, circostanza che inquietava no anche il consulente di parte della famiglia (il medico Gerardo Citro, indicato dall’avvocato di parte civile Lucio Basco) e quello nominato dai cinque sanitari indagati, che si sono affidati all’avvocato Marcello Giani e hanno incaricato della ©RIPRODUZIONERISERVATA Stefano Maisto Alfredo D’Andria Stavano forzando la saracinesca del bar Marò Bistrò in via Francesco Gaeta, a Pastena, ignari che alle loro spalle i carabinieri del Nucleo operativo, diretti dal colonnello Francesco Merone, stavano aspettando il momento giusto per coglierli in flagranza di reato. Domenica notte due 25enni sono stati arrestati con gli attrezzi da scasso ancora tra le mani, mentre un complice minorenne è stato denunciato. In manette sono finiti Stefano Maisto, di Salerno, e Alfredo D’Andria di Pontecagnano - Faiano; mentre V. C. è stato deferito in stato di libertà ed affidato ai genitori. Per i due 25enni arrestati sono scattate le misure degli arresti domiciliari in attesa dell’esito dell’udienza - con rito direttissimo - prevista nella giornata di ieri. I carabinieri hanno sequestrato sia le attrez- zature da scasso utilizzate dai due giovani sia la Fiat Punto, sprovvista di copertura assicurativa, con la quale si sarebbero poi dati alla fuga. Il complice minorenne era rimasto in auto con il piede pigiato sull’acceleratore. Doveva fungere da palo ed era pronto a fuggire via a tutta velocità una volta consumato il furto -forse puntavano agli spiccioli delle slot machines e della macchinetta cambiamonete - o se fossero arrivati controlli improvvisi. Al giovane, però, non si è accorto dei militari e quando i carabinieri sono intervenuti era troppo tardi per tentare di salvarsi. I due 25enni sono stati immobilizzati mentre erano a lavoro ed avevano già arrecato qualche danno alla saracinesca. Il più giovane ha provato invano a fuggire. (m.c.) ©RIPRODUZIONERISERVATA Playmall, si è rischiata la strage Giannatiempo resta in carcere in attesa dell’interrogatorio del giudice non poco chiunque si trovasse a passare di lì. Erano giunte numerose telefonate al centralino della questura di un uomo che aveva atteggiamenti strani e che era armato. I poliziotti sono giunti subito sul posto, soprattutto dopo l’episodio registrato nei Mercati, pochi giorni fa, quando un uomo armato di una mazza, sempre di ferro, ha seminato il panico nel centro storico. Una volta bloccato il 73enne non ha fornito alcuna spiegazione agli agenti. Ha dichiarato di aver trovato quella mazza in zona e che non l’avrebbe mai utilizzato. È stato denunciato per possesso ingiustificato di oggetti atti a offendere. (m.c.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA consulenza il medico Gaetano Amatruda. Per avere certezze sulle cause del decesso bisognerà attendere l’esito degli esami istologici disposti su organi e tessuti, ma il primo esame del corpicino ha sollevato il sospetto di una cosiddetta ab ingestis, una inalazione involontaria di liquido proveniente dal tubo digestivo. Una piccola parte di latte, cioè, potrebbe essere finita nei polmoni e avrebbe finito per soffocare il neonato. Per adesso si tratta solo di un sospetto, perché elementi certi potranno arrivare solo dagli esami istologici che saranno pronti tra sessanta giorni, ma è comunque questa una delle ipotesi su cui i periti sono chiamati a lavorare. Intanto il bambino è stato restituito alla famiglia per i funerali. «Vogliamo la verità e speriamo che in questa tragedia non vi siano responsabilità del personale sanitario – hanno confidato alcuni familiari – Se la morte di Giuseppe poteva essere evitata, la sua perdita sarebbe ancora più insopportabile». L’arma sequestrata dalla polizia Si attende la convalida dell’arresto di Claudio Giannatiempo, l’ex amministratore del Playmall Arechi che domenica scorsa è stato tratto in arresto dalla polizia perché sorpreso con 500 litri di benzina e un pistola nei pressi della sala giochi con l’intento, da lui stesso dichiarato, di dare fuoco all’azienda. Una vendetta contro il fratello Bruno - attuale amministratore - al quale la società aveva dato incarico di rilanciare la struttura. Claudio Giannatiempo è in carcere da ieri con l’accusa di porto abusivo d’armi, tentativo d’incendio e detenzione di materiale infiammabile. A scatenare la vendetta l’odio covato nei confron- ti del fratello al quale, Claudio Giannatiempo si era rivolto per farsi liquidare le quote della società in suo possesso. Alla risposta negativa, l’uomo ha ordito il piano per distruggere l’azienda. Ed è stata una fortuna che Giannatiempo sia stato intercettato da una volante in servizio nella zona. L’uomo infatti aveva portato con se - confezionati in taniche e bottiglie di plastica - materiale infiammabile capace di produrre una vera e propria strage. Un quantitativo così elevato che avrebbe mandato in fumo non solo la struttura del Playmall ma anche quelle limitrofe. Oltreché, per la vicinanza con la linea ferroviaria, messo in pericolo an- che i treni in transito in quella zona. Domenica mattina infatti, sul luogo, oltre agli artificieri e ai vigili del fuoco, sono intervenuti anche uomini della polizia ferroviaria per verificare la sicurezza o meno del tratto di strada ferrata. L’episodio si è verificato intorno a mezzogiorno - un orario insolito -, Claudio Giannatiempo è stato intercettato da una volante della polizia. Gli uomini, al comando del vice questore aggiunto Rossana Trimarco, insospettitisi hanno fermato l’autovettura e da un successivo e approfondito controllo hanno rinvenuto armi e benzina. Immediato l’arresto. ©RIPRODUZIONERISERVATA appalti in provincia Costrinse donna a prostituirsi “Due Torri”, bagarre al processo Chiesti sette anni per Pietrofesa Nuovo scontro sui dati dei computer. Citarella convocato in aula Sette anni di reclusione. È questa la condanna chiesta per Marco Pietrofesa, il venditore ambulante di 42 anni a processo con l’accusa di aver costretto una donna a prostituirsi per ripagarlo dei soldi che aveva prestato a lei e suo marito. Ieri, davanti al collegio giudicante presieduto da Eva Troiano si è conclusa la requisitoria con la pesante richiesta di pena per il 42enne, mentre per la moglie la condanna chiesta è stata di due anni. La donna, Giusy Napoli, avrebbe aiutato il marito a sorvegliare che la vittima si prostituisse. Ora toccherà al difensore degli imputati, l’avvocato Valentina Restaino, tenere l’arringa. Poi, dopo le conclusioni dei legali di parte civile – gli avvocati Lucia Capuano e Maurizio De Feo – e la replica del pubblico ministero, i giudici si ritireranno in camera di consiglio per emettere la sentenza. I fatti di cui è accusato il venditore ambulante di frutta, che sarebbero avvenuti due anni fa, sono stati ricostruiti nel corso del dibattimento dalla stessa donna che avrebbe subito ricatti e pressioni. «Quell’uomo ci minacciava – ha spiegato ai giu- dici – Petendeva i soldi subito, ma noi non li avevamo. Io non avrei voluto cedere, ma avevo paura e non avevo altre possibilità». La donna ha raccontato anche delle minacce col coltello, quello che il 42enne usava «per tagliare i cocomeri» e della vergogna di essere stata costretta a vendere il proprio corpo per racimolare in fretta i 700 euro del prestito che Pietrofesa aveva concesso a lei e al marito. Per i fatti che hanno portato alla celebrazione del processo, Pietrofesa è stato arrestato nell’aprile dello scorso anno. ©RIPRODUZIONERISERVATA È braccio di ferro tra accusa e difesa nel processo “Due torri” sugli appalti in Provincia, che fino al 2009 sarebbero stati appannaggio di un cartello di imprese guidate da Gennaro e Giovanni Citarella. Pomo della discordia sono i documenti informatici sequestrati in computer e pen drive dei due imprenditori. Centinaia di file, dove sarebbe annotata tutta la contabilità segreta del “cartello” comprese spartizioni e tangenti, e di cui il collegio difensivo chiede l’estromissione dal fascicolo perché acquisiti senza la presenza dei difensori, quindi col rischio di manipolazioni. Alla scorsa udienza la presidente del Tribunale, Eva Troiano, aveva condizionato la decisione alla testimonianza del personale che aveva “copiato” gli hard disk, ma neanche questo è bastato per sciogliere la riserva perché le difese (in primis l’avvocato Antonio Zecca) hanno sollevato una nuova eccezione sull’ammissibilità della testimonianza, ritendola propria più di un consulente che di un mero esecutore. Il Tribunale si è quindi riservato di decidere anche su questa eccezione, mentre l’avvocato Dario In- cutti ha accusato il collegio di minare il dovere di imparzialità per avere falcidiato la lista testi della difesa. La prossima udienza è fissata per ottobre, quando sarà ascoltato Giovanni Citarella. Sarà sentito quale imputato in procedimento connesso, perché la sentenza con cui ha patteggiato la pena pende ancora in Cassazione. Imputati sono invece i funzionari provinciali Raffaele Orefice e Franco Pio De Luca e i costruttori Eduardo Sale di Nocera, Luigi Di Sarli di Teggiano e Giovanni Botta di Palomonte. (c.d.m.) ©RIPRODUZIONERISERVATA Salerno ❖ Quartieri MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 LA CITTÀ i controlli della polizia Blitz in litoranea, denunciate 11 prostitute Ancora un blitz anti-lucciole degli agenti della questura di Salerno nelle strade della città solitamente punto di ritrovo di prostitute e clienti. Gli agenti delle “volanti” hanno battuto palmo a palmo l’area a confine tra il comune di Salerno e quello di Pontecagnano. Forse i continui controlli cominciano a dare i primi risultati, o per lo meno è quello che sperano i poliziotti, visto che domenica sera solo una straniera - di nazionalità rumena - è stata allontanata dal territorio. In realtà la prostituta era già inottemperante a un precedente divieto di dimora nel territorio comunale; nonostante i continui “inviti” del questore De Iesu le prostitute continuano a frequentare le stesse aree cittadine non curanti delle prescrizioni imposte. Nella stessa zona, in occasione di precedenti retate antiprostite durante il week-end, il bilancio era stato decisamente diverso. I poliziotti anche tra giovedì e venerdì scorsi hanno effettuato controlli nella zona Sud, per colpire il giro d’affari che si nasconde dietro lo sfruttamento delle prostitute: le denunce sono state undici. Accoltellò i vicini, 23enne rimane a Fuorni Un intervento della polizia Rimarrà in carcere il 23enne del rione Sant’Eustachio arrestato giovedì scorso per tentato duplice omicidio. Ieri A.S., queste le sue iniziali, è stato interrogato, presso il carcere di Fuorni, assistito dall’avvocato Michele Tedesco, e si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giovane per ora rimane l’unico destinatario della misura restrittiva in carcere; ma gli agenti della Squadra mobile, diretti dal vice questore aggiunto Claudio De Salvo, sono sulle tracce di altre persone che hanno preso parte alla violenta lite condominiale culmina- ta nell’accoltellamento di padre e figlio, Mario Apicella, di 65 anni, e Fabio di 32, gravemente feriti e trasportati al “Ruggi d’Aragona”. Il 32eenne fu operato d’urgenza, avendo riportato otto coltellate tra torace, addome e braccia. Il 65enne che, invece, aveva riportato “solo” due ferite all’addome - e sembrava fosse meno grave - con il passare delle ore ha destato preoccupazione per un peggioramento costante delle sue condizioni di salute tra giovedì e venerdì scorsi. Gli investigatori ritengono poco probabile che sia stato solo il 23enne Mancano i controlli Lungomare invaso da ambulanti abusivi tanti testimoni oculari della deriva che il lungomare sta di nuovo prendendo - nonostante le misure intraprese dalla Prefettura dopo l’incontro di aprile con i vertici cittadini del sindacato degli ambulanti che chiedevano maggiori controlli – si evince che la situazione è di nuovo precipitata. Secondo Aniello Ciro Pietrofesa, presidente provinciale dell’Anva, il fenomeno degli abusivi è notevolmente diminuito in seguito all’esposto degli associati ma «se pensiamo di riuscire a debellare del tutto gli episodi di abusivismo ci illudiamo soltanto perché per farlo ci vorrebbe una pattuglia ogni venti metri e sappiamo tutti che questo non è possibile». Una pattuglia ogni venti metri è impensabile, tutti lo riconoscono, ma i salernitani chiedono che almeno qualche divisa sul lungomare, nei giorni festivi e quindi di maggior affluenza, si intraveda: «Dome- ©RIPRODUZIONERISERVATA Baraccopoli smantellata Sgomberate dodici persone Giro di vite degli agenti della polizia municipale ieri all’alba per debellare il dilagante fenomeno del bivacco e delle baraccopoli in città. Sono state fermate e controllate 20 persone. Dodici, in particolare, avevano scelto via La Gatta come luogo di ritrovo fino a quando, pian piano, non avevano portato sul posto materassi e coperte, fornelli e arredi fatiscenti recuperatisottoai palazzie destinatial trasferimento dei rifiuti ingombranti presso l’isola ecologica. Il nutrito gruppo di nomadi, in pratica, si era insediato stabilmentesul posto equando sono giunti gli agenti hanno trovato tende e tavole di legno utilizzate, come tetti, per ripararsi dal freddo. Sono stati tutti denunciati per invasione di terreni e denunciati, oltre ad essere stati allontanati, con foglio di via obbligatorio, e il conseguente divieto, per due anni, di ritornare nelterritorio. Molti residenti infastiditi, di via Mobilio e via Rossi, avevano segnalato l’occupazione abusiva dei senza fissa dimora nei pressi delle loro abitazioni. Multati e allontanati ieri anche due posteggiatori abusivi rumeni: entrambi erano già destinatari di foglio di via obbligatorio.(m.c.) nica gli abusivi hanno mercanteggiato tranquilli per tutto il pomeriggio e all’imbrunire si sono trasferiti in via Mercanti dove hanno continuato i loro affari fino a notte fonda, indisturbati». Il che fa non poca rabbia a chi, invece, nonostante paghi le tasse regolarmente e con enormi sacrifici, viene continuamente sottoposto a controlli da parte dei funzionari del settore Annona del Comune. «Ultimamente ci sono state multe da migliaia di euro nel mercatino di largo san Petrillo, tanto per fare un esempio, per irregolarità quasi inesistenti – continua adirato uno dei commercianti della zona – mentre si chiudono entrambi gli occhi quando si attraversa la kasbah che a volte diventa il centro storico di sera e, nelle ore diurne, il lungomare. È arrivato il momento di intervenire davvero, non solo a parole». Fiorella Loffredo ©RIPRODUZIONERISERVATA ad impugnare un coltello e a sferrare fendenti, e colpi profondi, ai suoi vicini di casa. Si cerca qualcun altro che ha preso parte alla rissa ma che non è stato ancora individuato. Solo a carico del 23enne sono emersi indizi più gravi tali da far scattare le manette. Nonostante l’intervento tempestivo degli agenti e le perquisizioni negli appartamenti dei residenti coinvolti nella rissa, nata in seguito a un alterco sull’apertura o meno di un infisso nella tromba delle scale, gli investigatori non hanno trovato coltelli insanguinati né dentro né fuori l’edificio di via Parisi. Il rinvenimento avrebbe consentito di rilevare le impronte e risalire agli accoltellatori. (m.c.) via la gatta Pietrofesa: «Hanno fatto affari a danno di chi è in regola» I negozianti chiedono un giro di vite anche nel centro storico Un’altra domenica all’insegna dell’illegalità, quella appena, passata sul lungomare cittadino. «Sembrava di essere stati invasi dai barbari», questa la denuncia di un residente, nonché commerciante, del centro storico che ha raccontato di un pomeriggio festivo in riva al mare fortemente infastidito dalla presenza massiva, e spesso invadente, degli ambulanti abusivi, il più delle volte di nazionalità straniera. «Io e la mia famiglia siamo andati via per disperazione – continua indignato – perché ogni tre passi venivamo avvicinati da un venditore di rose, o di braccialetti africani, o di altre chincaglierie. In più la passeggiata era fortemente ostacolata dai teli degli abusivi stesi a terra e coperti di merce per di più contraffatta». Insomma uno spettacolo «alquanto avvilente – conclude – che necessita di un veloce intervento da parte delle istituzioni». Dalle parole di uno dei 13 Ambulanti ieri sera nel centro storico ©RIPRODUZIONE RISERVATA Pedalando per la città Domenica il centro diventa pista ciclabile Tutto pronto per la 21esima edizione di “Pedalando per la città”, manifestazione prevista per domenica prossima quando centinaia di ciclisti attraverseranno la città a bordo della loro bici per trascorrere in compagnia una mattinata all’insegna dello sport, del vivere sano e del rispetto per l’ambiente. Per favorire la buona riuscita dell’evento, il Comune ha predisposto la chiusura al traffico di alcune strade che vedranno il passaggio della carovana sulle due ruote. Dalle 7 di domenica, fino al termine della manifestazione, piazza Vittorio Veneto, luogo di assembramento delle bici, sarà off limits per tutti gli altri veicoli che non potranno attraversare né sostare in piazza. Dalle 9.30 molte strade cittadine diventeranno pista esclusivamente ciclabile. La circolazione agli altri mezzi sarà, infatti, vietata in corso Garibaldi fino a traversa Santa Lucia dove i cicli- PROVINCIA DI SALERNO Procedura di VIA integrata con la Valutazione di Incidenza - Richiesta di giudizio di compatibilità ambientale. Grande Progetto “Interventi di difesa e ripascimento del litorale del golfo di Salerno” CCI 2011IT161PR004 - CUP H43E12000040005 Alcuni appassionati di bici nel centro cittadino sti urbani svolteranno a sinistra per immettersi sul lungomare; qui il traffico sarà interrotto nei tratti Trieste, Tafuri, Marconi, Colombo fino ad arrivare a via Leucosia dove, nei pressi del Soccorso amico, sarà previsto l’arrivo. Le bici, però, faranno ritorno in piazza Vittorio Veneto dove la manifestazione terminerà; per questo sarà disposto il divieto di circolazione nel lato interno di via Leucosa, traversa Romano, piazza Monsignor Grasso, via Trento, via Posidonia, via Torrione, corso Garibaldi, via Roma fino a traversa Santa Lucia. Lì i ciclisti faranno il secondo giro di boa, raggiungeranno, via lungomare, piazza della Concordia e poi si dirigeranno verso piazza Vittorio Veneto. Agli autoveicoli e motocicli provenienti da via Sabatini sarà fatto obbligo di girare a sinistra su via Lista (sarà disposto il senso unico). (fi.lo.) ©RIPRODUZIONERISERVATA La Provincia di Salerno, con sede legale in Via Roma 104, ai sensi delle normative vigenti in materia di valutazione di impatto ambientale, comunica di aver depositato presso l’autorità competente, Regione Campania – AGC05 – Settore 02 Tutela dell’Ambiente, via De Gasperi 28 – 80133 Napoli il progetto e lo Studio di Impatto Ambientale integrato con la Relazione di incidenza relativo all’intervento indicato, al fine di ottenere parere di compatibilità ambientale e di Valutazione di incidenza. Il progetto consiste in interventi di difesa costiera da realizzare mediante opere rigide, sommerse e semisommerse, in pietrame calcareo, integrate da ripascimento localizzato, da effettuare nei Comuni di Pontecagnano Faiano, Battipaglia, Eboli, Capaccio e Agropoli su un tratto di costa lungo Km 33 circa. Sito della Rete Natura 2000 interessato: SIC IT 80500010 “Fasce litoranee a destra e sinistra del fiume Sele” Copia del Progetto, dello Studio di Impatto Ambientale integrato con la Relazione di incidenza e della relativa Sintesi non tecnica sono già depositati per la pubblica consultazione presso i seguenti uffici: 1. Regione Campania – AGC05 – Settore 02 Tutela dell’Ambiente, via De Gasperi 28 – 80133 Napoli 2. Provincia di Salerno Settore Attività Produttive – P.zza S. Agostino, 29 – 84121 Salerno 3. Comune di Pontecagnano Faiano 3° Settore infrastrutture – patrimonio – igiene urbana e tutela ambientale, Via Via M. Alfani -84093 - Pontecagnano Faiano; 4. Comune di Battipaglia - Settore Tecnico e Ambiente - A.P.O. Ambiente e Sicurezza P.zza A. Moro snc 84091 Battipaglia; 5. Comune di Eboli – Servizio V.A.S. - Via Matteo Ripa n.49 – 84025 Eboli; 6. Comune di Capaccio Area VI – Ufficio Lavori pubblici, Via V. Emanuele 1 – 84047 Capaccio; 7. Comune di Agropoli - Ufficio Lavori Pubblici - piazza della Repubblica, 3 - 84043 Agropoli. I documenti sono altresì disponibili sulle pagine web della Regione Campania dedicate alle valutazioni ambientali, all’indirizzo http://viavas.regione.campania.it/opencms/opencms/VIAVAS e sul sito del Grande Progetto http://grandeprogettodifesalitorale.provincia.salerno.it. Ai sensi dell’art 24 comma 4 del D. Lgs.152/06 e ss.mm.e ii., chiunque intenda fornire elementi conoscitivi e valutativi concernenti i possibili effetti dell’intervento medesimo può presentare, in forma scritta, nel termine di 60 giorni a decorrere dalla data della presente pubblicazione, osservazioni sull’opera in oggetto al seguente indirizzo: Regione Campania – AGC05 – Settore 02 Tutela dell’Ambiente, via De Gasperi 28 – 80133 Napoli Il R.U.P. Dott. Domenico Ranesi 12 Salerno LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 Anagrafe, accesso diretto ai notai Casa, 11 punti per rilanciare il mercato Un protocollo d’intesa tra Comune e Consiglio Notarile di Salerno che ha come obiettivo la semplificazione delle procedure per dare un aiuto concreto ai cittadini. L’intesa, firmata ieri mattina presso la Sala del Gonfalone, consente ai notai del distretto di accedere alla banca dati dell’Anagrafe del Comune per ottenere in tempo reale gli estratti e i certifica- “Se riparte l’immobiliare, riparte l’Italia” è il titolo del manifesto della Federazione italiana agenti immobiliari professionali presentato ieri mattina al Comune di Salerno. Undici i punti di cui si compone il documento dalla riduzione della pressione fiscale sugli immobili alla tassazione dei redditi derivanti dal patrimonio passando per la dismis- ti necessari alla stesura degli atti notarili e detta l’avvio della collaborazione tra notai e Comune per la semplificazione della trasmissione delle copie delle convenzioni matrimoniali e per le relative annotazioni sui registri degli atti di matrimonio. Inoltre prevede la prestazione di consulenze gratuite a giovani under 35, persone in difficoltà, assegna- tari di alloggi di edilizia sociale e residenziale pubblica su problematiche giuridiche, economiche, fiscali e familiari. «Con questo protocollo - ha dichiarato il presidente del consiglio notarile di Salerno Alessio Calabrese - abbiamo la possibilità di offrire un contributo serio e concreto alla cittadinanza». (an.ca.) ©RIPRODUZIONERISERVATA Cstp, i privati disponibili ma urge ricapitalizzare Sita, Curcio e Buonotourist le tre aziende sondate per scongiurare il fallimento L’assessore Cuozzo cauto: «È importante che i Comuni coprano i debiti» Sita, Curcio e Buonotourist. Sono queste le tre aziende di autolinee private sondate dall’assessore provinciale ai trasporti Michele Cuozzo per tentare di scongiurare il fallimento del Cstp parallelamente, precisa, «alla ricapitalizzazione che va fatta nel più breve tempo possibile». E su questo argomento, ieri sera il sindaco di Cava de’ Tirreni si è detto «pronto alla ricapitalizzazione senza condizioni» ma ovviamente l’ok definitivo deve essere ratificato dal Consiglio Comunale. Intanto «l’obiettivo - ha spiegato ieri mattina Cuozzo a margine di una riunione tenuta con le parti sociali - è salvare il Cstp. Stiamo cercando partner privati al fine di evitare che arrivino altri operatori, in occasione delle prossime gare, a prendersi le ceneri del consorzio. Faremo tutto il possibile parlando con una serie di aziende che possano mettersi insieme per avere la forza di evitare il fallimento mantenendo anche i livelli occupazionali. Se messo a regime il Cstp produce utili e si possono anche immaginare assunzioni». La riunione con i possibili investitori è andata bene, confermato l’interesse ad approfondire la proposta di Cuozzo, salvo trovare lo strumento giuridico più adatto. Già domani alle società sarà fatta pervenire la documentazione relativa al Cstp per comprendere quali sono i margini di manovra. I sindacati hanno dato l’assenso per provare a battere quella che sembra davvero l’ul- sione del patrimonio immobiliare dello Stato; eliminazione della tassa sulla prima casa; revisione della legge sulle locazioni fino alla lotta all’evasione. «Tra i fattori che stanno allontanando gli italiani dall’investimento immobiliare - ha spiegato il presidente nazionale della Fiaip Paolo Righi - ci sono l’alta tassazione del bene casa e l’erosione degli immobili causata da una modalità di tassazione ingiusta. Inoltre, le politiche repressive recentemente applicare al settore, unitamente alla difficoltà di erogazione del reddito». A prendere appunti anche il viceministro De Luca che si farà portavoce, in quel di Roma, delle istanze emerse. (an.ca.) ©RIPRODUZIONERISERVATA spesa pubblica De Luca: tagliare le Province Ma la rete critica il suo “post” «Solo per la cassa integrazione in deroga e la prima rata dell’Imu bisogna recuperare 4 miliardi di euro; se decidiamo di non aumentare l’Iva, altri 2 miliardi di euro. La coperta è corta, bisogna decidersi a recuperare dalla spesa pubblica improduttiva eliminando le Province e riducendo funzioni di Comuni e tutte le istituzioni pubbliche». Il sindaco e vice ministro Vincenzo De Luca ritorna a tuonare contro le Province. Lo fa con un post su Facebook nel quale parlando di «coperta corta» ritiene indispensabile «eliminare le Province» per cercare di ridurre al minimo «la spesa pubblica improduttiva». L’argomento è un vecchio cavallo di battaglia del primo cittadino. Ma ai 69 “like” ricevuti per il post si susseguono anche altrettanti commenti del popolo della rete non proprio in linea con il De Luca pensiero. Nella maggior parte dei casi il popolo di Facebook tuona contro «stipendi e pensioni d’oro» dei parlamentari, e non solo. C’è chi invece ritiene che sia arrivato il momento di «far pagare le tasse a chi le evade» o di «ridurre l’Imu a chi ha redditi bassi». Così come la rete si scaglia anche contro chi «accumula doppi e tripli incarichi» gravando sui bilanci pubblici o contro una «spesa militare» esagerata ed inutile. Insomma, eliminare le Province non farà certamente primavera e questo, almeno su Facebook lo hanno capito in tanti. (c.p.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA ogliara La villa tolta alla camorra diventerà “forno sociale” L’ingresso della sede del Cstp tima pista possibile per evitare il definitivo tracollo. Per il “piano salva Cstp” bisognerà sentire anche l’altro socio di maggioranza, il Comune di Salerno ma non sono ancora state definite le modalità per portare a termine un’operazione quantomeno ambiziosa. Due, eventualmente, le strade: i privati potrebbero acquisire delle quote e diventare soci oppure si potrebbe procedere alla formazione di una nuova società a gestione pubblico-privata in cui la prima componente resti comunque preponderante. Ovviamente perché dei privati possano accettare la proposta di Cuozzo occorrono delle garanzie: in primis una deroga al contratto di servizio che potrebbe essere discussa già oggi con l’assessore regionale Sergio Vetrella. Bisogna dunque avere certezza dell’affidamento e delle cifre che saranno trasferite per chilometro. Intanto anche i lavoratori hanno fatto un passo indietro per la salvezza dell’azienda: è infatti arrivato il via libera alla prosecuzione della cassa integrazione fino al 30 settembre (nell’ottica della necessaria riduzione del costo del lavoro) «a patto - ribadiscono - che domani l’assemblea proceda alla ricapitalizza- confindustria scuola zione immediata». I sindacati, ha precisato in merito Santocchio «sono stati chiari. Se i soci non delibereranno la ricapitalizzazione, l’accordo salta». Con una nota, invece, il Comune di Mercato San Severino ha voluto precisare di aver «saldato tutte le rate arretrate del piano di rientro concordato». Versati poco più di 134mila euro. Confermata invece la mancata partecipazione alla ricapitalizzazione, salvo ottenere rassicurazioni da parte del Cstp atte a scongiurare violazioni di legge. Carmen Incisivo ©RIPRODUZIONE RISERVATA Ridare dignità ad un bene della malavita organizzata utilizzandolo per attività sociali. Il Comune di Salerno ha infatti intenzione di realizzare un centro diurno polifunzionale per minori e un “forno sociale” per la formazione di persone con disagio sociale all’interno di un immobile sequestrato e confiscato alla camorra che si trova a Ogliara in località San Nicola. La decisione era stata già deliberata dalla giunta lo scorso 12 aprile e ieri sul sito istituzionale è stato pubblicato l’avviso al quale possono rispondere le persone interessate a gestire il servizio. Nello specifico possono presentare domanda tutti gli organismi operanti nel terzo settore e aventi sede legale nel Comune di Salerno che già possono vantare un’esperienza in questo tipo di ambito. Le domande devono essere consegnate entro il prossimo 20 giugno presso il settore politiche sociali sito a via La Carnale. Il bene è composto da nove vani distribuiti su due piani. Uno spazio quindi davvero ampio dove sarà possibile svolgere numerose attività così come desiderato dall’amministrazione comunale. La speranza è che qualcuno abbia i requisiti per rispondere al bando in modo da ridare nuova vita e nuovo volto a quello che una volta era simbolo di illegalità. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il concorso Virtuoso, festa all’Augusteo Minori a rischio Stage nelle imprese La Questura premia gli alunni salernitani Doppio appuntamento, oggi, al Teatro Augusteo per gli alunni dell’alberghiero Virtuoso, capitanato dal tenace dirigente scolastico, Gianfranco Casaburi. Alle 10.30 ed anche alle 15.30, infatti, si terrà “Virtuosamente Eccellenti”, gran finale di “Aree a rischio”, progetto contro la dispersione scolastica. Non solo perfomances professionali, ma anche la consegna dei premi ai migliori allievi. Valutati da una giuria composta anche da membri esterni, i vincitori si esibiranno dinanzi alla platea dell’Augusteo, dove sfileranno anche abiti da lavoro d’epoca, riprodotti fedelmente agli originali. Sempre oggi, verrà poi pre- Sottoscritto un Protocollo d’Intesa finalizzato a favorire l'attuazione di iniziative relative alle tematiche di inclusione socio-lavorativa di minori e di giovani in area penale. A siglare l’accordo il presidente di Confindustria Salerno Mauro Maccauro e il direttore del Centro di Giustizia Minorile di Napoli Giuseppe Centomani. L’accordo prevede la promozione presso le aziende associate delle finalità dell’Intesa verificando la disponibilità delle imprese ad ospitare minori e giovani in area penale, consentendogli di acquisire e sviluppare capacità e competenze specifiche. “Forza/fragilità: solo punti di vista”. È questo il tema del concorso rivolto alle scuole che, nell’ambito de “Il poliziotto un amico in più”, ha visto, ieri mattina, il suo gran finale, con la premiazione in Prefettura dei migliori elaborati. «Questo progetto testimonia la relazione che da anni abbiamo avviato con i giovani. In questo modo - ha sottolineato il Questore Antonio De Iesu - gettiamo le basi per costruire un rapporto solido con la società di domani, nell’ambito del concetto di Polizia di prossimità». Premiati, dunque, Alessandro Diograzia della VB della scuola primaria del I Circolo di Scafati, per la categoria “Arti fi- sentata la neonata Onlus che si occuperà di beneficenza, di promuovere le eccellenze, aiutare i talenti, facilitare lo sviluppo. «Ho accettato senza esitazioni la proposta di presiedere l’associazione intitolata a mio padre e destinata ad aiutare i giovani studenti dell’Istituto - ha detto la professoressa Filomena Virtuoso - Questa iniziativa è nata ed ha preso corpo da un’intuizione di Casaburi, il quale faceva notare come, avendo oltre mille studenti ed un centinaio tra professori e personale Ata, la scuola rappresenti un serbatoio autonomo di grande potenzialità». (m.p.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA gurative e tecniche varie”, Antonio Morrone della IIIA della scuola primaria Giudice del I Circolo di Eboli, per la categoria “Opere letterarie”, l’Istituto Comprensivo di Buccino, scuola secondaria di I grado, per la categoria “Opere letterarie”. Ancora, l’Istituto Comprensivo S. Antonio di Pontecagnano, scuola d’infanzia di Picciola, per la categoria “Arti figurative e tecniche varie”, sempre il S. Antonio di Pontecagnano, per la categoria “Tecniche multimediali e cinetelevisive” ed il liceo Regina Margherita di Salerno per la categoria “Tecniche multimediali e cinetelevisive”. (m.p.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA De Iesu premia una studentessa LA CITTÀ MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013 OFFRE 10 ANNI DI GARANZIA Via XXV Luglio, 277 - Cava de' Tirreni (SA) Tel./Fax 089 443 853 - CeLL 339 3417735 - 377 2545827 www.dantonioascensori.it - [email protected] ■ Salerno ■ Salerno SanLeonardo,51 ■ Centralino 089/2783111 ■ Fax 089/2783236 11 ■ Abbonamenti 089/2783235 ■ Pubblicità 089/4838911 OFFRE 10 ANNI DI GARANZIA Via XXV Luglio, 277 - Cava de' Tirreni (SA) Tel./Fax 089 443 853 - CeLL 339 3417735 - 377 2545827 www.dantonioascensori.it - [email protected] e-mail: [email protected] FALLIMENTO AMATO » LA VENDITA Nulla di fatto anche per gli immobili Alvi Sono ciò che resta dell’impero di Villani Nessuna offerta anche per i residui immobili del fallimento Alvi, all’asta ieri mattina dopo che l’ultima gara, lo scorso febbraio, era andata deserta. Pure stavolta, però, non si è presentato nessuno, e il curatore Tommaso Nigro dovrà elaborare un altro bando. In vendita ci sono due fabbricati a Nocera Superiore e un terreno con un capannone industriale a Ferrandina, in provincia di Matera. Sono quello che resta di un impero dei supermercati gestito dall’ex presidente della Provincia, Angelo Villani, e naufragato in una bancarotta per la quale è in corso un processo che vede tra gli imputati lo stesso Villani. Gli edifici di Nocera Superiore sono due stabili contigui, suddivisi di otto unità immobiliari per una superficie coperta di circa 525 metri quadrati. A uno dei due fabbricati si accede da via Nazionale, è composto da un piano terra già adibito ad attività e da tre piani dove sono state realizzate abitazioni, oltre a quarto piano in cui è ricavato un sottotetto. L’altro fabbricato, con accesso dalla traversa di via Nazionale, consta di un seminterrato adibito ad autorimessa, di un piano rialzato destinato ad attività commerciale e da due piani di appartamenti, sempre con aggiunta di sottotetto. Il terreno in provincia di Matera è invece esteso per poco più di ventimila metri quadrati, su cui era stato realizzato un capannone che fungeva da centro di deposito e di smistamento delle derrate alimentari trattate dal gruppo Alvi per l’area territoriale della Basilicata e della Puglia. Numerose le aste già andate deserte, con progressive diminuzioni del prezzo, e anche stavolta la procedura si è chiusa con un nulla di fatto. L’ingresso del pastificio “Antonio Anato” nella zona industriale Asta deserta, nessuno vuole il pastificio Niente offerte per l’acquisto di stabilimento e marchio. Sarà prorogato il fitto, ma l’azienda rischia il frazionamento di Clemy De Maio Nessuno vuole il pastificio Amato. O almeno nessuno vuole acquistarlo, visto che l’imprenditore Giuseppe Di Martino lo ha da dodici mesi in fitto ma non ha ritenuto di presentare offerte al bando di vendita che scadeva ieri mattina. L’asta è andata deserta. Alle 11.30 il giudice delegato Giorgio Jachia ha comunicato che per stabilimento e marchio “Antonio Amato” non erano pervenute proposte di acquisto e ha dichiarato chiusa la procedura. Adesso parte un nuovo iter, con una nuova perizia di stima per stilare un al- tro bando con un prezzo ribassato. Lo valuteranno insieme il giudice Jachia e il curatore fallimentare Luigi Amendola, ma è certo che non sarà un prezzo “stracciato”, perché già in passato la curatela ha lasciato intendere che la “Antonio Amato” è un’azienda produttiva che non può essere immessa sul mercato come un “ferro vecchio”. Il doppio importo previsto dal bando scaduto ieri, con meno di due milioni di differenza tra prima e seconda opzione, evidenziava proprio che i margini di ribasso sono stretti, e che non ci saranno ulteriori cali di prezzo se non in le cifre 31 I milioni posti a base d’asta per l’acquisto del pastificio 29 I milioni che erano sufficienti in seconda battuta 53mila Gli euro versati ogni mese dall’imprenditore Di Martino per il fitto dello stabilimento proporzioni minime. La base d’asta aveva previsto una vendita per 31 milioni di euro, con una procedura in due fasi che avrebbe consentito l’aggiudica anche a un prezzo minore, fissato in 29 milioni e 100mila euro, se per la prima cifra non fossero arrivate offerte. Le due fasi dell’asta sono invece andate entrambe deserte, e per il futuro della storica azienda pastaia è di nuovo tutto da rifare. Il nuovo bando potrebbe arrivare dopo l’estate. Nel frattempo sarà concessa alla Dicado di Giuseppe Di Martino una proroga di tre mesi nel contratto di affitto, scaduto il 31 maggio. L’imprenditore di Gragna- no, che dal giugno del 2012 paga un canone mensile di 52.917 euro, potrebbe perdere però il diritto di prelazione sull’acquisto, che gli era invece concesso nel bando di gara scaduto ieri. La proroga della locazione consentirà di continuare a lavorare ai ventisei operai utilizzati dalla Dicado sulle tre linee produttive attualmente in funzione. Non serve, invece, agli oltre cento ex dipendenti per i quali è scaduta nei giorni scorsi anche la cassa integrazione in deroga, e che speravano nell’avvio di un percorso di rilancio per rientrare in produzione. Nei mesi scorsi l’azien- La delusione degli operai: «Presi in giro» Accuse all’imprenditore Di Martino, che gestisce l’impianto, e appello al curatore Amendola Giuseppe Di Martino «Tutto programmato, tutto come previsto...». Gli operai della Amato scendono le scale del Tribunale fallimentare con l’amarezza sul volto. Nessuna protesta, niente reazioni rabbiose, solo la mestizia di chi questo epilogo un po’ se lo aspettava. Adesso il timore è che l’azienda possa andare in vendita a pezzi, soffocando ogni prospettiva di rilancio. «Una sola richiesta: non spezzettate» è l’appello consegnato prima di andar via al curatore fallimentare Luigi Amendola, che il frazionamento non lo ha mai voluto e farà il possibile per evitarlo ma che sui ribassi mette in guardia gli operai: «Non si può vendere come ferro vecchio». Sul banco degli imputati i dipendenti mettono l’imprenditore Giuseppe Di Martino, che tiene in fitto lo stabilimento e da cui ci si aspettava un’offerta di acquisto. «Vuole fare lui il prezzo, oppure arrivare allo spezzettamento e prendere soltanto quello che gli serve» dicono alcuni dei cento ex dipendenti per i quali è sfumata anche la proroga della cassa in- tegrazione. E altri incalzano: «Di Martino ci ha solo preso in giro, questa è la verità. I pochi che ha assunto stanno continuando a fare gli straordinari, mentre noi restiamo fuori. Ormai lo abbiano capito che nel pastificio non torneremo mai più» Amarezza e delusione anche tra le rappresentanze sindacali: «Purtroppo ce l’aspettavamo – ha commentato Ciro Marino della Uila Uil – Nei primi colloqui avuti con gli esponenti di Dicado tutto sembrava promettere bene, davo qua- si per scontato la partecipazione dell’impresa all’asta per la vendita. Poi gli ultimi giorni mi hanno fatto ricredere: non ci sarebbero stati contatti con la curatela, non ce ne sono stati nemmeno con i sindacati e quindi ho iniziato a preoccuparmi». Come un cattivo presagio diventato poi realtà ieri mattina. «Non capisco questa strategia – ha sottolineato Marino – dopo il licenziamento dei cassintegrati non possiamo accettare anche che venga messo in bilico il futuro dei lavoratori reinseriti. La speranza da aveva annunciato di volerli riassorbire almeno in parte con la riattivazione del mulino, che però non è ancora arrivata e sulla quale anche i sindacati nutrono ormai poche speranze. Il rischio, se anche la prossima asta dovesse concludersi senza esito, è che si giunga al frazionamento dell’azienda: una vendita a pezzi dove immobili, macchinari e marchio vengono messi sul mercato separatamente, con la possibilità che siano comprati anche da soggetti diversi. Un’ipotesi che gli operai vedono come la fine di ogni speranza di riscatto. ©RIPRODUZIONE RISERVATA è che sia solo una strategia per avere un prezzo più conveniente anche se non credo che il problema sia la spesa». Il timore è infatti che l’acquisto della Amato non rientri nei piani dell’imprenditore Di Martino. Anche Mimmo Oliva della Flai Cgil ha rimarcato l’apparente nonsense del comportamento della famiglia Di Martino. «Ogni imprenditore – ha detto – cerca di strappare le condizioni migliori possibili, ma a questo punto potrebbero innescarsi meccanismi pericolosi per il futuro del pastificio e quindi degli operai che al momento ci lavorano. Potrebbero subentrare terzi a turbare un già precario equilibrio. Speriamo che comunque tutto volga al meglio». (c.i.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA